Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello
Scuola dell’infanzia “Don Lorenzo Milani”
Sezione di cinque anni
Anno scolastico 2005/2006
Insegnante : Scarpelli Barbara
Il progetto nasce all’interno di un laboratorio sullo studio e la ricerca per il curricolo verticale di
matematica del nostro Istituto.
In questo anno scolastico, ci siamo impegnate affinché fosse possibile provare a pensare ed attuare
un piccolo percorso anche per i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
Il lavoro si è improntato, nel primo quadrimestre sullo studio teorico e la ricerca di materiali da
leggere e discutere, successivamente nella seconda parte dell’anno, le cinque insegnanti presenti nel
laboratorio, hanno progettato un breve percorso sul numero adatto ai soli bambini di cinque anni.
Partendo dalle parole degli Orientamenti ’91 “intorno a tre anni il bambino esprime le prime
intuizioni numeriche, come valutazione approssimate di quantità nel contare gli oggetti, nel
confrontare le qualità e le grandezze…verso i sei anni, operando con oggetti, disegni, persone, è in
grado di contarli,di valutarne le quantità e di eseguire operazioni sempre sul piano concreto, di
ordinarli per grandezza, di classificarli”.
Le insegnanti, dopo la lettura e la discussione di dossier su esperienze effettuate in altre scuole,
hanno provato a pensare a come e a cosa proporre ai bambini nell’attività di matematica.
Il progetto si è attuato a partire dalla metà del mese di Febbraio, per un giorno alla settimana dalle
ore 10,30 alle ore 12, utilizzando la compresenza delle insegnanti di sezione.
Le osservazioni che abbiamo fatto nel periodo precedente all’inizio dell’attività matematica, ci
hanno permesso di identificare le possibili proposte da avanzare al gruppo. Siamo partite anche da
esperienze già vissute in altre scuole, che però si sono rivelate inadeguate ed inadatte al gruppo
sezione che avevamo di fronte. Da qui, la necessità di strutturare un percorso adatto alle
competenze e ai tempi dei nostri bambini.
I bambini entrano in contatto con i numeri molto presto, ne conoscono i nomi, li utilizzano nel loro
vocabolario, tutti contano e ci rendiamo conto che possono vedere il mondo che gli circonda con
una modalità che è misurabile, numerabile e quantificabile.
Ma che cosa sa del numero il bambino che conta?
Il suo contare è un’attività consapevole, oppure una filastrocca,o un gioco?
Come possiamo tenere conto di ciò che i bambini sanno e delle idee che i bambini si fanno sul
numero per progettare situazioni didattiche organizzate?
Partendo da questi interrogativi, ci siamo prefissate obiettivi che tenessero conto delle potenzialità
dei bambini, partendo da esperienze concrete e dominabili da tutti.
Tutte le conquiste dei concetti matematici, avvengono allora attraverso esperienze reali,
improntate essenzialmente sul gioco, sulla manipolazione, l’esplorazione diretta, la collaborazione e
il confronto con gli altri, lo scambio fra pari.
E’ proprio dalle occasioni che ogni giorno viviamo nella sezione, che le insegnanti hanno capito
quanto importanti siano tutti i momenti di routine, che non vengono mai programmati, pensati e
scritti a sufficienza, negando loro l’importanza che invece essi rivestono per la crescita anche logica
e matematica dei nostri bambini.
In particolare vanno orientate verso processi di concettualizzazione matematica le attività di vita
quotidiana (appello, calendario,scelta di attività…) la scoperta di ritmi e cicli temporali, la gestione
dei giochi di gruppo e di squadra…..
Tutte le attività di ritmo, battute, salti,rimbalzi…aiutano la mente dei bambini a consolidare i primi
numeri, ed è proprio a partire da questi semplici giochi/esercizi, che le attività e gli esercizi mirati
prenderanno avvio.
Anche le filastrocche e le conte fanno parte del nostro lavoro quotidiano, al quale però troppo
spesso, non viene attribuita la valenza matematica che è intrinseca.
L’obiettivo è stato quello di lavorare fino alla conoscenza del numero sei, che è facilmente
dominabile da tutti, utilizzando come strumento principale il dado.
Proposta n°1 collettiva
Progettazione: inchiesta sui numeri
L’indagine sui numeri ha l’obbiettivo di andare a sondare le conoscenze dei bambini e di ottenere
materiali da utilizzare per programmare ed individuare le attività da proporre ai 20 bambini di
cinque anni della sezione.
I bambini riuniti in conversazione, rispondono alle domande intervista che le insegnanti gli
rivolgono:
 Cosa sono i numeri?
 Quali conosci?
 Dove li troviamo?
 Ne vedete a casa?
 E a scuola?
 A cosa servono?
Tutte le risposte sono state registrate, queste alcune tra le verbalizzazioni più significative:
• I numeri sono anche lettere,
• Sono quelli che servono per contare,
• Conosco il 100,20,2…
• Conosco l’1,2,3,4,5,6,7,….
• Li vedo sulle orecchie delle pecore e delle mucche,
• Dentro e sotto le scarpe,
• Nel calendario….
• A casa sono sull’orologio, nel calendario sul cancello e sul portone…
• A scuola nel calendario, sull’orologio..
• Servono per contare così
1,2,3,4,5….
Proposta n°2 individuale
Su di una striscia di cartoncino, i
bambini vengono invitati a
scrivere i numeri che conoscono
utilizzando i pennarelli.
Successivamente,viene
loro
richiesto di costruire con la
plastilina colorata i numeri che
hanno scritto in precedenza e li
consigliamo di metterli nella
striscia accanto alla precedente.
Tutti hanno dimostrato , nel fare tale attività entusiasmo e
interesse, ma le prime difficoltà si iniziano ad evidenziare.
Abbiamo quindi socializzato in conversazione tutto quello che i
bambini avevano scritto sulle proprie strisce, ma molti bambini
del gruppo hanno dimostrato di non riconoscere e discriminare la
differenza tra lettere e numeri, scrivendo sulla striscia che era
stata loro data, solo lettere e neppure un numero.
Questa prima difficoltà incontrata, ha voluto che il gruppo delle insegnanti
territorio (una statale e due private) si ritrovasse di nuovo, per rivedere e
strategie e quali nuove attività potevano essere proposte ai bambini per far
riconoscere i numeri dalle lettere.
Le attività che ci eravamo prefissate sono state tutte riviste, ed abbiamo allora
un’altra
prospettiva.
delle tre scuole del
valutare quali altre
loro discriminare e
iniziato partendo da
I bambini sono stati invitati a scuola a fare il gioco del detective: muniti di cappellini, lenti,
blocchetti notes e matita e sistemati a coppie, sono stati invitati a trovare, nelle varie stanze della
scuola, (cucina,salone, refettorio….) sia le lettere che i numeri.
I numeri potevano essere scritti sul blocchetto color arancio e le lettere sul blocchetto color verde.
L’insegnante, ha cercato di formare coppie che avessero potenzialità diverse, così da ottenere con
una modalità ludica, risultati soddisfacenti per tutti.
I risultati non sono stati però positivi per tutti.
La richiesta successiva è stata quella di un piccolo
“compito a casa” che ha davvero reso tutti attenti e
responsabili.
Lo stesso gioco del detective è stato richiesto a casa;
tutti i genitori sono stati informati sul lavoro attraverso
una comunicazione chiara, ed i bambini, senza l’aiuto
dell’adulto, dovevano questa volta trovare oggetti che al
loro interno avessero dei numeri e li avrebbero dovuti
disegnare sul piccolo quaderno che le insegnanti
avevano per loro preparato.
La differenza tra la prima proposta fatta a scuola,che richiedeva il ricopiare lettere e numeri, è
stata diversa dalla seconda che richiedeva il disegnare oggetti che avessero al loro interno solo
numeri. Individuata questa modalità,che è stata sicuramente più semplice e più adatta a bambini di
questa età, abbiamo ottenuto risposte positive ed esaurienti da tutti i bambini.
I risultati del lavoro svolto a casa sono stati davvero buoni, e da questo momento in poi, si è potuto
osservare che i bambini iniziavano a riconoscere e differenziare le lettere dalle cifre.
Proposta n°3 individuale
Riconoscere,
ritrovare,
ricercare i numeri.
Abbiamo offerto ai bambini
tante riviste ed opuscoli sui
quali c’erano molti numeri
(materiali pubblicitari di
offerte
alimentari,riviste
specializzate in vendite per
corrispondenza…)ed
abbiamo
proposto
di
ricercarli e ritagliarli, per
poi incollarli su di un
foglio.
Sono state proposte anche schede di coloritura delle cifre che i bambini hanno mostrato di gradire.
Nelle nostre attente osservazioni, si iniziano a vedere dei piccoli cambiamenti riguardo
all’attenzione che ognuno di loro mette quando, anche in situazioni di gioco, si trova davanti a
qualche numero.
Tutte le attività che sono proposte nei momenti di routine, hanno preso sempre più importanza: il
calendario, le presenze, il contare i compagni presenti o assenti, i maschi e le femmine, i biondi e i
bruni…..sono state attività molto ricercate dai bambini che ogni giorno volevano assolutamente fare
con attenzione e serietà. Le regole da seguire, proprio in questi momenti, sono state concordate da
tutti e anche osservate, perché riconosciute da tutti importanti per condurre una attività piacevole
come il contare, ma bisognosa di attenzione per avere un risultato soddisfacente e sicuro.
Le regole sono state:il silenzio, lo stare fermi, il non disturbare…
Durante le nostre osservazioni, ci siamo accorte che sempre più bambini univano il gesto del
contare alla parola, elemento indispensabile per effettuare tale attività, altri evidenziavano modalità
e tecniche per contare oggetti come il togliere dall’universo di oggetti da contare ogni elemento
contato; metodi e modalità che, come per incanto, venivano adottati sempre da un più alto numero
di bambini, anche in situazioni di gioco o attività libera.
I bambini facendo quotidianamente esercizio di contare, sono arrivati tutti a contare oltre, cioè
sanno proseguire il conteggio senza necessariamente ricominciare da uno.
Le insegnanti,hanno ritenuto necessario allestire in un piccolo angolo dell’aula un tavolo che
abbiamo chiamato “il tavolo dei numeri” dove, il poco materiale strutturato e non, che la scuola ha a
disposizione è stato ordinato e messo a disposizione dei bambini.
Il materiale individuato è stato il seguente:
 lavagna magnetica dei numeri,
 giochi strutturati come : puzzle,abaco….
 numeri di carta recuperati dai calendari giornalieri,
 riviste, carta, colla, pennarelli, forbici e tutto il materiale occorrente per collage e disegno,
 conchiglie, biglie,tappi, bottoni disposti in serie di 6 dentro a piccoli contenitori trasparenti,
 puzzle di numeri da 1 a 9 (costruito dalle insegnanti)
Con l’allestimento di questo piccolo spazio, molti bambini si sono avvicendati a giocare ed a
manipolare materiali e per alcuni è stato molto utile perché dal lavoro tra loro, nascevano vere e
proprie conoscenze.
I bambini che non riconoscevano i numeri,giocando con il puzzle dei numeri, inizialmente
chiedevano ai compagni “passami QUELLO LI’ “, poi pian piano, sono arrivati a riconoscere e
denominare i numeri a disposizione e quindi a chiederli attribuendogli il giusto nome, per es:
“passami IL DUE”.
Proposta n°4 collettiva
Proviamo a scrivere i
numeri con il corpo
Il lavoro sul numero, si avvia
allora giocando con il dado e
riconoscendo il simbolo del
numero 1 e 2.
Con l’uso del dado, abbiamo
pensato di far raffigurare ai
bambini il numero che il
dado di volta in volta ci
indica allora abbiamo iniziato
a “scrivere” UNO con il
corpo, da soli o a coppie e
piccoli gruppi. I bambini si
sono sforzati in modo costruttivo a trovare le posizioni corporee che facessero capire che numero
era scritto i risultati sono stati sorprendenti…..
…..”DUE”
…..”TRE”
L’attività successiva che abbiamo proposto è stata quella di lavorare sul numero tenendo conto della
“corporeità” con la quale i bambini
operano.
Sono stati proposti giochi a coppie nel
salone, per individuare su
di un
compagno elementi del corpo che
fossero abbinabili ad uno dei due
numeri.
L’esercizio era preceduto da giochi di
movimento con l’ausilio della musica.
Naso, bocca,testa, pancia…. per rappresentare il numero uno; occhi, mani, piedi, braccia,
orecchie….per rappresentare il numero due.
Tutti insieme abbiamo inventato una filastrocca sul corpo che ogni bambino ha imparato recitandola
in tutte le occasioni giornaliere possibili, sia di piccolo che di grande gruppo.
Filastrocca inventata con i bambini
………….. FILASTROCCA DEL
MIO CORPO
Filastrocca inventata con i bambini
HO UNA TESTA PER PENSARE,
HO DUE OCCHIETTI PER GUARDARE,
E UN NASINO PER ODORARE.
HO UNA BOCCA PER PARLARE,
E DUE ORECCHIE PER ASCOLTARE.
HO DUE MANI PER TOCCARE,
E DUE BRACCIA PER ABBRACCIARE
HO DUE PIEDI PER SALTARE,
E DUE GAMBE PER CAMMINARE,
E SE MI VUOI ACCAREZZARE
HO UNA PANCIA DA MASSAGGIARE!!!
REGOLE DEL GIOCO: lancia il dado e dopo ogni tiro, posiziona le varie parti del corpo che vi
corrispondono numericamente.
Buon divertimento!!!!!
n°5
Proposta
individuale
Fatto questo gioco per più volte,i
bambini sono stati aiutati nella
costruzione di un libro dei numeri 1 e
2.
Ogni bambino ha colorato la sagoma dello schema corporeo preparato dalle insegnanti, poi dopo
averla plastificata, è stata tagliata nelle varie parti che la filastrocca menziona.
Si è anche costruito un piccolo
dado che ha riportato sulle
facce solo due volte scritto il
numero 1 con accanto il
“pallino”, simbolo del dado e
due volte il numero 2 con
accanto il simbolo del dado.
Le altre due facce vuote sono state così utilizzate: una vede raffigurato un jolly,da utilizzare come
opportunità, l’altra ha una piccola striscia di velcro che serve per attaccare e staccare dal libro.
Il jolly viene utilizzato come numero libero per
finire di costruire la sagoma completa.
Questo gioco può essere utilizzato da soli o in
piccolo gruppo ed ha permesso di rafforzare la
conoscenza di simboli (come i pallini della
faccia del dado) e delle cifre 1 e 2.
Molte attività sono state proposte solo per i
primi due numeri, come contare, quantificare e
associare al numero la quantità.
Tutto questo sempre nei momenti di gioco e di routine, offrendo loro molte possibilità per contare,
proponendo sempre oggetti diversi ( pennarelli, giochi, foto, fogli, forbici…) così da rafforzare la
capacità ritmica, l’automatizzazione della serie dei nomi per giungere poi, alla capacità di contare
oltre.
Proposta n°6 individuale
Nelle proposte che abbiamo fatto, si
è cercato di tenere sempre presente
il bisogno di ognuno di trovare
modi sempre diversi per facilitare il
riconoscimento e la conquista del
numero.
Il pensare di ricalcare la propria
mano che rappresenta il numero è
stata un’altra attività piacevole e utile per tutti quei bambini che ancora dimostravano di essere
bisognosi di attività di rinforzo per raggiungere la capacità a riconoscere numeri indicati dalle dita
della propria mano. Sempre sullo stesso foglio i bambini dovevano scrivere sia il simbolo della
faccia del dado, che la cifra corrispondente.
Proposta n°7 collettiva
Il lavoro continua con la stessa metodologia anche per i numeri 3,4,5,6.
Ogni bambino viene invitato a rappresentare i numeri che stiamo conoscendo anche con il corpo,
provando da solo, oppure utilizzando anche più compagni. In questo gioco uno di loro a turno,
rappresenta il giudice di gara, dichiarando di volta in volta se il numero che si è rappresentato può
essere fedele a quella scritta convenzionale che tutti conosciamo.
Sono state proposte anche tante coloriture di cifre.
Nei momenti di lavoro libero si è giocato molto con le cifre per farne il ricalco, successivamente è
stato richiesto di animarli e con questa modalità i bambini hanno raffigurato personaggi che poi li
hanno aiutati nella memorizzazione della cifra stessa.
numero 3 e 1
“Il re e la regina dei ladri”
Numero 8
“Signor OttoCicciotto”
Numero 2
“il serpente”
Proposta n°8 individuale
Contare
Viene richiesto ad ogni bambino di contare una serie fissa di 6 sassolini e la richiesta viene così
enunciata:conta i sassolini toccandoli.
Le insegnanti osservano come i bambini
compiono tale richiesta. Nessuno
dimostra difficoltà.
I bambini vengono invitati a contare
serie di 6 oggetti (sassolini) in situazione
mobile.
Le insegnanti osservano e annotano
come avviene la conta per ognuno di
loro.
Tutti i bambini toccano i sassi per
contarli, molti lasciano nella identica
posizione i sassolini che vengono
contati, alcuni spostano i sassi che via
via vengono contati.
Nel loro modo di contare si notano
cambiamenti significativi:
• Tutti toccano gli oggetti che
devono contare,
• Alcuni iniziano a spostare gli oggetti che sono stati contati.
Proposta n°9 collettiva
Ordinare
Gioco nel salone.
L’insegnante
chiede
ai
bambini che cosa vuol dire
ORDINARE.
La conversazione che i
bambini iniziano è senza
dubbio interessante: molti
dichiarano
che
ordinare
significa “rimettere a posto le
cose”, altri dicono che “si
riordina
quando
c’è
disordine”, altri ancora fanno
riferimento agli acquisti e
dicono che si può “ordinare
qualcosa
in
un
negozio”….dopo
molti
interventi Matteo offre il suo
contributo dicendo:” si ordina
se mettiamo le cose giuste nel posto giusto, se ho tanti oggetti diversi, li devo sistemare ognuno
nella propria scatola sennò non sono in ordine”.
Dopo questo intervento, con la mediazione e l’aiuto dell’insegnante, i bambini vengono sollecitati a
trovare un modo per ordinare i bambini presenti.
Dopo alcuni tentativi, Oliver chiede di poter provare a dare un ordine e inizia a sistemare i
compagni seguendo l’ordine di altezza.
All’inizio i compagni non comprendono l’operazione di Oliver che misura con scrupolo ogni
componente della “scala” di altezze, ma dopo, tutti si sentono di controllare se l’ordine individuato
viene rispettato ed eseguito con attenzione.Questa attività è piaciuta molto a tutto il gruppo, tanto
che una volta tornati in sezione i bambini
sono stati invitati a disegnare quanto avevano fatto nel salone producendo ottimi risultati.
Proposta n°10 individuale
Ordinare
I bambini su di una striscia di cartone
devono sistemare in ORDINE
le
fotocopie delle facce del dado.
Tutti sono riusciti nell’esercizio, non
dimostrando difficoltà o incertezze.
Proposta n°11 individuale
Oggetti, quantità, numeri.
Unire la quantità al numero è stata una
proposta che abbiamo fatto in più volte:
abbiamo iniziato con le cifre 1,2,3,
chiedendo di incollare sotto alla faccia
del dado, la quantità di oggetti indicata e
la scelta poteva essere fatta tra il
materiale di recupero a disposizione.
Lo stesso esercizio è stato richiesto
successivamente con le cifre 4, 5, 6.
Gioco del mercato.
I numeri, iniziano ad essere presenti, con consapevolezza d’uso, nelle nostre esperienze quotidiane.
Ogni giorno tutte le attività di routine sono piene di “esperienze numeriche” e quindi il contesto
ludico che siamo andate a predisporre come “il mercato”ha fatto sì che il bambino usi il numero nei
suoi diversi aspetti, operando senza forzature confronti e variazioni di quantità, elaborando e
mutuando dai compagni strategie per comprendere e /o rappresentare quantità.
Proposta n°12 collettiva
Gioco del mercato.
I bambini dopo aver preparato
individualmente delle monete di cartone,
si preparano a fare il gioco.
Nel salone sono state preparate delle
bancarelle di ortaggi, frutta, latticini,
pesce, pane…e, mentre alcuni di loro si
preparano a fare il negoziante, altri sono
gli acquirenti che si apprestano a
comprare.
Tutti, dovevano prestare attenzione al cartellino del prezzo e a ricercare nel proprio portafoglio le
monete necessarie per l’acquisto.
Il gioco ha avuto un grande successo, tanto che è stato ripetuto quotidianamente dai bambini nel
gioco simbolico”della casina “.
Conservazione del numero
Un’altra proposta effettuata è stata quella di individuare se il gruppo dei bambini ha la
conservazione del numero . La proposta è iniziata con il numero tre.
Tutti hanno dimostrato di aver raggiunto tale capacità.
I bambini sono stati invitati a
giocare con un cartellone
predisposto, dove gli oggetti
da sistemare in un ordine
spaziale diverso (in linea, o
sparsi).
L’attività è stata proposta
individualmente e la richiesta
verbale è stata: sistema i
sassolini nella colonna e
contali.
La richiesta successiva è
stata: sistemali ora all’interno
del recinto e dimmi quanti
sono.
Tutti i bambini hanno la
conservazione del numero
tre.
Nella proposta successiva
(conservazione del numero
quattro),
una metà del
gruppo di bambini ha la
conservazione
anche
del
numero quattro, ma per molti
si tratta già di una richiesta
elevata.
Proposte individuali di verifica
Elaborati di verifica
Mettere in relazione le cifre con le fotocopie delle dita della mano è stato un ulteriore passaggio per
far riconoscere le cifre e i simboli a tutti i bambini della sezione.
Ogni bambino doveva mettere in ordine e in corrispondenza le cifre con i simboli numerici indicati
dalle dita della mano.
Elaborati di verifica
I bambini utilizzando una tabella a doppia entrata, sistemano nello spazio corrispondente alla cifra
la quantità richiesta.
Il primo esercizio vede presenti sull’elaborato i numeri 1,2,3; il secondo i numeri 4,5,6.
Le verifiche
Sono state oggetto di verifica, anche tutte le osservazioni che le insegnanti hanno effettuato sia nei
momenti di attività programmata, sia nei momenti di gioco libero o attività individuale, durante la
quale ogni bambino si apprestava a usare i numeri, la quantità, i simboli in modo personale.
Partendo proprio da questi momenti pieni di messaggi e significati, le insegnanti hanno progettato,
aggiustato, reinventato il percorso.
Ogni esperienza, è stata seguita da una rappresentazione grafica.
Questa modalità è da considerarsi non solo una buona abitudine, ma un passaggio fondamentale e
necessario perché pone i bambini in una situazione di “nuovo apprendimento”ed offre alle
insegnanti opportunità per rilevare come e cosa il bambino ha percepito.
Tanti i giochi che sono stati proposti, eccone alcuni:
• Giochi di carte: rubamazzo, uomo nero, scopa…..
Attraverso questi giochi è stato possibile, più e meglio che in altre situazioni, rilevare le conoscenze
e le competenze che i bambini hanno, è stato possibile stimolarli al riconoscimento e all’uso del
numero e all’impiego di strategie di conta.
Giocando a carte, si sperimentano tutti gli aspetti del numero (cardinale, ordinale, ricorsivo, come
etichetta)
Le carte, hanno offerto stimoli per la rappresentazione grafica delle quantità: state disegnate
individualmente dai bambini e hanno scritto il numero che ne indica il valore.
• Giochi di strategia: gioco del Nim, filetto,forza quattro…
A proposito di questi giochi, non ci ha interessato tanto rilevare e discutere strategie vincenti
adottate dai bambini, quanto osservare le strategie utilizzate per risolvere problemi che il gioco
pone ,, nel caso specifico, quelle che adottano rispetto all’uso del numero.
La strategia più diffusa è stata quella più elementare “per tentativi ed errori”.
•
Giochi con le mani: animali e costruzioni, chi ha preso più pezzi…
In questi giochi condotti dall’insegnante, in situazione di piccolo gruppo, i bambini sistemati
intorno al tavolo osservano le dita dell’insegnante che “chiede” di prendere o riporre tanti pezzi
quanti sono indicati dalle dita.
La situazione si può sviluppare senza nessuna forzatura si richiede ai bambini chi ha più pezzi e chi
ne ha meno.
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Presentazione