Bosnia ed Erzegovina
1
Entità
 Federazione della Bosnia
ed Erzegovina
 Repubblica Serba di
Bosnia
 Distretto autonomo di
Brcko
2
Cantoni
 Federazione della Bosnia
ed Erzegovina
10 cantoni
3
Comuni
 137 comuni
 74 nella Federazione
della Bosnia ed Erzegovina
 63 nella Repubblica
Serba di Bosnia
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QUALE DOVREBBE ESSERE IL RUOLO DEL LIVELLO
CENTRALE ?
 Livello nazionale: adozione di leggi sistematiche, con
obiettivo l’armonizzazione della protezione sociale e dei diritti
dei cittadini su tutto il territorio della BiH affinché si raggiunga
la parità in questo campo
 Livello delle entità (FBiH e RS): realizzazione delle politiche
di protezione sociale, adozione di decreti legge
 Livello locale (il Comune): esecuzione delle attività di
protezione sociale e gestione di risorse finanziarie per
suddette attività.
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QUALE DOVREBBE ESSERE IL RUOLO DEL LIVELLO
LOCALE?
 Il livello locale (il Comune) dispone già delle risorse, non
finanziarie, sul territorio: si tratta di uffici decentrati con
dipendenti comunali attivi ed operativi nel quadro delle
competenze comunali. Conoscono le situazioni reali e potrebbero
occuparsi in maniera competente delle questioni sociali (welfare)
– cioè implementare le politiche, raccogliere i dati ed effettuare il
controllo.
 I Centri sociali dovrebbero essere collegati esclusivamente ai
comuni, e congiuntamente effettuare tutte le attività.
Precondizione per tale ruolo del Comune è la riforma della legge sul
governo locale che assegnerebbe ai comuni le competenze e le
risorse. La modifica della legge è in corso
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COSA DOVREBBE DEFINIRE UNA LEGGE NAZIONALE?
 Le politiche quadro per la protezione sociale, compresa la
definizione delle competenze dei livelli più bassi con l’obiettivo
della costruzione di un sistema di protezione sociale unitario e
del trattamento paritario, ossia uguali diritti e possibilità per
tutti i cittadini.
Al momento la situazione è lontana dall’essere tale.
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QUALI STRUMENTI PER DEFINIRE LE PRIORITA’ A
LIVELLO NAZIONALE?
 Lavoro in rete tra il settore pubblico (livello locale e centrale),
il privato sociale, le istituzioni e la società (discussione
pubblica delle proposte di legge, campagne pubbliche,
coinvolgimento dei media).
 Ricerche, elaborazione delle analisi, raccolta di documenti
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QUALI STRUMENTI PER DEFINIRE LE PRIORITA’ A
LIVELLO LOCALE?
 Forum delle circoscrizioni, dei Centri sociali, delle ong, delle
associazioni dei cittadini, dei rappresentanti del governo
locale (Comune) e dei vari gruppi di interesse.
 Ricerche, analisi, campagne, etc.
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COME FAVORIRE LA COLLABORAZIONE DEI SERVIZI
TRA IL PUBBLICO E IL PRIVATO SOCIALE ?
 Utilizzare le esperienze positive e rafforzare il modello
esistente di collaborazione tra il settore pubblico e il privato
sociale.
 Sviluppare questo tipo di collaborazione attraverso l’adozione
di nuove tecnologie (siti internet tematici, forum telematici,
etc.) e la realizzazione della coordinazione permanente.
 Incontri regolari dei forum, preparazione comune delle
iniziative indirizzate ai livelli più alti del governo e ad altri
soggetti.
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COME PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I
SOGGETTI DEL TERRITORIO?
 Presentazione dei risultati raggiunti a tutti i soggetti.
 Scambio di informazioni.
 Campagne comuni.
 Formazione comune di tutti i soggetti nei singoli settori
d’attività.
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QUALI STRUMENTI PER FAVORIRE LA CIRCOLAZIONE
DELLE INFORMAZIONI SUI PERCORSI FORMATIVI?
Utilizzo di nuove tecnologie (siti internet tematici,
mailing list, forum telematici, etc).
Divulgazione delle informazioni riguardanti i corsi di
formazione e i risultati conseguiti.
Obbligo per i partecipanti dei corsi (attraverso la
sottoscrizione di un dichiarazione) ad applicare le
conoscenze acquisite e a presentare ai collaboratori
più stretti le informazioni raccolte.
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LE RISORSE FINANZIARIE NAZIONALI
Attualmente il livello che dispone delle risorse per la protezione
sociale nella FBiH è il Cantone.
Determinare sulla base dei bisogni di ogni comune le
risorse per l’attuazione delle attività.
Assegnare le risorse ai comuni sulla base dei dati
specifici dei bisogni di singole categorie della
popolazione (disoccupati, bambini senza genitori,
anziani, etc.).
Assegnare le risorse al settore pubblico e del privato
sociale sulla base dei rapporti riguardanti l’utilizzo delle
risorse (rendicontazione del progetto), attraverso il
sistema di assegnazione di punteggi (valutazione
dell’esperienza, della competenza e dei rapporti) e
stabilendo un punteggio minimo per l’assegnazione.
Monitoring, documentazione.
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FONDI INTERNAZIONALI
Assegnare le risorse sulla base dei progetti.
Dare la priorità ai progetti che sono realizzati in
rete tra il settore pubblico e il privato sociale, e
in cui ambedue sono responsabili della gestione
dei fondi.
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QUALE MODALITA’ E QUALI CONTENUTI FORMATIVI SONO
RITENUTI NECESSARI PER IL RAFFORZAMENTO DELLE
CAPACITA’ DEL SETTORE PUBBLICO E DEL PRIVATO SOCIALE?
Per il settore pubblico: comunicazione,
management, public relations.
Per il privato sociale: fund raising, management,
public relations.
Il settore pubblico presenta maggiore bisogno di
formazione. Il privato sociale, grazie alla
collaborazione con le organizzazioni internazionali,
ha costruito le proprie capacità e ha effettuato la
formazione. Presenta adeguate capacità per
svolgere la formazione al settore pubblico.
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QUALI STRUMENTI PER REGOLAMENTARE E
FACILITARE L’ATTIVITA’ DELLE ONG?
Adottare a livello nazionale una legge chiara e
precisa riguardante il privato sociale.
Facilitare le donazioni private e introdurre
facilitazioni/detrazioni fiscali per i donatori
privati.
Aumentare i fondi delle istituzioni pubbliche con
cui viene sostenuto il privato sociale.
Finanziare il maggiore numero di progetti con
fondi pubblici di cui sono titolari le ong.
Creazione del “welfare-mix”.
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