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KwaZulu-Natal
Titolo
Aspro e selvaggio, elegante e sofisticato, ma anche semplice nelle sue tradizioni rurali, il KwaZuluNatal è una regione dove i centri commerciali in vetro convivono accanto a quartieri periferici
trasandati e dove chi è alla ricerca di attività estreme può darsi alla pazza gioia, mentre i placidi
amanti delle spiagge possono sdraiarsi al sole ricoperti di lozione abbronzante. I panorami
montuosi si alternano alla piatta e arida savana, mentre le stradine brulicanti di vita africana
dei centri cittadini, con i loro mercati e il loro chiasso, contrastano nettamente con i tranquilli
insediamenti tribali delle zone rurali. Aggiungete a tutto ciò gli animali selvatici, dai cosiddetti
Big Five alle rare specie marine, il fascino storico degli antichi Battlefields (Campi di Battaglia)
e poi le spiagge, il mare e il surf nelle principali località di villeggiatura della costa e vi farete
un’idea affascinante del patrimonio di questa regione.
Il cuore metropolitano del KwaZulu-Natal batte nel porto di Durban e nella sua vicina capitale storica, Pietermaritzburg; le spiagge di questo tratto di costa attirano i villeggianti locali.
Dirigendovi a nord entrerete nel territorio dello Zululand e della Elephant Coast, dove si trova
l’affascinante iSimangaliso Wetland Park, che comprende remote aree di natura selvaggia. Lo
Zululand ospita anche alcuni dei più evocativi insediamenti tradizionali africani, nonché siti
di cultura zulu. Intorno alle città di Ladysmith e Dundee avrete modo di accedere a un altro
regno: il nucleo storico dei Battlefields, dove le guerre anglo-zulu e anglo-boere segnarono il
destino e la storia della provincia. Ai confini occidentali si trova l’uKhahlamba-Drakensberg Park,
dichiarato patrimonio nazionale, con bellissime vette, panorami indimenticabili e splendide
opportunità escursionistiche.
da non perdere
nLa flora e la fauna selvatica, percorrendo l’habitat dei Big Five nell’Hluhluwe-iMfolozi Park
(p382), oppure sedendo vicino a uno stagno
all’alba nella uMkhuze Game Reserve (p392)
nLa straordinaria bellezza dell’iSimangaliso
Wetland Park (p385)
nUn’escursione sulle vette del magnifico
kwazulu-natal
Amphitheatre nella catena del Drakensberg
all’interno del Royal Natal National Park
(p398)
nLa strada tra le nuvole fino al valico del Sani
Pass (p406) per il Lesotho
nL’eco delle battaglie della guerra anglo-zulu a
Isandlwana e al Rorke’s Drift (p424)
nI musei e i ristoranti della capitale, Durban
(p343)
n PopOlaZionE: 9,3 MILIONI
n SUPERFICIE: 92.100 KMQ
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storia
Clima
Il clima (e anche il mare, grazie alla corrente
di Agulhas) si mantiene caldo tutto l’anno
lungo gran parte della costa, al punto che ogni
anno la città di Durban può contare su una
media di ben 230 giornate di sole. In estate, il
caldo e l’umidità, insieme al gran numero di
persone che si riversano sulla costa per godere
delle sue spiagge, possono essere estenuanti,
con temperature regolarmente intorno ai
35 °C. La maggior parte dell’entroterra gode
di un clima altrettanto mite, ma spesso nel
pomeriggio è interessata dall’esplosione
di improvvisi e violenti temporali che si
abbattono in particolare sulle montagne del
Drakensberg e sul KwaZulu-Natal settentrionale. L’inverno può persino portare una
spolverata di neve sulle cime più elevate.
Parchi e riserve
L’Ezemvelo KwaZulu-Natal (KZN) Wildlife (%033845 1000; www.kznwildlife.com; Queen Elizabeth Park, Peter
Brown Dr, Pietermaritzburg) rappresenta una prima
tappa fondamentale per chi intende trascorrere un po’ di tempo negli straordinari parchi
e riserve della provincia. Presso questa sede
si trovano infatti tutte le cartine dei parchi
e l’opuscolo gratuito Fees & Charges, che
riporta la lista completa delle sistemazioni
disponibili, con l’indicazione delle relative
tariffe, oltre ai costi d’ingresso di tutte le
riserve gestite dall’Ezemvelo KZN Wildlife.
Le strutture ricettive situate all’interno dei
parchi spaziano da modesti campeggi dotati
soltanto di piazzole a comode tende fisse e
lussuosi lodge.
Tranne dove espressamente indicato, tutte
le sistemazioni devono essere prenotate in
anticipo presso la sede di Pietermaritzburg o
rivolgendosi all’ufficio prenotazioni dell’Ezemvelo
KZN Wildlife (cartina pp348‑9; %a Durban 031-304 4934,
a Pietermaritzburg 033-845 1000; Tourist Junction, 1st fl,
all’angolo tra 160 Monty Naicker Rd/Pine St e Soldiers Way,
Durban). Le prenotazioni si possono registrare
di persona, telefonicamente o via e-mail, ma
quelle last-minute (ovvero con un anticipo di
sole 48 ore) devono essere effettuate rivolgendosi direttamente al campeggio (e dipendono
dalla disponibilità dei posti).
Ufficialmente, l’orario di apertura di tutti
i parchi va dalle 5 alle 19 (dal 1° ottobre al
31 marzo) e dalle 6 alle 18 (dal 1° aprile al 30
settembre). Si tratta però di orari soggetti a
variazioni, anche se non sostanziali.
Molti di questi parchi sono una meta irrinunciabile per gli appassionati di animali o gli
amanti delle attività all’aperto, ma i campeggi
situati all’interno dei loro confini costituiscono un’eccellente sistemazione anche per
coloro che visitano il Sudafrica disponendo
di un budget limitato.
kwazulu-natal
Contesa dai boeri, dagli inglesi e dagli zulu, la
provincia venne inizialmente chiamata Natal
dall’esploratore portoghese Vasco da Gama,
che avvistò questo tratto di costa il giorno
di Natale del 1497. Dopo di che, ci vollero
circa tre secoli prima che l’impero britannico
riuscisse a imporre il proprio dominio sulla
regione, includendola fra le proprie colonie
nel 1843. Nel 1845 il Natal entrò per un breve
periodo a far parte della Colonia del Capo,
tornando a separarsi nel 1856 quando il
numero di europei che lo popolavano arrivò
quasi a 5000 persone.
L’introduzione della manodopera indiana
a contratto intorno al 1860 (in conseguenza
della quale alcune zone di questa provincia
conservano ancora oggi la tipica atmosfera
del subcontinente indiano) favorì lo sviluppo
dell’agricoltura su scala commerciale (principalmente zucchero), contribuendo così
ad avviare un processo di notevole crescita
economica. A partire dal 1895 la prosperità
della colonia fu ulteriormente incrementata
dalla creazione di un collegamento ferroviario tra il porto di Durban (creato per accogliere navi di grandi dimensioni) e il fiorente
Witwatersrand.
La storia della provincia precedente alla
costituzione dell’Unione Sudafricana è
stata poi segnata da numerosi conflitti: la
mfeqane (‘annientamento’ in lingua zulu),
cioè le guerre tra boeri e zulu e tra inglesi e
zulu che si conclusero con l’assoggettamento
del regno zulu, e le due guerre tra inglesi e
boeri. V. p30 per ulteriori informazioni sulle
cause che diedero il via alla mfeqane e sul suo
svolgimento.
Poco dopo le elezioni del 1994, la provincia del Natal fu ribattezzata KwaZulu-Natal
in riconoscimento del fatto che il nucleo
zulu dello KwaZulu ne costituisce un’ampia
parte. Ulundi (l’ex capitale del KwaZulu)
e Pietermaritzburg (l’ex capitale del Natal)
godettero entrambe dello status di capoluogo
del KwaZulu-Natal fino al 2005, quando
Pietermaritzburg fu ufficialmente dichiarata
capoluogo della provincia.
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Se avete il tempo di visitare soltanto una o
due riserve, le più interessanti sono il Royal
Natal National Park (p398) per alcuni panorami sull’uKhahlamba-Drakensberg Park, il
Hluhluwe-iMfolozi Park (p382) per la fauna
selvatica, l’Ithala Game Reserve (p384) e
la uMkhuze Game Reserve (p392) per la
splendida atmosfera africana e l’iSimangaliso
Wetland Park (p385) per la straordinaria
varietà di scenari e ambienti naturali.
lingua
Le lingue ufficiali parlate in Sudafrica
sono 11, tuttavia quelle più diffuse nello
KwaZulu-Natal sono l’inglese, lo zulu, lo
xhosa e l’afrikaans. Per alcune parole e frasi
utili, v. p753.
Per/dallo kwazulu-natal
e trasporti locali
%031 / pop. 3,5 milioni
Durban è come un’adolescente in fase di
sviluppo: cambia continuamente e diventa
progressivamente più ricercata. La città presenta così diversi aspetti interessanti, benché
non immediatamente evidenti, eppure spesso
viene (ingiustamente) trascurata a favore
delle sue cugine più di tendenza come Cape
Town.
Chiamata eThekweni in zulu, la terza città
del Sudafrica per dimensioni è anche un
centro cosmopolita, sempre più frequentato
tanto per i suoi caffè ricercati quanto per i
buoni posti dove fare shopping e per le offerte
culturali, il tutto spesso concentrato nelle aree
alla moda dei sobborghi.
Durban rivendica il ruolo di capitale dello
sport del paese. Grazie al suo stadio nuovo
di zecca (costruito specificamente per i
Mondiali di calcio del 2010) e a una fascia di
sabbia color beige chiaro, è effettivamente un
posto fantastico per chi desidera assistere a
spettacoli sportivi e per gli appassionati di
attività all’aria aperta.
La zona del centro perde le sue attrattive
non appena il sole tramonta, nonostante
siano in atto vari tentativi per migliorare e
valorizzare soprattutto il lungomare e la serie
di vistosi edifici svettanti che ospitano per
diversi chilometri alberghi e snack bar. Molti
uffici internazionali si sono infatti spostati
nelle aree periferiche, ignorando gli incentivi
fiscali introdotti nel 2004 per incoraggiare
gli investimenti negli edifici del centro e lo
sviluppo edilizio in corso nella zona per il
momento meno interessante di The Point.
Durante il giorno, comunque, il lungomare
resta un punto imperdibile della città per
gli amanti delle spiagge e per diversi tipi di
attività (il popolare parco acquatico chiamato
uShaka Marine World e il casinò sono tra le
zone più gradevoli).
A ovest di Durban ci sono molti luoghi
interessanti, nascosti come si è detto nelle
graziose e verdi strade dei raffinati sobborghi complessivamente chiamati Berea (tra
cui Morningside, Essenwood e Musgrave);
qui si trovano un gran numero di possibili
sistemazioni, bar originali e ristoranti alla
moda, nonché le residenze dei cittadini più
facoltosi, ottimi musei e interessanti gallerie
d’arte. Verso nord si estende Durban North,
kwazulu-natal
Durban rappresenta senza dubbio il principale nodo dei trasporti del KwaZulu-Natal.
Vanta infatti buoni collegamenti, almeno a
livello nazionale, con voli, autobus e treni per
destinazioni in tutto il paese. Purtroppo gli
spostamenti all’interno della provincia non
sono altrettanto efficienti. Alcuni autobus a
lunga percorrenza servono Port Shepstone,
Margate e Kokstad a sud, Richards Bay e
Vryheid a nord e una serie di cittadine a
ovest come Estcourt, Ladysmith e Newcastle;
tuttavia è piuttosto complicato raggiungere la
maggior parte delle località più isolate con i
trasporti pubblici. I minibus taxi rappresentano un’alternativa utile, ma affidarsi completamente a questi mezzi per spostarsi da
una località all’altra comporterà lunghe ore di
viaggio sul retro di un angusto furgone.
Baz Bus (www.bazbus.com) collega numerosi
ostelli della provincia.
Per visitare i punti di maggior interesse
della regione (la zona del Drakensberg, i parchi nazionali e le riserve faunistiche, nonché
i Battlefields), la cosa migliore è comunque
noleggiare un’automobile e Durban offre una
discreta varietà di agenzie. La maggior parte
delle strade è in buone condizioni, ma per
arrivare in alcuni posti, come il Sani Pass (che
si può facilmente raggiungere con un’escursione da Underberg), il Tembe Elephant Park
e molte parti dell’iSimangaliso Wetland Park,
bisogna avere un fuoristrada.
V. p362 e i paragrafi di questo capitolo
relativi alle varie destinazioni per maggiori
informazioni sui trasporti.
DURBAN
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un esclusivo sobborgo residenziale con numerose guesthouse.
Durban è famosa soprattutto per il suo mix
di colori e credo religiosi. Il centro cittadino,
punteggiato da grandiosi edifici coloniali e
da affascinanti esempi di art déco, pulsa a un
ritmo inconfondibilmente africano. Non si
dimentichi inoltre che questa è la città con la
più alta concentrazione di abitanti di origine
indiana del paese, per cui vanta un’atmosfera
asiatica ugualmente spiccata nei mercati e
nelle vie dagli aspetti, suoni e profumi tipici
del subcontinente.
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storia
La fondazione di Durban interessò un arco di
tempo piuttosto lungo. La Natal Bay, su cui
si sviluppa il centro della città, iniziò infatti
a offrire riparo ai naviganti a partire almeno
dal 1685 e si ritiene che anche Vasco da Gama
vi avesse gettato l’ancora nel 1497. Nel 1690
gli olandesi acquistarono da un capo locale
un ampio territorio intorno alla baia, tuttavia
le loro navi riuscirono a superare lo sbarramento esterno di sabbia soltanto nel 1705,
quando il capo era ormai morto e suo figlio
si rifiutò di riconoscere l’accordo.
Dal momento che a Delagoa Bay (l’odierna
Maputo, in Mozambico) esisteva già un porto
ben attrezzato, la Natal Bay non suscitò
grande interesse negli europei fino al 1824,
quando gli inglesi Henry Fynn e Francis
Farewell vi stabilirono una base per commerciare avorio con gli zulu e ottennero da
Shaka, un potente capo di quelle popolazioni
(v. p30), alcuni terreni intorno alla baia che
furono accettati in nome di re Giorgio IV.
L’insediamento si sviluppò lentamente
anche a causa dei disordini che Shaka stava
provocando nella zona. Ma nel 1835 era già
diventata una piccola cittadina in cui era stata
aperta anche una missione, e nello stesso
anno venne battezzata D’Urban dal nome del
governatore della Colonia del Capo.
Nel 1837 i voortrekker attraversarono il
Drakensberg e fondarono Pietermaritzburg,
80 km a nord-ovest di Durban. L’anno successivo, dopo che Durban era stata evacuata
a seguito di un’incursione zulu, i boeri ne
ripresero il controllo. In seguito, quello
stesso anno, fu nuovamente occupata da un
contingente britannico, ma i boeri rimasero
fermi sulle loro rivendicazioni. Gli inglesi
inviarono allora alcune truppe per proteggere
l’insediamento, ma nel 1842 subirono una
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cocente sconfitta da parte delle forze boere
nella battaglia di Congella.
I boeri mantennero il controllo della zona
per un mese, fino a quando vennero cacciati
da una fregata britannica richiamata da un
ragazzo, Dick King, che in 10 giorni aveva
percorso a cavallo i 1000 km di territorio
selvaggio che separano Durban da Grahamstown, nell’Eastern Cape. L’anno successivo
gli inglesi conquistarono tutto il Natal e
Durban iniziò a crescere fino a diventare
un importante porto coloniale. Nel 1860
iniziarono ad arrivare nelle piantagioni di
canna da zucchero i primi lavoratori indiani
a contratto che, nonostante l’iniquità del
sistema − di fatto, una forma di schiavismo
− furono seguiti nel 1893 da numerosi coloni
di condizione libera tra i quali Mohandas
Gandhi (v. lettura p34).
OrientaMENTO
OR Tambo Parade (in passato, Marine Parade) è la strada che corre lungo la spiaggia
e rappresenta uno dei punti vicino al mare
più importanti di Durban. Qui, all’interno
di alti edifici, si trovano diverse opzioni di
alloggio. La strada che attraversa The Point,
la lingua di terra a sud di OR Tambo Parade,
è Point Rd, che versava fino a qualche tempo
fa in uno stato di semiabbandono ma ora
sta lentamente ritornando alla vita (Indian
Area). Nei suoi pressi si trova il grande e
frequentatissimo parco a tema uShaka Marine World, oltre al quale non è consigliabile
avventurarsi.
Dr Pixley KaSeme St (già West St) è invece
una delle vie principali del centro di Durban.
Il centro e la City Hall (municipio) si trovano
circa 1 km a ovest della spiaggia, tra West St
e Anton Lembede (Smith) St.
A ovest, intorno a Dr Yufus Dadoo (Grey)
St e Berta Mkhize (Victoria) St, si sviluppa
la zona indiana (Indian Area). Qui ci sono
un’animazione e un’esuberanza che mancano
nella maggior parte dei quartieri commerciali
del Sudafrica.
Poco lontano, nei dintorni della stazione
ferroviaria di Berea, si trova il Warwick
Triangle. Si tratta di un guazzabuglio di cavalcavia, posteggi di minibus taxi e mercati,
tra cui quello del muti (medicina indigena)
e il più grande mercato ortofrutticolo della
regione. È un luogo affascinante, ma duro e
aggressivo, e dovrebbe essere esplorato nel
corso di una visita guidata (v. p350).
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INFORMAZIONI
Adam’s & Co.........................................(v. 20)
American Express...............................(v. 20)
Entabeni Hospital............................... 1 A5
Musgrave Dry Cleaners....................(v. 20)
Rennies Foreign Exchange..............(v. 20)
St Augustines....................................... 2 A5
Student Flights....................................(v. 20)
CHE COSA VEDERE E FARE
Durban Country Club........................ 3
Kwazulu Natal Society of Arts........ 4
Moses Mabhida Stadium................. 5
Phansi Museum................................... 6
Sugar Terminal.................................... 7
C3
A6
C4
A6
B6
Sun Coast Casino................................ 8 C4
Umgeni River Bird Park..................... 9 B3
Windsor Park Municipal
Golf Course ..................................10 C3
PERNOTTAMENTO
Blue Waters.........................................11 C5
Nomads Backpackers......................12 A5
Riverside Hotel & Spa......................13 C3
Smith’s Cottage.................................14 B3
Southern Sun Suncoast Hotel
& Towers............................................. (v. 8)
PASTI
Cafe 1999.............................................15 A5
DIVERTIMENTI
ABSA Stadium (Kings Park
Sports Ground)...........................16 C4
Burn......................................................17 B6
Centre for Jazz..................................18 A6
Ster Kinekor........................................(v. 20)
SHOPPING
Essenwood Market........................ 19 A5
Musgrave Centre............................ 20 A5
TRASPORTI
Student Flights..................................(v. 20)
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segnali stradali: tutto in un cartello
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Nel biennio 2007-2008 il consiglio comunale di Durban ha preso una decisione controversa, modificando il nome di molte strade di Durban e delle sue periferie per affermare l’idea di un ‘nuovo
Sudafrica’. C’è grande polemica, ora, su questi cambiamenti. Molti abitanti della città sono irritati dalle
grandi spese dovute alla sostituzione dei cartelli stradali e dicono che questo denaro sarebbe stato
speso meglio se impiegato nei servizi pubblici. Inoltre non sono d’accordo sulla scelta di alcuni personaggi per i nuovi nomi – per lo più ex membri dell’African National Congress, o ANC, e combattenti
per la libertà che, secondo alcuni, non era opportuno privilegiare e che ad altri risultano sconosciuti.
Per non dire delle vaste ripercussioni che queste modifiche hanno sulle cartine e sull’orientamento.
Tutto ciò è infatti avvenuto nel quadro dell’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2010 e molti
cittadini temono di non fare in tempo ad acquisire sufficiente confidenza con i nuovi nomi per poter
dare indicazioni ai visitatori.
Di fatto, molti segnali stradali recano due indicazioni: quella vecchia − con una riga rossa che la
barra − e quella nuova. Così, ai tempi delle nostre ricerche per questa guida, alcuni abitanti del posto
si erano già espressi cancellando i nuovi nomi con alcuni graffiti notturni.
Mentre alcuni nomi di strade sono già ufficiali, altri attendono ancora di essere stampati. In questa
edizione abbiamo fornito, dove era possibile, sia il nuovo nome sia quello vecchio (che è quello a cui
molte persone ancora fanno riferimento), mentre sulle cartine abbiamo indicato il nome vecchio e tra
parentesi quello nuovo o proposto.
A nord-ovest della città, oltre un crinale,
si trovano la zona di Berea – un agglomerato formato da quartieri più ricchi tra i
quali Essenwood, Greyville, Morningside e
Musgrave, con molti pub, locali notturni,
ristoranti e ostelli – e le animate Florida
Rd e Lilian Ngoyi (Windermere) Rd. Fino
agli anni ’50 per Berea Ridge scorrazzavano
elefanti allo stato selvatico, mentre oggi è
il posto più sicuro e gradevole per prendersi una pausa dall’animatissimo centro,
nonché la zona migliore dove trovare una
sistemazione.
L’Umgeni River delimita il confine
settentrionale della città, dove comincia il
gradevole sobborgo di Durban North. Da
qui, la fascia periferica si sviluppa irregolarmente su per la costa fino a Umhlanga
Rocks, una grande e popolata località turistica. Proseguendo verso l’entroterra da
Umhlanga Rocks si incontra Phoenix, una
zona residenziale indiana che ha preso nome
dalla comune di Gandhi nella quale si dice sia
stata elaborata per la prima volta la filosofia
della resistenza passiva.
Ai margini occidentali della città si trova il
sobborgo di Pinetown (che in passato era una
township, ovvero un quartiere periferico abitato da coloured, per lo più neri). Tra gli altri
sobborghi che in precedenza erano anch’essi
township e circondano la città ricordiamo
Cato Manor, uMlazi, KwaMashu, Ntuzuma
e la zona di Inanda.
InformaZionI
Accessi a internet
La connessione wireless è disponibile presso
gli Europa Cafe (in Florida Rd, a Morningside, e su Broadway, a Durban North). La
maggior parte degli ostelli offre comunque
la possibilità di navigare. Le tariffe partono
da un minimo di circa R40 l’ora. Altre opzioni sono:
Cityzen (cartina p351; %031-303 9169; 161 Gordon Rd,
Morningside; R20 l’ora)
Internet bar (cartina p345; %031-202 7733; Musgrave
Centre, Photoworld, Shop 323; R34 l’ora; h9-18)
Agenzie di viaggi
Student Flights (cartina p345; %031-202 5995;
www.studentflights.co.za; Shop 324, Musgrave Centre,
Musgrave Rd; h9-17.30 da lunedì a venerdì, 9-13 sabato)
È specializzata in viaggi scontati per studenti ed escursionisti
zaino in spalla.
Assistenza sanitaria
Entabeni Hospital (cartina p345; %031-204 1200,
centro traumatologico aperto 24 ore su 24 031-204 1377;
148 South Ridge Rd, Berea)
St Augustines (cartina p345; %031-268 5000; 107
Chelmsford Rd, Berea)
Travel Doctor (cartina pp348‑9; %031-360 1122;
[email protected]; International Convention
Centre, 45 Ordinance Rd; h8-16 da lunedì a venerdì, 8-12
sabato) Potrà darvi suggerimenti per il viaggio.
Umhlanga Hospital (fuori cartina p345;
%031-560 5500; 323 Umhlanga Rocks Dr, Umhlanga)
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Vicino alla North Coast e alla zona settentrionale di
Durban.
Cambio
In tutta la città ci sono banche dotate di bancomat e uffici di cambio, tra cui filiali della
Standard Bank, della FNB, della Nedbank e
dell’ABSA.
American Express Musgrave Centre (cartina p345;
%031-202 8733; FNB House, 151 Musgrave Rd, Musgrave)
Rennies Foreign Exchange Durban centro (cartina
pp348‑9; %031-305 5722; ground fl, 333 Smith St);
Musgrave Centre (cartina p345; %031-202 7833; Shop
311, Level 3, Musgrave Centre, Musgrave Rd; h9-17 da
lunedì a venerdì, 9-13 sabato)
Emergenze
Ambulanza (%10177)
Emergenze (%031-361 0000)
Polizia Stazione centrale di polizia (cartina pp348‑9;
%10111; Stalwart Simelane St/Stanger St); OR Tambo
Pde/Marine Pde (cartina pp348‑9; %031-368 3399;
OR Tambo Pde/Marine Pde); Workshop (cartina pp348‑9;
%031-325 423; Aliwal St); Prince St (cartina pp348‑9
%031-367 4000; Prince St) La stazione centrale di polizia
si trova a nord del centro.
Informazioni turistiche
Presso il Tourist Junction è possibile prelevare una copia gratuita dell’opuscolo
bimestrale What’s On in Durban e del nuovo
semestrale Destination Durban.
Durban Tourism Tourist Junction (cartina pp348‑9;
160 Monty Naicker Rd/Pine St; h8-16.30 da lunedì a
venerdì, 9-14 sabato) Situato all’angolo di Soldier’s Way, il
principale centro di informazioni turistiche per la regione e
per Durban si trova nell’originaria stazione ferroviaria della
città (costruita nel 1894).
Lavanderie
Avonmore Laundromat (cartina p351; %031-312
9043; Avonmore Centre, Ninth Ave, Morningside; h717.30 da lunedì a venerdì, 8-16 sabato, 8-13 domenica)
Musgrave Dry Cleaners & Laundry Services
(cartina p345; %031-201 1936; 2nd fl, Shop 242,
Musgrave Centre, Musgrave Rd; h7-17 da lunedì a
venerdì, 7-14 sabato)
Librerie
Adam’s & Co (cartina pp348‑9; %031-304 8571; 341
Dr Pixley KaSeme St/West St) È una buona libreria, con un
secondo punto vendita presso il Musgrave Centre di Berea.
Ike’s Books & Collectables (cartina p351; %031-303
9214; 48a Florida Rd, Morningside; h10-17 da lunedì a
venerdì, 9-14 sabato) Questa deliziosa libreria antiquaria
sembra quasi un museo, piena com’è di prime edizioni: tutto
quello che un negozio di questo tipo dovrebbe essere.
Posta
Si possono trovare uffici postali nei principali centri commerciali, tra cui il Musgrave
Centre e il Windermere Centre.
Posta centrale (cartina pp348‑9; all’angolo tra Dr Pixley
KaSeme/West St e Gardiner St; h8-16.30 da lunedì a
venerdì, 8-12 sabato) Nei pressi della City Hall.
pericoli e contrattempi
Come in altre parti del Sudafrica, anche a
Durban possono verificarsi episodi di criminalità ai danni dei turisti come degli abitanti
del posto. Questo significa che farete bene a
essere attenti e preparati, ma senza diventare
paranoici. Le aggressioni a scopo di rapina e
i borseggi costituscono un problema nella
zona della passeggiata a mare e in alcune parti
del centro, che vi sconsigliamo di percorrere a
piedi di notte. Conviene anche evitare Point
Rd, a sud di Anton Lembede St (Smith St)
e state particolarmente attenti al lato della
stazione che dà su Umgeni Rd e ai mercati
del Warwick Triangle.
La notte, a parte il Casino e la zona circostante il Playhouse Theatre se c’è qualche
spettacolo, il centro di Durban si svuota, perché la gente va in periferia a divertirsi. Prendete sempre un taxi per/dai locali notturni (e
possibilmente in compagnia di altri).
kwazulu-natal
%031-304 4934; www.durbanexperience.co.za, www.
durban.gov.za; 1st fl, Tourist Junction); aeroporto (%031408 1000; sala arrivi; h7-21); uShaka Marine World
(cartina pp348‑9; %031-337 8099; h9-18) Si tratta
di un servizio informazioni estremamente utile su Durban
e dintorni. Potrà darvi notizie di carattere generale sulle
sistemazioni disponibili e proporvi visite guidate in città ed
escursioni organizzate fuori.
Ezemvelo KZN Wildlife (cartina pp348‑9; %031-304
4934; www.kznwildlife.com; 1st fl, Tourist Junction) Qui
potrete prenotare una sistemazione nei parchi e nelle riserve
gestiti dall’Ezemvelo KZN Wildlife (con un anticipo di almeno
48 ore).
KwaZulu-Natal Tourism Authority (KZN Tourism;
cartina pp348‑9; %031-366 7500; www.zulu.org.za;
ground fl, Tourist Junction) È un ufficio informazioni che
si occupa dell’intera provincia e offre un’ampia scelta di
opuscoli di riferimento e di carattere promozionale.
South African Parks Reservations (cartina pp348‑9;
%031-304 4934; www.sanparks.org; 1st fl, Tourist
Junction) Accetta prenotazioni per gli alloggi dei parchi
nazionali in varie parti del paese.
Tourist Junction (cartina pp348‑9; %031-304 4934;
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