S^C
^DI
T
L
E
A
OPUSCOLI
INTERESSANTI
TRADOTTI
DA
Co!
LINGUE
VARIE
I"*aggiunta
d*0pufcoli
nuovi
VOLUME
IN
Nella
XIII.
MILANO.
'Stamperia
Con
Italiani.
di
licenza
MPCCLXXYI.
Giuseppe
de'
Marella
Superiori
•
AVVISO.
E
°
ad
Difpiaciuto
di
pofti
Scelta
quefta
fi fo0ero
d'
alcuni
di
Opufcoli
fui
io
dar
che
gli
Autori
principio
pro-
zione
la tradu-
(blamente
trafcurando
foreftieri
gli
,
originali Opufcoli
Italiani
Trovando
giu-
.
fta
u
quefta
dello
fcaduto
fi fono
anno
allontanati
corfo
nel
lagnanza
dal
loro
medeflmo
effi
alcun
co
po-
ferendon
in-
proponimento
,
ferini
alcuni
originalmente.
in
che
cofe
|
blica
curiofità.
;
fatto
fa
e
faranno
Jojr vengano
la
intereffare
il,.fan
Ap/i;
i Letterati
invitare
il
più
.comunicate
poffano
ne
Italia-
Perfone
Molto
piando
avvenire,
da
u
di
coraggio
£ie. Ab»
ha
già
/£ Italia,,come
tuttavia
pub-
Rfkier
con
,
della
Francia
|
que'
\
Opera
h
le
^.
cognizioni.
a
volerli
valere
di
queft'
,
loro
periodica
feoperte
nella
di
come
e
dei
un
progrefli
Chiunque
Fifica, nella
nella
del-
depofito
loro
delle
Storia
rale,
natu-
nella
Medicina
,
Chi-
4
nella
nell* Anatomia,
Chirurgia,
nella
nelle
Meccanica,
Metafisica
nella
Arti,
nella
Morale,
nella
ca,
Chimi-
Storia,
,
nella
pofla
non
le
farà
Filologia
giovare
o
avrà
fue
che
o
al
piacere
fei
contenute
teitimonio
copie
a
al
piacere
Pubblico
,
franche
fpedire
allo
Marcili
che
del
n1 offriran
,
della
che
(coperta,
,
memorie
Giufeppe
alcuna
loro
di
Stampatore,
i
e
gli
volume,
pure
e
Editori
il faranno
di
in
porto
braio
Li-
tre
ol-
carle,
pubbli-
cui
all' Autore
riconofeenza
?
RAP-
faran
m
******************************************
RAPPORTO
FATTO
DELLE
ALL'
ACCADEMIA
SCIENZE
DI
BELLETTO.
SUL
'L
PARIGI
Belletto,
cui
con
colorirli
lifciarfi, e
ufano
le
le
tale,
bra
n
do
ornai
intere
della
come
d'abbellimento,
vero
l'Accademia
debba
refo
a
quefta
dire,
che
delle
che
Società
e
fem-
non
fé
;
ma
ne
fiderà
con-
abbellimento
è
da
claffi
adottato
universale,
un
occupar
Scienze
tale
guardato
ri-
guance,
femplicemente
oggetto
Donne
la
dal-
principalmente
,
piii ragguardevole
Jia
creduto
non.
parte
poterfi
A
j
del
efimere
bel
feffo,
dall'
mi-
©fa-
delle
Accad.
6
le invenzioni
minare
di
Se.
rirono
offe-
che
coloro
,
la
quale
da
tratto
efla
lignificato
flato
quindi
avrebbono
adoperano
ftefla
è
innocue
diritto
mieri
Profu-
preflbchè
il Belletto
fare
a
efla
tinture
getali
ve-
in
venuta
di
e
de
deputare
Juffieu
i
terminazi
de-
,
i
xninare
giudicarne
Il
in
Belletti
Parigi,
a
tutti
efa-
quindi
per
•
del
rifultato
fummentovati
che
voisier
La-
Signori
il Giovine
,
Commiflar;
la
fatto
Rapporto
fabbricazione
dai
all'Accademia
d'
un
Rotto
getale
ve-
,
desinato
a
colorire
la
pelle
,
dall*
tut-
,
,
fi è
la
che
altri
gli
generalmente
poiché
e
Sig.
eflen-
ma
;
buon
a
tutti
pretendere
,
dei
,
approvazione
potuta
Parigi
a
letto
il Bel-
riguardo
quello poi
^e
Profumieri
Dupont
ti
tal
a
Sig. Colin,
del
ali*
né
.
,
Approvò
'
,
falute
alla
né
nuoceffe
il
Belletto
un
vegetali ,
materie
,
pelle
dole
"T
compofizione
effere
«Tantichiflima
una
feoperta
invenzione»
de9
lungi
moderni
Teofrafto
è
park
d'una
Bellette*
radice
d'una»
di
nome
7
conofciuta
Rizion
fuoi
a
da
cai
tio
fot-
tempi
ricavava!!
un
y
Belletto
arraffarne
per
Naturalifta
fa
di
veniva
le
d'una
menzione
Siria
fervi
e
"
coiti* anche
tingere
a
i!
Plinio
gote.
radice,
va
ali* ufo
le
lane
che
ftefTo,
Quefle
.
radici
fenza
avean
dubbio
della
quelle
con
qualche
Robbia
porto
rap-
dell'
o
,
Ancufa
.
Gli
portando
Italiani
del
Belletto
de'
Medici,
di
il regno
fotto
al
v'apportarono
il metodo
di
loro
Tufo
in Francia
Gatterina
tempo
desimo
me-
llo
Que-
prepararlo
.
è
metodo
fo
ancora
fi
oggidì
che
a
di
un
pratica
ftef-
preflb Io
ed
che
in
ecco
,
confile
.
Prendonfi
del
i fiori
Cartamo
lo
del-
o
,
Zafferano
fecchi
meffi
e
in
ficco
un
"
di
che
tela
immergottfi
di
ìsoccoH
di
olita
,
fai
monta
fccco
Io
"
pigia fino
a
che
n'efc*
A4
^
córrente
acqua
6
,
fi cangia.
fovente
almeao
monito
in
Un
uomo
fcarpe
di
calpefta
gno
lee
Io
,
P
acqua
fenza
cuna
aU
delle
Accad.
S
di
tintura
cuna
mefce
al
aflblutu
e
quella prima
Dopo
chiara.
giallo,
Se.
Cartamo
il
cinque
,
fci
o
Soda
del
cento
per
di
ovvero
Tuo
di
pefo
di
cener
fi
operazione
Zafferano
o
mente
fale
Tartaro
di
fi
vi
:
,
verfa
fé
e
dell'
(opra
ottiene
n
mirto
di
filtrata
o
,
licore
un
fugo
a
fredda
acqua
il quale
gialliccio ,
limone
depone
una
,
fpecie
di
feccia
belletta
di
o
che
fi al
fi travafa
«he
vafi
de'
fondo
ca
attac-
,
,
in
foggiorna,
cui
fucceffivamente
fino
e
che
a
,
fé
tutto
fia
ne
il
cavato
color
rollo
.
medefima
Quella
feccia
mefcoiata
polverizzato
e
inumidita
anche
o
con
parta
una
fa
femplice
acqua
,
che
di
fugo
con
,
talco
a
,
ma
for,
mettefi
ne1
vafi
,
,
fi
e
feccare.
quefta
Benché
molto
fpecie
nel
comune
di
Belletto
commercio
,
un1
però
altra
fpecie
bella
men
fia
ve
n' è
men
ra,
ca-
,
e
Quefto
è
mone
li-
una
che
fi
Belletto
fuol
è
vendere
fatto
preparazione
di
col'
in
involtini.
Cadmino,
Cocciniglia.
che
S'iacor-
Bel letto.
egualmente
corpora
col
rante
talco
nella
medefìma
v'ha
Non
della
indotto
quefti il
a
che
colorante
dal
o
fatti
alcun
qnefti
minerali
Belletto
de'
grandiffkni
eh1
apparenza
commercio
:
di
ftre
de
e
Merciai
le
di
da
de9
però
quali
Belletto
altro
io
o
qui
poffono
v' è
ma
nel
diverfe
mo-
Lavoifier
Profumieri^
affettando
di
hanno
nonne
contenere
ché
fuor-
Zafferano
r
Non
j
Caratteri
quefte
diftinguere
A
produr-
•
il dar
fi
varj
anche
che
parazione
pre-
tritata
Signori
fpecie,
Cocciniglia
inutile
a}oto
cie
infime
alcuna
trovato
la
i
procurate,
ricercare
farà
fi fono
Juffieu
;
dodici
die
Belletto,
e
Quefta
poco
tra
cui
in
potrebbe
fia
diffatti
trovanti
Belletti
inconvenienti
ella
e
;
preferivonfi.
del
re
di
ricette
talora
foftituire
a
il Minio
o
ferano,
Zaf-
poffa
non
Profumiere
Cinabro
prezzo
dallo
eftratta
Carmino,
antiche
fi fa fec-
e
l'alto
,
in
colo
materia
gurfa.
dubbio
materia
aver
quefta
j'itiumicKfce,
,
care
9
y
e
due
coli'
fpfr-
riferiremezzi
i
co* quali afficurarfi
mezzi
di
parte
cuna
La
anzi
vino
del
fu
dello
per*
tre
a
o
(ti
fpirito
il licore
colorante
fé
:
paffare
riprefe
Belletto,
materia
di vino
fatto
differenti
quattro
di
d'aver
dopo
tanto
ranti
colo-
proprietà
la
hanno
fpirito
rano
Zaffe-
materie
le
vegetali
fcioglierfinello
dallo
eftratta
rofla
dai
ai*
contengono.
quafi. tutte
tratte
i Belletti
fe
minerale
tintura
,
di
delle Se.
Accadi
ip
fi
carica
il talco
coficchè
ne
,
redi
il
bianco,
da
pub
conchiudere,
rienza
da
ricavato
offra
prietà
medeiima
il Carmino
fua
la
ha
affai rirtìarchevole,
con
grandiffima
ha
fpirito.
ma
;
La
facilità
Cocci*
la
di
prò*
vino,
distingue
un'
cioè
ne'
era
te
coloran-
materia
carattere
vegetale
Belletto
non
nello
primo
materia
la
:
infolubile
quefto
tal
vegetali.
materie
niglia,
è
che
efpe-
fola
quefta
altra
di
licori
e
dalla
prietà
pro-
fcioglieifi
alcalini
,
qual
è
criftalli
bianco
p.
di
in
e."
una
foluzion
Soda,
fondo
e
al
deboliflìma
de*
talco
reità
il
allora
vafo.
In
confeguenza
di
Bdlttu.
ii
qualunque
ciò,
(colorato
eflere
ti
volta
dallo
Belletto
un
di
fpirito
pufr
è
vino
,
quello
volta
Belletto
un
pub
non
licore,
volta
né
(*)Y
animale
Belletto
la
dall'
dalP
tt£
una
da
Hnfr
in
colorante
materia
qualunque
quefto
dagli- alcali,
bensì
è
;
fcolorato
eflere
Io
e
vegetale
qualunque
è
non
di
altra
è' uà
fcioltt
quefte due
,
Cedane,
fi
pesCare,
materie
pub
allora
che
io
Mercurio
de
Signori
il Cinabro,
come
o
il
roflb.
precipitato
I
le
fiativi del-
Belletto
tal
minerali,
te
probabilmen-
affai
Juffieu
e
Lavoifier
non
,
fi fono
contentati
rienze
di
delle
accertarli
per
Belletto
da
foftanza
che
non
i
Saggi
dodici
efaminati
loro
efpe-
furriferite
alcuna
nerai
mi-
ma
gli
conteneanò
,
hanno
trattati
della
zione
per
della
mezzo
combinazione
calcina-
cogli acidi,
"
e
della
(*)
con
fi
cut
fcrti
Pochi
Il
fa
che
ignorano,
il Carmino,
Cocciniglia,
fi «(trae
Tu
.
A
la
*
da
in-
della
hanno
non
di
nulla
Quindi
Zafferano,
de9
Cocciniglia
,
cattiva
alcuna
Parigi
Yegetale,
dallo
tenuto
ot-
metallico.
a
Belletto
fto-
cafo
alcun
in
conchiude
generalmente
in
dell'alcali:
precipitazione pervia
gifticato:
del
del te Se.
Accad.
12
quali
impresone
maniera
nuocere
che
l'Accademia
rendali
non
che
principalmente
del
e
niuno
fu
cavato
ri-
di
Belletto
può
la
alla
fare
cuna
al-
pelle,
né
falute
.
USL*
1£"
METODO
Per
Con
la
Defcriziene
ORDIGNI
DUE
DI
PADRE
DEL
MOLINA
FRANCESCO
DON
Viti
le
formare
Monaco
Oli
fia
QUanto
y
fempre
(*)
etano.
ftata
la
Vite
confiderazione
..grandiffima
in
attefo
,
r
ed
utile
il comodo
affai
che
raanifefto
,
%
da
efla
V
proviene
ufo
fi é
quella
He
fatto,
convince
a
di
che
comune
,
,
fi fa,
continuamente
e
quegli
efficienza
ancora
,
che
(*)
la
Chi
potrà
quefta
defiderafle
trovare
PAffociazioni
prefle
di
i
Memoria
Librai
part*
che
,
queft' Opera
.
vono
rice-
Molina
14
ferrea
che
le
cagioni
to
di
curarli
delle
goderne
Efla,
al
n
ge"e
quella
come,
forza
fi
mente
foltan*
che
adatta
ed
è
fola
non
ftrin-
e
grandilfima
atcanciain
maniera
f
yy
che
fabbricata
5,
»
Iona
fermare,
al
ma
co*
fludiare
effetti.
benefici
muovere»
w
paghi
cofe"
i
„
e"
d'indagare*
occupando
pochiflim»
,
menti
dotti
in
gli ordigni
fra
tutti
il
primo
5,
Galileo
celebre
a
luogo
*ltfj ftrafoffero
non
macchina,
gran
j,
3".
fé
fanano,
non
9"
che
quegli tf$ttif
fa
luogo,
meritamente
meccanici
ficcome
tewrdee
dar
Galilei
ne,
la Vite
,'e
Ferrai
alla
mano
è
i
\
farebbe!!,
fono
un9
vogliamo
fiate
E
veramente
ne*
torchi
le
l'hanno
varie
quelle,
le
di Giacomo
di
fenza
le
officia
alle
più ufftato:
finimento
inventate,
Scorranfi
Ramelli,
occhiata
Falegnami,
tra
e
fon
luogo.
Io
il
cMnfegna
*
fé
ri-
i
fempre
efla
nulla
macchine,
che
più: attive
nelle
belliffime
quali
nemente
comu-
ha
efla
d'Agoftino
Leupoldo.,
del
Bef-
fone
Mei.
quelle
fone,
di
Scienze
di far
Viti.
Parigi,
ij
infinite
ed
delle
Reale
dell'Accademia
Meccanici
figni
U
la vedremo
d'in-
altre
adoperata
in
,
divcrfiffime
guife
vantaggio
con
e
,
diffimo.
l'
Coli'
Geremia
Ingegnere
di
nella
Città
della
Chiefa
delle
a/uto
Viti
fa
Perfoons
Roterdam
di
capace
d' alzare
la
tutta
maggiore
gran-
Torre
Lorenzo
S.
ciò
ac,
fi rifaceflero
fondamenti
ci
come
comodo
maggior
con
attefta
gli altri
tra
,
Cornelio
Meyer,
fovraccennato
d'alzare
famofa
Colonna
d'
di
di
Augufto,
ma
nel
V
in
la
Obelifco
d'altezza.
tariliiTi-
quefta
comune
quale ignorafi
della
i"58jv
Roma,
infigne
piedi
del
altezza
Trajano
116.
più
Macchina
propofe
nuovo
Perrendere
efempio
piti grande
a
di
ivi
ergere
ad
quale
Ingegnere
il modo
ed
il
i
tore
l'Inven-
,
in
furono
tempi
div?rfi
penfati varj
,
Uno
mezzi.
fchio
di
d'una
poi
in
conveniente
è il
Vite
laftra
feguente
fopra
lavorato
mollificato
d'eguale
foro,
:
metallo
s'imprime
la
il
ma-
acciajo,
fatto
femmina
col
un
Motiva
i6
col
D'
ottimo
un
di
ufo
metallo.
ferve,
non
già
mafchio
data
è
temperata
richiedono-
EfiW
fé
è
non
tale
fpecialmen^
altro, che
per
ficcome
verme
fui
V altra
ferve
di farle
invenzione
adattando
torno
a
pure
,
quelle foie
che
quelle Viti,
per
picciol
-
ne
invenzio-
quefta
moltiplicare le Viti,
per
te
51
volgere
di
all' eftremità
,
quello
mafchio
un
di
il
Vite
tandoli
quale rivol-
,
nella
mediante
femmina
il
to,
mot-
,
che
fi dà
deferivere
un
obbliga quello
torno,
a
egual fpira-.
una
Per
d'
al
moltiplicare
mediocre
verme
due
no
fo-
che
poi quelle,
ventati
in-
pezzi
,
il
de'
fono,
legno
in forma
ferro
triangolare tagliente,
paralielepipeda
l'altro
eguale
entro
con
cilindro
tagliente ferro-, produce
della
Vite
Quefta
un
il
forma
di
forma
in
affai
limitata
mina
fem-
la
invenzione
poiché
non
pure
per
le
Viti
di
groffezza,
che
ferve
,
ialilo,
ma-
con
.
è
di
fatto
Tuno
quali
,
legno
e
di
fpira,
quella
che
nata
determi-
aeceffaria^
mente
ìvhVma
iS
prefentat©
ne
che
chiarezza,
farà
mi
Cominciando
la
Vite,
quefta
conofce,
a
ad
efaminare
primo
afpetto
altro,
effer
non
fpirale approfondata
m
,
poffibile.
pertanto
della
figura
precifione
quella
coni
fopra
che
una
cilindro
un
fi
dal
,
fi
che
devonfi
Vite
dovendoti
che
deduce,
que'
imitare
,
mediante
mi
Sia
bile
(fig* i.)
il
attorno
ti divida
in
mfcorra
quefta
fa
in
A
dal
delineata
cui
fi
con
Spirale
A
il
nel
moto
di
numero
medefi*
tempo
parimente
La
è
mobile
quale
equa*
curva
di
quella
r
thiamatfa
Archimede
da
'
.
Nella
ftefla maniera
detta
quefto
dato
un
rivoluzione*
punto
ragiona,
mo*
da
punto,
un
retta
intera
una
AB
retta
parti eguali fi defide-
,
bile
nerata.
ge-
Cominciando
equabilmente
che
viene
.
quante
parti prefe nella
mo
una
medefi-
moti
fpirale
una
B
punto
Coocepi"afi
ra.
la
quali
i
,
formare
fi
curva
fapponga
fopra
fi
un
concepire
cilindro,
ravvolgerli
nerata
ge-
it
il
attorno
Tuo
di
Met.
fiio
affé
dro
nel
vede
tal
moto
eflb
cilin*
chiaramente
fi
•
la
generante
di
19
lungo
Ora
punto
un
comporto
che
mentre
trascorre
le Viti*
far
retto
fpirale
circolare,
e
eflere
quelli'
e
,
affolutamente
verfe
ambedue
ad
potendoli
di
progreffioni
dall' altro,
l'uno
independenti
dn
aflegnare
moto
variarle
e
condo
fe-
y
il
bifogno.
la
ridurre
alla
fpirale
lopra
perciò
Volendo
della
formazione
anche, approfondarla
ed
fé
in
il
ordigno
un
i
,
quale
indicati
moti
lindro
ci-
un
convien
,
,
trovare
pratica
foto
non
bia
ab-
unitamente
ma
,
fia
fufcettibile
fpirali,
(fig.z.y
Ddy
II
EF.
che
foftegni
lo
e
delle
neir
il pezzo
le
cilindro
da
Siano
quattro
cilindri
primo
circondato
1afe ino
con
ed
in
,
cui
tà
varie-
AB,
Cc"
da
giro
feor-
fia
lo,
quel-
,
eftremità
B
formare
la
avvolta
due
libertà
debba
care
attac-
Vite
al
,
fia
tanto
per-
.
orizzontalmente
a
fioni,
progref-
T infinita
Viti
,
rere
quelle
quali producono
le
delle
di
ancora
una
corda
la
,
qua*
qua-
le
Molina
sto
le
avvolga
il cilindro
pure
C
che
e
è
"
^
conneffo
d
D
con
Un'
corda
altra
pia
..
piccola avvolgali parimente
Ddj
EFy
cilindro
porti
Vi
che
cilindro
al
mediante
AB
fcavo
che
pofla
pt
né
fponde
dello
né
avanti
,
nel
mede
tempo
E'
fcavo
lunetta,
del
dro,
cilin-
mente
liberaa
tivo
mo-
pofla
non
indietro,
fimo
uni-
quefla
e
,
delle
fpran-
effere
quefto
girare fopra di effa
fé
verli
muo-
nonfpinge
il cilindro
anche
co*
quale
una
nello
modo,
in
ad
viene
quarto
della
quelli
in
quale
s'inferifee
il
rocchetto,
un
la
ILj
ghetta
Il
tefa
ben
.
s' incaftri
denti
fuoi
fia
e
dri
cilin-
due
ai
AB
.
cofa
evidente
che
tirando
la
da
cor-
,
più grande,
Ccy
«ltritre
defimo
e
,
per
il cilindro
della
nel
ancora,
fpranghetta
retta
i denti
modo,
gireranno
cilindri
la
in
quefta
AB;
e
che
giri
fteflò
tempo
nell'iftante
procederà
IL
fteffa line*
farà
imperciocché
fpranghetta
il cilindro
ad
regolato impulfo cagionato
ogni
ne1
gli
me-
zare
avan-
hanno
iftante
fuoi
nea
li-
per
un
punti
da
Met.
da
punti
chcllo
giacché
e
,
che
divergano
,
cagionati
il
quefti
fono
vi
non
a
per
ni
cagiodeve
così
moto
roc-'
fuc-
,
cedere
alla
coftretta
effere
la
del
denti
ne'
procedere
quando
retta
zi
gì' impulfi
fempre
fanno
linea
far le Viti.
corrifpondenti
,
corpi
di
a
feguire
quant'
nella
cilindro
degl'
impulfi
fpranghetta
altro
impulfi
ma
non
pub
nel
AB
Ccy
dalla
to
mo-
moto
tali
a
EF;
fé
fi
non
,
altri
cilindri
tre
che
medefimo,
tempo
riceve
un
il cilindro
che
muoverli
gli
ancora
seguenza
con-
,
,
EF
dà
ai
per
e
quefto
a
che
è
non
dal
comunicherà
direzione
poi,
AB;
riceverà
quella
acquietare
Ciò
retto.
che
,
,
farà
per
al cilindro
ne
fteffa
più
incaftri
la
) unita
altrettanti
rocchello,
è di
direzione
inoltre
la colorazione
dunque
tale
lati
E^
quale
,
una
dai
ritenuta
foftengono.
( per
la
fpranghetta
il
riceverà
pure
il
que
dun-
;
il cilindro
circolare
moto
vono
muo-
dal
lindro
ci-
retto
moto
fpranghetta.
Prendendo
fempre
norma
dalla
me-
geo-
Molina
%i
debite
le
farne
diverta
la
al
aflfegnabilesì
moto
fuccede
il
,
di
al circolare,
come
collante,
V altro
col
mo,
ulti-
queft'
variare
primo
finalmente
o
ordigno
,
rendere
col
quello
indi
per
progreffione
retto
col
o
reftando
all'
applicazioni
che
ritrovali,
fpirale,
della
coftruzione
metrica
o
do
mutan-
Tempre
Tempre
forme
uni-
cambiarli
,
ambedue
.
da
cominciando
arbitrio
,
in
e
la
che
eia
il
in
tutte
fecondi
del
le
;
zione:
rivolu-
intera
parti,
12.
to
colloca-
parti fuddette,
una
due
,
è
la
e
fac^
retta
manifefto
è
punto
il punto
il
rivoluzioni
che
medefimo
e
che
lo
,
percorfo
chiaro
Taria
tre
e
il punto
rivoluzioni
retto
moto
fpazio
è
altri
altre
due
altri
che
Suppongafi
8.
delle
6.
ad
parti eguali
tempo
faccia
in
le
1
(fig. i.)
AB
retta
tante
di
AB
retta
trafcorra
A
trafcorra
A
in
la
efempio
per
fecondo
un
fu
prendano
Si
è
parimente
che
altresì
il
eguale
;
ma
circolare
moto
,
hetla
velocità
aflòluta,
e
per
con-
fe-
Met.
dì
far le Viti
25
.
negli fpazj trafcqrfi
feguenza
fuccede
raggi dal
de'
diftanza
delia
ordigno
nelF
la
formare
di
Vite
lo
fempre
e
fteflb
fia la
o
cilindro
di
AB
poiché
diftanza
da
ed
vario
,
il
retti
vuolfi
cui
qualunque
,
paflb
Cosi
,
diametro,
arbitrario
al
ragione
B.
centro
il pezzo,
applicato
venga
fé
in
moto
to
ret-
tal cafo
in
il
fpira air
lina
,
farà
altra
fempre
raedefima
la
ve
di-
la
e
,
delle
rfici
fpiraliconfiderà
maggiore
archi
di
del
,
rivoluzione
fé
reftando
,
o
to
imperfetcollante
,
variare
non
da
tale
poiché
retto
troppo
,
circolare,
moto
tro
diame-
piti grande
p
altro
per
ordigno
il
dal
degli
.
Sarebbe
no
cagionata
rotondo
pezzo
più piccolo
r
grandezza
minore
o
la
nel-
foitanto
fi poteffe
o
il
fatta
ri-
variazione
,
la
utilità
maggiore
dell'
ordigno fud-
detto
.
fucceda
Come
variazione
é
cofa
facile
,
fupponga,
che
nel
tale
geometricamente
tempo
da
capirli,
d'ogni
fé
deter-
11
gi-
Molina
24
rivoluzione
minata
della
trafcorra
il punto
di
un
da
o
oell'
ficcome
ordigno
,
.
la
velocità
quella
colla
determinare
prima
di
ghetta
i cilindri
e
il
quefti,
quale velocità
nofcere
numero
indi
per
alla
convenga
co*
fpran-
quale fpazio
confeguentemente
,
trafcorrere
debba
£
dalla
s' aggirano
da
,
rivoluzioni
delle
dipende
retto
moto
quale
,
conviene
in
di
fa
qui
abba
punto
(bnza
delle
Che
Prima
le
le
rivoluzioni
,
nello
fteflb
cilindri,
,
e
fono
che
motti
dono
atten-
rico-
feguenti.
.
fi fanno
perchè
e
quindi
;
a
perchè
,
che
quelli,
pratica
vere
per
prove
ti
cer-
quali
Matematici,
alla
foltanto
nofciamo
ai
legge
come
le
intereffano
non
prender
meftieri
tralafcianfi
pofta
tempo.
proporzioni,
alcune
bella
dato
uà
ammettendo
Meccanica,
(Time
note
del
tro
al-
un
cominciando
vario,
Ma
A
(fig. u)
numero,
parti Tempre
Tempre
AB
retta
da
tempo
non
da
hanno
una
le quali
due
lunque
qua-
T affé
mune
co-
ftefla fune
,
fono
Molina
i6
Siccome
fi cambia
non
coli'
proporzione
il valore
invertere
na
d'u-
col
e
,
di
i termini
erta
polliamo
ancora
,
le
avere
mutare
per-
Tegnenti analogie
.
ed:
ac:
m:N
:
.
ac:N::èd:m
•
ed
Quelle
ridotte
altre
forinole
in
,
eolla
del
regola
danno
diretta
tre
una
,
Jìafi
qualunque
Vogliali
tzz
36
cor-»
che
tempo,
intera,
linee
azz.u
"
"
e
J
6
—
farà
%"
—
pure
delle
fé
il
fi ricercafle
mero
nu-
,
che
rivoluzioni,
cilindro
Tana-
per
,
,
Come
al
che
rivoluzione
una
facciali
1
zz
nel
EF
fa
AB
m
valore
qual
e
•
,
cilindro
al
il cilindro
fapere
revoluzion
di
parte
rifponde
offia
efempio
per
la
abbia
quantità incognita
quarta
in
AB
ro
converrebbe-
che
fuppofizione
,
l'ultimo
due
cilindro
intere
ne
facefle
ritenendo
il
per
valore
efempio
de'
metri
dia-
,
qui
foprapprefo
ad
fi avrà
arbitrio
,
di
Met.
3lX£Xl
1J
iftcffo
r
E
=8
=
m
le Viti.
far
met0-
%
11X6
do
fi
deve
tenere
tità,
quan-
fi ricercano.
che
Nel
fi è
detjtopoc'anzi
chiarezza
maggiore
retrogrado
come
le altre
tutte
per
il
de'
moto
che
cioè
il
per
cilindri
moto
minci
co-
,
cilindro
dal
affluito
nel
che
quando
AB
,
la
premere
Ccy
ma
dà
che
corda
ad
moto
Dd:
a
fuflifte
maggiore
Effondo
2.
prop.
)
deferi
diametri
le
fé
il
prenda
óltre
In-
teorema.
fi devono
tendere
in-
corde
delle
,
calcolo
rivoluzioni
del
evitare
per
nella
complicazione
quelle
a
i
fi fa
non
del
de' cilindri
diametri
quali
eguali
verità
la
aggiunti
delle
fi
maniera
qualunque
in
ai
che
ed
AB
,
frioto,
una
il cilindro
è
maggiore
del
rocchello
EF
(per
cilindro
chiameremo
pratica
S
lo
la
fpazio
,
ve
.
,
la
fpranghetta
del
rivoluzione
IL
in
rocchello
tera
in-
una
e
?
il
,
paflb
che
di
una
deferivo
data
Vite
offia
lo
fpazio
,
la
fpranghetta
z
fteffa nel
li
tetti-
pò
,
Molina
28
d*una
fo
avrà
x
rivoluzione
N:
:
periore
dunque
:
P
ma
;
sr
r»
V
per
quéfta analogia
forinole,
che
od
le
ricaviamo
abbisognano
nel
ch'entrano
forinole
ite
(rimo
dell'
efiendo
dare
per
infinita
d'
fono
formare
fuori
di
tutte
fei
vantaggio
compita
una
varietà
delle
delle
confeguenza
per
un
fei,
delle
dell'ordigno.
moto
Quer
di
gran-
cognizione
fpire
circolari
,
che
viti
fi
pof-
,
elfo
con
propofito
di
ordigno,
{tenderle
farà
non
in
feguito
.
Eormola
prima
p
per
trovare
il
paflò.
il£
—
Seconda,
per
lo
fei
conofcere
per
incognita quantità qualunque
una
fu-
P.
S:
7-::
od
fi
lS/^^:;
fi ha
r
AB"
analogia
,
:
Da
e
:
pofto
,
i
S
cilindro
del
fpazio.
s^bdP
*""
ai
Ter-
2?
maggio*
Per
chiarezza
e
applicazioni
Sia
per
a
Quello
di
Quello
dì' ÉFzzitni2.
;
volendo
to
'
fpaz lo
linee»
io
S
tr
if paflb
'h
nee
li-
i6
die
riful-
,
i termini
,
SU
s=
6.
fapere
difponendo
terà
AB
24.
"Ddxz.cn
finalmente
Sia
di
%
Cctzbti
di
cune
al-
.•
il diametro
nominato
quello
Sia
numeri..
in
efempio
abbiamo
che
feggitrngo
,
forfnola,
«x^^
come
nella
prt-
fi avrà
»
ellaVitefc
Molin*
gb
fi deriderà
Se
converrà
quando
Dd
cilindro
al
diametro
quale
fapere
il
paf-
,
ib
fia
efempio
per
di
diametro
ghetta
ABtz
Io
EFzziiy
di
14
fpazio
a
C
ctz
di
30
,
dalla
trafcorfo
il
linee»
4.
,
fpraor-
*°?f;tl,"r*
18
ss
eguale
averemo
5
e:
,
14X18
mifura
del
tilindro
7
deve
il
avere
Dd.
Sia
il paflb:z:é,
linee,
ài jiBtz
di
quello
il,
farà
efempio
terzo
un
per
1=116
rS7,
che
diametro,
—
l'altro
Ce
diametro
lo
zio
fpa-
il diametro
di D
2236,
di UJTpr
d
li-
6
~
9.
V ifteffo
36X6.
ordigno
in
generale
il
la
chefaciliti
.
go
luo-
hanno
altro
qualunque
delle Viti
fabbrica
"
alla
fone
di
corruzione
nella
quantità
principi
medefimi
Quelli
altre
delle
fi faccia
9
Così
dopo
aver
fatto
io
tere
met-
.
prova
per
qui deferito
compiacere
ordigno
alcune
ed
per-
eflendo
,
ria*
Meu
~di
U
far
Viti
Ja
riufcita
Vite
efatta
affai
1
5
.
ho
oe
fatta
,
efegaire
altro,
un
fi lavora
che
fubifce
non
il
quale
nel
altro
il ferro
,
nel
come
,
che
incide
vien
di
ed
Tempre
moflb
,
linea
lungo
retta
fuddetto.
pezzo
ordinario
torno
,
,
per
,
che
moto
,
il circolare
pezzo
L'elevazione
queft' ordigno
geometrica
delineata
è
del
l'eftenfione
tutta
nella
fig
j.
•
dove
la
il cilindro
fig.
fegnato
finalmente
fpon de
corri
fegnato
2.
quello
A
a.
del*
il cilindro
Ce,
il cilindro
Dd,
quello
il cilindro
B
a
adJBy
C
al cilindro
D
9
F
E
.
Vite
La
fi deve
quando
detta
la
la
a
nel
e
fé
Vite
il
fa
le
debbafi
farà
la
rocchetto
i
perni
nel
ebe
EDy
della
veci
cd"
quello
B
e
la
che
cafo
4
,
la
del-
mafehio
mafehio,
lavorare
Vite
In
.
fu
b
rocchellq
il cilindro
girare
a
il pezzo
che
il
incaftrata
tutto
tutto
del
veci
fabbricare
femmina
feorrere
Che
le
poiché
Vite,
gira
fa
b
a
D
ed
bliga
ob-
,
telajo FG
feco
vi
è
tare
porcato,
attac-
fpranghetta.
femmina,
farà
lora
al-
le veci
fi leva
del
il ferro
ta-
Molina
32
tagliente E,
leva
voltando
la
D,
faccia
fi
e
al
La
dà
corda
la
grande
mota
girare
la
o
cilindro
da
fa
medefimo
è
gira
no
Di
in
il
che
a
in
mano
la
deve
D
avere
il
gran
bifogno
la
Vite
medefima
S-
jn
G.
tagliente £
avanti
la
inF,
ruota
ritorni
il ferro
le
qua-
ab.
arrivato
la
fi manda
il
tempo
col
gere
vol-
cdyìk
fpira della
ab.
Non
tutte
è
il
porta
nel
Vite
ED
che
Vite,
fecondo
Vite
che
e
fuddetto
maio
con
,
della
pio
dop-
muovere
,
incide
quale
fa
C,
contraria
pezzo
il
avvolge
Vite,
il pezzo
parte'
,
mediante
il cilindro
girare
all' alfe
unito
Quando
fi
la
fatta
che
quella
Quefto
formare
ve
de-
femmina.
che
il cilindro
do
mo-
,
macchina
catena,
AB.
mezzo
pezzo
è
alla
moto
,
egual
la
formare
per
in
che
pezzo
,
fervire
fi
Dd
in
mette
telajo
del
EF
parallela
redi
che
L
,
il cilindro
pure
P altro
fi colloca
vi
e
le
fi fono
delineati
i
parti di quella feconda
foftegni
macchina
tre
di
Molina
34
cft
per
fatta
fare
la
Vite
in
gere
alla
parte
gno,
ridurre
per
nei fecondo
t
coite
metà
che
proprietà
negli altri. ordigni
mirabilmente
due
te
nawcjjifiti
Se
cilindro
una
C
(fig.
fono
gran
delle
affai
in inolf
complicati
eftremità
guadi
ve
fer-
alba-
o
pratici
di
plicata
ap-
fé-»
metallo
fi deaera
?
dei
piane
fedamente
) venga
3.
ufo,
m
fi
pqf.
,
dall'ordigno
levi
cilindro,
fa
ordigni
quanti
con
Si
férmi
fi
piatirà rotonda
un*
guata
il che
ne.
oppo-
ritrovali
avvinare,
"
con
ad
fono
che
,
per
corpi
fyitt
non
,
tartare
prdi*
primo
cilindro©
l'altra
Qpefta
a
che
corda,-
nel
EF
no
voi-
pc*ZQ"
U
contraria
quella del
e
del
metà
il cilindro
muove
richiede!!, fé-
altro
non
e
pertanto
ruota,
per
alla
il
in
Facendo
lungo
faccia
EF
un
corda
del
da
grado,, il
un
triodo, che
in
il ferro
utilità.
ahrc
la
cominciando
il cilindro
feorrere.
ricavare
po£«
fèguita girare U
applicato
corpo
del
non
detto
in
limato
E
derà
inci-
lelo
paral-
telajo, ed unita
air
*IV
del
affé
un'
fia
far le Viti
di
Met.
cilindro C
di
unione
35
.
qaefto
Se
rotonde
ladre
molte
corpo
"
fono
come
le
mare
ad
aflbrtimento
rofo
fervono
potrà
,
un
tratto
fiflando
di
for-"
per
fi
degli orologi
mote
lavorarne
quelle
che
quelle,
di
nume*
un
volta
ta
vol-
in
"
che
quev gradi
fi formeranno
fa manieta
i
parlando,
fagoma
da
corpo
macchine
que'
ai
Memoria
delle
2.
che
Scienze
£
ramente
primie-
.
la
) farà
di
figura
bene
convene*
della
e
fpran-
confultare
all' Accademia
Parigi dal
B
io
fembrano
mi
attenzione
prefentata
der
al
i. molti,
»
ghetta (fig.
le
tutte
riguardi gran*
Tra
del rocchello
denti
che
.*
di dare
avanti
vole
in
come
de'
indicherò,
maggior
il
fuddetta.
avere
prevalertene
lunque
qua-
rendere
corrifponda l'effetto
acciài
pochi
di
£
quella forma,
fagoma
conviene
di
meritare
di
neralmente
.'Ge-
Pignoni
fia, potrà
quelli ordigni,
In
fiderio
alla
.
il ferro
incitò
eflb
corrifponde
diffimi»
elfo
ifte£
Neil*
abbifognano
6
la
le
Rea-
celebre
gnor
Si-
Molina
j£
il
Camus
gnor
meffa
'più chiaro,
in
dal
eh.
giorno
Autore
dell'
nelle
$kan\qut
di
ai." Febbraio
17??»
femplice
àfpetts
e
Din
Articolo
dell'
edizióni
varie
Me*
tert
clopedia
Enci-
Parigi
.
Neliìfteflò
Vite
da
farfi è
cedere
che
molto,
trafeorfi
fue-
pub
grande,
rocchetto
dal
la
quando
allor
ordigno,
tutti
i
,
denti
ed
della
fenza
AB
ed
muoverti,
Vite
a
s'
,
fpirale,
una
a
quefto
che
-
impronterà
il
fìa
;
,
abbia
fa
girare
;
due
fono
ghetta
modo
£
una
mediare
ri-
Per
abbia
no
me-
molti
e
ne
,
o
inoltre
ed
linea.
potàbile
fpranghetta,
la
già
non
rocchetto
a
che
pefcxo,
circolar
ma
denti
fai
allora
Cej
fegati
queft' ultima
che
,
riduce
iteiiindro
fprànghetta giri
volte
tre
redi
ne1
i denti
quando'
quafi
che
coficchè
quello pofc
di
denti
della
trafeorfi, fi
tutti
corretto
lla
que-
fpranfa
il cilindro
in
C*
?
fermarli
a
quel
in
col
punto
guiterebbe
;
a
Affare
dei
(labilmente
cilindro,
muoverli,
fé
la
corda
d'onde
6 tiraffe
feanco*
ra
.
Mer.
la
m
corda
te Viti
far
fuddetta.
corda
piccola
ed
di
Potrebbe
fcorrere
fu
fpecralmente
EF"
corda
cilindri
i
fé
fopra.
fi
Ddt
fianó
di poca
mente
doppia-
volge
eflt
di
1*
ancora
quando
circonferenza^ma
la
37
.
fé
"
e
-
gali
ten-
,
tefa
ben
lo
modo
sf
accrefire,
fiftenza
de9
che
sfregamento
r
ballerà
cilindri
fiiperàre la
a
muoverli
a
,
fervifle,
non
la
fuppon?
(fig. a.)
re
re-
fé
e
db
fopra,
Affare
il cilindro
AB
come
corda*
Si
di
potrà
fi
in tal
,
tale
che
C
fi riduce
,
le
foftene-
a
vite
a
viti
;
grandi
i cilindri
che
baila
fiano
(fig. 3.)
vagliano
che
fabbricare
non
che
,
il cilindro
fortezza,
il pezzo
tendo
ed
tempre
ma
vo*
da
chio
tor-
fiano
porzionati
pro-
,
,
al
pelo,
rìchiedefi
ma
e
una
così
pure
forza
gli
gni
ordidi
maggiore
,
quella d'ut* ibi
acqua
meno
primo
ne*
uomo
mulini
difpendiofa
;
che
farà
la
Per
perb quella
dell9
più
e
adattare
*
ordigno
fpecialmente
in
a9
attiva,
mulini,
quelli , che
la
dunque
che
propongo,
fervono
il
a
gare
fe-
4°
LETTERA
DI
SQUARCIO
SIGNQR
DEL
,
MANDRIANI
MARSIGLIO
Di
?
,
I.
SIGNOR
Ah
ROZTEK
AB.
Cat.
Chiesa
della
bell'Ac.
Dijon,
bi
Sul
Lione,
dj
Marsiglia
di
ho
intraprefo
di
ferie
di
che
di
ca
Franklin
colori
intorno
al
cfpofte
i
)
•
un»
di
gra-
corpi
di-
Tefperien-
cartoline
fole
*
(
efiverfi
ai
Siccome
delle
he
giorni
concepifeono
colorati.
verfamente
e
+
Spe*-
le
parte
qtreftiultimi
in
Sperienze
calore
da
Eudiometri
rienze
Io
ec.
dJverJi Colori
ai
lalciamo
[A
M
Villafranca*
m
relativa
Calor
Soci»
Lione,
m
di
fovra
diverS
Arato-
uno
di
?MI
I
III.»
...
I
??
l
????
I
l.l
?
^
.
(*)
guenti
Si
inferiran
Volumi
.
quefte
pure
in
uro
de'fe»
ai Colori
relativo
Caldo
èi
ili frefco
neve
la
per
di
verfo
cafctata
quelle
fteffe
propofto
metodo
Tranf.
delle
fpecifico
Filof.
di
di
termometro
dal
petei
ri-
del
ufando
nelle
Vatfon
il bulbo
cioè
Ma
varicolori
di-
io
tinture,
Dottor
tingere
,
damento
affon-
potea
fperienze
dal
ronea,
er-
Pinegual
proceder
quelle
pefo
fembrava
mi
che
ragione
1
4
.
del
dopo
le
mil-
.
ancora
trovato
che
fallace.
Poiché
ho
pruove
era
afiòrbifcono
d'umido
raffredda
i
T
ciò
deffe
feci
mi
tronde
Al-
fperienza
coftruire
.
efla
Per
influenza.
qualche
con
poi
nel
la differenza
e
fuperficie può
della
ture
tin-
quantità
inegualmente
termometri
qualche
avere
diverfe
{vaporando
quale
ineguaglianza
polimento
di
il
le
difeguale
una
aereo,
metodo
quefto
da
pure
afficurarmi
che
perfua-
bravo
un
Arti-
,
fta
Sole
due
paralleli,
montavano
rigiiare
attaccati
Con
egualiflkm
Termometri
li
uno
alla
efpofi
fteffa
al
e
e
fattone
Sole
al
che
fme-
amendue
t"vola»
efperieaze più
volte
ripetute
VdXr
con
Landriani
42
ho
capace,
quella
Dopo
l'altro»
cui
io
fteffa
La
due
Me
cate
a
di
due
di
la
lifcia
carta
Da
cui
di due
fi
ciò
lifciata
boccia
con
appli«di
pezzo
nn
il
che
tro,
termome-
nella
lilla
dell'
più baffo
tempre
della
quitte fperienze
con
involta
era
tenevafi
comprende
ripetuta
fteffo colore
quindi
gradi
tornavan
ri-
paralleli.. Una
fiata
era
anche
Sole
al
ho
io
dello
carta
Offendi
d'avorio.
altro
fperienza
termometri
lifte
quelle
altro.
paralleli.
montar
a
dell'
efpofti
che
fmeriglia-
fmerigliare
feci
trovai
e
alto
più
prova
lo
che
trovato
fempre
tenevafi
to
far
di
,
fono
di
efattezza
ed
P attrazione
tutta
»
hrenkùt
di Fa
(cala
.
ufando
il
imponìbile
eflfere
di
metodo
del
Vatfvn.
Effendo
pere
fcala
la
ipondente
mille
però
del
a* divertì
altre
dopo
maniere
molti
importantiffimo
rifpettivo
colori
per
ho
il
calore
corri-
immaginata
riufcirvi
tentativi
fa-
mente
Final.
mi
fono
fecalide-
perchè
caldo,
e
ani
Lanàri
44
i
riflette
iì
fi rifcaldi
giallo
i
caldi,
meno
raggi più -caldi,
i
aflorbifce
ed
quefta
idea
rio
contra-
flette
ri-
perchè
meno,
caldi,
meno
lo
per
e
i
aflòrbifce
più
caldi
•
di
Pieno
prifma
un
diverfi
colori,
fpecchio
uno
fi al
di
folare,
raggio
fi
ricevendo
e
i
feparato in
però
fucceflìvamente
uftorio
efpo-
,
fuoco
lui
che
ciafeuno
col
feompofi
tenne
Tintenfità
di
termometro
un
diverfe
a
del
curio
mer-
altezze,
colore
rifleffò
condo
fe-
dallo
Jpecchio
.
Ma
ficcome
prifma
i
è
diverfi
difficile il feparare
colori
,
fono
giammai
puri
poiché -eglino non
ricevei
-il
,
alcune
in
lenti
col
dello
lare
fo-
raggio
fteflb
fuoco
,
ma
cófor
di
i
ancora
raggi
io
colorate
non
il
comodo
con
ho
potuto
e
tutti
dei
in
quefta
furono
azzurri
caldi
meno
però
diverfo,
gialli.
di
fugfi altri
fempre
colori
colori
vati
tro-
avendo
Non
procacciarmi
i diverfi
pruova
lenti
prifmatie?~
ripetere Pefc
I"
rienra
.
relativo
Calore
al Colori
4$
•
conchiufi
Io
uftorio
doveafi
che
indorare
non
chio
quindi
i'ingegnofo
di Franklin
di cui
però
,
è
originale
di
Buffon..
Mr.
crefca
d'attività
fare
le
e
unitamente
ad
ho
io
ho
non
fperienze
veruna,
deve
certo
produca
«he
poi
Filofofi
dopo
avvenir
più
a
mie
cui
che
della
per
avendo
,
efpe-
Tumido
non.fi
P umidità
fi attacchi
del
differenza
Mt.Mairan
ha
non
almeno
eyapprazione
vento
pel freddo
,
come
hanno
molti
offervato
volte.
ìtfelP ordinario
creda
o
modo,
co-
ti
importan-
fopraggiugnendo
dall'
cagionato
altre
di cui
rò
pe-
dettaglio
in
delicatiffime
fu
temere
aerea
più
ai termometri
di
mezzo
il corpo
azione
fatto
il
avrò
ne
meteorologiche
per
rienze
io
V idea
dolo
inargentan-
correzione
una
offervazioni
trovato
che
tofto
pubblicherò
-
che
filma
le
fpec-
.
voglio
io
fé
Quelle
,
io
Ma
efperimentare finora,
potuto
gentare,
inar-
vi
venturo
full' elettricità
efperienze
importanti
•
•
•
rò
comunicheche
.
ME-'"
?
4*
METODO
le
mediar*
'Di
folitmrj
ojjia i vermi
tenie
y
Signori
b
a'
M
ACQUER
De
Sua
tenie,
le
contro
Nouffer
,
la
dopò1
di
morte
d'ammalati,
fimo
e
,
fopra
di
fempre
dai
Trudaine
Signor
di
cato
pratiro
nume-
gran
un
felicif-
un
con
fucceflb
prontiffimo
incaricati
Signor
e
ha
marito
fuo
vetit' anni
per
flati
acqui-
Mad.
che
Re.
fare
fampfo
folitarj
vermi
o
di
Maeftà
rimedio
un
del
ordine
per
DEfiderando
d*
CARBURI.
e
pubblicato
fto
MOTTE,
tà
,
DeJUSSIEU,
ivi
Parigi
in
,
Ed
e
^
y
fperimentato
LASSONE
Morat
efaminato
negli Svizzeri
-
in
anni
praticatoper pia
;
Turgot
fiamo
noi
,
efaminarlo
e
dal
e
fpe-
,
rimenurlo,
e
avendolo
trovato
degno
ere-
del
credito
s'è
che
J?repar
di
astone
la
per
modo
fett'
un
cuocere
tagliato
(ufficiente
due
di
di
quantità
ben
unito,
nario
ordi-
un
nel
te
fa-
di
oncie
ne
pa-
aggiungete
ed
frefeo,
fale
che
pren*
d'acqua
due
per
lo
una
mento.
condi-
finattantochè
fovente
e
far
alca*
fatto
libre
butiro
Rimefchiate
fia
bollito
piccoli pezzi,
oncie
tre
o
in
di
dopo
ore
fuoco
buon
a
fé
pan
In
eiìge
non
non
,
feguente.
due
cura
fé
cena
pranzo,
al
abbiamo
pubblicarlo.
di
preparazione,
derc
4f
degli Ammalati.
metodo
Quello
le tenie.
acqwftato,
l'ordine
prefente
na
medie,
dì
Met.
divenga
tela
pana-
una
.
Circa
air
mirto
fé
acqua
ha
non
Se
due
bicchiere
con
d'
quarto
ammalato
un
con
un
di
corpo
dell'
di
coftume
ber
non
in
Xfcottini,
biancp
vino
,
T ammalato
Ài
mezzani
o
no
fi daran-
dopo
ora
o
puro,
femplice
acqua
vino.
avefle
neficio
be-
avuto
quel giorno,
o
foffé
Zaffane ,
4$
fé
foggetto
il
o
ftitichezza
a
gli farà
fé
dere
pren-
,
feguente
mezz'
ei.
criftero
dopo
ora
la
d'ora
quarto
un
,
cena
.
Prendete
di
malva,
lire
di fai
po'
acqua
comune
foglie
alquanto
bòi-
vi
aggiungete-
,
colate
;
due
mefchiate
colatura
fatele
d'
oncie
di
pizzico
d'altea,
e
in- fedici
un
buon
un
nella
e
,
oncie
d'oliva
d'olio
.
Nel
o
giorno
nove
oncie
che
due
o
all'
tre
niente
fei
o
fiori
di
inghiottire
do
polvere,
finiflima
in
o
fi dà
cena
to
ot-
ali'
malato
am-
di
quella polvere
tiglio,
;
quefta'
di
e
fatela
e
rifciacquan-
d'
tutta
procurate
fanciulli
fi diminuifce
(*)
diftillata
il bicchiere
Pei
avanzi.
unite
d'acqua
ammalato
volte
mafchio
di felce
ottavi
tre
quattro
felce,
la
mattina,
fpecifico feguente.
Prendete
a
di
apprefTo
dopo
ore
lo
ridotto
Ammalati.
degli
Cura
la dofe
di
ottavo
un
.
Se
(*)
Filix
,*o*
ramofa
desttta
C.
B.
.
"
inft. R.
Pilypidium
filix *»#/. Lina.
Pi».
Met.
T ammalato
Se
manicare
od
la
cofa
altra
di
attenzione
fiuterà
fa \
fé
re
del
buon
il
fapor
vomitarla
e
ed
gola,
in
alcuna
inghiottire
non
co-
aceto
che
:
della
polve*
di
voglia
aveffe
finanche
ritornale
ne
però
avendo
,
ottante
ritornale
feiacquarfi
o
,
licore
ancora
nulla
cib
to
confetta-
cedro
aggradevole
lla
que-
potrà
naufea,
di
qualche
con
49
prefa
aver
qualche
pezzetto
un
bocca
dopo
foffriffe
polvere
le tenie.,
medie,
di
in
,
bocca,
fuo
ogni
fé
inghiottirà
sforzo
foffe
in
o
la
elfo
ceffata
riprenderà
,
polvere
Due
prefa
la
feconda
una
fimile
polvere,
fé
la
gli
fea
nau-
la
del-
dofe
alla
prima.
avrà
l'ammalato
che
dopo
ta,
tut-
o
farà
che
accennata,
ore
mente
Final-
vomitarla
a
rà
fa-
e
nuovo,
ritenerla.
per
coftretto
parte,
di
darà
il
feguente
boccone
.
dodici
Prendete
ed
fcammonea
gomma
V.XIIL
grani
di
altrettanti
d'
gutta.
Aleppo
Fate
,
una
C.
di panacea
refina
cinque
fiaiflìma
curiale,
mer-
fecca,
di
grani
di
polvere
di
Lafjonej
50
di
l
et.
ingredienti
quelli tre
con
e
di
quantità di, confezione
formatene
fi prefcrive
ordinariamente
fra due
è
confezione
per
difficili
lo
è
a
purgare,
o
ufo
di
dofe
alla
monea
grani
di
gomma
fibili all' azione
pei fanciulli
fecondo
coftanze
un
quattordici
delle
di
fcam-
ci
quindi-
in
ui
grad-
medicine
fi debbono
fen-
molto
o
,
purganti,
diminuir
le
,
la
prudenza
cafo,
concorrevano
fette
che
colla
gutta.
in
cui
del
Medico.
quelle
tutte
infieme
,
dati
dicine,
me-
otto
con
e
perfone deboli
le
forti
refina
,
mezzo
In
la
e
ciafcheduno
per
Per
di
no
han-
che
il boccone
comporto
mercuriale,
panacea
no
fcru-
due
e
temperamento
un
fatto
avanti
fi
dofi
della
dofe
La
.
fcrupoli,
perfone di
le
robufto,o
e
che
mezzo.
e
Per
'e
zana.
mez-
dofi del purgante
le
fono
giacinto
di confidenza
boccone
un
Quelle
poli
ficiente
(uf-
una
,
grani
e
mezzo
cir-
fi fi""
non
di
.
nacea
pa*
iu circa
quatti* ore
d'
lo
non
aveffe
da
prenderà
fufficientemente
purgato
due
,
ad
fino
ritenuto
fale
di
ottavi
otto
Sedlitz
di
o
,
in
fciolto
Inghilterra
d*
bicchiere
un
qua
ac-
bollente
.
il
Se
inviluppo,
allora
filetto
o
fila ;
ma
fimamente
ftar
del
Te
Se
il
pare,
frapfrattanto
lung*
il
non
purgante
air
fi darà
to
ammala-
,
di
fale
del
deve
pendente
,' e
abbaftanza
operaie
pituita
ber
e
redatte
cadere
fenza
tempo
collo,
caldetto.
e
verme
lui
una
lo
non
leggiero,
di
un
maf-
avviene
entro
afpettando
in
tutto
il
quando
l'ammalato
ma
che
il
imbarazzato
è
tenace,
cafca
non
verme
Sedlitz
o
d'
Inghilterra
,
fi è detto
come
e
fi farà
(tare
alla
feggetta
,
Se
del
la
non
ila caduto
verme
.
quefto
avanti
compariffe
non
e
pranzo
il
finché
pazientemente
V
ammalato
aveffe
polvere,
la
e
di
tralafcerà
qualche
volta
medicina
pranzare
nuta
rite-
efce
nel
benché
dopo
te
purgan-
,
di
,
verme
l'ora
,
,
il
,
poiché
che
rado
,
pranzo
Se
.
cade
ac-
Se
il che
non
s' è
od
nella
in
fé
Che
decorfo
fera
giorno
precedente
fi
ha
to-troppo
opera-
l'ammalato
modo
la
parte
rà
cene-
fi
e
vernerà
go-
accennato
regolerà
prenderà
in
medefixna
alla
la
fai
tutto
d*
ora
due
polvere,
di
ottavi
otto
nel
nemmeno
l'ammalato
notte,
del
e
che
o
compare
feguente
in
do
quan-
•
mattino
fet
in
o
precedente,
nel
dopo
non
,
nel
non
della
fé
tutta,
o
tutto
giorno
,
debolmente,
come
il
tutto
mai
il purgante
,
£j
,
quafi
rigettata
polvere
in
compare
avvien
non
tenie*
fé
medie,
di
Met.
ore
ra,
Inghilterla
come
ma
pri-
volta.
Accade
fai
•poco
di
punto
avanti
fcarico
il
evacuare
o
di
un
ventre
il
attorno
verme
un
te
for-
un
prova
cuòre
è
o
dopo
poco
,
d' ardore
l'ammalato
quando
che
fenfb
un
o
fviene
,
,
o
fente
angofete
deli9
;
che*
Batta
;
bifogna
non
quello (lato
folo
Ci
lafciar
cefTa
ripofar
quietarten
in-
tamente.
pron-
l'am-
mala-
Zaffane,
j6
fario
ripetere
la
la
(beffa
le
circoftanze
fecondo
volte
intorno
noftre
efperienze
a
volte
noi
cui
quelli
più,
cura
del
male,
e
Uno
abbiamo
dopo
mene
o
ammalato.
dell*
difpofizione
tre
ec.
effere
di
fatte
le
cato
medi-
flato
,
non
ha
piti
che
noi
fi
troveranno
cun
al-
evacuato
verme.
In
trattato
un
alle
pia
(lampe,
eftefe
de' rimed;
che
applicazione
e
alle
noi
differenze
fìnghiamo
delle
che
Pofcurità,
la
ne
pofta
dalla
ali*
,
abbiamo
tenie.
fatta,
Noi
ci
Luglio
quer.
J.
B.
E.
quefto
l'oblio,
in
cui
era
duta
ca-
e
la
ferveremo
con-
è
(lata
e
quelli
quel
Reale
vermi
lume,
in
cui
Beneneficenza
i775vfegnato
De
lu-
in
la Mot
te.
A.
Làffone"
L.
De
do
mo-
Parigi
.
15.
ra
cu-
zione
prepara-
compongono
,
in
di
diffìperemo
di
cura
la
che
zioni
cogni-
alla
accennata,
remo
da-
poco
metodo
al
intorno
abbiamo
che
fra
Mac-
JuJÌìh.
Carburi*
VTU
57
UTILITÀ'
DELLE
ne1
RANE
Giardini.
dal
Trad,
Giardinieri
I
la
fanno
che
IX
Frane.
l'ordinario,
per
tutti
animali
SIC
DEL
OSSERVAZIONE
loro
gK
tutti
a
guerra
fui
trovano
i Contadini
e
terreno
:
,
li
confederano
tutti
cui
nimici
come
va
gio-
,
diftroggere
de'
e
,.
poflìbil foffi?, efterminare
tendati
alle
lacci
talpe
,
la
e
fé
vorrebbe^
quali
Che
genia.
(diano
la
caccia
,
ai
rofpi,
le
radici
fono
manità
a
tutti
noftri
gli
,
infetti,
è
piante,
nocevoli
:
animali
graffa;
ma
che
,
\.
quanto*
il nottro
e
ródono
che
ciò
che
è
tanto
operiam
propria
quefti
dell'
v^è
indiflintamente
incrudelire
terreni
vole
agli
delle
animali
contro
ed
inatro
con-
fu
vengono
piti biafime-
fpventc
noi
interefle
diftrug,
C
5
i
gea-
Utilità
5«
degli
gendo
animali
utili
il foccorfo
de*
,
è preffo che
quali
altri
contro
neceffario
inimici
difenderci
per
che
fi conofco-
mai
,
no,
fi trafcurano
o
Tale
é
per
la
Rana.
fé
fteflb
noftra
Queftf
fapere
compaffione,
nofcenza.
cui
a
Ci
fa
anfibio
perchè,
molto
fa
la
la
merita
la
anzi
nocente
in-
ognuno
,
fenza
guerra
(*)•
noftra
rico-
bene
più
che
,
male;
fé
e
ruba
ci
d*
po'
un
erbetta,
ci
o
(*)
Tra
gli
meritano
il
animali
primo
Cimili uccelli
altri
vantaggio*!
iuogo
notturni
le
che
ai
dini
giar-
Civette,
Giano
la
f
eia
ai
topi
nidori
per
erbe
le
e
perche
per
de'
cercar
e
di
uccelletti»
gentile,
alla
ad
altri
con
cui
e
difficili
che
teneri
animali
che
nella
fi
pafeendofi
te.
not-
d* infetti
quelli
alla
Primavera
o
Il
.
le
no
Coglio-
ma
germogli*,
efli gì9 infetti
per*
diftruggerfi,
chiamar
poiché
cao
guidano
a
fotterra
vegetazione,
talora»
in
,
maniera
efeon
anche
pafeon
talpe
piante,
becco
'giovano
cion
la
non
Molti
di
alle
,
e
nuoc-
li rompono
Trad.
pur
fi
delle
e
ci
qualche
reca
finora
però
Rane.
'altro
fi fa
non
5J
di
danno,
lo
accufare
cui
pendi
com-
,
abbondantemente
coi
vantaggi
che
,
ricaviamo.
ne
delle
virtù
piacevole
quanto
parlerò
Non
del
né
,
cibo
che
folo
deir
effe
qui
fomminiftra
ci
utilità
che
reale
lue
dicinali
me-
falnbre
parlerò
:
la
ne
moltitudi-
*
di
più
tanto
ci
volentieri
quanto
che
vantaggio
e
effe
fa.
Aveva
la
il
giardini;
parlerò,
ne
conofciuto
è
meno
noftrt
ai
procura
rane
io
ficcome
pure,
abitudine
cattiva
di
molti
uccidere
altri,
modo
a
,
di
paflatempo,
piedi
che
quante
vedeami
o
vicine
a
fteflb
me
Un
fece
che
il danno
giorno
un
tra
il cafo
ma
;
,
conofceffi
venianmi
rane
ceva
fa-
propofemi
amico
•
per
guarire
preparazione
queft' animale;
-rata
del
incomodo
un
cuore,
bifognava
Io
!1 feci
e.
e
9
C
6
certa
una
del
e
fai dorfo,
vi vente
parti»
da
fegato
perciò aprir
ftrapparne
vidi
in
di
la
le
quel-
parecchie
alcuni
alcuni
eie
'?
Utilità
é*
di
pezzi
di
quelle,
che
Pareami
che
a
Rana
una
della
di lumache
gufci
fono
ftrifeiate
bei
a
col
gufeio
rate
reitefuo-
ciò
che
9
fatta
Sif-
una
dopo
ma
;
accertai
m*
oflervazioni
lori.
co-
principio inconcepibile
potefle inghiottire
lumaca
fpe*-
,
cedeva
infatti
e
che
Ratte
le
anzi
avea-
,
no
tali
in
lumaohe
il
principai
loro
trimento
nu-
.
Quella
mo
no
poiché
piacere,
effe alle
Nuocciono
il dao-
farpeva
fiffatte lumache
da
che
ben
io
grandifft-
di
fammi
feoperta
veniane
ai
giovani
piante
dino
giar-
.
ne
le
rodono
le
altre
fteffi, di
alcun
legume,
né
mangiali
piovofi,
grandiffimo
o
frequentare
le
la
non
agli
foglie,
e
donano
per-
alberi
i
neri
te-
.
offervatò
in
lordaa
ne
e
,
:
Aveva
deairfi
parti
eferementi
cui
germi
tenere
loro
coi
ad
più
di
forti
le
che
tai
numero
ruggiade
fponde
lumache
del
;'e
ve-
ne'
tempi
che
foleaa
canale
ove
no
era-
,
molle
erbe
,
comeftibili
,.
e
legumi,
le
Utilità
6\
alle
gio
erbe,
delle
Iegpmi,
ai
diftruggendone
Rane.
il
più
alle
e
nocevol
piante
nimico
(*)
„
IGRO-
I'»"
1MU
Poiché
(*)
del
Un'Qflervazjoue,
la
fervi
pub
Rana
qui
Igrofcopo,
d*
re
lle
Ra-
fecondo
Raefel
Sig.
"^
J
riferire
il
luogo
di
'
'
delle
dell'utilità
fuor
qui
"
»'l
tratufi
fari
npn
v
M
'
'
.
t-c
dicr
Rane,
generalmente
egli,
tano
can-
„
in
molto
mefi
ne*
di
der
tempo
lóro
amori
Marzo
d%
e
Aprile
Inten-
»
de'mafehi,
defi
fpecie
il
tempi
femmine
le
fon
Anfibj
la
annunzia
lle
que-
altri
Negli
d'Igrofcopo
feryire
poflpn»
in
mute»
gracidare
loro
onde
.
poiché
d'
cioè
,
gia
piogvente
vi-
,
Bafta
a
tal
effetto
mettere
na
Ra-
una
.
in
frefea,
erbetta
dandole,
bicchiere,
un
mofchini
de'
,
infetti
altri
Un
ciba
per
di
Chirurgo
dell*
ed
ganzare,
Breslavia
ne
ten-
.
cosi
Raqa
una
allottavo
perche
,
«
i;
Il
TraÀ
per
fette
anni
gli
e
morì
%
dimenticoni
di
la
nutrir-
/
IGROMETRI.
dal
Immaginati
GIAMBATTISTA
P.
P.
BECCARIA
Fisica
di
mell'
Sperimentala
Università1
dal?
Tratto
Padre
Opera
di
Tosano.
fua
rtcenttmenf
pubblicata
Elettricità"
Della
A
ATMOSFERICA,
che
TRovo
la
terrestre,
C"LÒ
SERENO
elettricità
deli* aria
contusione
di *iek"
ftrettiflìma
ha eontieffiòne
reno
ec.
umida
E
però
cofa,
e
in
querta
in
parte
del
fervazione
,
e
anche
neceflaria
barometro,
dell'
ben
del
anemometro
iftromenta,
del
utile
la
of-
tro
termome-
y
T
gneremmo
anche
».
farà
ricerca
colla
fecca
o
,
fe-
quale
aiaffimaoiente,farebbe
ma
tamente
cer-
abSifoun
Igrome-
*
BeccàrU
*4
perfètto,
metro
di
quello efeogitato
annetta
Quelli
di
eia
avorio
it
;•
e
ila
rem-
ho
zia
noti-
Sig.
Deluc
(*)
e
la
-da
fecco
di
canna
e
tro
termome-
cannellino
nel
lo
per
cannuc~~
fonile
faie
infle
e
il
ancora
avorio
^
difeen-
;
peli'u-
mente
me
.
,
dilata
che
mido
ne
che
cannellino
lo freddo
per
dal
una
mercurio
quale ftringe
de
a
un
caldo,
lo
per
appunto
fettimane
poche
Sono
quale
defiderare.
a
ognora
il
la
canna
egli
il
corrifpondente
un
con
che
moto
rando
perb Spa-
e
;
,
fi dee
metro
termo-
al caldo
freddo
dal
al
e
»
,
del
moto
refiduo
mifura
l'i*,
,
mido,
il fe"ccò.
e
Tale
ne
abbia
fronto
igrometro
i
altri
pregi, di durevolezza;,
affai
fidererebbe
fi
gli
tra
efatta
$
V
e
maggiore
prontezza
potrà rimediare
di
fteffo
autore
;
a.
con"~
d"-
vi
tale
alcun.
con
che
pare
fetto
di-
ign"mer-
(*)
biamo
fu
Nel
VoK
pubblicata
la corruzione
Vili.
la
del
pag.
Memoria
fuo
J7.
dei
Igrometro
cfegg.abSig. Deluc
V
•
Edi:.
'
Igrometri.
fuflìdiario
«retro
la
dell'
proporzione
de'
fi
faggiatore
delicatiflimo
rare
forfè
inoltre
e
;
tf,
cun
al-
con
potrà efplocol
umido
mero
nu-
gradi
nella
Intanto
careftia
nell'
anzi
af-
,
ftluta
-fetto
mancanza
parecchi
io
di
tale
ne
ho
ilhromento
tentati
per*
di due
e
,
l'altro
Igrometro
di
lifterelle
a
nicella,
fu-
a
uno
,
chiamo
che
fervito
fono
mi
principalmente
le,
principache
paglia,
mo
chia-
fuffidiario.
funicella
La
ad
torti
volte
parti
alcun
ogni addoppiamene
;
il diametro
di linea
no
li-
que
cin-
cioè
,
è
due
picciolezza
ze
ter-
ovvia
la
Primamente
.
parecchie
cimento
cfpofta
la
efla
lentezza
alla
poco
di
che
;
fili di
trentadue
di
è
lafciandola
fettimane
all' intemperie
tefa
e
da!
psfo
di
,
libbre
due
Poi
fenta
perchè
mente
immediata-
.
rimpreffione
fuori
io
«apo
della
deferente.
ad
un
dell'aria,
fineftra, alla
Cioè
chiodo,
quale
a
dire
e
alla
ne
la
viene
applico
il fi-
affiggo
diftanza
un
di do-
dici
Beccaria
66
la
piedi
dici
avvolgo
dalla
volte
tre
quale
ad
rucolerà,
car-
una.
l'altro
penzola
po
ca-
t
dal
aggravato
di
pefo
Quella
in
effa
giro
T
e
fegna
indice
il
annetto
le
qua-
,
di
20.^
^
il
la carrucolerà
con
?
mi
dicella
cor-
.
porta
perno
folito
umido
e
di
20,°
-?
,
fecco
in
la
entro
ftra
anello
un
danza
di
fu
Ciafcuno
d'un
de'
in
dieci
per
della
vetro
gradi
.
fuddivifibile
incollato
carta
fine*
comodamente
è
parti
.
In
ferve
mi
jnetro
piìiy
e
alla
quanto
lionata
durevolezza
mezzanamente
maffime
correzione
che
ideilo
quando
grado
all'
torna
non
ideflb
finalmente
ma
debbo
y
altre
alcuna
umidità
permanente
coli'
per
ufando
y
fima
funicelle
qued'J
in
no
an-
un
proporr
tornando
raaf-
di
pioggia
di
caldo
tinuata
con-
vedo
,
grado
di
do
umi-
poi fodituire
fienili
tutto,
grò-
ed
eguali
,
e.
cimentate
Alla
detto
con
Umilmente.
poi
foccorro
lifterelle di
paglia
lentezza
"
fottile
"
coltello
fpacco
ho
come
y
in
;
quattro
cioè
con
parti
fom-
I?
Igrometri
6y
.
fommità
d*
vecchia
tma
di
paglia
fegala,
fortemente
badando
in
le
ad
centro
la
e
di
quelte
di
non
così
infiggo
defco
un
di
altro
per
fibre ;
matura
uni
torco
e
,
ifpezzarae
ben
e
,
legno
ta
tor-
fitchè
,
da
fporga
amendue
che
igrometro
la
di
facce
inegualmente
ma
,
tale
le
eflb
cioè
;
malmente
nor-
in
perando
ado-
attualmente
fto
un
,
lifterella
da
fporge
torta
una
,
faccia
del
defco
con
pollice
mezzo
dall' altra
e
fua
porzione
una
ga
lun-
fpor-
faccia
,
l'altra
gè
porzione
fegna
mi
porzione
defco
del
quali
pici
il
parecchi
igrometro
i
e
mi
alitarvi
gradi
a
dà
che
gradi feguiti^i
a
lifterelle
fopra
avanti
fervito
e
te
tor-
non
fommità
alla
la
facce
le
fottiliffime
funicella
hanno
giri,
in
igrometri
La
lenti
più.
Amendue
da
annefle
primo
giri fuoi
diftinte
fegnati
pollici
.
de*
mimerò
fono
Quefti
al
no
co*
corta
piti lunga.
fono
due
Unga
porzione
lifterelle
torte.
.
delle
muovo:
difeorrono
,
che
cominci
l'indice
a
dell:'
re
muove-
maflìmamente
a
divi-
Beccaria
6%
.
di vi fr re
la
al
fine
qual
ho
fpaccata
della
umidità
prima
anneflò
che
efpongo
guazza,
al defco
uria
la fera
fuori
na
can-
la
del-
,
fineftra,
in
modo
orizzontalmente
che
La
il defco
lifterella
giaccia
fovrana
mi
.
che
V umido
accenna
dall' alto
corre
,
di
munque
fotto
muove
accorre
1 altra
,
per
per
V umido
che
,
fotto.
RI-
ca-
Fontana
yG
fa
forfè
poflòno
danze
è
vi
ma
trovaifi
chi
ancora
uniti
che
fofpetta
ef-
con
l'aria
,
Ma
poffegga quelle
non
è
quanto
unita
la
porterà
altro
Il
vetriolico,
fia
naturale
facoltà
né
vuole
ma
perchè
di
rendere
egli
abbia
verfo
del
provato
fa le
affieura
acida
di
qua
l'ac-
aria
cri
che
l'aria
d' acido
per
non
aver
la,
benché
parlare
un
cipale
prin-
perde
non
l'acqua,
farla
fa
rif-
atomo
fpecie
quell'aria
di
che
fua ragione
La
alcalino
anche
anzi
una
de boli Aimo.
è,
un
mi
quell'aria.
fofliene
anco
medefima
efla
qua
l'ac-
qualche
introdurvi
coli'
contenga
non
fbpra
dità,
aci-
efame
Mare
a
Prieftley
acidula
,
acido
amente
celebre
fatta
Quefto
efla.
intereflante
pomo
falu-
all'acqua quando
di
neceffari
alla
utile
quella leggiera
è
comunica
s'imbeve
fue
principale perchè
render
può
quefta
e
,
j
in
non
delle
fola
una
è la
peraltro
umana
che
che
ora
quella, che
fiffa
che
Io
dei corpi ftranieri
a
per
qualità, che
te
qualità
.
efaminerò
è
fue
attra-
lungo
mai
bo
tu-
tuto
po-
Dell1
Aria
fijfa
71
.
nefldn
con
tuto
che
lieo
retrio
penfa
to
le
in
tinge
bensì
E*
alle
ricorre
quali
fi
forma
in
fia
vi
i
Sig. Prieftley
il
del
prova
di
Sig. Hey
dalla
creta
Il
col
titolo
che
rollo
taglio
Detche
provano
fijfa
aria
ra
Ope:
nelF
vetriolico
fi
che
,
,
qua
ac-
cava
ec.
Sig. Hey
non
nell'
vetriolico
aria
fua
fine della
acido
di
impregnata
fentimen-
fuo
del
efperienze
punto
aereo
,
,
non
fog-
Turnefole.
il
Appendice
di alcune
acido
un
efperrenze
di
e
d'Upfal
Bergman
alla
do
aci-
,
che
leggono
di
acidula
acqua
roflò
vero
gerli,
accor-
atomo
un
aria
maggior
una
per
queir
quèll'
che
perchè
in
anco
il Profeflòre
che
giunge
fia né
vi
chimico
mezzo
riffa, perchè
la
tintura
crede
di
ha
gli
acida
dalP
cangiata
che
viole
fia acido
vi
fatta
acqua
non
che
una
in
fola
,
gocciola
di
inglefe
quel
unita
ad
diftillata
la
liquore
d1 acqua
bra
lib-
una
ih
tinge
toITo.
Tutte
le
altre
efperienze,
che
pur
gir
Fontana
jz
gli
fiifa,
dentro
grumi
di
il fa
come
fi
di
fai
di
fchiuma,
zucchero
di
effetti
che
finalmente
il latte
coagula
l'aria
pie-
tre
che
prima
queir
acqua
a
durre
pro-
fog-
;
acida
fi fa
cui
con
,
di
feguita
tartaro
medefimi
giugne
non
di
non
perchè
tubo
un
cipitazione
pre-
Tatuato,
folo
pefo
,
i
in
la
paffata attraverfo
pieno
fcioglie
di
,
fìtta
all' aria
la difficoltà
di neflun
crede
le
unito
quell'acqua,
poco
del
foffe
vi
,
che
pone,
di
qualche
aver
acido
queir
di
realmente
che
fofpettate
far
potevano
bai-
lire
,
fé
Ma,
io
non
dimoftrano
altro
non
fé
T acido
è
vi
nell'
quefte
tutte
erro,
fé
fiffa
aria
che
non
o
è
vi
in
,
,
di
quantità
minor
gioni
ra-
fi richiede
che
quello
,
per
non
.manifefhrfi
vi
è
quelle
con
quella
in
fuoj effer ne9
maniera
fluidi
,
in
vi
foftanza
fieno
;
onde
delle
efperien2e
quando
a
me
o
flato, che
e
noi
ce
pare
efperienze
,
lo uniamo
che
pih
do
quan-
dirette
#
e
più
decifive
per
credere
in
queir
.acqua
Taci-
BeW
l'acido vetriolico,
attendere
le
mille
di
unendola
d'aria
impregnata
fé
che,
Sa
quella
queir
acida,
poco
tintura
diventar
pub
bensì
da9
cava
fifla
tinge
o
lla
Que-
fenza
.
quella
né
acido
un
roflb
in
punto
tinge pochiffimo
inacidifce
che
tintura
E
ché
giac-
fé
poffibilità di
Tutti
attribuirli
il color
fi dimoftra
non
follevarfi
gli
acidi
rifcaldati
che
la
fieno
co-
fi follavano
Quella
fino
e
é
al
legge
comune
in
a
i
tutti
fé il calore
mercurio
riva
ar-
,
,
farlo
fiffa coir
calore
e
,
V.XIII.
Chimica
,
,
vapori.
a
Pimaria.
queir
che
del
rollò
prima
con
,
fluidi
dovrà
vetriolico
acido
fi
V acqua
,
acido
quello
nofce
coir
corpi
turnefole,
i
ro,
ve-
debolilfima
,
ria
da
aci-
.
T aria
a
la .tintura
,
diretta,
rofia
vato
pro-
acqua
Ev
è
acqua
la
è
efperienza
con
fiffa.
non
o
,
ho
Upfal
d'
tingere'in roffo
a
turnefole
punto
ragioni.
Profeffore
volte
73
li debbono
non
contrarie
il
Dopo
fijfa.
Aria
bollire.
olio
gran
di
fchiuderfi
Nello
vetriolo
calóre
ma
,
D
folo
non
vi
Fa-
è
di
vi
più
per-
,
1
Fontana
74
perchè
vi è
parti ,
una
effervefcenza
lancia
la
qua
infieme
un
dentro
fìfTa col
fino
dopo pochi
lingua
le
acido
da
ordinarie
acido
queir
follevarfi
Si
che
impreffioni
dal
fparga
polvere
fi fentirebbero
,
fé
folo
bicchiere
un
di
il folito
renti
diffe-
punto
,
da
trova
fuila
merlo
e
vetriolico, né
quelle
bene
fi
vafo,
,
vero
Dopo
fi cuopre
il
per
cencio
foffe
ff
sforzato
a
di fuoco
forza
.
afciutto
turnefole
,
bicchiere
fi
e
di vetriolo.
olio
fé
lino
tro
den-
caìcaria
,
inumidito,
lafcia
vi
fortire
e
bicchiere
un
folito
di
minuti
i
fatti
in
pietra
che
certiffimo
panno
vato
pro-
.
vafo
o
no
fi-
e
anche
fida,
fortono
e
della
E'
fopra
lerà
fol-
io
dovranno
collochi
,
V ho
coli' aria
,
l'aria
lima
onde
;
lei
con
Si
-
che
quel fluido
come
,
innalzarli
vapori
di
violenta
là
e
caìcaria
terra
pili volte
con
parti con
,
e
cavi
di
interino
moto
un
e
di finit-
fi collochi
dell' aria
fiffa
.
qualche
tingerfiin
rofio
tempo
fi offerva
quella polvere,
qua
e
e
là
acqui{lare
Dell'Aria
fere
tintura
una
dilavato
gue
fifl
a.
fimi le
il cencio
Quefta
75
al
fan-
riefce
éfperienza
cora
an-
.
fé
fi
nel
mette
vetriolico
bicchiere
foftanza
in
il
Colo' acido
e
fi rende
fon
limili
do
cal-
,
col
Gli
fuoco.
effetti
le circoftanze
medefime
le
fé vi
e
,
è
,
divertita
qualche
perchè
è
l' aria
contro
,
è
vi
oltre
efperimento
quel primo
in
effervefcenza
ancora
,
di
Sono
parti:
arrivato
turnefole
in
fciolto
col
o
un
aveva
far
poca
tubo
meffo
poca
benché
aria
fiffa
tra-
criftallo
a
cui
in
,
polvere
piti luoghi quel
in
pregnare
im-
di fola
l'aria
di
il
roflò
coir
acqua
medefima
pattare
lungo
in
tingere
a
quell'acqua
verfo
il
ciamento
lan-
e
,
fiffa,
fiifa
,
calore
vf
to
affat-
le
turnefo-
di
tubo
avefle
,
delle
T
fpugne
fcémare
per
dell'
umidità
ària
almeno
in
te
par-
fiffa
.
Se
di
tartaro
dare
una
di
fi mettono
in
poche
molta
leggiera
viole,
acqua
tinta
gocciole d'oliò
talché
badi
di verde
alla
s'impregni
e
D
2
d'aria
per
tura
tin-
fiflà
queir
Font
j6
queir
che
più tinge
non
che
;
odore
di
fo por
un
T acqua
al
a
vetriolo
all'
un
tartaro
vero
Ho
lungo
aria
veniva
gli
perire
me
co-
y
Tolto
che
di
acido
fapore
di
foftanza
queir
fifla, perchè
nella
acida
di
forma
fé
acqua
la
aveva
a
nella
(forbita
animali
per
colT
animale
acido
acido
zione.
putrefad'aria
dall'acqua,
che
la
dar
refpifegno
l'odore
il
ed
Ex
corrotta.
accidentale
queir
di
aci-
qualità
anziché
acquifìava
fua
V
e
fifla eftrattafenza
l'acqua
Ma
alcuno
adunque
cipita
pre-
bianca
più maniere,
accade
come
Queir
ravano.
e
,
tartaro,
in
d'aria
corpi,
faceva
te
finalmen-
e
fi unifce
di rendere
tempo
riffa, perchè
che
par
vetriolato.
provato
impregnarla
da'
di
forte
"
polvere
una
olio
anzi
s' inalba
poco
di
tintura
quel
che
precipita quando
vi
e
a
primo?
,
piccante
etto
fondo
la
conferva
prima
poco
oflerva,
verde
in
più
non
urinofo
prenda:
fi
alcalina,
acqua
viole
ama
all' aria
entraffe
compofizione
e
ramente
ve-
ra
natu-
,
Pantana
78
triolico
fia nell'aria
ve-
,
fifla
in
che
e
1' acido
che
opinione
diflòluzione
di
to
di
fono
Io
fta-
vero
un
fi
dire
pofla
,
,
parlando
fia
vetriolico
lo
è
il
Roy
,
dai
l'acido
fifla,
come
naturale
aria
,
dall'
ta
(ciot-
è
fifla, come
aria
naturale
aria
*
fi convenga
che
par
l'aria
che
Filici,
fciotta
efperienze del Signor
belle
le
Dopo
le
air
umido
dall'
r acqua
ali1 aria
unico
vapore
fciolco
cioè
che
rigor filolofico,
con
atmosferica
quantità d'acqua
una
fecondo
grande
te
comunemen-
le
varie
più
ne
tieo
no
me-
circoftanze
,
cui
in
fi
efla
fifla
L' aria
(*).
trova
co9
cavata
foliti
metodi
,
e
chiufa
lo,
dentro
anche
di
di
Qpefta
mefi
acida
in
roflb
coftanza
quel!' aria,
acida
pre
rendere
tingere
turnefole.
recipienti
moltiffimi
dopo
capace
quefta
gran
o
criiUl-
l'ho
vata
tro-
l' acqua
e
,
la 'tintura
di
per
di
durar
di
femdire
meglio
l'im-
(*)
Vcggafi
tazione
Voi.
del
IH.
p.
inforno
Sig.
7-
Hamilton
GtiSdiL
a
ciò
da
anche
noi
la
Difler-
inferita
nel
DeWAriafiffa.
di
l'impotenza
quelle
in
do
quell'aci-
lafciare
mai
non
79
circoftanze
benché
in
te
quie-
,
sì
da
anche
lungo
tempo,
piti freddi,
luoghi
in
che
dimoftrazione
lafciata
benché
e
l'aria
è
vera
una
fifla
fciolto
ha
,
vetrioiico,
l'acido
flato,
quello
dall'
fciolta
ta
da
diventi
fluido
quel
ftrano
e
ragionevole
è
fola
quella
in
sì
una
la
óltre
•
ci
dopo
d'un
fé
quello
appunto
fcitìl-
effere
mo-
naturai
fua
fale,
fale
adunque
di
di
aftìzia
fat-
aria
d' aria
di. limili
diflfò-
Pub
qua
l'ac-
*
fciorne
é
poffa
la Chimica
fciolta
avere
fi arriva
quantità
efempi
prefcnta
fenti-
maniera
quantità
gran
tal
un
l' acqua
come
Mille
atmosferica;
lnzkrai
ad
venga
l'efperienze
,
Ibrbire
che
che
atta
Tutte
intendere
ad
alla fine.
par
pare
tiene
.
quanto
mento,
e
acqua,
fife
è
perché
l'acqua
in
tiene
naturale
fifla medefima
L'aria
lo
ve
l'aria
come
l'umidità,
vapori,
t
che
e
una.
ancor»
diverfa
tà
quanti-
certa
-dell1 altro,
qualità
L\
qua
ac-
.
ha
che
D
fciolta,
e
all'orbita
un*;
4
.
Fontana
So
natura,
anche
più
come
è
da
fciolta
e
l'aria
quella
fne
fiffa.
Con
con
qua
ac-
iafeta
mai
folcente
vetriolico
dell' acido
naturale
veda
di di-
non
di
qualità
prime
aria
,
,
le
un1
di
fiffa mefcolata
1' aria
quefto
tutto
può fciorre
,
impregnare
e
naturate
(Paria
quantità
una
vero
e
perché
non
,
di
riefee
più
fpogliarlo di queir acido*
,
l'acido
già
Quefta
già
V
.
fiffa
arra
dà
quell'ari*.
fciolta
benché
e
attività
conferva
la tua
tutta
l'acido
fopra
delle
:
prima
dèi
e
che
forma
appunto
sì ammirabile
quella
merita
di
cjueU'
proprietà
tutta
non
l'attenzione
,
Fifici,e
la Chimica
£N
reali
vantaggi
.
vetriolico
qua
e
ftefla
dunque
e
là vi
là unito
pub
certo
dei
cavarne
che
l'acido
dall'acqua,
viéfciolto
non
vi fi trova
acqua.
proprietà
più Angolari
avvertita
qua
ma
pri-
,
,
aria
e
,
di vifa dall'
acqua
una
ma
,
(ciotto
lo lafcia
più
non
folvénte
vero
fcioglie adunque
L'acqua
non
il fuo
allora
diventata
foffe
fola
fé
da
l'acqua
fé
fi dovrebbe
pur
me
co-
e
mefcolato
,
è
l'aria Ma
ma
chè
per-
fciolta in quell*
Né
Dir// * Anm
Né
iaicia più
ed
poto,
è
o
fa
renderà
acida,
queir
fcemr
defimo
flato,
nell'
ir*
ad
camello
un
tinge
di
fé
cosi
acida
acqua
queir
che
(èco
atomo
e
,
A
Xefiftenza
di
la tintura
di
vo
nuo-
fi vuole
aria
inv-
elperieaze
nel
mi
il
ha
aria
farlo
dalF
fortfre
tutto
fi' è
acido
queir
proprio
carattere
il (olito
acido
fuo
qua
l'ac-
né
carne
fiac-
potuto
fuo
.
dunque-
torto
labbra
difciobo,
teneva
fciogliendo quell'
alcun
colle
acida
adunque
porta
?etriolico,
trar
d'en-
»
Ma
L'aria
me-
prima
prima
come
replicate
integrato
hanno
nel
raoftra
rende
e
,
:
pregnare
cono-
.
turnefole,
P acqua
fi
vi
filili è
fi trave
cut
firporetto acido,
di
l'aria
Socchiata
acqua
applicate
fi fente
,
Foppofto
per
o
fifla, che
l'aria
acidità
gii
acqua
fapore piò
muti
rriuna
acqua
fatto
dafP
arte
per
9*
un
farcendo
,
la
dubitante
che
«ruralmente,
fiffs.
ed
ne
che
creduta,
coftituifleun
effenziale
che
o
,
queir
aria
fbffe
medefuna
efli
I"
5-
un.
puro
add»
82
Fontina
acido
vi
affatto
è
accidentale)
finché
feguita ad
effere
fin
facilmente
ora
il
palato,
all'
perchè
feco
dell'aria
tire
tiene
queir
l'aria
tir
dell'
fua
acido
efpongono
fi
efla
punge
\
vetriolo
del
deve
come
onde
;
al. for-
natura
neceffariamente
quell' acido»
e
dopo
poco
l' ho
nell'
tar
porra
natu-
per
nendo
rima-
non
qua
l'ac-
acqua
prima
di
acidula
che
perciò
come
tintura
acqua
perda
l'acqua
non
,
la
Perché
e
cangiata
infipida
ritorna
infipida al.for-
diflbluzione
in
fciolto
aveva
roflò
fé
acidi
piti di quell1 acido
aperta
fifla punga
fifla; l'aria,
tutto
dall'
l'aria
ritorni
,
rotta
fi intende
di
i fali
acqua
acqua
feco
ilabilite
azione
avendo
non
,
.
l1
Perchè
qui
occhi
gli
lungamente
porta
mai
fifla
aria
perchè
:
e
facoltà
la
perde
nop
per
.
verità
Dalle
è
aria
Quella
è,
vi
non
ma
queir
a
fciorre*
potérne
quando
acido,
accidentale
quello
Ai
Queir
aèreo.
,
?
turnefole
all'
arra
il fuo
lor
co-
efpofta
tempo
io oflervato
fatta
fino
3
mefe
dal
\
Dell' Aria
di
xnefe
dell'
maggio
prefenza di molti
L'aria
dulata
il fuo
acido
alla
Amici.
miei
da
acqua
porta
feco
to
tut-
dimoftrato
fi è
come
aci-
queir
fortendo
e
8j
pattato
anno
fitta forte
rotta,
e
fijfa.
di
"
(òpra
*,
onde
quella deve
le dava
che
rollo
perdere
anche
l' acido
il
dell*
vetrioiico
,
za
Quella
fitta.
aria
dei
è
non
;
verità
è
principi ftabiltti
Te
viglia"
ara
m
dell'
perchè
fopra,
talché
colore
fi perde
fé
la
contro
del
e
fi
non
"
farebbe
medefima,
aria
di
quel
maraviglia farebbe
+
confeguen-
una
dette
per-
natura
vetrioli-
faie
%
co
che
»
fi
Né
una
difciolto
tien
,
creda,
che
perchè feguita
co,
dall' acido
differente
natura
di
turnefole» fé
fciolto
olio
di vetriolo
fitta è
volatile
deve
così
L'acido
altrimenti*
fciolto
con
da
lei
:
in
fé
D
fbftanza
accadere,
vetrioiico
queir
aria
l' aria
6
,
la
rotta
quella
in
di
vetrioli-
mantenerti
a
tintura
appunto
fia
quell'acido
è
(lato
\
chè
per-
e
non
dell' aria
e
refo
forte dall'
qua.
cosi
ac-
Kf
Fonttn*
fua,
dcre
forte
in
fartire
fatti
Nel
acido»
il fuo
anche
turnefole
e
qua
adac-
unito
.
è
T olio
di vetriolo
fluido
votatile,
bensì
fatto
fciolto
volatile
che
nel?
lo
acqua
$1 fobrto
unito
tai
net-
a
via
porti
ed
;
ma
non
già
onde
non
tra
pol-
,
quefto,
per
fvaporare
è
non
da
né
fe.
tro
al-
Per
f
ficcarne
l'acqua fvapora
anche
,
a
i vafi
no
e
fi
,
rimenti
fi
:
fi
alla
fine
queir
me*
acqua
V acida
gran
là
e
vien
,
replicati^efpe*-
che
qui
trova
roflò
in
in
fiv
te
pia facilmen-
e
con
diluito*
e
co
po-
profciugaoo
quel
aggiunga
,
acqua,
fi
io verificato
fciolto
iico
anche
perde
r ho*
come
fine
efpofti all'aria,
caldo,
nel
no
alla
e
poco,
a
vetrio-
quantità
difperfb,
di
pik
e
mobile.
L* acqua
cangia
non
fatta
acidula
la
roflb
in
dallr
tintura
aria
di
fiflk
viole
,
perchè
tiene
non
fciolto
tanta
acido
che
,
badi
di
per
farla
turnefole,
in
xoflò
rofla
e
,
perchè
con
minor
cangia
quella
la
tintura
tintura
fi
gia
can-
quantità di. acida*
Tot-
F«*t*na
"
8*
triolico
Paria
e
fiffa
deve
così
E
anche
.
giacché
effere
,
rfiffolvente
l'aria
è
acido
fiffa,
alla fua
vetriolico
quantità
benché
lafcia
è
to
appun-
al fuo
pelo
j
fino
nell*
ac«*
e
la
né
acido
queir
è
tanta
1* acido
fiffa.,e
e
fciolta
,
abbandona,
tenace
mente
riguardo» principal-
avuto
mai
non
qua
più
,
dell"
quell'aria,
il
che
ceno
,
raffiniti
l'aria
fra
vetriolico
.
Dopo
te,
V aria
perchè
fé
i
cono
verità
fia
parche
non
Iato,
le
tutte
fiffa
fi vuol
sì
e
anche
vetriolico
giovi all'
tanto
a
fciolto
animar
che
cib
ci
dir
l'acido
giovi
poco
,
qui {labili*L'intendere
difficile
credere
Medici
fio
Queir
nell'acqua
.
acido
dell7
fluido
e
aria
da
fifla è fotti lizzato
efaltato
in
minuti
(Time
quel
cettibili
imper-
,
molecule,
pub
to
,
folidi
attraverfo
penetrare
unito
fino
e
proporzione
acido
meno
pui
corpi
,
Nulla
corpi
di ciò
.
fi può
attivo
ne"
entrare
fibra
e
"
,
in
aria
fibra
tra
i
tutr
per
,
queir
a
infmuarli
pub
meno
afpettare
fciolto
da
queir
nell'
qua,
ac-
r
Dell* Aria
qua,
e
dato
8?
Medici,
da*
così
fiffa.
altro
in
o
fnodo
•
L' acido
dall' aria fifla
fciolto
l'ac*
o
,
acidula
fatta
qaa
efempio
per
da
quel!' aria
corregge
quella
all' imeftina
arrivata
formarti
putrefazione,
che
quelle parti
perchè queir aria viene
,
aflòrbita
traverfo
sì volatile
è
; fciolto
a
non
Onde
in
to,
fio
ma
non
la virtù
a
di
unirli
aria
bensì
vetriolico
parti r
effe»
con
guardo
ri-
per
fi debba
che
par
che
arriva
non
queir
Medicina
acido
fi trova
tutto
per
pura
at-
ra,
puJr allo-
tutto
e
ta
tut-
si fciolto,
fuperficie delle
penetrarle,
tutta
poco
acqua
Pefteriore
della
a
tutto,
per
ili
penetra
e
L'acido
le fibre medefime»
perchè
toccar
a
quei luogo,
in
si attivo,
a
comincia
iciot-\
ma
y
infornante,
volatile, ma
i medicamenti
appunto
tali fo*
attivi
che
,
cilmente
particelle impercettibili, fa-
conofciamo:
mobili
e
,
dell' animale
il mercurio
più
e
penetranti negli
fan-tutto
.
ne
fono
umori
L'oppio, la china
luminofi
efempj
.
Una
,
Fontana
SA
delle
Una
celeb.
che
Prieftley
farà
la
Gallo
Fa
in
ripieno
Iole
fi fa
nociva,.
del
Prieftley
timento
(cintili*
una
di
di
tintura
ed
diventa
tintura
lana
di
parte
turne*
che
Tari»
che
L'efpe*
micidiale.
ed
indubitato
è
cri-
oflerva
roffa"e
e
è
coli*
cilindro
d'un
d* aria,
comune,
e
,
quella
egli pattare
e
Fifica,
naturale
deli9 aria
attraverso
tempi,.
nella
epoca
decompofizione
elettrica
di
quelli aitimi
in
certamente
elettricità.
(coperte* fatte dal
più. belle
io
,
l'ho
qua
ceffo,
la
fono
renderli
che
modi
di
natura
il turrfefole.
roflb
che
diverft
in
e
nofcere
pon
ripetuto più volte
pubblici
è
principio
sì
ma
gran
nell'aria
di acido
co-
che
fa
tentativi
mie*
nunjero
è
intanto
pes
certor
inaspettata- effetto*
quefta
vi
;
acido-,
Qpefti
fuo
meglio
per
queir
in
ancora
egual
con-
atmosferica
volatile
dimoftra.,.
e
fana,
ni»
naturale
.
acido
Quello
ha
p^fte all'acido
delle
naturale
dell9
proprietà
del
vetrioiico,
q
aria:
tutto
mosferica
at-
op-
fia all'acido
dcir
Aria
DelP
dell*
fifla
aria
né
fiffa.
conviene
89
neflbno
con
,
degli acidi,
che
la
che
Chimica
e
prepara,
conosciamo.
noi
V
che
aria
refpiriamo
intanto
na,
Ta-
è
,
in
acido
è unita
quanto
naturale,
queir
parato
diventa
fi oflerva
perchè
acido
colla
nel
al fuo
intimamente
che
fcintilla
fe-
ca
elettri-
malfana
momento
ed
,
uccide.
Laddove
al fuo
Paria
acido
fifla, benché
benché
perde
malfacenti,
quefto
per
fi
non
,
quel!9
aria
;
;
correggerla
primo
caio
nel
fecondo
non
ma
refta
nel
Tue
triolo,
ve-
lità
qua-
dall'
male
ani-
vertì
di-
dunque
fetti
ef-
giacché producono
acidi
divertì
le
refpira
fono
',
innocentemente
quefti
di
impregnata
,
non
ta
uni-
fana
rendon
badano
a
malfana
tempre
4
,
.
1
Levato
l'acido
queU'
diventa
co
aria
micidiale:
all' aria
naturale
diventa
aria
l'acido
unito
fifla
all' aria
quella
refta
fra
loro
per
fempre
qnc' due
fifla,
vetriolififla
,
micidiale
mosferica,
at-
refta
,
:
Son
acidi
dunque
naturai*»
divertì
e
ve-
trio-
Fontana
90
delP
triolico,
atmosferica,
dell'
e
aria
fiffa.
farei
Né
l' afta
che
fiffa foffe
del
ipogliata
credere
tale
appunto
acido
fuo
dal
lontano
punto
perchè
,
naturale
è
tanto
"
fontano
l'aria
che
fiffa fia
naturalmente
acida
•
L'aria
fiffa
fi corrompono,
fiffa
aria
efce
fiffa che
l'aria
dai
cavata
micidiale
di,
aci-
dagli animali,
lafcia
non
e
corpi fenza
di
d'effere
che
effere
vera
dal!1
aflbrbita
,
benché
acqua
di fare
incapace
l' aria
oppofto
Acido
aria
acida
naturale
fpogliata
dall'
aflbrbita
viene
fpogliata
Le
fti
diventata
dunque
fiffa.
aria
-perchè
,
fuo
del
Fifiche
ultimi
lofofi forfè
Terfe
cidiale
mi-
la
acqui-
fiffa
aria
fuo
diventa
di
proprietà
le
fomma
Per
.
del
acqua,
,
K
acida
l'acqua
coli' elettricità
naturale
in
fia
non
,
benché
r
queir
,
ricerche
anni
per
qualità
naturale.
acido
e
con
mera
indole
in que-
cominciate
tanto
fìtcceffo
curiofità
dell'
dai
fopra
aria
le
Fidi*
naturale»
e
fat-
DelPAriafiffa.
fattizia, potrebbero
*
di
Comma
ad
niamo
che
la
di
una
che
e
dopo
marca
efamini
Si
è
la
la
dei
forgente
le
è
,
fi
che
e
che
rende
del
genere
di
grande
umano
.
che
quell'oftinato coraggio,
con
natura
laflb
un
qualche
con
felicità
la
per
ci avvici-
grandi epoche,
quelle
,
fcoperta
che
par
e
conduce
natura
fecoli
fcreve diventare
in
importanza,
?i
ritrovamenti
qualità
di
piìi utili,
queir acido
nell'aria
trova
l'aria
fanà
turale,
na-
atmosferica,
alla
refpirazione
,
e
faremo
de1
ed
in
ficuri, ed
mezzi
l'aria
prefto
ben
che
ftefla
efficaci
tutti
gli
i Sovrani
che
fono
Pia
fcoperta
:
più
ca
ricer-
egualmente
del
parte
utile
;
gio
vantag-
facilitarne
potrebbero
comune,
migliorar
Quefta
uomini
a
ritrovare
per
refpiriamo.
interefla
di
grado
i
zi
mez-
rebbe
fa-
certamente
,
della
fecolo
un
dell9
za
di
fcoperta
fa
fi credeva
ingegno
un
delle
premio
umano,
ha
Longitudini,
fuperiore
e
fatto
che
che
alle
ze
for-
fperan-
la
ritrovare
alla
fine.
Frat-
ì
Fontane
f%
Frattanto, utili/Timo
ci moftrafle
uiento,che
che
refpiriamo,
e
fimo
di fatate
e
da
di
felute*
dire
ine
unoftro-
bontà
qual
dell'aria
metro
Termo-
nuovo
gradi di perfezione
dell' aria
iftefla
Saref.
eflb
pericolo9
Tede
che
la
i diverfi
c'»ndica(Te
,
farebbe
in
avvertiti
coi
ci
ia
ogni urtante
ritroviamo,
qua! vantaggio può
Un
alcuni
inventati
tale
di
ftromenta,
quefti ultimi
nei
meli
pubblici colle (lampe
e
fopra l'aria niteofa, che
ftromenti
un' altra
fi
k
per
meglio
per
addietro,
in
ognun
effere
o
del
cava
da
rendesb
Operetta
da9
talli.
me-
w
OS-
Baumer
94
falaffo
Un
degli occhi,
di
mal
a
il
ma
continuarono
,
di
fentire
farfi
vertigini
le
e
capo
fcintille,
le
diffipò
e
l'ardore
fpenfe
piede
al
in
tratto
fpezial-
tratto
,
allor
niente
ella
eh'
d' efercizio
facea
la
abbacando
po'
un
troppo
ella
teda
ve-
"
dea
allora
gli oggetti
il
e
eh'
facea
dal
fé
come
vedette
bolmente
de-
gli
trovò
Giovine
fo^
più
feriori,
in-
pofti
flati
foflero
tinuo,
con-
loro
era
fuperiori che
tutti
La
4^0
lato
che
ella
gli oggetti
e
di
lagrimar
a
cangiamento
prarvenuto
feguito
.
occhi
gli
cominciarono
In
doppi
mezzo
.
di
ovviate
occhio
a
col
premendo
e
chiudendo
difetto
quello
dito
la
un
palpebra
,
cfcell!altro
fuperiore
.
confultato
fui
Io
ilfalaflb
e
al
piede,
rilafcianti
I
corfo
di
ordinario
parer
fi dettava
nn*
ora
,
eirimed;
meftrui
gli
e
,
rono
curarla
dopo
doppi
Ma
ferirti
pre-
ranti
tempe-
obbietti
lorché
al-
nondimeno
mattina,
provava
la
ed
il
ceffa-
*
alla
ella
e
riprefero
.
,
loro
per
anche
medefima
fin-
Sulla
Angolarità
Vìfia doppia.
che
la
dopo
ricominciava
pur
,
?J
cena.
Mi
allora
recai
del
afficurarrtii
dall' Ammalata
flato
Tuo
p*r
inoli
lagn-
Trovai
.
occhi
gli
la
la
e
cellulare
membrana
la
e
y
occhio
del
dea
mi
la
;
globo
pupilla
ella
il
poco
mezzo
ali1 insà
volta
era
e
pen-
,
Quefti fintomi
diritta
a
sì
dell'
globo
,
qualche
fecero
il
occupava
non
la
,
congiuntiva
allevavano
che
rigonfiate
inferiore
palpebra
,
.
torto
ben
(coprir
la
cagione del
male
.
Boerhave
nel
occhi
degli
la
così
fuo
queft. j.cap.
caufa
delle
Trattato
2.
Quello
lattie
ma-
re
deferi-
ne
da
vizio
ciò*
„
che
proviene
dell'
fondo
gli obbietti,
pingon
raggi
il
diretti
la
ritta
fon
fuor
raccòglie
dell', affé
i
le
da'
ficco-
e
laterali
che»
immagini
gli
de-
punti
così
;
fi
ove
affetto
meno
dagli obliqui
che
,
me
è
occhio
,
obbietti»
in
non
direzion
Situazione
retta,
appunto
Ammalata
fi
dipingono
ma
in
modo
fulla
retina
.
in cui
era
la
pupilla deli'
Que-
.
'*
obliquo
"1
Baùmtt
$6
Quefta
di
cominciare
continuarla
fa
una
trattavafi
non
fine
le
io
fera,
Tufo
wiattina,
feemò
calda
dar
lo
e
a
poco
l'Ammalata
dopo
guado
xnen
a
porzione
?era
libilmente
poco,
gione
L'enfia-
giorni
coli'
vifta fi andò
anche
occhio
nella
lor
poi infen-
•
rettificando
ogni
otto
e
tal
piedi ogni
obbietti
gli
La
À
letto.
a
cominciò
veder
la
pupil-
diaforetica
infufione
d'una
la
a'
preferiffii bagni
di
non
ordinaria.
fituazione
Tua
nella
fé
rimettere
diffiparl'enfiagioneper
di
e
più vantaggio-
maniera
che
Comprefi
.
grado
metodica,
cura
'nella
in
pofe
mi
cognizione
nell' altro
"
t
avendo
dal
nafo
oftalmia
-ebbe
alcun
ferofa,
allora
vedeva
politura:
.era
libera
e
un
del
pò (tenore
parte
xt*"n
/lemma,
affai
Ella
fettimane
tre
per
gli
ma
mandata
guarì
te.
interamen-
dopo
tetapo
reumatifmo
capo
obbietti
diffemi
interamente
,
e
in
nella
nella
nella
una
lor
nuca
:
rale
natu-
appretto che
del
fuo
pri-
Vffta doppia.
Sulla
fiilero incomodo
e
quando
che
97
facea
trop*
,
pò
efercizio
,
gli
e
diftinguea
te
perfettamen-
direzione
la cui
obbietti
bensì
era
la,
pani-
,
perpendicolare,
allorché
ma
la direzione
vedeali
era
piati
raddop-
obliqua
S.
KXUL
E
*E-
.
98
P"
RELAZIONE
PARHAM
Dr.
DEL
Intorno
Giovine
un
a
ottima
aveva
vista,
cieco
alla
fono
andato
divenla
e
notte.
Tranfaz.
TO
giorno
di
che
Filofof.
ultimamente
Suffolk
a
,
•*»
ho
ove
vent'
veduto
fra'l
godea
che
anni
vifta
obbietti
chè
gli
all'
apprettar
a
occhi
a
gueva
,
(Manza
qualunque
fuoi
fegno
da
più
non
affaticati
la
perdea
notte
finché
fenza,
foflero
ne
della
infenfibilmente
d' un9
diftinguea perfettamente
e
,
gli
circa
giorno
,
ottima
di
Giovine
un
nulla
ma
;
vifta
diftirt*
non
faper pitinemmea
di-
(*)
fin dal
tratto
ha
Aggiugniamo
col
vaganza
fatto
Voi.
quello
del
XÓ78.
precedente,
pel
e
ben chi
racconto
per
che
rapporto
la
.
•
fua
*
Ora*
•
•
Relazione
gg
.
friggere
uè
i
quella delle
con
Efaminai
di
e
chi
alcuna
interrompere
e
vidi
non
occhi
gli
che
alcun
le
tutte
per
vide
dalla
illuminati
luce
d'
;
ma
o
ne
del
ti
gli obbietfuoco
la
dal-
q
diftin-
fapea
non
,
co-
occhiali
fofler
fiamma
candela
una
ben
umor
ìucceflìvamente
Egli provò
corfo
il
parvero
,
Iaffe.
che
feoncerto
mi
di
cuna
tqfta al-
fermare
o
oc*
vizio
nella
alcuno
no
gior-
ne'faoi
alcun
né
avea
né
di
e
oflervai
non
;
degli" fpiriti ;
fatti
Giovine
malattia,
vertigine,
poteffe
.
non
conformazione
fuoco
candele
quefto
notte,
del
luce
colla
partì né
guerli
.
difle che
Mi
ei
trovavafi
mifura
che
non
il
dall' età
quefto flato,
in
malattia
infin
flato
era
di
d*
che
e
occhi
fé
come
fuoi
s'ofeuravano
foflero
coperti
poco
da
;
diffe
,
gli
cuna
al-
prodotto
declinava
giorno
ragione
una
a
che
,
a
poco,
nebbia
,
che
lo
fteffo
qualunque
gli
luna,
avveniva
e
a
coftantemente
qualunque
a
ftagione,
e
che
Parhaml
io©
e
che
la
gli
non
luce
del
fuoco,
dolore
recava
delle
e
candele
il freddo
né
V
comodava.
in-
,
Lavorando
ma
o
lavorafle
fteffe
oziofo,
fteffo
periodo
poco
la fua
fudava
ei
o
affai
villa
,
avea
molto
s'occupaffe
Tempre
•
S.
NUO-
;
o
lo
Camus
102
V
elettrizzata
re
alzarfi
quori
lei
fulla
fcintilla
fteffo
pefa-li-
fuperficie
lo
e
,
allo
il
,
gipdi
tre
la
cavò
:
fi vide
acqua
grado,
di
cadde
ri-
flromento
prima
era
ove
.
l'elettricità
Quando
di
badano
mota
in
Per
il rifultato
;
acqua
alle
un
pareti
di
coperchio
diritto
afcender
fu
piena
lo
ognor
con
vetro
s'
non
foro
il tubo
L'efperienza
fatta
coltale
ac-
fece
gli
un
perchè
fteffo
•
fecchiello
del
il
Leida
pefa-liquori
grande
affai
mezzo
il
che
impedire
efperien-
mettendo
di
boccia
una
giri
otto
quefta
l' efperimento
pefa-liquori
d'
far
per
Replicò
za.
è favorevole
nel
potefle
nell'
qua
ac-
.
della
Senna
fpirito di
nello
ta,
ha
dato
vale
a
di
dire
lo
£efa-liquori
ma
non
ha
molti
di
aci-
rifultato
,
s' è
alzato
pre
fem-
all' incirca.
convincerli
foftituì
la
fé
il mercurio
all'alzamento
contribuiffe
parte
in
e
,
ftromento
gradi
tre
vino
diftilla-
non
il medefimo
fempre
Volendo
alcuna
diftillata, e
fabbia
in
fuo
,
feop#rto
differenza.
•
L
nel
rifultato
in
dèi
luogo;
alcuna
Egli
efper.Elettr.
Nuove
Egli
efpone
il
ragionare
lofofi
dal
ella
il
fatto
falla
lafcia
cagione
dal
continente
e
103
a'
dipende
;
contenuto
circoftante
offervato
c;he l'acqua
cofa
qualche
fta
crede
L' Autore
?
più
era
d'
aver
Ma
que*
.
vuol
congettura
di
pefante
l'operazione
dopo
dal
o
,
,
fluido
Fi*
confermata
eflere
.
Esperimento
Effetto dell'*
IL
Elettricità
fui? inclinazione
magnetica.
Il
prefe
Sig. Comus
fofpefo
ben
un
pofe fopra
il
e
d' inclinazione
ago
d'un
,
magico
quadro
nel
ladra
r
ago
meridiano
afeendere
la
fei
di
laftra
e
lafe io
gradi
verfo
;
ago
falla
cader
l'elettrizzò
e
V
girato
aver
magnetico
catena,
una
fi (caricò
Dopo
.
fi vide
il Nord
;
nazione
l'incli-
l'ago riprefe
,
primiera
ihoftra,
che
fall' ago
cita
lo
fteflb
Quella
.
il fluido
circoftante
magnetico
effetto, che
E
efperienza
4
durante
non
diduce
pro-
l'elettri*
producea
ma*
pri»
Comus
xo4
»a
che
e
preffione di quefto fluido
la
,
differente
Nord
dal
fo
che
o
,
al
dell9
dell'
foftegno
orizzonte
fembrato
è
;
nell'altre
fìtuazioni.
firaordinaria
fulla
idee
del
cagione
£
full'
o
golo
an-
fico
geogra-
,
facilità,
fperienza
nuove
magnetifmo.
II
elettrizzato
vetro
che
delle
Esperimento
Snl
fi punti
Quella
nafcere
far
pub
to
gira-
di ver
maggiore
con
pigliare
ri-
prima
ha
magnetico
fi rialzi
l'ago
in
ago
pe~
a
aveva
L'Autore
dell' orizzonte
che
che
fuo
tende
poiché
:
calamitato.
eflere
il
Sud
del
perde
ago
direzione
la
d'
l'
6
coir
I.
aria
foretto
un
•
Si
fcalda
forma
;
vi
un
non
fi foffia
minuto,
ftintiiTimi.
un
;
gli
dà
con
e
Il
di
pezzo
fi
prefentan
alcun
fegno
un
foffietto
dà
fegni
vetro
di
vetro
de'
que
qualun-
corpi leggieri
d1 elettricità
da
Orefice
di
elettricità
diventa
elettrico
:
per
dicol
fof-
Nuove
fcflSetto
anche
Il
meno*
di $6.
e/per.Eletti.
fenza
difco
eoi
rifcaldato
eflerc
macchina
d'una
pollici di
diametro
loffio fenza
*o$
-f
elettrica
trico
elet-
divenuto
è
rifcaldato
effere
m»
Un*
•
di
mafia
verfandovi
granito
;
fione,
e
e
del
ciò
mercurio
più
corpo,
Congetture
fulla
che
fenza
corpo
fon
fagiane del precedente
.
pria d'eflere
atmosfera
ne'
fuoi
Le
dall' aria
é
rifcaldato
ilan
vi
bili
immo-
che
circodante
y
le
col
,
coftringe
rimanere
a
il
premese
fuperficie
imprigionate
fu
corpo
egualmente
rifcaldafi
le
Allorché
l' aria
da
il
lui
Tefito
entro
nulla
condenfa
tro
ve-
fi rimove
e
,
apre
,
d*amendue
.
fi
uà
particelle ignee
interftizj
trattenute
pefa
il
pafTa fopra.
vi
.
che
prcf-
la
fecondo
E/perimento
Il vetro
piombo
fecondo
confeguentemente
fpecifico del
del
o
meno
o
te
Umilmen-
elettrica
diventa
vetro
,
alle
alle
particelle ignee
lue
molecole.
quefta atmosfera
E
5
chiude
rac-
Finché-
ignea del
v*.
io6
Comus
è
( che
Tetro
venendo
dilatata
l'aria
da
vetro
dà
non
foffiando
ma
dà
fi
fui
dell'
alcuna
alcun
per
al
attività
già
dilatato
condenfarfi
lancia
per
di
contro
dal
l'aria
lui
fuoco
che
Col
.
delP
contro
mantiene
dà
i
il
moto
aria
primente,
com-
qualche
to
minu-
fluido
igneo
è
e
elettrico
,
che
co
po-
reazione,
fegno
vetro
a
forza
una
con
fi fa
non
il
riftringerla poco
a
intorno
ogni
eflerlo)
può
quanto
corretto
col
tamente
alterna-
quefto
d'impulfione,
e
fluido
allora
fegni elettrici.
S.
AL-
,
a
foffietto
riagire
:
fi
io?
Altre
esperienze
elettriche
COMUS
SIGNOR
DEL
ai
Fatte
zj.Febbr.
delle
la
qual
pruova
del conduttore
ta
Vatmosft-
che
agi/cefu
$
-»
Ho
alla
conduttore
;
dal
il
fluido
il
conduttore,
Effetto
it
pefa-liquori
dopo
;
luogo
meffo
è
pollici dal
V ho
io
ufeito
tre
it
fcaricato
avere
ove
foftegno
eh'
tempo
era
dell'" elettricità
nel
fei
di
do,
flui-
un
un
pefa-liquori s'è
al
{Moramente
fovra
diftanza
durante
elettrizzato,
in
pefa-liquori
quefto
meffo
criftallo
Ho
il
porto
ho
e
gradi
.
,
elettrizzato
fluidi.
di
prefenza
petfone furnmentovate
^Perienzay
*»J
alla
1775.
immerfo
prima.
full* ago
d? inclinazion
voto.
fono
E
al
6
recipiente
un
fo-
(legno
io!
Comue
di
(legno
criftallo
ho
collocato
di
altezza
dell*
fovr'
1$
elfo
,
recipiente
alzato
di
;
dopo
e
elettrizzato
elettrizzato
moto
ha
e
s1 è
quefto
l' ago
,
del
all' atmosfera
fortopofto l'ago
conduttore
il
d' aria
gradi.
quattro
Ho
d* intimazione
ago
votato
avere
lici
pol-
fei
fua
la
Tempre
confervato
cun
al-
fatto
ha
non
;
,
ordinaria
inclinazione
.
RifletternefulP
fuori elettrizzato
efperienze
dell' ago
e
,
del
pefa-li-
d" inclina-
Ktone
.
due
Qpefte
efperienze
amendue
dano
dipen-
benché
elettricità
dall'
prefen,
ciafeheduna
tano
e
effetti
agli
quanto
rifultato
un
fluido
cagiona
fto
del
dì tali
coi
;
gione.
ca-
efperienze
»
pefa-liquori elettrizzato
l' elevazione
fìromento
alla
quanto
e
"
Efpoftzionefueeinta
Il
contrario
di
levata
tre
la
pefa liquori
gradi
catena
in
que~
che
munica
co-
del
l'atmosfera
,
conduttore
cagiona la fua elevazione
a
un
pretto
di
Comus
no
Sperienza per
del
produce
fui
cangiamento
Molti
Filofofì
han
il Barometro
Barometro.,
ad
provato
hanno
fton
e
FeUttricitì
che
provare
zare
elettriz-
in lui ofler-
,
ninna
vato
l'elettricità
durante
variazione
.
Io
fperienze, ed
ho ripetuto quelle
durante
nel
l'elettricità
to
trova-
afcenfione
una
bile
nota-
di
la variazione
Siccome
mqrcurìo
ho
.
due
pollici e
(patio
uno
n'ho
mezzo
abbaftanza
coftruir
fatto
del
tro
barome-
confiderabile,
fecondo
uno
Mori
Cav.
nel
forma
non
l' invenzione
metro
Baro-
Quefto
and
io
.
è
di
comporto
di
angolo
un
due
mano
for-
che
tubi,
gradi
novantadue
e
.
mezzo
tro
;
cui
fcorre
due
tre
il
orizzonte
pollici
piedi
di
lo
quattordici
;
la
nelle
che
ifòio
due
pollici
fua
di
mezzo
e
il
;
perpendicolare,
mercurio
inclinato
è
all'
è
tubo
un
fue
riazioni
va-
zo
mez-
e
lunghezza
per
è
variazione
ogni
per
TaU
e
quefto
linea
di
dà
ne
alla
Barometro
.
didanza
di
cadere
nel
fei piedi dal
vafetto
conduttore
pieno
di
;
lafcio
mercurio
un
filo
Altre
Àio
"F ottone
dodici
giri
ni
al conduttore
attaccato
linea
di
e/per. Elettr.
afcende
il mercurio
qualche
d'
volta
po
do-
;
d'un
to
quar-
ed
terzo
un
,
d'
anche
,
metà
una
dieci
per
che
;
o
fi ferma
dodici
vazione
ele-
quefta
in
ore
cade
ri-
non
e
,
lentifllnamente
ho
Io
fatta
.
quefta efperienza più volte,
vito
d'uno
ftromento
rifiatato
Il
Per
flato
afficurarmi
fé
dalla
provenga
dalla
o
il
cie
del
fo
fluido
di
del
mercurio,
lui
del
di
cui
fulla
eccita
il
contiene
volume
foffietto
fluido
fp?cie d'ondulazione,
fuper-
mercurio,
fpecie
una
m'indicherà
fperimento
Lo
fteflb.
lo
afcenfione
coftruire
attualmente
che
col
che
ne.
parago-
quefta
di
elettrico
vafetto
fcimento
fovra
dalla
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Tempre*
dilatazione
preflione
circoftante,o
che
perfetto
è
fonofer-
mi
e
fé
di
v' ha
rometro,
Ba-
accre-
(*).
del
vetro
s' è
parlato
elettrizzato»
nella
me-
,
mo-
HI
"
m
(*)
feguctne
Se
.
ne
darà
il
I
I
I
—
l^f—
rifultato
??!?!?
nel
MI
Volume
I.—
Comits
fi"
precedente
«noria
Sig. IVilfon
è
Culla
(lato
fatto
.par
fui
tormalina
dal
vetro
e
,
,
filli' ambra.
sei
rifnltato
fi è
che
piti predo
tormalina
fta
l'ambra
fi
del
lettricità
io
truova
diviene
trica
elet-
tormalina,
che
il
e
la
Que*
vetro
»
nella
trova
del P E-
Storia
Sig. Pritftley tom.
letto
Ho
la
che
più predo
fperienza
eh9
differenza
La
i.
che
recentemente
p.
il
408*
Cav-"
,
d'Are?*
e
il
Sig.
efperimenti
con
nel
immaginato
feriti
alla
delle
al
the
Scienze
Pubblico
v'ha
63.
pag.
il
fra
han
Le
Roy
un
elettrometro
1747.
del
e
Voi.
giudicare
quelli,
che
e
da
fono
gli
deto
loin*
y
mia
dell'Accade-
l'anno-
per
fatto
i
della
174?.
Sta
differenza,
preferiti.
DEL-
SPECCHIO
DELLO
Che
l'Aria
sott*
posti
GIORGIO
che
fcopérto
,
delle
affai
aria
cofe
porte
profondità
piccola
t
lo
A
Filo/.
accidentalmente
V immagini
dall'
R
EDWARDS.
Ttanfaz.
ho
*
Signor
del
IO
a
qu
ac
7\JE
T
E
L
Obbietti
agli
fa
fono
fuori
podi
di
effa
qua
ac-
riflettute
che
più vivamente,
dall'acqua l'immagini
fìan
fott'
non
degli
bietti
ob-
è
Quindi
(*)
.
che
(*)
chicchcffia
Quello
eoa
fenomeno
un
metodo
fi
pub
oflervare
da
fenoplieiflimo
»
Empia-»
Edward?
141
che
pefci guizzando
i
"T un'
ficie
le
didimamente
nell'
aria
debbon
chiara
acqua
proprie
noi
come
alla
preflb
fupervedere
dipinte
immagini
le
reggiamo
noftre
,
dipinte nell'acqua:
quefto vantaggio
con
'
di
.
Empiati
all'
d'acqua
altro
od
fi vedrà
in
alto
periore
di
eflfo
Ufando
fendo
la
quefta
vafo
abbia
fa
dello
il fonde
traguardare
l'oggetto
vedrà
fé
dell'
fpecchio
Ma
ognor
meglio
e
piano
di
ed
s'immerga,
diftintiflìma.
getto
l'ogeP-
dovendoli
e
re
profonda-
col
efee
dal
predo
s'adoperi
ove
un
quefto
ove
ficchi
eguale
a
gine
l'imma-
piccola
perche
ancora
fotto,
pinta.
di-
fi tiene
non
l'immagine
,
fu-
parte
piccolo
acqua,
.
grande
obliquamente;
obliquamente,
guardare
un
fuperfi-
la
della
bicchiero
fuperficie
ad
chiariffimimente
corpo
profondità,
l'oggetto,
campo
fu
gna
Spa-
fofpefo
verro
immagine
vederli,
poca
a
1*
un
pub
non
in
fotco
di
dell'acqua
cie
a!
di
cera
qualunque
attraverfo
guardili
filo;
di
pezzo
un
corpo
,
dentro
e
,
fi cali
acqua
bicchiere
un
fi
pof-
,
dità
profon-
qualunque
P
fi
immagine
Quindi
è
che
pefci
i
Lettera
115
.
di
più che
all'
T
la
acqua
onde
ombreggiata
parte
noftre
immagini
prefentiamo
d'ordinario
noi
,
riefcono
ofcure
ve
laddo,
all' aria
quelli
periore di
fé
la
prefentano
illuminata
da
una
parte
fu-
piena
lu-
ce,
.
pcfci
ad
un'
in
limpida
acqua
confiderabile
profondità
una
la lor
rimento
ftar
a
far
alla
Intorno
il
i Nuotatori
e
Pcfpe-
leggieri.
quefto
no
fenome-
cofa
dir
poter
piano
il
Che
accertatamente
di
bono
deb-
forfè
di
cagione
difficile
fembra
:
fott' acqua
potrebbono
ne
anche
veder
chiaramente
immagine
avvezzi
cheta
e
alcuna
l' immagine
ove
.
fi
fia
dipinge
lo
fovratta
quefto
da
(Irato
d' aria
all'acqua
,
follevando
che
il
efattamente
colla
delT
appunto
doverfi
dall'
acqua
dire,
nell*
acqua
aria
ftefla
da+P
altro
fua
fian
canto
ei viene
i
raggi
dalle
riflettuti
mai
combaciarli
confine
que
adun-
Sembra
coli' aria.
che
alla
corpo
nel
immagine
aria,
come
a
all'
mediatamente
im-
te
eviden-
par
,
fuperficie dell'acqua,
che
nel
pafTare
particelle
dell'
indietro.
Ma
che
concepire
un
,
corpo
sì
raro
,
qual
certo
è
Paria,
porta
per-
ri»
Edward*
ut
ce
le
perciò
e
loro
immagini
,
bono
affai
lio
più chiare,
adito
peranche
letto
né
Io
vive.
più
e
àefc-
effer
non
cun
al-
altrove
,
intorno
motto
quindi
la
quefta
a
credo
{coperta
Altr'
nuova
ufo
e
;
vera-
.
men-
air
percuotere
di
raggi
indietro
che
,
in
tutti
tenendo
provato
olio
ha
debb'
prefentata
gran-
efatta
feorge
fui
dell'olio
l'acqua
Io
nell'acqua,
effa
con
era
(Ter
viviflìma?
e
immerfo
che
e
de
gran-
,
verfar
a
nefluna
in
confine
non
fol levando
fopra-
Paria
(teflb
;
to
tira-
immagine;
nell'olio
Poggetto
fi
immagine
punti
l'oggetto
dell*
mi
fuoi
i
ho
Io
P
poiché
cosi
numero
certamente
,
didimo
un
,
o
acqua
dall'
olio
in
tanta
fono
nel
fervire
di
i
offerta
P
raggi
ne!
nelP
aria
copia
immagine
me
co-
dalP
pattare
fon
ripe
all' indietro
,
(Ti
reo
che
per-
pattare dall'acqua nell'olio?
potrebb'
Non
fileno
dalP
aria
noi
fé
Or
prima*
ha
m'
all' olio
flante
egli
pertanto
di
invece
che
Ntwton
nuova
quello
pinione
all'o-
pruova
quando
allora
fieno-
noi
,
reggiamo
la
noftra
immagine
in
un
cri Qal-
INDICE
DEL
di
Scienze
Metodo
di
due
delle
Accademia
fui Belletto,
Parigi
le
formare
per
zione
aW
fatto
TjApporto
-/*-
XIIL
VOL.
Viti
Ordigni
Del
la
con
Defcricesco
Fran-
Don
P.
5
p.
.
Molina
di
Squarcio
del
Lettera
Calor
fui
Sig*
al
Landriani
ZIER
Olivet.
Monaco
siglio
Mar-
Don
Signor
Ab.
ai
diverfi
relativo
Ro-
lori.
Co-
p.
di
Metodo
le
medicare
folitarj praticato
negli Svizzeri,
tenie-, offa
più
per
anni
ej aminato
da*
Parigi
in
Signori
40
i vermi
*»Morat
fperimen-
e
,
tato
13
p.
Lassone
,
Macquer,
ed
Carburi
E
siìu
Utilità
del
ordine
ivi
pubblicato
Re
p.
.
delle
Rane
ne
Jus-
de
,
,
per
Motte,
la
de
Giardini
4"J
OJferva.
zione
del
Igrometri
Sig.
D.
immaginati
"
dal
Padre
P*
Giamba-
57
tip
Beccaria
batista
lui
da
recentemente
Tratti
terrestre
dall'
pubblicata;
atmosferica
reno
Ab.
il G.
del
Giovile
Tofcana
di Mr.
Dr.
ec.
p.
che
il
A.
Delort
Signori
deputati
fatti,
Efp.
I.
S.
A.
Del
pefo
liquori
che
Co-
innanzi
a'
e
jRo-
,
per
verificare
p.
P
a
e
SArcet
atteflarli.
e
98
Si g.
,
da
vi-
Chartresy
Rouelle
,
zier
del
di
un
p.
Tebbr.ijj^.
Duca
a
notte.
Elettriche
Sig.
69
9?
ottima
aveva
alla
cieco
a' 5.
fatte
mus
intorno
giorno
di*
di
Baumer/k//*
Parham
E/perienze
a*
ec.
P«
diventa
e
Nuove
S.
di
D.
Si*
Tifico
doppia.
Relazione
fta9
63
fijfa del
Fontana
Medica
OJJervazione
fia
VAria
Felice
R.
A.
fe-
p.
Tifiche /opra
gnor
Vi
Cielo
,
ec.
Ricerche
S.
tricità
Dell'Eleta
,
Opera
Elettricità
i
101
acerefce
Ib,
.
,
Efp.
dell"
Effetto
II.
Elettricità
magnetica
P»
.
Efp.
d'un
III.
SulP
Vetro
foffietto
.
fui P
elettrizzato
nazione
incliI0?
coli*
aria
p.
104
120
Altre
ai
fatte
delle
Febbr.
27.
Sig*
Del
Elettriche
Efperienze
alla
1775.
Com
preferita
fummentovate
Peffone
tra
1
p.
07
.
fperienza
la
P
che
qualpruova
del
atmosfera
,
induttore
elettrizzate
ag
I b«
fluidi
ifce fai
.
dell'
affetto
Elettricità
nel
zinne
fui?
"P
ago
inclina-
Ih»
veto
.
RiflejJlonefulP
del
efperienze
frizzato
e
delP
,
Efpofizione
f
d* inclinazione
ago
108
p.
.
di
accinta
eUu
liquori
pefa-
tali
Ibu
efperienze
.
Sperienza
duce
per
del
eie
provare
fui
cangiamento
P
Elettricità
prof
Baròmetro
p.
1
.
Dello
pofti
fon'
VAria
che
Specchio
Lettera
Acqua
fa
agli
del
Sig.
Obbietti
gio
Gior-
.
Edwards.
p,
Uj
io
PUBLIC
LlBKXRY
rnUHPATHH*.
.„,,"...
SCELTA
OPUSCOLI
DI
INTERESSANTI
TRADOTTI
DA
Ce/P
LINGUE
VARIE
aggiuntad*
O
pufco
VOLUME
IN
Nella
.
MILANO.
di Giuseppe
licenza de*
MDCCLIXVI,
I
Italiani
XIV.
Stamperia
Con
li nuovi
Marcelli
eri
Superi
*
"
Camus
4
elettrizzato,io l'ho ripetuta,
di
che
Barometro
un
e
fervito
no
fo-
mi
immaginato
avea
,
per
conofcere
calcolare
e
il freddo
the
de' Barometri
l'andamento
i divertì
caldo
il
e
deli1
tro
e
,
di
di
tubo
ripiegato
vetro
ordinar;
ne'
come
è
tubo
Queflo
po.
tem-
(JFig. i.)
AB
finizione.
co
Baronie*
medefimo
al
Termometro
la
di
ferve
flromento
Eccone
un
prelfioni
atmosfera.
Quello
è
poffonò
diverfe
dalle
indipendentemente
cambiamenti,
cagionar
,
di
fu
uni
gli
altri
è
AC
faldati
diametri
di divertì
j altri
var
di
rometri
Ba-
rto
compo-
.
gli
dinari,
or-
linea
una
e
.
di
mezza
diametro
e
diciaflette
di
pollici
,
di
lunghezza.
diametro
piede
un
e
di cinque
è
CD
di
è
di dieci
di
di
lunghezza
diametro,
e
ripiegato
mezza
di
linee
di
lunghezza
diametro,
EF
;
tredici
in
B
diametro
è
e
e
di
è
•
lici
pol-
cinque
linee
cinque
pollici
FG
;
DE
lunghezza
"
di
d'un*
diciaffette
di
linee
za,
lunghezlinea
e
pollici di
y
.
Qpefto
flromento
contiene
lib-
tre
e/per* Elettr.
Nuove
di
libbre
mercurio
nella
e
condenfazione
fenfibili
diametro
dà
di
Réaumur.
linea
altrettanto
nel
ed
baffo
io
la
do
egualmente,
Dopo
linea.
elettriz-
ho
offervato
vedo
e
ftromento
per
lo
a«-
zontale,
oriz-
divifione,
G
che
an-
dell'
il
che
po' Copra
un
lo
ften*
della
l'accrefcimento
l'ho
Io
volta
e
fpazio maggiore
fovente
trovato
di
una
•
fulla
unito
Ho
medefima
il
HI,
termometro
la rarefazione
o
tavola
condenfazione
che
"
durante
al mercurio
un
m'indica
quale
,
avvenire
un
alto,
elettrizzato,
del mercurio
occupa
ho
nelP
tubo
averlo
F.
piccòi
lo
nel
fegna
di
che
Io
giudicare
tengo
offervo
e
totalità
fecondo
qualche
e
meglio
Per
crefcimento
mercurio
piccia!
cui
grado
d'afcenfione
,
più.
gni
fo-
,
di
quarto
il
per
ftromento
zione
rarefa-
fi hanno
AG,
linea
una
quefto
zato
tubi
nei
la divifione
perir nella
e
;
3
può
l'operazione
.
Io
nutifiìmo
darò
dell'
altrove
andamento
fottopofto
Aj
al
un
ragguaglio
di
maffimo
quefto
mirometro
Ba-
freddo,
al
e
i
Comus
6
caldo
al maffimo
Quello andamento
por*
.
rà
fine
molte
a
fovra
tempi
Nuovo
difficoltà
quefto
a
metodo
Leida
Dopo
le
te
fperienze
fluido
del
clv ella
ha
della
boccia
ifolata.
il
boccia
fogliedi (lagno
incollo
fulla
di (lagno
ladre
fcio
pendere
boccia
e
alla
di
i
;
coi
ifolo
dopo
catena
alcuni
loro
del
mia
.
e
fuori
di Leida;
ladra
una
denti
quella
criftall'o col
la
to
mo-
alla
dentro
maniera
addentellata
due
il
L'efperien*
proceflb
fuperficieefteriore
orizzontalmente
maginato
im-
fi caricherebbe
.
una
ho
comuni-
corrifpoftoperfettamente
afpettazione Eccone
di
altri,
tot*
igneo circolante, perfuafo
beniffitno
Vefto
di
quello fine
far sì che
quefto modo
per
quantunque
za
da
per
igneo
fluido
col
caffè
a
tentate
mezzo
un
la boccia
{folata.
provato
aver
varj
in
ftromento.
caricar
per
moffe
rialzati
boccia
piede
;
conduttore
giri della
fa
la-
la
nelruota,
levo
Nuove
levo
la
e/per. Elcttr.
catena
la
e
j
truovafi
boccia
ricata
ca-
,
ne
;
cavo
lafciandola
fcintilla
una,
fulla
ladra
di
belliffima
criftallo
o
,
fandola
fui
riefce
tavolino.
pochi/lime
con
Sperimento
fatto
de
Metto
della
la
nel
pneumatica
fono
immobili
avere
V apparato
,
fra
ì
cader
fui
mezzo
dopo
ta
attratle due
e
reftano
campanelli
fcintille
Le
recipiente
lafcio
di
;
elettrizzo
al
;
campanello
macchina
che
concetto
lotto
apparato
"
palline
col
voto
P
della
1* aria
.
elettrici*
de!
catena
punte
po-
efperienza
campanelli
macchina
fatino
Quella
ò
dai
fcoppiano
panelli
cam-
.
al
medefime
rientrar
e
fiano
le
palline
di
i
lle
que-
le
line
palfcio
la-
Se
agitate
prima
poi quello
da
e
fenzachè
punto
l'aria,
percuotere
a
palline,
ifolato
campanello
fubito
alle
ifolati
non
.
fi
fanno
terali
la-
campanelli
mezzo
come
le
nel-
,
efperienze
ripetendo
ordinarie.
più volte
A4
Io
quello
ho
offervato
(perimento
di-
i
Camus
8
colori
diverfi
piìi o
roto
le
fi accoda
de'
te
le
han
fcintille
fuochi
fcintillc
in
Avanti
di
dà
artificiali ;
efalazioni
d'un
fono
che
quello
a
le
perfetto.
meni
l'aria
ne
che
odia
dopo
il
le
fono
d'un
è
voto
fcintille
bianco
perfetto
d'
fono
violetto
al
eftrat-
aver
è
roflb
le
,
ché
allor-
vivace;
quanto
un
che
roflb
più grotta
,
fcintille
var
ca-
compofizio-
la
l' aria
un
poffibile,
porporino
dente
ten-
Quefta
oflervazione
fi
quella
di
Hanksà/e.
Boccia
di
.
conforme
truova
nel
Sperìenza
a
della
voti
Leida
tfalata
•
ho
Io
fofpefo
di
boccia
una
ifolata
al
:
del
rampino
Leida,
dopo
l'ho
e
fatto
il
piente
recifettamente
per-
ho
voto
,
elettrizzata
la
ella
boccia
s' è
caricata
,
fé
come
ftata
fofle
Ho
circolanti
.
con
lato
una
forte
che
,
fu
d'
un
di altezza
pezzo
\
coi
contatto
corpi
ripetuto quefta efperienza
più
boccia
in
di criftallo
ella s'è caricata
ifo-
aveva
d'
otto
lici
pol-
te.
egualmenS$e~
Nuove
Speriménto
efper*Elettr.
del
Sofe
f
elettrice
nel
Voti
*
Prenda
col
quello fperimento
per
Sole
che
facto
è
così
Ad
:
fon**
ad
angolo
far
girar quello
fbvra
fi
vi
e
d'ottone
nel
retto
Affato
nel
equilibra
gira
nel
fu
voto
di
punta
Io
luminofa.
letta
tore,
condutlamitato;
ca-
ago
un
il
pofà
il
conduttore,
indicibile
aio*
,
fulla
Arando
come
per
;
fi
libera
primo
celerità
una
con
piegati
fenfo
nel!' aria
elettrizzato
Sole
tutti
medefitno
Sole
perno
un
te
applicatiorizzontalmen-
fili pure
cinque
chio
cer-
un
,
d'ottone
pio-
un
ogni
ho
piede
un
filo
(lei-
una
pofato quello
le
So-
ifolato
to
fat-
ho
e
,
il Sole
che
medefimo
elettrizzato
ho
conduttore»
lungamente
della
del
iato,
Sole
e
ha
recchia
appa-
è rimafto
aver
aperta
la chiavetta
e-lafciacoagire
d'aria,
il turbine
fé (lato
il Sole
ma
macchina
girato
quefV
r
dopo
immobile;
ognora
col
comunicarle
colla
medefima
folle fui conduttore
Àf
l'ho
fovra
elettriz-
facilità,come
neir
aria
Le
bera,
li-
Comus
io
Le
fpefienze
tre
fummentovate
e
,
molte
altre
fan
mi
che
riferirò
fofpettare
che
ad
altro
il
fluido
tempo
igneo
,
chiufo
in
diaria
fpatio privo
uno
pofla
tamente
perfetche
conduttore
effere
ei
,
la
riceva
vibrazione
della
catino
la
trafmetta
neT
ifolata
Leida
fua
fuperficie
per
quefto
nel
elettrico
per
nel
girare
la
voto*
non
elettrica
d'un
non
pub
ifolato
che
ragione
fcflendo
Sole
Il
mai.
d'una
china
mac-
•
(I carica
non
quando
fimamenté
,
li conduttore
imperfettamente
metallo
ftefla
coi
Comunica
recipiente privo
debolif-
che
La
terra.
concerto
hra
contatto
con
terza
un
corpo
di
bottone
d'aria
il
qual
tocchi
la
,
fia in
la
circoftanti
corpi
caricar
a
fé
comunicane
non
coi
fi verrebbe
non
la .boccia
fi carica;
voto
à
Egli
che
efteriore
modo
,
circolanti.
corpi
qual
il
pneumatica
qùefta comunicazione
per
di
macchina
al
comunichi
la
e
"
che
fperienfca delle- palline
elettrico
dipendere dalla
immobili
llefla
nel
cagione
voto
del
femS*
.
NUO-
Comus
xz
to-"
come
delle
molti
pur
f
diverfe
diverfi
pietre
che
tavole
delle
Autori
fatti
de*
e
elettrici
divenuti
fono
criftatli
e
,
fritto
e
|
loro
fono
mi
di
Molti
armati
erano
foftanze
le
per
foftenuti
o
quelli
quando
elettrici
ferobrati
che
di
par
.
,
l'erano
non
al
e
;
ingannato
fono
mi
corpi
comunicazione
per
af-
per
,
cui
con
ricomincia-
Ho
.
queft' efame
to
Matti
evitare
per
terre,
è
elettrici
tutte
nella
che
attenzione
le
fcopo cibi-
Lo
.
fcoprire
le
proprj
fono
fon
Chimica
quelle pietre, quelle
conofcere
di
binazione
la
come
«
terre»
così
venire
di-
a
coi
quelli
e
la
loro
lor
in
terra
,
praticati ,
"
fatti affin
pietre
d* analizzare
quindi
,
procedi
di
fatti che
i
e
maflima
abbagli
ricerche
mie
le
colle
com-
te.
dominan-
,
fia
quai
a
quefto
e
lavoro
quello
Dopo
la
terra
fluido
qual
parti componenti
potrò
io
che
ferve
univerfale
fia
di
refrattaria
matrice
è
ne
e
re
decide-
trata,
pene-
avendo
le
,
indi vifibili
fegueaza impenetrabili
e
,
a
quello
per
con-
fluicjo;
egli
r
Nuove
egli è alla
che
terre
efpr*
Eletti*.
dobbiamo
noi
tutti
,
che
l'elettricità
quelle ricerche
Darcet
tutti i Dotti
dai
Rouclle
fenomeni
ir*
de'
gnori
Si-
cognizioni de*
le
di
parte
fono
lumi
,
quali in fuefta
t
preferita:.Io
ne
aiutato
e
quefte due
di
combinazione
13
da
fono
Chimica
riconofcittte
.
Ho
elettrizzato
da
pietra
come
cornea
o
fucile
di
agate
,
calcedoni*
jafpide
,
di felce
il
to
là
di
.
a
neffuna
ho
che
fon
Gli
di
pretto
dato
fé*
nicazione.
comu-
zi
duepez-
elettrici
divenuti
ho
trecento,
per
che
trovato
me
co-
fopra",e fot»
armati
e
hanno
dato
,
Qiiefte felci hanno
un
tra
pie-
,
tali
orien-
ha
peraffritto né
foglia di (lagno
una
più di
di
;
Non
vetro»
fcoffa
roffo
né
nera
e
i colori
tutti
numero
,
gitielettrici
bianca
,
fino al
no
pietre filicee»
varie
come
la
un
color
cornalina
.
Tutte
nella
le
ciafle delle
elettriche
pezzi
cornaline,
ben
gai elettrici
?
fi pongano
pietre filicee,divengono
egualmente
di lava
benché
che
il vetro;
liiciati m' han
dato
vari
de1 fé-
Ho
V
Cornar
14
elettrizzato
Ho
alti
,
e
brodettili
quellivenati
fti un
fatto
i
itato
di bianco.
Ecco
riluttato
(Ingoiare
pari fuorché
rifpettoa
Elettrizzo
divar; colori,
fono
attratti che
bianco
marmo
i
verfo
un
fegno. I/alabaftro
aY
è
quella
i
che
e
II
dà
la
alcun
fegno.alcuno.
attenzione
rotonda
forma
confèrva
fègnr elettrici
•
diviene- elettrico
fatti coir
Siccome
riceve
di
pezzo
dà
non
nero
peifettamente^I geffolbnon
più fcrupolofa.:
que-
punti*bianchi
calcare
Quefti faggi fon
in
corpi leggieri non
di
venato
alla
ordinari
.
marmò
dato
fottopofto
Ho
parecchi marmi
pruova
fini, il
m' han
non
fcgno elettrico*.
medefima
e
che
,
alcun
porfidi",gra*
divertì
piiklungamente
fatto
ho
io
re,
torni-
,.
e
fervito
lifciare
ladre
affine d'armarle
fa.
le
che
pietre
Renderò
faggi tentati
quelle
in
che
in
fi» tatte
le
binate, fot topofte alla
ho
hanno
da
altre
terre
fatto
gliare
ta-
"
m*
maniera
conto
m'ha»
"
quelle efperienze
per
in
tutte
dar
refo,
la fcof-
dei
memorie
e
cottura,
pure
o
e
alla
com-
trificazione
ve-
S.
•
r
NUOVE
ESPERIENZE
ELETTRICHE
DEL
D
ME
ai
Fatte
di
20.
E
I M
Maggia
'
'
g
S
O
1775.
'
"
'ir'
,
Continuazione
i
delle
corpiatti
a
e/peri
enze
ricevere,e
elettrici per
IO
manipolazione
prender fi
mentare
abbia
poffibile,che
,
il
la
y
molletta
volte
;
lottolina
in
queffe efperienze :
e
di metallo
*, fo
che
girare
midollo
vuolfi
d'angoli
Io
fperiche
la fuà
quanto
che
gli
fi dia
mf
fervo
è
tef-
fé fi
druna
.
per
appreffarlo al
il difco
prefento quindi
di
precauzioni che
le
meno
figura rotonda
full*
e
fia lifcio
fitura il permette,
pub
fegni
eftendermi
ir corpo
che
i
.
debbono
conviene
dare
a
cono/cere
comunicazione
poflb molta
non
per
di
al
cinque
corpo
fambuco
una
duttore
con-
fei
o
pai-
/
foftenuta
da
Comus
\6
da
Se
d'ottone.
s'
dà
lino
fi! di
un
attaccato
la
pallottola
fegni elettrici
i
della
cagione
è
befi
fé
per
attratta,
che
Iteflò
,
e
non
che
cofa
metallo;
determinare
fé
il
foffe
di
armato
potreb-
non
fperimerita^
corpo
maftice
a
ché
poi-
,
di
e
quello
il tiene
che
molletta
"
to
è
,è indizio
airobbietto
attacca
bracci»
un
a
o
di
tf
cera
,
foftemito
da
Ecco
le
Iattanze
foftanze
elettriche
Molti
Il
di
che*' fono
divenute
comunicazione
•
bianchi.
marmi
Geflò
per
vetrificate^
Montmartre
criftallizzato
.
La
Spato
vitreo
bianco
violetto
,
li
Criftalia
Il
Quarzo
di
Il
Criftallo
U
Criftallo
Il
Criftallo
verde
*
d'Islanda.
calcinato
U.Criftallo
e
di
calcinato.
non
Rocca
di Rocca
di
e
ad
in
aghi*
mafia
dell1 Elvezia*
Madagafcar.
Rocca
ad
aghi bruno
»
Le
Selci
Il
Rubino»
di
Medoc.
II
r
rfptt. Elcttr.
Nuove
II
17
Crifolito.
L'AmetiOo
d'Elvezia
df Oriente,
e
L'Amianto.
li
Il
Sai
bianco
gemma
'
•
verde
Vetriolo
.
ir Carbone
di
La
Pomice.
La
Stalattite.
Il
terra»
*.
Tartaro
bianco
.
Il
Sai
di
Latte
.
La
Sabbia
di
Nevere
vetrificata
.
Lo
La
d9
Spato
di
Creta
AIen;on
vetrificato
Briancon
vetrificata
»
.
Il
Gefib
Il
Vetro
La
ftriato
di
vetrificato.
(lagno
Porcellana
paro.
bifcotta
in
e
L'Argilla
cotta
vetrificabile
L'Argilla
cotta
non
La
Terra
del
coperta»
fola.
vetrificabile.*
Limofino
cotta
.
La
Terra
La
Tegola
Il
Mattone.
da
di
pipa
cotta.
Borgogna»
C^mus
18
Softanze
che
han
non
divenir
potuto
elettriche
*
Nefiun
Argille
Le
I
Bolo.
cotte*
non
bruni
roflì
marmi
,
II
di
Geflb
neri
e
%
.
Monttnartre
cotto
crado
e
».
di
Vofges.
La
Spato
bianco
Lo
Spato
grigio d*Alen$on
.
L'Ardefia.
,
Il Talco
brano
d'Italia
«
Il
V
Borace»
Allume
.
Madrepore
Le
Il
Diamante
che
cie
v
diamanti
con
mi
ottaedro
di
i
e
a
punta
Malaca.
Fifici
e
i
Naturalifti
za
esperien.le
i
che
il
e
ch*ei
defle
i
fegui
bico,
cu-
y
detto
han
quali
elettrici.
fi
non
han
,
fo
fpe-
y
fperienza
ci"
alcun
te
il diaman-
fono
il piatto
Quefta
a
P
tagliati
e
date
,
mare.
dato
ripetuto
ftate
conforme
truova
ho
greggi
fono
ha
non
io
di
Fanghi
bianco
elettrica
fegno
,
Ecco
i
ptfetede-
gli
Corniés.
2ò
aiante
e
della
fon
alla
fcarica
in
iti
circonferenza
fi è
retro
ella
forte,
col
incorporata
la
mille
pezzi
vetro
dal
ad
polvere
ima
fi è
dividendoli
in
ha
e
(carica
confermare
per
la
fa
appretto
dopo
;
fottomefla
men
in
;
che
retri,
batteria
centro
il
beniflìmo
due
fra
porta
carte
,
condotto
ha
due
fra
mèffa
fiata
è
ella
;
dato
tutti
i
co-
,
lari metallici
fé
che
non
il
grìgio
,
di
più
formando
iride
Allorché
quefta polvere
.
ha
ricevuto
domina
fcari che
parecchie
la
,
fcintilla
la
non
fjperienze
fui
eh1
ei
metalliche
Una
tale
criftallii
che
e
le
fanno
mi
forfè
la
fua
affai
leggonfi
vapori
delle
nella
è
turare
congetdi
proprietà
ai
di Abluzioni
idea
Queftc
penetrare.
elettrico
entrate
offervazioni
f.
debba
alle
o
più
diamante
conduttore
effere
ne.
può
nerali,
mi-
foftanzé
compofizio-
conforme
alle
mlValltrtus
pietre preziofe.
fai
Tom.
i.
2J7%
S.
NUO.
21
NUOVE
ESPERIENZE
ELETTRICHE
DE
L
MEDESIMO
ai
Fatte
Speritnze
e
fenfazione
di
24.
Giugno
1775.
-Congetture
fulF
origine
della
cagionata
dalla
/coffa ;
qua-*
le
effer poffa
il
fluido igneo
la
0
foflanza
elettrico
in
;
cui
rifiedé
perchè
que-
fia fenfazione dolorofa fi pruovi piuitofiet
in
T
E
?*^-1
fyerismt
altra*
un
io ho
ficcome
compongono,
i
che
delle, foltezze
uà
die
in
che
parte
una
fatto
l'animalo
che
pure
anche
quelle
con
feparano
procefli chimici
potranno
,
fomminijffrare. de*
intereffante
parte
non
del
abbia
corpo
lumi
della
né
fu
no
fenome-
quello
elettricità.
Non
articolazione
fottopofto alla
ciafcir-
co»
v' ha
eh1
feoffa.
Sono
io
Corìius
22
corretto
Sonp
de'
corpi
rifalire
a
render
per
T elettricità
che
alla
zione
forma-
fendibili
preferita
he
fetti
ef-
gli
Il fluido
.
igneo
fcolato
empie
lo
ciò
che
con
nella
loro
me*
Si
aria
può
ma
non
,
gli
de*
efleri
tre
igneo
o
imprigionano
folo
tutto
fpazio,
quello
in
formazione
dello
aria
.
formati
fluido
coll'aria
quefV
Tutti
igneo
fono
regni
chiamali
di
fpazio
fluido
del
truovafi
e
"
.
lo
privare
fpazio
e
llo
que-
mefcolato
o
,
fpazio frappofto alle
fluido
Quefto
costitutive
loro
lecole
mo-
difiufo
in
.
i
tutti
vi
corpi
e
regno
fa diverti
alle
loro
Neil'
animale
.
"
diverfe
eofti-
parti
l'armonia
che
ci
,
;
e
nella
egli
è
il fbttiliffimo
te fenfazioni
reca
pianta egli
ftabilifce la circolazione
i embrione
fviluppa
te
agen-
Nel
(*)
gno
re-
.
"-minerale
non
al loro
,
tuenti
e
ùfficjfecondo
egli perde
fua
fluidità, e
deboliflìmamente
che
comunica
la
col
fluido
(*) Queft' ipotefi
4a
altri
ma
"
non
i
\
che
fiata
una
adottata
ipocefi
anche
II
.
T.
[
e/per.Elettr.
Nuove
fluido
circolante
nella
che
fufione,
quefto
in
egual volume
fuo
avendo
fpazio più
igneo
;
circolazione
di
di lui
e
,
che
lo
la
attività
che
inviluppi
loro
e
la
in
il
che
Il
la mafia
Tutti,
i
un
e
iftante
ne
vie-
non
di
e
quefto
da
la materia,
fuoco, che
il
lafcia
non
del
indeftrut-
il fluido
i medefimi
corpi conduttori
la
dopo
che
vetrificabile
fulmine
in
e
fi
cóme
penetrando
quale
l'aria
,
producono
parti,
altro divide
air
gii
vano
impedi-
e
comunicazione
racchiudeva,
mafia
tibile.
lue
diftruzione
;
libertà
in
mette
corpo
fi rompono
ritenevano
moto,
interstizio
ra
ricupe-
corpi combuftibili
dalla
non
fluido
un
i
diftruzione
fé
fluido
Quefto
la
colla malli
,
tutti
in
impedifce
il confonde
delle
di fluido
men
,
l'unione
vede
e
che
quando
lo
nel
,
ciò
imprigiona»
fua
racchiude
due
,
è
a
pefo fpecifico
un
materia
quefto
Affa
minerale
regno
,
gli altri
che
circolazione
Il
flato.
che
maggiore
ha
non
e
vi comunica
non
;
23
elettrico
ti.
effet-
no
elettrici fo-
'
Cmus
14
ridotti
no
in
batterìa
una
elettrica
fottil
quello
dalla
cenere
fluido
la
j
rapidità
penetra
un
feparazione delle
la
fcarica
forte
cui
con
corpo
fue
di
duce
pre-
parti
il
e
,
dèi
ravvivamento
fuoco
dell'
e
che
aria
,
fra
chiudevafi
effe
neir
aria
nel
e
l'arena
come
i, metalli.
fluido-
infetto
con
macchina
fi giugnerebbe
Che
il
fluido
prova
de' metalli,
elettrico
del
meglio
La
e
la
di
ei de-
che
in
teria
bat-
una
uccello.
foltanto
conduttore,
fi ottiene
quefto fluido; attraverfó
^metallica.
;
cenerile
in-
tori
Labora-
un
feorra
che
fa
opportuni
incenerire
a
che
.mezzi
«
feperficie metalliche
il
noftri
forte.,
-Coi
proporzionata
te
for-
Ognun
pianta
ne'
l'elettricità
una
uni
a
quella guifa
a
tutti
d'occhio
una
corpo
fpazio
calcino
cenere.
,
flogifticaun
fa
Io
batter
«n
animale
un
piccolo
a
in
reftan
dello
igneo
fottopofto
ridotto
è
il fulmine
che
parti divife
nell'acqua.
Un
fckitilla
le
;
le
te
nien-
calcinazione
col
una
lafìra d'ottone
far
paffare
fottil
ia
maf-
della
mia
bat-
f
Elettt.
-e/per.
Nuove
batteria
finirà
e
,
elettrico
9
e
in
in
La
la
animale
circonferenza*
eflerna
di
ignea
dai
mosfera
all'at-
fa rifluir quella
centro
nel
9
vittima
V.XIV.
dello
che
qual
è
La
.
ne
me-
rigurgitar
poco
l'animale
fperimento
B
a
0
poffibilifli-
il farla
pretto
t:afo
più
£N
l'apparecchio.
fino al cuore,
rflaffa
comunicata
quello fperimento
in
mo
alla
centro
all'indentro, condenfandola
fecondo
Neil9
.
d'una
animale
d'un
per
ra
atmosfe-
una
poco
igneo
che
igneo
forma
a
infetto.
fentire
vibrazione
fluido
fua
penetrane
un
fluido
fluido
La
con
fi fa
agifeepredò
che
,
fo
del
quello
nella
IV
,
non
circolazione
e
li ridurrebbe
animali
io
come
feofla
igneo,
fé
che
quella guifa
cenere,
talli
me-
,
il metallo
degli
de'
nell' interno
il fluido
leverebbe
interno
Il fluido
l'interior
penetrale
convertirebbe
terra;
neir
Se
.
tola
cor-
fempre sflogifticando
e
,
parti
tutta
ridurli in calce.
forza
a
già
è
ufo
penetra
liberamente
ria
di
a
non
che
le loro
forza
a
15
il fuo
farebbe
cagione della
26
Comus
—
-ì
la
ienfaztone
iu
un'altra
dovuta
è
l'animale
che
delle
fue
alle
in
piuttofto
alle
alle
fo danze
alla
loro
forma
conneOTioni
e
,
,
articolazioni
loro
diverfe
compongono,
parti
che
parte
una
hanno
V
delle
fo-
.
che
ftanze
trafmetton
la
(coffa
ed
altre
che
non
,
che
trafmettono
la
non
Quelle
.
la poffon
trafmettere
molli
altre foftanze
,
liquide
o
,
poffon
non
della
riceverla
igneo,
le
quanto
naturali
qualità
vi
han
ha
di
le
Le
fattizie
o
elettriche
incorporato
colla
materia
parti
di
che
non
quefto
ze
foftan-
debbono
le loro
fluido
igneo
primitiva.
e
a
più
Pia.
facilità
comunicarli.
conduttrici
quefta proprietà
;
,
fluido
trafmetton
gione
ca-
feft ano
quefte
lor materia
a
di fluido
mani
quefto
a
omogenea
foftanze
confeguente
Tutte
tro
ve-
hanno
tanto
che
materie
l'elettricità coiraffritto.
o
che
almen
effe racchiudono
ma
il
me
affritto
per
ed
,
lettricità
l'e-
ricevono
confidenza
poca
graffo
ficco
comunicazione,
per
;
olj
come
,
la
che
e
fcoffa
alle
che
non
per
vono
de-
particelle
.d'aria.
Comus
28
porta
igneo
è
ma
di
tutta
è
n' occupa
ei
puro
,
incorporato
fti medefimi
bili
elementi
è
Egli
•
con
que-
indeftrotti-
e
chiamali
che
mafia
,
che
all' ambra
ed
vetro
dire
primi
quefta
a
gli interftizj »
così
per
,
il fluido
elementi
quelli primi
Cam
noi
tori
debi-
)
fpiegare
le
tutte
niverfo
fenomeni
folo
un
agente
degli
modificazioni
prefenta.
Tutti
i
lor diverfa
gnizioni
co-
un
no
gior-
della
tura
Na-
di
cagione
,
efferi
che
l' U-
%
ali1 analifi
fottomeflì
corpi
manifestano
elettrica
alla
i
tutti
d'
via
per
forfè
quali guideranno
le
a
cognizioni elettriche,
noftre
delle
diverfamente
fecondo
Fazione
compofizione
che
,
ha
quefto fluido
fu
di
loro
fi
Diftribuire
.
poflbno
quefli corpi
comprende
in
tutti
clafli ;
tre
che
quelli
la
ma
pri-
ricevono,
,
e
danno
fegni
i
comunicazione
;
conduttori
e
elettrici
la
feconda
trafmetton
àfFritto e
per
quelli che
la fcofla
,
quelli che
né
trafmetter
non
per
ricevono
alcun
comunicazione
,
la fcoifa*
; la
fegno
e
non
fon
terza
per
ritto
af-
poffono
Ecco
.
per
ejper. T$lettr.
Nuove
le fóftatrze animali
Ecco
fegaendo
if
ho
eh' io
delle
l'ordine
lizzato
ana-
dadi
qui
ftabilite
*
ET
s
£"•?
5
Qrto
a
l' rH
-
1 t« ?
O
°
"ss
D
'lì
cu
f
re
~
sera
ìi
3
^5;
"rr
**
«-rt A
rt
«
rrl
A
rt
I
2
8»
3 a*
S
2:0
2.E
S* Si
8
Al
ò
°
8
a
""
y*3
"=^5
•»
S
Beccaria
32
.
Gratifluno
efpèrkriéntì
fuoi
co'
coli'
il Mercurio
inferL
Egli
da
Termometri
dall'
l' altro
uno
da
queir
vicende
le
fleffe
all'atmosfera
Amendue
immaginati
no
produconenti
apparte-
all'
non
,
difficile,che
fia per
Ma
ben
parlando
ufo
che
ifteflb
,
inamente
mometri
Ter-
quefti
per
a
me
,
all' Autore
ficcome
pure
fé
;
dei
mezzo
.
furono
na-
de' luoghi,
caldo
attirimi
tezze
al-
mercurio:
che
del
fembranmi
le
che
per
errore
due
di
altezze
conofeiute
,
.
del
le
correggere
già quafi
rifponde
errore
calore
incollante
per
Logaritmi
dall'
Barometro
accre-
correggere
per
che
cioè
corruzione
la
che
dimo-
all'
fua
equabilmente
ciò.
:
del
efpanfion
caldo
del
fcimento
cui
di
ftudiato
s' é
quel!' ingegnofiffitnoFifico,
flrare
fee
ciò
rapprèndere
fu
mi
fom-
pare
il fecondo
metro
Termo-
riufeire.
del
fuò
Barometro
bene
Seb,
affai
cofe
v' ammirò
che
fanno
to
mol-
,
onore
air
efattezza
fua
e
diligenza
,
pure
ore
fi
rogliano
eoa
quello
mifurare
le
f
JjafumCTTB*
le differenti altezze
55
dif$|tivi icorgo"
due
,
die
ad
effo
da
defiderarft che
fi
mova
Barometro
d9
con
a
di
Barometro
un
afportare il
coli1
Io
fingo
In-
mi
.
ovviato
aver
fpazi©
lo
,
fi diminuifea
non
ramente
libe-
più
che
fecondo
i
Primo,
*
mercuria
H
il mercurio
fopra
roto
altri Barometri
gli
finora, fòtib comuni
immaginati
è
tutti
con
difetti
quefti due
fempliciffimacoftru-
lione.
Ma
di
prima
defcriverlo
di
dica
que' due
Barometri.
Tutti
vizi
comuni
almeno
quegli
,
poffono- evitarfr, riduconfi
che
ad
fola
una
naturai
forza
reftano
mercurio
coficchè
y
una
più
dee paffare
,
allora
qualora effo
(betta
trova
molte
le
parte
una
certa
da
une
|
la
quel-
dei
ali9 al-*
pia ampia
una
Barometro
refillenza ; porche
particelledeano
B
a
particelledel
le
attaccate
,
tre
cui
con
mente
general-
cioè
cagione,
de9
del
gli impedimenti
del mercuria,
movimento
ad
sì
cofa
alcuna
che
Signor Conte,
io
tetemi
permet-
,
ftaccarf
dalle
Beccarti
34
dalle
ónde
vicine
pillottile
formar
,
ofltai la colonna
mafia
del
mercurio
C'A
,
Sentì
»
il
pure
effenri
egli
Sig.
una
De-
Lue
forza
certa
mafia
minore:
alto
il mercurio
viceverfa
di
al
del
rello
fu
di
che
per
io
,
nella
parte
quefto
Or
fuo
a
dire,
quefto
poiché
non
eh1
egli
in
ne
te
annet-
la penna
che
che
una
perfetta
fé
ficcome
avverte
,
per
Aggiungali
del
robinetto
v' inferifee
,
continuità
guitanto
per
fvelga.
diligentiffimamente tagliata,
una
qualche
oltrepaffare
l'impedimento
;
havvi
aperto,
mercurio,
fé
zio
vi-
Barometro
,
così
*
re
.
eftranea
efia
fu
tubo
braccio
mercurio
può
non
al
(otto
pia
efiere
quei che
nel
(fimo
fé
a
Barometri,
parte
più ampi
brevi
nel
per
in
feorgefi
ifteflo
mafia
baffo
erano
poiché
que1
nella
erano
più
inferiore
in
attrae
offervò
egli
la
cui
per
mercurio
quindi
più larghi
fa
del
maggiore
affama
anfci
;
,
la
la
comunque
non
co' tubi
;
E
avrà
mai
in
fatti
*
ingenuamente
,
l' Autore
,
mentre
il
Barometro
fuo
afportafi
rit-
di^
Bar"mefr§
3 5
.
ritto,
il mercurio
colle
ii
penetra
di
robinetto.
Ma
tenui
Tue
(lime
che
fugherò
ticelle
par-
ferve
y
-
eziandio
ommeflb
difètto
quefto
\r
,
?*è
poi
altro
vizio
ben
cagione d'inganno
peggiore
poiché-
,
è
lo fteffo Fifico
Gonfefla
?
che
Ginevrino
dalP
«purgare
che
talordevefi
fé
net
aria.
tubo
Or
il
chiufo
delle
darà
altezze
,
può
entrar
fàlfe
alcune
o
mifure
le
almeno
la
falfità
diftruggere
d'alcune
la
una
di
fi fa
e
agevolmente
pub
verità
tutte
;
y
che
chiaro
piccoliflSma, d'aria,
comunque
barometro
è
egli
.
•quantità,
fuo
il Barometro
che
molte
a
y
s'
quelle
Ciò
premefTo
ii
cui,
in
mio,
in
move
eflb
iìbile
;
,re(la
aflblutamente
e
lo
.
vengo
a
facile
parere
difetti
con
ho
e
,
al
ora
mio
tutta
nel
fpazio
ficcome
mente
*.
fummentovati
due
dei
appoggino
la
j
:
tro
Barome-
v'è
niuno
il mercurio
libertà
braccio
voto
d'aria
detto
d'una
pofchiufo
:
è
fomma-
fempliciffima coftruzione
B
6
tronde
al-
Con-
.
Seccati J
jtf
Confitte
ififr
2*
elfo
)
in
^
:
pollici
30.
l'aperto
,
pollice
e
qualunque
circa
uà
air*
evvi
non
altra
né
robinetto
•
alcun
Barometro
del
moto
ile
tratt,
al
mercurio
dimento
impe-
mercurio
dall'
poffa nafccre
quello che
v' ha
Non
aggiunta
quefto
al
del
ha
,
difficile
in
aito
è
AB
CD
pia:
alcun
non
,
pertanto
di
mezzo
tubo
tro
chiafo
braccio
ABCD
continuo
tubo
un
vetro
adefione
dalla
o
tura
curva-
,
del
è
di
tubo;,
pochi/lima
quello
al
mio
io
Barometro
nel
trafporto
punto
mercurio
che
non
chiufo
BA
A
Con
dell'aria
oliane
ta
a
diritto
fparfa
ballò
urtare
)
e
colonna
quefto
braccia
altro
non
percoterc
del
minore
fé
v*
il punto»
A
urto
è
,
refidua
fra'l
nella
fa
la
gnor
Sidiafi
poi
le
ambe
e
.
ancora
feoffa
,
fé
del
a
ché
trafportarlo , ( poi-
con
mercurio
riguardo
,
Barometro
Qualunque
lo
cagiona
nel
nel
Lue.
di
piene
confeguenza
trovafi
che
De-
quefto impedimento
ma
fotto
mercurio,
colonna
viene
minore
,
rifpinAB,
e
da
Beccaria
5 8
tavola
la
ali9
porzione
fo
paflare
,
nel
chiafo
braccio
tale.
giuda
insù,
ta
inclina-
'
il
tatto
rio
.mercu-
Introduco
BA
*
quindi dell' altro
fino
che.
a
mercurio
il braccio
pieno,
ma
rezza,
to
di
cipio
prin-
a
ficuimbu*
un
.
il cui
(figj^)
INE
vetro
Ho
infieme
preftezza
e
la
nel-
maggio»
con
teramente
in-
ancora
faceva
io
opero
ora
y
tetti
BA
ridondi
ne
Così
CD*
piegatura
chiufo
e
riprefir
varie
a
NE
rubo
in
,
N
e
è
insù, ed
air
piega alquanto
lunghiffimo,
coficchè
( tenendo
come
s'è
)
net tubo
DC
fottiliflìmo
la tavola
,
inclinata
detto
,
trodurfi
fino
e*
in*-
pofla
tutto,
alla
ra
piegatu-
,
arrivi.
C
vola
Così
dall'
il mercurio
la
inclinata
tenendo
che
IN
imbuto
,
,
refta
ta.-
elevato,
nel
piovere
tubo
pafla pel
braccio
BA
NE,
cui
e
tdfta
a
va
ramente
integ-
,
riempie»
inutil
Reputo
ebullizione
ne
in
del
quarti
tomettefi
di
al tubo
cofa
il
mercurio,
linea
per
qui parlare
e
della
dinotare
della
deli*
divifioche
carta
i
fot-
gradi
par-
;
e
r
Bamnetre
39
.
parlerò foto della
facilità
(Scurezza
e
con
,
fi
coi
e
può
votete
.'
tràfportare
Nella
traforato
fondo
nel
la fom'mità
reftante
fi
E
mafchio
buffo
di
che
veniente
con-
Barometrò
il
vare
ener-
voglio
del
luogo
in
M
ricurvo
inferiormente
pia
col
chiudere
quando
il tubo
metto
nel
femmina",
vite
del Barometro,
lraltezzà
forò
traforato
quando
.
buffo
mente
ferma-
Ve
e
fiia è
pofla efattamente
trafportaffi
di
quefto cubo
inoltre
mafchio,
grofla
quefto
in
aperto1,
mòdo:
a
V
F
cubo
uà
dell' altezza-
ampiamente
onde
S
-, entra
del tubo
figillata
;
dee
tavola
in
pollice figgerti
un
riempire,
nuovamente
,
di
pur
al dì fuori
é fatto
allora
nando
incli-
,
a
limile
vite
ed
la tavola
eguale
*F V
:
di
ficcome
,
fi
avvifato
il'tubo
vota
CD
fopra
fioo
in
l'aria
che
al
BA
che
,
forma
in
tafi folo
tavola,
0
B
un
di
non
di
non
poffa
opponfi
punto
la
penetrare
piegatura
angolo più
acuto.
rovefeiare
interamente
inclinarla
nella
C
a
,
fenza
s' è
che
Avverk
politura
op-
Untarla
4©
•
oppofta
.
DC
i"
rimetto
1 ofTervazione
fatta
ho
do
Quan-
s' è indicata
che
quella ,
a
,
che
il "mercurio
vedalo
avea
un'
m
polla,
am-
,
chiudo
la
frammettendo
che
Trafportar
riffimamente
fi
hi
fondo
di
dal
riceve
agitarti per
e
ficu-
alla
fcatola,
una
la
trafporto.
il Barometro
pub
na
pie-
effetto
per
,
fcofle,
ferva
faltare
perà
non
,
le
dilatarli
pofla bensì
del caldo
vite
fponga, onde
di
pezzo
un
,
il mercurio
colla
S
matrice
tavola
S'
FV
quale
no
attacca-
.
in
e
il Barometro
due
in
ad
vengano
egli
fui, dorfo
tal
chi
coficchè
efli
guifa
Penfo
trafpor-
,
le
paffi
allacciategli
in
correggevo
braccia
,
fiffati verfo
cordoni
altri
due
tavola
raddoppiati
cordoni
ta
alla
cima
fui
la
che
metà
la
ventre
tando
por-
,
fcatola
tal
te
penden-
Barometro
.
pofla
a
così
cavallo
trafportarfianche
in
ed
barca
,
ec«
OS-
41
OSSERVAZIONI
TERMOMETRICHE
Calore
Sul
DI
del
Umane
Corpo
ANTONIO
ROLANDSON
MARTIN.
del?
Aiti
delle
Accad,
Se.
Svezia
di
.
l'uomo
PUb
(Paria
che
corpo
;
egualmente
;
fredda
più
può
vivere
Offervafi
filo
bene
però
prio
pro-
calda
fia
ove
affai
vive
e
del
fia
calda
più
temperatura
una
reggere
fia
ove
F ambiente
che
.
opera
diverfamente
i differenti
ho
gradi
fatto
delle
tri"Ae^fepKH©e
il
caldo
dell'
del'fuo
fteffo
,
uman
mei
dell' Atmosfera
fia
per
relativo
Io
come
diverfe
nelle
al
tanto
per-
termome-
indagare
corpo
elfo
fecondo
noi
caldo.
oflervazioni
féttidi
caldo
di
fopra
diverfi
gradi
.
I
ter-
Rolandfon
42
I
dal
che
io
fiuo
all'
termometri
Maggio
furopo
1763.
i termometri
Aprile
la
uno
17Ó4-
di Svèzia
comuni
nominatamente
adoperati
ho
fcala
cui
(*)
,
fui
fatta
,
legno
ghiaccio
che
punto
primo
vi
volea
da
6.
del
il
Feci
quefte,
le
fra
ftomaco
9.
Dall*
(*)
leggefi
che
appare
adoperato
gradi
del
s*
*
io,
i
dal
di
gradi-dei
una
V
camera
era.
aperta
ad.
.
che
Memoria
Accademìque
di
Dijon
di Svezia
Termometro
di
Tt
ivi
antimeridiane
quefta
Sig» Rolandfon
Termometro
4*
efige-
che
termometri-
ore
in
e
CoI/eQion
nella
che
,
eftrattó
le
del-
fegnafe
per
caldo
a
,
le
digiuno
fino
l'altro
ofTervazioni
e
,
del
grado
e
ghiaccio.
il caldo
minuti
8.
fopra,
quarto
corpo:
,0
altro
un
di
un
del
fopra
e
,
efattamente
x
del
parti
fedamente
;
determinare
ben
a
di
al
gr*
detto
diverfe
a
85.
avea
del
mezz'ora
va
fotto
z\ di
fotto
di
Col
al
gradi
100.
30.
e
,
d'ottone
ai
di
era
,
paragonati
Réattmur
furio
ai
me
co-
Calore
de' Gradi
Tavola
ebbero
le
del Corpo Umano.
temperatura
e
i
Piedi,
vil
_-
che
di Calore,
il Baffo-ventre
Mani,
43
Petto
nella
dell'Atmosfera.
,
varia
Rolandfon
4*
Rolanàfon
Dk
Calore
del
Corpo
Umano
*
47
Rolandfon
48
precedente Tavola
dalla
Rifulta
y
I.
produce
atmosfera
caldo
di
rifentono
ne
e
corpi
piedi,
ne'
e
nelT
differenza
folo
non
le
nel-
,
che
molti
nelle
ma
caldo
grande
una
ne9
efterno
mani.,
del
la differenza
Che
fé
Aimo
cofce
eziandio
,
nel
Queft'
petto
però
caldo
di
talora
nel
gr.
al
inai
nella
ma
fopra
il
gelo
:
ma
;
in
di
ed
freddo
ebbi
di
ivi
l'
le
mie
a
gr.
ni
ma-
che
avelli
cioè
a
indi
a
poctfe
furon
face/fi
febbene
ore,
calde
a
gr.
ebbi
32.
i
bevuto
e
alla
qualche
fera
cofa
dopo
niun
gr.
,
che
8.
,
movimento
dopo
io.
all'aria
aveva
anno
vrebbe.
do-
ai
io
calore,
tutto
quello
fentirfi
ftanza
mia
ni
cagio-
d'efempio,
molto
grado
minor
provato
15.
dalla
no
apporta-
maggiore
cagion
a
che
no,
ordinario
facea
17Ó3.
aperta,
mede-
delle
corpo
or
ileorfo
Così,,
Marzo
ne'
vedefi
come
freddo
un
fecondo
che
fte/Ta
,
rimarchevoli,
or
la
Tempre;
è
V'hanno
Tavola.
dell' atmosfera
azione
.
non
gradi
fimi
,
il
zj.
:
elo
dicatman-
giare
dei Corpo Umano
Calare
giare
'1
e
IL
atmosfera
che
variazione
in
fa
a
a
in
e
cV
parte
efler
della
nel
pub
la
'-iriano
nella
e
del
fopra
della
è
mano
offervato
in
trovafi
a
mani
37.
delF
gr.
3Ó.
in
il petto
è
V.XW.
il calor
è
flato
fempre
,
Per
3^;
crefeiuto
e
fredda,
febbre
una
del
tempo
a
to
fia-
efterno
ma
l'interno
,
a
è
,
offia
orina
5.
vente
So-
mare.
fìomaco
,
1
non
cib
il calore
gradi
dello
e
fui
37.,
il caldo
il che
effendo
viaggio
un
no,
autun-
gradi
a
38.,
gr.
info-
gr.
Luglio 1763.
3.
notato
di
appena
principalmente
,
delle
Ai
nell'
cioè
deve
caldo
del
peno,
era
le
febbri-
ciò
in
e
$
primavèra,
ve
de-
attribuirli
principio
corpo
del
e
gelo.
naturale
che
rifreddarfi
ftanza
cagione
V atmosfera
mentre
al
qualche
a
ricercarli
e*
lito
la
mano
,
p.
,
.
mano
,
corpi
ftraordinaria
una
parte
"
do
il cal-
de*
quello
luogo
a
27.
Tavola
nella
con
luogo
a
gr.
a
giorno
Paragonando
dell'
Vedefi
del
moto
49
•
freddo
è
quindi
fino
a
C
(lata
il caldo
gr.
42.
a
la
26.
no
ma-
gr.
della
no
ma-
che
prima
co-
,
Rolandfon
50
il fudore
cominciale
a
s' è ridotta
poco
è fiata
L' orina
la
a
fummentovati
dato
un
ha
in
neli'
fovente
mano
da
ifteffo
un
che
ciò
un
più giorni
qualche
do.
gra-
inforge
giorno
qualche
atmosfera
34.
ancora
per
perde
ne
a
3*$. Nafce
a
poco
a
'1 petto
e
mantenuto
calore,
Inoltre
,
differenza
quando
corpo,
32.
gr.
Tempre
la
poi
:
cagione
d'alterazione.
cangiati
uomo
trovali
17
1765,,
(64.
:
gr.
dai
fino
36.,
ai
37.
in
Nóv.
Genn.Febk
nel
in
il
Die
e
:
gr.
del
dai
in
in
,
35.,
Mag.
e
Giug.
Ag.
e
in
non
nel
come
Lugl. 1763.,
e
Ott.
maffimo
Nov.
afeefe
più
che
a
35.
Febb.
e
,
e
a
fu
Il calore
34.
nel
Genn.
34.
s'alzò
1764.
il gr»
baffo-ventre
ai
33.
,
17Ó3.,
lore
ca-
eMarz.de!
più che
Apr.
36.
Sett.
efterno
nel
petto
afeefe
non
ai
che
efempio
-
quindi
34.
"
,
del
e
Tavola
la
tutta
d'
cagion
a
efterno
del
capgiarfi delle ftagioni ;
al
efaminando
pertanto
dell'
efefno
il calore
che
Vedefi
III.
36,
e
1764»,
gr.
Marz,
.
Die
:
in
/
del Corpo Umano
Calore
Marc.
Lugi. a
in
e
della
fio
a
Apr. Mag.
gr.
24.
:
34.
,
in
ai
21.
de'
corpi
Il
fani
a
Apr.
fcefe di
è
e.
38.
ho
fempre
e
39. ;
una
ma
era
Stufa
a
a
del calore
fiufe
Le
prcndonfi
i
a
efterno
e
,
bagni d'acqua
ne*
ho
Io
•
il Termometro
tutto
ben
derai)
confi-
tal calore
febbrile.
bagni
bagni
ai
gr. 32»
caldi
o
Così
(*) "ove
il_
Cj
(*)
fino
29.
dai 33.
nuovo
che
trovato
34.
20.,
gr.
fall dai
maggiore
alzare
fatto
gr.
entro
a
3 6. gr. ai 37.
mai
artifiziale,ovvero
era
fino
Mag. Giug. Lugi.
dai
e
s'alzò fino
Marz.
non
volta
Giugno
in
1763.
1764.
è
ai
fino
ai
Die
più alto grado
a
e
folamente
Genn*
in Ott.
fino
16.,
a
afeefe
35.,
Ott.
in
Umano
qualche
p.
in
quindi
del corpo
fino
in
gr.:
IV.
ai
piedi in
Febbr.
ai 32.
34«,
e
gr.,
in
ma
37.
,
volte
Marz.
Febbr.
fino
efter-
s'alzò
1763.
altre
Apr.
,
.
Die.
fu
Genn.
in
Il caldo
a
nel
ma
Il calore
mezzo
e
mano
29.,
Lugi.
37.
1
gradi fall
a' 3%
Giug.
5
.
fono
calda
luoghi
ove
,
affai tomuni
ne'
Rolandfon
J2
il
Termometro
ed
in
aveva
afceJle
3 8*
in
-gr.
caldo
in
ed
;
120.
gr.,
a
ijo.
e
fotto
Ebbi
gr.
pur
pia
nel
fatto
mare
altrettanti
pur
gr.
coficchè
collera
forte
65.
mano,
39.
di
viaggio
tutto
,
Nel
tremava.
ardente
ai
ì
a
da
della
38.
edate
una
furor
dal
un
dell'
ebbi
di
fu
6"x
minuto
un
il calore
pulfazioni,
le
dai
era
fecco
e
fredda
da
cagionatomi
che
prima
caldo
del
tempo
bre
feb-
una
il fu-
comincia/Te
,
la
dore.,
mia
calda
egualmente
caldo
mani,
il
mio
i
gr.
fu
mi
cui
a
gradi
42.
l'orina
era
gr.
35.
a
e
era
Trovai
petto,
pure
sì feniìbile
le
e
piedi
miei
il
ed'
;
.
38.
a
in
mano
mie
te
not-
una
caldo,
che
mi?!
„
ne'
il-
il
?..»...
fettencrionali
paed
unii
neceflarj
e
colà
per
,
la
promovere
t
,
Clima
pel
poco
fanno
trafpira2Ìone
che
mòto
,
nell*
arreflata
gli abitanti
inverno
Nella
^
1
do
pel freddi
quel
ftefla
mera
Ca-
.
del
quale,
évvi
la temperatura
egualmente
Tr*d.
bagno
calda
unaftufa,
mediante
dell'ambiente
che
l'
acqua
la
rendefi
mcdcfiraa
It
.
Kelandfon
54
più
che
naturalmente
cioè
gr.
38.
Aere
dell'
calore
petto
L'orina
di
6.*
le
Per
vazioni
paure
ed
legno,
del
Quefte
:
fecondo
fmoffero,
che
immaginarli,
il
Dianzi
caldo
paura
di
era
36,
difcefe
a
d'occhio,
dopo
rifcaldaron
le
un
grado
di.
lore
ca-
cavalli
una
:
mano
a
34.
pub
ognun
;
delle
e
e
la
in
la
per
batter
un
eh9
cioè
,
afcei-
mi
paura,
fegrio,
più di prima
paura.
tratto
un
cefsò
a
trave,
fui Tenia
non
gr.;
mani
di
il
due
foftenea
della
che
cafa
"
io
gr.
mi
{lava-
efaiminato
,
le,
fetto
ef-
un
una
rovefciarono
cafa
detta
la
fatto
mentre
corpo
ofler-
Io
febbre*
pocanzi
quaff
e
le
producono
della
avea
mio
naturale
ctlor
fedendo
volta
un
.
diverfo
una
che
fuo
termometriche
ben
acqutftato
bibite
del
più
e
mano,
itcmfpiritofi:
bere
tali
per
,
quello deli*
e
,
il
crefcere
quello del
38.
gr.
ile,
cofe catt-
di
fa
Ciò
5.0 Per
36.
ha
grado
37.
a
a
a
fuole,
non
ctbarfi
Caffi:
e
orina
baffo-ventre
del
Pel
4.0
Te,
aver
fi
ebbi
io
gr.
7*
37»
Calore
del
Umano
Corpo
55
•
la
Per
7/
Maggio
la
io
non
era
e'1
a
era
coficcbè
;
caldo
deir
v'
due
di
allo
calda
men
fteffo
inferir
Quindi
di due
grado
del
era
del
mio
la
gradi
no
ma-
tre
men,
ra.
V atmosfe-
ancor
fi 'pub,
il
tra
ore
.
trovoffi
ta
del-
era
quello
e
fonno
un
a
gradi fopra
rapporto
atmosfera,,
Dopo
corpo
baffo-ventre
L'atmosfera
e-
15.
niun*
;
,
,
foli
a
il
di
2.
fonno
prender
34.
36.
a
ai
notte
potea
gr.
petto
camera
gelb
Una
:
,
mano
35.,
veglia
cfe
coloro
i
,
dormono
quali
inquieti
del
probabilmente
la
Per
8.°
di
cavata
fi
e
biano
ab-
fognano
,
calore
fangue:.
nel
fangue
calore
II
-
.
della
levate
ftate
il
era
mano
circa
crebbe
calore
cinque
un
.
delle
ma
dieci
minuto
9." Nel
in
quando
fon
t
\
di
e'1
degVt
,
di
tempo
il
polfo
facea
in
che
anzi
di-
più
amori
mometro
Ter-
Il
latte
.
è
tempo
pregne
gr« 3 5.
fangue
s'alzò
pulfazioni
tal
efletidomi
qualche
cioè
tempo
capre
ed
,
once
dopo
56.
gr.
gr.
nove
gradi,
buoni
a
31.
a
non
a
J7.
gr.
;
oltrepafla generalmente
VL
Rolandfon
$6
Così
VI.
quali
le
Pel
2.0
è
digiuna
la
.
il calore
mangiato.
d'aver
metà
Alla
foltanto
fu
d'up.dormieàte
mano
efler
la Tavola
fecondo
laddove
gr. 33.,
delP
36. gradi. 4,0 Pel freddo
a
:
6.)
"
d'Agofto
dovea
V.
num.
3.0 Dopoil~fonno (nmu.V.7.):
a
minore.
digiuno
dopo
che
minore
Tempre
(
paure
ftomaco
A
:
divien
corpo
principiòdelle
Nel
i.°
del
il calore
cagioni pe*
delle
fono
vi
A
,
lungamente
fcaldarfi
gradi l'uomo
13.
o
12.
molto
e
fenza.
può
vi*
meno
pub
non
in una.camera
reggere
sfera
atmo-
ri-
reggere
,
quando
5.
dai
Un'
:
15.
altra
è
a
della
che
vacche
Agofto
nel
ha
Febb.
di Marzo
fangue
e
ha
folamente
ne
ha
nuovamente
ai 24.
cavatomi
cavatomi
5.0 Pel
ne
agli
/udore
8.
Ai
.
35*,
ai
e
Il
36.
Genn,
Apr.,
«.
avea
ne
34.
mio
gr.
1763»
aveji*
,
30^
35..
avea
Giugno
ie
Ur-
$"S.gr.
,
in
effere
di calore
l'abbiamo
in
o
agli %
12.
diminuzione
dall' atmosfera
8.
gr.
trovafi
mano
i6.,etalorancodai
ai
prova
cagionata
delle
della
il calore
allora
gr.
dell'atmosfera
il calore
,-
del
Calore
adendo
fatta
della
quello del
davamo,
lunga
una
mia
mano
petto
di
era
VII.
della
vicina
il calore
tutte
vien
h"
piti
ftagionh
del
petto
e
de-
velocità
ineguale
il
xnedefime
altra
qualche
talora
Io
,
mani,
Sovente
e
però
eccezione
o
,
circoli
eoa
flavi nelle
di
cagione
fono
mi
s'av-
afcelle
delle
fangue
perchè
o
,
ed
quefto
delle
piedi.
%
fo-ventre
baf-
del
,
quel
perchè,
avvenga
fu-
uniforme
A
quella regota foffre qualche
ciò
,
che
fronte
il calore
per
quel
ma
gr.
37.
lore
ca-
35.
gr.
appreffo
ultimo,
il
,
foli
le
in
per
di
Generalmente
eguale
57
patteggiata
era
e
l
,
trovali
quindi
Umani
Carpo
parti
zione
varia-
fredda
fentita
la
.
e
calde
e
pub
Schiena
le mani
anche
iudato
:
petto
fia
delle
mani
-un
34.
a
è
efempio
VIII.
di
calore
Secondo
feiiza
aver
,
,
Si
j
37.
chiede
naie
gr;
del
VI.
num.
tolerar
le
35.
a
,
a
al
che
avvenire
il calore
del
quel
mentre
,
che
apportammo
5.
fovente
qual grado
fi poffa iteli*'
Atmosfera
proprie
C
5»
ì
ofjjerienze pu"
i'upr
Roland/m
5?
V
formandone
uomo
fopportare
di
óo.y
50.,
do
entrai
e
di
t
ed
5o*"
che
ro
ora.
calore
fina
avvezzi
ben
ma
IX.
quando
in
agifce
ftufa
il caldo
a
che
g^do
fu
alcune*
un
6e.y
fé
ma
70.
altrui
corpo
aliti
uno
il
far
lera
fi tol-
da
,
•
reggere
gradi,
poiché
fuo
il
tutto
del
parte
una
fuo
fiato
fembra
accefo
fuoco
(*)
come
,
proveniente
pub
folamente
fu
fu
fi
non
può
uomo
agifce egualmente
;
.
egualmente
è
parti
o
a
d'ora
quarto
parti deffotpo,
che
pocanzir
una
corpo
le
maggior
a
caldo
il
tutte
d'uo
lungo
a
Quando
fenfibilea
Diflì
più
non
fino
reggono
,
7 5- f
Colo*
60.
t
40*
fop portai
ne
,
reggo
vi fono
quindi
ma
a
tare
appor-
potea
non
poco
ftufe
nelle
volta
gradi/,
40.
bagni cai?
a
gradi. Qjxan-
75.
Finlandia
fembearon
mi
fino
per
nemmeno
gr«
ftufie
la prima
per
bagni caldi
nelle
1* abitudine,
poco
a
poco
a
Nel
fa-
.
è
'
re
•
(*)
per
col
Ciò
cui
proviene
la
loffio verfo
forfè
fiamma
da
d'una
quella
fte(Ta
candela
,
un
corpo
,
agifce fu
ne
cagio-
fpinta
di effe mol-
Calore
it
ir
ha
bagno
de*
potata
festiva
del
piedi
a
ai
65:
60.
cPun
gr.
tutto
fi
non
,
un
abbruttir
le
;
tollerar
labbra
Io
e
fi può
non
che
fia
di
fenza
Dif-
ftomaco
il Caffè
'l Te
e
fé
gr.
40.
,
bendolo
for-
non
palato
il
.
,
m$dio
Il calor
X.
„
,
abhruftia
altrimenti
•
,
.
prendere
caldo
più
po,
cor-
licore
un
y
fatti
pof-
fui
calore,
-d'egual
iamolo
parl-
fi
agifca
bere
pub perb
Ce fi paragonino
quali fopra
che
fui
gradi
cola
der
f
li
me
:
45-
e
tenue
caldo
cibo
mangiare
gradi
febbene
(*). Così,
fano
40.
75.
o.
principio
a
affai
;
5f
.
45.
gr.
fono
intero
Umane
appena
"
reggere
ardete
corpo
Corpo
in
dell1 atmosfera
,
C
jp
pili che
cui
6
farebbe
non
co!
calor
ftio naturale
.
Sig. Kaffher
del
Nata
Svezzefe
\
ftato
tradotti
dalle
Accaddi
che
oflervaro
Svezia.
il noflro
po
cor-
,
pili
fenfibile
che
dcnfo
in
un
al
caldo
in
Così
raro
,
.
ferabra
febbene
da
del
tede/co gliArt*
in
E"
(*)
cjbe 6*
*
talora
efaminata
fia
Nota
.
del
piti fredda
col
lermometro
Traduttore
un
ambiente
1* acqua
dell'
da
fred-
atmosfera
r
me»
tede/ce*
freir
Roland/m
io
ire freddo
Cui
ai
tenere
a
Ai
18.
gli
abiti
gradi.
20.
ancora-
ad
comincia
20.
fa
dell'
inverno;
caldo,
di ;
e'1
il caldo
freddo
sé
fentire
medio
flato
freddo
tali
a
e
Lo
fotto
i gr.
freddo
il
28.
caldo
del
Il caldo
il
tutto
m
e
generalmente
é
ne
rende
che
fi ha
al
molta
lenza
dita
Ma
parte
fibilità del
in
che
fopra
nella
cui
e
£e ho
io
do
il gr. di cal-
nelle
dell'
ftufe
acqua
;
e
diocremente
me-
gerli
immer-
poflonó
tutto
del
l'abitudine
,
minore
o
freddo
,
abitudine
y
feottinfi.
maggiore
caldo
ia.
piace
gr.
quefto
calore
calda,
XII.
è
a
calda
Un
37.
o
generalmente
corrifponde
le
-$6.
; ed
vivaci
,
che
di
carpo,
finite»
corpo
gr. 28.
a
g«a»
comincia
26.
.
letto
trai
uomo
né
mano
quali
ne'
2*5», "ei
i
pida
te-
temperato».
dell*
era
la
gradi
ma
;
è
.e
L'acqua
.
XI..
ma
fhte,
la
il veftito*
confiftere
i"*
uomo
un
quelli gradi,
appunto
Newton
pub
gr.
avvicinarti
bifogna alleggerire
ha
caldo, è dai
né
s'abbia,
ha
fen-
Devefi
all'
.
potuto
di
poi
reggere
niella
RoUndfo*
éz
14.
gradi :
Boa
vi
fia
temperatura
avvezzo
più
Di
di
gradi
70.
nella
ealdo
faltare
un'atmosfèra
ho
ne
veduto
pur
fenza
?edito
ai
jl Termometro
mentre
al gelo
;
penfai
e
(coperto»
petto
1763.. nell'aria
Die.
17*
col
e
"
gradi»
io.
leggermente
uno,
calze
,
fai teliate
veftiti di
foli
di
ftufa
una
girare lungamente
e
era
ta
aper-
36. fotta
a
vedendo
""
s
pie (calzi
a
"
in
Io
di
neve,
reta
da
veggonfi de*fanciulli
v
eh*
ano
oferebbeefporfi
non
,
cui
a
*
il fredda
"che
,
fé mi
il fiato
tolto
avrebbemi
fofli
vi
"
efpofto
altra
gr.
di
il
gelo
freddo
caldo:
fréddo
fo
anni
fotta
di
gr.
tre
fina
Il
:
i
:
gr.
fanciulla
in
17».
altro
un
termometro
egli
r
pochi
a
fcalzo
era
che
ili caldo
di due
;
ma
gradi,
piedi
torto
fuoi
piedi
giorni
fotta
dopo
il
mava
tre-
e
gli
13»
aveano
il
crebbe
gelo.;
8.
aveano
che
i.
,
lagnavaft pel freddo
i fuoi
ciullo
fan-
era
,
vai
un*
£(fcrvai
.
dell'abitudine
provai
di
fanciullo
quel
come
e
foli
lo ftefoffer-
gradi
£1 rifcaldarono
cefsb di lamentarli
del
freddo
in
r
Calore dot
quella
in
fentia
a
dal
parte;
e'I
foli
freddo
che
fi
Non
freddo
quali
pub
vita, che
fia
1
abbi
fi
non
,
fi regge
ai
pub
fenza
camera
dagli "
e
o
tome
di
8.
caldo:
gradi
di
di
préffolo
fteffo mio
in
una
fi
fu biro
Mtadefifen*
fuoco
:
verno.
v'editi d'in-
gradì,vadefi
?
fuoco
,
in
molto
vi
allora
non
hanno
meno
le mani
più
poi.freddo
e
il fia*
lungamente
rizziscono
inti-
di 15;
quando poi hanno
fenton
il cai*
che
il freddo
ilare
pub
,
hanno
non
ove
r
gradi ,•
ma
,
camera
reggere
ai 5,
mato
affer-
d' altri
ij.:
,
gr.
para
fognano attorci
12.
definire
,' che
5.
;
di 15. gf.
meno
Dai
una
a
ben
ho
:
si mia
Uff
fentir' freddo
e
fof»
a
fópporrabileil caldo,
fia
a
menano
libile, e
to
qualcosa
ufo
era
pertanto
efperìenza
r atmosfera
è
non
dell' atmosfera
di
genere
do
la
io,,
di
gradi
eglidipoi avvezzato
dianzi
qual grado
fenza
ch'egli
,
coli'
1
13.
avendone
.
a
appare
che
frire
fino
che
avendo
eflerff
63
.
il freddo
ripeteràdall'
quel
Umano
pib
caldo,
dee
Corpo
a
i5.
foli 12.,
una
puntura
più
forza
ftrin-
di
1
Roland/on
66
fummentovato
vecchio
il
25.
caldo,
di
gr.
aveane
Ai
17.
gradi eguali
a
r
Agli
Je.
era
fanciullo
gr, 34.
le
afcelT
sfera
atmo-
fummentovato
le
fole
la
e
mia
19.
y
ho
che
varietà
vate
tro-
*
età differenti.
che
veduto
il
di
degli uomini,
animali
è pure
;d'un:
tra
colombo
,: trbvoffi-
gradi
trovoffi
di
il
guarda
ri-
del
mia
gatto
gradi ; ed
mo
abbia-
XIII.
) che
degli altri grofli
i 34.,
Novembre
par
e
che
corpi, ho
fopra (num.
il caldo
ciò
de'
edema
di 35*
era
oflervato
Per
grandezza
il calore
ventre
caldo
;
to
pet-
mie
mentre
gradi
18..
la di verfa
.11
fotto
del
mano
aveva
nelle
fotto
più
ni
an-
tre
,
fono
Quelle
di
la
o.
mosfera
l'at-
fui mio
il caldo
Dicembre,
8.
di
fotto le afcelle
era
grado
un
e
mia
mano
fanciullo
un
e
roani
Agofto, effendo
25*
ai petto,
ayea
la
mentre
18. gr«,
a
alle
aveà
e
i 35*
fotto
le
32.
gradi
ale,
.
nel
gradi: degnali
farigue d'un
vitello
fcannato.
XVI
L
Sembra
pure
che
le differenti
•fta-
f
del
Calore
Corpo
nuifcano
gli altri
,
trovanfi
fiato
1* orina
in
in
Luglio
in
e
,
feiuto
d'un
fendo
il freddo
lotto
gradi
alla
il
Ài
freddezza
Il
versb.
di
nel Febbraio
Gennaro
era
e
a
Il mio
a
Il
35.
a
33.
calore
,
pure
a
ma
34.
alquanta
non
gradi
che
Aprile
8.
frigidi
altri
pertanto
nell'inverno
per" molto
feorgefidal polfo :
*
è
Dicembre
quel degli
Sembra
35.
ai, 24.
uomini
e
a
,
agli
,
Novembre
gr. ;
generalmente
diminuifeafi
34*
a36.gr»
era
fangue
fi
cui
trovoflì
fangue degli
fedentarj nel
di 32.
Marzo,
•
era
32.
attribuirli
fu
che
vacca
nel
e
gradi
di foli
termometro
y
fieli*Agofto,
ere-
ef-
17.
deve
io
è
,
del
latte
a
(Ti l'orina
,
che
non
Dicembre,
26.
ered*
ciò
,
fé
Il
gr. ;
34
calore
dell' atmosfera
trovo
caldi
men
ai
33.
tal
Agofto
grado.
gelo,
ma
dai
ftagionedi 36.,
ogni
fan-
nell'eftate.
che
flato
fempre
dimi-
o
,
alquanto
amori
nell'inverno,
é
poco
calore, coficchèjl
l'interno
e
gue
.
alcun
ftagiottiaccrefcano
67
Umano
che
l1 interno
Quella
il mio
è
tà
varie-
ne'
fred-
pia
Rolandfon
6%
freddi
minuta,
ogni
Ho
H
effendo
ti
48.
gr.
caldo
40.,
a
42.
y
cuojo
a
da
el
pelle
la
17^5.
muro
un
fino
fi fcaldò
da
Rangifero
la
del
acque
di
pecora
39.
Finlandia,
tedefca
ftoffa
di
45.
a
feta
Ai
Nov.
jo.
era
pelle d'Orfo
Corpo
.di
15.
a
ebbe
il
in, coloro
forbenti
il
fotto
gr.
12^
il
tela
mentre
gradi fopra
6.
"'
la
e
,
foli
cuojo
le
pretto
d'un
pecora
36.
la
Calore
Agofto
16.
d' Orlò
d'una
ed
feguenti corpft ,
fole
dell'atmosfera
gelo»
l'effetto
,
39.
a
freddo
il
da
facevane
efaminato
Ai
del
d'una
35.
i
pelle
una
quella
a
fu
rifultato.
gr. 41.,
a
lattate
55,
a
fiate
par
folari
raggi
eccone
a
nella
e
XVIII.
dei
50.
80.
a
75.
da
faceva
giorni
gradi,
gelo.
che
bevono
medicinali
.
Dovendo
io
nella
fiate
di
motivo
a
,
bere
fatate
,
d'efaminare
fui
calore
le
quale
de1 corpi
propofinù
minerali
acque
,
effetto
Io
?
producevan'
le
bevei
per
effe
it.
gioì-
del
Calore
dai
cioè
giorni,
giorno,
ogni
bere
Corpo
ai
7.
óf
Luglio
di
17.
fvegliato,
appena
offervava
Uman$.
il caldo
delle
di
avanti
dei
mani
,
,
del
petto,
baffo-ventre, de' piedi,
Faceva
orine.
d'aver
dopo
d'
del
ed
)
la
(leda
bevuta
faceva
mediocre
moto
un
zione
po-
V avvifo
giufta
,
.
medico
offervazione
determinata
la
Quindi
acqua
le
del-
e
,
,
(ino
patteggiando
la
per
mezzodì
a
1* offervazione
allora
teva
predò
volta
quarta
alla
convenevolmente
la
e
;
fera
ripe--
:
rifaceva
dopo
re
d'ave-
patteggiato
.
eh'
L'acqua
14.
5.,
gradi
15.
a
6.y
o
12.
)
fornaio
22.,
fu
i
e
di
gradi
brevità
lore
negli
26.
io
darò
offervato
ii«
atmosfera
e
medio
di
amore
•
il
grado medio
del'ca-
fummentovate
nelle
La
i
tra
era
Per
mezzo
qui
giorni.
bicchiere
il calor
onde
gradi,
23.
e
io.,
quarta.
dell'
calore
Il
ogni
:
di
beveane
fin
quindi
14.
mezza
una
calda
era
principio
a
e
,
contenea
beveva
bicchieri,
7.
ai
e
io
prima
colonna
parti;
dica
in-
Rolandfon
yo
dica il calore
beveffi;
la
la
della
dopo
terza
d'aver
d%"
fecola,
^
bevuto}
il
paffeggio avanti
il
ch'io
prima
mattina,
zodì
mez-
,
la
i
della
Calore
del
...del
Mano
Petto
33i8-33"3-34iO-34"5-
-
-
fera.
3*i4-37"°-
3S"3-33**-
Baffo-ventre
delle
della
calore
il
quarta
0-33,5.
0-33,
33,2-33,
36,7-36,2-36,5-36,5.
Orine--
...
Piedi
de*
Alla
ai
dopo
e
negli
mezzodì
Il
fu
calore
alle fteffe
fteffo,fé
giorni
era
avvenne
molto
tton
fu
ai
del
ore
che
ai
36.
ai
30.,
35.)
il minimo:
e
ai
quel della
37.
e
del baffo-ventre
,
del giorno
quafì fempre
generalmente
ne'
che
,
orina.
giore:
mag-
era
37.,
petto
minore
coir
dai
fu
giorni
dai
quando
,
,
la bibita
coftantemente
(era
beveva
dai
fu
mano
primi giorni
d' acqua
ultimi
fa
ne'
e
37.,
dofe
minor
io
della
il calore
mattina
gr.
34.
30,7-31,7-3314-
32,4-
...
negli
primi
lo
ultimi
Lo
fteffo
.
Ma
cangioffi: alla
il caldo
mattina
de'
da
di
pie-
ji.
33-
a
1
Roland/on
fi
fina
e
'1 petto
della mattina
calore
alla
erano
che
foffe
qualche
guenti indizj
In
80.
la
lividi
ne:
£'
in
dopo
color
di
altri
altronde
veniente
pro-
a
fermarono
con-
i
me
fe~
,
fole 55.
e
minuto
un
s'aeceieAi
minuto
un
il mezzodì
nelle
;
ceva
fa-
febbri
termittenti
in-
pallido, gli occhi
capo
fìntomi
bibita, fon pUre
vero
in
depofiziorie.come
il dolor
fo-
non
del rinfrefcamen-
concava
-L'orina
-non
mi
pur
pulfazioni
ie
,
fimili
il che
faceva
.11
la
che
,
lentamente,
60.
e
,
dopo
di febbrile
cofa
tempo
.
dopo iLmoro,
lavano
corpo,
fofpettare
riguardo
polfo batteva
pùlfazioni o
ie
calde
.che efler
e.
acque,
almeno
a
fera
fecemi
,
75.
alla
,
dalle
zna
del
pia
mattina
naturalmente
il
parti
,
gliono
to
le
,
vi
i pedi
e
ancora.
divenivano
moto
mani
,
le mani
principalmente
il
le
e
che
L'offervare
e
;
caldi
più
foflero
il laro
racqiriftato
aveflero
la
fonnolenza
,
.che
,
provanfi
foliti indizj di
jshe le acque
dopo
febbre.
miserali
de*
r
del
Calore
debitamente
;
che
malattia
una
del
trovai
baffo-
diminuito
fudava
io
dorè
tofto
buon
moto
pur
il calore
cefsò
fino
l'orina
;
del
petto
febben
e
erafi
calore
calore
facefli
che
rifcaldata
•fpiritofe
trafportano,
il iuun
pomeridiane,
ore
che
pertanto
grado.
ma
io
e
del
e
,
d'un
poco,
alle 9.
gradi. Appare
-dentro 11
comunemente
s'era
riacquiftaiil
non
acquavite,
che
alcun
;
quattr' ore
a
buona
ciò
contro
ventre
Dianzi
volta
una
della
credefi, che
calore
fui
effetto
produccflero le bevande
corpo
poi ,
effere
l'altra?
cacciatte
il pranzo
molte
potrebbe egli
non
fpiritofe, bevei
dopo
in
falubri
indagare qual
Per
efterno
ma
7 3
.
fono
prefe
malattie
Umano
Corpo
fino
le
anzi
di-
avea
a
37.
bevande
così dire, al di
per
efterno
.
Una
l'effetto
nai
un
volta,
rifultato
d'
averne
del
V.
XIV.
18.
Caffè,
al
contrario
bevute
rifcaldoffi
mia
ai
a
tre
Luglio efami-
di
e
ne
precedente
tazze
gradi,
37.
D
ebbi
in
me
po
Do.
la
mano
,
il petto,
baffo-
e'1
Rolandfon
74
baffo-ventre
Il
36.
a
baffo-ventre
effere
al
le
già
Caffi,
Né
che
paffate
a
vrebbe
fi do-
prendon
pranzo
fonnolenza,
la
fcaccia
Caffé,
il
foffer
acque
Il
interdire
dopo
minerali,
di là di
fangue.
coloro
a
al
gradi.
35.
mezzo.
e
folevano
caldi
bevanda
interamente
4: acque
37.
non
il noftro
quella
parere
a
petto
più
nfcalda
dunque
mio
e1!
tutto
o
l'orina
quella ftagione
in
34.,
e
,
do
quan-
,
il
poiché
,
dà
e
della
vivacità
.
Rifulca
anzidette
dalle
cofe
il
che
,
le
bere
T atmosfera
il
fuol
018.
nell'
cioè
bibita,
folito,
gradi
eftate
faceva
La
di
fredda
mentre
caldo
la
no
ma-
,
d'avere
invece
foli
aveva
quando
effere
Luglio,
gr.
ne
il noftro
più
una
di
24.
avea
la
dopo
fecondo
metà
Alla
atmosfera.
fa
come
appunto
corpo,
rinfrefea
minerali
acque
3e.gr.
30.,
l'atmosfera
velocità
del
me
co-
é
a
polfo
era
•
qual
in
pulfazioni alla
fuol
un
effere
da
minuto
mattina,
nell'
e
da
15.
inverno
55.
75.
;
60.
a
80.
a
4
Calore
il
"!opo
"d'aver
60.
bifogno
aveva
$"
di
faceada
e
dio
ezian-
fadare
per
vefti
pefanti
forte
moto.
L'acqua
dofene,
,
e
bagnan-
a
a
d'Agofto,
7.
induflì
21.,
ni
alcufo-
Quefti
nuotare
di
gradi
16.
o
.
paflaje
Finterò
di
vediti
giorno
femplice
piedi igriu-
a
tela
di effi
Due
.
dianzi
34.
5.
ai
era
fedentarj
opera;
Ai
corpi.
l'atmosfera
e
levano
efteriormente
i
l'acqua
caldo,
di
anche
,
rinfrefca
mentre
di
e
,
più
a
90.
fentiami
Io
dell* ufatò,
freddo
più
dopò
acque,
mattina",
alla
75.
a
fettimana
delle
Cura
7 5
•
nna
e
dopopranzo.
al
95.
la
Umano
Corpo
;
pranzo
finita
da
ne
del
le
avean
piedi
i
mani
da
27.
,
d'aver
Dopo
nuotato
il
33.
a
,
30.
a
gr.
petto
a
caldo
di
.
tremavano
fé
come
,
arma
aveffero
la febbre
le loro
anzi*
,
erano
,
come
nericce
amen
io.
gradi
h
per
due
\
febbre
venute
di-
avviene
,
che
trovai
e
nelle
mani
aveano
e
duto
per-
nel
,
di
ugne
calore,
D
e
2
nei
piedi
uno
petto
7.
Rolandfon
#6
»
.
gr.
T altro
e
,
fatto
aveano
4L
foli
dopo
di
caldo
di
gr.
che
Due
13
gradi
nel
perdettero
moto
mani
petto.
e
Qualche
,
erano
.7
flap pria
di
io.
piedi ,
nei
divennero
d1 efferfi rivediti
non
zi
dian-
,.
del
nelle
che
altri
.
e
tempo
più
nuotare.
iX.
AR-
cai-
77
ARTICOLO
DEL
DI
P.
BECCARIA
G.
Delle
P.
F.
di
LETTERA
Scuole
Tifica Sper.
nella
MARSIGLIO
Sullo
Univ.
R.
di Tori™
Signor
al
D.
Pie
LANDRIANI
/pesamento
de*
della
nell*
vetri
atte
/carica
,
e
/opra
un
Elettrometro
nuovo
.
Torino
25.
Dicembre
primamente
QUando
fccafioné replicherò
rienze
boccia
alla
intorno
fmerigliàta
avrò
ne
le
al
intorno
oc-
lue
fpedella
carica
maggiore
"
1775.
particolare
,
ihdùce
che
arroffimento
nel
,
elettricità.
rienze
due
Intanto
che
permetta,
coferelle
quefte
a
mie
io
nuove,
D
3
fue
la
(angue
due
fpe-
corrifponda
ma
non
con
blicate-.
pub-
!"•-
Beccaria
7"
nell*
atto
luogo
di
de* vetri
al
offervarfi
intorno
e
effo/pensamento
genti-
e
fcrivea
due
Sig. Nairne
dal
•
egualmente
Sig. Prieftley mi
liffimo
:
della/carica^
operofìflìmo
V
fa
cagione dello fpezzament*
alla
intorno
Teoria
che
anni
un
ie
va-
"
(fig. 5.)
V
fpezza
nella
in
nella
S
Rifpofi
quella
fi
nella
nella
va
quale
eflb
C.
no
che
ma
:
oppofta
a
conduttore
arco
il conduttore
toccare
a
dotto
ad-
era
parte
,
quella ,
a
AR
che
provai,
e
fpezza
addotto
era
conduttore
fi
fcarica
oppofta
il conduttore
toccare
vafe
della
atto
parte
l'arco
quale
a
il
.neir
S
.
fatti
In
ampi
rtcati
badare
parecchie
fottili
e
,
conduttore
l'arco
vuol
avendo
a
R
in
verfo
del
vafe)
Dico
A
verfo
delle
fermezza
concorre
a
variarne
;
( fi
giri in
fi fono
fpezzati
efli mi
.
S
conduttore
,
diftanza
fca-
addurre
con
da
toccare
l'arco
che
vafi
volte
la
perciocché
diverfe
il
parti del
luogo
guale
inefe
va-
ficchè
r
que-
Beccaria
8o
nella
carica
è
inerente
ognora
che
efteriormente
fuoco
del
V eccetto
tutto
accorre
per
per*
;
il
anco
il difetto
fupplirne
a
le
qua-
,
non
conduttore
nella
lontana
più
parte
.
tale
Dunque
dello
nell'
fpezzamento
la
i
fopraccarica
gione
ca-
della
atto
fcarica
.
il
Dunque
dee
che
al
T
lontano
luogo
efteriormente
quale
conduttore
arco
fopraccarica
,
nel
avvenire
-quello,
di tale
luogo
fi adduce
determina
il
luogo
"
dello
da
fpezzamento.
delP
Correzione
Elettrometro
di
EIfmey
•
EIfmey
ufa
mifùrare
a
cariche
le
un
.
graduato
quadrante
è
D
fufcelletto
Un
•*
al
colla
del
vorio
) d'a-
la
pallotto-
finiffirtio
un
nel
quadrante
elettricità
La
(jìg.6.
OD
ad
obbligato
perpendicolare
effo
ABO
metallo
perno
centro
B
di
fofpin-
.
gè
e
la
dal
pallottola;
perno
al
è
ed
obbligata
piano
del
dal
effa
a
fufcelletto,
falire
lamente
paralle-
quadrante.
Di-
Correz.
Elettrometro
d'un
8f
'
.
Divifo
Il
.
e
follecitare
tale
forza
il
fcoferella
dee
quadrante
angoli
Ecco
mr
di
O
dito
forge
della
il limite
anche
limitata
ivi
pendolo
fui
mio
Felettrometro
una
fofpefo
migliorato.
d'ottone
Terga
la
,
defco
un
d'ottone
le
qua-
arriton-
quello defco
Da
margini
.
parallelepipedo
un
AC
fi.
ver
porta
ne*
il limite
elettricità
la
Ora
( fig.7. ) è
in
è
che
inegualmente
opererà
ad
egli è
difetto
;
elettricità.
mobilità*
loro
Il fecondo
no,
per-
alcuna
fmarrifcano
pendoletto
della
il
che
fare,
pur
?
pendolettd
il
"
quadrante
la
e
medeGmo
quadrante
fmovente
fetti
didrante
qua-
il fufcelletto,
difcoftarfi dal
a
e
del
del
elettricità
la
y
che
dal
che
primo
dee
palla
due
quella macchinetta
in
di
ottone
poi
sm
*
La
teda
di
m
guernita
dr
un
quefto
capelletto,
perpendicolari
perni
epperò
fegnati
parallelepipedo
al
due
con
che
punti
due
porta
piano della
in
figura
P
ed
parallelepipedo
D
5
ms
fono
;
e
.
,
Al
è
affittì
nelle
Sz
Beccati*
nelle
oppofte
a'
forma
di
micerehi
d'
defco
ciafcuno
graduati
a' medefimi
paralleli
di
col
"abc
CA
a
diftanza. de' perni
diftanza
i
adegua
lo
femidiametri
palle
pendoli
i
A
a
P
A
a
,
di
a9 due
mezzo
quali
a
la
le
ugua-
quefta
.
,
Dunque
è
fpeflòre del defco
delle
e
cartoncini,
elettricità
più
O
.
fi
no
trova-
di
zo
mez-
nulla
è
o
fe~
mezzo
E
e
,
o
,
egualmente
opera
per"!" fi evita
il
fenfi
in
.
foprap-
di
e
P
due
di
è
eflì
rettangoletto
•
alla
cartoncini
epperò
,
ABC
Qpefto
) due
0
rettangoletto
un
mente
perpendicolar-
(cioè
pianiffimi
,
più
del
piani
eguali/Timi
La
facce
contrarj
;
ep-
difetto
primo
•
£
continuando
efteriore
giro
fi
di
principio
angoli loro
il
valore
cartoncini
il fecondo
la elettricità
tero
l'in-
per
difetto
.
i
due
la
da
tali
sfugge
,
Inoltre
uniformemente
;
e
pendoli
loro
pofizione
colla
elettricità.
ciprocamente
re-
verticale
femifomma
apprefentano
della
rettificano
degli
più efattamente
Perciocché
è
ra-
Elettrometri
d'un
Carrez.
8 3
.
Tariffiate
cofa
fi pofla
V elettrometro
che
,
limare
nel
A
vero
diverge più
che
ftranieri
Sono
anche
di
;
pia
trova
elettrica
atmosfera
fcritto
fi
efempio
che
fecondo
corpi
a
di
cagione
f
della
centro
fi
trica
elet-
forza
pendolo
un
pih
trova
diverge
condo
fe-
meno
contrariato
cino
vi-
da
un*
che
he
analoga.
di
più
due
,
elettrometro
queflo
anni
al
Signor
Franklin
••...
\
D
6
LET-
*4
ARTICOLO
LETTERA
DI
Signor
del
ALESSANDRO
D.
VOLTA
Signor
al
CANONICO
FROMOND.
Como
HO
provato
quanto
ftefa
far
a
giuda
la
te-
una
con
,
la
fcelto
Ho
cornice
un
1775.
feudo,
Io
divifato
avea
d'
fu
Dicembre
ai.
•
tela
incerata
fenza
e
la
faccia
bacia
di
feoperta ,
che
Trovo
,
mia.
foglia
e
e
fono
mi
di
che
faccia
del
cornice
•
feudo
corrifponde
alla
la
contorno
quefto
Dapprima
e
,
contentato
d' argento
il
guarda
che
incerata
maftice,
il
veftire
refta
fteffa
inargentarne
punto
,
a
avendo
faccia
giuoca
tutta
Pafpettazion
penfato
che
tocca
mente
ottima-
gentatura
l'ar-
che
il mai)
era
ice
Articolo
^
ài
Lettera
85
.
J
la
per
era
t
glio
j
ii
non
veftìre
di
del
cornice
contorno
j
y
da
pochiffimo
taraente
difmetteva
buono
ben
incerata
con*
fténto"
a
ella
cavano
avvidi
mv
tela
la
fi
cui
poi
eflendo
dimore
che
foglia metallica
Ma
ec.
pretto che
1
me-
,
le fcmtille
"
il
credei
inutile
manco
il fuo
e
lenco
fuo-
nativo
^
in
Io
efigeva,
dal
viceverf*
a
vedere
l'eccello*
che
ragione
che
maftice
era
chiaro
cìb
:
col
toccando
del
dito
a
,
catenella
lo
t'orlo
titta
fi
feudo
effraeva
lì
qualche
a
mento
mo-
altra
un'
toccare
a
co
di-
piccola fein-
una
di
:
tornando
toccandone
pofato,
inargentato,
cola
pic-
,
fcintilla
e
;
così
minuti
alcuni
Da
con
fucceffivamente
ciò
per
rifultava
ne
,
che
alzando
così
lo
fa
,
feudo
fcarica
dopo
contornata
cioè
dopo
rò
di-
eftratta
,
tutta
vafi
ma
quella
fcintilla
alzando
forte
dt
fcintillette,
vibra-
fragorofiflìma guizzante
effo
la
feten
ferie
di
feudo
fcintilla
dopo
non
ne
un
ec.
fol
:
camente,
toc-
fortiva
molto»
Al-
che
Vòlta
8"J
Allora
di
ripiego
fàccia
fa
veftir
coir
alia
della
della
tela:
faccia
un
fot
lai
pediva
l'im-
prima
Del
redo
no
tor-
lica
fuperficie metal-
una
che
la
guari
che
fua.
cori
in
tutta
tela
il dare
la
foglia metallica
eften don
dire,
al
rolfi
mi
impedendola
non
fpeffezzà
a
che
fenfibitmente
fi fa
toccamente,
poca
di
efterna
tutta
(carica
dunque
guarda
è
maftiee
il
,
inutile
fenz'
alcun
altro,
di
riguardo
l'eftrema
mobilità
che
minenza
del
difperdimento
fi trovi
sì
,
T elettricità
quella
per
perfide
non
:
più
così
però
nuda»
feudo
D'altra
che
,
fuperficie del
romperlo,
o
non
parte
feriore,
in-
qualche
a
una
durli
tra-
fu-
quella dell'
poi
un
mile
li-
affaccia
metallo
la
al-
né
minaccia
di
maftiee,
fonderlo
è
prò*
te
fortemen-
maftiee
quafi coercente,qual
incerata
a
nel
inerente
ne9
faccia
luogo
provoca
prima
picciota
detta
in
per
elettrico
qualche
e
:
In
fluido
facilmente
dà
efiere
nocumenti»
metallici,
corpi
pub
anzi
colla
fcintilla
venir
nel
Volta
88
metallo
Noto
che
(blamente
facendo
un
.
Elettroforo
la
di
che
(carica
oflervata
veftito
di
fuperiore
faccia
molto
non
del
maftice
dando
Tello
fa,
ti
che
veggo
tutti:
a
gli
rimediare
di
metallo
le
che
te
fi
potrebbero
tavolo
dite,
quefte
fermo
un
tale
e
da
lla
que-
metfefime
fol di
graffe
di
.così
a
a
che
l
che
pa-
Mi
effe?
.
macchinamento
che
an-
poi di
affoggettare
Ma
mente
òttima-
coprendo
fermezza
fodo
poC-
fopra
lottili- tavole
indi
fi
nafte
tavole
efiere
Det
*
il maftice
ma
delle
cia
fac-
potrebbe
che
,
la
Ma
preda
Sr
sì
nudo
vorrebber
linee.
pare
«effetti,
ri di fotto
quali
fi
legno
verfanda
legno
alla
ciì" effettuar
al difetta
lentezza,
tavole
che
tempo
legno
vicevtrfa
o
,
pub
al
condurli
e
"
dalla
non
entro
per
permeabile
inferiore
feudo
dallo
reftituirfi
tortamente
feudo
fi difìnette
che
odia
poco
Te facce
ambe
in
a
dello
cafo
metallo
farfi
può
non
( preflb
nel
il fuoco
mercecchè
grande
lentamente
ha
come
non
legno
Per
guernrun
gran
prò
mi
,
i (ten-
dere
Articolo
dere
il
fui
fto
fui
maftrce
metallo?
modo
Ilo
efplofioni
tanto
Amico,
un
zione
di
Tórrei
di
,
o
defco
potremo
il
che
noftro
importa
Eccovi,
-
la
per
coftru-
^che
Elettroforo
le
ecco
:
immaginare
potuto
piìi
.
efeguito
feudo
allo
sì
riufcita
tremendo
ho
propo-i
quefto
;
que»-
luogo
e
:
per
era
un
indirizzo
veder
che
piatto
ni
miglior
la
quel
riguardo
mi
piti fonile
nuovo
pur
che
timore
per
anziché
giacché
fpontanee
molto
89
nudo,
dare
a
fenza
maftice
legno
( cib
verremo
fendere
Lettera.
Appunto:
principio)
a
alle
pur
di
tanto
al
riguardo
quanto
Saranno
rezioni
cor-
le
quelle
me?
ulti-
»
Non
inutili
air
fo.
Ma
fono
:
chiamate
le
non
paffi
fempre
ingrandimento
e
i
ciò
per-
che
tano
por-
dati
fin
,
qui
furono
non
mai
fenza
alcun
pro-
gretto
.
Non
glio
delle
fenomeno
termino
fenza
-darvi
confiderazioni
di
elettrizzarli
mie
un
ragguar
fui
raro
coftantemente
w
Volta
90
in
di
il maftice
pia (i)
Elettroforo
Io
(2)
fono
grande
mio
quel
perfuafo
ben
.
che
voi
riufcito
farete
non
ad
offeivare
il
In
(1)
ihmpara
una
ne!
che
Aut.
alla
nota
il
maftice
fuo
del
con
in
pre
la
mi
coftante
forprefe,
xati
fuoi
accertarmene
vano
tentai
ftropicciameiuo
in
pih
:
collantemente
in
fino/i
e
fatta
da
Tal
lui
avvifo
.
fpe-
colla
de9
mie
appa-
zarono
piccoli s'elettriz-
e
,
te
fem-
d* elettrizzare
alcuno
grandi
e
,
,
apparati
volli
in
ma
;
collo
e
de*
genio
offervazione
gli altri
tutti
rienza
il
contro
y
mano
eletrrizzavafi
ce.
,
pili
contro
in
cuojo
panno
colla
flropicciato
comunque
troforo,
Elet-
grande
y
eh.
il
avvifavami
XII.,
Tom.
antecedente
lettela
Indi
meno
i
che
•
non
ofando
zion
fua,
che
fenomeno
fatto.
pubblicare
fmentita
lo
da
attenzione,
cagione,
vera
Poflervatutte
d'efaminare
pregai
maggior
con
la
Gccom'
le
il
e
dagarne
d'in-
egli ha,
F.
(2)
Voi.
venia
efperienze,
mie
far
allora
Quello
XII.
p.
di
P4-
cui
fi
fa
menzione
nel
di
Articolo
medefitno
il
fiate
voluto
L'efTere
infinuare
maftice
febbene
quale
la
né
;
grandezza
ho
tete
met-
Colo
che
golarità
An-
tale
dell' apparato
grande
,
limile
compofizione
dif-
Era
adoperava
che
ci
io
prefentava
la
mattici
vi
grande,
indicai
:
mi
forte
ne
altri
agli
che
quello
era
maniera
rileva
differenza
il
91
l'apparato
non
punto
quella
il
qualunque
in
prefo.
piccolo
o
Lettera.
.
fatto
ti
riguardo agli ingredien-
cofa
manipolazione
e
,
la
così
b
ma
non
poneva
,
mente
a
un
la
alterarlo
appiccò
la
fiamma
/e
:
abbruciato
lafcia
che
fu
gl'accidente
confumato
parte
dell'
:
che
maftice,
del
eottura
del
o
Tempre
rante
du-
fopravvenuto
accidente
che
venne
il
refiduo
di
la
ta
mol-
contraile
carbone
tinta
fi
vi
in
ne
vuto
do-
ha
ra
manie-
mano
o
la
"
carta
quando
fi
mente
che
da
flropiccia ,
sfregola.
quefta
mutata
cioè
fi
nel
pofitivamente
maftice
Portando
*
ho
Dunque
alterazione
faciliffima*
e
conclufo
dipenda
di
dole
l'in-
elettrizzarfi
poi pifc ad*
den-
Volta
92
la
dentro
che
fpettare
derivi-
confiderazione
ilice
mezzo
virtù
di
to
originaria
oflervando
:
che
per
e
meno,
la
generofa
che
L'
non
induzione
difettiva
ftoliti
In
fcritto
latina
nc
di
nel
e
ftrofinano,
fima
virtù
decade,
che
ma
legni
danno
metallico
dura
che
degradano
quali
tricità
l'elet-
legni abbru-
mia
i
,
finché
;
i
della
anche
corpo
i
corpi
già
,
dovere,
a
mente
felice-
offervato
aveva
cap.
1771.
frefco
glia
$.
fono
e
elettricità
affettano
refina
,
quefti
.
altri
ne
lami-
con
me
per
ad
la
che
meno
tà
elettrici-
d1 un'
.
fi effondeva
ma-
coftantemente
medeficna
godeva
metalliche
di
iftropicciamen-
(Impicciato
fino
vada
pochi flima
per
via
di
cotefto
aveva
l'altro
virtù
vi
infatti
elettrizzarli
contraeva
in
almen
o
fb-
a
d'indole
della
bruciato
laddove
;
prefo
mutazione
deterioramento
dal
Elettricità
paro
cotefta
ho
a
anche
in
Diflertazioabbruftoliti
a
qualfivo-
quelli
fi
cui
con
mifura
e
la
che
dall'indole
maf-
quella
fua"
e
•Articolo
e
ricevono
da
talvolta
dal
di
mi
quello
paflaggio
maftice
che
ho
fola-
tutti,
nella
il
largo
Occupa
fin
e
Or
ec.
più
.
il
metalli
nero
fpiega
fj
da
poi
panno
fi,
Ietterai
alcuni
più,
,
refina
da
prima
poi
mente
di
campo
eftremo
un
il
ottimo
veramente
,
quale
leggieriffimo
Con
breve
e
ftropic-
.
ciamento
confeguifce
generofa
maftice
bene
i Appicciato
qual
quella di
è
,
grande
apparato
,
fcintilluzza
eh1
ciato
( dico
fcintilla,
forza
maggior
o
che
di
altri
Pi
mattici
i
fi elettrizzano
Parallelamente
una
altra
con
acquifla
ficia
Uf-
quali
china,
mac-
non
tutti
no
me-
i
quelli
a
dunque
debo
infondendovi
poi
per
nell'
ftropic-
una
mezzo
,
to.
feudo
migliore,
il maftice
forza).
piedi
ottengo
d' elettricità
caraffa
febeilen-
femplicemente
perchè
colla
vaila
due
appena
nello
eccita
quel
quale,
sì
una
per
fatto
af-
eflremo
dal
bruciato,
mezzo
lfione
l'altro
tien
;
elettricità
una
di
grago
ten-
mente
conveniente-
iftropicciamena
quella
ori-
1
V4
Va**
virtù
ginaria
il
primo
Pelettricità
dalla
-Mercurio
o
dir
per
lo
ve
virtù
è
foglie
di
in
ordine
affatto
in
la
alle
indo-
pia
per
,
corpi metallici,
di
i'affritto
I
qualfivogliacorpo
con
alla
danno
talliche
me-
fecondo,
Il
.
elettrizzarfi
che
iente
con-
amalgama
mutar
a
mente
forte-
nemmeno
altre
l'ultimo
pattato
non
e
più
coftringo
meglio
j
non
coli'
(blamente
:
che
in
od
dorata»
carta
sì
in meno,
elettrizzarli
di
affetta
lo
fteffo fk
mente
final-
mezzani
.
mano
nuda
carta
,
,
#
panno
,
cuojo
ec.
,
ricevono
e
foglie di ftagno
dorata,
dunque,
di
i'analifi
e
quel
della
virtù
,
vefciarfi
V indole
Ma
credete
fervazioni
è
pò ila
ancor
io
parte
fintefi ;
e
nei
voi
la
voglio
che
vorrei
dire
poco
del
cadimento
dero-
retinoli
.
di
quelle
?
eftefa
L'
niente
of-
zione
indud' altra
:
confermata
che
ferma
con-
il
circa
cagione
contentarmi
troppo
in
vengono
corpi
carta
ne
L'induzio-
ec.
fofpetto
mio
dalla
colla
ho
Ma-
per
Volta
$6
_
51
maftice
appiccarvi
ad
in
buona
del
piò
carbone
né
;
Anzi
però
retta
mi
il maftice
che
cercava
ed
oltrepaffato
poco
può
:
I
tivi
tenta-
mi
appagar-
la
contro
pita
conce-
luogo
fegno
a
elettricità
,
di
ancor
alterato
di
abbia
ciàmento
la dofe
difetto*
finifeono
non
più fenfibile
veftir
no
nemme-
fi elettrizza
non
per
.
che
ma
Accrebbi
allora
ma
depongono
idea
lafciarlo
e
;
que
dun-
•
adunque
non
:
fiamma,
riufeì
mi
ecceffoy né
per
fatti
la
confumare
parte
quefto
con
Provai
bruciato.
metto
lo
per
a
di
il
gno
fe-
averlo
non
efferfi elettrizzato
non
ftropic-
oltrepaffato
anche
dere
cre-
realmen-
te
ne
gni
in
più"
così
ma
abbia
avuti
fono
forfè
apparato
fegni
fenfibili
fenfibili
per
ftropicciata
debolmente
efler
che
:
foltanto
tanta
la
i
non
quali
nel
fe-
de
gran-
fuperficie
-
.?
OS-
r
97
LETTERA
DEL
P.
BARLÈTT1
CARLO
Delle
Pub.
Puf.
Scuole
Fif. Sper. nella
ài
ALESSANDRO
VOLTA
Sopra d*up
Elettroforo.
nuovo
Pavia
mi
piace
che
perpetue,
libertà
mi
attorno
Non
vi
in
ci
focata,
2.
ogni
trattengo
di
contento
e
fpenta
per
ho
voluto
ben
E
177*.
Elettroforo
di
per
averne,
fenz*
altro
averla
lizzarlo.
ana-
me
co-
ftrofofvolte
quattro
tentare
,
del
momento
l'elettricità,dopo
fott* acqua
V.XIV.
li
il voftrc
fcriffi,rifufcitata
finamento
Univerfiti
Signor.
al
TAnto
R.
Pavia
di
D.
Pie
di
farla
da
1
Bar letti
98
da
principio
qua
fi
bella
nafcere
Sopra
di vetro,
di
piatto
orlo
alto
una
quella
piano
linee.
tre
un
con
altro
Un
alquanto più
ma
,
di cui
nel
fiflb fu
e
fimile
preparo
Aretto
eccovi
legno pianto
efattamente
ottone
intorno
piatto
di
bafe
una
colonnetta
ed
riufcito.
fono
ne
come
fé ;
da
fpontaneamente
grande
e
,
della
centro
faccia fu-
,
fiflb
periore
una
di
manubrio
legno
fufo
ben
e
nel
formo
in
V altro
mezzo
a
,
fottile
ftrato
jnobile
,
e
zolfo
mentre
,
zolfo
piatto ,
e
piatto più
quefti
uno
de*
corpo
efamino
apparato
fenfibile
con
,
elettrometro
fé
air-
,
elettricità
cuna
alcun
accodare
quefto
a
di
zolfo.
di
Prima
ferente
di
do.
feu-
voftro
primo
fuo
alzarlo
per
quantità
fubito
fovrapponendovi
fretto
cima
fufficiente
Verfo
,
in
col
vetro
praticate voi col
ifolato, come
puro
di
verga
comparifea
pafladallo
congelazione
,
e
fino
in
fuori
dallo
flato di fufione alla
air ultimo
raffred-
da
Nuova
lamento
;
e
l'orla
zolfo
piatto più
di
nfcU'
e
vìviffima-
ali5
quefto
Lo
fletto
più- giornidal
altro
dallo
1' alzo
che
ad
dall'
efterno
feguita
più
nel
piatti
voftro
piti piani
non
,
fegmento
ali* orlo
di
del
da
legno,
levarli
;
•
d'un
applicherò
ed
per
pezzi
tre
poi fubito,
fi
mentre
mezzo
sfera
guida
un
,
piatto fuperiore
di
viranno
grande
con
forma
in
ma
ceduta
pre-
piatti più
altrr-
due
preparare
già
apparato
,
Faccio
gratv
feparazione
de* dae*
come
lo
or-
fuccedermi
a
ogni
contatto
conduttore
grandi
to
tan-
aharfi
fcìntilla
una
.
da
piccolo,
fteflb
atto
torno
in-
,
fpicca
de
leggermente
pofla pel fuo manubrio
;
indizio
.
fmuovo
del
f$
alcun
trovo
ne
non
ciò
Dopo
che
Elettroforo.
quali
i
tenerlo
applica
in
giudo
fretta
di
ferin
io
Tul-
,
zolfo
e
zolfo
fufo
}
e
fejrviranno
d'incontro
quella
per
allo
groffezza
uniforme
maggiori.
(Irato
che
2
di
verò
tro-
effetti
x
E
no,
fre-
,
afpetto
Ne
più conveniente.
affai
dare
di
anche
Frat-
Bàrletti*
loo
in
Frattanto
a
la
manifeftarfi
altro
ad
effere
voftro
chiamare
fpontane a
za
*e
il
ed
nome
della
col
vi
permette
di
vindice
ad
predarli
a
,
rinvigorita
e
boccetta,
di
nome
di
si
con
opera
indeficiente: giacché
più
non
elettrica
nutrita
mezzo
docilità
tanta
métter
flropicciamento
feguitQ
folito
virtù
fenza
fcintilla
vivace
di
grazia
fi
in
col
rrebbe
po-
elettricità
la
cofcien-
iafciar
corre*
•
AL-
«01
OSSERVAZI
Sul
N'E
O
Concime
fatto
MEMBRO
Gramigna
Signor
del
V
colla
I
E
R
TE
L
S0CIETAX
DELLA
PaT"IOTICà
Slesia
di
.
della
fervito
ESfendbmi
da
pata
un
onde
concime
campo
V effetto
xnedefimo
fu
che
tale
e
di
credere^
che
a
conciate-,
Terra
a
ben
la.
la
gion
ra-
nel
il
ftef-
tempo
Gramigna
fertilizzare
dotta
ri-
va
vi-
ancor
le
per
campo
produzioni.
Feci
che
quefta
da
,
ù
ho
Gramigna
,
altre
campo
,
diftruggeré
a
il
poi
,
fo
del
far he
per
ingraffarne
,
ftrap*
Gramigna
coperto
di
lungo
efperienza
Ej
no
terre-
negletto
tempo
Gramigna-
fu_un
che
y
il
,
era
vomere
dell1
-1
Vttrul
102
dell'
aratro
né
obbligato
farlo
il
rompere
,
di
non
potea
ben
e
coperti
di
e
la
al
la
ammucchiare
vi
gramigna
furono
a' cavalli
mettendo
però fopra
il
paglia fecondo
fu
di
la
fu
portato
fegale, d'orzo,
flavi
alle
lo
di
quin-
pecore
,
della
tal
fine
e
,
fenx'
fteflb
di
un
nato
lino
filo
terreno
contiene
calde,
altro
«bbondantiflìme
avute
feci
In
che
terreno
fé, argillofeec.
più
Ne
folito
fpecie fredde
varie
ho
né
l' aria*
gramigna
,
ne
,
.
nato,
era
né
e
,
ov*
compreffi
che
pcnetraflero.
letto
concime
tempo
,
pioggia
far
la
(frappare
ingranandolo
maniera
tanto
per-
confecutivi
anni
farne
i mucchi
ia
trare
pene-
.
.
ftrappata,
effa
Fui
terreno
e
,
,
Feci
fteflb
di
tre
per
zappare
gramigna
radici
intralciatefi
modi
mille
le
per
,
re
ter-
areno-
concime
di
raccolte
fenza
ec.
che
,
folo
di
grami*
gna.
Tale
è
la
relazione
fatta
dal
Viertel alla Società? Patriotica, la
Sig..
quale
per
1
104
ARTICOLO
DI
Scritta
Bretagna
di
ALL'
AUTORE
d'Agricoltura
Gazzetta
della
la maniera
Su
LETTERA.
di
prcfervareil grano
dagli Infetti
•
w
J
.,
ogni
Mercato
prezzo
de'
A
befi
vole
torto
effer
da
le
noftre
.
l'effetto
dell' abbondanza:
Già
Credereb-
grani
quello
defidere-
mainò,
molti
anni
gli
è
egli
.
le
perchè
?
O
Temenze
fono
coltivati
mal
Infetti
cotaii
de'
poffeflati
fono
non
noftri
prefe
il male
,
a
aia
fi fono
granaj ?
tal
ben
i
effetto
non
gello.
fla-
un
Infetti
Vien'
biade
il
diminuifce
pi
cam-
eglino
im-
le precauzioni
hanno
l'hanno
chè
per-
fcelte ì
noiìri
Tutte
fettano
in-
nuito
dimi-
tolto
"
e
ia
r
Articolo
ìn
e
dì
queft'anno
Il
per
bada
non
di
tema
.
molto
al
pel concorfo
precipitato
avvilito.
ftrano
Ev
pubblicate
Infetti
niuna
fetta.
Sembra
che
quello
di
in
far
forte.
di
la
venditori
diluzione
che
di
il
il
chiudervi
delle
di
odor
va
confer-
facendoli
prima
noce-
fcelta
La
grano
maturità
la
e
,
,
del
purezza
erbe
Tinverniciamento
,
mezzo
o
a
de'
magazzini
quello
E
5
non
e
con-
prevenire quello
a
fminuirlo
è
eltirpazione
cattive, lai0 nettezza
eglino
tribùirebbono
danno
V
concime
,
delle
efatta
la
e
.
femenze
fia
be
er-
un
grana;
olio
con
do
meto-
con
Bretagna
f fooi
riu-
fucceffo
abbiano
di
quefti
ben
che
,
Signore
è
te
ricet-
tante
miglior
ftrofinare
nettezza
tra
generale
amantemente
bene
de*
:
il prezzo
e
,
perire queft*Infetti
ol j
Un
perdere
perfettamente
avuto
con
o
,
fiane
ha
che
la
per
s' affretta
tutto
prezzo
fatto
af-
ftate
Proprietario
..
vendere
*oj
effere
fembfan
inutili
a
Lettera»
tro
al-
almeno
?
Un
di
in
qualche
fare
ma.-
^
to6
articolo
maniera
abbrustolire
paffare fu
neir
poi
una
che
atto
i
ne*
di
il
lafciare
poiché
il
vermi
e«
,
laftra di
fi
le
ferro
nel
mette
cui
,
impunemente
aora
arrebbe
calda,
affai
granaio
potrebbono
grano
caldo
facendola
il grano,
Panattteri
forni
Lettera.
meno
Al.
mettere
potrebbono
fui
fatti
granajo
perire
?
.
di
,
OS-
j
i
r
107
OSSERVAZIONI
Sulta
DI
M.
DE
rende
é agitato.
ad
materia
fembra
i Fifici
fyllacagione
dicono
che
infetti
rifplendenti,
fosforica»
QuefV
dee
buirli
attri-
altri ad
ultima
una
ipotefi
feguenti of-
colle
convenire
quand*
il Mare
luminofo
Altri
affai
Mare
COUDRENIERE.
LA
POco s'accordano
che
del
Lince dtlF acqua
fervazioni
•
In
onde
fa
i climi
tutti
luminofo
il
il Mare
piìtperò
,
paefi caldi
offervato
e
del
,
e
le notti
d'Africa
Meffico
fino nella
Mar
del
fino
dal
e
,
fcbrge
ne*
V ho
Io
.
tutte
fa fi
ne* freddi
meno
deli*
rompimento
dalle
in
pure
Sud
,
e
E
fondo
al
Golfo
La
Manica.
tutta
in
6
code
di
del
S.
d' Europa
Golfo
zo
Loren-
medefima
Peftenfione
co-
del
quello dell' Indie
Orien-
Coudténicte
lo8
Orientali.
infetti
Or
che
Teduti
efiftano
in
lucicanti
gli
che
poflibiie
è
noa
fi fono
in
,
qualche
e
in
luogo,
le
tutte
ftagioni
tutti
quello
Se
.
farebbe
fenomeno
un
dente
che
la
fotto
dell'
^alla
Luna,
torrida,
che
al
bel
pia
li
ro
chia-
di
diftanza
de
ve-
di
più
piedi.
trenta
al
Dietro
fo
alla
lante
sì bril-
è
marina
acqua
Zona
e
,
fosforica.
diilintiffimamente
di
fofle
piti forpren*
affai
materia
luce
La
climi,
r
vafcellor
de'
cagiona
fuo
il
ore
de'
ribollimenti,
cor-
vortici
,
e
altri
fono
nelP
movimenti
sì
sì
fvariati,
i chiarori
acqua
,
numerofi
sì
e
goranti,
fol-
,
che
fpuma,
La
par
la
luminofa
in
n'è
villa
abbagliata.
formano
che
tutti
i
i
fuor
raf-
punti
alla
neve
piutrofto
o
"
alla
e
vhra
,
V
elfi
ap-
,
fembra
più
flutti
madreperla.
la
quanto
han
confervano
de'
luce
La
è
notte
all' argento,
è
tanto
pia buja
.
chiarori
fra
di
che
loro
fembran
le
ftffi ;
medefinae
di-
delV
Luce
acqua
-
dì danze
Altri
fvolazzare
e
maniere
retta
linea.
colle
meteore
già
alcuno
me
la
il
ma
molto
fosforiche,
infetti
con
teda
d'una
fon
grotti
dei
loro
corpo
fé
che
e
vicino
,
e
ha
ne
co-
appena
che
fpilla ,
in
parte
una
fi poflfon
non
,
da
non
fuorché
per
non
piccola
luminofi
chie
parec-
rapporto
ma
.
non
in
re,
ma-
fovente
più.
ha
Quello
lui
di
fopra
\
dal
ftaccarfr
pajotro
.
roy
.
in
luogo
dere
ve-
ofcu-
ri (Timo
.
Oltreciò
rerfe
i
j
f
fiffatti
da
grandezze
ed
anche
di
diametro.
Or
nafcano
grandi
T
ciocché
a
un
fino
meno
gli
pollice
un
dirfi
che
d' infetti
del
agitazione
Mare
infetti
di-
linea'
di
d'
pub
ammattì
di
fon
quarto
pili
a
non
da
(eparare
chiarori
i
*, per-
è
piik
che
a
concia
ac-
dunarli
ra-
,
.
durata
La
come
la
che
loro
un
di
tali
grandezza
lampo
chiarori
;
altri
altri
,
è
varia
rano
du-
non
per
più.
.
V*
han-
condi
fe-
"1
Coudriniere
x io
.
V'hanno
ore
che
rofi"
pia
brillanti.
che
nel
alla
In
ma
il fa
fi
non
dappertutto
che
T
effe
infetti
fi
la
truova
luminofi
;
forica
fos-
materia
ab*
contiene
marina
nelle
ne*
azzurro
trovano
parti fatine, oleoche
,
infiammarli
zarli
poflbno elettriz-
quando
l'aria
con
comunica.
E"
abbiano
maravigliolb
attribuita
che
,
alla
d'un
parere
bituminole
ed
la forama
dove
mare,
acqua
bondantetnente
e
,
atmosfera
al
mezzo
,
fe,
e
acqua
*
profondità
riccio
marli
for-
fembrano
Non
fuperdcie dell'
coir
contatta
dell',
pitinume-
fon
chiarori
quelli
e
anche
de' giorni, ed
non
fi
che
quella
meteora
lafcia
vedere
fuperficiedel Mare,
crofcopici, ch'elfi
Filici rinomati
aveano
ad
rina
ma-
fé
infetti
offervato
non
mi-
neli*
alga.
OS-
1
WAtracq*
*i*
Onde
riflìmo.
finamcnto
fopra
%
alla
ad
Verrebbe
da
re
carta
un
effe rio
sì
dal
non
cagioni
nelle
Ila
e
carta
già agitate
pronto
fuoco
già;
la
cui
a
poiché
ffimarciente
il calore
torna
e
fi férma
.
accrefeimento
accrefeimento
molecole
di
ignee
difpoftiflime a
dall' azione
carta
tenendo
,
il dito
quando
(tra*
sì vivo?
e
immobile,
il dito
egli quefto
celere
leggeriffimo
uà
foppor.tabilelunghi
anche
fi
diretta
efpofta,
fi tiene
da
calor
un
forza
Dalia
mai
del
di
re
caloche
moto
introdotte
riceverlo, perchè
fuoco
?
IL
TV*
OS-
r
113
OSSERVAZIONE
DEL
AB.
SIG.
Sulla
DICQLUEMARE
riproduzionede grandi
di
riproduzione
LA
dolce
sì
è
hanno
che
focietà,
loro
che
"
fi ftudrino
di
coftruirne
crefeiuti
fi
mente
trovan
pretto
vedere
di
e
fede
di
maletti
d'aniin
riparare
la
parte
una
delle
è
ne
lorquando
al-
nuove
foverchia-
riftretti.
guardare
di
(tetto
quivi
numero
troppo
fi (lanca
di
vedere
in
glio
me-
polipo
viventi
quando
o
amato
una
abitazione
tagliata,
no
fenome-
un
il
ma
impercettibili
d' acqua
polipi
che
animale,
un
de'
alcuni
immaginare
fia
.
ad
parfa
ftravagante,
di
non
mare
Anemoni
mo
L'Uoe
di
non
conofeere
non
,
di
conofeere
circolare
,
fenza
poter
degli
formare
effetti
e
la
delle
tena
ca-
gio
ea-
*
D'tcqntmare
14
Egli
gioni.
è
comodo
più
il congetturare,
all'
che
ejfere
pHÙ
del
glia
bri-
con
uà
verifimile
rte
fo,
tenuità
dalla
nuto
degli
agevolmente
truovano
coloro
prefTo
le
la
allora
:
abbia
devole
aggra-
lentar
e
immaginazione
più
e
che
antiche
loro
fi
obbietti
,
degli approvatori
di
temono
rovefciare
idee
.
della
fiati
tolto
re
fulla
libile
di
di
parti
tagli
fua
fatti
abili
della
chiamato
corpo
un
Gli
fenza
e
quefta
per
moni
Ane-
quelli
fpecie
terza
aflolutamente
poffibilità di
di
pof-
non
o
capriccio.
a
difcorre*
moltiplicazione
foprattutto
mare
avrebbe*
di
poflìbile
r
foflero
dito
piacere
confide
fulla
e
di
ho
il
riproduzione
animale
via
d'un
grofTezza
parecchi
a
dolce
d' acqua
polipi
i
Se
eh'
han
id
vato
pro-
U
replica
riproduzione
(*)
•
Ta-
(*)
Le
feoperte
dell'
della
teda
riproduzione
varie
tolto
parti
Covra
Ab.
Spallanzani
delle
fulla
Lumache
di
,
della
di
cib
Salamandra
ogni
dubbio.
ec.
hanno
Il
Tu
pur
r
l
Riproduz. degliAnemoni
Tagliato
:
te
1
ov'
fuperiore
la
è
bocca
locali
lori
?.;
inferiore
parte
fna
colla
ti ma
1
riprodotta
fiata
fitnilmente
e
;
bafe, cogli
giembrane
•
lari
ta
?
quefta regione
a
dalla
quefte
\
fé
ne
j
zati
fezioni
partico-
ftata
riprodot*
d'
invece
le
col-
«e.
dimanierachè
fuperiore :
di
i
è
quell* ul,
mntcoli
coi
dalla
interini
,
r
co*
,
è
ec.
fono
de'
mufcoli
,
j
par-
ove
e
,
de'
5
1
la
mezzo,
per
membrane
delle
;
V animale
ì
.
via
per
animale
un
.
han
le
due
feorge
1
ne
;
bro
il
in
e
,
fi
due
perfettamente
limili
tutto
parti
al
la
nell'
della
uno
nell*
o
lab^
altro
EN
medefima
fezione
fi
vi
non
wproduzio-
,
forma
Nel^
primo;
perifee,
niente
alterazione
ninna
organiz-
inutile
.
ripetere ciì"
prima
una
delle
debbo
inferita
già
detto
nel
Voi.
Filofofiche
replicare
feconda
una
ho
io
Memoria
Tranfazioni
pur
che
ciò
che
che
Memoria
;
in
63.
k"
non
contiene
te
attualmen-
,
è
fotto
di Londra.
agli
In
deUa
occhi
quefte
due
R.
Memorie
Società
conver-
Dhquefnate
nò
vedere
verrà
le
le
qui
corretto
fon
che
figure,
particolarità,
minute
e
primere
l'op-
a
.
fé
Ma'
d'
vuoifi
pollice
un
città
una
i
fuoi
abitanti
me
co-
piccola
de
on,
sfuggire
poflano
piti
groffezza
riguardare
pur
troppo
ancor
occhi
agli
della
animale
un
efercitati
che
an-
ajutati
e
,
da'
noi
microfcop)
migliori
invitiamo
a
,
prendere
invece
che
fpecie
braccio
in
fette
netto-
abbia
e
quando
fi
lungato
al-
tagli
beli'
"T illufione
in
la
fé
agio
fua
che
innanzi
medefimo
fenza
e
fi
microfeopica
fuccefllyamente
ben
e
corpo
ritirarfi
tutto
a
fei
fiafi
quefto
prontamente
al
di
di
uà
%
mezzo
tempo
d'
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interamente
cifoje
per
ta
quar-
groflezza
Allorché
aperto
grandi
con
alla
e
pollici.
e
alla
arriva
umano,
della
anemone
un
farà
;
more
ti-
duta
ve-
riproduzione
,
fé
vorraflì
dubitare
noi
tuttavia
,
rem
dubitare
.
lafce-
ll?
#
N
I
DEL
?
E
C
XIV.
VOLUME
Efperienze Elettriche
IkjUove
•^
1
D
fatte9ai
Comus
la
Sperienza
ftone
del
£Apr.
1775.
prucva
che
4.
qual
nel
Mercurio
elettrizzato
ha
del
p. 3.
Vafccn-
Barometro
tazione
dila-
la
caufa
per
Signor
Ib.
.
Nuovo
metodo
di
Leida
la
caricar
per
Boccia
ifolata
Sperimento
nel
fatto
campanelli
de*
col
voto
concerto
elettrici
p.
.
nel
Sperienza
Leida
della
voto
di
Sole
nel
elettrico
to*
vo-
p.
Nume
ai
fatte
fiere
i
4.
di
corpi atti
elettrici
del
Elettriche
E/perienze
Maggio
a
8
p.
.
del
7.
Boccia
ifolata
Sperimento
6.
p.
.
ricevere
fer comunicazione*
1775.
e
a
9.
Medefimo
per
dare
cono-
i
fegni
p.
2V«#-
xi.
1
n8
Efperienze Elettriche
Nuove
ai*
fatte
di
20.
del
Maggio
Mede/me
fulìo
1775.
fteffo/oggetto
p. 15.
•
Efperienze Elettriche
Nuove
ai
fatte
di
24.
Sperienzee
Giugno
del
1775.
rifiedeil fluido igneo
cui
in
fa fi pruovi piuttqflo
del P.
con
di
al
intorno
R.
Scarna
C$n.
il Re
M.
Ib.
di
in
Sardegna
di
Antonio
fuo
un
fui
Calore
metro
Barop. J
.
Rolandson
p.
del
le acque
Corpo
di
1.
del
Calore
Martin.
x
di
ra
Inghilter-
quellodel Sig. De-Luc
Umano
Torino
Ambafc.
Figi
confronto £
di
P.P.
Univ.
OffervazioniTermometriche
Corpo
parte
una
Beccaria
G.B.
Tifica Sper. nella
S.
co
elettri-
0
in un* altra.
che
Sig.
fa
/cof-
perchè quejìafenfazione doloro-
y
al
dalla
quale efferpoffala foflanza in
y
Xettera
21.
la
full'originedel-
congetture
fenfazione cagionata
•
Medeftmo
in coloro
che
f argentimedicinali,
41.
bevane
p. 62.
Ar-
V
12©
GJfervazione
un
dotto
/ingoiare
da
OJfervazione
Sig.
del
un
del
leggeri (fimo
riprodtto.iont
•Mare.
di
accreftimente
Sig.
Ab.
de
fofrs\
d'ArracQ.
a
calore
ffritto.
^
p.
m.
la
fal-
Dicquemare
grandi
1
prò-
di
Anemoni
p.
113.
THE
NE
PUBLIC
YORK
LIBRARY
ASTOR,
TILDE
ti
N
LENCK
FOUNDATIQNS'
T
•
iv^iwnpawi
ppp
|^^"ri*li
p»
"?
i»-4
SCELTA
DI
OPUSCOLI
Interessanti
TRADOTTI
DA
€o/P
VARIE
aggiunta
d*
LINGUE
Opufcoli
nuovi
VOLUME
IN
Nella
"
XV.
MILANO.
Stamperia
Con
Italiani.
di Giuseppe
licenza
Marelu
.
de*
Super/eri
.
MDCCLXXVI»
1
r
p-
******************************************
LETTERA
SIGNOR
DEI
M
O
R
./fi
J«
E
V
ROZIER
/* maniera
in cui
malattie
ì
U
SIGNOR
AB.
nelle
A
lo
il Mercuri*
agif ce
quali
delle
fpecifico
.
Li
Elogi
Home
Opera
di
mi
hanno
A
tatti
i
del
farfi
Sig.
ultimamente
fu
mercurio
da
intefo
ho
Medici
dell'
che
»
de
blicata
pub-
i differenti
todi
me-
amminiftrare
il
invogliato di leggere
2
%uel
Morvtau
4
quel
in
capo
d'agire
fcienze
tutto
T
di
ama
fui
il
che
che
reftino
ne
il
rio,
mercu-
baftévoli
diftrutte
le
più
pof-
corpo
sì
far
a
te
virulen-
parti
agire
è
del
licori
nei
portano
non
e
che
e
f
altrui.
Home
cangiamenti
eoa
propofte
agifee inquanto
produca
de'
umano
de
ila
io
foggetto
colle
Sig.
ra
manie-
letto
ha
che
medefimo
curativo,
come
l'ho
uno
paragonarle
Secondo
fibile
di
foa
verfato
poco
mediche)
interefle
idee
fue
della
tratta
febbene
e
j
nelle
le
cui
tali
come
a
,
cagione
de'
difunione
della
condimenti
fvaporabile
tenuità
tutti
per
fi
fono
gli
In
aperti
che
la
virtù
al
benefico
il
veleno
che
penta
venereo
la
o
combinazione
folfo
vapore
,
co
del
ro
lo-
di
cifc
mercurio
,
il cui
minerale
che
emuntorj
probabilmente
debbafi
ed
fprigionino
confeguenza
.
egli giudica
d'una
,
,
efeano
cipi
prin-
refe
oppure
;
loro
lo
di
quello
fé-
trae
feompone
del
\
rio
mercu-
,
cogli acidi
pofla
effer
confiderata
me
co-
e
MxmxMH
é
e
quefta
appoggia
effetti
alcali
degli
fidi
fta
natura
che
1* efaminare
fta bili
credo
ma
;
fatti
queftì
a
la
che
attuali
abbiano,
il
come
2.°
:
pò
proprietà
una
produrre
vie
V i
che
rio
mercu-
,
d'imbeverli
la
te
fi «non
comune
del
difunione
differentiffime
efige
;
di
flogi-
fi
può
principi
per
attaccando
mente
particolar-
,
l'uno,
fcompongono
l'alcali
metallico
bafe
l'altro:
o
;
il
il fecondo
primo
con
cui
era
così
l'acido,
egualmente
appropri
togliendole
,
no
nemme-
poiché
due
i
almeno
,
fto
ael
che
e
cognizioni
proprietà
a
,
fegno
certo
un
•
i.
qualunque
alcali
alcali
gli
che
probabile
fino
noftre
delle
que*
afferrare
comune
gii
e
,
fiftema
me
di
tenderebbono
non
il mercurio
tra
A
fatti
poter
proprietà
una
re
volatili
e
buoui
i
.
s'appartiene
non
fa
induzione
un
e
fai
andofene
il
principio
combinata.
Con-
la
,
Mercùrio.
Sul
il
la
fu
Congettura
nelle
Dacché
fpecifico.
è
fi è
oonofciuta
di
cura
agi/ce
malattie
cui
nella
mercurio
lo
cui
in
maniera
Mercurio
di
j
del
l'efficacia
malattie
quelle
»
che
fimo
della
il fratto
no
fi fo-
diffolutezza
,
fenza
tefi
dubbio
render
per
fai
d* agire
la
felicemente
umano
veleno
de'
libri
le
cbe
un9
applicazione
che
fé
ofo
te
ola
più
poffo
dalle
condotto
fui
turbiti)
fperienze
verità,
effendone
ho
a
proporre
propofito,
quello
(lato
dar
io
ipotefi
una
di
fiffatti
oggetti
è
minerale
creduto
;
la
confeguenza
A
4
la
quel-
perchè
fu
e
fono
vi
che
poiché
delle
e
;
congettura
ftabilire
che
lettura
lappone
,
efperienze
femturanmi
la
;
fetto
con-
profonda
una
egH
sì
attacca
Io
contengono
,
maniera
venereo.
tali
d'ignorare
cui
con
ipo-
mente
particolar-
e
,
maniera
M
fua
della
conto
corpo
fu
molte
immaginate
ho
fat^
quelle
nuove
congettura
naturale,
mia,
non
fia
:
1
Morvcau
8
fia mai
(lata dianzi
Conofco
alcun9
da
che
ta
forma-
annunziarla
per
.
altro
van-
ttemi,
i fi-
taggiofamente hifognerebbe confutare
i fatti
poffono opporfele
che
,
combinare
zioni
colle
le mie
que(V
la
forze:
idea
io
qual
l' ho
giudiean degna
nelle
lor mani
limito
qualche
tarderà
non
prefentare
a
concepita ;
di
a
offenra-
fuperiore al*
farebbe
mi
farla
e
,
accreditate
più
tal lavoro
ma
;
eliminare
preceduta,
T hanno
che
fé i Medici
attenzione
,
divenir
utile
.
Ho
dimostrato,
opinione
che
fuo
il mercurio
a
dire
q
almeno
allo
ceflaria
che
gli
flogiftocome
y
era
,
(*) vale
potea
comune
le
calcinato-
di
una
il
peTdere
altri metalli
perderne
flato
la
contro
fetti
imper-
parte
ne-
metallizzazione
•
cib
Tengo
potuto
farmene
addizione
lenza
fleflb che
un
come
m'ha
fatto
dubitare
:
ficuro,
la (uà
quefta però
fervito
per
(*) Veggafi
**».
e
fegg.
riducibilità
nel
tempo
confermare
-.
ha
ne
e
(i"-
(te-
Digreflims A$*4tmiques
pag*
Sul
alcune
(tenere
del
natura
Mersuri$*
f
relative
confeguenze
flogiftico
meocanifmo
al
e
aliai
r
ielle riduzioni
rieonofcere
a
prietà
m'ha
metalliche,
nel
particolare
e"lufivatnente
mercurio
che
altri
agli
una
gli
y
zata
for-
pure
prò*
appartiene
metalli
meno
al-
o
,
in
prietà
la
è
col
benché
facilità
fia
da
Quella
prò*
fi ricombina
eflb
cui
con
attraverfa
che
flogifto,
non
fermato
efclufivo.
grado
un
vali
i
,
ad
unito
alcun
alcuna
fluffo
bafe,
di
Oflerverò
paf-
.
che
"ggio
affai
proprietà
ft concilia
9
con
ciò
nel
mio-
bene,
luogo
fi*
la
di
fluidità
una
quefta
né
che
mercurio
deliquefcenza
che-
cioè
*r
timo
ul-
in
fifico-cbimita
Saggio
erijìàHizzazkne
del
detto
ho
la
flato
affo linamente
era
flogistica
come
to
Io fla-
,
di
dell' olio
acquofa»
io ricavo
Or
tutta
fui
tartaro
dalla
la
era
fummentovata
dell' azione
teoria
veléuo
deliquefcenza
una
proprietà
del
curio
mer-
venerea
»
Il
mercurio
qualunque
in
maniera
y
e
fotta
qualunque
s? amminiflri
forma
è
,
A
J
fcnir
'1
*
°
Moroeau
'jt+
fcmpre
in
ftato
imo
differenti metodi
falino
i moltT
tra
:
d'amminiftrarlo
di
cai
è
"-
,
ho
intefo
fcettibiie di
che
foio
il
parlare ,
guardo
qualche difficoltà a quello ri-
delie
ri metodo
è
coli9;
frizioni
,
unguento
mercuriale
fa
ne' fuoi
vedere
che
,
queft'unguento
nella
che
è
non
proprio
ma
il
metallo,
mercurio
.attacca
n'è
almeno
ialino
che
e
una
-e
allo
ridotta
parte
dovuto
Avrebbe
così
fo
mifto
ve
ftato
fofpettarfi
ciò
pih
fé fi forte fatta
tempo
alla
attenzione
fcioglie
confegnenza
per
.
già da lungo
medio
inter,
acido
il fuo
femplice
un
dividere
a
di
preparazione
,
il
Baumi
Sig.
di Farmacia
Elementi
graffo afato
il
il
ma
;
t
cui
preftezza con
rancido
divien
;
il
graf»
cifc
poiché
.
è
un
due
principiacido
coftituifcono
fé
Or
fce
il
delia
manifefto
fegno
,
e
infiammabile
che
"
gli olj.
chieggafiin qual
fale
mercuriale
fi
,
fpondere
de*
difunione
.che
non
agifcené
*
maniera
pub
come
agi-*
tofto
fai
ri*
neu*
tro"
r
Snl
né
tro
fai neutro,
come
del
fuo
del
agifce
unicamente
ed
rimedio
agifce non
altro
non
:
la
di
bafe
unita
Dunque
quefto fale,
tale
a
fcevra
,
folo ferirebbe
che
le fue
d'oga*
dificare
mo-
proprietà.
dunque,
gli acidi d'ogni
che
l'acido oleofo, l'acido
come
r acido
tal
o
a
,
miniera,
l'ef-.
laddove
collante.
agifcefola
ma
foftanza
Appare
ne
ragio-
per
,
"
altra
é
come
acido
e
poiché quefto cangiali
acido,
Acacia
rebbe
fa-
non
,
differenti preparazioni
,
nelle
non
deli' acido
natura
di fatu? azione
pel grado
:
inquanto farebbe
non
dalia
e
acida
fao
poiché allora
fpecifico fé
determinato
ir
dei
ragione
per
,
Mercurie.
il
vinofo
rino,
ma-
di
cremor
tar-
,
taro,
e
quev
fervono
non
a
ai
avendo
mercurio
tutti
é
fé
non
per
calcinare
di
s' unifcono
.
(labi 1ito
da
calcinarle,
A
di
malattia
comune
quali
noi
s'adoperano quali
nella
arbitrariamente
tratta,
che
tutti
6
una
e
fi
cui
la proprietà
i
talli
me-
Imperocché
parte
che
il
dall'altra, che
effo
Morve
12
.eflb
è
non
in
to
au
fpecìfico fé
flato
uno
rigorofa-
fegue
fatino
uf*-
è
quando
non
,
da
mente
acidi
quefti
mercurio,
cib
Da
quella
bensì
ma
calce
il
faciliflìmamente
è
che
bifica
la
cui
tal
d'appropriarfelo»
di
luogo
il
delia
natura
rivivificazione
di
fentire
far
de9
uno
almeno
»
di
tentar
materia
mor-
fcompone
,
appropriandofi
combinarti
di
agifca rivivificandoli
effa
qui
determinare
attraete
,
,
Sarebbe
e
rio*
mercu-
avendo
d*
Angolare
lui
con
probabile
di
che
flogifto ,
il
umano
caice
ia
virtù
poflentemente
,
corpo
conchiudo
io
la
nei
gii
che
principi
già
portano
non
due
fuoi
principi
eh* effa
;
o
che
tale
è
t
,
il
vizio
fuo
di
del
e
pub
diftruggerne
il
ricerche
nella
per
flogifto,
a
in
che
e
fovrabbondante
fviluppato,
quefte
confide
principale
fermento
è
la
flogifto
arreftarne
chi
vrabbonda
So-
una
po
trop-
gii effetti,
;
più
vazione
pri-
di
ma
me
medicina.
Aggiugnerb
confermare
la
mia
lafcio
pato
occu-
mente
{bla-
congettu-
ra
"
Morveau
14
.
che
to
dava
verifimiglianza
molta
a
y
4 uefto
de*
fittemi
fuoi
pattando
avea
ed
dai
veduto
ha
pori,, il quale
ripigliato il
la
fio g irto
nel
corpo
curio
mer-
bio
dub-
fenta
degli
malfa
ano
del
tramandare
per
fpogliato entrando
che
è
ammalati
ridotto
,
;
di
umori
"
cui
era
,
.
A*
Dh
/
DISCORSO
SULLA
TORPEDINE
nell'Adunanza
Recitato
R.
della
ai
annuale
Società'
di
30.
Novem.
1774.
Sic
dal
Londra
di
Cav.
PRINGLE
BARONET(i)
»
presidente»
Signori»
ESfendoda
alcuni
Prefidente
voftro
Hata
anni
e
al
al
rimefla
Confi-
voftro
,.
glio (2)
la
della
difpofizione
del
medaglia
pre-
In
(1)
il
Cavalieri
fi dà
Inghilterra
titolo
cui
p\fi*
quello
a9
.
a*
nome
discendenti
,
il titolo
degli
altri
Cavalieri
femphei
;
muore
.
con
cfli
^
.
^
Sdente
numero
Società
La
(2)
e
da
un
di Membri
R.
i
governata
Configlio
che
fi
foroia'0
cangiano
da
un
d'un
ogni
Precerto
anno»
PringU
i:6
annuale
premia
ne
Cav.
del
hanno
Barone
fin
avuto
foddisfare
ila,
fondato
voftra
là
qui
l'onore
della
pò*
la
paranche
loro*
la
Società
la
e
guarda
ri-
che
ciò
tutto
per
di
lor
in
Veramente
dìlicatezza
; eflì
ventura
ottenere
approvazione»
eftrema
buona
confidenza
da
maniera
in
«formio-
una
Goffredo Copie/
t
quefta
a
per
ferenza
lor de-
,
air
la
che
opinione
della
difficile
gli
non
che
che
di
r addietro.
te
le
ultimo
diverfe
volume
voi
meno
fiano
per
rammenta*
neJT
contenute
Tranfazioni
voflre
delle
,
lufingaofr,
flati
fe
efperienze
effe
onorevole
faran
non
che
Perciocché
che
quefta
Edi
queUo
tamente
fat-
quelle Opere
a
avoftronome.
avventurati
sì
ne,
attenzio-
farebbe,
quefta Qccafiorie
in
ftate
loro
meglio
meritavano
diftinzione
flato
diretti
avefler
altri favj Membri
fono
compongono
Tobbietto
che
degli
%
potrete
con
sumero
pur
ricordarvi
premura
d'effe,
che
(ebbene
te
abbia-
,
applaudito
con
un
ad
piacere
un
gran
particola-
re
17
udito
il
delle
fatte
da
IValsh
folo
pei
però
avete
re
Torpedine*
fperienze
non
denti
contenuti
la
per
fte
in
quefto
affinchè
s'è
;
in
del
que-
ha
vi
fante.
con-
voftro
figlio,
Con-
venga
fermata
con-
liberamente
voftri
dio
ezian-
ma
tolto
che
tempo
dine
Torpe-
cforpren-
fcritto
la fcelta
più
da'
folla
nuovi,
egli
pel
e
,
ancor
fatti
che
pena,
ricerche
Ma
M.
ragguaglio
fuffiragj permettetemi
y
di
efporvi
in
tjuefta
che
avanti
rienze-,
affinchè
che
e
eh'
Collega,
égli
la
Effendo
affai
alle
efpecune
al-
ha
efeguito*
no-
fia defraudato
fatiche'.
fue
Torpedine
fpecie
una
nel
comune
Tue
gtuftizia al
ninno
dovuti
to
fat-
inaippreffo
rendiamo
encom;
Razza
tentaffele
principali
(tato
Naturale
Storia
richiami
vi
mentre
degno
degli
Walsh
è
che
ciò
della
parte
M.
delle
ftro
fuccinto
in
di
raneo
Mediter-
mare
,
ella
è
ftata
infin
da'
tempi
,
conofeiuta
da'
Greci
Un
piti remoti
librò
buito
attri-
.
anticamente
ad
Ippoerate
è
il
primo
che
.
-
Pringle
i8
the
faccia
ne
parli fola
menzione
d*
come
fplo
il
un
quantunque
e
;
pefce
che
però
di
nome
ne
pub
giarli
man-
nimo
Ano-
*«?**
,
di
fce
bafta
Antichi
quello
indicar
per
,
gli
che
torpore
la
gii attribuiche
cognizione
feoi
de'
aveana
libro
,
fla-
effetti
.
quafi
/o»e
certamente
hra
fcherzevole
Socrate
in
bocca
Menano
a
Arinotele
quefto
nome.
tratta
particolarmente
Animali.
degli
s'afconde
gli
ciò
li
il
tutti
Ma
tocco
,
e
riferifee
anche
di
gli
piglia
éi
maco
fabbia,
pelei
ella
toccano,
che
altri
i
e
nel
li
dice
limo,
Per
tre
men-
lei
e
la
modo,
fuo
nei
è
egli,
di
prttova
.
che
ne
e
di
truovafi
,
ha
Storta"
fopra
mangia
mnggine
che
fua
iatormencifee
il
di
mette
difcepolo
nella
nuotano
che
più
flolò
fuci-
pefei»
febbene
della
foo
Torpèdine,
La
nella
che
e
dialogo
nel
fa
che
animale,
ne
fenv
come
paragone
quefto
con
Ippocratt
gli effetti
eonofceva
dallo
"P
contemporaneo
Ariftotete fapefle
Torpedine
che
il
gli
intormentiva
altri
r
Torpedine
altri
pefci ,
fembra
queft' effetto
agii
ancora
fé
caflcro
battone,
fenomeni
fi trafmetteffe
che
altri animali
frappofieione
corda,
una
sì curiofi
d'una
o
eh' ei
di parlarne,
che
ma
fi
foffero
fra
fembra
eflere
dell'
contro
che
a
che
Antichi
piti guardingo
intitolato
d'
dappoi
e
eh9
Torpedine
fili teftimonio
Arifiotite
che
de9
coli
dichiara
Pefcatori
medefimo
ei
que' tempi
appreflb
,
,
come
V umano
rire
rife-
fondato
èra
non
,
In
egli
,
maraviglio/*
Racconti
quello però
della
il
bro
li-
un
.
Tutto
che-
effe*
aveJT? rimef*
ne
,
aveva
quello
qualche luogo
fmawrito
fi è
favolo**
Finalmente
impoftura»
ragguaglio
ignoti y
come
il
flato
potrebbe puranche,
fo il
n'av*ffe
avuto
àvefle
gli
tatti
,
che
^
avrebbe
flati affatto
rigettatigli
effondo
unr
f
gli
non
di
darfi nondimeno
Potrebbe
cognizione.
che
fé
toc*
landa
non
,
lafciato
la
non
"
colla
che
ignorato
aver
ftraordinario
non
di
\"j
.
come
-ì
efpreffiifltffnte
pure
parécchi
fe-^
orgoglio fprez*
zar
Pringle
20
faceva
zar
fperìenze
le
va
Mela-
non
e
,
sì
bafle
teffe
ragionare
ammirabile
va
e
fcoprir* le
a
aveffe
della
le
queir
verità
ignora*
quefta
ihtefo
giammai
che
de
Gallie
paflfate le
all'Oceano
nafcon
Atlantico
fare
a
,
è da
non
aveffe
in fino
fui le fue
fpon-
che
novella
alla
maraviglio/i
fu
quello
porta
,
quella
Racconti
recarfi
felici
dubitare
effetti
Britanna
per
migliaia d'efperrenze
pefce
gli
Naturalità
un
per
,
onde
caufe
Torpedine
fivea
cagioni
medefimo,
,
ifcoprire
pò-
,
ingegno
fé
e
fi
apprendere
Arifiotek
cofe.
^operazioni
con
,
sì meccaniche
e
a
delle
che
fofpéttare
pur
ei
non
fuoi
de'
tefta
Cancelliere
Il
cone
Ba-
.
è
flato
combattuto
Uomo
e
errore
a'
«sì contrario
cognizioni
egli
che
primo
quefto
funzione,
niane
il
ha
l'onere della
dover
fcoperto
figlio
della
progredì
Umiliando
e
prò*
dell' u-
la vanità
dell'
?
ftefo
il poter
Natura
.
iafegnato
abbia
noi
co'
acquiftar la fcienza
,
Egli
fudori
come
di
lui fu
il
te
tut-
primo
della
ha
te
fron-
il pane
prò*
cac-
Pringle
a»
Plinio
queir
delle
Filofofo,
ha
gliofo ,
il (bo
pilatore
com-
Antichi
degli
cognizioni
troppo
ma
del
amante
troppo
e
Uboriofo
e
naturale,
Storta
nella
utile
poco
maravi-
quefto (oggetto
trattato
Dopo"
coftume
do
feconafferito
aver
.
che
fcntirfi
può
ali1 eftremità
che
il
rende
Ju
d'
è
una
pafla,
ìione,
anche
a
Uom
è
una
robufto
più
lo
il che
ella
(nella
effetto
dell'
braccia
è
che
efaggera-
fteffo
Tulle
cia,
lan-
una
che
para
produce
diftanza
certa
più
perfona
che
che
e
d'
aggiugne,
la
il
Torpedine
o
verga
vero,
immobile
vi
della
l' effetto
falfo
affolli-
,
tamentc.
Sebben
ila
di
Plutarco
profeflione
foffe
non
ci
fornifce
,
un
della
ragguaglio
più
efatto
Secondo
Torpedine
e
lui
.
fce
tutte
il torpore
cagiona
le
perfone
ma
attraverfo
che
anche
alle
te
ottan-
non
più ampio
quello
pe-
folamente
non
il
Naturali-
in
tamente,
immedia-
toccano
nelle
mani
loro
reti
de'
;
e
tetori
Pe-
finan-
che,
Torpedine
che
fé
fi
no
o
pofa
di
(opra
lieve
di
eh* io
Confeffo
que' che
vivo
l'acqua
fpecie
una
d' alcuni
riferire
.
terra
per
verfan
vano
al
egli ,
aggiugne
,
23
.
lui
pruo-
,
to
intormentimenfé
fo
non
getta?
timo
quefi' ul-
.
fiato
fia
fatto
pofleriori
rienze
crederlo,
principj
del
che
carco,
Sig.
alla
full' acqua
fono,
e
di
che
certe
che
agifeon
,
indi
eflendo
pefei che
fui
fuggire foa
di
o
o
reftan
vi
della
così
privi
fra1 lacci
come
nuota
fcocca
,
difenderli
Plur
Torpedine
freccle
fa-,
tenuti
trat-
come
ghiacciati
ag-
Storia
gli
de-
,
éEliano.
avendo
Animali
a
coi
Aggiugne
preda,
di
guifa
a
prima
coita
incompatibile
la
fua
efpe-
ripugna
non
Walsh*
quando
d'intorno
particelle
ma
:
feffendo
non
da
confermato
fcritto
avrebbe
una
di
darci
dovuto
,
quello
pefee
altro
chi
di
maggior
:
ma
troppo
l'aipettafle
riferire alcune
che
contezza
•
andrebbe
Egli
delle
fi è
cofe
lunque
qua-
nato
ingantato
conten-
che
confi
dj-
Ptingk
24
confi
comunemente,
affurde
così
altre
cT
e
ridicole
e
cune,
al-
aggiugnerne
che
pur
,
d'effere
meman
non
ripetute
rimarcabile
Plinio
che-
hanno
f quali
la
,
fcritto
efpreffamente
fian
naturale
Storia
fra
(oggetto
lafciato
che
pih
i racconti
fu
hanno
ci
fui*
chi
gli Anti-
tutti
,
quelli
ramente
ve-
Elia-
ed
,
*o,
è
Egli
•
quefto
imperfetti
pili
e
favolofi
.
Noi
fatili
paffando
Galeno
di
faremo
non
la
Scribonio
dor
ri
la
a
era
pratica
queft'
fotto
vivea
da
che
fio*
,
Galeno
Ma
ragionando
.
opponendoti
affegna
empirica
Il
in gran
Tumido.
l'Impera-
Diofcoride
continuamente
primitive
e
ne'
raccoglievi
come
da
e
effetto.
fondato
particolarmente
e
che
dopo
e
le
fal-
,
Claudio,
fempre,
viva
,
Largo
poco
Torpedine
opinati
capo
Aranti
.
applicavafi
di
foddif-
più
ai Medici
da' Filofofi
parti ammalate,
mali
molto
fuo
fifiologico
falle quattro
parte
il freddo
,
cagione
una
fiitema
il caldo
,
Or
ai-
egli immaginò
lità
qua-
il fecce,
,
che
Tor~
la
Torpedine.
Torpedine
operaffe
rifico, perchè
animatomi
torpore
miferi
e
di mille
più
vedendo
al
della
tocco
di
de9
mali
nella
di
la
Torpedine
fredda
natura
la viva
tera
at-
,
fua
cedere
capo
quale effendò
intormentiva
e
fcema-
I
fuccef-
,
,
va
V
come
fi confermò
medefimo,
opinione
Medicina
,
.
ei
munque
co-
fi foflero,
di
Galeno
anni
rie
teo-
ma
;
pur
fcuole
po
col-
il
le
erano
deplorabili
nelle
prevalfero
per
Tali
corpo
fa
come
raziocini di que' tempi
,
e(fì
nel
cagiona
Torpedine.
ci
principio frigo*
un
il freddo
certo
della
per
25
dolore
del
fenfazione
.
di
fori
quefto
fecero
più.
ancor
sì facile
quando
eltratto
ch'egli
virtù
del
ridicola
un
mta
V.
XV.
delle
medicina
vi
a
vivo.
idea
noi
era
pre
Tem-
Torpedini
vive
preparando
tutte
veggiamo
Medici
che
un
perfuafi
le
quante
confeguenza
B
chiede
ri-
pur
morto,
pofTedere
degli Antichi
Medicina
rinfrefcaite
animai
In
in
non
rimediarono
dall'
avefie
Setta
Siccome
l'avere
una
vali,
olio
di
capo
di
Paolo
della
quella
EgiScuola
di
Prtnglt
20
Galeno
di
quell'olio
raccomanda
della
caldo
l' umor
tre
al-
per
e
,
rinfre-
rimedi
chieggon
che
malattie,
gotta
perar
tem-
per
fcanti
.
fé fi confiderà
Or
che
fra
lofofi,
gli Antichi
ne1
e
di
rame
la fcarfa
abbiam
ne'
egli è
difficile
lofpe-
La
Poefia
trovata
Medici,
piti ne'
i finizione
Poeti
figlia
.
che
ciò
i
deli' altro
e
parti di
un
fapere
irregolari
la
comporre
la
ftoria
e
rale,
natu-
che
,
ed
che
le
delfem-
loro
deformi
riferirle
dell'
Storici
quafi
tutto,
qual guifa
in
mondo
Gli
veggon
gran
fovente
bran
non
fervirfi di
rado
fia nel
politico.
nel
fia
uno
ftoria
pura
di
pub
dell'immaginazione
Fi-
non
per
unirle,
de
on-
dell' Univerfo
fabbrica
e
,
Materiali
dell' Uomo
così
gati
sle-
.
formano
non
getti
fine
per
indifferentiffimi
è
qualche
di
per
di
un
che
fogil cui
Poeta
,
l'immaginazione
cattivare
cofa
confeguenza
grande
e
di
perfetto
con
di
Quin.
Oppiano
della
non
ha
aggiunto
Torpedine,
nulla
quantunque
alla
ria
fto-
ei
fia
giunto
Torpedine
nel
giunto
fuo
detenzione
Halieutka
elegante,
non
di
Natura
la
ha
quello pefee
,
ma
Difilo
parti dv' elle
le
,
distingue eziandio,
chiama
Egli
mente.
( i fianchi )
l'animale
altri
abbia
xtfftiAr;
ed
è
la
h*y*nt
chfe
armavi
lanciare
eh' ei
alla
allude
che
da
chiama
Ci
è
ne
prima
di
diano
in
au
Oppiano
gelido
t
agli
(ignifica zio
cui
certamente
copiato
latus
Sei
fpeciai-
parti
di
facoltà
la
quefte efpreffioni
-quel verfo
qùefte
come
quelle egli immagina
termine
:
rifiedono
piccoli dardi,
de1
pefei
ofeura
da
e
rità
ve-
egli celebrale
fo lo
arricchito)
una
dalla
molto
che
e
Non
cni
darcene
a
fi feofta.
facoltà
ly
.
natura
Ma
veneno
la
Natura
.
Le
di freddo
ha
veleno
il fianco
armato
•
il Poeta
Siccome
di
che
nuovo
Romano
fia fuo
,
,
di
Storia
.gliAntichi
£v
4iariD
.
quanto
ho
io
non
ha
egli chiuderà
potuto,
la
nulla
fra
trovar
quello pefee flraordi-
intorno
a
d'uopo
confettiere
che
quelle
no-
1
PtingU
%t
fon
notizie
•
veduto
abbia
delie
fatto delle
bia
che
n'abbia
ne
ufcì che
al
con
notte
fonda
pro-
impero
,
,
non
mente
eterna-
epoca
pel riforgimento delle
è allora
che
fiorire fi videro
S alvi ani
Gefner
ed
tri
al-
y
y
fol
non
duta
ca-
,
una
fecolo
xvi.
y
che
meno
infieme
era
del Romano
Rondelet
Beton
com'
cognizioni in
Egli
.
anche
e
ab-
n
degli Animali
memorabile
fcienie
che
la Storia
cadere
al
,
nefluna.
,"osì imperfetta
l'altre
Galeno
Torpedini,
fpertenze,
niu-
che
notomizzato
Effendo
tutte
,
JFiiofofi,tranne
degli Antichi
no
foddisfacenti
poco
perchè egli fembra
meno
tanto
aflai
tutte
ci
rendettero
eie
che
,
nella
ma
erano
cognizioni
finalmente
e
un
ai
Contuttociò
.
rare
ancor
nel
e
poco
le
fperienze
confiderabiii
quadrupedi,
e
la
Ma
.
nobil
fovra
numero
mente
antica-
più oltre
feguente fecolo Haroey
aprì quefta
gran
faputo
eziandio
recarono
ne
,
le
s' era
naturale
Storia
morte
carriera
parve,
com-
done
facen-
aglincceili
e
non;giunfe
*
tron-
Prìngh
32
mimico
che
guenze
fu
il
come
sì naturale
che
predo
£"
altro
quafi
Sorelli
non
colla
ftopiafi
Forza
tutta
eziandio
che
non
Qual
immaginata
però queft'ipotefi?
era
.
confettare
è
che
^
fuorché
era,
(bla
che
differenza
Rtaumur
che
la
luogo
in
falla
Siffatte parti
da
rifultante
fluida
delia
o
loro
da
ne
aziotoccava
di intormentimento,
fofpenfione
una
nerveo
Lorenzi-
che
mano
fenfazione
una
mufcoli
di
e
,
va,
defini-
non
de7
Redi
vivacità
imprimevano
nel
di
falcati
per
,
quefti
foftituito
avea
( i mufcoli
ni )
che
vibranti
patti
di
l'ipotefi
,
delle
ipofratelli,
Con-
da
parve
ognuno
,
fi foffe
e
;
fuoi
anche
poi
illuminata
lVEuropa
da1
generalmente
adottata
tefi fu
cordefua
La
dedotte.
avea
ne
colle
inGeme
appretto
in
di
moto
di
ripulsione
una
,
quefto
fluido
Per
fu
fenfazione
fo
a
che
po-
Natura*
,
obbligato
di
trafmettere
air acqua,
ad
una
che
negare,
fi
rete
potette
o
,
a
tale
una
attraver-
tutt1 altra
fo-
t
.
ciò
quello celebre
teafegli opporre
iifta
ovviare
.
.
TwrpeXtm.
Iattanza
ed
motte
anche
tea
di
incapace
e
atcraverfo
fofle
non
il
ad
baitene,
un
ore
tiegfc infatti
Bi
eorco
refiftfcnza *
que-
•
fta
trafmiffiotie
orna,
di
fcoffe
tali
;
pur
quello
che
della
al
impre/Eoni
già
Anton
A
foltanto
degli
che
Uomini
la
£»-
tateli
rifat-
di candidezza?
mancato,
compiangeremo-
:
hoc-*
forfè
noi
Réaumur
per
y
d'aver
te
o
della
quelle
Acciaeremo
Bortfii,
tentóni
piìt
fi trafmettoao
pari die
Leida.
di
da
le
Torpedine
mezzi
cola
v'ha
non
Non
za
debolezd\
preoccupati
ira
,
fiftema
che
non
ferirèbbono
Perfana
foventé
veggon
ed
i
fedi
anche
i
di
gli obbietti,
altra:
qualunque
loro
medefirni
fer
,
1* anima
,
loro
fptrito
dello
fon
dire
voglia
hanno
della
a
.
^
umano
quando,
a
.
altra
citi
infermisi
nevoli
inchi-
,
Genj
t
ragione
per
ve
pife (ablimi,
precipitazione
troppa
render
Natura
feturi,
queir
anche
la
Corn-
prevenuto
men
Umilmente
pèangfcrem
fa
fofle
d'ogni
de'
via
a?
ha
B
j
sì
fenomeno
principi
gran
che
cono*
numero,
che:
"PA*gléi
J4
fbe aticOrci'reftaaQ.a
u
debbono
pur
irammeat*rfent
crede va"d'aver
ed
pò
d'una
tacciandoli
mefcolanzaldi
trofi,
ali
che
v
"iàl
i*n*
(piegato UUrh
abballava
il fulmine
Fnfeil
.
tori
Ascolta-
dc\"oftri
parécchi
é
tempo,
difc*£riro
vapori
effetti
come
fulfurei
ni-
e
fi frammiCchiaffero
aria
Si
.
dubita
al
vapori
nelt*
*
al
nò?
contraria
"
di
fa p pia fa
il
atmosfera
qbefti
di
dell'- efiftemta
prefeate
folckil
chet
cèrto,
il fluida
cjual produce
elettrico
qneftff
è
meteore
.
medefimo
il
Or
produttrice
caufa
della
BabiU
rè
fluido.
fcoperta
La
Fi fica
alla
aprì
e
alcuni
Natura
de9
.:
fperienza
di
Leida
e
do,
fecon-
,
mente
eterna-
quefta Società
Membri
tempo
quaL
con
fi fieno
valuti
accidente
più complicati
Qpalche
vado
campo
effe-»
pibxerto.
"fi ricorderanno
di
avventurato
è forfè
niente
ammi-
poteva
.
della
ut%
onore
i fuoi
maeftria
queir
e
gii Uomini
ad
Niente
Torpedine
la
pure
proprietà
delle
tpén preveduto»
femhra
ifpiegare
per
fenomeni
dopo
di
della
qqefta
fco-
perta
Torpedine*
memorabile
pérta
Società
avendo
efiftentc
Ad
ama
celebre
di
Meipbro
e
adito
quetta
pefce
d'un
parlare
negli ftabilimentiOHandefi
fitnile
rinarri
de*
Ali
M.
«di Leida,
Profeflbre
35
congri
ad
un'
nondimeno
avente
e
dèlia
anguilla
fpecie
delle
prietà
pro-
,
Umili
il fiio
impegnò
della
quelle
a
Torpedine
,
svGtavefandé
M;
amicò
5»-
a
.
d*
Governato*
a
Tefperien-
farne
acconfentì
qiiefti
volentieri
.
fcriffe
Egli
di ciò
confeguenza
in
Alìamand
M.
a
cKe
al
za,
Effequebo
che
lettera
una
nel
della
Tranfazioni
In
M.
efla
s*
d'anguilla
fé
i
)
tremante
effetti
medefimi
fu
dagli
chiamata
( pefce
Sidder-vh
riferifce
Tefperienza
fatta
(lata
fendo
Harhm.
di
Società
Gravtfande
che
le
del-
volume
fecondo
nel
pubblicata
po
do-
poco
,
fu
1757.
ef-
che
d'
cie
fpe-
una
OllandeG
ella
produf-
y
l'elettricità
fetti
ef,
il Governatore
che
adendo
nofceva
ottimamente
fatto
dapprima
co-
col' dotto
,
fuo
la
Corrifpondente
boccia
di
parecchie fpérietue
Leida..
Ei
B
diceìpiire
6
coU
che
fcoffe
le
PringU
3*
fcoffe
forti che
pih
il
prodotte
pefce
della
quelle
delia
infallibilmente
che
da
accompagnati
è
fande
al
\
che
al
medefimo
qutbo
due
e
la
ver
dodei
fpecie
una
le
tutte
relazioni
han
fermata
con-
opinione;
feconda
et
forza,
della
eftefo
da
alcune
date
lui
nera,
confefli
non
dal
e
che
ve
xvu
Società
pid
tratto
l'uba
del
parte
Opera
Secondo
1771-
fpecie
s' Grave*
M
dappòi
Vander-Lott
ficcia ; febbene
colore
e
avuto
pefce
M.
nel
Tale
aggiunge
ragguaglio
un
di
di
Aliamomi
M.
pregevol
della
Harltm
me
co-
elettrica
lettera
nella
truova
di
di
la
fu*.
la
Voi.
no
era-
non
feintilla
macchina
abbiamo
Si
rà
affitti-
effetti
alcuna
A'Artediy
ne
ra
ter-
a
toccava:
queft' anguilla
Gymnotus
gettava
.
che
effere
robufti
più
r
della
riftretto
in
lo
quelli
,
quelli
de*
era
chi
contuttocib
attorcile
boccia
perciocché
fpecie;
acfti
erano
,
,' ed
rivo
era
fin
quello pefce
da
circa
tere
let-
Ejfe-
Rio
n' hanno
rof-
l'altra
il
trattone
difierifcona
effen-
xiaU
r
Torpedine.
miniente
l'una
offervb
Lett
pia
p":
egli offervb
fene
fenthre
collocata
afcende
alla
elettrica efea
ca
vale
a
,
*rafmettano
alfa»
d'una
M.
s
perfona
dalla
che
da' fuoi
allora
dire
acqua
bolla
materia
polmoni
febbene
metalli
i
'
generale quefta fluido
però, che
pib
trico,
elet-
n'hanno
tfe
che
acconci
E?'
.
caratterifti-
circostanza
che
spirare
re-
per
la
tal effetto.
Al
far-
potea
di danza
conchiude
in
di
ha
quefl:'
anguillaquand' ella
fi oflerva
alcuni
dito
al
un' altra
riferifee
che
fuperficiedell'
ne
e^
,
eziandio
da
V
.
qualche
d'aria formata
forni-
effetti,e
elettrico
l'urto
a
efperien-
una
i fuoi
era
dell9 apparato
V*nder~
dell'
parte
quefto pefce
con
glianza maravigliofa
quelli
M.
dall' altra*
nella
fece
che
«e
37
gì*
altri i
•
medefimo
tempo
a
un
di prettoche
le
Grave/ande feopriva in America
t
proprietà elettriche
•
danfon
va
va
celebre
In Africa
del
Naturali
nel
fiume
fta Francefe
del
A*
M.
Gymnotus
tnn
Senegal
un
pefce
tingi*
F
3*
pefce
identico
o
cjie quello
offerva,
altri
cogli
il Aio
fquame
dell' acque
un*
come
ne
relazio-
è
qh* egli
che
Francefi
i
trembleur
anguilla
colà
che
quello
piuttoflo
nelle
braco
differire
della
boccia
la
chiaman
None
Torpedine
y
dolorofiffìmo
chi
effetto
Io
Leida,
e
tato
ecci-
Ag-
tocca:»
è
gli
non
dalla
fenfihilmente
di'
e,
,
di
queft*
ghezza
lun-
intormentimento
un
fa provar
membra
che
giugne
lo
produce.
che
tremore
un
aflai
ma
"
alla
riabiliti
dice égli
,
"
e
agli Indigèni
noto
dall'effetto
già queffo
come
è affai
finor
rotondo
groffo proporzionatamente
y
è
(*). Egli*
poca
corpo
y
fenza
Ha
pefce
abitatori
che
conofciuti
pia
(inaile
affai
o
"
femfcofla
cava
fi comuni-
che.
.
ajla
tatto
fteflà
#olla
o
,
foggia
col
o
femplice
interpofizione
di
con*
baffo-
un
ne
La
(*)
fcoperta
quella
a
di
fci
annifcperochfe
175
i. V.
i*nfm
al
M.
syGrav*f*»de
del
p.
Adanfin
M.
fatta
il Giornale
Senegal
di
137.
nel
di
riore
ante-
circa
del
Settembre
Viaggio
Il
e
Trsd.
di
M.
A-
PimiU
40
delia
Gravefande
/
cui
data
Vander-Lott
.e
df
il Gymnotus
fpecie che
medefima
hanno
ci
detenzione
la
.
.
La
io abbia
eh'
relazione,
pili antica
.
di
trovato
Agronomo
Ruher
mei
Scien.
V
le fue
fece
WLDuha-
di Cayenney
oflervazioni
diffaifc^^raH; fatto
non
Quale
con
fia
ave
battone
un
affetti ch^
per
;
anche
un
ha
li
prova-
„
«mfeim***
lettura
di
;la ^natura
que* paefi ,
della
Storia
Dr.Bancroft
ove
il
iti*
abbaglia?
un
pure
il
,
l' efperiea"a
JfcdJuQpfo aveflirno
guilla
del
od
ferirne
medefimo
ei
pefee
mi
,
jd^I farne
A
cagipna
e
M.
ove
da' congri
dito,
ai braccia
fa
tormentimento,
mento
col
toccato
cademico,
Ac-
quefto
,
che
delle
Acc.
R.
dice
ha,
nell'Ilbla
J"ichtr
da
della
Storia
1677*
an.
,
rapportata
"a
nella
di M.
quella
è
queft' anguilla
io
di maggiori pruove
elettrica dell'
raccomanderei
delia
Naturale
Membra
di
fatte da
quefb
là
Gvion*
quella
Leggitore troverebbe
efpcrienze "uriofe
%th
tà*
Socie-
parecchie
FUofofo
fovi*
Torpedine.
Ma
quel pefce (*)
fovrr
41
ficcome
tal
bro
li-
.
le
fra
è
di
mani
tutti
io'ofTerrerò
fo-
,
lamente
che
M.
l'Autore
conferma
Vander-Lott
che
ci5
la fcoffa
che
porta
rap-
trafmet-
,
attraverfo
tefi
rabile
a
volarne
nn
che
circodanza
d'aria
nulla
ha
non
confidedi
mile
li-
,
che
ciò
a
fia
quantunque
fcarica
della
Non
a
ch'io
:
quefti
curiofi
che
a
cui
di
pre"-
torno
in-
Viaggatori
animali
piti
tanto
niuna
trovata
fi
riguardare
dubbj
o
le precedenti
eccetto
poffa
nale
origi-
come
loro
la
per
che
brevità
o
,
vi
fi
lafciano
fcorge
parlano.
Io
debbo
tali
re
gene-
pefci
i
ne
fon
al
intorno
fi debbono
riferire
ond'effi
col
,
perciocché
molti
Signori,
o
preziofo
tempo
relazioni
l'inefattezza
per
adunque,
altre
che
nella
elettrica.
un
n'ho
non
Torpedine,
ordinario
effetto
un
ruberò
più lungamente
la
provar
boccia
vi
fentarvi
fa
ne
trici
elet-
però
ec-"
(*)
Leggali
fiilP anguilla
qyffl Opera
pure
tremante
.
la Mcm.
nel
Vói.
del
V.
S\g. Bajon
p.
6?.
di
Pringle
4*
fuo
nel
Condamine
che
Amazzoni,
è
il
vero
comunemente
,
ritrovali
quale
abbiamo
Non
direna
già
Moore
trovò
alla
vicini
de*paefi
ne' fiumi
del
e
sì
le
del-
fiume
probabilmente
che
la
de
M.
del
Viaggio
elettrico
Gymmtus
defcrive
che
l'anguilla
cettuare
na
Gita-
parlato.
dianzi
y
M.
fo
in
Gambi*
a
di
nemmeno
come
pref-
d'Africa
lago
un
che
pefce
Io fteffo del
quello
,
che
Atkins
M.
Leona
nella
vide
ftefla
egli
prefo
in
lago
dell'
il pefce
che
meno
nondi-
e
,
Nteuhoff
da
defcritto
un
mente
Final.
difegnato
,
Serra-
mondo
evidente
citato
appena
di
fiume
del
parte
troppo
par
elettrico
nel
Indie
come
chiamato
e
,
dagli
fia punto.
non
almeno
fé
delU
la
poiché
,
fui
Meer-aal
Ollandefi
dorfo
e
Il
tilunrto
delle
non
miriamo
non
pefce
fpecie
del
rapprefentazione
vi
,
( anguilla di Iago )
che
ne
troviam
Pifon
medefime
può
una
pur
trovò
facoltà
Gymnotus\
è
ne
fpina
lunga
fotto
nel
che
ta
efat-
al
tre.
ven-
Brafile
la Torpedine
effige riguardato
me
co-
Torpedine
del genere
me
tore
ne
la.
Può
del
( Margraf
giatori
che
fé.
di
Autori
e
;
pefce
)
eh*
6
le
del-
chiarii*
Pi/o»
ha
le
al*
raflbmiglia
pur
dato
n' harr
ce
queftr Viagv
naturale
Storia
Lo
,
.
ftefib
giudizio
grus
monflruofus
volentieri
farei
io
dell' India
delCW-
di
parla
cui
,
EfitereL
Bontius.
l'
forma
che
a
e.
che
foglio*
nna
quel
Puraqué
proprietà
figura
di
contrade,
medefìrae
la
figuraad
la
dirfi altrettanto
Piraqué
poiché l'Aa*
Gymnotu$%
paragona
xnedefime
43
.
il
Quel
che
grado
di
fi è
M.
anni
le
razza
fra
che
G*/*,
avea
fog-
con
che
qual-
»
rifultare
da
quefti varj
conti
rac-
elettriche
non
proprietà
pefci
quella fpècte
a
Torpedine
fi chiama
dì
né
a
,
,
quella fpecie
notus
i
Dr.
municato
co-
Surinam
certezza
che
riftrette
a
dal
temati
a
fembrami
,
fon
B
fcritto
uno
Sacietà
queft»
vent'
giornate
quell'anguilla,
-"F
argomento
Autore
cui
fu
per"
di
Gymmtus
eleclrieur
ma
che
che
,
la
dicefi Gym-
natura
ha
tato
do-
,
delle
medefime
facoltà
varj altri
abi-
ta*
Pringk
44
dell'acque,
tutori
nofeiamo
«he
ilricus
hanno
giuftizia agli
parlato
del
ele-
Gymnotut
che
quelli particolarmente
originariamente
tal
fofpettata
della
effetti
gli
fra
di
quelli
Autori
,
xnigliànza
e
.
,
a
e
,
lieo-
noti
imperfettamente
non
render
han
primi
i
fé
per
noi
febbene
ancora
Ora
x
anguilla
fo-
una
Torpedine,
elettrica
come
,
fra
puranche
que' della
loro
di
boccia
nomi
,
di
effetti
rifpèttivi ,
Leida,
io
il ricordare
dicevole
i
loro
i
giudicare
il noftro
tolto
abbia
difarLe.fue
da
ciò
eh'
Torpedine
una,
alcun
efperienze,
egli
in
Autori,
che
elettrica
cagione
e
di loro
dea
l'i-
la
al-
intorno
mai
riferirne
a
lega
Col-
te
unicamen-
ma
letto
aveva
Certamente
ad
da
go
luo-
degno
,
non.
ne
occasio-
io abbia
quantunque
the
to
credu-
ho
quella
in
e
sarono
pen-
non
gli
di
cui
effetti
dio
ezian-
,
una
le
buona
parte
vivea
leggi dell'elettricità
gli
flati
effetti
pcranche
del
affai
foffernote.
Gymmtus
offertati
affai da
che
prima
mente
Final-
non
erana
vicino
,
me-
e
Torpedine
meno
elettrico
apparato
uni
aveffe
fiate
la
Ifame
fi. potette
quii
a
fegno
l'analogia
portata
dobbiamo
noi
fidamente,
no
fino
dell»
fra
gli altri.
e
Perciò
non
dir
perchè
precisone
Natura
gli
quelli
con
,
alcuna
con
la
paragonati
ancora
45
•
le
fatte
Torpedine
elettrica
natura
Walsh
fperienze
prime
folla
M.
a
che
fia-
iftabi-
per
eziandio
ma
un
,
feguito d'altre
numerofo
ze
fu
animai
ed
pure
eleganti difegni
intero
tutto
e(perien~
ficcome
quefto foggetto,
efatti
fcelte
recchi
pa-
dell'
così
de*
d' alcuni
come
,
principali
la
dopo
fuoi
organi
dilezione
quali
Ma
circa
.
la
parte
Walsh
il
dee
Sig.
quefto
to
modo
Huntery
Io
febbece
già
debbo
M.
ha
di
Redi,
pur
Walsh
vi
Membro
fornito
per
fupplemenquefto
Stenon
anche
M.
con
*
che
anatomico
da
altro
un
confiderabile
un
all' efame
fatto
ni.
Gio.
ad
tima
queft' ul-
a
infìeme
Società
molto
fi veggonq
e
le
anima-
Lorenzi-:
informarvi
abbia
mefib
eh?
Jòtf
oc-
Pringle
4'
la
occhio
relazione
delle
principali fpe*
,
le
rienze
lue
occupazioni
,
hanno
egli
nel
corfo
ha
delle
fue
mi-»
particolarità
occafione
di
ricerche,
come
offervare;
io
avendomi
teftimonio
far
pollo
avuto
gli
non
descrivere
curiofe
te
tutte
nutamente
eh'
di
permetto
ancora
però
ne
afata
la
,
di
gentilezza
eh9
feorrere
lafciarmi
egli
ha
di
tenuto
il
nale
gior-
le
tutte
fue
efperienze
.
dalla
Fin
diftinto
ha
Torpedine
attraverfando
che
sì da
gran
tempo,
i medefimi
elettrico-,
ed
qua
l'aceffen-
,
dalie
intercetttifeo
la
duttori
con-
come
,
y
'
fluido
i fluidi animali
metalli
i
quel
quefto fluido
il fluido
eh*
do
di
qualità elettrica
la
difeoperfe
IValsh
M.
prima
foftanze
medefime
,
particolarmente
dal
al fluido
che
vetro
e
elettrico
dalla
ca
lac-
cera
chiudono
il
,
La
faggio
fomiglianza
tra
.
non
fi riftrinfe
;
delle
fue
M.
IValsh
alla
quelli due
fola
di
flui-
circoftanza
riconobbe
ed
zidetta
an-
è
,
pia ìumlhofe
(coperte, che
paC-
*
una
que-
fto
PringU
48
fua
alla
Leida
alla
offia
armatura
foglia
,
di
Bada
,
riconofcere
quanto
elettricità'.
fu
viva
tovaglia
bagnata
pofero
due
di
Fu
d'una
;
quella
tavola
dine
Torpe-
una
druna
ifolate
Perfone
un9
que-
lo
quel-
a
coperta
cinque
tà
Cit-
è
mirabile
polla
ad
intorno
di
efpe-
Rochclte
la
a
raflòmiglia
ei
quanto
e
feguente
fece
Accademia
flo .giro
,
fi
Wtlsh
M.
dell'
dell'
efteriormente
alla
attenzione
che
per
reflua
.
presenza
in
è
,
fare
rienza
onci*
"
ftagao
altr^
tavola
e
,
ciafcuno
fili d'ottone
piedi
tredici
con
funicelle
una
delle
di
fue
feta.
filo
Un
fulla
altra
lunghezza
alla
fofpefi
furon
eftremkà
coli'
e
della
foffitta
pofava
gnata
ba-
tovaglia
immerfo
era
con
in
un
,
vafo
d' acqua
pieno
fu
cui
fulla
pollo
pieni d'acqua.
fonamife
ove
mano
era
dito
un
immerfo
altri
quattro
erano
,
nell'acqua
il filo
e
un
feconda
vola
ta-
vafi
milmente
Si-
La
prima
Per-
del
primo
vafo,
dito dell' altra
,
nel
fecondo,
iucceffivamente
e
finché
così
fecer
tutti
comuuicaflero
gli
altri
fcam-
Torpedine
49
.
fcambievolmente
ne"
tenuta
vafi
dell' acqua
via
per
Immerfa
del
fecondo
filo nell' ultimo
il dorfo
toccò
eftremità
della
del
eftremità
una
.
Torpedine
e
coir
all'
?
IValsb
M.
vafo
medefimo
con*
altra
iftante
le
,
Perfone
cinque
fentirono
fcoffa
una
che
,
in
nulla
rienza
di
di
fé
Leida,
fVahb
M.
da
differiva
non
trafmifEone,
che
non
che
fentì
fucceflb
ella
me
re
anche
è
ftata deferitta
Maire
della
e
noi
nella
rafforzata
v'aveano
V.
XV.
di
Fu
:
petuta
ri-
le
egua-
ficco-
e
Seignetde'
uno
quella
di
Gazzetta
la
dal
la
abbiamo
fmeerità,
Collega,
Pubblico
e
alla fua autenticità
febbene
cérchio
con
de
bole:
de-
gretari
Se-
Città
,
Francia
,
manca
degno
M.
Rochelle,
nella
pubblicata
niente
da
Accademia
dell'
volte
Perfone
otto
con
nel
nulla.
queft' efperienza più
efpe-
più
era
era
non
non
dell'
quella
e
di
teftimonio
altro
iaterefle,
C
del
agli
de'
certezza
denza
confi-
maggior
veracità
tuttavolta
ché
Percioc-
;
fatti
noftro
occhi
dev'
coloro
fuorché
dei
eflere
che
non
quello
dell'
Pringle
50
dell'
è
della
amore
così
fé
fue
le
fatto
fi
Mondo
IValsbx
M.
a
dire
nafcita
celebre
al
che
del
credito
dell*
che
la
le
E
Straniero
condotta
de"
faggi
foffrire
fperienze
veramente
.
la
putazione
ri-
proporzione
a
acquietavano
avventurato
die
cui
poteva
non
piccolo pregiudizio
un
il
che
Riaumut,
Fifico
come
ina
,
,
,
la
non
tutto
a
medefimo
paefe
nel
ei
fegreto
in
faccia
in
Egli
.
zione
obbliga-
maggiore
efperienze
pub
e
del fapere
e
tanto
abbiamo
noi
ha
che
quello
per
verità
Accademici
la
del-
e
,
Rochelle
quefte efperienze
fu
te
tale
di
fegnito
in
e
"
inverfo
Parigi
furono
vi
del
loro
ché
allor-
conofciu?
Ofpite
che
,
ben
altamente
moftrò
neir
come
altre
in
che
fon
quefta occafione»
elfi veraci
ama*
,
tori del
"
fapere
e
delle
invidiofi
non
ed
cognizioni
della
li
emo-
,
riputazione
de'
lor
1
vicini
.
benché
Ma
nuove
pruove
alle
abbiamo
non
per
dare
una
fperienze di M.
meftieri
nuova
Walsh
di
ticità
auten-
\
tut-
tavia
r
Torpedine
tavia
4e
molto
con
piacere
confeguenze
aggiungo
delle
loro
quale
la
il Dr.
,
del noftro
Imperiali
de' fncceffi
di M.
gio
fag-
Medico
il
Vienna
a
,
allorché
Italia
in
k"
tratto
Ingen-Hous*.
Maeftà
effondo
nuova
n'ha
egli
1
confermare
per
,
il teftimoirio
qui
Collega
eh'
5
.
ricevette
Walsh
fi
,
ad
iftanza
alcune
fteflb
io
e
elle
Walsh
e
j
quello
Io
s'accordino
le
falla
confermino
effondo
udita
la
fu di ciò mi
ha
avete
Medico
tornerò
confederando
te
abbia
io
quanto
voftro
tempo,
quanto
e
che
perfuafi
favellato,
l' onore
Offorverò
sì
co
po-
lettera
fcritta
a
nemmeno
che
han
gli
meritato
avete
folamente
gnofo Collega
avendo
C
ora
che
nuove
M.
Walsh)
già
lo
occupar-
voi
quelle
,
v'ho
M.
.
non
effore
di
,
voi
;
qual
a
quelle
con
egli
Torpedine
particolaritàfulle fperiente di
del
fare
per
di ricordarvi
meftieri
che
tempo
Livorno
a
efperienxe
ho
non
fegno
che
mia
cò
re-
il
biate
dob-
di
veracémen*
accordato
.
noftro
ingej
diligentemente
2
cui
ra-
pa-
Prìhgìe
52
gli
ragonato
d'un
quelli
effetti
fluido
dtfimo
animale
che
grande
ha
vata
tro-
è
fiato
il
elettrica
macchina
me-
qucfto
fu
agifce
che
quel
,
efattamente
eflere
fulla
e
con
,
sì
perfuafo appieno
vi
elettrico
apparato
lbmiglianza
Torpedine
della
fetta
Con.
,
allorché
è
carica
le
pallottole
le
li accodano
che
la
boccia
produce
delle
Leida
di
ni
attrazio-
ripulsioni ne9 corpi leggieri
delle
e
laddove
cke
però
midollo
di
di
fa
e
me
co-
Tambuco
comunemente
,
la
pito
,
negli
ya
luce
da
e
;
de'
di
nulla
fluidi
da
fimìle
alla
della
A
Torpedine
et
rifponde,
che
lle
que-
forni-
perfetta
e
,
elettricità
ftre-
fi ofler-
Torpedine»
contro
fpa-
certo
un
a
accompagnata
della
effetti
obbiezioni
glianza
è
onde
d'aria
zio
attraverfo
fcarica
fua
dell'
fi carichi
ove
,
gran
un
coiiffima
in
quantità
appreffo
non
reiize
boccali
di
numero
di
la
pic-
una
elettrica
materia
fi fcarichi
ca
elettri-
materia
,
prefenterà realmente
medefime
con
della
che
Tappa
Torpedine
Difatti
.
in
e
Torpedine.
in
quello
fima
cafo
attraverferà
non
del
parte
la
la
più
elideranno
non
ove
fìa
non
giugnerà
a
fcaricarli
elettrica
di
derabile
dia
e
Perfone
che
Ma
dove
fia in
M.
Wàlsh
folo
fimtle
di
nudo
confinevolmente
conve-
chio.
cer-
Torpedine
la
ove
dato
le
al-
fenfibile
nella
parti,
può
iftanta-
quello
materia
di diffufione
che
rifulta
mente
divifione
occhio
uniti
fcoffa
una
rifponde
"perficieneceflaria
didima
diverfi
trovare
un
quella
cerchio
un
fuperfìcie,
elettrica
non
palli
compongono
grande
quella
ad
conduttori
,
contatto
diffufa
così
erfo
attra?
neamente
in
ta
pun-
appretti
fi
quantunque
,
materia
una
diftaaza
preci famente
palle
delle
finalmente
;
piccola
qualunque
a
pito,
cre-
,
ripulfione
e
cran
il
fcintilla
,
l'attrazione
mente
facil-
i boccali
quando
all' ordinario
cente-
che
pollice d'aria,
attraverfava
carichi
55
e
farci
granfu-
una
da
?
una
che
gran-
anche
vedere
il
che
,
que'
Angolari
Torpedine
fon
organi
tubulofi
comporti
Cj
come
che
le
ha
fai
noftre
hat-
1
Pringle
54
di
corpi
infieme
tutte
giugnere
piti al
dal
che
fi
tutti
eflendovi
e
fenza
a
alcuna
della
noi
neceffità
e
dello
fteffo
di
boccia
fupporremo
fparfo
fluido
fpecie
Torpe*
dove?
Ma
quella quiftione ad efaminare
lungo
con
conchiudiamo
la
fomiglianza
della Torpedine
,
e
tra
V.
l' Appendice
.
,
il
quello
con-
(*)
pie
efperienze pofteriori (*)
che
elettrico
mine
ful-
Leida;
le
la
meno
al-
differente. da
ogni
per
fpecifi-*
varietà
moltiplicare
d'un
Non
differenza
niuna
noi
che
e
macchine.
noftre
provveduta
fluido
,
quello
è
toltone
quell'altrache
terreftri
il fluido
vorrem
lafciando
e
tra
«quello che
qui
elettrica
materia
appena
,
dine
la
corpi
.anche
"
perchè
i
nelle
nota
fin
differenza
nubi,
dunque
ed
che
ag-
,
dalle
raccogliamo
ca,
fra
meno
trae
penetra
portiamo
.
alcuna
trovata
fu-
una
quefto raziocinio,
a
fi è
non
le cui fac-
formano
Noi
perficieconfiderabile
"ti
numero
gran
figura prifmatica,
una
prefe
eie
d'un
elettriche
batterie
1
Ptingjk
5*
vi
fenfazioae
la
per
necelfarj né
fiano
non
che
desinati
fiano
rirne
infe-
formare
a
)
nare
adu,
diriggere ii
e
,
piìi che
di
rtenze
della
noi
poflìam
non
,
né
l'azione
per
IVaìsh
M.
ftezza
delle
facoltà
elettriche
interamente
in
le
modo
fue
ammettendo
rifleflioni
la
noi
qualche probabilità
con
tere
po-
gin-
poffiamo
,
predire
fpe-
volontà?
fua
quello
Per
to
tan-
dalle
appare
fono
Torpedine
elettrico
,
quanto
per
della
fluido
che
i Fi-
,
avvenire
fiologifti
di
perta
fenza
di
Torpedine
Hum\r
M.
riconofcere
dalle
mtto
filila
alcuna
^ónfeguenzafu Ila' natura
nerveo
avranno
faranno
non
del
fperienze di
viva
e
,
fulla
lumi
i
dalla
M
fcodo
flui-
che
Walsh
notomia
mede/ima
.
liane
qualunque
Ma
Filofofia
naturale
le
fue
fo
importante
tutto
curiofe
quello
e
;
che
delle cole*
avrà
il
rifultato,la
fempre
felici ricerche
poiché egli
fatto
un
è
per
progrefche
certo
,
tende
e
le
a
fviluppare te
gioni
ca-
leggi fegrete della
Na-
Torpedine
Natura,
fapienza
del
di
meno
a
piti la
vie
Creatore
farla;
non
ufo
qualche
a
manifestare
a
e
h
fervile
giorno
un
pub
non
57
.
della
ta,
vi-
potenza
e
nelle
file
della
fcelta
Opere
maravigliofe
.
WALSH..
SIC
F)ichèT
il
Configlio
sì
maniera
ftri
approvazione
voftre
mani
come
fondata
che
premio
meritato,
riceviate
non
trafTegno
Tua
sì
voi
ch'ella
del
ha
ha
contribuito
ta"
all'avanzamento
in
l'
una
C
sì
s
tere
rimet-
R.
cietà
So-
sì
mente
giusta-
che
voi
con*
un
durevole
la
del-
di
gazione
obbli-
una
maniera
de'
no-
to
avanzamen-
avete
fentimento
ad
di
i
una;
quefta medaglia
ritonofcenza
e
tutti
della
dubitando
onorevole
e
che
nome
per
non
con
(lima,
di
volto
cognizioni
umane
un
in
d
dipinta
è
reda
mi
non
,
di Londra
dell'
fatto
efpreffiva fui
Colleghi
alle
ha
che
grandi
Perfona
così
che
diftirir
obbietti
delr
la.
1
JS
.
la fua
frmgle
iftituzione
Permettetemi
aggiugnere
a
di
nome
fpettabileeh' ella
della
voftra
dell'
Natura
che
aiutarla nella
ad
attitudine
grand' Opera
tal modo
perfuafa in
è
sì ri*
Società
una
di'
pure
.
della
Interpretazione
vi invita
iftantemente
tinuare
con-
a
,
le
nobili
Ella
fatiche
voftrè
ode
.
piacere che
con
al
mire
altra
voi
dellr
La
dotata
acque
facoltà della
più d'energia
Torpedine,
Società
fi
.
acquifterem
noi
che
di
far novelle
ha
di
al
lumi
tanti
farete
voi
fuo
ma
con
ciò
Non
in
che
la Natura
codarvi
d'ac-
temete
prefenza di quefta Compagnia
dalla
sì illuftre
,
e
(*)
di
M.
Si
allude
PValsb
,
fi amo
al
velo
ove
dell*
al
patto
dice
Notar*
eie
,
può
alzare.
della
Noi
:
cerca,
ri-
gradò'
Animato
(*).
che
,
quefta
tofto
in
nafeofto.
velo
ftrè
vo-
delle
Iufinga
da
ben
Icoperte
più
le
elettrico, a quel!*
Gymmtus
maraviglia
medefirpe
già volte
avete
si
Memoria
qui
ci
l'Uomo
meco*
non
Torpedine
e
sì felice
fermare
nelle
che
il
che
la
Uel
foggerò
di
Spirito
cui
de*
oflervate
fulla
conti*
progredì
Fiioibfi
i
i
come
lo,
ve-
Mirate
i
trattiamo
(*) traftullati,
novelle
alcun
fperienze
tempi
ftarfi così
Torpedine
dei
figli
dalle
foddisfatti
e
afc
ofo
follevare.
a
ornano»
origine
Mondo
le
e
"
io
ha
non
giungano
non
neir
intraprefe
Natura
tempo
nuate
dello.
fue
5^
.
renti
indiffe-
y
alla loro
intorno
alle
fto
certezza
cagioni d'effetti
pefce
era
geroglifico
sì
allufione
(Scherzevole
.
emblema
un
difcorfo
una
,
o
al
tutt'
piti
,
da.
(oggetto
fcere
ver/i
età
neir
il Mondo
ma
;
un
,
di
figura
una
,
Que-
{travaganti
loro
per
no
intor-
come
avanzandoli
col"
ere*
faperé
nel
un
getta
ri,
delle
maturità
nella
Natura
efperienze
(tanno
v
'ili'll
(*)
,
guardia
s
fanno
tempi
delle
zioni,
indu-
affidano
alla
contro
ai
li-niiiii
Efpreffione
loro
ed
fatti
al
,
Cd
V
»m
de'
cavano
ne
la
del-
Interpreti
,
in
immaginazione
„?!?
Gli
bagatelle.
limili
.i.
del
rapiiwp
^mimili
Cancelliere
1
Bacone..
—
óo
Pnngle
de'
«apporto
fte.
feofi ;
felici
arti
,
vile
un
del
armato
terribile
celefte
e
de'
di
da*
trao-
quel
folo
del
fuoco
Antichi
dagli
riverito
formidabile
Tarma
come
animale
fulmine,
qae^
della
velo
il
abbietto
e
di
mezzo
fquarciando
,
Natura
col
e
Padre
Numi*
APPENDICE
TRADUTTORE
DEL
fpiegafi
Ove'
?
qual
per
della Torpedine
ftrepito
da
IL
Pringle
Cav.
danza
di
che
circa
alla
Cernir
M.
dà
a
luce.
conofcere
fa,
a
fé
abba*
dell' obbiezione
forza
la
tutta
/coffa
accompagnata
da
nella
che
j
ni
fValsb
mancanza
fcgni pleurici
fia
non
la
raghnt
medefimò
Torpedine
foglioao
nella
de9
boccia
di
.
.„
Torpedine»
di' Leida
né
la
accompagnare
dall' altro
che
canto
Ed
in
che
fegni
la
efpetienxa
infino
fi'
non
che
accertatamele
fleffo
M.
Walsh
che
della
dal
la
in
cui
con
troppo
di-
primo
de7
numero
il
fuperficie-loro
air
poterliparagonare
elettrico
ne
ragio-
compongono
la
Torpedine,
lontana
ben
dano
dipen-
fembra
fia il
che
mai
potrà
Perciocché
corpicelli prifmatfci,
dorfo
nella
Or
arreca
ne
grande
comunque
da?
amendue
principio.
infufficiente.
luogo
pedine
Tor-
accompagnare
Leida
dalto
tanca
a
nella
perchè
,
dire
piutamente
com-
fia accompagnata
noti:
fogliono
di
dere
ve-
Walsk
rifpofto
vero
ragione
fcofla
la
M.
né
han
.
fi renda
di
e
i
vi
non
(coffa
,
egli medeiifflo
che
6i
egU
ne
rato
appa-
il
fa
è
fronto:
con-
,
in
perchè
non
fecondo
dia
luogo
fcintilla
quefto
dee
apparata
com?
caricarli
,
egli
di
ftefib confetta
fluido
di
,
elettrico
piccolifìTima quantità
piccola
e
,
laddove
a
proporzione
e
più'nell' Anguilla-
;
t^maate
nella
è
pur
la fcoffà
Torpedine
(che
fecon-
do
\
do
ogni
tteffo
apparenza
jn
finanche
v'ha
principio
feoffa
la
poiché
fé da
ii
credo
non
della
dine.
Torpe,
e
rienze
il ricorrere
il Cav.
come
,
Le
accennare
fulla
prosarla
per
,.
neceflirio
nemmen
Torpedine
ad
Prmgtt
full'
e
creda
altre efpe-r
feaibra
Anguilla,
abbastanza
jl
punto
non
efperiettze già
»
dimoftrano
bia
ab-
però doverfi dubitar
quella identità
feoffa
da
pagnata
non
da
e
te
treman-
motivo
fia preflo di loro
ftrepito né
re
pu-
fatte
,
la
la
e,
eziandio
fteffo
effetto
fo-
un
filinone
v
Io
non
,
dallo
V
che
ragione
che
il
dipenda
to
Mol-
terra.
Priviti
Cav.
rovefeia-
a
per
foddisfare
{dipendere
a
ultima
Uomo
elettrica,
Io.
per
fortiffima
è
(coffa
neceffità,
aiuna
deve
,
kunv
il
aggiugne
lo
la
queft*
può
meno
Trad.
operar
principio )
giugnendo
*e.
del
Appendice
6z"
chè
per-
accom-
fcintilla
*
e
non
,
fo
perchè
Pringle
che
quello
né
,
fulla
da
n£
da
ìValsh
né
da
,
J^a/m
Torpedine
o.
né
"
fuir
dagli
Anguilla
mante
altri
trer
i
Appendice
6+
momento
ed
ecco
ciò
in
e
lo
fteflò dee
è velociffimo.
toccata,,
:
cheper
o
"
toccamente
terfa
rapidamente
medefima
fa
la
l'acqua
"o
cumula
ac-
quantità più
nella
elettrico
perfona
che
è
boccia
di
te
parla
attra-
che
tócca
la
fra
Leida
"
ra
perfo-
correre,
per
y
o—
fpoglia
ne
l'animale
e
nella
moto
Il fluido, accumulato
oppofta-
terra
Anguilla
neir
d'altrettanta
e
parte
come
che
Quello
una
di fluido
grande
la
del
fuccedere
futuramente
$
toccati
concepifco
vibratorio
moto
all' occafione
a
tremante)
men
io
non-
ne' mufcoli falcati della Torpedine
eccita
(
Il
..
fono
in cui
qual gqife
avvenga
fé
adunque
medefirtio
cagione
T rad.
fi elettrizzano
Non.
ai
del
dalla
fu-
,
alla
perficie pofitiva
paffaggio
fi ha
la
negativa
fcofla. Ma
quefto paffaggio medefimo
non
attraverfa
perciò
perfuafo però- che
eiperienza
della
niuna
fi ha
non
In
Rocbelle
in
ficcome
il fluido
trico
elet-
porzione
lia,
d'a-
la fcintilla.
fe" M*
quefto
.
Io fo»
IValsh
nella fua
effe
fatto che
a v
il
Torpedine.
il filo bottone
già immerfo
non
di
dalla
una
o
nelP
due
fuperficie di
linee
lei
avuta
,
befi
la
perunaeftxe-
tovaglia bagnata
colla
mità
comunicante
6$'
foffe
acqua
o
coli' altra
ttante
di-
ma
,
anche
quivi
più
fareb-
fcintilia.
5V
A/^OTUTOk-
ME-
1
66
MEMORI
A
delle
Fecondazione
Sulla
Mr.
Di
f
Piante
B*
de
.
Oflervazioni
LE
di
Jungio
Grenery Rayy Morlanty
fieu ,
Linneo
,
della
e
{lami
e
Signori dejufci han
ec.
,
de7 due
talmente
convinti
Geof-
,
Duhamet
Bonnet
,
Camerario,
Burcard
de1
froyy VaillantyQ quelle
,
neceflìtà
del
del piftillaper
IViluppo de'
loro
fe(U nelle
te
pian-
concorfo
degli
lo
moltiplicarle col-
femi
che
farebbe
una
,
fpecie d'erefia
in Fifica
un' affurda
o
ofti-
,
nazione
il dubitare
di
può riguardarlicome
vegetabile
regno
abbiam
materia
noi
più
delle
,
quafi generale
e
neir
nulla
importante?
legge
che
quella legge
animale.
Ma
defiderare
a
fé
fu
efiftono
le
eccezioni
nel
e
non
quefta
in
fta
que-
conofciaaa
,
noti
La
delle
Feconda*,
La
noftra
miftero
nn
Piante.
impenetrabile
ha
ci
delle
de*
(lata
qui
la Divina
e
pienza
Sa-
nafcofta
noi
piante-;
delle
barlumi
fin
,
egualmente
par
fecondazione
che
è
generazione
'6j
la
biamo
ab-
non
conghiettu-
,
fmarriamo
ci
non
la verità
cercando
in
avventura
per
fé
Tempre
incerti
re:
dub,
fulla
biofi
fcelta
de*
che
mezzi
lei
a
ci
,
condurre
poflen
non
che
cognizione
na
nofi
e
di
fperare
diamo
pò
,
di
forza
a
lavori
pe-
ricerche
continuate
,
.
com*
Sembraci
detto
ho
io
che
,
regetabili
Noi
lor
nelle
nelle
che
fian
riproduzioni
leggi che
veggiam
mafchili
i
,
medefime
alle
gettf
cie
niu-
li.
anima-
delle
piante
fé
hanno
non
gli
fog-
fpefiori
non
,
a
che
altre
(lami
fé
producono
non
,
fiori femmine
non
cioè
piftilli
altre
nalmente
fi-
,
fiori
i cui
i
a
due
individui
e
ermafroditi
che
fui
han
unifcono
medefirno
,
de*
tronco
fiori
mafchi,
e
de*
fiori
mine
fem-
non
con*
.
Ne*
quadrupedi
le
femmine
ce-
;
il concorfo
fenza
cepifcono
negli ovipari
la
il concorfo
del
fenza
fono
B*
de
F.
6%
dell*
altro
le
fa
femmina
mafchio,
fo
Cefuova
quelle
ma
infeconde.
Noi
neli'
fé
afficurare
portiamo
non
%
efifta il pulcino
novo
e
»
fere
fé
incerti
efifta
la
invitati
a
che
la
è
la
che
credere
Par
feme.
nel
pianta
e£
fecondazione
alla
innanzi
dazione
fecon-
dobbiamo
confeguente
per
alla
innanzi
Gam©
che
delle
fecondante
materia
mi
(la-
degli
polve
,
piante
all' embrione
arrivi
niflìmi
dilicatiffinri
e
i
fi-
canali
per
,
fegnire
quali
fi
,
poflbae
de'
parte
e
la
a
la
attenzione
con
pitlilliinnevati
full'
pia
embrione
t
giudicare
che
fecondazione
medefima
Non
che
efaminando
ella
ve
ne
il
feflnali
poteffero
i
necefTaria
loro
a
farebbono
o
produca
che
per
per
fenza
Ornili
le piante?
tutte
avventura
avefler
gorgoglione
nafcofte,
polvere
quefta fecondazione
ma
;
è
come
quella
varie
parti
le
razioni
geneprodurre
ri-
fecondazione
l
Potendo,
quella
ma-
Fecondar»
dar
materia
Piante
ì
lume
alla
Fifica
molto
qualcuno
e
ielle
fornirne
io mi
animale
fon
Allontanando
mi
io
tica
vaxioni
Maeftro,
piglio
il
Sig. Dukatpel
alle
guida
per
moltiplicato
za
ofar
gii
e
di
tuttavia
che
ho
non
uni
le
e
di
pria
altre
me
fen-
conchiudere.
la
Sviluppiamo
che
offer-
celebre
un
y
ha
fiftema-
,
e
,
ed
fatti
ai
attengo
idea
ogni
.
di
prefo piacere
,
ftudiarla
tale
vege-
alla gene*
intorno
,
razione
69
quiilione
fatto
glio
me-
ancor
finora
.
efifta
pianta
fono
che
Que'
nel
feme
hanno
(lami
di
e
di
,
di
fonile*
za
Le
degli
alla
la
cui
ciafcuna
la
dazione,
fecon-
polvere
di
gli
de-
guaine
un
contenga
.
femi
in
nuotanti
piante
preefiftono
innanzi
comporto
un
che
opinione
considerato
come
capfule
numero
d'
alla
fecondo
fenten»
quefta
fecondazione
(lami
liquore
un
nella
Ma
qui
l'umano
Come
mai
ufando
vere
poltelletto
in-
.
il
perde
della
.
ragion»
piante
il germe
immaginare
contenuto
in
un
fol
di
germe
le
tutte
l
Quale
1
,
quefto filo
Lafciam
abiffo!
le
B.
de
F.
7o
troppo
to
at-
fmarrirci.
a
polliamo feguire quefta polvere
fecondante, e7 veder la via che tiene per
Noi
fi
il piftilioe formonta
fovente
pone
di concerto
predano
Io
efamino
,
attempo
delle
moto
fé foffe
Poffo
polvere
(i) s
feffuali fembra
che
•
le
varietà
(1)
diverfa
la
Mem.
«5.
di
Gledìtfcb
amore
e
germe
le
concorfo
chap.
3.
la
art.
2.
do
quan-
di due
dividui
in-
Plantarum
di
Linnei
falla -Fec$nd.
delle
Piante
Accademia
V.
ta
det-
moftruofità
di Pruffia
.
(4)
?
.
fpecie ? (2)
Sponfalia
V.
§.
e
dal
farebbe
non
dall'
fui
itami
nate
nare
accen-
deli* influenza
degli
piante
di
guidato
dubitare
io
confiderò
delle
della fecondazione
naturale
,
allorché
il tulipano
,
pia vivo
verla.
rice-
per
giglio,
parti
confenfo
un
il
attenzione
con
ec.
polvere
queft'accordo
veggo
all' in-
quefta
con
fiffatta
di
com*
l'ovaia*
,
tromiflìone
il
ftigrna, che
lo
ftilo.e
Lo
operare.
Pbyfiaue
des
Arbres
an.
17Ò7.
Liv.
£.
Àt
F.
72
Mo
'1 Aio
e
ftigma
crede
e
parte
traforati
che
la
da
parte
badi
ina
fecondare
per
rifinn il mente
ei
il
perciocché
ma
;
ve-
che
,
così
alcune
in
I
ftig-
xP avvifo
fi faccia
quefta fecondazione
piante
feme
già
è
non
folto
fparfa
polvere
quefta
a
tella
parti-
menoma
,
di
le
B.
in
tutte
egli
de
cre-
"
fia
ftilo*non
lo
che
traforato
llo
Que.
Naturalità
medefimo.
ftami
che
ra
produce
dal
un
fpiritofo)
gli
de-
col
che
e
avvolge
\
fepa-
che
fi
te
liquore (certamenlo
ftigma del
fecondo
vapore
,
Egli
effi
,
umetta
animato
di
parte
oleofo
vapore
piftillo. Quefto
che
polvere
.
facilmente
Adanfon
foo
fecondazione
la
mirto
mefcola
la
determina
e
,
la
analizza
-filofofico
ingegno
dal
guidato
il
al par
pronto
corpi elettrici
Signor
di
lo
quel-
s'dnfinua
,
nelle
difeende
trachee,
alla
placenta
,
fa
ai
cordoni
om
bili cali
,
vegetabile
air
ove
dà
la
pafvita
embrione
.
Gleditfck
neHe
piante
come
crede
che
negli
v'abbiano
animali
due
così
prin-
cipi
wr
dèlie Piante.
Temidat.
éipj fecondanti, l'uno
ftarai
r altro
che
73
dipende dagli
che
rifiede
piftillo
nel
,
Il
.
Sig. de Haller
principi,
nel
folo
rifiedere
fa
e
mafchio,
fia lo
fteffo
la virtù
crede
e
prolifica
de'
che
.
queftoFifico l'irritabilitàè
che
coftitaifce l'animale
La
vita
T irritabilità
nel
i medefimi
ipermatico
Mr.
nel
fecondazione
la
opera
lo
procurare
fvolgimento
che
che
ciò
a
era
già prima.
formato
della
più
fu
fcritto
da
de'
Fifici che
che
materia
hanno
ciafcuno
taccato
at-
,
fiio fiali
parer
indovinato
XV.
parte
quella
al
Mettiam
ne
egli leggendo l'opinio-
fembra
Non
V.
che
tende
di
getabile
ve-
liquore
feminale
non
quori
li-
de'
Secondo
animale.
quello fluido
Bonnet
il
effetti che
genere
tando
ecci-
nei
organico produce
corpo
dà
che
l' impulfo
e
,
cipio
prin-
ftami
degli
polvere
.
il
e
,
la
tabili
vege-
animali
degli
come
,
Secondo
quellidue
ammette
non
il
parte
vere
lufingato d'a-
fegreto della
ogni
D
Natura?
decisione,
racco-
glia-
T.
j4
to
a'
B.
fpecie mafchia
dì
rami
con
de
attaccati
ftioi fiori.
ho
10
delle
tronchi
finché
quefti
Altre
che
de'
avendo
fono
(lati
fiori
i
pareflero ermafroditi
ne
tomi
però
il
dato
alcun
s'è
te
fecondan-
polvere
frutto
al
difeccato
dal
i
fuo
lobi
bottone,
ed
ho
di
vazioni
11
il
bifognoj
de9
foggettato
ella
vi
Jftribuzione
piante
hanno
ancora,
del
per
la
loro
Provvidenza
i
di
ha
vegetabili
fi è
il Teme
coftituifce
ofler-
genere.
ripeto
individui
due
La
cV
delle
più
ufcito
più fopra delle
citato
quefto
è
conteneva
non
che
qual
caduto
e
cui
in
oppure
il germe
né
,
;
ftefla,
momento
nel
;
,
quafi
febbe-
contentano
non
di
frutto
feparati.
quali
-,
cafo
frutta
,
forniti
han
non
fa
fatto
mai
individui
do
aven-
femmine
e
han
non
che
piante
mafchi
individui
degli
diverti
veduto
pur
quefti
a
concorfo
zione»
moltiplicatalmente
quefta
conformata
eflcri.
dunque
legge
nella
Io
af-
credo
f
diver
d'a-
Tecondaz.
ver
offervato
delle
che
ne*
raafchio
tronchi
fecondare
femmine
un
ed
ai
Coltivatore
eflendo
quarti
che
han
gli
individui
che
vazione
individui
i fiori
e
fi
di
è
,
mafchi
V.
Linneo
avvegnaché
nel
dio
della
legnata
facilmente
dalie
dici
ra-
ali1 individuo
negata
il ZxntQxilum*
'tirar
Stòria
dalla
è
fatto
Dj
la
vero
Egli
da
ciò
mune
co-
dimeno
non-
generali
y
nello
feguenda
.
più
guardiamci
,
Naturale
analogia
ghietturare d'un
,
paja
cònfeguenze
pericolo
men
di moltiplicarti
maniera
vegetale
regno
dai
la
de' ferni
mezzo
per
corre
è
viduo
l'indi-
ec.
Ma
Si
Tale
a.
fopra
fpeffo
fpuntano
facoltà
quefta
,
fono
che
che
offerin cui
piante
moltiplica
germogli
mentre
altra
femmine
fi è,
feparati,
via
Un*
le
mine
fem-
fpecie che
nelle
riguarda
femmina
per
màfchi
i foli
denza
Provvi-
i tronchi
più
feparati.
pur
mafchi
i fiori
affai
i
non
la
profittano,
moltiplica
di
numero*
gran
,
che
77
vegetabili potendo
,
un
Piante,
è
una
lecito
•
ftt*via
coo-
che. avviene
in
in
G
che
ti
Individuo
altro
uà
efamina
che
fé
e9
maturo
nollro
pericolofo
di
ragioni
perfiftervi, e
fatto
d'aver
dei
Giardino
Nel
d'aver
fofpettere-
meno
giudizio
un
Re
precipitato.
fono
parecchi
,
fi
anni,
allevata
è
pianticella
ella
di
fola,
luppoli
ha
ifolata
e
femmina,,
de9
prodotto
pia
tanto
crederemo
più
quanto
fcn~
accadere
pub
divenga
errore
quello*
a
decidiamo
noi
,
il
mo
analogo
ma
;
efame
un
BJ
de
F.
7*
meno
nondi-
e
frutti
una
fecondi
•
Si
recato
avea
la
che
più
d'
di
le
orto
hanno
che
tratto
di
hanno
ne
tane
lon-
Marna
quev che
chf
feparando
mafehie
varie
fruttificato,mentre
V
ma
;
.
a
pianticelle
pel
.
lega
non
della
quella fpiegazione
fovente
to
ven-
cella
pianti-
fpecie
efatte
Ifole
tófpondereì
Io
il
una
medefima
nelF
una
di
polvere
perquifizioni più
feoperto
che
,
della
mafehia
le
dicendo
fatto
fpiegò quefto
no
s'appaga-
egli
nel
un
duto
acca-
medefimo
dalle
tefe,
è
ne
femmi-
quelle
tronco
non
fenrmina
Fecondaz.
della
mina
ad
no
medefima
di
carico
fi
frutti
Or
neceflìtà
la
per
concorfo
egli
vento
Si
è
sì
reca
fecondante
fu
itami
fiore
fi
tagliavano
gli
ad
della
che
che
levar
e
parti che
D
che
4
le
quel-
avvenire
alla
pianta
alla
;
de1
fiorì
lor
fi
defima,
me-
zione
perfe-
cafo
qual
feccherebbefi
gli ftami
ze
temen-
fian
non
potrebbe
nel
tere
an-
tagliando
,
trebb' egli fuccedere
le
diseccate
.
frutto,
(lami
ti fon
pregiudizio
fuo
ri
fio-
le
ficcome
Ma
i
allora
confeguentemente
appaerebbe
nei
ovaia
produrre
fi facefle
del
*he
e
;
generazione,
e
s'
aperte
pianta altre
una
vere
pol-
,
innanzi
neir
nulla
la
agevolmente
che
l'efperienza di piante
ermafrodito
fi foflero
lènza
fteflb
tutti
o
contenute
non
tagliavate
,
del
ma
;
cui
,
a
pruova
2
ripetuta
ermafrodite
frutto
ni
an-
individui
al tempo
accennare
non
due
de1
del
produzione
fembra
il
del
ben
quefto
vici*
gli
tutti
trovava
•
la
79
fpecie eflendo
mafchio
un
Piante.
delle
così
non
egli
an-
po-
togliefiero
delle.
delle
il
il
che
alla
fenzactiè
vita
,
alla
fofTero
B.
efienziali
parti
ho
Io
ra
de
F.
8o
generazione
creduto
dunque
fiffatte
ripetere
aveffero
più fica*
cola
efperienze
mafchi
fiori
i
ì
fu
piante
i fiori femmine
e
,
fu
il
feparati , ricufahdo
tronchi
fcelto
Ho
mafchio
individuo
dall'
lli
que-
dipende
che
fecondante,
principio
a
tale
a
•
la
effetto
al
di
nome
che
il vafo
;
fu d'
difefà
fu
Parigi
a
di
piaste
la
fottèrra
meffo
che
di
che
nata
canape
una
nel
:
prim'
ttile
fi-
ben
terreno
un
•
folo
uà
locato,
col-
era
pian
a
in
fpecie
conteneva
fineitra
una
Non
altre
da
fotto
(canapa).
feminata
(lata
lontano
luogo
fativa
Cannabis
è
Ella
conofciuta
annuale
pianta
non
è
che
io
anno
pianticella mafchia
no
gra-
y
così
perchè
chiamo
i
e
per
eh1
potuto
Il
bramava
mi
(lare
cava-
fecond'
no
an-
.
fi femiùò
di canapa
grano
io
che
avea
ho
cognizione
niuna
ciò
non
femmina
nel
medefimo
ha
ed
prodotto
,
che
vafo
aveva
flato
i
un
una
fiori
altro
ticella
piana
Io
*
.
.
pir
F.deB.
ti
.
ben
nutrita,
fottopofto
Ho
dae
in
dividevaG
e
il
Fin
qui
io
circa
ai
mezzi
concorfo
prepara*
la
paragonava
di
che
mia
ta,
pian-
riprodurfi, agli
Piova
fanno
mali
ani-
il
fenza
"
del
mafehio,
fanno
'non
ma
che
infeconde*
nova,
farne
Per
fubito
mede/imi
quefti
grani
elfi
in
pochiffimi giorni
han
fbvra
ar
,e
camminò
la
in
e
il germe
alle
mezza
8.
)
)
per
Io
.
foto
un
(pugna
e
vi
(Fìg*
(ledo
tempo
(Fig+6.
(JF*g+ ?v
;
due
formare
conferva
di
ne
Ca-
queftl
bagnata
$'è(vilup-
5.
) fi * ***"
il primo-
che
;
crefeiuti
parecchi
una
piccola radice
al
vedere
d
in.
fon
che
fenza
colti
appena
e
pure
.
medefimi
grani
alzava
metto
Ho
perito
pato
germogliato,
feminatì
ho
perb
prnova
ed
li
feo-
lobi
ben
germe
a
(Ffc.4.).
*
ovipari
ta
lor bucete
a* due
mezzo
fàcilmente
piva
to
"b
«
1
di
parecchi
ali* efame
queftt sgrani fpogliandoli delle
( F*"" ?0
lobi.
fi
foglie feminala
di
pianta
e
e
quelli grani
*pef
delle
Fec"ndaz.
feminarli
per
alla
fé
tifìcurarmi
che
qui
fin
;
grani di
ho
vi
non
perta
(co-
notabile
differenza
niuna
etf
renza
diffe-
qualche
ma!
potette diltinguerli dai
fecondata
canapa
X?
proflùna Primavera,
fotte
vi
Piante.
•
Si dirà
pianta
Reale
lungi
egli
di
la
il
mafchio?
l'ho
e
nuocere
n?
coperta,
Umili
piante
di
fpecie
la
il
di poter
che
tutti
fiano
canapa
recata
la
né
che
non
,
vafi
con
,
da
lontanittima
da
ficura
tanta
mi
ha.
vento
alla
ettere,
i
grani
quella
da
lungi
e
di
di
D
6
io
egli
nuto
avve-
di
quella pianta
dà
una
col folo
un
trometter
in-
in cui
è
come
di
propongo
voluto
pur
Ccurezza
(lati fecondati
favorevole,
vento
pianta
credeva
contro
credeva
alta
viduo
indi-
fecondazione*.
fé
Ma
d'un
confettato
fineftra
da
affai
già
veli,
con
d'una
fu
che
ho.
no
Giardi-
recato
(lami
degli
Io
volendo
non
ha
vento
polvere
nel
coltivata
luppoli
che
la
fperienza del-
nella
come
puro
re
polve-
ajuto
cafo
d'un
?
ripetere quella
efpe-
F.
84
de
3*
ftTperienza (eminando
in
ftufa
ima
ancor
immaginando
,
alle
Fifico
deve
vegetabili
in
da
la
alcuna
Io
no
nel
ho
ho
che
prevengo
parlato
vafo
de'
ferire
dif-
V aveffi
creduto
fecondata
ta
reca-
che
giore
mag-
potrebbe,
ne
i
Filici
gnando
impemeco
a
efperienze,
nuove
che
petuta
ri-
più fofpet*
mafchia
e
riguardo
ciò
comunico
di cui
folo
buon
ogni
(lata
canapa
rifultar
con
ra
anco-
iovolea
poter
non
Coltivatori
afficurarfene
(lo
di
Ma.
condante
fe-
interamen*
non
fotte
pianta
vento.
i
quf
attraverfo
feme,
da
polve
utilità
a
polvere
la
duzione
in-
ogni
moltiplicazione
di
maniera
che
dal
che
pubblicarla finché
a
tare,
falla
via
per
da
principi che
a* veri
aver
ficnra
fperienza
quella
contraria
taluna
fenditure.
più piccole
Effondo
canapé
però
ove
introdurfi
pofla
te
chiufa,
crederà
la
non
ben
di
grano
un
è
ed
al Pubblico
Qf
,
ho
finora
eziandio,
è (lato
mede/imo»
offervato«
che
il
feme
pofb
il fecond'
aa-
ove
crefciuxa
era
Taa-
Tecondaz.
Panno
antecedente
eh'
e
io
TOgliq
polvere
quefta polvere
la
per
perde
fua
o
virtù
prolifica,
infinirandofi
femmina
radici
chf
ella
arrivi
del
germe.
fpero che
Io
fi avrà
più
innanzi
fica le
preferite,
*er
to
di
parte
e
che
eccitare
che
a
tìfica delle
merita
;
e
io
a
piante
fulla
de' fé-
via
no»
ralizzare
genedi Fi-
raccomando
d' a4
feopo
è'
(bltàn^
abbandonar
non
,
materia
in
il mio
d' eflfere
per
forfè
tempo
confeguenze
olfervazio*
cognizióni
piante
tnfegneii
fvilup-
più perfetta
efatte
delle
moltiplicazione
Quello
quefte
dopò
faccian
e
lo
produrre
a
convinzione
una
s'avranno
mi.
in
dola
fischian-
che
ali1 embrione
rechino
pamento
e
fé
e
dare
fecon-
a
,
ni
un
,
la
così
da
no
riufeire
pur
delle
via
la
,
poffa
pianta
una
fé
aflìcurarmi
itami
la
8$
pianticellamafchia*
la
pure
degli
all'altro
anno
lei
delle Piante»
quefta
preffochè
nuova,
rifehiarata
*
Studiando
e
le
loro
la generazione
parti feffuali,
non
delle
piante
farebbe
%
egli
po"
di
F.
U
B.
dhrerfe
poflibilcd'aflìcurarfi,fe le
non
protrengan
che
dal
quella
mafchfo,
eh9 è
pianta
dalla
pfuttofto
dell'
femmina
è
femmina
la
fvilappe del-
della
incaricata
o
là
poiché
fpecle
animale
t
,
fi
Non
nando
Te
cupan
i
luoghi
lór
aati
piante,,
fulla
un*
i
li
altra
che
averli
dopo
le
genera
»
delle
potinone
no
produco-
mafehi
con*
medefima
le
e
t
femi-
producono
femi
oc*
fegnare
pofizione
una
che
pianta
ftelo
quelli che
e
Forfè
?
fempre
femmine
che
que*
femmine
e
efami*
ancora
pofizione
d'uno
rispettivi,
mafehie»
fervan
la
e
fu
grani
oflervare
piante
egli
potrebbe
femenze
collante
Io
.
bramerei
d'applicarmi
Oggetto»
a
ben
cui
interamente
però occupazioni
dwprfo,
non
mi
a
d'un
permettono
confettarmi
-
VAR-
queft*
nere
ge-
di
ARMONICA
V
LETTERA
Signor
del
BENIAMINO
FRANKLIN
Padre
al
dÀMBATISTA
BECCARIA
Regio1
Professore
nell*
Fisica
dt
Umv.
7
Torino
Dr
•.
REV.
SlGMQRE
"•*..
:
volta
una
è
verifimile,
fendo
io
patria
in
m'è
uno
tolto
in
Torino:
che
ciò
appunto-
in
America
;
congedo
fiete
dT
fpera*a;*pure
mi
IO
.-l
?
con
degli
una
amici
il poter
avervi'
ficcome
ma
si
fuccedà
fui
ho
godere
t
tòffo,'efalla
ritornare
delirato
da
lettera
non
di
mia
der
pren-
che
voi
,
miei
in
cui:
Europa
,
vifitare
in
prefenxa.
Vi
Franklin
tt
Vi
ringrazio
onorati
menzione
fitto di
me
nelle
Collinfon,
fefa
delle
mie
"©fe:
bro
la
;
ftràmfeéto
fklerava
di
tertenere
fui
vi
ho
uè
noi
fo
mio
che
niuno
inoltrato
gran;
farà
vivete
in
alcun
di
ammae*
Zo
de*
in-
mento
ritrova-
vi
né
ma
:
in
tempo
ora
per
li*
voftro
nuova
fuggetto
da
applicato
del
contraccambio
in
qualche
triche
elet-
preziofo
dei
fiata
di*
gliato
pi-
alle
intorno
grandi flima.
medefimo
Non
che
potervi
con
rmfcita
m'è
di diletto
e
buona
mandato
lettura
cui
geaerofa
ultimamente
m'avete
Signor
della
opinioni
e
che
sì
con
fovente
al
lettere
altri:
avete
così
avete
voftre
ad
e
che
regalo
che
dell'
luogo
primo
in
ft fia
io
;
qua
qui
tra
fatta.
forfè
però
difcaro
fede
Italia
voi,
a.
della
mufc
y
ca,
la
con
cui
gran
notizia
sé
di
qui
che
numero
fcienza*
fucilo
fia
i finimento,
nuovo
un
di
accrefciuto
già
ne
Siccome
principalmente
avea
frefca
quella
pare
il
lettevole
di-
che
,
alia
acconcia
mu-
Franklin
pò
qui fvcnturatamente
rimalo
fuo
in
finimento
Reale
fece
ne
,
fcegliendo
quello,
.qualità migliore
m'abbia
io
que'
uno
o
di
il
figura
e
che
primo
Prefo
dalla
melodia
dalla
e
De-
noflra
della
udito.
fuoni
E*
di
fu
quefto
la
imitazione
a
bicchieri
e
veduto
di
dolcezza
:
arfe
Signore
ingegnofiffimo
Itval, Membro
Società
Il
abitava*
egli
cW
cafa
che
incendio
un
co!
abbruciato
,
produceano,
che
di
maggiore
alle
comodi
dopo
te
venifferp
feduta
cofa»
qual
fperienze
e
perati
ado-
9
di
vetri
de,
La
fp*ro
nume-
perfona
varie
pia
uno
un
tutti
e
iftrumento.
tentate
avere
;
d'una
mani
air
faccia
in
toni
in
Aero
ammette
chieri
i bic-
che
maniera
una
infieme
ridotti
e
;
piti angufto,
zio
voluto
avrei
difpofti in
foflero
conveniente
io
da
è
diverfe
ftata
me
guife
efeguita
corno*
men
nella
feguen-
maniera
.
I
il
bicchieri
più che
ferì1
e
avere
fia
vogliono
poffibile
nel
mezzo
a
effere
forma
uh
collo
incavati
emif-
di
o
pic-
ciuo
L'Armonica*
bucato
ciucio
vedàfi
91
la
fig.2.
La
fpef-
^
fezza
del
dipreflò
anzi
#
decima
la
che
meno
d'ufi
parte
no
vie
ma
;
s' avvicina
più
ali1 orlo
ricino
vetro
a
un
pollice,
maggiore
Il
collo
al
è
e
me
co-
collo
ne9
.
bicchieri
più larghi
pollice,
e
mezzo
le
;
iio
lungo
è
indentro
largo
di
quali
del
collo
che
bicchieri
un
più piccolo
fià
non
che
più
il
corto
del
diametro
Il
pollice
mezzo
e
capacità dei
guifa jperò
in
un
fi fminuifco-
alla
;
a
pollice
un
enfio ni
m
proporzionatamente
medefimi
intorno
.
bicchiere
quello
fti
due
il
cui
di
un
mio
è
più largo
del
più
Tra
tre.
è
quealtri
ventitré
f
diverfo
è
di
di
è
n' ha
ve
diametro
pollici
nove
,
ftretto
bicchieri
quarto
di
l'uno
dall'altro
Per
formarne
pollice
.
almeno
fi faranno
folo
ftromento
fei
,
boflbli
di
di
vetro
quello
di
fé
numero
grandezza
ciafcuna
ne
Jer
tre
ottave
quali dieno
coni
ciafcuno
tutti
( che
la
i
vóce
badano
)' i
femitorti
o
e
bilmente
proba-
potranno
fcegliere trentafette
:
ben
con*
fona
Franklin
94
-
il
fopra
di
dentro
dalla
piccola
fua
larga
e
undici
pollici
dalla
cinque
e
,
concavità
la
e
cafletta
piedi,
tre
banda
più grande
mia
è
più
conica
"
,
acciocché
s1 acconci
meglio
dei
zion
circa
ogni
per
parte
La
reggano.
lunga
è
(fig. i.)
al
fi
quale
bicchieri
alla
configuraaprefi
cafletta
Quefta
.
alla
circa
metà
fua altezza
della
e
y
te
fuperiore ripiegali indietro,
de'
d'
II
gangherella
,
della
mezzo
nei
neir
fianco,
un
fufo
dee
e
rare
gi-
poter
di metallo
del
fitti
legno
IL
.
il
r
crefeendo
piccola
a
dove
di
modo
di
è
un
pia
groffa
in
una
Vanghetta
caffa
vite
una
diametro
di
quarto
alla
fi
e
un
del
de-
va
la
più
pollice
fufo
termina
che
fporge
quale ftanga
attacca
un
•
riquadrata
:
di
è
verfo
cono
eftremità
La
della
fuo
più grande,
pollice aireftremità
fuori
e
altro
neir
e
ritondo
è
cafletta
Cerchielli
due
è
l'afle, che
odia
,
dentro
mézzo
per
giace orizzontalmente
duro
ferro
un
tufo,
la par-*
la
diante
me-
B
ruota
.
Quefta
è
ad
ufo di rendere
equabile
il
mo-
vi-
U\Armonha
i
95
.
quando
vimento,
j
fanno
La
le
col
ruota
è
mia
diametro
il cai
|"
girare
fpeifezza da
piombo.
fufo,
piede
del
circa
nel
pollici,
venticinque
d'avorio
della
fuori
ruota
di
affé.
Alla
la
pollici ali9
quattro
cocca
funicella
di
quefto
la
quale
,
calcola
E
La
cafTetta
una
tavola
un
il
fporga
ne
dell'
fi debbono
di diametro
fui
fui
collo
dair
la
delruota.
di
piano
com-*
d'ognuno
alcun
poco
pofla
de1 fori
in
»
con
modo,
il
perchè
radere
poiché
:
ingrata difcordanza.
difuguaie ,
fufo
aggiuntato,
non
far
di-
bene
dell' altro
parte
ficcato
con-
alla
e
alla
nel
fuori
uno
fta
mezzo
per
bicchieri
fugherò
un'
gheri
i
di
piedi.
quattro
di
collo
interior
a
libbre
piuolo s'accappia
collocare
primamente
pezzo
quale
fi deve
fua
incirca
movimento
fermare
Per
ntettefi
dà
ta-
alla
D
,
ftanza
;
;
di
e
capire vicino
piuolo
di
di filatoio
foggia
a
ff
legno detto mahogany
poter
Un
i bicchieri
e
è di diciotto
circonferenza
i
il
cib
Ai
la
gionerebbe
ca-
fu-
fucchielli
che
feuu
eia*
Franklin
fi
foro
{ufo*
intorno
vuol
mettere
fi dee
adattato
fia
fcuti
fui
erettamente
tenere
nani
mentre
e
eflb
le
ambe
con
altro
un
fi
bicchiere,
il
perno
del
Quando
ftare.
dee
cui
a
quella parte
a
fa
il
girare
,
,
Avvertafi
il
il foro
non
fi fenda
non
il
rerà
fui (ufo
bicchiere
;
devole,
l'altro,
del
finiftra
;
in
volgerà,
fufo
fi
modo
tal
bicchieri
feortro
con-
l'uno
all' eftremità
largo
che
he»
difaggra-
voce
i
più
o
irridendo
una
(*)
il
effondo
e
renderà,
Pongonfi
grofla
fi
o
fia troppo
anco
non
toccando
e
vicino
né
;
allora
perchè
fermo
dentro
fpigne-
,
vetro
al
nello
acciocché
tiretto
largo,
più
che
go
luo-
fuo
al
,
troppo
re
bello
bene
però
.
fia
bel
fpignerlo
ferro
trova
che
a
maio
fuo
il
collo
,
fia
m
-"
i
(*)
Tutta
parere
;
P
al
ma
Traduttore
?
'
i
?
quefta minuta
foverchia
9
quando
accompagnò
fuo
??
l'A.
colla
?
?
?
??
deferizione
e
(Te odori
feri (Te
la
che
figura
la
lettera
mandò
trebbe
po-
ra
figu«ori
fblo
,
francefe
Sig. Du-inwrg.
Armonica
V
f j
.
ila
rivolto
vicino
della
parte
fucceda
gli
dell'orlo
del
bicchieri
ruota,
che
fui
in
Fermi
primo
ra,
politu-
pollice
un
dell*
fuori
s' avanza
fuor
perno
.
ciafcuno
il
e
medefima
nella
ifporgendo più
non
i
alla
,
altro
pollice
un
o
quarti
tre
o
,
di
eflb
in
,
egli
Ed
.
de' bicchieri
è
che
la
cava-
fommità
le
accodandovi
.voce,
delle. dita
col
infieme
conferenza
cir-
dalla
appunto
zione
por-
fuori,che
l'orlo
fopra
quelli s'aggirano
mentre
fufo
*
.
più
poco
G
Per
la
del
-colori
,;
E
V.XK
comune
;
i bicchieri
e* il
compite*
ottave
tre
un
al. primo
io
ho
to
colori-
,
fuperficie
che
bianco
le
il G
è
più agevolmente
d' occhio
vetro
do
voce
racchiude
conofcere
colpo
do
alto
più
della
baffo
.
più largo
bicchiere
Il mio
tà
me-
fua
fporgein
,
fi
della
proporzione
la
o
,
del
è
,
della
note
prifma
giallo5
all'
vicina
femitono
ogni
altre
di
interiore
F
;
C
verde
E
quella
orlo,
i G
lafcian-
diftinguen-
e
coi
ottava
roflb
parte
;
D
fette
to
arancia-
azzurigno
; A
iur
Franklin
fi
ìndaco
B
;
porporino
rodo.
Indi
colore
(eccetto
è
che
i
nuovo
medefimo
del
vetri
l'ottava
fono
bianchi)
i
di
C
e
;
dell'altro.
l'uno
Quefto
macchina
alla
fronte
fedendo
fi Tuona
finimento
ficcome
a
incontro
,
alla
piede
quando
vogliono
da
nette
tal
il
ogni
vetro,
più
màhi
untume
di
vibreranno
la
fuori
trarranno
co-
voce
ambe
adoperano
le
•
;
che
con
a
averfene
viene
(onore
a
girano
delle
I
le
più
a
dolci
ancora
.
voci
ritrolb
che
quando
i
quando
a
chieri
bra-
conda
fe-
dita.
vantaggi
voci
più
toccare
OfTervifi
tempo
un
più
fi
,
te
d'un
afperfe
finiffimo
Si
bea
e
,
e
:
getto
ne
e
umide
alquanto
facilmente
bicchieri
che
dita
Le
.
effere
pocolino
unaj*pu-
con
chiara
d'acqua
di
bagnando
e
i
i bicchieri
quando
in
inzoppata
gna
fufo
il
girare
col
facendo
cembalo;
del
taratura
fue
che
di
quefto
rrefcono
quelle
fono
finimento
incomparabilmeodi
qualunque
tro:
.
al-
RISPOSTA
STESSO
DELLO
SIGNOR
Ad
FRANKLIN
B.
aUunt
fattigli
qnifthmi
Du-bourg
Signor
frante/e
all'Armonica*
riguardo
QUando
fufo
fono
bicchieri
oflìa
Dicembre
8.
Londra
i
Traduttore
dal
affé
1772*
orizzontale
,
d' efli
ben
è
redefi
fermato
per
,
bicchiere
il
intero
all'
che
e
,
ognuno
fili
collocati
eftremità
nel
fho
liniftra
che
bordo
fecondo
folo
moftra
primo
il
:
efee
che
grande,
più
in
do
entran-
pollice
un
faori
;
,
fucceffivamente
fporge
tiene,
feoperto
in
ogni
fuori
làfciarido
una
bicchiere
in
quella
ftrifeia,
fu
e
del
così
contenuto
che
quello,
da
fta
lo
allo
maniera
cui
fi
d9m
pub
ap-
Rifpofla fult
il dito.
poggiare
l'altro,
l'uti
in
guifa
il
dito
che
tra
onde
l'uno
bordo
follevati
però
l'altro
e
toccanti
non
fono
non
il
1*1
.
bicchieri
I
ma
Armonica
poffa
interno
entrar
può
non
,
ftrofinato.
effere
del
intera
dito
grande
più
fui
bicchieri
lo
ona
parte
cib
in
devono
batta
ma
renderti
/che
vi
??'?
:
la
0*H
di
efperieni
diverfi
toc-
due
ore
per
òelV
toftot
Arm*~
(*).
^
1
f.
.-
•
.
*
lo;
Tor-
i
figura
??
?,-....
'
-
t
..•
tocca
prèffo
meri
ben
manderà
'[
u
fi
pratico.
.;..--..:
...
,
ben'
incidere
Faccio
aw*
alcuni
l^efercizio
ciò
in
fo~
di veffemente
effere
più,
alcuni
fola
poiché
iftruire
i
mette
ne
La
,
bicchieri
cati,
fé
eftremo.
che
mifura-j
a
più piccolo
,
l'orlo
pub
nel
e
bicchiere
del
s'impiccolifcono
appena
za
bordo
quindi
ma
,
pòlpaftrella
la
Mettefi
.
.......
.;.
4
..
.
^
(*)
E*
'quella
che
vedefi
nella Tavola
.
Ej.
"*•;
,
X02
OSSERVAZIONI
.
Sulla
poca
neffuna
o
l'umido
colle
materie
/pentimenti
collo
amo
t,
MARSIGLIO
/Ingoiare
vafe
un
di
gocciole
porto
RI ANI.
alla
vetro
,
nel
afciatto.
di
poi
confermato
eflb
fofpetto
un
dall'
eh*
è
,
efpofto
minutiffime
metallo
di
affatto
rimane
Angolare
fenomeno
Quello
nafcere
di
pezzo
un
mezzo
ed
\
porcellana
#fi copte
tutto
di Parigi
fenomeno
un
rugiada
di
o
mentre
fece
Reale
riferito
viene
intorno
rugiada
.alla
zolfo
LAND
(*)
km
refintfe,
atti dell'Accademia
NEgli
che
Signor
del
D.
affinità
il
quale
efperienza
mi
cioè
mi
fu
che
,
'
'
*
"*-
\
.
(*)
P-JS"
Anno
173*.
p.
:
Jji.
';
'
Nrflee
VoL
j„
Zolfo
Sullo
generalmente
ai
flagiflcpoco
Penfai
aereo.
,
delle
fi
allora
coi
per
tutti
corpi
mila
0
fineftre
i
abbondanti
attacchi
effer
in
asciutti
la
quefta
{basa
di
umide
£
delle
piombi
d'una
rimangano
103
ec.
gione
ra-
invetriate
cut
fi
me,
dor-
i
vetri
laddove
,
tutti
di
ricoprono
ghiaccinoli
da
come
,
nelle
•cui
Chiele
feriate
',
;
e
metallici
umidi
fono
Altre
lari
popo-
dimoftrauo
fioi maffima
quale
mente,
che
involti
fiamo
anno
diflìma
la
la
quefti corpi,
un
a
deli*
terzo
atmosfera
dalle
confta
come
di
utile
eflere
per
un'
dentemente
evi-
proprietà
pub
in
che
riferire,
potrei
i
mentre
.
offervaziorii
per
troviamo
bagnati,
corpi
leggermente
appena
noi
anzi
altri
e
offervarfi
umide
umidiffimi;
marmi
le
facilmente
può
ognuno
umt-
diligenti
of-
,
fui
iervazioni
nei
fogli
adi eflere
Per
d'umido
del
Milanefe
Clima
Caffi
che
regiftrate
meriterebbero
,
continuate.
inveftigare
fi
a
ho
attacchi
E
4
quali
corpi
meno
intraprefe
varie
fpe-
Lanàri
164
tifando
fperienze
ed
ed
tenuu
dell'
umido
de9
Primieramente
foftanze
varie
ali1
umido
ftanno
di
tavola
una
aereo
così
mi
da
fi
cocpi
ridurre
cioè
le
•
le
aventi
efpongo
afciuttìiTuna,
più
per
efpofti
bene',
di
Superficie \
e
ia
col-
quantità
ver
eguali,
pezzi
in
fu
di
ai
procuro
eguali groflezze
quindi,
la
s'attacca
che
né
,
metodi
varj
determinare
per
mero
nu-
oflervazio-
alcune
uno
un
necefTaria,
indicare
generali,
corpi
attenzione
di
contenterò
di
eftefo
fa
né
fare
potate
diligenza
me
dia
;
,
abbaftanza
j"i
metodi
varj
dì
,
avendole
-non
ani
mentre
;
ore
deLfal
preparo
fpolverfczato
in
di
taro
tar-
mortajo
un
,
rifcaldato
tengo
e
di
mira
colle
foftanze
tolto
che.
afciutto:
ben
tavola
fulla
lo* vedo
di
pezzo
un
'
ciò
preparato,
efpofto
vetro
medefimaV
umido
! ritiro
e
in
,
ftanza
con
tartaro
la. tavola
afcintta
f
(laccio
uno
.,
uniformemente
foftanze
%
e
quindi! próntamente
fpargo
fui. pezzi
Ho
offerrando
i
una
it
fai
delle
fu
di
vede
di-
quali
cor-
r
Saffo Zolfo
torp! pili predo
Ora
imtfatto
ho
metodo
delle
ana
rumido:
di
fi
fale di
che
tardi
ftrata
Io
poiché
,
la
nul-
o
poco
fovfalfpàrfóvi
non
"'
tàrtaro
in
quali
attacca
è
lo zolfo
che
trovato
foftanzealle
in
quefto fèbbene
con
.
of
fate cada
di
id~ (Irato
éìeliquefcenza
t
«r.
cade
Altre* fperien*
deliquefcenza
.
xe
anche
zolfor
efatte
più
depongono
'dà
di
favore
*
fullo
fatte
me
quefta òflerf
vafcione
.
Per
qualche
trarre
quella proprietà
dello
Aire
bocci»
fulla
zolfo
di
da9
della
quale
,
fi
grande quantità
attacca
una
il
aereo,
repentino
nelP
atmosfera
'raffreddamento,
Con
.
fvaporando
a
come
tempo
che
"
quafc»
iriforga
produce
tutti
camìccia
tale
per
,
vertito
av-
un
i Fifici
di
è
zolfo
.;
E
(*} Per
quale poi
cangiamento
,
(*)
tro
Termome-
un
gran
che
noto
re-
a
Filici fu già da
y
d'umido
rifai
pe
fuperficie nuda
,
.come
la
eflb
con
partito da
utile
riparare
5
air inconveniente,
bache
baftcvolmente
niente
e
|
mosferay
il
per
conveniente
xa
baffi
cangia*
dell'
flato
Termometro
la
come
at*
pia
conto
verun
per
jneqnve^
Arano
nello
avvenga
non
temere
quello
:a
qualunque
per
che.
menfo,
a
fi- ripara
in-»
alcun
dimoftrcrfr
a^U'Ope*
Colori*
fui
Dalla
ne/luna
collo
aereo
affinità
zolfo
npn
dell'
.umidi?
dipendono
eglino
ferie
-i^^-
nafeca
nel
alcuni
hanno
tubo
di
;
da!
Stg.
ebe
Rozitr
il
tuko
all' inconveniente
termometro»
il
cfla,
tubo
fi
attacca
6
raffredda,
rifentefi
Appare
per
quella
al
che
vien
(Ottobre
o
boccia
alla
tubo
;
di
nu^
del
f vaporando
damento
raffred-
tal
Termometro,
eflfervi
miglior
prppoftp
V
»
timamente
ul-
fatte
poc?
e.
Memoria
uà
paicfce l'umidità?
Pincniufo
non
tanto
quello,
di
;
più attaccarli
pub
non
di
Ab.
in
rapportate
e
•
ri pax*
che
Blomdeau',
Sigi
"fri**
)
1775.
efperifcnte
dalle
ma
def
Giornale
net
di chiuderlo
immaginato
retro
(vaporazione
dalla
Termometro
dai
Edit.
eh.
ro
ripatore
Au-
Landriaui*
loft
aie
effe furono
cuccbia/o
dal
cavate
mttz*
,
tre
ra
le
loro
calde
fupetficie sferiche
molli
e
offervb alcuna
vi
non
,
anco*
etano
.
,
la
attrazione
leggermente quando
cominciarono
warfi ,
e
crebbe
affai,pie quando
divenne
raffreddar/i.*
a
ujato
quefle fifianze
in
invilupparle
"
eflerna
non
adoperi
la
le
ed
Sig* Grey
ma
in
"
principio egli
Da
involgere
per
flanella
offervb quefii corpi
il
quanto
attività
vea
j
primo giorno
fino
quantunque
quattro
al
,
e
bene
e
trovò
vigorofamente
in cui
di
ze
cal-
Egli
ec*
conferoarono
momento
alcuni
chele
y
agire
ad
continuavano
che
i
per
,
giorni
30.
per
corpi
i
bianca
appreffotrovi
egualmente
operavano
nere
aria
F
che
y
pia grandi
re
tene-
per
Jt attrazione
maniera
toccaffe.
una
fofianx*
.
fiato
in
attrazione
la
tutta
uno
bianca
carta
pia piccioli
dal
ma**
ad
quefta
perfettamente fredda
Il metodo
fu
fi mamfefik
quale filiamo
9
fta
que-
egli feri-
effifoffero
gii
mefi fiati preparati
da
•
Egli particolarmente parla
di
gran
un
cono
Stilo
di
tatto
le
Zolfo
zolfo coperto
egli
F
di
fujò
avea
I0f
ec.
bicchiere
un
qua*
qualunque
che
dice
e
nel
,
,
Volta
levava
ne
il
quefio
vetro
attraeva
,
che
egualmente'
il vetro
pò
fo
il
lo
tonfi*
to zjol*
quanto
c?at±
foffe la flagrane
y
Dice
bel
era
lafciava giammai
non
contraria
comechi
-trarre
Quando
.
fortemente
attraeva
quale peri
y
zolfo
altresì
che
di: zolfo
focaccia
una
ec.
,
eh*
egli
quando
della
fee
detto
fcrivea,
voi.
dì
cib
che
dalie
liquefatte.'
JLglhfufe
e
cui
colà
pò fé
intorbo*
dello
fopra
elettriche
va
conduttore
un
elettrico
lo
o
zolfo,
ra
ter-
la/cia toh
cui trovò
flèjfefperienzey
f ufo.ity coppe
zolfo»
non
fé di
ec.
lo
zolfo
y
fréddi
elettricità
zolfo in"un
offervò chrquawdo*
-vennero
duzione
pro-
j
dello
verfando
alla
.
Il Sig. fiipirms feci le
e
riferì-
Wilke
fofbanze
raffreddare ne fiaccò
fortemente
lettricità
d'e-
alla~p*g.4*r.
chiama
egli
/poniamo- prodotte
ed
Sig.
curio fé
fperienze
varie
Il
i.
fcgni
dava
(coperta,
tenne
'davano
e
uniti
la
di metallo
coppa
alcun
dU
fegno
elet-
'
*
Landtiaai
io
.
elettrico; e
al
voci
tricità
che
diedero
ne
eòe
momento
furon^Jlaccatì'. Volete
fempre feomparve
riponeva nella coppa
e
,
quando fi fcparava
tra
due
ri tornavano
avrebbero
Kello
(he
Folta
,vjane
che
linea
delle
lo
havyi
if
fegni
i
•
JP inconveniente
dal
prefqrjtto
fi»
Arato
eh*
colle
all' incirca ,que£o
iofervibile
gnor
Si-
pia gfoffo
aop
cende
vi-
fcgepola
ftagtoni facilmente
Io tende
che
cità
elettri-
all'Elettroforo,
y
mem
dei
fttjditfe ed analizzar
condotto
xq|fa perb
fictome
compatire
a
.Quefte fperietìzebene
ci
nuor
alcuno
fé
Ma
ec.
bel
di
compariva
zolfoJi
/eparati y fé fi riunivano
erano
appreffar
di
lo
quando
corpifoffefitto privato della fua
ntentte
te
de* mokovir
poi
U
,
di
e
neflun
ufo
»
elettrico
.
Il
foftanze
tre
r
grado
ho
avendo
per
d'
per
anco
le al*
hanno
all' umido
rapporto
bene
che
non
determinato
non
,
fatte
qaefte efperienze
diligenza che
fembra
inaffinità,
perb che
mi
uno
pareva
Arato
con
neceflaria.
di
buona
la
quelMi
ver-
nice
Zolfi
Sulh
di gomma»
atee
nulla
o
copale,
fia attaccabile
in
te.
.
di
o
ambra,
poco
dall' umidità
die
forfè
potrebbbe
della
invece
re
Leyden
cbrto
due
anche
armature
dell1 Elettroforo
delle
di
boccie
irivernr-
parimenti
costTifolamerito
repdere
per
nudo
effere
potrebbe
fervi-
refinofa
il labbro
ed
;
eccellentemente
hmina
io
per
,
delle
più perfetto
fo
ho
ne
.
due
di
quefte
fervono
affai bene
ben
re
per
nulla
rimane
flogifto,
l'umido
attacca
-l
arfé
le altre
arie
ho
deH*
deflogifticate
che
le
doveffi
d'acqua
campana
delle
r,
fare
eguali
data
una
quefte fperienze
fatte
arie
:
di
in
aria
e
porrei
Io
fattizia
quantità
varie
una
vedere
tità
quan-
fotto
in
,
maggiore
quantità
però
al cafo
ma
confinata
a
do
umi-
,
di
contatto
ftarei
di
taitroft:,'Pin-
.
non
\
aereo
cariche
fierò'frifentf
bibaci
ec
effe-
refinb-
materie
ibno^Paria
come
cfiammabite
alle
fc M
rintracciare
a
che
fi
vuol
l'intento.
averne
che
dunque
o
poco
ia vernice
ma
che
migliorate,
cosi
:
preparata
Porto
fe
boccie
d'
acqua
di
quale
foffé
Lanàri
iiz
ie
(Vaporata,
dell'acqua
fima,
con
vafellin*»
fifla, egli
è
tradotta
in
poiché
di
fole
e
di
.quantità
(atmosferi(a
na
ripie-
boccia
una
raffreddati
depone
maggiore
una
l'ari*
che
gocciole d'acqua
,
umida
mediocremente
•
Se. Le 'arie fattizie
in
foffero
dell'
grado diflblvehti
sor
umidir»
è
certa,
efteriormente
mercurio
neve
lauguantità refidm
pefando
nel
L'aria
ani
ai»
uin
umido
aereo
,
m
noi
ad
verremmo
il
intendere
perchè
le
nel-
,
arie
flogvfticatela trafpirazione*è
ec.
Mft
in
altre. cirqoftanze
vplo
hàrità
nelle
mie
cfo
vi
te
mol-
concorrono
benché
accennate*
Ricmfà
detf aria pubblicate
intorno
V
anna
pedita
im-
Ma
di
fth
(boriò*
iET-
ri3
DEL
Prof,
A
R
dJRI
DIETRO
SIC
P.
E
E*T
L
MOSCATr
Chirurgia
di
ec.
.AQLI^UTORI
.
u? Opuscoli
Scelta
della
agli effetti dei
Intorno
rapidi paffaggf
,
dal?
eflremo
all\eflremoFreddo
Caldo
fui
Umano.
Corpo
colla
gentile premura
LA
l'onore
quale
,
affinchè
d'invitarmi
fate~
mi
io vi
munichi
co-
,
almeno
Sperienze
da
che
freddo
mi
,
più
diftinte
ultimamente
fatte
me
nel
producono
paffaggi
il rifultato
in fuccinto
dall'
caldo
dopo
obbliga
grazie,
fùgli
rioftro' corpo
eftremo
i
e
detti
e
del
fofpetto
a
refe
vene
aver
colla
compiacervi
Egli
eflere
non
le
reumatiche
è da
molto
le
il
coftipazioni
femplice
freddo,al quale
occafioni.
quella mia
Per
ci
effetto
ho
colle
colta
giore
mag-
rali
catar-
ed
,
i,così
del caldo
efponghiamo
verificare
congettura
le
tempo
affezioni
,
raffreddori
pidi
ra-
all' èltremo
.
io
fetti,
ef-
,
follecitudine
che
delle
in varie
efperienze
l'opportuni*»
a
del
Lettera
14.
gagliardo freddo ultigM"ente pattato come
quella che
la
fra
d'un9
quella
Ho
le
più
atmosferica,
temperatura
e
rifcaldata
artificialmente
aria
forti differenze
.
delle
baffo
e
(tanti? che
affine
fettimana
di
farvi
tiere
quar-
volte
più
afcmgare
entro
metodo
Il
de' bambini
la biancheria
liei mio
fi rifcalda
(*)
nutrici
na
d'u-
cfolW opportunità
inoltre
pofittato
piccola
la
poteri!^
mi
eoo
.
cui
feguente
S' accende
rifpond?
della
danza
in
di effe;
dentro
fi può
quanto
fi
cinque
la
prodotta
vien
mano
accefa
fei
danza
che
tutta
dalla
ha
più
o
,
bragia,
che
di
ed
porta
una
la
aver-
piccola fineftra dal medefimo
montiia
mano
Si
legna.
,
di
cor-
fpargono nella
,
queir
che
quindi, dopo
,
celli di
chiuda
la
fo-
una
,
Iato
la
le
qua-
"
folamente
quando
di
fuoco
ftufa
una
infuocata
medefima
flanza
violento
un
il fe-
è
.
fuori
legna
rifcaldare
giornalmente
fi fuole
fi apre
Tumido
accedente
folo
volta
cioè
,
efalato
In
qualche
quefta
biancheria
dalla
ftanza
ho
polli
è
due
.
u
—
?
?
.
(*)
ove
.bambini
NcIlaSpeda!e
il eh.
Aut.
cfppfti
...
Magsjioredi
ì P. Prof.,
quefta
e
Medico
tà,
Cit-
de*
Lettera
io
ti
miopdflfcra
il
calore;
forte
nelle
refpirazìoni
incomoda^PJirari
v'entrava;
in
feguito
prime
calda
a
bene
refpirava
io
che
,
.
eranS
abiti d*
Gli
leggiero
qualche
fenza
non
quantunque
fanno
af-
vano
fi Scalda-
di lana
•
la
calore
•fono
pelle, ed
fentito
il
inetto
cerne
il caldo
capo
un
allora
ad
4a
Ora
obbligarmi
eflenJo
volta
Qualche
quefto
era
,
fotto
il
o,le prime
affannofe
ed
il
tutto
.che
jion
il
mi
cuore
fi
:
o
polfo
mi
gli àbiti
.fenfibile:,
non
per
Il freddo
to
due
mi
aperta,che
il
raezz'
ora
6.
gradi
di R.
refpirazìoni erano
molto,
forza
feguito
; in
,fe
naturale
fiato
ferbato
hanno
dell* aria
all'aria
fi accelerava
allo
ottante
ben
di calore
tre
con
ricomponeva
e
violento
volta
una
batteva
mi
maffimo
applicare.
fiato
perfino
e
2, 5,4
fortire.
a
ingombro,
poco
,fcfcendo immediatamente
.
pel foverchio
"f incomodarmi
fegnò
a
caler
un
rigido freddo
sferico,
atmo-
dòpo réfperimen-
atmosferica
nelle
me
pri-
.
refpirazìoni
nei
,
acuto
ii
a
fegno
di
pochi minuti,
giorni più rigidi,
produrre
prima
un
dolore
alia trachea»
era
òttufo
poi
a
Mofctti.
folamente
ifpoIrtìo^Hk
tutto
più freddo
che^mi
di
pafsò
la
per
in
a^P?
mi
debolezza
rale
e
li?-
in
piedi
il minirho
però
per
quafi
danno
Donne
qui
obbligate
difguftpfogenere
fé dimorano
riscaldata
o
col fintftrino
volta
in
chiflimo,e
lamente
nel
gr.
fotto.il.
42.
;
alcuna
era
una
,
e
che
cioè:
di F.
biancheria
o,
di
quefto
gr.
grada
mezz'
qualche
dura
che
confeguenza
di Febbraio
era
di piti che
rifcaldata
frale
differenza
48,
balia
di R.
oflìa
,
che
,
per
,'0
ora
ufcendo
la ftufa
la
maffimo'
deliquio
atmosferico
temperature
mezzo
ha
a
te
generalmen-
che
giorno primo
do il freddo
dijR.
al
chiufo, cadono
non
ro~
non
impiego
per
tempo
paffaggtera
un
foffrime
me.
danza
più
per
Suddette
particolare malattia;
veruna
nella
reggermi
altronde
deperimenti
loffrono
noti
"
fenza
mia
di
d'ora
le
tutte
mefc
un
nella
mufcolar*
poteva
fatte
gene*
quarto
un
appena
bufta fallate. Fin
Le
d'
giorni
una
il fiftema
meno
Ho
.
efperienze
di fentirmi
tutto
quale
nel
curare
travi ftata più di taezz' ora,
poSor
.
quan-r
é.
gr.
ai
era
due
98.
e
la
cadde
t
fangp^P*
cavarle
fi dovè
e
erUrnodjHnrtita
ful'cofpo,
all'aria
dicendo
guarirla "ficconie
medcfime
piove,
d*
riuicì
che
farla
rinvenire
Le
felicemente.
ho
fair
aria
cai-*
ripetute
nelP
aria*
fatte
,
*à
fono
afcitma*
calcia ai
medefimo
ftate
umida
ed
grado
fe-
a
,
che
gno
i termometri
,
vapore
vifibile
era
acqueo
danno
alcun
tato
ed il
bagnati
erano
,
o
; né
{concerto
n' è riful-
ce
morkofo
Da
.
,
qtìefte efpericnxe
credo
diverte
furono
rifulta, che
)
quello
in
( poiché le celebri
nuove
Seltnder
che
il
y
frireneinoftri
climi
fatte
e
di
Banks
per
altro
io
e
getto
og-
fòf-
untano
pub
previa
ne
educazio-
corpo
fenza
afpetto
,
diretta
ciò
a
fenza
neceflìtà
di robufta
,
riftanuneo
{trattura
sfera
non
d'atmo-
cangiamento
,
foffirendone
incomodo
fino
di
,
di
47^
offia
R.
poiché
roi.di
dannofo
io reputo
ulteriore
fa Ito
detto
Ho
F.
*d
nel
quale
altre
foffrì
gr.
infalubre
la donna
gr.'
47.,
quell*
febbene
,
fola
fra
le varie
Egli
è
ben
ve-*
.
ro
che
vi
ugualmente
fono
ofiervazioni
forti
|rcfò abitatori
fra
delle
i Mofcoviti
di
cangiamenti
ed
altri
più gelide regioni
ro^
; -mi
Jmfcatt
i-x
9
.
fino
e^M*vique'«popoli
fapete che
voi
t
più
inf^Ppavvezzi
tenera
oflervazionl
quelle
crederli
pericolo d'errore
efperienza
noi
a
freddo
fé
il violento
paflaggio fra:
che
mi
eccedere
non
per
riferbo
ad
produrrà
mai
,
quelle così frequenti malattie
che
do
cal-
maflimo
il
fé
rapido
cotti pa
non
dell*
il maflimo
,
quefti efiremi
fenza*
guida
la ficura
umido,
come
potevano
non
adattabili
dunque
Se
.
afciutto
così
fenza
e
la
dal-
?
di
i limiti
ifpiegare
che
e
Quefto
è ciò
lettera
una
dimo-
fpero
,
ftrare
colle
che
efperìenze
fio.
dove
in
fu
fcrivendo
ora
riferirò
quefto
altre
varie
colare
parti-
operetta
una
mento
argo-
intereffanti
,
fatte fu
oflervazioni
quefto propofito
.
Frattanto
non
ed
fé le
le crediate
perciò
della
onorate
de'
vere
Ho
T
ài
,
onore
di
di chi
l'arduo
più facile
groffi e
voftra
coraggio
fociale
pel vantaggio
efatte
meno
{limabile
il filofofico
impiegarli
fperienze vj pajono ardite*
poco
e
comodo
fictfre;
zione
approva-
preferire
meftiere
utili volumi
dichiararmi
o
di così
di fcri-
fedendo
.
ec.
IN-
IN
DEL
E
§*C
D
VOLUME
1
XV.
'
'
del
ZEttera
Rozier
'
la
''
'
'
al Sig. Ah
Morfeau
Sig.
fu
'
-7
maniera
agi/ce
cui
in
il Mercurio
falla
Difcorfo
j.
p.
•
.
del
Torpedine
Prin-
Gru.
gle*
15.
p.
^
del
appendice
Traduttore
fulla
Memoria
di
V
F.
Mr.
Armonica.
al
B.
riguardo
BOURG
fulla
Offervazioni
l'umido
ha
vof*
Sig.
*
Franklw
B.
Prof.
R.
B.
dal
Lettera
Dth
p.
100.
colle
aereo
fpecialmente
collo
affiniti
refi-
materie
zolfo
del
Sig»
p.
102.
,
Landriani.
Marsiglio
del
P.
Prof,
la
Scelta
dei
Sig.
nejfuna
0
"
D.
ai
all'Armonica,
poca
87
p.
ec.
Franklin
quiflìoni fattegli
alcune
che
del
fleffo Sig.
dello
Jlifpojìa
66.
p.
Beccaria
G.
Pianti)
;
Lettera
P.
delle
Fecondazione
r"E
60
p.
.
di
Signor
D.
Chirurgia
d
ajìremo Freddo
ec.
Opufcoli
rapidi paraggi
Pietro
agli
Moscati
intorno
daW
fui Corpe
dtL
Autori
ejlremo
effetti
agli
Caldo
Umano
,
p.
alP
11
3*
NEW
THE
LIBRARYI
PUBLIC
AtTOft*
TILDE
YORK
N
LENO*
FOUNPATIOH»^
I
É
DA
N
/
VOLUME
DEL
del
ZEttera
Rozier
XV.
al
Sig. Morfeau
fu la maniera
Sig.Jb.
cui agi/ce
in
il Mercurio
3*
P-
•
del
Difcorfo Julia Torpedine
Prin-
Cav.
p. i5*
gle*
,
del Traduttore
appendice
F.
Mr.
de
P.
B.
Lettera
V Armonica.
al
delle
fulla Fecondazione
Memoria
di
p.
.
Jlifpojìadello
Sig.
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e
Sig.
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,
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Landriani.
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P.
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ec.
.
i
)
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J
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Marsiglio
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dal
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,
D.
ad
Franklin
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alcune
66.
Sig. B. Franklin
R. Prof. ec.
p. 87
Beccaria
G.
Piante,
p.
del
60
!
i
?•
YORK
NE'V
THE
IPUBLICLIBRARYI
ASTOft,
TILDE
LENOK
FOUNOATIOMr
N
C
DI
T
L
E
A
OPUSCOLI
INTERESSANTI
TRADOTTI
DA
Ctf//'
LINGUE
VARIE
aggiunta
d*
Ofufcoli
nuovi
VOLUME
IN
Nella
Italiani
.
XVI.
MILANO.
Stamperia
di
Giuseppe
Marelli
•
Cen
licenza
mpcclxxvi.
de*
Superiori
.
¥
-Et****************************************
*
ai-
OSSERVAZIONI
IDROSTATICHE
Su
DEL
FAGGÒT.
GIACOMO
SIG.
Dagli
Bevande.
ie
delP
Atti
'
Accnd.
di
fovente
O
Svezia.
il
efaminato
cori
que' li-
di
rifpettivo pefo
al nutrimento
che
,
degli uomini
al
loro
piacere ;
efpongo
ora
e
le mie
nelle
fervono
,
o
feguenti tavole
offervazioni
.
Ho
un
adoperato
recipiente,
preflb
una
il
mafia
nelle
quale
conteneva
cubica,
A
2
mie
non
efperienze
a
un
di
maggiore
di
F*gg*t
4
2U
4i
819111
,
sì
bilancia
i73v
iò8lv
,
-^—
che
efatta,
ed
\
,
una
d'on-
parte
*
*
4000
eia
muffii
era*
-L_
a
fenfibile,
dy oncia
ed
eranvi
i
peli
corrifpondenti
.
*
4000
Trovai
(
acqua
~
in
la
,
le
quindi
;
dividere
il
il
farà
diffidi
nelle
nella
pefo dell'acqua
il
tavola
e
ad
altri
ridurli
in
però piaceffe prendere
Qualor
leggitori
pure
li-
giudicato piti opportuno
dell'
ridurre
i
a
ho
queftò
mine
ter-
fotto
maggior
a
notate
quefte
a
,
qui
numeri
anzi
non
acqua
.
Poffono
due
ho
eipofti j
prima
piccoliffime,
pefì fpecifici di
paragone
de'
terminar
de-
ben
i
cofa
tavole
rapportane )
tra
pel pefo
1000
di
tator
dell*
pefo
per
,
mentovato
'parti.
15 590
licori
altri
differenze
v9 hanno
che
del
infufficiente
parti
1000
ebri
gli
cui
a
divifione
numeri
io
modo
co-
ftel£o
proporzioni
maggiori,
pefì.
Ta-
.
r
le Bevande.
Su
$
TAVOLA
Del
L
pefo proprio de fottomttttilicori
*
753.
Etere
897.
Spirito di vino
--
-
P33.
Acquavite
Acquavite
949.
Arrac
P51.
Vine
P90.
Vino
vecchio
990.
Vino
roflfo di
993*
Vino
nuovo
996.
Vino
del
999,
Vino
di
^50.
-
-
11440
..-
retti 6cato
Svezia
di
comune
di
comune
14500
Francia
145^0
di
Borgogna
-
bianco
-
Pomac
-
-
-
bianco
Reno,
-
di Francia
15440
15440
-
di Francia
15490
d'Orleans
e
io
Acéto
io.
2027.
-•
-
-
-
15585
.
155PO
-
15750
15750
15760
--------
di Vacca
Latte
ordinario
,
io?$.
Vino
10^8.
Latte
1041.
Birra
Hip.
Vino
venderti
delle
detta
9
di
-
qual
-
-
-
-
pafeiuta
Bjtrnol
.
16020
-
161
-
16190
ben
-
Spigna
in
-
.
Canarie
di Vacca
Veggonfi
loro
.
-----
fuole
licori
-
«55*0
-
Ì009.
-
loop.
14800
14840
--------
Sciampagna
Acqua di piaggia
Vino
di Portogailo,bianco,o rodo
Latte
di Capra
1000.
12590
•
-
-
-
-
-
-
quefta tavola
ordinatamente
podi
in
•
-
*
16240
-
I74Ìc*
i nomi
de9
ragione
del
pefo dal più,leggiero- al più
A3
io
grave
e
"
Faggùt
6
fcorgefi da effe,
e
i
e
vini
di
acqua,
i
cui
di
aceto
altro
per
In
tartaro.
di
de9
E
i
licori
generale
in
fali,
che
un9
è
tanto
i
licori
più
i licori
della
tità
quan-
diffoluzione
in
.
generale
che
,
di lor
più leggieri
natura
loro
leggerezza
migliori
fenomeno
contengono
;
né
all'
e
acqua
giore
mag-
oppofto
più
all'acqua
fperar
privarseli affatto, poiché
vi
gra-
più pefano
quanto
devefi
quanto
,
dell'
fono
che
fono
migliori
tanto
,
Quefto
della
ofTervafi^che
oflervazione
fono
"jue* licori,
vino
deporto
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quali fono
la
nel
nuovo
,
dell' acqua,
perduti
Il
ha
tengono
pel
ancora
del
perchè
non
„
rendono.
lo
leggiero
più
pure
ha
ferbandofi
fpecie,
vino
perchè,
non
,
che
più
medefima
del
caldo
pel
maggior
piti pefanti.
,
leggiero
è
vecchio
fono
fé
e
la
e
pefa più
certamente,
più
pefano
dolci,
Francia
degli fpiriti ,
vino,
pih leggieri dell'
vegetali
fpumare
troppo
fono
vini
deMicori
parte
L'
dolci
non
gli fpiritidiftillati,
che
i
.
che
,
fi deve
di
più fpiritofi
li-
Faggót
*
al
nata
s'è
pefo
fpecifica de'
Portò
licori
la
pur
trovata
così
midi.,
colla
che
affìcurare
borni
re
maggio-
,
fi fono
accuratezza
(Iure
n1 è
fé
fatte
,
,
la
qualità,
fé
e
le
deferita
fono
ne
mi-
efaminata
pefo
il
fiflato
le
tutte
vole,
ta-
(*)
che
fianvi
bottìglia
nella
-^
vino
di
~
e
,
d9 acqua
tale
(*)
e
fono
infame
è
appunto
Tav.
di
l' acqua
e
,
15140
,
Faggot
la
peferà 8904
fommati
che
*ajó
E
il vino
:
nelle
fue
III.
//
V
A.
le
tutte
altri
con
il
pefo
dal
trovato
mifìure,
vedefi
come
«
Sig.
ael*
r.
deferive
de'
mifture
licori
eftefo
per
Noi
licori
non
le
tavole
coir
acqua
crediamo
,
ciò
.
neceflario
Je
;
cr
foltanto
indicando
di
contenteremo
d'alcuni
Tavole
//
e
licori
la
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traferivere
maggior
progreffione
delle
T.
.
TA-
ufo,
tre
al-
r
Su
le Bevande.
TAVOLA
Del
pefoy
nate
20
J
II,
delle
Acque-vitee famieoi me/colare a grade a grado dai
fino al o lo Spiritodi Vino rettificato
e
bontà
colV acqua.
A
5
TA~
TA-
r
A
6
Indi-
il
Taggot
?
Indicheremo
fo
che
produce
y
mifta
a
altri
di
Vino
del
Vino
di
Vino
forte
Vino
di
-
—
5.1
-
—
$5
-
-
**
-f-
14
-
-
-
Bjornol
—
65
Spagna.
fi
metodo
fteflb
de*
quali fappiafi
—
conofee-
pub
di
facciafi
che
—
186
-----
la
due*
vini
,
d'efempio:
gion
del
vi
ogni
il avrà
ftefla
—
fi
di
A
ea-
di
no
vi-
fpecifico
.
data
15530
un
quantità
fé fottraendone
;
altrettanto
pelo eguale
progreffione
dalla
vino
pefo
foftituifea
fi
colla
il
una
pefa
Reno
Portogallo
col
-
•
-*-•--*
miftura
+
6
-
-
-
Canarie
re
per
-
-
-
leggiera,
Birra
+
ij
Portogallo
Collo
e
licori.
«"?---
Reno
delle
Birra
gli
de-
415
Francia
qua
ac-
d'ognuno
•--••-.-•
Vino
d'
parte
quantità
una
fummentovati
Etere
^
decima
ogni
di pe-
differenza
la
ora
di
potrà fapere
miftura
Portogallo.
del
20
tutta
vino
di
vino
a
15550
;
aggiunto
la
porzione
pro-
del Reno
Or
Su
Or
più
nato
in
fapendo
migliori
fono
effi
contiene
frammifta
quanto
,
a
purezza,
della
e
data
quella
pefo
del
qualora
,
mente
relativa-
migliore
dicare
giudi
licore
conofciamo
fpecie
loro
potremo
y
J
,
bontà,
propria: fpecie
alla
della
pefo
loro
vi
artifizio
umano
del
mezzo
per
,
che
e
,
quefta
natura
per
tanta
d* acqua
meno
dalla
o
,
quindi
licori
i
più puri' fono
quanto
fotr puri
17
che
nor,
,
fia
Bevande'.
U
il
giallo
*
più
ed
utili
divengono
oflervaziotri
Quefte
intereffanti
,
venditori
di
fogliono
vino
«dora
ilraniere
materie
che
quanto
,
di
tanto
or
con
i
giunta
ag-
animali
,
or
vegetabili,
colore
al
minerali
or
chiaro
vino
y
dar
debole
e
,
il
guado,
talor
gufto,
ingannando
nuocendo
o
così
alla
i
loro
al
corpi
ftammtfchiao
Da
minerali
ciò
.
utile
fia
per
effere
una
appare
bilancia
e
cipalmente
prin-
"
ove
vino
compratori,
falute
e
dere
ren-
,
chiarezza
la
e
forza
al
vino
quanto
idro-
ila-
Faggot.
14
fatica
E*
licore
da
però
oflervarfi
che
(*)
•
ove
uà
,
d'un
trovili
dee
non
pefo
quello che nella
di
minore
indicato
inganno..
ogni
qualunque
o
è
evitare
per
giore
mag-
Tav.
L
tal
inferirli che
torto
,
fia
licore
Nel
acqua.
con
qualità
dalla
pefò
é
provenire
Aerile
terreno
,
Nella
birra
e
dalla
e
te
pel lat-
"
?
alla
proporzionato
da
frumento
cib
pub
vino
del
ftagione piovofa
il
indebolito
artificiofatnente
flato
la
cui*
bontà
det
fi ricava,
birra
al
e
,
pafcolo del
nella
beftiame
che
,
fuddetta
,
eflendo
Tav.
come
vedefi
abbondante
,
,
e
rende
buono
il
latte
pia pefante
,
e
migliore.
A.
(*)
mezzi
nel
conofcere
Per
più
Voi
e
fatti
,
V1IL
i
pih
e
p.
j.
Vini
ficuri
Il
altri
conci
fi fon
ni
propo-
Ttsd.
DE-
La
io
noto
Tourrette
piìr'meritorie
per
che
quefta affociazione
vifcere
SpUnchnohgie
raifonnie
parti
felici
che
l'han
della
Chirurgia,
diftinto
e
le
per
e
,
to
tratta-
dì
titolo
col
pubblicato
tata
meri-
un
per
,
delle
han
gli
in
neli'
zioni
opera-
le
tutte
Oftetricia
Angolarmente
.
fu
Ei
aflìftere
per
ak"
quefta Città
Il
che
addolorato,
di
un
di
diede
M.
di
meli.
fette
alla
luce
parve
debole,
per
Flurtmt
che
,,
.
Madre
la
veduta
dvea
la
durante
potè maravigliare
non
uè
,
né
prematuro
e
anche
ilraordinaria
mefi
fette
di
1774.
Dama
una
coftitùzion
-una
piccolezza
feto
di
fola
ella
del
Giugno
parto
gravida
Bambino
d'una
nel
chiamato
dei patto
d*l
debolezza
della
danza
gravi-
glio
Fi-
,
Quella
Dama
nel
avea
della
corfo
•
(Offerte
gravidanza
rabili.,
cui
cohofeiuti
.
adunque
'
quiete
appeaa.
flato
Lo
/•
b
una
delle
.dal
morte
v
e
a veano.
perdite
gli
altri
confidemezzi
moderato
*
Bambino
vicina»
annunziava
Nondimeno
ei
r
Moflro /ingoiare
17
.
ei
credette
foccorfi.
Ma
dalla
della
di
prefente
Per
il
dovuta,
elleno
di
creaturina
io, debbo
delle
quali
Alla
prima
alle
felli ;
ma
ancora
La
e
parte
s' annunziava
carnofa
nato
feguenti of-
aggiugnere,
che
for*
di
Flurant
M.
io
fono
non
lo
me-
tutt'at
fpofitore.
fé
l'apparenza
per
prima
rapprefentava
di
offrire
mafchile
ambi
t
colarità
parti-
una
«
parea
dominare
Un'
.
la
dato
riguar-
chimera.
una
come
duto
cre-
l?*rmafro-
fofle
non
pitiAngolare
la
lermi
vo-
tòro?
fpecie
infatti
era
di
e
che
e
prefentemente
avea
be
Eb-
ifpezione il Bambino
nell'umana
Egli
ottenne
l'autenticità
farebbefi ermafrodito,
difrno
ti
par-
la notomia.
e
dare
e
il testimonio
picche
egli
avvifarmene,
le offervazioni
deffmo,
quefta
.
pefo
fu colpito
nelle
l'efame,
gentilezza
folitr
che- trovò
il Bambino
farne
fervazronr
è
deformità
Morto
poter
la
ei
miniftrarglieli
nel
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infelice.
di
dovergli preftare i
di
venga
,
appendice
e
tuo-
pel
i8
La
luogo
eh1
che
area
occupava
fenza
prepuzio
Sotto
a
piccola prominenza
lo fcroto
che
i
tal
Una
molto
avea
e
*
di
verfo
all' aito
dicare
in-
d'una
via
per
linea
una
della
ve-
in
giera
leg-
data
profon-
così
labbri
ai
rapporto
una
divifa
era
prominenza
?
,
Pappendtce
quefta prominenza
o
né
glande
fembrava
alzando
depreffione,
ta
pun-
quella appendice
emisferica
ma
una
di
longitudinalmente
mezzo
in
fembianza
forma
la
per
finiva
.
deafi
e
,
tuttavolta
;
ottafa
di
Tourrette
divifa
va
vul-
della
divifione
cioè
,
fotto
alia
piega dell* appendice
deafì
una
piccola
orinario
Umile
apertura
sì
ma
*
camola
ve-
al
che
angufta
na
appe-
,
ammetteva
fonile
diletto
uno
il quale
,
contuttociò
far
to
mea-
penetrò
che
prefumere,
affai
avanti,
terminaffe
per
aplla
vef-
fica
•
Tale
che
una
zione
invitava
fpecie
di
la
era
a
conformazione
fofpettare
d* ermafrodifmo
tutte
efteriore,
ho
come
detto,
,
;
ma
quelle parti diffipò
la
ben
differta
to-
Moflro fingolare
19
.
ingannevoli
le
ùo
fui
dubbi
mife
apparenze
del
ibto
vero
de9
,
vi
nuo-
Bambino
e
,
di
fornito
che
fine
alla
fcoperfe
realmente
delle
niuna
non
era
parti effenziali
né
,
dell'
dell'
né
uno
feflb
altro
,
la
Levata
che
cute
fofpettata
fi
vi
non
d'una
adipofo
fenza
veftigio
amici,
che
oonfiftenza
affai
di
tefticoli
cioè
L'
fi
cura
cercarli
per
e
fcroto,
teflfuto
un
ferma
*-ma
di
vafi
fi*
tolta
M.
loto
gine,
ori-
fper-
,
qualunque
Flurant
fpecie di
urta
riconofcere
potè
la prominenza
ricopriva
,
an^he
alla
preflb a* vafi grandi»
appendice
che
il
rapprefentava
y
.
virile,
membro
d
mente
del
una
teffuto
cavernofi
;
•La
fopra
al
deftinata
Pofta
.
irtteriornon
che
forma
finalmente
non
vrfera*
e
ninna
meato
come
orinario
fi è
i
corpi
glande,
perforazione.
apertura
"compiere
già
,
fpugnofo,
piccioli
a
inorganizzata
carne
uretra,
non
compofta
parve
le
detto
qui
paragonata
fembrav*
medefime
fopra
infatti
ni
funzioalla
pic-
cola
La
2 a
cola
nella
della
veflka
vagina
matrice
veflka
che
veftigio
alla
fomigliaffe
delle
priva
era
femiftali
chctte
alcun
liebre
mu-
,
la
;
l'uretra
trovò
nulla
e
real-~
terminava
come
fi
non
ma
j
rette
emisferica
prominenza
mente
Tour
fui
incollata
e
veffiretto
,
,
che
il
tà
eflendo
Bambino
rendere
di
folidK,
fenza
queft' ultima
da
Segue
che
il
fubire
quefto
Petit
alcun
né
d'
di
indizio
dell'
aitro
un
fé
del
fonda
tre
pube
era
linee
ne
be-
dell'
difetto
timo
ulda
negli organi del'
non.
effo
in
dell'
né
dice
che
dal
già
trovò
non
y
{opra
utero
è
Egli
•
parti genitali
feffo
dfclP
.feto oflervato
Quelli
(*).
alimenti
accompagnato
fimile
quafi
generazione
Sig.
vide
fi
intedino
impoffibili-
fuor
operazione
una
che
difordine
nelT
vivere
,
la
ro
fo-
offervazione,
fuperfltio degli
potea
non
avvertire
un
fenza
era
eftremità.
fua
alla
difordine
di
colmo
per
uno
egli
,
una
della
,
fpecie
di
,
fofla
larghezza
di
prò*
uno
feudo,
Qr)
Mem.de
PAc,
dcs
Scien*
ao.
171^.
Moflro /ingoiare
21
•
feudo,
in
e
che
al
avea
di
un'apertura
fotto
eh'
eminente
poco
verga
vedeafi
cui
non
,
potendo
lo
fé
fcandaglio
dai
non
nell'
penetrare
lati
Il
"
alla
chiufo
affatto
era
tura
aper-
aggiu-
retto
•
gne
una
formata
,
.
po
cor-
fofpettò
ei
clitoride mal
una
picciol
un
,
o
fonda
pro-
eftremità
Tua
,
.
Checché
è
fia di
evidente
tà
deformi-
quell'ultima
ella
che
è
non
necef-
una
,
faria
dell'
confeguenza
due
ne'
oflervate
grandiffima
di
bambini)
qijali hanno
i
moftruofità
altre
fra
peraltro
£
cui
ta,
trat-
loro
una
Somiglianza
•
fenza
Or
quello
dell' interino
vizio
,
effi
avrebbono
;
verifimilmente
ciò
e
al
intorno
fi farebbe
fe
La
errore*
lo
e
nell'
fola
uno
civile
che
nell'
pre-
due
bini
bam-
Chi
avef-
,
farebbe
potea
altro
im-
efterne
caduto
diflezione
e
a'
apparenze
che
fi
ci
affegnare.
alle
dubbio,
v'ha
non
feffo,
potuto
ftare
volutp
quiftione
una
nell'ondine
portantifCma
fenta
fuppofto
vere
vi-
potuto
in
diffipar-
cafo
mo,
flran-
Arando
una
10
fo
che
raoftri
refto
loro
fuppofizione
una
limili
nel
han
nel
incertezza
vera
non
dicendo
fé
Tourrette
La
21
gratuita
poflbno
buona
una
flato.
vivere,
cortituzione
.
Io
citare
potrei
all' incirca-, che
?xioftre
Tanno
1763
altri
abili
ta
chirurgica fatFlurant
M.
pur
.
flato
efaminarlo
a
Anatomici
fenza
con
Queft'
Nel
feflb
Eflcre
tanto
fpugnofa,
trafudare
l'orina
colia
vellica*
11 Cav.
maphrodite
quello
medefimo
che
per
cui
la
genere
tempo
fi vedea
d'una
fidenza
con-
lafciavano
pori
all'
che
fatti
ro
lo-
JEr-
art.
,
ha
Enciclopedia
i
fol-
comunicazione
di Jaucourt
dell'
di
le parti della
rofficcia
i
razione,
ope-
efteriore
fogliono
occupar
prominenza
una
ninna
indizio
luogo
.
generazione
fubìta
avere
aveva
non
in
nelle
.
feiagnrato
niun
ticinque
ven-
veduto
ho
vifita
64
o
d'effere
ricorda/!
var)
nella
prigioni
di anni
mendico
un
più
raccolto
ftrani
e
più
accertati
,
riferifee "*)
un'
.
(*)
Mem.
de
al
,
PAc.
delle
Scien.
ao.
1720.
Tourrtttì
La
*4
ad
debbono
£anefe
al
to
(
godi
A
Broli
no
Calmi
Prof.
P.
Quello
Siena
pre-
deferitto.
te
par-
fcro-
Io
ba
Non
affla
pube
moltiflìma
in
famiglia
ftiperior*
penarne
.
alla
La
tediceli
in
due
efere-
le funzioni
di
forata
cima
e
,
Uretra
detto
il canale
ha
è
non
verga
•
fanno
PA.
fecondo
ba
lati
due
ai
Terga,
fcenze,che
al
Havvi
lue-
.
che
apertura
,
coli' interno
un9
fcroto
dello
comunicazione
alcuna
la
fi-
Relazione
una
di
Siena,
.
alla
ma
mente
go
havvi
U*iv.
nelP
dianzi
qui
limili
di
Accad.
dell'
,
non
in
Francefi*
Dr.
Ermafrodito
tefo
prefentano
im-
"?•
167.
del
)
a
-
Atti
pag.
Fihfifi*
di
volta
prete/o Ermafrodito
m*
prs
ù
.che
.Negli
V.
alcuna
quiftioni
(*)
circoftanze
Tom.
hanno
,
portamiflime,
(*)
cir-
attenta
che
Tribunali
folle
decidete
fervir
genere
più
la
iTpirare
a'
cofpezione
fimi!
di
Oflervazioni
un
tì* efee
,
per
con
piccolo foro
folo
nel*
V
Scaglio
e
da
orina
ne*
direzione
l'efame
Siccome
atto
flato
di
,
e
fuoì
trafporti
lungo la ver*
di
quefto
fatto
richieda
a
Siena,
difatti
il
per
giudicare
Sig. Dr.
sVe
pre-
della
Catari
ammogliata.
dis-
"
•
,
fé fotte atto.al Matrimonio,
creduto
egli
cui
.
è
li
ano
,
,
Arcivcfcovile
Io ha
ha
,
aflerzione
fua
ga , lo Sperma
tefo ermafrodito
Curia
verfo
cioè
effa
:
non
"
.ritrova
venerei
di
inferiore
parte
però
r.
*5
DISSERTAZIONE
Letta
Accad.
R.
nella
Parigi
di
DAL
ai
e
,
altro
è
pia
pura
THSifton
principioil qual
la
durante
lor
accrefce il pefo
n
che
aria
atmosferica
*
,
la
(*)
.
elleno
d'aria
-*-1
il
metalli
coi
calcinazione
non
1775.
LAVOISIER
SIC
combinafi
Apr.
z6.
dimojlrafi)che
Ove
Scienze
delle
realmente
Bafta
?
fpecie
diverfe
che
egli
un
corpo
fia
-
(*)
prime
Le
Difcorfo
fono
quelle fui
;
efperienze
relative
fiate
un
fatte
mercurio
prima
nel
mefe
di
Novembre
con
tutte
le
precauzioni
nel
M.
con
V.
de
XVI.
colla
tentate
laboratorio
Ttudaine
1774.1
di
anno
llo
queti
avan-
no
fo-
precipitatoper fé
ftarc
rie
a
e
le
Montigny
ar
28.
di
lente
ufloria
fatte
e
cure
dopo
necefla-
unitamente
Febbraio
e
,
B
agli
Lmifier
xó
fia
io
fiato
uno
toIc
cofótnire
per
offre
che
o
la
che
arie
arriviamo
noi
(*)
«Tana?
fpcde
mu
divede
le
ci
efpanfiUIità
£
nalmente
FiNatnra
fermale
a
y
fono
e
feftanze
altrettante
elleno
di.linte
fono
o
particolari
modificazioni
(empiici
,
atmosferica?
dell'aria
fono
Quelle
fi
che
le
nel
contengon
formato,
ietto
mettere
m'en
occhi
agli
qomioni
ch'io
piano
che
e
principali
no
fo-
mi
di
ptopoflo
dell'Accademia.
Ma
agli
t.
di
2.
fono
c!le
di
e
Marzo
Mano
fiate
alla
1775.
ripetute
dì
M.
ai
moramente
de!
prefenza
R*hef*mcs*It
finalmente
»
à*
Sìg.
ji«
U
de
Doca
di
7W*àft-,
M.
,
de
di
Mjmtìgnyy
M.
AUcfatr,
e
di
M.
C#-
det.
(*)
fo
le
de9
Quello
Fifici
termine
e
de'
ne
articolo
pieno
pia
nuove.
finirò
V.
dì
riffe
pref-
coafecraro
or
dopoché
Chimici
ha
moderno
è
il fcafo
k
Emzydefedi*
più
tor
Au-
mi
in
nn
ampie
alla
go
lune
,
paiola
Differtazione
27
.
Ma
ficcome
(Ire
di
alcuna
trattarne
fione,
io
mi
ad
fol
xafo
un
il
che
metalli
di
in
tutta
la
il
la
loro
pelò
calce,
e
permette
cften-
fua
re,
vede-
farò
e
,
è
aria
li
mette
né
una
né
un
medefima
fenza
che
fé
quefta
delle
parti
acido
colare
parti-
dopo
efce
più
acconcia
e
fiata
efiere
fletta
,
in
la
el-
libera,
refpirabile ,
più
,
e
ne
l'infiammazio-
mantenere
de'
combustione
la
tale
imprigionata
fi rende
pura
a
ne
alterazio-
fcgno
a
,
ria
l'a-
è
ma
;
fenza
intera
combinazione,
ne
più
tutt'
fcompofizione
,
to
(la-
nello
1' atmosfera
per
che
calcinazione,
,
diffidò
a*
s'unifce
qual
,
non
dell'
no-
queft' oggi
per
particolare
principio
il
costitutive
mi
rifiringerò
durante
n* accrefce
non
feffioni
pubbliche
alle
confecrato
il tempo
che
corpi,
ria
l'a-
atmosferica
.
più
La
non
fi
tuifcono
riducono,
allo
immediato
delle
parte
fiato
vale
di
a
B
dire
metallo
d'una
2
metalliche
calci
non
che
materia
fi.refti-
pel
tatto
con-
incarbo-
nita,
Lavoifier
ai
fitta
d'una
o
foftanza
che
ciò
che
qualunque
,
fi chiama
flogifto
tenga
con-
In
lla
que-
.
il
operazione
che
carbone
diftruggefi interamente
ri
ga
s'impiedo-
la
quando
,
fc
n'c
che
ben
proporzionata
la
l'aria,'
è
non
nodo
fluido
del
di
e
lattico
e
Sebbene
nello
di
fiato
qualche
dal
lo,
metalbone
car-
efca
fluido
quefto
fitta
aria
duzioni
ri-
carbone,
fprigionafi dal
che
pertanto
.
nelle
combinazione
fprigionato
quello
fegae
in
ma
della
rifultato
il
è
del
via
per
femplice,
effer
un
fprigionafi
quale
metalliche
onde
;
fi ha
però
quefto
fiato
non
,
diritto
di
conchiudere
efiftefle
pqr
nella
lei
in
metallica
calce
di
combinazione
la
che
col
avanti
carbone
.
Quefte
fcere
quanto
metalliche
rienze
fenza
van
fofle
miftero
il
pare
rifleffioni
volgere
che
addizione*
Le
calci
quefla
proprietà.
quelle
le
tutte
fono"
di
cono-
ifvilup-
per
riduzione
calci
a
fatto
neceffario
della
il
m'han
delle
ci
cal-
mie
fpe-
riducibili
ferro
Infatti
di
m'
fri
of-
tutte
quel-
Differtazione
29
.
guelfe
naturali
e
efpofto
del
al
Trudain*
delle
di
e
de
M.
che
alcuna
n'ha
ve
lenti
gran
Orleans
£
non
biamo
ab-
noi
,
foco
Duca
Signor
che
artificiali
e
non
,
ftata
fia
ridotta
Io
ho
adunque
provato
della
mezzo
interamente»
calci
di
vetro
rovefciate
lente
uftoria
lotto
ferro
nel
per
di
fpecie
varie
grandi
a
ridurre
a
di
campane
mercuria
fon
e
to
giun-
,
a
fprigionarne
diffima
quantità
coli' aria
a
fé
deffer
al
queft' aria
delle
niuna
•"
o
era
affi-
potea
non
dipeo-
otteneva
comune
deva
ren-
fottoponeva
io
e
tà
capaci-
circostanza
io
che
i fenomeni
tempo
nella
rifultati
i miei
dall' aria
qùeft'
medefimo
quefta
,
concludente,
appieno
curare
cui
gran-
ficcome
contenuta
campana
incerti
Ma
una
.
comune
della
pruove
d'aria
mifta
trovavafi
aria
modo
quefto
per
dall' aria
fpri-
,
gronata
dalla
di
fperienze
ae.
del
calce
amendue.
al
dalla
,o
Non
foddisfatto
fapprimo* qui
ferro
binazioni
com-
avendo
mio
lle
que-
fcopo
la descrizione
io
,
pia
tanto
"
B
3
che
Lavoifier
je
che
altre
in
luogo
più
effe
noverati
difficoltà
quelle
del
fteffa
natura
dipendevano
dalla
ferro
qualità
"
refrattaria
delle
dovermi
rivolgere
calce
piti facile
calci
le
come
di
calce
a
date
riguardi
creduto
altra
trattare
fpecie
che
e
di
aveffe
,
di
proprietà
la
ferro
II
che
mercurio
è
non
mercurio
di
altro
cipitato
prefuorché
alcuni
come
durli
ri-
tori
Au-
,
già
hanno
vie
meglio
fembrato
ignora
accennato,'
da
eh9
ad
addizione
flìmo
ch'io
egli
di
farò
ad
le
volte
efporre
qui minutamente
,
non
tamente
compiu-
riducibile
però
Quantunque
m'è
.Ninno
io
creduto
deferirne
cri
medio-
abbia
fperienze
ho
fenza
calore
.
moltiflìrne
rirà
appa-
aveva.
è
grado
un
come
foddisfare
a
mira
diffatti
e
quella Memoria,
opportuno
alla
mi
ita
t
,
un'
a
a
fé,
per
ho
e
fa
ho
le
io
addizione.
fenza
dalla
calci,
infuperabili
come
una
fue
addizione,
fenza
ridurle
un
opportuno.
Come
dalla
Memorie
tuto,
ripeche
or
di dover
ciafeuna
ia
1
3
Lavoijter
2
da
lucerna
una
fotto
vefciata
in
d'acqua
femplice
faggio
attraverfo
Poiché
ella
del
caldo,
tenea
fi
fato
nella
,
dilatò,
tea
della
cagionare
quantità
ad
ftorta
fi
ne
è
la
s'è
ed
è
più
pollice
a
paf-
quelV
fenfibi-
error
incominciò
con-
lezza
picco-
Aorta
tutt' al
un
la ria
rapidità,
attraverfo
vi
,
maggiormente,
molta
attefa
che
la
che
ma
vota
ti
meflb
impreffioni
poco
*,
parte
fua
le prime
qualche
campana
montare
Toftochè
trodurli,
in-
potette
fu
(torta
comune
e
poteva
la
e
fentì
l'aria
della
non
non
paf-
alcun
né
1' aria
alla
fotto
ed
più
fuggire.
o
fuoco,
piena
perchè
,
cui
a
ro-
e
,
quanto
efatto
luto,
di
vetro
umilmente
più
tanto
era
falciatura, né
v'avea
di
Queft' apparecchio
.
trodurre
poterfiin-
piena d'acqua
,
tinozza
una
da
campana
una
grandezza
{ufficiente
le
a
fua eremita
la
e
;
maniera
difpofta in
era
aria
(maltatore
non
po-
cubico.
rifcaldarfi
fprigionata con
afcefa
nella
pana
cam-
all'acqua. L'operazione
non
Differfazione
JJ
.
dotata
è
fcon
il. fuoco
qoeft'
è
pifc di
flato
Quando
e
ora
,
durante
temperato
pur
intervallo
quarti «P
tre
calce
la
tutta
.
del
fu
mercuria
ridotta
di
cefsò
l'aria
e
y
fi
pattare
l'acqua
è
fermata
t
dovuto
dall'
di
gran
numero
la
fi fu
acqua
è
che
murucarle
atta
dell'
acidule,
o
di cui
il rifultato
;
coir
agitazione,
e
dell'
proprietà
impregnate
fop-
,
combinare
a
le
tutte
fottomeffa
pruove
deferitone
era
via
per
,
affor-
eflere
fubrto
fiata
di
minuta
i.°
che
porzione
.
aria
primo
pollici
attraverfarla
neil'
acqua
fprigio
feflantaquanro
la
fi
e
,
d'aria
neeeffariarnente
Qpeft'
un
cui
a
campana
quantità
computando
non
,
bèta
la
fiata
cubici
nella
erafi
che
era
avea
V altezza
offervata
,
trovato
liata
è
,
d'aria
a
co*
acque
fon
come
,
fuelle
di
di
Pyrmmt
pochi
di
Sehzy
che
2.°
ec.
fecondi
Pougues"
$.° che
tutti
i
facea
animali
gli
le
che
Buffang,
vi' fi
combuftibili
s
ir*
perire
candele^
corpi
B
di
e
mergerne
im-
ralmente
genevi
fpe-
fi
Laveifier
J4
ipegneano
all'iftante.
l'acqua
di
Comma
con
volatili
àlcali
cogli
facilità
e
la
quelle
quelle
della
fiffa
fpecie
mefitica
o
le
fcenze
fi
te
chiamali
che
da
ottiene
coli1 addizion
fi
qual
delle
manifefto
fé
e
dalle
fprfgiona
tutte
del
bone,
car-
efferve-
Egli
fermentanti.
materie
dunque
per
il mercurio
che
delle
clafle
nella
entrava
cipitato
pre-
metalliche.
Pia
fta
d'aria
qual
metalliche
e
calcL
preci fa meri
fono
,
calci
era
va
da-
.
qualità
,
e
criftallizzarfi
di
proprietà
Tutte
e
,
,
loro
Mi
la caufticità
loro
toglieva
fi combinava
5.0 che
calce.
va
precipita-
che
4.0
non
calce
da
reftava
fé
vedere
che
fola,
fé
efaminare
ridurla
allo
que-
dizione
ad-
fenza
fteflb
fé
modo
,
ne
ciò
dell'
fprigionava
determinare
avveniffe,
queft'
foffe
aria
aria,
A
tale
.
porto
in
pollici
mercurio
una
cubici
ftorta
di
e
fuppofto
che
quale
flato
in
egualmente
capacità
precipitatoper fé
ho
io
oggetto
di
due
un'
oncia
fola
fola
di
:
dif-
ho
Differìazione
35
*
ch'fpoftol'apparecchio
fa
che
nella
fcflero
fperienza
modo
in
fatto
medefima
alla
che
precedente,
le
ho
e
circostanze
le
tutte
efattamente
gui-
ne
riduzio-
La
fteffe
.
volta
quella
che
ella ha
;
s'è
fatta
del
addizione
coli'
richiedo
ne
carbo-
di calore
pia
ficilmente
dif-
po' pia
un
non
e
,
v9 è
(lato
effetto
fenfibile
fé
quando
non
,
la
ftortar -incominciò
Allora
Taria
s' é
a
poco
è
per
(lato
due
ridotto
fon
Aorta,
aveva
lei,
e
fette
fata
totto
nella
nell'
groffi
mezza
di
grado
il mercurio
da
nel
vafo
un
e
altro
diciotto
la
onde
perdita del
B6
fegue
pefo
to
can-
della
vetro
ch'io
df
becco
grani
trovata
un
collo
al
quantità
fi è
;
di
fotto
acqua
campana
la
e
parte
in
pollici cubici
tutta
medefimo
l'operazione
parte
dall'
na,
campa-
interamente.
trovati
pofto
il
ore
Terminata
fi
nella
paflata
,
foftenendo
e
fuoco
è
poco
roventarli
ar-
fprigionata
»
a
ad
leggermente
di
d'aria
curio;
mer-
paf-
di fettan*
che
dovefle
do
quanat~
tri-
Lavoifier
3tf
tribuirfi
all'aria,
qtiefta avrebbe
di
due
dovuto
di
terzi
fi (coita
non
pefare
molto
po'
un
che
il
grano
nò
me-
to
appun-
,
dell'aria
pefo
dal
cfi
cubica
pollice
ogni
comune
.
Dopo
così
avere
rifultati
mi
fon
fottomettere
i
io
fatto
ria
che
àvea
opportune
ed
ottenuto
coli'
che
2.0
acqua
diminuiva
non
ftica.
alla
non
alcali
cogli
che
5/
non
natura
via
per
calcinazione
di
T
la
loro
potea
fervir
ne
unio-
che
4.°
qualità
cau-
nuovamente
metalli
de'
ce.
cal-
di
volatili.
punto
binarli
com-
agitazione.
nell'una
o
raviglia
ma-
a
acqua
contraeva
Mi
atta
era
precipitava
non
3.0 che
pruové
grandiffima
con
ch'ella
i.°
la
a-
,
riconofciuto
ho
le
tutte
a
determinarne
per
d'
pollici cubici
78.
fu-
di
premura
,
bito
quefti primi
fittati
6.°
che
era
.
diminuita
d'un
che
dell' aria
l'aria
come
d'aria
terzo
non
ave
fifla
•
via
ni
Lungi
coli'
comune
nìtrofa
;
delle
una
dal
far
zione
addi-
te
finalmen-
proprietà
perire
me
co-
r
Differtazione
37
•
quefta gli animali, fembrava
ine
acconcia
piti
refpirazione ;
accefi
fi
mandava
più di lucey
nell* aria
comune
'm'hanno
aria
eziandio
buftibile
e
,
aria
in
Da
il
aria
era
pelo,
che
qual
tutte
le
è
non
altro
quello
medefima
di
riduzioni
(tato di
la
che
il
dallo
ne
che
Se
metalliche,
ella
cipio
prinrante
du-
porzione pia
flato
folidità.
carbone,
arra
e
il
n* accrefce
e
che
refptriamo ,
noi
s'adopera
dell'
metalli
coi
calcinazione
quefta operazione
a
pura
che
provato
combinali
lor
,
bilità
ma
,
viviamo*
dell' aria
pura
queft
comune
conseguenza più
,
il
che
che
appieno
cifr fembra
la
e
più refpirabile,piìi
com-
era
per
cui
la
ma
,
ze
quefte circostan-
Tutte
convinto
che
pi
cor-
chiarezza
di
e
.
folamente
non
i
-e
eftinguevano
loro
allargava notabilmente,
fi
vi
fiamma
folo le candele
vi
trario
con-
la
mantenere
a
non
non
ai
di
da
circon-
paffa
efpanfi-
dunque
nelle
in
quali
s'ottiene
riffa, al carbone
in
lo
nel-
medefimo
Lavoifier
j8
qaeft* effetto
mo
che
fenile
fi
darebbero
che
ed
deve,
le
tutte
"
veri-
metalliche
calci
aria
affai
è
non
(e
tutte
addizione,
come
comune
ri-
,
fi
dur
fenza
potettero
precipitato
mercurio
Tutto
delle
eh*
cib
calci
fé
per
»
metalliche
nitro
che
quella
a
detonazione
per
ho
fa
Si
da
nite
infi-
.
ripetuto
maggior
dal
ottienfi
efperienze già pubblicate,
io
aria
applicarli
pub
,
naturalmente
dell*
detto
ho
io
il
un
cui
la
che
numero
gran
di
parte
di
e
,
è
quell'aria
nello
fiato
.
di
che
fiffa
aria
è
che
refpirano
la
che
ha
mali
ani-
agli
mortifera
,
la
proprie-
"
tà
di
.
di
precipitar l'acqua
calce,
colla
foltanto
addolcirli
di
e
d'unirli
calce
"
cogli
e
Ma
criftallizzare
farli
.
,
ficcome
nitro
di
ha
carbone
o
luogo
che
d'un
corpo
,
•
tenente
del
la
Aeffo
al tempo
non
è
flogifto
in
cangiamento
quella
di
per
l'addizione
qualunque
con-
che
verifimile
,
circofianza
aria
del
detonazione
,
anche
di
alcali,
comune
fi faccia
in
aria
uà
la:
fif-
4""
ZION;E,
COSTRU
d*
for^a
*
DE'
TELESCOPJ
diverfe Oculari
a
A
"
{;F$£.
" la
u
oggettiva
ila
pur
Imw
Skk
che
e
quinta
cada
ad
l'affe del
ed
un
full'
fia
Telefcopio
del
affé
lente
la
0
di
fafcetto
obliquo
„
di
raggi
,
oggettiva
y
E
lente
della
eftremo
,.
la
è
linee
w
rifratto fuccefli-
venga
ts"
wv,vty
fian
o
il
ra9
sr"
prolungate
punti
nei
Sia
O
.
( qualora
Telefcopio
Sia
vicina
più
fafcetto,.e
rifpettivamente
tutte
lente
alla
lenti
le
comune
orlo
effe
taglino
l'affe del
;
ec.
OA
l'afle
nelle
vamente
,
,
paflì attravetfo
che
che
la
E
la
D
terza
f
,
quarta,
la
C
ocula^
lente
prima
feconda
la
B
re
LUDLAMr
SIG.
DEL
Olà
ingrandimento
*,
foco
^,
di
y
"
£
"
"
,
quetto
.
fa-
r
Telefcópj
41
.
fafcetto
dopo
oggettiva
vi
dello
di
tali fochi
pio
le
fi tirino alTafle
del
fucceflìve
immaginarie
fi
i
a
quando
procedono
ad
o
elle
fé
come
effe
l'immagine
fafcetto
verfo
divergono
di
lui
,
Sebbene
o
i
reale,
dal
da
tualmente
at-
fofferó
tali immagini,
ché
Allor-
raggi
foco
fenza
lente
o
di
ogni
quand'é
foco;
,
ogni
reale,
che
o
rifrazione
attualmente.
nel
ma
reali
fareb-
la
quefti raggi dopo
o
dezze
gran-
tendeflero, quantunque
è
s'unifeon
;
immaginarie
;
veniflero
fi formino
non
o
ricevuti
raggi dopo
i
le
e
dimodoché
bianca
carta
una
Telefco-
quelle
raggi
,
fopra
fono
formano,
fé
vifibili
ognuno
immagini
reali
\
frazion
ri-
db"cz"by
,
luoghi
i
le
dopo
Da
eg
lente
i fiiccefli-
b
e,
oculare.
efprimeranno
delle
della
fteflò fafcetto
perpendicolari ox,
quefte
fon
d,
e,
ciafeuna
di
ber
rifrazione
fiano
e
;
fochi
la
o
mai
abbia
la
maginaria
im-
ne
rifrazio-
convergono
unirli.
magine
la fua im-
immaginaria,
nella
co
Ludlam
42
corruzione
in
n'hanno
ve
non
fa
ver
delineata
qui
che
la
due,
feconda
la
e
di
però
prima
Dee
.
il
quando
che
eg
diritta
by
,
uTervarfi
reali
dell9
numero
,
reali
immagini
,
pari
è
quando
diritto
vede
fi
l'oggetto
,
difpari
rovefcia-
vedefi
,
di
Galileo
immagine
reale
Telefcopio
Il
to
è
(*) in
cui
non
.
v'ha
ninna
non
.
applicarli agli
pub
gli
Telefcopio
Qpefto
diritti
oggetti
vedere
fa
ftromenti
IMncrocicchiamento
cellario
è
ove
fili
de1
chè
per-
,
quelli
da
ponnofi
non
infieme
veduti
efler
ne-
,
coir
luogo
in
collocare
di*
oggetto
{tintamente
.
Il
de'
effenziale
punto
Telefcopj
dello
efcano
che
fimilmente
che
vedere
i
raggi
li
paralle-
entrano
paralleli
,
altrimenti
corruzione
folamente,
è
fafcetto
fteflb
nella
fi potendo
non
j
diftintamente
logget-
—
—
—
??
"
(*)
'
'?'
Cioè
'
quello
convelfa,
e
che
ha
1/
.
—
avuto
Tr.
e
formafi
che
di
una
il Galilea
di
oculare
per
«h—
—
—
i—
mm^m
gettiva
og-
una
concava
primo
tore
inven-
,
Telefcopj
4 3
.
Quindi
getto
le
4
focali
,
di
diftanze
a
gli intervalli
.
piacere
dev'
lenti
le
tutte
eccetto
fidar
fola
una
fi poflfono
che
da
lle
que-
,
,
determinata
efler"
Così
fidata
.
cofa
ogni
la
tranne
lente,
efempio
per
C
di
una
debba
effe
raggi
paralleli
fuppongafi
che
filila
oggettiva
lente
lei
i
dalle
e
il luogo
trovare
per
"
lente
quefla
ove
da
fituazione
,
O
collocata,
re
cadano
fiano
e
rifratti
,
ÉcD;
lenti
dagli
fanti
af-
,
intervalli
dalle
e
focali
diftanze
,
di
delle
fucceffive
le
fteflb
modo
full9 oculare
cadano
lei,
dalla
e
intervalli,
ile
e
lenti
avremo
immagini
by
Da
Bz.
noi
focali
i
cz"
DhjBzj
offia
e
che
rifratti
aflunti
dagli
delle
le
leli
paral-
fian
dfqué-
diftanze
luoghi
fucceffive
diftanze
Ayy
dall' intervallo
V intervallo,
refta
e
;
Allo
raggi
i
A"
B
lente
dalle
f
avremo
non
che
,
Db.
Eg"
fuppongafi
db
egy
ox"
0*,
luoghi
i
troveremo
immagini
dillanze
odia
da
noi
lenti
quelle
fidare
totale
in
tal
b
z
DB
tro
Al.
modo
,
luogo
il
Ludtam
44
luogo
della
lente
che
C
genti
raggi diver-
i
,
da
C
d
verfo
convergere
de9 raggi
foco
per
de9
la
grado,
la
che
il
dei
di
cura
di
C
luogo
della
lente
do
feconaffume-
entro
è
C
tali
a
fia
quefta equazione
,
Se
richiederà
equazione
focale
(fibile
pò
dato
e
.
,
folamente
cerca
la fua
focale
b
il foco
fia
Qpefto
averfi
in
pofto
z
,
una
diftanza
limiti
incidenti
dovrà
e
che
,
.
di
rifrazione
la
offia
e
rifratti
raggi
foluzione
re
dopo
poffano
diftanza
Ji
quazione
l'ey
farà
femplice
e
"
è
Sì
da
di
Teorema
un
di
Scrittori
fe
detto
[
fegue
e
algebraico
il
nel
il
numero
*
diftanze
focali
le
(bla
una
Quefto
è
affé
vero
del
fi
che
da
e
fi
coftrui-
luogo
lenti
a
piacere
di
nell*
punto
cerchi
unicamen-
Smith
art.
276.
•
tro
al-
pochi
,
(*" V.
e
to
eccet-
quando
corfò
folo
un
T.elefcopio
il
dagli
,
poflòno
foltanto
però
procedenti
le
tutte
prender
fi confideri
non
raggi
di
pure
ftabilko
(*) }*«he
Ottica
Telefcopio
d'un
fopra
feropre poffibile.
Telèfcòpj
45
.
che
mente
fi vegga
Ma
oggetto
la
fi
oggetto
fi veggano
le
tutte
diitinzione.
eftremi
oculari;
delle
Ibernare
allora
fof"ono
che
paffare attraverfo
il
luogo,
debbono
oculari
fé
almeno
poffibile
è
Perciocché
il numero,
e
diftanze
nel
dell'
parti
quanto
per
riguardarfi all'aberrazione
fafeetti
i
altrimenti
affai
va
che
voglia
eguale
dee
cofa
dell*
mezzo
.
quando
con
il
chiaro
le focali
e
da
tali
efler
affatto
togliere
non
alle
,
il
imponibile
•
il merito
accuratamente
paragonare
le
è
Egli
aberrazioni
quelle
diverfe
delle
combinazioni
del*
oculari
,
che
da
varj
fono
fenza
fine
fiate
entrare
delle
teoria
qùefto
a
mente
particolar-
troppo
,
nella
propofte
aberrazioni
Si
.
offervi
però
maggiore
quanto
e
V
de'
aberrazione
dall'
lenti
inevitabil
o
raggi della
è
l'apertura,
minore
dall'
che
generale
in
raggi
difetto
ineguale
luce
Quindi
•
la
in
te
len-
ogni
diftanza
focale
"
farà
minore
tanto
rifratti
della
o
dipenda
figura
delle
rifrangibilità de9
a
cofe
eguali quel
Te-
Ludlèm
4.6
Telefcopio
in cui le oculari
migliore,
è
focal
maggiore
diftanza
no
han-
minore
e
tura
aper-
,
ma/fimamente
dell' ultima
la formazione
Alla
lente
che
quelle
,
immagine
vedefi
cui
con
rifguardano
:
V ultima
•
folo
magine,
im-
,
accordar/!
pub
diftanza,
fi
re
fpecialmente
poffa
febbene
Poiché
difetti
i
nuovi
di
pj
fe
o
delle
le
Tra
lenti
diritto
di
noi
quelli
lenti
minori
tanto
non
ultima
ne
troviamo
femplici
crea
d' alcun
efpe-
per
microfco-
per
ancorché
indiftinto
colore
grof-
l'oggetto
,
ftraniero
.
fpecie
varie
conveffe,
o
neir
vetri
e
cinque
che
ne
Telefcopj
che
a
fon
oculari
han
fon
debb'
moftrar
bili
preferiQuanto
meno
nel
ti
fat-
compoftì
,
contengonfi
maggiore
di
ordinati
l'oggetto, quelli
quattro
a
e
rendano
tingano
di
;
dita
ingran-
,
lenti
fenzaché
lo
altri
ra
apertu-
riftririge-
cagionati
rifar fi poffono
che
rienza,
fua
lente
quefta
già
dagli
immagine
però
la
ove
proporzionatamente
.
focal
corta
una
•
tubo
efiere
re,
oculala
zione
rifra-
,
Ludlam
48
combinate
due
lenti
colle
toccano
faccie
due
eguali
moftran
bordi
a' loro
didimo
più
Similmente
ed
piano-conveffe
l'oggetto
fi
infieme.
quando
convelle
trimenti,
al-
che
,
maflìme
Telefcopio
un
fono
fé
aberrazioni
Le
pertanto
.
dalla
procedenti
diminuite
ranno
coir
Il
rifrazioni.
deli9
ne1
genere
fafcetti
delle
fu
le
cui
fi è
nume-
diverfe
razioni
aberfi debbono
corregger
eftremi
ver-
il
accrescere
principio,
altro
oculari
quantità
la
ibernar?
e
re,
delle
figura
che
in
è
da
feparato
di
parlando
a
fé
cui
raggio
un
rifrazione
una
bel
unir
fi debbono
far
fi debbono
fteffi da
di
nel
telefcopio comporto
vicino
eguale,
abbiamo
Noi
applicazione
ne'
procedere
un'altra
'dell'
conveffe,
erettamente
più
o
nuovo,
pio
pattano
eterogeneo
,
rifrazione.
rifrazioni
gi
rag-
i
,
colorati,
ad
applicate
quello
di
tre
dove
l'eguali
raggi
di
agli
un
leli
parale
efem-
principio
eguali
e
delle
lari
ocu-
contrarie
que* fafcetti
orli
traria
con-
che
ocular*
fi
r
Telefcop}
49
.
li
che
del
mità
da
fono
liberi
ftraniero
colore
campo
ogni
nell'
veduti
gli oggetti
,
sì
fcambievolmente
correggono
ne
beeftre-
te
interamen-
(*)
.
Si
^
(*)
Cioè
da
ogni tinta vifibile,
generalmente
«
fono
prodotta folo
%
quefte fole
forte
iride
lenti
che
vede fi
poiché
telefcopjattorno
i colori
dalla
da
e
lente
(Ter tutti
ha
ombra
;
della
a
e
dell'
dalla
Vi XVI.
di
fi
in
getto*
og-
te
Veramen.
difeernere
do
quan-
luce,
di
di
e
quefta difperfione
riduce
lo
per
Telefcopio
la
i contorni
piìt
rappre-
definite
mal
.
fia il difetto
fteffò in
po(Ton
oggetto,
indiftinti
no
fo-
non
ciafeun
di
contratto
nel
del campo;
,
prifma
oggettiva
confufa
fentazione
,
nel
1' effetto
ma
lenre
render
parti
forte
un
te
comunemen-
incidenti
vifibili all'orlo
fi
oculari*,
feparatiabbaftanza
oggettiva
eftremi
i colori
tanto
agli orli
raggi
avviene
come
vi
de9
dalle
quale
la
cagionano quel-
,
,
ne'
che
la
le fue
Qualunque
quefta rapprefentazione prodotto
lente
oggettiva
qualunque ftta
parte
C
,
:
egli
laddove
farà
Io
quei
che
Ludi
50
Si
coftruire
pub
fole
tre
am
Telefcopio
un
cioè
conveffe
lenti
eoa
va
oggetti-
un
,
due
e
diritto
dee
immagine
intero
farli
di
quella
gli
provenienti
che
tali
fra
lenti
ficchè
fola
luce
le
non
poffono
non
due
feconda
attraverfo
allora
deve
l'oculare,
lenti
,
che
una
che
immagine
,
defi
compen-
poiché
immagini
n'ha
gibilità
rifran-
delle
contrarie
ve
la
Telefoopio
diverfa
dalla
rifrazioni
danno
di
feconda
la
di
fpecie
quella
della
colie
lente,
,
In
farfi
tutto
fola
una
odia
mezzo
oculare.
errori
di
prima
cafo
quello
in
rifrazione
colla
cioè
della
il rovefeiarnento
ma
;
l'oggetto
moftri
che
oculari,
ve-
eflere
ne-
che
celia-
fono
diverti
dcfi
la
prodotti
fecondo
la
dalle
parte
rapprefentazione
oculari
lenti
fono
del
campo
in
L'
indirti
nzione
cui
ve-
la
del-
.
prima
non
colori, che
prevenire
pittura
pub
formata
rimediarti
dalla
colle
lente
oculari
,
quelle cagionerebbero
col
convenevolmente.
tiva
ogget-
proporzionarle
L*A«f.
"
e
fi
ma
poffono
combinarle
i
Telefcopj
5
.
ceflariamente
vedati
appaiono
la
di
veffe
ogn'
altra
nondimeno
le
roefla
ancor
) poffa trovarli
275.
lenti
lenti
di
l'oggetto
la
regola
limili
Nella
lente
che
la
che
minuifce
V
crefce
la
l'
eflendo
vien
fia
0w,
rifratto
dalla
lente
verfo
dimanierachè
fé
foffe
Con
t
Il
C
e
lente
C
diverge
E
2
in
D
è
da
di-
pio
Telefcoil
,
il fe-
mezzo
ridotto
O
wv
prolungato
quefto
.
della
D
l' affé del
,
midiametro
tro
il diame-
lenti
che
convergente
in
ac-
ma
.
eftremo
taglierebbe
di»
,
fcemando
delle
la
formata
ingrandimento
diftinzione,
dell' aperture
fafcetto
dimento
ingran-
innanzi
raggi
i
immagine
bensì
binare
com-
delineata
qui
intercetta
prima
tica
pra-
Telefcopj.
corruzione
£
,
per
,
di
diritto
( Ottica
determinare
e'
con-
in
Smith
pretto
quantunque
:
lapihfem-
fia
comporta
fi è
non
che
colorati,
e
corruzione
rapprefentante
e
,
art.
fua
Telefcopio
tal
un
indiftinti,
così
febbene
plice
di
mezzo
per
gli oggetti
Diffatti
confufa.
*
a
D
Ud-
v
j
Ludici*
3*
laddove
fiata
le
la prima
fermata
in
( oonrinoando
in
qoefto
più grande
effer
fola
calo
oggettiva
il falcetto
il femidiametio
divergere)
a
dalla
ex
0%
be
dovreb-
Dv
dell9
(offe
reale
immagine
immagine
per
ox
comprenderla
.
I
raggi
appartenenti
«iaicnn
altro
prima
immagine
bel
di
due
fafcetto,che
reale
debbonfi
Dy
la
feconda
delle
via
for"
a
venga
diritta
immagine
A
fto
qne-
.
fi
fine
dalle
loro
nella
feconda
Suppofto
fian
in
D
e
i
t
m
C
) vadano
la
eguale
alla
diftanza
di
una
conveffità
loro
del
falcetto
( ri-
fra
le
ti
len-
è
evi-
preffo
corta
paralleli
qnafi paralleli , egli
o
,
che
nn
diminuiti.
,
dente,
a
raggi
errori
gli
fono,
le
che
pertanto^
che
perchè
rifrazioni
immagine
e
lenti
,
contrarie
eguali
fratto
due
impiegano
eg
rendere
per
ficchè
C,
e
a
e
da
divergono
convergenti
nuovo
lenti
marfi
qoefto,
a
diitanza
;
ev
perciò
foca!
di
focale
eguale
le lenti
diftanza,
DeC
non
a
farà
D
£D,
do
aven-
ammet*
te-
o
Telefcop).
un'
teranno
inoltre
che
quale
Telefcopio
coli*
delle
lui
di
fo
lenti
nel!9
di
dei
ver-
U
laonde
è
rezione
di-
nella
prodotto
alla
eguale
OE
w
la rifrazione
converge
fafcetto
angoli
del
affé
v^l),
or
quefto
due
D
e
angolo
fafcetto
dopo
wOE,
E
totale
cangiamento
fomraa
angola
ve
De-
r.
dall'
divergeva
prima
o
quefto
,
il
di
maggiore
apertura
offervarfi
53
Per
v$D.
e
,
l'
ioterpofizione
fi
in
e
m
fatto
fa
colla
(teda
r
della
raggi
è
lente
fia
che
prima
abbia
che
de
ren-
ma
Il
mata
for-
fafcetto
.
confiderato
finora
m
B
dirai-
reale,
piti dipinta
immagine
D.
lente
Y altra
l'ingrandimento,
vero
eftremo
farebbefi
fola
immagine
giamento
can-
rifrazioni
altrimenti
feconda
la
due
maniera
i
quefto
£
con
rifrazione
intercetta
nuifce
qui
laddove
u,
Nella
che
lente
della
"
dopo
C
la
diverge
procedendo
ma
in-
rifrazione
eflendo
dall'
affé
fé
come
rifratto
C
t
per
del
veniffe
dalla
$
della
via
te
len-
Telefcopia,
dal
lente
pùnto
B
in
"
ì
srjt
*efi"
LuMtm
54
refe
prodotto
Quello
diminaifee
riducendola
da
t
in
pio
del
l'alfe
taglierebbe
,
fé
che
modo
di
convergente
follie
Telefcol1 aitimi
.
immagine,
l'oculare
attraverlb
nnifee
1*
all'oculare
lente
(ara
lente
B
fafeetto
ad
fi fofle
non
fopra
sr
di
il femidiametro
ridotto
in
.
l'eftremo
Ay
dimi-
B
Convergendo
ingrandimento
guifa
qnefta
lente
la
A
e
;
fi vede
che
l'immagine
è
quella
come
6/
a
cz
qnefta
laddove
Ar,
fé
la
do
continuan-
frappofta
,
fafeetto
l'eftremo
il
femidiametro
dovuto
avrebbe
ex
campo
oculare
di
Siccome
bafta
convergenti
abbracciare
tutta
quefto
a
e
abbia
cadono
modo»
compenfare
ingrandimento
della
lente
fi
così
prodotta
,
dell'
magine
l'im-
pub
lei
mettere
per-
za
distanla
dall'
fenza
B
fu$
fovra
minore
una
magine
im-
nel
apertura
i fafeetti
eh' ella
focale,
ad
dell'
maggiore
.
A
,
"
piccola
una
y
oculare
lente
comprenderla
tutta
per
da
divergere
a
se
qnefta
effer
quando
dell'
t
perdita
polazione
interaccre-
feerc
Ludlam
5"
Oliando
oculare
d'ordinario
lente
fta
la
e
convergenti
A
full*
(òpra,
come
fi fa
fi
piana
parte
cadono
fafcetti
parecchi
-converta
piano
,
verfo
volge
que-
l'occhio,
per
ca-
banfi
folli
,
praticata
della
di
e
dell' oculare
della
,
deve
e
di
l'apertura
e
medefima
Aia
deve
L'
diftanza
ì
re
e
quefta
quella
eguale
di
Aere
della
un
oculare
terzo
pih,
femplice
della
che
di
9
medefima
non
un
fi deve
a
plice,
fem-
della
lare
ocu-
quefte
della
della
di-
oculari
oculare
;
femplice
la
quefte
femplice
doppio
uà
"
fra
fi farebbe
c€-
diftanza
quella
a
di
debb'
lente
dell'
intervallo
preftb all'oggettiva
di
cale
fo-
apertura
.
lenti
fici
Arte-
(cioè
focal
la
e
feconda
della
doppia
fifer
dagli
la diftanza
:
data
di
apertura
focale
flanza
Quefta
all' occhio
vicina
più
femplict
dell'
fenza
oculari
quelle
di
terzi
due
fola
campo.
vien
fcguente
la
deb-
,
prima
che
quella
i
una
il
generalmente
che
regola
terzo
di
luogo
in
ire
tu
che
oculari
due
di
ringrandimento,o
alterare
fere
foco
il
trovare
foca!
data
e
due
quella
che
lei
accorta*
coli'
oculare
focal
oculare
diftanza
Amen-.
.
due
r
T$lefiòpf.
Cadendo
in
quello
ufcendo
ti, ed
colarracnte
die
falbet-
gli eftremi
caler
dalla
J7
piìt perpendl*
leote
conveflb-convet-
fé foffe
,
Allorché
fe..
quelli
falcetti
convergono
afflai
due
oculari
quelle
?effe
cfiio
la diftanza
di
,
dev* eflere
dciT oculare
fa
giohe
focale
di
;
a
diminuita
in
dell' altra
oculare
effer
Ce m
piice
doppiata
orli
del
che
con
Un*
pel
con
campo
al?
chio
oc-
in
fempMce
rx-
a
;
i
quella
di
l'apertura
anche
deve
e
,
re
della ocula-
(beale
Telefcopja
e*
¥
rad*
eflere
deve
più
diftinto
vicino
agli
due
oculari
di tal
fatta,
fota
altra
medefimo
di-
il
dubbio
una
vicina
la £ua. diftanza,
Gcchfe
(fogni
3
eguale
e
,
fuor
di
minore
e
che
allora: la tua apertura
ma
ragione
piuttofto
focale
offcrvare
Vuolfi
dell'oculare
;
t
ro
la-
di
prima
.
dell* oculare
quella
a
l'oc-
diftanza
della
terzo,
un
dalla
cui
femplice
diftanza
fc
piana rivolta vcrfo
faccia
colia
e
,
piano-con-
devono
efler
Huyge*
.
combinazione
fine
di
pub trovarti
prop.
Ci
si*
due
nella
oculari
trica
Diot'
iMMém
5$
aflai
più
fi
ne,
adopera
metilico
la
ragione
di
oggettiva
è
letto
occhio
l'angolo
ad
attraverfb
veduto
collocato
queftì angoli
dà
P
ultimo
to
ingrandimenil
che
io
la
elprime
ad
unità
F
come
pare
ap-
«,
primo
y
ali9
lescopio
Te-
al
ne
proporzio-
etléndo
Telescopio
oOx\
in
La
t*A.
rirebbe
appa-
,
eguale
angolo
un
occhio
ad
dell9
centro
un
oculare»
lente
O
dall'
del
ftefla
veduto
quando
di
di
foffe
in
rifieflfa*
telefcopj
F oggetto
fono
ina
per
luogo
in
Se
ondo
ne*
come
,
forza
un
d*
,
nume*
ingrandi*
mento.
Da
eftremità
9
tirili
una
della
lente
la feconda
tendono
e
"
quefta
e
la prima
prima
un
forma
immagine
oggetto),
nel
ne
immagial
determinerà
ficfot-
immagine
centro
delF
queft' immagine
;
(confiderata
ox
e
tro
cen-
Imperocché
eg.
angoli eguali
che
come
E,
prima
attraverfo
oE
immagine
Foggetto
come
la
linea
della
la
feconda
eg
tende-
gettiva
og-
cosi
ora
fot-
Tilefiopj.
tenderanno
lente
angoli eguali nel
che
Ey
poiché
y
raggio
un
forma
la
linea
£
lente
E
dalla
rifrazione
Dei
condotta
feconda
al
modo
fteflb
pel
e
la
ed
d
dalla
lente
da
A
da
o
formata
by
b
e
fi tiri
bA
pel
T
determinerà
quefta
lente
ad
e
mata
forfi tiri
PimmagH
te
Finalmen-
B
dal
procederanno
formata
diftanza
infinita
parlando
raggi dU
i
,
b
punto
te
len-
della
centro
immagine
una
piìi propriamente
A
dC
.
?ergenti
in
lente
B
per
e
determinerà
dalla
Allo
cz
y
ne
D.
,
Da
C
quefta
e
ne
immagi-
la linea
.
cbB
della
centro
ter^a
C
per
ta
del-
t
l'immagine
determinerà
efla
la linea
lente
quella
fi tiri da
to
cangiamen-
l'eftremità
per
da
formata
dente
inci-
e
o
Similmente
(*).
,
Dà
come
foco
foffre
non
determinerà
D
ne
immagi-
confiderai
o
immagine
della
centro
feconda
la
appartenente
nella
lente
57
dopo
la
paralleli
rifrazione
U.
a
Ora
(*)
Smith
Ottica
art.
C6
22?.
e
24^
;
prendendo
Offia
ultime
ite
diverfi
i
di
termini
que-
alternatamente
ragioni
noi
,
il
abbiamo
di£*
a
ad
ad
di
Egy
di Bz
a
By,
Ox.
Vale
a
dire
fecale
dei
quella
focale
lente
diverfe
de' raggi
della
Dg,
e
in
fta
compo-
diCb
Db,
finalmente
in
oculare
diAy
ragion
una
emergenti,
lente
oggettiva.
a
ragioni
incidenti
raggi
ragione
una
C",
delle
a
in
tutto
della
pofta
com-
drftanza
ciafcuna
e
a
della
lente
ia
dilan-
quella
della
la
Tthfcopf.
In
altra
fe comparilo
di
guifa:
oculare
un*
di
un'
oggettiva
fi vedette
e
fof-
Telescopio
il
Se
(blamente
6t
e
,
la
fokmente
,
prima
immagine
r
^y
didanza
dell'
quella
by
immagine
di
re
fcemato
della
grandezza
fono
£/
ad
eg
Ma
o
di
£x
ad
ah
o
di
Dg
z
di
ah
a
cz
o
di
Ch
a
di
cz
a
by
o
di
By
prima dunque
ec
Ottica
e
della
,
ox
quelle
•
gion
ra-
oculare
dell'-
immàgine
a
(*) Smith
una
focale
oggettiva
o
imma~.
comporta
ragion
i»
ox
diftanza
in
eg
di
fari
accrefciuto
achinque
prima
dell' ultima
di
mino-;
o
ingrandimento
dell'
quella
a
come
farà
della
comporta
gini
V
proporzione
Egli
»
quella
di
y
medefima
nella
ma
fé l'ulti-
M*
(*).
maggiore
anche
ox
gione
ra-
l' interpofizione
per
fi renderà
oculari
piti
nella
dell' oculare
focale
oggettiva
te
len-
alla
farebbe
ingrandimento
della
a
attraverfo
ox
art»
a
Eg
Db
Cz
Bz
Nel-
no.
a
Indiai»
6z
Nelle
riche
rifleflìoni
delie
fuperficie
Io
elettamente
avviene
sfc
delio
,
nelle
me
poiché
rifrazioni
quelle l'oggetto*
in
Ibttendono
della
i
le
linee
di
quelle
due
dello
eguali
angoli
fra
come
D,
,
ad
ali*
immagine
diftanza
nna
parallele , gli angoli
l'immagine
D$
a
Dy
e
farà
eg
Cx
i
e
C,
centri
db
comune
infinita)
in
van
e
dai
condòtte
cCD
lenti
come
falcetto
fteflb
lenti
Dedy
(rimofla
cz
9
lente
raggi
paralleli fra
y
)
«
Se
eguali
Telefca-
medefimo
fpecchio
della
centro
vertice
del
qaefte ibttendono
in
come
sei
Io
;
ne
immagi-
nel
Tafle
(dove
interieca
piò
T
e
eguali angoli
fpecchio
lenti
alle
attravecfo
faran
faranno
C
airimmagine
termini
Db,
9
Ch
nel
nofi
comporre
ommettere.
fi poflbn
genere
una
e
nella
eflèndo
combinazione
fecondo
loro forza,
le
ragione
diverte
I
uguaglianza
ragioni
di
Teiefcopj
anche
di
di
conGderare
due
altri
potran-
quello
come
Telefcop;
quello principio fi può calcolare
C*-
,
la
Ludtàm
"f
zi
dallv altra
una
di vórfé
dalle
e
immaginr
,,
fi foao
fianze
qui
ridotte
reali
alla
le
e
fono
nel
oggettiva
pio
;
fi
in
a
fua
e
che
avere
Il
ha
lafciate
luogo
nel
dU
dell.',
co»-,
Telefco-
perfetta idea
una
fi
fpggiungono
le dimenfioni
decimali
parte
loro
rapprefentare
ftroraerrto,
pollici
feuna
pub
quello
per
ma
lo
tutto
Telescopio.
non
formemente
delle
fi Cono
aperture
,
quali
metà
di
qui
eia.-
*
Poi.
Foco
di
A
'
=
d
t
,
B
=
6
a
,
C
=
?
,
».
.
P
=
E
G
3
*
f
5}i
=
"4
"5
=
,
PoL
Intervallo
fra
A
B
e
J5f
"
2
,
e.C
—
D
C 'e
=
=
D
e
E
=i
£
e
O
z=i
j
,
*
,
* }
a
2$
2.
3,9
64
di
Di
r
Telefcopf.
Da
fe
quefte dimenfioni
immagini
de' falcetti
Teiefcopio
,
e
dei
i
6$
luoghi
punti
delle
in cui
,
diver-
gli
(prolungati) tagliano Tafle
fi calcolano
come
affi
dei
fegue
Quin-
Ludlam
66
il
Quindi
quafi
offia
39,264
/w
L'apertura
è
di
poL
Il
al
è
ox
66
0,075
a
diametro
dell'
vale
la
ultima
immagine
by
tf"
66
come
°
come
"
"
1
come
ad
,3875
fua
ultima
pollice
Il
Ey
due
il diametro
quando
fottende
Sole
della
emergente
prima
3°
dire
a
avrà
e
j
1
.
,
Percib
del
X
6
1
,
48
2,25
•
deHa
ad
6
poi.
falcetto
diametro
,
di
è
del
il diametro
volte.
30
,
onde
ingrandite*
Telefcopio
di
angolo
un
diametro
6"
31'
,
fcopio
Tele-
quello
in
immagine
di
apparente
di
0,4482
un
.
diametro
che
dell' apertura
il
limita
campo
onde
decime
il
è
maflìmo
della
un
pollice
angolo
"
vifione
è
i.°
te
len-
4'
.
Vài*
r^
67
Della
quantitàdi Pioggia*
differente
che cade- ne9 diverjiluoghi
Sigko
Del
r
WARGENTIN.
PIETRO
de/P
Atti
Accad.
di
Svezi*
.
S
la
Ebbene
riiffima
pioggia
alla
fembri
ci
necefla-
sì animale
vita
che
getale,
ve-
,
troviamo
purè
ferente
alcuni
e
la
Paefi
così
cade
ove
in
di
piove
due
francefe
Coromandel
e
;
ni
an-
fi
fteflb
dell* Arabia
di
;
Egitto
tre
o
lo
Iti
.
mai
non
dell'
ogni
parte
luoghi
o
,
parte
nna
goccia (1)
qualche
Colonia
Corta
rado
in
diverfi
ne*
appena
alcuna
olferva
Nella
di
avviene
fnperiore,
la
quantità
dif-
molto
eflerne
(2)
Poncfichery
d'ordinario
fa
non
piove
(t) HoffeiquiflsRei fi.
(2) Hift. gin. des
358.
in
8.°
Voy*g+
toro,
i.
•
pag.
•
Wargtntin
61
mai
.piove
alla
giorni
hanno
lo
per
d'America,
Paefi
de'
contrario
dì
Il
ove
d*
la Conclamine
de
Signor
•
felvofo
Inogo
un
di
nudici
dell'
anno
generalmente
ove
dell'
(i).
d'Ottobre
fine
menzione
fa
te
fet-
per
non
,
piove quali ogni
mefi
fé
Tanno
tutto
,
otto
o
V
in
anno
talor
e
anche
,
intero
,
folo
maggior
hanno
vofi
pioggia
no
gior-
un
(2).
Nella
V
pafla fenza
appena
mefi
certi
dell9
caldi
Paefi
fempre
anno
fono
altri
gli
mentre
de'
parte
pio-
collantemente
"
afciutti
Il
fereni
e
vofi
è
don
delle
il
caldo
mefi
La
fteflb.
colà
(che
piogge,
febbene
no
lo
fempre
de'
numero
.
,
Ragione
fi chiama
fia
non
pio-
Inverminore
)
anche
3
,
dura
alcuni
in
mefi
e
luoghi
altri
in
5
,
Molti
hanno
paefi
all'anno.
I
mefi
1,2,0
%
due
di
6
e
feguito
ftagio ni
ftefli* che
in
piovofe
paefe
un
fono
des
(1)
Hifl. gin.
(2)
Relation
tt
Ama^oaet
«
des
un
Voyag.
Vojagt
tom.
par
•
56.
la
riviete
Quantità
piovofi,
fono
in
dittante
molto
di
Pioggia
fono
fereni
negli
che
fteflì
luoghi
fienili
prevedere
fu
abitatiti
le
ogni
i medeiimi
Ivi
gli
e
}
la
regolano
i
loro
piantano
il
economia
no
fo-
facile
è
venture
quella previfione
no
an-
mefi
pertanto
ftagioni
domenica
loro
.
generalmente
•
il
(*)
,
però
fempre
è
non
afciutti
e
,
Offervafi
che
altro,
un
#9
•
e
ri
lavó-
,
feminano
effi
:
e
,
altri
e
di
vegetabili
che
buon'ora,
crefeitnento
e
fé
tale
alcuna
la
cioè
i
qual
pozzi
limili
tri
è
neceffario
in
certe
vi
-y
In
adacquarla
i
,
gli (lagni ,
al-
e
fomminiftran
che
alcuni
ac-
fupplifcono
le
ftagioni
(») Hifl. gin. d*t Voyag.
tom.
canza
man-
abbondanti
de'
inondazioni
determinate
alla
paefi
;
mezzi
,
in
le
no
pie-
crefeere
pur
pronti
,
,
luoghi
o
fono
rufcelli
i
sì
la ficcità fottentra
,
cofa
loro
al
giunti
deve
d'acqua
rugiade,
fiano
pianta
Inoltre
"qua.
ftagion piovofa
quando
ftagione
per
alla
grano
fiumi
per
42,
la
pag.
che
pia-
nura
jqo#
Watgtntin
yo
inondazioni
canali,
di
trombe,
Circa
ne'
molta
anni
pur
di
che
ho
luoghi
varj
de
ca-
ai-
trovata
probabilmente
ne'
quali
rano
mode-
e
,
pioggia
non
maggior
farà
vi
negli
e
,
nella
Zona
in
in
piogge,
ben
or
in
,
grandine
fluide
gocce
in
o
,
quefte regioni
,
neve
piogge
havvi
,
in
or
ti
tut-
late
conge-
Eppure
.
ftabilito
un'ordine
le
cadono
ma
cui
,
hanno
non
regioni
in
temperata
l'Europa,
tempi
delle
parte
regolari ftagioni ,
certe
i
co9
diverfi.
efiftenti
v'è
io
:
differenza
Nella
che
caldi
paefi
di
.
quantità
la
offervazione
cuna
(*)
piacimento
a
fanno
mezzo
per
trattengono
,
quelle
opere
d'argini,
e
dividono
acqua
Di
•
maravigliofe
con
profitto gli Egizj
trarre
T
fpandono
fi
ampiamente
aura
che
an-
riguardo alle
dal
Creatore
,
merita
Dacché
le
noftre
gli uomini,
ricerche.
e
fono
ora
pò*
co
(*) HaffelquiftsRiffe
.
W
71
la
che
terra
argentiti
d'
mancanza
per
,
•
.inabitabile
verrebbe
di-
acqua
Dobbiamo
noi
tanto
per-
.
impiegare
fenomeno
quefto
T economìa
che
ni
e
,
alcun
mai
fegue
fue
ci
collantemente
;
colla
e
che
d'inferire
trovare
è
te
di
prevederli
le
veggonfi
fi
fa
debba
e
,
quando
fi
ragion
dei
di
menti
cangia-
confeguentemen-
e
come
,
il tempo
Opere
potàbile
Ne*
.
quando
da
quelle leggi
ficurezza
Eccliflì
leggi
abbiamo
l'origine
con
da
meditazione
che
dell'atmosfera,
é
Ma
certamente
giorno
un
potere
nelle
e
porci,
op-
re
prende-
fenza
certe
Natura
cui
che
oflervazio-
fempre
viene,
alfine, dal
fcoprono
noflre
v'hanno
efperienza
colla
le
la
ordinate
Dio
per
filofofo
poco
cangiamento-.
che
offervarfi,
sì
Natura,
dovremo
qual
indagare
.
tutte
cognizioni
il tempo
farvi
della
alcuno
con
in
importante
propria
forfè
Potrà
fludj
tanto
generale
noftra
la
per
noftri
i
paefi
piovofo
il fereno
;
pre-
caldi
già
cominciar
ma
per
quiac-
sì
ijuiftare una
offervazioni,
giungeffimo
utile
di
preflò
Pioggia.
di
Quantità
noi
dell' atmosfera
molto
gliono
vo-
più moltiplicate
e
noi
Se
tempo.
prevedere
a
vi
cognizione
più lungo
e
73
il cangiamento
certamente
mo
avrem-
,
guadagnato
ne
;
almeno
o
far
che
fi
Ev
termine
zien
vuole
vi
za
di
pria
operazioni
inutili.
a
que-
collante
e
pa-
debbonfi
perciò
non
,
pe' tempi
giungere
tempo
ma
previfio-
fono
opere
lungo
e
le
coperto,
molte
che
vera
o
al
t'al
fu
ferberemm
a
do
riguar-
potremmo
regolarci
ponno
che
piovofi,
fio
cofe
molte
a
allora
:
,
in
tenere
che
di
conto
offervazioni
Polliamo
fi fanno
frattanto
le
perdute
cavarne
•
degli
intanto
cagion
a
in
chiegga
con
ciò
di
liceità
un
altri
d'
vantaggi
efempio,
dato
tempo
le
regolare
e
re,
determina-
,
quant'
la
così
e
campagna
irrigazioni
Poffiamo
ri-
acqua
in
tempo
il
calcolare
ve-
.
ro
vantaggio
de9
bofehi
.
che
i
paefi foverchiamente
generalmente
V.
;
XVI.
umidi
mentre
,
D
poiché fappiamo
fplvofi
air
fono
oppofto
i
IVargentin
j6
tiaprefe
Regno
Upfal,
in
Io
Milano
In
già
Oflervazioni
Aflronomi
delle
alla
loro
quantità
concorda
,
C*jfè
fi
Il divario
gli
fola differenza
in
fogli
detti
oflervazioni
in
a
cui
Sigg.
dei
la
inefattezza
fogli
co'
ceflaria, perche
dia
me-
Ciò
non
fatte
I.
ante*
fogli
de9
uno
f
media
della
di
in
ai
del
69
pag.
gia
pioglici
pol-
22
re
proveni-
per
più
tanto
che
rapportate
anni
primi
Aflronomi
delle
Onde
la
•
o
al
pioggia,
nelle
accennati
Sig.
lio.
tempi,
attribuirli
raccoglieafi
qualche
ne'
de*
8
oflervazioni
coincidono
dovrà
differenza
de*
delle
anni
ultimi
quantità
grande
troppo
e
.
dalla
è
Milano
in
la
Tom.
quantità
da
gentilmente
,
e
1764
la
cade
te
relativamen-
in
rapportate
e
*i
e
y
Oflervazioni
altre
che
dicefi
}}
Sigg.
Brera
dì
che
e
,
Tanno
per
che
pioggia
pollici
con
riormente
ove
di
e
da'
Oflervazioni
di
lignificatomi
annua
Specola
R.
fi fanno
anni
molti
da
^Meteorologiche
della
rifuhato
del
luoghi
(»).
(*"
loro
altri
in
e
luogo,
o
o
forfè
anche
oflervazioni
Appare
vafi
a
rite
infe-
dalla
moria
Me-
.
fV.
la
quanta
pioggia
diligenza
iOon
(ia
ne-
difperdafi
pri-
di
Quantità
Io
mi
fu
nare,
Torme
del
luoghi
devo
di
alcuni
tra
rente
diffe-
la
erti mare
Il
dal
fé
deve
fi
notarli
vafo
di
fteffo
è
adoperato
Inglefe
in
comodo
un
le
note
è
che
pieno,
fi
volte
quante
EN
maniera,
quando
e
•
fono
cui
formato
è
:
dà
votafi
offia
flato
è
Wren
aperto
dimenfioni
Ombrometro
primo
Dott.
vafo
piccol
Mifu-
del
,
Idrometro.
defcritto
Ma
.
menzione
dell'
e
,
caduta
pioggia
far
prima
ra-pioggia
tal
la
,
quantità
io
che
Lecbs,
pafTa
ben
efami-
offervazioni
che
di
affine
di
Prof.
Sig.
accuratiffime
differenza
piccola
77
pertanto
propongo
fatte
qui
ha
Pioggia.
e
Un
vota
.
delle
ficuro
ben
e
,
forti
piogge
poco
T acqua
;
fé
ma
fvapora
he
d* eflere
del
rifulta
cade
che
Il
Tu
effer
e
fami
cade,
nata;
da
e
che
I. pag.
abbiamo
diverfa
nello
fteflb
la
di
106
quantità
luogo,
a
ria
Memo-
una
,
Voi.
e
vi
appena
3
Heberdcn
Sig.
nel
quafi
,
D
prima
lungamente
piova
blicata
pub-
quefT Opera,
di
direrfe
pioggia
,
altezze
»
Wargtntm
7"
onde
cade
il
vafo
pub
con
riempirli
pub
non
:
,
inoltre
non
facilmente
sì
poiché
mifurarfi
effo
la
fi
non
ve
ne-
vota
•
,
Generalmente
fi
adopera
di
qualunque
lato
un
latta
di
caffa
nna
da
aperta
mifurar
per
ben
gia
piog-
(lagno
ftagnata
tile
porta-
anche
pub
:
metallo
la
marti
foraltro
di
o
,
Deve
tamente
efat-
eflerne
•
la
conofciuta
larghezza
la
e
,
lunghezza
p.
,
di
piedi
2
di
i
Non
e
mezzo
o
,
è
più grande
devefi
é
tanto
il determinarne
importa
foto
i
,
quanto
:
migliore.
l'altezza
di
e.
che
fia alta
fuole
care.
nevi-
oflervare
,
almeno
alcuni
di
la
fua
cflere
anche
co,
cilindri-
qualunque
altra
forma
purché
poffa poi
ridurli
o
in
tal
capacità
quadrata.
Si
colloca
in
qualunque
luogo
liberamente
fi
T aria
ove
vafo
Pub
e
pollici ,
fu
piano
alto
da
mifura
a
tetto
un
terra
ove
Mettefi
mova
»
la
col-
•
parte
in
una
aperta
egoal
verfo
il cielo
e
fi chiude
,
cada
di
groffo legno
ché
accioc,
il Iole
troppo
ribaldandolo
non
fac-
ne
Quantità
faccia
di
tal
in
mifura
dell'
guifa
con
quantità
mifura
e
che
pria
mifurare
a
sì
è
che
tenue
,
d' efla
parte
una
,
forte
colla
riconofcibile
è
ne
l'altezza
qualunque
quella
ta
già Vapora-
è
fi vada
Per
nire
preve-
.
ultimo
queft'
la
bocca
abbia
la
la
cui
bottiglia
vafo
per
,
cade
in
come
allora
con
una
fura
mi-
una
,
che
fottile
La
e(fo
fi mifura
e
del
apertura
in
che
foggia d'imbuto,
a
fteffa
pioggia
formafi
inconveniente,
vafo
del
.
piede
o
,
dopo
non
acqua
braccio
un
talora
ma
V
mifurare
caduta
;
79
(Vaporar
efattamente
acqua
pioggia
la
predo
troppo
Puoffi
Pioggia,
di
liquefa,
fi
neve
comodo
conofciuta
fé
la
(*).
fi mifura
e
anzidetta.
maniera
nella
introdurvifi
poffa
qua
l'ac-
Sarebbe
più
profondità
della
,
fi
neve,
?
*»?
tiene
1
.
nella
R.
1
quant'
fia-
acqua
?
1
pifc
metodo
Un
(*)
inferire
potette
Specola
ficwo
di
quello
e
Brera
fi
che
Evvi
ma
ci-
in
•
alla
d'un
mezzo
di
in
cevefi
la
Specola
canale
elfo porta
piano
un
in
un
vafo
che
quadrato
per
,
di
piombo
l'acqua in
inferiore, e
altro
proporzione
un
un
da
pitipiccolo
col vafo
al
attaccato
altro
vafo
e
do
fon-
te
fiIdea-
qtieftol'acqua
vafo
pò (lo fu la
di
cui
è
ri-
nota
Specola. ti
T\
Watgentìn
So
ne
ufcire
per
la
poiché
fuol
qual
n'aveva
metà,
la
24
noftro
la
tità,
quan-
che
la
da
ia
avendo
ta
fat-
dell'
tanto
38
come
la
:
neve
Qtie-
z
.
al
parte
dell'
quella
Il
pefo fpecifico
in molta
più
vò
tro-
acqua.
tra
del
calore
la
gelata
trovata
ora
devefi
minor
è
fteffa
n'ebbe
neve
differenza
quanto
neve
la
ha
31:1,
o
U
Dt
(i).
la
non
piti leggiera
la
divertita
poiché
fu
Celfio
fla
,
.
volte
come
fé
caduta
pollice d'acqua
un
fperienza
ora
ra
leggie-
neve
Muffchenbroeck
neve
A.
di
n'ebbe
volta
ha
Scdileau
appena
volta
ebbe
r acqua
e
effere
una
cioè
pollicidi
pollici
6
qua
d'ac-
quantità
contiene.
un'altra
e
mente
egual-
fempre
pollice d'acqua
un
(a)
effondo
medefima
la
da
che
trovato
fattibile
,
Tempre
non
è
non
,
non
neve
denfa,
Mire
ciò
ma
\
è
più pefante
giore,
mag-
atmosfera
;
temperata
e
,
acquofa
"
e
—
•
--?-?-
-
1
(1)
Mem.
de
PAc.".dts
Se.
1666
,
(X)
.
Up
IV"U
.?:...
top?.
—
8l
IVargentln
diverfi
in
differente
la
esplorare
luoghi
di
quantità
cadata
pioggia
Cominceremo
.
da
Parigi
fonofi
ore
,
offervazioni
che
di
corto
Nel
altrove.
lunghe
più
fatte
,
dal
cioè
anni
66
al
fino
1689
1754
,
Tanno
in
7
e
1
171
della
media
affai
(*)
afciutti
di
il
I
p.ede
Parigi
pollici
;
e
ma
del
di
ficco
quello
Trad.
in
3
i
furono
ne
12
25
anni
30
armi
lo
furono
te
di
lo
quel-
di videi!
qucHo
me
di
importan-
minore
e
66
per
anni
farebbe
e
i
offia
primi
ultimi
Svezia
,
pollice fvezzefe
171
gli
:
piovofi,
Il
tutti
piovofi,
dopo
nuovamente
in
pollici dTFrancia,
fvezzefi.
fuffegueuti
quantità
La
annuale
di
pollici
25
Svezia.
fommamente
furono
più
di
23
17
mezzo
e
allora
pioggia
di
fa
anni
Nots
6
più pio volò
L'anno
(*).
caddero
:
offia
Francia,
fi
pollici
pollici
offia
Francia
di Svezia
il
io
foli
anno
dero
cad-
;
.1723
,
mezzo
17
di
terzi
il
fu
quell9
tutto
due
e
fu
afciutto
più
,
avviene
m
che
,
e
tcd.
maggiore
del
parigino
•
Quantità
te
il
re
qualche
fapere fé
di
Pioggia.
ciò
in
ordine
s*è
Il
altro
ogni
mefe
flato
Agofto
è
i
è
fecondo
io
Gennala
del-
il
circondano.
A
Weftminfter
17
di
preflò poli.
fvezz.
il
mezzo
e
;
14
altri
Un.
dal
"no
1697,
poli.
odia
ingh
di-
un
a
,
L'anno
afcefe
t'acqua
nel
più
piovofo
poli.
a
asciutto
più
che
26
fu
e
il
,
afcefe
a
fori
poH.
n
kigL
Tn
,
luoghi
dell'
Inghilterra
D
(1)
8
la
quel-
(2),. nel
annualmente
19,
r
che
Londra
cioè
d'acqua.
1709
1709
Parigi (i)^
a
ai monti
in
anni,
18
che
doppio
caddero
14
Nel
monti
afcrivere
città
decorfo
lontani
o
r
.
Lione
devefi
che
meno
y
vicini
y
il
ove
,
dai
e
acque
a
17
e
,
luoghi
più
ove
più
erano
piovve
fu
furono
altri
Negli
piovuto
che
dalle
17
Giugno
.
Francia
al
piovofi
Febbraio
e
quindi
;
meno
,
che
plac-
te
generalmen-
piovuto
Luglio
e
:
cui
in
,
,
è
offerta-
potino
.
in
8$
Mem*
(*) Fbìl.
de
PAc
Tran/.
è
piovuto
6
des
Voi.
di
più,_
Scie».
xxix-
1710*.
Inargenti*
24
pifi,
talora
e
dalle
pare
anche
ap~
filolofiche.
dodici
Da
a
come
fparfe nelle
oflervazioni
varie
Tranfazioni
doppio,
il
Padova
Catte
df oflervazioni
anni
(*), cioè dal
al
fino
1725
1736
,
ap-
(*)
Relativamente
Oflervazioni
mia
Meteorologiche
Giufeppe
Signor
in
ec.
Polenta
ha
ne
e
media
in
d'Aftrono-
cel.
ha
tinuate
con-
Sig. March*
Sappiamo
delia
ed
di
Quella
che
lui
da
cade
che
pioggia
i
Padova
terzo
un
e
4
Prof.
degl* ingegnofi
dedotti
.
annualmente
thiariflìmo
Egli
del
le
dei
Univerfità.
Corollari
quantità
lin.
P.
Oflervazioni
importanti
la
Toaldo
quella
le
abbiamo
Padova
a
poli, parig.
che
cade
jx
nezia
Ve-
in
.
fu
calcolata
le
oflervazioni
foli
di
5
,
inni,
pure
di
%
in
caduta
del
fopra parlato
Reno
,
lin.
differente
di
e
lo
La
egli
dà
Ci
11
.
fi
ver
febbene
traferi veremo,
di
$3
della
nota
una
pioggia
poli,
di
differenza
.
Svezzefe
e
che
luoghi
molti
come
di
quantità
qui
,
gii
abbiamo
'1
tra
8
a
,
piede
7
Poi!,
.
r
Quantità di Pioggia.
che
appare
fia colà
la
quantità media
di
polL
e
30
85
della pioggia
fvezzefi.
mezzo
La
Poli,
Utrcch
Arlem
e
,
,
-
H
-
-
Dclft
e
Dodrecht
27
-
•
-
Middleburg
,
¥"
-
-
•
«----$?
Parigi
Berlino
,
e
Roma
*o
-
.--•---37
Lion
Pffa
34
Zurigo
jx
•-..--•
Ulma
16
Vittemberga
16
Lancaftro
41
------
Uprainfter
Piimout,
Upfal
Algeri
e
Madera-
-
-
„
vede,
mie
x
-'
-
dice
51
.•-..-
qucfto
che
il
fc l* Ottobre;
w
,-, dine
il
15
*7
tavole,
Padova
31
"
Charleftown
Si
i
'P
Edemburgo
»
Reno
*9Ì
Leydc
Aja
del
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eh. Profeflbre, dalfe
mefe
in
pitipiovófo
fegtiito per
il Maggio,
l'Aprile
or-
il
,
Set„
a
W*Tg*mu
%6
ftefla" quantità
la
dipreflò
Roma
a
pioggia cade
di
folo
nel
ove
Otto-
bre
,
Settembre
ti
*,
Febbraio
*1
e
Marzo,
il
Agofto,
Novembre
il
dopo
,
Dicembre;
è
1a
l'in
medi
La
verno
#,
V
(ècco
fu
il
1740,
„
il
Ma
dal
ri fui
il
Luglio»
più afeiur-
primavera,
r
1728
autunno.
'I
e
;
curiofo
pi il
tato
fi
il
pifc
1762.
e
TimMo
Signor
la
fu
piovofo
più
anno
„
i fono
piovofiflimo
Pedate,
mezzana
tnt-
Gennajo
Ragione
piovofa
|
di
,
.
„
piovofo
meno
.
„
„
mefe
Il
y
uà
a
oflervato
fommando
che
e
„
la
caduta
pioggia
„
(òttime
fi
di
in
9
quafi
trovano
„
,
eguali
Sempre
.
mi
parfo
e
che
la
rivoluzione
la
quale
le
anni
9
del
Peri-
„
„
della
geo
Luna
,
anni
meno
,
„
mefi
*
circolare
gli
dentro
„
in
,„
„
d*
quantità
certa
„
parola
una
(ragioni
Plinio
il
circolo
di
fpecie
rapporta
8
anni
„
ni
„
iato
come
le
per
ricava
mede
fimi
nelP
di
come
tanto
per
"
maree
Lo
9
(Te far
dove
incirca,
anni
in
compie
impresone
una
.
fi
una
aria
di
circolo
avverato
le
ftagio»
fleflb
fui
ri-
.
a
un
dipreflò
dalie
;
Oflerva-
zioni
bre
del
1741
Ma
caddero
ne
Carolina
Dal
(2?}
Sf
pollici (1)
9
abbondarne
più
nella
Pioggia.
ài
Quantità
è
la
ancor
meridionale
in
del
1738
principio
gia
piogrica
Amefino
,
.
aita
alcun
in
e
del
fine
di
m
che
,
anno
intero.
3
fu
Il
,
di
La
pollici
più
41
fovente
;
più
noi
nell*
d'ogn'
altro
predo
mefe
tità
quan-
.
colà
cade
mai
-fvezz.
poli,
r
56
cade
ne
afcefe
non
*
anni
15
non
acqua
fino
mefe
folo
un
di
mena
afcefe
1740
media
e
a
anpo
nel
l'acqua
1752
*
pio-
zioni
di
ferifce
Parigi
ciò
da
un
ridotte
Novennio
a
corollario
ed
;
in-
ciofe
economico
,
che
d9
fojfxbile il prodotto
P
calcolare
\
le
fi
non
de*
tanto
pili giudo,
fue
i
molto
,
giorni
(1)
Phil.
{z}
ld.
piovofi.
Tranf.
Voi.
Il
Quefto
rollario
co-
che
condo
fe-
quefta
venti
fia
fi devi
quanto
da
che
,
Novennio.
oflervaaioni
fcoftano
giuflo
campagna
una
tPun
entrata
al
più
ragguagliare
per
,
regola,
i numeri
e
TV.
Voli.
XXXVIII
"
XLVin
•
XI,
XLH.'
Wargtnùn
88
è
piovofb
i'Agofto
Luglio
Settembre
,
fon
Gennajo
(accedono
:
Giugno
,
;
quindi
i
fecchi
più
Novembre.
e
,
Berlino
(1) 1728-4
fvez.
17
anni
24
8
1728-*
Muffchenbroeck
gonfi
pioggia
caduta
di
39.
?
di
.
poli*
21
fvez.,
alla
Fifica
ove
leg-
pur
,
differenti
varj
in
16
è ftata
odia
cap.
(2)
,
media
le
rapportate
poli.
Prefazione
,
poli,
Wittemberg
"
Reno,
nella
leggefi
come
di
del
piede
a
tità
quan-
per
annuale
1735
F altezza
Utrecht
dei
di
.
,
A
danno
,
pioggia
Qpelle
7
,
fatte
anni
12
1739
della
media
di
di
offervazioni
Le
quantità
luoghi (3)
di
.
Le
(1)
Mifc.
Berolin.
Tom.
ir
,
la
che
(2)
16.
(3)
Dalle
Svevia
la
Part.
9
annr
quantità
poli. 27
lin.
,
ti
§
4.
offervazioni
per
e
latte
1712
media,
9
-i i
della
la
—
a
net*
Ulm
1720,
pioggia
quantità
rifatta
e
ta
fta-
mag-
giore
i
Wargtnttn
p2
Carolina
noi
a
dannofe
(come
,
le
così
d' Italia farebbono
o
,
V*
Cecità
noftre
bono
fareb-
loro
a
tevoli
no-
delle
hanno
.
ftagioni
nelle
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foverchia
rj,
che
liceità
efaminando
di
ciò
cui
ci
ai
il
la
o
,
oppongonfi
ben
ma
la
gia
piog-
defidc-
noftri
mo
trovere-
tutto
lagniamo
forfè
è
,
utile
.
Ad
Abo
la
più abbondante
vefi
in
altura
parte
tra
è
che
Upfal
in
,
alPeffere
due
fpaziofi laghi
pioggia
di
grandi
generalmente
,
e
quella Città
ftretti
Finlandia
,
;
in
bofeaglie delle quali la Finlandia
e
de-
ciò
fu un*
gli
tra.
parte
alle
abbonda
#
A.
OS-
OSSERVAZIONE
"
UN
Fatta
MONORCHIDE
Milano
in
Dal
GIAN
Ti
ai
Sic
PALLINGTON.
yTOltiplicifono
le
natura,
fpeffo
le
della
aberrazioni
febbenenon
quali,
utilità
d' effere
però
1776
Dottore
-GIORGIO
-*??-*•
Febbrajo
19
meritano
apparente
defcritte
biano
ab-
,
confervate
e
o
,
perchè
perchè
gazione
Angolari
ci
perchè
o
nuovi
fenomeni.
fono
alla
le offervazioni
naturali
artificiali
Monorchidi
Mo-
quelle
,
di
fpie-
di
numerofe
pih
anche
,
volta
alcuna
Rariffime
od
rare
,
guidano
di
norchidi
,
refi
cioè
tali
,
dall'arte,
fi
come
Diemerbroeck
e
può
Verhegen
,
riferifce
che
gli
vedere
Ottentotti
;
in
anzi
per
Enzio,
Kolbio
antica
per-
fu-
Palltngton
94
perdizione
colo
deftro.
In
più grande
Ftifico
offervai
Il
deliro.
fcroto
fi vide
Non
ne
né
,
plire
il
al
finiftra,
del
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Feftirpazio-
che
poteffe fup-
,
credeva
Io
difetto
perciò
Gratjfy
Btrtholini
Ma
diligenza
il
in
baffo
che
,
tre,
ven-
Morgagni
,
ec
il baffo
aperto
trovare
efempi
abbiamo
che
nel
rimafto
foffe
Tefticolo
rale.
natu-
cicatrice
.
di
I
cavità
indicarne
veruno
corpo
Lo
.
efteriormente
potette
che
pube
peli
di
la
doppio
il
perciò
alcuna,
che
avea
il
guance,
coperti
ben
morto
Tefticolo
del
le
di
38
ordinaria
mancanza
mento,
non
era
dell'
la
tuttavia
erano
d'anni
Celibe
uomo
un
fiatata
ed
Tefti-
il
che
confervano
non
abbia
io
ventre
ufato
fegno
minimo
di
per
ta
quan-
potei
non
Tefticolo
.
vafi
fpennatici
fcendevano
foliti
dai
nafcevano
lungo
la
parte
tronchi
polle-
,
riore
del
Peritoneo
pampiniforme
e
,
formando
il
perdevanfi nella
pieflò
cellu-
lare
Monorchtde.
lare
del
lògliono
Peritoneo
ove
incrociar/!
coir
all' anello
cavali
i\Ma
foltanto
che
unito
ali9
anello
fpermaticì
uretere
da
per
canale
tarli
porftac-
luogo
qnel
fottile,
affai
deferente
canale
Il
vafi
i
ramicello
un
al
y$
conducenti
deferente
due
nei
.
inferiori
terxi
più
cioè
,
confervavano
zione
alla
qualche
per
,
vefficola
naturale
la
anzi
groffezza
Il
cavità,
di
terzo
lui
e
vicino
tratto
trovava!!
feminale
giallo-fcuro
all' infer-
vicini
di
tinto
ef-
fuperiore
.
fendo
uretere
fi riftrinfe
effo
con
air
arrivato
incrociarli
per
immediatamente
di
,
che
maniera
do
qualche
appena
unì
perdette
pofeia
col
la cavità
linea
ramicello
ai
quale
di
confervanSì
groflezza.
fpermatico
disfacendoli
in
detto
anzi-
una
lulare
cel-
,
confufa
s*
impiantò
ed
obliqui,
lopiano
Le
che
con
in parte
in
quella
dei
nell' anello
nel
parte
Peritoneo,
de' mufcoli
legamento
Fai-
.
vefcifchette
bislunghe
feminali
contenevano
piti rotonde
entrambe
umo-
un
Pallington
y6
uguale,
giallo-fcuro perfettamente
umore
il
.
che
non
effendo
T
vife
origine
può
non
dineli'
paffare
deferente
nella
deftro
immeabile
chiufo
era
tefticolo
za
una
il canale
ed
altra,
fua
di
ché
impercioc-
;
naturalmente
vefficole
le
umore
forprefe
mi
poco
fen,
,
Perciò
feparatore
cacciai
.
dell'
vefficola
nella
aria
fkiiftra
quale
la
,
tofto
ben
deftra.
le
fi
diftefe
l1 aria
nella
penetrò
del
deftra*
dai
ufciva
ordeaceo
uretra
fi
non
efiftenti
fori
Nemmeno
fcoprì
qua*
qua
Quell'ac-
per
?
taglio
la
ma
,
vefficola
premendo
grano
V
per
nella
paffare
injettai dell'acqua,
Dopo
fcacciò
fenza
fui
mezzo
comunicazione
fra
le
vefficole
.
Proftata
La
pofta
alle
immediatamente
vefcichette
fotto-
bianca
era
te,
refluen,
fpugnofa,
non
diede
alcuna
Il
goccia
Tefticolo
coficchè
di
premuta
liquore.
fìniftro
ed
l'origine, direzione,
ayeano
non
i
e
fuoi
mole
.
RE-
vali
turale
na-
97
NUOVE
OSSERVAZIONI
ED
Sul
ESPERIENZE
Sangue
F
fu
e
j
Origine
Calore
del
Animale.
Del
D.
R,
Signor
PIETRO
Prof,
MOSCATI
Chimica
di
nel
eleménti
comunemente
nella
guere
Medicina
Cogliono
diftin-
chiarezza
principalmente
ed il Cruore
o
y
to
fi
fangue
con
il Siero
cioè
ec.
Milano.
in
DUe
Chirurgia
dalla
ifpezione
malattie
molte
Craflamen-
de9
varietà
e
ca
prati-
quali
le
nel-
,
ricavano,
ad
A
V.XVir
to
tut-
con
una
felice
,
fenz'
operando
fé
fatali
errori
inconfeguenza
.
ci condurrebbero
non
,
giorno
teoria
che
principi
provati
fopjra ipotetici
appoggiate
fi
confeguenze
fallaci
e
di
fatto
non
avvedersne
quefti due
elementi
E
fi
correggefTe
la fallacia
alcuni
della
hanno
ag-
Mofcgti
98
la
aggiunta
linfa
coagulabile
oflìa
del
brofa
fangue
fenza
però
differenze
le
a/legnarne
,
caratteriftiche
fi-
parte
,
dagli
altri
due
o
,
ocularmente
dimoftrarne
l'efiftenza
II
mo
pri-
.
fiafi accinto
che
elemento
lo abbia
e
chiamato
nome
dimoftrare
a
zo
ter-
adattato
proprio
con
del
Muco
quefto
fia
credo
fangue
,
il celebre
plausìbile fi legge
centiffime
fo
né
Sig.J"?Haen\
fino
oflfcrvazioni
del
alle
per
Inglefe Sig. f"wfvn
di lui altro di
dopo
eccellenti
dotto
Una
ed
re-
ingegno-
tale
fcarfezza
intorno
ad
.
di
chiare
così
punto
motTe
per
diftinte
e
importante
fino
analifi
nuova
che
nozioni
dall'
del
anno
della
Medicina
1769
a
fangue
la violenta
mi
tentare
una
tutt' altri
con
un
decompofizione
zi
mez-
fa
of-
ignea
,
la chimica
analifi
Alcune
private
.
ftanze
mi
hanno
impedito
lavoro
ufcite
alla
di Hevofon
il
luce
fatte
coraggio
le
:
e
fegurtare
frattanto
efperienze
principi
profeguirle
cominciato
l'in-
effendopoi
incomparabili
fui medefimi
di
di
circo-
e
dare
io perdetti
ad
fe
ef-
Moftaù
ìoo
arte
o
naturale
per
fi f volge
gli
tutti
,
effetti
produce
fciuto
fuoco
luftre
fopra
citato
Fifico
chiama
In altri
tempi
avrebbe
un
attuale,
.
avanti
tutto
diventa
e
la
provare
condenfato
dei corpi
decompofizione
Fifico
fenza
fuoco
diftrug-
fcoperte
dell'
mortale
im-
,
Stabi
polliamo
y
fatto,
come
nel
fangue
già condenfato
e
fra
elementi
eftrarto
umano
fui
,
i
,
diverfi
di loro
dal
quale principalmente
v'hanno
efpcrimentato
ho
quello
aflinnere
chimico.
affiorila
un
Dunque
corpo,
do
flui-
dovuto
poffibilitàd'un
le
dopo
noi
ma
;
IMI-
Fuoco
,
gerli
cono-
che
ciò
ne' corpi
inerte
del
i.°
feguenti
il Siero
.
2.°
3.0 i Globoli
il Muco,
?i quali
s'aggiugne
fluido
fangue
nel
figurati e rolli,
dell'
confiderevole
una
,
vivente
uomo
quantità
di fio*
gifto»
__
za
fiogifto
del
in alcuni
condenfato
Mar
gno
figlio
Lanàri
poflaeftere
di
Fifico
ani
la
;
ed
fommin
fra
amico
che
pare
e
maggiore,
Tumido
attrarre
ci farà
corpi
Pilluftre
tentando
ragguardevole
fperierrze che
ingegnofe
dalle
in
almeno
,
o
to
idra-
te
attualmenil
Voi.
xv.
pag.
minore
D.
fé»
lità
faci-
LyA*t.
atmosferico
102.
Sig.
quello
.
Veggafi
copia
Sul
da
gifto
cui
io*
.
dipende
principalmente
,
del
Sangne
medefimo
fpecificamente
Il Siero
.
meno
la
del
grave
Muco
di
è
non
all'
,
dei
e
Globoli
fepararfi
più agitato
efterna
aria
da
acidi
dagli
do
Stri-
d'i rimanere
,
freddo
al
ti
quando
e(Iì
di
e
,
denfarfi
ha
,
proprietà
fangne
la fluidità
con-
,
minerali
ad
e
lore
ca-
un
,
vicino
Oltre
quello
a
quefte proprietà
a
un'
altra
bollente.
dell'acqua
io
n*ho
ve
perta
(co-
rimarchevole
affai
cioè
,
quella
di
condeafabile
nel
paffare
fatto
'gifto
di
eflere
anche
medefimo
fenza
fuoio-prinàpio
che
dal
fio-
iftato
in
fi ecciti
ò
refazione
ra-
,
calore
o
colle
fi dimoftra
Se
in
di
pezzo
fi eccita
viva
quefta
un
tà
proprie-
nuova
efperienze.
Tegnenti
data
una
un
;
due
o
tre
^perfino
fotto
60
gr.
a
fi rarefa
le
ad
di
di
once
ce
cal-
che
calore
forte
cune
al-
,
,
volte
merga
s'im-
quantità d'acqua
una
arriva
campana
l'aria
Réaumuri
del
pareti
criftallo
cina
vi-
fcot-
,
tano
qualche
e
afciutto
e
2
la
calce
fé
volta
il
,
,
ben
fatta
tempo
eflb
,
fi
è
fpez-
Mofcati
io*
quefti fegni
A
ia
della
sfioritura
fluido
calce
la
,
non
do
neir
era,
convien
olfia
di
che
foffe
iftato
in
flogifto nella
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Siero
di
pezzo
calce
s'
Conile
V
r are
che
a
aria
quella
una
qualche
r
aria
fi
non
imbevuta
campana
dopo
qualche
•diventa
opaco
d*
fimo
uno
il
fi
acqua
trova
fé
come
s'
non
di
gra-
intorbida,
tredici
tordici
quat-
rapprefo
trova
foffe
Frattanto
bollente
un
criftallo
,
ore
;
lentamente
Siero
quindi dopo
venti
indurito,
fé
due
#
«ed
corpi
fiatfi
o
rarefi,
il
oca
;
dai
frattanto
e
"
efplo-
per
nonfale,
mai
fi
non
na
macchi-
una
(*)
mede
v*ita
fcalda
o
o
quello
,
;
Hales
bicchiere
termometro
più
annetta
di
data
o
al
dentro
abbia
nel
immerga
fono
recente
umano
cristallo
al
fé
Ora
,
e
foli-
.
fonile
di
co
fuoacqua
,
,
un
nella
del
prefenza
ficcome
quale
U
conofce
ognuno
.
flato
la
nell'
calce
fi
.
eftinta
,* incapace
di
più
rifcaldar
l'ac-
(*)
Statica
de*
Veg.
fig. J
J.
cap.
6.
pag.
Sul
P
un
Pefato
pezzo.
fi
vi
•appena
il
sfiorirvi,
o
acqua,
da
Siero
pochiffimo
trova
fé
folo
a
del
fuo
pefo
fenza
da
né
effe
della
liane
é
la
di
vece
il Siero
può
efee
d'un
fedo
In
dal
aria
ro,
Sie-
aflbrbifce
ne
Il
.
mi
fu
venne
poteffe
in
ficure
.
fé
ro
Sie-
nel
farlo
efperimenti
fitta, ed
pezza
nel
immergerla
una
forza
altri
in
una
che
entrare
ignota
Quindi
tutta
altre
per
.
calce
pefato
perduto
aver
che
tutto
coagulare
qualunque
rapprendere
chiufi
:
non
che
calce
per
,
diminuzione
punto
fafpetto
pruno
il
punto
quello procedo
tutto
efattamente
fi vede
in
tutta
e
perdere più
evaporazione
per
afeiutta
conila,
me
ioj
altronde
quando
,
efperienze
*la
Sangue.
in
Siero
ve
,
per
qualche
linea
quando
ottante
folamente
profondandovela
fovrappofi,
il Siero,
ed
;
calce
la
ciò
e
ben
feguito
im-
forte
era
non
,
fi
preparata
merfi
altro
nuovamente
la
rapprefe
già adoprata
calce
recente
In
.
,
e
lo
fluido
Siero
coagulaffe
£
4
"
una
per
ma
volta
in
offervare
fé
inutilmente:
quando
Mofctti
104
le
quando però
calce
del
dalla
foftanza
'Siero,
ù
confuma
calce
nel
in
coir
fermentare
il principio
di
quiete
calce
(tanza
di
di
fuoco
che
rifcaidarla
che
dunque
il Siero
prefi
afficurarmi
dall'
femi-eftinta
calce
chiamata
quella
eh9
calce
paflamfo
elfi chiamano
ftato
sfiorita
;
aereo
dai
fo-
congettura
lentamente
umido
dolce
igneo
mente
maggior-
quefta ragionevole
della
i.°
T
nello
.
di
iftato
all' intima
rientrare
Per
di
cioè
in
conteneva
fenza
la
.
,
coagulato
attuale
tutto
proprietà
la
immediatamente
elfo
che
,
appare
abbia
principio
dalla
;
e
acqua
igneo
che
col
terra
Ora
efperimento
perde
non
quefta
principio
un
primo
effo
calce
dalla
,
di
da
bensì
ma
gulo
coa-
dipende
non
bevuta
acquea
mefcoiama
dalla
non
cafo
quello
in
Siero
la
e
il
prefe (*)« Dunque
ben
erano
fra il Siero
proporzioni
muratori
forte
e
della
2.?
;
3.* di
La
fola
.
dif-
(*) Di
altre
quefte proporzioni
minute
fari
circoftanw
,
Opera.
ficcome
ancora
parlato
di
ncfl*
Suf
che
differenza
ze
delta
meglio
follati za
mede
to$
quefte
fra
paffa
dir
per
o
y
Sangue.
foftaii1*
tre
quefti
fra
nel
fi è che
fima
flati
tre
mo
pri-
,
il
flogifto
nel
e
che
fecondo
nel
è
quafi
vi
6
Diffatt*
terzo
copia
minor
in
trova
;
evaporato
tutto
fpenre
avendo
tutte
.
quefte
fé "
calci
tre
fotto
acqua
ftallo
mòltiffimo
neir
feparate
pari do-
in
di
campane
calore
di
atto
dalla
eccitarti
fpegnerfi
crfc-
offervai
il termometro,
entro
con
uguale
pefo
z"
calce
te
fordalla
minore
,
dólce
pochiflimo
y.
sfiorita.
porte quefte
Ora
calce
lo
sfiorita
mòltiffimo,
fuor
e
di
di'
che
di
fpecie
ctòzio
della
itdb
proceffo
non
il
per
coàgulo.
del
prefenza
chimico
E
che
5
cente
re-
vidi
che
h
ce
dol-
la
forte
Dunque
re
pa-
;
flogiftofia
V addietro
Ma
in
Siero
coagula;
tenacemente.
quefta
fciuta
Io
difcretamente
dubbio
di
circostanze
non
rapprefe
foftanze
tre
pieni
medefime
nelle
la
bicchieri
feparati
tre
dalla
quafi- inftnfibile
e
un
gione
ca-
cono*
altro
flogifto è
fempre
la
un
accorra
pagna.
in*cu-
•
Mafctt*
io*
qaefti efperimenrj
pigna
d'un
cioè
di
la
Ibnnazioiie
,
coli9
cai
fona
in
odorato
circonda
calce
la
del
rimanente
iafipido
di
capaci
che
e
qnale
fbmmiaiftrarlo
nel
affatto
é
di
nel
cali
queftf al-
Siero
che
che
fi lente
Ora
editano
pre-
Siero
noo
il
qnale
la
di
odore.
del
non
cooofce
lembo
Siero,
volatile,
recente
\
fenxa
e
fi
quel
tatto
volatile,
alcali
penetranrifliino
fano
e
elementi
gli
tatti
i
Chimici
,
unno
eflérne
Pofte
dovuta
le
.
»
egli fofpettare
T acido
la
l'aceto
Né
poiché
zeppo
nei
anche
due
di
di
(addetti
il Siero
di
é
ambe
non
licori
prende?
rap-
Folio
coagula
queflo fugace
molto
più
i
per
ché
giac-
e
che
Io
e
lle
que-
lo
non
opporre
flogHlo
vino
flogHlo,
diftillato
varrebbe
olio
di
giacché
cariche
potrebb*
fi
non
coagolaflero
Taflbciazione
nel!7
la formazione
fpiriro
lo
medefima,
fon
foftanze
pieno
che
fuoco
cofe
quali
vitriolico
ragione
al
({retta
quali
col
mento
ele-
che
go
lun-
,
contatto
dell' aria
ne
perdono
una
;
gran
Mofcati
io8
element
cennati
i del
qttefto importante
Di
.
vaghe
perfino
ed
ai
vedere
nella
fon
di
(2)
vole
ed
il
la
quale
,
trorafi
globoli fanguignt,
elfi
che
ciò
corpo
fare,
ficcome
difFerifce
che
per
,
fé
,:
tempre
y
ai
ffeur-
Sig.
raggirante-
quella
fangue
fi divida
non
intende
li
che
Ce fteffi
potrebbono
inoltreremo
feguitoe
in
dal*Siero
flogiftoè
viene
ché
poi-
Per
da
ottenere
fangue
ficcome
F.
quello,
quefto
infegna
flùido
ai
100
gradi
Sig. de Haen
,
(ebbene
agitando
molto
ixt
barfta folo
Muco
il eh.
dal
il Siero
riman
e
calda
nell'acqua
e
mentre
*
.
catfar
di
fluido
mantenuto
condensato
quella
fi coadenfa
all' aria aperta
ibi
un
,
il Muco
«oar
unita
in
tega
non
effenxiaimente
mortale
im-
quefto
Con
(i).
descrivere
del
parte
arte
io
dell'
Fifioiogia
Mailer
intendo
nome
pub
fi
noi
a
,
grande
Signor
to
quan-
fi avtifero
idee
vicini
pik
,
elemento
inadequate
tempi
co
al Mu-
cioè
fangue
l'acqua
io
,
fia
arri-
(t)
Elem.
Pijfi
(2) Htfiory of
Tom.
the thod
$£.
pag.
tic fecond editiom*
».
:
Sul
ad
«frisato
ottenerlo
anche
anzi
coli'
globoli
i
condenfa
fluido
heil'
qua,
ac-
medefL-
nella
ei
roffo,
il Muco
Elfo
tenaci
e
it
Allora
.
fi
piccoli pezzetti molli
icf tanti
fi bianeaftri
fredda
fciolgono
in
minore
f
rirtiàne
fi
colorandola
ma
lt"$
calore
a
acqua
fangue
del
Siero
Sangue.
cio
cen-
ottenerti
pub
.
dibattendo
ancora
il
fenz1
che
poiché
rarmi
in
lata
foftanza
fi
vafo
un
il
è
che-
realmehte
ta,
bacchetnel
vafo,
ad* eflb
Par
aflicu-
.
quella
diverta'
fangue
cavava
malattia
coagu*
dal
ho
ne
ad
bicchiere
acqua
calda
xmiina
Tho
to-,
Sis-
ricevuta
un
la
,
un
mane
ri-
feguenti esperienze.
le
fi
alia
fluido
luogo
Muco,
condenfa,
coàgulo
primo
fatte
per
ifr
s'unifcono
fanguigm
Mentre
in
cade
formare
però
ho
chetta
bac-
cafo
tal
aderente
il Siero
globoli
fenza
in
dell- aria
contatto
mentre
i
cade*
ramofa
,
filamentofo
ed
una'
che
fangue
acqua
al
con
e
che
fubito
r
veriato
ed
flava
dopo
mo
uo-
tà
me-
immerfo
compiuta
agitato nell'acqua
l'altra
in
la
'y
Mcfcsti
io
i
•n
altra
ha
raccolto
ricevuta
bicchiere»
che
vi
v'era
l'acqua
coagulò,
dentro
paragonandone
e
feparato dal. (angue
pochiflima
Muco
del
è
non
calda
acqua
il
fluido;
(angue
di
avanti
io
il'
nel
farla
ii
dilu-
che
pelo
ro,
Sie-
quello
eoa
bicchiere,;
fierofiu
vai
tro-
quefto
dall'
Ma
gli etementi
tutti
agitati
bollire
vi
dunque
:
quale
aveva
bollire
far
a
pefai quefto
Jbftanza
nella
qua
nell'ac-
Siero
differenza
la
in
ventiquattrore
condenfato
mefla
fi
ferbata
e
Dopo
il Muco
quindi
:
ridi
l'ho
metà
1* altra
fi
non
era
che
altro
cavato
»
%
il
Muco,
tifiìmo
è
la
io
l'acqua
roflb
ho
legata
condeniata
ed
era
fluida
e
denlà
materia
Inoltre
gue
e
nel
fane
fubito
pio
ho
una
veduto
molto
r
del
il Muco
•
di fan-
porzione
in
za,
pezfa
,
di roflò;
quindi
(otto
globoli fanguigni fparfiper
una
fredda
acqua
provenire
mol-
ordinario
bicchiere
goccia
tinta
dunque
grum*
l'altra
agitandola nelP
quefta colorita
rimafta
mef-
il xntcrofeo*
il
colore
effa.
Ho
dai
bata
fer-
Sul
\
bata
queft* acqua
che
mai
la
al
grave
fondo,
dunque
fi ;
ed
due
diftinri
aria
aperta
vafi
ed
*e
della
due
ibffanze
ali*
co
Mu-
il
molto
diverfirà
più
di
fra
verità
chiufo
non
e
il
a
che
oflervato
Sig» Hew/on
poiché
effo
ho
io
non
ripetuti
gli
fi condenfa
,
rimanga
tocchi
volte,
condenfa
}
Intorno
.
ha
efperimenti
fé
in
Siero
che
oflervato
indizio
quelle
Muco
con
e
dofe
una
apertura
s'imputridiva
e
altro
quefto
(
•
y
di
loro
ho
fé fola
,
puzzava
pretto
uguale
di
ravano
colodiverfa
per
di
,
colorar*
che
mefla
dofe
ugual
una
na
appe-
foitonza
ho
pia
V acqua
a
una
volta
lei
che
peri*
coagulàbile
non
altra
Muco
di
nuovamente
fono
e
Un'
folamen*
globotf fanguignt
i
Muco
e
fenza
leggermente
tutta
V acqua
dal
coagulo
modo
in
anche
effa
tempo
colorante
materia
agitando
tornava
niun
ni
l'ungo
per
facefle
depofe
te
di
Sangue.
nei
vafi
l'aria atmosferica
nello
alivaria
affato di
aperta
dell'animale,
;
che
ne
alcufi
effo
falute,
pretto; ed
in
tal
cafo,
.
Mofcati
ii2
avendo'
caio
nella
diffidi
fo danza
fua
i
,
globoli fanguigm,
altre
mentre
il
coagulo
volte
malattie
infiammatorie
erto
f
nelle
iìngoiarmente
e
,
roffo
rimari
rapprende
ir
r
lentamente
più
:
che
(anguign*,
verfo
dere
la
allora
fono
iL fondo
del
condenfata
fua
znembranofa
lafcia
più
la
,
bicchiere,,
,.é cib che
Ma
di fcea-
più gravi
rimane
e
denfa?
btancaftra
faperfkie
ritica
pleu-
chiamafrCro/r*
tarda
boli
glo-
ai
campo
cotiden"zione
è
un
.
d'una
legno
fluidità
maggiore
egli fagacemente
concbiufb
malattie
f ammatorie
più difcìòka
più
fia
ad
lunque
ria
a
qui
in
co9
io
pleuritica
ed
io. voleflt
a
non
era
quali (
riferirli),
era
la erotta
da
né-
arri*
qua*
lafeiar 1*
,
voglia
malattia
malattie
conclusione
minutamente
fangue
quefté
efperimènti
ottenere
mia
(angue
dal
flato
fempre
medefima'
co9 miei
importa
fare
Alla
denfo.
andato
yato
iL
in-
quella parterdet lingue
(ebbene
creduto
nelle
effere
,
Medici
h»
dunque
:
Il
m
qualunque
pia
fòrte
infeijnmato-
nodo
la
del-
però
?
difficoltà
flava
nel
ricercare
la
regio*
ne
Sul
ite
la
per
nelle
113
nell'aria
il Muco
quale
e
Sangue.
malattie
fi
lale
coagu-
infiammatorie
ventane
di-
,
difficilmente
più
al
Hewfon
primo
;
dalla
due
non
fenomeno
reazione
de1
efperienza
Se
infiammabile
per
di
pia fluido
quefti
efami-
io
la
col-
ma
,
il rifultato.
di Muco
fotto
fi metta'
effo
giorni
coli'
ottenuto
PrieJHey'-,
di
pajo
un
ho
ragionate
coagulato
e
Oa
medici
eccone
porzióne
una
calda
acqua
ed
Sig:
lattie
ma-
.
punti
;
il
diveffe
in
diverfa
tempi
torno
In-
lo ha dedotto
vafi
fedentario
con
dettò
ha
il fecondo
importanti
nati
nulla
punto
drverfi
e
coagulabile.
e
fi
vi
na
Ta-
tenga
fi troverà
to
mol-
,
di prima
altrettanto
Se
le
Ami-
.
Muco
di calce
fi
metta
viva
effo
vece
fuoi
il
Siero,
vi
Ct
fr unifcono
pezzi
d'oleofa
tnofa
la
,
,Se
per
in
quale
ultimo
in
come
non
fi
metta
fermenta
del
varj
trova
palla
cogli
fangue
fic-
me
uniforfi
la.cake
denfa
una
i
malfa
una
e
di
pezzo
ammollrfce,
confidenza,
ridotta
tutta
un
condenfarfi,
di
in
,
comefà
ad
attorno
un-
acidi
•
eftratto
re-
MofcMti
H4
tnteftiaale
d'altre
effa
te
fot-
o
carboni
fotto
o
,
che
umana
fo
rie
fe-
nna
per
,
fperienze
mie
anch'
fere
fi rapprenda
fiogifticatadai
T aria
T aria
che
avanti
«ceutemente
ef-
certamente
finalmente
fiogifticatao
to
(ot-
,
l'aria
da
fangne
che
tenacemente
ho
aria
il
meflb
fé aveflè
come
,
nelle
vene
Nerbarlo
fenza
che
l'aria punto
facoltà
e
Io ho
raccolti
ferie
di
.
una
ed
ho
in
fatte
Pavia
in
mentre
ed
Maggiore
in
per
di fare
parte
era
parte
di Milano
modi
fei
e
colà
in
anzi
;
IV
entro
fempre
pia
di
ed
di fùa
quello
la
cande-
poche righe
in
vplte
variate,
fette
mabilità,
infiam-
alia
feoppio
molte
circolato
cmquant'ose
anni
Profeffore
alla
(angue
,
brevità
efperienze
diverfi
di
meno
fi uidiftùno
perdefle
per
affiti
fluido
potuto
,
inalterato
ed
atmosferica
fangne
ho
infiammabile
qoefto
provenga
porzione
nna
nell*
tenuto
quando
zia
piii tardi
affai
che
ammalato
qualunque
fi condenserà
fienile
fi vedrà
infiammabile,
noftro
prefenza,
tute
ripe-
le
quali
fono
in
mia,
d'Anato-
Spedai
anzi
coiT
opera:
x
Mofcati
x6
Muco
nelle
de,
dalla
non
dalia
ma
che
allora
molti
lofa
fi
pk"
Muco
che
della
donde
copia di
la
nari
il
bocca.
,
hnghiifimo
il
efem-
per
abbondantiflkna
le
fpattna
mor-
e
avvenire
in
rezza
chia-
e
fana
Così
beniflimo
cofe
quali
femplkità
animale.
quella
tutta
Hew-
flogifto
di
le
Porte
fenomeni
capirà
venga
dofe
maffima
economia
come
vali, ec-
ingegnofiffimo
maggior
alla
dipeli-
de1
azione
contiene.
ridotti
reco
variata
l'altronde
opmò
fem\
infiammatorie
malattie
tricolo
ven-
y
canale
inteftraale
i
y
,
polmoni
ec
vafi
per
ne*
di
vafi
parti
vedrà
fkudiffimo
prende
perchè
per
il
nelle
corpo
il
ferite
maravigliofa
coagulo
falutare
giovino
selle
è
noia
pus
;
ne1
vafi
al
difende
le
di
attività
fi formi
di
e
fi formi
(trattura
tagliati ;
infiammatorie
colare
cir-
efpofto
perchè
neceflkà
e
minutezza:
;
corpo
rovi
in apparenza
«more
fepararfi
tenace,
•
prenda
ttn
miciofcopica
dalla
animali
Si
efla
e
è
dell'aria
contatto
pofla
come
denfo
unto
chinfo
e
:
chè
per-
malattie
i così
r
Sul Sangue l
i
detti
così
fluide
ze
refrigeranti"
bafe
a
conduttori
neir
tempo
co
che
Ma
,
fevero
piuttofto vedere.
la
efiftenza
fangue
fano
deli*
efaufta
miniera
alcune
del
per
cofa
qual
mie
fangue
,
quefti
fi
fcrifle
di
(2)
;
il
ito,
Segu-
di
quale
dalla
dirò
ciò
tutto
fapeva, quando
fua
fuppongo
ed
in
in-
deriva
;
riferite
elemento
terzo
Io
.
nella
rezza
chia-
la
e
avere
raffi
le delicatiffime
rebbe
vor-
elfo
dopo
i Globoli
anzi
logico
vivente
uomo
fui
effi
dica
me-
quello flogistonel
fperienze
noto
della
maggiore
con
,
brevità
pq?
fpargo rapida*
d'innovazione
qualche
teoria
della
per
tutto
io
mentre
quefti fetni
e
che
refpirabile(r).
forfè
mente
lenti
eccel-
modo
agitata
perde
acqua
diventa
e
fono
flpgifto, per
fteffa infiammabile
l'aria
le foftan*
tutte
e
acquea
del
t\j
che
fuppongo
intorno
a
Piliuftre
Haller
grande
Fi Oologia
anche
molta
conofeiute
parte
vere
(poi(t) Ptieftley Obfervations "c.
2.
(i) Elem" PtifioL Tom.
pag.
50,
e
ftgg.
Mofcsti
US
ho
molte
(poiché
io
vazioni
microfcopiche
ne
ripetute)
del
Inglefe Hewfon
(*)
impropriamente
chiamati
mefcolati
vere
col
gnigni
Siero
che
volte
di
roflò
d'
dopo
vidi
a-
fan*
che
finché
da
e
;
i Globoli
umano,
bensì
medefiroi
ai
Globetti
dirò
varie
lodato
fopra
intorno
partendo
dati
quelli
offer-
lo
loravano
co-
no
rimaneva-
,
fparfi
efiò
in
fegnito cadendo
al
effi
coli9
alcune
nava
tor-
giallognolo
color
:
mefcoiava
io
nella
i
quale
,
fi
ore
in
il Siero
diftillata
acqua
che
ma
•
fondo
a
quando
contrario
Globoli
dopo
,
naturai?
fuo
lo
per
confafi
e
Compongono
la
io
,
vidi
colorata
in
,
la
turbava
non
quale
anche
fofpettai
della
il colore
col
microfcopio
globoli fangnigni,
figurate comunque
io
perchè
fai
af-
pellucidità dell'acqua,
oflervata
né
dimoftrava
uniformemente
il Siero
che
meglio
roflb
minime
lora
Al.
che
la materia
quale feparatamente
il Voi.
altre
particelle
te
coloranniuno
IX.
pag.j.
che
,
io
-
V.
non
né
,
(*)
la
di
quella
Scelu.
Sul
io
ha
fappia
trattato
,
la
quale
,
del
parte
fvolgeffe
fé
Globolo
E
ripetendo le fbpraccitate
di
fon
Hew
col
microfcopio
ingrandifce più del
d'
punto
ogni
quafi
materia
una
colorata
fofpettai
,
del
Iemento
ed
,
effere
colore
Egli
.
riferire
in
di
attornia
de'
alla
e
fa
la
perfine
nella
maflìma
avendo
molto
mai
più
fatto
confiftere
quel
è
tro
cen-
quello
a
diafana
e
non
l' e*
punto
il
inutile
qui
tilmente
inu-
tentato
foftanza
per
efla
del
ballerà
fé
pura
che
parte
il
di
Opera,
colorante,
materia
attorno
trovato
mia
nel
quelli impercettibili
folamente
:
to
vedu-
opaco
abbia
gelatinofa
Globoli
riferirò
abbia
feparar
dalla
atomi
modi
quanti
che
,• aveva
il punto
globetto
Ofiervazioni
comporto,
femplice
chiarezza
con
non
per-*
.
che
il
tutto
qualche
fi
non
decompofizione
colla
foffe
folamente
ma
eflb
fi?
non
,
Globulo,
di
Sangue.
non
di
gli
corpo
dire
che
modo,
ehe
ottenere
la
puriflìma,.
meno
al-
quello che
1* addietro
ho
altri
perto
(co-
,
in
una
terra
d' indole
\
T20
iole
particolare, di
colore
neir
fangue
del
quale
fi mantien
è
di
frefeo
lo
fa
al
nero:
fa
tornare
lo
dal
florido
ciò che
del
«tementi
tutto
,
il color
lice
aflerke
altcutbile
Per
dipendè
ecco
freddo
dopo
dalla
tre
maggiore
la varietà
conV
io
la
verdognoferbata
anche
coagulato
ho
o
del
colore
Ho
fatto
•
nel
,
giorni
quattro
minor
in-
chiufa.
flogifto è
o
fé
;
il
che
non
roflb fi perde
averla
,
cavato
fé
-quattordicimefinon
provare
anche
fangue
«he
per
tolgo
perpetuamente
dopo
lo
nero
dagli altri
diviene
materia
,
così
perfino
fé lo
e
colorante
terra.
ferbandofi
tale
color
roflb ;
fangue,
la
e
umane,
fi pilo.ottenere
non
,
feparando la fola
fangae
carico
dal
feetno,
flogifto
,
vene
roflb
mafia
del
mafia
dalle
eftratto
al
affatto
alla
tanto
in-
pel fbgifto,
Quello
.
paflare
nella
e
ginario
ori-
che
e
,
roffa
imbevuta
fé
il naturale
vivente
accrefeo
T
io
cai
verdognolo
è
nomo
del
fé
Mofcati
.
copia
nei
che
an-
;
e
d' effo
fangue
,
prefi varj
pezzi
SutS'gngme.
pèzzi
di
"
cioè
florido
Cruore
ili
quello
,
die
fta
meffi
ho
fuperficie del
alla
fpirazione degli
anche
fono
diventati
al
è
lore
,
infiammabile
ed
anzi
Ri-
neri
•
dell'aria
contatto
flòrido
nelle
e
due
In
fi fa
;
o
del
porzione
forprendere
la
libera
in
fé
:
viene
quefta
un9
non
effa
fi
un
impedita
la
V.XVI.
io
gifto
floèva-
potrò
quando
flogifticata;
il fuo
deflogifticherà
fé
flogifto
Torniamo
.
,
dunque
la
sferica
atmo-
fangue
evaporazione
aria
flogifto
fangue,
flogiftooriginario,
fomminiftra
flogifticata
fangue
del
efterna
al
fan*
produrre:
pub
nel
nell'aria
comunicando
Tarla
dei
nero
efalazione
libera
additizio
è
lo
originariamente
contenuto
quale
la
ro
ne-
Dunque
.
impedendo
co*
nuovamente
e
il color
maniere
il
edema,
fopra dette.
arie
flogifticataproduce
gue
;
rinale
inte-
quefti pezzi
tutti
ore
nericci
tornato
ed
carboni
,
meffi
re*
,
poche
in
:
dai
animali
V aria
fotto
,
flogifticatadalia
V aria
Cotto
gli
e
gramo
alia fedele
guida
F
della
efperienza,
Se
XUftaii
li»
fi
Se
t
aria
nkrofa
fi conofca
(*)
freddo
di
giorni prima
con
una
trenta
anche
del
di
ore,
dunque
flogifto
fopra
gifticatadai
fi
quindi
flogi?
contiene
altri
traverà
infiammabile
;
quelle
fangue
fio-*
aria
infiammabile
e
,
ore
che
dopo
arie
,
nel
il
ranta
qua-
d'effe fi
ognuna
flogifticata.
prima
dunque
arie
di
pezzi
efplorino quelle
ugualmente
pafla da
q
,
più
/vapora
e
lotto
carboni
e
freddo
anche
fangue
fi metteranno
cinquanta
venti
per
evidentemente
.
come
vetro
ga
tratten-
queft'
il
Se
fi
vi
o
quindi s'efamini
recente
non
due
cavato
chiofo
fé
$
bontà,
di
grado
(angue
fi troverà
aria, effa
fticata ;
il
campana
più
o
coli' aria
previo efperimento
per
pezzo
tre
od,
la
del-
comune
,
quale
un
lotto
metta
flogifto non
fangue,
e
la fato*
ra-
(*)
Vedi
polfiede
non
fcione
dette
Pricjlley
bene
potrà
delle
la
dei
,
teoria
comprendere
mie
confeguenze
ne
chi
non
e
gli efpcri menti
la
rapida
cfperienze,
che
quale
ni
ricavo.
la
"
\
enuncia-
j
Scurezza,
j
L'Avi*
i
#hfcati
124
ad
gifto
ifcoprire
viene
a
e
noi
in
fono
Io
dagli efperimenti.
dedotti
to
gioi-
che
provare
il fio»
dotto
intro-
perpetuamente
.
rinnovato
e
ed
ih
in
parte
,
piìi
in
della
prjncipale~"veicolo
che
:
flogifto
quale
il
fangue,
col
noi
il
che
animale.:
pinguedine
quotidiana
decompofixione
lenta
meno
o
la
per
menti
ali-
cogli
parte
cola
cirè
ne
il
d' avervi
dopo
.
circolato
(Vapora
pei polmoni;
fperienze
pia
e
del
e
(*)
la
ed
quale
,
anche
fempré
;
nel
oltre
Hales
dimoftrative
Sig.
in
D.
altra
parte
le
(bi-
provato
poi
"
del
Dottor
Marsiglio
parte
dalle
Lanla
per
te
co-
flogiftica anche
te,
fortemen-
più florido
di
queir
tutta
come
già
è
di
prima
in
"
,
driani
che
ciò
ingegnofe
Prieflley
continuamente
all'
aria
averlo
(lato
che
io
fallite,
fic-
tocca,
veduto
fi è
,
f
compiaciuto
di
confermare
con
ripetuti
efpe-
(?)
Rtmcbe
intoni*
élt*
fmlièèrhì
J*W
x
-****
ec.
Sut
efperimenti
del
Se
finite
a
l'aria
viziata,
quello
foftanze
di
polle
elploiri
dalle
Varie
fermentare
a
"
che
dopo
animali
dalle
km
(abita
"CT*
alterata
oflta
liere
Cava-
apparato
un
di Mscbridc
alimentàri
hanno
illuftre
mezzo
principalmente
e
**$
fullodato
per
.
Sangue.
fi troverà
fermentazione
,
che
dal!1
fiffa aflòdribile
all'aria
óltre
ae*
,
qba
data,
hanno
to"fiderevole
copia
una
pih
dei
mifcuglf
nel
e
iogifto, la quale però
di
nel
feconda
meno
t*
Se
Attentate.
Solamente
modo
fi éfamioi
Taria
belle
e
d'uomini
malattia
di
ma
la
o*
il diverto
ventricolo
nel
ta
anche
fuori
,
di
varia
fica
ver
di
efpe*
contenne
i ntèftina
fenzà
morti
previa
animali
faniflimi
non
ficco-
\
,
fono
me
i
di
vitelli
frefco
ammazzaci
f
effa
fi troverà
cata
fino .ad eflere
Ài
anche
infiammabile.
applichi
un
mokiflìmo
tempre
Se
vafo
di
F
nei
alla
a
3
fi
umana
modo
di
cop~
petta,
'
???
craffi intelti-
cute
vetro
flegiiH-
'
??»
.
(*)
do
Effa's à*txpeuincts
pag.
48.
-
"c.
Saggio
fecon*
1J*
fari*
ch«n»;«pkael.
ifcpiUa.
»
Sg.
Mattisi»»
a
Tawàm
*àia
d^3tfttCXQÌ"
le
k
taf»
a
riferite
qadb
qwk
lTBCtCVC
vi
n
aie.
eoa
Per
pe»
i
«n,
flflHBVft
«{periene
4eQc
che
Lm*imm9
è
IBQ
efico
«Irimo
i
fé
Sul
U
pinguedine
umana
ehtufo
al
alla
ed
temperatura
fola
qualche
iikata
atmosferica
della
medefi-'
fi troverà
queftat
che
dai
le
animali
fatti
appoggiata
ferie
di
fimo
numero
ed
erezione
i.°
del
3.
fra
fa
grandif-
un
e
d*-un
la
T utilità:
fudore
fpeflb
la
in
neceflità
delle
fano
e
malattie
pih flogiftoentra
della
fenza
Tuomo
grandiffitno pericolo
quando
-
del
qjiali
certo
.
trafpirazione
delle
meccanifmo
noi
tralpirazione
(T ferbi
infenfibile
féin
flogifto perchè INibmo
umida
di
credo
io
neceflltà
grandiifima
qual
la
perpetua
i'ingreflo
fi-
circolazione
eicrezione
flogifto*. 2.0
equilibrio
ad
appa«*
zare
analiz-
Porta
-'
la
eflk
fuoco
per
efperimenti
di
concludere
poter
del
Chimici
foftanze
fci
mezzi
e
flogw
poterli:
efficaci
meno
adoperato
nora
dimoflra
artifici
con
molto
renza
fenfibil mente
tempo
dò
v
feomporre
4*°
inverno
in
ift tm*vafi9
efponga
,
dopo
di
fi
'dell' aria
contatto
anche
ma,
tif
Sangue.
il
farebbe
di
vita
•
torie,
infiammao
fi fvolgè
Mofcatì
1*8
gè
t
di
noi
io
pei polmoni
oltre
(ciano
con
a
fifolofift e
e
la
troppo
molte
vari
;
efce
delle
neeeffifà
altre
punti
medica
impeto
cuce
tride
pu-
flogiftofi
e
deduzioni
della
h
per
queflo condensato
quando
fvolge
che
quello
.
finora
rapidità,,
che
rove-
ricevute
teoria»
OS-
OSSERVAZIONE
.
SUL
PERIODO
NOVENNALE
Del
Sig.
famente
Prof.
in
Volume
Toaldo
rifulta
nelle
alla
Meteore.
leggefi
nella
di Padova
d?
Gazzette
di Francfort-
è
1770'
in
Ui
*
„
Ev
ta
da-
tti
qua-
,
termini
"
che
quella,
Apiculture,
Febbràjo
14
Periodo
alle Oflervaxioni
Relativa
cel. Agronomo
del
87. di quefto
pag"
novennale
certo
un
dei
compendio-
riferite
nota
una
•
Meteorologiche
Oflervazioni
DAlle
rigido
freddo pia
.
ikk)
offérvato
Vienna
a
e
„
in
al-
,
'
yf
*„
che
ràania
"
il freddo
di
quell'anno
f«pèrato quel-
ha
,
lo
dei
del
.„
fono
Offervafì
1709
9Ì
1740;
i-7ji-i
1749
rimarchevoli
dati
freddo
yj
;
di
freddo
v
5,
^
così
d'un
epoca
che
gli
inverni
.
in
17"9
*767f
periodico
f
anni.
del
rigore
prefenfe
Panno
ritorno
9,
"
pel
#
9j
Gef
principati della
Città
.tre
è
la
di
fella
gran
u
A.
*3°
INDICE
DEL
VOLUME
XVI.
le Bevande.
lehcftaticbefu
OSfervazioni
Del
di
Descrizione
quale
Faggot.
Giacomo
Sig.
Sambino
un
p.
3.
il
deforme,
,
"F
apparenza
una
con
crmafro-
.
difmo
dell'
privo
era
Di
Seffo
delly
e
,
De
fy
.
uno
Latourret-
TE.
15.
p.
letta,
Differìazione
Scienze
Dal
e
tro
al-
di
nella
Parigi
R.
ai
bei il
guai
.metalli
durame
la
lor
1775.
dimofirafit
ove
"
il
principio
Apr.
%6.
Sig. Lavoisier
delle
Aecad.
coi
combinafi
calcinazione
e
,
»'
accrefee.
il
pefo
aria
atmpsferit*.
Ciflruzione
i
Telefcopj
la
altro
che
.
più
J*
£
non
,
pura
e
forza
a
divptfe Oculari.
25.
jx
.
d£
ingrandimento
LUDLAM.
Del
Sig.
JH
4Q#
.
Della
differentequantità
di
Pioggia, eh*
cada
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Scelta DI Opuscoli Interessanti Tradotti da Varie Lingue, Vol. 13