MediaValle Seriana
Araberara - 8 Giugno 2012
PEIA – IL PRETE NOVELLO DI VILLA D’OGNA
IN “SERVIZIO” A PEIA
Ecco la nuova sala polifunzionale
e il paese ha
festeggiato
Don Tiziano
Ci siamo. Il primo lotto della sala polifunzionale è pronto: “Stiamo ultimando i ritocchi alle facciate e alle ringhiere – spiega
Santo Marinoni – e poi siamo apposto”.
In questi giorni intanto nelle case sono arrivati i bollettini per il pagamento dell’IMU
che è al minimo, 0,4% per la prima casa e
0,76% per il resto: “E speriamo che i conti
tornino davvero”. Approda anche la nuova
Peia col PGT in Provincia e all’Arpa, dopo
l’approvazione in consiglio comunale adesso si entra nella fase burocratica finale.
“Per il resto c’è bisogno di unione – conti-
(En.Ba.) Si chiama Fabio
Bazzana, ha 24 anni, è una
stella nascente dello skyrunning. Una stella un po’ misteriosa che brilla in alcune gare
poi si eclissa per certi periodi e
di nuovo ricompare nel mondo
delle competizioni. Il motivo
per cui è rimasto lontano dalle
skyrace per un intero anno lo
svela egli stesso, lui che cerca la competizione ma che è
attratto dalla montagna a 360
gradi e che ha sentito forte il
richiamo delle cime più alte
tanto da dedicarvisi totalmente
lasciando perdere, per una stagione, tutto il resto.
Fabio abita a Cene in località
Monte Bue e lavora nell’attività storica della sua famiglia, fa
il venditore ambulante di formaggi e salumi: “Un lavoro
molto impegnativo ma che mi
lascia comunque lo spazio per
allenarmi”. Un’adolescenza
condita dall’amore per ciclismo, finché ha capito che non
si trattava di un amore completo, che quello sport non
lo soddisfava del tutto, e che
doveva cercare qualcos’altro:
“Ho smesso di correre in bici
perchè non ero un vincente,
sentivo che dentro di me c’era
qualcosa da esprimere ma la
bici non me dava la possibilità,
la tenevo solo come passione,
ma poi la montagna me l’ha
fatta dimenticare, ero stanco
di stare in mezzo al traffico. Il
ciclismo è uno sport bellissimo
creato dall’uomo ma che ora
l’uomo sta distruggendo, sono
pochi i posti dove vorrei ritrovarmi a pedalare, la bicicletta
mi viene in mente solo quando a correre mi fanno male le
gambe, ma piuttosto della bici
preferisco usare gli skiroll”.
La scintilla dello skyrunning
si accende improvvisa nel 2008
quando viene a sapere che sulle Orobie si sarebbe disputata
l’Orobie Skyraid: “Incuriosito,
“Il Sindaco non rinuncia alla causa?
Noi non rinunciamo sull’incompatibilità”
“Elio Castelli è incompatibile”, a sostenerlo è la minoranza di Gandino guidata
da Pierina Bonomi che ha sollevato già
la questione nel corso del primo consiglio
comunale d’insediamento e non intende
mollare la presa: “C’è una sentenza a lui
sfavorevole al Tar – spiega Pierina Bonomi
– e adesso lui sta facendo ricorso al Consiglio di Stato su una questione edilizia,
lui sostiene invece che si tratta di un suo
aspetto personale e che riguarda un rapporto tra privati. Ma la questione è che il
Tar ha annullato una concessione edilizia
che è ben altra cosa. Per questo in consiglio
comunale abbiamo espresso voto contrario
e per questo torneremo presto sull’argomento”. Bonomi va avanti: “Non è che ci attacchiamo agli specchi, noi siamo qui per fare
minoranza costruttiva ma è chiaro che le
cose devono essere fatte con tutti i crismi.
Abbiamo peccato d’ingenuità pensando che
Castelli rinunciasse alla causa che ha in
corso e invece non ci pensa minimamente,
quindi anche noi andiamo avanti perché è
una questione su un terreno edificabile che
riguarda la collettività”.
FIORANO: INTERVENTO DELLA MINORANZA
Il Sindaco, il denaro e i gioielli
non potevano far nulla a riguardo.
E’ curioso che durante il consiglio
Allora mi domando se non fosse il
comunale del 14 aprile 2012 sia stata
caso di vendere quello 0,28% di quovotata una mozione presentata dalla
ta partecipata e di trovare un nuovo
maggioranza nella quale si invitava
partner per la gestione dell’acqua; se
a sensibilizzare i parlamentari berganon addirittura di proporre alle altre
maschi affinchè si facessero carico di
amministrazioni una azione comune
far in modo che l’IMU potesse essere
contro l’Uniacque affinchè venga ridimodificata, in quanto ritenuta tassa inmensionato il suo ruolo decisionale.
giusta, ma che (colpo di scena) nella
E ricordo all’amministrazione che
delibera di giunta n. 35 del 18 maggio
Virgilio Venezia
la sua priorità è l’interesse dei citta2012, in barba alla coerenza, l’ammidini tutti e non delle proprie aziende
nistrazione approva le nuove tariffe
IMU aggiungendo una maggiorazione di oltre il fornitrici di beni e servizi.
Sembra incredibile ma, nonostante tutto, c’é
30% rispetto all’aliquota base; cioè 0,55% per la
prima casa (invece di 0,4%) e 0,95% per la se- una “Good News”; ed è questa: nella previsione
di bilancio 2012, sono stati inserite le risorse per
conda casa (invece di 0,76%).
Meno male che in maggioranza c’è anche la poter realizzare la scala di sicurezza alla scuola
elementare. La perseveranza paga.
Lega che, l’IMU, la vorrebbe togliere.
Ora si spera che dalle intenzioni si passi ai
Altro punto. Finalmente dopo un mese dalla
presentazione, mi sono state fornite le risposte fatti. In attesa comunque di quella per il centro
alle interpellanze da me presentate il 10 aprile sociale.
Infine vorrei concludere facendo un paio di
2012.
Al di là delle solite risposte “non risposte”, considerazioni.
La prima. Leggo su Araberara del 25 maggio
avevo chiesto se l’amministrazione era intenzionata ad intervenire presso la società Uniacque in 2012, che il sindaco ci informa che (novità) non
merito all’aumento ingiustificato delle tariffe e vi sono più soldi, ma che a Fiorano c’é un piccolo
gioiello. Uno potrebbe pensare: “Sarà il nuovo
non solo.
Mi è stato risposto che non essendo più gestori
segue a pag. 62
nua Marinoni – perché il periodo è davvero
duro, per questo ho inviato i miei auguri
ai sindaci di Leffe e Gandino, si continuerà
a lavorare assieme, la valle ha bisogno di
unione”. Quell’unione che si è vista domenica 3 giugno quando tutta Peia si è ritrovata per festeggiare don Tiziano Legrenzi, appena ordinato sacerdote, che per due
anni ha fatto il chierico a Peia (lui è di Villa
d’Ogna): “Lo abbiamo festeggiato tutti assieme, ha celebrato lui la Santa Messa e poi
il paese si è trovato in oratorio per un rinfresco e per un pranzo comunitario”.
CENE –
Gandino – LA MINORANZA
La storia
INTERVENTO - A PROPOSITO
DELLA PIAZZA DI GAZZANIGA
Fabio Bazzana
Il Comitato per “La piazza
che non c’è”: dopo 16 anni
di delusioni… ci speriamo
il giovane skyrunner
che ha lasciato la bici
per la montagna
quella domenica sono salito al
Rifugio Coca per osservare la
gara. Nel vedere i corridori
ho capito che... volevo essere
anche io uno skyrunner, uno
di loro. Io adoro la montagna,
sia d’inverno che d’estate e
allo stesso tempo mi piacciono
lo sport e la competizione, ma
prima del 2008 in montagna ci
andavo da solo”.
pinismo. Zanchi, che con Luca
ha fondato la squadra IZ, è la
persona che mi ha introdotto
nell’ambiente gare, ambiente
in cui mi sono trovato subito
bene, ho iniziato così col Kima
e subito ho dimostrato di andare forte in salita e di essere una
frana in discesa”. Una passione per le skyrace
intervallata da altre esperienze.
In quello stesso anno l’esordio alle gare alla Mezza del
Trofeo Kima: “Ci sono andato grazie al mio compaesano
Marco Zanchi, conosciuto
tramite una mia collega di
lavoro - prima lavoravo alla
Promatech - di nome Lucia,
sorella del casnighese Luca
Imberti. Luca si è rivelato per
me, e lo è tuttora, il punto di riferimento per andare ad esplorare posti nuovi in montagna
sia a piedi che con gli sci d’al-
Per un certo periodo ti sei dedicato ai trail (gare in montagna
su lunghe distanze)? “Dire che
mi sono dedicato alle trail è
sbagliato, ne ho fatte solo due
a fine stagione, una l’ho vinta
e nell’altra mi sono classificato quarto. Più precisamente
ho vinto il Maddalena Urban
Trail di 43 km in 5h2’23 e sono
giunto quarto al Trail del Monte Casto (42 km) con il tempo
di 4h19’38”.
Allora cosa hai fatto l’anno
scorso, se non ti sei dedicato ai trail? “L’anno scorso si
può dire che sia stato un anno
sabbatico, ho evitato le competizioni, mi sono dedicato completamente alle grandi montagne, quelle che non si fanno
di corsa con le scarpette, poi
a fine estate ho ricominciato
a correre e siccome la stagione era finita restavano solo le
trail”. Solo due gare di trail ma
Bazzana si è già fatto un’idea
anche in merito a questo tipo
di gare: “Le trail le considero poco sotto l’aspetto della
competitività. A me piacciono
le lunghe distanze ma fino ad
un certo punto: oltre i 50-60
chilometri le vivo come un lungo viaggio piuttosto che come
una gara. Ritengo che alcuni
atleti di alto livello prendano il
via alle trail solo perchè spinti dalle aziende, l’Ultra Trail
del Monte Bianco di 180 km
mi sembra un’autodistruzione, non parliamo del Tor des
Géants di 330 chilometri”.
Le montagne che, come dice
lui, ‘non si fanno di corsa con
le scarpette’, sono le Grandi
Montagne: “Ho fatto quello
che un indomani avevo paura
di non poter più fare, cioè le
grandi montagne come il Cervino, il Rosa e tante altre. Era
una mia ambizione personale
che volevo esaudire subito, e
sono sicuro che queste espesegue a pag. 62
Abbiamo letto con vivo interesse e crescente curiosità la cronaca di recente apparsa relativa alla adozione all’unanimità del
P.G.T. (Piano per il Governo del Territorio) da parte del Comune di Gazzaniga. Tra le varie notizie positive, una in particolare
ha catturato la nostra attenzione: “Gazzaniga potrà avere una piazza, che peraltro non
ha…”. La relazione dell’assessore all’Urbanistica Davide Cattaneo, il tecnico comunale
geom. Bertocchi e l’estensore del P.G.T. arch.
Piergiorgio Tosetti hanno evidenziato come
“la nuova piazza verrà ricavata dalla demolizione degli edifici da tempo disabitati che
circondano la chiesa parrocchiale. In questo
modo si allargheranno gli spazi e si creeranno le condizioni per creare una vera e propria
piazza […]”. Constatiamo con piacere che
qualcosa si muove.
Ma vediamo di tracciare la storia di quanto è successo negli
ultimi decenni.
Quello della “Piazza che non c’è” è un problema vecchio e un
argomento che ha tenuto banco negli ultimi anni. O meglio, una
piazza c’era, prima del 1907 quando fu costruito l’edificio delle
scuole comunali poi sede INAM. Era la piazza dell’Arengo, eredità dell’antico ‘forum’ romano e della ‘agorà’ greca, centro della
vita civica, ed era adeguata al borgo abitato da 1200 anime. Poi
il centro si spostò nell’attuale piazza XXV Aprile, ma quando il
Cotonificio fece triplicare la popolazione, anche questa piazzola
non bastò più.
Negli anni ’60 al momento della demolizione dei vecchi fabbricati della fabbriceria di fronte alla Chiesa per erigere il “Nuovo
Centro” era anche prevista una riqualificazione dell’intera area che
assieme alla realizzazione dei nuovi edifici prevedeva un ampio e
dignitoso spazio per una vera piazza. Ora, i nuovi edifici sono stati
costruiti, compreso il grattacielo, ma della piazza nemmeno l’ombra. La realizzazione dell’intero progetto si fermò prima.
Nell’ottobre del 1996 un gruppo di cittadini sensibili al problema, si è costituito nel “Comitato pro piazza 25 Aprile di Gazzaniga” trasmettendo al Sindaco l’atto di costituzione. Questo Comitato non si è mai sciolto! Tra gli scopi e le finalità si legge:
- Stimolare l’Amministrazione Comunale alla ricerca di possibili soluzioni al problema dell’ampliamento e della valorizzazione
della Piazza 25 Aprile […];
- Sollecitare ogni e qualsiasi iniziativa lecita al fine di individuare
gli strumenti necessari al perseguimento della predetta finalità:
- Promuovere ed attuare forme di pubblicità tese a sensibilizzare
l’opinione pubblica […].
Nei mesi di Novembre e Dicembre del 1996 il Comitato ha raccolto ben 1079 firme di cittadini (schede compilate con tanto di
segue a pag. 62
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Araberara - 8 Giugno 2012
Fiorano
Ci siamo. Anche a Fiorano sono state fissate le tariffe dell’Imu: “Lo
0,5% sulla prima casa e lo 0,95% sul resto – spiega il sindaco Clara
Poli – avremmo voluto applicare il minimo ma come tutti abbiamo problemi dopo i tagli dello Stato e vogliamo riuscire a mantenere i servizi”.
Anno duro, anche col tempo: “E così non abbiamo ancora cominciato
i consigli comunali all’aperto, di giorno fa caldo e di sera fa freddo e
piove, cominceremo dal prossimo”. Qualcosa che funziona però c’è:
“La collaborazione con il parroco Don Gimmy è davvero ottima, adesso stiamo lavorando assieme per il Cre e mi trovo veramente bene, è
sempre disponibile, il paese aveva bisogno di uno come lui”.
Da Cene a Milano a piedi
per il Papa e la famiglia
(An.Za) In occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie tenuto a
Milano da mercoledì 30 maggio a domenica 3 giugno, un gruppo di fedeli di Cene, guidato dal parroco don Camillo Brescianini, non ha voluto mancare all’appuntamento con Papa Benedetto XVI. Una ventina
di persone è andata a Milano in pullman, ma altri 8 sono andati a piedi,
accompagnando don Camillo, non nuovo a esperienze di questo tipo.
Già lo scorso anno si era infatti recato a piedi al famoso Santuario di
Santiago de Compostela, dedicato all’apostolo Giacomo, lungo l’antica
strada percorsa per secoli da milioni di pellegrini. Don Camillo e gli altri
“camminatori” hanno fatto tappa a Stezzano, sede del Santuario della
Madonna dei Campi, e hanno passato la notte nei locali dell’Oratorio. Il
mattino seguente hanno ripreso il cammino e nel tardo pomeriggio sono
arrivati a Sesto San Giovanni, trascorrendo poi la notte presso l’Oratorio
gestito dai salesiani. Domenica mattina i pellegrini di Cene si trovavano
a Bresso, in mezzo all’oceano di un milione di fedeli, per assistere alla
solenne S. Messa presieduta dal Santo Padre. “E’ stata un’esperienza
bellissima ed emozionante”, dice don Camillo, “l’organizzazione è stata perfetta. Il Papa l’abbiamo ovviamente visto solo da lontano, una
piccola figura bianca. Alcuni hanno scelto di fare il viaggio di andata a
piedi insieme a me, ma al ritorno abbiamo preso tutti il pullman. Fare
un pellegrinaggio a piedi è un po’ diverso che farlo in macchina o in
pullman, permette di ammirare l’ambiente, vedere le persone. Il cammino a piedi è anche una metafora del cammino interiore, spirituale. Un
cammino meraviglioso che comporta anche fatica”.
La “scossa del panzer” Castelli
Una forte scossa è stata percepita nei giorni
seguenti all’elezione di Castelli all’interno del
Municipio di Gandino. Il movimento “tellurico”
non è però da imputarsi al terremoto che ha
straziato l’Emilia, ma è stato provocato direttamente dal primo cittadino gandinese, che in
un’infuocata riunione con tutti i dipendenti comunali, ha messo subito in chiaro alcune linee
guida della propria amministrazione. Il sindaco
ha fatto subito capire chi porta le “braghe” spiegando che non verranno tollerati comportamenti
“poco consoni” da parte dei dipendenti comunali.
Come tutte le scosse anche questa è stata percepita molto forte ai piani alti (terzo piano-ufficio
tecnico) ma anche ai piani bassi (anagrafe).
Intanto nei giorni scorsi si è tenuto il primo
Consiglio Comunale. Lo “scolaretto” Brignoli si
era preparato ben bene la lezione, sostenendo
l’incompatibilità del Castelli con la carica di
Sindaco a causa di un contenzioso che lo vedrebbe coinvolto contro l’amministrazione. Il “Pan-
zer” Castelli, non ha fatto piega, replicando
che la causa oggetto del contendere non lo vede
contrapposto all’Amministrazione, ma semmai
vede l’Amministrazione contro un privato cittadino. Certo che, se come si dice, il buongiorno si
vede dal mattino e la Lega gandinese continuerà sulla scia dell’opposizione fatta negli ultimi
5 anni, sostenendo l’illegittimità dei provvedimenti presi dall’Amministrazione senza praticamente mai entrare nel merito, alle prossime
elezioni scenderanno sotto quel misero 37%
raccolto un mese fa…
Il lavoro del buon Brignoli invece potrebbe
essere utile alla Lega di Cazzano, impegolata
nella storia della delibera relativa al compenso
al Capo di Gabinetto. Sicuramente l’Avvocato,
potrebbe dare qualche buon “Consiglio” (è di rigore la C maiuscola) agli amici di partito cazzanesi, evitando brutte figure, come quella fatta
in occasione della delibera sopracitata.
Boris Pasternak
DOMENICA 27 MAGGIO - Cresime a Cene
Domenica
27 maggio
la comunità
parrocchiale
di Cene ha
festeggiato
i 40 ragazzi
a cui mons.
Maurizio
Gervasoni,
su mandato
del
Vescovo, ha
amministrato
il sacramento
della cresima.
Una menzione
speciale per le
tre catechiste
che hanno
preparato i
cresimandi:
Veronica,
Norma e
Daniela.
BANDA CITTADINA DI GAZZANIGA
130 anni di musica con
(An. Ca.) Probabilmente è la più longeva tra le
Bande della Valle: la Banda Cittadina di Gazzaniga,
fondata nel 1882, è giunta
al suo 130° anno di vita. E
ci è giunta con un organico
che, pur vantando presenze
gloriose per età e per saggezza, è in prevalenza composto da giovani, ragazze e
ragazzi che rappresentano
la bella realtà dell’oggi e la
speranza del domani, giovani cresciuti nel clima particolare di un paese ricchissimo di iniziative e di “vivai”
musicali: Coroscuola; Bandascuola; Coro, Orchestra
Filarmonica e Scuola di
Musica Mousikè; Laboratori che funzionano da decenni nell’ambito della scuola
dell’obbligo.
Un clima che deve moltissimo alla presenza assidua
ed appassionata di Mario
Maffeis, strenuo sostenitore, da una vita, del valore formativo della pratica
musicale e dell’idea
che la musica vince
se entra nella scuola
pubblica: “Dobbiamo
dar valore a chi sceglie di fare musica:
per questo la Scuola
Mousikè e la Banda
propongono da anni
un Laboratorio, gratuito, in orario scolastico: si inizia dalla
terza elementare e si
termina in quinta, col Laboratorio vocale- strumentale,
un’ora insieme e poi, per piccoli gruppi, con l’insegnante
specifico dei vari strumenti:
solo strumenti a fiato e percussioni, perché lo scopo del
Laboratorio è formare allievi per la Banda Cittadina.
Del resto chi vuole dedicarsi
Coroscuola e Bandascuola
IL PROGRAMMA
DELLE
CELEBRAZIONI
Il maestro Mario Maffeis
ad altri strumenti può farlo iscrivendosi alla scuola
Mousikè che ha corsi per
ogni esigenza: pianoforte,
chitarra classica, chitarra
elettrica, violino, contrabbasso, tastiere, canto moderno e artistico, organo
liturgico, batteria e percussioni”.
Un Laboratorio che vive
stagioni diverse: quello delle classi terze di quest’anno
conta 30 ragazzi, mentre
nelle quarte gli allievi si
sono ridotti al lumicino
– solo tre iscritti - e delle
quinte hanno continuato in
nove. Come mai?
“Non lo sappiamo di preciso, ma di sicuro c’è una
certa…. latitanza da parte
dei genitori, che spesso non
si fanno nemmeno vedere.
Il progetto sta traballando anche per via dei tagli
alla scuola, vedremo
cosa potremo fare, ma
è certo che, prima ancora che nella scuola
dell’obbligo, la musica deve entrare nella
cultura sociale di una
comunità e nella sensibilità delle sue componenti, genitori, insegnanti e Amministrazione comunale: quella
dell’Amministrazione
nell’assicurare i fondi per
pagare gli insegnanti; quella dei genitori nella partecipazione attraverso consigli
e suggerimenti per migliorare sempre; quella degli
insegnanti nel trasmettere
la passione, la serietà e la
gioia del fare musica”.
Anche Matteo Mondini,
Maestro della Bandascuola, insiste sul valore educativo: “L’obiettivo della Bandascuola, ricostituitasi due
anni fa dopo un periodo di
sospensione, è fornire sempre nuova linfa alla Banda
ufficiale: siccome i brani dei
grandi sono spesso difficili
da suonare per un principiante e la Banda non può
rallentare ogni volta che
entra un nuovo allievo, la
Bandascuola prepara gli
allievi a suonare insieme
agli altri. Ma questo non
significa farli crescere solo
musicalmente: far parte
della Bandascuola obbliga
i ragazzi a seguire un progetto, ad avere delle scadenze, ad essere responsabili; e,
nello stesso tempo, dà loro
l’opportunità di mettersi
in gioco, di testare le proprie capacità, di capire da
soli ciò che riescono a fare
e ciò che invece abbisogna
di ulteriore studio, di collaborare, di ascoltarsi, di non
prevaricare sui compagni,
di lavorare insieme per un
obiettivo comune. Insomma
un impegno ma anche un
divertimento, il piacere che
deriva dal creare qualcosa
di bello”. E aggiunge: “Chiaramente non è facile portare
avanti tutto questo, perché
i ragazzi sono in un’età in
cui è difficile persino tenerli fermi, letteralmente, e in
cui non capiscono appieno
l’importanza di quello che
stanno facendo; e poi il ricambio nella Bandascuola è
più rapido che nella Banda,
cosa che impedisce progetti
di lungo termine, complicati anche da un rapporto non
sempre facile con le scuole”.
Già, perché - commenta
Maffeis, “ come succede anche per l’educazione toutcourt, con i ragazzi non ci
sono bacchette magiche, bisogna solo sbatterci il naso
quotidianamente”.
Cosa che lui continua a
fare anche da pensionato
e nonostante gli acciacchi
dell’età.
Per il suo 130° anniversario, la Banda
Cittadina di Gazzaniga ha pubblicato
un corposo opuscolo nella cui prima
parte, a cura di Angelo Bertasa, viene
ricostruita con precisione e ricchezza di particolari la lunga storia della
compagine dalla fine dell’’800 ai giorni nostri, comprendente anche i nomi
delle “bacchette” e dei presidenti che
si sono succeduti in tutto questo tempo.
C’è poi l’elenco dei Bandisti in attività
ed un intervento dell’attuale Direttore,
Dario Zanni, che ricorda in particolare, come benemeriti della Banda,
Guerino Guerini e Antonio Maffeis,
ora scomparsi, mentre ringrazia Mario
Maffeis “che ha dato, e ancora sta dando moltissimo alla banda cittadina, per
aver avvicinato al mondo della musica
tantissime persone, molte delle quali
hanno poi proseguito sulla strada del
professionismo”. Sull’opuscolo trova
spazio anche l’elenco dei diplomati di
Gazzaniga in strumento e in canto: una
trentina in tutto, un numero sicuramente da record se proporzionato a quello
degli abitanti del paese.
Il nutrito programma dei festeggiamenti, iniziati nell’aprile scorso col Concerto di Primavera, proseguirà secondo
il seguente calendario nell’ambito della
Festa dell’Oratorio:
- venerdì 15 giugno, ore 20: Gruppo
strumentale della Banda Cittadina
con le voci di Emanuela Ghilardini
e Ilio Balduzzi
- sabato 16 giugno, ore 20: ballo liscio
- domenica 17 giugno, ore 12: pranzo
sociale con premiazioni.
Il concerto celebrativo del 130° avrà
luogo nel cortile delle scuole elementari il 13 luglio alle ore 21, in concomitanza con la festa del Patrono e la
Mostra “Percorso storico- fotografico
musicale”.
MediaValle Seriana
Ecce IMU: 0,5 e 0,95
(seconde case e resto)
Clara Poli: “Consigli
all’aperto se fa caldo”
GANDINO – INTERVENTO
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54-55 - Araberara