Azienda Sanitaria Locale
Teramo
RASSEGNA
STAMPA
6 settembre 2008
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ASL Teramo
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Sabato 6 settembre 2008
Quotidiano regionale
Edizione Teramo
In Teramo
Pag. 2
PREVENZIONE
Urologia in piazza
TERAMO. Ieri ha fatto tappa anche a Teramo lil progetto “L’urologia fa strada”, la
campagna di prevenzione nazionale promossa dalla società italiana di urologia in
collaborazione con la Asl di Teramo e il Comune. L’appuntamento itinerante, realizzato per
celebrare i 100 anni della fondazione della Siu, ha portato in cento piazze italiane, dei camper
con punti informativi allestiti per diffondere la cultura della prevenzione attraverso le dieci
regole stilate dalla Siu: semplici regole adatte a tutta la famiglia (bere molta acqua, effettuare
una visita urologica nelle varie fasi della vita, consultare lo specialista in caso di incontinenza)
per prevenire e curare le più comuni patologie uro-genitali.
Medici e personale infermieristico hanno risposto alle domande e somministrato ai visitatori
un questionario anonimo per stabilire il livello di conoscenza degli italiani rispetto alle malattie
urologiche. Grande la soddisfazione del reparto urologia di Teramo, le cento città infatti sono
state selezionate in base all’eccellenza delle sedi urologiche e il reparto di Teramo è al 5º posto
in Italia per la cura delle neoplasie prostatiche e per la ricerca scientifica grazie anche alla
collaborazione con l’università di L’Aquila. (e.m.)
Sabato 6 settembre 2008
Quotidiano nazionale
Edizione Abruzzo
.
In Teramo
Pag. 42
Il Primato di Urologia
“L’urologia fa strada” alla conoscenza di tutte le patologie
che possono colpire l’apparato urinario maschile e
femminile e l’apparato genitale maschile. In occasione dei
100 anni della fondazione della Società italiana di urologia
ieri in piazza Martiri ha sostato il camper del punto
informativo della Siu, dov’è stato possibile, in forma
anonima, rispondere ad un questionario sulla conoscenza
delle malattie urologiche e ritirare un opuscolo con le 10
regole d’oro per la prevenzione. «La piazza è stata sempre
un luogo d’incontro ed è per questo che il nostro camper è fermo proprio nella piazza principale
della città - esordisce il primario del reparto di Urologia del Mazzini, Carlo Vicentini -. L’urologia
non è solo la specialità della prostata». Alle 11,30 di ieri erano già 150 le persone che avevano
compilato i questionari. «Teramo è il quinto in Italia per lo studio delle patologie prostaticheaggiunge l'andrologo Giuseppe Paradis -. In questi anni abbiamo sviluppato nuovi servizi». La
manifestazione di ieri è stata fatta solo in cento piazze italiane. «Che Teramo faccia parte di
queste piazze, quindi, mostra il livello dell’Urologia della nostra Asl, collegata all’Università
dell’Aquila», evidenzia il manager Molinari.
T.Poe.
Sabato 6 settembre 2008
Quotidiano nazionale
Edizione Abruzzo
Sabato 6 settembre 2008
In Teramo
Pag. 17
Quotidiano locale
Sabato 6 settembre 2008
In Teramo
Pag. 6
Quotidiano nazionale
Edizione Abruzzo
In Giulianova
Pag. 43
Ospedale, rubato
l’ecocardiografo
Furto senza precedenti, mentre una
donna viene scippata in bici
GIULIANOVA - Furto senza precedenti all’ospedale di
Giulianova. E’ stato rubato addirittura un ecografo. Non
quello ormai tristemente famoso di Urologia, che venne
trasferito ad Atri perchè non è mai più tornato ma un apparecchio moderno, portatile, in dotazione
alla Divisione di Cardiologia. Ad accorgersi che l’ecografo era scomparso è stato un medico della
Divisione, che ha immediatamente avvertito il primario, il dottor Pietro Di Sabatino. Si tratta, per la
precisione, di un ecocardiografo portatile computerizzato, provvisto anche di sonda ultrasonica.
L’apparecchio era rimasto regolarmente in funzione, nel senso che era stato utilizzato, fino alle
14,30 di ieri l’altro, per una consulenza, all’interno della saletta adibita a Pronto soccorso che
comunque viene solitamente lasciata aperta, trovandosi tra il reparto e l’Unità coronarica. Lo
stesso apparecchio era stato visto ancora al suo posto alle 15 quando un medico era subentrato
per il suo turno di lavoro. Dopo circa un’ora, invece, proprio quando si voleva di nuovo utilizzare
l’ecocardiografo, ci si accorgeva che non era più al suo posto. dove era stato lasciato il cavo di
alimentazione. Il valore dell’ecocardiografo si aggira attorno ai 30.000 euro. Il furto è stato
denunciato ai carabinieri che stanno indagando anche su un furto con destrezza di cui è rimasta
vittima ieri pomeriggio una casalinga residente in via Giotto, V.M., mentre procedeva con la sua
bicicletta. Le si è avvicinato un giovane a bordo di una moto e che indossava un casco integrale, il
quale le ha rubato la borsa che si trovava all’interno del cestino della bici, portando via soldi,
cellulare, carte di credito e chiavi di casa.
F.M.
Sabato 6 settembre 2008
Quotidiano locale
Sabato 6 settembre 2008
In Teramo
Pag. 6
Quotidiano regionale
Edizione Teramo
L’INTERVENTO La questione morale
In Prima pagina
Pag. 1
LUCIANO D’ALFONSO *
Le vicende giudiziarie riguardanti il vertice della Regione Abruzzo, inutile nasconderlo, hanno
prodotto sconcerto, stupore. La gravità delle accuse contestate, come i provvedimenti presi dalla
magistratura, è di tali dimensioni che si comprendono le difficoltà dei più ad assicurare un
atteggiamento di ordinario garantismo, al di là della competenza specifica che chiama in causa
l’autonomia della magistratura.
La gente comune, afflitta da problemi e complessità crescenti, si chiede e ci chiede se e come
sia possibile riaffermare, nella conduzione delle attività pubbliche ed istituzionali, una nuova
dimensione morale. Da oltre 15 anni la questione morale insieme all’efficacia dell’azione di
governo è all’ordine del giorno e, a ogni fatto più o meno eclatante, spinge ad invocare a gran
voce il rinnovamento. Guardando alla realtà abruzzese, ad ogni passaggio di legislatura, il
rinnovamento è stato consistente, eppure la situazione è peggiorata. «Con l’onestà sola non si
risolvono tutti i problemi, ma senza di essa non si è ammessi a risolverli. Sostituire i vecchi
con i nuovi senza, contestualmente, cambiare criteri, regole e metodi della politica, aprirebbe
la strada ad un gigantesco e indistinto processo di trasformismo. Penso agli onesti che voltano
la testa dall’altra parte ma sono pronti a condannare, quasi che la vicenda della gestione pratica
della politica non li riguardasse. Penso a chi ha i numeri per farsi avanti e partecipare
assumendo responsabilità, eppure si defila per paura di sporcarsi le mani. Penso anche agli
amministratori che, pur non commettendo illeciti, non fanno nulla per migliorare le condizioni
di vita dei loro amministrati. Anche questo è immorale». Ammonimenti contenuti in una
pastorale del cardinale Martini risalente all’anno 1992!
Affrontare la questione morale sul piano politico, in termini generali e da classe dirigente,
significa avere anche il coraggio di precisare cosa contiene la dimensione morale quando la si
assume nelle attività pubbliche. Una prima riflessione fa dire, senza tema di smentita, che la
dimensione morale è ben più ampia di quella legale. Non tutto ciò che si può fare nel rispetto
delle norme riesce a soddisfare l’impegnativa domanda etica, ad esempio i passaggi post
elettorali da una coalizione all’altra di soggetti con responsabilità apicali di partito o
responsabilità di vertici istituzionali. La legge non prevede sanzioni ma le esigenze di
coscienza personale, di sicuro non possono ritenersi positivamente soddisfatte. Una seconda
riflessione riguarda coloro che, nella comunità politica, sollevano sempre questione di
«dramma» o «urgenze» laddove il proprio disegno politico personale non trova immediata
realizzazione. Alla contestazione si fa seguire la minaccia o addirittura il cambio di
collocazione politica. Anche questo non è impedito o sanzionato normativamente ma è,
moralmente, eccepibile.
Vi è poi la questione di coloro che per diverse legislature hanno ricoperto funzioni elettive
pubbliche e responsabilità istituzionali senza lasciare traccia di risultati o benefici conseguiti a
favore delle collettività rappresentate. Alcuni dettati normativi dell’Italia rinascimentale dei
Comuni pretendevano «risultati concreti» dall’esercizio del potere pubblico e chi, pur
avendone disposto, non era in grado di elencarne, veniva allontanato e umiliato dalla comunità
al pari di chi si era macchiato di comportamenti ritenuti illeciti, contrari al diritto positivo. Ma
anche questa inconcludenza oggi, nonostante il giudizio negativo dei cittadini, non è
sanzionata. La mia personale dimensione morale è quella in cui chiunque, avuta «fiducia»
dalla cittadinanza, debba sentirsi obbligato non solo a «tentare di fare del proprio meglio», ma
a conseguire risultati tangibili e concreti a beneficio della collettività.
La domanda etica è l’effetto «per gli altri» di ciò che si pensa, si dice e soprattutto si fa: una
Sabato 6 settembre 2008
consequenzialità che stabilisce un livello di valori laddove esista piena corrispondenza fra ciò
che si è pensato, si è detto, si è fatto. In Campania una pluriennale gestione approssimativa ha
avuto come effetto le città sommerse da immondizia. Ripristinare semplicemente una
condizione di ordinaria normalità ha determinato la necessità di oltrepassare sia le regole
comuni del vivere collettivo che le procedure ordinarie. La dimensione e l’eccezionalità anche
mediatica della vicenda, non hanno messo in discussione questo superamento delle norme, ciò
che è stato prevalente era a favore di chi si prendesse questa o quella decisione extra-ordinaria.
Qualche tempo fa, in Germania un amministratore pubblico, addirittura lontano parente di Otto
von Bismarck è stato «dimesso» da un Land, a causa della sua improduttività. E di recente, in
Italia, un magistrato che aveva impiegato otto anni per emettere una sentenza è stato rimosso.
Sono due casi di palese inadeguatezza, di immoralità. Ma immorale è anche quella
strumentalizzazione che oggi fanno «frammenti» di rappresentanze politiche, mirata a
guadagnare visibilità «per sé» e, forse, qualche voto in più, piuttosto che a raccontare
esperienza e risultati del proprio impegno politico per gli altri, per il territorio, in una parola,
per il bene comune.
L’Abruzzo è a una svolta decisiva. Dopo anni di stasi e responsabilità politiche e personali
diverse e non unilaterali, deve affrontare la terza fase della storia regionale. Per farlo ha
bisogno di una classe dirigente all’altezza della sfida, capace di disegnare il futuro, assumere
impegni e mantenerli, sostenuta da una pubblica opinione sempre più attrezzata nel giudicarne
i risultati. Una classe dirigente con prerequisiti di moralità, ma anche di competenza,
esperienza e passione civile, supportata da un progetto di modernizzazione che sappia
difendere l’identità e valorizzare le opportunità per la comunità intera, che sia in grado di
prefigurare una regione capace di funzionare e poi di realizzarla davvero.
Noi siamo pronti a entrare nel merito, a confrontarci con chiunque abbia questo interesse,
accettando di combattere per cambiare tutto ciò che non va.
Luciano D’Alfonso Segretario regionale del Pd
* Segretario regionale del Partito democratico
Sabato 6 settembre 2008
In Edizione on-line
Fase due della ricetta Brunetta: premi solo ai
migliori
di Nicoletta Cottone
Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha lanciato la fase due del progetto di
riorganizzazione per giungere a una migliore efficienza della Pubblica amministrazione.
Arriva un nuovo sistema di premialità per le migliori amministrazioni pubbliche e i loro dipendenti.
Via a un concorso, per far emergere gli esempi di professionalità e innovazione in atto, per
valorizzare i risultati raggiunti delle amministrazioni che sono state in grado di ridurre i costi,
migliorare il servizio e la soddisfazione dei clienti, migliorare la gestione del personale e la
soddisfazione dei dipendenti, coinvolgendo i cittadini nella progettazione e nella valutazione dei
servizi. Ma anche, dopo una valutazione e validazione, per ottenere i finanziamenti necessari. La
prossima settimana il regolamento del concorso sarà pubblicato sul sito. Nella ricetta Brunetta dà
anche ascolto al territorio, con una casella di posta elettronica [email protected] alla
quale dipendenti pubblici, cittadini e imprese clienti potranno segnalare casi di Pubbliche
amministrazioni che funzionano. «Premi non più a pioggia – spiega il ministro Brunetta – ma
selettivi. Chi avrà risultati, avrà soldi».
On line le migliori pratiche nella Pubblica amministrazione. Sul sito del ministero sono state
pubblicate le prime cento storie di migliori pratiche nella Pubblica amministrazione. Che entro
l'anno, al ritmo di un centinaio a settimana, raggiungeranno quota mille. «Storie – dice Brunetta – di
piccoli e grandi eroi che nella non premialità hanno scelto l'impegno sulla qualità». E poi, «Bravo
chi copia»: in base alle sperienze racolte sarà attivato un piano per moltiplicare nel sistema
amministrativo i buoni risultati conseguiti.
Stretta sull'utilizzo dei permessi per l'assistenza ai disabili. Giro di vite sui furbì che dietro
l'alibi di assistere un parente diversamente abile se ne vanno in vacanza o stanno a casa: parte,
infatti, una stretta sull'utilizzo della legge 104 per l'assistenza ai disabili da parte dei dipendenti
della Pubblica amministrazione, con una circolare che recepisce una serie di precisazioni restrittive
dettate sulla base di varie sentenze della Cassazione. «Una normativa - spiega il ministro - che si è
prestata ad abusi e opportunismi infiniti». Sarà anche avviato un monitoraggio sull'attuazione della
legge 104/1992 per la parte riguardante i permessi. Dunque, la campagna di trasparenza e
moralizzazione del lassismo nella Pubblica amministrazione lanciata dal ministro Brunetta è «una
condizione necessaria», sottolinea il ministro nel corso della conferenza stampa a Palazzo Vidoni,
ma non è l'unico obiettivo, vista la fase due della strategia Brunetta sulla premialità. Ma per i
fannulloni i prossimi mesi saranno ancora difficili: a ottobre i nuovi dati del monitoraggio attivato
dal ministero sulle assenze nella Pubblica amministrazione. In arrivo anche i dati sulle consulenze
nel 2007, con "dinamiche incrementali" notevoli rispetto all'anno precedente.
Il rinnovo dei contratti. Il ministro ha ribadito le risorse a disposizione per il rinnovo del contratto
del pubblico impiego: per il biennio 2008-2009 sono quelle stabilite dal decreto legge 112 pari a 2,8
miliardi di euro per la contrattazione di primo livello, più 200 milioni per quella di secondo basata
sul meccanismo della premialitá selettiva. «Allo stato queste sono le risorse per il biennio 20082009 per fare un contratto onesto». Ieri l'incontro con i sindacati, sia con i tre segretari generali
Cgil, Cisl, Uil e con il segretario dell'Ugl Renata Polverini e con i segretari di categoria del pubblico
impiego, laddove i rappresentanti dei dipendenti avevano ribadito la propria posizione in merito alla
Sabato 6 settembre 2008
scarsitá di risorse e avevano annunciato la «mobilitazione» e la distanza sulla parte economica.
Brunetta è convinto che «le risorse sono tali da mantenere il trend degli ultimi dieci anni di rinnovi
contrattuali della P.A. laddove, le dinamiche salariali sono andate al doppio dell'inflazione
effettiva».
Sabato 6 settembre 2008
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