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COMUNE di SETTIMO MILANESE
Provincia di Milano
Piano di Azione per l’Energia Sostenibile
(PAES)
Attuazione del “Patto dei Sindaci” sottoscritto
in data 31 luglio 2009
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 59 del 22 luglio 2009
Fase 2
Gli ambiti di intervento individuati
per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica
nel territorio comunale
Volume 2
Analisi energetica, ambientale ed economica
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Comune di Settimo Milanese – Piazza degli Eroi, 5 – 20019 Settimo Milanese (MI)
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Settimo Milanese, 30 novembre 2011
arch. Massimo Sacchi
Sig. Pietro Fabio Fusari
Sindaco
Assessore Energie rinnovabili, Urbanistica, Edilizia Pubblica e
Privata, Mobilità e Trasporti, Politiche della casa
Gruppo di lavoro:
ing. Domenico Martini
arch. Sara Trulli
Coordinatore Dipartimento Patrimonio Ambiente e Territorio
Responsabile Servizio Edilizia Privata e Trasformazione del
Territorio
geom. Roberto Ballarini Responsabile Servizio gestione manutenzione e conservazione
del patrimonio
p.i. Renato Galli
Responsabile Servizio Ambiente
geom. Ernesto Gorla
Responsabile Servizio Governo del Territorio e tutela
dell’ambiente e del Paesaggio
Sig.ra Maria Luisa Referente Ufficio Segreteria PAT
Pizzigoni
ing. Marco Baldassarre Responsabile Servizio Lavori Pubblici Viabilità e Trasporti
arch. Bruno Massignan Coordinatore Referente I Fase
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Comune di Settimo Milanese – Piazza degli Eroi, 5 – 20019 Settimo Milanese (MI)
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INDICE DEL DOCUMENTO
Cap. 1
Gli obiettivi strategici del PAES di Settimo Milanese
1-1 I settori di intervento
1-2 Gli obiettivi di riduzione della CO2
1-3 I settori di intervento
1-3-1 Riduzione dei consumi di combustibili
1-3-2 Riduzione dei consumi di energia elettrica
1-3-3 Riduzione delle emissioni del parco autovetture comunali
1-3-4 Riduzione delle emissioni dal ciclo dei RSU
1-3-5 Produzione di energia da fonti rinnovabili
Cap. 2
Interventi sull’involucro edilizio degli edifici pubblici
2-1 Analisi energetica ed ambientale
2-2 Analisi economica
2-3 Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento /misura
Cap. 3
Interventi volti al controllo della temperatura degli ambienti riscaldati
3-1 Analisi energetica ed ambientale
3-2 Analisi economica
3-3 Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento /misura
Cap. 4
Introduzione del servizio di teleriscaldamento sul territorio comunale
4-1 Il teleriscaldamento nel comune di Settimo: una idea che viene da lontano
4-2 Il ruolo del teleriscaldamento nel PAES di Settimo Milanese
4-3 Il sistema di teleriscaldamento di Settimo-Centro
4-3-1 La rete di distribuzione del calore ed il programma realizzativo
4-3-2 L’utenza allacciabile ed il programma di acquisizione
4-3-3 La centrale di produzione dell’energia
4-3-4 L’analisi energetica
4-3-5 L’analisi ambientale
4-3-6 L’analisi economica
4-3-7 Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
4-3-8 Gli strumenti di intervento della PAL
4-3-9 Il monitoraggio dei risultati
4-4 Il sistema di teleriscaldamento di Settimo-Sud
4-4-1 La rete di distribuzione ed il programma realizzativo
4-4-2 L’utenza allacciabile ed il programma di acquisizione
4-4-3 La centrale di produzione dell’energia
4-4-4 L’analisi energetica
4-4-5 L’analisi ambientale
4-4-6 L’analisi economica
4-4-7 Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
4-4-8 Gli strumenti di intervento della PAL
4-4-9 Il monitoraggio dei risultati
Cap. 5
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Comune di Settimo Milanese – Piazza degli Eroi, 5 – 20019 Settimo Milanese (MI)
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Utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento invernale: le pompe di calore ad alta temperatura
5-1 Considerazioni generali
5-2 L’utenza “trasformabile” a pompa di calore. Analisi energetica ed ambientale
5-3 L’analisi economica
5-4 Scheda di sintesi e parametri di valutazione del’intervento
Cap. 6
Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: il fotovoltaico
6-1 Le motivazioni di ordine generale
6-2 Le potenzialità di sviluppo del fotovoltaico nel comune di Settimo: il settore pubblico
6-2-1 Analisi energetica ed ambientale
6-2-2 Gli strumenti di intervento
6-3 Le potenzialità di sviluppo del fotovoltaico nel comune di Settimo: il settore privato
6-3-1 Aanalisi energetica ed ambientale
6-3-2 Analisi economica
6-3-3 Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
Cap. 7
La riduzione dei consumi di energia elettrica
7-1 Riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore residenziale
7-2 Riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore pubblico
7-2-1 Interventi sul sistema dell’illuminazione pubblica
7-2-2 Interventi negli edifici pubblici
7-3 Riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore terziario
Cap. 8
Riduzione delle emissioni del parco automezzi comunali
8-1 La situazione attuale
8-2 Gli interventi previsti dal pAES
Cap. 9
Riduzione delle emissioni del ciclo dei Rifiuti Solidi Urbani
Cap. 10
Sintesi delle riduzioni di CO2 attese entro l’anno 2020
ELENCO TABELLE E FIGURE INSERITE NEL TESTO
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Comune di Settimo Milanese – Piazza degli Eroi, 5 – 20019 Settimo Milanese (MI)
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Cap. 1 - Sintesi dei risultati dello Scenaio-BAU
Tab.1-1
Sintesi dei risultati dello Scenario-BAU 2011÷2020. Emissioni totali
Tab. 1-2
Sintesi dei risultati dello Scenario-BAU 2011÷2020. Solo settori di intervento del PAES
Cap. 2 - Riduzione dei consumi di gas negli edifici comunali
Tab. 2-1
Riduzione dei consumi di gas negli edifici comunali – Interventi sul’involucro edilizio
Interventi sull’involucro edilizio degli edifici comunali – Programma degli interventi e
Tab. 2-2
riduzioni attese di CO2
Tab. 2-3
Interventi sull’involucro edilizio degli edifici comunali – Analisi economica
Interventi sull’involucro edilizio degli edifici comunali – Scheda di sintesi e parametri di
Tab. 2-4
valutazione
Cap. 3 – Interventi volti al controllo della temperatura degli ambienti riscaldati
Tab. 3-1
Tab. 3-2
Tab. 3-3
Tab. 3-4
Interventi di riduzione della temperatura degli ambienti riscaldati
Interventi di riduzione della temperatura degli ambienti riscaldati - Analisi energetica –
Caso esempio
Interventi di riduzione della temperatura degli ambienti riscaldati – Analisi economica
Interventi di riduzione della temperatura degli ambienti riscaldati – Scheda di sintesi e
parametri di valutazione
Cap. 4 – Introduzione del servizio di teleriscaldamento nel territorio comunale
Fig. 4-1
Il Progetto Guida del 2009 - Rete di teleriscaldamento Settimo-Cornaredo
Tab. 4-1
Il Progetto Guida del 2009 – Consistenza dell’utenza teleriscaldabile
Fig. 4-2
Il Progetto Guida per il PAES – Rete di teleriscaldamento di Settimo
Fig. 4-3
Rete “Settimo Centro” - Programma realizzativo
Tab. 4-3
Rete “Settimo Centro” – Consistenza e costi della rete
Tab. 4-3
Censimento dell’utenza tele riscaldabile
Tab. 4-4
Rete “Settimo Centro” - Piano di acquisizione dell’utenza
Fig. 4-4
Rete “Settimo Centro” – Configurazione della centrale a regime
Tab. 4-5
Rete “Settimo Centro” – Programma di installazione dei generatori termici in centrale
Tab. 4-6
Rete “Settimo Centro” – Bilancio energetico del sistema di teleriscaldamento
Tab. 4-7
Parametri energetici ed ambientali del “Sistema Energetico Sostituito”
Tab. 4-8
Rete “Settimo Centro” - Bilancio ambientale del sistema di teleriscaldamento
Fig. 4-5
Rete “Settimo Centro” – Bilancio ambientale a regime
Fig. 4-6
Rete “Settimo Centro” – Bilancio ambientale a regime
Tab. 4-9
Rete “Settimo Centro” – Piano pluriennale degli investimenti per rete e centrale
Tab. 4-10
Rete “Settimo Centro” – Analisi economica del progetto
Tab. 4-11
Rete “Settimo Centro” – Verifica dell’equilibrio finanziario
Tab. 4-12
Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
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Comune di Settimo Milanese – Piazza degli Eroi, 5 – 20019 Settimo Milanese (MI)
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Fig. 4-7
La rete di teleriscaldamento “Settimo Sud” – Tracciato
Tab. 4-13
Rete “Settimo Sud” – Consistenza e costi della rete
Tab. 4-14
Rete “Settimo Sud” - Piano di acquisizione dell’utenza
Fig. 4-8
Rete “Settimo Sud” – Configurazione della centrale a regime
Fig. 4-9
Rete “Settimo Sud” – Planimetria della centrale e prospetti
Tab. 4-15
Rete “Settimo Sud” – Programma di installazione dei generatori termici in centrale
Tab. 4-16
Rete “Settimo Sud” – Bilancio energetico del sistema di teleriscaldamento
Tab. 4-17
Rete “Settimo Sud” - Bilancio ambientale annuo del sistema di teleriscaldamento
Fig. 4-10
Rete “Settimo Sud” – Bilancio energetico ed ambientale a regime
Fig. 4-11
Rete “Settimo Sud” – Bilancio ambientale a regime
Tab. 4-18
Rete “Settimo Sud” – Piano pluriennale degli investimenti per rete e centrale
Tab. 4-19
Rete “Settimo Sud” – Analisi economica del progetto
Tab. 4-20
Rete “Settimo Sud” – Verifica dell’equilibrio finanziario
Tab. 4-21
Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
Cap. 5 – Utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento invernale: le pompe di calore ad alta
temperatura
Il parco edilizio di Settimo Milanese: volumetria teleriscaldabile e volumetria non tele
Tab. 5-1
riscaldabile
Fig. 5-1
Classificazione delle Pompe di Calore in base alla sorgente fredda. Scheda di confronto
Fig. 5-2
Edificio con pompa di calore “geotermica” con sonda orizzontale
Fig. 5-3
Edificio con pompa di calore utilizzante acqua di falda
Fig. 5-4
Tab. 5-5
Edificio con pompa di calore utilizzante aria esterna
Censimento dell’utenza trasformabile a pompa di calore. Analisi energetica ed
ambientale
Programma temporale delle riduzioni attese di CO2. Anni 2011-2020
Analisi economica – Costo del calore per un edificio-tipo: costi anno 2011 e tariffa
elettrica D3
Analisi economica – Costo del calore per un edificio-tipo: costi anno 2011 e tariffa
elettrica BTA3
Analisi economica – Costo del calore per un edificio-tipo: costi anno 2020 e tariffa
elettrica BTA3
Analisi economica riferita alla totalità dell’utenza trasformabile a pompa di calore
Tab. 5-6
Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
Tab. 5-2
Tab. 5-3
Tab. 5-4
Fig. 5-5
Fig. 5-6
Cap.6 – Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: il fotovoltaico
Fig. 6-1
Il fotovoltaico nel mondo. Situazione anno 2011
Tab. 6-1
Il settore fotovoltaico nazionale. Trend 2006-2011
Fig. 6-2
Il fotovoltaico nelle regioni italiane. Potenza installata al 31-12-2011
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Comune di Settimo Milanese – Piazza degli Eroi, 5 – 20019 Settimo Milanese (MI)
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Fig. 6-3
Tab. 6-2
Tab. 6-3
Tab. 6-4
Tab. 6-5
Tab. 6-6
Tab. 6-7
Tab. 6-8
Tab. 6-9
Tab. 6-10
Tab. 6-11
Tab. 6-12
Fig. 6-4
Tab. 6-13
Fig. 6-5
Tab. 6-14
Il fotovoltaico in regione Lombardia. Nuova potenza installata negli anni 2006-2011
Installazione di moduli fotovoltaici sugli edifici comunali di Settimo Milanese. Dettaglio
edifici
Installazione di moduli fotovoltaici sugli edifici comunali di Settimo Milanese.
Aggregazione per Area Urbana
Il fotovoltaico nel settore privato di Settimo Milanese. Superfici coperte degli edifici
esistenti al 2010
Il fotovoltaico nel settore privato di Settimo Milanese. Edifici esistenti. Superfici potenziali
e superfici effettivamente utilizzabili per moduli fotovoltaici
Il fotovoltaico nel settore privato di Settimo Milanese. Edifici esistenti. Superfici dei moduli
fotovoltaici installabili
Il fotovoltaico nel settore privato di Settimo Milanese. Edifici esistenti. Potenza di picco
installabile e producibilità annua
Valori mensili della radiazione totale su superfice piana – Località Milano – Norna UNI
10249
Sintesi delle ipotesi assunte
Il fotovoltaico nel settore privato di Settimo Milanese. Edifici esistenti ed edifici futuri.
Potenza di picco installabile e producibilità annua
Il fotovoltaico nel settore pubblico e privato di Settimo Milanese. Programma temporale
delle riduzioni attese di CO2
Analisi economica – Caso tipo: impianto da 3,0 kWp con entrata in esercizio nel 1°
semestre 2013
Analisi economica – Caso tipo: impianto da 3,0 kWp con entrata in esercizio in differenti
periodi
Analisi economica – Vari casi tipo
Programma di sviluppo del fotovoltaico nel comune di Settimo Milanese – Flusso di cassa
attualizzato dell’obiettivo del PAES
Scheda di sintesi dell’intervento e parametri di valutazione dell’intervento
Cap. 7 – La riduzione dei consumi di energia elettrica
Tab. 7-1
I risultati dell’indagine del “Progetto Micene”
Tab. 7-2
I consumi di energia elettrica nelle abitazioni di Settimo Milanese – Situazione anno 2005
Tab. 7-3
I consumi di energia elettrica nelle abitazioni di Settimo Milanese – Situazione anno 2010
Obiettivi di sostituzione delle apparecchiature esistenti con apparecchiature a maggiore
efficienza
Interventi di riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore domestico. Riduzioni
attese di CO2
Il sistema dell’Illuminazione Pubblica di Settimo Milanese. Utenze e storico dei consumi
di energia elettrica
Il sistema dell’Illuminazione Pubblica di Settimo Milanese. Situazione delle sorgenti
luminose al 2005
Il sistema dell’Illuminazione Pubblica di Settimo Milanese. Sostituzione delle sorgenti
luminose prospettate dal PAES
Interventi sul sistema dell’Illuminazione Pubblica. Riduzioni attese di CO2
Tab. 7-4
Tab. 7-5
Tab. 7-6
Tab. 7-7
Tab. 7-8
Tab. 7-9
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Comune di Settimo Milanese – Piazza degli Eroi, 5 – 20019 Settimo Milanese (MI)
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Tab. 7-10
Tab. 7-11
Interventi di riduzione dei consumi di energia elettrica negli edifici pubblici. Riduzioni
attese di CO2
Interventi di riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore terziario. Riduzioni
attese di CO2
Cap. 8 – La riduzione delle emissioni del parco automezzi comunali
Tab. 8-1
Il parco autoveicoli comunali – Consistenza e consumi di carburanti dei veicoli a benzina
Tab. 8-2
Il parco autoveicoli comunali – Consistenza e consumi di carburanti dei veicoli a gasolio
Tab. 8-3
Il parco autoveicoli comunali – Sintesi dei consumi di carburanti e delle emissioni di CO2
Tab. 8-4
Interventi sul parco automezzi comunali – Riduzioni attese di CO2
Cap. 9 – La riduzione delle emissioni del ciclo dei Rifiuti Solidi Urbani
Tab. 9-1
Azioni sul ciclo dei Rifiuti Solidi Urbani – Riduzioni attese di CO2
Tab. 9-2
Bilancio energetico-ambientale dei RSU inviati all’impianto di termodistruzione
La rete di teleriscaldamento dei comuni di Rho-Pero alimentata dal calore recuperato
dalla termodistruzione dei RSU
Fig. 9-1
Cap. 10 – Sintesi delle riduzioni di CO2 attese nell’anno 2020
Tab. 10-1
Riduzioni attese di CO2 – Dettaglio per intervento
Tab. 10-2
Riduzioni attese di CO2 – Sintesi per fonte di emissione
Cap. 1
Gli obiettivi strategici del PAES
1-1 I settori di intervento del PAES
Sulla base dei risultati ottenuti nella elaborazione dello Scenario-BAU (riportati in Tab. 8-2 del
Volume 1 e qui riproposte in Tab. 1-1), nonché di una seria e realistica valutazione degli effettivi
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strumenti di intervento a sua disposizione e della loro reale efficacia, l’Amministrazione Comunale
di Settimo ha ritenuto di inserire nel PAES – anche ai fini delle successive azioni di riduzione - le
seguenti fonti di emissioni di CO2:
1) i consumi di combustibili destinati al riscaldamento degli ambienti (tutti i settori: residenziale,
produttivo, terziario e pubblico) ed alla produzione di ACS;
2) i consumi di energia elettrica nei settori residenziale, pubblico e terziario;
3) i consumi di carburanti, limitatamente al parco autoveicoli comunali;
4) il ciclo dei RSU.
Pertanto l’Amministrazione ha ritenuto di escludere, perché ritiene di non disporre, almeno
nell’attuale contesto, dei necessari strumenti d’intervento – azioni miranti:
1) alla riduzione dei consumi di energia elettrica nell’industria;
2) alla riduzione dei consumi di combustibili per processo;
3) alla riduzione dei consumi di combustibili per cottura cibi;
4) alla riduzione dei consumi di carburanti nel settore della mobilità privata (pur con le
precisazioni alla di cui al Cap. 8 del Volume 1);
Dalla Tab. 1-2 risulta che i “settori di intervento del PAES” emettono globalmente 63.583 t di
CO2 nel 2005 e 84.376 t nel 2020. E’ evidente, pertanto, che i settori in cui l’Amministrazione
intende intervenire presentano, nel loro complesso, un trend di crescita delle emissioni ben
superiore al valore medio del territorio (+6% nel suo complesso).
1-2 Gli obiettivi di riduzione
L’Amministrazione intende conseguire un obiettivo complessivo di riduzione delle emissioni
almeno pari al 20% delle emissioni tendenziali al 2020 nei “settori di intervento del PAES”,
quindi una riduzione almeno pari a 0,20 x 84.376 = 16.875 t di CO2.
Intende pertanto intraprendere azioni e misure tali che le emissioni di CO2 di tali settori non
superino, nel 2020, le 67.500 t.
Tale riduzione corrisponde al 25% circa delle emissioni al 2005 nei medesimi settori.
1-3 I settori di intervento
L’Amministrazione intende conseguire l’obiettivo di riduzione indicato nel paragrafo precedente
attraverso i seguenti interventi:
1) riduzione dei consumi di combustibili per il riscaldamento ambiente;
2) riduzione dei consumi di energia elettrica nei settori residenziale, terziario e pubblico;
3) sviluppo delle fonti rinnovabili per la climatizzazione degli edifici;
4) rinnovo del parco automezzi comunali con un maggior utilizzo di carburanti a basse
emissioni;
5) incremento, nel ciclo dei RSU, della raccolta differenziata e del recupero energetico;
6) produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico)
Maggiori dettagli relativi a questi strumenti di intervento vengono forniti nei paragrafi che
seguono.
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Nei capitoli successivi sarà svolta una analisi puntuale mirante:
• a definire il potenziale di riduzione di ciascuna delle misure elencate;
• a definire il programma di realizzazione degli interventi ed il programma delle riduzioni attese;
• ad effettuare una stima dei costi a carico della PAL o degli altri soggetti coinvolti;
• a definire le modalità per il monitoraggio (almeno biennale) dei risultati attesi.
1-3-1 Riduzione dei consumi di combustibili
Per la riduzione dei consumi di combustibili negli usi riscaldamento la PAL prevede il ricorso agli
strumenti di seguito elencati.
1) messa in atto di una vasta e capillare azione di informazione e sensibilizzazione dei cittadini
finalizzata alla riduzione degli sprechi, in particolare finalizzata al controllo della temperatura
interna degli ambienti, quasi sempre superiore alle condizioni di confort (a volte superiore di
diversi gradi centigradi). L’azione di informazione/sensibilizzazione sarà rivolta a tutti i settori:
residenziale, pubblico, produttivo e terziario.
2) Realizzazione di interventi sulle strutture disperdenti degli edifici comunali che, a seguito
delle diagnosi energetiche riportate in Allegato-II-2-1, sono risultate avere elevati valori di
trasmittanza (edifici del campus scolastico di via Buozzi; scuola elementare di Vighignolo; ex
Scuola Elementare di Seguro, oggi denominato Palazzo Associazioni).
3) Pianificazione di una rete di teleriscaldamento, da alimentare tramite sistemi di produzione a
basso impatto ambientale (sistemi cogenerativi), estesa all’intero territorio comunale
urbanizzato, nonchè implementazione di tutti gli strumenti necessari per l’avvio concreto
dell’erogazione del calore in tempi brevi (primo lotto nel 2012; completamento entro il 2020)
4) Messa in atto di azioni atte a facilitare lo sviluppo di fonti rinnovabili nella climatizzazione
degli edifici privati, ed in particolare la diffusione di pompe di calore in quelle tipologie di
edifici privi dei requisiti tecnici ed economici necessari per essere allacciati alla rete di
teleriscaldamento di cui al punto precedente.
La sequenza degli interventi sopra riportata è tale che i contributi alla riduzione delle emissioni
sono sommabili.
Ad esempio, le emissioni evitate dagli interventi (2) sulle strutture edilizie pubbliche vengono
realizzati dopo gli interventi di sensibilizzazione finalizzati alla riduzione della temperatura
ambiente e, per questo, tali riduzioni si sommano alle prime.
Ancora: l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento degli stessi edifici comunali (3) avviene
quando detti edifici hanno già ridotto i fabbisogni utili per gli interventi (1) e (2). Pertanto, anche in
questo caso, la riduzione delle emissioni dovute al teleriscaldamento è sommabile a quella
prodotta dagli interventi precedenti.
1-3-2 Riduzione dei consumi di energia elettrica
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Per la riduzione dei consumi di energia elettrica nei settori residenziale, terziario e pubblico la
PAL prevede messa in atto di una vasta e capillare azione di informazione e sensibilizzazione dei
cittadini, finalizzata:
1) alla sostituzione totale, entro il 2015,di tutte le lampade ad incandescenza ancora esistenti
con lampade CFL (fluorescenti compatte);
2) alla sostituzione, entro il 2020, delle restanti lampade alogene sempre con sorgenti CFL;
3) alla sostituzione, entro il 2020 di tutti gli elettrodomestici esistenti con elettrodomestici aventi
classe energetica A, A+, A++, A+++;
4) ad un uso responsabile degli apparecchi audiovisivi e dei personal computer nelle abitazioni
e negli uffici (eliminazione totale dello stand-by).
1-3-3 Riduzione delle emissioni del parco automezzi comunali
Per la riduzione delle emissioni di CO2 del parco automezzi comunali, la PAL prevede la messa
in atto delle seguenti azioni:
1) utilizzo prioritario, già dal 2012, degli automezzi esistenti dotati di alimentazione dual-fuel in
modalità GPL (n. 3 Fiat Panda con percorrenza totale di 13.000 km/anno);
2) sostituzione di due autovetture a benzina (quelle più vetuste) con due autovetture elettriche:
la prima nel 2014 e la seconda nel 2016;
3) sostituzione graduale, a partire dal 2013, ed in ragione della loro vetustà, delle autovetture
alimentate a benzina con autovetture a GPL o dual-fuel (in questo secondo caso, con utilizzo
prioritario del GPL);
1-3-4 Riduzione delle emissioni del ciclo RSU
Per la riduzione delle emissioni di CO2 del ciclo dei rifiuti, la PAL prevede la messa in atto delle
seguenti azioni:
1) ulteriore incremento, rispetto al piano in vigore, della raccolta differenziat: fino al 65% per il
settore domestico e fino al 25% per le “Attività”;
2) partecipazione diretta, in associazione con altri Comuni dell’area, ad iniziative di sviluppo e
potenziamento della rete di teleriscaldamento che utilizza il calore proveniente dalla
termodistruzione della frazione indifferenziata dei rifiuti prodotti sul territorio comunale.
1-3-5 Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
La PAL intende promuovere con decisione la produzione di energia da fonte rinnovabile tramite la
messa in atto delle seguenti azioni:
1) installazione di moduli fotovoltaici su tutte le coperture praticabili degli edifici pubblici;
2) coinvolgimento dei cittadini e degli operatori economici in un vasto programma di
installazione di moduli fotovoltaici sulle coperture degli edifici privati, sia residenziali che del
settore produttivo.
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Cap. 2
Interventi sull’involucro edilizio degli edifici pubblici
2-1 Analisi energetica ed ambientale
Dalle analisi di dettaglio svolte (si veda l’Allegato-II-2-1) risulta che gli edifici comunali, ed in
particolare gli edifici scolastici realizzati negli anni ’60-‘70 del secolo scorso, sono caratterizzati da
strutture perimetrali disperdenti con elevata trasmittanza termica.
I consumi termici specifici di tali edifici (vedasi Cap. 4 del Vol. 1), significativamente superiori di
quelli del settore residenziale, confermano la necessità di interventi urgenti su tali strutture.
Gli interventi già quantificati, e qui inseriti nelle azioni del PAES, riguardano:
1) gli edifici ubicati nel campus scolastico di Via Buozzi / Via Grandi, che, complessivamente,
registrano oltre la metà dei consumi di gas dell’intero parco edilizio comunale (307.000 Sm3
nel 2010), comprendenti:
• Scuola Polivalente;
• Scuola Elementare;
• Asilo e micronido;
• Scuola Media;
• Auditorium;
• Biblioteca;
• Palestra del Centro Sportivo.
2) la Scuola Elementare di Vighignolo (26.000 Sm3 di gas nel 2010);
3) la Ex Scuola Elementare di Seguro, oggi denominata Palazzo Associazioni (28.000 Sm3
di gas nel 2010).
Complessivamente, quindi, gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici comunali inseriti
nel PAES riguardano, in termini di consumi di fonti energetiche, poco più del 60% dei consumi
comunali.
Quanto alla tipologia, gli interventi prevedono:
• coibentazione di pareti perimetrali verticali (su tutti gli edifici);
• coibentazione delle coperture (su 4 edifici);
• coibentazione pavimenti (su un solo edificio);
• sostituzione serramenti esterni (su tutti gli edifici);
• sostituzione lucernari (su tre edifici);
• sostituzione porte esterne (su due edifici).
Il dettaglio degli interventi è riportato in Allegato-II-2-2. I risultati sintetici, in termini di riduzione
del fabbisogno termico utile e dei consumi di gas, sono riportati in Tab. 2-1, da cui risulta che le
misure previste sono in grado di ridurre i consumi di gas di circa 60.000 Sm3/anno,
corrispondente a circa il 20% dei consumi precedenti degli stessi edifici ed a quasi il 12% dei
consumi complessivi degli edifici comunali.
La successiva Tab. 2-2 riporta il programma degli interventi sugli edifici (in termini di risultati
attesi di riduzione del consumo di combustibile e delle emissioni di CO2).
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Si evidenzia:
• gli interventi previsti porteranno ad una riduzione di circa 134 t/a delle emissioni di CO2;
• i primi risultati sono previsti per l’anno 2013; il risultato pieno (situazione a regime) dovrebbe
essere già conseguito dal 2015.
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2-2 Analisi economica
L’analisi economica degli interventi qui descritti è svolta adottando il metodo del DCF (Discount
Cash Flow).
I flussi monetari in uscita (investimenti e costi operativi di gestione/manutenzione) ed i flussi
monetari in ingresso (risparmi conseguiti o ricavi da vendita di energia termica/elettrica prodotta)
vengono attualizzati, per l’intera vita tecnica dell’intervento, adottando un tasso di
attualizzazione del 5%.
I parametri di valutazione economica risultanti dall’analisi sono:
• il VAN (Valore Attuale Netto);
• il TIR (Tasso Interno di Redditività) ante imposte.
Il risultato dell’analisi è sintetizzato in Tab. 2-3, da cui risulta che l’intervento presenta una
redditività economica accettabile (TIR = 8,7%).
Il risultato ottenuto fa riferimento all’ipotesi di investimento a carico della PAL (per la quale l’IVA
costituisce un costo) e senza tener conto di sovvenzioni pubbliche di qualsiasi natura, avendo lo
scopo, detta analisi, di valutare la “redditività economica reale” dell’intervento stesso.
2-3 Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento / misura
La Tab. 2-4 sintetizza i dati essenziali dell’intervento proposto, sia sotto il profilo ambientale che
sotto quello economico.
La scheda evidenzia, inoltre, che l’investimento sarà realizzato a totale carico di una ESCO
(Energy Savig Company), in quanto rientrante nel Progetto BEI /Provincia di Milano.
In tal caso la redditività economica subirà un sicuro miglioramento per le seguenti ragioni:
• il Progetto BEI prevede l’erogazione di finanziamenti alla ESCO ad un tasso decisamente
vantaggioso;
• la ESCO fruisce delle agevolazioni fiscali di cui alla Legge finanziaria 2008 e successivi
aggiornamenti (detrazioni fiscali alle spese di riqualificazione energetica del patrimonio
edilizio esistente).
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La scheda di sintesi riporta anche le emissioni evitate cumulate attualizzate, sia nell’orizzonte
temporale del 2020 (748 t) che nel corso dell’intera vita utile dell’intervento (2.865 t).
Nella scheda di sintesi è poi proposto un altro parametro economico, finalizzato alla valutazione
della bontà dell’intervento sotto il profilo ambientale: il rapporto fra i costi totali attualizzati e le
emissioni evitate totali attualizzate. Tale parametro, espresso in €/t di CO2, è una misura
dell’efficacia degli investimenti ai fini della riduzione delle emissioni di CO2. Nella costruzione di
tale parametro, le riduzioni annue di CO2 sono attualizzate per “premiare” gli interventi che
producono risultati da subito e non solo nella prospettiva temporale del 2020.
Tale parametro potrebbe essere utilizzato per stilare una graduatoria utile per definire la priorità
di allocazione delle (scarse) risorse economiche disponibili.
Tuttavia tale parametro, è utile precisarlo, non rispecchia necessariamente la redditività
economica conseguita dal soggetto che effettua l’investimento (che baserà le proprie decisioni
essenzialmente sul valore del TIR), in quanto non tiene conto dei ricavi prodotti dall’iniziativa.
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Cap. 3
Interventi volti al controllo della temperatura interna degli ambienti
3-1 Analisi energetica ed ambientale
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I rilievi effettuati sistematicamente negli edifici pubblici e – a campione – negli edifici privati
residenziali, terziari e produttivi hanno evidenziato che la temperatura interna degli ambienti
riscaldati è, nel periodo invernale, quasi sempre mantenuta ad un valore superiore a quello
prescritto dalle norme (vedasi DPR-412/93 e successivi aggiornamento), e spesso, addirittura,
superiore alle usuali condizioni di confort.
Detto scostamento, poi, è risultato particolarmente marcato negli edifici pubblici, ed in particolare
negli edifici scolastici, ove non di rado sono state rilevate temperature fra i 24 e 25 °C. In alcuni
ambienti si è riscontrata la necessità di tenere gli infissi aperti per poter “regolare” la temperatura
ambiente!
La situazione evidenziata è, come noto, fonte di notevole spreco energetico. Tenendo conto che
nel periodo 2005÷2010 è stata registrata una temperatura media invernale di circa 9,0 °C (da cui
discendono i 2.004 GG medi nel medesimo periodo, con temperatura interna di 20 °C), risulta
che per ogni grado centigrado di incremento della temperatura interna si verifica un incremento
del 9% circa delle dispersioni degli edifici e quindi un pari incremento percentuale dei consumi di
combustibili e delle relative emissioni di CO2.
Con approccio conservativo, considerando la temperatura esterna media derivante dai Gradi
Giorno ex DPR-412/93 (2.549 °C g per il comune di Settimo Milanese, da cui Te-media = 6,1
°C), risulta che per ogni grado centigrado di incremento della temperatura interna si verifica un
incremento del 7,2% delle dispersioni degli edifici e quindi un pari incremento percentuale dei
consumi di combustibili e delle relative emissioni di CO2.
Per quanto sopra evidenziato, la PAL ritiene prioritario inserire nel PAES, prima di ogni altra
azione/intervento, una forte azione di sensibilizzazione, rivolta a tutti i settori, mirante al controllo
ed alla riduzione della temperatura ambiente nel periodo di riscaldamento.
Tale controllo/riduzione della temperatura ambiente potrà essere effettuata:
• tramite il termostato ambiente (esistente o da installare), nel caso di impianti individuali o
impianti recenti con distribuzione a zona;
• tramite l’installazione di valvole termostatiche sui corpi scaldanti, nel caso di impianti
centralizzati di vecchia concezione.
L’azione di informazione e sensibilizzazione sarà svolta tramite la redazione e la distribuzione di
opuscoli informativi di facile lettura e comprensione anche per i “non addetti ai lavori”, riportanti:
• una esaustiva esplicazione delle problematiche connesse agli effetti deleteri dei gas-serra;
• gli obiettivi che l’Amministrazione intende raggiungere entro il 2020 con l’adesione al Patto
dei Sindaci;
• il ruolo chiave dei cittadini nel raggiungimento dei suddetti obiettivi;
• gli interventi possibili negli edifici alla portata di tutti i cittadini e/o operatori;
• una stima del potenziale di riduzione dei vari interventi possibili negli edifici;
• una analisi economica di primo livello, atta a dimostrare la convenienza degli interventi
suggeriti.
La distribuzione dell’opuscolo sarà effettuata in concomitanza con eventi mirati, incontri con i
cittadini/operatori, incontri con gli allievi delle scuole.
La redazione dell’opuscolo è attualmente in corso. I contenuti di massima sono riportati in
Allegato-II-3-1.
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L’analisi energetica ed ambientale degli interventi volti alla riduzione della temperatura degli
ambienti riscaldati, distintamente per ciascun settore, è riportata in Allegato-II-3-2.
Le ipotesi poste a base delle valutazioni sono estremamente conservative, avendo assunto che
l’azione di sensibilizzazione consegua:
• la riduzione di un solo grado centigrado nel 50% degli ambienti residenziali e terziari;
• la riduzione di un solo grado centigrado nel 30% degli ambienti produttivi;
• la riduzione di un solo grado centigrado in tutti gli ambienti del settore pubblico.
Nella sottostante Tab. 3-1 è riportata la sintesi dei risultati, da cui risulta che, seppure adottando
ipotesi molto conservative, gli interventi volti alla riduzione della temperatura interna degli
ambienti riscaldati sono in grado di produrre consistenti risparmi di combustibili fossili e riduzione
delle emissioni di CO2: queste ultime sono stimate in circa 1.083 t/a nell’orizzonte temporale del
2020.
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3-2 Analisi economica degli interventi
Si ritiene che una quota consistente della riduzione delle emissioni indicate nella precedente Tab.
3-1, quella relativa agli impianti dotati di termostato ambiente (fra questi rientrano gli impianti
residenziali individuali, che, nel 2005 rappresentano il 50% dei consumi di gas per riscaldamento)
possa essere conseguita senza investimenti significativi. E’ sufficiente una maggiore sensibilità
del cittadino/utente per regolare il termostato ambiente di cui l’impianto già dispone.
Nel caso, invece, di impianti centralizzati tradizionali (praticamente quelli tutti esistenti nell’anno
base 2005), è necessario installare valvole termostatiche sui corpi scaldanti degli edifici per
poter realizzare il controllo della temperatura degli ambienti. Le problematiche ed i vantaggi
conseguibili con le valvole termostatiche sono riportate nell’opuscolo divulgativo di cui si diceva
prima.
L’analisi economica di questo tipo di intervento è effettuata con riferimento ad un edificio-tipo
residenziale (36 alloggi da circa 80 m2 ciascuno) dotato di impianto tradizionale con sola
regolazione climatica, che installa radiatori in ghisa dotati di vecchie valvole senza “testa
termostatica”. Il caso preso in esame costituisce la tipologia che richiede il maggior investimento
(circa 75 €/valvola), in quanto si rende necessaria la sostituzione dell’intero corpo valvola dei
radiatori.
Negli impianti di più recente realizzazione la maggior parte dei radiatori sono già predisposti per
l’installazione del solo comando termostatico; in questo caso il costo si aggira attorno alla metà
del caso precedente (30÷35 €/valvola).
In Tab. 3-2 è riportata la stima del minor consumo di gas dell’edificio in questione nel caso di
installazione delle valvole termostatiche su tutti i radiatori (36 x 5 = 180 valvole) ed ipotizzando, in
coerenza con l’analisi precedente, che si consegua la riduzione della temperatura ambiente di un
solo grado centigrado.
Risulta che l’intervento consente di risparmiare circa 2.500 Sm3/a di gas (-7,0%), con una
conseguente riduzione di 4.800 kg/a di CO2.
I termini economici dell’intervento sono illustrati in Tab. 3-3: questa misura consegue un TIR di
ben il 18%, quindi un tempo di ritorno attualizzato dell’investimento (PBP = Pay Back Period) pari
a 6,5 anni circa.
Il grafico annesso alla tabella illustra anche altri due scenari alternativi: rispettivamente con ΔTi =
1,5 e ΔTi = 2,0 °C. Si tratta di casi nient’affatto improbabili, anzi riscontrabili in molte situazioni. Si
rileva come la convenienza economica dell’intervento di installazione delle valvole termostatiche
aumenti rapidamente all’aumentare del ΔTi conseguito.
Lo stesso effetto migliorativo si ottiene nel caso di edifici di più recente costruzione, ove quasi
sempre sono presenti radiatori già dotati di valvola con “testa termostatica”.
L’analisi economica, anche in questo caso, è condotta senza tener conto degli sgravi fiscali di cui
godono questi interventi.
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3-3 Scheda si sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
La Tab. 3-4 sintetizza i dati essenziali dell’intervento proposto, sia sotto il profilo ambientale che
sotto quello economico.
La scheda riporta la stima degli investimenti complessivi necessari per l’installazione delle valvole
termostatiche negli edifici di Settimo, basata sulle ipotesi di cui al prospetto sottostante
(necessariamente coerenti con quelle che stanno alla base dei risultati di Tab. 3-1):
Si evidenzia che i valori del TIR e del VAN che compaiono nella scheda di sintesi si riferiscono ai
soli interventi che richiedono l’installazione delle valvole termostatiche, sotto l’ipotesi
(conservativa) che il 100% è di tipo tradizionale (radiatori senza predisposizione per la “testa
termostatica”).
Il costo unitario delle emissioni evitate (si riferisce invece alla totalità delle emissioni evitate: in
parte tramite il termostato ed in parte con le valvole termostatiche).
Anche in questo caso si è assunto che gli interventi nel settore pubblico vengano realizzati a cura
ed onere di una ESCO nel’ambito del Progetto BEI / Provincia di Milano, che ripagherà il proprio
investimento tramite i risparmi realizzati dall’intervento / misura..
Settore
Residenziale
Impianti individuali
Impianti
centralizzati
Produttivo
Terziario
Pubblico
Quota edifici
ove viene ridotta
la temperatura
interna
Interventi
con valvole
termostatiche
Interventi
con
termostato
ambiente
50%
50%
50%
100%
50%
0%
30%
50%
100%
70%
50%
50%
30%
50%
50%
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Cap. 4
Introduzione del servizio di teleriscaldamento sul territorio comunale
4-1 Il teleriscaldamento nel comune di Settimo: una idea che viene da lontano
L’Amministrazione comunale di Settimo attribuisce grande importanza strategica al servizio di
teleriscaldamento e, coerentemente con tale convinzione, si era già dotata, prima ancora
dell’adesione al Patto dei Sindaci, dello strumento pianificatorio indispensabile per l’introduzione
di questo servizio energetico sul territorio comunale.
Con Delibera di Consiglio del 16 marzo 2009, infatti, è stato approvato il “Progetto Guida del
sistema di teleriscaldamento al servizio dei comuni di Settimo Milanese e Cornaredo”.
Tale Progetto Guida – la cui sintesi è riportata negli Allegati-II-4-1, 2, 3 – prevedeva:
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1) la realizzazione di una rete ad acqua surriscaldata al servizio del territorio urbanizzato di
Settimo e del confinante territorio di Cornaredo;
2) la realizzazione di una centrale di cogenerazione “principale”, da ubicare nel sito della
esistente centrale termica dell’area industriale/terziaria Ex Italtel, comprendente, a regime, tre
turbogas in assetto cogenerativo da 10,3 MWt e 7,5 MWe ciascuno;
3) la produzione di acqua refrigerata nella stessa centrale termica, prodotta in parte tramite
gruppi frigo-assorbitori (GFA) alimentati dal calore recuperato dai cogeneratori, da destinare
alle utenze del sito Ex Italtel;
4) la cessione di una quota consistente dell’energia elettrica cogenerata alle utenze del
medesimo siti industriale/terziario, resa possibile dalla presenza di una “rete interna di
stabilimento”.
Fig. 4-1
Teleriscaldamento di Settimo-Cornaredo-Castelletto
Area interessata dal progetto e configurazione generale
Il sistema, in sostanza, si configurava, nella situazione di allora, come una iniziativa di trigenerazione di dimensioni ragguardevoli (in totale avrebbe installato: 31 MWt cogenerativi e 90
MWt da caldaie; 23 MWe; 75 MWf installati, di cui 20 MWf da GFA).
Oltre alla centrale “principale” del sito Ex Italtel, il Progetto Guida del marzo 2009 prevedeva una
seconda centrale, di dimensioni decisamente più contenute, da ubicare nella zona residenziale
sud del comune di Settimo. La centrale “Settimo Sud” prevedeva, a regime, l’installazione di tre
cogenetarori di tipo MAG (Motore Alternativo a Gas) per complessivi 4,254 MWt e 3,832 MWe,
oltre a tre caldaie da 6,0 MWt ciascuna.
La centrale “Settimo Sud” avrebbe alimentato una rete ad acqua calda limitata, appunto, alle
urbanizzazioni residenziali di Settimo Sud. La rete Settimo Sud trovava giustificazione – e trova
tutt’ora – nell’esigenza di avviare in tempi rapidi un primo lotto del servizio di teleriscaldamento, di
dimensioni contenute, ed intercettare le nuove cospicue edificazioni in procinto di essere
realizzate nell’area in esame. Era infatti evidente, allora come oggi, che la realizzazione del
sistema di teleriscaldamento “Settimo Centro” avrebbe richiesto, proprio per le sue dimensioni
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(ed anche per alcune incertezze – poi confermate - relative al destino dell’area Ex Italtel), tempi
non brevi. Circostanza, quella evidenziata, che avrebbe potuto costituire elemento critico per lo
sviluppo del nuovo servizio energetico sul territorio comunale.
L’avvio in tempi rapidi del primo lotto, la rete Settimo Sud appunto, voleva, poi, costituire un forte
segnale di concretezza da parte dell’Amministrazione Locale.
In Tab. 4-1 è riportata la consistenza dell’utenza teleriscaldabile individuata nei vari ambiti
territoriali interessati dal Progetto Guida del 2009.
4-2 Il ruolo del teleriscaldamento nel PAES di Settimo Milanese
L’adesione dell’Amministrazione comunale di Settimo al PAES, avvenuta nel luglio 2009, ha
avuto i seguenti effetti:
1) da una parte ha rafforzato le ragioni che avevano spinto la PAL a dotarsi del Progetto Guida
(il teleriscaldamento, è noto, costituisce un intervento di notevole efficacia ai fini della
riduzione delle emissioni di CO2);
2) dall’altra, ha spinto ad accelerare ulteriormente la realizzazione del primo lotto “Settimo Sud”;
3) infine, stante gli obiettivi ambizioni posti dal Patto dei Sindaci, ha spinto a rivedere il Progetto
iniziale (sia la “Rete Settimo Centro” che la “Rete Settimo Sud”) al fine di migliorarne
ulteriormente le prestazioni ambientali.
Nasce così, nel corso del 2011, sulla spinta del PAES, il nuovo Progetto Guida del sistema di
teleriscaldamento di Settimo Milanese (nel seguito, quando occorre distinguerlo dal primo, sarà
denominato “Progetto-Guida-PAES”).
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Nei paragrafi che seguono sono sintetizzate le peculiarità e differenze rispetto al progetto
originario approvato nel marzo 2009.
Stante gli obiettivi del PAES, limitati al territorio di Settimo, nei paragrafi che seguono viene
riporta l’analisi energetica, ambientale ed economica del progetto limitatamente alla “porzione”
relativa al territorio di Settimo Milanese; la porzione di impianto destinata a servire il territorio di
Cornaredo resta “oscurata” nella presente analisi, pur rimanendo ancora valida l’ipotesi di
“sistema di teleriscaldamento sovra-comunale”
4-3 Il sistema di teleriscaldamento “Settimo-Centro”
4-3-1 La rete: tracciato e consistenza
Nel Progetto-Guida-PAES la rete “Settimo Centro” non subisce, quanto a tracciato e
configurazione, alcuna variazione rispetto al Progetto Guida del 2009. Il tracciato è riportato nella
sottostante Fig. 4-2 (in colore rosso), che riporta anche, per meglio chiarire le rispettive aree di
sviluppo, il tracciato della rete “Settimo Sud” (tracciato in colore nero).
Si tratta di una infrastruttura di cospicue dimensioni, come risulta dalla consistenza riportata in
Tab. 4-2.
A differenza del Progetto-Guida-2009, che prevedeva una rete ad acqua surriscaldata, nella
versione aggiornata si è scelto di realizzare una rete ad acqua calda (Tmandata = 90 °C;
Tritorno = 60 °C).
Le ragioni principali di tale scelta sono le seguenti:
1) la rete ad acqua calda consentirà, in futuro, di utilizzare efficacemente altre forme di energia
diverse dalla cogenerazione: biomasse, geotermia, pompe di calore, solare termico;
2) l’esigenza di ottimizzare il progetto dal punto di vista ambientale, ha comportato l’abbandono
dei turbogas e il ricorso ai Motori Alternativi a Gas (caratterizzati da un rendimento elettrico
decisamente migliore), le cui prestazioni sono penalizzate nel caso in cui il recupero termico
(energia cogenerata) avvenga sotto forma di acqua calda.
Il programma realizzativo è illustrato visivamente in Fig. 4-3.
a) L’avvio delle realizzazioni è previsto nel 2014. Durante il primo anno sarà realizzato il feeder
di collegamento DN-500 tra la “Centrale Italtel” e la rete di distribuzione cittadina, nonché la
dorsale DN-300 che percorre il centro storico (Via Vittorio Veneto; Via D’Adda; Vie della
Libertà).
b) Nel corso del 2015 sarà realizzata la diramazione principale lungo la Via della Giletta, Via Di
Vittorio e Via Gramsci, nonché la tratta Via Leopardi – Via Cadore, destinata ad alimentare
le utenze poste nell’area a sud della Via Gramsci. Sarà inoltre completata la dorsale
interessante la parte terminale di Via della Libertà e le diramazioni verso le vie limitrofe.
c) Nel corso del 2016 la rete raggiungerà la frazione di Vighignolo e il quartiere denominato
“Villaggio dei Fiori”, posto a nord della Via Gramsci.
d) Nel 2017 sarà realizzata gran parte della “dorsale sud” lungo la Via Vittorio Veneto e la Via
Edison, nonché le diramazioni interessanti la zona industriale (vie Keplero, Darwin, Mercalli,
Assiano).
e) Nell’ultimo anno, il 2018, si prevede: da una parte il completamento della “dorsale sud” lungo
la Via Edison e, dall’altra, la posa di una seconda dorsale nella “zona industriale est”, quella
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di più recente metanizzazione , che, per tale ragione, è posta al termine del programma di
sviluppo del teleriscaldamento.
Fig. 4-2
Rete di teleriscaldamento di Settimo Milanese. Progetto Guida per PAES
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Fig. 4-3
Rete di teleriscaldamento di Settimo Milanese. Progetto-Guida-PAES.
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Programma realizzativo
4-3-2 L’utenza teleriscaldabile. Il programma di acquisizione.
Il tracciato ed il dimensionamento della rete prima illustrata sono stati definiti sulla base del
censimento puntuale dell’utenza teleriscaldabile esistente nel territorio di Settimo nel 2010. Il
nuovo censimento aggiorna quello del 2007, su cui si basava il Progetto Guida adottato nel 2009.
Il censimento, basato essenzialmente sull’anagrafica delle utenze gas, ha consentito di stimare
con buona approssimazione i fabbisogni termici di ciascun edificio.
Sono stati ritenuti “potenzialmente teleriscaldabili” tutti gli edifici dotati di impianto termico
centralizzato (appartenenti a qualunque settore: residenziale, produttivo, terziario e pubblico),
oltre agli impianti individuali al servizio di edifici ospitanti fino a tre nuclei familiari, purchè aventi
un consumo di gas almeno pari a 3.000 Sm3/anno.
Per contro, non sono stati ritenuti tele riscaldabili gli edifici multipiano dotati di impianti individuali
(edifici con oltre quattro unità immobiliari).
In Tab. 4-3 è riportato uno stralcio del censimento puntuale dell’utenza teleriscaldabile.
Nella successiva Tab. 4-4 è riportato il programma di acquisizione dell’utenza, basato:
• sul programma realizzativo della rete riportato in Fig. 4-3;
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•
e sull’ipotesi, riscontrata su esperienze confrontabili, che l’utenza che gravita su una data
tratta di rete si allaccia completamente entro i due÷tre anni successivi alla realizzazione della
tratta stessa.
L’avvio delle erogazione del calore è pertanto previsto entro il 2015 (circa il 20% dell’utenza, in
larga parte costituita dagli edifici produttivi-terziari del sito Ex Italtel, adiacente alla centrale
cogenerativa); la saturazione del bacino d’utenza dovrebbe ragionevolmente verificarsi giusto
nell’orizzonte temporale del 2020.
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4-3-3 La centrale di produzione dell’energia
La centrale di produzione dell’energia termica richiesta dalla rete di teleriscaldamento del
Progetto-Guida–PAES è concettualmente differente da quella prevista originariamente nel 2009.
In estrema sintesi:
1) la centrale di produzione dell’energia termica, nella versione “teleriscaldamento per PAES”, è
ancora di tipo cogenerativo, ma basata su motori primi tipo MAG e non più su turbine a gas
in ciclo semplice;
2) la produzione di energia frigorifera per il sito Ex Italtel è prevista tramite gruppi frigo a
compressione (GFC, di tipo a vite o centrifugo) condensati ad acqua di torre, da ubicare
presso i singoli edifici o gruppi di edifici contigui; nel Progetto Guida del 2009 l’energia
frigorifera era prevista prodotta centralmente, in larga parte tramite GFA alimentati tramite
energia termica cogenerata. La produzione centralizzata richiedeva, evidentemente, la
realizzazione di una rete di trasporto e distribuzione dell’acqua refrigerata verso i singoli
edifici del sito (nella denominazione ormai usuale: “rete di teleraffrescamento”, brutta
traduzione di “Distrct Cooling”).
Le nuove scelte sono, in termini sintetici, dettate dalle seguenti considerazioni.
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•
•
•
La scelta dei MAG, come già detto in precedenza, è connessa alla necessità di massimizzare
la riduzione di CO2 del Progetto, obiettivo divenuto prioritario con l’adesione della PAL al
Patto dei Sindaci. A parità di calore immesso nella rete di teleriscaldamento, infatti, i MAG
conseguono, grazie al loro rendimento elettrico decisamente più elevato rispetto ai turbogas,
una maggiori riduzioni delle emissioni di CO2.
La tecnologia dei GFA mal si concilia con i parametri di funzionamento dei MAG (temperature
dei fluidi termo vettori prodotti/utilizzati dalle due tecnologie).
Dal punto di vista ambientale, la tecnologia dei GFA monostadio non regge iI confronto con i
gruppi a compressione di grande potenza (come quelli previsti nel sito), che sono in grado di
raggiungere valori di COP anche superiori a 5÷6.
Stante le peculiarità del teleriscaldamento (crescita graduale dell’utenza), la configurazione di
centrale è ovviamente influenzata dal’andamento negli anni della potenza termica richiesta dalla
rete. Tale peculiarità impone infatti imposto il ricorso ad una configurazione modulare, con
potenza installata gradualmente crescente in relazione alla richiesta della rete.
A regime (dal 2019) la “centrale Italtel” è prevista costituita da (Fig. 4-4):
• quattro cogeneratori tipo MAG da 6,750 MWe e 6,000 MWt ciascuno;
• quattro caldaie di integrazione da 12,000 MWt ciascuna
La potenza complessiva installata sarà pertanto:
• potenza elettrica
27,0 MWe
• potenza termica in cogenerazione 24,0 MWt
• potenza termica delle caldaie
48,0 MWt
per un totale di 72 MWt.
Sempre nella situazione a regime, la potenza termica richiesta dalla rete risulta attorno ai 60
MWt; pertanto la riserva di potenza risulta di circa 12 MWt, sufficiente a far fronte (anche nelle
peggiori condizioni climatiche) al fuori servizio accidentale di due cogeneratori o di una caldaia di
integrazione.
La Tab. 4-5 riporta il programma di entrata in esercizio dei generatori installati in centrale.
Il programma realizzativo è, di conseguenza, anticipato di circa un anno rispetto all’entrata in
esercizio di ciascun generatore.
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4-3-4 L’analisi energetica
Il bilancio energetico del sistema di teleriscaldamento di Settimo è stato ricostruito con l’ausilio di
uno specifico software, sviluppato a tale scopo nell’ambito della Ricerca di Sistema Nazionale
(Progetto Game, Sottoprogetto Svalter).
Il modello adottato è in grado di ricostruire il bilancio del sistema utenza-rete-centrale a livello
orario, per ciascun anno dell’iniziativa. Il modello, dimostratosi decisamente affidabile nelle
previsioni, è stato utilizzato nell’ambito della pianificazione e progettazione preliminare di un gran
numero di reti in esercizio in Italia.
La sintesi del bilancio energetico, per ciascuno degli anni dal 2014 (primo anno di erogazione del
calore) al 2020, primo anno a regime, è riportata nella sottostante Tab. 4-6.
Si rileva che, a regime, circa il 60% del fabbisogno termico della rete è coperto da energia di
origine cogenerativa (circa 46 dei 79 GWht richiesti), mentre la restante quota è prodotta tramite
le caldaie di integrazione.
L’energia elettrica netta prodotta dalla centrale cogenerativa ammonta, una volta dedotti gli
autoconsumi del sistema, a poco meno di 50 GWhe.
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4-3-5 L’analisi ambientale
Il bilancio ambientale del sistema di teleriscaldamento consiste nel confronto:
• fra le emissioni di CO2 prodotte dalla centrale che alimenta la rete;
• e le emissioni che avrebbe emesso il Sistemi Energetico Sostituito (SES).
Il SES è a sua volta costituito:
• dal Sistema Termico Sostituito (TS): rappresentato dal parco caldaie degli edifici allacciati
alla rete di teleriscaldamento.
• dal Sistema Elettrico Sostituito (ES): costituito dalle centrali del Sistema Elettrico
Nazionale (SEN) che non produrranno più la quantità di energia elettrica netta immessa nella
Rete Elettrica Nazionale (REN) dalla centrale di cogenerazione “Settimo Italtel” che alimenta
la rete di teleriscaldamento in esame.
Il rendimento termico del sistema TS è ovviamente dato dal valore medio ponderale del parco
caldaie sostituito, investigato in dettaglio nel Volume-I del presente rapporto tecnico. I dati di
sintesi sono riportati nella sottostante Tab. 4-7.
Il rendimento elettrico del sistema ES è qui determinato assumendo che l’energia elettrica
cogenerata immessa in rete sostituisce energia di origine termoelettrica. E’ infatti ragionevole
assumere che, a parità di energia richiesta dalla rete nazionale, l’entrata in esercizio della
centrale cogenerativa “Settimo Italtel” non influenza la produzione nazionale da fonte rinnovabile
(idroelettrico, geotermoelettrico, fotovoltaico, eolico, biomassa) ma “spegne” una porzione di
centrale alimentata a combustibili fossili commerciali (olio e gas).
Le previsioni relative all’evoluzione del Sistema Elettrico Nazionale, ampiamente illustrate nel
citato Volume-I, portano ai valori riportati anch’esse in Tab. 4-7.
Si vuole rimarcare che le emissioni specifiche riportate in tabella comprendono quelle delle
centrali termiche cogenerative del SEN, che verosimilmente non saranno influenzate dalla
produzione elettrica della centrale “Settimo Italtel”. Stante il fatto che le centrali cogenerative del
SEN sono caratterizzate da emissioni specifiche sensibilmente inferiori a quelle delle centrali non
cogenerative (vedi dati TERNA), ne risulta che le emissioni evitate dall’energia elettrica immessa
nella REN dalla centrale “Settimo Italtel” sono in realtà maggiori di quelle indicate in tabella.
L’ipotesi conservativa qui adottata soddisfa il criterio generale indicato dal Patto dei Sindaci:
quello di non sopravvalutare, di volta in volta, la riduzione delle emissioni conseguenti alle misure
previste dalla PAL.
Il bilancio emissivo del sistema di teleriscaldamento “Settimo centro” è riportato in dettaglio, per
ciascun anno dal 2015 al 2020 in Tab. 4-8. Si rileva che, a regime (2020) il sistema consentirà
una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 13.200 t/a, valore che rappresenta il 30% delle
emissioni precedenti addebitabili al Sistema Energetico Sostituito.
Il bilancio ambientale a regime è poi rappresentato visivamente in Fig. 4-5. Lo schema,
costituente l’output visivo del modello di simulazione prima richiamato, conserva traccia della
configurazione del Progeto-Guida-2009: la presenza dell’utenza del comune di Cornaredo; la
produzione di energia frigorifera tramite GFA; una ipotesi di pozzo geotermico. Quest’ultima
alternativa costituisce una possibile variante migliorativa, ma ancora in fase di valutazione e
quindi non inserita nel Progetto-Guida-PAES. Una ulteriore rappresentazione grafica del bilancio
ambientale, di immediata comprensione, è riportata in Fig. 4-9.
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4-3-6 L’analisi economica
Come nei casi precedenti, anche l’analisi economica del Progetto Guida del sistema di
teleriscaldamento è svolta adottando il metodo del DCF (Discount Cash Flow).
In più, stante l’entità dell’investimento richiesto – ovviamente realizzato tramite risorse finanziarie
da reperire sul mercato dei capitali – per questo intervento/misura è svolta una verifica
dell’equilibrio finanziario.
L’analisi puntuale dei costi di realizzazione della rete e delle sottocentrali di edificio è riportata
nella già citata Tab. 4-2. In Tab. 4-9 è riportato il piano pluriennale degli investimenti necessari
per la realizzazione della rete e della centrale, conseguenza del programma realizzativo illustrato
nei paragrafi precedenti per le due tipologie di opere.
In sintesi risulta:
• investimento per la rete:
20,101 M€
• investimento per la centrale
26,489 M€
• investimento totale
46,590 M€
• previsione avvio delle opere
anno 2014
• previsione completamento delle opere
anno 2019
I ricavi di gestione sono costituiti:
• dalla vendita di energia termica all’utenza allacciata alla rete di teleriscaldamento (tariffe
differenziate per tipologia d’utenza, stabilite sulla base del “principio di indifferenza rispetto al
costo di produzione del calore tramite gas). A regime, questa voce rappresenta il 63% dei
ricavi totali).
• Dalla vendita (in via prioritaria) di energia elettrica alle utenze del sito Ex Italtel (che dispone
di una “rete interna di stabilimento” in grado di alimentare, tramite un unico punto di
immissione del’energia, tutti gli edifici del comparto produttivo-terziario);
• dalla vendita di energia elettrica ad un soggetto che svolge attività di trading (grossista);
• dai Titoli di Efficienza Energetica (TEE), fruibili per 15 anni dall’entrata in esercizio della
centrale cogenerativa.
I costi di gestione sono costituiti da:
• acquisto del gas per l’alimentazione della centrale (è la voce di gran lunga prevalente: quasi
l’80% dei costi totali);
• la full maintenance dei gruppi cogenerativi (circa il 10%);
• il personale di centrale ed il personale amministrativo (5%);
• altri costi operativi per il restante 5% (manutenzione rete, costi generali di struttura).
Il risultato dell’analisi è sintetizzato in Tab. 4-10, da cui risulta che l’intervento presenta una
redditività economica di sicuro interesse (TIR = 9,1%).
Nella successiva Tab. 4-11 è riportata la verifica dell’equilibrio finanziario, svolta sotto le seguenti
ipotesi:
• attivazione di sei linee di finanziamento a lungo termine, ciascuna relativa agli investimenti
previsti nei sei anni 2014÷2019;
• durata di ciascun finanziamento: 20 anni;
• tasso: fisso al 6,0% annuo;
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Si evidenzia che, nonostante il tasso ipotizzato risenta delle attuali difficoltà dei mercati finanziari,
il flusso di cassa netto diventa positivo già a partire dal 2019 ed il fabbisogno di capitale proprio è
limitato a poco meno di 5 M€.
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4-3-7 Scheda si sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
La Tab. 4-12 sintetizza i dati essenziali dell’intervento proposto, sia sotto il profilo ambientale che
sotto quello economico.
La scheda evidenzia, in particolare, che l’investimento sarà realizzato a totale carico di soggetti
privati, che saranno scelti dall’Amministrazione tramite procedura ad evidenza pubblica.
I costi a carico della PAL saranno limitati all’espletamento delle procedure ed al monitoraggio dei
risultati.
Le modalità suddette sono state già applicate – e sono divenute operative – nella realizzazione
della rete di teleriscaldamento “Settimo Sud”, come meglio si vedrà nel successivo capitolo.
Dalla scheda di sintesi emerge l’ottimo rapporto CO2 evitata / Investimento, che si attesta attorno
ai 150 €/t, nonché l’entità delle emissioni evitate entro l’orizzonte del 2020.
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4-3-8 Gli strumenti di intervento della PAL
Come già anticipato nel paragrafo precedente, la PAL intende realizzare l’intervento
“Teleriscaldamento Settimo Centro” tramite soggetti privati in possesso delle necessarie capacità
tecniche, organizzative e finanziarie, da affiancare alla propria azienda energetica.
La procedura ad evidenza pubblica porrà a gara la concessione, per la durata di 25 anni, dell’uso
del sottosuolo pubblico per la realizzazione della rete di teleriscaldamento nella configurazione
risultante dal Progetto Guida.
A fronte della suddetta concessione, il soggetto aggiudicatario della gara sarà tenuto:
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•
•
•
•
•
•
al rispetto della configurazione generale del sistema (centrale posta nel sito Ex Italtel, in
quanto destinata ad alimentare anche la rete del comune di Cornaredo; rete estesa all’intero
territorio urbanizzato del comune di Settimo);
al rispetto del programma realizzativo (opere da completare entro il 2019);
al raggiungimento degli obiettivi ambientali (riduzione non meno di 12÷13.000 t CO2 entro
l’anno 2020);
ad erogare calore alle utenze ad una tariffa non superiore al costo del calore prodotto tramite
gas;
a devolvere, al termine della concessione, le opere all’Amministrazione a titolo gratuito;
a consentire il monitoraggio puntuale di tutte le fasi del progetto.
4-3-9 Monitoraggio dei risultati
L’Amministrazione comunale effettuerà il monitoraggio continuo di tutte le fasi dell’intervento.
In particolare:
• in fase di progettazione e realizzazione, al fine di assicurare elevati standard qualitativi alle
opere e rigoroso rispetto dei tempi in vista dell’obiettivo di riduzione delle emissioni posto per
l’anno 2020;
• in fase di esercizio, al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle
emissioni. A tale scopo si ricostruirà il bilancio energetico-ambientale conseguito a
consuntivo, in ciascun anno a partire dall’avvio del’erogazione del calore alle utenze. Il
modello di bilancio sarà quello riportato in Tab. 4-6 (e visivamente in Fig. 4-5).
L’atto di concessione che regolamenterà i rapporti fra la Pubblica Amministrazione ed il soggetto
realizzatore/gestore del Servizio di teleriscaldamento prevederà precise e severe clausole
sanzionatorie a carico di quest’ultimo soggetto da applicare nel caso di non raggiungimento degli
obiettivi prefissati, o anche solo di ritardi nel raggiungimento di questi, quando questi si
configurano di entità tale da compromettere gli impegni assunti dall’Amministrazione con la
sottoscrizione del Patto dei Sindaci.
4-4 Il sistema di teleriscaldamento “Settimo-Sud”
4-4-1 La rete di distribuzione del calore ed il programma realizzativo
Coerentemente con le scelte fatte dall’Amministrazione, ed anche in vista degli obiettivi di
riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020, la fase realizzativa del sistema di
teleriscaldamento “Settimo Sud” è già stata avviata: alla fine del 2010 per quanto riguarda la rete,
e ad inizio 2011 per quanto riguarda la centrale (autorizzazione della Provincia di Milano
concessa nel gennaio 2011).
Nel Progetto-Guida-PAES la rete “Settimo Sud” non subisce alcuna variazione rispetto al
Progetto Guida del 2009. Il tracciato è riportato nella sottostante Fig. 4-7.
Come nel Progetto-Guida-2009, anche nella versione aggiornata si è scelto di realizzare una rete
ad acqua calda (Tmandata = 90 °C; Tritorno = 60 °C).
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La rete ad acqua calda consentirà, in futuro, di utilizzare efficacemente altre forme di energia
diverse dalla cogenerazione: biomasse, geotermia, pompe di calore, solare termico;
Il programma realizzativo è stato già avviato nel corso del 2010, per poter erogare calore, già dal
2012, alle nuove edificazioni in corso di realizzazione a ridosso della centrale. La conclusione
delle opere è prevista entro il 2014.
Fig. 4-7
Rete di teleriscaldamento di Settimo Milanese Sud. Progetto Guida per PAES
La consistenza della rete, di dimensioni decisamente più contenute rispetto a quella di “Settimo
Centro” (circa 8 km, a fronte dei 24 km della prima; diametro massimo DN-350, a fronte di DN500 della rete maggiore), è riportata nella sottostante Tab. 4-13.
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4-4-2 L’utenza tele riscaldabile ed il programma di acquisizione
Il tracciato ed il dimensionamento della rete prima illustrata sono stati definiti sulla base del
censimento puntuale dell’utenza teleriscaldabile esistente nell’area sottesa dalla rete. Il nuovo
censimento aggiorna quello del 2007, su cui si basava il Progetto Guida adottato nel 2009.
Nella già citata Tab. 4-3 è riportato uno stralcio del censimento puntuale dell’utenza tele
riscaldabile (la tabella riporta sia le utenze di Settimo-Centro che quelle di Settimo-Sud).
Nella successiva Tab. 4-14 è riportato il programma generale di erogazione del calore all’utenza,
basato sul programma realizzativo prima detto.
L’avvio delle erogazione del calore è previsto già dall’inizio 2012 (circa il 10% dell’utenza, in larga
parte costituita dagli edifici residenziali del “Comparto 167”, di nuova edificazione, posti a ridosso
della centrale cogenerativa; la saturazione del bacino d’utenza dovrebbe ragionevolmente
verificarsi nel 2015. Fatti salvi alcuni edifici posti alle estremità dei rami secondari di rete, che si
prevede di allacciare comunque entro il 2019.
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4-4-3 La centrale di produzione dell’energia
La centrale di produzione dell’energia termica richiesta dalla rete di teleriscaldamento “Settimo
Sud” è sostanzialmente identica a quella prevista originariamente nel 2009.
In sintesi: la centrale è di tipo cogenerativo, basata - come nell’ipotesi progettuale del 2009 - su
motori primi tipo MAG. L’unica differenza consiste nel fatto che il Progetto Guida del 2009
prevedeva due MAG da 1,416 MWe e 1,572 MWt ed un terzo MAG di taglia inferiore (1,000 MWe
e 1,110 MWt), mentre il Progetto-Guida-PAES prevede tre MAG di pari potenzialità (tutti da 1,416
MWe e 1,572 MWt).
Permane, in realtà, una ipotesi alternativa: quella di installare una pompa di calore ad alta
temperatura al posto del terzo MAG. Le valutazioni sono ancora in fase di affinamento/verifica e,
pertanto, questo scenario alternativo non viene qui preso in considerazione.
A regime (dal 2015) la “Centrale-Sud” è prevista installare (Fig. 4-8):
• tre cogeneratori tipo MAG da 1,416 MWe e 1,5720 MWt ciascuno;
• tre caldaie di integrazione da 6,000 MWt ciascuna
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La potenza complessiva installata sarà pertanto:
• potenza elettrica
4,248 MWe
• potenza termica in cogenerazione 4,716 MWt
• potenza termica delle caldaie
18,000 MWt
per un totale di 22,248 MWt.
Sempre nella situazione a regime, la potenza termica richiesta dalla rete risulta attorno ai 17÷18
MWt; pertanto la riserva di potenza risulta di circa 4÷5 MWt, sufficiente a far fronte (anche nelle
peggiori condizioni climatiche) al fuori servizio accidentale di tutti e tre i cogeneratori o di una
caldaia di integrazione.
Risalta il fatto che la potenza termica cogenerata nella centrale “Settimo Sud” è, in rapporto alla
potenza massima richiesta dalla rete, notevolmente inferiore alla quota di potenza cogenerata
nella centrale “Settimo Italtel”: in questa seconda centrale la sezione cogenerativa copre il 40%
della potenza massima richiesta (una quota che, nell’attuale scenario economico, rappresenta il
punto di optimum economico complessivo); mentre nella centrale “Settimo Sud” la sezione
cogenerativa copre solo il 28%. Il motivo di tale scelta risiede, come già accennato, nel fatto che
in futuro la rete Settimo Sud potrebbe essere alimentata anche dalla Centrale Italtel o - altro
scenario alternativo ancora in fase di valutazione - potrebbe rivelarsi economicamente
conveniente l’aggiunta di una pompa di calore da 1,0÷1,5 MWt nella centrale “Settimo Sud”.
La Fig. 4-9 riporta la planimetria dell’area di centrale, il lay-out del macchinario principale ed i
prospetti dell’edifico, tratti dal progetto definitivo ormai in avanzato stato di realizzazione.
La Tab. 4-15 riporta il programma generale di entrata in esercizio dei generatori installati in
centrale.
Il programma realizzativo è, di conseguenza, anticipato di circa un anno rispetto all’entrata in
esercizio di ciascun generatore.
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Fig. 4-9
Centrale cogenerativa “Settimo Sud”. Pianta e prospetti
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4-4-4 L’analisi energetica
Come per la rete di maggiori dimensioni, anche il bilancio energetico del sistema di
teleriscaldamento di Settimo Sud è stato ricostruito con l’ausilio di uno specifico software in grado
di ricostruire il bilancio del sistema utenza-rete-centrale a livello orario, per ciascun anno
dell’iniziativa.
La sintesi del bilancio energetico, per ciascuno degli anni dal 2012 (primo anno di erogazione del
calore) al 2020 è riportata nella sottostante Tab. 4-16.
E’ doveroso evidenziare che, a regime, solo il 46% circa del fabbisogno termico della rete è
coperto da energia di origine cogenerativa (circa 10 dei 22 GWht richiesti), mentre la restante
quota è prodotta tramite le caldaie di integrazione. E’ inevitabile concludere che la sezione
cogenerativa del sistema di teleriscaldamento “Settimo Sud” è, nella configurazione fin qui
descritta, ancora distante dal punto di ottimo energetico/economico. Necessitano, pertanto,
ulteriori “aggiustamenti”, anche in relazione allo sviluppo che subirà la rete di maggiori dimensioni
e alla possibilità di interconnettere le due reti previste sul territorio comunale di Settimo.
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Quanto all’energia elettrica netta prodotta dalla centrale cogenerativa, questa ammonta, una volta
dedotti gli autoconsumi del sistema, a circa 8,30 GWhe.
4-4-5 L’analisi ambientale
Il bilancio emissivo del sistema di teleriscaldamento “Settimo Sud”, elaborato sulla base dei
medesimi criteri illustrati in precedenza per la rete “Settimo Centro”, è riportato in dettaglio, per
ciascun anno dal 2012 al 2020 in Tab. 4-17.
Si rileva che, a regime, il sistema consentirà una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 2.126
t/a, valore che rappresenta il 23% delle emissioni precedenti addebitabili al Sistema Energetico
Sostituito.
Il bilancio ambientale a regime è poi rappresentato visivamente in Fig. 4-10. Lo schema, come
detto in precedenza, costituente l’output visivo del modello di simulazione prima richiamato.
La rappresentazione grafica riportata in Fig. 4-11 evidenzia immediatamente la differenza rispetto
ai risultati ambientali della rete “Settimo Centro”.
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4-4-6 L’analisi economica
L’analisi economica del sistema di teleriscaldamento “Settimo Sud” è stata svolta adottando i
medesimi criteri illustrati per la rete “Settimo Centro”.
L’analisi puntuale dei costi di realizzazione della rete e delle sottocentrali di edificio è riportata
nella già citata Tab. 4-13. In Tab. 4-18 è riportato il piano pluriennale degli investimenti necessari
per la realizzazione della rete e della centrale, conseguenza del programma realizzativo illustrato
nei paragrafi precedenti per le due categorie di opere.
In sintesi:
• investimento per la rete:
6,510 M€
• investimento per la centrale
7,178 M€
• investimento totale
13,688 M€
• previsione avvio delle opere
già avviate nel 2011
• previsione completamento delle opere
anno 2014
I ricavi di gestione sono costituiti:
• dalla vendita di energia termica all’utenza allacciata alla rete di teleriscaldamento (tariffe
differenziate per tipologia d’utenza, stabilite sulla base del “principio di indifferenza rispetto al
costo di produzione del calore tramite gas).
• dalla vendita di energia elettrica ad un soggetto che svolge attività di trading (grossista);
• dai Titoli di Efficienza Energetica (TEE), fruibili per 15 anni dall’entrata in esercizio della
centrale cogenerativa.
I costi di gestione sono costituiti da:
• acquisto del gas per l’alimentazione della centrale;
• la full maintenance dei gruppi cogenerativi;
• il personale di centrale ed il personale amministrativo;
• altri costi operativi (manutenzione rete, costi generali di struttura).
Il risultato dell’analisi è sintetizzato in Tab. 4-19, da cui risulta che l’intervento consegue un Tasso
Interno di Redditività pari al 6,6%.
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4-4-7 Scheda di sintesi e parametri di valutazione dell’intervento
La Tab. 4-20 sintetizza i dati essenziali dell’intervento proposto, sia sotto il profilo ambientale che
sotto quello economico.
La scheda evidenzia, in particolare, che l’investimento è a totale carico di soggetti privati.
I costi a carico della PAL saranno limitati all’espletamento delle procedure ed al monitoraggio dei
risultati.
Dalla scheda di sintesi emerge l’ottimo rapporto CO2 evitata / Investimento, che si attesta attorno
ai 290 €/t, nonché l’entità delle emissioni evitate entro l’orizzonte del 2020.
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4-4-8 Gli strumenti di intervento della PAL
Come già anticipato nel paragrafo precedente, la PAL ha scelto di realizzare l’intervento
“Teleriscaldamento Settimo Centro” tramite soggetti privati in possesso delle necessarie capacità
tecniche, organizzative e finanziarie.
La procedura ad evidenza pubblica ha posto a gara la concessione, per la durata di 25 anni,
dell’uso del sottosuolo pubblico per la realizzazione della rete di teleriscaldamento nella
configurazione risultante dal Progetto Guida.
A fronte della suddetta concessione, il soggetto aggiudicatario della gara sarà tenuto:
• al rispetto della configurazione generale del sistema;
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•
•
al rispetto del programma realizzativo (opere da completare entro il 2014);
al raggiungimento degli obiettivi ambientali (riduzione non meno di 2.000 t CO2 entro l’anno
2020);
• ad erogare calore alle utenze ad una tariffa non superiore al costo del calore prodotto tramite
gas;
• a devolvere, al termine della concessione, le opere all’Amministrazione a titolo gratuito;
• a consentire il monitoraggio puntuale di tutte le fasi del progetto.
Tutto quanto sopra sintetizzato è riportato in dettaglio nella Convenzione sottoscritta nel marzo
2010 tra l’Amministrazione Comunale di Settimo ed il soggetto privato aggiudicatario, di cui uno
stralcio è riportato nel prospetto sottostante (il testo integrale è riportato in Allegato-II-4-4).
4-4-9 Monitoraggio dei risultati
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L’Amministrazione comunale effettuerà il monitoraggio continuo di tutte le fasi dell’intervento.
In particolare:
• in fase di progettazione e realizzazione, al fine di assicurare elevati standard qualitativi alle
opere e rigoroso rispetto dei tempi in vista dell’obiettivo di riduzione delle emissioni posto per
l’anno 2020;
• in fase di esercizio (vedi stralcio della Concessione nel quadro sottostante), al fine di
verificare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni. A tale scopo si
ricostruirà il bilancio energetico-ambientale conseguito a consuntivo, in ciascun anno a partire
dall’avvio del’erogazione del calore alle utenze. Il modello di bilancio sarà quello riportato in
Tab. 4-17 (e visivamente in Fig. 4-10).
L’atto di concessioneo che regola i rapporti fra la Pubblica Amministrazione ed il soggetto
realizzatore/gestore del Servizio di teleriscaldamento prevede precise e severe clausole
sanzionatorie a carico di quest’ultimo soggetto da applicare nel caso di non raggiungimento degli
obiettivi prefissati, o anche solo di ritardi nel raggiungimento di questi, quando questi si
configurano di entità tale da compromettere gli impegni assunti dall’Amministrazione con la
sottoscrizione del Patto dei Sindaci.
Cap. 5
Utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento invernale: le pompe di calore
ad alta temperatura
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Fase 2 - Comune di Settimo Milanese