PRO TEZIONE
DAI CAMPI
ELETTROMAGNETICI
Istituto Internazionale di Ricerca
EUREKA
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PROTEZIONE DAI
CAMPI ELETTROMAGNETICI
La situazione
La comunità scientifica ha cominciato negli ultimi decenni a studiare i possibili effetti nocivi dei campi elettromagnetici (CEM). Anche l'Istituto di Ricerca EUREKA si è occupato della problematica dei CEM per cercare di
trovare soluzioni concrete ed efficaci volte a proteggere il vivente dall'azione dei CEM.
Il lavoro di EUREKA
Gli studi effettuati presso l'Istituto EUREKA hanno permesso di realizzare dei dispositivi ed un prodotto a base
omeopatica che fossero in grado di generare un processo di schermatura sul vivente.
Per verificare l'effetto schermante di questi dispositivi e del prodotto a base omeopatica realizzati da EUREKA
sono state allestite una serie di prove sperimentali.
Queste prove si sono articolate in cinque fasi:
FASE 1: Verifica del prodotto e della sagomatura a lemniscata (novembre - dicembre 2012). Con essa si
verifica l'azione di schermatura dall'azione dei CEM indotta dal cavo elettrico sagomato a "lemniscata" (con
dimensioni e proporzioni opportune) e verniciato con prodotto a base omeopatica (Repel CEM). Il filo elettrico "a
lemniscata" è stato posto in ingresso ad una bobina di cavo elettrico generante CEM, nella quale sono stati posti a
germinare e crescere i semi di kamut.
FASE 2: Comparazione degli effetti delle varie lemniscate (aprile - maggio 2013). Con essa si pone a confronto la capacità di schermatura dall'azione dei CEM di un cavo elettrico sagomato a "lemniscata" singola in confronto ad un cavo elettrico sagomato a "triplice lemniscata" (il cavo forma cioè tre lemniscate sovrapposte).
Entrambi i cavi sono impregnati con il prodotto a base omeopatica Repel CEM.
FASE 3: Prove con pianta di Dracena e granuli di argilla impregnati con prodotto a base omeopatica (Repel
CEM) (ottobre 2013 - febbraio 2014). Con essa si verifica l'azione schermante dall'azione dei CEM di granuli di
argilla espansa, opportunamente impregnati con un prodotto a base omeopatica (Repel CEM) allestito da EUREKA.
LA NASA E L'INQUINAMENTO INDOOR
L'inquinamento indoor è spesso peggiore, anche quando è più limitato, di quello esterno. Tra le mura domestiche
e in ufficio trascorriamo infatti, quasi sempre, molto più tempo e senza aree verdi e ricambi d'aria che attutiscano
l'impatto delle sostanze inquinanti sulla nostra
salute. Sia nel nostro appartamento che in ufficio ci sono tante sostanze chimiche non salutari per l'organismo, specialmente se inalate
ogni giorno per tante ore di seguito. Un aiuto
naturale contro l'inquinamento indoor ci
arriva dalle piante. Uno studio NASA ha
identificato che tra le piante antinquinamento da
appartamento più efficaci per purificare l'aria da
formaldeide, benzene e monossido di carbonio
primeggiano la Dracaena, il Ficus Benjamin, lo
Spatifillum, il Crisantemo, la Gerbera. In particolare la Dracena compacta purifica Benzene
(30%), Formaldeide(47,4%) e Tricloroetilene
(10,5%).
Fonte: NASA Study House Plants Clean Air - Zone10: http://www.minformo.it/9360/ambiente/inquinamento/piante-antinquinamentoda-appartamento-studio-dellanasa-svela-le-piu-efficaci.html ;
http://www.scribd.com/doc/1837156/NASA-Indoor-Plants ;
http://www.isprambiente.gov.it/files/progetti/qualitadellariaallegati.pdf
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Tali granuli vengono posti sotto l'apparato radicale di una pianta di Dracena, pianta che ha una naturale sensibilità
verso i CEM e che ha già in sé la capacità di proteggere l'ambiente in cui sta agendo un CEM. Con questa prova si
è inteso verificare la possibilità di potenziare tale capacità. La fonte inquinante scelta per questa fase è stata una
postazione da ufficio costituita da computer, stampante e monitor.
FASE 4: Prove su soggetti altamente elettrosensibili (gennaio 2014 - marzo 2014). Con essa si elencano i risultati dell'azione schermante di una pianta di Dracena potenziata dai granuli impregnati con il preparato a base omeopatica Repel CEM, dell'azione schermante dei singoli granuli valutati senza la pianta di Dracena e di un dispositivo
a triplice lemniscata schermante dai CEM riscontrata da soggetti particolarmente elettrosensibili.
FASE 5: Verifica mediante cristallizzazione sensibile dell’azione della Dracena potenziata su soggetto non
elettrosensibile (aprile 2014). Con essa si verifica l’effetto di alterazione indotto nel sangue dal WiFi e della riarmonizzazione conseguente all’esposizione alla Dracena potenziata.
Il problema dell'elettrosensibilità
Per elettrosensibilità si intende l'insieme di sintomi causati dall'esposizione a campi elettromagnetici a livelli
normalmente tollerati dalle altre persone. L'elettrosensibilità non è attualmente riconosciuta come malattia
dall'organizzazione mondiale della sanità, data la grande variabilità dei sintomi e la difficoltà a comprovare
scientificamente la relazione tra l'esposizione ai CEM e la comparsa dei sintomi. Molte associazioni di elettrosensibili sono attive affinché tale problema venga ufficialmente riconosciuto. In Svezia il Governo ha
riconosciuto l'elettrosensibilità come causa di invalidità funzionale. Ad essa è strettamente connesso anche il problema (parimenti non riconosciuto) della chemiosenL'AZIONE DEI
sibilità (sensibilità a particolari sostanze chimiche).
PRODOTTI DI EUREKA
I disturbi e gli effetti dei CEM
Si precisa che in ogni caso le
I disturbi provocati dai CEM interessano soprattutto strutture dell'occhio
soluzioni
realizzate da EUREKA
(cornea e cristallino), tessuti elettricamente eccitabili (sistema nervoso,
non inibiscono i CEM, anche perneuromuscolare e di conduzione cardiaca) e sistema ematopoietico.
ché,
se ciò avvenisse, le varie apparecÈ però necessario distinguere tra effetti sanitari acuti (o di breve periochiature elettriche cesserebbero di
do) ed effetti cronici (o di lungo periodo).
Gli effetti acuti sorgono conseguentemente ad esposizioni al di sopra funzionare. Tali soluzioni agiscono
di una certa soglia ed in genere sono legati a particolari situazioni lavo- nello schermare l'effetto dei CEM
sul vivente (piante, animali,
rative, mentre gli effetti cronici possono manifestarsi anche dopo lunuomo) non interferendo con il
ghi periodi di latenza come conseguenza di esposizioni a livelli bassi di
regolare funzionamento di
CEM per periodi prolungati. Quest'ultima è la situazione caratteristica degli
tutte le apparecchiature
ambienti di vita soprattutto nelle zone con alta diffusione della tecnologia
elettriche.
(cavi d'alta tensione, emittenti di telefonia mobile, elettrodomestici, computer,
telefoni domestici cordless, telefoni cellulari, sistemi wireless, ecc.).
I processi di interazione dei CEM con la materia biologica accertati sono fondamentalmente due:
a) induzione di correnti nei tessuti elettricamente stimolabili (nervi e tessuto nervoso, muscoli), per CEM
alle frequenze fino a circa 1MHz
b) cessione di energia con rialzo termico attraverso il rapido movimento oscillatorio di ioni e molecole d'acqua che sviluppano calore e riscaldamento per CEM a frequenze superiori a circa 10 MHz.
L'Istituto Nazionale di Scienze della Salute Ambientale degli Stati Uniti ha valutato i CEM a bassa frequenza come "possibili cancerogeni per l'uomo" e l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di
applicare, per la prevenzione dai possibili effetti di lungo periodo, il "principio cautelativo", ossia di adottare misure di tutela della popolazione fino a quando non ci sarà certezza scientifica degli effetti sulla salute
causati dai CEM.
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FASE 1: VERIFICA DEL PRODOTTO A BASE OMEOPATICA
E DELLA SAGOMATURA A LEMNISCATA DEL CAVO
Scopo della prova
Con questa prova si è inteso verificare gli effetti di schermatura del
prodotto a base omeopatica per schermare dai CEM (Repel CEM) e
della forma a lemniscata del cavo elettrico sul materiale biologico in
condizioni di esposizione continua di un CEM a bassa frequenza.
Individuato il prodotto a base omeopatica che maggiormente agisce
per ridurre gli effetti del CEM sul vivente, si tratta ora di abbinarlo ad
una forma specifica con cui configurare i cavi elettrici al fine di ottenere il massimo risultato finale. Da studi precedentemente eseguiti, la
forma scelta è quella della "lemniscata", o "otto armonico", opportunamente modificata.
Materiali e metodi
Bobine di filo elettrico: sono state allestite tre bobine di filo elettrico, del diaNelle varie prove i
metro di circa 10 cm e costituite da 15 giri di filo elettrico. Ognuna delle bobiparametri valutati sono
ne era collegata ad una stufetta elettrica della potenza di 2 kW. Le bobine
stati i seguenti:
costituivano l'ambiente circoscritto in cui era presente un CEM a bassa
o Percentuale di germinazione (%);
frequenza: entro le bobine il campo magnetico massimo misurato è stato
o Altezza media delle plantule (mm);
di 0,67 nT (nano-Tesla) mentre quello ambientale medio era di circa
o Massa delle plantule (g);
0,22 nT.
o Capacità Vitale (numero di germinati moltiplicati per l’altezza delle
Sono stati allestiti i seguenti campioni:
plantule).
Tesi 1 TESTIMONE: due ciotole di germinazione, non in bobina, cioè
fuori da zone interessate da CEM;
Il parametro Capacità Vitale (C.V.)
Tesi 2 TAL QUALE: una ciotola di germinazione, in bobina non imprederiva dal prodotto della percentuale
gnata con prodi germinazione per l'altezza
dotto
Repel
media delle plantule e fornisce
CEM;
un indice della vitalità espresTesi 4
Tesi 3
Tesi 2
Tesi 1
Tesi 3 REPEL
sa da ogni campione.
CEM: una ciotola di
germinazione, in bobina con
cavo in entrata non sagomato ed
entrambi (bobina e cavo) verniciati con prodotto Repel
CEM;
Tesi 4 REPEL CEM+LEMNISCATA: una ciotola di
germinazione, in bobina con filo in entrata sagomato a
lemniscata
ed
entrambi
(bobina e
cavo) verniciati
con prod o t t o
R e p e l
CEM.
Lemniscata di cavo elettrico: il cavo elettrico all'entrata
di una delle bobine è stato sagomato ad assumere la
forma di una lemniscata.
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CONCLUSIONI
Rispetto al TESTIMONE (Tesi 1), tutti i parametri considerati manifestano un decremento nei semi posti
a crescere in un CEM a bassa frequenza tal quale (Tesi 2).
Nella Tesi 3, ossia quando i semi vengono messi a germogliare entro un CEM in cui i fili che costituiscono la bobina siano stati verniciati con prodotto Repel CEM, si assiste ad un incremento di tutti i parametri considerati, suggerendo che tale prodotto determina un’azione di protezione dagli effetti inibenti la
crescita da parte dei
CEM.
Nella Tesi 4 tutti i
parametri considerati
manifestano inoltre un
ulteriore incremento
(rispetto alla Tesi 3)
quando all'utilizzo del
prodotto Repel CEM
si aggiunge la lemniscata di cavo in entrata alla bobina, anch'essa verniciata con il
prodotto a base omeopatica Repel CEM.
Questo suggerisce che
la forma a lemniscata potenzia l'effetto
protettivo del prodotto Repel CEM sui
sistemi biologici esposti ai CEM.
Da questa prima serie
di prove possiamo
quindi dire che il prodotto a base omeopatica Repel CEM ed il
cavo sagomato a lemniscata posto in
entrata all'impianto
elettrico,
possono
costituire dei validi
strumenti per limitare gli effetti nocivi
dei CEM a bassa frequenza sui sistemi
biologici, con il vantaggio di essere anche
molto economici e
quindi alla portata di
tutti.
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FASE 2: COMPARAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE VARIE LEMNISCATE
Scopo della prova
Comparare l'effetto del cavo elettrico disposto a lemniscata e dello stesso cavo disposto
a tre lemniscate. Tutti i cavi sono verniciati
con il prodotto a base omeopatica Repel
CEM.
Materiali e metodi
Bobine di filo elettrico: sono state allestite 4
bobine di filo elettrico, del diametro di circa
9 cm e di altezza 10 cm, costituite da 15 giri
di filo elettrico (foto 2). Ognuna delle bobine
è stata collegata ad un carico elettrico da 2
kW. Le bobine costituivano l'ambiente circoscritto in cui era presente un CEM a bassa
frequenza: entro le bobine il campo magnetico massimo misurato era di 2, 7 nT (nanoTesla) mentre quello medio ambientale era di circa 2,1 nT.
Sono stati allestiti i seguenti campioni:
Tesi 1 TESTIMONE: due ciotole di germinazione, non in bobina, cioè fuori da zone
interessate da CEM;
Tesi 2 CAVO DRITTO TAL QUALE: una ciotola di germinazione, in bobiNelle varie prove i
na non verniciata con prodotto Repel CEM;
parametri valutati sono
Tesi 3 CAVO DRITTO + Repel CEM: una ciotola di germinazione, in
stati i seguenti:
o Percentuale di germinazione (%); bobina con cavo in entrata dritto e verniciato con prodotto Repel CEM;
o Altezza media delle plantule (mm); Tesi 4 CAVO A LEMNISCATA 1 GIRO+Repel CEM: una ciotola
di germinazione, in bobina con cavo in entrata sagomato a lemniscao Massa delle plantule (g);
o Capacità Vitale (numero di germita con 1 giro e verniciata con prodotto Repel CEM;
nati moltiplicati per l’altezza delle
Tesi 5 CAVO A LEMNISCATA 3 GIRI+Repel CEM: una ciotola
plantule).
di germinazione, in bobina con cavo in entrata sagomato a lemniscata con tre giri e verniciata con prodotto Repel CEM.
Il parametro Capacità Vitale (C.V.)
deriva dal prodotto della percentuale Risultati
di germinazione per l'altezza
Sono state eseguite tre ripetizioni di questa stessa prova nelle stesse
media delle plantule e fornisce
condizioni ambientali ed i risultati di seguito esposti sono la media dei
un indice della vitalità espres- risultati di tutte e tre le ripetizioni.
sa da ogni campione.
CONCLUSIONI
Rispetto al TESTIMONE, tutti i parametri considerati manifestano un decremento nei semi posti a
crescere in un CEM a bassa frequenza (Tesi 2).
Nella Tesi 3 si assiste ad un incremento dei parametri di altezza delle plantule, massa e capacità vitale quando i semi vengono messi a germogliare entro un CEM in cui i cavi elettrici in entrata alla bobina
siano stati verniciati con prodotto Repel CEM, suggerendo che tale prodotto determina una sorta di
protezione dagli effetti inibenti la crescita da parte dei CEM.
Nella Tesi 4 altezza, massa e capacità vitale delle plantule manifestano inoltre un ulteriore incremen5
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to quando all'utilizzo del prodotto Repel CEM si aggiunge la lemniscata di cavo (1 giro e 3 giri) in
entrata alla bobina, anch'essa verniciata di Repel CEM.
Per quanto riguarda la capacità vitale nelle Tesi 4 e Tesi 5 non si osserva una differenza significativa tra
queste stesse Tesi, pur se entrambe mostrano un significativo recupero sia rispetto alla Tesi 2, ma anche
rispetto alla Tesi 3.
Il miglioramento del valore dei parametri di altezza e massa delle plantule che si osserva dalla Tesi 4
alla Tesi 5 suggerisce che la lemniscata a 3 giri di cavo possa determinare un ulteriore vantaggio
nella schermatura dai CEM rispetto alla lemniscata ad 1 giro di cavo, che già si dimostra in grado di
schermare l'effetto
dei CEM.
Questo suggerisce
ancora che la
forma a lemniscata (con 1 giro e
con 3 giri di cavo)
potenzia l'effetto
protettivo del
prodotto Repel
CEM sui sistemi
biologici esposti
ai CEM.
Da questa seconda
serie di prove possiamo quindi dire
che il prodotto a
base omeopatica
Repel CEM ed il
cavo sagomato a
lemniscata
(1
“giro” e 3 “giri”)
posto in entrata
all'impianto elettrico,
possono
costituire
dei
validi strumenti
per limitare gli
effetti nocivi dei
CEM a bassa frequenza sui sistemi
biologici, con il
vantaggio di essere anche molto
economici e quindi alla portata di
tutti.
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FASE 3: PROVE CON PIANTA DI DRACENA E GRANULI DI ARGILLA
IMPREGNATI CON PRODOTTO A BASE OMEOPATICA (Repel CEM)
Verificata la risposta del prodotto a base omeopatica e della lemniscata nella schermatura dai CEM, abbiamo svolto ulteriori prove volte a verificare l'azione protettiva di una pianta di Dracena e suo possibile potenziamento
mediante granuli impregnati con il prodotto a base omeopatica Repel CEM, oggetto delle prove precedenti.
La prova che presentiamo riguarda l'azione di schermatura dall'azione dei campi elettromagnetici (CEM) effettuata attraverso granuli di argilla espansa opportunamente e impregnati di un prodotto a base omeopatica allestito da EUREKA. Questi granuli sono stati
posti inferiormente all'apparato radicale di una pianta
di Dracena, pianta che ha una particolare sensibilità
naturale verso i CEM. La loro azione è stata testata sulla
germinazione di grano kamut. Come fonte inquinante
è stata scelta una postazione da ufficio costituita da
computer, stampante e monitor.
Situazione di partenza
La fonte inquinante è una postazione da ufficio costitui- Fig. 1
ta da un computer, un monitor ed una stampante.
Tale fonte inquinante è stata posizionata a livello di un dispositivo a sei braccia rotanti per la germinazione (Fig. 1).
Sulle braccia rotanti del dispositivo di germinazione, a distanza di 50 cm, 100 cm, 150 cm, 200 cm dalla fonte inquinante, sono state collocate ciotole di germinazione contenenti ognuna 50 semi di grano kamut Khorasan. Il dispositivo di germinazione ruotava per 12 ore al giorno per garantire una esposizione omogenea alla luce solare.
A 20 cm dall'uscita della porta seriale del computer, è stata posizionata una pianta di Dracena compacta (Fig. 2).
Sessioni della prova sperimentale
La prova sperimentale è stata organizzata in sessioni di germinazione e crescita dei semi di kamut, come di seguito
specificato:
Sessione 1: germinazione e crescita delle plantule di kamut in presenza di fonte inquinante (CEM tal quale);
Sessione 2: germinazione e crescita delle plantule di kamut in presenza di fonte inquinante (CEM) ed in presenza di
una pianta di Dracena tal quale;
Sessione 3: germinazione e crescita delle plantule di kamut in presenza di fonte inquinante (CEM) ed in presenza di
una pianta di Dracena con 4 granuli (da 3-4 mm) di argilla espansa posti sotto le radici ed impregnati con preparato Repel CEM.
Commento Grafico 1
I dati suggeriscono che la presenza di una pianta di Dracena alla distanza di 20 cm dalla fonte di inquinamento
da CEM possa determinare un cambiamento delle condizioni ambientali tale
da ridurre gli effetti negativi di tale
inquinamento sulle plantule di kamut
posizionate a 50 cm dalla fonte di
CEM.
Questo miglioramento delle condizioni ambientali aumenta ulteriormente
quando alla Dracena vengono
aggiunti 4 granuli di argilla espansa
impregnati con prodotto Repel CEM
(variazione percentuale della C.V.
rispetto al Campione Controllo rispetti7
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vamente di -4,2% e di +7,2%) sotto le radici.
Commento Grafico 2
Questi dati suggeriscono che la presenza di una pianta di Dracena alla distanza di 20 cm dalla fonte di inquinamento
CEM, possa determinare un cambiamento delle condizioni ambientali tale
che anche per i campioni posti a 100
cm dalla fonte dei CEM si osserva
una riduzione degli effetti negativi
dell'inquinamento evidenziata da un
incremento della variazione percentuale
della C.V. sia quando si utilizza una
Dracena tal quale che quando alla pianta di Dracena vengono aggiunti 4 granuli di argilla espansa impregnati con
prodotto Repel CEM (rispettivamente di +6,5% e di +22,2%).
Grafico d’insieme delle tre sessioni
Riteniamo utile presentare un grafico che rappresenta in modo sintetico i vari risultati.
Dal grafico emerge con chiarezza l'effetto dei CEM tal quali, un primo effetto migliorativo apportato dalla pianta
di Dracena tal quale, e l'effetto maggiorato portato dalla pianta di Dracena potenziata con i granuli a base omeopatica di EUREKA.
CONCLUSIONI
Fig. 2
I risultati di questa prova sperimentale,
pur se preliminari, suggeriscono che è possibile
schermare l'organismo vivente vegetale
dagli effetti negativi dell'inquinamento indoor
da CEM utilizzando piante di Dracena poste in
vicinanza della fonte di CEM.
Le capacità di tale pianta di risanare l'ambiente
possono essere inoltre potenziate
dall'utilizzo dei granuli di argilla
impregnati con il prodotto Repel CEM
e collocati sotto le radici della pianta stessa.
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FASE 4: PROVE SU SOGGETTI ALTAMENTE ELETTROSENSIBILI
Premessa
Nel caso di azione sull'organismo umano non ci è possibile accedere a valutazioni degli effetti dei CEM tramite
parametri "scientifici" come effettuato nella prima prova con il kamut (numero germinati, altezza piante, Capacità
Vitale). Nel caso di soggetto umano le valutazioni sono di carattere soggettivo, ossia il soggetto "dichiara" le sensazioni che prova. Nel nostro caso il soggetto è una persona altamente elettrosensibile (ed anche chemiosensibile) dotata di particolare capacità di valutazione di questi effetti. Come si vedrà seguendo il decorso delle prove, i
risultati con la Dracena sono stati identici rispetto alla prima prova su grano kamut.
SONO S TATE EFFETTU ATE LE SEGUENTI PROVE:
PROVA 1: Dracena con granuli impregnati di Repel CEM con fonte inquinante della potenza di 100 Watt;
PROVA 2: Granuli impregnati di Repel CEM (senza Dracena) con fonte inquinante della potenza di 100 Watt;
PROVA 3: Dracena con granuli impregnati di Repel CEM con fonte inquinante della potenza di 2000 Watt;
PROVA 4: Dispositivo schermante a triplice lemniscata con fonte inquinante della potenza di 1000 e 2000 Watt.
PROVA 1: DRACENA CON GRANULI E UTILIZZATORE DA 100 WATT
Situazione di partenza
La fonte inquinante considerata è un telefono fisso Gigaset GL500A, non in chiamata. Potenza del trasformatore
100 Watt. Tale telefono non veniva mai utilizzato dal soggetto elettrosensibile in quanto normalmente non ne sopporta nemmeno l'accensione.
La distanza tra il soggetto e il trasformatore è di 2,5 metri. Il soggetto è seduto su un divano e la presa elettrica in
cui è inserito il trasformatore è a circa 1,2 metri di altezza.
Attraverso test kinesiologico (*) si verifica che, in media, tale apparecchiatura telefonica (ed in particolare il trasformatore) toglie al soggetto il 20% di forze.
Si precisa che normalmente il soggetto percepisce un forte disturbo da questa apparecchiatura sperimentando un malessere fisico di tipo "opprimente".
Effetto della pianta di Dracena "tal quale"
a) sul plesso solare: Ponendo in corrispondenza del plesso solare del soggetto una
pianta di Dracena "tal quale"avente circa 23 cm di altezza e circa 20 cm di diametro della chioma, senza alcun granulo di potenziamento, il soggetto avverte un
immediato beneficio a livello fisico. La protezione viene valutata attorno al 95%.
Non vengono riscontrati altri effetti.
b) a 1 metro di distanza: Ponendo la stessa pianta di Dracena a 1 metro di distanza dal soggetto la protezione
percepita scende al 20%.
Dracena potenziata con granuli EUREKA
Il test viene ripetuto con una Dracena pressoché di pari dimensioni (altezza 25 cm e diametro della chioma 22
cm) (**) sotto le cui radici sono stati posti 4 granuli impregnati con il preparato a base omeopatica Repel CEM
realizzato da EUREKA.
a) sul plesso solare: Tale Dracena con 4 granuli, sempre posta sul plesso solare del soggetto, protegge al 100% e
inoltre viene percepita, a detta del soggetto, anche un'azione di riarmonizzazione su tutti i corpi, azione che viene
stimata intorno al 30% come media generale fra le varie articolazioni dell'essere umano (fisico, animiche e spiri(*) Il test muscolare kinesiologico valuta la capacità del sistema nervoso (base delle funzioni psichiche) di controllare
in maniera equilibrata l'azione di un muscolo, offrendo o meno una effettiva stabilità dell'arto a fronte della pressione
così applicata. Tale risposta varia direttamente in funzione del fattore con cui la persona si confronta in quel momento,
e consente così fra l'altro di rilevare in tempo reale l'eventuale stress manifestato dalla persona nei confronti di quel
fattore specifico, fattore che può essere di tipo strutturale, biochimico, emozionale ed energetico. Il risultato di tale test
non viene attualmente riconosciuto dalla medicina "ufficiale".
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tuali).
b) a 1 metro di distanza: La stessa Dracena con 4 granuli, se posta a 1 metro di distanza in posizione intermedia
tra la fonte inquinante e il soggetto, scherma al 95%.
c) a 1,5 metri di distanza: La stessa Dracena con 4 granuli, se posta a 1,5 metri scherma al 90%.
d) a 2 metri di distanza: La Dracena con 4 granuli posta a 2 metri di distanza dal soggetto.
Degno di nota è il fatto che il soggetto ci ha contattato la settimana seguente alle prove, riferendoci che ha potuto
effettuare una telefonata di ben 40 minuti, mentre solitamente si sentiva male dopo il primo minuto di telefonata.
CONCLUSIONI
Come conclusione di questa prova abbiamo constatato che il limite del raggio di azione
per una pianta di Dracena delle dimensioni citate, con 4 granuli potenziatori posti sotto l'apparato radicale,
è di 1,5 metri e ciò è in linea con quanto già sperimentato con il grano kamut.
PROVA 2: GRANULI E UTILIZZATORE DA 100 WATT
Lo scopo ora è di valutare l'effetto schermante dei singoli granuli impregnati di Repel CEM sviluppato da EUREKA senza la sinergia con la pianta di Dracena, in presenza della stessa fonte inquinante della prova precedente.
Sono stati provati:
a) 100 granuli esposti all'aria alla distanza di 2 metri dal soggetto (protezione
attorno al 90%);
b) 100 granuli chiusi in un sacchetto di plastica a 1,5 metri dal soggetto (protezione attorno al 100%);
c) 100 granuli chiusi in un sacchetto di plastica a 2 metri dal soggetto (protezione attorno al 95-100%);
d) 5 granuli esposti all'aria a 2 metri dal soggetto (protezione attorno al 96,5%);
e) 5 granuli esposti all'aria a 2,5 metri dal soggetto (protezione non sufficiente);
f) 8 granuli esposti all'aria a 2,5 metri dal soggetto (protezione attorno al 98%);
g) 10 granuli esposti all'aria a 2 metri dal soggetto (protezione attorno al 99%).
PROVA 3: DRACENA CON GRANULI E UTILIZZATORE DA 2000 WATT
Si accende il forno elettrico per una potenza sviluppata di 2000 Watt. Il soggetto non aveva mai utilizzato tale
forno in quanto non ne sopporta il CEM. La distanza del forno elettrico dal soggetto è circa 3,5 metri. Viene valutata l'azione della Dracena potenziata con i granuli variando la distanza della Dracena dal soggetto e la quantità di granuli posti sotto le sue radici.
a) Dracena con 4 granuli posta a 1 metro di distanza dal soggetto (protezione attorno al 50%).
b) Dracena con 4 granuli posta a 0,5 metri di distanza dal soggetto (protezione attorno al 70%).
c) Dracena con 4 granuli posta di fronte al plesso solare (protezione attorno al 90%).
d) Dracena con 10 granuli posta di fronte al plesso solare (protezione attorno al 100%).
e) Dracena con 10 granuli posta a 50 cm dal soggetto (protezione attorno al 100%).
f) Dracena con 10 granuli posta a 1 metro dal soggetto (protezione attorno al 97%).
g) Dracena con 10 granuli posta a 2 metri dal soggetto senza ostacoli intermedi (protezione attorno al 85%).
h) Dracena con 12 granuli posta a 2 metri dal soggetto senza ostacoli intermedi (protezione attorno al 95%).
È da evidenziare che il soggetto ha riscontrato una maggior sensazione di benessere con un minor numero di granuli (circa 8-10) e la pianta più vicina (a 1-1,5 metri).
(**) Le due piante all'origine erano di pari dimensioni. L'aggiunta del granulo sotto una di esse (l'atra funge da testimone) ha avuto un effetto "vitalizzante" sulla Dracena stessa.
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PROVA 4: DISPOSITIVO SCHERMANTE E UTILIZZATORE DA 2000 WATT
Avendo riscontrato nelle fasi 1 e 2 della sperimentazione sia l'effetto positivo del prodotto Repel CEM che della
sagomatura del cavo a triplice lemniscata, EUREKA ha realizzato un particolare dispositivo per la schermatura
dai CEM. All'interno di questo dispositivo è posto un cavo elettrico sagomato a triplice lemniscata. Il cavo e lo
speciale conglomerato con cui è realizzato il dispositivo sono impregnati di Repel CEM.
Questo dispositivo è stato ideato per essere collocato a monte delle apparecchiature elettriche in modo da annullare l'effetto della loro emissione elettromagnetica sul
vivente. L'azione di protezione stimata è fino a 7 kW.
Una ulteriore prova ha riguardato questo speciale dispositivo schermante da inserire lungo il cavo di alimentazione
dell'apparecchiatura elettrica e alimentante una stufa da
1-2 kW.
Anche in questo caso il soggetto era particolarmente elettrosensibile.
La stufa elettrica regolabile a due potenze (rispettivamente
1000 e 2000 Watt) è stata accesa alla prima potenza
(1000 Watt) e posta a 5 metri di distanza dal soggetto.
Il disturbo riscontrato è valutabile tra il 60 e il 90%.
È stato poi collegato alla stufa il dispositivo schermante lungo il cavo.
Si è riscontrato che le emissioni elettromagnetiche delle stufa sono state schermate e che la protezione oscillava tra il 96 e il 100%.
La stufa è stata poi portata alla seconda potenza (2000 Watt). La protezione in questo caso oscillava tra il 94 e
il 96%.
La stufa è stata poi avvicinata a 2 metri dal soggetto, mantenendo collegato il dispositivo schermante lungo il
cavo e viene accesa alla potenza di 1000 Watt. Il livello di protezione è rimasto uguale a quando la stufa era a 5
metri di distanza. Anche alla seconda potenza (2000 Watt), a 2 metri di distanza dal soggetto, i valori precedenti
sono rimasti invariati.
FASE 5: VERIFICA MEDIANTE CRISTALLIZZAZIONE SENSIBILE
DELL’AZIONE DELLA DRACENA POTENZIATA
SU SOGGETTO NON ELETTROSENSIBILE
Nella continua ricerca di metodiche atte a rendere manifesto l'azione dei CEM, abbiamo utilizzato anche la cristallizzazione sensibile. Questa metodica permette di evidenziare le forze sottili presenti in un organismo. La tecnica prevede di far interagire alcune gocce di sangue del soggetto da esaminare con del cloruro di rame e dell'acqua. Il tutto viene posto in cabina climatizzata fintanto che la componente liquida sia del tutto evaporata e quindi
rimane un residuo formato dai cristalli di rame disposti secondo una specifica immagine la quale, opportunamente interpretata, ci permetto di cogliere in modo qualitativo il quadro clinico del soggetto.
Piastra 1: Soggetto "sano", femmina, 33 anni, esposizione a solo WiFi (piastra N015-B/14)
Dalla lettura della piastra si deduce che l'esposizione dell'organismo umano a CEM prevalentemente ad alta frequenza ad una distanza di circa 1,0-1,5 metri dalla sorgente WiFi per un tempo di circa 40 minuti, determina in
esso una esaltazione delle forze fisiche della “frantumazione-disgregazione", visibile nel centro di cristallizzazione in alto a destra, e delle forze fisiche del calore estinguente (forze dell'"appassire-sdivenire", visibile nel
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centro in basso a destra). Questi due centri determinano una dinamica di dualismo/contrapposizione.
I gesti dei cristalli che si dipartono dai due centri si dirigono, incontrandosi ed affiancandosi a livello della metà
orizzontale della piastra di cristallizzazione, "a riempire" appieno rispettivamente le aree delle forze fisiche di
gravità e tenebra e delle forze della sottonatura del magnetismo ed elettricità.
Questo quadro quindi suggerisce che le forze fisiche di frantumazione e calore estinguente esaltate dal CEM ad
alta frequenza portino l'organismo, con tutti i suoi processi, verso il mondo della gravità-tenebra, caratterizzati
dall'appesantimento e dalla tendenza alla sclerosi e alla rigidità dei processi vitali.
Piastra 1 - Soggetto esposto ai CEM del WiFi.
Si notano i due centri di formazione contrapposti e il
loro fluire verso sinistra in direzione delle forze dell’elettromagnetismo, della sclerosi e della rigidità.
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per la lettura dlla Piastra 1
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Piastra 2 - Soggetto esposto ai CEM del WiFi
ed alla Dracena potenziata.
Si forma un unico centro (forze dell’Io), in relazione alle
forze dell’etere di Luce (discernimento e coscienza).
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Mappa di lettura delle forze della Vita.
per la lettura dlla Piastra 2
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Piastra 2: Soggetto "sano", femmina, 33 anni; esposizione contemporanea a WiFi ed a
Dracena potenziata (piastra N015-C/14)
Dopo un'esposizione della durata di circa 40-50 minuti all'azione della Dracena potenziata con granuli
impregnati di prodotto schermante dagli effetti dei CEM (alla distanza di circa 1 metro dalla pianta), l'organismo, pur continuando ad essere esposto all'azione dei CEM del sistema WiFi (sempre alla distanza di
circa 1,5 metri dal soggetto) non evidenzia più la condizione di dualismo e contrapposizione riscontrata
nel caso precedente (esposizione esclusiva al WiFi). In questo caso, infatti, nella piastra di cristallizzazione
non si evidenziano più gesti di cristalli relativi alle forze fisiche di frantumazione.
Si evidenzia invece un unico centro di cristallizzazione collocato ora in ambito dell’etere di Luce (visibile in basso a sinistra), con cristalli fini e ben ordinati.
Questo centro di cristallizzazione rappresenta le forze fisiche di Tenebra che si pongono in movimento, convertendosi in forze eteriche, in particolare di etere di Luce.
Questo quadro suggerisce che nell'organismo l'azione della Dracena potenziata, pur in presenza di CEM
ad alta frequenza, stimola i processi relativi all'etere di Luce, ossia le forze che sostengono la consapevolezza, la chiarezza, il discernimento e quindi della coscienza.
CONCLUSIONE GENER ALE
DELLE PROVE
A conclusione delle prove presentate
possiamo constatare che i vari metodi di indagine,
quello "scientifico-oggettivo" mediante test su grano kamut,
quello "scientifico-soggettivo" mediante percezione diretta del soggetto
umano e quello “scientifico sottile”, ossia la cristallizzazione sensibile,
hanno prodotto risultati concordi,
supportando il fatto che
le metodiche sviluppate da
EUREKA
per schermare dall'azione dei CEM
proteggono adeguatamente il vivente senza
peraltro interferire nel corretto funzionamento
dell’apparato utilizzatore
(computer, telefono, forno, stufa)
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PER PROTEGGERSI ANCHE ALL’ESTERNO
EUREKA realizza anche delle medaglie in cui forma, materiale e impregnazione concorrono
alla protezione delle persone anche nei luoghi pubblici o dove non è possibile usufruire
della Dracena o del dispositivo schermante.
Le prove fino ad ora effettuate tramite
test kinesiologico hanno dato esito positivo. La posizione ideale è in corrispondenza del plesso solare.
Queste medaglie sono disponibili da
maggio 2014.
Il diametro è di 69 mm ed il materiale
è alluminio anodizzato oro.
Il peso è di pochi grammi.
EUREKA
Istituto Internazionale di Ricerca per un’Alta Qualità della Vita
svolge attività di consulenza e progettazione nei seguenti settori:
AGRICOLTURA ECOCOMPATIBILE
ARIDOCOLTURA
DEPURAZIONE E VITALIZZAZIONE DELL’ACQUA
DISINQUINAMENTI DI
TERRENI ED ACQUE
ALLONTANAMENTO
DI ANIMALI O VEGETALI PROBLEMATICI
O PARASSITARI
PARCHI E GIARDINI
ORGANISMI AGRICOLI
TRASFORMAZIONE E
CONSERVAZIONE ALIMENTI
VETERINARIA
ALLEVAMENTO
E STALLE
ARREDAMENTO
ARMONIZZANTE
LA CASA
EDILIZIA ECOLOGICA:
COSTRUZIONE E
RISTRUTTURAZIONE DI
EDIFICI IGIENICO-TERAPEUTICI
IL TUTTO MEDIANTE L’UTILIZZO DI PRODOTTI A BASE OMEOPATICA
E LO STUDIO DI FORME O DISPOSITIVI DI PROPRIA IDEAZIONE E REALIZZAZIONE
EUREKA p.s.coop a r.l. via Cavalcavia, 6 - 33033 Codroipo (Udine) -Italy
Tel./fax (+39) 0432 905724 http://dimensione-eureka.it [email protected]
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In copertina: dispositivo a braccia rotanti per mantenere l’illuminazione costante
durante le prove di crescita delle plantule. Al centro la postazione “ufficio”
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Depliant-PROTEZIONE-CEM-EUREKA-08-04-2014