In Municipio di Savona, Atti del Consiglio Comunale (anno VII 1891-1892),
sessione ordinaria e straordinaria d’autunno 1891 a primavera 1892, Savona,
tipografia D. Bertolotto e C., 1892, pag. 517:
Consiglio Comunale di Savona n° 50:
seduta straordinaria di sabato 25 giugno 1892
nella sala consigliare del palazzo civico di Savona.
Sotto la presidenza del sindaco signor Cassinis [cav. Arch. Gio Batta]; presenti i
consiglieri signori: Grasso, Castellano, Magliano, Cortese, Oxilia, Zunini, Canepa,
Migliardi e Carlevarini. Coll’assistenza del Segretario Comunale infrascritto
[Agostino Bruno]. Risultano assenti dal Comune i cons. Boselli e Corsi.
[A pag. 527] n° 217 [data e presenti sopra] Onoranze a Cristoforo Colombo
Il cons. Berlingeri dice come sia avvertito che vi è nell’atrio del palazzo [comunale]
una dimostrazione popolare, originaria dalla notizia della scoperta di un
documento riguardante Cristoforo Colombo. Chiede informazioni al Sindaco
circa l’esistenza ed il valore del documento di cui si tratta.
[A pag. 528] Il Sindaco cede la parola al Segretario capo [Agostino Bruno], il quale
spiega al Consiglio che il prof. D. [don] Francisco R. [Rafael] De Uhagon
pubblicava testé a Madrid un suo studio colombiano sotto il titolo: “La Patria del
Colon” [cognome di Colombo in Spagna] dal quale risultano alcuni documenti
interessanti, ricavati dall’archivio segreto di Madrid. E questi documenti
consistono, nelle dichiarazioni giuridiche fatte da Diego Mendez, Pietro de Arana e
Rodrigo Barreda l’anno 1535, nell’occasione delle inquisizioni occorse per
l’ammissione di Diego, nipote di Cristoforo Colombo, fra i cavalierini S. Jago,
da quali dichiarazioni risulta, che lo stesso Cristoforo era genovese [suddito di
Genova], nativo di Savona, città delle vicinanze di Genova.
E presenta al Consiglio l’opuscolo suddetto.
[Vedi copia in italiano del volume nella Biblioteca civica A. G. Barrili, collocazione XII B 3 10 (5),
e due in spagnolo che portano il titolo:
Uhagón y Guardamino, Francisco
Rafael de, marqués de Laurencín, 1858-1927, Patria de Colón según los documentos de la órdenes
militares. In italiano: La patria di Colombo secondo i documenti degli ordini militari di D. Francesco
R. de Uhagon ministro del Tribunale e del Consiglio Degli Ordini [militari cavallereschi di Spagna]
cavaliere e professo dell’Ordine di Calatrava, versione italiana di Giovanni Battista Garassini vice
segretario della Società Storica Savonese, Savona, Libreria Editrice Lodovico Bassetti, 1892.
Tra parentesi quadre sono le note di Franco Icardi che ha trascritto dagli Atti del Consiglio].
Il cons. Zunini crede sia il caso che il Sindaco si occupi di tale affare e che sia a
lui comunicato il documento.
Il cons. Cortese ragiona sulla esistenza, validità ed autenticità del documento in
parola, sulla necessità che sia stabilita in modo certo e positivo o sui mezzi per
ottenere.
Astengo Paolo osserva come il cons. Cortese vada fuori dell’argomento; come siavi
una commissione o rappresentanza del Circolo Colombo [Circolo filodrammatico
letterario Cristoforo Colombo di Savona] che chiede di parlare ed esprimere i suoi
voti al Consiglio; come quindi su questo bisogna decidere e non divagare in
discussioni e disquisizioni ora inutili. Propone quindi che si riceva la
rappresentanza.
Il cons. Berlingieri crede invece sia conveniente nominare una Commissione che,
a nome del Consiglio, riceva la rappresentanza, ne sentai desideri e ne riferisca al
Consiglio.
Il Consiglio si accorda nell’idea del cons. Berlingeri ed affida incarico al Sindaco di
designare 4 consiglieri a tale scopo.
Il Sindaco designa i cons. Cortese, Garibaldi, Astengo Paolo e Berlingeri. I quali
abboccatisi colla rappresentanza, riferiscono quindi al Consiglio: che, a nome del
Circolo Cristoforo Colombo, pregano il Consiglio di voler esprimere un voto di
ringraziamento e gratitudine al sig. De Uhagon per la scoperta del prezioso
documento riguardante Cristoforo Colombo, e di volersi interessare della
quistione per l’onore di Savona.
[A pag. 529] Prende la parola il cons. Berlingeri. Io comincio, egli dice, a toccare
una nota delicata, inviando un caldo ringraziamento a Genova, la capitale della
Liguria, che seppe in un modo veramente degno onorare la memoria di Cristoforo
Colombo. Non credo di fare una quistione di campanile, rendendo un tributo di
lode a Genova che, per ragioni storiche e scientifiche, credette di commemorare
solennemente il IV centenario della scoperta dell’America. Ciò non pertanto credo
di non venir meno a quei riguardi dovuti alla consorella, affermando
solennemente che Cristoforo Colombo è nostro e nessuno ce lo può più
contendere. Per me il documento capitale, scultorio, incontestabile era quello di
Cristoforo Colombo, credente in Dio, figlio affezionato, cittadino devoto, a tre delle
isole scoperte, impose i nomi di S. Salvatore, che simboleggiava la sua fede, di S.
Domingo, in omaggio al nome del padre [sic?], di Saona, a ricordo della sua
patria. Secondo me, dunque, ogni ulteriore indagine non può che avvalorare tale
idea. Un ringraziamento noi dobbiamo tributare al nostro segretario cav. Bruno, il
quale con tanto zelo, amore e competenza si è occupato e si occupa della
quistione, a mezzo degli importanti documenti dei nostri archivi, che auguro si
trovi il mezzo di ordinare al più presto, a decoro della nostra Savona, e
nell’interesse della storia nostra e nazionale. Ed ora che un nuovo documento è
venuto a far cessare ogni discrepanza sulla quistione, a provare in modo
indiscutibile che Colombo è savonese, che cosa dobbiamo fare? Io veramente in
questo momento non trovo di poter esprimere quello che sento in me, la piena
degli affetti me lo vieta. Non faccio proposte; però abbiamo il Sindaco e la Giunta,
i quali interpreti dei nostri desideri, dei nostri affetti, dei nostri palpiti, sapranno
suggerire una giusta idea e presentare una proposta concreta, per onorare in
modo degno il nostro grande concittadino.
Il Consiglio approva per acclamazione le idee manifestate dal cons. Berlingeri
ed il Sindaco assicura che la Giunta si occuperà dell’importante quistione.
[A pag. 530] La seduta è levata alle ore 11 pom. Letto, approvato e sottoscritto in
seduta 28 giugno 1892. Il Sindaco Presidente Cassinis.
Il Consigliere Anziano avv. Fracchia.
Il segretario A. Bruno.
[A pag. 533] N° 51 seduta straordinaria del martedì 28 giugno 1892.
N° 218 Lettura ed approvazione del verbale precedente.
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seduta straordinaria di sabato 25 giugno 1892