RESOCONTO
DELL’ATTIVITÀ
DELLA SEZIONE
ANNO 2014
1. Contributoannualedi€650,00all’Istituto
Statale Comprensivo di Scuola Primaria e
Secondariadi1°grado“FrancescoD’Este”
diMassaLombardafinalizzatoallevisitedi
luoghidellaResistenzainRomagna:l’IsoladegliSpinaroni(Ravenna)eCàMalanca
(Faenza).
2. 20 gennaio-manifestoANPIsu“FrancescoSapori”-Un’intellettualealserviziodel
regimefascistainoccasionediunamostra
locale.
3. 1 febbraio - presentazione al Comitato
Unitario Antifascista a Difesa delle Istituzioni Democratiche e Repubblicane del
documento dell’ANPI di Massa Lombarda
eS.Agatadaltitolo“SULLAPROLIFERAZIONE DI ASSOCIAZIONI CHE SI RICHIAMANOALFASCISMOESULPERICOLOCHECORRELADEMOCRAZIAIN
ITALIA”.
4. 27 febbraio - approvazione in Consiglio
ComunaledimassaLombardadiuno.d.g.
cherecepivailnostrodocumento.
5. 15 marzo-assembleadegliiscritti.
Copertina del DVD “Il volto della guerra - Massa Lombarda
sotto le bombe 1944-1945”
6. 12 aprile-SaladelCarmineore10-Proiezione del film-documentario realizzato
dall’ANPI “Il volto della guerra - Massa
Lombarda sotto le bombe 1944-1945” per
le classi III della scuola secondaria di 1°
grado.
7. 12 aprile-Distribuzioneastudentieprofessori dell’opuscolo “ 12-13 aprile 1945
- La liberazione di Massa Lombarda e S.
Agata”.
8. 12 aprile - Sala del Carmine ore 20,30 -
proiezioneperlacittadinanzadelfilm-documentario “Il volto della guerra - Massa
Lombardasottolebombe-1944-45”.Presentazione con diapositive commentate e
animatedell’opuscolorealizzatodall’ANPI
“12-13aprile1945-LaliberazionediMassa
LombardaeS.Agata.Daidiaridiguerradi
ufficiali neozelandesi.” Omaggio dell’opuscoloaipresenti.
9. 13 aprile-Club’91-“PranzodellaLiberazione”.
dentedell’ANPIMauroRemondini.
12. 25 aprile-Celebrazione“69°anniversario
della Resistenza e Liberazione dal Nazifascismo”.Abbiamopartecipatoconbandiera al corteo, alla deposizione di corona al
monumentoaicadutieaidiscorsiufficiali.
Per l’ANPI hanno parlato: Nicholas Costa
(giovane iscritto all’ANPI) e Mauro RemondinipresidenteANPI.
13. 25 aprile - Ravenna - la nostra giovane
iscrittaFedericaRiccièstatasceltadall’ANPI provinciale per pronunciare il discorso
dirappresentanzainPiazzadelPopoloalla
presenzadelleautoritàciviliemilitari.
10.14 aprile-S.Agata-ALaCàdiCuntadén-
presentazione dell’opuscolo “12-13 aprile
1945-LaliberazionediMassaLombardae
S.Agata”.
14. 28 aprile-S.Agata-SeratadellaResistenza-Proiezionedidiapositivecommentate
eanimatesu“LaResistenzainItalia19431945”-aseguiretestimonianzedeglialunni
dellaclasseIIIdellascuolasecondariadi1°
gradosullavisitaall’IsoladegliSpinaroni.
11. 24 aprile - Sala del Carmine - inaugurazionemostra“LaResistenzainItalia19431945”consindacoLindaErranieilpresi-
15. luglio-Festadell’UnitàdiMassaLombarda-Mostra“LaResistenzainItalia19431945”.
16. 25 agosto - Partecipazione con bandiera
egiovaniiscrittiallamanifestazioneperil
70°anniversariodeiMartiridelPontedegli
Allocchi-Ravenna
19. 17 ottobre - Sala del Carmine ore 21,30
-rappresentazioneteatrale“Èbellovivere
liberi!”sullavitadiunastaffettapartigiana.
BreveintroduzionediFedericaRicci.
17. 5 ottobre - Marzabotto - partecipazione
conbandieraallacommemorazionedel70°
dell’eccidio.
20.17 ottobre-4novembre-SaladelCarmine - mostra realizzata dall’ANPI di Massa
Lombarda e S.Agata, “La Resistenza delle
staffette-partigianeaMassaLombarda”.
18. 17 ottobre-70°anniversariodellastrage
dicaseBaffè-Foletti-ore18deposizionedi
fiorineiluoghidell’eccidio-ore20-Corteoedeposizionecoronaalmonumentodei
caduti-ore21-SaladelCarmine-saluto
del sindaco Daniele Bassi, del presidente
dell’ANPI Mauro Remondini e intervento
delle ragazze e dei ragazzi delle scuole di
MassaLombarda.
21. dicembre-rispostadelComitatoDirettivo della sezione a un articolo apparso sul
GiornalediMassanelmesedinovembree
pubblicata nello stesso giornale in dicembre.Inviamoinallegatolefotocopie.
Il Direttivo
DAL
“GIORNALE
DI MASSA”
NOVEMBRE 2014
LA RISPOSTA
DELL’ANPI
LA VIOLENZA FASCISTA
E GLI STRASCICHI DEL
DOPOGUERRA
NelGiornalediMassadelmesedinovembrea
pag.7coniltitolo“Darepaceeveritàachiera
dallapartesbagliata”afirmaFabrizioMiccoli
diImola,sitornaaifattitragicidell’immediato
dopoguerra.
Moltoèstatoscrittosull’argomentoeperiodicamente qualcuno solleva un polverone ideologicochenonportaanulladicostruttivoche
aiutiacapireeapprofondirequelperiodostorico.
ComeANPInonpossiamoesimercidicercare
difareancoraunavolta,esperiamoultima,un
po’dichiarezzaconpacatezzaeserietàcercandodiargomentarequantoaffermiamo.
Insommalapremessaèsemprequella:dauna
parteipartigianiassassiniedall’altrainnocenti,lacuiunicacolpasarebbestataquelladiesserestatifascisti.
Oratuttisanno(odovrebberosapere)cheilfascismofindalsuosorgere,dal1919al1922,si
imposegrazieadunaviolenzainauditaeinimmaginabilefinoadallorainItaliaeconlaconnivenzadelre,delgovernoedelleforzedell’ordine.
Lasostanzialeimpunitàdeipesantimaltrattamenti,delleangherie,delledistruzioniedegli
assassinii perpetrati dapprima verso i socialisti, le loro sedi, i loro giornali, le cooperative
elecasedelpopolopoiversoicomunisti,iliberali, i democratici, hanno reso possibile la
MarciasuRoma(28ottobre1922)eilcolpodi
statomessoincampodalredandol’incaricodi
formareilgovernoaMussolini,capodeifascistibastonatori.
Daciònediscendechequegliindividui,chesi
proclamavano“fascistidellaprimaora”,avevano abbracciato quella ideologia sapendo bene
chelaviolenza,laprevaricazioneeraunapraticacostantecomelespedizionicosiddette“punitive”conpistole,bombeamano,bastoniecc..
Allafinedel1938ilpartitofascistadeliberòalcune onorificenze e titoli onorifici (che molto
spesso garantivano posti di lavoro negli enti
pubblici e privati, oppure cariche istituzionali
ecc.)daconcedereaqueifascistichesierano
“distinti” nel periodo che andava dal marzo
1919(fondazionedelmovimentofascista)al28
ottobre1922(MarciasuRoma).
Perconcorrereaquestititolioccorrevafareun
curriculumdettagliatononinbaseadunlavoropoliticopulitoerispettosodellademocrazia,
mainbasealnumeroditesterotte,disedidi
partito assalite, di cooperative incendiate, di
casedelpopolodistrutteecc.;occorrevatrovaredeitestimoniepoiiltuttovenivasottoposto
adunacommissionelocalechedavaomenoil
suobenestareepoil’ultimaparolaspettavaal
commissionefederalediRavenna.
Ititolierano:squadrista(fascistidella“primissima ora” della marcia su Roma) e quello di
SciarpaLittorio(unasciarpaconmedagliache
s’indossavanellemanifestazioniufficialidelfascismo).
Per ottenere quest’ultima occorreva avere il
“BrevettodellaMarciasuRoma”,istituitocon
Legge(delloStato!)N°100del31gennaio1926
checertificavalapartecipazioneallaMarciasu
Romaeconcedevaunaseriedipreferenzeebenefici(sedipendentipubblicisipotevanoottenere 1000 o 2000 lire, cifra enorme per quei
tempi).
QuindiavereiltitolodisquadristaodiSciarpa
Littoriononeradatuttiesignificavarappresentarelozoccolodurodelfascismochecomprendeva quelli che si erano “distinti” ed avevano
avutoilriconoscimento“eterno”delpartito.
Dopo il 1925-26 con l’avvento della dittatura
fascista il controllo del fascismo sulla società
italiana divenne sempre più totale e repressivo (istituzione del Tribunale Speciale, messa
albandodeipartitiedeisindacati;istituzione
dellapoliziasegretaOVRAchereclutavalesue
spiefraicittadiniecc)conlaconseguenzache
chi voleva lavorare doveva iscriversi al PNF
(PartitoNazionaleFascista).Ecosìilfascismo
ottenneunasecondaondatadiiscrittinonproprio tutti convinti, ma che dovettero fare di
“necessitàvirtù”.
Ci furono però anche molti che rifiutarono la
tessera e non piegarono la schiena: erano gli
antifascisti che pagarono questa loro scelta
con pestaggi, confino, carcere e naturalmente
disoccupazione e miseria; molti anche con la
morte(GiacomoMatteotti,donGiovanniMinzoni,ifratelliRosselli,PieroGobetti,Giovanni
Amendola,AntonioGramsci,soloipiùnoti).
che non si macchiarono di delitti” ma che reseroildelittopossibile,èquellodelpartigiano
Alvaro Pagani, avvenuta il 16 settembre 1944
grazieproprioaunaspiatadiun“innocuofascista”. Per non citare l’assassinio dei fratelli
DalleVacche,diArturoChiariniedeicomponenti le famiglie Baffè-Foletti, tutti continuamentespiati.
AMassaLombardafinoaiprimimesidel1943
gliiscritti(maschi)alfascioavevanoraggiunto
lacifradi1.171(conVillaSerraglio)suunapopolazionedinemmeno8.000anime.
Ora veniamo al punto: non si può non comprenderechequestadrammaticaesperienzadi
vitaabbiaincisoprofondamentenellepersone
chel’avevanosubitaecheil13aprileglianimi
nonpotevanoesseretranquillieserenienonci
sipotevaaspettarechecifosseropertuttiabbracciepacchenellespalleelepassionifossero
represse.
Dopo il 25 luglio (caduta del fascismo) e l’8
settembre1943(armistizio)ilnumerodiminuì
enormemente; rimasero però diversi appartenentiallo“zoccoloduro”cheaderironoallaRepubblicadiSalòdiMussolini,asservitaaHitler
eaisuoisoldaticheavevanooccupatol’Italia.
Il 13 di ottobre l’Italia libera dichiarò guerra
allaGermania:quindicollaborareconl’invasoree(ora)nemicotedescosignificavarinnegare
l’Italia;combatterlovolevadireesseredeipatrioti.
Moltidiquellicheavevanoricevutoonorieattestatinonnevolleropiùsaperedelfascismoe
siritiraronoavitaprivata.Qualcunocollaborò
conipartigiani,comeilmedicoGiorgioBabini,
insignito a suo tempo del titolo di squadrista
(picchiatore fin dal 1920), che maturò questa
suadecisionealritornodaunodeitantifronti
diguerrascatenatidaMussolini.
I mesi che seguirono fino alla liberazione del
paese(13aprile1945)furonoperMassaLombarda un incubo, un inferno, pieni di paura,
terroreefame:c’eranoglioccupantinazistiin
casa,ifascisti“duri”prontiacollaborareconle
SSperdarelacacciaaipartigiani,perrazziare
evenderepoialmercatoneroecc.edal1944i
terrificantibombardamentiaerei.
Lapopolazioneeipartigianipoiportavanoun
particolarerancoreversolespie,idelatoriche
incambiodiqualchemigliaiodilire,diunsacco
disaleodialtribeneficieranoprontiavendere
partigiani,echiliaiutava,alleBBNN(Brigate
Nere,formatedaindividuitraipiùdelinquenti
eferocifascisti)ealleSStedesche(veriepropriecarneficidiciviliinermiedipartigiani).
Unodeipiùtristiepisodichecoinvolse“fascisti
Ederatantoevidentequestopericolochetrale
disposizioni del CLN e del Partito Comunista
(cheèstatolaspinadorsaledellaResistenzain
EmiliaRomagnapagandounprezzoaltissimo
diviteumane)c’eraproprioquellacheall’atto
dellaliberazionedeipaesiedellecittàsidovevano evitare spargimenti di sangue. Poi tutto
andavacalatonellarealtàdeiterritori.
AMassaLombarda,comeinaltrerealtà,purtroppo ci fu spargimento di sangue, un fatto
deplorevoleegrave,dacondannare.
Lapietàpertuttiimortiècosagiustaedoverosa, ma non si possono mettere sullo stesso
pianoimortichehannocombattutoperlalibertà e quelli che erano con i nazisti e hanno
collaboratoallacacciadeipartigianieaquella
degliebreidamandareneicampidisterminio.
Nell’articolo si fanno due nomi: siamo sinceramente imbarazzati a scendere sulle vicende
dellepersonemanonsipuònoncercaredifare
unpo’dichiarezza.
UnoèquellodiGuerriniAldouccisoil18maggio1945.
Guerrini si era iscritto al PNF il 1 ottobre del
1922,avevaottenutonel1926ilBrevettomarcia su Roma (n. 85843) e più tardi la Sciarpa
Littorio;erastato“legionario”nellaguerracoloniale in Etiopia. Quindi non era un fascista
dicomplemento,maisuoititoliparlanochiaro
(suuntotaledi1.171iscrittialfasciofraMassa
Lombarda e Villa Serraglio i titolari di Fascia
Littorioeranoappena29).Dopol’8settembre
1943rimasefascistaenonrinnegònulla.
Massa Lombarda è un piccolo paese e si sa
tutto e di tutti e quindi anche dell’attività del
Guerrini.
Eccocomeipartigianilodescrivono: “Rastrellatore e identificatore di partigiani, operai e
contadini per il lavoro coatto. Razziatore di
bestiame assieme ai tedeschi, responsabile di
aver denunciato al comando tedesco l’esistenza di un deposito di marmellata del fronte della resistenza, di averne rivelata l’ubicazione e
chiesto l’aiuto di una pattuglia della feldegendarmerie ordinandone il sequestro”.
tol’unicomedicofascistadellazonaediavere
litigato con i suoi colleghi perché ai bastonati
daifascisti,chericorrevanoallecuredelpronto
soccorso,nonfosserilasciatolorouncertificatoconferiteguaribilisuperioriai10giorniperché in quel caso sarebbe scattata la denuncia
el’arresto(Dalladichiarazionedisuopugno).
Si può discutere ora, a distanza di quasi 70
anni,sefosserovereomenoquelleaccuseese
quelle motivazioni fossero tali da portare alla
suauccisione,maquelloerailperiodostoricoe
daessononsipuòprescindere.
Nel 1937 aveva rivestito il grado di ufficiale
dellaMVSNpiùsemplicementedetta“Milizia”
(praticamente una polizia di Mussolini i cui
componenti raccoglievano informazioni, giravanoinserviziodipattugliainuniformeperil
paese, chiedevano i documenti e, al caso, bastonavano qualche antifascista). Nel 1939 era
componente del direttorio del fascio (organismosupremodigovernoecontrollodelterritorio)enefacevaparteancoranell’ottobre1941.
Losforzodituttidovrebbeesserequindiquellodicontestualizzarequeitragiciavvenimenti
cercando di capire quanto fossero complicati
queimomenti.
Anch’egli aveva un discreto curriculum, ma
dopoil25luglioel’8settembrenonrisultaabbiasvoltoattivitàpoliticaeprestatacollaborazioneattivaalleBBNNeainazisti.
Infinevogliamoanchericordarechelagiustizia
procedettecontrocolorochefuronoconsideratigliautorielicondannòapenedetentive.Poi
arriveràperlorol’amnistiacomepermoltialtri
(compresimoltifascisti,tracuiMarioRenier,il
fascistachepianificòepartecipòpersonalmenteassiemeaitedeschiallastrageBaffè-Foletti),
ariprovadelriconoscimentodellaparticolarità
diquelterribileperiodostorico.
È morto nel suo letto il 2 settembre del
1953.
L’altronomeèquellodeldottorAntonioVenturini(medico),anchelui,aleggerel’estensore
dell’articolo, vittima della “barbarie”. Peccato
chesiafalso.
AntonioVenturinisieraiscrittoalPNFil5marzo1922,erastatopoi“eletto”nelprimoconsigliocomunalefascistanelleelezionidell’aprile
1923 (molto “libere e democratiche”: infatti
due componenti la milizia fascista muniti di
manganelli erano ai lati dell’urna dove si dovevanodepositareleschedevotateepretendevanodivedereilvotoespresso!Altrimenti…).
Saràpoinominatoassessore.
Anch’egliavevabrigatoperavereilBrevettodi
MarciasuRoma(n.86127)epoiSciarpaLittoriovantando,tral’altro,ilmeritodiesseresta-
Altrettanto è accaduto per moltissimi con un
passatodafascista,acuinonèmaistatotorto
uncapello.
Infine vorremmo ricordare che all’indomani
dellaliberazione,aMilanoeintuttal’Italiadel
nord,siassistettealrisorgeredisquadraccefascistechedavanolacacciaaipartigianieachili
avevaaiutatiuccidendonemolti.Equestimorti
nonsonovittimedi“barbarie”?Bastavaessere
partigiani o averli aiutati per essere “trucidati”?(cfr.LaguerranonerafinitadiFrancesco
Trento-Laterza2014)
Eoraponiamocituttiunariflessioneeunadomanda:senzailfascismocisarebberostatetuttequesteguerre,questilutti,questeviolenzee
questaimpressionantecaricadiodio?
Massalombarda
29 novembre 2014
Il direttivo dell’ANPI
L’ANPI AUGURA
BUONE FESTE
E UN FELICE 2015
ViaSaffi,1-MassaLombarda-www.anpimassalombarda.it
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