Aprile
2003
Periodico bimestrale delle Associazioni di Povo
anno X - n. 1
Sped. a. p. - 45% - art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento - Diffusione gratuita - Contiene I.P. e I.R.
ALL’INTERNO
5 50° ACLI
Concorso
presepi
8 ARCI
PovoOltrecastello
39 Carnevale
nonna
Renata
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tuttapovo
Bimestrale di informazione delle
associazioni del sobborgo di Povo
Via Salè 1, c/o Centro Civico
Editore proprietario “Club Interassociato Tuttapovo”
Redazione, amministrazione e recapito postale
c/o Sergio Nichelatti, via Madonnina 22,
38050 Povo (TN), tel. 0461.811026
e-mail: [email protected]
Iscriz. Tribunale di Trento n. 817 del 19.04.1994
In copertina
Gabbiolo.
Campanile della chiesetta
di San Rocco.
Foto di Sergio Nichelatti
Anno X - N. 1 - Aprile 2003
Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni
Via Borino, 39 Povo (TN)
E-mail: [email protected]
Presidente: Sergio Nichelatti
Redazione: Mariano Andreatta, Francesco Saverio
Dalba, Chiara Giacomoni, Paolo Giacomoni, Alessandro Gretter, Giancarlo Ianes, Sergio Nichelatti,
Stefano Ricci, Elisabetta Tomasi, Matteo Visintainer.
Hanno collaborato a questo numero:
Matilde Padroni, Aldo Giongo, Carlo Nichelatti,
Emanuela Molinari, Gabriele Bertotti, Roberto Nichelatti, Roberto Bortolotti, Claudio Calliari, Massimo Faletti, Maria Grazia Giovannini, Guido Leonelli,
Nonna Renata, Diego Caviola, Franco Zanuso, Paride Franceschini, Giordano Segatta, Franco Giacomoni, Paolo Giovannini, Ass. Il Punto Genitori, Casa di Riposo M. Grazioli, Circoscrizione di Povo.
Stampa: Publistampa s.n.c.
Pergine Valsugana
Sommario
pag. 5: ACLI: 50° ANNIVERSARIO
pag. 6: AVIS: ASSEMBLEA
pag. 8: ARCI-PAHO: PREMIAZIONE PRESEPI
pag. 10: ARCI-PAHO: MEDIATORI INTERCULTURALI
pag. 11: ARCI-PAHO: ASSEMBLEA ANNUALE
pag. 12: PRIMAVERA CON GLI AMICI DI ZNOJMO
pag. 15: COOP81: CERTIFICAZIONE ISO9001
pag. 16: SAT POVO: CAMPANELLA NATALE 2002
pag. 17: SAT POVO: E’ ARRIVATA LA BEFANA
pag. 18: SAT: LIBRO SULLA MARZOLA
pag. 20: G.S.MARZOLA: PALLAVOLO
pag. 21: PREMIAZIONE THOMAS DEGASPERI
pag. 22: FILO CONCORDIA ‘74
pag. 23: CIRCOLO RICREATIVO GRAZIOLI
pag. 25: CASA DI RIPOSO M. GRAZIOLI
pag. 27: GSA: ATTIVITA’ VARIE
pag. 30: LA MONTAGNA SECONDO MASSIMO FALETTI
pag. 32: PROGETTO GIOVANI - PUNTO GENITORI
pag. 37: NUOVE CAMPANE AD OLTRECASTELLO
pag. 38: OLTRECASTELLO: FESTA DI S. LUCIA
pag. 39: OLTRECASTELLO: CARNEVALE
pag. 41: CARNEVALE A POVO IN IMMAGINI
pag. 42: ARTISTI DI CASA NOSTRA: MAULE LUCIANO
pag. 44: IL DISCO: IL FISCHIO DEL VAPORE
pag. 46: “BEAT”: UN’EPOCA E I SUOI MITI
pag. 48: I BEATLES SECONDO PARIDE FRANCESCHINI
pag. 54: L’ANGOLO DELLA POESIA DIALETTALE
pag. 56: DOVE VA LA POESIA
pag. 58: RACCONTO: L’AUTISTA
pag. 59: POESIA DI NONNA RENATA
pag. 60: LE RICETTE DI MATILDE
pag. 62: SPAZIO CIRCOSCRIZIONE
pag. 69: SALUTI DAL CILE
pag. 71: AUGURI A...
pag. 72: IN RICORDO DI...
pag. 75: LETTERE AL GIORNALE
Un “grazie” al Governo
Come sanno bene i nostri lettori, "Tuttapovo" ha sempre evitato per quanto possibile di entrare nella polemica politica. Questo non tanto per insensibilità o atteggiamenti "cerchiobottisti" della Redazione, ma solo per non urtare la sensibilità di qualche nostro lettore che legittimamente poteva non condividere determinate posizioni. Questa volta però non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra indignazione per un recente provvedimento del
governo che colpisce pesantemente anche il nostro giornale, ed
indirettamente i suoi lettori che lo seguono fedelmente da 9 anni.
Alla fine dello scorso anno è infatti uscito un decreto del Presidente del Consiglio Berlusconi con il pomposo ed ingannevole titolo: "Regolamento di attuazione delle nuove disposizioni inerenti le spedizioni postali di prodotti editoriali". In pratica si tratta dell’esclusione dalle agevolazioni postali di giornali editi da enti pubblici e da altri organismi che svolgono una pubblica funzione com’è "Tuttapovo". Un salasso indegno nei confronti della stampa
che si basa solo sul volontariato e sulle inserzioni pubblicitarie e
che all’interno delle singole realtà costituisce spesso l’unica fonte
di informazione locale. Inutile spendere tante parole, vi invitiamo
a raffrontare la sintetica tabella sottostante da cui ognuno può
rendersi conto della nostra preoccupazione.
Costo di spedizione di "Tuttapovo" dicembre 2002 euro 473,53
Costo di spedizione di "Tuttapovo" aprile 2003
euro 1461,50
DIFFERENZA (lire 1.912.978)
euro 987,97
Che dire altro? Uno aggravio di costi che possiamo quantificare in quasi 8 milioni delle vecchie lire all’anno e che costringerà inevitabilmente la Direzione del Club Interassociativo "Tuttapovo" a delle scelte drastiche: un taglio o comunque una diminuzione dei contributi alle iniziative culturali e sportive dell’associazionismo locale oppure un ridimensionamento dei progetti, anche
editoriali, del nostro giornale. Sperando di non dover intraprendere scelte anche più dolorose.
E questo doveva essere il governo che diminuiva tasse, imposte e balzelli?!?!
Il Direttore
Il Club Interassociativo augura ai
propri lettori, sostenitori ed
inserzionisti una Buona Pasqua
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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UNA OCCASIONE CHE NON PUOI PERDERE
...QUEST’ESTATE NON DIMENTICARE DI PORTARE
IN VACANZA QUALCOSA DA LEGGERE...
INFATTI POTRAI RITIRARE NEI PUNTI SOTTO ELENCATI IL VOLUME
“QUANDO POVO ERA COMUNE”
di ANTONIO BERNABÈ
prefazione di RENZO FRANCESCOTTI
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4
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Introduzione
Prima Parte: Da “La Comune” al Comune di POVO
Seconda Parte: Una difficile transizione 1875 - 1889
Terza Parte: Quell’Alba del Novecento 1890 - 1910
Quarta Parte: Dentro la Grande Guerra 1911 - 1918
Quinta Parte: La fine dell’autonomia comunale 1919 - 1926
Schede Anagrafiche
Toponimi, Dizionarietto, Unità di misura, Bibliografia
Giorno di riposo: Martedi - Sabato e Domenica chiuso a Mezzogiorno
Circolo Acli di Povo
Il 50° anniversario
del Circolo Acli di Povo
I
circolo Acli di Povo domenica 19 gennaio ha festeggiato il 50esimo anniversario della sua nascita, mezzo secolo di
attività e di impegno nel contesto civile e
religioso della comunità. Il primo verbale
risale al gennaio del 1953, quando alcuni
lavoratori residenti a Povo sentirono l’esigenza di fondare anche nella loro zona un
circolo Acli che desse respiro e risposta ai
problemi dei lavoratori di allora. “Abbiamo festeggiato i 50 anni, un momento
non solo per far festa, ma anche per far
memoria di quanti nel corso di questi 5
decenni si sono adoperati per far crescere
il nostro movimento” racconta Gabriele
Bertotti, presidente del circolo.
La giornata è iniziata con la partecipazione alla S. Messa, durante la quale il
parroco don Cornelio Carlin ha avuto parole di apprezzamento per l’attività del circolo e di auspicio per un futuro che possa
essere ugualmente intenso e significativo.
Al termine i soci, gli amici e i simpatizzanti, un centinaio di persone in tutto, si
sono poi riuniti presso il Centro Civico per
l’incontro con le autorità, al quale sono
intervenuti il presidente provinciale delle
Acli, Fabio Casagrande, il vicepresidente,
Sergio Bragagna, il presidente della circoscrizione, ing. Nicola Alessandrini, il vicepresidente della Cassa Rurale di Trento e
tanti rappresentanti delle associazioni del
sobborgo di Povo, segno di una collaborazione con tutto il mondo associativo da
parte del circolo. Gabriele Bertotti ha raccontato questi primi 50 anni, di come nei
primi anni il circolo riuscisse a essere pre-
di Gabriele Bertotti
sente a 360 gradi nella realtà del territorio.
A fianco dell’importante attività del patronato a sostegno dei lavoratori c’erano i
momenti ricreativi e di aggregazione, come le prime gite sociali e la gestione del
bar dove i lavoratori potevano passare il
tempo dopo il lavoro, e i momenti formativi, con ad esempio i corsi di cucina e
quelli per il conseguimento delle prime
patenti automobilistiche. Ha ricordato la
costruzione nel 1955 del Castellet, sulla
strada per la Maranza, in occasione del
decennio delle Acli trentine, dove ogni
anno il primo maggio si svolge una celebrazione in memoria dei caduti sul lavoro.
Successivamente, con la nascita di altre associazioni, le attività si sono limitate
a determinati settori, per non invadere il
loro campo di azione, in un’ottica di collaborazione e cooperazione con gli altri
soggetti presenti sul territorio. II presidente del circolo ha poi esposto l’odierna attività del circolo, dal servizio del patronato alla realizzazione di serate a tema, dalla gestione della casa in Cimirlo all’organizzazione di feste e gite sociali, concludendo che le porte delle Acli sono sempre
aperte ad accogliere nuove forze ed energie. Al termine dell’incontro si è svolta la
premiazione di tutti gli ex presidenti del
circolo di Povo con la consegna di una
targa ricordo.
La giornata è proseguita con un pranzo offerto agli intervenuti e un pomeriggio
di festa e musica in compagnia, il tutto è
stato coronato da una mostra fotografica
sulla storia del circolo.
Nicola Alessadrini pres. circoscrizione, Antonio
Maule presentatore, Gabriele Bertotti pres.
Acli Povo, Fabio Casagrande pres. prov. Acli e
Sergio Bragagna vicepres. Acli prov.
4 dei premiati: Elisa Bertotti vd. Maule,
Natalia Nicolini vd. Giacomoni, Felice
Manzinello e Giuseppe Lunelli.
Un momento della festa (foto S. Nichelatti)
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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Avis Povo
Grande partecipazione
alla festa del donatore
di Giancarlo Ianes
S
i è svolta recentemente presso la Sala della Circoscrizione di Povo l’assemblea Avis della locale sezione dei donatori di sangue. La serata si è
svolta all’insegna di un condensato di proposte rappresentate, oltre che dalle mere relazioni sull’attività
svolta, anche dalla Festa del Donatore con la distribuzione delle benemerenze.
In apertura il presidente dell’Avis Povo, Giancarlo
Ianes, ha tracciato sinteticamente i momenti salienti
delle iniziative svolte nel corso del 2002, il bilancio
consuntivo e preventivo e i numeri statistici che evidenziano un buon “momento di salute” in termini di
crescita: 12 nuove iscrizioni nel corso del 2002 che
portano il numero dei donatori effettivi a 164 unità.
Le donazioni effettuate durante l’anno sono state 218
di cui 128 di sangue intero, 83 di plasmaferesi e 7 di
piastrinoferesi.
Il Presidente nella sua esposizione ha parlato di
donazione di sangue come tema sempre attuale e
di grande valore tanto che “..Donare sangue se fatto con autentico spirito di altruismo è un atto di
amore verso il prossimo in difficoltà e lo slancio
profuso da questo atto può far proliferare nuove
energie, nuovi valori. La nostra piccola Associazione
cerca nel suo agire di centrare questo obiettivo. Al di
là del mero dovere della donazione è bella la sensazione di aver dato qualcosa di tuo che può servire ad
un altro, senza secondi fini, trovando una appagante
gratificazione interiore”.
Nel proseguo della relazione Ines ha poi accennato alle difficoltà che talvolta sorgono dal momento
dell’iscrizione al momento della prima donazione
rappresentato da lungaggini sia di tipo di burocratico
che in sede operativa (prima visita). Il dott. Fabrizio
Zappaterra, presidente dell’Avis comunale, gradito
ospite e iterlocutore, convenendo su questo punto ha
parlato di carenza sia di personale medico che di sup-
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Avis Povo
porto, problema che viene costantemente evidenziato nella ricerca di una soluzione ottimale che non pregiudichi lo slancio dei potenziali nuovi donatori.
La serata è proseguita con musica e ballo tra sorprese gastronomiche e premi ed è risultata particolarmente frizzante e accolta positivamente dagli oltre novanta intervenuti. Sono state altresì di distribuite le
benemerenze e le medaglie ai donatori che hanno
raggiunto il quid necessario. Questi i premiati:
Benemerenza (8 donazioni): Giacomoni Giuliano,
Debiasi Roberto, Lievore Marco, Pedrin Valer Manuela, Tomasi Gianpaolo, Trafiletti Alessio; medaglia di
bronzo (16 donazioni): Franceschi Paolo, Gonzo Elio,
Moser Marco, Santuari Luca; medaglia d’argento (25
donazioni): Bertagnolli Loredana, Bonvecchio Sergio, Calliari Lorenzo, Caranti Andrea, Gasperi Massimo, Grisenti Silvano, Moltrer Walter, Piffer Nicola,
Pontalti Patrizia, Valentini Giuseppe.
Nelle foto alcuni momenti dell’assemblea e della festa.
(foto Sergio Nichelatti)
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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Circolo culturale Arci - Paho
Concorso presepi 2002
L’
inverno è finito, il sole sta prendendo sempre più forza, i
giorni si allungano, la comunità parrocchiale sta per festeggiare la Pasqua.
Ci rendiamo conto che può sembrare strano parlare del Natale e del concorso presepi, ma questi sono i tempi del nostro
periodico Tuttapovo e riteniamo giusto fare un resoconto dell’iniziativa.
Abbiamo pubblicato il bando del concorso sul numero d’ottobre con il regolamento ed il modulo d’iscrizione, purtroppo fino alla fine di novembre pochissimi hanno pensato di iscriversi
ed abbiamo dovuto prorogare il termine delle iscrizioni per poter arrivare almeno a 18 concorrenti, questo ci ha impedito di
rispettare i tempi di “Tuttapovo” e non abbiamo potuto allegare il pieghevole con la mappa delle localizzazioni, l’elenco dei
partecipanti e la scheda di votazione.
Come saprete i partecipanti sono stati divisi in tre categorie
(tradizionali, creativi, bambini) ed in due sezioni (singoli e gruppi), tutti i diciotto partecipanti hanno ricevuto un premio sabato 4 gennaio al centro civico secondo il giudizio dei visitatori,
ben 215 votanti e la valutazione di tre esperti d’arte, il prof.
Achille Franceschini, il prof. Silvio Visintainer ed il dr. Manuel
Marini che hanno letto il seguente verbale: “oggi 31 dicembre
2002, dopo un’attenta visita ai singoli presepi, esprimiamo una
soddisfazione personale nell’osservare una crescita creativa nell’allestimento dei presepi.
In particolare esprimiamo un riconoscimento particolare ai
bambini della Scuola Provinciale dell’infanzia di Povo. Inoltre
segnaliamo l’inventiva dimostrata nella costruzione dei presepi
di Pegoretti Maria Tiziana e di Miori Daniela”.
Partecipanti alla terza edizione e classifica:
Sezione gruppi - categoria tradizionali:
1) Casa di riposo - Margherita Grazioli - ospiti e servizio animazione
2) Coro d’Olrecastello - Stablum Manuela e Coser Loretta Chiesa d’Oltrecastello
3) Facchinelli Gabriella - Chiesa di S.Rocco a Gabbiolo
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Tuttapovo
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Associazione Ex Nihilo
Sezione gruppi - categoria creativi:
1) Casa di Riposo - Gabbiolo - Rossi Lorenza
Sezione gruppi - categoria bambini:
1) Scuola dell’infanzia provinciale - Via Salè 1 - ins. Evangelista
Elisabetta - chiesa parrocchiale di Povo
Sezione singoli - categoria tradizionali:
1) Camin Cristina
2) Baldessari Ezio
3) Cagol Mariano
4 pari merito) Giovannini Roberta - Francesca Caola Bonvecchio - Ristorante al Cavaliere - Grassini Eligio - Merz
Roberto.
Sezione singoli - categoria bambini:
1) Lorenzi Nicolè per Valentina
2) Dalsasso Liliana e Pedrini Giordano
3) Dalsasso Simone
Sezione singoli - categoria creativi:
1) Miori Daniela in Cagol
2) Pegoretti Maria Tiziana
Il premio estratto tra i visitatori - votanti è stato vinto dalla
signora Ines Franceschini - Giacomoni.
Aldo Giongo, presidente del circolo culturale ARCI PAHO,
ha presentato la premiazione assistito da due bellissime collaboratrici dell’associazione EX NIHILO, (organizzatori del concorso assieme alla Circoscrizione di Povo, al club interassociativo Tuttapovo e con la collaborazione della Famiglia Cooperativa di Povo, del coro Campell - doss S.Agata, del tabacchino di Povo e con le opere grafiche dell’architetto Alessandro
Franceschini).
Sabato 4 gennaio, il coro Campell - doss S.Agata ha accompagnato il pubblico in un giro del centro storico cantando
una canzone natalizia ad ogni presepio e ha concluso in apertura di serata con altri pezzi del suo ricco repertorio.
La manifestazione è ormai entrata nella tradizione del paese. Invitiamo famiglie e gruppi a partecipare numerosi quest’anno, prenotandosi subito nel prossimo mese di ottobre.
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n. 1 - aprile 2003
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Circolo culturale Arci - Paho
Associazione mediatori
interculturali e Arci Paho
P
Ana Lucia Dos
Santos Wilson
presidente AMIC
ovo, diventa sempre più una comunità interetnica e multi culturale. Sono almeno venti
le comunità nazionali presenti nel nostro
sobborgo e sia la circoscrizione che le associazioni
devono mettersi al passo con i tempi. Del resto
Povo è da tempo conosciuto a livello internazionale, è gemellato ufficialmente dal 1996
con la città di Znojmo
nella repubblica Ceca,
una città con la quale
sono in corso rapporti
stabili e duraturi ed
ospitiamo facoltà universitarie e IRST (istituto di ricerca) conosciute
in tutto il mondo. Nello
scorso novembre è nata
a Povo, l’associazione
mediatori interculturali
(in sigla AMIC) che pur
avendo la sede legale a
Trento è collegata alla
cooperativa Kaleidoscopio presso la quale ha la
sede amministrativa e al
circolo culturale ARCI PAHO da un rapporto
d’amicizia e collaborazione.
Il consiglio direttivo
dell’associazione è composto dalla presidente;
Ana Lucia Dos Santos Wilson, bella e simpatica
brasiliana, segretaria del circolo ARCI PAHO, vice
presidente Hocine Namane, tesoriere Laura Ndrita e consigliere Elena Lapina e Tania Ceranic.
Che cosa è l’AMIC e cosa si propone? l’abbiamo chiesto alla presidente: “L’associazione è nata
in seguito ad esperienze professionali e di volontariato di alcuni cittadini, sia italiani che stranieri,
svolte in vari settori; scuola,sanitario,sociale,amministrativo, uffici pubblici,ecc. Lo scopo dell’AMIC è contribuire allo sviluppo una società inte-
grata e multietnica dove la convivenza e le relazioni sociali siano improntate ad un reciproco rispetto e al riconoscimento dei diritti fondamentali
garantendo l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini di diversa cultura alla comune vita sociale”.
Con questi principi l’ARCI PAHO non può che
essere d’accordo visto che il suo statuto cita tra gli
scopi del circolo: “Operare in tutti i campi in cui si
manifestano esperienze culturali, ricreative e formative, impegnandosi in ogni azione civile da intraprendere contro ogni forma d’intolleranza, di
violenza, di censura, d’ingiustizia, di razzismo e
d’emarginazione”.
Ana Lucia ora illustra in concreto che cosa può
offrire la vostra associazione alla comunità: “Noi
vogliamo fornire un servizio d’intermediazione fra
utente straniero e i vari servizi pubblici e privati, in
particolare, alle scuole, ai servizi e ai cittadini stranieri; - inserimento educativo e scolastico dei minori stranieri, consulenza su progetti e interventi in
ambito educativo e culturale, valorizzazione delle
lingue d’origine, traduzione ed interpretariato, facilitando la comunicazione con le famiglie”.
Un servizio molto professionale e delicato, non
credi sia necessaria una notevole preparazione per
svolgere questi servizi? “ Naturalmente tutti noi
abbiamo ricevuto una specifica formazione avendo frequentato corsi speciali organizzati dalla provincia di Trento”.
Tu sei brasiliana e te la cavi molto bene con il
portoghese, ma per le altre nazionalità, quante siete in grado di seguirne? “Attualmente abbiamo
mediatori di queste nazionalità: Albania, Algeria,
Bosnia, Brasile, Giordania, Marocco, Pakistan,
Russia, Serbia e Ucraina, ma intendiamo ampliare sempre più il numero di nazionalità rappresentate”.
Il nostro circolo, ma pensiamo tutta la comunità, si complimenta con la nuova associazione, per
le iniziative che si propone, un’azione molto utile
per comprendersi e convivere in un futuro multi
etnico e multi culturale, premesse indispensabili
per garantire a tutti un futuro senza guerre e intolleranze. A.G.
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n. 1 - aprile 2003
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Circolo culturale Arci - Paho
Assemblea annuale Arci Paho
I
l 30 gennaio si è tenuta l’annuale assemblea ordinaria, momento per fare il punto della situazione e approvare il nuovo programma.
Approvate all’unanimità, la relazione sul 2002
del presidente e il bilancio. Da ricordare la gestione della Fontana dei Gai la baita ex vivaio che il
circolo gestisce da più di dieci anni e riconsegnerà
alla forestale e alla circoscrizione il 31 dicembre
2003. Una gestione che ha visto un impegno costante del circolo, che ha sempre messo a disposizione di tutti la struttura, giovani, meno giovani e
associazioni varie.
Nel 2002 l’utilizzo della baita ha registrato un
aumento del 34%, 24 giornate in più, registrando
di conseguenza delle maggiori entrate ma anche
delle maggiori uscite. Le presenze si possono stimare in circa 1.000 - (537 nel 2001- 750 nel
2000) persone, distribuite in tutto l’arco dell’anno.
Approvato dopo ampia discussione il programma 2003, suscettibile naturalmente di aggiustamenti e modifiche in corso d’opera:
gennaio sabato 4, premiazione del concorso presepi 2002, il 28 è iniziato il corso di ginnastica orientale “Qi Gong” presso la casa di riposo in collaborazione con gli amici del circolo
ricreativo Grazioli.
febbraio da venerdì 3 a mercoledì 5 marzo,
due corsi di Acqua Gym e dall’11 per 10 serate,
corso di informatica per tutti sempre in collaborazione col il circolo Grazioli.
marzo sabato 8, commedia “ Bugie con le ali”
con lo “Strano Teatro” in attesa di mettere in scena la seconda rappresentazione del “teatro obliquo”sempre al teatro Concordia di Povo.
Entro il mese prevediamo una gita breve di un
giorno in una città d’arte.
aprile sabato 5, “Terza rassegna corale Pas-
quale di primavera”, esibizione delle corali miste
S.Isidoro di Martignano e Laboratorio Musicale di
Ravina e dei coro Soldanella di Brentonico, e
Campell - doss S. Agata, nella Chiesa parrocchiale in collaborazione con il coro Campel - doss
S.Agata.
aprile 18 - 19 - 20 - mostra pittorica con servizio animazione Grazioli, con gli artisti: Luigi Bertotti e
altri presso casa di Riposo.
maggio - Collaborazione con la
commissione cultura e con la scuola
per l’escursione storico/naturalistica
(festa degli alberi).
giugno è prevista una festa
campestre alla Fontana dei Gai con
ARCI provinciale ed una gita / viaggio culturale ad Enns - Mautauschen (Austria)
luglio animazione al passo Cimirlo - breve corso di Yoga all’ aperto per bambini e adulti,
agosto sabato 5 - il tradizionale
torneo misto di calcetto e pallavolo
al parco Cimirlo “par condicio 9”.
A fine mese appuntamento in
Boemia per Intersalon 2003 a Ceske
Budejovice con artisti trentini, in collaborazione con ARCI del Trentino
Settembre e ottobre
Andremo nuovamente in Boemia e Moravia
con l’ARCI provinciale sempre dopo la partecipazione alla festa della Madonna del Rosario, con
mostre artistiche e altre iniziative.
novembre e dicembre
- la quarta edizione del concorso presepi.
La piazza di Ceske
Budejovice (Boemia)
(foto Aldo Giongo)
A.G.
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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Comitato del gemellaggio Povo - Znojmo - Villazzano
Primavera con gli
amici di Znojmo
C
Il carro del dio Bacco alla
festa dell’uva a Znojmo
(foto Aldo Giongo)
he differenza c’è tra una circoscrizione qualunque di una città qualunque e una circoscrizione con una precisa identità storica,
ex comune autonomo ed ex magnifica comunità,
gemellata con una antica città europea? Una differenza sostanziale. Primo caso: una mera ripartizione comunale, sconosciuta persino ai residenti,
un tratto di penna su una mappa, una zona circoscritta (appunto) contrassegnata da un numero o
da un nome inventato da un funzionario, senza un
passato ne (probabilmente) un futuro.
Secondo caso: il senso di appartenenza, l’orgoglio di essere parte di una comunità con una
storia secolare, conosciuta a mille chilometri di distanza, con un ruolo internazionale (anche se piccolo) in Europa.
Come tutti sanno (almeno lo speriamo vivamente) Povo e Villazzano sono gemellati ufficial-
mente dal 1996 con Znojmo la città che ospitò per
tre anni 1600 nostri concittadini durante la grande
guerra. I comitati gemellaggio delle tre comunità
cercano in tutti i modi di coinvolgere la popolazione nei rapporti amichevoli, ufficiali e non, culturali e sportivi che vengono organizzati nel corso dell’anno. Per l’anno in corso proponiamo il seguente programma, invitando tutti a partecipare alle
iniziative e per i più sensibili ad aderire al comitato gemellaggio di Povo o di Villazzano. (rivolgersi
al segretario organizzativo Aldo Giongo, tel. 0461
819947 [email protected] o al presidente del
Comitato di Povo, Giorgio Betti e del Comitato di
Villazzano Carla Capra)
Programma iniziative Gemellaggio Povo Znojmo Villazzano 2003
I comitati di Povo e di Villazzano, propongono
di mantenere e sviluppare le iniziative avviate dalla scuola media incrementando le comunicazioni e
i contatti epistolari e tramite internet favorendo la
creazione di un rapporto stabile tra le due realtà
scolastiche.
Organizzano in accordo con i due consigli circoscrizionali le seguenti iniziative.
Programma 2003
dal 23 al 25 maggio
Intitolazione di via Znojmo. Cerimonia di intitolazione alla città gemellata del tratto di strada
che congiunge via alla Cros con via Giordano in
località Gabbiolo, proposta approvata dalla Commissione cultura nella prima seduta della attuale
consigliatura, una via che unisce le due circoscrizioni di Povo e Villazzano nel nome della storia comune e del comune gemellaggio. Una strada che
costeggia tre importanti istituzioni collinari; la
scuola media, la Casa di riposo per anziani ed il
nuovo asilo nido.
12
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Comitato del gemellaggio Povo - Znojmo - Villazzano
Un’occasione che i comitati intendono festeggiare con il coinvolgimento della popolazione delle due circoscrizioni e con la presenza delle autorità di Znojmo.
Sabato 24 o domenica 25 maggio
Torneo internazionale Fabio Merler. Per ricordare l’amico Fabio Merler, uno dei promotori del
gemellaggio, verrà organizzato un torneo di pallavolo giovanile che coinvolgerà le tre comunità gemellate. Il torneo vedrà protagoniste le ragazze under 13 e si giocherà nella palestra di Gabbiolo.
Luglio
Torneo internazionale di calcio a Znojmo. Come ogni anno a Znojmo si giocano alcuni tornei
che coinvolgono tutte le rappresentative delle città
gemellate con Znojmo, due italiane (le nostre e
Pontassieve) una olandese, una slovacca, una polacca e la rappresentativa di Znojmo. Parteciperemo con una squadra di calcio giovanile maschile
composta da giocatori di Povo e di Villazzano
Seconda settimana di s ettembre
Tradizionale incontro per la festa dell’uva a
Znojmo viaggio con delegazione ufficiale che prevede incontri e visite culturali nelle località della
Moravia.
Nel corso dell’anno sono previsti interventi mirati sia alla scuola elementare che alle scuola media. Si prevede un opuscolo illustrato ed una videocassetta sulla storia del nostro Trentino ed in
particolare di Povo e Villazzano, all’inizio del secolo scorso. Facendo conoscere con testi diversi e
adatti alle età dei giovani studenti, la storia dei nostri avi, evacuati nelle pianure della Moravia.
Speriamo di vedere una grande partecipazione
da parte delle associazioni e di tutta la comunità
alle manifestazioni pubbliche del gemellaggio, un
esperienza che partendo dal passato è rivolta al futuro per costruire insieme una grande e pacifica
Europa.
A.G.
Comitato del gemellaggio Povo - Znojmo
- Villazzano.
SEDI:
Povo, via Salè 1
Villazzano, via Villa 2
Bugie con le ali
O
tto marzo, tradizionale festa della donna, il
circolo Arci Paho e il club Tuttapovo hanno pensato di offrire alle donne ma naturalmente anche ai loro compagni di vita, mariti,
amici ecc. uno spettacolo teatrale gratuito, grazie
alla disponibilità della compagnia teatrale “Strano
Teatro” di Madonna Bianca, la commedia brillante Bugie con le ali.
La commedia molto divertente e costruita su
uno strano rapporto instaurato con tre fidanzate
che, essendo hostess di diverse compagnie aeree,
vanno e vengono in orari e giorni diversi. Naturalmente entrano in gioco amici, una segretaria, uno
zio, una venditrice ambulante ed i vicini di casa in
una vorticosa girandola di bugie ed equivoci.
Il pubblico è intervenuto molto numeroso, partecipando attivamente con applausi a scena aperta e fragorose risate.
Un esperienza da ripetere atta a dimenticare
per qualche ora i problemi del mondo e le vicende quotidiane.
A.G.
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
13
Circolo culturale Arci - Paho
Il Circolo Culturale Arci-Paho
organizza una gita a
- Villa Manin Passariano (Codroipo) - Udine
Mostra dell’arte astratta di Kandinsky
domenica 27 aprile 2003
Una delle più prestigiose dimore storiche del Friuli, sorta
nella metà del 1600, è circondata da 19 ettari di parco.
Nel 1787 fu quartier generale del futuro imperatore dei
francesi Napoleone Buonaparte nelle sue sale fu firmato
il trattato di Campoformido che sancì l’annessione della
Repubblica Veneta all’Impero Asburgico.
Nella villa potrete ammirare una mostra di oltre cento
opere di pittura astratta, dai capolavori di Vasily Kandinsky alle opere dei suoi contemporanei, pitture e sculture della prima metà del secolo scorso.
Programma:
Viaggio in pullman
Ore 6.00 - partenza davanti alla Chiesa di Povo.
Ore 6.30 - Oltrecastello-Borino
Ore 10.00 - visita alla città di Udine
Ore 12.00 - pausa pranzo
Ore 14.00 - visita a villa Manin - parco e mostra d’arte
Ore 17.00 - partenza per il ritorno
Ore 21.00 - circa arrivo a Trento.
Prenotazioni entro giovedi 13 aprile presso:
Rivendita giornali e tabacchi di Maria
Tiziana Pegoretti - via della Resistenza 19 -Povo.
Per informazioni telefonare allo 0461 819947 (Aldo Giongo - passo Cimirlo 20 - [email protected]).
N.B. - per motivi legali è necessario che almeno una persona per nucleo famigliare sia iscritta all’ARCI, tessera
che si può fare durante il viaggio (euro10,00).
N.B. - la gita verrà effettuata con un minimo di 25 persone, in caso di annullamento la quota sarà restituita.
il Circolo Culturale Arci Paho
e il Circolo Acli di Povo
vi invitano alla conferenza - dibattito
Diritti trasformati
in merce
I servizi pubblici come sanità, previdenza,
acqua potabile, trasporti, energia elettrica,
servizi sociali e ambientali, ecc. affidati
mediante gara d’appalto al ribasso ad aziende
private o multinazionali estere non garantendo
più né l’omogeneità, né l’universalità.
Fantascienza o fantapolitica?
Purtroppo no! Tutto ciò sarà presto
un’indesiderabile realtà se all’interno
dell’Organizzazione Mondiale per il
Commercio (WTO) sarà firmato l’Accordo
Generale sul Commercio dei Servizi noto
come GATS. Come ciò toccherà la nostra
vita quotidiana e cosa possiamo fare per
difendere i nostri diritti di cittadini.
Ne parleremo con esponenti delle
associazioni che hanno promosso la
campagna “stop gats”:
%Attac - Grennpeace
rete di Lilliput - Altra Agricoltura
martedì 22 aprile 2003 alle ore 20.30
presso la sala Consiglio
del centro civico di Povo
tutta la popolazione è invitata
Rivendita giornali e tabacchi
ricevitoria lotto e TRIS
PEGORETTI
MARIA TIZIANA
Povo - Via della Resistenza, 19
Tel. 0461 811356
14
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Povocoop81
Certificazione di qualità
per la Povocoop81
D
esideriamo rendere partecipe la comunità
di Povo, così legata e attenta alla vita delle
proprie Associazioni e di tutte le realtà operanti sul proprio territorio, dell’importante traguardo raggiunto dalla Cooperativa Povocoop81.
A seguito della precisa decisione del Consiglio
di Amministrazione ed a conclusione dell’impegno
straordinario della Direzione, dei Soci lavoratori e
di tutti i dipendenti, la Cooperativa ha raggiunto la
Certificazione di Qualità - ISO9001/Vision 2000.
Per chi non avesse dimestichezza con questi termini (come all’inizio dell’avventura non ne avevamo
neppure noi) basti sapere che esistono norme internazionali di metodologia organizzativa aziendale che hanno il compito di garantire il costante
controllo di tutte le attività che sono alla base della produzione di beni o servizi. Lo scopo dichiarato è quello del continuo miglioramento per la sempre più completa soddisfazione del cliente.
Già da questa sintetica descrizione si può capire che non si è trattato di un gioco da ragazzi. Intervenire su un’organizzazione già consolidata, che
opera in diversi settori di attività e con risorse certamente non illimitate, ha comportato uno sforzo
particolarmente gravoso da parte della Direzione.
Per di più, abbiamo dovuto operare su un treno in
corsa: non avremmo certo potuto interrompere la
normale attività, ma si son dovute conciliare le necessità del lavoro quotidiano con le esigenze del
mutamento.
È stato un graduale ma deciso cambiamento di
mentalità che ha attraversato tutti i settori della
Cooperativa, incontrando dapprima una certa naturale resistenza, diventando piano piano attenta
curiosità, per trasformarsi alla fine in una piena
consapevolezza delle potenzialità di crescita insite
in quel modello organizzativo. In tutta questa ope-
razione abbiamo potuto sempre contare sulla risorsa fondamentale della Cooperativa: l’elemento
umano. Professionalità, attaccamento alla “squadra”, apertura e coinvolgimento sono stati gli strumenti che ci hanno permesso di raggiungere l’ambizioso obiettivo. Un obiettivo che si è immediatamente trasformato in nuovo punto di partenza.
Il Sistema Qualità è un corpo vivo, sempre in
movimento, sempre in trasformazione e ci ha già
stimolato a mettere in cantiere altri, ulteriori miglioramenti. Nel ringraziare la Federazione che ci
ha sempre sostenuto ed indistintamente tutti i collaboratori, i consulenti, gli operatori ed i soci, rinnoviamo l’invito a venirci a trovare nei nostri uffici rinnovati davvero in tutti i sensi.
Il direttore P. Grossa e la
segretaria Alice.
VASTO ASSORTIMENTO
ORTO - GIARDINO:
Via Fersina 26/A - TRENTO
tel. 0461 390443
SEMENTI - BULBI - TERRICCI - CONCIMI
VASI - ANTIPARASSITARI
PIANTE VERDI E FIORITE
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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Sezione Sat di Povo
Campanella Natale 2002
La via dei Falchi.
(foto Sergio Nichelatti)
di Roberto Nichelatti
S
i è rinnovato anche questo Natale il tradizionale appuntamento dell’accensione delle fiaccole sulla Campanella del
Chegul (raffigurata nel logo della nostra Sezione) che, grazie alla passione di alcuni nostri soci ed al legame della nostra
sezione alla “Via dei Falchi”, continua ormai da circa un ventennio. Dopo il consueto ritrovo nel primo pomeriggio presso la
nostra sede, io, Lorenzo Giacomoni ed alla loro prima esperienza natalizia Elena Cagol, Egon Piacini e Silvio Zambaldi ci siamo avviati alla volta del Chegul. Lasciata l’automobile all’inizio
del sentiero attrezzato ed arrivati in cima con i zaini carichi del
necessario, ci siamo calati per posizionare le torce a vento lungo
la via che avremmo acceso alla sera. Tra un aneddoto e una
barzelletta appesi alle corde abbiamo posizionato le 18 fiaccole
così il pomeriggio è passato veloce. Ridiscesi, non prima di aver
goduto dello splendido panorama sulla valle dell’Adige, alla
macchina e di ritorno a Povo ci salutiamo, dandoci appuntamento per la sera. Quest’anno difatti, per vari motivi, non ci siamo fermati ai stoi in attesa del momento di accendere le fiaccole. La cena ai stoi del Chegul la sera di Natale è, da sempre, un
momento di particolare intensità dove, tra ricordi e avventure
vissute, risate e complici silenzi, si rafforzano amicizie e si dimenticano i crucci quotidiani passando alcune ore liete.
Ci ritroviamo così la sera per ritornare sulla nostra montagna. Salire di notte, con il chiarore della luna, riporta a momenti e ritmi ormai lontani. Così come l’attendere l’ora per accendere quella fila di luci fermi nel buio, spesso in silenzio, osservando la città illuminata quasi a giorno, forse alla ricerca di quella serenità e semplicità che troppo spesso, in un mondo sempre
più frenetico e distratto, non riusciamo a cogliere.
Questa volta le abbiamo accese scendendo in corda doppia
per essere più rapidi ed essere a casa in tempo per la mezzanotte. Durante la discesa del ghiaione ci giriamo più volte per ammirare lo spettacolo delle luci tremolanti delle fiaccole. Saliti
quindi in macchina in pochi minuti siamo a Povo. Ci congediamo con l’augurio sincero di buon Natale, rivolto a noi ed al
mondo intero, nella speranza che nel nostro cuore possa trovare sempre più spazio la voglia di pace e fratellanza.
di Zordan Paolo & C.
Piazza Oltrecastello n°2, Povo - Trento - Tel. 0461/810181 - Chiuso il lunedi
16
Tuttapovo
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Birreria
Gelateria
Paninoteca
Tabacchi e giornali
Sezione Sat di Povo
6 gennaio 2003:
è arrivata la Befana!
A
nche quest’anno la Befana è arrivata a Povo per salutare adulti e bambini. L’organizzazione dell’evento, ormai collaudata negli
anni, ha visto la partecipazione della sezione SAT
e del Gruppo Alpini di Povo.
I preparativi sono iniziati la mattina, con la sistemazione sul campanile del cavo che aiuta la
Befana nella sua discesa ad opera dei nostri gloriosi alpinisti della SAT e con il confezionamento
dei sacchettini contenenti caramelle, noccioline e
quest’anno anche una focaccina zuccherata. La
cara Befanina si è attivata già dal mattino e
grazie all’iniziativa di un
gruppetto di baldi alpini
è andata a visitare gli
anziani di Villa Zelger a
Villazzano e della casa
di riposo Margherita
Grazioli a Povo, portando loro un augurio di
buon anno nuovo e un
piccolo pensiero. Sono
stati momenti di grande
gioia e per tutti.
Alle 17.00, quando
ormai sotto il campanile
della chiesa di Povo si
era assiepata una gran
folla di bambini e genitori che, intrattenuti da
Antonio Maule, chiamavano a gran voce la
Befana, si è svolta l’estrazione dei premi della lotteria. Poco dopo la
simpatica vecchina ha
fatto capolino dalle campane e illuminata dal faro
del Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco di Povo
è scesa sulla sua scopa fino a toccare terra. Accolta a con gioia dai bambini ha distribuito assieme
agli aiutanti i suoi doni, ben presto esauriti, che
quest’anno hanno toccato quota 600!... Da ricordare anche che la nostra festa è stata ripresa e
mandata in onda su Telepace qualche giorno più
tardi. Un grande successo dunque che speriamo si
ripeterà anche l’anno prossimo. La Befana vi
aspetta sempre più numerosi!!
La Befana durante la
distribuzione dei regali.
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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Sezioni Sat di Povo e Villazzano
Marzola,
la nostra montagna
S
La copertina del libro.
Nella foto in basso il
Chegul e la Marzola.
Nella pagina a fianco un
momento della
presentazione del libro
presso la sede Sat di
Villazzano.
18
ono state molte le iniziative che, Associazioni ed Enti, hanno promosso per celebrare il
2002, proclamato dall’ONU “Anno Internazionale delle Montagne”.
Quante di queste
iniziative rimarranno nella memoria
delle persone e
quanto saranno efficaci e utili nei confronti delle popolazioni che in montagna vivono, sarà il
tempo a dirlo. Le
Sezioni SAT di Povo
e Villazzano hanno
pensato di tradurre
in realtà qualcosa
che, per sua natura,
può durare nel tempo: un libro. Non è
stata una salita facile, ma ora, “Marzola, la nostra montagna”, questo il titolo
del libro, è una bella
realtà. Il libro, è stato presentato il 20
dicembre presso la
sede SAT di Villazzano, in una sala strapiena di soci, simpatizzanti e rappresentanti d’Istituzioni e Associazioni. Vogliamo ricordare, tra i tanti, le Circoscrizioni
di Povo e Villazzano, il Consiglio centrale della
SAT, l’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte,
la Cassa Rurale di Trento, il Consigliere Centrale
del CAI, rappresentanti delle Sezioni SAT e, gradita presenza, una rappresentanza della Sezione CAI
d’Appiano. Con noi anche Delio Pace e Michele
Ianes, autori di due capitoli importanti dell’opera.
L’idea di dedicare un libro alla Marzola, la monta-
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
di Franco Giacomoni
gna dei Poeri e dei Vilazani, (ma anche, per la verità, di Pergine e Vigolo Vattaro), è nata, inizialmente, dalla constatazione che molti dei nuovi arrivati nei nostri paesi (perché Villazzano e Povo,
per fortuna, ancora paese sono), ben poco conoscevano della storia e delle opportunità che la
Marzola offre.
Volevamo dire che sopra di noi si estende un
territorio ricco di memorie, ricco di risorse fino a
pochi anni fa importanti per la nostra piccola economia, da esplorare e godere. Nello scegliere gli
argomenti da sviluppare, cercando di non far cadere la scelta su temi già sviluppati in precedenza,
ad esempio nei Quaderni del Circolo Culturale Villazzano (Storie della Marzola) o nel bel libro di Luca Biasi, Calisio - Marzola - Vigolana, ci siamo però accorti che si poteva scrivere qualcosa di nuovo anche per noi, qualcosa che non è stata, o è
stato poco approfondito.
Da qui i capitoli dedicati alle calcare, alla legna, al roccolo e, soprattutto, alle fortificazioni presenti sulla montagna. È evidente che dovendo
scrivere di cose concrete, che lasciano poco spazio
alla fantasia, si è dovuta cercare l’indispensabile
documentazione.
Abbiamo avuto belle sorprese, dal fascicolo
sulle calcare presente nella Circoscrizione di Povo
al libro delle catture del roccolo di Tomba, alla serie storica delle “part” della legna, dei rimboschimenti. Nel capitolo dedicato alle fortificazioni, nucleo forte del libro, l’autore è riuscito a regalarci
due documenti, relativi ai due paesi, contenente i
nominativi delle persone che, a fronte dell’esodo
delle popolazioni del 1915 erano state comandate, vista la loro professione, a rimanere. Un autentico tuffo nel passato, con nomi e cognomi di persone e professioni nei quali, molti, non solo anziani, troveranno nonni, zii, lontani parenti, o, più
semplicemente, le professioni che sono state, per
generazioni, appannaggio di una famiglia o di un
cognome. Legna, calce, pascolo, carbone; risorse
comuni gestite dalle Carte di Regola prima, dagli
Sezioni Sat di Povo e Villazzano
Usi Civici poi, una lunga storia d’autogestione,
d’utilizzo comune e salvaguardia dei beni della
collettività.
Una prerogativa particolarmente sviluppata
nel Trentino, radice e motivo della nostra autonomia che va salvaguardata sempre, oseremo dire
contro ogni modernità, come ci raccomanda Delio pace nel capitolo sugli Usi Civici che dà un senso e un perché al nostro essere gelosi e attenti custodi della nostra montagna. Ecco allora che tutti
i capitoli s’integrano e incastrano tra loro; così chi
visiterà la calcara o il roccolo potrà anche ammirare gli alberi monumentali e chi percorrerà i sentieri, anch’essi tutti riportati, potrà farsi un’idea del
sistema delle fortificazioni.
Non abbiamo dimenticato la storia alpinistica
con la ricostruzione della 1^ salita della Via dei
Falchi [La Campanella] (in verità già pubblicata in
precedenza) con la novità, crediamo assoluta, dello schizzo della salita. Un libro dentro il quale, pur
nella sua sobrietà, il lettore può trovare molto, un
libro non solo per i nuovi arrivati ma per tutti gli
abitanti di Povo e Villazzano e per i Trentini, come
scrive Franco de Battaglia nella bella e puntuale
prefazione al libro: “I Trentini la Marzola se la trovano davanti tutti i giorni, ma a ben vedere, sono
pochi quelli che possono dire di conoscerla a fondo. Sì, ci sono i sentieri amati dei Bindesi e della
Maranza, della Fontana dei gai e della panoramica de cresta, ma poi da lì lo sguardo fugge sempre
lontano, al Bondone, al Brenta così invitante oltre
la conca urbanizzata della città”.
Scoprire anche quello che è vicino a noi, convinti che il non conoscere, il dimenticare rappresentano una perdita, uno spreco irrecuperabili per
tutti. Mario Rigoni Stern, inaugurando la nuova
Biblioteca della SAT di Trento ha paragonato le
biblioteche ad un rifugio dove, tutte le età dell’uomo, possono trovare momenti d’apprendimento,
riflessione, ricordo.
Con “Marzola, la nostra montagna” le due Sezioni SAT si augurano di aver portato un altro
mattone del vostro rifugio - biblioteca.
Ringraziamenti e informazioni
Le Sezioni SAT Bindesi Villazzano e Povo ringraziano:
- Gli autori dei testi
- Gli addetti della Biblioteca SAT di Trento
- L’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte
- La Cassa Rurale di Trento
- La Famiglia Cooperativa di Povo
- Le Circoscrizioni di Povo e Villazzano
- Il Club interassociativo Tuttapovo
- La Società Alpinisti Tridentini - Organizzazione Centrale.
- Gianni Sperotto per le fotografie
- Raffaele Giacomoni per le informazioni
Il libro può essere ritirato, fino ad esaurimento, presso la Sede
della Sezione SAT di Povo ogni GIOVEDÌ, ore 20,30 - 22,30
I Poèri lontani possono chiederne copia inviando richiesta a:
Sezione SAT Povo, Via don T. Dallafior, 38050 Povo
OFFICINA ELETTRAUTO GOMMISTA
SERVIZIO AUTORIZZATO
di Zordan Romeo
RICARICA CONDIZIONATORI
REVISIONI
Via Sommarive 2, 38050 POVO (TN), tel. 0461 810667
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
19
G.S. Marzola
Pallavolo femminile:
che passione
A
La squadra Under 15 A
20
nche quest’anno il Gruppo Sportivo Marzola si è presentato al via dei campionati di
pallavolo femminili con una nutrita serie di
atlete e squadre che stanno tutte ottenendo ottimi
risultati nei campionati dove sono impegnate.
A Natale la squadra Under 15 A, allenata da
Lorenzo Redi e Fabrizio Lorenz, ha ottenuto un 2°
posto nel Torneo di Natale di Rovereto dove si
confrontano alcune delle squadre più forti d’Italia.
Pochi giorni fa l’Under 15 B allenata da Nicola
Odorizzi ha conquistato il 1° posto nel Torneo Beccari, organizzato dal CSI, e l’Under 13 A, allenata
da Renzo Curzel, si è classificata al 4° posto dello
stesso Torneo.
Pure nei campionati federali le nostre squadre
si stanno facendo più che onore a partire dalla prima squadra che milita in Serie C dove occupa un
5° posto di tutto prestigio tenendo conto che è una
della squadre più giovani della categoria.
La squadra di 3 A divisione occupa il 2° posto
nel suo girone ed è in lotta per accedere al cam-
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
pionato superiore.
Nei campionati giovanili le nostre squadre
stanno dando sicuramente il meglio e nel loro
complesso dimostrano che la scuola pallavolistica
del Marzola è sicuramente una delle più forti e
complete della nostra regione.
Infatti le squadre Under 19 e Under 17, allenate da Gianni Varesco, che comprendono molte atlete della Serie C sono in testa ai loro campionati
e si candidano alla conquista dei titoli di campioni regionali. Così come la squadra Under 15 A di
Redi e Lorenz che si appresta a disputare le finali
di Under 15 con il ruolo, scomodo, ma sicuramente lusinghiero di favorita.
L’Under 15 B, al primo anno in categoria, ha
mancato per un niente l’accesso al girone di eccellenza e ora, nella seconda fase del campionato,
sta conducendo il suo girone di consolazione, ma
già ora si candida a raccogliere il testimone dall’altra squadra Under 15.
Anche nella categoria Under 13, le nostre ragazze si stanno comportando più che bene; infatti
l’Under 13 A, allenata da Renzo Curzel, è giunta
nel girone ad 8 squadre che assegnerà il titolo regionale e ad oggi, dopo tre giornate, occupa un
più che lusinghiero 2° posto.
L’Under 13 B, allenata da Alessandro Agreiter,
è al suo primo approccio con l’agonismo e quindi
paga il pegno dell’inesperienza e alterna buone
prestazioni a sconfitte, ma per loro l’importante è
imparare i rudimenti della pallavolo (disciplina,
impegno, voglia di lottare) per poi, nei prossimi
anni, dimostrare che anche loro valgono le loro
compagne più “anziane”.
E poi ci sono le ragazzine e i ragazzini del mini
volley, che numerosi in palestra sotto l’esperta guida di Giorgio Battisti, si divertono e giocano, ma
si preparano anche loro ad intraprendere la “carriera” pallavolistica avendo come esempio l’impegno e i risultati delle “marzoline” più grandi, ma
anche il bellissimo esempio della nazionale femminile Campione del Mondo.
Sport - Sci nautico
Festa al Centro civico
per Thomas Degasperi...
È
stata una sorpresa soprattutto per il protagonista, la serata organizzata in suo onore dai genitori lo scorso mese di dicembre nel salone del Centro Civico di Povo, per celebrare degnamente il fresco titolo europeo di sci nautico conquistato il 22 settembre dell’anno scorso!
Una sorpresa perché, di ritorno dagli Stati Uniti dove studia e si allena,
certamente Thomas non si aspettava un’accoglienza di questo tipo ne tantomeno la presenza di tante autorità. Erano infatti presenti alla serata il
Sindaci di Trento Pacher, di Pergine Valsugana Anderle, oltre a quelli di
Calceranica e di Caldonazzo, l’Assessore Provinciale allo Sport Berasi e
quello comunale Pegoretti, il Presidente del Coni Torghele, il rappresentante dello Sci Nautico Nazionale Luzzeri, il presidente dello Sci Nautico
Trento Disertori, il presidente della Circoscrizione di Povo Alessandrini oltre ad un nutrito gruppo di atleti della Squadra Nazionale di Sci Nautico
ed una sala stracolma di amici e conoscenti. Evidentissima l’emozione di
Degasperi nell’affrontare i microfoni per le immancabili interviste e per gli
interventi di rito, emozione inferiore solo a quella di papà Marco, vero artefice, a detta di tutti gli intervenuti, degli straordinari exploit del ventunenne di Povo. Una serata piacevole ed emozionante, preceduta dalle
proiezioni delle prime imprese del campione sul lago di Caldonazzo in tenerissima età e conclusa con musica e brindisi di augurio per nuove e
straordinarie imprese. Grazie Thomas, per i tuoi allori, ma anche perché
nei tuoi viaggi all’estero non manchi di ricordarti di “Tuttapovo”! (pg)
...e Stella d’argento
al papà Marco!
A
conferma di quanto affermato a proposito del figlio Thomas e dei
meriti per la sua carriere sportiva, Marco Degasperi è stato insignito lo scorso febbraio della “Stella d’argento per merito sportivo” per
la sua trentennale attività come dirigente e come allenatore dello sci nautico regionale. Attualmente è delegato provinciale della Fisn (Federazione
Nazionale Sci Nautico), dopo aver ricoperto la carica di consigliere nazionale per otto anni. I complimenti di “Tuttapovo”! (pg)
Nella foto a
fianco Marco
Degasperi.
Sopra Thomas
Degasperi con
il sindaco di
Trento Alberto
Pacher ed il
giornalista
Mattia Eccheli
al centro civico
di Povo.
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
21
Filodrammatica Concordia ‘74
E Lei, Concordia?
A
ttorno a Joseph, cento persone, con i loro
centonovantanove occhi puntati su di lui.
C’era perfino Bill il Guercio. Davanti a Joseph, lo sguardo sorridente e ironico del presentatore. Sotto Joseph, una comoda poltrona in pelle
nera incollata ai vestiti a causa del sudore.
“Signore e signorine” esordì il presentatore: “Il
concorrente è giunto alle ultime domande: il momento decisivo del nostro programma! Ce la farà
a vincere il favoloso premio in palio?”
“Certo che ce la farò!” gridò Joseph in uno
slancio di euforia tale che il suo dente d’oro volò
oltre il presentatore, trafiggendo una signora del
pubblico. Centonovantasette occhi erano ancora
posati su di lui.
“Dunque, lei ha scelto come argomento: la Filo Concordia ‘74 di Povo!”
“Esatto!” scattò Joseph come una molla. Altro
dente, altra vittima tra il pubblico.
“E allora via con la prima domanda!” Scandì il
presentatore con un sorriso a trentatré denti. “Moser Marco, neo regista della compagnia, è anche
neo padre: come si chiama la bimba che ha appena avuto?” “Sara! Sara Moser!”
“Esatto! E come si chiama l’annuale rassegna
che ogni anno viene organizzata dalla compagnia, e che si è recentemente conclusa con il tradizionale ed entusiastico tutto esaurito da parte
del pubblico?”
“Isidoro Trentin” rispose Joseph, col sudore
che colava con la portata d’una cascata andalusa
ed un tremore che venne inseguito registrato e
frainteso dai sismografi della città come un accenno di scossa tellurica di terzo grado. “E dirò di più:
quest’anno ha vinto la Filogamar di Cognola con:
L’era meio nar a Rimini, di Loredana Cont!”
“Signori e signori, costui è un vero campione:
e magari mi sa anche dire il nome della seconda
compagnia classificata? Ricordo per tutti gli spettatori che è stato il pubblico presente alla rassegna
a votare i vincitori.”
Joseph si concentrò, e lo sforzo gli fece aggrottare la fronte al punto che una ruga cadde a coprirgli gli occhi. Ma un appassionato del teatro dialettale umoristico trentino come lui non poteva non sapere la risposta: “Achille giabotto... medico condotto, portata sul palco dalla Filo Arca di Noè!”
“Esatto!” Urla e ovazioni da parte del pubblico fecero assomigliare il piccolo studio televisivo
ad uno stadio calcistico. Preso dall’entusiasmo,
Joseph calciò un pallone da basket che era li per
caso, centrando l’unico occhio buono di Bill il
22
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
di Giordano Segatta
guercio. Ma altri centonovantaquattro occhi erano ancora puntati su di lui, desiderosi d’essere
fatti sognare.
“E la terza compagnia classificata?” chiese allora il conduttore, con un sorrisino perfido.
“Domanda trabocchetto!” gridò Joseph, saltando in piedi sulla sedia ed alzando le braccia come una rudimentale divinità Azteca: “Ci sono state due compagnie che hanno fatto terzo posto ex
equo. Le casalinghe, di Loredana Cont. Tre rebùfi
e ‘n tananài, della Filo Paganella.”
Urla di acclamazione si alzarono dal pubblico,
assieme ad un paio di cartelloni ed una dichiarazione di amore con annessa domanda scritta di
matrimonio. Peccato che venisse da parte di un
uomo. Carino, a dire il vero.
“Signore e signorine, abbiamo con noi un
campione come non se ne vedevano da almeno
una settimana!” esclamò il conduttore, ed una lacrima scese a rigargli il viso. “Ora l’ultima domanda, e se saprà rispondere vincerà il mirabolante
premio in palio di trecentomila milioni di Euro, rigorosamente in banconote di piccolo taglio!”
“Avanti con la domanda!” esortò Joseph.
“Mi dica, orsù, il nuovo lavoro in preparazione
da parte della Filo Concordia ‘74!”
“Facile: Meio pioci che finoci, atto unico di
Thomas T. Urbato!”
Il viso commosso del conduttore si tramutò in
un ghigno malefico.
“Sbagliato! Sbagliatissimo! Si tratta invece di
Franzelstein, la farsa horror in tre atti scritta anni
orsono dal concittadino Massimo Degasperi, un
piccolo capolavoro di satira, umorismo e teatro
classico che saprà strappare al pubblico risate generose. Anche la farsa è abbastanza divertente.”
Joseph si stava apprestando a sbattere la testa
contro la propria sedia con intenti chiaramente
suicidi, ma il presentatore lo fermò in tempo attutendo il colpo con un pupazzetto di gomma a forma di banana.
“Non si disperi, signor Joseph, dopotutto vi è
sempre il premio di consolazione: un posto riservato per la gita organizzata dalla compagnia di Povo, e che ha per meta Freiburg, Rudesheim,
Wurzburg ed altri paesi impronunziabili. Cinque
indimenticabili giorni, dal 5 al 9 maggio, assieme
agli attori ed i simpatizzanti della compagnia... così magari si informerà meglio e la prossima volta
sarà più preparato al telequiz!”
Il pubblico applaudì con assenso, e calarono
lentamente le luci...
Circolo Ricreativo Grazioli
Casa Riposo e Centro residenziale:
“cose di periferia?”
di Caliari Claudio
D
o inizio, come spesso mi capita fare, ad una
nuova quanto antica riflessione sul significato del “realizzare realtà nuove” prendendo spunto dal contesto del costruendo polo residenziale e dei servizi che stanno nascendo a ridosso del centro abitato di Povo nel contesto della esistente casa di riposo.
La storia della casa di riposo “M. Grazioli” è a
tutto rispetto, come tutte le storie, una serie di
eventi storici che è possibile leggere sugli annali
dei ricordi, i quali, pur esplicando l’importante
funzione del “non dimenticare la storia” hanno anche un grande impatto sul ricordare con nostalgia,
magari rivedendo foto, situazioni e località in bianco e nero, suscitando principalmente un grande
senso di stupore per il confronto con la realtà contemporanea, notando i cambiamenti architettonici
e civili avvenuti ed intervenuti.
Questo è un modo di guardare la storia, che ci
da un senso di impotenza come se i cambiamenti
fossero successi per un qualche ignoto motivo e
che ognuno di noi li subisse, senza vederne i confini e gli sviluppi complessivi.
Un altro punto di vista invece è quello, credo
più interessante di vedere la storia e gli eventi
che cambiano anche la topografia dei luoghi, come la somma delle volontà dei protagonisti che
hanno composto quel contesto, protagonisti a diversi livelli ma altresì ugualmente importanti e
determinanti.
E così vediamo nel caso che stiamo trattando
tre grandi fasi storiche collocate in tre epoche ben
distinte:
- La prima epoca della fondazione della Casa di
Riposo
- Quella del grande ampliamento
- Quello della trasformazione da residenza alber-
tessera
accumulativa
con omaggio
20 euro
di consumazione
E’ gradita prenotazione
ghiero residenziale a casa di riposo per anziani
nonché a residenza sanitaria
Alcuni personaggi di spicco hanno dato un
particolare apporto a questa costruzione storica.
La fondatrice che con il lascito ha messo in atto
una serie di avvenimenti successi dopo la sua dipartita e che hanno di fatto creato, dato origine alla realtà esistente; senza questo primo input iniziale probabilmente la storia non avrebbe poi realizzato tutto il resto. Questo periodo è caratterizzato
dalla fase della prima accoglienza; in questa fase il
lascito e la casa permettevano di soccorrere le persone in gravi difficoltà socio economiche; barboni
e diseredati di ogni tipo trovavano qui all’inizio del
secolo scorso, un pezzo di pane ed un ristoro tra le
mura di questa antica villa.
Già negli anni 50 l’allora Casa di Riposo cominciava ad avere stretto questo compito, infatti
l’evoluzione dei tempi richiedeva oggi come allora
l’accoglienza di persone alquanto gravi in quello
che veniva chiamato dispregiativamente cronicario. A quei tempi nacque quella mentalità tuttora
esistente per cui “entrare in Casa di Riposo” è considerata una disgrazia non solo per le difficoltà che
in essa vi operano ma soprattutto per l’isolamento
culturale oltre che sociale e civile, che questi posti
dovevano subire. Era il periodo delle grandi stanze che accoglievano più persone, magari dieci e
più, con una assistenza di poche gloriose suore
che cercavano al meglio di tamponare le grandi
esigenze, aiutate da pochissimo personale; figure
storiche.
Il contesto di Casa di Riposo di allora era caratterizzato dalla grande motivazione delle suore e
degli operatori, che consideravano la scelta di lavoro che avevano intrapreso una vocazione che
gli portava spesso ad una disponibilità, più o me-
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n. 1 - aprile 2003
23
Circolo Ricreativo Grazioli
...segue dalla pagina
precedente
no scelta, ma che aveva degli orari di lavoro e delle turnistiche molto intense; spesso alcune di queste persone sceglievano di abitare presso la struttura ed erano così a disposizione 24 ore su 24, ma
quelli erano i tempi. Non si contavano le ore di lavoro, ma, come succede oggi con le badanti straniere, si concordavano solo gli eventuali giorni o
pomeriggi di libertà settimanale.
Da questa fase storica, molto importante e lunga ci fu alla Casa di Riposo un’altra fase altrettanto importante ed è quella della ristrutturazione e
dell’ampliamento degli anni 60. In questa fase un
nuovo “Segretario” detta nuova energia e spinta
innovativa alla realtà esistente impegnando l’Amministrazione in una costruzione delle due nuove
ali con una triplicazione degli spazi dando quindi
alla costruzione lo sviluppo e la volumetria attuale. Ma questa fase non fu caratterizzata solo dalla
costruzione dei nuovi reparti, essa fu caratterizzata
soprattutto da una scelta differenziata di clientela.
In quella fase la Casa di Riposo di Povo cominciò
ad essere considerata una “Villa sulla collina”, venivano ospitate anche persone accolte privatamente. La struttura nuova veniva così ad essere
un posto dove persone, spesso benestanti, sceglievano di trascorrere serenamente gli ultimi anni
della loro vita. A quei tempi l’immagine della “Casa di Riposo di Povo” allargò i propri orizzonti; la
Casa di Riposo fu conosciuta e vista da tutta la comunità di Trento come un posto ambito, dove andare poteva essere vista anche come una soluzione positiva per affrontare meglio la terza età.
Questo periodo storico permane come quello
più forte nella storia della Casa di Riposo; la fama
ed il ricordo positivo di questo periodo sussiste
ancora nell’idea diffusa nella popolazione trentina
di una certa età, che considera la casa di riposo
sulla collina una struttura che ha un qualche cosa
di più.
Sulla base di questo ricco bagaglio storico la
Casa di Riposo entrava poi alla fine del secolo
scorso in un periodo di nuovi cambiamenti dove
la presenza di una nuova politica direttiva poneva
Servizio montacarichi
Copertura assicurativa
la Casa di Riposo come una realtà sperimentale a
livello sanitario; la Casa di Riposo divenne quindi
una organizzazione dove si anticipavano nuove
metodologie e cure per la nascita di quelle che sarebbero state le Residenze Sanitarie Assistenziali.
In questo periodo si è assistito ad un progressivo aumento dell’impiego delle risorse umane e la
conseguente spersonalizzazione dell’impegno lavorativo. La Casa di Riposo non era più una piccola realtà locale strettamente legata al territorio,
ma diventava sempre più una organizzazione per
la semplice erogazione di servizi residenziali specialistici ed istituzionali.
I poèri hanno assistito senza fiatare a questo
scollegamento; la casa di riposo non era più così
sentita e partecipata, non si sentiva più questa
realtà come parte integrante del tessuto socio culturale del Paese.
I tempi cambiano, le realtà si modificano,
ma le persone restano. Ogni realtà al di là di un
determinato periodo storico ha dei momenti di
luce e dei momenti di ombre con diverse caratterizzazioni.
Certamente la domanda che molti si fanno e si
stanno facendo in questo momento ad un anno di
distanza dall’apertura del nuovo centro resistenziale collegato con la casa di riposo è questa: “la
realtà umana e civile, la organizzazione e l’apertura al nuovo della attuale Casa di Riposo è in grado di affrontare il cambiamento che si impone con
l’apertura del nuovo centro residenziale? E se sì, è
consapevole del significato di apertura al territorio
che questo comporta?”.
Certamente qualcuno doveva porre questa domanda per questioni di chiarezza e di comprensione degli eventi, ma la risposta è e resta nel cuore
delle persone che nella Casa di Riposo vi abitano,
vi lavorano e che hanno delle responsabilità a riguardo. Molti abitanti di Povo stanno a guardare,
vedono ma ancora non comprendono il disegno
complessivo, guardano e sperano che l’imponenza delle costruzioni non sia solo un evento materiale ma anche di vita sociale e partecipata.
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Casa di Riposo R.S.A. “Margherita Grazioli”
La Casa di Riposo si è dotata
della carta dei servizi
Nel dicembre scorso il Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo - Residenza Sanitaria Assistenziale - Margherita Grazioli approvava la
prima Carta dei Servizi dopo un lungo percorso di
lavoro che ha visto impegnate tutte le figure professionali della RSA, i familiari e gli ospiti. Con
questo documento, di oltre 40 pagine, si vuole offrire ai cittadini una visione, il più possibile completa, della realtà della Casa di Riposo ora RSA
(Residenza Sanitaria Assistenziale), affinché essi
possano valutare le prestazioni offerte rispetto ai
bisogni socio-sanitari della persona anziana e non
che si trova in stato di non autosufficienza.
Nella parte introduttiva si precisa che questa
Carta dei Servizi vuole proporsi “come una sorta
di patto con i “clienti” in cui la scelta dell’ingresso
nella RSA diventa una consapevole presa d’atto
che i servizi che vengono offerti rappresentano la
risposta più confacente alle necessità dell’ospite”.
I capitoli successivi descrivono in modo puntuale ed esaustivo la struttura e la sua storia, i ser-
vizi di assistenza, quelli sociali rivolti alla persona,
i servizi alberghieri, le modalità di partecipazione
degli utenti ed i loro organismi rappresentativi, come si compone la retta alberghiera a carico dell’ospite, la struttura amministrativa, gli standard di
qualità del servizio ed i meccanismi di verificacontrollo.
Di particolare interesse risulta la descrizione dei
servizi di assistenza “finalizzati al superamento dei
deficit funzionali o cognitivi presentati dai singoli
ospiti ed al recupero o mantenimento delle capacità residue” e che si articolano nell’assistenza
quotidiana garantita dagli operatori dell’assistenza, nel servizio sanitario che si avvale di medici geriatri, di medicina generale e di specialisti, nel servizio infermieristico ed in quello di fisioterapia. Sul
fronte dell’attività socio-relazionale e di animazione viene descritto attraverso quali attività e professionalità si cerca di “dare sostegno psicologicorelazionale agli anziani e loro familiari nel loro
percorso di vita in casa di riposo e di favorire il
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
25
Casa di Riposo R.S.A. “Margherita Grazioli”
...segue dalla pagina
precedente
mantenimento dei legami con la comunità esterna”. A questo proposito risulta particolarmente significativa l’introduzione in via sperimentale della
presenza di una psicologa con il compito da un lato di fornire sostegno agli operatori rispetto a casi
particolarmente problematici e dall’altro di fornire
un aiuto a familiari ed ospiti nelle fasi critiche della vita all’interno della RSA (ingresso, aggravamento, malattie terminali, lutti). Si rileva inoltre
l’importanza della risorsa del volontariato e dei familiari nel mantenere vivi i “sistemi relazionali”
con l’anziano ospite.
Altro capitolo significativo risulta quello dedicato all’accoglienza ed inserimento dell’ospite in
RSA nel quale oltre ad essere fornite tutta una serie di notizie circa le modalità e indirizzi per la presentazione delle domande di accoglienza, vengono puntualmente descritte tutte le varie fasi dal
colloquio di pre-ingresso, alla visita alla casa ed alla stanza assegnata alle modalità e referenti preposti alla raccolta dei dati e notizie della persona
“La primavera”
interessata. Si ricorda anche che la RSA è dotata
di posti di accoglienza temporanea “istituiti per
dare sollievo alla famiglia” per brevi periodi (20
giorni - max un mese). Per facilitare i rapporti con
l’utenza si è istituito l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP).
Sul fronte della partecipazione “dell’utente”
particolarmente innovativo e significativo è il previsto servizio dedicato all’ascolto del cliente. Attraverso tale servizio “è possibile effettuare segnalazioni o suggerimenti, inoltrare reclami formali ed
esprimere apprezzamenti in relazione ai servizi
erogati”.
La Carta dei Servizi della Casa di Riposo RSA
Margherita Grazioli è attualmente in corso di
stampa e verrà resa disponibile per tutti coloro che
sono interessati a conoscere meglio una realtà viva presente all’interno del nostro sobborgo.
Il Presidente della Casa di Riposo
R.S.A. “Margherita Grazioli”
Renzo Dori
“Racconto di Pasqua”
di Sergio Cunego
di Mario Baldessari
A
Giornate meravigliose,
la primavera è ritornata,
il sole riscalda molto,
il cielo un azzurro stupendo,
la natura è meravigliosa.
Dall’alba al tramonto,
i prati sono diventati verdi,
le piante stanno germogliando,
le città sono ritornate gaie e belle,
dopo mesi di neve, vento e pioggia.
Ora viene molta gente
da tutto il mondo in Italia,
la neve delle Dolomiti sta sciogliendosi,
verso le Dolomiti, la Gardesana,
dove fioriscono i limoni.
Sono le ultime ore della sera,
il sole è già scomparso,
il cielo è tutto stellato
ammirano la bellezza
che esiste in Italia.
Sergio Cunego (Ospite della Casa di
Riposo “M. Grazioli” - Sede di Povo)
ll’età di otto anni, lessi il primo libro, prestato dalla biblioteca, un documentario che parlava di una tribù di pigmei cannibali. Mi promisi che da
grande sarei andato a sterminarli, mangiavano i Missionari. Era Pasqua,
e con la scuola ci condussero in San Pietro per la Santa comunione. Fatta questa, il prete venne sugli scalini dell’altare e pronunciò parole che lì per lì, data
la mia tenera età, mi riempirono di terrore: “Beati voi ragazzi, che mangiando
il corpo di Cristo vi siete redenti”. Avrei voluto scappare. Finita la Messa, tornai
a casa convinto di essere diventato cannibale e mi ammalai. In seguito non potei esimermi dalla Santa Messa, ma quando vedevo il calice in mano al prete,
scappavo. Pertanto desiderai rendermi conto del vero significato della Comunione e divenni un topo di biblioteca, a sedici anni avevo già letto trecento vite di santi. Più avanti negli anni, trovandomi all’estero: Inghilterra, Scozia, Germania e Francia, visitai molte chiese (ho avuto la fortuna di vedere la tomba
del grande Sebastian Bach), pensando sempre che per salvarsi bastasse essere
un onesto altruista, pensare più agli altri che a me stesso. Tornai alla fede quando seppi del miracolo della Madonna di Guadalupe che, per convincere un parroco scettico, in pieno inverno, dalla nuda roccia, fece sgorgare un cespuglio di
magnifiche rose. Questo miracolo convinse anche me. Divenni quindi un buon
cristiano. Non ho più perduto una Pasqua.
Meglio tardi che mai!
Mario Baldessari
(Ospite della Casa di Riposo “M. Grazioli”
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Gruppo Sportivo Alpini Povo
Attività 2003
Un inizio col botto!
S
i coglie l’occasione di questa edizione di
“Tuttapovo” per ricordare alcune delle iniziative già realizzate nel corso del 2003.
Corsi di ginnastica
Ai Corsi di attività motoria per adulti e ginnastica antalgica, organizzati alla palestra presso il
Centro Civico di Povo partecipa un gruppo di persone sempre più numeroso. Ciò evidenzia e conferma che anche nel nostro sobborgo vi è una crescente richiesta per l’utilizzo della struttura pubblica non agonistiche finalizzate ad una accorta prevenzione sanitaria con l’aiuto e le indicazioni di
istruttori esperti. L’attività proseguirà con la ginnastica antalgica, fino alla fine di maggio, nei giorni
di martedì e venerdì.
Sopra il corso di ginnastica, sotto il podio del Trofeo Ana Povo.
3° Edizione del “Trofeo
G.S. Alpini - Ana Povo”
Il GSA ed il Gruppo ANA di POVO hanno dato appuntamento sulle nevi della Panarotta il 26
gennaio scorso agli amici dei Gruppi A.N.A della
Sezione di Trento per la 3° Edizione del Trofeo
G.S. Alpini - Ana Povo, inserito nel calendario delle manifestazioni sportive dell’ANA. Alla gara hanno partecipato 140 atleti e le fotografie della manifestazione ne illustrano il successo meglio di ogni
altro commento.
Corso avviamento allo sci
Alla edizione 2003 del corso di avviamento
allo sci, organizzato dall’infaticabile Vittorio Lunelli e dal maestro Renzo Gaiga, responsabile
della scuola sci Panarotta, hanno partecipato 60
bambini suddivisi nei gruppi di età e di preparazione ottenedo ottimi risultati. Tutti i ragazzi sabato 8 marzo con i maestri Renzo, Bruno, Mau-
Continua alla pagina
sucessiva...
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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Gruppo Sportivo Alpini Povo
ro, Anna, Giuseppe e Michele hanno dato
ampia dimostrazione delle capacità acquisite
impegnadosi nella gara di fine corso ed i vincitori delle varie squadre sono risultati:
- Allievi del maestro Renzo: 1. Gasperi Luca;
2. Andreatta Jonathan; 3. Giuliani Paolo.
- Allievi del maestro Bruno: 1. Poda Matteo; 2.
Bosco Filippo; 3. Pegoretti Mirko.
- Allievi del maestro Mauro: 1. Bozzoli Laura;
2. Pecoretti Andrea; 3. Calliari Eleonora.
- Allievi della maestra Anna: 1. Gastaldi Federica; 2. Merz Tommaso; 3. Gabardi Massimilano.
- Allievi del maestro Giuseppe: 1. Borrella
Maria Vittoria; 2. Baldo Mattia; 3. Gazzin
Riccardo.
- Allievi del maestro Michele: 1. Zamboni Jacopo; 2. Sandri Simone; 3. Zamboni Margherita.
Gara Sociale
Anche quest’anno, nello splendido scenario
di VALLES nel Comune di Rio Pusteria e presso la Casa delle Associazioni, si è svolta la 21°
edizione della Festa sulla Neve e Gara Sociale
del GSA, con la partecipazione di circa 400
persone in un clima di gioia e amicizia, valori
che contraddistinguono da sempre lo spirito
degli Alpini. Molti erano gli assenti a causa dell’epidemia influenzale che ha coinvolto tutto il
sobborgo di Povo, ma sulla collaudata pista
Schawandt, abbondantemente innevata, hanno gareggiato nella mattinata di domenica 23
febbraio, in ben 160 atleti suddivisi in varie categorie, per aggiudicarsi il titolo di campione
del G.S.A. Il titolo in palio è stato vinto dall’atleta Cristian Giovannini che ha ottenuto il miglior tempo assoluto, ma citiamo anche l’atleta
meno giovane della gara e che ha partecipato
a tutte le ventun edizioni fin qui disputate, Ezio
Mattivi, classe 1931 e ancora tanta voglia di
sport. Sostenuti da una folta tifoseria ammassata lungo la pista, tutti gli atleti hanno primeggiato nello stile e nella velocità, con vera verve
agonistica anche se non è mai sfociata nell’agonismo più sfrenato.
Le gare sono iniziate sulla pista dello sci
nordico dove hanno primeggiato:
- nella categoria junior femminile: Sadler Mo-
nica, Merlot Gaia e Merlot Marzia;
- junior maschile: Giuliani Paolo, Sadler Mirco e Giuliani Leonardo;
- senior: Zanella Alessio, Merlot Paolo e Sadler Paolo.
Le gare di sci alpino sono iniziate con i bambini.
Sono saliti sul podio per la Categoria:
- bambine: Montibeller Jenny, Baldessari Sabrina e Pecoretti Michela;
- bambini: Merz Luca, Franceschini Alessandro e Andreatta Jonathan.
Nelle successive categorie riservate ai ragazzi hanno ottenuto i migliori tempi:
- fra le coccinelle: Bertoldi Francesca, Cagol
Debora e Garcia Jessica;
- fra i giovani: Merz Jacopo, Baldessari Carlo
e Franceschini Andrea;
- fra i ragazzi: Aquilini Marco, Baldessari Mattia e Giuliani Paolo.
La verve agonistica è stata particolarmente
sentita nelle categorie delle miss vinta da Giovannini Monica, Lunelli Elisabetta e quella delle lady vinta da Salin Paola, Stefani Annamaria
e Bazzanella Franca.
In campo maschile, con la consueta competitività dei migliori Alpini e del super allenamento ottenuto dalla squadra dello Sci Alpino
del GSA a seguito delle numerose partecipazioni alle gare organizzate dall’ A.N.A, hanno primeggiato:
- nei super pionieri: Pedrotti Giancarlo, Nichelatti Aldo e Merz Bruno;
- nei pionieri: Baldessari Giuseppe, Berlanda
Franco e Tomasi Enrico;
- nei gentleman: Gasperi Alfredo, Zordan Romeo e Zanuso Marco;
- fra gli amatori: hanno primeggiato Miori
Giorgio, Corn Mirco e Conci Michele.
A Giovannini Cristian che non ha avuto rivali nella categoria riservata agli atleti che partecipano a gare con punteggio F.I.S.I., spetta il
primato nella velocità con il miglior tempo assoluto. Sul medesimo podio sono saliti anche
Giacomoni Mauro e Andratta Mariano.
Infine vanno ricordate anche le speciali categorie riservate alle Slitte che hanno visto primeggiare Rensi Giuliana e Giovannini Rita e
Martinelli Grazia nella categoria femminile e
Reale Leonardo con Sadler Paolo e Sadler Mir-
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Gruppo Sportivo Alpini Povo
co nella categoria maschile.
Al successo della manifestazione e della lunghissima premiazione che si è svolta presso la Casa delle Associazioni di Valles, hanno contribuito
con il proprio patrocinio il Presidente della Regione dott. Carlo Andreotti, il Presidente della Provincia Autonoma dott. Lorenzo Dellai, l’Assessore
geom.Silvano Grisenti, il Sindaco di Trento dott.
Alberto Pacher ed i numerosi sponsors che da
tempo sostengono la attività del G.S.A.:
- New Graphic comunicazione visiva di Campregher Adriano e c. - Trento
- Cassa Rurale di Trento
- Famiglia Cooperativa di Povo
- Costruzioni Martinelli Luigi e c. Snc - Povo
- Fioreria f.lli Cortellini - località Stella di Man Trento
- Nichelatti Aldo idraulico - Povo
- Franceschini Giuseppe - Movimento Terra Povo
- Famu Arredo Uffici Gardolo di Trento
- Nuova Motorauto - Mezzolombardo - trento
- Tendastil di Enrico e Camillo Bonvecchio - Sale’ di Povo
- Sportler spa - Trento
- Bertotti Claudio Pittore e Decoratore - Povo
- Autodelta di Zordan Romeo - Povo
- Maso Loch di Baldessari Marco - loc. Borino di
Povo
- Dolomiti Gomme - Trento
- Cantina Sociale “Le Meridiane” s.c.a.r.l. Via
Fermi - Trento
- Bertotti Mario & c. S.n.c. Sviluppo Stampa
Trento
- Fioreria Tomasi - trento
- Oro Stube Pizzeria via sommarie, 10 - Povo
- Rivendita giornali e tabacchi di Pegoretti M. Tiziana - Povo
- Prodotti alimentari Brugnara - Pergine Valsugana
- Panificio Maffioletti s.n.c. - Loc. Sille di Civezzano
- Segata s.p.a. Carni Salumi - Cadine - trento
- La Sportiva - Calceranica al lago
- Ortofrutta di Cagol Fabrizio e c snc - Povo
La perfetta organizzazione, la collaborazione
degli Alpini dell’ANA POVO, la bravura dei cuochi
nel preparare il “pranzo alpino”, nonchè la ospitalità avuta presso le meravigliose strutture esistenti
a Valles, hanno reso possibile il successo della
giornata sulla neve e della Gara Sociale del
G.S.A.- POVO, confermando l’interesse dei soci e
degli abitanti di Povo all’attività proposta ed attuata dalla Direzione del Gruppo Sportivo Alpini.
Un saluto a tutti.
La Direzione del GSA
Nelle foto in alto la 3° Edizione del “Trofeo G.S. Alpini - Ana Povo”
Nella pagina a fianco alcune foto del corso avviamento allo sci.
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Tuttapovo
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Sport ed avventura
Montagna per tutti
a cura della guida alpina Massimo Faletti
S
ono convinto che la montagna appartenga a tutti e che sia
importante rispettarla. Ognuno può viverla come preferisce e con l’adeguato allenamento si possono ottenere risultati strabilianti.
In montagna si può andare in tanti modi.
Le escursioni estive o le ciaspolade l’inverno.
Sempre l’inverno lo sci alpinismo e lo sci fuoripista, dove è
necessario rimanere sempre attenti, perché la neve invernale è
spesso instabile per la carente coesione tra gli strati o per l’azione del vento. La primavera questi pericoli diminuiscono, poiché
la neve si consolida per l’azione di fusione e rigelo del caldo del
giorno e il freddo della notte.
Le cascate ghiacciate sono una bella alternativa allo sci. Salire queste linee ghiacciate con ramponi e piccozze anticipa le
sensazioni dell’alta montagna.
A questo proposito vorrei ricordare l’apertura da parte nostra di nuove salite in Val Brenta. In questo bell’anfiteatro roccioso, proprio sopra la teleferica del rifugio Brentei, si possono
muovere i primi passi oppure cimentarsi nelle difficili salite di
misto moderno (salire i tratti di roccia tra colate di ghiaccio con
ramponi e piccozze).
Non possiamo dimenticare l’arrampicata su roccia ed il successo di una vecchia specialità che sta nuovamente coinvolgendo molti giovani in tutta Italia: parlo del bouldering ovvero
l’arrampicata senza corda su sassi di varie dimensioni protetti
da “zaini materassi”. Mi piace molto la difficoltà che la scalata
sui sassi impone ad ogni livello a chi la pratica. Se si aggiunge
che il bouldering si pratica in compagnia e in zone paesaggisticamente e climaticamente piacevoli, non ho dubbi nel riconoscere in questi fattori ciò che, nei giorni di vacanza, mi porta
con gli amici nelle zone più famose.
Da noi ci sono zone boulder in Val del Sarca, in Val di Gresta e in Val di Genova. Ma le potenzialità sono ancora immense: un piccolo bosco può nascondere molte sorprese a chi ha
ancora voglia di allontanarsi dai luoghi più battuti.
L’arrampicata sportiva, da noi, si può praticare anche l’in-
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“Il pane con il sorriso”
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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Martignano - Via Bellavista 2
Villazzano - Via Villa, 36
Piedicastello - Via Brescia
Civezzano - Via Telvana
Trento - Via Gramsci
Pergine - Via Pennella
Salorno - Via Trento 9
Civezzano - Loc. Sille
c/o Centro Europa
verno, chiaramente a sud nei giorni limpidi e soleggiati. Una palestra veramente adatta a tutti i momenti dell’anno l’abbiamo
proprio sopra casa nostra. La vecchia palestra del monte Celva,
scoperta in origine dagli alpinisti e guide alpine poere, è stata di
recente risistemata in parte da me e mio fratello Matteo.
Le montagne del Trentino sono uniche al mondo. Spesso
non ci rendiamo conto dell’immenso patrimonio che ci circonda: il granito della Presanella, il porfido della Tognazza (Pale di
San Martino), il calcare e la dolomia della valle del Sarca e delle Dolomiti.
La storia dell’alpinismo è passata da queste cime e le centinaia di vie aperte sono il ricordo di grandi imprese umane. Non
occorre salire in montagna tutti i giorni per trarre da questo ambiente piccole e grandi soddisfazioni in cambio di un po’ di fatica. L’importante, però, è ricordare che la montagna è bella ed
insieme rischiosa e, proprio per questo, la preparazione e l’umiltà sono le doti che ogni alpinista deve sempre avere.
Nel nostro paese vivono dieci guide alpine, tra le quali io e
mio fratello. Da quando sono diventato guida, mi sono sempre
impegnato per tenere alta la mia professionalità: ho accompagnato amici e clienti in Nepal, ho lavorato in Nuova Zelanda,
l’estate collaboro con la scuola di alpinismo della Val di Fassa e
faccio parte dell’associazione sportiva che gestisce la palestra
“Action House” di Trento.
Per informazioni riguardo la mia attività potete vedere il sito
internet www.sunnyclimb.com o telefonare al numero 348
7342989.
Vi ringrazio per l’attenzione e... statemi bene!
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Progetto giovani
Il Punto Genitori
Genitori e dintorni:
mostra bibliografica
L
a mostra che le biblioteche di Povo e Ravina
hanno organizzato, su stimolo del Gruppo
genitori del Progetto Giovani di Povo, ha
avuto come tema il non sempre facile rapporto tra
genitori e figli.
Il titolo, “Genitori e dintorni” richiamava quasi
fisicamente l’ampiezza dell’argomento, e intendeva far riflettere su come la figura del genitore, pur
nella centralità che le compete nel rapporto educativo, debba essere proiettata verso l’esterno, verso appunto quei “dintorni” che permettono al
rapporto genitore/figlio di crescere e di essere fonte di cambiamento per entrambi.
La bibliografia nata a corredo della mostra è
un piccolo strumento di agile consultazione, sempre disponibile per tutti coloro che vogliano approfondire, anche se non in maniera professionale, le tematiche legate all’educazione ed alla
crescita.
I libri in mostra hanno avuto un buon successo
e, dopo le biblioteche di Povo e Ravina, saranno
esposti a Martignano, presso il punto di prestito
gestito dall’associazione Amici del libro; successivamente (indicativamente in autunno) la mostra
sarà ospitata presso la sede centrale di via Roma.
E.A.
“Essere genitori oggi:
dalla teoria alla pratica”
A
conclusione della mostra bibliografica “Genitori e dintorni”, il
28.1.03 presso la biblioteca di Povo, di fronte ad un folto pubblico che ha
riempito la sala, la dr.ssa Giovanna
Bronzini ha tenuto una conferenza sul
tema dell’essere genitori oggi: in modo
sintetico ma molto chiaro, la relatrice ha
passato in rassegna le varie tappe dell’essere genitori, dalla gravidanza con
tutte le sue aspettative fino al raggiungimento dell’autonomia del figlio.
- Il bambino pensato, immaginato difficilmente combacia con quello reale e
ciò richiede uno sforzo di adeguamento: i genitori di oggi, pur avendo
in generale meno tempo a disposi-
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n. 1 - aprile 2003
zione, hanno tuttavia più consapevolezza del
ruolo e maggiori risorse a cui attingere, sia per
quanto riguarda il corpo (alimentazione, prevenzione, sanità), sia per la mente (istruzione,
conoscenze, cultura, informazione), sia per la
psicosomatica (equilibrio fra mente e corpo)
- Tutti abbiamo in modo conscio o inconscio dei
modelli di genitori interni (diversi, ovviamente,
per i due partner), che guidano il nostro comportamento: “faccio così perché lo faceva mia
madre” oppure “voglio fare l’opposto di quello
che faceva lei“. A volte utilizziamo questi modelli in modo acritico, senza fare la fatica di
pensare ai bisogni reali di quel bambino lì e anche ai nostri.
- C’è dentro di noi una resistenza al cambiamento rispetto ai modelli, perché questo richie-
Progetto giovani
de uno sforzo, ma dobbiamo essere consapevoli che il cambiamento può essere visto come
risorsa per la conquista di qualcos’altro: ogni
passo di crescita/cambiamento comporta un
lutto/sofferenza ma porta con sè sorprese e risorse.
- Quando il bambino/ragazzo ha difficoltà che
non riesce a esprimere, parla con il corpo attraverso disturbi vari (pianto, vomito, eruzioni
cutanee, disturbi alimentari...)È necessario imparare a leggere questi segnali, anche facendosi aiutare.
Obiettivo dell’essere genitori.
- dare ai figli gli strumenti perché possano scoprire, provare e sviluppare le loro risorse per
cavarsela nel mondo
- lasciare spazio all’esplorazione ed all’esperienza in proporzione all’età.
Per fare ciò il genitore deve porsi come COLUI CHE GUIDA e non
solo come colui che accudisce: servono le REGOLE, che ieri erano
ferree e assolute, mentre oggi c’è la
tendenza al lassismo: l’eccesso di
regole mina l’evoluzione e l’autostima, perché impedisce di fare esperienza, la mancanza di regole
ostacola la costruzione di punti di riferimento e alimenta l’onnipotenza
infantile.
Per raggiungere questi obiettivi
noi genitori dobbiamo spesso:
- FARE UN PASSO INDIETRO (è
meno ansiogeno fare al posto
dei figli anziché dare loro il tempo di imparare...e sbagliare...)
- abituarli a reggere la frustrazione
Il Punto Genitori
(dobbiamo però imparare noi a reggere il dolore e l’ansia che ci crea la loro fatica ed il riconoscimento della loro progressiva indipendenza)
- accettare che abbiano idee diverse dalle nostre
e che facciano scelte diverse da quelle che avevamo immaginato per loro
- scioglierli gradualmente dalla dipendenza, rinunciando al nostro ruolo assoluto, perché
possano cavarsela da soli.
La dottoressa Bronzini ha concluso augurandosi di aver suscitato qualche dubbio, lasciato
qualche domanda aperta perché “Il genitore migliore non è quello perfetto, ma colui che riconosce le sue imperfezioni e cerca di superarle” (Vegetti Finzi “Il romanzo della famiglia”).
E.R.
Durante l’incontro
(foto Sergio Nichelatti)
snc
PAVIMENTI
TRENTO - Via Verdi - Tel. e Fax 0461 238898
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Progetto giovani
Il Punto Genitori
Proposte di laboratori,
giochi e... relax
N
el mese di febbraio 2003 presso la Casa
dell’Arcobaleno hanno preso il via alcuni
laboratori per bambini e genitori.... si tratta
di cinque iniziative diverse comprendenti la fascia
d’età fra zero e sette anni; uno di questi percorsi è
stato pensato pure per mamme e papà...
I laboratori proposti sono i seguenti:
- Massaggio del neonato con Stefania Gadotti
per bambini fino a sette mesi; il corso prevede
quattro incontri. Il massaggio è considerato
una modalità di contatto e di dialogo tra madre
e figlio, è attraverso il senso della pelle che il
bambino può conoscere se stesso e il mondo.
- Giochi di mani e piedi con Daniela Scandurra
per bambini dai 12 ai 36 mesi; il corso prevede sei incontri più un incontro di presentazione
e uno di verifica finale per i genitori. È un’opportunità per mamma e papà di vivere esperienze di gioco corporeo con i loro bambini.
- Giocare al teatro con Laura Toneatto per bambini di 3 e 4 anni; sono previsti nove incontri.
Narrazione, movimento e creatività per scoprire il gioco del teatro.
- Gli esploratori teatrali con Laura Toneatto per
bambini dai 5 ai 7 anni, sono previsti nove in-
contri. Attraverso il gioco della finzione i bambini potranno sperimentare il teatro da protagonisti.
- Rilassamento per mamme a papà con Stefania
Gadotti il corso prevede cinque incontri per il
rilassamento di corpo e mente e l’introduzione
alla meditazione.
Queste iniziative inserite nella proposta del
Punto Genitori si pongono l’obiettivo di promuovere relazioni nella comunità tra genitori, bambini
e famiglie...
Per questo motivo il Progetto Giovani sostiene,
in parte, i costi per la loro realizzazione. Oltre a
queste proposte in futuro si cercherà di allargare
l’offerta anche a bambini e ragazzi più grandi con
iniziative adeguate alle varie età.
Alberta Furlani
Cogliamo l’occasione per
ringraziare la Coop81 che ci
fornisce gratuitamente il
servizio di pulizie settimanali
Formazione per genitori
S
l’attività di supporto e consulenza è affidata alla
dr.ssa Ersilia Pompei, che aveva già collaborato
con noi negli anni scorsi, mentre gli altri sono seguiti dal dr. Renzo Bertolini. Tutti i percorsi si articolano in cinque incontri, che si tengono alla “ Casa dell’arcobaleno “ presso la vecchia scuola elementare e si concluderanno entro Pasqua. E.R.
DG Grisenti
ono partiti all’inizio di febbraio i percorsi formativi per genitori: dato l’alto numero di
iscrizioni pervenute, abbiamo organizzato
due percorsi per genitori di bambini di età inferiore ai 10 anni, un percorso per genitori di ragazzi
pre-adolescenti e un percorso per i genitori di adolescenti. Per quanto riguarda i primi due gruppi
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Progetto giovani
Il Punto Genitori
Quattro salti... in palestra
P
er le classi prime della scuola elementare di
Povo quest’anno è stato pensato un progetto di psicomotricità coordinato dall’esperta
Laura Vianello.
L’obiettivo principale di tale progetto era di infondere nel bambino una maggior autostima, aiutandolo tramite il proprio corpo ed il gioco ad instaurare relazioni corrette coi compagni.
Un lavoro di psicomotricità è valido se diviso in
tre momenti: un momento in cui tutti i bambini
decidono insieme le regole per giocare senza “disturbare” i compagni; un secondo momento in cui
i bambini giocano liberamente creando delle storie che sono portate avanti anche negli incontri futuri; un terzo momento in cui si riflette su quanto
fatto producendo costruzioni simboliche oppure
disegni.
Quest’iniziativa ha permesso alle insegnanti di
conoscere gli alunni in maniera più profonda e di
intervenire, in modo appropriato, dove si siano
verificate delle difficoltà.Il progetto è stato realizzato anche grazie alla collaborazione con il Punto
Genitori del Progetto Giovani che ha permesso di
utilizzare, una volta in settimana la sala di psicomotricità allestita presso la Casa dell’Arcobaleno.
Vista la riuscita del progetto si auspica di continuare anche in futuro la collaborazione della scuola con il Punto Genitori.
Le insegnanti della scuola elementare
Corso Internet
O
ra il tempo è maturo ed a breve partirà in
anteprima assoluta una prima sessione di
percorso formativo per navigare nel mondo di Internet, indirizzato a genitori e figli “rigorosamente accoppiati”.
Questa prima sperimentazione di corso concordata assieme al coordinatore del “Progetto
Giovani”, prof. Lucio Pinkus ed approvato, in seno al “Gruppo Guida”, sarà rivolto, ai ragazzi della fascia d’età adolescenziale (2°, 3° media).
Seguirà il corso un docente specializzato nella comunicazione, mentre per la parte informatica ci sarà un esperto designato dalla dirigente
scolastica.
Tra i vari argomenti che potrebbero essere pro-
posti e che sono stati motivo d’interesse nel sondaggio effettuato ci sono: “Usiamo Internet per
preparare una ricerca”; “Il mondo del lavoro visto
con gli occhi di Internet”; “Andiamo in vacanza!”.
Per questioni organizzative e logistiche questa
prima serie di lezioni sarà riservata ad un massimo
di 5-6 coppie di genitori e figli.
Come annunciato precedentemente i corsi si
svolgeranno nella sala computer della scuola media Giovanni Pascoli.
Le date, orari e durata del corso (in ogni caso
non più di sei lezioni di 2ore) saranno resi noti successivamente.
Gennara Pierino
SALONE
Immagine Donna
POVO - OLTRECASTELLO - TEL. 0461342032
Tuttapovo
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Progetto giovani
Il Punto Genitori
Festa dei colori
C
ome genitori de “IL PUNTO” ci apprestiamo ad organizzare la terza edizione della
“Festa dei colori”. Rispetto all’anno scorso
prevediamo dei cambiamenti.
- La data. Presumibilmente sarà il 17 maggio,
con l’eventualità di farla slittare di una settimana in caso di brutto tempo. Questo permetterebbe la partecipazione anche dei piccolissimi
che solitamente partono per il mare già alla fine di maggio.
- Il luogo. Ci piacerebbe poter realizzare la festa
nei piazzali della Casa di riposo, vivacizzando
così in maniera gioiosa e colorata la routine
delle giornate degli anziani ospiti. Pur renden-
doci conto che dal punto di vista logistico potrebbe sorgere qualche difficoltà (v. parcheggio,
installazione di gazebo per l’ombra) riteniamo
importante fare almeno una volta questo esperimento di avvicinamento e di apertura nei
confronti di quest’istituzione così importante
per il nostro sobborgo.
- La collaborazione. Oltre alla consueta collaborazione col C.T.G., che nello stesso pomeriggio realizzerà il concorso di disegni a gessetti “Giò Madonnari”, prevediamo anche la
partecipazione “artistica” di alcuni ospiti della Casa di riposo.
Elena M.
La Festa dei colori
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Tuttapovo
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Oltrecastello
Inaugurate le
nuove campane
di Maria Grazia Giovannini
D
omenica 8 dicembre 2002, giorno dell’Immacolata Concezione, ha avuto
luogo presso la chiesta di Oltrecastello l’inaugurazione delle nuove campane. All’interno della santa messa delle ore 9, concelebrata per l’occasione da
don Cornelio Carlin, parroco di Povo, e da don Renato Scoz, storico cappellano di
Oltrecastello, si è svolta la benedizione delle campane; campane, ricordiamo, acquistate grazie alla vendita dei biglietti della lotteria legati alla festa di San Pantaleone,
svoltasi alla fine del mese di luglio dello scorso anno.
L’intera celebrazione è stata incentrata sulle campane, e, in senso lato, sul loro significato, come simbolo di una comunità e come strumento di comunicazione. Nel
suo sermone don Cornelio ha parlato dell’importanza del suono delle campane, suono che scandisce i momenti principali della giornata: l’aurora, il mezzogiorno ed il tramonto, ma suono che annuncia anche momenti tristi (ave Maria) e momenti più felici (campane che suonano prima della santa messa, di un matrimonio, di un battesimo o di una celebrazione particolare).
Le due nuove campane, battezzate secondo il rito cattolico, hanno avuto come
madrina la signora Maria Bertotti (più conosciuta come “Mariotta”), che vanta esperienza pluridecennale come sacrestana, ed il signor Lino Paoli, vecchio campanaro di
Oltrecastello. Al termine della santa messa, animata dalle canzoni del coro (“esibitosi” per quest’importante circostanza, in quanto solitamente presente durante la celebrazione del sabato sera), c’è stato un momento di ritrovo con la popolazione della
frazione, occasione per lo scambio di idee, opinioni e confronto reciproco. Una delle
due vecchie campane avente suono fesso (termine usato non in modo offensivo, ma
per indicare il suono stonato) giace come cimelio all’interno della chiesa nuova, quella dedicata al Cuore Immacolato di Maria, mentre la seconda, nel frattempo fusa e riprodotta nelle sue misure originali, è ora collocata assieme alle due campane nuove
nella cella campanaria della chiesetta di San Pantaleone. Alcune settimane dopo la loro benedizione, le
campane erano già in funzione fungendo da punto
di riferimento della popolazione locale, sia per l’orario della messa, sia per l’avvicendamento delle ore
all’interno della giornata e sostituiscono tuttora il
suono registrato che proveniva dall’altoparlante della chiesa nuova. L’obiettivo proposto dal Comitato
Chiesa Oltrecastello è stato quindi raggiunto, con
piena soddisfazione di chi ha visto e fatto nascere,
crescere e realizzare questo progetto, che per i più
scettici sembrava un’utopia!
Sopra le nuove campane. Sotto le campane
vecchie accanto alle nuove. (foto S.N.)
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Tuttapovo
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Oltrecastello
La Festa di Santa Lucia
N
foto Sergio Nichelatti
el 2002 il Comitato Chiesa Oltrecastello ha
riproposto, dopo il grande successo dell’anno precedente, la tradizionale festa di
Santa Lucia, rivolta soprattutto ai più piccoli, ma
partecipata anche dagli adulti.
La manifestazione si è svolta nel tardo pomeriggio di giovedì 12 dicembre 2002 presso il parcheggio adiacente il parco giochi di Oltrecastello.
Per l’occasione sono stati predisposti alcuni gazebo, sotto i quali sono stati collocati i tavoli con vivande e bevande.
Poco dopo le ore 18 è arrivata Santa Lucia con
carro e cavallo, scortata da quattro angioletti, suoi
collaboratori nella distribuzione dei regali, ogni
bambino infatti ha ricevuto in dono un sacchetto
con giochi e dolcetti.
Al termine della ripartizione dei doni, resa più
snella rispetto al 2001 perché i bambini sono stati
suddivisi e messi in fila secondo determinate fasce
d’età, Santa Lucia ha salutato i presenti lasciando
il parcheggio con l’amico equino ed il seguito di
“aiutanti”, dando appuntamento all’anno venturo. La festa è continuata con la consumazione dei
panettoni, dei pandori, delle castagne e soprattutto del tè caldo e del vin brulè, per mitigare il corpo nella fredda serata autunnale in base al calendario, ma invernale per quanto riguarda la temperatura.
Al Comitato Chiesa Oltrecastello, indubbiamente soddisfatto per la sentita partecipazione di
pubblico, non resta altro che ringraziare quanti si
sono prestati con il loro contributo e rinnova l’appuntamento a bambini, genitori e nonni, per la
prossima edizione che avrà luogo venerdì 12 dicembre 2003, ammesso e concesso che Santa Lucia non abbia altri impegni più importanti! (mgg)
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Tuttapovo
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Oltrecastello
Carnevale
di Oltrecastello
G
rande successo di partecipazione anche quest’anno al
tradizionale carnevale di Oltrecastello. Accanto al tradizionale menù “Polenta, luganeghe e vin bon”, anche
questa edizione 2003 ha visto la presenza di alcuni gruppi mascherati che, insieme a moltissime mascherine “singole” hanno
dato vita alla sfilata per le vie della frazione. I gruppi organizzati partecipavano al concorso indetto dal Comitato che ha visto
prevalere il gruppo della “Torta” (otto partecipanti per …otto
fette!), secondo classificato il gruppo dei “Cinesi”, terzi i numerosissimi “Fiori-clown arancio”, quarto il gruppo dei colombiani che interpretavano la conquista dell’America con tanto di caravelle, Cristoforo Colombo e Regina di Spagna. Presentatore
“ufficiale” della manifestazione, il sempre presente Antonio
Maule, questa volta coadiuvato da Michela Cagol. Musica e
“Karaoke” a cura dei “Sette decimi” Sergio, Pietro e Robert.
Una giornata di festa che, grazie al Comitato della Chiesa, di
anno in anno cresce e, insieme agli altri appuntamenti annuali
che riportiamo a parte, conferma senza ombra di dubbio Oltrecastello come la frazione più “viva”, fantasiosa e impegnata del
sobborgo. Un miracolo di integrazione tra vecchi e nuovi residenti che ha dato vita ad un gruppo di lavoro affiatato e coeso.
In attesa che anche Povo raccolga questa sfida! (pg)
Nelle foto la sfilata dei gruppi mascherati
(foto Paolo Giacomoni)
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Tuttapovo
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Tuttapovo
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Artisti di casa nostra
Luciano Maule
C
ontinua da parte nostra la presentazione
degli artisti di Povo, essi rappresentano una
ricchezza culturale della nostra società che
molto spesso è considerata, a torto, come
insensibile all’arte.
Invece scopriamo che sono molti coloro
che si dedicano ad essa nelle varie espressioni. La più diffusa è senz’altro l’arte visiva, la
rappresentazione attraverso la pittura delle
sensazioni e delle emozioni che si possono
cogliere nei quadri, siano essi rappresentativi
di paesaggi, di nature morte o di ritratti.
Luciano Maule è uno di questi, forse non
molto conosciuto al grande pubblico, ma apprezzato da coloro che lo conoscono attraverso le sue opere. In più di sette lustri ha realizzato circa mille opere diffuse in Trentino, nel
Veneto e nel Friuli, ha partecipato a mostre ed aste
televisive e premiate in vari concorsi, alcune hanno
varcato anche l’oceano andando ad abbellire le case dei nostri emigranti. Luciano Maule un autodidatta che ha studiato l’applicazione delle varie tecniche di pittura, infatti le sue opere rappresentano
vari stili, da quello vedutista al figurativo, dal paesaggistico al ritratto, molto apprezzate le opere di
natura morta ad olio, ad acquerello, mentre per i
paesaggi e per i ritratti usa anche il carboncino, la
sanguigna, il pastello o l’inchiostro di china.
L’ultima sua opera è stata la chiesa di Povo, il
quadro è stato realizzato quale dono della comunità di Povo a don Renzo come ricordo dei sedici
anni di parroco del nostro sobborgo.
Chi volesse contattarlo può telefonare al numero 0461810209.
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Tuttapovo
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Il disco
Francesco De Gregori - Giovanna Marini
Il Fischio del Vapore
C
Francesco De Gregori
Giovanna Marini
Il Fischio del Vapore
Caravan Sonymusic
Cd
euro 15 circa
44
i perdonerete se per una volta
su “Tuttapovo” tralasciamo le
recensioni prettamente “rock”
per dedicarci al bistrattato folk italiano
che non ha mai avuto, tranne rare eccezioni, adeguato riscontro nel nostro
mercato discografico. In America è abbastanza usuale che musicisti celebri
vadano alla ricerca delle radici della loro tradizione popolare in musica: si
pensi a tutto il patrimonio folk di quel
paese riproposto per esempio da artisti
del calibro di Bob Dylan o Bruce
Springsteen. Anche in Inghilterra c’è
una ricca casistica di gruppi votati al
recupero e alla rielaborazione della musica tradizionale anglo-irlandese: basti ricordare Chieftains,
Clannad, Fairport Convention, Pentangle, Lindisfarne. In Italia questo è stato un settore spesso relegato all’ambito del folklore della nostra musica e solo
la Nuova Compagnia di Canto Popolare (assieme a
poche altre meritorie esperienze) è assurta agli onori delle cronache. A colmare questa lacuna (ed ottenere un inaspettato successo di vendite: 200.000
copie fino ad ora!), è stato Francesco De Gregori
che insieme a Giovanna Marini benemerita fautrice
della canzone popolare italiana e già attiva negli anni ‘60, ci regala questo “Il fischio del vapore”, un disco, uscito alla fine del 2002, dove l’artista romano
ripropone, in formato due voci, alcuni dei brani di
musica popolare più famosi e conosciuti della tradizione italiana. Da sempre appassionato di musica
folk nostrana, Francesco De Gregori ha dato vita
così ad un progetto di ripresa e valorizzazione della
tradizione popolare italiana, anche se già nel penultimo lavoro, Fuoco Amico, il cantautore romano
aveva inserito il pezzo L’attentato a Togliatti, reso-
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a cura di Paolo Giacomoni
conto del tentativo di uccidere nel 1948 l’allora segretario del Partito Comunista Italiano. Ecco quindi
scorrere, una dopo l’altra, queste tredici gemme della tradizione popolare. Partendo da Sento il Fischio
Del Vapore (probabilmente ispirato alla spedizione
italiana in Albania del 1914), O Venezia Che Sei La
Più Bella (narrazione dell’insurrezione di Venezia
del 1848 e della successiva repressione austriaca),
la già citata L’Attentato a Togliatti, I Treni Per Reggio
Calabria (sulle manifestazioni operaie a Reggio Calabria contro il clima di tensione neo fascista), passando per Sacco e Vanzetti (i due anarchici ingiustamente assassinati nel 1927 negli Stati Uniti), Il
Feroce Monarchico Bava (sulla carneficina fatta a
colpi di cannone da Bava Beccaris durante i tumulti a Milano del 1898) per arrivare ai canti tradizionali delle mondine (le lavoratrici delle risaie) quali
Saluteremo il signor padrone (già riproposto nel ‘75
da Eugenio Finardi nel suo album d’esordio “Non
gettate alcun oggetto dai finestrini”) e Bella ciao (nel
testo originale, ma ugualmente intriso di un potente
anelito alla libertà). Tredici canzoni, quindi, per non
dimenticare. Un lavoro in controtendenza rispetto al
mercato discografico, ma che ha saputo conquistare una grandissima fetta di pubblico, a testimonianza di come l’impegno e la tradizione, volti soprattutto a capire e spiegare - leggendo tra le righe - il
mondo in cui viviamo oggi, siano una parte molto
importante del sapere e del sentire musicale comune. Persino di questi tempi in cui tutto, musica compresa, sembra scivolar via senza lasciare traccia...
iniziando dalle penose “performance” del Festival
di San Remo. Onore al merito alla coppia Francesco
De Gregori-Giovanna Marini per aver avuto il coraggio di aver fatto uscire un disco così anticommerciale, ma anche così carico di spunti a livello di
memoria e di cultura.
Musica
“Beat” alla riscoperta di un’epoca
e dei suoi... miti!
di Paolo Giacomoni
S
i è chiusa lo scorso febbraio al Teatro Sociale di Trento la mostra “Beat! (...ma che colpa abbiamo noi)” organizzata dal Comune
di Carpi e dalla Provincia Autonoma di Trento.
Una mostra che è stata un vero e proprio viaggio
alla riscoperta del “beat” italiano, della sua musica, dei suoi costumi e dei suoi miti. Un periodo
degli anni ‘60 per certi versi irripetibile dal punto
di vista dei fermenti sociali e musicali e sicuramente ingenuo se rapportato ai frenetici e spregiudicati anni successivi. Una parte della mostra:
“Trentobeat”, è stata dedicata anche ai protagonisti ed ai gruppi musicali degli anni ‘60 in Trentino.
E proprio qui, tra Luremal e Britanni, abbiamo
trovato e fotografato la “chicca” che pubblichiamo su gentile concessione del proprietario Paolo
Curcu: un concerto al teatro Oratorio di Miola di
Pinè di Francesco Ianes in arte “Cichito”, poèro
“doc”, reduce dai fasti di “Settevoci” (una trasmissione televisiva musicale molto in voga in
quegli anni, presentata - e ti pareva - da... Pippo
Baudo!).
Facevano da “spalla” a Cichito “I Nuovi Dollari” il gruppo dove cantava Adalberta Brunelli,
divenuta poi l’anima del Coro “Piccole Colonne”
e, particolare non trascurabile, moglie proprio di
Francesco “Cichito” Ianes (galeotto fu il teatro di
Miola?).
Dulcis in fundo, la serata era presentata da...
Antonio Maule, altro poèro che non ha mai smesso di calpestare palchi e presentare manifestazioni. Quando si dice... la classe non è acqua! Era il
19 marzo del 1968, trentacinque anni fa e non è
vietata un po’ di commozione e tanta nostalgia!
In alto la copertina del 45 giri.
A sinistra particolare di una locandina.
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Artisti di casa nostra
I Beatles secondo
Paride Franceschini
E
Era grigio il cielo a Liverpool,
solo “versi” di gabbiani,
e nel porto del “Titanic”,
trascorrevan lenti gli anni.
sempre a proposito di musica, Paride Franceschini ci ha fatto
pervenire una sua poesia ed un bel disegno dedicati ad un mito
immortale: i Beatles. Lo pubblichiamo con estremo piacere, sicuri di fare felici una vasta platea di lettori, vecchi e giovaqni, che non
possono non essere legati al quartetto di Liverpool!
Vuoi però che dal torpore
vibran “urla” rockeggianti,
da taverne e sottoscala...
è un complesso di “giganti”.
“Scarafaggi” dentro il Cavern,
a creare e poi comporre,
delle nuove “dimensioni”
per far musica e canzoni.
E così, come d’incanto,
nasce lì un tal “fermento”
anche se Sirs Lord Inglesi...
per un po’ son quasi offesi!
Si cobra l’Era intera,
e la musica “ribolle”
dentro stadi oltre frontiera,
l’entusiasmo delle folle.
Tanto vai che la Regina,
ammirando i “zazzerutti”
alla Corte ti avvicina,
si! Per farli “Baronetti”.
Vien travolto tutto in tòto:
moda, stili, situazioni,
che dei favolosi BEATLES,
si respiran le emozioni.
È un fenomeno, è un evento:
John, Paul, Ringo, George,
fan sognare, delirare...
Impossibile scordare!
Paride Franceschini, Gennaio 2003
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Via Grazioli, 37 - Tel. 0461 236671
SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO
FAMIGLIA COOPERATIVA
DI POVO
Caro Socio/a, caro/a Cliente,
prima di tutto un saluto da parte di tutti noi, amministratori e personale della Famiglia Cooperativa.
Chiediamo alcuni minuti del Vostro tempo per compilare il questionario che trovate allegato a “Tuttapovo”
e che ci può aiutare a migliorare ancora il nostro lavoro.
Voi conoscete i gravi disagi che sono derivati alla nostra Famiglia dall’incendio che ci ha costretti alla chiusura, sia pur breve, del punto vendita di Povo: un fatto che ha colpito in particolare i bambini delle scuole
elementari del sobborgo, che si sono fatti diretti interpreti del disagio che tutti i cittadini hanno vissuto per
questo sinistro che ha colpito un’attività e una struttura da sempre al servizio della comunità.
Gli oltre 800 soci e le migliaia di clienti della nostra Famiglia Cooperativa sanno che dietro alla nostra attività continuano a vivere i valori e gli ideali di solidarietà e di mutuo aiuto che in tempi tanto difficili hanno animato e sostenuto i pionieri della cooperazione trentina.
A quei valori, a quegli ideali vogliamo continuare a riferirci nelle nuove condizioni di un mercato sempre più
competitivo che talvolta sembra smarrire del tutto ogni rapporto umano: ecco perché intendiamo proseguire
sulla strada del miglioramento costante della qualità del servizio che ci sforziamo di offrirVi, certi che continuerete a trovare nella Famiglia Cooperativa un sicuro punto di riferimento e un ambiente nel quale riconoscerVi.
Un grazie e un saluto da parte mia, del Consiglio di amministrazione, del direttore e di tutto il personale.
Il Presidente
Silvano Trentini
Auguri
di buona
Pasqua
Sede:
Macelleria:
Punti vendita:
POVO (TN) - Piazza G. Manci, 8 - Tel. 0461 810 268
POVO (TN) - Via alla Resistenza, 8 - Tel. 0461 810 264
COGNOLA (TN) - Via alla Veduta, 10 - Tel. 0461 234 075
SPRÉ (TN) - Via della Resistenza - Tel. 0461 810 269
S. DONÀ (TN) - Tel. 0461 230 304
Per informazioni numero Verde 80071335 - E-mail: [email protected]
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L’angolo della poesia dialettale
Nando da Ala
a cura di Guido Leonelli
N
ANDO da ALA (al secolo Arnaldo Cristoforetti) è nato al Ala nel 1907 e vi è morto, all’età
di 68 anni, nel 1975. È da annoverare certamente fra i più noti poeti dialettali trentini. Fondò a
Rovereto, nel 1962 la prima associazione di poeti dialettali trentini, El Filò.
Era quello un periodo di poche autorevoli voci
dialettali, fra le quali vanno annoverate, quali più autorevoli, quelle di Marco Pola, Gigi Amech e Arcadio
Borgogno.
Della commemorazione che di nando da Ala
fece Lorenzo Cosso nel 1986 ad Ala, in occasione
del 30° anniversario di fondazione della rivista I
Quattro Vicariati, riporto di seguito qualche passo.
“Fu nel corso della sua vita maestro elementare
nelle colonie africane, attore filodrammatico, impiegato delle ferrovie Statali, consigliere regionale,
autore di commedie dialettali, giornalista e poeta.... Si affacciò già nell’immediato dopoguerra alla ribalta del vernacolo trentino, ribalta quasi del
tutto deserta, scrivendo raffinate rime d’amore ma
anche crudi versi satirici, sempre graffianti nei
confronti di persone a lui indigeste e di una società che, sotto certi aspetti, non lo soddisfaceva.
Poi, col trascorrere degli anni, col mutare delle stagioni affettive, col maturare di sentimenti e passioni,
sommerso lui stesso da eventi che contribuirono a velare di sottile malinconia il suo spirito esuberante, eccolo diventare poeta nel senso migliore del termine,
per lasciarci una produzione lirica che, se pur limitata
nella quantità, per quanto riguarda invece la qualità,
si distacca nettamente da tutto ciò che di ironico e salace ce lo aveva fatto conoscere, rendendolo a volte
simpatico, ma a volte addiritura detestabile...” Questi
i suoi più importanti scritti: Lambìch de ciàcole,
1958; Il vino, 1960; Accostiamoci alla regione, 1963;
La fata povera e l’uomo triste, 1964; La lode del vin,
1967; La montagna, 1968; El Filò, 1972; Filò de Nadàl, 1973.
Tratta da “entant che ‘l fioca...”, Quaderni del
Club Armonia, Raccolta di poesie dialettali presentate al 2° concorso “Citta di Trento”, febbraio 1966,
propongo qui una lunga poesia di Nando da Ala: “È
passà ‘l teremott!”.
E’ passà ‘l teremott!
Fèri, rùzeni, storti, storcolai,
piegai zo dal cemento malgualif
che ‘l par mess là, tacà su, en quei tochi de
muri restài,
del paes che no è pu
e sol pochi dì fa
piem de zent viva, vif!
El vent
soleva a ogni sbolsada ‘n spolverom,
tolendolo da drent
a robe e rebaltom.
(En tòch de lìtera;
‘n armar sventrà fora;
na gamba de taola for sora
con vecio grombial a bandera;
vedri, puoti; carte;
zugàtoi schizadi, padèle;
copi spacai, fra mèze matonèle;
na bambola, ‘ncor carte.)
Sfrugnando, ‘l sol desmissia ‘l slusorim
d’en vècio cuciarìm…
L’altra nòtt
è passà ‘l teremòtt…
Fra poc temp, forsi ‘ncor domam,en mèz a
‘n grant bordèl,
na machinona slongherà la mam
a far tutt nèt, tutt bèl,
ancora tutt gualìf..
Cimento, altro cimento, fèe e fèr,
altri quaréi
e marmi tant pù bei
l’om el farà tornar,
pù ‘n prèssa del penser,
pien de zent viva, vif
el grant paess, pu nof
che, sul far de la nòtt, el strof
saluderà col ciar…
E’ passà ‘l teremòtt
anca drent al me cor,
ma nissuni per mam le pol tor
quele pore rovine ‘nmuciae.
Resterà sempre strof! E ogni nòtt,
minutt su minutt, ore desmissiae
da passar
e la testa per voja s’ciopar
con quel qualcoss che ruma,
en penseri che ròsega e consuma
e che nissuna machina moderna
- e l’è na leze eterna! pol desfar
per rifar. …
Po … gnanca ‘l slusorìm
de ‘n poro cuciarìm!…
Pollo allo spiedo
mercoledì e sabato al mercato di Povo
54
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Nando da Ala
El nòm, quél véro
L’angolo della poesia dialettale
Picenìn
me sformìgola ‘n pensér
e tant che ‘n caròl
che no ‘l dà paze
el rósega.
Za ghe credéva pòch
al nòm de fazada
che se cògn doprar
per scónderse a òci
massa ‘nteressadi.
E no l’è cossì fàzile, credéme
enventàrsen sémpre una de nòve
per restàr scondùdi
scondùdi per dal bòn.
Ma còssa dir alór
de quéi concórsi,
pòchi per bòna fortùna,
‘ndó che se cògn
perché i lo vòl lóri
scrìver ciàr el so nòm,
el nòm quél véro?
Per còssa saràlo che i giùdizi,
zènt lezuda,
per capìr se na poesiòta l’èi bèla
i vòl savér ennanz chi che l’ à scrita?
Per còssa saràlo mai?
En pòsto anca per mi
Trar via
Entél stròf vòid
de dó òci seradi
vèn mùsiche lontane,
dólze,
desmentegade.
L’àrfi setìl de la campagna,
en rozalét che ‘l cìciola orazión,
na fòia che la casca lizéra,
el limàr de ‘n saltamartìn
entél solfrinar da ‘n nif
de ‘n oselét famà.
El strangòssa ‘l me còr
biót e seboì:
enté stó spich de móndo
gh’è pòsto ‘nca per mi?
Entél rafanàs
de sta vita de prèssa
l’è tut en trar via
tamisar e s’ciarìr
a ‘nmuciar refudàm
montagne de scarti
che le ne sótra.
Guido Leonelli, 2000
Pu se trà via
e pu sióri se è:
tèmp e amóri
tant che fum e saóri.
E dó passi pu ‘n là
buse fónde de misèria
de fam e de frét
piéne de ‘l vòit
de sperànze brusade
de chi che no ‘l gà.
Guido Leonelli
da “Sgéve de vita”, 2002
Guido Leonelli
Proverbi trentini
(tratti da: U.Raffaelli, “Proverbi del Trentino”, Giunti Ed., Firenze 1981)
- L’amór el fa far salti, la fam ancór pu alti.
- En amór pu che a paròle se se ‘ntende a gèsti.
- Amóre de zèndro, amór de zéndro (si noti come nella parola “zendro”, l’accento, a seconda che sia grave o acuto faccia
cambiare completamente il significato: genero, nel primo caso; cenere nel secondo).
- Chi che se spósa d’amór el crèpa de ràbia.
Modi di dire
(tratti da W. Pedrotti, “Modi di dire di Trento”; Demetra Ed., Bussolengo 1995)
- Pis dei ànzoi. Si dice di un liquore decisamente squisito.
- El se bina a una- Si raccoglie; si dice, con molta efficacia, a proposito del fatto che il cielo si sta annuvolando, nel senso
che le nuvole si stnno raccogliendo.
- Nar en cràuti. Andare in crauti; l’espressione è usata per qualcosa che va a pezzi ed è evidente che prende lo spunto dal
modo con il quale si preparano i caruti attraverso l’affettarli molto sottilmente con l’apposita scaiòla. Nel giusto contesto
può designare anche una situazione di malessere fisico.
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
55
L’angolo della Poesia
Dove va la poesia:
poesia e antipoesia
D
ove vada la poesia è difficile da prevedere, anche se si possono fare delle ipotesi o meglio si può avere il sentore, l’intuizione, sulla base del presente, della società e
degli uomini, a cui è profondamente legata e
lo sarà sempre di più in futuro per esigenze intrinseche di comunicare, di socializzare attraverso essa.
Mi accingo in questo difficile
compito e cercherò di svolgerlo
secondo una visione e una valutazione, che oggi va per la maggiore, partendo da basi reali,
concrete, ineluttabili della nostra
società e quindi delle poesie che
ne assorbe e trasmette tutti i sapori, odori, visioni, sentori e
sensibilità.
L’io è forse destinato a divenire, o è già divenuto, una mera
controfigura. La carta d’identità
in luogo dell’identità, nel prossimo futuro avremo forse solo e
soprattutto azioni parallele,
parallele ad altre però inesistenti, ripetizioni e copie di originali
che sono stati smarriti, tutto
questo potrebbe poi tradursi in
una poesia disorientata, persa o
in un’antipoesia.
Una poesia incapace di studiare il mondo, di sentire i suoi battiti, di scendere o calarsi nella vita vera ed interpretarla. Insensibili alla vista dei diseredati, gli affamati, alle sofferenze silenziose senza slogan di parte, essere fra coloro che possono dire, come Don
Chisciotte, “so io chi sono”, mentre tutt’intorno
56
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
a cura di Diego Caviola
potrebbe crescere il coro di chi dice “Lei non sa
chi rappresento io”.
La cultura e la poesia di questo secolo appena iniziato potrebbe portare ad un linguaggio
pasticcione, mettere il soggetto all’accusativo e il
complemento oggetto al nominativo, ingarbugliando le carte e scambiando i ruoli tra vittime
e colpevoli, in una truffaldina ammucchiata di
concetti e sentimenti.
Forse un futuro di chiacchierio psico-sociale
un “tutto è permesso” divenuto linguaggio con
sgrammaticatura concettuale universale, che
non paga alcun errore perché si è perso il senso
dell’errore.
Un pericolo si avverte anche nel possibile
cortocircuito della memoria, di una poesia che
voglia raccontare un presente, gli avvenimenti
dell’oggi che diventano immediatamente passato e quindi la memoria è sempre più corta e scava distanze insormontabili fra generazioni anche vicine nel tempo.
Se questo processo è destinato ad accelerarsi, il futuro appare un calderone ribollente
di versi che istantaneamente scoppiano ed
evaporano, un accrescimento poetico senza
progresso.
Lascio però aperta una grande finestra di
speranza a cui credo profondamente riportando
la risposta di Franco Loi alla domanda “La poesia è la vita stessa dell’uomo?”, credo che tutti
gli uomini contengano quello che un poeta scrive, perché altrimenti non sarebbero capiti.
Due sono le capacità fondamentali del poeta, come dice Dante: una è l’ascolto e quindi il
prendere nota, che è importantissimo perché
vuole dire intendere la propria esperienza e l’altra cercare di dirla.
L’angolo della Poesia
Franco Loi
N
ato a Genova nel 1930, nel 1937 si trasferisce a Milano dove ancora risiede. Poeta la
cui opera è inseribile negli anni settanta.
Vediamo brevemente, per mancanza di spazio e
per brevità di lettura, di includere il poeta in questo decennio del fracasso che crescerà rapidamente negli anni fino a diventare assordante.
Due anni prima, il 1968 sarà una data simbolo, quella della scolarizzazione di massa che riempirà le università italiane. Grandi episodi collettivi
percorrono la vita del nostro paese, la più grande
stagione di azione collettiva nella storia della Repubblica. Essa si diffuse dalle università e dalle
scuole nelle fabbriche e successivamente in tutta la
società.
I giovani protagonisti e la classe dirigente incapace di dialogare con le nuove generazioni. Il decennio si avvia alla sua chiusura con l’evento che
marcherà indelebilmente tutta una stagione della
nostra storia: il rapimento e l’uccisione di Aldo
Moro da parte della Brigate Rosse fra il marzo e
l’aprile del I978, momento in cui la democrazia ha
corso i maggiori rischi. Poesia e letteratura si misurano con il vento del cambiamento. Nasce l’esigenza dell’impegno, di una poesia utile, che si liberi dalle imposizioni del mercato, che riferisca di
una realtà sociale deturpata, che dica ideologicamente come stanno le cose. Franco Loi, vivendo
questo periodo, giunge alla poesia in ritardo, i suoi
primi versi vengono pubblicati nel 1971.
Milita per molti anni nella sinistra (inizialmente
nel Pci), lavora nell’ufficio stampa della Mondadori tra il 1960 e il 1983 e attualmente collabora con
il Sole 24-0re. La scelta di Loi di scrivere il dialetto milanese si pone come opzione nettamente antipurista, che poteva ascoltare in città sulla bocca
dei lavoratori pendolari. Una lingua franca di uso
quotidiano.
La sua poesia guarda la realtà attraverso gli occhiali deformanti di una potente coscienza morale, che vuole rintracciare nei conflitti sociali la presenza o l’essenza del divino. Ricordiamo alcuni
suoi versi, tradotti in lingua e tratti dalla silloge
“Stròlegh” pubblicata da Einaudi nel 1975:
a cura di Diego Caviola
E c’è il dolore per una luce che si spegne
così come accade alle candele dimenticate,
ed è Milano,
dove la gente dorme
in stanze di carta e mani a ticchettare,
dove, come i ragazzacci, vanno alla cieca,
chiacchierano, sognano, le cravatte e le giacche,.....
e ancora
Tu luce atomica,
luce che acceca il sole,
cancro che tormenta la coscienza.....
Le voci che percorrono le tegole,
i grigi stridenti, il lamentarsi, gli urti che ti scuotono, i fottuti latrati,
i fari che, abbaglianti, danno unghiate di luce
scompaiono.....
infine.....
Il tempo si congestiona e non riesce più a districarsi,
Concludo l’articolo proponendovi due frasi,
una di Thomas S.Eliot “Ogni evoluzione del linguaggio è anche una evoluzione del sentimento”.
L’altra di Gustave Flubert: “Non leggete come fanno i bimbi, per divertirvi: leggete per vivere”.
Vi do appuntamento con gli articoli dedicati alla poesia, al prossimo numero con “Cosa vuol dire essere poeta ed esigenza di scrivere”.
Vi invito a scrivere
poesie ed a spedirle al
mio indirizzo: Diego
Caviola, via dei Rivi
23, 38050 Povo (TN).
Auguro a tutti i
lettori una serena e
felice Buona Pasqua!
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
57
Racconto
L’autista
L
a mattina, se il sole entra nell’abitacolo da sinistra, vuol dire che
stai andando verso sud. Non serviva altro a Giovanni: era quella la sua
direzione. Non ho mai visto nessuno
amare tanto il proprio lavoro. Si può
dire che Giovanni l’avesse proprio
tracciato nel destino o, se preferite, inciso nel DNA. Aveva iniziato da militare: autiere (si dice così).
Un bel modo per schivare guardie e
servizi pesanti, ma soprattutto per girare. Accompagnare graduati o marescialli, restare accoccolato nella jeep a
leggere Tex o a sognare di esserlo.
Smessa la divisa, trovò un bel posto da
autista, in un ente pubblico, ai confini
nord dell’impero. Qui si viaggiava alla
grande! Roma, Napoli, Venezia… e
con che macchina! Una scintillante alfablu 2000.
Peccato che ultimamente le trasferte si erano diradate. Questioni di bilancio. Si doveva risparmiare: “Risparmiare su Giovanni” borbottava spesso,
scrollando la testa, mentre i dirigenti si
spostavano in aereo! Poi, con l’informatizzazione, la rete, le video conferenze… un autista a che serve? Quanto gli mancavano quelle cavalcate verso sud, col sole a sinistra. Era un tipo
fantasioso, poco amante degli schemi:
difficilmente faceva l’autostrada, non
aveva mai particolare fretta. Uscite, deviazioni, soste. A volte scendeva lungo
la riviera romagnola, o da Cesena per
fermarsi poi a mangiare in Umbria,
scollinare in Toscana e farsi un bel tratto d’Aurelia, costeggiando il Tirreno
ventoso che lo profumava di mare. Per
questo preferiva andare da solo, per
non dover rispondere altro che al proprio estro. Un paio di volte era sceso
con Salvatore, un altro matto. Con lui
andava volentieri, perché lo assecondava se non, addirittura, gli suggeriva
interessanti digressioni. Ma ultimamente… non c’era niente da fare: era più di
un anno che si stava fermi. Finché un
giorno di febbraio, sul finire d’un inverno mite e clemente, ci fu da portare un
plico delicato, le prove di un concorso,
58
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
di Stefano Ricci
alla Direzione Generale. “Giovanni gridava il direttore per gli spenti corridoi - avete visto Giovanni? Domattina
presto deve partire per Roma…”. Finalmente, l’astro nascente a sinistra,
l’orizzonte davanti agli occhiali da sole,
il serbatoio pieno e la tessera del carburante, cassette con le mitiche canzoni degli anni ‘60… S.Francisco, arrivo!
Il paesaggio mutevole era l’inequivocabile segno del viaggiare. Uscire dalle
montagne e dalla monotonia, attraversare come in volo la pianura ed i propri pensieri, cullarsi sui colli di terra
bruciata e tra le note di antiche avventure.
Crogiolarsi al tepore d’un inverno
che, concludendosi, voleva lasciare un
buon ricordo di sé. Forse mai come
quella volta Giovanni assaporava fino
in fondo il gusto della libertà, come da
ragazzo, durante le vacanze estive, laggiù nella sua Sicilia, padrone del mondo e della vita! Forse fu per questo, o
perché si era convinto che non ci sarebbero state mai più altre occasioni
come quella, o chissà per quale altro
recondito motivo, quando arrivò a Roma… tirò diritto. Non fu un atto di ribellione, forse neppure una scelta consapevole. Fu come se si sentisse tutt’uno con la macchina, come se fosse lei
a condurlo e non viceversa. O forse fu
solo colpa di Guccini che dalla radio gli
raccontava la storia di una Locomotiva… E guidò finché il sole, dopo averlo avuto di fronte, se lo ritrovò a destra.
Guidò dentro la notte ed oltre, guidò
dentro i suoi pensieri e nel tempo. Guidò alla ricerca d’un ragazzo che si era
perduto per sempre. Guidò per allontanarsi da un mondo che non capiva più.
Guidò finché la strada non finì, ed attraversò il mare. Intanto era scattato
l’allarme.
Dov’erano finiti Giovanni ed il suo
carico prezioso? “Alfa blu metallizzata,
BR 117 JP, a tutte le volanti…”. Scomodarono perfino l’elicottero, finché lo
ritrovarono sul molo, vicino alla casa
paterna, che scrutava lontano. La punizione fu severa. Sottrazione di mezzo
pubblico, uso improprio, appropriazione indebita, turbativa di pubblico concorso… comma terzo, capo ottavo e
chi più ne ha più ne metta. Non si poteva tollerare. Giovanni venne licenziato. I suoi colleghi, riuniti in assemblea,
erano dispiaciuti ma: “Questa volta l’ha combinata grossa - sentenziava il
sindacalista di turno - il Regolamento
purtroppo parla chiaro, non lascia adito alcuno. Propongo - concesse alla fine, estraendo faticosamente dalla tasca
una banconota da 10 euro - di raccogliere dei fondi per la famiglia”. A quel
punto si alzò Salvatore, non era uno
che prendesse spesso la parola, e tutti
capirono che aveva qualcosa di importante da dire. Il brusìo si spense d’incanto: “Scusate, ma Giovanni non è
mica morto - esordì - ci sta solo offrendo l’opportunità di fare, per noi stessi,
qualcosa di grande - il suo sguardo non
era diretto a qualcuno in particolare,
ma pareva volesse abbracciare tutti Un gesto che possa riscattare la nostra
piatta esistenza.
Una scelta che potremmo raccontare con orgoglio. E non sarà per Giovanni, non sarà solo un atto di solidarietà. Sarà l’affermazione d’un diritto
primordiale, sarà l’affermazione del diritto alla libertà, del diritto al sogno.
Non sempre si può partire avendo la
certezza di arrivare, a volte si deve partire, e basta. Perché è giusto così.” Fece una lunga pausa prima di concludere, e questa volta guardò i colleghi uno
per uno: “Nessuno viene più a lavorare, finché non torna Giovanni.” Ed
uscì. Il giorno dopo, l’ufficio restò chiuso. Così come il giorno appresso e
quello successivo ancora. Un’area
plumbea s’era impadronita di quegli
stanzoni divenuti più che mai il regno
incontrastato di scartoffie polverose.
Ci vollero dieci giorni perché le
concitate trattative tra la direzione locale e Roma riuscissero a sbloccare la situazione. Ma alla fine l’ufficio si riempì
di nuovo con tutti gli impiegati, compreso Giovanni. E con un numero imprecisato di donne e di uomini.
Racconto
Deposito di organi
L
a televisione ci fa partecipare alle più sfarzose sfilate di moda, alle “prime” di opere famose dove vengono messi in mostra i più bei gioielli e poi ancora
ad altre esibizioni di ricchezze varie. Di punto in bianco,
forse per ricordarci che la medaglia ha il suo rovescio,
cambiano completamente scenario e ci fanno passare davanti agli occhi, ancora abbacinati da quello sfarzo, uno
di quei paesi dove si muore letteralmente di fame. Ci mettono pure al corrente delle varie statistiche: “Ogni cinque
minuti muore un bambino”. Ad ogni modo quei cinque
minuti devono passare molto lentamente visto che quei
villaggi sembrano asili a cielo aperto dato che di bambini
ce ne sono proprio tanti anche se i più, in condizioni terribilmente pietose. Ma io ho scritto tutto questo prologo
per parlarvi di Maria, già, di uno di quei bambini che l’operatore inquadra con insistenza, forse per ritirarci su il
morale veramente a terra, dato che Maria è una splendida creatura con due occhi meravigliosi, come del resto
hanno molti di quei bambini. Ma Maria è particolare, pare che non abbia nessuna intenzione di morire di fame, è
abbastanza in carne ed è vivacissima. Felice di farsi fotografare, gira intorno all’operatore quasi civettuola. Ma
poi, un giorno, Maria sparisce. La cercano per un po’, poi
la dimenticano. Troppi bambini muoiono, troppi ne rimangono e la sparizione di Maria è un fatto irrilevante
per quei poveretti. E così Maria non la cerca più nessuno,
anche perché non ha genitori. Ma dopo un paio di mesi,
addossata ad un muro, ecco di nuovo Maria. Sembra un
piccolo fagotto abbandonato, ha una benda su di un occhio e una fascia ai fianchi. Cosa le è successo? In quel
paese non è una novità. Quel piccolo deposito di organi
è servito a ridare la vista a un cieco e la salute ad un malato di reni. Gente ricca, importante ha ritrovato la gioia
di vivere grazie a Maria. Certo, se si pensa che tanti di
quei bambini rapiti non sono più tornati, tutti guardano
Maria come un essere fortunato. Tutto è relativo si sa, ma
adesso, che vita l’aspetta?
di Nonna Renata
Era un piccolo paese
Era un paesotto senza pretese
sulla collina appollaiato.
Col suo castello, le sue due chiese
e il monumento sul verde prato.
Venne un dì scosso dal suo torpore
da dei funesti venti di guerra.
Già tanta gente nel mondo muore,
tocca ora pure alla sua terra?
Non lo vuol credere e fa di tutto
per scongiurare l’orrendo guaio.
Non più bandiere listate a lutto
ma sfolgoranti, dal tono gaio!
E presto, presto tante bandiere
vengon cucite con bei colori
e adesso è proprio un bel vedere
sopra ai balconi insieme ai fiori.
Garrire al vento, gridare PACE!
Pace nel mondo alfine sia.
Quella bandiera, come una face,
splenda nel sole, in ogni via!
Nonna Renata
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
59
Le ricette di Matilde
La primavera è servita
In questo numero, alcune ricette primaverili di
facile realizzazione e di sicuro successo.
Antipasto Pasquale
Ingredienti: 6 uova sode; 1 scatola di tonno; alcuni capperi; 2-3 acciughe; maionese.
Si tagliano le uova a metà, si toglie delicatamente il tuorlo che si mescola con tutto il resto tritato (il tonno naturalmente scolato dall’olio), si rimette l’impasto nelle uova e si decora con maionese e ciuffi di prezzemolo.
a cura di Matilde Padroni
sale e pepe.
Battere le uova con una frusta in una bacinella, aggiungere le cipolle, i peperoni tagliati a striscioline, il sale e il pepe e preparare una frittata
non troppo cotta. Rovesciarla sul piatto da forno e
cospargerla di fiocchetti di Taleggio. Introdurre in
forno molto caldo fino a quando il Taleggio sarà
completamente colato. Servire subito.
Trenette con pesto
Ingredienti (per 4 persone): trenette gr.400; fagiolini gr. 60, 2 patate di media grandezza, basilico, aglio, pinoli, pecorino sardo grattugiato, parmigiano grattugiato, olio extra vergine d’oliva, sale
grosso.
Frullare abbondantemente basilico con una
cucchiaiata di pinoli tostati, uno spicchio d’aglio,
un pizzico di sale grosso, i due formaggi (una cucchiaiata per tipo) e mezzo bicchiere di olio, fino a
ottenere una crema verde brillante. Lessate insieme i fagiolini e le patate a tocchetti e quando le
verdure saranno quasi cotte, buttate le trenette e
cuocete bene al dente. Scolate il tutto, tenete cia
parte due cucchiaiate di acqua e con essa diluite il
pesto, poi condite la pasta e le verdure.
Frittata campagnola
gratinata di Taleggio
Ingredienti (per 4 persone): 200 gr. di Taleggio;
8 uova, 100 gr. di cipolle affettate e stufate; 100 gr.
di peperoni arrostiti; 60 gr. di prezzemolo tritato
Carciofi in padella
Ingredienti: 4 carciofi; 150 g di pancetta affumicata;1 cipolla; 60 g di burro; sale; pepe.
Mondate i carciofi, eliminate la parte dura e tagliateli a pezzi. Tagliate a fettine la cipolla e a dadini la pancetta e fatele rosolare nel burro: unite i
carciofi fate insaporire quindi salate, pepate e lasciate cuocere a fiamma dolce per 20 minuti.
PITTURE INTERNE
ED ESTERNE
Via di Bolleri, 3/2
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60
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Le ricette di Matilde
Radicchio stufato
Ingredienti: 4 cespi di radicchio di Treviso; 40 g
di burro; 1 cucchiaio di olio; sale; pepe.
Lavate il radicchio e taglitelo in 4 parti. Scaldate il burro e l’olio in un tegame, adagiatevi il radicchio, salate e fatelo stufare con il coperchio per
10 minuti. Mettete su un piatto da portata, spolverizzate con pepe e servite.
Fior di latte
Ingredienti: 2 uova intere; 4 tuorli d’uovo; gr.
100 di zucchero; mezzo litro di latte; limone. Per il
caramello: gr. 80 circa di zucchero
Mettete in uno stampo da budino gr. 80 di zucchero. Aggiungete due cucchiaiate di acqua e mettete il recipiente sul fuoco, a calore moderato.
Quando lo zucchero si scioglie e acquista un bel
colore dorato, togliete il recipiente dal fuoco e, inclinando lo stampo e ruotandolo, fate in modo che
il caramello ne rivesta bene le pareti e il fondo. Fate scaldare il latte aromatizzandolo con un pezzetto di scorza di limone, senza la parte bianca. Mettete le uova in una ciotola e lavoratele con lo zucchero. Aggiungete il latte, seguitando a mescolare.
Versate il composto, passato al colino, nello stampo caramellato. Sistemate lo stampo in un recipiente che lo possa contenere. Poi riempite il recipiente versando dell’acqua bollente sino a due
centimetri circa dall’orlo dello stampo stesso. Cuocete al forno per un’ora abbondante. Sfornate il
dolce quando si sarà raffreddato.
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
61
Spazio Circoscrizione
Brevi dalla Circoscrizione
Bacino d’utenza delle scuole
Nella seduta del 11 novembre scorso il Consiglio è stato
chiamato ad esprimere un pare in merito al bacino di utenza degli istituti scolastici presenti sul territorio di Povo. L’assemblea unanime ha accolto la proposta di un ampliamento
della zona di riferimento ricomprendendo nel bacino d’utenza l’area di Mesiano.
Seconda adozione Variante 2000 al PRG
Alla presenza del Vice-sindaco e Assessore all’Urbanistica, Prof. Alessandro Andreatta, si sono discussi i temi legati
alla seconda adozione della variante 2000 al P.R.G.
L’Assessore ha illustrato le modifiche apportate rispetto
alla prima adozione e l’approccio generale che si è tenuto
nei confronti delle osservazioni dei privati.
Le modifiche hanno riguardato, come richiesto dal Consiglio Circoscrizionale, la riperimetrazione dell’area per la
nuova scuola d’infanzia a Spré e l’individuazione della fascia
di rispetto del centro storico.
Per l’area artigianale a Mesiano è stata modificata con un
incremento di superficie, la diminuzione della fascia di rispetto stradale e l’incremento dell’indice di utilizzazione fondiario.
Delle 65 modifiche riguardanti tematiche generali e particolari, ne sono state discusse solamente alcune, in quanto
la maggior parte saranno oggetto della prossima variante al
PRG. In particolare dalla discussione è emerso un parere del
Consiglio favorevole alla trasformazione dei terreni da bosco
ad uso agricolo per gli agricoltori iscritti alla Categoria Prima,
mentre si ritiene si debba riflettere sulle altre proposte di trasformazione da bosco ad agricolo.
Commissione cultura
Al seguito di alcune dimissioni in seno alla Commissione
cultura la stessa è stata integrata con i signori Bragagna
Chiara, Faletti Matteo e Rocco Mucedola.
Bilancio 2003 e Triennale 2003/2005
Durante l’ultima seduta dell’anno, alla presenza degli assessori comunali Postal e Rudari il Consiglio Circoscrizionale ha espresso un parere sul bilancio 2003 e sul documento
per il triennio 2003/2005.
Mentre l’assessore alle Finanze ed al Patrimonio Postal
ha fatto riferimento all’attenzione posta dal bilancio sulla
vivibilità della città, sui costi del personale, sui limiti posti
dalla finanziaria sul tema impositivo e successivamente
sugli investimenti, l’assessore Rudari informa sullo stato di
attuazione dei lavori pubblici previsti sul territorio di Povo.
In particolare si sofferma sugli sviluppi della Scuola Materna, sui finanziamenti, sui relativi espropri ed i tempi per
la realizzazione.
Recepite queste informazioni, l’Assemblea espone ai due
rappresentanti dell’amministrazione centrale richieste di
chiarimenti e delucidazioni in merito al nuovo Centro Anziani (in particolare in merito alla questione trasferimento
medici, alla viabilità “dedicata” che lo congiunga al centro di
Povo, alla gestione della struttura ed alla eventuale fruizione
collettiva del parco), alla posizione del Comune in merito alla scuola materna provinciale ed alle esigenze della scuola
elementare nuova, ed alle previsioni relative alla ristrutturazione del vecchio edificio scolastico.
All’interno dei documenti di bilancio il Consiglio Circoscrizionale richiede inoltre di anticipare i lavori di realizzazione del marciapiede a Gabbiolo, di sistemare l’arredo urbano
Spese di investimento suddivise per Circoscrizione
triennio 2003 - 2005
Descrizione
2003
2004
2005
ex scuola elementare Povo ristrutturaz. e realizzaz. parcheggio seminterrato
2.925.000,00
nuova scuola dell’infanzia a Povo lavori
4.542.000,00
via Gabbiolo a Povo - realizzazione marciapiede
640.000,00
Centro civico Povo adeguamento impianti tecnologici e climatizzazione
40.000,00
scuola materna Povo trasferimento presso nuova sede
130.000,00
scuola media Pascoli - ampliamento progetto
80.000,00
scuola media Pascoli - ampliamento lavori
900.000,00
piazza di Oltrecastello - arredo urbano progetto
60.000,00
piazza di Oltrecastello - arredo urbano lavori
600.000,00
loc. passo Cimirlo interventi per la prevenzione di eventi calamitosi progetto
50.000,00
loc. passo Cimirlo interventi per la prevenzione di eventi calamitosi - lavori
350.000,00
arredo urbano e sistemazione area circostante la chiesa adiacente
ex scuola elementare di Povo progetto e lavori
500.000,00
totale Circoscrizione n. 7 Povo
4.712.000,00 3.115.000,00 2.990.000,00
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Spazio Circoscrizione
di Oltrecastello e di attuare una concreta attività di ripristino
ambientale della montagna e dei corsi d’acqua quale prevenzione per le calamità.
Nuovo vigile di quartiere
Durante la seduta del 3 febbraio è stato presentato il nuovo vigile di quartiere, l’agente Micheli che sostituisce l’agente Paoli, assegnato ad altra realtà circoscrizionale. La presentazione è stata anche occasione per specifiche richieste in
merito all’attività dei Vigili Urbani sul territorio di Povo, in
particolare una maggiore presenza durante le ore notturne e
nelle zone periferiche del sobborgo.
Dissuasori di velocità
Dopo le varie istanze ricevute dalla Circoscrizione in merito al posizionamento di dissuasori di velocità in alcune vie
del sobborgo, la competente Commissione Territorio e Ambiente ha stabilito alcuni criteri indicativi per la loro installazione. Le decisioni in merito a quanto indicato dalla Commissione saranno comunque valutate dal Servizio Reti del
Comune di Trento che valuterà la realtà possibilità di posizionare i dissuasori nelle vie in cui l’esigenza è maggiormente sentita. Inoltre viene richiesto di abbassare il limite di velocità nei centri storici delle varie frazioni del sobborgo a 30
Km/orari, quale ulteriore deterrente e per maggiore sicurezza
della popolazione.
Suddivisione fondi Commissione sport
L’anno scorso è stato ricco di soddisfazioni per la Commissione Sport, sia sul piano dell’attività realizzata direttamente o contribuendo all’operato delle associazioni del sobborgo. Nel 2002 infatti è stata realizzata l’illuminazione del
Parco del Cimirlo, è stato completato il campo di calcio presso l’oratorio, ad Oltrecastello è stato creato un campo di minibasket e rifatto il manto erboso del campo da calcio.
Per il 2003 la Commissione, di concerto con la Circoscrizione, con la Commissione Usi Civici e con alcune associazioni di Povo, si propone di realizzare un circuito per mountain-bike lungo tutto il perimetro della Marzola, con partenza ed arrivo al Passo del Cimirlo. Tale percorso, che non toccherà gli esistenti sentieri della SAT, assolverà una valenza
non solo di tipo ricreativo e sportivo, ma anche turistico e di
valorizzazione del territorio. In occasione della sua inaugurazione, che si auspica di poter realizzare per la fine del mese
di agosto, si svolgerà una pedalata escursionistica e sarà integrato nella giornata della “Festa della Montagna” realizzata dalla Commissione Cultura e dalle associazioni del sobborgo. Sul piano delle strutture nel 2003 si spera di completare i lavori presso il Centro sportivo “Ceschi” di Gabbiolo
ed inoltre sarà richiesta la realizzazione di un campo da mini-basket nel parco del Centro Anziani.
Per quanto riguarda i fondi per le attività quest’anno si
sono resi disponibili circa 5.600 euro che saranno destinati
all’attività “diretta”, allestita in prima persona dalla Commissione (6 iniziative per 2.600 euro), ed il rimanente per quella “a contributo”, otto manifestazioni tra cui ricordiamo anche la prima edizione del torneo internazionale di pallavolo
intitolato a Fabio Merler, e che vedrà coinvolte le rappresentative di Povo, Villazzano e Znojmo.
Programma attività sportive 2003
Attività diretta:
- II° trofeo delle Circoscrizioni con il patrocinio dell’Assessore al Decentramento, costo previsto euro 260,00;
- torneo primi calci Povo Scania, costo previsto euro
413,00;
- torneo par condicio 9 Arci Paho al Cimirlo, costo previsto euro 450,00;
- trofeo aquilotti associazione minibasket, costo previsto
euro 320,00;
- festa sportiva con ragazzi della Bielorussia proposta dalla
Commissione Sport, costo previsto euro 350.00;
- Marzola bike non competitiva proposta dalla Commissione Sport, costo previsto euro 577,94;
Attività a contributo:
- progetto scuola 2003 promozione dello sport del basket,
contributo assegnato euro 115,00;
- I° trofeo “Fabio Merler” di pallavolo proposto dal Comitato Gemellaggio, contributo euro 310,00;
- 9° trofeo Povo Volley G.S. Marzola, contributo euro
500,00;
- memorial Gianpietro Pontati e Lorenzo Laner, gara ciclistica proposta dal G.S.Alpini, contributo euro 530,00;
- gara di fine corso di sci G.S.Alpini, contributo assegnato
euro 500,00;
- 9° trofeo “memorial Oscar Ceschi” calcistico amatoriale
proposto dal U.S. Povo Scania, contributo euro 400,00;
- trofeo Luisa Lunelli corsa in montagna proposta dalla Sat
di Povo, contributo euro 400,00;
- torneo delle Frazioni di calcio a 5 proposto dal C.T.G.,
contributo euro 200,00.
Legna da ardere anno 2003
Alla Circoscrizione sono pervenute n. 190 richieste di assegnazione di legna da ardere per l’anno 2003. La Sessione
Forestale nella riunione del 13.02.2003 ha approvato l’assegnazione escludendo n. 2 domande. L’elenco dei richiedenti
è posto in visione presso gli uffici della circoscrizione fino al
31 maggio 2003. Chiunque fosse interessato può prenderne
visione e segnalare, entro detto termine, eventuali mancanze ed errori. Oltre tale data non saranno più accolte correzioni, con l’eventuale esclusione dei richiedenti non ricompresi nell’elenco.
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
63
Spazio Circoscrizione
Attività sociali
I
n vista dell’apertura del Polo Sociale a Povo, che sarà possibile non appena pronto il nuovo edificio dei servizi sociali a fianco della casa di riposo (nella foto in basso, foto
SN), la Circoscrizione vuole sfruttare subito i primi locali
pronti all’interno della nuova struttura.
Ci sarà, infatti, lo spostamento del servizio ambulatoriale
medico del nuovo edificio.
Si potranno ricavare, in tal modo, con opportuno adattamento, aule scolastiche nella sede che i medici stessi si preparano a lasciare.
L’Osservatorio sociale Comunale, già operante, segue lo
sviluppo dei bisogni in collaborazione con la Circoscrizione.
Abbiamo chiesto ed ottenuto che l’asilo nido di Gabbiolo-Villazzano venga classificato “nido circoscrizionale” e, come tale, di prima scelta per gli utenti di Povo e Villazzano.
Siamo intervenuti, in sede di formazione di accordo programmatico Scuola-Comune, perché l’offerta educativa sia
in grado di dare maggiore apertura di internazionalità, chiedendo, per i giovani, una maggiore alfabetizzazione e padronanza delle lingue straniere, considerando il tedesco come seconda lingua e l’inglese come lingua più richiesta, ma
anche di altre lingue per chi ne è interessato.
Vorremmo rendere noto, inoltre, che è pronto uno schema di progetto relativo alla nuova scuola materna (che sarà
realizzata a Sprè) che verrà sottoposto a breve al parere delle commissioni consiliari della Circoscrizione e del Consiglio.
Ci stiamo battendo anche per una lotta contro il tempo
perché la realizzazione della nuova struttura avvenga entro
la corrente consiliatura.
La nostra attenzione è rivolta all’utilizzazione di tutte le risorse possibili per affrontare i problemi generali sociali.
Intendiamo anche sfruttare l’utilizzo dell’Associazione dei
pensionati ed anziani, come potenziale risorsa non limitata
all’aspetto ricreativo ma anche per una futura disponibilità
atta a sviluppare attività di sostegno sociale.
Auspichiamo, in tale senso, nuove regole associative, che
partano dal centro, per rimuovere alcuni limiti che impedisco-
no l’aumento delle adesioni. Ci siamo soffermati anche sull’ambulatorio infermieristico territoriale, evidenziato dall’Azienda Sanitaria ed abbiamo già una proposta, mediante la
quale sottolineiamo l’utilità del servizio, come presidio necessario, dopo aver considerato i maggiori bisogni delle cure palliative, dei malati cronici, degli affetti da malattie tumorali e di
quella che viene chiamata una “ospedalizzazione” a domicilio,
oltre che dell’assistenza domiciliare integrata.
Abbiamo proposto, durante l’estate, un eventuale ritardo
di inizio e termine di orario (ora previsto a Povo dalle 13,30
alle 14,00 del martedì e del giovedì).
Non intendiamo distogliere personale dagli interventi più
gravi ed urgenti, ma,tenuto conto dell’aumento della popolazione e della prevalente tendenza a promuovere il “ritorno
al territorio” dell’assistenza, venga verificata la possibilità di
usufruire dell’assistenza infermieristica della casa di riposo di
Povo, negli orari e nelle giornate non coperte dall’ambulatorio infermieristico territoriale.
Abbiamo interessato l’Amministrazione Centrale a farsi
carico dei problemi di inquinamento elettromagnetico a Povo, che potrebbero aumentare se saranno installati ulteriori
ripetitori per telefonini nella nostra zona.
Contiamo sull’aiuto della popolazione.
• Associato accordo (ANIA) per la gestione diretta del
sinistro si ritira l’autovettura solo firmando il modulo di
delega senza anticipare il pagamento.
• Possibilità di verificare l’allineamento scocca con sistema computerizzato in poci minuti (verifica usato
prima dell’acquisto).
• Preventivi immediati gratuiti senza impegno.
• Impianto di verniciatura idoneo all’utilizzo di vernici a
base d’acqua per il ripristino come da originale.
• Tempi medi di consegna autovettura: 3 giorni.
• Auto sostitutiva.
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MATTARELLO (TN) - Via della Cooperazione 47 - tel 0461946006 - fax 0461942850
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Spazio Circoscrizione
Sessione forestale 2003
A
lla presenza del dott. Zanini Dirigente del
Distretto Forestale della Provincia, del dott.
Condini Arturo Dirigente dell’Azienda Forestale, dell’Ispettore delle Guardie Forestali signor
Cainelli, del Custode Forestale Moser Claudio e
del Vice Presidente dell’Azienda Forestale, si è tenuta il giorno 13 febbraio 2003 presso il Centro
Civico di Povo la Sessione Forestale. Il Presidente
della Circoscrizione Alessandrini ing. Nicola ha
ringraziato i presenti per la disponibilità a partecipare alla riunione.
Informa i presenti che per l’anno 2003 sono
state presentate n. 190 richieste di legna da ardere, di 7 mc di legname da opera e n. 123 colonne
di castagno.
Il dott. Condini Arturo ha relazionato in merito
ai seguenti lavori eseguiti nel 2002 e quelli in previsione per il 2003:
Lavori vari
1. Realizzazione di un campo bocce in Chegul
(in collaborazione con affittuari stoi). 2. Completamento area di sosta e ricreazione in località Pramarquart. 3. Sfalcio dei prati di Pramarquart. 4.
Manutenzione straordinaria parte sentiero “Cimirlo-Maranza”. 5. Impianto in loc. Loica di n. 1.000
piante per i nati residenti nel Comune di Trento. 6.
Spostamento divieto accesso strada Casare. 7. Pulizia briglia imbocco sentiero Stelar. 8. Pulizia sentiero accesso palestra di roccia. 9. Pulizia area forte Cimirlo.
Assegno prodotti forestali
1. Assegno legna da ardere in loc. Loica alta,
Val Granda, Ziverana e Redondol. 2. Assegno legname per uso interno (larici ai bordi della strada
per Chegul). 3. Assegno legna in catasta in loc. varie. 4. Taglio di legna da ardere in loc. Val de le
Mole (circa 500 q).
Sistemazione viabilità
1. Manutenzione strada “Castelet-Fontana dei
Gai-Chegul”. 2. Rifacimento muretto strada “Selva-Celva”. 3. Prolungamento strada Loica in Val
Granda. 4. Manutenzione strade “Stelar”, Calcara
dei Frati, Ronzesch. 5. Ripuliture margini strada
Casotti.
Un momento dei lavori
della Sessione forestale
2003. foto S. Nichelatti.
Interventi sui fabbricati
1. Manutenzione bivacco Fontana dei Gai. 2.
Realizzazione di una tettoia all’”ex rocol Chesani”
(in collaborazione con ACLI). Preventivo lavori
per l’anno 2003
Lavori vari
1. Ripuliture ai margini dei prati di Stelar. 2. Sistemazione del punto panoramico in Chegul. 3.
Rivestimento in legno del campo di bocce in Chegul. 4. Sfalcio dei prati di Pramarquart. 5. Completamento manutenzione straordinaria sentiero
“Cimirlo-Maranza”. 6. Manutenzione sentiero Redondol. 7. Collocazione due gruppi tavolo-panche
38100 TRENTO - Via E. Fermi, 4
Tel. 0461 920519 - Fax 0461 934988
E-Mail: [email protected]
continua a pagina 67
Assistenza
Noleggio
Consulenza
e
Riparazioni
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
65
Spazio Circoscrizione
Commissione Cultura
L
a Commissione Cultura, ha predisposto il Piano Culturale per il 2003, approvato dal Consiglio Circoscrizionale, e di seguito qui esposto:
Programma attività 2003
Attività diretta:
- concorso presepi con il Circolo Culturale Arci Paho, costi previsti euro 750,00;
- 18° edizione canzon en rima proposte dal Coro Campel
Doss S. Agata, costo previsto euro 1.000,00;
- 20° edizione rassegna di natale, rassegna corale proposta dal Coro Campel Doss S. agata, costi previsti euro
2.150,00;
- festa degli alberi proposta dalla Commissione cultura,
costi previsti euro 1.000,00;
- festa della montagna, iniziativa promossa dalla Commissione Cultura, costi previsti euro 1.000,00;
- festa multietnica, manifestazione proposta dalla Commissione cultura, costi previsti euro 1.150,00;
- rassegna cinematografica, manifestazione proposta dalla Commissione cultura, costi previsti euro 200,00;
- mostra di radio d’epoca, esente da costi;
- serate culinarie, serata di cucina internazionale proposta dalla commissione cultura, costi previsti euro
361,00;
Attività a contributo:
- festa di carnevale, proposta dal Circolo Oratorio Concordia per febbraio 2003, contributo euro 110,00;
- festa di Santa Lucia a Povo, proposta dal Circolo Oratorio Concordia, contributo euro 200,00;
- Gio’ Madonnari 2003, manifestazione artistica per i
bambini, contributo euro 400,00;
- concerto degli allievi per natale 2003, proposto da I Minipolifonici, contributo euro 400,00;
- XV festival rassegna Isidoro Trentin, rassegna proposta
dalla Filo Concordia di Povo, contributo euro 2.840,00;
- pomeriggio di animazione e musica alla casa di riposo
“M.Grazioli”, contributo euro 150,00;
- festa del 1° maggio, proposta dall’associazione Acli,
contributo euro 245,00;
- rassegna corale di primavera o dalla Madonna del Rosario, iniziativa proposta dal Circolo Culturale Arci Paho, contributo euro 910,00;
- lunedì cinema (cineforum), contributo euro 2.135,00;
- serate sulla montagna con film o diapositive, proposte
dalla sezione Sat di Povo, contributo euro 420.00;
- festa di saluto ai ragazzi della Bielorussia, proposta dall’associazione Accoglienza in famiglia, contributo euro
250,00;
66
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
- recital teatrale “ricordi del grande esodo” proposto dal
circolo Archi Paho, contributo assegnato euro 400.00;
- festeggiamenti per il 50° dalla fondazione della sezione
Acli di Povo, contributo euro 500,00;
- festa dei bambini in occasione dei festeggiamenti per S.
Pantaleone, iniziativa promossa dal Comitato Chiesa di
Oltrecastello, contributo euro 400,00;
- festa S. Lucia ad Oltrecastello, proposta dal Comitato
Chiesa di Oltrecastello, contributo euro 250,00;
- carnevale ad Oltrecastello, proposto dal Comitato chiesa per il 2 marzo 2003, spesa, contributo euro 400,00;
o La Commissione Cultura è lieta di vedere lo spirito entusiasmante con cui le varie associazioni di Povo, ogni
anno offrono motivi aggregativi per l’intera comunità.
Per quanto possibile la Circoscrizione e la Commissione Cultura contribuiscono finanziariamente, apprezzando fortemente il lavoro del volontariato senza il quale
non può esserci crescita in una comunità.
Grazie quindi a quanti lavorano nelle associazioni di
Povo con passione e impegno.
o Nelle bacheche della Circoscrizione, ogni mese è esposto “Il Calendario delle associazioni”, volto a presentare le varie iniziative. Auspichiamo che le varie proposte
siano richiamo per nuove leve che vogliono entrare a
far parte delle numerose associazioni che operano sul
territorio.
o Si fa presente che viste le richieste di informazioni riguardanti la vecchia cartina della Celva e Maranza
esposta in piazza, la Commissione Cultura ha recuperato il quadro originale di proprietà del Geom.Cordin,
risalente al 1972.
Dallo stesso è stata fatta una copia ora in visione presso la Circoscrizione.
o Anche quest’anno la commissione circoscrizionale ripropone le manifestazioni dell’anno scorso organizzate
con successo: Festa Multietnica il 18 maggio 2003- Festa degli Alberi per i bambini delle elementari il 3 giugno - Festa della Montagna, quest’anno in collaborazione con la Commissione Sport il 31 agosto.
Inoltre la Commissione vuole presentare altre due nuove iniziative.
o A sorpresa in autunno saranno organizzate delle serate
con dei film (da non perdere)...
o In primavera, avranno luogo delle “Serate Culinarie
Multietniche” rivolte all’intera comunità, per uno scambio culturale aperto alla condivisione e a chi ama la cucina tipica; ideate per creare rapporti personali delle varie realtà sul territorio. Spunto ideale in preparazione alla festa Multietnica.
Spazio Circoscrizione
Serate Culinarie Multietniche !
“S
iete stufi di strudel, polenta e luganeghe? Avete invitato gli amici a cena e
volete stupire? Allora è giunto il momento di imparare nuove ricette magari provenienti da Brasile, Polonia o Spagna....
Questa opportunità vi è offerta dalla Commissione Cultura che nel mese di aprile e maggio organizza due serate culinarie multi etniche in collaborazione con gli stranieri residenti nel sobborgo.
Questa idea nasce dall’esperienza della festa
multietnica ormai arrivata alle terza edizione che
quest’anno si terrà il 18 maggio al centro civico e
nel parco circostante.
Lo scopo di queste serate non sarà solo assaggiare ma imparare nuove cose sia dei cibi che
dei paesi da cui provengono e soprattutto parla-
... segue dalla pagina 65
presso Fontana dei Gai. 8. Chiusura stoi dismessi.
9. Realizzazione eliporto Presso Spiaz Grant. 10.
Valorizzazione area Monte Celva (sentieristica ed
ex manufatti militari).
Assegno prodotti forestali
1. Assegno legna da ardere in loc. varie (latifoglie). 2. Assegno legname per uso interno in loc.
Pian Fontana e Salizoni (larice). 3. Assegno di colonne di castagno in loc. Salare, Ronzesch e Moronar (circa 590 fusti). 4. Assegno legna in catasta
in loc. Nespolar (circa 5 porzioni). 5. Assegno al
taglio di piante presso la baita Fontana dei Gai.
re, chiacchierare, scambiare idee ed opinioni in
un clima piacevole e conviviale come quello della cucina.
Le serate saranno due, la prima il 29 aprile con
ricette da Spagna, Cile, Argentina, la seconda il 6
maggio con Brasile, Italia, Polonia, Colombia e si
terranno nella cucina dell’oratorio di Povo.
Vi ricordiamo che il corso è gratuito e verrà
consegnato a tutti i partecipanti un ricettario ma è
necessario iscriversi perché i posti sono limitati a
15 per serata. Chi desidera iscriversi può farlo
presso la biblioteca di Povo dal lunedì al venerdì al
pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30”
Per tutti rimane l’appuntamento al centro civico il 18 maggio con la festa multietnica!
mirlo-Maranza;
- installazione all’inizio di alcuni sentieri del divieto di percorribilità con i cavalli;
- bonifica del tratto paludoso del sentiero Val
delle Mole;
- pulizia sentiero che dalla loc. Brenz porta a casa Broll.
Assegnazione legna da
ardere. foto S. Nichelatti.
Sistemazione viabilità
1. Sistemazione primo tratto strada Nespolar.
2. Sistemazione strada “Selva-Celva”. 3. Sistemazione strada Mazon (consolidamento cedimento,
realizzazione briglia e cunettoni in prossimità degli
attraversamenti dei rivi). 4. Sistemazione cunetta
sgrondo acque al Cimirlo. 5. Rifacimento di un
tratto di acciottolato in loc. Casotti. 6. Rifacimento
muretto strada Redondol.
Interventi sui fabbricati
1. Realizzazione tettoia di copertura al barbecue alla Fontana dei Gai. 2. Pavimentazione marciapiedi al perimetro di Malga Nova. 3. Collaborazione con Alpini per lavori al Moronar.
Nel corso del dibattito di seguito alla relazione
del Direttore dell’Azienda Forestale sono emerse
inoltre le seguenti richieste:
- ampliamento del prato antistante la Fontana
dei Gai;
- collocazione segnale indicante il sentiero CiTuttapovo
n. 1 - aprile 2003
67
Spazio Circoscrizione
Progetto giovani Povo bandisce un...
Concorso di idee per una maggiore
integrazione e collaborazione
tra giovani e realtà del sobborgo
I
l concorso di idee, promosso dal Progetto Giovani di
Povo, è rivolto in via prioritaria a tutte le associazioni,
enti, gruppi organizzati (anche senza statuto, purché formati da un numero minimo di cinque componenti) operanti sul territorio della Circoscrizione di Povo. L’iniziativa è
aperta anche a soggetti operanti nel Comune di Trento,
purché i progetti presentati coinvolgano direttamente realtà del sobborgo.
Le aree di intervento e le tipologie organizzative delle
iniziative proposte potranno riguardare le seguenti aree:
- espressività ed arte (musica, teatro, cinema, fotografia,
danza, arti grafiche, ecc.);
- tradizione, folclore e cultura;
- sport;
- attività ludiche e tempo libero;
- interculturalità
- ...
I progetti presentati saranno valutati in base ai seguenti parametri:
a) che si svolgano sul territorio di Povo;
b) che siano rivolti ai giovani di Povo;
c) che prevedano il coinvolgimento diretto delle associazioni del paese;
d) che prevedano il coinvolgimento diretto dei giovani del
sobborgo in sede di progettazione e/o organizzazione
e/o realizzazione.
I punti a) e b) sono da ritenersi vincolanti; i punti c) e
d) qualificanti per l’iniziativa proposta.
A questi parametri saranno aggiunti i punti ritenuti qualificanti dai ragazzi che hanno dato la loro disponibilità a
far parte della giuria, ovvero:
- che sia un’iniziativa divertente;
- che si svolga la sera o nei giorni senza scuola o lavoro;
- che sia strutturata in pochi appuntamenti e mirati;
- che non si sovrapponga ad altre iniziative già presenti.
1. Ogni soggetto partecipante potrà essere referente di un
solo progetto.
2. Ogni progetto dovrà attenersi ai punti di cui all’allegato
n° 2.
3. Le iniziative proposte dovranno prevedere la loro realizzazione nel periodo 16 giugno 2003 - 28 febbraio
2004.
4. La valutazione delle iniziative proposte avverrà in tre
momenti distinti:
- tramite un primo parere espresso dal gruppo guida del
progetto giovani;
- attraverso il parere di una giuria di ragazzi;
- con il voto popolare da parte di tutti i giovani che interverranno alla presentazione pubblica delle iniziative
in concorso.
I tre momenti della valutazione saranno implementati
attraverso un criterio di ponderazione che garantisca la
congruenza del giudizio finale con i parametri sopra esposti e che valorizzi l’impegno dei giovani direttamente coinvolti nella giuria. Per ogni progetto sarà predisposta una
valutazione scritta.
5. Per ciascuno dei tre progetti vincitori è previsto un rimborso delle spese a progetto (documentate) per un importo massimo di euro 2000.
6. Copie del bando di concorso sono ritirabili:
- presso gli uffici della Circoscrizione (negli orari di apertura al pubblico);
- allo sportello Informa Giovani, aperto presso la ex
scuola elementare di Povo, tutti i mercoledì pomeriggio
dalle ore 18.00 alle ore 19.00.
I progetti andranno presentati, nei luoghi sopraindicati,
entro e non oltre venerdì 9 maggio 2003.
Per ulteriori informazioni rivolgersi allo sportello informa giovani (c/o ex scuola elementare di Povo) tutti i mercoledì pomeriggio dalle 18.00 alle 19.00.
IL PRESIDENTE DELLA CIRCOSCRIZIONE
UNITAMENTE AI CONSIGLIERI CIRCOSCRIZIONALI
AUGURA A TUTTI BUONA PASQUA
68
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Saluti dal Cile
D
i ritorno da un avvincente viaggio nel nord
del Cile, non posso fare a meno di mantenere un preciso impegno preso con alcuni
emigrati trentini di cui sono stato ospite a La Serena (540 km a nord della capitale Santiago - Oltre 250.000 abitanti), che vogliono attraverso
“Tuttapovo”, portare il loro saluto ad alcuni parenti residenti nel sobborgo.
Emigrati nel 1951 con la prima spedizione di
quella che fu denominata “L’operazione Cile” a
seguito dell’accordo De Gasperi - Videla, le circa
20 famiglie trentine (prevalentemente dalla Valle
di Non, valle di Sole, Val di Cembra, Vallagarina,
Meano), si sono ora perfettamente integrate nella
comunità cilena, dando vita a fiorenti attività nel
campo dell’agricoltura, dell’industria e del commercio. Non hanno però dimenticato le loro origini ne interrotto i contatti con il Trentino: in famiglia
parlano tuttora il vecchio dialetto con inflessioni tipicamente “noneso/cembrane”, la loro cucina è
basata ancora sui piatti tradizionali trentini (suggestivo degustare sulle sponde dell’Oceano Pacifico,
un magnifico arrosto di coniglio “ruspante” o dei
perfetti “canederli”, insieme a Cazuela de ave e
Choclo - questi ultimi piatti tipici cileni!), i più anziani nelle loro discussioni, non fanno altro che
parlare dei loro paesi, del Trentino, dello sconvolgente viaggio in nave durato un mese attraverso il
Canale di Panama, dello sbarco al largo di Coquimbo (la cittadina portuale attigua a La Serena)
e soprattutto dello choc del primo impatto in una
terra sconosciuta ed arida.
Nei loro ricordi molta sofferenza e tanti sacrifici: case prive di acqua e luce elettrica, la lotta contro una terra sabbiosa e salmastra, inizialmente insensibile alle fatiche ed ai tentativi estenuanti dei
coloni trentini. La ostinata volontà di riuscire, di
non doversi arrendere e tornare. Alla fine ha vinto
la caparbietà trentina: ce l’hanno fatta, oggi La Serena non è più quel luogo brullo e inquietante che
li aveva accolti in una nebbiosa giornata di oltre
cinquant’anni fa (era esattamente il 19 maggio del
1951!). Oggi La Serena è diventata un giardino e
se lo è, il merito è in larghissima parte di questi
trentini che armati solo di speranza e di buona volontà, sono approdati in una realtà profondamente diversa da quella che gli era stata promessa prima di partire per “la Merica”. Oggi hanno fondato una scuola italiana, il Circolo Trentino è ancora
un luogo di aggregazione, di discussione e di contatti, al cimitero hanno costruito un “Mausoleo Italiano” dove riposano i pionieri di quella prima
di Paolo Giacomoni
spedizione e con le loro attività offrono lavoro e sostentamento a centinaia di cittadini cileni, affermandosi fra i maggiori contribuenti della
città. Per tornare ai saluti, voglio qui
citare Luigi “Gigio” Rizzoli emigrato
da Verla, titolare della “Verlan” (indovinate perché!); avviata fabbrica
di calzature antinfortunistiche e da
lavoro, che vuole salutare calorosamente tramite “Tuttapovo” la sorella
Teresa con il marito Bruno Baldessari ed il figlio Lorenzo, la cognata
Carla Cova e le nipoti Carlita e Veronica ed il cugino Bruno Rizzoli. Infine Bruno Bertolla, capostipite di
una generazione di imprenditori
agricoli che gestiscono estesi appezzamenti coltivati a ortaggi, che saluta il cugino Gabriele Zambiasi e famiglia. Ed in conclusione, visto
che prossimamente “Tuttapovo” arriverà anche a
La Serena, permettetemi uno spazio personale per
ringraziare ancora calorosamente Bruno Bertolla,
Leonora Bortolotti e tutti i figli per averci ospitati
nella loro “parcella” con un’accoglienza commovente, “el chato” Diego Brun e Clara Bortolotti,
per la loro allegria e disponibilità, “Gigio” Rizzoli e
Giuseppina Cova per l’amicizia e la simpatia. E
grazie a tutti quanti, ed a Bruno in particolare, per
l’inesauribile e sontuoso Cabernet Souvignon cileno che certo non ci ha fatto rimpiangere Marzemino e Teroldego trentini.
Vi aspettiamo a Povo!
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
69
Agape, l’artigianato della pietra!
San Pietro di oltre due
metri di altezza
all’interno del
laboratorio di Graffiano
70
L’
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
agape è storicamente la mensa a cui partecipavano i primi cristiani per ricordare l’ultima cena di Gesù con gli Apostoli, una sorta
di commemorazione che nei secoli ha
poi assunto il significato di cena in comune, fra amici. Agape è anche il nome scelto da Ivan Gruber per la sua
piccola realtà artigianale che ha trovato sede in un suggestivo spazio nel
centro storico di Graffiano in un paio
di locali con i tipici “vòlti a bot” tradizionali trentini. Ed il nome, a parte
l’efficacia promozionale, forse non è
stato scelto a caso visto che l’azienda
si occupa prevalentemente di restauri
di opere sacre in pietra o comunque
di ristrutturazioni all’interno delle
chiese: altari, colonnati, statue e
quant’altro. Fondata da Ivan solamente alla fine del 1999, dopo una
ultradecennale esperienza alle dipendenze, Agape si è già distinta nel restauro della statua di San Giovanni
Nepomuceno nel Parco della Rocca di Riva del
Garda, della facciata della chiesa di San Francesco
Saverio in fondo a via Belenzani (comprese le cinque grandi statue sulla facciata), dell’altare della
chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Garniga, dell’altare della chiesa di Crosano di Brentonico. Attualmente Ivan Gruber è impegnato nella chiesa di
San Pietro a Trento, dove sta terminando di restaurare la statua dell’omonimo Santo, per poi riprodurne una perfetta copia per l’esposizione
esterna (la statua originale restaurata sarà ospitata
all’interno dell’edificio). E, come potete vedere
dalla foto, fa indubbiamente un certo effetto ed incute un po’ di timore la presenza di questo storico
San Pietro, perfettamente restaurato, di oltre due
metri di altezza all’interno del laboratorio di Graffiano! Un’attività “di nicchia” indubbiamente affascinante che abbiamo ritenuto di far conosce attraverso “Tuttapovo” proprio come momento di
valorizzazione di una realtà artigianale forse poco
conosciuta, discreta ma altamente professionale
che contribuisce insieme ad altre a qualificare il
nome di Povo nel Trentino e in Italia. (pg)
Auguri a...
Orempuller Mario e Andreatta Clelia
14 febbraio 1953
Auguri a Fiore e Maria Pallaoro, che proprio il 20
aprile, giorno di Pasqua, festeggiano il loro 40.mo
anniversario di matrimonio.
Il 17 gennaio 2003, Enrico e Maria Segatta hanno
festeggiato, tra i parenti riuniti per l’occasione, l’ambito
traguardo dei cinquantacinque anni di matrimonio.
Un sincero augurio di salute e serenità da parte di tutti i
nipoti.
Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati
e ci son due sposi che son proprio fortunati.
Questi sono la Clelia e il Mario
che di 50 anni di matrimonio fan l’anniversario.
Un traguardo importante, potete proprio esser cotenti
e noi vi auguriamo ancora insieme ancora tanti bei momenti.
Ancora tanto amore, salute e felicità
e il nostro augurio più bello eccolo quà.
Auguri ancora dalla parentela tutta quanta
e avanti ancora per il traguardo dei sassanta.
A Bruno e Maria Cagol, in attesa di festeggiare mezzo
secolo di matrimonio, auguri di buon 49° anniversario da
Renata e Arnaldo ...e naturalmente dalla sgiarada dei
neodi.
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
71
In ricordo di...
Ciao Don
Valerio!
Purtroppo nel numero di
dicembre non è stato
possibile ricordare la
figura di don Valerio
Piffer, scomparso a soli 58
anni il 14 ottobre del
2002, dopo una spietata e
fulminea malattia.
“L’angelo dei barboni”,
com’era soprannominato
don Valerio per la sua
ultradecennale attività
all’Asilo Notturno
Bonomelli, era stato
anche indimenticato
cappellano di Povo per 3 anni, dal 1969 al 1971 e non aveva
mai abbandonato i contatti con il sobborgo attraverso una fitta
rete di amicizie, prima fra tutte quella con Antonio Maule, suo
successore alla Bonomelli. Ed è anche per questo che
“Tuttapovo” vuole ricordarlo con affetto. Molti lo ricordano
instancabile animatore dei campeggi estivi, burbero ma sempre
disponibile, giovane tra i giovani in un periodo certamente
significativo dal punto di vista dei sommovimenti sociali (era il
mitico ‘68!). Ci piace qui richiamarlo alla memoria, evitando la
retorica, con alcune delle parole pronunciate da don Renato
Tamanini durante l’omelia per l’estremo saluto pronunciata nella
gremita chiesa del Santissimo che era diventata l’ultima
Parrocchia di Valerio: “Aveva capito la forza della dottrina sociale
della Chiesa, e l’ha portata avanti sempre con convinzione,
sopportando anche le accuse di eresia. Era uomo di vasto
pensiero e diceva “dobbiamo fermarci di più a pensare.”. Con le
sue battaglie per la giustizia sociale, la pace, il lavoro e per la
dignità di tutti, specialmente dei più poveri, ha insegnato a tanti
cristiani a battersi per le cose giuste...” - Ciao Valerio! (pg)
Il 5 febbraio 2002, eravamo tutti assieme all’incontro
con il vescovo alla casa di riposo. Il 18 marzo Emilio
Giongo (in primo piano nella foto) ci ha lasciati per
sempre. I figli Aldo e Cristina, nipoti nuora e genero lo
ricordano con immutato affetto.
72
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
In memoria
di suor Gilda
Giacomoni
I suoi familiari la
vogliono ricordare ai
lettori di “Tuttapovo”
Nasce il 25 aprile 1918 a
Sprè di Povo, terza di
dodici figli, da una
famiglia molto affiatata. A
vent’anni Gilda capisce
che il Signore la chiama
alla vita missionaria e lei
dice il suo “si” con
generosità presso le
Missioni Comboniane di
Verona. Emessi i voti religiosi rimane in Casa Madre a Verona per
motivi di studio, raggiungendo l’abilitazione magistrale; passa
quindi a Roverchiara dove dà una mano nella Scuola Materna.
Dalla Congregazione delle Suore Comboniane risulta quanto
segue: “Nel 1952 è per alcuni mesi a Londra per studiare inglese,
poi parte con la nave, prima esperienza di missione in Sud
Sudan a Juba e Loa, dov’è impegnata in varie attività che vanno
dal lavoro di alfabetizzazione spicciola di ragazze e ragazzi alla
catechesi, dalla cucina al guardaroba. La mole di lavoro che suor
Gilda svolge è davvero notevole e Dio solo sa dove trovi tante
energie; meglio: la forza motrice la trova nelle ore di preghiera
che riesce a ritagliarsi di giorno e di notte. Nel 1963 i missionari
vengono espulsi dal Sudan e lei arriva quindi in Uganda, a
Moroto, dove continua la sua attività tra i Karamojon fino al
1993, fatta eccezione per circa tre anni ai servizio nella comunità
di Verona per recuperare in salute. È straordinario osservare
quanto per lei è importante educare la gioventù, sia dal punto di
vista religioso e morale, sia professionale. Non basta il suo
prodigarsi da mattina a sera, riesce a coinvolgere, anche parenti,
amici e parrocchiani della sua natia Povo. Col loro aiuto mette in
piedi una scuola di taglio e cucito per donne e ragazze e une
falegnameria per ragazzi. Sono ancora parenti ed amici che,
periodicamente, si portano in Uganda a insegnare arte e mestieri,
ristrutturare le Scuole e la chiesa del distretto di Moroto ed a
costruire un salone multi uso per il lavoro coi bambini presso le
Suore di Madre Teresa di Calcutta che operano a Moroto. Nel
1993 la salute malferma costringe suor Gilda a rientrare in Italia,
ma che colpo quando scopre non poter più tornare dalla sua
gente africana! La prima reazione un pianto dirotto, senza paura
di mostrare i suoi sentimenti. Riacquistate un po’ di energie, cerca
di dare una mano nella comunità Comboniana di Thiene fino al
1999, poi va nella Casa di Riposo delle suore Comboniane di
Arco, dove rimane fino al giorno in cui chiude gli occhi alla vita
terrena, mentre ringrazia le sorelle suore che l’hanno assistita: è il
30 ottobre 2002.” Noi familiari ringraziamo il Signore per averci
donato suor Gilda, che con il suo grande esempio di amore, fede,
sacrificio, generosità ed entusiasmo è sempre stata per noi
luminosa testimone di vita cristiana.
Grazie suor Gilda.
Concorso Baia di Manaccora 2003
Villaggio turistico
“Baia di Manaccora”
Peschici (Puglia) maggio, giugno, settembre
Prop. gestione famiglia D’Amato
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persone nel Villaggio Baia di Manaccora (da usufruire nei mesi di maggio,
giugno o settembre 2003) tra quanti consegneranno il tagliando
sottostante presso la rivendita tabacchi di Pegoretti Maria Tiziana in via
della Resistenza 19 a Povo entro il 30 aprile 2003.
E’ possibile prolungare il soggiorno pagando la sola differenza.
Buono per la partecipazione
al concorso premio
Cognome __________________________________________ Nome ____________________________________________
Residente a _________________________________ via ________________________________________ n. ____________
Telefono __________________________________
Informativa sulla privacy: I dati raccolti sarano utilizzati esclusivamente da Tuttapovo.
74
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Lettere al giornale
I complimenti
a Tuttapovo dall’Argentina
Estimado Paolo
Con gran alegrìa he tomado conocimiento - a través del ultimo número de la publicación que tan degnamente diriges - el muy prestigioso
quinto puesto con el queha sido distinguida “Tuttapovo” en el “Premio
Cento per la stampa locale”. Hace
algo màs de una dècada que me desempeño en la Direcciòn de Prensa
de la Municipalidad de Concepciòn,
y puedo dar fe del enorme esfuerzo
que representa para núcleos poblacionales pequeños o medianos como
éste, acceder a un mínimo espacio
en los grandes medios de comunicación de la ciudad de Buenos Aires,
que - en casos como el nuestro - exclusivamente se ocupan de hechos
casi excepcionales, como puedenser
una catástrofe o un grave accidente
(en tanto y encuanto haya por lo menos una decena de muertos...!!!!!!).
Es por ello que valoro el es fuerzo
que, por lo que veoreflejado en la revista, es de toda la comunidad de Povo, para destacar los valores de su vida cotidiana. Para ti y para todos los
muchachos que colaboran contan
valioso objetivo, mis más sinceras felicitaciones.(e-mail)
Traduzione (con inevitabile approssimazione!):
Con grande soddisfazione ho appreso - tramite l’ultimo numero della pubblicazione che dirigi - il prestigioso quinto posto con cui Tuttapovo si è distinto nel “Premio Cento
per la Stampa Locale”. Sono passati più di dieci anni da quando ho lasciato la direzione del giornale del
comune di Conception e posso testimoniare il grande sforzo che rappresenta per i paesi con poca o media
popolazione come i nostri, accedere
a un minimo di spazio nei grandi
media di comunicazione della città
di Buenos Aires che, anche nel nostro caso, si occupa esclusivamente
di casi eccezionali quali possono essere una catastrofe od un grave incidente (e che perlomeno abbia una
decina di morti!!). E’ per questa ragione che assume valore lo sforzo
che mettete nella rivista di tutta la
comunità di Povo per descrivere il
valore della sua vita quotidiana. Per
te e per tutti quanti collaborano con
questo importante obiettivo le mie
congratulazioni più sincere.
Eduardo Adolfo Gradizuela e famiglia
C
i sono giunte in Redazione altre lettere di complimenti sia per la rivista e le sue rubriche, sia per
l’ottimo risultato conseguito nel “Premio Cento”. Per questioni di spazio pubblichiamo la più significativa ricordando che ci hanno scritto anche: Carmen Maffei, Tomasi (senza nome), Pedrotti P. ed un lettore anonimo.
Egregio Presidente,
sono un lettore di “Tuttapovo” e desidero complimentarmi con Lei e con i suoi collaboratori in quanto la Rivista è sempre piacevole a leggersi per i contenuti, la grafica, i servizi fotografici. Di particolare
pregio la copertina, con foto pregevoli e molto belle ed i servizi che descrivono le attività della Comunità (cui sono legato per un bel periodo di tempo trascorso a Povo). Ancora interessanti gli articoli inseriti nell’Angolo della Poesia, dove il suo collaboratore Caviola trova il modo, nell’ultimo numero, di legare la Poesia agli avvenimenti tragici contemporanei spaziando fuori dalle mura del Borgo.
Metteo Palumbo
Porto d’Ascoli (AP)
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
75
Lettere al giornale
Una targa per il ponte Lodovico
I
La costruzione del
nuovo ponte.
(foto S. Nichelatti)
l nuovo ponte sul torrente Fersina, sta crescendo rapidamente, dai due possenti piloni le travi
si slanciano attraverso la profonda forra preparandosi a divenire il principale collegamento tra
Povo e il resto del mondo nel neonato secolo ventunesimo.
Il vecchio ponte in pietra chiamato comunemente “ponte di Povo”, svolge egregiamente la
sua funzione da ben 148 anni. Un opera costruita
con lungimiranza, considerato che all’epoca di costruzione circolavano solo carri e carrozze, si è
adattata alle automobili e ai mezzi pesanti entrando in crisi solo negli ultimi anni quando il traffico
da e per la collina est è cresciuto in modo insostenibile.
Il 10 dicembre 1998, ho presentato un interrogazione in consiglio comunale, che diceva: “Questo ponte viene da sempre chiamato PONTE LODOVICO ma nessuna targa o indicazione mette a
conoscenza i numerosi passanti di questa denominazione ne del suo perché. Nel 1850 fu completata la strada della Valsugana e iniziata la costruzione di questo ponte e della nuova strada per Povo
(prima si passava dal sottostante ponte Cornicchio), il ponte fu inaugurato il 22 ottobre 1855 da
sua Altezza Imperiale l’Arciduca Carlo Lodovico
d’Austria e benedetto dal Principe Vescovo Giovanni Nepomuceno De Tschiderer. Il manifesto (ritrovato da Sandro Minestrina) che ne dà l’annuncio si conclude con queste parole, riferite all’Arciduca: Degnevolmente assume l’alto Protettorato
delle nuove strade di Povo ed accorda al ponte sul
Fersina presso S.Dona l’eccelso suo nome. All’esultante e riconoscente Comune di Povo il faustissimo Auspicio e pegno d’un felice avvenire.”
Si chiedeva alla giunta comunale di collocare
una targa all’imbocco del ponte che ricordi l’origine e l’intitolazione del manufatto. Nella primavera del 1999, l’attuale sindaco di Trento rispose che condivideva ed apprezzava molto la proposta e dava l’incarico agli uffici competenti di
inserire il ponte nell’elenco delle opere storiche
che prossimamente sarebbero state dotate di targhe illustrative.
Sono trascorsi quattro anni, ora ci sarà un nuovo ponte, almeno per la sua inaugurazione non
sarebbe male se anche lo storico ponte Lodovico
ricevesse il doveroso omaggio di una targa commemorativa, ai nuovi amministratori circoscrizionali e comunali l’ardua sentenza.
Aldo Giongo
SERRAMENTI E ARREDAMENTO
Loc. Borino
Via Brenz, 24
38050 POVO (Trento)
Tel. 0461 810377
76
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
Lettere al giornale
Saluti
dall’Australia
Amy e Guido Giacomoni nella veranda della
loro casa vicino alla piantagione di ananas.
Cambio della guardia
alla Fioreria di Povo!
Dopo oltre dodici anni di gestione della famiglia Merz,
inizialmente con Maria Antonia, poi tragicamente scomparsa nel
1995, e quindi direttamente da Antonietta e Roberto Merz, la
“Botega dei fiori”, punto di riferimento per tutti i residenti
soprattutto nelle occasioni particolari (felici e tristi!), diventa
quindi “Tomasi Fiori”, garantendo la continuità di un servizio
importante per il sobborgo. Roberto e Antonietta Merz,
godendosi la meritata pensione, vogliono rivolgere dalle pagine
di “Tuttapovo” un ringraziamento ai loro numerosi clienti e a chi
in questi anni si è rivolto con fiducia alla “Botega dei fiori”. (pg)
Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
77
Foto ricordo
Prima Comunione nati 1963
Montagna
d’altri tempi
Prima fila in basso da sinistra: Fabio Bonvecchio, Arturo Tomasi, Rino Parisi, Andreatta Cherubino, prof. Guido Bailoni
Seconda fila: Luigi Franceschini, Gino Mayer, Valeriano Demattè, Vittore Merz, Antonio Tomasi,Roberto Tomasi, Ruggero Giacomoni
Terza fila: sign. Broccardo (padre di don Gino), Silvano Anesi, Eligio Bortolamedi
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Tuttapovo
n. 1 - aprile 2003
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Aprile 2003 • LAVIS