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1 maggio 2015
IL CONSIGLIO COMUNALE
APPROVA IL PROGETTO
SAN GAVINO
Il progetto del parco eolico che dovrebbe
sorgere su quattro comuni del Medio Campidano (Sardara, Guspini, San Gavino e Villacidro) è stato oggetto del quarto punto
all’ordine del giorno nel Consiglio di Giovedì 16 aprile a San Gavino. Il sindaco Tomasi ha rimarcato come in precedenza ci
siano stati incontri da parte delle passate
amministrazioni, ultimo quello palesato durante la conferenza dei servizi nell’aprile
2014 e nelle assemblee pubbliche organizzate nel comune. Secondo quanto riportato
dal primo cittadino sangavinese la Regione
Sardegna ha chiamato i quattro comuni interessati ad esprimersi circa il progetto presentato dalla società “Medio Campidano
Eolica srl”. Sardara ha già dato il proprio
parere negativo. Anche il SAVI , il servizio
di difesa dell’ambiente di cui si dota l’assessorato regionale all’ambiente e alla difesa del territorio, ha espresso la propria criticità. Di seguito l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Musanti, ha illustrato nel dettaglio il progetto elencando inoltre i numeri: “Parliamo di un progetto fortemente ridimensionato rispetto al prPAG. assato, si tratta
di 34 pale eoliche rispetto alle 55 del progetto di partenza. Così facendo si è ridotto
l’impatto nel territorio. Negli ultimi cinque
anni sono stati realizzati ben cinque parchi
eolici nel territorio circostante. Stiamo par-
Il parco eolico si farà
lando di 34 pale eoliche che vanno a produrre
un’energia pari a 3,3 megawatt che equivale a
circa cinquecentomila ore di energia elettrica
e a un abbattimento di circa 135 tonnellate di
Co2. I benefici per il nostro comune sono notevoli. Avremo una ricaduta diretta del 2% annuo, pari a circa 460mila euro che verranno
convertiti però in opere compensative. Ogni
proprietario dei terreni percepirà quindicimila
euro lordi l’anno. Considerando, poi, che la
superficie occupata dal parco è di 54 ettari
avremo un’entrata sull’Imu di circa seicentomila euro. Lavoreranno a regime 18 persone,
infine il costo totale dell’opera è di 164 milioni
di euro”.
L’esaustiva spiegazione, però, non convince
parte della minoranza: “Rileviamo alcune perplessità - sostiene Silvia Mamusa -, ad oggi
non siamo dotati di un piano energetico regionale. Se già un comune ha espresso delle
SERRAMANNA. ARCHIVIO
criticità dovremmo fare qualche riflessione.
Abbiamo diversi parchi eolici, è vero, come
quello nel territorio di Guspini che però mi
pare non abbia alcun tipo di tornaconto effettivo per la comunità. Abbiamo proprio bisogno di nuovi parchi eolici? Considerando
anche la forte vocazione turistica e agricola
del nostro territorio, sono a favore della green economy, ma credo ci sia in primis la necessità di pianificare queste operazioni prima di favorire una svendita del territorio. Voterò contraria”. Anche Nicola Garau esprime perplessità sulla portata del progetto, evidenziando l’impatto paesaggistico e l’effettivo beneficio che l’opera comporterebbe.
Replica così a stretto giro Musanti: “Il parco
occuperebbe fra il 3 e il 5% della superficie
del nostro territorio. Pertanto questo tipo di
attività integra maggiormente l’agricoltura.
Ci sono, inoltre, notevoli riduzioni sui costi
GONNOSFANADIGA
STORICO
Libri del 1800 lasciati in balia delle intemperie
Sono circa duecento i libri di testo risalenti al
periodo storico antecedente al Regno d’Italia
e alla Prima Repubblica abbandonati alle intemperie e alle piogge nel cortile interno delle
vecchie scuole elementari di Piazza Gramsci,
attualmente sede della banda musicale cittadina “Giuseppe Verdi” e della compagnia barracellare. «Sono testi rilegati a mano, con carte
artigianali tipiche dell’epoca ora completamente
inzuppati d’acqua», dice Emilio Ortu Lieto, laureato in psicologia ed in belle arti che per primo ha denunciato l’accaduto. Testi di valenza
storica risalenti al 1832 e al 1911, che contengono leggi e decreti di «scarso interesse biblioteconomico e archivistico, sono libri da
smaltire poiché privi di valore» è questa la risposta dall’amministrazione Murgia alla domanda avanzata dal consigliere di minoranza
Giovanni Maccioni relativamente alla vicenda.
L’archivio storico del Comune di Serramanna attualmente è in
fase di valorizzazione grazie al progetto “archiMedio” promosso dalla provincia del Medio Campidano e finanziato dalla Regione Sardegna. Partito con diversi anni di ritardo, supportato dalla Soprintendenza Archivistica. L’obiettivo è quello di mappare gli archivi storici del territorio provinciale, inventariare e riorganizzare gli stessi, condividendo sul web i
Via Matteotti, 28 - Guspini
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Anno XVII - n. 9 1° maggio 2015
Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999
Amministratore unico:
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Direttore commerciale:
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Guspini Via Matteotti, 28
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dell’energia elettrica. Opere di questo tipo non
sono da demonizzare, ma da contestualizzare”.
Chiude il sindaco Tomasi: “L’energia eolica
non la inventiamo noi, ma Ulisse nel corso dei
suoi viaggi con l’otre che gli venne donato da
Eolo. Visitai la Danimarca, che è la nazione in
cui viene maggiormente utilizzata questa fonte
di energia rinnovabile, e devo dire che il territorio è perfettamente integrato con questo tipo
di opere che non danneggiano per niente l’ambiente”. Il parere del consiglio è favorevole
con i voti della maggioranza, con il vicesindaco Nicola Ennas che non partecipa alla votazione ma con il voto di Fedele Melas della minoranza; contrari Silvia Mamusa e Walter Piras; astenuto Nicola Garau.
Lorenzo Argiolas
dati e rendendoli poi fruibili ai cittadini.
Sembrerebbe dunque, dalle affermazioni della
giunta Murgia, che questi libri non abbiano
un interesse di tipo archivistico però, da una
semplice ricerca sul web, è facile riscontrare
che il singolo testo di decreti legge risalente
al 1832 ha un valore economico di circa 120
euro.
«In base a quale principio devono essere smaltiti?» si domanda incredulo Emilio Ortu che
riflette sulla «non esistenza di una politica di
tutela del patrimonio culturale». Della stessa
opinione anche Ferdinando Medda, docente
di arti plastiche, che aggiunge preoccupato di
fronte ai recenti crolli delle case in terra cruda
e alla politica dell’amministrazione che «non è
riuscita a tutelare questo patrimonio in poche
strade del centro storico, anzi veniamo spinti
a ricostruirli in blocchetti o a radere le case al
suolo!».
Diversi gli esponenti di spicco della cultura italiana, tra cui
Philippe Daverio alla presidentessa del FAI, Maria Antonietta
Mongiu, che ritengono la distruzione dei centri storici un crimine non solo storico e identitario, ma contro il presente ed il
futuro anche economico e turistico, delle nuove generazioni.
Carlo Pahler
w w w. l a g a z z e t ta . eu
Gazzetta
La
del Medio Campidano
Direttore Responsabile:
Gian Paolo Pusceddu
[email protected] - cell.329. 4878330
Vice Direttori: Gian Luigi Pittau, Santina Ravì
Stampa: Nuove Grafiche Puddu - Zona Industriale - Ortacesus (Ca)
tel. 070 9819015
Distribuzione: A.D.G. SARDA s.r.l.
Via Eligio Perucca 7- Elmas (Ca) - Tel. 070.219121
Iniziativa dell’amministrazione
comunale: legna gratis
per le famiglie meno abbienti
A Gonnnosfanadiga il Comune intende destinare alle famiglie
in difficoltà il legnatico civico ricavato dal taglio consistente
di piante nell’ambito della pulizia delle aree boschive della
località S’ega su boi. Così ha deciso la giunta al fine di supportare le famiglie bisognose nelle spese di riscaldamento.
La legna da ardere
sarà assegnata prioritariamente ai soggetti segnalati dal
Servizio Sociale (dei
quali è già riconosciuta la situazione
di povertà) e a coloro che presenteranno richiesta, purché
in possesso di un
reddito Isee inferiore a 6.500 euro.
Le domande presentate all’ufficio protocollo del Comune. saranno soddisfatte in
base all’ordine di arrivo fino ad esaurimento della legna. A
ciascun beneficiario spetteranno cinque quintali di legna. (t.e.)
A questo numero hanno collaborato:
Lorenzo Argiolas, Gigi Arixi, Giovanni Contu, Stefano Cruccas, Elena Fadda,
Dario Frau, Alessandro Foddis, Samuela Garau, Andrea Lampis, Roberto Loddi,
Antonio Loru, Gian Paolo Marcialis, Mondo Meloni, Francesca Murgia,
Carola Onnis, Paolo Salvatore Orrù, Carlo Pahler, Fernanda Pinna,
Saimen Piroddi, Marcella Pistis, Sergio Portas, Evaristo Puxeddu,
Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu, Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti, Augusto Tomasi,
Fulvio Tocco, Venanzio Tuveri, Francesca Virdis, Franco Zurru.
Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono.
Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 27 aprile 2015 ore 12
e stampato in 2.400 copie
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1 maggio 2015
L’INTERVISTA
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GUSPINI. GIUSEPPE DE FANTI, CANDIDATO SINDACO DEL CENTRO SINISTRA
“Intendiamo rilanciare l’edilizia
e la vocazione turistica del paese”
F
ervono i preparativi per le elezioni a Guspini e nella cittadina ai piedi del monte Santa Margherita ci s’interroga su
chi governerà il paese nei prossimi cinque anni. Domenica 31
maggio, infatti, con le consultazioni amministrative i cittadini
saranno chiamati a eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il
consiglio comunale. Candidato a primo cittadino per la coalizione di centrosinistra formata da Sel, Pd e Rifondazione Comunista è Giuseppe De Fanti, 57 anni, ingegnere, già vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, ai servizi tecnologici e
all’urbanistica dal 2000 al 2005, in giunta provinciale. “Ci presentiamo con una lista rinnovata, formata per tre quarti da
facce nuove - assicura De Fanti- e diversi giovani. Crediamo
fortemente nella necessità di dar loro spazio, saranno la classe dirigente del futuro.”
Quali saranno i punti cardine del vostro programma?
Intendiamo rilanciare l’edilizia, in quanto fulcro di gran parte
delle attività produttive e quindi capace di creare occupazione. In particolare, in sintonia con molte aziende operanti nel
settore della bioedilizia che operano nel nostro territorio, sogniamo che Guspini divenga sede di un grande distretto del
verde, un comune a petrolio zero in cui gli interventi vengano
realizzati con materiali eco-compatibili e che possieda diverse
zone verdi. Rivitalizzare il centro urbano, rilanciare la vocazione turistica e istituire un dialogo costante con le imprese saranno gli altri obiettivi che proporremo in campagna elettorale.
Candidato sindaco in un comune della provincia più povera
d’Italia. Come risollevare tante famiglie dalla miseria e dalle
privazioni quotidiane?
Aumentando gli inserimenti occupazionali e quindi cercando
di creare nuove possibilità di lavoro ma anche, laddove possibile, riducendo i livelli di contribuzione pubblica e le tasse,
SANLURI. PROGETTO
DELLA
ASL
per esempio sul suolo pubblico e sui rifiuti. Il lavoro resta in
cima alla lista dei nostri obbiettivi e si sposa con gli altri punti
con cui intendiamo presentarci.
La crisi non ha risparmiato il lavoro autonomo. Quali attenzioni per garantire una boccata d’ossigeno a commercianti
liberi professionisti?
Spostare l’attenzione sul centro urbano, e dunque sulle attività produttive in esso collocate, sarà parte del piano di rilancio
del paese. Riteniamo fondamentale coinvolgere i cittadini nei
dibattiti aperti affinché si venga a conoscenza dei reali problemi. Per questo non si può prescindere dal dialogo con gli amministratori.
Rimanendo in tema, la costruzione dell’Eurospin di via Marconi , a lungo contestata dal Movimento Cinque Stelle all’amministrazione comunale, ha avuto effetti drammatici sulle
attività locali…
Non sono a conoscenza di questi avvenimenti di politica locale, essendo mancato diverso tempo da Guspini per la mia permanenza nella Giunta Provinciale, ma siamo sempre aperti al
dialogo. Soprattutto a fronte della mancanza di politiche (nazionali e locali) che garantiscano un’equa concorrenza. Tuttavia come abbiamo detto il piano di rilancio delle attività produttive, e dunque anche di artigianato e commercio, è atto a
riportare l’attenzione sull’abitato agevolando il turismo e gli
interventi di ripristino del centro storico, in particolare attraverso la valorizzazione delle bellezze di Guspini, e ce ne sono
tante.
Il piano interesserà anche la frazione di Montevecchio?
Assolutamente. Sono stati spesi milioni di euro per il recupero
della zona e intenderemmo metterli a frutto. Il sito e il museo
minerario sono fra i più belli dell’Isola e la loro ottimizzazione
inciderebbe in maniera decisiva sull’affluenza di visitatori nel-
Giuseppe De Fanti (foto Fernanda Pinna)
la zona, contribuendo a far girare l’economia.
Un centrosinistra di PD, SEL e Rifondazione Comunista: come
gestire una coalizione tanto variegata?
L’intesa di vedute e una cerca coincidenza di strategie e obbiettivi permettono a questi tre partiti di amministrare insieme
nella maggior parte delle regioni e dei comuni italiani. Siamo
accomunati dal desiderio di dare risposte alle esigenze della
gente.
Ritiene che ci siano buone probabilità di essere eletto?
Pensiamo di avere le carte in regola per poterlo sperare, ma
rispettiamo gli avversari e non abbiamo certamente la presunzione di dire che abbiamo la vittoria in tasca. Tutto è ancora
da decidere, ma facciamo un punto d’onore del buon esito
delle primarie del 15 marzo, essendo stato scelto al ruolo di
candidato sindaco attraverso una consultazione popolare.
I cittadini e la grande sfiducia nella classe politica: come
fare perché tornino a crederci?
Ci vorrà tempo, ma alla base di ogni nostro progetto c’è l’assoluta volontà di rendere i cittadini protagonisti della vita di
paese. Mi preme porre l’accento sul dialogo costante e sull’informazione continua tra singoli, associazioni e istituzioni:
dibattiti aperti, consigli comunali e assemblee partecipate sono
un simbolo irrinunciabile di democrazia e chiarezza.
Francesca Virdis
SIDDI
I ragazzi dell’Accademia Casa Puddu
a settembre protagonisti all’Expo
Combattere l’obesità:
“Il movimento è vita”
Attività fisica, regolare stile di vita, corretta alimentazione.
Sono gli strumenti più efficaci per il controllo del sovrappeso, in particolare per la popolazione prediabetica. Alla
Asl di Sanluri torna Il movimento è vita. L’obiettivo del
progetto è migliorare lo stato di salute dei cittadini, in
considerazione delle numerose evidenze scientifiche che
dimostrano in modo inequivocabile gli effetti preventivi e
terapeutici dell’attività fisica e sportiva su molte patologie,
con evidenti ripercussioni positive in termini di riduzione
della morbilità e della mortalità. In Sardegna si stimano da
355.000 a 420.000 persone in sovrappeso e da 135.000 a
184.000 obesi. Fattori responsabili dell’80 per cento dei
casi di diabete di tipo 2.
Ed è per questo che la Asl ha messo in campo un programma di attività fisica da svolgersi tre volte la settimana per
tutto l’anno. Attività seguite dall’equipe multidisciplinare
di Medicina dello sport, composta da un medico di medicina dello sport, un diabetologo, uno psicologo, un nutrizionista e un laureato in scienze motorie. Ciascun paziente,
prima di intraprendere l’attività, verrà sottoposto a una serie
di controlli e test che verranno ripetuti semestralmente. Un
modo per evidenziare come una regolare attività fisica comporta dei miglioramenti in termini di salute, riducendo nel
paziente il rischio di diabete. Gli interessati possono contattare il Responsabile del progetto al numero 070 9359455.
Santina Ravì
Un riconoscimento importante, arrivato a poche settimane
dalla chiusura del terzo corso e a pochi giorni dall’inizio del
quarto. I ragazzi dell’Accademia Casa Puddu saranno protagonisti all’Expo di Milano, chiamati direttamente da Oscar
Farinetti a rappresentare la Sardegna
nel Padiglione Eataly dove gestiranno il ristorante per
l’intero mese di settembre.
La conferma, che ha
riempito di orgoglio
i vertici della Fondazione e l’entourage
del ristorante S’Apposentu è arrivata
proprio in questi
giorni e ha raggiunto lo chef stellato
Roberto Petza a Paestum, dove stava
partecipando alla Roberto Petza con alcuni suoi allievi
manifestazione “Le
strade della mozzarella” insieme ai più importanti chef nazionali.
“Una grandissima soddisfazione - sottolinea il direttore dell’Accademia, Gianfranco Massa - che conferma che l’idea
che abbiamo avuto quattro anni fa, di portare avanti una
formazione di alto livello per chef, maitre di sala, esperti di
vini e territorio, manager dell’accoglienza, in stretta sinergia
con il ristorante, sta portando i risultati auspicati. Inizialmente, qualcuno, anche a livello istituzionale, era abbastanza scettico per la scelta del luogo, ma insieme a Roberto
Petza siamo andati avanti perché abbiamo sempre ritenuto
che Siddi avesse le caratteristiche ideali proprio per le eccellenze del territorio che cerchiamo di valorizzare”.
Seguendo la filosofia dello chef, la formula dell’accademia è
stata scelta perché evoca un luogo in cui si può apprendere
partecipando.
“La partecipazione infatti - ribadisce Marco Pisanu, presidente della Fondazione Accademia
Casa Puddu - è l’elemento centrale, necessario per conoscere cosa significhi
“patrimonio culturale”, in modo da trasferire a giovani e
meno giovani che intendono intraprendere questa professione, una preparazione fatta di conoscenza delle materie
prime del territorio
per valorizzarle e
farle conoscere sopratutto oltre i confini della Sardegna”.
Lo stesso messaggio che sarà portato all’Expo dove, dal
primo al 30 settembre, i ragazzi proporranno cinque piatti
della tradizione rivisitati in chiave innovativa.
“Ogni giorno si legge di un nuovo corso di cucina nel quale
magari si impara qualche nuova ricetta - spiega Roberto Petza,
che coordinerà i ragazzi a Milano - ma la nostra idea è differente, perché si tratta di una vera accademia che punta ad insegnare il territorio per valorizzarlo, senza uniformarsi alla globalizzazione che fa sembrare tutti i sapori uguali. Abbiamo
una filosofia diversa, quella di far vivere il territorio, le sue
materie prime, i suoi profumi, i suoi sapori. I ragazzi che escono dai nostri corsi di alta cucina riescono a trovare lavoro nel
90 per cento dei casi e in tempi brevissimi”. (r.m.c.)
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1 maggio 2015
SANLURI. UN GIORNO LONTANO DALL’AULA
VILLACIDRO
I bambini imparano l’arte della farina bianca Tessere elettroniche per prenotare
La tradizione dentro la tradizione. Quella della Santa Pasqua e quella di tramandare
l’arte della panificazione.
Succede a Sanluri, dove in
occasione della ricorrenza
pasquale i bambini delle elementari hanno lasciato l’aula
per una lezione sul “pane di
Pasqua”. Un giornata intera
al Museo del pane per imparare la panificazione casalinga con l’utilizzo di grani antichi e lievito madre. In particolare come non far morire la
tradizione di “su pani pintau”,
per i più piccoli “s’anguli e
coccoi”, una coroncina alla
quale si applica un uovo
sodo. L’iniziativa è merito dell’assessorato ai servizi sociali
del Comune, ma anche dei
maestri della farina bianca, i
volontari dell’associazione
Ada del Medio Campidano.
Sono stati loro ad insegnare
ai piccoli come impastare, preparare i panetti, metterli a lievitare, cuocerli nel forno a legna. E poi un sguardo all’immancabile prodotto tipico di
casa: su civraxiu. Le sue caratteristiche nutrizionali, il
sapore, la storia legata alla sua
produzione e alle tradizioni
rurali, dalla semina alla tavola. «L’interesse dei piccoli spiega l’assessore, Donatella Steri - è andato oltre ogni
aspettativa. La curiosità e la
voglia di fare sono stati elementi costanti. Il successo la
mola per continuare con progetti simili. Credo che subito
dopo Pasqua, al rientro delle
vacanze, ci attiveremo per ripetere l’esperienza con gli
alunni disabili».
L’idea è quella di un laboratorio scolastico fisso. Col
duplice obiettivo di promuovere il civraxiu, all’interno di
una struttura storica, il Museo del pane, nel cuore del
centro storico, recuperato dal
Comune da un frantoio del
1700. L’edificio, su due piani,
ristrutturato grazie ad un finanziamento di quasi 600 mila
euro, è stato opera di un team
di architetti che ha lavorato
nel rispetto della tradizione e
della conservazione della
struttura originaria. L’obiettivo dell’amministrazione è
ospitare gli artigiani dell’arte
bianca, dalla spiga alla farina, in testa il pane tipico del
paese: su civraxiu.
Santina Ravì
GUSPINI
i pasti nelle mense scolastiche
In arrivo anche nelle mense scolastiche di Villacidro le tessere
elettroniche per i pasti. Il sistema di prenotazione si snellisce
e apre le porte all’informatizzazione. Attraverso un badge sarà
possibile pagare la quota mensile e velocizzare il servizio prenotazione pasti, così come previsto nel nuovo capitolato d’appalto. «Con
il badge veniamo incontro alle
istanze presentate dai rappresentanti dei genitori della commissione
mensa, siamo però preoccupati per i
possibili disagi che si potrebbero verificare qualora non si effettuassero puntualmente le ricariche. Senza la
regolarizzazione dei pagamenti del badge non si avrà più diritto al pasto in mensa», spiega l’assessore alla pubblica istruzione Franca Curridori. (t.e.)
GONNOSFANADIGA
Il nuovo canile sarà costruito
in località Su Niu de Trogu
L’area di Salaponi è sottoposta a vincoli
Fumata nera per il canile comunale di Salaponi a Gonnosfanadiga. L’attesa nuova casa per gli ospiti del rifugio (oltre 140
trovatelli) che si trovano nel terreno di fronte non si farà. La
doccia fredda è arrivata per tutti nella fase dell’acquisizione
dei pareri sul progetto: l’area ex mineraria è sottoposta a vincoli, pertanto non vi si può costruire nulla. Il Comune ha
quindi revocato la concessione del terreno all’associazione
Amici degli animali e ha individuato una nuova area, nella
località Su Niu de Trogu, al confine con Villacidro. (t.e.)
AAA. Cercasi aspiranti trampolieri per entrare nei panni –
e nei trampoli, naturalmente
– del gruppo permanente dei
Cambas de Linna, la maschera-simbolo del Carnevale guspinese che dagli anni ’50
del secolo scorso si associa
a questa festa, “tenendo a
battesimo” il corteo di carri
allegorici che precede.
Ancheggiano eleganti su
trampoli alti più di un metro,
su muccadori rosso in testa,
una maschera sul viso e un
abito povero ricavato da un
sacco di iuta.
A terra, Sa Garotta. Maschera di carta pesta o di legno
prima usata dai cavalieri nelle pariglie, oggi dai Cambas
de linna, con precise funzioni di raccordo con il pubblico, di difesa, controllo. Un
bastone nodoso, su muccadori, in viso la maschera, addosso un modesto abito femminile. Ad aumentarne il fascino contribuisce l’origine
tuttora incerta. Così l’uso dei
trampoli, strumento adoperato illo tempore e un po’ in
tutto il mondo con connotazioni differenti…
E se le ricerche storiche dimostrano che le origini dei
trampolieri sono antiche e legate a funzioni pratiche di
controllo delle greggi, di attraversamento delle paludi e
dei corsi d’acqua in genere come insegnano gli omonimi
uccelli -, fino ai primi del ‘900
i postini francesi utilizzavano
SARDARA. CONSIGLIO
Corso di equilibrismo
per i futuri trampolieri
“Cambas de linna”
i trampoli per la consegna a
domicilio mentre più lontano,
nello spazio e nel tempo, la
civiltà dei Maya se ne serviva per poter scorgere il
“Male” da una visuale privilegiata.
“Un tempo a Guspini - racconta Cristian De Logu, uno
dei Cambas de linna “senior” - raggiungevano 4 metri di altezza e avevano una
maschera facciale composta
da due pezzi (rappresentanti
una parte buona e una cattiva) che fu poi sostituita da
un trucco sul viso a base di
carbone. L’origine - aggiunge - è ascrivibile alla tradizio-
ne circense: era infatti di casa, anche a Guspini, il circo Zanfretta. Così il signor Piero Loi, insieme ad un
amico, prese in prestito l’idea delle lunghe gambe di legno
dei trampolieri, “forgiandone” di simili
con le tavole in cui si
faceva asciugare il formaggio”.
Oggi i Cambas de linna “senior” insegnano l’arte dei
trampoli - le iscrizioni sono
ancora aperte - nei corsi di
equilibrismo a cura dell’Associazione “Circo Mano a
Mano” che si terranno fino
all’autunno prossimo in contemporanea tra Guspini e Cagliari e che sono finalizzati
alla creazione di un gruppo
indipendente e stabile, al momento composto dai guspinesi Cristian De Logu, Federico Saba, Mirko Ariu e “allungato” da corsisti e professionisti di altri paesi.
«È rivolto a tutti coloro che
hanno voglia di mettersi in
gioco - dice Federico Saba -,
di sperimentare le tecniche di
equilibrismo sui trampoli, a
chi crede che la tradizione
guspinese dei Cambas de
Linna debba essere mantenuta e valorizzata per la sua caratteristica di unicità».
«Il corso di equilibrismo sui
trampoli è interamente gratuito grazie al contributo erogato dalla Fondazione Banco di
Sardegna - spiega Mirko Ariu
- che ha premiato il progetto
“Cambas de Linna, portatori
di cultura popolare” portato
avanti, così come lo stesso
corso, dall’Associazione Circo Mano a Mano e dai suoi
partner».
Chi desidera provare l’emozione di guardare tutto e tutti
dall’alto verso il basso? Potrebbe pure capitare di toccare il cielo con un dito. Di
legno. Per info e contatti:
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– 342 1271528
Francesca Tuveri
COMUNALE
Una scritta unanime:
“No alla scorie nucleari”
Un “no” deciso, forte ed unanime ad accogliere i rifiuti radioattivi. Arriva dal Consiglio comunale di Sardara dove nell’ultima seduta, con votazione unanime, è stato approvato un
ordine del giorno teso a dichiarare la totale contrarietà rispetto alla possibilità che la Sardegna venga individuata come
sede del deposito
nazionale per i rifiuti radioattivi. «Il deposito nazionale spiega l’assessore
all’ambiente Andrea Caddeo - dovrebbe prevedere
la sistemazione definitiva di circa
75.000 metri cubi di
scorie a bassa e media attività e lo stoccaggio temporaneo di circa 15.000 di scorie ad alta attività, con tempi di isolamento che variano dai
trecento al milione di anni. Ad oggi, nonostante le ricerche,
nessuno Stato è riuscito a trovare un sito idoneo allo stoccaggio che riesca a garantire l’incolumità dell’ambiente e della
salute umana».
Questa vana ricerca non può ora permettere che a farne le
spese siano principalmente i bambini, sui quali è stato rilevato
che l’incidenza delle scorie determina un aumento delle possibilità di contrazione di patologie invalidanti e mortali. «La Sardegna - aggiunge Caddeo - con il referendum di maggio 2011
ha già espresso l’assoluta indisponibilità all’installazione di
centrali nucleari e allo stoccaggio di scorie nucleari. Il momento è delicato: a breve sapremo infatti se l’Isola rientra nei siti
potenzialmente idonei».
Nel frattempo ognuno di noi ha la possibilità di ribadire la
propria posizione. Basterebbe anche un semplice gesto come
quello di esporre sul balcone o sulla finestra di casa una bandiera o in alternativa un telo bianco con scritto: “No alla scorie nucleari in Sardegna”. Facciamolo tutti! (s. r.)
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1 maggio 2015
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SARDARA. CONVEGNO SULLA LINGUA SARDA
“Su profetu de su bilinguismu cabudàrgiu po is pipius”, è il titolo di una pubblicazione curata dalla Consulta cultura e lingua sarda
di Sardara, in collaborazione
con la Pro Loco ed il Comune, ma è anche il tema di un
convegno che si è tenuto al
cineteatro di via Cagliari. Un
lavoro sulla ricerca di Antonella Sorace, dell’università
di Edimburgo, che ribalta i
luoghi comuni sulle lingue
minoritarie. L’opuscolo è
reso accattivante grazie all’opera della disegnatrice
Elena Mameli che con le sue
vignette evidenzia una politica repressiva che ha di fatto sviluppato un atteggiamento autodiscriminatorio e
autolesionista. Il danno è
non solo culturale ma anche
politico e quindi economico
per i riflessi su coscienza e
Il vantaggio di crescere multilingue
sentimento di appartenenza.
Il convegno, coordinato da
Giampaolo Pisu, è stato aperto da Roberta Fadda, dell’università di Cagliari. “Il
cervello del bambino - ha
detto Fadda - è in grado di
gestire più lingue fin dalla
nascita. In molte parti del
mondo è normale crescere
multilingui. I bimbi imparano
qualsiasi lingua senza sforzo. I benefici cognitivi riguardano il controllo esecutivo
sull’attenzione. I bilingui
sono di solito avvantaggiati, rispetto ai coetanei monolingui, nel passaggio rapido
da un compito ad un altro”.
Il pediatra Mario Moi ha delineato un quadro delle ricerche reperibili anche sul web
di studi sull’argomento. Maria Isabella Piga, direttore del
servizio Lingua Sarda Raa,
ha parlato delle politiche linguistiche che sta portando
avanti la Regione. I componenti della Consulta Maddalena Manunza e Luigia Garau, psicologa e insegnante,
hanno testimoniato le loro
esperienze.
Oreste Pili, presidente dell’Acadèmia de su Sardu, ha
ricordato che il “proibizioni-
smo linguistico è finito e la
Regione dovrebbe ricordarlo a tutti i sardi con una lettera a casa”.
Il presidente della Consulta
e consigliere comunale,
Giampaolo Pisu, ha posto
l’accento sulla problematica
in generale. “La questione ha sottolineato Pisu - non riguarda solo i benefici sul
cervello, è anche politica. La
lingua è uno degli elementi
fondanti di un popolo e per
salvarla occorre, oltre che introdurla a scuola, fare in maniera che diventi uno strumento utile per trovare un lavoro. Sardara nel suo piccolo ci sta provando, anche
utilizzandola in alcune gare
d’appalto”.
La serata è stata rallegrata
dal gruppo teatrale Naca Naranta.
Santina Ravì
GUSPINI. ASSOCIAZIONE INTERCULTURA
La “Fiera dei Paesi”:
protagonisti
gli studenti stranieri
S
i è svolta lo scorso 18 aprile la Fiera dei Paesi, un’iniziativa
che è stata, per tanti, una boccata di ossigeno e speranza.
Oggi che, quel Mare Nostrum non unisce più ciò che la terra
divide, oggi che è diventato una culla di tragedie, un cimitero
liquido.
Organizzata dal Gruppo Scout del Guspini 1° e dall’Associazione Intercultura - che da cento anni è impegnata nell’invio e
nell’ospitalità di ragazzi stranieri in più di cinquanta Paesi in
tutto il mondo -, “la Fiera dei Paesi nasce da un’idea della
squadriglia “Rondini” - racconta Rossella Lupo di Intercultura, una delle responsabili del progetto - che quest’anno si è
impegnata nel raggiungimento della “Specialità Internazionale” programmando un evento dove fossero protagonisti alcuni dei cittadini stranieri che vivono nel nostro territorio. Lo
scopo è stato quello di promuovere il dialogo interculturale
con la comunità ospitante per favorire l’integrazione, la consapevolezza del territorio sull’importanza della diversità etnica come fonte di ricchezza e pace”.
Tra i ragazzi stranieri protagonisti e animatori dell’evento, Papa
e Marguette che, entrambi provenienti dal Senegal, vivono a
Guspini già da anni; Valerie, francese e da vari anni a Guspini;
Mohammed, del Marocco, che oggi lavora come panettiere a
Gonnosfanadiga, e due dei quattro ragazzi del Centro locale
Intercultura Guspini venuti in Italia per trascorrere qui il loro
anno di studio all’estero, oggi ospitati da due famiglie di Lunamatrona: Julio della Repubblica Domenicana e Nathalya della
Colombia.
Un’intera serata dedicata alla “conoscenza” degli altri e delle
diversità, a partire dalla presentazione dei partecipanti che
nella loro lingua madre e senza svelare la nazionalità, hanno
coinvolto il pubblico chiedendo di indovinare la loro provenienza. Poi un “talent-show” dalle mille sfumature di colore:
così Papa ha suonato i bonghi mentre Marguette lo ha seguito
danzando al ritmo delle percussioni, Valerie ha letto una poesia di Victor Hugo sulla “vita” mentre Nathalya e Julio, entrambi sudamericani, hanno esibito il loro innato senso del
ritmo in una “baciata”. A coinvolgere il pubblico, prima della
degustazione di piatti tipici dei Paesi rappresentati, anche un
“quizzettone” proposto dai volontari Intercultura sul significato dei gesti e dei cibi nei diversi Paesi del mondo.
Per sensibilizzare la comunità all’apertura a più punti di vista,
all’ascolto di voci e racconti diversi, alla conoscenza di “vite
altre”. Per un futuro di integrazione, da riscrivere ogni giorno.
«E se non ci fossimo aperti al mondo, e se non continuassimo
ad aprirci al mondo, come potremmo progredire? Con questa
idea e “mission” - aggiunge Rossella Lupo - Intercultura promuove gli scambi studenteschi e nuove opportunità per tutti
i giovani pronti a mettersi in gioco. Parlare di queste cose
nelle scuole, nei paesi del nostro territorio, ma ancor più proporre delle esperienze reali - come ospitare nella propria famiglia uno studente straniero - sono dei veri e propri laboratori
interculturali che ognuno di noi può decidere di intraprendere. Basta solo essere curiosi». Per maggiori informazioni :
[email protected]
Francesca Tuveri
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6
1 maggio 2015
PABILLONIS
L’assessore Cinzia Pisanu a Bruxelles
per scoprire i segreti
della progettazione europea
“Formazione e conoscenza”.
Sono queste le chiavi che bisogna utilizzare per accedere
al complesso sistema politico ed economico della Comunità europea. Strategie indispensabili soprattutto in questi tempi, dove il complicato
sistema burocratico necessita di particolari competenze
per destreggiarsi nella progettazione europea ed incanalare gli essenziali finanziamenti economici sul territorio,
ed in particolar modo sugli
enti locali, sia grandi che di
piccola entità.
È questo il motivo della partecipazione di alcuni giovani
amministratori sardi di Musei,
Sassari, Nuoro, Quartu Sant’Elena, Villanovafranca, Pa-
billonis, Tortolì e Carbonia, in
età tra i 25/35 anni che sono
stati impegnati a Bruxelles dal
13 al 16 aprile in un percorso
formativo sulle principali politiche strategiche comunitarie di interesse e sulla progettazione europea.
Il corso di formazione, voluto
e promosso dal Consiglio
delle Autonomie locali della
Regione Sardegna, in coordinamento e collaborazione
con l’associazione Focus
Europe, aveva come obiettivo quello di di trasmettere,
attraverso la partecipazione a
sessioni in aula e una serie di
incontri e tavole rotonde presso le principali istituzioni europee, i concetti base della
progettazione e delle politi-
che comunitarie con riferimento al sistema degli Enti
locali.
Tra i partecipanti anche Cinzia Pisanu, assessore al bilancio e programmazione del comune di Pabillonis. «L’esperienza a Bruxelles, sebbene
giunta al termine della legislatura, è stata davvero interessante e mi ha dato modo di
confrontarmi con realtà differenti dalla nostra, ma non
solo, anche di comprendere
come, attraverso diversi canali di finanziamento, sia possibile valorizzare il nostro territorio. Per far ciò è necessario dotarsi di personale qualificato ed esperto nella progettazione europea che possa dare il giusto ausilio ai co-
ARBUS. A SCUOLA
muni o enti locali in generale.
E questo, a mio avviso, sarà
il primo passo da compiere per
poter raggiungere nel medio
- lungo periodo dei risultati
positivi», ha dichiarato l’assessore.
Ad accogliere i giovani amministratori sardi erano presenti il direttore Roberto Doneddu e Luigi Mossa del Cal
Sardegna,e Giuseppe Cappai
presidente di Focus Europe.
Nella medesima sede si sono
tenute le sessioni formative
e i laboratori progettuali condotti dal responsabile dell’ufficio di Focus Europe a Bruxelles Daniele Gizzi e Mirko
Podda.
Nel corso delle giornate, i
dieci amministratori sono stati ospiti di Antonello Pezzini,
membro del comitato econo-
mico e sociale europeo in
qualità di rappresentante di
Confindustria, e hanno avuto un incontro con Andrea
Murgia, funzionario della
Commissione Europea. Il percorso formativo si è concluso con una visita al Parlamento Europeo e un incontro con
il parlamentare europeo Salvatore Cicu.
Dario Frau
DI LEGALITÀ
Villacidro: 4a edizione della Corrida
C
inque anni sui banchi di
scuola e tante ore di lezioni e di attività per imparare
i principi fondamentali di un
Paese civile, in particolar
modo la legalità e la solidarietà. Alla fine del percorso
un premio: un viaggio a
Roma. Protagonisti gli alunni delle classi quinta B e C
della scuola primaria dell’istituto Pietro Leo di Arbus, accompagnati dai loro insegnanti, Maria Grazia Mastino,
Francesca Murtas, Gianfranca Puddu. Insieme hanno realizzato un piccolo sogno,
atteso 5 anni e lungo tre giorni.
Prima tappa a Montecitorio
per la visita al Parlamento. I
ragazzi hanno potuto ammirare l’imponenza e la ricchezza artistica del palazzo, il
Transatlantico, lo spettacolare salone che deve il suo
nome agli arredi che ricordano le navi transoceaniche, la
Sala Gialla, ora intitolata ad
Aldo Moro, la Regina, decorata con preziosi arazzi, quella del Cavaliere, dove vengono ricevute le delegazioni
Presente e passato
fra le ricchezze romane
straniere. Infine, la Camera
dei Deputati. Qui gli alunni,
seduti nelle tribune, osservando l’Emiciclo dall’alto,
hanno tempestato di domande la guida. Come momento conclusivo hanno
regalato alla presidente,
Laura Boldrini, una copia
del loro “Quaderno di educazione alla legalità e alla
cittadinanza attiva”, alla
quale hanno unito una legge da loro proposta. La seconda tappa è stata la mostra “Dinosauri in carne e
ossa”, presso l’università
La Sapienza, dove scienza e
arte hanno riportato alla vita
i “dominatori di un mondo
perduto” con l’esposizione di
oltre quaranta riproduzioni
iperrealistiche a grandezza
naturale di dinosauri e altri
animali estinti, collocate in
una cornice d’eccezione: gli
ambienti del museo di Paleontologia e dell’Orto botanico. Non è mancata la partecipazione all’udienza del Papa
Domenica 12 aprile, nel circolo dell’Arci ballo di Villacidro, si è
svolta la quarta edizione della Corrida. Anche quest’anno la
manifestazione ha avuto un buon successo grazie alla bravura e l’impegno dei concorrenti, Paola con la canzone “Perdere
l’amore” di Massimo Ranieri, Francesco e Lucia con il loro
divertente cabaret, Giancarlo con la sua spassosa interpretazione della canzone “L’uccellino della comare” e tanti altri
ancora, tutti bravissimi. Divertito e soddisfatto anche il pubblico, come pure il presidente dell’Arci Ballo, Maurizio Lilliu, e
il regista Giancarlo Garau.
Lorenzo Argiolas
SAMASSI
Novantamila euro per ristrutturare
l’edificio scolastico
in Vaticano e la successiva
visita della Basilica di San Pietro. Il viaggio si è arricchito
con la visita ad alcuni dei più
importanti monumenti romani: Colosseo, Fori Imperiali,
Quirinale, Piazza San Pietro,
Fontana di Trevi del Bernini
e la chiesa di San Giovanni
Laterano. “Conoscere il passato - dice l’insegnante Puddu - aiuta a capire il presente:
i ragazzi hanno potuto speri-
mentarlo dopo questo percorso di formazione rivolto ad
ampliare i loro orizzonti di cittadini attivi e consapevoli dei
loro diritti e doveri. Perché il
futuro appartiene loro, e solo
ripristinando una sana cultura dell’educazione civica nei
bambini di oggi si potrà migliorare il senso delle istituzioni della classe dirigente di
domani”.
Santina Ravì
Il comune di Samassi ha aderito all’iniziativa regionale
“Iscol@” per la realizzazione di interventi di ampliamento, ristrutturazione e manutenzione degli edifici scolastici, presentando un progetto di 90mila euro per sostituire infissi e arredi
e rivestire la scala di collegamento tra piano terra e primo
piano nella scuola primaria di piazza San Geminiano. L’amministrazione comunale precisa in che modo potrebbero ridurre
al minimo i disagi per la scuola durante i lavori: «Per non
interferire con l’attività didattica, la sostituzione degli infissi
può avvenire la sera, quando la scuola non è utilizzata. Per
l’intervento sulla scala, si può pensare di dislocare le classi
del primo piano in aule presenti nel plesso di via Newton,
attualmente occupato dalle associazioni». Considerando che
si tratta di un edificio storico, il Comune valuterà se per l’intervento di esame sarà necessario redigere la relazione paesaggistica e relativa autorizzazione.
Marisa Putzolu
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1 maggio 2015
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VILLACIDRO. LA STUDENTESSA DEL LICEO PIGA SETTIMA A FIRENZE
Martina Piras protagonista delle “Olimpiadi di Italiano”
Un trionfo. La villacidrese
Martina Piras è riuscita ad
arrivare settima nelle prestigiose olimpiadi di italiano
nella categoria senior a cui
partecipano tutti gli studenti
del triennio degli istituti superiori. Un piazzamento
d’onore e proprio, tra una
concorrenza agguerrita, si è
svolta la finalissima a Firenze, la città che ha dato i natali
a Dante Alighieri, il padre della lingua italiana.
Tutto il liceo Piga è in festa, a
partire dai compagni di Martina della quarta B L del liceo
classico linguistico di Villacidro. Martina Piras è felicissi-
ma come il papà, la mamma, il
suoi familiari e i tanti amici:
«È stata una bellissima esperienza - racconta con emozione la studentessa 18enne
- sono partita con altri studenti sardi. La prima prova
era basata sulla comprensione scritta, poi ci è stato chiesto di riassumere un articolo
di giornale sull’attentato a
Charlie Hebdo e infine di scrivere l’inizio di un racconto. I
miei interessi? Fantasy, manga, ma leggo un po’ di tutto.
È stata una bellissima esperienza e un modo nuovo di
confrontarsi, diverso dallo
studio tradizionale sui libri.
Voglio ringraziare tutti i miei
compagni di classe che hanno voluto sapere tutti gli aggiornamenti in modo costante e mi sono stati sempre molto vicini».
Ora Martina è tornata sui
banchi di scuola con nuovo
entusiasmo e con una nuova esperienza che dimostra
come fare lezione sia possibile in tanti modi diversi, superando il concetto tradizionale di lezione frontale con il
professore che spiega e gli
studenti che ascoltano
Felicissimo anche il preside
dell’istituto Antonio Macchis: «Sono contento per
questi ragazzi che dimostrano di avere talento. Un altro
alunno, Francesco D’Uggento della quinta A del ginnasio del liceo classico, farà
parte dei quattro rappresentanti della Sardegna che andranno a Napoli per cimentarsi nelle olimpiadi di scienze naturali ad inizio maggio.
È l’unico che proviene da un
liceo classico, gli altri sono
studenti dei licei scientifici.
Questi giovani ci fanno ben
sperare nonostante la situazione di crisi come quella italiana e ci richiamano alle responsabilità per il loro futuro». (t. e.)
VILLACIDRO
SARDARA. POLEMICA
SUI FONDI PERSI
Niente soldi dalla Regione:
è caccia al colpevole
Anche Samassi avrà 1a edizione di Beranu a Quaddu
la sua consulta giovanile
Si dice che tutto il mondo è paese e Samassi non ne è certo la
smentita. Provate a intervistare a campione qualche giovane
del paese, vi dirà che a Samassi non c’è granché, non ci sono
molti locali, non ci sono grandi svaghi e non si organizzano
eventi per i ragazzi. In realtà non è tutto vero. I locali ci sono
anche se pochi, sono i giovani a mancare. Si preferisce sempre andare in altri paesi
vicini o in città perché si
disprezza il poco di cui si
può usufruire.
Noi giovani siamo troppo bravi a criticare e non
accontentarci di quello
che ci offrono gli altri, ma
in sostanza diamo il nostro contributo per fare
in modo che qualcosa
cambi? Quando impareremo ad agire con consapevolezza per
ciò che ci interessa? Sono simili gli interrogativi che hanno
spinto alcuni ragazzi di Samassi compresi tra i 18 e i 30 anni a
riunirsi e impegnarsi nell’organizzazione di diversi eventi per i
giovani samassesi e non solo. La loro avventura è incominciata nel 2013 e durante questi due anni hanno fatto gruppo,
hanno condiviso esperienze, imparato a relazionarsi con varie
associazioni, e si sono prodigati per risvegliare le coscienze di
altri ragazzi e coinvolgerli in prima persona. Ora, dopo il loro
percorso di formazione, stanno mettendo le basi per dar vita
alla consulta giovanile samassese.
Da diversi mesi si riuniscono nella Sala Consiliare del paese
per conoscere le realtà delle altre consulte, ricevere consigli e
confrontarsi con assistenti sociali e altri giovani in grado di
aiutarli nel progetto. A breve la bozza dello Statuto che dovrebbe regolare la consulta sarà presentato all’Amministrazione Comunale per delle possibili modifiche e la successiva
approvazione. Saranno successivamente invitati a partecipare tutti i giovani samassesi di età compresa tra i 16 e i 30 anni
per far parte dell’organizzazione apolitica che farà da tramite
tra loro e la Giunta Comunale.
La consulta giovanile nasce per farsi portavoce delle richieste
dei giovani, per organizzare eventi, manifestazioni e iniziative
che li riguardano più da vicino e per fare in modo che si integrino nella comunità e partecipino in modo da poter portare
benefici e miglioramenti non indifferenti.
Carola Onnis
La montagna e i cavalli di Villacidro sono stati i protagonisti di
un grande evento all’aria aperta. “Beranu a Quaddu” è il nome
della prima edizione di escursioni a cavallo in montagna ideata
dal circolo ippico Su Cramu. Un’occasione per stare insieme in
allegria ma anche per rivolgere un dolce pensiero ad un amico
che non c’è più. Ventotto cavalieri e tre amazzoni hanno ricordato Ziu Paulu, il più anziano cavaliere del paese, scomparso
di recente, con il quale hanno condiviso tanti momenti felici.
Alla manifestazione erano presenti non solo cavalli ma anche
una simpatica mula e Acciou ,il cane della cavalleria Su Cramu.
Tutti insieme hanno percorso stradelli e sentieri dell’agro e dei
monti villacidresi per far ammirare a turisti arrivati anche da
lontano, come Genoni o Sinnai, Capoterra, Selargius, Elmas,
Monastir, e ai vicini gonnesi, le meraviglie del territorio come
la rinomata cascata Sa Spendula o i boschi del massiccio del
Linas. A fine mattinata, nel casolare di Coxinas concesso dal
Comune tutti i partecipanti hanno consumato il pranzo cucinato dalle mani esperte delle socie e del gruppo spalla della
cavalleria. Il rientro nel pomeriggio con un suggestivo giro nel
centro storico, per far conoscere ai turisti un po’ del ricco
patrimonio culturale locale e i luoghi simbolo come la piazza
Zampillo e il Lavatoio. (t.e.)
«Ormai i soldi sono persi, siccome non è la prima volta che
questo accade, chiediamo spiegazioni al nostro sindaco in
Consiglio comunale». Il consigliere di minoranza, Antonio
Mameli, punta il dito contro il Comune, responsabile della
perdita dei finanziamenti regionali destinati a mettere in sicurezza il caseggiato
della scuola elementare ed il recupero ambientale di
aree degradate per
l’abbandono dei rifiuti. Opere pubbliche di pronta cantierabilità, obiettivo competitività
regionale e occupazione Fesr 20072013.
Ora è caccia al colpevole e nessuno può ritenersi esente da
responsabilità. «Il pae-se - aggiunge Mameli - ha perso l’occasione di usufruire di fondi per risolvere i tanti problemi scolastici che ogni anno vengono segnalati dalla dirigente». E
così assieme al gruppo di opposizione, i consiglieri Roberto
Caddeo, Paolo e Giorgio Zucca, Fabio Putzu presentano un’interrogazione. «Premesso - si legge nel documento- che la Regione boccia il progetto in quanto l’intervento proposto non
è finalizzato alla realizzazione di itinerari tematici previsti nella
linea da voi inserita, chiediamo di conoscere il soggetto politico o amministrativo che ha formulato gli indirizzi per accedere al finanziamento e chi ha predisposto materialmente lo stesso progetto». Sottolineano anche il disinteresse della maggioranza su importanti questioni come la scuola e l’ambiente.
Santina Ravì
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1 maggio 2015
PABILLONIS
Seminario informativo
sul primo soccorso
pediatrico
S
occorso pediatrico e disostruzione delle vie aeree
dei bambini. È questo il tema che è stato affrontato
sabato 25 aprile nel Centro di aggregazione sociale
di via “Su Rieddu”. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Nido Famiglia Scarabocchiando a casa di Saida” in collaborazione con la cooperativa “Sanic”. Numerosi i presenti che hanno voluto partecipare alla dimostrazione pratica, tramite l’utilizzo di due manichini per il pri-
mo soccorso, rivolto ai bambini da 0 a 12 mesi e ai bambini
fino ai dieci anni. Un’altra dimostrazione riguardava le manovre di primo soccorso e massaggio cardiaco. «Questa giornata è stata possibile realizzarla grazie alla disponibilità di Piero
Golino, anestesista e rianimatore, nonché responsabile della
centrale operativa del 118 di Cagliari dalla fondazione del servizio fino al 2010: da cinque anni ormai in pensione, presta
gratuitamente la sua esperienza ai fini della formazione», spiega Antonella Ardu della Prociv Pabillonis che ha collaborato
all’iniziativa. Con lui a informare e formare i partecipanti an-
PABILLONIS. CENTRO
SARDARA. INCASSATI 13
DI AGGREGAZIONE
Aperto uno spazio per i più piccoli
Si chiama “Spazio Infanzia”
la nuova iniziativa promossa, per i più piccoli, dall’assessorato ai servizi sociali
del comune, nel centro di
aggregazione di via Su
Rieddu. Una volta la settimana i bambini dai tre ai sei
anni, ma anche quelli più
grandicelli, dai sette ai dodici, potranno trascorrere il
tempo libero in attività formative. Un percorso educativo che integra quella didattica già svolta la mattina tra i banchi di scuola, ma
che nel centro si svolgono
in maniera ludica improntata alla socializzazione, tramite il gioco, attività di
gruppo e laboratoriale,che
arricchiscono ulteriormente
la crescita dei singoli bambini.
Il servizio di Spazio Infanzia, inaugurato il sette aprile, sta ottenendo un ottimo
successo e sono tante le
mamme che accompagnano
i loro figli nella struttura di
via Su Rieddu. Le attività
sono tenute da animatrici
specializzate della coopera-
che Alessandro Serra, istruttore Irc, volontario nel 118 da 14
anni, e responsabile della Formazione e presidente della cooperativa Sanic che ha sede a Selargius. L’iniziativa ha riscosso un sorprendente successo e sono stati in molti, dai genitori ai nonni, dal personale scolastico alle baby sitter, ad esercitarsi sui due manichini ed acquisire le informazioni base di
primo soccorso pediatrico.
Dario Frau
tiva Agape di Cagliari, ogni
martedì con il seguente orario: dalle 15.30 alle 17 per i
bambini dai sette ai dodici
anni. Dalle 17 alle 18.30 per
quelli dai tre ai sei anni.
Per iscrizioni e informazioni rivolgersi all’Informagiovani presso il centro di aggregazione o info@agape
sardegna.it.(d.f.)
SERRAMANNA
MILA EURO
Imu agricola: solo briciole
Mentre l’Imu agricola dei terreni ex montani, dopo le travagliate vicende vissute fra dicembre e gennaio, si prepara ora
al giudizio di merito relativamente alle regole decise con decreto, Sardara fa i conti con le somme incassate e scopre un
vero e proprio flop. Scaduto ormai il termine di pagamento,
sono stati pochi i proprietari terrieri che si sono presentati alla
cassa del Comune. Infatti, a marzo sono stati incassati appena 13 mila euro. Somma lontana dalla cifra dei 116 mila stimati
che, secondo il Governo, avrebbe dovuto compensare i pesanti tagli subiti alla fine dell’anno dallo Stato.
«Questo perchè - dice il sindaco Giuseppe Garau - sulla questione regna ancora molta confusione. Tra quanto dovuto,
relative esenzioni, richieste di chiarimenti, gli interessati hanno preferito bloccare il pagamento dell’imposta ed aspettare
la sentenza del Tar Lazio del 17 giugno». Data in cui è previsto
il giudizio di merito, che però è il giorno dopo la scadenza
dell’acconto Imu 2015. Ricorda che in ogni caso l’esenzione è
riferita al 2014 e che nel 2015 la tassa si dovrà pagare regolarmente. Con la novità che Sardara fa parte di quelle località in
cui entrerà in gioco una detrazione di 200 euro per i coltivatori
diretti e gli imprenditori agricoli professionali, essendo proprietari di terreni in una zona di collina svantaggiata. «Le
agevolazioni - conclude Garau - sono sempre attese e gradite, ma aspettiamo che arrivino. Sino a quel momento sono
solo proclami».
Santina Ravì
LUNAMATRONA
Vita da cani:
Olivia, una storia a lieto fine
Si chiama Olivia. È questo il nome di una delle prime cagnette
ospiti del rifugio gestito dall’associazione Randagino di Serramanna. Era sdraiata sulla gradinata della chiesa di San Leonardo, denutrita e senza pelo. « Abbiamo provato ad avvicinarla ma era diffidente» raccontano le volontarie. Non è bastato tanto per conquistare il cuore dell’intera associazione
che subito l’hanno accolta sotto la loro protezione prestandole amorevoli cure.
IL PRIMO APPROCCIO È stato difficile avvicinarla sino a
quando non le hanno lasciato in una ciotola con cibo ed acqua. «Tanta era la fame e la sete che quando ci siamo allontanate mangiò tutto», dice commosso il gruppo che l’ha trovata.
Da lì inizia una nuova vita per Oly, questo l’appellativo usato
per chiamare la cagnetta di taglia media.È stata portata al rifugio, un veterinario l’ha visitata e le ha diagnosticato la leishmaniosi, malattia parassitaria che colpisce gli animali e che
può trasferirsi anche all’uomo. «È da sempre stata dolcissima
e protettiva. Con i suoi compagni di rifugio è stata un capo
branco», ricordano le ragazze.
LE CURE Nel giro di poche settimane e le dovute cure Oly «si
trasformò da brutto anatroccolo in un bellissimo cigno». Aveva riacquistato il suo manto nero e bianco, precedentemente
assente. La difficoltà principale che ha incontrato l’associa-
zione è stata trovare qualcuno disposto ad accoglierla in casa,
vista la sua malattia e le cure necessarie. In un primo momento
una ragazza aveva deciso di adottarla a distanza poiché non
poteva ospitarla nella sua abitazione. «Veniva a trovarla frequentemente, la coccolava e non le faceva mancare niente»,
dicono le volontarie.
L’ADOZIONE Passano cinque anni, da quando Olivia vive
nel rifugio del Randagino, sino a che una giovane coppia, non
preoccupata dell’età della cagnetta e della sua malattia, decide
di portala con sé nella loro casa di Carbonia. «Eravamo andati
a Serramanna per donare del cibo e una cuccia all’associazione e siamo rimasti colpiti dalla dolcezza e tenerezza di Oly»,
raccontano i suoi nuovi padroni Antonio e Cristina.
LA FESTA È trascorso un anno da quando Oly vive con la
famiglia adottiva. Ha portato nella loro vita serenità e amore
tanto da aver deciso di festeggiare insieme alle volontarie di
Serramanna il suo primo anno fuori dal rifugio. «È successo un
miracolo, la leishmaniosi si è negativizzata», raccontano i due
coniugi. Sarà forse merito del loro amore?
Carlo Pahler
Se vuoi adottare un cane contatta l’associazione Il Randagino Serramanna. ALESSIA 346-1786691 - ANTONELLA 348-7383307 MARCELLA 347-1381212. http://randagino.wix.com/randagino.
No alle ex Opg nelle vicinanze
del centro abitato
Con una delibera di giunta, il comune di Lunamatrona non ha
aderito all’apertura della struttura sanitaria in località Gruxi
Marmuri da utilizzare come ricovero per soggetti con patologie psichiatriche, provenienti da strutture manicomiali o ex
Opg (ospedali psichiatrici giudiziari). Il sindaco Italo Carruciu
spiega: «Si tratta di una struttura di proprietà dell’Asl 6 di
Sanluri di destinazione “Casa Protetta”, ma si trova in una
nuova lottizzazione che confina con case di civile abitazione e
il rischio per i residenti della zona è troppo alto. Stiamo parlando di persone con disturbi psichiatrici, molti dei quali hanno
commesso anche reati penali gravi, e non ci sono garanzie
sulla sicurezza dei cittadini che amministro». Frutto di una
valutazione sui rischi e benefici derivanti dall’apertura ospedaliera, la delibera risponde in modo ufficiale alle comunicazioni verbali presentate negli incontri tra la Giunta e lo staff
dirigenziale dell’assessorato regionale dell’Igiene e Sanità e
in un’assemblea con la popolazione e i dirigenti dell’Asl, che
avevano prospettato il progetto. «È stata una decisione sofferta ma ben ponderata - aggiunge il sindaco. - Può darsi che
avrebbe creato posti di lavoro come pensano alcuni, ma per
pochi qualificati e non del paese. E se mettiamo rischi e benefici su una bilancia, i rischi valutati con attenzione sono di
gran lunga superiori. Non è il contesto giusto per una struttura del genere, che potrebbe destabilizzare il paese». In alternativa, l’amministrazione comunale si è già fatta portavoce di
altri due progetti per utilizzare la struttura sanitaria a beneficio
del territorio.
Marisa Putzolu
PDF Compressor Pro
1 maggio 2015
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SAN GAVINO. SU INIZIATIVA DELLA BUJE ADV PROGETTI
“Musiche dal sottosuolo”
tra cultura e gastronomia
Musica, cultura, proiezioni e gastronomia. Sono questi gli ingredienti che per una sera hanno permesso di far rivivere il
cuore del paese. Così, su iniziativa della società di comunicazione Buje ADV Progetti dei due sangavinesi Fabrizio Melas
e Luca Pintori si è concretizzata la manifestazione “Musica dal
sottosuolo” nella splendida cornice dei locali del “Civis” in
via Roma, un tempo frequentato da tantissimi sangavinesi per
la classica passeggiata del fine settimana ed oggi diventata
un deserto. Il pubblico presente ha partecipato con interesse
alla proiezione di due documentari inediti sulle realtà urbane e
le culture musicali della Sardegna: “Wicked Style” e “Ca4arts”,
la storia di vent’anni di cultura Hip Hop di Cagliari raccontata
dai suoi protagonisti. Ha fatto seguito un vivace dibattito con
gli interventi del regista Roberto Pili, del producer/rapper Quilo
(Alessandro Sanna), Sa Razza e i Maloscantores. Infine per
tutti una degustazione di prodotti tipici e vini sardi.
Con le idee e la fantasia si può vincere la noia del fine settimana sangavinese troppo spesso avaro di iniziative interessanti
come hanno dimostrato Luca Pintori e Fabrizio Melas: «L’idea
è nata dopo la proposta che ci è stata fatta da Alessandro
Sanna - Quilo che ha voluto organizzare questo evento in
collaborazione con il regista Roberto Pili che ha realizzato i 2
docu-film. Siamo riusciti a farlo
gratis senza nessun ritorno economico, a spese nostre e grazie
alla collaborazione delle persone
che ci hanno supportato per animare le sere cupe del nostro paese che non offre tantissimo ai giovani, e con questo evento siamo
riusciti ad attirare l’attenzione di
diversi appassionati». Inoltre la
realizzazione dell’evento è stata
possibile grazie alla collaborazione di queste aziende sangavinesi e non. In particolare si tratta
di: Frongia’s Caffè - Sfizidee - Tipico da Gomez - Domus de
Janas Casa Editrice - Làcanas - Maura Editrice che si sono
rese disponibili a collaborare gratuitamente con noi per la realizzazione offrendo i loro prodotti». «La ditta di Tore Frongia», sottolineano Luca Pintori e Fabrizio Melas, «ha offerto il
caffè a tutti i presenti, la Sfizidee di Villacidro ha messo a
disposizione i suoi prodotti tipici per una sorta di degustazione/apericena, così come Tipico da Gomez che ha offerto il
vino, invece Mauro è Giorgio hanno stampato gratis i materia-
PABILLONIS
“Il percorso del grano” nel laboratorio
di una Fattoria didattica di Arbus
“Il percorso del grano”. Dalla semina alla panificazione. È questa l’attività didattica organizzata dalle classi 2A e 2 B della scuola Primaria di via Boccaccio. Tra
le varie iniziative promosse dalle maestre per i trenta
alunni delle due classi, la conoscenza sul ciclo del
pane, la semina del grano e la panificazione, appunto,
fanno parte delle attività che impegnano i ragazzi in
questa parte finale dell’anno scolastico.
Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fattoria
didattica Sa Pedra Marcada di Arbus, prevede una serie di attività in aula con lezione teoriche, ed una sul
campo dove gli alunni saranno impegnati direttamente in diversi laboratori pratici-manuali insieme agli operatori dell’agriturismo. Intanto in aula, in questi gior-
SIDDI. OLTRE 79
MILA EURO
ni, con l’assistenza di Elena (una delle operatrici) i
ragazzi hanno potuto conoscere le componenti del
chicco di grano, gli attrezzi utilizzati per la semina, la
raccolta, la molitura fino alla trasformazione in farina.
La lezione teorica si è conclusa con la semina in trenta
vasetti (uno per ogni alunno) di alcuni chicchi di grano che ogni alunno avrà cura di innaffiare per osservare le varie fasi della germogliazione. Il 14 maggio
infine,il ciclo verrà completato nella sede dell’associazione, in territorio di Arbus, dove i bambini assistiti dagli operatori saranno protagonisti di vari laboratori legati alla panificazione fino alla cottura nel forno
a legna delle fragranti pagnotte da loro realizzate.
Dario Frau
PABILLONIS
Fondi per la ristrutturazione
delle facciate delle case
Liquidati i contributi
per i canoni di locazione
Il comune di Siddi ha approvato in via provvisoria la graduatoria dei sette candidati al bando “Siddi Fatti Bella”, per la
ristrutturazione e manutenzione delle facciate di immobili privati nel centro storico. Su un totale di 101.608,05 euro richiesto dai cittadini, è stato ammesso un importo pari a 79.166,73
euro e il Comune ha disposto un contributo complessivo di
30mila euro ripartito tra sei partecipanti, pubblicando in graduatoria i motivi di esclusione o riduzione delle somme. In
graduatoria sono state ammesse le istanze di Silvio Cau, Monica Pau, Tigellio Pau, Mariano Pisanu, Maria Rosaria Moi e
Anna Maria Steri.
Marisa Putzolu
Sono stati liquidati i contributi economici per venire incontro
al pagamento dei canoni di locazione da parte di cittadini indigenti. L’amministrazione comunale dopo aver quantificato il
numero delle domande e pubblicato la graduatoria provvisoria per integrare eventuale documentazione ha deliberato i
contributi economici relativi all’anno 2014. Il finanziamento
disponibile, erogato dalla Regione ammonta complessivamente a 6.847 euro che verrà assegnato ai tredici cittadini che
hanno fatto richiesta inviando la documentazione necessaria.
Resta sospeso invece il contributo di 564 euro in favore di un
richiedente, in attesa che venga integrata parte della documentazione indicata nel bando. (d. f.)
li di comunicazione. Inoltre era presente la Casa Editrice Domus de Janas con la quale collaboriamo attivamente da più di
un decennio e che ci pareva importante aggregare all’evento
visto che si occupa della cultura e tradizione della Sardegna, e
che quindi si occuperà della redazione di un articolo in lingua
sarda da pubblicare sulla sua rivista quindicinale Làcanas».
Alla manifestazione hanno partecipato, oltre a diversi appassionati, anche il sindaco Carlo Tomasi e gli assessori Maria
Teresa Paccagnin, Nicola Ennas e Stefano Musanti.
Gian Luigi Pittau
Domus dei Fratelli Saba
alla Fiera Campionaria
Nonostante la crisi la fiera della Sardegna conferma come sempre la sua importanza e i suoi riscontri positivi in termini di
espositori e visitatori. Le aziende leader in vari settori e gli
imprenditori coraggiosi e tenaci continuano a credere nelle
opportunità di appuntamenti come la fiera cagliaritana per farsi conoscere, fare affari e stringere nuovi accordi. Certo, non
sono i tempi delle vacche grasse, ma qualche margine di guadagno ancora esiste, soprattutto per chi ha il coraggio di osare e ha da offrire sempre nuove soluzioni. Tra i protagonisti
dell’edizione 2015, ancora una
volta, c’è Domus by fratelli Saba.
L’azienda guspinese, per il quarto
anno consecutivo, ha scelta la
vetrina più importante per il commercio isolano per presentare le
ultime novità. Quest’anno nello
stand di Domus l’ha fatta da padrona la tecnologia: dagli ausili
disabili meccanizzati, mini piscina
funzionante, box doccia e vasche
di ultima generazione, ma anche termoarredi in cristallo,c olonne e cabine multifunzione alle vasche idromassaggio soft touch, alle piastrelle riscaldanti. Il tutto accompagnato da un
vero e proprio servizio chiavi in mano. Solo l’ultima chicca
dell’azienda che ogni anno amplia i suoi servizi che vanno ad
aggiungersi alla vastissima offerta di arredo bagno, sanitari,
rubinetterie, mobili e tanto altro. «Sostituiamo la vasca con
diverse soluzioni tecniche e di spesa, rifacciamo completamente il bagno, vendiamo e montiamo la stufa o il termo camino», precisano i fratelli Fabrizio e Valerio Saba ,che in fiera
hanno lanciato i servizi di ristrutturazione bagno con soluzioni anche low cost «In risposta alla crisi economica imperante
la Domus by F.lli Saba,oltre ad aver rivisto la politica dei prezzi, punterà ad offrire una maggiore qualità e quantità di servizi», dicono gli imprenditori. Insomma, la crisi si combatte con
esperienza, professionalità e una mano tesa verso i clienti.
Anche sulla puntualità i fratelli Saba ci mettono la faccia: «Ci
avvaliamo di professionisti che garantiscono e certificano il
lavoro svolto in tempi prestabiliti e programmati anticipatamente. Ristrutturiamo il bagno a cifre accessibili a tutti:da 4
mila a 6 mila euro in base al lavoro, tutto compreso. Materiali,
manodopera per smantellamento e rifacimento, impiantistica
idraulica ed elettrica e pittura», precisano. Alla portata di tutti
anche la sostituzione della vasca (a partire da 1.490,00 sempre
con formula all inclusive). Tante promozioni e sconti poi per i
servizi esposti in fiera che hanno catturato curiosità e fiducia
di tanti sardi: «Sono molto soddisfatto per l’andamento della
fiera - precisa Fabrizio Saba - ho venduto articoli e soprattutto
ho preso numerosi contatti con nuovi potenziali clienti».« La
fiera per noi è da sempre un’ottima vetrina. Le persone guardano con interesse le nostre proposte. Oltre a fare affari, sono
certo che molte altre vendite si concretizzeranno successivamente», conclude Valerio Saba. (t.e.)
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1 maggio 2015
SERRAMANNA MONUMENTI APERTI
Murales Emigrazione è deportazione
Perda fitta
Santuario Santa Maria
Itinerari alternativi proposti dagli abitanti
I
n previsione della manifestazione Monumenti Aperti, che
coinvolgerà il 16 e 17 maggio per la prima volta Serramanna, abbiamo chiesto ai cittadini di suggerire un itinerario
ad un ipotetico turista venuto a conoscere la cittadina. Simbolo del paese, e suggerita dai più, la visita alla Chiesa di San
Leonardo risalente al XV-XVI secolo. Diversi e curiosi i siti
proposti in alternativa a quelli indicati dalla manifestazione
che negli anni ha in genere regalato novità e luoghi inconsueti da esplorare e conoscere.
I MURALES. Diversi i murales presenti nel paese di Serramanna di cui oggi ne possiamo ammirare solo una minima
parte. Il più famoso si trova in via Serra 22 nella sede del
circolo Arci. Realizzato nel 1984 da Lixi e Medda in memoria di
Enrico Berlinguer ora è stato di abbandono. Tra le curiosità è
stato scelto nel 1989 come murales per la copertina del libro di
“Vita di Enrico Berlinguer” di Giuseppe Fiori.
LA CHIESA CAMPESTRE. Poco distante dal centro abitato è
possibile visitare la chiesetta campestre di Santa Maria probabilmente risalente a prima dell’anno 1000. Restaurata oltre
una decina di anni fa è stata dichiarata santuario diventando
poi meta di pellegrinaggio nell’Anno Giubilare 2000. Nei pressi inoltre è presente un vecchio risalente al periodo della guerra del 15/18.
NECROPOLI PUNICO-ROMANA. Lasciando il paese in direzione Villacidro, superando il ponte e svoltando a destra in
una strada di campagna in località “su Fraigu” è trovare la
necropoli punico-romana di Serramanna. La sua origini si aggira tra il IV sec. a.C. e il I sec. d.C. Dopo diverse campagne di
scavo attualmente l’area è abbandonata.
POZZO CARTAGINESE. Rimanendo nella zona, a circa ad
un chilometro dal paese dove si trova la fontana pubblica,
luogo in cui è possibile approvvigionarsi di acqua potabile, le
mura preservano un pozzo di origine cartaginese. Pochi hanno avuto il piacere di vederlo e ne vantano le bellezze. Il sito è
gestito dal Comune di Serramanna e non è mai stato aperto al
pubblico e/o valorizzato.
MENHIR PERDA FITTA. Non distante, in località “Cuccuru
Ambudu”, si trova uno dei più antichi insediamenti umani nei
dintorni di Serramanna risalenti al Neolitico. All’interno di un
terreno si trova un monolito di granito rosa appena sbozzato,
rappresentante la Dea Madre, alto circa 1,45 metri, scolpito in
rilievo negativo 10 coppelle a rappresentare le mammelle. Attualmente non visitabile al pubblico poiché all’interno di una
proprietà privata.
EX-MATTATOIO. Nel cuore del paese, in prossimità della
chiesa parrocchiale di San Leonardo, è possibile ammirare l’ex
mattatoio cittadino. Costruito interamente in pietra, con copertura in lastre di ardesia artificiale su struttura lignea. Abbandonato dagli anni ’70 l’edificio è stato adibito a magazzino
del cantiere comunale. Dopo il restauro, che ha valorizzato la
struttura e lo stile liberty, oggi è pressoché inutilizzato. Curiosità: dovrebbe ospitare il museo cittadino.
CASA VARGIU E CASA CADONI Tra le vie del centro del
paese, tra i vari archi in pietra studiati dall’università di Cagliari e le varie case in “ladiri”, è possibile scorgere in via
Eleonora d’Arborea un villino di tipo signorile in stile liberty.
È la casa Vargiu, restaurata diversi anni fa. Si tratta di abitazione padronale di particolare pregio architettonico costruita in
terra cruda. Poco distante in via Risorgimento un’altra struttura di proprietà dell’amministrazione: Casa Cadoni, comples-
Casa Vargiu
so residenziale edificato nella seconda metà dell’800. Entrambe le strutture attualmente non sono utilizzate e aperte al pubblico.
OMPHALOS Rimanendo nel paese, all’ingresso provenendo da Samassi nel viale Sant’Ignazio è possibile trovare nel
parco giochi una pietra religiosa: l’omphalos (dal greco ombelico). Una pietra scolpita di valenza storico-religiosa. L’area
ha subito recenti lavori e il rifacimento della cinta muraria.
Attualmente l’area non è aperta al pubblico.
Dalle voci dei suoi cittadini emerge una Serramanna ricca di
possibili attrazioni turistiche non giustamente valorizzate.
L’Iniziativa Monumenti Aperti dovrebbe far conoscere maggiormente il nostro territorio aprendo le porte delle strutture
solitamente chiuse al pubblico, di ampia valenza culturale e
non visitabili quotidianamente.
Carlo Pahler
Cent’anni dopo: Guspini e la Grande Guerra nei documenti d’archivio
S
ono passati cento anni dal coinvolgimento italiano
nella Grande Guerra, una guerra che ai primi del 900
chiese un enorme contributo senza risparmiare nessuno dei Comuni italiani. Guspini ricorda oggi la Prima Guerra Mondiale attraverso una selezione di documenti dell’Archivio Storico Comunale, esposti in una mostra che verrà
inaugurata in occasione della tappa guspinese di Monumenti Aperti prevista per il 2 e 3 maggio.
La mostra offre uno spaccato del contributo di Guspini e
dei suoi cittadini all’evento bellico; i documenti archivistici sono stati meticolosamente selezionati da un gruppo di
lavoro che coinvolge diverse componenti: la sezione locale - appositamente costituita per la realizzazione di “Monumenti Aperti” - del Laboratorio di Didattica e Comunicazione dei Beni Culturali dell’Università di Cagliari “Vestigia”;
le alunne della quinta classe dell’Istituto superiore “Alessandro Volta” di Guspini guidate dalla Prof.ssa Alessia
Perra ; il personale dell’ufficio comunale Sviluppo e Cultura.
È stato necessario un mese di lavoro per individuare i documenti più significativi e originali, distribuiti nei molteplici fascicoli relativi agli anni che vanno dal 1915 al 1918,
riguardanti la Prima Grande Guerra. Gli atti, selezionati e
didascalizzati, raccontano un triennio intenso e l’esposizione è pensata per una lettura su piani differenti: gli atti, i
simboli, gli artefatti legati da una visione antropocentrica
dell’evento.
Il nucleo pregnante del racconto è quello di uomini e donne, mogli e madri, figli al fronte, orfani di guerra e vedove,
che vivono sulla loro pelle il distacco, l’abbandono, la sofferenza, il coraggio.
Scorrendo i documenti, la guerra emerge in tutta la sua
devastante realtà: l’incessante ricerca e richiesta di notizie,
l’incertezza sulla sorte dei soldati, la conta delle perdite
subite, il dolore, le medaglie al petto dei più valorosi spesso consegnate alla memoria.
La mostra sarà ospitata nei locali, oggi adibiti a centro policulturale, dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ex
O.N.M.I.): un ente assistenziale fondato nel 1925 allo scopo di proteggere e tutelare madri e bambini in difficoltà.
L’Archivio Storico, che fu ospitato in questo edificio già
nel secondo dopoguerra, ha recentemente recuperato la
sua collocazione storica ed è attualmente custodito in alcune sale del pianterreno.
Il 2 e 3 maggio si presenta così ricco di stimoli per una
visita alla cittadina, conosciuta soprattutto per i suoi trascorsi minerari, che non manca di spunti interessanti per
chi vorrà conoscerne la cultura e la storia e godere di un
ambiente unico.
Le chiese di San Nicolò e Santa Maria di Malta, La Casa
Murgia, il Monte Tempo e il Mulino Garau, il Palazzo Municipale e l’Archivio Storico Comunale saranno i veri protagonisti grazie al racconto dei ragazzi delle scuole medie e
superiori presenti nel paese e dei membri di alcune associazioni cittadine.
Sarà un’occasione importante per guardare con occhi nuovi
al suo patrimonio culturale attraverso sette edifici che, nella
quotidianità, assolvono a un ruolo specifico (amministrativo, museale, di culto) che ne condiziona l’interpretazione
ma che potranno rivelare, sotto la guida dei volontari e
delle scuole, nuove e interessanti scoperte: dai dipinti sulle volte degli uffici comunali, al maestoso organo della
Chiesa Parrocchiale.
Non mancherà un tocco di modernità social: le invasioni
digitali programmate per il 3 maggio, caratterizzate dagli
ashtag #maperti, #maperti15, #invasionidigitali e #guspiniinvasion, diffonderanno in rete le immagini dell’evento
nel grande spazio, intangibile ma ben presente, della rete
internet. L’ottica dichiarata è quella della diffusione della
cultura digitale e dell’utilizzo degli open data, del web e dei
social media per la co-creazione di valore culturale oltre
che alla promozione e diffusione della cultura.
I lavori sono ancora in corso e, calato il sipario, avranno
coinvolto quasi duecento persone tra volontari delle scuole, quelli del laboratorio Vestigia, le associazioni di volontariato e gli impiegati comunali. Guspini è pronta, per i risultati finali bisognerà però aspettare la risposta del grande pubblico. (r.m.c.)
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1 maggio 2015
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SARDARA
SANLURI. DAL CASTELLO ALLA CHIESA DI SAN PIETRO
“Sono un sindaco che ama sognare”
Biblioteca e monumenti:
un percorso culturale unito
Torna Monumenti aperti
2015, la manifestazione che
mette in vetrina le bellezze dei
Comuni che aderiscono all’iniziativa. Per la maggior parte monumenti chiusi al pubblico e magari dimenticati. Per
Sardara ormai è un appuntamento quasi fisso. Il 2 ed il 3
maggio sarà l’occasione per
visitare il civico museo Villa
Abbas, l’area archeologica di
Sant’Anastasia, la chiesetta
romanico-gotica di San Gregorio, la parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Assunta che custodisce preziose
statue lignee, le viuzze del
centro storico col loro acciottolato, le sorprese floreali che
addobbano balconi, porte ed
ingressi privati.
Un modo per raccontare che
Sardara non è solo la cittadina delle terme di Santa Mariaquas, conosciute per le
proprietà rigeneratrici, la cui
composizione chimica è simile a quelle rinomate di Vichy.
Il paese possiede altri beni
storici ed architettonici che
lasciano incantato il visitatore, fra questi il villaggio nuragico con annesso tempio a
pozzo situato nel cuore dell’abitato, nei pressi della chiesetta di Santa Anastasia. C’è
poi il Castello di Monreale
sulla collina omonima, da cui
si domina un panorama che
spazia dal golfo di Cagliari a
quello di Oristano. Senza dimenticare che siamo in un
Comune premiato con la Bandiera Arancione del Touring
Club Italiano, fra i Borghi Autentici d’Italia, con la
Bandiera Gialla per essere
dotata di un’area sosta camper attrezzata, oltre alla certificazione Herity per la gestione dei beni culturali, e premiata dall’Enea nel 2014 per
il miglior Paes nazionale (Piano d’Azione per le Energie
Sostenibili) nei comuni con
popolazione inferiore ai 5000
abitanti.
“L’idea di fondo - dice il sin-
daco Giuseppe Garau- è coniugare il momento di benessere termale con l’ambiente
circostante, facendo un tutt’uno di Archeo, Wellness e
Mito con i temi legati al culto
delle acque, alle proprietà purificatrici e rigeneratrici delle
stesse, al rapporto fra megalitismo e bioenergia”. Si definisce “un sindaco che ama
sognare” e svela il sogno:
“Offrire il nostro ordinario e
trasformarlo in qualcosa di
straordinario per l’esperienza del nostro ospite. Non
dobbiamo inventarci nulla,
ma semplicemente cambiare
la prospettiva di quello che
vediamo e viviamo ogni giorno”.
Santina Ravì
PABILLONIS
Nasce l’associazione BY US
per promuovere lo sviluppo territoriale
Si chiama “BY US” la nuova
associazione culturale nata in
paese in questi giorni. Frutto
dunque della primavera e dell’entusiasmo giovanile? Forse! L’associazione ha come
obiettivo preponderante infatti la novità. Novità soprattutto rispetto alle altre associazione esistenti in paese
(poche purtroppo). Novità
come sapersi destreggiare in
questo mondo ormai tecnologico e globalizzato, ma con
le radici ben piantate nella tradizione e nella consapevolezza di appartenere ad uno specifico territorio da conservare e valorizzare.
«La nostra associazione rivolge il proprio sguardo verso il mondo economico, sociale, culturale e istituzionale
del territorio e delle comunità
in cui ha sede. La conoscenza del territorio e delle sue
specificità sono alla base della programmazione delle sue
attività e iniziative», confermano i promotori. Attivi, dinamici e con le idee chiare,
Nicola Obili (presidente),
Marco Tomasi (vice presidente), Mauro Leo (tesoriere),
Andrea Nonnis (segretario),
Daniele Leo e Alessio Cabua
(consiglieri), questo il direttivo, in seguito a diverse esperienze di partecipazione attiva e cittadinanza nella comu-
nità locale e nel Medio Campidano come studenti, laureati e lavoratori, hanno deciso
di creare un canale attraverso il quale possano passare i
soggetti protagonisti dello
sviluppo territoriale.
Il nome BY US significa infatti attraverso noi, da noi,
con noi. Lo sviluppo e l’innovazione passano dalla cultura della conoscenza, dalla
formazione e dall’informazione e l’associazione interviene per promuoverli e supportarli in tutto il territorio, attraverso iniziative, partecipazione a eventi e in collaborazione con altri attori socio-economici del territorio come le
imprese e istituzioni come i
comuni e altre organizzazioni
del terzo settore.
Quali, in particolare gli interventi e le attività su cui si
muove BY US? È stato chiesto a Marco Tomasi uno dei
fondatori. «Realizza tavole
rotonde, convegni, mostre,
pubblicazioni e documenti,
studi e ricerche su specificità
territoriali e progetti integrati
per lo sviluppo sostenibile.
Svolge attività in partnership
con organizzazioni di categoria, biblioteche, associazioni,
privati, pubblico e altri soggetti che intendano sviluppare iniziative a sostegno della
promozione culturale, econo-
mica, sociale e ambientale nel
territorio regionale. Favorisce
lo sviluppo della conoscenza, della cultura, dello scambio delle reciproche esperienze e idee attraverso lo
svolgimento e promozione di
iniziative culturali a carattere
locale volte ad intercettare
l’interesse anche dall’esterno, in particolare attraverso
l’azione nel panorama europeo e la ricerca di finanziamenti comunitari. Organizza
eventi formativi, anche multimediali, per i suoi soci e per
le collettività in cui opera, incentiva progetti di innovazione, anche a carattere sperimentale e in partenariato, utili agli stakeholders del territorio».
Le prime iniziative che vedono impegnata l’associazione
riguardano il supporto agli
operatori economici per
quanto concerne informazione e formazione sulle nuove
norme in materia di fatturazione elettronica per la pubblica
amministrazione e il sostegno
alle imprese nella realizzazione di nuove campagne di comunicazione e social marketing.
Per informazioni Marco Tomasi Tel. 3408245427 Associazione Culturale BY US Via
Nuoro, 14 - Pabillonis
Dario Frau
Il Castello, la chiesa di San
Rocco, di San Martino, di
San Pietro, di San Sebastiano, di San Lorenzo, la parrocchia Nostra Signora delle Grazie, l’ex Montegranatico, Sa Porta de su Casteddu, gli edifici storici, le stradine in acciottolato. Il 2 e 3
maggio a Sanluri torna il
tour della diciannovesima
edizione di Monumenti
Aperti. Per l’occasione la
banda musicale Amilcare
Ponchielli apre nell’ex chiesetta di San Rocco una mostra fotografica, mentre nel
Castello si potrà seguire il
concerto di musica medioevale a cura dell’associazione
“Ensemble ordo virtutum”.
La novità 2015 è la scelta dell’amministrazione comunale
di utilizzare lo scenario di
Monumenti aperti per inaugurare la biblioteca. Più di 20
mila volumi, la metà patrimonio degli Scolopi, ma anche
molti libri di autori locali, e poi
riviste, Cd e Dvd, e tutti i
comfort possibili, dal prestito alla semplice consultazio-
PABILLONIS. PUBBLICATO
ne nella sala lettura, alla rete
wi-fi per chi volesse usare
il proprio computer. Taglio
del nastro il 2 maggio, alle
18, al piano terra del Polo
culturale. Ci saranno gli
scrittori sanluresi che leggeranno un brano tratto dal
proprio libro. “L’obiettivo spiega il sindaco Alessandro
Collu - è ampliare il patrimonio librario, ma soprattutto
inserire le opere dei nostri cittadini. Sappiamo che sono
tanti, perchè in questi anni in
diversi casi abbiamo concesso un contributo per la pubblicazione, in altri è stato l’autore
stesso a rendere omaggio al
Comune donandone alcune
copie. Per non escludere nessuno, i nostri uffici stanno predisponendo un elenco che li
includa tutti”. (s. r.)
IL BANDO
Finanziamenti in favore di persone
con disabilità gravissime
È stato pubblicato in questi
giorni il bando per interventi
a favore delle persone che si
trovano nelle condizioni di
disabilità gravissime. Possono essere destinatari degli
interventi economici per il
potenziamento o l’attivazione dell’assistenza domiciliare le persone che si trovano
nelle condizioni di questo
tipo di disabilità (anche non
beneficiarie di un progetto
“Ritornare a casa”, in carico
alle UVT, in cure domiciliari
di terzo livello), che necessitano di assistenza continuativa a domicilio nelle 24 ore e
monitoraggio di carattere socio sanitario per bisogni com-
plessi derivanti dalle gravi
condizioni psicofisiche, con
la compromissione delle funzioni respiratorie, nutrizionali, dello stato di coscienza,
prive di autonomia motoria.
La condizione di disabilità
gravissima deve essere valutata dall’unità di valutazione
territoriale (UVT) mediante
l’utilizzo di specifiche scale di
valutazione. Il progetto personalizzato è predisposto dal
Comune, congiuntamente
alla Asl 6 e con il familiare di
riferimento o caregiver. Il modulo di domanda, debitamente compilato e corredato di
tutta la documentazione richiesta, in possesso delle
SAN GAVINO. RIVOLUZIONE
assistenti sociali del Comune, (ricevono nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle
11 alle 13) potrà essere presentato a mano tutti i giorni
della settimana presso l’Ufficio Protocollo, oppure inviato per raccomandata A/R in
busta chiusa all’indirizzo: Comune di Pabillonis – Area
Socio Culturale –via San Giovanni 11, 09030, Pabillonis
con la dicitura “Interventi rivolti alle persone che si trovano nelle condizioni di disabilità gravissima” entro e
non oltre il 15 maggio 2015. Il
modulo potrà essere scaricato anche dal sito web del Comune. (d. f.)
NEL TRAFFICO
In arrivo i sensi unici nella zona della nuova stazione
Rivoluzione nel traffico delle
vie cittadine. A breve entreranno in vigore nuovi sensi
unici nella zona della stazione ferroviaria e nelle strade
adiacenti. Al momento i nuovi cartelli stradali sono ancora coperti, ma è questione di
poco tempo come ricorda l’assessore alla pianificazione
della mobilità Stefano Musanti: «I nuovi sensi unici
nascono da un problema di
sicurezza in tutto il paese soprattutto per i cittadini che si
muovono a piedi, ma anche
in bici e in macchina. Negli
ultimi 5 anni non è stato fatto
niente al riguardo e in particolare le persone che vanno
a prendere il treno nelle prime ore del mattino o la sera
devono percorrere tratti di
strada pericolosi». Così chi
si dirige verso l’ospedale nel-
l’ultimo tratto di via Roma
dovrà svoltare a destra per il
grande parcheggio mentre le
auto in ingresso da Sardara
potranno continuare a transitare. Sarà interessata al senso unico anche via Maria
Carta nel tratto che va da via
Porrino al parcheggio dell’ospedale: chi viene dalla
stazione dovrà svoltare a destra. «Inoltre - aggiunge Musanti - ci sarà il divieto di ingresso in via Donizetti nel
tratto che va da via Porrino
fino alla rotatoria mentre si
potrà entrare tranquillamente nella strada venendo dalla
stazione o da Sanluri. La priorità è di tutelare la sicurezza
dei pedoni anche sacrificando i percorsi della autovetture o dei motocicli. Una vita
umana vale molto di più di 300
metri di percorso di una au-
tovettura. Si tratta di una soluzione provvisoria per garantire la sicurezza dei pedoni dal momento che nei tratti
di strada che portano alla
nuova stazione non è stata
prevista nel progetto della
nuova stazione, approvato
nel 2003, la creazione di marciapiedi».
Di qui la necessità di questa
soluzione: «Questo - conclude Musanti - in maniera provvisoria. In questo modo potrebbe essere valorizzata meglio anche via Trento. Inoltre
stiamo pensando di valutare
di nuovo il doppio senso in
via Pascoli. Il limite di velocità è di 30 orari mentre saranno posizionati occhi di gatto,
strisce pedonali e una linea
orizzontale per i pedoni e biciclette».
Gian Luigi Pittau
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2-11 - La Gazzetta del Medio Campidano