San Filippo Neri
nforma
n. 9 anno I
Novembre 2005
Mensile di informazione e partecipazione dell’ACO San Filippo Neri, in collaborazione con
Esami subito
refertati
Il Dipartimento
di Scienze
Radiologiche
inaugura
il Ris-Pacs
Ecco come lavora la maxi
emergenza. Le responsabilità
dell’HDM (Hospital Disaster
Manager)
2
Assistenti sociali, pochi
mezzi tanta volontà
6
Pillole…di notizie
7
Una lunga preparazione: dagli attentati di Madrid del 2004
fino all’esercitazione del 3 ottobre 2005
Ecco come lavora
la maxi emergenza
Le responsabilità dell’HDM (Hospital Disaster Manager)
ra la mattina dell’11 marzo 2004
La dott.ssa
quando a Madrid, nelle stazioni
Paola Valentini
dei treni, scoppiava l’inferno. Era
il primo attentato terroristico nell’Europa occidentale, l’Europa ricca quella
che sembrava intoccabile. Sotto gli occhi di tutti, in diretta televisiva, in pochi istanti quelle immagini sono rimbalzate di paese in paese, costringendo, per la prima volta, l’Europa intera
a fare i conti con un pericolo reale non
più alle porte ma dentro casa propria.
Si è solo allora compreso che la minaccia terroristica andava affrontata
non solo in termini di controllo da parte delle forze dell’ordine ma soprattutto occorreva ripensare l’intero sistema d’intervento sanitario e sociale.
Da qui è nato il percorso di riorganizzazione della maxi emergenza e proprio Roma,
capitale a rischio, subito dopo i fatti di Madrid, si è attivata con una serie di incontri in Prefettura. Il nitaria. Dopo la Pasqua del 2004 gli incontri per organizGoverno e le organizzazioni competenti, forti dell’espe- zare i servizi sanitari si sono intensificati. Il 118 è diventato
rienza spagnola, hanno iniziato a studiare i rischi e le solu- sede delle riunioni che hanno visto insieme alla provincia di
zioni per affrontare un’eventuale attentato nella Capitale.
Roma tutte le organizzazioni di rappresentanza del mondo
“C’è da dire – spiega la dottoressa Paola Valentini, respon- sanitario, i pronto soccorso e le direzioni sanitarie”.
sabile della Maxi-emergenza per l’ACO S.Filippo Neri – che, Dal 2004 fino ad oggi, la Prefettura, tramite dei fax, ha riprima dell’11 marzo madrileno, in Italia già esistevano dei petutamente allertato il sistema sanitario invitandolo ad atpregressi decreti per la sicurezza emessi dalla presidenza tivarsi in concomitanza con eventi e incontri politici o sodel consiglio datati 1998, ma riguardavano soltanto l’or- ciali su Roma, ad alto impatto e rischio terrorismo. “In parganizzazione delle forze armate e militari e mai quella sa- ticolare – prosegue la dr.ssa Valentini – ai sei DEA II livello
E
Codici emergenze
Alfa
Bravo
Charlie
Fino a 10 feriti
Da 11 a 50 feriti
Oltre 50 feriti
quelle del PS si affianca- Si utilizzano tutte le risorse
Si risolve con le risorse del A
no
le risorse aggiuntive, anche quelle “straordinaPronto Soccorso
predisposte dell’ospedale
rie”
2 San Filippo Neri
informa
Novembre 2005 - n. 9 anno I
di Roma, è stato richiesto di prepararsi a rendere disponibili 350 posti letto (circa 50 posti letto per ogni DEA) per
coprire un eventuale codice Bravo / Charlie”.
“Con il codice Charlie – spiega la dr.ssa Valentini – si presume che tutti gli operatori sanitari, anche quelli non in servizio, raggiungano l’ospedale prima della chiamata, spontaneamente. Come ospedale siamo preparati ad affrontare
attentati convenzionali; per quelli non convenzionali è stato predisposto un piano aggiuntivo preparato dalla Protezione Civile”.
I continui input della Protezione Civile e della Prefettura,
hanno costretto le direzioni generali ad impiegare fondi regionali predisposti per garantire e far fronte ad ogni emergenza sanitaria. In ogni azienda sono stati dunque nominati degli HDM (Hospital Disaster Manager) con potere di richiedere acquisizioni o gare prioritarie. Per
il San Filippo Neri è stata deputata a gestire questo
profilo tecnico proprio la dottoressa Valentini.
Nel mese di settembre 2005 la Prefettura, per migliorare il sistema e renderlo più efficiente, ha deciso di simulare un evento terroristico per controllare
il corretto funzionamento di tutti gli anelli della catena. “L’esigenza prioritaria – spiega la dr.ssa Valentini – era quella di evitare ogni perdita di tempo perché, in una situazione di emergenza, ogni minuto è
prezioso per salvare il maggior numero possibile di
vite umane”. Tra agosto e settembre è stato presentato alla Prefettura stessa il piano di azione ed il vice prefetto dottor Vaccaro ha gestito la parte tecnica e logistica organizzando la catena. “Prefetto e
Sindaco – continua la dr.ssa Valentini – rispettivamente a capo l’uno delle Forze dell’Ordine, l’altro
del coordinamento dei Vigili Urbani, sono l’apice
della struttura che dirige i soccorsi. Al loro fianco
l’ARES 118 con un capo medico che, in accordo con
il Prefetto, controlla il territorio dal punto di vista sanitario. Non appena si localizza il luogo dell’attentato, la zona viene transennata dai Vigili del fuoco e
vengono adottate delle misure severe per arginare la
folla nell’eventualità che si verificassero esplosioni
successive”. In tutta questa immensa mobilitazione
di risorse, l’ARES 118 ha il compito di adibire i primi
ospedali da campo e di smistare i feriti. Una volta
stabilizzate le condizioni delle persone ferite, i casi
più gravi verranno trasferiti nei DEA II livello dei 6
maggiori ospedali romani, mentre, i meno gravi verranno ospitati nei DEA I livello e negli ospedali di
provincia.
All’interno del San Filippo Neri l’HDM dirige il Pronto Soccorso e viene affiancata da un Hdm info, per
coordinare le sale operatorie, e da un Hdm media,
responsabile della comunicazione esterna. “Durante
l’esercitazione del 3 ottobre, – spiega la dr.ssa Van. 9 anno I - Novembre 2005
lentini – capìta la criticità della situazione, abbiamo compreso che il problema maggiore era quello di attivare al meglio la comunicazione. Dopo 30 minuti dalla prima esplosione sono arrivati i primi feriti in ospedale. Tutto è stato
cronometrato ed il PS è riuscito a coordinare in tempi brevissimi sia l’accesso che la gestione dei pazienti. In seguito
ogni UO (Unità Operativa) ha inviato una relazione sull’esercitazione e sui protocolli utilizzati. L’obiettivo è raggiungere una perfetta sincronia e coordinazione per approntare delle procedure standard”.
Probabilmente l’esercitazione del 3 ottobre non rimarrà un
evento isolato poiché: “dalla prefettura – conclude la dr.ssa
Valentini – ci hanno informato sulla possibilità di mettere in
piedi delle esercitazioni senza preavviso, al fine di sondare
meglio il grado di preparazione del sistema”.
San Filippo Neri
informa
3
Il Dipartimento di Scienze Radiologiche inaugura il Ris-Pacs
Esami subito refertati
Immagini digitali disponibili immediatamente
nei reparti
mmagini digitali, via il
cartaceo, referti disponibili immediatamente,
azzerati i tempi d’attesa. È
il Ris-Pacs, il nuovo sistema
gestionale del Dipartimento di Scienze Radiologiche,
presentato ufficialmente il
18 novembre, nella Sala
Convegni Franco Basaglia
di Santa Maria della Pietà.
Soddisfatto il Direttore Generale Adolfo Pipino che ha fatto
gli onori di casa, accompagnando in una visita guidata al
Ris-Pacs, un ospite d’eccezione, Augusto Battaglia, assessore regionale alla sanità. ”La
sanità del futuro - ha commentato l’assessore - sarà
sempre più vicina al cittadino,
e la tecnologia ci aiuterà in
questo passaggio. L’efficacia
del sistema ospedaliero è importante, un ospedale che
funziona soddisfa il cittadino e
genera un risparmio, oltre che
dare risposte migliori a medici
e utenti”.
Innegabili i vantaggi che comporterà l’adozione del RisPacs, un sistema innovativo
che permetterà, tra l’altro, l’eliminazione del supporto cartaceo sostituito dalla refertazione diretta sul monitor, senza pellicole. Tramite la completa integrazione con tutti i sistemi informatici dell’ospedale, tutte le richieste radiologiche effettuate dai reparti, dal
Pronto Soccorso al C.U.P., arriveranno direttamente sulla lista di lavoro del personale della radiologia.
I
4 San Filippo Neri
informa
Augusto Battaglia, assessore regionale
alla sanità osserva il funzionamento
del Ris-Pacs
Novembre 2005 - n. 9 anno I
Il Direttore Generale
Adolfo Pipino
e il Direttore Sanitario
Lorenzo Sommella mostrano
all’assessore Battaglia
il funzionamento del Ris-Pacs
“Il Sistema Informativo – spiega il
dottor Marco Castrucci del Dipartimento di Scienze Radiologiche – diventa una parte integrante ed attiva
del nostro dipartimento. Entra in Radiologia a tutti i livelli dall’accettazione, alla segreteria, alla diagnostica, fino alla refertazione e alla distribuzione delle immagini e dei referti”.
Con l’archivio completamente digitale, inoltre, tutti i dati salvati potranno
essere consultati, cercati e richiamati
in tempi brevissimi. Questa procedura
oltre a ridurre i tempi medi di lavoro,
ridurrà notevolmente anche la possibilità di errore durante l’inserimento
dati, effettuata una sola volta durante
tutto lo svolgimento dell’esame. Ancora verrà meno la necessità di personale per la consegna delle richieste di
prestazioni radiologiche, referti ed immagini, non servirà più l’ausiliario che
porta il foglio del referto in giro per
l’ospedale. Il tutto determinerà una riduzione delle tempistiche, dalla richiesta effettuata dal reparto, al referto finale con le immagini, a vantaggio
dei tempi complessivi di ricovero.
Il Ris-Pacs gioverà alla tempistica e alla funzionalità dell’intero ospedale,
senza considerare i vantaggi pratici
ed economici che il sistema porta con
se: “poter disporre di immagini in forma digitale – spiega il dottor Castrucci – determina una riduzione del consumo e dei costi delle pellicole radio-
Pacs: Picture Archivig and Communication System, sta ad indicare un sistema computerizzato studiato per applicazioni cliniche e utilizzato per acquisire, archiviare, trasmettere, visualizzare e stampare
immagini e informazioni di carattere diagnostiche.
Ris: Radiology Information System, indica un sistema informatico di gestione clinica e gestionale della radiologia, in grado di governare l’intero flusso di lavoro dalla prenotazione alla distribuzione di referti e immagini.
grafiche. Con il Ris-Pacs si eliminano
l’utilizzo e i costi dei prodotti chimici
e del loro smaltimento, viene inoltre
razionalizzato l’archivio radiografico
con una riduzione anche dei costi ge-
n. 9 anno I - Novembre 2005
stione. Il Ris-Pacs permetterà, infine,
di informatizzare tutte le attività della radiologia: dati anagrafici, prenotazioni, programmazione/liste lavoro,
refertazione e statistiche”.
San Filippo Neri 5
informa
Assistenti Sociali
Pochi mezzi, tanta volontà
on c’è un telefono fax, il La Sig.ra Paola Onofri e la Sig.ra Sandra Marinelli
computer c’è, ma è di
quelli che girano sotto
un 1mega. Difficile connettersi
a internet così. I mezzi sono pochi, ma la volontà e il lavoro
non mancano davvero alle Assistenti Sociali, per altro sotto organico.
Tanti casi, tante situazioni, problemi
sempre diversi da risolvere in breve
tempo, prima della dimissione del
paziente. Contatti continui con il
Tribunale dei Minori, le Case di Cura, gli Istituti Riabilitativi, un Codice
sempre aperto sulla scrivania per
consultare le leggi e tante carte da
compilare per sistemare quanti ne
hanno bisogno. Il piccolo regno
della Sig.ra Paola Onofri e della
Sig.ra Sandra Marinelli è qui. “Ci occupiamo quotidianamente di tutti i
ricoverati – spiega la Onofri con 33
anni di esperienza alle spalle – il nostro è lavoro pratico, non possiamo
perderci in chiacchiere. I Reparti ci
segnalano i casi che hanno bisogno di assistenza e, prima lunghissimi, lavoriamo invece bene con il servizio delle Didella fine del ricovero, cerchiamo di aiutare queste persone missioni Protette Sociali. Attivo da due anni, in seguito ad
a trovare una soluzione al loro problema. Spesso sono per- un accordo tra gli Ospedali, le AUSL e il Comune di Roma,
sone anziane, sole che, al momento della dimissione, ne- ha tempi d’attesa brevi, massimo dieci giorni. Il percorso
cessitano di cure o di un percorso riabilitativo o ancora di per accedere al servizio è facile, noi del Servizio Sociale inun’assistenza domiciliare per alcune ore della giornata”.
viamo la richiesta al Municipio e al Cad di appartenenza del
L’intervento delle Assistenti Sociali in Ospedale ha dei tem- paziente con il dettaglio della situazione e, prima che il papi molto rapidi, spesso la richiesta da parte dei reparti o dei ziente lasci l’ospedale, buttiamo giù un progetto di aiuto,
parenti del ricoverato, arriva in ritardo rispetto ai tempi ne- che prevede il trasporto in ambulanza alla dimissione e
cessari per trovare una sistemazione al paziente. Occorre un’assistenza giornaliera di massimo 6 ore. Spesso si avdunque operare un distinguo tra questo tipo di servizi so- valgono dell’aiuto del volontariato che, tra l’altro, reputiaciali e quelli offerti dai Municipi, dal Comune o dalle AUSL mo debba essere potenziato”.
che non conoscono le urgenze dell’ospedale.
Ultimamente, invece, un nuovo problema da gestire per il
“Spesso – spiega la Sig.ra Marinelli – sono le Caposala a se- Servizio Sociale è stato l’afflusso sempre maggiore di imgnalare i casi che hanno bisogno del nostro aiuto. Le Ca- migrati. In questi casi, al problema economico, si è agposala hanno il polso della situazione all’interno dei singo- giunto, infatti, quello della lingua: “Servirebbero – proseli reparti, hanno contatti con i famigliari, conoscono le si- gue la Sig.ra Marinelli – degli Intermediatori Culturali o un
tuazioni private del paziente. Il loro contributo è determi- aiuto in più dai Consolati, che però intervengono solo in
nante per attivare il nostro servizio”.
determinati casi. Cerchiamo in questi momenti di interveStorie di solitudine, di abbandono, di povertà, di difficoltà nire come possiamo: una volta abbiamo chiamato un preeconomiche se non di miseria. Spesso è difficile interveni- te straniero, un’altra, con paziente che parlava il cinese, ci
re, intoppi burocratici, cavilli legali, insufficienza dei posti a siamo rivolti ad un dottore anestesista madre lingua per
disposizione nelle strutture preposte ad ospitare i pazienti farci aiutare. Pensate la difficoltà, per esempio, di un extradimessi dall’ospedale. “Nelle RSA (Residenze Sanitarie As- comunitario clandestino che resta invalido per un incidensistite) – prosegue la Sig.ra Onofri – i tempi di attesa sono te mentre sta lavorando, magari anche in nero!”.
N
Filippo Neri
6 San
informa
Novembre 2005 - n. 9 anno I
Diario di bordo
A via Plinio, il primo Centro Diurno del
DSM per ragazzi dai 15 ai 20 anni
Visite culturali, gite in barca a vela, laboratori d’arte, di musica e un’iniziativa teatrale con la scuola superiore di Prima Valle. Sono solo alcune delle iniziative organizzate dal centro Diurno di Via Plinio 31,
nell’AUSL Roma E, inaugurato ufficialmente il 23 novembre alla presenza di Raffaela Milano, assessore
alle politiche sociali del Comune di Roma, che ha
contribuito alla nascita del progetto. “Siamo molto soddisfatti di tutto questo – asserisce il dottor
Fabio Sordini, responsabile del Centro – la nostra
è l’unica struttura per giovani dai 15 ai 20 anni,
presente su tutto il territorio romano e laziale. Da
anni seguiamo ragazzi con problemi psicologici, psichici, di disagio famigliare e cerchiamo di reinserirli
socialmente e di aiutarli ad acquistare un propria indipendenza. Lavoriamo inoltre con tutte e 30 le
scuole superiori presenti sul territorio della Roma E,
dove incontriamo tutti i ragazzi del triennio. Qui da
noi possono rivolgersi i minori anche in forma privata”. Per superare i pregiudizi sulla salute mentale,
nella scuola superiore di Prima Valle è stato avviato
anche un laboratorio teatrale dove, i ragazzi del
Centro, lavorano e studiano insieme ai ragazzi della
scuola. “Sono 300 – spiega il dottor Sordini – i giovani che ogni anno trattiamo come presidio ambulatoriale. La maggior parte di loro resta con noi in
cura uno o due anni per poi ripartire da solo. Un ragazzo che viene inviato a noi o che arriva da solo,
viene seguito con un progetto personalizzato di
reinserimento. Il lavoro è lungo e difficile ma poi,
quando i risultati arrivano, e vediamo ragazzi che
non uscivano da casa o con seri problemi psicosociali, rialzarsi in piedi, riprendere gli studi, arrivare
all’università e gestire la loro vita in autonomia, allora tutto vale la pena”.
Pillole…di notizie
Ministero della Salute: due opuscoli informativi sull’influenza e l’aviaria
“L’influenza aviaria, istruzioni per l’uso” e “Preveniamo l’influenza”. Questi i titoli dei due
opuscoli realizzati dal CCM (Centro Nazionale
per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) del Ministero della Salute, per fornire informazioni pratiche sull’influenza stagionale in arrivo e sulla temuta influenza aviaria. 360 mila copie distribuite gratis negli
ambulatori di medicina generale
e nelle farmacie, per spiegare ai cittadini: cos’è l’influenza, come si manifesta, come prevenirla e una serie di informazioni
utili sulla vaccinazione.
In occasione della presentazione delle due
miniguide, il Ministero ha riepilogato le
precauzioni adottate per affrontare i pericoli di un’ipotetica pandemia aviaria.
Nel mondo 6 milioni di bambini muoiono di fame
ogni anno
Forse non fa più notizia agli occhi della gente, ma nel mondo, ogni anno, 6 milioni di bambini continuano a morire di
fame. Una cifra impressionante, presentata da Jacques
Diouf, direttore della FAO, nel corso della presentazione
del rapporto 2005 sullo Stato dell’insicurezza alimentare
mondiale. “Per fare in modo che tutti possano accedere a
quello che è un diritto fondamentale dell’umanità - ha
spiegato Jacques Diouf – gli sforzi devono essere raddoppiati e le priorità rimesse a fuoco”. La cattiva nutrizione e
il conseguente abbassamento delle difese immunitarie,
determinano la recrudescenza di infezioni e malattie facilmente guaribili in un regime alimentare normale come il
morbillo e la dissenteria. Secondo il rapporto della FAO,
nei Paesi in Via di Sviluppo sono 815 milioni le persone che
patiscono la fame, 28 milioni in quelli in Via di Transizione
e 9 milioni nei Paesi Sviluppati.
Latte contaminato: le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità
Si chiama ITX (IsopropilThioXantone) ed è un fissante dell’inchiostro utilizzato sulle confezioni di Tetrapak, la sostanza filtrata dai cartoni e trovata in alcuni campioni di latte per la prima infanzia. Incaricato dal Ministero della Salute di indagare sulla tossicità dell’ITX, l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) il 24 novembre ha dichiarato che,
secondo le prime valutazioni, il rischio di effetti genotossici, in seguito ad ingestione di ITX, è assente o trascurabile e che non risultano disponibili informazioni su altri effetti tossici. Per conto della Commissione Europa,
anche l’ESFA (European Food Safety Authority) ha effettuato una valutazione di rischio comunicando che, sulla
base delle prime indagini, la sostanza disciolta nel
latte, ai livelli riscontrati, non rappresenta un rischio
immediato per la salute e non comporta effetti genotossici. Sia l’Istituto Superiore di Sanità che l’EFSA
proseguiranno le loro analisi tossicologiche nei mesi
prossimi. Intanto il Ministero della Salute dal 24 novembre, ha attivato un call center a disposizione dei
cittadini per fornire informazioni sul ritiro delle confezioni di latte liquido per l’infanzia. Il numero verde 1500 è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 17.
La redazione sarà lieta di
accogliere e pubblicare tutte
le nuove iniziative attivate
dalle UOC. Potete scriverci
all’indirizzo mail:
[email protected]
n. 9 anno I - Novembre 2005
San Filippo Neri
informa
7
Numeri utili
Casa di Cura Convenzionata
“Valle Fiorita”
Via Torrevecchia, 156
Tel. 06 35500401
DIREZIONE AZIENDALE
Direzione Generale
Tel. 06 33062830
CUP (Centro Unico Prenotazioni
Ambulatoriali)
Tel. 06 30600940
CUP Regionale
Tel. 800986868
Ufficio Comunicazione
e Relazioni con il Pubblico (URP)
Tel. 06 33062676
E-mail: [email protected]
Direzione Sanitaria
Tel. 06 33062837
Direzione Amministrativa
Tel. 06 33062821
Prenotazioni Visite Intramoenia
Tel. 06 33062960
OSPEDALE “SAN FILIPPO NERI”
Sito Internet
www.sanfilipponeri.roma.it
ALTRI SERVIZI
Centralino
Tel. 06 33061
Donazioni di Sangue
Tel. 06 33062279 / 2583
PRESIDI OSPEDALIERI
Direzione Sanitaria di Presidio
Tel. 06 33062387
Ospedale “San Filippo Neri”
Via G. Martinotti, 20
Tel. 06 33061
Cartelle Cliniche
Tel. 06 33063707
Direzione Amministrativa
di Presidio
Tel. 06 33062572
Presidio “Sant’Andrea”
Via Cassia, 721
Tel. 06 33063609
Certificazioni Sanitarie
Tel. 06 33062974
Assistenza Sociale
Tel. 06 33062208
Servizio Assistenza
Infermieristico-Ostetrica
Tel. 06 33062479
Casa di Cura Convenzionata
“Salus Infirmorum”
Via della Lucchina, 41
Tel. 06 302511
Posto di Polizia
Tel. 06 33062273
Farmacia
Tel. 06 33062682
TOMBA DI NERONE
A
LU
CC
I
Salus
Infirmorum
Pad.
90 BIS
IL
M
AR
AM
TO
RR
EV
EC
CH
IA
Comitato di redazione:
Lorenzo Sommella,
Laura Scaringella, Dario Fratoni.
Progettazione, realizzazione
e composizione:
Medilife S.r.l.
Via G. Antonelli, 41
00197 - Roma,
Tel. 06 80690766
fax 06 80693048
www.medilifesrl.com
www.progettoarchimede.com
IA
PA
RI
O
Direttore Responsabile:
Francesco Prost
Redazione Medilife:
Arianna Ugolini.
V
Editore:
Azienda Complesso Ospedaliero
“San Filippo Neri”
Piazza S. Maria della Pietà, 5
00135 - Roma
V. D. FOR
O ITA L I CO
V
Valle
Fiorita
VIA
CA
LA
DEL C
DEL
M
IA
V
Sant'Andrea
O
NCIA
IA
O DI FRA
AMIN
CORS
IA F L
DI
IN
IA
FL
E
G.R.A. SETTENTR
IONA
L
SA
L
A
L
E
VI A
CA
SS
I
AM
TRION F A
San Filippo
Neri
Iscritto nel Registro dei Periodici
del Tribunale di Roma n. 481/2004
del 7 dicembre 2004
Finito di stampare:
Novembre 2005
c/o Centro Stampa Xerox
via Castagnola snc
Scarica

roma B - Presidio Ospedaliero San Filippo Neri