ANNO XV n.8 Settembre 2013
CULTURE A
CONFRONTO
CALABRIA
ARPACAL
IL MARE SPORCO E’ SOLO
MUCILLAGINE
TROPEA
Il giallo dell’estate tropeana...
dove sono i quadri di Mattia Preti?
LA PIAZZA Mensile indipendente
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La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al massimo
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pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei
quali si intende rispettare, entro i limiti del diritto di critica e di cronaca, la libertà di
giudizio. Il materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito. Per le immagini
tratte da repertori di pubblica consultazione La Piazza è disponibile a riconoscere
eventuali spettanze.
TROPEA
Sarà annullata la Nona edizione del
Tropea blues festival ?
DRAPIA
la campagna di scavi a
Torre Galli
PARGHELIA
Fashion night stupisce
ancora
PARGHELIA
TELE NUDE ritorna
il 21 settembre
TROPEA
Il pianto sul muro
CALABRIA POSITIVA: La Varia di Palmi
Pag. 2 -Settembre 2013
- Attualità -
SARA’ ANNULLATA LA NONA EDIZIONE
DEL TROPEA BLUES FESTIVAL ?
In merito ai recenti articoli apparsi sulla stampa locale, nonché per
chiarire, una volta per tutte, le ultime vicende legate alla prossima
edizione del Tropea Blues festival, il presidente dell'associazione
Tropea Blues, Cristian Saturno, si rivolge alla cittadinanza, ai giovani
appassionati di musica e a tutti coloro i quali, a diverso titolo, hanno
collaborato, in questi nove lunghi e appassionanti anni, alla riuscita del
festival.
Una dichiarazione lunga e pungente, che non risparmia la politica
locale, ma che vuole soprattutto portare alla luce i motivi che
porteranno, quest’anno, alla cancellazione di un evento di primaria
importanza per la cultura e il turismo, sia locali che dell'intera regione.
Il Tropea blues festival, infatti, da otto anni continua a raccogliere
grandi consensi, nonostante le ristrettezze economiche e i pochi aiuti
istituzionali. Questo sarebbe stato il nono anno ma, con grande
rammarico, in queste ore è stata resa nota la decisione, obbligata, di
congelare, almeno per l'anno in corso, il
Tropea Blues Festival.
Il presidente Cristian Saturno, pertanto,
rompe il silenzio e dichiara quanto segue:
<Cari lettori, cittadini di Tropea,
collaboratori, commercianti. Non ho
intenzione di cadere in trappole
politicamente costruite da chi ha circoscritto
la sua vita dalle polemiche. Mi rivolgo a tutti
coloro che in modo attivo in questi ultimi
tempi hanno sempre collaborato alla
realizzazione del nostro importante
Festival. Ebbene si, a malincuore, a nome
dell'associazione Tropea blues devo
dichiarare congelata la IX edizione del
Tropea Blues Festival>.
Tanti, per il presidente Saturno, i motivi che
hanno portato ad una decisione cosi drastica.
<La continua esclusione dai bandi
Regionali> ad esempio, rientra tra i motivi
per cui l'associazione ha deciso di dire basta.
<Ma non per questo - prosegue Saturno - ci
siamo mai arresi. Questa volta, sotto
pressione dell'assessorato alla cultura di
Tropea che, alludendo al fatto della nostra
incapacità organizzativa di partecipare ai bandi regionali, assieme al
presidente del consiglio comunale di Tropea Massimo Pugliese,
nonché socio fondatore dell'associazione, si sono subito messi a lavoro
per allegare la giusta documentazione alla domanda.
Qualcosa, però non è andata bene e dopo poco tempo l'esito negativo da
parte della regione non è tardato ad arrivare. In questo frangente di
tempo - continua il presidente - chiesi ai nostri amministratori di fare un
maggiore sforzo nei confronti del “Blues” visti gli ennesimi risultati
non raggiunti con la regione Calabria.
“Non siete i figli della gallina bianca” e “tu con questo Blues ti senti un
messia” sono state le poco delicate risposte e considerazioni che
abbiamo ricevuto in risposta alle nostre proposte. Il tentativo, purtroppo
vano, di sensibilizzare l’amministrazione verso il nostro evento, che
rischiava di scomparire, non è valso a nulla... Se i signori
amministratori fossero stati più attenti e meno approssimativi,
avrebbero potuto puntare a tre eventi di notevole importanza già
esistenti: i 3 da cruci festa tradizionale tropeana, come apertura di
stagione, a metà strada il festival “Culture a confronto” e, per chiudere, il
“Tropea blues festival”. Nel mese di giugno e luglio assieme ai soci
Massimo Pugliese, Eugenio Licandro, Fabio La Torre, l’Associazione
Tropea Blues in collaborazione con alcuni locali di piazza Vittorio
Veneto aveva dato il via ad un iniziativa chiamata “Aspettando Tropea
Blues” che si è rivelata un successo intrattenendo i molti turisti già
presenti sulla costa.
Un’iniziativa stroncata poco dopo, dal momento in cui avevamo tentato
di prolungare la durata dei concerti fino alle una, anziché fino alla
mezzanotte. Eppure, le serate organizzate dai due famosi assessori
terminavano alle 2 di notte.
Questa è stata la prova del fatto che, purtroppo, si tratti di una questione
di “pennacchio”. A ciò aggiungo anche un increscioso episodio che ha
riguardato la scorsa edizione del festival. Una serata di concerti
rimandati a causa di un acquazzone estivo che dovevano essere
La
recuperati a fine rassegna e che, per volere di un’amministrazione
dalle vedute decisamente ristrette, non si è potuto tenere. Non è stato un
bel vedere quando, a concerti quasi iniziati, i turisti hanno assistito
all’arrivo degli agenti della polizia municipale i quali, quasi avessero a
che fare con delinquenti, hanno impedito lo svolgersi della serata.
Un dispetto all’associazione, all’esercizio commerciale adiacente alla
piazza in cui doveva tenersi il concerto oppure, più semplicemente, uno
sgarbo voluto e portato avanti nei confronti del presidente del consiglio
comunale Massimo Pugliese? Ma, purtroppo, i brutti ricordi
dell’amministrazione Vallone non finiscono qui. Nel lontano 2005,
con l’attuale primo cittadino a ricoprire la carica di vice sindaco,
fummo costretti a pagare il suolo pubblico.
A conti fatti, solo un personaggio politico ha creduto in questo evento.
L’allora presidente della provincia Ottavio Gaetano Bruni è stato
l’unico a sostenere il Tropea blues, che, grazie anche al suo supporto,
ha raggiunto in breve tempo successo oltre oceano. Lo stesso Gaetano
Bruni, in tempi non sospetti, aveva chiesto di creare un accordo di
programma con il comune. Purtroppo, il comune non ha mai accettato
tali condizioni>.
La dura requisitoria del presidente Saturno
non risparmia l’assessore alla cultura Lucio
Ruffa:<Chi è questo Lucio Ruffa poi, per
giudicare l'operato di 8 splendidi anni del
festival Tropea blues? Può vantare lui, a suo
merito, qualche cosa che vagamente può
equiparare il Tropea Blues Festival? Non ha
mai assistito ai sacrifici fatti dagli
organizzatori, che hanno lavorato sempre in
assoluto silenzio, senza mai mostrare
quanto veramente sia faticoso e
impegnativo assicurare una buona riuscita
di una manifestazione di tale portata>.
All’invettiva contro l’assessore alla cultura
si aggiunge anche Massimo Pugliese, il
quale aggiunge: <La fretta e il veleno che hai
profuso nell’amministrazione e nel paese
non inquineranno anche lo spirito
dell’associazione Tropea blues né, quanto
meno, lo spirito dei giovani e delle nuove
idee in fermento>. Una delle più grandi
delusioni di questa edizione mancata del
festival è la partnership che si era creata tra
l'associazione Tropea Blues e l'ambasciata
italiana a New York, nata grazie all'impegno della scuola per stranieri
“Studio Italiano”, rappresentata da Nicola Giuditta, che ha mantenuto
ottimi rapporti con Joe Merante, operatore all’interno dell'ambasciata.
Tale collaborazione avrebbe permesso di avere in questa nona
edizione artisti internazionali (tra queste Mary Mc Bride, nostra ospite
lo scorso anno) e, anche quest'anno, la presenza di artisti di fama
internazionale. <Un vero peccato – conclude Saturno – per la nostra
associazione, ma soprattutto per la nostra città e la nostra terra>.
L’associazione Tropea Blues, pertanto, dopo aver assistito a tali
episodi, ha deciso di rendere pubblica la propria opinione e visione dei
fatti. <Avvertiremo tutte le testate giornalistiche – continua ancora il
presidente Cristian Saturno tutte le agenzie di viaggi, tutte le riviste
turistiche che da anni menzionano il nostro festival come fiore
all'occhiello dell'intera regione, tutti coloro i quali hanno investito su
questo evento, per metterli a conoscenza della situazione e delle
condizioni in cui l'associazione ha lavorato, purtroppo senza il
supporto di chi avrebbe invece dovuto appoggiarci senza se e senza
ma.
Come associazione – sottolinea Saturno – abbiamo intenzione di
organizzare una serata evento prevista per il prossimo 15 settembre, in
un’area da stabilire, ma che non faccia parte del suolo pubblico
comunale. In tale serata la popolazione, gli appassionati, i
commercianti, gli amici del blues, saranno invitati.
Per conto dell’Associazione Tropea Blues
IlPresidente Cristian Saturno (comunicato stampa)
N.B. Questa è la situazione al momento di andare in stampa. Il
dibattito continua, c’è un impegno dei commercianti per sostenere
questa edizione del Tropea blues ed una presa di posizione della
deputata grillina Dalila Nesci (che purtroppo anche questa volta non
ha fatto pervenire a tutte le testate). Le persone chiamate in causa
hanno diritto di replica, sulle pagine di questo giornale.
Ci auguriamo che la manifestazione si faccia e che venga trovata una
soluzione per incoraggiare gli organizzatori e per arricchire la città.
La
- Week end -
Pag. 15 Settembre2013
UN COMUNE ALLA VOLTA...ZUNGRI
L’INSEDIAMENTO RUPESTRE DEGLI
“SBARIATI” DEL XII-XIV secolo
A cura di Saverio Ciccarelli
A partire dal XII secolo si determinò in Calabria una significativa immigrazione di
gruppi etnici dall’Oriente (in larga misura religiosi)ed un arretramento degli
insediamenti abitativi verso l’interno anche in rapporto alle incursioni arabe lungo
le coste. Le aree interne garantivano quindi maggiore sicurezza e in Calabria si
svilupparono insediamenti umani organizzati in grotte che testimoniano un
particolare modello di vita sociale che ebbe come protagonisti i monaci Basiliani.
Queste testimonianze trovano la più alta espressione a Zungri con l’insediamento
rupestre degli “Sbariati”, sia per la vasta area sulla quale si sviluppa, circa 3000 mq,
sia perché risulta documentata una frequantazione del sito fino al XIV secolo,
avendo integrato in molti casi le strutture ipogee (case-grotte scavate nella roccia),
con manufatti epigei (strutture fuori terra) che contribuiscono ad arricchire sul
piano storiografico ed urbanistico architettonico, l’insediamento rupestre di
Zungri. Il villaggio rupestre di Zungri datato dagli studiosi fra il XII-XIV secolo è
costituito da circa cento case-grotta scavate nella roccia con ambienti
monocellulari e bicellulari, alcuni anche a più piani.Il complesso rupestre si
articola su un costone esposto a sud-est lungo uno dei versanti del fosso
“Malopera”. Chiaramente leggibile è l’impianto urbano dell’insediamento e la
rete viaria che serve il sistema abitativo, articolandosi in percorsi e scalinate
ricavate nella roccia, che da monte a valle conducono alle varie cellule abitative
ipogee. La forma delle strutture a grotta è varia, si passa da quella circolare alla
forma quadrata o rettangolare, alcune presentano una copertura con volta o a
cupola con un foro centrale per l’aereazione, altre invece, presentano finestre di
forma circolare.,semicircolare o rettangolare che si affacciano sul sistema viario a
scalinata, che scavato nella roccia, inviluppa ed articola l’insediamento. L’interno
della case -grotta è caratterizzato dalla presenza di numerose nicchie alle pareti,
adibite a diversi usi e dalla presenza di incassi per la sistemazione di letti e mensole.
Il complesso insediativo, di grande interesse scientifico, è ubicato ai margini
dell’attuale centro abitato di Zungri, a pochi passi dal centro quasi a voler
testimonia una continuità ed un legame con le origini del ridente paese che oggi
vediamo. La visita a questa singolare forma di antico insediamento umano è una
tappa obbligata e stimolante per il visitatore attento, curioso di capire come
popolazioni così lontane nel tempo hanno vissuto ed organizzato il loro habitat.
All’ingresso delle grotte è da visitare altresì il Museo della civiltà
contadina.(Per info: [email protected])
Pag. 14 -Settembre 2013
- Calabria positiva-
La
CALABRIA POSITIVA LA VARIA DI PALMI
A cura di Saverio Ciccarelli
Nell’ultima Domenica di agosto si svolge a Palmi la festa della
Varia, una manifestazione religiosa che il popolo palmese dedica
alla Madonna della Sacra lettera. L’evento, che anima la città fin dal
giorno della festa di San Rocca (16 agosto), culmina con il traino, per
tutto il corso Garibaldi di un
enorme e pesante carro privo di
ruote, sul quale, all’altezza di 16
metri, viene trasportata una
bambina (animella), a
rappresentare l’assunzione in cielo
della Vergine Maria, insieme ad
altri figuranti quali il Padreterno,
gli Apostoli, gli Angeli. La
devozione alla Madonna della
Sacra lettera trae origine da un atto
di ringraziamento voluto dal senato
di Messina verso la città di Palmi,
dove tanti messinesi si erano
rifugiati per sfuggire al flagello
della pestilenza scoppiata nel 1575
e che nel tempo aveva causato la
morte di decine di migliaia di
concittadini. A riconoscenza del
fatto, il senato peloritano donò ai
palmesi uno dei capelli della
Madonna (Sacro capello) che la
madre di Cristo , in segno di
gratitudine, aveva consegnato nel
42 d.C. Con una lettera (Sacra
lettera) a una delegazione di
messinesi che si era recata a
Gerusalemme per manifestarle la
devozione dell’intera città. Il
reliquiario con il sacro capello della
Madonna venne portato a Palmi nel gennaio 1852 dal palmese Giuseppe Tigano su
un vascello seguito da un corteo di barche che si erano recate a Messina per ricevere il
sacro dono, Consegnato alle autorità ecclesiali, il sacro capello dette inizio al rito
della Madonna della Sacra lettera, che venne rappresentata col Bambino Gesù in una
effige nera all’interno di un’ampia “manta” argentea per essere celebrata, nel segno
dell’Assunzione in cielo, nell’ultima domenica di agosto (quest’anno la Varia si è
tenuta il 25 agosto). A perfezionare l’antica struttura in
ferro trasportata a spalla, il palmese Giuseppe
Militano costruì nel 1900 un’ingegnosa Varia in
legno massiccio (cippu) munito di pattini d’acciaio e travi longitudinali e trasversali, sormontato da
una costruzione conica in ferro avvolta da un’ampia copertura in carta bianco-celeste modellata,
sulla quale appoggiano i vari figuranti. Lo spostamento senza interruzione di questo carro che pesa
20 tonnellate avviene per l’azione combinata di sollevamento da parte dei 200 “mbuttaturi” e di
trazione con corde lunghe 200 metri tirate dal popolo festante. Gli “mbuttaturi” sono i vigorosi
giovani che sollevano e spingono il carro della Varia; vestono una divisa bianca con fascia rossa alla
vita. Si distinguono per l’appartenenza alle corporazioni degli artigiani, bovari, carrettieri, contadini
e marinai.(Nelle foto, una copertina de La Domenica del Corriere del 1938 dedicata alla Varia , la
descrizione delle divise dei “mbuttaturi” ed una cartina geografica che indica la strada per
arrivare a Palmi e gli alberghi che possono ospitare i visitatori)
Cerca sul tuo motore di ricerca tutti i numeridel nostro mensile. Vi teniamo compagnia
dal 1994, migliaia di pagine , centinaia di persone e personaggi, migliaia di fatti ed
eventi descritti e registrati per voi. Grazie a questo lavoro ininterrotto e puntiglioso,la
città è cresciuta. Scoprirai chi ha lavorato e chi ha fatto solo chiacchiere, capirai
perché la nostra città per alcuni aspetti non cresce. E troverai, purtroppo, alcuni
problemi ed alcune persone sempre uguali. Abbiamo parlato di giovani, donne,
bambini, anziani, mafia, chiesa, lavoro, disoccupazione, scuola, associazionismo,
arte, letteratura, sport, pittura, danza, viabilità, droga, della storia di Tropea, della
Calabria buona e di quella meno buona. Leggi, leggi per capire di più e per non
ripetere gli errori di sempre. Un cittadino informato e critico conta di più ed è più utile
per la nostra comunità.Non perdere questa occasione. In particolare, se hai poco più
di vent’anni e vuoi capire cos’è tropea ed i tropeani, informati e leggi la tua storia.
La
- Attualità -
Il giallo dei quadri di
Mattia Preti al Museo
diocesano di Tropea
di Giuseppe Marucci
Il 28 luglio scorso, a
Tropea, presso l'Antico
sedile, Vittorio Sgarbi ha
concluso una bella serata
culturale, dal titolo:
inaugurazione della mostra
“Omaggio a Mattia Preti”.
Presenti, oltre al sindaco
G a e t a n o Va l l o n e e
all'assessore regionale alla
cultura Mario Caligiuri, gli
scrittori Carmine Abate,
Mimmo Gangemi e per il
Tropea Festival Gilberto
Floriani e Maria Faragò.
La venuta del brillante
critico d'arte era dunque connessa all'arrivo, nel museo diocesano, di un
certo numero di dipinti di Mattia Preti, provenienti da Taverna (CZ) ,
città natale dell'artista calabrese.
L'uscita di un volume catalogo presso i tipi di Rubbettino, su Mattia
Preti, curato da Vittorio Sgarbi, ha rafforzato le attese e convogliato
all'evento un largo pubblico.
Il volume costituisce la cernita delle opere del Preti, certamente
attribuibili, essendoci in circolazione un numero elevato di opere di
incerta paternità. Le opere riportate consentono dunque di tracciare un
profilo certo, artistico-critico, del pittore calabrese.
Mattia Preti è stato un Caravaggio senza gli eccessi del Caravaggio!!.
Questo in sintesi il giudizio critico di Sgarbi. Per questo ha dato un
contributo molto grande e decisivo alla conoscenza del Caravaggio, sia
nella sua epoca, in un momento di offuscamento del grande artista
Michelangelo Merisi, riportando in Italia grandi artisti da tutta Europa,
sia indirettamente alla fine dell '800, in occasione dell'anniversario della
morte del Preti, quando Caravaggio era di nuovo pienamente
dimenticato. Il Caravaggio privato dell'ordine di cavaliere di Malta,
morto in circostanze ancora misteriose, una vita di eccessi. Il Preti che
invece si ritrae orgogliosamente con pennello di pittore e spada da
cavaliere gerosolimitano.; “modestamente eterosessuale”, a detta di
Sgarbi; benefattore della sua città di origine, Taverna.
Fortuna ha voluto, per Preti e per Caravaggio, che siano stati celebrati
in modo invertito, l'anniversario della morte prima e quello della nascita
dopo, di Mattia Preti.Per cui le celebrazione della nascita hanno determinato il
rilancio del Caravaggio, dopo secoli di oblio. E adesso la celebrazione del '400
anniversario della nascita, per una riflessione approfondita su Mattia Preti, sulla
magnificenza e il carattere olistico della sua pittura.Un quadretto perfetto,
delineato da Vittorio Sgarbi, insieme alle lodi per “la Calabria terra di cultura e di
arte, che hanno rischiarato tutto il nord fino alle brume germaniche”.
Un solo neo: le opere di Mattia Preti, a Tropea, nel Museo Diocesano, non
sono arrivate all'appuntamento clou del turismo estivo, come invece recita il
depliant del Museo diocesano stampato in occasione dell'estate tropeana.
Rimane in esposizione solo un'opera prestata già da tempo da un privato.
L'assessore alla cultura Lucio Ruffa assicura che si è trattato di un ritardo
connesso ad un intoppo sull'Assicurazione dei quadri e che in Settembre il
problema sarà risolto. Forse è stato un modo machiavellico per attrarre i turisti in
una stagione prolungata?Sicuramente al Museo diocesano la notizia non
sarà stata presa bene e chissà se lo stesso Museo può aver risentito di tale
mancata esposizione. In
ogni caso non risulta che
siano stati fatti passi concreti
per far arrivare i quadri di
Mattia Preti da Taverna o da
Venaria reale.
Insomma il giallo dell'estate
tropeana è ancora irrisolto e
l'autunno si preannuncia caldo.
Pag. 3 -Settembre 2013
PARTIRE O RESTARE?
NON E’ QUESTO IL
PROBLEMA
di Saverio Ciccarelli
Fino a qualche giorno fa circolavano, come nella
migliore tradizione, voci di dimissioni del Sindaco di
Tropea Gaetano Vallone; che però non provengono da lui.
La cosa certamente non ci sconvolge per due motivi:
primo perché nella sua carriera politica l’attuale Sindaco
ha più volte minacciato le dimissioni e qualche volta le ha
anche date veramente, ma il paese è sopravvissuto; quindi
questo fa parte della sua personalità; secondo perché gli
attuali amministratori potrebbero benissimo farsi da parte
e lasciare spazio ad altre forze, che ci auguriamo siano più
produttive: anche in questo caso il paese sopravviverà.
Considerato che, questa consiliatura, come si
prevedeva, è nata male (uno, due, tre voti di scarto fra le
due liste in competizione), ma sta finendo peggio, non
sappiamo se sia peggiore il male di avere un
commissariamento, oppure un’amministrazione in carica
che, da quando è nata, almeno per alcuni suoi componenti,
sembra di essere in una guerra continua con gran parte
della città e non ha prodotto finora nulla di rilevante, se non
una “vicenda porto” ancora non conclusa. Dopo una serie
di discussioni e polemiche sui giornali, nell’ultimo
consiglio comunale l’assessore Lucio Ruffa, del quale
aveva chiesto le dimissioni il coordinatore cittadino del
Pdl Giovanni Macrì in quanto non appartenente al gruppo
del Pdl, ma al M5S, si è dimesso da capogruppo, lasciando
il posto all’assessore Mario Sammartino. Francesco
Arena e Roberto Scalfari hanno dato vita al gruppo
autonomo “Aria nuova per Tropea”. La maggioranza,
dopo le tempeste dei giorni scorsi, lascia trasparire
serenità, anche se per noi il problema principale non è se
Vallone o questa amministrazione comunale, andranno a
casa (anche se ce lo auguriamo, per il futuro della nostra
comunità e per un “salutare” ricambio generazionale), ma
quello di dare una linea seria e programmatica di sviluppo
alla città.
Per cui, non vogliamo perderci dietro le basse diatribe
di paese , visto il nulla prodotto da tutti. Per noi, gli attuali
amministratori comunali possono anche rimanere, a patto
che diano prova delle loro capacità e, finora, dagli
assessori molto poco abbiamo visto, se non innumerevoli
passerelle e sproloqui sui giornali, su facebook e sui
blog.Basta vedere cosa è successo con il Tropea blues
festival, in cui l’assessore al turismo Massimo L’Andolina
non sapendo cosa rispondere ha tirato in ballo la regione
Calabria, ma non ha saputo dire cosa faranno lui e la sua
Giunta per dare continuità alle manifestazioni di maggior
rilievo, considerato che, oltre al Tropea blues, anche il
Tropea film festival è finito in soffitta.Al dibattito sii
aggiunge la deputata grillina Dalila Nesci che dice :”Chi
può, deve”, esponendo il suo pensiero sugli eventi
culturali nella nostra provincia, ma senza proporre alcuna
soluzione.
Cari amministratori, cercate di darvi da fare, senza
scaricarvi di responsabilità, ma con coerenza e
competenza, cercate di trovare soluzioni.La colpa se
alcune cose non si fanno, non è né della regione Calabria,
né della Provincia, né di chi “rema contro” o ...addirittura
di chi ...gufa., Ma forse è solo dovuta al vostro scarso
impegno ed alla vostra poca “fantasia” nel
governare.Rimanete pure al vostro posto, ma, per amor
del Cielo, risolveteci il problema degli ascensori, delle
acque bianche e nere, dell’Isola, della Pro loco, delle
manifestazioni, del porto, delle scuole, della rupe, della
potabilità dell’acqua, dell’arredo urbano, della pulizia e
decoro delle strade, ecc... ecc... Altrimenti, prendete le
valigie... non vi rimpiangeremo!
Pag. 4 Settembre2013
- Attualità -
La
IL PIANTO... SUL MURO
Non vogliamo apparire blasfemi, perché il vero Muro del pianto ha un profondo significato religioso per gli Ebrei, ma questa
volta, questa zona del nostro “lungomare” ci fa proprio piangere. Prima i lavori di recupero e rinforzo della rupe che non
hanno tenuto e per i quali abbiamo speso soldi pubblici (l’ultimo crollo è di un momento prima di andare in stampa)poi la
realizzazione di quel muro per evitare che ulteriori crolli creassero danni, ora è stato fatto un muro di abbellimento, riempito di
terra che, alle prime deboli piogge, è miseramente crollato per un lungo tratto a causa del riempimento di questa aiuola. Ci
auguriamo che il Comune attribuisca a chi di dovere le responsabilità e che la zona venga ripristinata seriamente al più presto.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il PD di Tropea “Auspico che l'Amministrazione Comunale voglia sollecitamente
offrire opportuni chiarimenti sul crollo che ha interessato il muro posto nel lungomare di
Tropea. E' impensabile che alla prima pioggia un'opera edilizia funzionale a prevenire
incidenti, realizzata in un punto notoriamente critico, finisca per essere un'insidia
pericolosissima. E' per mera fortuna che non si sia verificato alcunché di grave
all'incolumità pubblica. Mi aspetto che in tempi rapidissimi il Sindaco voglia porgere le
sue scuse ai cittadini e agli ospiti di Tropea, attivandosi per individuare le responsabilità,
commissive ed omissive, di un accadimento increscioso, esemplificativo della peggiore
amministrazione pubblica. In assenza di risposte soddisfacenti, sarà necessario chiedere
l'intervento della Magistratura al fine di non lasciare impunite condotte, anche di
omesso controllo sulla bontà esecutiva dell'opera, che potrebbero integrare fattispecie di
reato.”
Il 24 agosto scorso il prof. Antonio De Luca ha
curato e realizzato una mostra di sue fotografie, nel
portico della cattedrale, dal titolo “territorio e
società - Tropea & casalila storia civile di un popolo.
Purtroppo non possiamo documentare non avendo
avuto notizia della realizzazione della mostra.
LA CHIESA DEL
PURGATORIO ANCORA
SOTTO SEQUESTRO
Risale a domenica sette luglio
la morte del cittadino polacco
trovato morto dentro la
sacrestia della centralissima
Chiesa del Purgatorio, da allora
l’immobile è sottoposto a sequestro, su disposizione
dell’autorità giudiziaria, che vuole vedere meglio sulla
vicenda. Dai primi accertamenti sembra si sia trattato di un
ladro che, fattosi chiudere dentro la chiesa durante la notte,
all’alba si è svegliato ed ha iniziato a rovistare nella sacrestia.
Per vederci meglio nel buio della notte, ha acceso una candela,
mandando a fuoco mobili e suppellettili della sacrestia. Il fumo
ha raggiunto l’uomo che si era chiuso dentro un armadio ed è
stato trovato per terra senza vita dai Vigili del fuoco chiamati
dai residenti.
IL GRUPPO DI MINORANZA
“Il muro della vergogna” firmato Gaetano Vallone è crollato; è franato
simboleggiando la fragilità dell'azione amministrativa della maggioranza che
governa Tropea. Ai cittadini rimangono le rovine e un inverno che appare buio e
preoccupante.
Il Sindaco ha ammesso che le sue poche energie sono state dedicate a restituire il Porto
di Tropea ai soliti imprenditori. Ora che ha terminato il suo programma
amministrativo, aiuti Tropea a non affondare nel fango in cui l'ha costretta: si dimetta.
Il Sindaco ha voluto la restaurazione: ha bloccato importanti progetti che avrebbero
potuto cambiare il volto della città solo perché la sua saccenteria non sopportava che
fossero stati ideati da altri. Infrastrutture quale il parcheggio multipiano in località
Contura (con aree verde e parco commerciale), o il progetto di realizzazione di nuove
scuole hanno lasciato spazio al nulla più assoluto. Così sono venute meno possibilità
lavorative per i tropeani e di sviluppo per la città.
I lavori per la realizzazione dell'ascensore sono fermi da tempo immemore.
In tre anni di governo Vallone non è stata realizzata una sola infrastruttura. Non un
parco giochi per i più piccoli, non un albero piantato per assicurare un po' di fresco a
qualche anziano.
Il lungomare si presenta disastrato (non solo nelle parti colpito dalle mareggiate),
pieno di erbacce, con marciapiedi dissestati, senza alcuna cura del verde. L'unico
ornamento che quest'amministrazione è riuscita a realizzare è una ringhiera
composta da transenne della polizia municipale che fa vergognare chiunque passeggi
in zona Convento. Fenomeni di abusivismo e occupazione di demanio pubblico sono
divenuti una regola.
Quest'anno neanche il consueto rifacimento della segnaletica stradale è stato
compiuto, perché la trascuratezza dell'amministrazione Vallone non ha pari.
Assistiamo alla peggiore incapacità: anche solo la sostituzione di una tubatura nel più
bel affaccio di Tropea è qualcosa che assume i contorni dell'impresa e non si riesce a
risolvere.
Non sappiamo se l'acqua a Tropea è potabile. Il capogruppo sfida i cittadini ma si
guarda bene di pubblicare i risultati delle analisi del mese di luglio.
Non sappiamo perché è stato indetto un concorso per la selezione di Vigili urbani e
non si debbano conoscere i risultati. Spreco di denaro pubblico e inefficienza totale.
Il sistema di raccolta rifiuti nel centro storico ha paralizzato il lavoro di ristoranti e
rende nauseante il permanere nei pressi delle zone di raccolta. Da oltre un anno non
avviene il lavaggio dei cassonetti di raccolta dell'immondizia, il che rende
impossibile anche il transito laddove insistono i cassonetti.
Il Sindaco ha fallito nell'affidare i locali dell'Antico Sedile alla Pro Loco: questa ha
chiuso i battenti, lasciando i turisti senza alcun servizio.
Ha imposto agli albergatori una tassa di soggiorno promettendo che vi sarebbero stati
nuovi servizi per il turismo ed è riuscito a far sparire i turisti da Tropea. Quelli che
ancora sono innamorati delle bellezze naturalistiche della nostra città, si chiedono
come sia possibile che nel centro storico di una località turistica non sia possibile
sorbire un cocktail ascoltando della musica. A tacer del fatto che a differenza di
qualsiasi località turistica non esiste un programma di manifestazioni estive.
Quel muro venuto via alla prima pioggia estiva è lo specchio dell'amministrazione
che governa Tropea. Il nulla che scivola via, che lascia detriti e fango che i cittadini
tropeani saranno costretti a ripulire con le loro fatiche. Un muro della vergogna
(dimissioni subito!).
Adolfo Repice-Capogruppo Passione Tropea
La maggioranza non ci ha inviato alcuna replica a tali note
stampa. Rimaniamo comunque a disposizione per la
pubblicazione di un’eventuale replica della stessa maggioranza.
La
- Attualità -
Pag. 13 -Settembre 2013
PASQUALE LO MORO
Ha esposto le sue opere per dieci giorni nella Chiesa di S. Giuseppe,
in una mostra dal titolo “Il sacro nell’arte”, Pasquale Lo Moro,
originario di Zungri, che vive e lavora a Monza. Opere realizzate in
legno, bronzo, sculture lineari e composte con soggetto religioso.
Dagli inizi degli anni Novanta, l’artista riceve e svolge numerose e
significative commissioni per l’arredo sacro. L’artista si occupa
così del leggio, del fonte battesimale, del calice, delle vetrate, tutto
ciò che serve a custodire ed esaltare il sacro. E così la critica si
esprime rilevando come “Protagonisti delle ultime opere di
Pasquale Lo Moro sono lo spazio e la luce. La materia vive con lo
spazio che la abita ed entra in dialogo con la luce”(Suor Maria
Gloria Riva). L’artista “invita i visitatori -credenti e non
credenti- a sollevare lo sguardo verso il cielo ed a rivolgere un
pensiero alla dimensione del sacro e del trascendente. Per sua
intima vocazione,infatti, Lo Moro da sempre ha posto le sue
ricerche e la sua sensibilità plastica prevalentemente al
servizio di un’arte a vocazione liturgica, vocazione per la
quale sa trovare forme assolutamente antiretoriche e di
moderna spiritualità”(G. Severo). Lo Moro ha esposto a
Monza Milano, Brera, San Protaso, Sal Lorenzo, Monte stella,
Vimercate, Isera (Tn), Modena, San Pitero in Vaticano
(Roma), Bologna, Brunate, Lainate, ed in diverse altre località
del nord Italia.
FONTANE TROPEANE...
In assenza di
fontane che
abbelliscano la
città, per fortuna ,
da decine d’anni, ci
pensa l’impianto di
scarico delle acque
bianche a rendere
più decorosa la
città, durante le
piogge, con giochi
d’acqua nella zona
del lungomare.
Qualcuno ha voluto fare lo
spiritoso aggiungendo questo
cartello al segnale di divieto di
sosta a S. Domenica.
Anche quest’anno in Piazza duomo
si è tenuto il secondo Torneo di
Bridge a coppie. Una iniziativa
organizzata Dalla Figb, Asd
Bridge Circolo di Catanzaro, Coni,
c o n i l p a t ro c i n i o
dell’Amministrazione comunale di
Tropea e di alcuni sponsors
Terza edizione del Festival degli artisti di strada a Brattirò, organizzato
dall’associazione culturale Le tarme, in collaborazione con la Pro loco e
con il patrocinio del Comune di Drapia.
Pag. 12- Settembre 2013
Parghelia - - -Archeologia
La
MARCO PACCIARELLI ILLUSTRA LA CAMPAGNA DI SCAVI A TORRE GALLI
E’ una bella notizia. Si è
conclusa a fine luglio la
campagna di scavi dell’antico
abitato di Torre Galli. Già
l’archeologo trentino Paolo
Orsi nel 1922/1923, iniziò gli
scavi portando alla luce circa
trecento tombe dell’età del
Ferro (corrispondente al
periodo fra l’Undicesimo ed il
Quinto secolo avanti Cristo).
Ora il prof. Marco Pacciarelli
docente dell’Università di
Napoli ed alcuni suoi allievi,
grazie ad un progetto
finanziato dal Ministero
dell’Università, hanno
e ff e t t u a t o u n a n u o v a
campagna di scavi riguardante però la parte urbanizzata, la città.
All’incontro, voluto dallo stesso docente con la collaborazione
della Pro Loco di Drapia ed il coinvolgimento dell’Associazione
Paolo Orsi , nata a Tropea nel 1974, hanno partecipato altresì il
Sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, che ha auspicato che questi
scavi consentano di realizzare un qualcosa di importante da offrire
al turista, ed alcuni tecnici, Carlo Alberto De Monte, Sergino De
Vincentis e Ilaria Matarese che hanno effettuato rilievi sui terreni
interessati dallo scavo. Per l’Associazione Paolo Orsi è intervenuto
uno dei soci, Cicco Rombolà, che ha suggerito, in attesa della
realizzazione del museo archeologico che dovrebbe farsi nei locali
della ex scuola a S.
Angelo, di
realizzare una
m o s t r a
permanente. Ma gli
interventi senza
dubbio più
interessanti sono
stati quelli dei
ricercatori e dello
stesso professor
Pacciarelli che
hanno relazionato
sugli scavi.E così
abbiamo appreso che, il
nome Italia è nato in
queste zone e che Itali si
chiamavo gli abitanti
delle nostre parti; nelle
280 tombe, sono stati
ritrovati circa duemila
reperti che hanno
rivelato l’esitenza di una
comunità che era ricca e fiorente nel periodo del Ferro
(800/900 anni prima di Cristo) per i traffici con il
Mediterraneo. Venti ettari di superficie da scavare avranno
ancora molto da rivelare.Il progetto che, per ora ha visto la
sospensione degli scavi a Torre Galli, prevede ancora lavori a
Punta di Zambrone e Nocera Terinese.
DOPO I RITROVAMENTI DEL 1994 CONTINUANO GLI SCAVI NEL CORTILE
DELL’EX SEMINARIO
La
- Attualità -
DAL 24 AL 29 SETTEMBRE LA SECONDA
EDIZIONE DEL PREMIO TROPEA
Anticipazioni di rilievo sul
programma definitivo dell’evento,
la cui seconda edizione è prevista
dal 24 al 29 settembre prossimi. I
primi ospiti confermati sono Marc
Augè, Salvatore Settis, Giordano
Bruno Guerri, Marcello Veneziani
e Stefano D’Orazio. Faranno parte
del ricco programma (circa 70
appuntamenti), che animerà in
maniera trasversale le ricche
giornate del festival fino al suo apice, ovvero la finalissima
della Settima Edizione Premio Nazionale Letterario Tropea, i
cui tre autori finalisti sono Edoardo Albinati , Benedetta
Palmieri e Vito Teti. I nomi autorevoli di Augè e Settis
compaiono nella sezione Parabolè Narrazioni In Corso,
(direttore artistico Maria Faragò), con tutto il loro prestigio:
Augè (l'autore dei “non luoghi”), è uno dei più celebri
antropologi del mondo, i cui metodi “illuministi” hanno
sempre fatto categoria a sé, Settis, eminentissimo archeologo
e storico dell’arte, fa parte di quella lunga lista di calabresi che
si sono costruiti onore e rispettabilità inattaccabili, operando
altrove ma restando sempre con il cuore in Calabria. Di pregio
anche le referenze di Guerri e Veneziani, compresi nella
sezione Una Regione Per Leggere (direttore artistico
Gilberto Floriani). Il primo è uno scrittore e storico
dall’approccio non ortodosso, il secondo invece è un
giornalista dalla penna acuminata, attualmente editorialista
de “Il Giornale”, dopo una brillante carriera svolta in diverse
testate. D’Orazio invece è parte della sezione “Premio
Tropea” (direttore artistico Pasqualino Pandullo), ed è un
musicista che ha legato una parte fondamentale del suo
percorso al nome storico dei Pooh, gruppo che può
annoverare fans di ben tre generazioni. Dopo il prologo del
28 luglio, insieme alle presenze di Floriani (che è anche
direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, soggetto
capofila del progetto) e Faragò, con gli interventi degli
scrittori Carmine Abate e Mimmo Gangemi, recenti vincitori
del Premio Tropea. A fare gli onori di casa
l’Amministrazione comunale di Tropea e l’Assessore alla
Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri, cui deve
essere riconosciuta la paternità del cartellone unico Calabria,
Terra di Festival di cui il TropeaFestival Leggere& Scrivere
fa parte. (Tratto da www.premiotropea.org)
ANCHE QUEST’ANNO
SARA’ FESTEGGIATA L’ 8
E 9 SETTEMBRE LA
MADONNA DI ROMANIA,
PATRONA DELLA CITTA’
DI TROPEA E DELLA
DIOCESI DI MILETONICOTERA-TROPEA
(Al momento di andare in stampa , non
abbiamo notizie sul programma di
festeggiamenti civili e religiosi)
Sono ripresi gli scavi nel cortile dell’ex Seminario, dove, nel 1994, a seguito degli scavi effettuati davanti alla Cattedrale
nel 1980, sono stati ritrovati strati di epoche diverse dal ‘700 fino al IV sec a.C. e ceramiche del XIII secolo, monete, reperti
Bizantini ed un tratto di muro di epoca Normanna, oltre a tombe paleocristiane su mura greche del IV sec. A.C.. I lavori
sono ripresi per sistemare l’area e metterla in sicurezza, così da poter fare parte integrante del museo Diocesano e della
sezione archeologica che, quanto prima, dovrebbe essere aperta al pubblico,in cui saranno esposti reperti trovati sul nostro
territorio (Annunziata, zona Tondo e Torre Galli) e provenienti dal Museo di Reggio Calabria e dai depositi della città.
(Nella foto il disegno che pubblicammo nel novembre 1994, all’epoca del ritrovamento)
A Tropea si è inoltre tenuta: Miss Italianissima il 13 agosto, la notte
delle Tarantelle con il gruppo Ismia il 15 agosto, la processione di
barche in onore della Madonna dell’Isola, Miss Italia il 17 agosto,
un concerto degli Anni sessanta il 18 agosto e , organizzato
dall’assessorato alla cultura del Comune di Tropea, celebri arie e
canzoni napoletane cantate dalla soprano Emilia Grandinetti. Poi i
ragazzi del progetto Erasmus sono stati ospiti della città per due
giorni. E, a fine luglio, la ventinovesima Sagra della cipolla
rossa di Tropea e del pesce azzurro, organizzata dalla Pro loco e
dallo stesso assessorato alla cultura.Di alcuni di questi eventi vi
daremo conto nel prossimo numero.
Pag.5 Settembre 2013
ANTONIO PISERA’ REVOCATO
DALL’INCARICO DI RESPONSABILE
DEL GRUPPO DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNALE
Ci eravamo abituati alla presenza ed all’attività di Tonino Piserà, da anni
fondatore e responsabile del Gruppo comunale di Protezione civile, sotto
l’amministrazione di Antonio Euticchio. Apprendiamo che, con la lettera
che lo stesso Tonino ha pubblicato su Facebook, lo stesso è stato rimosso
dall’incarico, con le motivazioni che il Sindaco in carica ha voluto indicare
nella stessa lettera. Rngraziamo Antonio Piserà per il servizio di
volontariato e per l’esperinza acquisita a vantaggio della città e lo
invitiamo a rimanere attivo e presente quale volontario nell’associazione.
ADDIO A SUOR GEMMA
Ci mancheranno il sorriso, la dolcezza e
l’affabilità di suor Gemma Carone, madre
superiora delle Suore di Cottolengo, venuta
a mancare questa estate sulla spiaggia de La
Grazia, dopo un malore.La ricordiamo con
questa foto durante una manifestazione.
Pag.6 -Settembre 2013
- Attualità -
La
Nonostante fossero solo una quindicina gli amici
quadrupedi a cui però si sono uniti molti umani
"single", l’iniziativa della Lav (lega
antivivisezione) ha attirato l'attenzione sul
problema dell'abbandono degli animali e del
randagismo, una piaga soprattutto al Sud. Molta
gente si è avvicinata al tavolo predisposto in
piazza, turisti e residenti, che hanno firmato la
petizione per appoggiare la proposta
dell’associazione di modifica della legge 281/91
(per la quale sono state raccolte più di 200 firme) e
molti hanno voluto chiarimenti su diversi aspetti
delle tematiche animaliste. “I partecipanti, ma
anche chi non ha potuto partecipare per vari
motivi- dice Roberto Mazzitelli- ci hanno chiesto di replicare l'anno
prossimo.Visto l’interesse suscitato, abbiamo compreso che il problema è
sentito e che la sensibilità e l'attenzione verso le problematiche dei diritti
degli animali sta crescendo nella società civile”. Il 2 agosto, sempre la Lav,
ha organizzato un tavolo a Zaccanopoli , trovando la condivisione del
problema dell’abbandono e del randagismo fra tanti amici che
condividono le battaglie dell’associazione. Anche il sindaco del comune di
Zaccanopoli ha firmato la nostra petizione. Successivamente la Lav è stata
presente con un proprio stand il sei agosto a Caria, in occasione della "Sagra
della sujaca". Nell’occasione l’associazione ha anche diffuso volantini ed
opuscoli per sensibilizzare al rispetto delle creature del mare, affiggendo
manifestini e distribuendo dei volantini colorati con un decalogo di cose da
fare e cose da non fare quando si è al mare .
La Sagra da Sujaca (prelibati ed
originali fagioli di Carìa) è una
delle sagre più longeve della
provincia vibonese.
Nata da un'idea di un gruppo di
giovani cariesi nell'estate del
1978, con il tempo per la sua
qualità, si è imposta tra le sagre
più apprezzate del vibonese,
una tra le più conosciute e
frequentate. Un appuntamento
imperdibile per chi ama la
gastronomia e il folklore della
cultura calabrese.
Gestita da un apposito comitato
è dedicata al prodotto tipico cariese i fagioli (sujaca) che
vengono coltivati da diversi secoli sull'altopiano del Monte
Poro e cucinati poi secondo un originale ricetta cariese che
rende tale prodotto unico ed inimitabile. Essa si svolge
puntualmente, da 35 anni senza nessuna interruzione, nella
serata del 6 agosto.
La sujaca preparata nelle diverse salse e cucinata
tradizionalmente per tutto il pomeriggio in recipienti di
terracotta - a "pignata -, viene servita durante la sagra con
altri prodotti tipici della gastronomia locale. Gastronomia
e folklore si fondono, per dare origine ad una grande
manifestazione popolare in cui non possono mancare
tradizioni portanti della cultura calabrese: Il Ballo dei
giganti: Mata e Grifone e a conclusione della
manifestazione il tradizionale e caratteristico ballu du
"camejuzzu i focu". Una grande manifestazione popolare
che si mantiene grande, grazie all'appoggio delle famiglie
di Caria che cucinano nl pomeriggio del 6 agosto pignate e
pignate di sujaca e grazie al grande lavoro ed impegno del
giovane comitato spontaneo Sagra da Sujaca Caria.
Comitato Sagra da Sujaca
- Parghelia
- Parghelia
- -
Pag.11
2011
Pag.11 Ottobre
Settembre
2013
UNA COMUNITA’ DI MERCANTI FRA MEDITERRANEO ED ATLANTICO
LE CARTE JEROCADES
PASSEGGIATA CON GLI AMICI
A QUATTRO ZAMPE PER LA CITTA’
CARIA: 35 ANNI DI SAGRA DA SUJACA
LL
aa
CARIA:
PROSEGUE LA RISTRUTTURAZIONE
DEL “CASTELLO DI GALLUPPI”
Francesco Campennì, con una dotta disquisizione su
Jerocades, il suo tempo ed i traffici commerciali
dell’epoca, ha intrattenuto il pubblico, alla presenza del
Sindaco Luisa Brosio, dell’assessore alla cultura Anna
Sambiase, del direttore della Biblioteca comunale
Roberto Mazzitelli e del presidente del Centro di studi
storici e sociali, Luciano Meligrana. L’incontro, voluto
per far conoscere le “carte di Jerocades” è stato anche
l’occasione per ripercorrere le principali tappe della vita
burrascosa dell’abate massone. Fra il pubblico era
presente anche il docente universitario Luigi Lombardi
Satriani.
COS’E’ L’AMOR ?
Un reading con degustazione di prodotti tipici, tutto
dedicato all’amore, organizzato dall’Associazione
“Paralioti”, con il suo presidente Andrea Calzona.
E’ stata una bravissima Rossana Colace ad
interpretare brani e poesie sull’amore di autori italiani
e stranieri. Per circa un’ora , al tramonto, nel Petto di
Michelino, con le sue doti artistiche ha incantato il
pubblico che ha poturo riflettere sull’amore ,gustando
anche i prodotti tipici della nostra terra offerti da
negozi di alimentari, minimarket e rosticcerie.
I l re c u p e ro d e l
Castello Galluppi,
rientra i fra i progetti
ammessi e finanziati
con i Pisl, infatti, con
la voce “Recupero e
rifunzionalizzazione
del castello e
dell’area di
pertinenza al fine di
realizzare il
Museo/pinacoteca
comunale”, è stato
ammesso un
finanziamento di
360.000,00 euro.
RITORNA “TELE NUDE”
La Mostra-concorso di pittura, organizzata dall’Assessorato
alla cultura del Comune di Parghelia, ritorna dal 21 al 25
settembre, con il tema “La Maternità”. Dopo le due edizioni sul
nudo femminile e sui sette vizi capitali, l’assessore Anna
Sambiase,con il Circolo S.Gerardo di Fitili riparte con
l’iniziativa, che coinvolgerà pittori provenienti da tutta la
regione. L’inaugurazione sarà sulla scalinata comunale il 21
settembre alle ore 17,30. Le iscrizioni si ricevono entro il 15
settembre ai seguenti numeri:3476349772- 0963/600589,
3403738416.
Pag. 10-Settembre 2013
- Parghelia -
La
FASHION NIGHT RITORNA PER IL SECONDO ANNO A PARGHELIA
Dopo il successo della prima edizione della scorsa
estate, presso la Scalinata del Comune di Parghelia si è
tenuta la seconda edizione dello spettacolo
''FASHION NIGHT '' sfilata di moda che vede in
passerella costumi da bagno e abiti da sera.
Questo Assessorato ha
patrocinato e collaborato
all'evento ed ha accolto sin
da subito la proposta
dell'organizzatrice,
Francesca Tavella, la Dea
Eventi e l 'Associazione
Futura, che si occupa di
organizzazione di spettacoli
di piazza, convegni, fiere,
concorsi di bellezza, ufficio
stampa. Per l'occasione,
sulla scalinata in granito di
piazza Europa, hanno sfilato
le più belle modelle con
indosso le migliori
marche di costumi da
bagno Moda Mare di
Paola Milli: Corso
U m b e r t o I a Vi b o
Valentia, accompagnati
dalle ultime tendenze
moda per gli occhiali da
sole di Ottica Le Soleil,
Vena di Jonadi (VV).
Anche la tradizione
pargheliota della sartoria
è stata ripresa e
valorizzata con ampio
spazio dato agli abiti da
cerimonia creati da
Hanna Dumenko
Cerimonia e Sposa, la
stilista emergente diS.
Domenica di Ricadi, e
ancora l' atelier EM LU
Creazioni Alta Moda (Cerimonia e Sposa) via Gagliardi, Vibo
Valentia. Il gran finale dello spettacolo ha visto in passerella abiti
da sposa e sposo, per i quali sono stati messi in mostra gli abiti
della Boutique Il Varieta', Stefanaconi (VV).
Per l' occasione hanno indossato i capi dieci bellissime modelle:
ex partecipanti del concorso di bellezza '' Miss Italia '' ma anche
bellezza e talento da Parghelia e dintorni. Presentatore della
Sfilata di moda il bravo Gianluca Scopelliti, giornalista TV e
presentatore, proveniente da Reggio Calabria.
Ospiti della serata per la sezione ballo: Noemi Guido e Francesca
Accorinti di S. Domenica con un pezzo latino ed un assolo di
charleston di Eliana Laporta , Briatico . Per la sezione canto:
giovane e talentuosa cantante di Tropea : Mariangela Cichello, da
poco laureata in canto lirico.
I GIOCHI DI UNA VOLTA PROTAGONISTI A FITILI
Roju, pirrocciulu, surici, campana, trinca, pignati, patruni e sutta,
cinquecento...sono nomi che alle nuove generazioni , in un epoca di videogiochi,
non dicono nulla, ma che per i più grandi ricordano l’infanzia e l’unico modo per
passare il tempo libero dalla scuola. Il Comune di Parghelia, con il consigliere
delegato allo sport Vitantonio Ceravolo ed il Circolo S. Gerardo di Fitili, con il
presidente Franco Cuturello, sul finire del’estate, nella frazione di Fitili, hanno
voluto riprendere questi giochi, facendo partecipare i grandi, ma anche i più
piccoli che si sono cimentati, con ottimi risultati, nelle gare dei giochi di una
volta.Premi per tutti i partecipanti e , al termine della manifestazione, un
rinfresco per tutti: vincitori e vinti. Un tuffo nel passato per riscoprire il piacere
di divertirsi con poco. S i s o n o c l a s s i f i c a t i a i p r i m i p o s t i :
S u r i c i L o r è
: G i u l i a n o
R o i u :
L o r è
G i u l i a n o
P e r r o c c i o l o :
M a r c h e s e
A g o s t i n o
C a m p a n a :
P u n g i t o r e
S a m u e l e
Carte (cinquecento) la coppia Cuturello Franco e Pungitore Gerardo
La
NDUJA
INTERNATIONAL FESTIVAL
Non possiamo che guardare con ammirazione ciò che il
giovane Sindaco di Spilinga, Franco Barbalace,
promuove e realizza per far conoscere e valorizzare
sempre più il prodotto trainante dell’economia della sua
città: la ‘Nduja.
SPILINGA – Quando la buona cucina e l’arte culinaria diventa
occasione unica di spettacolo e moda. Una serie di ingredienti legati da
un unico tema: il piccante della ‘Nduja. E’ stato questo il gustoso
cocktail dal sapore “infuocato” organizzato dall’amministrazione
comunale, che in una due giorni di totale immersione nei colori, sapori,
profumi, musica e divertimento,ha visto coinvolto tutto il centro abitato
del comune a ridosso di Capo Vaticano. Sono questi i presupposti con i
quali è partito lo “‘Nduja International Festival” che quest’anno ha
allargato ancor di più i propri confini territoriali coinvolgendo le
rappresentanze di ogni Continente pronti a portare in diverse parti del
mondo il “marchio” della ‘Nduja e del comune di Spilinga. Il 7 agosto,
protagonisti speciali dell’evento di show-cooking sono stati dieci
giovani chef emergenti che hanno partecipato ad un Concorso
gastronomico a loro riservato, sfidandosi direttamente ai fornelli sul
palcoscenico spilingese tra fuochi e fiamme, direttamente in piazza, per
primeggiare davanti alla giuria internazionale composta da 3 chef di
fama mondiale oltre a giornalisti ed esperti del settore, quali chef
“piccanti” con i loro piatti a base di
‘nduja nella sfida intitolata “Nduja
chef cup” alla sua prima edizione.
Prima di tutto, comunque, ad
apertura dello spettacolo i
“magnifici 6” sono stati insigniti del
titolo di “Ambasciatori della
‘Nduja nel Mondo”, un
riconoscimento che dovranno
portare nelle Nazioni dalle quali
arrivano e nelle quali gestiscono le
loro rinomate attività, contribuendo
così a diffondere sempre più il
marchio della ‘nduja di Spilinga in
ogni parte del Mondo. In effetti
ognuno di loro arriva da un Paese
diverso, dal Giappone
all’Inghilterra, dall’India agli Stati
Uniti, ai quali si aggiungono in più
una cantante Costaricana e una
presentatrice discendente dal continenteAfricano, oltre naturalmente a
tre italiani che vivono in Patria ma che nella loro professione stanno già
dando parecchio nella diffusione commercializzazione del prodotto
‘nduja.
I riconoscimenti sono andati a Francesco Mazzei (chef de
“L’Anima” di Londra), Alfred Prasad (chef “Tamarind” di Londra e
Newport Beach (Usa), Elio Orsara (“Locanda Italiana Elio” di Tokyo),
Enzo Barbieri (“Hotel Barbieri” Altomonte), Maurizio Pescari
(Giornalista enogastronomico Corriere della Sera), Massimo Pezzani
(Responsabile Marketing “Eataly”). .
Per tale occasione la piazza è diventata un
vero e proprio teatro di arte culinaria, in cui i
dieci chef hanno preparato sotto gli occhi degli
spettatori le portate che verranno pubblicate poi
un ricettario distribuito nelle grandi catene di
alimentari.
La diffusione del marchio ‘nduja, continuerà
il suo percorso con un’altra idea
dell’amministrazione comunale, il
gemellaggio tra la stessa ‘nduja di Spilinga con
alcuni prodotti tipici del resto d’Italia.
Quest’anno il gemellaggio è avvenuto con la
“Salamina da Sugo” un prodotto della provincia
di Ferrara rappresentato in questo caso dal
- Attualità -
Pag.7 Settembre 2013
Comune di Vigarano
Mainarda, con ospite
il sindaco Barbara
Paron.
Approfondendo il
tema della cucina,
non poteva mancare
altresì l’aspetto
salutare di quella
considerata “sana” e
che appartiene al
territorio, ovvero la
Dieta Mediterranea.
A delucidare sul tema è stato l’On. Alfonso Grillo, consigliere
regionale propositore della “Legge regionale sulla Dieta
Mediterranea”. Si è passati così dalle delizie gastronomiche a quelle
dello spettacolo con gli ospiti dal “sapore forte”, per restare nel tema,
come la conduttrice Sylvie Lubamba, nota per la trasmissione con
Piero Chiambretti “Markette”, ai balli caraibici della showgirl Cecilia
Gayle, con i suoi successi più noti come “El pam pam” o il
“Tipitipitero” per passare poi al lato “trasgressivo” della moda con le
collezioni diAnton Giulio Grande e i preziosi gioielli dell’arte orafa di
Gerardo Sacco, impreziositi dal suo tocco “calabrese” tra peperoncini
e opere raffiguranti i temi della nostra regione.
“Ogni anno cerchiamo di migliorarci e di esportare il marchio
nduja di Spilinga sempre in modo più capillare – sottolinea il sindaco
Franco Barbalace, promotore, alla guida dell’amministrazione
comunale della manifestazione – per
fare questo cerchiamo di ideare
nuove iniziative che possano dare
risalto fuori dai confini regionali.
Ormai la nostra ‘nduja è arcinota
anche in campo nazionale, e proprio
per questo, volendo crescere,
abbiamo pensato ad un evento che ci
dia l’opportunità ad entrare in nuovi
spazi e nuovi “mondi”. Un obiettivo
ambizioso per il quale ci siamo
affidati alla collaborazione delle
migliori professionalità che la nostra
terra può vantare nel settore, parlo di
Enzo Barbieri da Altomonte,
autentico “deus ex machina” della
ristorazione e dell’ospitalità
calabrese, che grazie alle sue
conoscenze ci ha reso la possibilità di
confezionare un prodotto che
valicherà i confini internazionali. Ringrazio personalmente, altresì,
l’Assessore regionale all’Internazionalizzazione Luigi Fedele, che si
è speso con impegno e puntualità, cosa che difficilmente si trova in
molti altri, nel sostenere fattivamente l’iniziativa, credendo
veramente in quelli che sono le positività che la nostra Calabria può
vantare e valorizzare. Un ringraziamento anche al consigliere
regionale Alfonso Grillo, che sarà partecipe altrettanto, con
l’approfondimento sulla “sua” legge regionale sulla Dieta
Mediterranea. Un tema che Spilinga ha profondamente a cuore”.
L’8 agosto, la festa è proseguita con i canoni tipici della sagra con i
tanti stands dislocati sul corso principale,
pronti a far degustare la nduja in tutte le
salse, tra la musica e i canti del sud ormai
all’apice del gruppo “Tarantanova sound”
preceduti da una breve apparizione (dalle
20,00 alle 20,30) del più famoso gruppo
calabrese i “Tarantproject” di Mimmo
Cavallaro e Cosimo Papandrea, in virtù di
un gemellaggio siglato tra la sagra
spilingese e il “Kaulonia Tarantella
Festival”.(Nelle foto:Anton Giulio
Grande, Gerardo Sacco ed il numeroso
pubblico.Tratto da comunicato stampa
del Comune di Spilinga)
Pag. 8 Settembre 2013
- Attualità -
La
LE CULTURE A CONFRONTO HANNO OTTENUTO UN GRANDIOSO SUCCESSO
La
- Attualità -
Pag. 9 -Settembre 2013
LE CULTURE A CONFRONTO HANNO
OTTENUTO UN GRANDE SUCCESSO
Ha lavorato parecchio Andrea Addolorato, presidente del Gruppo Folk Città
di Tropea, per realizzare con il sostegno economico degli sponsors ed il
patrocinio del Comune di Tropea, una manifestazione che a Tropea mancava e
che da tanto tempo si aspettava: un raduno di Gruppi folk provenienti dal resto
del mondo. E così, oltre ai gruppi di casa nostra, ma pur sempre composti da
bravi artisti, per la prima volta abbiamo potuto ammirare gli splendidi costumi
e le splendide danze dei brasiliani, russi e colombiani. Non ha volutamente
scelto il periodo di massimo affollamento della città, ma il 5 e 6 agosto,
quando vi è un “cambio” fra la tipologia di clientela.”L’amico Andrea ha fatto
un’opera meritoria per la propria città, ma ha anche presentato al popolo delle
vacanze, lo splendore del mondo folklorico e la bellezza delle tradizioni di
nazioni e culture diverse a confronto”, così si è espresso Benito Ripolo ,
presidente della Federazione italiana tradizioni popolari, che ha sostenuto la
manifestazione. Il primo giorno hanno sfilato i Gruppi per le vie della città e,
dopo, in successione, sul palco , si sono esibiti: “I piccoli” del Gruppo folk
città di Tropea,il gruppo” L’isola dei Dioscuri” di isola Capo Rizzuto (Kr), e
poi il gruppo folk “A funtanedda” di Reggio Calabria, “Le chiazzarole” di
Tropea, “I Strinari “ di Catanzaro, ed il Gruppo folk “A pacchianeddra
sansustica” di San Sosti (Cs9 e il Gruppo Folk Città di Vibo Valentia.Tutti i più
importanti Gruppi folk calabresi, hanno voluto rendere omaggio alla nostra
città esibendosi in una calda serata di agosto. Dal resto del mondo si sono
esibiti, con i loro scintillanti vestiti originali: il Gruppo folk “Companhia
artistica danzar” di Calì in Colombia, il Gruppo folk “Group Boi de Morros”
di Sao Luis (Brasile ed il Gruppo Folk “Dance company souvenir” di San
Pietroburgo in Russia.
Molto pubblico, ottima critica e grandi risultati per tutti gli organizzatori.
Abbiamo veramente apprezzato l’organizzazione e la professionalità dei
gruppi che si sono esibiti. La manifestazione avrà sicuramente un suo seguito
E’ QUASI SEMPRE
MUCILLAGINE...
La presenza di rifiuti a mare e di schiume, che
nella maggior parte dei casi è stata accertata
quale mucillagine o proliferazione algale, sono
le principali emergenze segnalate al Numero
verde dell’Arpacal (800.33.19.29) dai cittadini
presenti su pressoché l’intera costa calabrese.
DOPO IL TROPEA FILM FESTIVAL CADE ANCHE IL TROPEA
BLUES... purtroppo gia’ previsto in questo articolo del 2009
E’ questo l’esito del primo report interno di valutazione dell’iniziativa
“SOS Pronto intervento per il Mare 2013”, operativa a seguito di un
accordo siglato tra l’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria, la
Direzione Marittima regionale e l’Agenzia regionale per la protezione
dell’ambiente della Calabria (Arpacal).
“E’ su gran parte della costa calabrese – afferma la dr.ssa Francesca
Pedullà, responsabile scientifico dell’iniziativa - che le criticità
evidenziate dai cittadini, nella maggior parte dei casi, riguardano la
presenza di rifiuti a mare e schiuma, percepita come inquinamento
causato dallo sversamento in mare di acque reflue non depurate, ma
spesso risultanti quali mucillagine o proliferazione algale di specie non
tossiche non associate alla presenza di coliformi ed enterococchi
intestinali, e quindi non di origine fecale”.
“A riguardo – continua Pedullà - occorre precisare che già lo scorso
anno, dagli interventi effettuati nella campagna
SOS Mare 2012, è emerso che lo specchio acqueo
antistante molti comuni costieri è stato interessato
dal fenomeno dell’insorgere periodico di
schiume dense e persistenti lungo la fascia
costiera sia ionica che tirrenica. Il fenomeno delle
mucillagini è la manifestazione di un complesso
meccanismo biologico e fisico influenzato da
molti fattori. Primi fra tutti la circolazione delle
acque, l’intensità dei venti, la geomorfologia
della linea di costa, l’incremento dei nutrienti nel
periodo estivo e la presenza di fonti di impatto
antropiche e da apporti fluviali. Il meccanismo fisico che determina la
formazione delle schiume è infatti influenzato da una particolare
circolazione delle acque che in associazione a venti di modesta intensità e
alla temperatura stagionale, permette al plancton
naturale di risalire in superficie per concentrarsi in
aggregati schiumosi, anche molto estesi, dovuti
all’attività metabolica naturale dello stesso
fitoplancton”.
“Le analisi microbiologiche sulle schiume che hanno
effettuato i laboratori Arpacal – conclude la dr.ssa
Pedullà - non hanno evidenziato contaminazione fecale.
L’analisi microscopica in alcuni casi ha rilevato
presenza di fioritura algale
come nello specchio acqueo
antistante il comune di San
Ferdinando (RC), interessato
dalla presenza della microalga
“Gymnodinium spp”, referto
confermato anche dagli
esperti del Centro di Ricerche
Marine di Cesenatico. Si tratta
di cloroficee che non
appartengono alle specie
produttori di tossine
pericolose per la salute umana, ma a causa della
degradazione cellulare determinano la formazione di
schiume”.
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