Sociologia della cultura
Luca Salmieri
Minoranze, migrazioni,
multiculturalismo
Minoranze
Le minoranze si sono formate in due modi, o per conquista o per
migrazione
Gli Stati-nazione hanno proceduto autoritariamente incorporando altri gruppi
etnici, altre identità locali, regionali a sé stanti, che hanno dovuto uniformarsi
ai dettati del centro egemone obliterando le loro origini e dimenticando le
loro differenze
Minoranze nazionali
le culture minoritarie si sono dimostrate molto più resistenti del previsto.
L’unificazione e la modernizzazione non sono riuscite a travolgere le
minoranze nazionali nel declino, come si pensava, tanto meno a cancellarle.
Anzi recentemente le antiche identità territoriali hanno ritrovato voce e
vitalità.
Minoranze etniche
Sono le minoranze che si formano nei luoghi d’arrivo dell’immigrazione
vengono. Le società occidentali siano diventate multietniche
Differenza dirimente tra le grandi nazioni cresciute incoraggiando
l’immigrazione,– USA, Canada, Australia - – e il continente europeo e
all’interno di questo tra gli ex-imperi coloniali e le cosiddette nuove mete
dell’immigrazione
Multiculturalismo
Le minoranze portano con sé nel paese nel quale vanno le loro differenze di
pratiche, di abitudini, di lingua, di religione.
La filosofia politica degli Stati occidentali propone alle minoranze una concezione
individualistica e liberale della cittadinanza: che tratta con gli individui, non con
i gruppi; attribuisce diritti e doveri agli individui, non ai gruppi.
Ma l’architrave su cui riposa la concezione individualistica e liberale della
cittadinanza, non è sufficiente ad arginare le discriminazioni cui sono sottoposte
volta per volta le minoranze.
All’inizio le minoranze immigrate nei diversi paesi sembravano subire i
programmi di assimilazione e di integrazione che venivano loro proposti, ma in
seguito hanno preso coscienza, trovato una voce, esercitato pressioni per esibire
apertamente la loro diversità culturale. Fra il principio dell’individualismo e
quello del gruppo è sorto un impasse.
Oggi è questo uno dei confronti più insidiosi tra le culture dei paesi multietnici, fa
parte dei nodi del multiculturalismo
La prospettiva del multiculturalismo intende allargare le maglie
dell’universalismo illuministico e ampliare lo spazio pubblico per alloggiarvi forme
di vita e soggetti espunti dal paradigma originario.
Il multiculturalismo fa propria l’esigenza di riconoscere la pari dignità e il
rispetto delle espressioni culturali dei gruppi e delle comunità che convivono, con
diverse storie e identità, in una società democratica, insieme al loro diritto di
scegliere come conservarsi e come cambiare: un solo modello non può imporsi
sugli altri; è questa l’eco della protesta contro la monocultura occidentale. La
formula multiculturalista passa però sotto silenzio il fatto che la maggioranza è il
gruppo più potente, che esistono disuguaglianze di potere.
Multiculturalismo
Cultural maintenance: preservazione delle culture
L’autorizzazione alle differenze di gruppo – la concessione di conservare la
propria identità culturale – trascura il fatto che i contenuti dell’identità
vengono definiti da una frazione del gruppo, non dalla sua totalità.
Multiculturalismo soft riguarda l’attenzione e l’amore verso gli oggetti
esotici come abiti, statuette, stili di vita e cibi.
Multiculturalismo hard consiste in un’utopia, capace di rimettere in
questione la concezione classica di identità nazionale, arrivando
all’estrema necessità di stabilire diversi diritti e diversi doveri secondo
l’etnia in questione, e mettendo in forse persino la tradizionale
uguaglianza di tutti di fronte alla legge
Multiculturalismo quotidiano multiculturalismo così come è, non come
dovrebbe essere. L’attenzione si sposta agli usi pratici della differenza
nei contesti d’interazione quotidiana
ius soli
ius sanguinis
ius domicilii
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