&IBLIOTECA CIVICA
:: DI PADOVA ::
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1735
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ESTRATTl
DAL 01 CORSO O' APERTURA
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HI U"- JIONE DELLA :-:OC'IET\ n EOL()(HCA ITALIANA
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.\chille De Zigno nacque a Padova il l l .;ennulo
del 18J 3. Suo padre, .\larco, apparteneva ad una delle
antiche famiglie padovane, e la madre, irlandese, era
imparentata con cospicue famiglie inglesi e france ì. (l \
Fece i suoi primi studj con la madre, col padre
e con parecchi professori privati, e ne ebbe una copiosa, svariata e soda istruzione, che gli permise dì
passare, senza quella universitaria, a quegli studj, coi
quali egli divenne uno dei più stimati naturahsti. .\
questi studj speciali si diede ben prestc, con pasione e con tutte le sue forze, essendù di fdmiglt I
(1) Le notizie, che si hanllo inlorno alla fallli~lia 1\e Zi liti, rim 0tnno fin \"BI'SO il 1630. - Si sa che em ricca e lelle\"11 UI1 t,In trdll
Ili clIsa; c cho un Alberio Do Zigni;, nllto ilei 163\1, Iu l"I"""lo C"uI
del Sacro nOl1lftliO Impero, per slI e i slIoi di&celldeuti. sutto il 1'·1
lnnoc6nzo XII, con DI'CI-e del 16 fll,rilo 1693, ma di qUClìto BrcI Il
foco nlclln liSO, cosi cile esso rimn,Q p" eia dimenti"ato ndlo c, rl' di
famiglia. - Nt'l 1 ~3S fu riconfl\l'\Ilata a )f:I\'co De Zi\;uo III lIol,tlt , Noi I Sli7 .\.oltillo Do Zigllo III Cl"fta hl Barone er,·,litariù Jell 11111 ~I
Austriaeo. Te ottenno, l'"i, 1:1 ricùnkrmn,pcr sè i '11l>i Ili nude Iti,
<1ul Go\"orno ltnlitlllo.
Ebbi qucsti l,articolari (,'<1 allri, the s no in ,llrr • ùt ,1\11. U
ti lrnll 110\1:\ falllig1i:1 Do ZÌ"lIO.
-6assai ricca, e quindi in caso di disporre liberamente
del suo tempo e della sua intelligenza ; e dOpo aver
c"'minciato, già da giovinetto, in parecchi viaggi, fatti
con la famiglia, ad ammirare il bello della natura, ad
osservarne i fatti più interessanti, a raccogliere piante
ed altri oggetti, a scrivere dissertazioni sopra argomenti di Storia. Taturale, ed a stringere amichevoli relazioni con naturalisti di varj paesi. ([)
(I) Fece coi genitori la prima gita, all'età di ti anni, a Bassano, Àsoll>
e lIa8er, fermandosi a Bassanv presso il LObile Parolini, che gli mostrò il proprio gabinetto; rimase. 'lO si colpito alla l'i sta dei metalli,
miner.li 6 cristalli, che il Parolini glién8 regalò alcuni esemplari;
di ritorno a Padova, li pose in buvu ordine in Uj} cassetto, pel' ammirarli spesso; e Il conservò sempro, con particolare amore.
Qualche tempo dopo, nel 1819, fece un lungo viaggio in Isvizzera,
~oi sooi genitori. E nelle sue .11emm·ie si rileva già fin d'allora una
prof'Jnda ammirnione p l b Il,) della natura c dell' arte, ed un' indole
inclinata alla poesia.
La madn SUl gli h" va osservare ogni cosa, o gli nomiuava le
piante, che egli con l'a ,iono laccoglie,a in un orbario. - A Berna
visitò, coi parcnti, il giardioo Botauico e il Gabiuetto di Storia Naturale, che iOlpres ionarono ,i'·amonte la sua imm~ginazioJle. - La fa·
miglia "i tene,a ca5; aperta, ed are va riunioni di persnnaggi illustri
del rae'e non solo, ma ancho forestieri.
Dopo un soggiorno di ,arj mesi nella Svizzera, Iii famiglia feGo rito.rn~ a Pado,a, fermandosi a lungo a Torino, a Gcnova ed a Mjlano.
el l !! j andò colla famiglia a passare alcun tfmpo in Toscana, e
più partieol. rment. a Firenze. - Ed ancue là si Ic~ò in amicizia eon
personagp iUu tri, anche forestieri . Gli spassi non lo di'trassero dai suoi
ludj prediletti, 6 speci~lmpnte dl quello ~ella B"t~nica, che egli 0.01tinva ~mpre più ecn amore, avendo e;E già incqminciato all' età di
13 anni a scrivere dis-~rtaziQni su argo:n611li di • ,'ria Xaturale, nelle
!io ~ italiao , .!rane se ed in lese.
Bitoroalo
Padova, fece fre'lllcnti gite sui Colli Euganei, arricchen]o di molto il uo 'rbario.
• T
•
Si occupò dapprima, principalmente, di bot, I a
così che potè pubblicare, d<H 1833 al 3<), parecchi opu
scoli sulle piante crittogamiche del Padcvar c. ull
alghe microscopiche, sulla così detta generazione sp ... ntanea (alla quale si dichiarò contrario), e sui va"i ,>pirali delle piante; ma poi, messo i in relaziont.: cci ( atullo, col conte Da Rio e con Lcdovico Pasini. e fatte,
con ql,lesti due ultimi, alcune gite ed escur"lcm,
innamorò della Geologia e della Paleontclogia. c
diede esclusivamente allo studio di queste due c.enze, dividendo tutto il suo tempo fra que"to e le s'ariate occupazioni volute dalle faccende dcme f che
dalle cariche pubbliche, a cui fu successivament" eh; Nel 1~33 dovette stabilirsi in campagna, per a -udire .«li a.,.II ..
ed occuparsi attivamente d' a~ricoltura; ma nnn tra ndò i SIOI tll.
prediletti; cominciò a studiare lo spagnuulo: in fr.qu nti viMi all'Orto Botanico di Padova fece relazione '·01 prore-sore Ca ullo ~
Conte Nicolò Da Rio; e, di'correndo cn)j essi, comino ii) I inuamorarsi della Geolopn.
Nel 11:134 accompagnò il Conte Da Rio in una gita geologI C IL!
Colli Euganei, dopo aver presentato alla .Accademia d.lk Scienze di
Padova il suo Calalogo delle piante criltolJame rUfJan«, che fu acwll
assai favorevolmente, e gli valse la nomina di Alunll'l in delLa A cademia.
Nel 183:J, essendosi accorto che l'abusare de li occhi, O•. CfI'3nù"
col microscopio, gli poteva indebolire la vista, I" ci" IlI"t alcul) tewl
lo studio della Bot.~nica, e si diede Il quello dolla Geologin, a"j t D.I
alle lezioni del professore Catullo all'tnirer.i ...
Nell· estate del a6 si recÒ il veder~ i .tl Comuni, p. fe e a 'ohi
la conoscenza di Lodovico Pasini. Andil. poi, a Milano Il nl La
~lal\~iore. Fece poi altre gite ed e cnrsioni, D i Culli Eu"anei , n l
Trevi&iano, 001 Trentino, nel Vicentino, CC., cue gli fornirono I I teriaJi per i primi larori di Geolo'·a, di cui è del io nel I lo.
-8mato dalla fiducia dei concittadini e da quella del Governo, Poichè fu chiamato a far parte nel 1835 della
Commissione per la beneficenza pubblica, e nel 38 della
, mministrazione Comunale; fu Podestà di Padova dal
1846 in poi, per dieci anni, e poi Deputato di Padova
alla Congregazione Centrale Veneta, fin al 66 ; fu mandato nel 60 a Vienna, a rappresentare presso il Coniglio dell' Impero le Provincie Venete; finalmente, dal
7 2 in poi, per dodici anni, fu Sindaco di Vigodarzere:
e sempre lavorò assiduamente, compiendo i snoi doveri come g1i dettava la coscienza, e, per quanto glielo
permisero le circostanze, per il maggicr bene de' suoi
concittadini e del suo paese (I), ]VIa in questa riunione
di geologi e paleontologi non aggiungerò altri purticolari intorno alla vita pubblica del nostro compian,to
Collega, e parlerò soltanto di quello, che egli fece come
geologo e paleontologo,
Quando egli cominciò ad occuparsi di geologia,
l) Più precisamente: ncl settembre del 1846 il Do Zigno assunse
come Assessore anziano le funzioni di Podestà; nel 1347 fo collocato
dal Consi"lio Comunalo nella tema per l:1 nomina del Podostà; e nel
settembre fu nominato definitivamente Podestà,
Intanto che il De Zigno fu Podestà di Padova, fu estesa a qoasi tutta
la cittA la illuminazione a gas, ed anche la rete delle strarle intcrD6 con
selciati e marciapiedi, fu organizzato il corpo dei Civici Pompieri, e
fornito di olto pompe perfezionate, fu foudato il Museo Civico (con i
quadri delle corporazioni rtli~iose sopprrsse al tempo Napoleonico), fu
3wpliata la Iliblioteca :\funidpale, fu ampliato anche r Archivio Civico,
fu ese"uito, .u Qvcumenti autentici, r elenco di lutti i Podestà di Padova dal 1200 in poi, cvi relal;vi stemmi, fu co 1.tJlÌta la Barriera di
Codalon.,a, c n rampia strada c i viali, che condllcono alla forrovia, e
fu curato il pJ"3m~ntQ di tutti i debiti, che l\'e\ li il Comone,
-9erano già molti anni che, per opera dell'A cl 'ne,
Lazzaro Moro, del Vallisnieri e di altri nostri natu~ ..listi, le rocce componenti la crosta terrestre erano tate
divise in terreni primitivi, secondarj e ter'{iarj, ecn l'aggiunta di quelle dette di traspor to recente; ma e a
passato un tempo minore da che altri geolcgi, tedeschi, inglesi e francesi, avevano diviso i terreni, specialmente quelli secendarj e terziarj. in gruppi minori, a'
quali avevano dato dei ncmi particcldri, tuttora in u'e,
per esempio quelli di Rotheliegende, Zechsteill, Keuper,
Oolite, Craie, ecc.; ed erano passati ancora meno anni
da che si era cominciato ad adopt!rare, per di tinguere
questi gruppi, oltre al criterio st atigrafico ed a quell.:
mineralogico, anche quello paleontolcgico, Inoltre, allora, erano diminuite e quasi finite le guerre fra Vulcanisti e Nettunisti, tendendo i geologi a mettersi d'accordo nel considerare d'origine ignea o meglio emersoria i graniti, i porfidi, i basalti ecc,; e si era cominciato a trattare seriamente la qui tiene dei scllevamenti, quella del metarcrmi mo, ed altre ancora, E voi
sapete benissimo che a sostenere r erigine emer 'oria
dei graniti, dei porfidi e dei basalti, i solle\'amenti e il
metaformismo contribuì il conte :\larzari-Pencati, vicentino, che ne raccolse le prove pecialmente nel TiNel 1856 il De Zi"uo fu eletto DCl'ubto neUa Coo~regazi D '\" eneta, dal Consi!;lio COlI\u031e, l'er ùilllOstnr"li la sua riCIIoO eoz per
l'abnegazione e la solorzia da lui dimoslr"te io due iDrasiooi d
Cholera; e nel 1860 le Depulazioni Prol'incÌ'lli c la Cent,'ale lo el ,.
sero a Deputato rallprescntunto le Prol'incic Ycnctc prcFso il Con,i"li~
dell'Imparo in Vienna,
-
10 -
rolo e nel Vicentino; e sapete meglio di me che alla
uddivisione dei terreni sedimentarj del Ven eto in
gruppi equivalenti o corrispondenti a q uelli disti nti in
altri paesi contribuirono altri geoloo'i
'" nostri, che furono
l'abate Maraschini, di Schio, il conte Da Rio, padovano,
Lodovico P asini, anch' egli di Schio, ed il professore
el 1840 , q uando il De Zigno
Catullo, di Belluno. stava facendo i suoi primi studj di geologia, il Marasch ini era già morto, dopo aver pubblicato il suo classico libro sulle formazioni delle rocce del Vicentùzo ;
il conte Da Rio aveva pubblicato la sua Orittologia
euganea,' Lodovico P asini aveva pubblicato parecchi
opuscoli ui sollevamenti avvenuti nelle Alpi, sulle,
rocce
secondarie del Veneto ' e specialmente del Vicen-J
•
tJl10 ; e il Catullo, oltre a parecchi lavori sulle rocce
terziarie e quaternarie, s ui sollevamenti avvenuti nell~
Alpi Venete, s ui massi erratici, sulle caverne, ecc.,
aveva pubblicato il suo Saggio di Zoologia fossile
delle Provincie Austro- Vene/e, contenente una descrizione particolaregg iata, ma anche molto inesatta, delle
rocce cristall ine e secondarie del Veneto, divise, que":
ste ultime, in gruppi caratterizzati da speciali serie
di fessili. (I)
.(1). (ntorno ~lia vita ed agli studj e Ja-/ori del Conte Marzari-Peneatl SI vedano I CeDni pu bblica ti da Lodo\'ico Pas ioi nel 18"6
I
l' 83 o Y
. .
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./ , :le •.
oluoo o della Dl blro /eca Italiana, e qu elli pubblicati da Francesco Molnn Del J 874, negli Alti deUa Accademia Olimpica a Vicenza.
'
D~J Naraschini non co nosco che una sola biograf~ stampata: quella
pu bbhcata nel 1880 dal BasBoni nel Bollettino della Società Veneta-
11 -
Così, il De Zigno, al principio dei uci udj, lr 'o
già bene disti nti nel Ve-neto i terrelli di frasI rl recen 1e (cioè quell i alluvionali c quelli diluviali cl j oltoposti terreni dì sedilllel1to; - divisi quc~ti il ter'{ arj
e secondarj; - e cellocati in questi ultim i g uppi
della scaglia (corrispondente alla Craie dci Franc(; i .
del biancone, della calcarea am1floniLica r OSSiJ fe rma a
da varj cal~ari rossi, ricchi di ammoniti, che era i
distinguono nel Veneto , dei calcari dd Gi urtJ. d(;lIa
dolomia giurese, della arenaria variegata corrispcndente al Keuper), del Musclze/ka/k, e della arenaria
rossa, corrispondente al Rollzeliegell(ù. Ma trovo ancora
Trentina di scienze naturali (padova), e dalla quale rilulta che il ....
raschin i nacque ncl 177'. pubblicò Del 1810 'nel Giomale dell' italiau
letteratura, di Padova) una descrizioDe dei moati di bio Il liti nei
dintorni, e nel 18 1' quella di altre loealiwì del Yic8DtiDo, viagpò,
p'oi, in Italia, in Francia ed o LoDdra, pubblicò nel ! 8!! e nel' ,
i due suoi lavori relati vi al Vicentino, e morì ilei 18t5. luel040
parecclli scritti inediti, intereSs8Dtissimi, che i riferi 00110 ai diatonli
di Recoaro, ai terreni di traD8izioDO, alle modillcazioni slIbJte . .
calcare al contatto eolle rocce pirosseniche, al earbne foMite di Valli.
ed agli errori commessi dal prof. Catollo io 11_ ne pobbliean-L
Sul Conle Xicolò da Rio, di Padova, e soi sDoi lavori I
.,
abbiamo il Ceun o necrologico pubblicato, Del , tU;;, dal n., Zipe. e "
quale si legge come quel nataralista, aato Bel ",,, li ......
studj geologici, ne pubblLcò i risultati io molte piccole ..ne •
nella Ori /wlogia, e si occurò ancbe di ~mica (IOIUIIeMe ..
Lavoisier), e poi ancbe dell'Idrografi.. .elrA~ deII'
e del Commercio del Pad.)v31'o. meritato diatiMiOli
pregiate.
Lodooico Posilli, di Schio. aopo aver IV.... per ~
gite Il in GiorDaliere cOD\'ersu ioni, il M~B~i. Il Il ......0IIII.....
e dopo d'avere ancbe studiato le pabllltOlll_ bi
-
12 -
d'incerta sede, cioè del terreno gi urese per Catullo, e
di quello cretaceo per il Pasini la calcarea rossa ammonitica, contenente, secendo il Catullo dei fossili misti, giuresi e cretacei, e promiscui ad e~sa ed al biancone, oppure ad essa ed ai calcari del Giura. T rovò
d'incerta sede anche il bia1lcolle, cretaceo pel Pasili i,
giurese pel Catullo; e d'incerta sede anche il calcare
iPpuritico del Bellunese. Final mente, trovò considerate
come secondarie anche certe rocce con nUlflmuliti.
. l.n[, rmato di questo insieme di risultati, in parte
Slcun ed in parte incerti, a cui erano gi unti i suoi predecessori, e conoscendo, pure, col mezzo di studj fatti
sulle opere de'l geo l
' nostn. e, dI. alcuni geol ogi straegl
ntranieri .. fece, pri~a d~l 1840, molle osservazioni proprie nei mOllti e
elle coll.lne de~ \ Icentlno e d'altre p.uti del Veneto, occupandosi del
porfido. plros.scDlcO, delle gJliaje e puddi nghe rece nti, delle rocce sedim~n~rJe d~sc~itte dal Catullo con parecchi e gravi errori stratigrafici,
del dln~Qrol dI Roveredo, delle idee teoriche di E. de Beaumollt intorno al solleyamenti ed ai sistemi di 11I0nta~ne ecc - Molti'
l '
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par t'1c<, ari su"l! studJ, SUI IJ\"ori e sulla l'ita di Lodovico Pusill i si
troy.era~no nella Commemofatione puhlJlicata dal prof. Pirona nCl;1i Atti
de li. L,btuto T"tl~eto pel l Ii69-70, e in quella inseri ta Jal pr of. · BasS3m npl BollettIno della Società Veneta- Trentina di Scienze Naturali
Pa'/ol'a) pd I ~80 .
T~ma'o ,-in/aliio C(1lul/o, di Belluno, professore di toritl L aturale
dapprIma nelli sna citt;Ì nillil'3, poi a Verooa, poi a Vicenza, e final~
mente, da~ 18. 9 al 1 :lI , nella L'"niversità di Padova, stodìò princiJ' /m'.II~e il Bellunese, il Teronese, il Yic-entino e i Colli Euganei, e
'.Dt Ileo, dal tSIa III 18,)6, Iln~ ~aDde quantità di bvori dei quali
l pO I tu l un"
'li Pf()sptll() dtgli strilli pubblica
'
) e~ d
con ultartdo
ti da
T. A. C/.Il "n, CIllllpllalo dI( Wl 'UI) amico e (fi.~('rpul() (pado v
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I , ' l l'..
a, ICCIl,
.''' e, l, Il vuDlmemQrazioue, cile fu l'uLhlicata dal De Zigno wl'
U1 ddl l tltuto Y net<l,
ne..,l
13 -
nieri, le discussioni già avvenute intorne ai solle-lIa- .
menti (creduti allora prodotti dalle l'cece eruttlve ed
al trasporto dei massi erratici, non si occupò delle ipotesi proposte per ispiegare quest' ultimo fattc, ma si
diede a raccogliere rocce e fosslli, qua e là, nei Colh
Euganei e in altre parti del Veneto, a studiare le giaciture degli strati, e ad esaminare le cose già descritte
dagl i altri, collo scopo di confermare o correggere le
altrui asserzioni, considerazioni e conclusioni; e nel
1841 presentò all'Accademia delle Scienze di Padova
il pri mo frutto degli studj suoi, in uno scritto su:la giacitura dei terr eni di sedimento del Tri'uigiano, che ripubblìcò, poi, nel 1842, aumentato con nuovi particolari, nel Bollettino della Società Geologica di Francia,
- In questo lavoro, accennate le contrarie idee dci
Murchison e del Pasini , relative al sollevamento di
certi strati presso Campese, descrisse quelli terziarj di
Àsolo, di Monfumo e della Valle Ofgana, la scaglia di
Possagno, e le sottoposte rocce 'marne argillose, con
calcari bituminosi e marne micacee, ed il biancone .
che sono sovrapposte ai calcari del Giura; e si dichiar o
favorevole alla opinione del Murchison, cioè alr es.sere avvenuto il sollevamento delle _\Ipi dopo form ati
tutti i sedimenti descritti o almeno la caglia e gli
strati sottoposti a questa, perchè tutti questi strati
vedono inclinati e dislocati lungo tutto il piede meridionale della Alpi Venete_ Eque ta opinione, rim
in discussione nei varj Congressi di scienziati italiani.
che ebbero luogo a Firenze, a Padova, a Lucca, a - ilano, a Napoli, a Genova ed a Venezia, dal I I al 47,
-
!.f-
ed approvata, nel 42, cen apposito scritto, dal prores·
'ore Catullo, "enne poi ammessa da tutti, opportunamente modificata, cioè col ritenere sorte le Alpi a
più riprese, ma con i suoi più grandiosi movimenti durante e dopo l'epoca terziaria.
el IRp ebbe luogo a Padova il IVo dei Congressi
or ora accennati. Or bene, per una Guida di Padova
da donarsi dall\lullicipio Padovano ai membri di esso,
il De Zigno compilò dei cenni interessantissimi sugli
Stabilimenti di beneficenza, sui Conventi, sui T eatri e
ulle Carceri di quella città. Poi fece parte di quel
Ccngresso, vi fu eletto segretario della Sezione di Geo.
logia (di cui fu presidente il marchese Pareto, e vicepre idente Lodovico Pasini), e si occupò della redazione degli ALli di essa, con opportuni riassunti delle
cose dette dal Pasini, dal Catullo e da altri, sui diversi
sedimenti allora d'epoca incerta.
Nel J8~ pubblicò un libro intitolato I1ltrodu:;,ione
allo studio della Geofagia, e il quale è una breve storia
della Geologia dai tempi più antichi fin alla fine del
secolo scorso, compilata in gran parte sui primi capitoli dei Pril/cipi di Geologia del Lyell, ma anche con
notizie tclte da altri libri. Lo ripubblicò, poi. nel 53,
con altro titolo.
'el 1844> in una lettera al Pasini, descrisse le cose
vedute in una g;ta futt..! nel Bellunese e nel Cadore e
specialmente i calcari di Castellavazzo, gli strati ~a
Perarolo a Tai, la pielra verde di Peajo, stratificata e
cvrappc ta a strati ritenuti del Muschelkalll, ed una
arenaria dolentica, che accompagna dei dirupi doleri-
tici; e ccufermc. cesi. le co e dette d I l'a ini ai ((' _
gl'essi di Pisa e di Firenze intorno alla te a J 'e/ra
verde, già ritenuta dal Catullo per emer cria. ceme
altre pietre verdi, veramente emersorie ed in filon'
e vene.
In un' altra gita, tatta negli Euganei. trov':. nella
scaglia bianca e compatta, due crùiceri lleocomiani ;
e ne annunciò, nel 1845, la coperta all' Accademia
di Padova ed alla Società Geologica di FrancIa, ccmpletando la notizia con le opportune descrizioni e figure dei due fossili, ed aggiungendovi, nei cenni
mandati a Parigi, alcune notizie su dei fossili triasici tro·
vati nel Vicentino, e sulla classificazione di certi strati
del Bellunese nel Lias. - • Telle stesso anno scrisse
alla stessa Società Geologica intorno a dei penlacrini
terziari dei Veronese, pubblicò un articolo bibliograficc
sopra un Annuario geografico, e mandò alla suddetta
società un Celino llecrologico sul cOllie Da Rio.
Siamo giunti, così, al principio dell'anno l 46, che
fu un anno di vive discussioni, e direi qua i di ba taglie, fra il De Zigno e il Catullo. - Cominciò il De
Zigno, col pubblicare uno dei suoi più intere santi la·
vori geologici: la 'Meflloria sul f,;rreno cretacto ddl'Ilaiia seflentrionale. In questa Memoria, dopo accennata
l'importanza ormai acquistata dal criterio palecnto gico per la determinazione dell'età relativa delle rocce
sedimentarie, quando non bastano o pos ono condurre
in errore quello stratigraflcc e quello mineralogico
l'Autore descrisse gli trilti tagliati dalla valle d l
Piave tra Fenéra c Pederoba, e dimcstrò che in u i
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-
20-
-
mi cuità di re ili giure i e cretacei in essa e nel biancene, ri ulf definiti 'amente stabilita, nel suo insieme
generale e nelle -ue parti principali. la strie completa
Jei terreni sedill/m'arj del Trenelo. e delle loro suddites o De Zigno il Catullo ed
visioni; e cen ciò I
altri gecJ.::gi. italiani e stranieri, nen ebbero, in seguito,
a far altre che cempletarla e perfezienarla, nelle s ue
ing~le parti. ccn le studio particclareggiatc e minuzi so
di que te. stratigraficc, geegrafico e pale ntolcgico. (l ,
(I L
~el4orj3
del Catullo, a cui si aCtenDa nel
~slo .
è quelLI
i~ tit I t~: J/~{I(ilia di fllJ(;fl/Losia-palel.::oica sul~ .I/pi l'tutte 'chiamaL,
I rù, n'::li ~ e/Dpl.ui tir ti li l'3r~. Prorlrflll'() di gtlolJllOqa-pako=oirrr
dt/k AlI i l",ud_j, I quale fn ,trilla iu l'arte l'lima e iu parte d,p,
il I -16, e f'l po\'Mitata ocl 18{8 dilla Società ita:iana dci (Joa rao13.
il JS:ju. il Catullo, in Dna dl-ra al ))urc!Jiso!J e poi in ULa
Ioteiale, aiJ~llò ul.a iiI/ora (/11 ifi"'::"'" delle ralr:aret m'IGe
lu1l
ltich, dc/le .Il"i J"'IL/', nlc a dire i ~p.ci e a cparare nella eot dal LiaUC6l1e I i(.liUl calcarea rlli a ammonilif' u, l'e t diriJerl
in due ("al 'IU '7';,)lìlirl", rUlla ill(rrifJ/r. l'alita $" /,<"vrt, e C3raturizul.t da III Ile
tie d' 3DJ/Donili, de crilte c r~Pl'le elll~tc con 6"U1e
Ila .- a .1 moria: ma, c~llIe I ~t·j nrilÌf"are I,iù tard i, cit I) come
l'palI nenti all")lIferiore par~ec!Jil' ammoniti d-li' ali 1/. le "rop(lo tilole . cd Ila 'Dpuiurl allre ammvoiti. (be ono d I li deUa LcmLardi •
. ' I iDdit.1r~ tutti i I voti del Catullo i d..,c teoer pre eote
egli hl il l'rimo in Italia ad applicaro 1'0 Il dei earaturi pa
l nlnl gici ali ·Il tiDzÌt)n~ di tulti i "'-treni di sedim nto. « E lo Ieee
lot d evn in,f-(- la p rae\'uanu ClI nlro le immeRU dif6coltla, eh
i cfl'raùu 1 f.tlta di todj oei l'a i lontani dai ~randi eeatri, oro
liull: i
biMioleche e I nc ~rdina (e coli zioni l'rol ndono api All
ÌJ i j DIIl revoli lD'a i per ia lituire gli opportu ni confronli 'o Coli Il
/Je Zi"oQ neH IDa Commewurazione del l,rol. C 10110.
11 ~i r l i ClImmt li dJ! Catoll ,) ne lLt determinazione di molli
lIe)oO
Mem ri
ih
l
,Ile caponi di e i IlO tranllO date un ' idea le Il ie seguenti
i, e11~ ODO i ri oliati d' ono Iod io minu zioiio degli I(es i
21-
Come udi te, il De Zigno si maOlfe tè. dal 42 al 50
come geolo,{o, che studia i terreni e le Icre suddivisicni, determinandene l'età relativa col mezze dei f: sili. E non passo, dal 42 al 50, un anno, nel quale e.gli
non pubblica se almeno un lavere. Cnica eccezicne fu
il 48, cioè quen' anno, nel quale furcno ben pochi. in
tutta l'Europa, celere, che ebbero la tranquillità nece! saria per gli studj scientifici. E il De Zigno neo fu. di
certo, fra quei pechi simi, essendo allcra Pcdestà dl
Padova, in mezzo a q uella sequela di dimcstrazicni e
di sang uinose repressioni, d c p ~ le q uali gli Austriaci
a bbandcnarcno anche P adeva, ceme Yicenza, \"enezia, ecc. Vennero, poi, le battaglie, col mezzo delle
quali gli Austriaci ritornarono a deminare in tutta la
Venezia e nella Lombardia, e rimisero il De Zigno a
capo dell' Amministrazicne Municipale di Padova. E
il nostro collega, tanto nei primi me i del 4 , quante
negli ultimi, ebbe a far USJ di tutta la sua attività ed
energia, per far sì che, dalle repressioni prima, e pci
dal ritorno degli Austriaci, i suoi concittadini e la sua
città avessero a soffrire il meno pcssibile. (l )
che forono stodiati e descritti dal Catullo, e sono rimasti
nel Gabinetto di Geologia della Uni\"ersità di Padova dopo che q_
Gabinetto ce sò d'e sere sotto la sua dirnione:
Dei roslili ma id del rendO, rllt (u1'OfUJ descriUl e kvru.ti dG/
pro(. T. A. catullo. - :egli Atti del R. Istituto Veneto di
icore.
Lettere ed Arti. Serie V, VoI. YlU, 18 t.
Dtlk ammoniti, che furono destri/Il e ~gurall d4 T. A. ~ lvi. Serie VI, VoI. II, 1881.
, I) Per esempio, Dei l'ri mi mrsi, trattando Il ,oee col &elle le
austriaco D'Aspre, ottenne che ne. SOqO veDi 8~ mole bto per le dirne~8empl ari,
-
22
Rilornata la calma, anche il De Zig no, ceme altri
naturalisti, rilornò allo. suo. solila altivi là s~ientifì c a ;
ma, dopo la pu bblicazione della già citatn descrizione
dci terreni e gruppi sedimen tarj del Veneto, fatta nel
1850, si diede preferibi lmen te allo studio dei fossili,
. vegetali ed animali, manifestandosi come va lentissimo
jJaleont%go, con tin uand o tuttavi a a pubbl icare, di tanto
in tanto, q ualche lavoro di g eologia stratigi"ufica. Un o di q uesti lavori, del 53, sui terreni giurassici del
Veneto, con tiene la descrizione di questi terren i, colstrazioni avvenute, e si foce lare dallo slesso generale un ' ampia dichiarazione io iscritto, colla quale garantiva clIO anche dopo la SUfl,
partenza nessun altro generale avrebbe recato molestia ai cittadini. Piò tardi, dopo il ritorno degli Austriaci I) Padova, ottenno cb e fosse
ridotta al minimo Hm iLe di vontimila lira austri ache la tassa di
hue rra, e annullata del tutto la multa (di quaranta ndla fiorini) inni lta alla città dal generale IIaynauj e faci litò la fu ga del patriotta
e letterato Coc to Carlo Leoni o di altri, di cui era stato ordi nato
1'arreato.
Il defunto Antonio Tolorn ci, nel 188 1, essendo Sindaco di Padova,
e ce r c~ ndo an che ll olrArchivio Municipalo di Padova notizie e documenti per una Esposizione riRguordante il Risorgimento !tn,liano, vi
trovò tali document i relativi a ciò che il De Zigno fece in occasione
delle dimostrazioni avvenuto nel febbra io !8U, da esserne indotto IL
nandaro allo stesso De Zigno un IiUO bigliotto di visita con lo lince
~egu e nti: • Superbo di poter testimonia ro csem pii di fermezza e virtl'!
~ oncittad i n6, tanto più splendidi , quanto meno vantati. J)
n evo qui aggiungere ch'.! nel I KGO il De Zigno, essendo a VienDIL
ael Con!i ~l io dell'Impero, dapprima perorando davanti a quosto Consi;Iio, e poi ricorrendo in persona, direttamen te, all' lmpcratord, ottenn n
che Ione r idlllta a.d una AOlOfJW mi nore un ' impQRh di {;OO,OOO fiorini annoi da p:lgarsi dalle Prov incie Ve nete, e che fossero rostituiti
IUa Congr gazione Ce ntrale Venctn, i 1;00,000 llorini paga ti indebltll(Dente da e"~a nell'anno preccdcJlte.
2
l'indicazione dei loro principali Cc iII cal a eri t Cl.
Un altro, del 1858, è un Pro.\jiel/v del terreni ed'" ·aLar j del Veneto, con l'indicazicne delle 10caht· e dCl
fossili loro, - Il terzo, dello stesso anne. e a de c .
te
zione del terreno carbonifero de! Venetu, come era
di recenle trovato, nel Friuli, dal Pirona e dai geo1cg
austriaci. - Del·bI seno dei cenni sulla COS/1U7;.1 1 e
geologica dei Colli Euganei. - Del 67 è il Sunto d' u
lavoro s ullo stato d'allera delle cognizioni intorne a l
CostitUZione geologica delle A ljli Venelr, e il q uale cerchiudeva colla necessità di arricchire sempre piu le
collezioni paleontologiche, e di studiarle, per riempir
le lacune esistenti nell a coooscenza dei fos~ili ve netl. Del 69 è uno scritto sulle jorma:::..ivlli giurassiclu, n
q uale sono distinti, col mezzo dei fO:;5ili. tre calediversi nella tamosa calcarea rossa ammooitica del 'eneto. - Finalmente , appartengono all' 88 dei Cerm
sulle condizJoni ge%l,riche ed idrografiche del baci
acquif ero di D ue Ville, che fornisce l'acqu a potabile .a
P adova, col m ezzo d' un lungo acquedotto. - E
rebbe interessantissimo ed assai i~tr utlivo un e 'am
minuzioso di tutti q uesti scritti posteriori al So, ccnfront ati con q uelli anteriori e con quelli d'altri g c1cgi
per vedere con quanta cura scientifica il lor . ut~ rl.:
ha raccolto e messo insieme i fatti o sen'ah del lui
quelli indi cati dagli altri, per rendere sempre più ccmpleta e particolareggiata la con 'cenza dei tc::rr ni
piani disting uibili nelle rocce edimentarie dell Alpi
enete. Ma devo oggi astenermene, per non aUuo r
troppo questo discorso ; e devo limitar mi ad afferm r
-
!l
, il Jrllo ~ "JI'r" d I D' Zi~nv
tiche
queste
qual!
-:11 zì~ni,
faltvne un
di
qu lrann , p~1rag"n ode il
Se ' ~ ur::-ugh, In é1ppressc, ontinu
farn rac
gli r • :,ç ne p~i:' ur~ an h m ltissime altI' , dei Pernìgi:'Hi nel \-er 'o , e di altri Ju~g hi d l -eneto, fece
y nir
an h det! pi nte "liti he d'altri paesì, per
5empi.:- d II'Inghilterra,
le studi' tutte quante, parag;;nand~1 fra J.,1"; c sì eh ,dal 53 Il' 5, P tè pubblì are, intornv ad esse, par echi pus li, alcun .\1m"Tie .:-n ta\"el , e I
lassica pera, in du v"lumi,
on .p ta,'C'i che è intit ~lata Ji'/ora fossilis formali lIÙ
o>IiJhic{E, per dare le descrizicni e le figure di tutte le
pecìe di piante appartenenti all'epcca \;clitica, e trattare al uni arg"menti relativi al l ~r insieme, alla Icr
distrìbuzì n g C'grafica, ai limi dì gu Il'ep::-ca, ecc.
La f<lora or "ra itata, pubblicata dal h~S6 alI'
ntiene nel prìm \""lume le d scrizi ni
le figure di
LJ5 specie di .\ otiledoni '33 delle guaii nu ve:, e nel
s. .:nd quelle di J' specie ' di cui 40 nu ve~ di .\1 ncc.?tiled.:ni c di Cicadacee, - Per chi c n se e sa
"aiutare que-r pera, è davvero dIr s il apere che
il no,;tr cC'mpiant C !lega non ha "is ul abbastanza
n
r b ne. il 1h: Zigl i:',
di qu sto k 'si l
c o ta li f l'me e
ihioli.\" ,
l',
c dll m;,ltt
un erto scgn , per \r.; sue t.:-gli
si auli, ali Juc h . ,,,nz p r ltr~,
tra le famiglie \'t'0' tali "fa vì\'enti
col1 ~cata, E m rit d' ~ s r
it l.l
del il (nella quale la l..ìthi>!ispr I
per la m du~tia, "11.1 qu le r \Ul "If
d.
rulist
tri
tr~\'
'
r
d
-
26-
'pe ie di animt1li fi'ssili, 1ua i tutte appartenenti alla
grande erie dei T".:rkbrali d~p avere tudiato, come
vedemmo, molte pecie di ~lollu chi, per servirsene
n Ile ricerche tratigrafiche relative al biancone, a tutto
il terre n cretaceo, al calcare ro o ammonitico, al
marm di Fentanafredda, ecc.
Gli l11v.:rk br ati, dei quali si occupò il De Zigno
ome pale ntclcgc, per de criverli come specie nuove,
sono una Gervilia gimese (Ger v ilia B uchi), un Aptico
gigantesc , titoniano (Apl)'c1llls JIelleghilli, del q uale
studi' anche la truttura microscopica, somigliante a
quella del c ì dett osso di Seppia), un autilo di
Lonigo (l.Taufilus leonict!llsis) un emicardio (Hell1icardiu11Z
De Gregorii) di S. Giovanni Darione, ed un crostaceo
r. pluErom a Catulloi) dell'Albettone, presso gli Euganei.
Interno ai Térfe.brati fossili, in generale, il De Zigno non pubblicò alcun lavoro; ma di lui ne abbiam
uno, 3ssai interes ante, sui TTerl.!bratì l/IesoZoici del Ve".e~o c~n n~tizie ui pesci e rettili dei valj gruppi triaICI, gl~re I e cretacei, con l'aggiunta delle ragioni favcrc\'ch aUa collocazione del calcare colla Terebratula
~ot:;.oa1la nell' eclite, ed alla esistenza dei piani calloVlane, coralli ano e kimmeridgiano nel Venete.
Gli studj peciali del De Zigno, che si riferiscono
ad animali vertebrati, sono quelli, che l condussero a
descri\~ere parecchie specie nucve di rettili, alcune
ossa di uc~elli,. alcune specie nuove di mammiferi, e
molte s~ecle di pesci. - Nel 55 egli diede alle stampe
uno scnt~o sulle ossa di R inoceronte fin allora trovate
in Italia, e pecialmente su un dente dI' R.
minutlf s,
provenien te da
Pietre ~1cnta'l"n::ne. - Del
e l
descrizione di tre denti mclari di .'Iaslod l QUoU lidenle trovati in varj luoghi del Yeneto. - Del 7 è u
~lemoria sui JIa1l1111iferi fil.':si/' ud VCJlclo. d
lat
correggere le inesattezze esi ten i in un lave - de
Gervais sui mammiferi fo sili delr Italia. parecch i anni fra il 75 e J' 87 appartengon alcu')i (r
più interessanti lavori del De Zignc. cioè u lh _ui
sirellii fossili, e nei quali ono de-critti gli av nz'
di q uattro specie nuove di IIali/ht'ri. fil trc\'ale nel
' -e netc, sono discu si i caratteri atti a distingue e gli
ali terj èai felsinoterj, è descritto un cranio di febin:terio trovato a Brà nel Piemcnte. eno de critti alcuni dentini di aliterio.. ono di cus i i caratteri dei -ingoli generi d i sirenidi fossili. e ono e ami nati i rapporti fra questi sirenidi d'una yelta e quelli d·cggidì.
Del 76 sono due la veri sui re ti di sqllalùdLl,.'le est 'at .
dalla arenaria verde del Bellunese. - Delr u è la d scrizione d'un m agnifìco crallio di cocL1drillo, e'tratt "
dal calcare eeceno di ~l c nte Zuellc, nel '-ere ne e. e a
lui dedicato, come specie nu ~Ya, aIL\rduinc. - . \:1l' 8[ e nel 90 il De Zigno de 'cri e alcune yertebre ed
altri avanzi di ofidiani; e nell' 3 pubblicò un brè"e
cenno su delle ossa d'un grande ltccdlo \prcbat ilme ute trampoliere e scmigliante alle ardee" che er n~
' tate estratte dal calcare ecce ne di ~l"n te Zuelk, ri.: c
di avanzi di vertebrati terrest.ri e mari ni. - . ' elI' 2 d ... ' cris e una mascella superi ere di ùntraCt1tl'r i,l, che fu
cavata a lonteyiale, e differisce da quelle degli altri
antracotelj per m'ere quattro premolari iny c di tr .
-
nell' &) e nd :>O pubblicò due brevi scrilli , il , 'jenl1a
ed a Parigi, per ostenere che questo numero di premolari è Jlaturillc, cioè non è dovuto alI' es~cre s tata
modificata la ma ce ll a da chi la estrasse dalla lignite ;
c ()O pubblicò diversi scri tti ine neg li tessi ann i
torno a tre chelol/j Icr~/rtrj elel Ve neto, due dei q uali
sono di 'pe cie nuove, e rappresentati da bell iss imi
esempl ari. - Finalmente, dei p esci f ossili il De Zigno
co minciò ad occ uparsi prima del 53, e continuò un al
termine della s ua vita; ed è principa lme nte con i s uoi
lavori u q ues ti pesci, oltre che con qu elli s ulla flora
oolitica, che eg li si acqui stò la fa ma di ottimo paleontologo.
cl 1853 egli a nnunciò alla Società Geolog ica di
Francia la scoperta dei pesci fosstli n egli strati s ulle
rive de l torrente Chi avon, fra Schio e Maros tica, indicandoli come eocenic i ; nel 54, avuto e st udi ato un
magg ior numero di quei pesci, scrisse alla stessa SoCIe tà per correggere il suo errore, considerandoli più
recenti, e quasi tutti di specie nuove; e nel 57 pubbli cò una s pecie di catalogo di tutti i resti di pesci
trovati nel Veneto fin a q uell'anno, indicando le s pecie
(fiure i, quelle cretacee, quelle eoceniche (del Bolca) e
que llo mioceniche (del hiavon/; m a poi si diede quasi
e c1u~ivamente a ll o s tudio di tutti quelli d el Bolea,
esamIn ando, oltre a quelli acqui s tati per le sue collezioni, a nch e quelli nell e collezioni altrui, pubbliche e
private, a I adova ( niversità), a Verona, a Vienna e
a lfrove. '.. furono frutti di ques to s tudio, dal 66 alI' 88,
parecchie Memorie con tenen ti le descrizioni c le figure
2~
di un buon numero di pecle nuove, c Il CàLal
ragiona/v, che fu pubblicato I cl 74. cent, plU d
gine, e contiene, opportunamellte ccmpendlate I
scrizioni di rJO generi e dI 170 pccic, a CUI appa
gono i pesci del BeJca f '1 allcra bene cene c li.
M.a, ceme già dis"i, il De Zigne \lCIl si eccupo c ta te
dei pesci fossili del Yenetc. ) ,gli, inf"tti. pubblico n _
l' 85 uno scritto su dei jiesci d'" Ufl(J/lO, che erane tab
regalati all' Istitutr) Veneto , e l'ultImo lavorc pubb cato da lui, nel 9[, tratta dei pesci di LII1I/C-Z. fllle. nella
Va l Trompia, in Lombardia, dell" epcca trta ica.
Oltre ai lavori di geologia stratigrallca ed a qUwlh
di paleontologia, il De Zigno, dopo il 50, ne pubblico
parecchi altri, di varia natura. 'l ali sono.
un cenno
bibliografico sulla Paleolltolo,i;ia della <;al'dcglla del \eneghini; - la indicaz,lolle delle j1crsonc e dei luoghi da visitarsi dai Naturalisti austriaci imbarcati. ulla avara.
per raccogliere dati e materiali per la flora ooliiica;
una relazione sull' Ilredillell del frumellto che r cè
ITravi danni ncl Yeneto nel 62; - un breve cenno ull:>
l' iII/pronta d'equiseto 1/el glleiSS, pubblicata dal i menda,
e dovuta, piuttosto, econdo lui, ad uno sfenefillc. un a C01111l/ell/Ora'{ivne del f)/'of. T. ,,1. Call1l'''- in ui
sono esposti imparzialmente i meriti e gli errcri cieo·
ti fìci del vecchio geologo bellune e; - un cenne bibliografìco su lle jmbblica'{ioni del COII/ilalo (Tl't/lo ico ilaliallo; - un lavoro, lungo e fatico c, compiuto in i m
col prof. Pirona, per la compilazion(., d Ila part • eh
i riferisce al Veneto, della BiblioI;rllphic ::lt1/a!;Ì Il/e rI
jJaNOl1lolMiquc dc nlalie: pubblicata in C'cca j"\n dci
-
30-
ongr,e sso GCJlogico di Bologna; - e, finalmente, duc
biografit!, nelle quali r Autore' descrisse maestrevolmente la vita e i lavori dci nostri colleghi Gastaldi e
1eneghini.
Eccovi esposto, più breyemente e meno male che
mi fu possibile, tutto quello, che ha fatto, come geologo e paleontologo, il nostro compianto Collega in
cinquant' anni di vita scie ntifica, dal J841 al 189 I.
Quando si considerano tutti questi laveri, nel loro
insieme, la prima osseryazione, che si fa, è che ~ssi
fureno ben numerosi: circa cento; e h seconda è che
essi sono fatti ir: modo, da poter servire come modeIIi. - Ciascuno di essi, di solito, comincia con un
compendio della storia delle ricerche fatte fin allora
intorno all' argomento da trattarsi od al gruppo di fossili da descriversi, poi è ' trattato l'argomento o sono
descritti i fossili, nel modo pil1 chiaro e completo, e poi,
se occorre, vi sono le conclusioni, che si possono dedurre d alle cose esposte o descritte, relativamente alle
quistieni s tratigrafiche oppure ai climi ed alle circostanze, in cùi vissero gli animali o i vegetali descritti.
E vci sapete meglio di me quante ricerche si de bbono
fare, quanti libri bisogna consultare, quanto lavoro minuzioso e paziente occorre, per evitare gli errori in
questo genere di scritti, per raccegliere tutte le notizie
e i dati, di cui s i ha bisogno per conoscere le specie
già descritte, a cui paragonare quelle credute nuove,
per trovare i caratteri atti a distinguere nettamente le
s pecie nuove da quelle già note, e per la so luzion e
dei dubbj sempre frequenti e rinascenli in queste sorta.
di la vori. E fra quelle numero e pubblicaZioni tann
due opere, che deveno aver cestato all'Autore u avoro ben maggiore di quello pel le altre, pel gran numero delle specie descritte, delle citazioni retative ad
esse, ecc.; e sono la Flora oolilica e il Catalogo dei Je i
del Bolca. E non va dimenticato che il D:! Zigno fece
tutti questi lavori intanto che lo eccupa\'ane e gli [ cevano perdere meltis"imo tempe tante altre e svariate
cose, per le faccende della famiglia c per le cariche
pubbliche, alle quali, ceme già di "si, egli fu chiamate
dal 1835 in poi, e delle quali cempì sempre e co. cienziosamente tutti i doveri. È, dunque, difficile far i una
idea del come egli abbia potuto trcvare il tempo e la
lena per compiere tanti lavori, ma a spiegarcelc Cl
aj uta anzitutto il pensare che egli amò pas 'ionatamente
la scienza, e poi anche il sapere, per mezzo dei UOI
famigliari, che egli passava sempre ore ed cre, di
giorno e di notte, nel suo gabinetto, in mezzo alle ue
predilette collezioni e fra i suoi libri, studiando. leggendo e scrivendo, ed approfittava, per istudiare e lavorare, anche dei più breyi istanti, che gli erano lasciati liberi dalle altre occupazioni.
I lavori del De Zigno, oltre che numero i. furcoo
anche d'un grande valere ·cientilìco. In alcuni di e..,s·
egli determinò, col mezzo della stratigrafìa e d i fo-,,sili, prima o meglio degli altri geclogi, l'età relat'v
di alcuni gruppi di rocce edimentarie d l \"t;net~. p"r
e 'empio, di quelli c mp nenti il terreno cretac o. e di
q uelli appartenenti al Giura ed aII'Oe'lite: e lì<.:gli an li
dal -t7 al So stabil'l dcfìniti \'amcnlc la . c . '- (:mpl t
-
32 -
dei terreni sedimentarj del Veneto e delle loro principali suddi\'isioni. E con altri, piLI numerosi, trovò e
de crisse un gran numero di specie nuove d'anim ali e
vegetali fossili ed al)che molli generi nuevi, ed akune
fa mi g lie nuove, che gli altri paleontologi accettarono e
collocarono ai rispettivi posti nelle loro opere generali.
e ora nei pensiamo anche alle grandi spese, che
il De Zigno dovette fare per acquistare g li oggetti da
studiare, per farli disegnare in modo perfetto, e per
procurarsi i libri nece smj al loro s tudio, alla quantità
di lavoro in tellettuale impiegato per bene esaminare,
confrontare e descrivere tutti quegli oggetti, ed al gran
numero di lettere, che egli dovette scrivere ad altri
naturalisti, per consultarli int,1rl10 ai suoi studj ed ai
suoi dubbj, ed anche per rispondere alle loro domande
e sciogliere i dubbj loro cresce ancora maggiormente
la n,"stra ammirazione per il nostro defunto collega.
Quanti ricchi sappiamo che abbiano fatto o facciano ora. per la scienza, altrettanto?
La prodigiosa attività del De Zigno non diminuì
che nel I L , quando la morte di quella donna, ammirabile ~etto ogni riguardo, che gli era stata fedele compagna per quarant' anni, lo colpi tanto vivamente, da
togli ergi i per qualche tempo ogni energia ' ma ben
presto, incoraggiat," dai figli, si rimise, quasi per ditrarsi dal suo dolore, a lavorare, pubblicò i sLIoi ultimi scritti, già citati. e pei quali aveva già raccolto c
ordinato i materiali, e ccminciò il manoscritto del terze
velume della Flora oolitica; ma la morte lo colse, dopo
-
33-
pochissimi giorni di malattia, nel mattino del 15 gennaio di quest' anno, all' età di setlantanove anm: proprio allora, che aveva finito di rimettere in ordme in
nuovi e più comodi locali, i suoi fossili e i suoi libri
coll' intenzione di riprender vi, più alacremente che mai
i suoi studj e i suoi lavori.
'
Ora egli riposa nella sua villa di Yigodarzere,
presse Padova, vicino alle spoglie della sua diletta
consorte; le collezioni e i libri, che egli amò tante.
sono nel Gabinetto di Geologia della Università di Padova ; e le collezioni, vi rimarranno sempre ben distinte
dalle altre. Così i libri, gli opuscoli e le collezioni, che
già appartennero al nostro compianto collega, potranno
sempre servire, insieme con i libri, gli opuscoli e le
collezioni appartenenti al Gabinetto, alla conoscenza ed
allo studio della Geologia e della Paleontologia del Veneto, ed a quelle generali (I), - Le collezioni, però, non
contengono ora tutto quello, che il De Zigno raccol e
per farle ; poichè egli, oltre che appassionato per aumentarle sempre più, fu anche generoso donatore, e
spesso regalò modelli di fossili ed esemplari originali
di grande valore ad altri geologi ed a pubblici Musei,
dopo averli studiati e descritti per le sue pubblicazicni.
Per esempio, nell' 81, in occasione del Congresso Geologico internazionale di Bologna, regalò al Museo di
(I) L'autore di questi Cenni acquistò dalla famiglia De Zi!)llo l
collezioni e i libri ed oposcoli, e regalò il tolto alla (niçersi~ di
Padova, ller il soo Gabinetto di Geolo~in, con la sola condizione eh
le Colkzioni De Zi(Jllo rimangano sempre dislin~ d(ll/c alt"r. per m v
(li ollPortnni cartelli od in altri modi.
3
-
Geologia di quella Università una collezione di pesci
fossili del Bolca, di specie rarissime e benissimo conervati, che furono stimati del valore di 6000 lire.
l lavori, di cui vi ho data uu' idea, procurarono al
De Zigno onori scientifici di varie specie. Nel 38, a
venticinque anni, cominciò a far parte dell'Accademia
delle scienze di Padova, che contava nel suo seno il
Santini, il Da Rio, il Catullo, il De Visiani, ecc.; nel 45
vi divenne membro effettivo (così che nell'85 vi celebrò il suo giubileo accademico), e ne fu Presidente
nel 1879- 80; fu pure del R. Istituto Veneto, e ne tu Presidente nel 1875-76; in varj Congressi degli Scienziati
italiani iu ora Segretario ed ora Vicepresidente della
Sezione di Geologia; appartenne alla Società Geologica di Francia fin dal 42 ; nel 1857 gli fu offerta la
Cattedra di Geologia nel Museo di Storia Naturale di
Firenze, ma per ragioni di famiglia non la potè accettare; nel Congresso Geografico internazionale di Venezia (nell' 8I) fu Vicepresidente del 3.° gruppo; in
quelli geologici internazionali di Bologna e di Berlino
(nell' 81 e nell' 85) fu eletto Vicepresidente per l'Italia;
ed appartenne al R. Comitato Geologico Italiano (dall' 85 in poi), alla Società ltaliana detta dei Quaranta,
all'Accademia dei Lincei, ed a tante altre Accademie
e Società scientifiche, italiane e straniere, che sarebbe
qui troppo lungo enumerare. E da diversi Governi ebbe
numerose distinzioni onorifiche, cominciando colla croce
di S. Lodovico pel merito civile (nel 4 3), con quella di
cavaliere della Corona di Ferro (nel 52), e col titolo di
Barone (nel 57), e terminando colla commenda della
35-
Corona d'Italia (nel 75), e cella crcce di Cavaliere de l'ordine del Merito Civile di Savoja ' nel 9 1).
A indicare quale carattere egli ebbe, ba terebbero
quattro parole: quello d' un gentiluomo. - L' attuale
segretario del R. Istituto Veneto di SCienze, lettere ed
arti, Paulo Fambri, in una Circolare mandata ai membri e soci di detto Istituto, per far loro ceno::.cere la
morte del De Zigno, dopo accennati i di lui la\ on
scientifici, lo disse: • il piu compiuto e garbato Slgncre,
che si potesse desiderare in società ; gentiluomo di nascita, di abitudini, di sentimenti e di modi •.
E scggiunse che • mantenevasi invariabilmente di carattere
dolce e cortese, ma franco ed energico. ricusava pressioni, sentiva alto, e sopratutto non recedeva d'una
linea dalla idea e dai sentimenti una volta enunciati ....
A voler ben definito il perduto Collega nostro, bisogna
dire che fu un insigne gentiluomo della vecchia scuola
e un in5igne scienziato della nuova '.
A questa definizione aderisco completamente, quantunque io non abbia conosciuto il De Zigno che dcpo
il 69; perchè, d'allora in poi, lo vidi assai di frequente.
andando da lui, per domandargli consigli, o venend.:
lui all' Università, per lo studio dei fossili appartenent
a questa, e sempre lo trovai tale, da non potersi definire in modo migliore che colla fra e del Fambri.
E non pos o finire meglio che col riportare alcune altre linee, scritte dallo stesso Fambri:
• Morì meno ricco che non nascesse. 11 layorar
costò alla sua fortuna quanto e più che ad altri l Clperare. Rese agli studj dei ervigi, che non gli tur ne
-- 36certamente ricambiati. Ed egli ben sei sapeva prima,
e non se ne dichiarava punto deluso. Della scienza si
mostrava, anzi, oltrechè appassionato, soddisfattissi mo,
sempre. Essa avevagli, diceva, in ogni tempo, procurato inestimabili amici. Infatti, i colleghi l'ebbero sempre caro; e lunga memoria serberanno non solamente
del valorosissimo geologo e naturalista, ma altresì del
collega leale e del cavaliere cortese '. (I)
(l) NeUa citata leUero,-cil'colarc il segretario Falllbl'i, dopo accennati i num erosi lavori scientifici del defunto, sCI'isse quanto segue :
( Agli studj dedicò, può dirsi, la vita, e molta parto , altr esl, del
largo patrimJnio.
( i\lalgrado questa, noo dirò inclinaziono, ma addiritLura passione
cien tifiea, che ordinariamente assorbo ed isola l' ind ivid uo, egli fu il
più compiuto e garbato signore, che si potcsse desid erare in socielà.Gen tiluomo di nascita, di abitudini, di sentimcnti e di modi, egli, cedo
non molto, ma pur~ trovò anche Lempo per qucgli svag hi , che, quando
non Bono proprio che svaghi, posso no chiamarsi un ornamento di più.
( Amb, per esempio, di artisLico e cavalleresco aillore la spada, o,
lin quasi in ultimo, la traLLò con una certa maostrla d'assaltante, cioè
lontano assai dal giuoco lezioso, como dal licenzi oso e naturalista.
Egli di questa materia ragion .LVa conLinuamente meco con vera pasione; e mi ricordo eome un gIorno, or fanno app ena quattr'anni, cioè
quand' era già sui settantacioque, malinconicamente dicevami di non
si scontentare troppo dell' età sua, ma dolergli una cosa, quella di do lere, venutagli meno la elasticità delle gambe, abbandonare la scherma,
ebbene il pugno andasse; c di questo, coli' orgoglio del vecchio schermitore, mi faceva notare i movimenti rapidi, stretti e corretti.
( Del resto, per lui la spada non rappresentava solLanto un ' arma
c Dn 6strcizio, ma tntto un ilIsieme di concetti e di doveri, che sempro
I)norano, affOllano ed elevano.
(Maolenev3si invariabilmente (e in ciò l'educazione della spad3
,. ' è empre per molto) uomo di carattere dolce e cortese, ma franco cd.
energico. Ricusava pressioni, sentiva alto, e sOllrlltutto non recedo l'a
di una linea dalle idee e dal sentimenti una volta enunciati.
« J~IJIJe perciò lun ,~ , fi~JIf,ttalJill
,nora Lo dngli scienziati l~de8r,hi IIlllllo (II I. mollo prl a
tr;di, cl;! i fi trovò, negli afllti M'li gi vanih, ra ual
l'''I'MO un ordine d'i,io" alquanlo, fillZi, pcr edl, lrop
dilli' aapiraziolli nazionaii. l'allo quindi BChl'" ad o r ILI
taccll i, De soJrcrsei ma rifuggi dal relr )("tI're (,~r alleco rlI
'i fece al contrario un doy(,re di l'rodi 'IIr,- O tpotar I
.le/creoze, che \ili erano rilUl'fll\Crate, l'l'lIld.· si trovb in qual
menio scopo a giusti sdl!lI"i, dl6 !tdo, c, (>u6 quaBi dir i, pr o
J~Pl'urc, clti ragionava con lui, UD
en, o d'italiauit BeLI ita li
trovava. Se DIln che, dalle COllbC"UenZe l'rAiche ~i que to lo 110 taJlavano IIrmai llleuDe sincere a{f'·7.ioni l'''r Oliati Il &I!ntiluomlDl lrnieri, ed uu culLo incrollabilc della l'l'uI,ria coereDza,,!te "gh ide tifìcava co n la digniLà e la onesl .
• A.llo slraniero, peril, nulla chiese i r indil'en~ fl7.1 per OD I llament.e manlenne. Dalla lioalmcule maturata it:.lianil pulitica <Id '\ endo si riguardò sciolto, c l'accul c con lealtà "ordiale, ma diglllt
I bravi fi gli molto onoralamente Tcstir<lno l'unifurUle Il ziorlille.
« Quanto alla popolazione, essa risp(itò chi ,IV. l'a IIlll'utu, \I elle l'i
Jifficili anzi peri colose cood izi'lUi, rispeltare se m"desilllo, l'are!'
probabilment.e andata anche più oltre nel favore, e a lui fo e
hrato di doverlo comunque sollecitare; l'oicltè dci
~ra conscia cd orgogliosa.
« A taluno poLrà semhrare, per aneot.ora, ch di rodesto suo pe
l'iodo impopolaro poteva t.acersi; ma io ptll. o dI. non srltlpr il
lenzio è d'oroi io penso che ili un lih" rn p~ "P tutti I faUi im
i anti, piacciano o no, vadano SCllza l'i uardi es p' t', e scnl pr
cotii di sorta st.udiati e pcsat.i. - È 'oH nlo rosi dI il giDdiu
fa largo c discre to ad uo lempo, l'oichì' la fran ca rkrrea spie!!ll
t;ioi e procedimenti, e dell' acula e fort os rvazinne l' i l ci a e
<lella assodala verità storica . i giova la cril ieR, li SCI'lIIar u
llt ra sfro nd are ora ll llo1'Ì r,d or,1 biasimi mlll prcllligali.
« TrOPIJi pudori, infatti, l'enDerO talllllt.1 dall' \lni\' rsal
io
J.lcr linaeio e im[Jud ~ nz r , mcntre. per ClIllvcr o, lal' altra lropp im d
l'o nnero glorificale cOllie nuhili I isc,,~se, nou es endo che
ih di~c rzioni.
• E ciò ben compreso chi fregiò dl'lh croco di • ,oi& il (rl
l'etto di lui.
• A volerlo hen dcfin'lo, il l'crduto collega no lro, bi Da dir b
- 38fu nn insignù gontiluomo della vecchia scuola, o un insigne sciouziatl)
della nuova.
« Ciò vuoi diro che iu lui il vecchio 6 il nuovo furono egualmente a posto .
• Egli lasciò sem pre contenti e tnlor:l n0l111irali di sè tutti colol'o,
che ci ebbero a faro per qualsiasi di vel'sa necessità o specie di cose.
La ua vl\ra o sostanziale cortesia era molto più che urbanità, rÌlnaDondo a u"ni modo ancora pi ~ na di una energia non allera, ma alla. Egli s'inchinava, si prof'lndeva innanzi ad una sol a cosa, al merito;
scevra di questo, riguardava e dichiarava assai umile qualunque più
elevata condizione.
« Mori mcnù ri oco che non nascesse. il lavol'aro costò alla sua
fortun a Ijuanto e più che ad altri lo sci op o r~J'e . Rese agli studi dei
servigi, elle non gli furono certamento ri cambiati. ErI egli ben sei sapeva prima, e non se ne dichiarava punto deluso. Della scicnza si 100.lrava, anzi, oltrechè appassionato. soddisfatissimo sempre. Essa avoallli, diceva, in ogni tempo procurato inostimabili amici.
« IulltU, i colleghi 1' ebbero 'ompre oaro, e lun ga memoria scrberaDDO non sulameDlc dci valorosissimo geologo c naturali sta, ma allresi
del collega lealo o d,,1 cavaliere corteso •.
PUBBLICAZIONI
DEL BARONE D"S ZHL ' O
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18 -
nulate, l'altra inferiore, coll'AlIllllOltites /Va/colii, c siano
tate confuse insieme, come formanti una sola calcarea ammonitica. E i geologi presenti (Collegno, Pareto,
Pasini, ecc. ) approvarono le sue idee e conclusioni,
aggiungendo interessantissimi particolari relativi al
neocomiano, alle due calcaree ammonitiche, ecc., del
Veneto e della Lombardia. - Naturalmente, il Catullo
non rim ase tranquillo, e in un lavoro scritto nel 46, ma
pubblicato nel 47, cercò di difendere le sue determinazioni e le sue opinioni; ma non persuase nessuno.
E qui è da notarsi il fatto singolar!! che nessuno, nemmeno lo stesso De Zigno, diede la meritata importanza alle parole di quest' ultimo relative alle due calcaree ammonitiche del Veneto; così che passarono ancera molti anni prima che venisse dimostrata l' esistenza, nel Veneto, d'un calcare ammonitico corrispondente a quello, veramente liasico, di Entràtico, Ind uno
ed Erba nella Lombardia, e ben separato e distinto da
quello superiore, titonico, del Veronese e d'altri luoghi
del ,'eneto.
Gli studj del De Zig-no, di cui ho detto fin qui, completando e correggendo, specialmente per quanto concerneva i fossili, il terreno cretaceo e il Giura, q uelli
del Pas;ni c del Catullo, diedero per ultimo risultato, al
principio del 47, la distinzione d'un buon numero di
gruppi sedimentarj, caratterizzati cd mezzo de i loro
fessili, e ccrrispondenti, fino a un certe segno, a quelli
già ben distinti in altri paesi. Tali erano, dal basso
all' alto: i micascisti e talcoscisti, tre gruppi corrispondenti a quelli del Trias germanico, le dolomie (rite-
19 -
nute giure::.i , \'arj calc ri grigi, rap? e entant
c l'oelite, il calcare res e ammcl1Itice, giu e , l te _
reno cretaceo, formato dal biancone, dal calcare IPP _
litico e dalla scaglia. e diverse rccce terzia ie a c
sedimentarie, altre vulcaniche, cel 1'1!1lIacrillu d
rl)'lus (credute prima d'altra specie" ccn le nummu It,
ccn le ligniti, ecc., e terminate, in alte, ccn le sabbl
arenarie e puddinghe credute plieceniche dal :'vlurchi c .
Or bene, que::>ta serie di gruppi, il De Zignc la espc
brevemente, ma nettamente, all a Secietà Geclcgica di
Francia nel 47, in uno scritto, che fu pei ri tampatc.
con poche yariazioni, nel 49. in tede::.co. nel L nnuaric
di Leonharò e Brenn ; di alcune parti di e::.sa parli: a'
Congresso degli scienziati italiani, che ebbe luoge a
Venezia nel 47, e del quale non furono pubblicati che
in piccola parte gli Alli verbali; ne \'iluppò la parte
relativa al terrello crctacc<J in uno scritte pubblicate
nel 49, correggendo l'errore ccmmesso nel 40, all.;)rch
prese per nummuliti i detriti di conchiglie contenuti in
un calcare collocato fra il bianccne e la scaglia ; e, finalmente, la espose con mclti particolari, indicando pe
tutti i gruppi i loro fossili e la loro distribUZIOne gecgrafica nel \"eneto, in una Memoria sulle 1'OCCC slr lijicate del rC1le/o, che fu pubblicata nel -0, in francese e in tedesco a Yienna, ed in inglese a Londra.
E così, nel So, quantunque il Catullc. in una sua nu~\'
l\lemoria (ccn di\"erse parti intere santi relati\-e al Tria .
c con la descr izione e le figure di parecchie pecie
lluc\"e di fessili , abbia persistik a ccn"idcrare cr tue
la sc1ita calcarea ammcnitica. e ad 'lmmcttere a pr~-
-
20-
mi 'c u itù di ~ , ili giure 'i e cretac' i in essa e ne l bi an• ne risultò derìniti amen te tubilita, nel s uo insieme
generale e n' Ile s ue parti principuli, la st!rie cOli/p /e/a
dci ILrr '/li ,\('(lll/h'lI/a,-j dd l ''m t'/v, L' ddlt) loro suddi-
li; 'Ìt'lll' e c l1 ciò lo 'te 'so De Zigno, il a lul\ o ed
d itI i ecl gi, italialii e ' tra nieri, non ebbero, in seguito,
,\ far altI' che comp le tarla e perfezionarla, nelle s ue
-;ing l parti, c n lo 'tudio par ticolareggiato e minuzioso
di que"tt:, stratigralìco, geografico e paleontolog ico, (I)
(I) 1 .1 l\llllu'lria del .alullo, a cui si aCCO llil a noi Los lo, ò qu ella
Jlllil"la(a. l/Wil/riu di I/CfllI/u/.yiu-jlrt/co;oin' stl lle ,II)li l'c/lele (chiomata,
perì,. n"OIi (' 1'011,101 i til'ati a l'o l'L , P/wl/',II/w di lj""0I/o.yi((-1/(I/eQ;oi,.tr
"fll(' \/}l1 !'uIIM. la qualo Ili SCl'ilt<l i II pal'lo 111iUl a in j1:t I'lo Il lp'
jl J ~G, l'III IllIIJhlit:lla n!'! J:l4!i dalla Soci t,i il alìa ll u dui Quortluta.
11°1'0 il Jll:iO, il Catull o, iII una Jdler:l al ~lll HhibOI1, o Jloi in UJJ.I
.)(, molÌ1 sredale, adottò lilla II/IU"'( cl(/.I.lifìm~ io,/(' ""/1,, ('(/ lra n'c ('II.\S,'
tlI/II/llI/lllil'//f "('11,' III/i " ('//('(e, \'1110 u dire Ri d('c i,'r a
(' l'aral'o II r lta111'1111' dal Id,l/le'mc h soli ta r:ilrnf(·a ros<iI alTllI\ onit il'a, l,,'r dil' id" rl.l
111 dI/C (I/I""w '/1111111".11,., 1'1111<1 ill{l'I'io/l', l 'a ll m SII1/l,.i"rr, o ara tlclll,.,t, d.l Hlult' SII(' i,< ti· .lIl1moJ1 ili, ursclÌllo l' J:IPl'l'Cl'lIhlc COli /ì ~uro
Il IIn Irs" IIIclllnril; m:l, ,'(Imo l'oll'i l'I'rillr:II'O Jdìl lartl i, cilò OIll O
.1J'Jlarl 'U' liti ,tl l')nfrl ioro par,'cclli ,' amlll oniti di'lI' ,lll ll :lIo ~ rlll'l' 0 titofili (', ".1 ,dI,I ~lIllclÌun ,dln' ummu lliti , eh" ~nllO (l l li.1
della LolU
I,mli.,.
",cl "ilulicll" tulti i I.. vo ri d ~ 1 Clllllll n i ùovo t t' TI r !.ms,'nl l
di' ""Ii fu il primo in Il ,1lia :td :tllj1li rarn l ' Il o d"i IIraltcri [la
I "ut"l"d, i .11 1.1 .li tinlÌuuo di tutti i terreni fii sedill1rnlo• • E lo I cc
-
21-
Come udiste, il De Zigno bi mUnile t
COme geologo, che tudla I terreni e le le" o
IVIliioni, determinandone l'età f dativa col me7.7.0 d I lo _
sil i. E non pa!-;sò, dal ,p al 50, un anno, nel IU l
Il
non pubblicasse almeno un lavoro. ' nica CCCCZICl1C {u
il 48, cioè quell' anno, nel quale furono ben pochi I
tulta l'Europa, colore, che ebbero la tranquillità necessaria per gli studJ scientilìci, E il lle Zigno ncn fu, di
certa, fra q uei pechi simi, essendo allora Pc de ta di
P adova, in mez zo a quella sequela di dirne trazlcm c
di sang uinose re pressioni, depo le q uali gh \u triaci
a bbandonaro no anche Padeva, ceme Vicenza, Venezia, ecc. Vennero, poi, le battaglie, col mezzo delle
quali gli Aus triaci ritorn arono a deminare in tutta la
Venezia e nella Lombardia, e f1mi sero il De Zigno a
capo dell' Amministrazione Municipale di Padova.
il nostro collega, tanto nei primi mei del 4R, quante
negli ultimi, ebbe a far USJ di tutta la ua attività ed
energia, per tal' sì che, dalle repressicni prima, e poi
dal ritorno degli Austriaci, i suoi concittadini e la sua
città avessero a soffrire il meno pc si bile. (1 )
~semplari,
cho furono stodiati e df8critti dftl Catullo, e 80DO rilD ti
nel Gabinetto di Geologia della Uni\'ersilà di Padova dopo che ..
Gabinetto couò d'essore sotto la 8ua dirr,ione:
Dei ~JSS;li "';asi('i drl l'endo, cltt f\l1'OM dncrilli e ~.
pro(. T. A. Catullo. - Negli tti del R. l titoto VeDeto ti
'en...
Lettere IId Arti. eri e V, VoI. VIII, I t.
Delle ammOllili, che furono de. mI" e ~g1Arale d4 r. A.. CMIIIe. hi. Sori e VI, VoI. II, I 8t .
• l) Per es~mpio, nei primi m~ i, trattando a vOlle ~ 11
austriaco D' spre, otteDUI! che ne. 0110 VIIDi le mole to per le dimo-
-
:.!.f
che e, so mcstrerebbe il grande valore del De Zigno
come geologo tratig rafìco.
enendo ora agli sludj e lavori pa!colllologici, tro viamo anzitutto q uell i sull a F!ora ooli/ica. - Le piante
fos ili di Rotzo nei elte om uni, già nc te nel secolo
còr o, così che ne parlarono l' Ard uio o, il I3rocchi ed
altri, attras ero l'attenzione del De Zigno prima del
l 50, poichè egli, av utone un buon numero per le s ue
collezioni, e faltone un esa me ge nerale, ne parlò in
q uell'anno, paragonando il loro insieme alla Oora di
carbo uroug h. In appres o, continuò a farn e raccogliere, e ne procurò anch e moltissime altre, dei P ernigolti nel Verunese, e di altri ' lucg hi del Veneto, fece
venire anche delle pi ante oolitiche d'altri paes i, per
esempio dell' Inghilterra, e le studiò tulte quante, paragonandole fr a loro; così che, dal 53 alI' 85, potè pubblicare, intorno ad esse, parecchi opusco li, alcu ne Memorie C0n tavole, e la classica opera, in due volu mi,
con 42 tavole, che è intitola ta Flora fossilis fo r l/lalio1lis
oo!iLhicre, per dare le de crizion i e le fig ure di tutte le
specie di pi ante appartenenti all'epoca oclitica, e tr attare a lcuni argomenti relativi al loro insieme, alla lero
distribuzione ge cgrafìca, ai cli mi di q uell'epoca, ecc.
La Flor a or ora citata, pubbli cata dal 1856 all' 85, con·
tiene nel primo volume le descrizioni e le fig ure di
145 specie di Acoti ledoni (33 delle q uali nu ove), e nel
econdo quelle di 168 specie (di cui 40 nu ove) di Mo nocotiledoni e di Cicadacee. - Per chi conosce e sa
val utare quest'opera, è davvero doloroso il sapere che
il nostro co mpianto Collega non ha vissu to abbasta nz a
25 -
per completare il man6sclllto e le tavole del te z 0,lume, il quale dov<.:va conlenere un bucn nume o d
Conifere ed un' Appendice ai primi d e vc\umi.
Un certo marmo del Veneto, nero e ccn l r ,h
iinee bianche, che si vede spesso adopera o n lle antiche costruzioni di Padova e d'altre ne tre ci la, deve
qu este linee bianche a due specie di fo ili, una del e
quali è una grande conchiglia quasi piana, del gen_ e
Perna, e l'altra sembrò a taluni un' ostrica mclt ,.. nde
e ad altri un' alga, colla quale fu fatto il genere Li/hio Lis. Or bene, il De Zigno, raccol ti mJltì e emplan
di q uesto fossi le slOgclare, e studiatili bene, li c
c on tali forme e tali altri caratteri. da deverli con iderare come g li avanzi d' una pianta somigliante, fino ad
un certo segno, per le sue leglie piegate ed ampi sicauli, alle Jucche, senza, per altro, trc"are in quale
tra le famiglie vegetali ora viventi, essa dehba e sere
collocata. E merita d'e sere citata la ua Memoria
d el 71 (nella q uale la Lilhiolis problemalica è de 'cr tta.
per la mode ti a, colla q uale l'.\utore si dichiarò dì opini one diversa da q uella esposta da un altro in igne
naturalista.
Anche delle piallI.!. Iriasidu di Recoaro si occ
il De Zigno ' e peci al mente di quelle. che erano
raccelte e imperfettamente studiate dal Mass,IIKIUII,'II.
Egli pubblicò le tavole gi à preparate da quest
ralista, e vi aggiunse Ut)' cpportuna e complet
zione di tutte le specie rappresentate in esse.
Come già dissi, oltre che di piante (oolili*~.
triasiche) il De Zigno studiò, descrisse e ~DblicO
OPEUE
Catalogo l'agioi/ulo dd fossili del ca Iran fOCéM et; J'o,ll Bo/ca
e Monte Posta/~. - Pubblicato dapprima n i fascicoli d I voI. Ul
della arie ,I.." degli Atti del R. r'tituto Yeneto di 'ci uz ecc.
a poi a parte. - Pagine 21 J in
Y n zia l 14.
Flora fossilis fOriilalioll;s oo/ilMcae - Due ,'olumi, in 4°, con
42 tayole. - Padova l ;:,6 a l 6 ~i1 l" volume)
1:<,7a 3 l
(il seconde,) .
Biè/iogl'aphie géologil).l'e et paléontologiqll~ cks Provi,lu,' T'h i/i~ • f.'.
_ Fa parte della B ibliograpllie gt!ologique et palt'olllologllluc tk
l'Ita/ie, par Ics soiilS du cO/J/iN d'org , i afioll dI' d~II, 'i
Cougrès géologique ù!l11',U(UOlIlJl (ii .B%g,lc) - Bolo U:J.. Zani·
chelli, l 1. - Il manos ritto di que 'ta part fu messo insi me dal Barone De Zigno
dal ;:.rof. G. A. l'iroD ;
contene 3, in ciascuna clJeda indicant illilolo
j,tli :litri
dati relativi ad una pubùlic:J.lIionll no Il Ull "rc, C nno o
sunto delle co e <:ontenut in questa: ma per non ingrOli'
sare troppo il ,olum deUa Bibliografia int ru, si SOIlO dovuti 000 tter tutti questi cenni " suuti, per qUllnto iuteret'
santi simì.
°-
I
OPti COLI
1.-1 33, - P lrlllfru Ci'!lloganléU' 'II l' '<.r",c·(1 P,,/al'il/Q
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dI' 1'1'/1110' , lIuroll,11I M"rh', nl. 111 1144:; 461. a p
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t Il olof{ I('1I di 1,'ruIH'In, ti !tIMIIII.6 !lui diritto di priori
l' J\ IIt o,'rl 1"'1' hl 1111111111.1001 ,11'1 t r rrl1l) Il uC(lml no In l
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- 44 19.- 1846. _ , ut "!tU,,IO di fl'QnlarwJredda uei Golti J!:ugll/ltCi. - Nel
val. V (18 15-46) della seri o prima degli Atti dell ' Is titnto V e-
neto ecc. - Cioque pagine in 8°. - Venezi a.
21).- 1846. - D écouterl e del clJuchu oq;.fordieltnp.8 dama {eB (;ollme~
E ugalléellnca. - Brano di leUera, pu l.Jbli cato nel voI. III della
seconda serie dal Bolletti no della Societi!. Geo!ogica di F rancia, a pago 488, e nel qua le si annunzi a la scoperta , di cui s1
tl"atta oel lavoro pr ecedente.
2 1.- 1846. _ .Vota in/omo alla llon 1H'omiacuila dei fouili fi·r;. il
.Bial1CoM e la Calcarea Ilmwmitica delle Alpi VC'IU!te. - Nel
val. \' dalla 13 serie degli Atti dall ' T. R. Isti tuto Veneto ecc.
Il 5-46). - Veoezia, a rato vich. - Di q uesta Nota , d i 13 pag ine in 8a , si parla a l UI.g o nel t esto.
21. bi~ - 1846. - I n/ol'iI() ai Oc<#!J det pro/cailOi'e 'l'OYtl(/.80 Antonio
C//JlIllo ,opta il /;/lilema C,'daceo delle Alp! Vene/e. - OB8eI'IJa.
: ivni. - Padova, icca. - k uoa seconda edizione, di 13 pa ,
gi ne in 8", con alcuoe variazion i, qua e là, n elle parole, della
precedente Nota.
22.- ' 6. - Aitt verbali della sezione di Geologia e .J/ineratf}gia
dell'I, VIII lliunwM degli llcùm:;ia/i, clte ebbe IU(Jgo tn G eilQ~a
nel u ttembre ff/lte. - Padova, Sicca, 1 84 ~. - Di pagi ne 71 in 4/).
23.- 1846. - f"ollPi ~II!QCQ/niant del .Birti/cone. - Ge::ova. - ' na pagina in 4°. - ~ uoa delle brevi, ma importanti comunica·
zioni st a mpate dall'Autore n ei prf'.cedenti Alti.
21.- 1 4/L - Sull'l iillJt,mtle circola d uella Cal carea d~i ,lloi/ti E ugaMI . - Genova. - ~[ezza pag ina in l " . - 1:: un'allra delle
brevi ma importaoti comuuicazloni de ll 'Autore al Congresso
degli Scienziati italiani, che e bbe luog o a Genova nel 1846.
In una nola dolile lue pu.Mlica:i'Jtti, ell e il ]Jarone De Zigno dis tribui ai uoi amici, egli indicò qui, nel 1 7, i t ra se!f11enti lavori: - Sld l'Ne,l i giUfUJ e cretaCCt del Venelo {GOi!gl'euo di Vraezi4,. - Elletl.tù,nJ' d~l TI'i//1 nel Vel/eto, M(la ValI w/ana e fll!l bar:(tlQ di Tren/<J I CM gl'UAf} di Venez l fl) . - Sui terreni
elYJi1tlarj l! terz iat} dei .jf(mtt };ugll/Ui (C01trveIlQ di T'mezfa, . -
tre lavori arann? stati f\cr.tti e presoutati a l Co n·
g.eaao di Sci'mziati italiaui a Ve04lz iai e il J)ÙH"J di questo
Gi)/l;tr81< o (;i t;. appuuto ape re Inp. , P. pa~i no !J, }(j () 1(1) ciI';
(.!Ueltl
II DI' 'lo ~'U'j Ila I/arJat~ di qUP.llti argOnJr.nti iII vari P. Hedut.c
(Iella lIe2ione di Geologi a (, MICi"ralol(i'L; ma Dr/fl m i !YJDatl..
ch e l tre lavo ri I;itati s ieno , t >tti lIl>tw lJatt " i'Ubl,lleat . •
25.-1 84 ì. - 81//1' le' t~r"l!,tM "tratifif:' dell Alp", V~rdt ie",. e,. - • ,.,
volum e IV IParW 2"j del Bull. S<) /). (.x{;,L de frar, (;(:. a V
gina 1100. - DU(J pa ~ine a mezz't, In sS" .
26.- 1848 - NoutJellel ()bHer1ifJti~1I.8 8ur 11' te,'raù., creta,-~, de
t'.lta,ue 8ep/enlI'i1male. - 'Sei voI. VII dej J.a~" erio; del ba I.
della Soc. Geol. di Fr'i.ocia, a Pliif· 2::;. - (Jt.tC) pagine ill 8°. Parigi.
21.- 18411. - VelMt' àie Ge8cl,ichtetlJ (} e~;1'ge der VeMtia"i.c1.e,l AII,en.
_ ~el ' eue!! Jabrbuc,h fur )lioeralogie, (ieogMHie, (iool .... gi"
un I Petrefaktenkunde di Le<mhard e Brr,on, pel 1&4!J. Stuttgt!l't. - Quattro pagine in &'J. - E una riprl)dl1ZI'JO" ,
alquanto variata e con un pO(,O piu di rlarticQlliri, dellO llentt.c.
al n. 25.
27. MI - 1850. - Nouvetle8 Q"tervaUo'!lJJ lUI' V!8 terratr/' cl'ell/~I:,
del Alpes VénitiennCl. - Padova, Si~a. - Tredici pago iu 8". ì~ una ristampa, con pocùe vaTiazioni nelle parole, qoelìe
al n. ':lO, - Per eRempio, vi è cot'retto: lmYt/.ddiaternent au de8/1iU
de la acaglia in l mrnediatemenl .fllU", IIL IIC//:J'ia; e VI è pure
corretto (oel paTagrafo cùe CiJminc:a con Me! rlude/l paUtm/olouiqu e~) nami/u Boucltardiaml$ O'OrL. in lll/mi/eli altl'r,.a/UN PhillipR.
28.-1851}. - Coup d' oeuil .,ur fu t~)'t'i,il1-' II/ralijiél àell Alpu
VtinitiemlC8. - Preseof{l a la Aùaoce de l'lostitut L R. Géol~
gique, du 16 avrll 1850. - Sedici pagine in 4", 000 una tavola rapp resentante uno spaccate) dei monti fra Ballano e la
Cima d' Alta, passando per i Sette Comuni. , 'e1 voI. IV delle
<j: NaturwisS8nscbaftllcben ALbaodlungen:ll di W. Haidlnger. Vienna.
28. tn:a - 1850. - r; ebeNi cltt der (JelcJ.i~l<tet",1 G~bl"fl' der relle/ . .
ni8clten Alpe". - ~el primo anno dello JahrlJuch del k. k . Geolog. Reich. ant>talt. - Pagine 16 io 4" con una tavola. Vlenna. - È una semplice tralluzione del la '01'0 precedente,
colla AteRsa favola.
28. ter. - 18~. - Olt lite /ttralificd [ljr",al /cJ1l1 o/ lite Velutiu,1 ~P" ;I1el voI. VI del Quarter ly Journal or the (,eological :;oeiet. of
LondQJI. - Altra traduzione, con pCJchl8l1U1e variazioni con
una 'brevo aggiunta (aul metaroorllllroo di cel'"ti calcarI 01'1 •
.eLalllol), cl lIa Memoria col numero 28.
20,-18:>0. - Notizen /1,/1,11 dCii VlmeNa/l/Acllm Alplm. - Nollo J a.hr buch
dar k. k. goologll1chen 1.131cbsanstalt poI 1830. - Vlel1na, In
4 . - SI annuncIa cho Il Do 7.lgno ha determInaLo l'età n::Jat lva
di molte rocce secondarie del Venetoi, e si fa conoscero la
pubblicazione d 11a Memoria col N, 28.
3ù.-1S;;;Z. - Jf068iti! Pjlanzctl der VenetlM,cr Alpcn, - Nello Jahrbuch
dor k. k. geol. Reicha. pel 1852,2° fascicolo, 'pag, 171. _
Vienlla, In 4°, - Poche lineo, per annuncIare la scoperta delle
piante fossili del Chlavon, a gH studj dell'Autore BU (lUolle
di Rotzo, dell'epoca l!teisa degli I:Mati di Scarborougb.
3t.-1S·.3, - NO/l,veau (J/semenl dc pO(tlSOilS fOliai/cH et de pta.ntcs. Pari", - Nel vol. X della serle 2" del 131111. de la Sòc. Oéol,
de Franco, a pag. 261. - Una pagina in 80 • - Lettera, che
annuncIa 111 scoperta di pasci o piante fOllsilf negli slrati lJull
dll rlv
del torront Chiavon, fra SchiQ e Mar ostica. El con.
tlidora fJ uesti ~lratl corno apparton uU alla stessa epoca di
(lU JJi con p sci del 1Iolca,
32.-1853, - J)t!couvcrte d'une jtore j1tra3lique analogut!
a celle
de
l{crtrbfJJ'o/l,g" dul/.f 1t:8 eQue/Li:.' ooIttMquc" '{e,~ AlplM Vpnlhcnneif ,• ' .. I voI. X dello ~ de 2" d ] 111111. do In Soc. 0('0] d - fo'run ce,
li p'~, 26fò!. - Dno j lugino In 8°. - L t t ora, ne ll a (lllllla lIono
coml'endlat' le r:O!l d t te 11 l lavorn ~Pgu 'IlL •
33.-1R5:J. - S/II IO/I'tlli jllNNltri dl'tlt: Alpi Veileta l! Illllll jll)l'll [OS.
iiI!, r.1Lp. Il ItlllillgUI'. - QuaLl.oj' dlcì l'llglOl In W'. - 'r:ntta uol
Hl;;:.!. Il't n nel ~unnaio 18::13 alla l, R. Acclld"mln dolll' . 'cl nz
di Padov • pulJbLl.:lil.a n ·1 I v ol ume ò Ihl ( RIvista l 'E<r.nrlica"
i 'J11P. t.a ccatlumia. e 1'01 anelI Il part· l" dovIl , ~Icca),
con la fin " d'l 18:i2
:U ,-lf!-:J. - S'II!, f:'1r."tif/ree .fn,"11i dr/l'()Q/iIP. - ,'cl v ol. l (Iella
Rivi la Pl'rlQrll' d('lla I. R, Accadl'mia di P;,r1ova.
nquo
l,a;rlno In FJ". - • 'l'lvf4,
3~. ,- 1 8;):~. - 1),IIa (l" ')flift r 6uni l'rngu .u, pTI/lI!1 1/1'1 Sf'r:fJ l l) .r lA". _
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j':JfI',VI1, SIN,,,, - l':ll('i nll 7~, . I" fI'. - JlIll tnrnp ~ (:on pa r cr.hie
m 'l,I tlC1t z j l llJ! JJI'lh {M m ". (h·1 ]r"'M O flub h llr-al.o TIf'I 1~13 ·
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IJlI(;aLa 0(,) Il Q Ui/rIMr ly .J{j ll rn:.ll1 ilI! la ",r;U,1 ('''l'' .,,,. 'I
L on ll ,.'tj oHi n'm bI) )10111 t', Vkr)"rJH.. - 1.01 Il,,'I,ltr: : 1.I",ra
lllJJ Il ,'o(OUOII J:dJr b'wl1 Il di L'J(I/lhl,r ù " Il/''lli fl .
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fJl)t~RIJ,iII [ltUdllll IÙ~
C/r.Ù~'/)rm, _
p.I v,)).
2 ." aer ie (1<31 lI" l!. Il ll<, 'H:, (ii·O!. d~ l' rl~nCI,. ;, \I . 4t.ill. _
Una. pagiwt ( 1TJ';zza. In P,", p ~r re/fi tI 'art: ,:"rt", "v p. Il 1••
bllca t EJ nel lo r;t eflfl(l Bollettino, ilei 1&::;:1 v " dl . :jl" Irtt'Jr:!II,
ai pesci fOfj\ji li d~1 Gllla voo ; ci,,· pl'f fi i 'i1 ULrfIf<J cII .. ' l'fIlAt i
rucùoJti In w af.!'Il'l uf IJ1HllfJrO e w "lfllo Htudiatl , rJl'lJ ltltr"Il~
p l il r ecenti di quelli ti cl 110] ca.. ClQI; IOlfJ';I·uicJ.
38,-185::'. - S uLtc I)/f.f f/ .!01J8ltt d~ r {,tlJrI! I'(hlh 1/'f"II/ II' Il' /lo ! " _
Nel voI. II! IIclla ltivJl!ta PI;riorl lCIi. del!!. Jt. AI~crLlI~I"I!t dell
Scieoze d i Padova, - P:tirin" l:l, in Ij" - ""d'/va.
3~).- 1856. - Sutia jlol'afill/Rile tir.f/'OQ/ttl'. - ", l Vf>1. VI ti 11 filmorio doll' 1. lt. l "tituio V MIO Ili Sclemw 'r-r:. - \' OIlCZla. - Qu Il
dic i pagJo In 4". - L fl Cl)"" d.. !te in quelltk l. IIlOTIlI I TI
trovano. quasi tutte. TJella l'rpfa,;ionr. del I volum d l1a
flt01'11 .folll/il il .fflr((/,lI,/iltì~Ù, f)Qtitkicar-. - III UII "gmplarc di q
sta Memoria l'Autore ha aggiunto ulla I ota JDaOOlCl'lt la
qualo di
C(8): (r Qu Ifta Mllffioria, d I lFl56, rl . .ame lo
JitaLo dolio Tl0 8 fr COlflllzloni Bno Il quell' anno lIulla
Hlon!) p; og rMI(;a fII qu 8la flf>Ta. Quella letta all'Accademia
di Pa do va noI l S6J lo 1TJnrl iflcn IllIlICfl2:IRlmen!.f.. Il
40,-lK l\7, - 8ui rCII!t .l'o ,v,,lli Il, pn ci Irfll'alt ,/pl l'rlufo. aato
di unII MOl11ol'l f.l, con Ifll Hto titolo, J1ul'''''cnlo n I vo1.
della
Itl vhltil. !'ori{j,;l!CfI ci Il a I. Jt. Ac:curlflrnlll di Sci m; di
dnvfl ( 1 8~)6·51) . - Q/lll,ttr o pl~l4'lo o Il !l", cont nllnt , 000 vari
llotl7.lo, l'olonco rlolll Il,,!
'11 \ nllO VfI til
I" 1'1
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4I , -1~.)8 . - l'ro" IJI:t o dci Ir r rr/l' ,." rlifllC/ltt1f') dI'I I tn In. _
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val. fii rl oll n :J." III r ln cl 'g ll Atti d,II' IlItltul.o
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l'lcl fili ocr:. - Vonozla. - l'ng lnl' III In S".
42. l R;) • /) 1'1 I l'r'N,,11 Nn 'I(I/ II { I t' II tI,,1I1' AI!" l'f l'II' .,1 '1'11 II.
4
della 3." serie degii Atti dell'Istituto Veneto ecc. - Pa·
gine 8 in 0.
44.- 1 ' 59. - lJelle Alghe e delle Cala,natie dei Terreni OOlitiCI. • 'ella Rivista Periodica della Accademia delle Scienze di Pa·
dova (1858·59). - Nove pagine in bO.
4:1.-1859. - Some obscrvatioils oa thc Fioi'a qf fILe Oolithe. - Npl
'"01. XVI de) « Quarterly Journal» della Società Geolog ica
di Londra, a pago 110. - Cinque pagine in 8°, colle quali
l'Autore presentò, con parecchie osservazioni, alla detta Società Geologica le prime due parti della sua FlO/'a fossi/is
fO,"lIzotiollis oolitlticae.
46.-1 60. - CeLer die Gattungen Pachypteris und Thinnfeldia. .:-Ielle « Verhandlungen del k. k. geologische Reichsanstalt »
pel 1860. - Vienna. - Due pagine in 4°. - Lettera sui carato
teri di quei due generi di piante fossili.
47.-1860. - B eitrag ~ur I llStruction in Bezieltung dcs Vork ommen
ooa Fossilim des Ooliths. - 1 elle «Mittheilungen der k. k.
geographischen Gesellscbaft. I Jabrgang, I Heft. - Vienna. Due paglne in 4°.
48.-1861. - Sulla coslituziolle geologica dei Monti E uganei. - Nella
Rivista Periodica della Accademia delle Scieme di Padova
pel 1860·G1. - Pagine 16 in 8°. - PadoYa.
49.-1 86 1. - Sopra un 1~UOVO geilCre difelce foss ile (Cycadopteris). • -el voI. VI della serie III degli Atti dell' Istituto Veneto. Venezia. - 14 pagine in 8°, con una tavola.
50.-1 862. - Sulle piante fossili del Trias di Recoaro 1'accolte dal
prof. A. Uassalongo. - Nel voI. XI delle Memorie dell' Istituto
Veneto ecc. - Venezia. - Pegine 32, con IO tavole.
51.-1862. - Sull'uredinea, che in quest'anno invase il frum6nto in
più luoghi delle p,'oliincie Venete. - Nel voI. VIII della serie Sa
degli Atti dell' IRtituto "eneto ecc. - Venezia. - Otto pagine
in 8°, con una t:wola.
52.-1863. - Sopra i depositi di piante fossili dell'America settmtl'ioIlale, delle Indie e dell'Australia, che alcuni Autori riferiscono
all'epoca oolitica. . -ella Rivista Per:odica della Accademia di
Padova pel 186263. - Pagine 14 in 8°. - Padova. - In questa
~Iemoria Bono modificate molte delle cose dette nella Me:r.oria pubblicata nel 1856 intorno alla Florn fO.fsill! dell'Oolite.
Venezia.
59.- 1869. - COlltllle,ilOrazioile de prq[. ca'. To
t ullo. - l eI vol. XV dellaede 3 degli
III
rlil doll ' /Ht!tnLO
ono/,n, - {'O Il ti ilO 111 d OHol'lr.lo lI ll d ollll
AJltl
(A?IIIJI'MIN "'111111-
fI~rVjlù~ IhjCIit', ( di ]III /.çr.l,lId IIlHI IIIIl
!l//llli) . - PIlj.(lnll O In ~ 'I , <'O li ilu tl1vo l/,. - VIlIi zII,. - III 11111.
J'lttn In lUl QRfl lll])lnrll dI IlUIJHLI1 MorrHIl'!" l ' '\lho, I1V/lU(/1:) H~ lJdlnt o Irlo1l.l ILltl·1 OH 1I11'1I11'1 d oll fl.
trovò ROltll li lJnntl p OI' l ù fOl' ln". lOIì non POI' l'L
!l~ I'Qtt Urll , {I/.fll IlIoe f.LII\I · o onrn biO, tu Hnvlll, II 6uO nomo
In
blOccrllllLII.r DIII;/ì(,
03.-; 870. - Amlola:it)l,j palCOiIt%Ut'c/;tJ, - i/tto1'no ai 'l'e,l'ti lti Ma.r/lldo,dd trooati 11flt Veneto. - Pr Ao otlìLn .,11' A,C'lnd mln ilI. P a.
dov/\ (M I ho Il O fu II\ROI'ILO IHI AuutO Il Iln [l,lvjAtl1 p ()l' IodI o. tJ 1111 AL ARiI. A OfllllJlllll1 )lal 1Roe (10), o pOI 'puhLll1olìtn
nul I 70. Il Cl I voI. VIU ti I (I NuovI 8'LIlg-I ») Ll olJ a. Ht ORR/L A.Oend mftl. - fingo/n S In 4(\ con Urln tnvola. - Po.elOVfl, R/\ndi. _
lo lIun
l l\ Htl'lll pntR., uggluntl1 111111 MOl1lorla dopo lo. Qlll!.
pl\bbll QllzlolI , Al dlc oha j d Qtl !t ROd t,tl, Inv C che del
Jl{a.,toaon tJngwlttrtf!II., Cuvio" devono dIreI dI .JJ1roltoàon (M'ver.
Incerta,
0106 cl I rnlooon superIore oppur cl l pJloc 110 luforlor .
/H.-Ia71. - }l'o~.\'/lrJ Pjtam;(J11 alM A1armOl'.9f;Mclit(m '1m Vcw!tfaniI/ehm. - N Il u.V l'llandlllngun dar l, le li; al. u'tlÌcbl!allsLalt.»
li l 1871, fL pnff· 1. - Una p gioo. lu 4,0, ~ Viollnn.
UIi,-18'7i. - Sulle pialt1f1 l/wnocotlteaQnl dolt'epoca uilM'e.ge. - Nella
ItlvJrltn P rlodl cll dell' Acoadarnla di Pa.dova pel 18'71 -71 . _
Pllgln / O In ". - Po.dOVIl, HllndJ.
116.-/873. - ReI/te /)0/1 S/r(Jljotden or;/ul!den i ti " rlleti·cn. - N Ile
« rblllltllUDg n cl r le I. g 01. 1101 hSlIlllltalt.» pcl l 8'78, Q
pago 2G. - UQ pllgluQ In 4,(1. - VlonnQ.
6'7.-1874. - Sul l'IUI"'Mifut '/o8.fiU d~l Vmeto. - Nalla H,lvlsta PerIodI
doll'Accadcmla di Plldova Jlel l 7:i·'74. - Dodlol pagine In 1:1". - Vado,a, Itand!.
6>3.-1874. - .A,ltlotaztfJ1lt paleontologtclle. - Pelfcl .lIMI/ili nuovi d,l
Caltal'c ('fJCt1tO tkl .M lml{ Ho/ere e POltale. _ N 1 voI. X VIU
delle .'tf mori dell' r.t1tuto V /leto ecc. _ Pagine 14 In 40.
COD tre tavole. - Contiene detIOrlzloul e figure del p .et denomln tl rJdImll'uJ PUq"If!1U, llelil'op!l.oru, Mu,a1oltOianu" Ol/raciM OMOIIQUI, Nu"gllaillul IIIICItI'U, ~Olt,JM'hllnchu, elfUII"'. AIt~
ca"'ltu, JJtgnli. ~11/!..candr;tlu". Moll,./. - Quatte speole, erano
llflWl
fOIz, ot Jo ., e devono (jonal dararRj (jome d' etO,
latt flllllU fH:llltll tI,dl', Utllrll '"
Il l 1117:1 - 74 .
69.-11l'7~/. - Art,ll)/at(',II! JllliF("d'''''fJ,dl~.
Ilei Vlli/f'to (11111
Il,,lrlh l'rtll,.,. _
W'/H'f'(\
MIl,nC)/'ill d'lll' I IILILULO V"IlI'''I)
:) tavùlf~. - V'lnl'1.ill. - C;I)/Ill
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IIIJ<JVH 111,1 funt<· ZUt;lI" Il l V"TI,,,,,," (I//JW/
an (J1~li t Ui·{Jn#. 1/. i:Uf'ljf!le " . td Il. VeI'IJI"')/8I').
70.-11175. - Hl1dUe jjl'fMrkllll!/p,/ zu de"~ A,·/""I f d~
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Jt'ef;tlmanfel f~~I·,· dle Jo'If)rl~ (/)" ftllJ,,""hILI. _
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lHlIldlLlngl.lo ti I I . i<. /flltl\. Itl;!<;hH!l u tult 1'.1 l~'.,. - 'l r
gioo lu 4<l, - VI IIrl:".
71.- 1976. -
NlJuall)r},o1tre~f~ V/ln Liuallil IJri lI eI/PI,'I). -
llanrlluo!ç Il
g1 u3 2Sll. 1l8[lon
del' k.
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Ila palfiua
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nte.
72.-11$76. - .tIttno/vziOlll lJft!conIQIIJ!Jir}u. - 8()fII'l . TI!III d
SOgil
Nquatoil,ollte scope,.U nrll'arelUlf'Ia li io/'f);a del lff.lfIl1",r vo\. XX d Ile Memori dell'latltutu
li tu. ~ \ 1'1.111
In 41;1, on du ta.vol. - V n zia.
'13.-1876 . - UelJet' Sq I) lodon lltlllll llt,/", If]l. I!II dtr
.II1.ola.tsc 1'OI~ j,luùno bei lJelllllto. - ' II o: V"rhlultlhl"\
) . k. g 01.
iellA Il t llit Il jJel 18i , Il pii . :t03. - . I tra
(l'IHI p ZtO dI m llRC 11a, che
ti I ~Iu o ti Jl' I. ) . I t
t
Geologico (Il VI nna), erlL gli IItiltO tudlllt() ,I al
d termln lo per l'ac!t l/1Jr},oIl l:afllllt. od ilIIlJIll'tielll 1111
sp cl , dI cuI Ili ti OCCUllf tO 11 D 7.1gllo Il 111\ l'l'
M morin. - Una pll glllll. iII 4". - VJfmul<.
74.. -11376. - Sui Im/ullli tl~ lIo/l~ff 110 f di 1ft If/",.,t l'rtltbl
Il. Comitftto (} cO!ogiC{) i/ltliff,d/. - , 1111 hruv
IIp clnlm lite, filI
l mori (volumi I Il , I Il rt
con l ' lndlcfizlon tkgll nrgorlwlIll Irllttlltl !lI'II 11111
mori. - Unfi J1l\lfinn In ~u. - Vl'n l'zl
'1lS.-1A77. - SUI' M.' .,it'l'lIi(n.\· .IiI .f In dc l' LlI,li~. - ,II
d 111\ S," I\ort do) Rllll. t1~l\ HOL 01'01. di F r ot'i I
a pllQ'. 6. lu\Ur p gin
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UlOrlu ti 111'1 UluLo VOli lo . - t'outl il O hl jlo"orlzlrJllU " .. th,
(}f"I"'/i,, III'rltl .
di llll grllll ll ltltilt no '\II LI o (j/JI(Ur/IIIH iIIr/I /'
Il/IIIII). - l'llgln \) lu <l u, '011 jlu Lllvo lo. _ ulIuz ll' .
III 11111\
oLI DlIlI10 ti rlUI lu DII otlUl uphll'(' di Il Ill'Mtll 1I101ll0J'l,\ l'A U
fol' ti l'IH ij
ho, ILV(lUtlO t1l udl ll LO llIoJU IIILrl OHOllljJlul'l ti 1111
rvillu, It l,'ov t10 111lg llullti 1)1)1' Il. /'OI'lIlO , 'II 'UlII Il r lu
t1 lrulturll, ugll Iuo urlll ol ·
umb lò, tuttuvJu, li t1 UO 1\0111
111 iIlOCa(fIIl/l.' lJIII·M.
'S.-l 70. - ..ll/llUltl';IOIU ]1aloolitolo{Jicko. - l /ltorllO ai rllst, Iti N t!'stoltollte tl'ooaU IIdl VOli lo. - Pr Bll ntl tu [. II'A
t1umlt\ dtl!udovI), ( oel 0110 I] fu IntluL'lto un t1 ulIlo Il lIu ltlvltllu 1'01'10di u ti li t1 tOtlt!u
oudomJu poi IBOB (0), Il poi pubbllol\tu
n i t 70, Il I voI. VIU dul« uovl 'uggl» d lIa t1 tOtltlU oad mlu. - Pugi nu 8 In 4°, ou unu t[\vola. - Pudovu, Uuudl. _
lu uua oLa t1tam po.LfI, o.gglul]bu ullu l\1omori dopo lu t1uu
pubblt 'llzioue, BI dioo Ilo i d nti dlJtI ritti, iave Il Ilo dol
~Jf(l.rtodoll (&II{f/uttd 'I~
U vI l', dovono (lirei di .ilIaatoltOil (ll'vcr IICII.Y~ roiz. t Job,
d vouo ontllderul'81 ome d' otÒ, la' l'tu
io
ne IIUp rloro oppnr d l pJio' ne iu~ doro. '
61.-1871. - Fus.rilo 11tmlzell (tua J11m'moNchicM oll 1111 VOItotl'alli.feliCI!. eli «Vel'lllludJuu gon ller k. I . guol. U ·lobtlo.U8llllt.»
p I 1871, a pllg. 51. - Ulla jJll.gi ulI lu 4°. - Vlenuo..
·U.-187t. - Null lJiantr /JlOllocotlloetoll i doll'epueu {fill I'D.f l'. - Nellu
Hivletll P rlodJcu d Jl' coudomlll di l'lldovu p l 187 1-7\1 . _
Pllglne IO n 8°. - Pudovu, Hund!.
.16.- I 7:1. - RC.ft~ VOli 8 irolloid 'II qq/ll/ldclI {ti ,'rm·Ucll. Ile
Cf V rbundlullg n dor
I . l. geol. Hel IllltlUlltull li P I 18'73, IJ.
pago :.!5. - Ou IilIglnu In 4". - Vlounu.
!l7.-18". - Su ' nllllll1/lijrl't .!Quili (lcl Vrncto. - N Jlu l Ivllltu p _
dodi a dolJ 'Ac udomla di J adova poi ] 7S-74. - Dodl I psgin 111 8". - Pudova, Itund!.
6~.-1874. - Anllotaz;'JJ1l P(,[ 'olll'llo"ìcke. - Puri Jo,ft/ili "IIOVi dal
Clllrarr /'urrno dci lIol/ti Holcll c P08talc. - N I vol.
VUI
d II li{ Ulorl dell' J Ututo VOllotO eo . _ Poglno 14 In o,
con tro t volo. - Conti 119 dOI rlzloul
flgur d I P eol d nomllJntl OdO/llrll., 1I/191//rll." lI,'miopl/orllll Ifa.rH/flongiallu." Os(rar."J/I ob/,mUfI.f, ,vI/flUII al/II" lI~rkr/" ,volrJ/orhllncllll8 rlrgall.', A/tli(allI/III.' ZiUflti, /{r<lJlmllrlllWfI Molifll . - Quo~to 1111001 , "rano
l lfi VOll
hn
"UII"WIII., .
7l1.-1H76. -
" p
Vf'lllpul
-
S2 --
76.-1 7 . - 01)"« 1M alloco Sirenio fossile scoperto nelle col/ine
di El'à i II PienlOll/c. - Nel vol II della 3. 11 serie delle ì\IemOl'ie
del!a Cla se 'di scienze fisiche ecc. della R. Acoademia dei
Lincei. - Dodici pagine in 4°, con 6 tavole. - Roma. - Questa. nuovo irenio fu denominato dall'Autore Felsinothel'ium
GastaltIi.
77.-1 7 . - uUa rIistribuziolle geologica e geografica acUe Conifere
fossili. - ella Rivista Periodica della Accademia di Padova
pel ~ 77-7 . - Dodici pagine in 8°, e tre quadri tipografici. Padova, Randi.
'; .-1 78. - .d../I1lotaziolli paleontologiche. - Aggiunte alla ittiologia
dell'epoca eoce/la. - _ el ,01. XX delle Memorie dell' Istituto
Veneto, ecc. - Pagine 12 in .,0, con 3 tavole. - Contiene le
figure e le descrizioni di tre specie nuove di pesci, denomi·
nate SemiopllOl'lts gigas, RhiJlobatus pl'imoevus e Torp erIo Egef'toni, che l'Autore stesso aveva. annunciate vagamente, parlando di quattl'o lJlagiostomi nuovi, nel volume degli Atti
dell' Istituto Veneto pel !87 6-77.
79.-1879. - Annotazioni paleontologiclte. - Sulla Lithiotis proble1natica di Giimbel. - el voI. XXI delle Memorie dell'Istituto
Veneto {'cc. - Otto pagine in 4°, con una tavola. - Venezia.
80.- 1880. - ÀJmotazioni paleontologicke. - Nuove osse1'vazioni sull' Halitherinm VeronelJse Zigno. - el voI. XXI delle Memorie
del R. Istituto Yeneto ecc. - Pagine 8 in 4°,' con una tavola. - Venezia. - Questo Halithel'ium Veronense è uno dei
quattro descritti nelle Memori e al n umero 69; ne sono descritte
e r appresentate alcune parti nu ovamente trovate; e sono pure
descritti alcuni par ticolari osservati nel cranio dopo che
questo fu completamente isolato dalla roccia.
81.- 18 O. - Sopra un cranio di Coccodrillo scoperto nel tel'reno
eoceno del leroi/ese. - ~el voI. V nella serie 3. a delle Memorie della Classe di scienze fisiche ecc. deUa R. Accademia
dei Lincei. - Otto pagine in 4°, e due tavole. - Roma.
82.-18 1. - Ai/notazioni paleontologiclte. - Kuove aggiunte alla
Fauna eocma del Veneto . - • el voI. XXI delle Memorie dell'Istituto Veneto ecc. - Sedici pagine in 4°, con una tavola, - Venezia. - ContienEl la descrizione dei piccoli denti
incisivi di HalitkeriuliI, di alcune vertebre d'un serpente
-
53-
(Palaeophus oUi/!il/) , di frammenti di
Bassani, di un rostro di O{leZùrh!li1.c '$ rl'ct ,d u
(N. LeonicPnsis), di un HPiitiCf/,r,zi lì! JJ. lJe Grl'gQ
crostaceo isopodo (Sphaeroma Catullo'.
83.-1883 . - Sui vertebrati fossili dfl tell'e, i 1I~81'=u t;( ~Ut AI
Venete. - Memoria citata nella Rivista Periodica della Acca
demia di Padova pel 1882 83, ma pubblicata nel voI. 1 de)
u: uovi saggi» della stessa Accademia. - Dodic' pacine
in 4°. - Padova, Randi.
84. -1883. - Comunicazione sopra Ossa fo.mli d'ucce . - _. aRi,
vista Periodica della Accademia di Padova pel b 3- ~ _ Due
pagine in 8°. - Padova.
85. -1884. - ])ue nuovi pesci della famiglia dei Balist"z , ~coptrt
nel terreno eoeeno del Veronese. - ,'el tomo VI della serie 111
delle Memorie della Soc. Italiana delle scienze detta dei XL . Otto pagine in 4°, con due tavole. - Descrizione e fi;;ure dì
due specie di Protobalistzcm. - 'apollo
86.- 1885. - Sopra gli ittioliti del Libano regalali a/l'IRfiluto re·
neto) dal signor Levi. - Nel voI. 1lI della 6.;> serie deg-li At .
dell' Istituto Veneto ecc. - Tre pagine in 8°. - Yenezia.
8'1.- 1885. - Sopra uno sehelett'o fossile di M:liobates esisten nel
Jlluseo Gatola in Verona. - Nel yol. XXII delle )lemorie dell'Istituto Veneto. - Dieci pagine in 4°, con una tavola. Contiene, oltre la descri,;ione e la figura del J[uZ'obales Gazolai Zigno, del Monte Bolca, anche quelle dei pungiglio .
di due Miliobati (ili. Clavonis Z. e JL leptacanthus Z.) del
Chiavon.
8'1. bis - 1885. - Sw' une nouvelle espèce fossile dt llyliobate . Nel « Compte r endu de la troisième session du Congrè!' '10gique international,» Berlin, 18 5. - Due pagine in
grande. _ Breve cenno, col quale l'Autore ha accompagna o
la Memoria precedente, nel pre entarla al Congres o .;eologico di Berlino.
_
'
88.-188'1. _ Biogl'afia di Ba1'lolomeo Gastaldi. - • el 01 ' l ~ella
S.a serie delle Memorie della oeietà Italiana delle sClenz
(detta dei L). _ Sette pagine in 4°. - 'apo!i. - Vi è ago
"'iunta la nota delle pubblicazioni del Gastaldl.
.,
.
l ' ..
"'0 d( - 'el
89.-4887. - Quelques observatlOns SI'" es trI',1 ti . . " .
55 " 01. _-Y della l'ie 3." del Bull. dolla 00. Gl'oL di Fr:luoia.
(l .ql:i i) ~ pago 726. ua tro pagln iu 0 , oon uua tnola. - Pal'Ìg l.
90.-1
. - N lto/"e 111l1/t'lll/t" ali iUiq{tUillfl dl'll'~PQcn tlocelw. - N l
\' 01. _ -. -III d Il àl morie d Il ' l 'tltulo \' n to ecc. - Pag iu 26
in -I, • con una tavola. - Y f\ zia. u t lavor. auounli _\..tti dello t s
Istituto ( LA tI - 1) d:\ lo. d
dI li ure di nove "p i uuo'· , du d Il quali a.p"ono a
n ri nu vi. ,o no l p cia d nominat .dllli.rUW,1 10/lgipoUlc, ..lclJlIlIutr",,· Ouud"!li )'uililalll'lls 8_«ìI10cAq • A.llor7lamplltM lJolcB,~'" A.. IJp llinji !jllgllullut<! EolcllnI~', lJlocltifls lìIacroptrJrus, 1'I'll'odoll 'pyumlllltI8. lIù;liocltphI11~
J)a.' tini.
L - l . . - _J.ntrllcoltJl'jtJ di Jfollt/JlJlttlt'. - N l vOI. _. XlII dell Memori d 11' I tituto
II to
in u pugiu in 4'" con
Uf\n hwola. - Y nezin. - A[ moria annunoiata, in unto, Del
volume d li Atti dello t sso I t.ituto pe.! l '1.
2.-1
Clllli ulle cond.i.:ìoni ge%gicM f'fi idrografiche oel
lJflCi/lo acquifero d.i Due Ville in Pro illcia!li ]7iCIt/l'::/I" - ette
pa ioe io 0. on due tavole. - Pndo Il, almin.
93.-1
.-
n pt'qje.s ore CiII
cppo
_lIcllI'ghini. - Ce/mi itecrologici. -
Nel "01. VII d l;t 3." s rie dali Memorie della. ooi tà Italiana d 11e
ico" (detta d i ' L). - IJo.gio 9 in 4°. - Napoli. 00 l'el n o dell pubbliollZi Di del hl u ghiai.
(J4.-1~ 9. - Cl eiollii scopuli Il 'i tl!l'rl'lIi cfllo:oici dl!lIe PrCfl!pi
X
01. ' XIIl d 11 M mori
dell' I tituto VeD t
a. - Pagine 12 in 4°, oou du tavole.
95.-1 9. - Erll.-liiruIIg. - Poob lio in l'i post.'!. al sig. T leI',
relativn.mellte ai danti d Il'ADtracot ri o di àlon tevi::tle. - Telle
([ V rbaodluug n d r k. le geol. R icbsau talt. p l l
pag. 206.
96.-1 flO. - , III' /f!.~
118ollif','
C~I/O:;OIl".,~ ,fe !tl 't!IINÙl . - [ el
voI XXlIl cl >11a 3:' s 'ri' d(l l Dull. d 110. o'. G '01. di h llnoia
(l 991)), n pago '37. - ttun png-ino. in " . - r~l1'i i.
97.- 1 HO. - '''t /alli'' Ir,"ù/d, ,r~l l'rll d o. h,'foniQ 1,'owlQ /ul
C(/It",,1'/' 11111111,,11/111(0 (Ti ..ì'-'Ma /11'1'.',\'0 1"'/'01111. - N l voI. xxur
d elle ,\1 morie ùell' I titnto
'u Lo. - l'agiI) 11 iu i O, on
uo; Un·ola. oezin. - M mori", di ui fu pubblicato un
nnt'w. -
e tratto, di tre pa lu" in
Atti dell'l tituto
9
v
pagine in
, con un hl\ola.
9l. - Pesf'i /0." li rl LUllv=:a ~ I I al Tro
~ol. VII della 4." 6~rìe delle :\Ipmorip della C .
fisiche cc. delh R. Accademia nei Lincei in 4,0, on dlle ta~ole. - Roma. - (lu ·t
T,-iUlllplillorum,
1)/1. Tffr(I,ilellii.
e
~
50
morie dell' Istituto Veneto. _ Contiene la descrizione della
(}t'1"vjlia Buchi, e di un grandissimo Aptico (Aptychus jlIeneghini). - Pagine 9 in 4°, con due tavole. _ VenezIa. - In una
l ota manoscritta in un esemplare di questa Memoria l'Autore scrisse che, avendo studiato molti altri esemplari della
Gervilia, li trovò somiglianti per la forma, ma non per la
struttura, agli Inocerami : e cambiò, tuttavia, il suo nome
in IlWceramus B uchi.
63.-l870. - Annotaziom' paleontologiclte. - Intorno ai resti di jJ:(astodonle trovati nel Veneto. - Presentata all'Accademia di Padova (così che ne fu inserito un sunto nella Rivista Periodica della stessa Accademia pel 186869), e poi pubblicata
nel 1870, nel voI. VIII dei « r uovi Saggi» della stessa Accademia. - Pagine 8 in 4°, con una tavola. - Padova, Randi. In una Nota stampata, aggiunta alla Memoria dopo la sua
pubblicazione, si dice che i denti descritti, invece che del
.Jfastodon angustidens Cuvier, devono dirsi di Mastodon at'vermnse Croiz. et Job., e devono considerarsi come d'età. incerta,
cioè del miocene superiore oppure del pliocene inferiore.
64.-1871. - Fossile P.flanzen aus Mar1iZol'scMchten im VeneUanischen. - Nelle « Verhandlungen der k. k. geol. Rt:ichsanstalt.»
pel 1871, a pago 54. - Una pagina in 4°. - Vienna.
6a.-1872. - Sulle piante 'f'Ilonocotiledoni dell'epoca giU1·ese. - Nella
Rivista Periodica dell' Accademia di Padova pel 1871-72. Pagine IO in 8°. - Padova, Randi.
ò6.-1873. - Reste VOli Si1'e11oiden gifunden in Venetz"en . - Nelle
« Verhandlungen der k. k. geol. Reichsanstalt l) pel 1873, a
pago 25. - Due pagine in 4°. - Vienna.
67.-1871. - Sui mammiferi fossili del Veneto. - Nella Rivista Periodica dell'Accademia di Padova pel 1873·74. - Dodici pagine in 8°. - Padova, Randi.
613.-1874. - Annotazioni paleontologz·che. - Pesci fossili nuovi del
Calcare eoceno dei Monii Bolca e Postale. - Nel vol. xvm
delle Memorie dell' Istituto Veneto ecc. - Pagine 14 in 4°,
con tre tavole. - Contiene descrizioni e figure dei pesci denominati Odonteus pygmeus, Semiophorus Massalongz'anus, Ostt'acion obùmgus, 1/yngilathus HeckeU, Solenorh1Jnchus elegans, Anacanthus Zignii, Ale.:cand1'inum Molini. - Queste specie, erano
I
tate aonunclnte dall
pel 1873-74.
69.-1815. - An,/ofazlf)ut l,al,o, lfl[fJglcl, _
nel VellPlo 'del "enere l1aftU Prl Il • _
Memorie dell' lstitu\'o Vtll1eto ecc. _ Tr
5 tavole. - Vtlnezia. - CoutI.me la d
l'iullt Bellunen$e, nu Jvape il", del
tre spec e nuove del ~onte Zuello Il
angustij"rons, H. cu,'cidelUf td 11. Vero e1I.6p.
70.-1875. - Eil/ige Be,nerkuIIgp.4 ZI! IÙ, .4 bi! e
D.1' O. Feistmantel iibu die Fl(ff"fJ, r ì R.ajfM
handlungen del k. k. geol. Reich>!lln talt pe
gine in 4°. - Vienna.
71.-1876. - Squalodonreste con L ibano bel Dpl /W.handlungen der k. k. geol Reicltaan tal J) pe , •
gina 232. - Una pagina e mena ill 4°. - Yienna. _ L
espone brevemente le cose dette piu. in esteIo nella
seguente.
72.-1876. - .rlnnotazioni paleontologiclt.e. - Soprfl. i ~
Squalodonte scoperti nell'arenaria miocena de! Bel
voI. XX delle ~emorie dell'! tituto ene\O. - ~re
in 4°, con due tavole. - Venezia.
73.-1876. - Uebel" qualodon Catulli iJlolin p. IUU In
Molasse VM Libàno bei Belluno. - ·elle c Verb8lld}
IL k. geol. Reichsanstalt J) pel l 76, a pago • . d'un peno di mascella, che è nel Yuaeo dell' l. 1l
Geologico (a Vienna), era già stato studiato dal
determinato per Pach!Jodol Ca/ld/i, ed appartiene
specie, di cui si è ooeupato il De Zigno nella
Memoria. - Una p&.gina in 4°. - Vianna.
74.-1876. - Sui '/Jolullti di BolldOw e di .~
R. Comitato Geologico italia"o. - È un b~e
specialmente, alle emorie volumi I e Il, e I
con l'indicazione degli argomenti tratta'
le
morie. - Uoa pagina in 8°. - VeDeSta.
75.-1877. - Sur les sirénims fom1u " rIlttlW. della S." serie del Bull. della
GeoL di
a pago 66. - Quattro pagine e mena iD
una breve aggiunta (sul metamorfismo di certi calcari ori. sta.llini), della Memoria col numero 28_
29.-1850. - N oti::en aus dm Venetianischen L1.lp e1J. - elio Jahrbucb
del' k. k. geologisohen L ichsanst alt pel 1850. - Vienna, in
4°. - i annuncia che il De Zig no ha determinato l'età relativa
di molte rocce secondari e del Veneto;, e si fa conoscere la
pubblicazione della Memoria col . 28.
3 ù. -185 ·~. - Fossile Pjianzen del' Venetianel' L1.lpen. - Nello Ja hrbuch
del' k. k . geol. Reichs. pel 1852, 2° fascicolo, pago 171. Vienna, in 4°. - Poche linee, per annuncial'e la scoperta delle
piante fossili del Chiavon, e gli studj dell'Autore su quelle
di Rotzo, dell'epoca stessa degli strati di Scarborough,
31.-1853. - Noltveau gisement de poissons fossiles et de plantes. Paris. - Nel voI. X della serie 2" del Bull. de la Soc. Géol.
de France, a pago 267. - Una pagina in 8°. - Lettera, che
annuncia la scoperta di pesci e piante fossili negli strati !>ulle
due rive del torrente Chiavon, fra Schio e Marostica, e considera questi strati come appartenenti alla stessa epoca di
quelli con pesci del Bolca.
32.- 1853. - lJécouverte d'une flore jUI'assique analogue à celle de
8cai'bol'ough dans les couches oolitMques tles Alpes Venitiennes. L'el voI. X della serie 2" del Bull. de la Soc. Géol. de France,
a pago 268. - Due pagine in 8°. - Lettera, nella quale sono
compendia.te le cose dette nel lavoro seguente.
33.-1853. - Sui ternni jUI'a8sir i delle Alpi Vende e sulla fl~I'a fossile, che li distingue. - Quattordici pagine in 8°. - Scritta nel
1852, letta nel gennaio 1853 alla 1. R. Accademia delle Scienze
di Padova, pubbLcata nel I volume della cc Rivista Periodica»
di que ta Accademia, e poi a nche a parte (P adova. Sicca),
con la data del 1852.
34.-1853. - Sulle Cicrtdacee fossiU dell'Oolile. - Nel voI. I della
Rivista Periodica della 1. R. Accademia di P adova. - 'Cinque
pagine in 8°. - Padova.
3~).-1853. - lJella Gf'f.!'ogia e suoi progressi prima del Secolo XIX.·Padova, Sicca. - Pagine 75, in 8°. - Ristamp a, con parecchie
modificazioni nella forma, del lavoro pubblicato nel 1843 ·
come Prl,;l{t prede della [lIf"oduzioilfi allo .v/udio df'llf/. 0('0/rIgirI.
47
36.- 18:>4. - V"gl;la IJ fu I U (
t;e ri e 2.a dI'l Bui!. ,t ~ la So .
jn 8°. - Lelt .ra, nella (lua
r
fo Kili gi ur' i del -lceut lIl O e el
tivJ , ecc. - l Ona lettera .mLfl a 1],11 ta
ùlicata nel « Quarter ly J ournal " dp., a
Londra; ma no n bo lJotuto ved r a. _ ,
nel « ,T eues JabrlJUch » di Leonhard e Il !)
37.-1854. - ]Jf)/!ISÙ/ (o8atlJ!1 d t CI,fl(ifJ!1.. _
2." serie d(·1 Bu I. de a oc. G(·ol. de
Una pagina e mezza, in 0 , per re tl
blicate nello ste so BollettllJo, nel l 33 v
ai pesci (os'ili del ClI avoli; cio per di'
raccolti in magg-ior numero e megliO
più recenti di quelli del Bo ca, cio miO [ici.
38.-1855. - Sulle ossa fùastli di rl acero (c 11'0
Nel voI. III dell .. Rivista Periodica della. l. Accad
Scienze di Padova. - Pagine 15, in . - Pad a.
3~.- 1856. - Sulla flora (oSSIle dell Ooll'k. - - voI. l
ri e dell' L R. Istituto Veneto di cienze c. - \-enez
dici pagine in 4°. - Le cose Il,,tte in q e t.a
trovano, quasi tutte, nella Prefazione del I voi e
Flol'a fossilis forlllatiOllis oolitkiClU. - In un e emplare Il
sta ~emoria l'Autore ha aggiunto Ulla • -ota maoo
quale dice cosi: «Questa ~emoria, del l 56, r
u
stato delle nostre cognizioni fino a quell' anno ula
sione geografica di questa flora. Quella letta all'A(CCltde.ua
di Padova nel 1863 lo modifica essenzialmente_ Jl
40.-18;-'7. - SlIi 9'esti fossili di pe.'ci (rol'aI I l f
.
di una Memoria con que to titolo, pubblicato nel vo.
Rivista Periodica della 1. R. ceademia di
dova (1856-57), - Quattro pagine in 0. con en n ,
notizie, l'elenco delle pecie nuove di pe i fo
fin
note nei diversi strati fo'siliferi del Vene O.
4l.-18:>8, - P,'ospet,o dei (erNl/i sedillie Il 'J
voI. III della 3. n serie degli Atti dell' l titnto
Scienze ecc, - Venezia. - Pagine 12 in 8 .
42 .- 1A:J ~, - nrl tt'J'rt'dn Nl!'holllfl'l'o ,/p 11' Il . Y
1'1.1II
una breve agg iunta (sul metamorfismo di certi calcari cri ·
. stallini), della ì\Iemoria col n umero 28.
29.-1850. - Noti.;;en aus dm Velletiallisclten Alpe/I. - elio Jahl'bucb
del' k . k. geologischen ' •.J ichsanstalt pel 1830. - Vienna, in
4°. - Si annuncia che il De Zigno ha determin ato l'età r elativa
di molte ro cce secondarie del Veneto;, e si fa conoscer e la
pubblicazione della Memoria col . 28.
3ù.-185 ·2. - Fossile Pflanzen del' Venetianel' Alpen . - Nello Jahrbuch
der k. k . g eo 1. Reichs. pel 1852, 2° fascicolo, pago 171. Vienna, in 4°. - Poche linee, per annunciare lo. scoperta delle
piante fossili del Clliavon, e gli studj dell'Autore su quelle
di Rotzo, dell 'epoca stessa degli strati di Scarborough.
31.-1853. - Noltveatt gisement de p oissoils fossiles et de plantes. Paris. - Nel voL X della serie 2" del Bull. de la Soc. Géol.
de France, a pago 261. - Una pagina in 8°. - Lettera, che
annuncia la scoperta di pesci e piante fossili negli strati Ilulle
due rive del torrente Chiavon, fra Schio e Marostica, e Considera questi strati come appartenenti alla stessa epoca di
quelli con pesci del Bolca.
32.-1853. - Décoltverte d'w le flore iurassique analogue à celle de
8ca,'bol'ouglt dans les couches oolitMques <ies Alpes Venitienne.s. Nel vol. X del la serie 2" del Bull. de la Soc. Géol. de France,
a pago 268. - Due pagine in 8°. - Lettera, nella quale sono
compendiate le cose dette nel lavoro seguente.
33.-1853. - S ui tet'l'eni iUl'assiri delle Alpi Venete e sulla fll);'a fossile, cile li distingue. - Quattordici pagine in 8°. - Scritta nel
1852, letta nel gell naio 1853 alla I. R. Accademia delle Scienze
di Padova, pubbLcata nel I volume della « Rivista Periodica »
di que ta Accademia, e poi anche a parte (Padova, Bicca),
con la data del 1852.
34.- 1853. - Sulle Cicrldacee fossili dell' Oolite. - Nel voI. I della
Rivista Perigdica della I. R. Accademia di Padova. - 'C inque
pagine in 8°. - Padova.
.
3:>.-1853. - Della (}l'~ 'I)gia e suoi progre.ysi prima del Secolo XIX. Padova, Sicca. - Pagine 75, in 8°. - Ristampa, con parecchie
modificazioni nella forma, del lavoro pubblicato nel 1843 ·
Come Prùilfl, jNlde della [,Il"Odll'lioill' allfJ .,!tedio dfl1n 0('0"'f/irl.
47
3li.- 1 54. - Vr'gi- l au.L·
fUSI '8
d
t.erie :l.a del Hul!. ,I ... la :-,oc.
in 8°. - Lpttflra. nell qua
fo tllii ~iul'esi del V1Cf'utmo
t ivJ , ecc. - Cna le tera . :m L a q u ta d
IJlicata nel Il Quarterly J o ur n~ll " d.. a
Londra ; ma non ho l'ot uto veder a. uo
nel Il • 'eues Jahrbuch J) di Leonhard B ·onn.
37.-1~34. - Pf) i~.' {Jdlf ( o8St7f'!1 du r.,'li'fl/N l . e vo.
2: serie dI'l Bu J. de ]a Soc. Gl'oL ùe Fra C&! Q
Una pagina e mezza, in go, per retti ti are ~
ùlicate nello ste o Bollettino, ileI l 5;j v di .:n i
ai pesci fossili del Ch.avoo; cio per di' iarare c '
r~~colti in maggior numero e meg1io
udiatl , r'Wl.ltaroIlo
plU recenti di quelli del Bolca, CIO miocel iOI.
38.-1855. - .S'alle OO'Na fOl81li di r;'/,Quro, te trova
Nel vol. III dell .. Rivista Pt!riodica della H. Accad
Scienze di Padova. - Pagine 15, in 8 . - Pado ·a.
39.- 1856. - Sulla flora (ossile ddfOollte. - Cl: voI. 'I d l
rie dell'I. R. I!:>tituto Yeneto di cienze ecc. - Yeo&l&.dici pagine in 4°. - Le co e dette in que la
on
trovano, quasi tutte, nella Prefazione del I volUllle de
Flo,'a .fossilis for,llatiotiis oolithlClU. - lo un esemplare 4i
sta Memoria l'A.utore ha aggiunto una. 'ota DI8DOIICntta,
quale dice COSi: «Questa Memoria, del 1 56, ri
lo
stato delle nostre cognizioni fluo a quell' anno tnllla
sione geografica di questa fiera. Quella letta Il'Ac. . . . .
di Padova nel 186J lo modifica e Benzialmente.•
40.-18:'17. - SlIi l'esti fossili di pf'!. ci tro al' el Vettdo. _
di una Memoria con questo titolo. pubblicato nel voI. • 4leUa
Rivista Periodica della 1. R. Accademia di
. ze di Padova (1856-57). - Quattro pagine in o, contenen ., con
notizie, l'elenco delle specie nuove di pe i fos ili iln allora
note nei di versi strati fo 'siliferi del Venelo.
el
41.-1 :l8. - Pt'ospet.o dei terreni .l'cdi1lle1dd'r; del r:
voI. III della 3." serie degli A.tti dell' 1 tituto 'eneta di
Scienze ecc. - enezia. - Pagine 12 in 8 .
42.-1R5~. - 1),.1 fUI'I',/f) (,""/Iom/No ,JpTle Alpi V ,.~. el "nl. m
-
42
-
2-1 36. - CemlO S1411t; "jcerche dell' Ehrell/Jerg ilJtol'l1O Illt'Ol'gal/ i:SlJlo
degli blliuol'j. - enezia, tipografia Picotti. - Quattro pagine
(estratte da un' opera in 8°, a due colonoe), con le iniziali
. Z. sul fJ'ontispizio, e con un t avola rappresentante la
H!ldatilla senta di Ehrenberg, con le varie sue parti distinto
secondo questo Autore.
3.-1 36. - Sopra i vasi spi1'ati delle piante. - Due pagine in 8",
a due colonne, senza nome dell'Autore, pubblicate in un'opera,
a Venezia.
4.-1839. - Sopr'a alcuni c01]Ji organici, che si osservano nelle illfusioni. - Cenni letti alla I. R. Accademia di Scienze ecc. di
Padova. - Padova, tipo Cartalliel' e Sicca. - Pago 23, in 80.
5.-1841. - Sulla giaCt'tlera de~' terreni di sedimento del Tl'ivigilillO .
- Memoria letta all'Accademia di Scienze ecc. di Padova. _
Padova, Sicca. - Pagine 14, in .8°, con una Tavola r appre.
sentante una sezione della Collina di Possagno.
6.-1842. - Sltl' les te1'l'ains tei'#aù'es cles emJi1'ons de l'revise et
de Padoue. - Nel VoI. XIV della prima Serie del Bullettino
della SOl}ietà Geologica di Francia (7 novembre 18~2) , Pa.
rigi. - Tre pagine in 8°, - Breve sunto del lavoro prece.
dente, con aggiunte alcune linee intorno ai t erreni terzial'j
dei Colli Euganei, già indicati dal Catullo nel 1828, trovati
anche dall 'Autore nel 1833, negati poi dal Da Rio nella sua
Orittologia euganea, e confermati, più tardi, da Doderl ein e
Pasini.
7.-1S42. - Sugli Stabt'limenti dt' beneflcenzct, Con'vent i, l'eall'i l'
Carceri di Padova, - r ella (Juz'da di Padova e delta sua P,'O'
rincia, pubblicata in occasione della IV Riunione deg li Scien·
ziati italiani.
8. -lS42. -, Atti verbali della Sezione di Ge%gt'a, Mi1!el'alogia e
(Jeografia, negli Atti della IV R iunione degli Scienziati italiani ,
che ebbe luogo in Padova nel settembre /84:2,. - Padova, coi tipi
del Seminario, IS43. - Pagine 55 in 4°.
9.-1843. - .Introdu:zz'one allo stlulio dèlla Geologia. - Parte prima.
- Padova, Sicca. - Pagine 121, in Sn. - Questo lavoro fu,
poi, l'istampato , con altro titolo, nel 1853.
10.-1844. - AlCUlte osservazioni geologiclte fatte net Cado/'i:. - Let·
tpl'a n. L. Pasini. - Nel voI. IV della prima Serie degli
tti
gine in °
16.-1 4 1\ - , ilI 'l'l'l'tllO crU4CtO
volume \'1 dei "Y1IotJi 4fJfJ
cienz ecc, di Padova - Pado...
con una tavola rappresentaD la
Ionfenera.
l 7. -1 46, - Pdo 'h clr l' ~ttule du CrlieoIIlNIIl" ""'..... - _ __
c/t Itqli . - Lettera pubblica
c/e F,'tlnc, seconda sarie, vol m
Accompagna l'invio fatto del ).901'0 ~_......
Geologica di 'Franci ed inalate
--_. -l'.\.utor pt>r la distinzione del teM"e1lO . . . . . .- . . . .
per mezzo dei due l'inceri 8 opart.l
18.-1 16 , - Dt'ro . le Ilu If l'ti"'
fit'IIII/'S, - Traduzione delle CC.......II
,.,.no fI'rI l'/'I! d" '[l n l '" "ttf~
sCl'h' :.'. I del HIII/. ,linI'. 91ol. •
_COlI....
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