Periodico della Sez. ANA di Bergamo
Sped. in a.p. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Bergamo
ANNO 68 - N. 3 Dicembre 2009
Stampato nel mese di Novembre 2009
ADUNATA SEZIONALE
ADUNATA NAZIONALE:
Per un panino ...
TESSERAMENTO 2009
CANDIDATI
CONSIGLIERI
STRADE SICURE
LIBRO VERDE
VILLAGGIO FOSSA
FRONTE DEL FUOCO
DON GNOCCHI BEATO
PROGETTO DIFESA
90° DELL’ANA
CRONACA DAI GRUPPI
CORSA IN MONTAGNA:
Poker dei bergamaschi
STORIE DI ALPINI
LO SCARPONE OROBICO
Periodico quadrimestrale
della Sezione di Bergamo
dell’Associazione
Nazionale Alpini
Presidente: Antonio Sarti
Anno 68 - N. 3
Dicembre 2009
Sped. in A.P. Art. 2
Comma 20/c Legge 662/96
Filiale di Bergamo
Autorizzazione Tribunale
di Bergamo n. 309 del 1°-4-1955
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Gasparini, 30
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Tiratura: copie 27.900
Direttore responsabile:
Luigi Furia - O.N.G. Tess. n.08221
Comitato di redazione:
Antonio Arnoldi – Presidente
Francesco Brighenti
Raffaele Vitali
Gianni Torri
Roberto Bezzi
Raoul Chiesa
Giorgio Sonzogni
Addetti al sito sezionale:
Giuseppe Gritti
Fabrizio Pessina
Roberto Bezzi
Hanno collaborato a questo numero: Stefano Bani, Bortolo Bettoni, Luigi Calvisi, Antonio Cassera, Matteo Cerea, Sonia
Dario, Eugenio Epis, Giovanni Ferrari,
Giuseppe Ferraroli, Giacomo Gamba,
Corrado Giacinti, Carlo Macalli, Demis
Maffi, don Battista Mignani, Gianfranco Moriondo, Angelo Moro, Francesco
Morzenti, Dino Perolari, Isidoro Persico, Massimo Piazza, Umberto Riceputi
Celestino Rota, Sergio Tiraboschi .
Copertina anteriore:
Aspettando l’Adunata - I veci ne discutono, i bocia ascoltano ... tutti dovranno
impegnarsi ...
Copertina posteriore:
Gente di montagna - Avete presente
quelle strade sinuose, adagiate con maestria su pendii impossibili. Sono opera
degli sterratori, badilanti e carriolanti
di una volta, quando non c’erano mezzi meccanici e tutto era fatto a forza di
braccia.
Impaginazione:
myprint - Clusone - BG
2
I Reduci raccontano...
Il nostro direttore Luigi Furia, su incarico del Consiglio Direttivo
- con la preziosa collaborazione di Raffaele Vitali - ha terminato il suo
lavoro, da vero certosino. Ha esaminato, valutato, selezionato ed ordinato interviste, diari e documentazione varia di 160 Reduci alpini. Ora
si stanno contattando vari editori per la pubblicazione di un volume che
verrà presentato quale anteprima all’Adunata Nazionale 2010. All’autore abbiamo chiesto un breve commento sull’opera.
“Il libro conterrà 101 “storie” di Reduci alpini bergamaschi tratte da interviste, memorie, ecc. - che raccontano episodi di cui
gli stessi sono stati protagonisti o compartecipi, quindi una versione soggettiva dei fatti che però, come un puzzle, si incastrano e
si ricompongono in un quadro storico oggettivo. Un quadro visto
dal basso, da chi, senza colpa alcuna, ha subito i tragici eventi
bellici. I ragazzi di allora furono catturati da un vortice infernale
e sbattuti da un fronte all’altro come foglie al vento. L’Africa, l’Albania, la Grecia, la Jugoslavia, la Russia e poi i campi di prigionia
in Germania, nell’URSS e perfino in Sud Africa ed Australia.
I racconti rendono partecipi alle loro ansie, alle paure, alle speranze, agli struggimenti per gli affetti lontani, ai sentimenti di
amicizia e solidarietà che si acuivano nei momenti più tragici.
Sono un concentrato di valori e umori umani. Pagine ricche di
umanità a fronte di tante bestialità. Ciò, nonostante si trovassero
spesso a non condividere le ragioni dello scontro bellico. Non
c’era da difendere la Patria, perché la Patria era lontana, ma salvaguardare l’onore della Patria; c’erano il dovere da compiere,
sempre e ovunque, la solidarietà con i commilitoni da non tradire, l’ubbidienza ai superiori, la propria coscienza di soldati. Un
insieme di valori, messo a dura prova ogni giorno, che ha fatto
grandi questi uomini.
Le testimonianze sono state lasciate, in alcuni casi, così come
sono state raccontate, preferendo la spontaneità alla ricerca di una
corretta sintassi. È stata scelta un’impostazione particolare del
testo per l’uso frequente dei puntini di sospensione, usati sì per
i tagli dovuti a divagazioni o altro, ma soprattutto perché vogliono rappresentare il respiro interrotto dalla pena di chi racconta,
l’indugiare nel dire cose troppo forti o gravi, pause di riflessione,
necessità di prendere fiato, fatto corto con l’età. Un modo inusuale
di scrivere adottato per far capire al lettore che le parole dette dai
reduci sono parole pesate e sofferte, quindi sono parole che vanno
meditate, quasi una per una.”
CARI ALPINI,
COMPORRE IL NUMERO DI DICEMBRE CREA SEMPRE
GROSSI PROBLEMI PER L’ABBONDANZA DEGLI AVVENIMENTI ALPINI CHE SI SUSSEGUONO DURANTE L’ESTATE. ED ECCO CHE BISOGNA TOGLIERE E TAGLIARE
PERCHÈ LE PAGINE SONO SEMPRE QUELLE. SCUSATE
QUINDI SE QUALCHE MANIFESTAZIONE MINORE NON
HA TROVATO SPAZIO O SE QUALCHE CRONACA È STATA “POTATA” ALLA GRANDE.
IL DIRETTORE
EDITORIALE
Gli auguri, un grazie ed un impegno
Riempie il cuore di gioia e di fieCarissimi Alpini,
rezza vederli, numerosissimi, seè con profondo spirito di amiri ed ordinati, alle sfilate e credo
cizia e riconoscenza che porgo a
anche che la loro presenza sia di
tutti voi ed ai vostri famigliari,
conforto ai famigliari quando un
i più cordiali e sinceri auguri di
Alpino è andato avanti e lo acbuone festività, in questi giorni
compagnano nell’ultima marcia.
del tutto particolari e che ci porUn ringraziamento sincero a chi
tano a riflettere sul vero signifirende viva ed attiva la Sede Secato della vita, nel richiamo forzionale, al Consiglio ed ai Cote a quella nascita del Redentore
ordinatori che dedicano tempo,
che ci indica un modo di amore,
impegno, entusiasmo e capacità,
di amicizia, di impegno particoper la gestione, sviluppo e guida
larmente nei confronti delle fasce
delle tante nostre iniziative ed
deboli della popolazione.
ancora a voi, a tutti voi, il mio
E’ questa la nostra missione e
cioè il rendere concreti quei valori morali che sincero e commosso grazie.
sono nella nostra fede, il sentirci impegnati Carissimi Alpini, ora ci attende un percorso
nella costruzione di un mondo migliore, più importante ed impegnativo, con l’Adunata
giusto, più sereno ed in cui davvero si lavori Nazionale 2010, ma davvero guardo a questo
tutti, in amicizia e condivisione, guardando appuntamento che ci vedrà al centro dell’attenzione associativa e non solo, con serenità
con fiducia al futuro che ci attende.
Lo facciamo anche per il rispetto, per il ricordo e fiducia.
grato nei confronti degli Alpini che sono anda- So che la Sezione è forte, compatta, che ci stiati avanti, e con emozione e fierezza, per i nostri mo muovendo bene, che tutti lavoreremo con
carissimi Reduci che ancora sono con noi e che orgoglio e gioia, pronti ad accogliere con orci indicano la strada dell’onore, della dignità, dine, preparazione e tanta amicizia le Penne
Nere che giungeranno in terra bergamasca.
dell’amore per la nostra Patria.
Questo vuol dire orgoglio, l’orgoglio di esse- Concludo infine ancora augurandovi un santo
re Alpini, di considerarci eredi spirituali di Natale e felice anno nuovo, fiero ed onorato di
una lunga e gloriosa storia, nel ricordo di un essere il vostro Presidente.
Antonio Sarti
periodo bellissimo della nostra vita, di quella
naja che ci ha visto diventare uomini, formati
alla disciplina, allo spirito di servizio,
all’amicizia vera.
Ma oltre agli auguri desidero anche
dire grazie. Grazie a tutti voi, che rappresentate la bella e forte famiglia degli
Alpini bergamaschi.
Grazie ai Capigruppo, sempre impegnati sul territorio, che dedicano tanto
del loro tempo a tenere unita, attiva e
motivata quella cellula associativa fondamentale che è il Gruppo Alpini, che
seguono le indicazioni della Sezione,
che partecipano ad ogni iniziativa e
manifestazione.
Grazie poi ai nostri bravi Alfieri, sempre presenti e che danno lustro ed im- A tutti i soci, alpini e amici, e loro familiari
portanza a tanti momenti di incontro, i migliori auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo
allegri o tristi.
3
VITA DELLA SEZIONE
27a Adunata Sezionale
A Foresto Sparso migliaia
di penne nere
La manifestazione dedicata al leggendario capitano Gennaro Sora
F
oresto Sparso, un anfiteatro naturale sulle cui “gradinate” sono sparse contrade e
casolari, ha accolto con un abbraccio corale le penne nere di tutta la provincia, accorse
numerose alla 27ª Adunata sezionale dedicata
al leggendario capitano Gennaro Sora. Presenti ben duecentoventi gagliardetti e dieci vessilli
sezionali e precisamente Bolognese-Romagnola,
Brescia, Como, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio
Emilia, Salò, Valle Camonica e Sud Africa con il
suo presidente, bergamasco DOCG, Tullio Ferro.
Numerose anche le rappresentanze civili tra cui
il deputato Giovanni Sanga, il consigliere regionale Pietro Macconi, il presidente del consiglio
provinciale Roberto Magri, i sindaci della zona
con relativi gonfaloni, rappresentanze dei Carabinieri, Polizia di Stato, Forestale e, dulcis in fundo, sei alpini in armi del battaglione Morbegno,
tra cui l’alpina bergamasca caporale Laura Billitteri, in questi giorni a Bergamo per l’operazione
“Strade Sicure”.
L’occasione era speciale poiché quest’anno ricorre il 60° anniversario della morte di Gennaro
4
Sora, leggendario alpino e combattente. Che lo
ha fatto conoscere a tutto il mondo è stata la sua
valorosa “avventura” al Polo Nord, prima a supporto della spedizione Nobile e poi in soccorso
dei suoi superstiti caduti sulla banchisa polare,
ma egli fu anche un capace comandante ed un
eroico combattente prima sull’Adamello, meritandosi tre medaglia d’argento ed una di bronzo, e poi in Africa Orientale che gli valse l’ulteriore riconoscimento di tre medaglie al valore,
una d’argento e due di bronzo.
Gli alpini bergamaschi hanno
dimostrato ancora una volta di
apprezzarne le qualità militari
ed umane, accorrendo in massa
nel suo paese natale.
Si sono calcolati circa tremila
alpini che hanno sfilato per le
strade del paese, accompagnate
dalle fanfare alpine di Ramera,
Rogno, Scanzorosciate, Sorisole,
Trescore e la banda di Foresto
Sparso. Tra la marea di penne
nere spiccavano le gip con i Reduci, i cori alpini, gli atleti, i volontari della protezione civile,
le squadre antincendio, le unità
cinofile, i rocciatori, la rappresentanza dell’IFMS ed i muli
del Gruppo locale. Numerosa e
calorosa anche la partecipazione
VITA DELLA SEZIONE
della cittadinanza. Le più entusiaste sono state,
come sempre, le donne, come quella signora che
applaudendo la sfilata ripeteva all’amica: «I Alpini i è pròpe i piö bei!»
Raggiunta piazza Roma, si sono tenuti i discorsi
ufficiali, aperti dal capogruppo Diego Busatta che
ha ringraziato tutti i partecipanti ed i suoi alpini
per la riuscita della manifestazione. Il sindaco
Gennaro Bellini ha ricordato l’atto di generosità compiuto da Anita Sora, nipote del capitano
Gennaro, che ha donato “Casa Sora per voi”, un
monumento vivente ed aiuto concreto per tante famiglie che soffrono. Roberto Magri, Pietro
Macconi e Giovanni Sanga hanno avuto parole di
apprezzamento per l’opera svolta dagli alpini. Il
generale di brigata Camillo De Milato ha portato
il saluto degli alpini in armi ed ha evidenziato
che era in avvio il progetto “Pianeta Difesa ‘09”,
meglio noto come “mini naja”, con l’entrata in
caserma a S. Candido di 100 ragazzi e 45 ragazze. Il presidente Antonio Sarti ha ricordato che
gli alpini non hanno mai detto di no, sia quando
sono stati chiamati al dovere di militari, senza
se e senza ma, che dopo, da civili, quando c’era
bisogno di soccorrere chi era in difficoltà: «Magari un po’ scontrosi e brontoloni, ma con una
gran voglia di aiutare gli altri». Infine Antonio
Arnoldi, consigliere nazionale, ha porto il saluto
del presidente Corrado Perona.
Al termine il vescovo mons. Francesco Beschi
ha concelebrato la S. Messa con il parroco don
Davide Nembrini e altri quattro presbiteri, tra
cui due alpini: padre Stefano Dubini, cappellano
della Sezione, e don Giuseppe Bellini, parroco
di Gaverina. All’omelia il vescovo ha ricordato
la fede degli alpini e la missione dei cappellani
militari, missione che ha trovato la sua massima espressione durante i momenti tragici delle
guerre. E la prossima beatificazione di don Carlo
Gnocchi, ha evidenziato, racchiude in sè anche
un po’ di “santità alpina”. Ripetendo poi le parole del vangelo, ha rimarcato che la fede passa
attraverso le opere - senza opere che fede è?- ed
ha dato merito ai tanti alpini che mostrano la loro
fede attraverso le loro opere di solidarietà.
La giornata di domenica 13 settembre era stata preceduta da tre giornate di preparazione al
grande evento. Giovedì sera una rappresentazione sul capitano Sora del Teatro Minimo di Ardesio; venerdì una serata di canti alpini, presso la
chiesa parrocchiale, con i cori ANA Monte Alto
di Rogno, Martinengo, Valle del Canto di Petosino, Val San Martino di Cisano Bergamasco,
Adda di Calolziocorte. Nella giornata di sabato
pomeriggio vi è stata la benedizione della campana posta nella grotta della Madonna di Lourdes, che si trova nel giardino di “Casa Sora per
voi”, struttura che accoglie bambini e adolescenti
affetti da una rarissima malattia, la sindrome di
Prader Willi. La targa posta sulla campana recita:
“Il coraggio di ieri, l’impegno di oggi e la speranza di sempre”. La manifestazione è proseguita
con incontro dedicato a Gennaro Sora, una breve
sfilata con deposizione di una corona d’alloro al
monumento di Sora e l’alzabandiera in piazza
Roma e, in serata, un concerto della fanfara di
Coccaglio.
Lüf
Aspettando l’Adunata Nazionale...
Qualcuno grida allo scandalo...
Per un panino, un bicchiere
di vino ed un caffè
N
on appena avuta la notizia che la Regione Lombardia aveva stanziato un milione di euro per l’Adunata Nazionale
2010, alcuni di quelli che stanno sempre alla finestra hanno gridato allo scandalo: “Con la crisi
che c’è e mai possibile destinare una cifra simile
per gli alpini?”.
In primo luogo diciamo che la cifra indicata
dalla Regione - e quelle che seguiranno da altre
Istituzioni pubbliche - è un’apertura di credito,
un finanziamento il cui preciso importo verrà
determinato a consuntivo, a seguito della presentazione di tutta la documentazione giustificativa dei costi.
5
VITA DELLA SEZIONE
Ovviamente gli alpini metteranno anche dei propri soldi.
In secondo luogo: è una somma buttata al vento?
Ebbene l’Adunata Nazionale, calcolando un afflusso di circa 300/400 mila persone, determinerà
un giro d’affari di circa 30/40 milioni di euro in
Bergamo e provincia, il che significa gente che
lavora e che guadagna. Inoltre si avrà un effetto
domino per gli anni a venire per il turismo e altre
attività, quindi posti di lavoro.
In terzo luogo: è una cifra così esagerata? Facciamo un po’ di conti, cominciando da quello che
l’Associazione Nazionale Alpini dà ogni anno alla collettività in soldi ed in ore di lavoro per opere di solidarietà e impegno civile. Per non andare
troppo lontano, basta sfogliare il “Libro Verde
2008” dove è documentata l’opera degli alpini
nell’anno scorso (in difetto, poiché mancano dati
di alcuni Gruppi). Ebbene l’ANA ha raccolto e
donato nel 2008 ad Enti pubblici ed associazioni
benefiche la cifra di €. 5.663.743 ed i soci hanno lavorato gratuitamente per 1.734.130 ore, che
tradotte in euro, prendendo come parametro la
paga del manovale, fanno altri €. 47.723.257. La
Sezione di Bergamo è stata la più generosa con
la somma di €. 1.082.989 e 247.249 ore, pari ad
altri €. 6.804.292.
Ma non finisce qui. Molti altri sono gli impegni
che gli alpini svolgono volontariamente. Eccone alcuni. Nella Protezione Civile l’ANA opera
con 12.000 soci volontari attivi, 350 mezzi operativi, 1 ospedale da campo, 13 tensostrutture
di supporto, 5 magazzini, 113 unità cinofile, 81
squadre sezionali attive a livello provinciale, 19
squadre antincendio boschivo, 3 Sezioni a rotazione sempre allertate 24 ore su 24. Questo ha
permesso un immediato intervento anche per
il recente terremoto d’Abruzzo. Un particolare:
come pensate che siano state monitorate tutte le
case danneggiate de L’Aquila e dei paesi interessati dal terremoto? Forse dai tecnici comunali? Ci
avrebbero impiegato un anno e più. Sono intervenuti volontariamente a turno tecnici di tutta
Italia (geometri, ingegneri, architetti, ecc.), tra cui
molti alpini.
Ed i soci ANA collaborano anche con gli alpini
in armi, impegnati nelle missioni internazionali
di pace, per portare un aiuto concreto e pratico là dove c’è necessità di ogni cosa. Le Sezioni
hanno sempre risposto con generosità ai fratelli
in armi, anche nella speranza di contribuire alla
loro sicurezza. Il ragionamento è semplice: se un
reparto armato, oltre alla sicurezza, offre anche
concreti esempi di solidarietà, si guadagnerà la
stima, l’affetto e la fiducia delle popolazioni locali e ciò non potrà che avere effetti positivi anche
per i militari impegnati sul posto. Ma non solo
6
beni, dal vestiario ad altri materiali di consumo,
ma anche opere quali la Scuola Multietnica di
Zenica in Bosnia, il Centro medico polifunzionale
di Kabul, la Casa di accoglienza presso il Centro
Ospedaliero Grandi Ustionati di Herat, finanziati
con offerte raccolte tra i soci ANA.
E ci fermiamo qui, perchè ci sarebbero altre molteplici iniziative, come la Casa alpina di Endine
Gaiano o l’Asilo di Rossosch in Russia, ma non
finiremmo più. Ora basta chiedersi: di fronte a
tutto questo, sono troppi i soldi stanziati dalla
Regione Lombardia per gli alpini? Quando si fa
una qualsiasi manifestazione paesana, dove sono
impegnati dei volontari, forse non si offre loro
al termine un panino, un bicchiere di vino ed un
caffé? Questi sono impegnati alcuni giorni, una
settimana o poco più, mentre i volontari alpini
sono impegnati tutto l’anno. Ebbene fate un po’
di conti e vedrete che gli alpini si accontentano di
molto meno e quel poco lo vogliono condividere
con i loro concittadini coinvolgendo tutti nella
loro festa, perché l’Adunata Nazionale è condivisione. Una grande festa di amicizia e di spirito di
corpo, ma non certo superficiale poiché richiama
in ogni istante, in ogni cerimonia, ad ogni angolo
di strada i valori dell’alpinità. Inoltre, ad ogni
Adunata Nazionale, l’ANA fa una donazione
ad alcuni enti benefici della città dove si svolge
la manifestazione. Nel 2008, ad esempio, per un
totale di 50 mila euro ne hanno beneficiato l’Ass.
ne Nazionale Genitori Soggetti Autistici di Rosà (VI) l’Ass.ne Prometeo Onlus di Bassano del
Grappa (VI), l’Ass.ne Oncologica Bassanese di
Bassano del Grappa (VI) e la Lega Italiana per la
Lotta contro i Tumori di Vicenza. Quest’anno ne
hanno beneficiato enti e associazioni di Latina e
l’anno prossimo toccherà ad alcune di Bergamo
e provincia.
E allora, se le istituzioni offrono una volta all’anno un “ristoro” ai circa 400 mila alpini che lavorano quotidianamente per la collettività, dove sta
lo scandalo?
Luigi Furia
VITA DELLA SEZIONE
Adunata Nazionale 2010
Capigruppo e coordinatori a rapporto
Presso l’Ente Fiera, domenica 4 ottobre, si è tenuta la riunione di tutti i capigruppo avente per oggetto
l’Adunata Nazionale 2010. Dopo
l’introduzione del presidente Sarti,
i responsabili dei Gruppi di Lavoro
- Lampugnani, Torri, Macalli, Bonaldi e Sonzogni - hanno illustrato
a che punto si trova la fase organizzativa. A tutti è stato consegnato
una cartelletta con moduli operativi
e raccomandazioni per una partecipazione numerosa ai preparativi e allo svolgimento dell’Adunata stessa.
In particolare è stato ricordato ad ogni singolo
Capogruppo di:
- valutare quale contributo economico dare
a fronte dei costi dell’Adunata Nazionale,
qualora non l’avesse già fatto, ed effettuare
il versamento in Sezione;
- pensare a cosa devi fare, con i tuoi Alpini e
Amici degli alpini, per coprire di Tricolori il
tuo paese, eventuali ponti stradali, campanili e così via;
- segnalare con urgenza al tuo
Coordinatore di Zona la disponibilità di Amici ed Amici degli alpini da impiegare per le necessità
organizzative (lavori preparatori,
posti tappa, ecc.);
- iniziare a pensare a ditte, negozianti ed altri che, anche con un contributo economico contenuto, possano
partecipare ai costi dell’Adunata;
- segnalare luoghi, musei, iniziative di particolare interesse presenti nel tuo paese da inserire nell’opuscolo di presentazione dell’Adunata.
Venerdì 29 ottobre presso la Sede, sempre con
oggetto l’Adunata Nazionale, si sono riuniti i
Coordinatori di Zona ai quali il presidente Sarti
e i Vicepresidenti sezionali hanno illustrato le
fasi organizzative e gli impegni che troveranno
coinvolte tutte le Zone ed i Gruppi.
AAAAA ATTENZIONE
DURANTE L’ADUNATA, VIETATO IL CAMPEGGIO LIBERO
Essendo a disposizione un gran numero di aree attrezzate di energia elettrica e servizi
igienici in città, nell’interland e nei comuni della provincia, si comunica che il Comune
di Bergamo vieterà il campeggio libero nei giardini e nelle aree verdi pubbliche.
7
VITA DELLA SEZIONE
Un sogno per l’Adunata
Le frecce tricolori
Invitato da Antonio Maggioni, presidente del
“97° Club Frecce Tricolori” con sede in Calusco
d’Adda, il vicepresidente Giovanni Ferrari ha
partecipato alla cena sociale del sodalizio.
Ferrari ha avuto così modo di parlare con il
Maggiore Pilota Massimo Tammaro, comandante delle Frecce Tricolori (“Pony 0”), su un
eventuale sorvolo della pattuglia aerea acrobatica durante l’Adunata Nazionale di Bergamo.
Il comandante ha offerto la sua disponibilità e
competenza, ma la decisione compete all’olimpo dell’esercito e della politica, ma sognare non
costa.
Alla serata erano presenti anche numerosi alpini
del Gruppo di Calusco d’Adda, sia perché invitati o perché facenti parte dell’associazione.
Aspettando l’Adunata Nazionale
DAVANTI
ALLA TELEVISIONE
Video Bergamo e Number One Channel
(Sky 931) trasmetteranno una serie di speciali televisivi sugli alpini bergamaschi, 6
trasmissioni registrate di 30 minuti più 18
repliche (una a settimana). Le trasmissioni,
presentate da Francesco Brighenti con vari
ospiti, inizieranno a gennaio e finiranno a
giugno 2010.
Queste le date delle prime, sempre di venerdì alle 22,30: 8 gennaio, 5 febbraio, 5 marzo,
2 aprile, 7 maggio e 4 giugno. Le date delle
tre repliche mensili possono essere desunte
dal sito delle emittenti. Gli argomenti trattati
saranno: Bergamo città degli alpini (gennaio), i nostri Reduci (febbraio), la protezione
civile e l’ospedale da campo (marzo), Bergamo e l’Adunata Nazionale (maggio), Bergamo alpina vi saluta (giugno).
8
Sede Sezionale
IL CORTILE È
LASTRICATO
Dal sudore dei volontari
Anche il cortile della Sede è ben pavimentato ad opera dei nostri infaticabili
volontari, manca solo il logo centrale di
cui si sta predisponendo del materiale
speciale. Hanno lavorato alla sua messa
in opera i seguenti volontari, con a fianco le giornate lavorate. A loro un grande
grazie.
Alborghetti Angelo 25, Belotti Giovanni
2, Bonaiti Bernardino 4, Brembilla Mario
3, Carminati Franco 6, Carsana Egidio 3,
Castelli Gerolamo 4, Castelli Gianbattista
5, Castelli Pierangelo 2, Cornelli Patrizio
4, Curnis Costante 1, Figaroli Vincenzo
17, Finassi Emilio 28, Franchina Pietro 3,
Giupponi Domenico 44, Gotti Giovanni
2, Granelli Alessio 41, Innocenti Filippo
1, Merici Vitalino 1, Micheli Gianfranco
1, Moretti Pietro 7, Persico Ferdinando
1, Piazzoli Domenico 7, Picenni Giacomo 1, Prati Claudio 8, Ravaglia Lino 4,
Ravasio Vittorio 4, Riccardi Vincenzo 3,
Sirtoli Gianluigi 2, Teoldi Gianpaolo 3,
Tiraboschi Alfredo 9, Tironi Giovanni 3,
Tironi Anacleto 3, Valsecchi Aldo 8.
VITA DELLA SEZIONE
Tesseramento 2009
La Sezione tiene
Carissimi Alpini,
è terminato anche il tesseramento 2009 e potrete
leggere nella tabella allegata e nelle prossime
pagine del nostro sempre interessante e bello
“Scarpone Orobico”, i relativi numeri.
Credo appaia evidente come la nostra Sezione
abbia sostanzialmente tenuto e questo è già un
risultato brillante e ricco di significato, alla luce dei molti Alpini che sono andati avanti e di
quelle valutazioni che hanno portato a sospendere molti soci che pare difficile ancora coinvolgere.
A questo proposito, sono certo che vi sarete
fortemente impegnati per recuperare il recuperabile, ma desidero
ancora dirvi come
anche in questo ca- Alpini
so ci si debba arrendere se non dopo
averle tentate pro- anno prec.
prio tutte.
nuovi bocia
In merito poi al po- nuovi veci
sitivo risultato del deceduti
tesseramento, sono non hanno rinnov.
convinto che i nu- soci effettivi
meri vadano sempre interpretati ed
allora non si può
che essere orgoglio- Aggregati
si per quei nuovi
soci che, grazie alla anno prec.
vostra eccezionale, nuovi soci
attenta e difficile non hanno rinnov.
opera di ricerca e soci effettivi
convincimento, sono entrati a far parte della grande
e forte famiglia del- TOTALE SOCI 2009
VARIAZIONE
la Sezione di Bergamo.
E’ questa una ulte- Alpini per fasce d'età
riore dimostraziofino a 30 anni
ne di come tutti noi da 31 a 40
crediamo nella no- da 41 a 50
stra Associazione, da 51 a 60
nei valori morali da 61 a 70
71 a 80
che continua a rap- da
oltre 80
presentare in una soci effettivi
società a volte diffi-
cile da capire e che quindi necessita come non
mai di concreti esempi di impegno, solidarietà,
ricordo.
Ora importanti traguardi ci attendono e ritengo
che particolarmente la prossima Adunata Nazionale possa rappresentare un motivo in più
per continuare, con determinazione ed entusiasmo, su questa strada.
A tutti voi quindi, un grazie di vero cuore ed
una forte stretta di mano da parte del vostro
Presidente.
Antonio Sarti
2005
2006
2007
2008
2009
20845
66
518
259
357
20813
33
492
296
400
20642
4
581
265
236
20726
1
561
277
269
20742
2
577
269
354
20813
20642
20726
20742
20698
variaz.
2005
5830
750
296
6284
2006
6284
488
482
6290
2007
6290
565
347
6508
2008
6508
564
393
6679
-44
2009
6679
554
445
6788
variaz.
+109
27486
+65
2007
1703
2977
3629
3950
5011
2625
831
20726
2008
1334
3002
3998
3639
5077
2858
834
20742
2009
945
3119
4095
3459
5101
3129
850
20698
9
VITA DELLA SEZIONE
Candidati alla carica di
Consigliere sezionale
Sorteggio effettuato il 30.10.2009
dalla Commissione elettorale alla presenza
di: Isidoro Persico, Giovanni Ferrari, Carlo
Macalli, Luigi Furia.
Il Consiglio Direttivo sezionale candida:
BERTULETTI Natale
1950 - Bergamo Campagnola
CALEGARI Ezio
1968 -S. Giovanni Bianco
STABILINI Giovanni
1950 - Rovetta
GOTTI Massimo
1971 - Sedrina
ZUCCHI Lorenzo
1952 - Bergamo Centro
FRACASSETTI Alfredo
1959 - Bagnatica
TESTA Mosè
1942 - Trescore Balneario
PELIZZOLI Carlo (Lino)
1947 - Telgate
BRUMANA Matteo
1970 - Costa Imagna
LOCATELLI Giovanni
1943 - Mapello
AGONI Riccardo
1951 - Schilpario
MANZONI Giuseppe
1939 - Seriate
SONZOGNI Giorgio
1954 - S. Pellegrino Terme
GIUPPONI Domenico
1939 - Dalmine
10
VITA DELLA SEZIONE
Alpini in armi per le vie di Bergamo
In atto l’operazione “Strade sicure”
Il Comandante della “Julia” visita la Sezione
Mercoledì, 2 settembre
2009
Il Generale Gianfranco Rossi, Comandante
della Brigata Alpina
“Julia”, in città per incontri con le autorità
provinciali e cittadine
nell’ambito dei rapporti
tra istituzioni per l’operazione “strade sicure” che vede affiancati
uomini dell’Esercito
agli agenti di Polizia e
Carabinieri, ha voluto
rendere omaggio agli
alpini bergamaschi visitando la nostra Sezione. Ad accompagnarlo
il Tenente Alleva, comandante del plotone
di alpini del 5° reggimento in servizio in città.
L’incontro del Generale Rossi con il Presidente
Antonio Sarti, i vicepresidenti Ferrari, Macalli e Sonzogni, il Segretario Carrara ed i diversi
alpini in quel momento presenti, è stato caratterizzato da grande cordialità. Gli argomenti su
cui c’è stato uno scambio di opinioni sono stati
molti. Ci si è soprattutto soffermati sulla presenza degli alpini in Bergamo e del loro impiego
funzionale e si è pure discusso circa l’opportunità che gli alpini del 5° reggimento, durante la
loro permanenza in città e provincia, abbiano
incontri con i giovani bergamaschi interessati a
valutare l’opportunità di accostarsi alla vita militare, come scelta lavorativa di periodo limitato
alla ferma breve o di più lungo impiego. Già in
occasione di incontri associativi di particolare
rilievo della Sezione, valutati caso per caso, si
potrà proporre la presenza di alcuni militari alle
manifestazioni. Si darebbe così modo ai giovani bergamaschi di poter parlare con coetanei in
servizio militare.
Durante l’incontro il Generale Rossi ha mani-
festato l’apprezzamento per come i bergamaschi hanno accolto gli alpini e per l’affetto che
tanti cittadini, uomini e donne, dimostrano di
avere per i militari in servizio, dandone quotidiana testimonianza. D’altro canto in una città
con profonde radici alpine, meglio con Alpini
praticamente in tutte le famiglie, ha precisato
il Comandante della “Julia” non ci si poteva
aspettare di meglio. Si potrebbe dire che per i
bergamaschi le strade oltre che “sicure” sono
diventate “amiche”. L’incontro è stato suggellato dallo scambio del crest della Sezione di Bergamo e della Brigata Julia tra il Presidente ed il
Generale Rossi, cui è seguito il rituale brindisi
augurale.
Il Generale Rossi era stato preceduto lunedì 31
agosto nella visita alla nostra sede dal Comandante del 5° Reggimento Alpini, Colonnello
Giannuzzi Simone. Entrambi gli alti ufficiali,
perdurando l’operazione “strade sicure” in corso, avranno modo di essere nuovamente ospiti
della Sezione.
Carlo Macalli
11
VITA DELLA SEZIONE
Presentato a Bergamo
Il Libro Verde 2008
G
iovedì 1° ottobre è stato presentato a
Bergamo il Libro Verde 2008, che riassume e quantifica tutti gli interventi di
solidarietà che hanno visto protagonisti i Gruppi e le Sezioni. Il totale assomma a 1.734.130
ore di lavoro ed a 5.663.743 €. quale somma
erogata a sostegno di varie iniziative. Bergamo è risultata ancora una volta la Sezione più
generosa con 247.249 ore di lavoro e 1.082.989
euro erogati.
La presentazione si è tenuta nella Sala Traini
del Creberg. Dopo l’introduzione del presidente sezionale Sarti, hanno preso la parola
il generale Camillo De Milato comandante Rfc
Lombardia, Gianfranco Ceci vicesindaco di Bergamo, Roberto Magri per la Provincia, Roberto
Raimondi per la Regione Lombardia e il Prefetto di Bergamo Camillo Andreana, che hanno
avuto parole di apprezzamento per l’enorme la-
12
voro svolto dagli alpini nel campo della solidarietà. Infine il Vicepresidente nazionale Cesare
Lavizzari ha illustrato, da par suo, non solo i
numeri che riporta il Libro Verde, ma sopratutto
lo spirito alpino che li ha generati.
VITA DELLA SEZIONE
Terremoto in Abruzzo
Consegnato il “Villaggio Ana” di Fossa
Continua l’invio di volontari
Il villaggio ANA in costruzione
(foto Calvisi Luigi, Proloco Fossa)
L’opera dei volontari alpini in
Abruzzo continua, da Bergamo a tutto il mese di ottobre
ne sono partiti una decina alla settimana. A fine settembre
si erano succeduti complessivamente ben 7.630 volontari alpini. Ma l’opera delle
penne nere non si è limitata
all’emergenza e al supporto
nei campi d’alloggiamento
degli sfollati, ma ha voluto
lasciare qualcosa di duraturo
alla gente d’Abruzzo.
Ha detto il presidente Perona:
«Abbiamo fatto la nostra parte.
Passato lo sgomento del momento, abbiamo
cominciato la raccolta di fondi nelle Sezioni e
nei Gruppi, abbiamo chiesto al Dipartimento
dove potevamo intervenire e ci è stato indicato
il paese di Fossa. I fondi ci sono arrivati da tante parti, istituzioni e privati e sono contributi
arrivati perché, come ci è stato detto “ci si fida
degli alpini”: il che mi conforta perché significa
che dopo novant’anni la nostra Associazione è
ancora fedele ai princìpi dei nostri Padri». La
Sezione di Bergamo ad ottobre aveva versato
105.000 euro.
Dopo le decisioni del CDN dell’11 luglio e i successivi incontri con il comune di Fossa, sono iniziate le pratiche ed i lavori per la costruzione del
“Villaggio ANA”, prima composto da 24 abitazioni, diventate in corso d’opera 32 + 1. Quel
uno è la sede degli alpini di Fossa. In un villaggio costruito e finanziato dall’ANA, poteva
mancare la sede degli alpini del paese? Ora tutto
è pronto ed il 14 novembre le case sono state
consegnate ufficialmente agli abitanti di Fossa,
in occasione del raduno della Sezione Abruzzi
per l’80° di fondazione. Un altro miracolo, visti
i tempi stretti che l’avanzare dell’inverno imponeva, fatto dagli alpini d’Italia.
IL GRAZIE DEGLI ABRUZZESI
Una signora, ospitata nel
“Campo Globo”
ci ha inviato questo grazie in rima.
PER GLI ALPINI
Con quel andare intrepido
con la penna in testa
l’alpino è arrivato per portare
aiuto e festa.
Davanti a neve, pioggia e vento
non ha paura né spavento.
Finito il lavoro, un sorso di vino
in allegria
e con i suoi canti ci fa tanta compagnia.
Non pensavo che ci fosse tanta umanità,
ringrazio Iddio
che me lo ha fatto constatà.
Un grazie di cuore io ve lo dico,
voi e le vostre famiglie benedico!
Anna Maria e famiglia - Campo Globo
L’Aquila
13
VITA DELLA SEZIONE
Campagna A.I.B. 2009
Sul fronte
del fuoco
C
on l’arrivo dell’autunno, si sono fatti i primi bilanci dell’attività svolta dalle squadre AIB della sezione ANA di Bergamo.
Quest’anno, dalle statistiche nazionali, risulta un
calo del 30% di territorio bruciato, un aumento di
principi di incendio del 10% e un abbassamento
del 37% di superficie percorsa dal fuoco. Questo
significa che la prevenzione, l’affidabilità e la
professionalità delle componenti preposte allo
spegnimento è da ritenersi ottima. In questo le nostre squadre AIB fanno la parte del leone. Non a
caso il nostro Francesco Morzenti, stimato da tutti,
è Coordinatore Nazionale delle squadre AIB e da
anni referente della Regione Lombardia.
Le nostre squadre, dislocate strategicamente una
a Tavernola Bergamasca e l’altra a Villa d’Almè,
danno sicurezza al territorio con un’attività professionale e puntuale. Nel corso del 2009 sono
stati effettuati, in primavera, interventi di spegnimento nelle province di Bergamo e Brescia.
Invece, sul fronte del sisma che ha colpito la città
dell’Aquila, le nostre squadre sono state chiamate a prestare la propria opera nei mesi di luglio e
agosto per l’avvistamento incendi in Abruzzo.
Nel mese di settembre le squadre sono state chiamate in emergenza sul fronte incendi nella Regione Liguria in provincia di La Spezia. La squadra
di Villa d’Almè è stata impegnata nelle Cinque
14
Terre da luglio a settembre. Sempre nella Provincia di La Spezia - nei comuni di Lerici Monte
Marcello, Ameglia e Carrodano - sono state impegnate le squadre AIB di Tavernola Bergamasca,
Villa d’Almè, Brescia, Reggio Emilia, Luino e Varese, coordinate e dirette da Francesco Morzenti.
La zona è stata investita da enormi incendi. Uno
ha determinato l’evacuazione dell’intero paese di
Carrodano Superiore. Data la generosa dedizione
e la grande professionalità dei volontari e di chi
li ha diretti, gli incendi sono stati domati. Tale
opera ha meritato il plauso del Corpo Forestale
dello Stato, della Regione Liguria, della Regione
Lombardia, nonchè dell’organo maggiormente
significativo nel campo degli incendi, il Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Alla Squadra AIB di Villa d’Almè
IL PLAUSO DEL CORPO FORESTALE
Una sosta “pranzo” dopo la battaglia contro il fuoco
La squadra AIB di Villa d’Almè anche quest’estate ha svolto servizio nel Parco Nazionale Cinque Terre. In particolare dal 6 al 13 settembre
è stata impegnata contro un grande incendio a
Corniglia. Grande l’impegno e la professionalità, tanto da meritare una lettera di plauso del
Coordinatore Territoriale del Corpo Forestale
dello Stato, Silvia Olivari, che in una lettera di
ringraziamento ha scritto, tra l’altro: “Avete lottato senza tregua contro il fuoco a nostro fianco.
Sono stati eventi superiori alle nostre forze, che
non avremmo potuto risolvere se fosse mancato
il vostro aiuto, esempio di capacità, umiltà e sacrificio. Rischio e fatica ci hanno ancora più uniti,
così abbiamo sconfitto, oltre l’incendio, anche i
propositi scellerati di chi ha dato fuoco. Grazie,
di cuore”.
VITA DELLA SEZIONE
Una giornata indimenticabile
Un Beato con gli alpini
Don Carlo Gnocchi sugli altari
Domenica 25 ottobre. Lo stupendo Duomo di
Milano fa da sfondo ad una piazza variopinta,
gremita all’inverosimile, più di 50 mila persone.
Una selva di vessilli e gagliardetti, quasi un migliaio, si innalzano tra un ondeggiare di penne
nere, circa 15 mila. Tutti sono in trepida attesa
che si avvii la cerimonia della beatificazione di
don Carlo Gnocchi, cappellano degli alpini e padre caritatevole di tanti bambini orfani, mutilati, poliomelitici, bisognosi di cure e di amore.
Ed ecco il labaro nazionale dell’ANA, seguito
dall’urna, con le spoglie di don Gnocchi, portata a spalle dagli alpini, fare l’ingresso in piazza. La cerimonia di beatificazione, presieduta
dal cardinale Tettamanzi, ha così inizio. Alpini,
mutilatini, suore, devoti, fedeli si uniscono alla
celebrazione in un’unica corale partecipazione
che viene dal più profondo del cuore. Sul sagrato del Duomo, manca solo l’alpino Sperandio
Aldeni. Avrebbe voluto tanto esserci, ma, miracolato da don Gnocchi il 17 agosto 1979, un male
incurabile l’ha portato via un paio d’anni fa.
Alle 12 in punto la piazza intera si volge verso
il grande schermo dove il Papa, in collegamento
da Roma, rivolge il saluto alla folla dei fedeli,
ricordando l’opera di don Gnocchi. La solenne
beatificazione si conclude con la processione
dell’urna, scortata dal labaro, dai vessilli e dai
gagliardetti, portata ancora a spalla dagli alpini,
fino alla chiesa di S. Ambrogio.
Ora le penne nere hanno un terzo protettore, a
S. Maurizio patrono degli Alpini ed a S. Barbara
patrona degli Artiglieri da Montagna si aggiunge il Beato Carlo, la cui vita è stata intrecciata e
segnata dalle vicende vissute con gli alpini sul
fronte greco-albanese e nella Campagna di Russia. Ma non solo, fu salvato per miracolo dagli
alpini durante la tragica ritirata ed il miracolo,
che ha segnato la sua beatificazione, ha avuto
come protagonista un alpino, il nostro caro Sperandio Aldeni.
Ed è proprio lungo la via crucis, percorsa dagli
alpini in Russia per tornare a baita, che il Beato
don Carlo Gnocchi scorse nel volto di un alpino morente il volto di Cristo, che segnò in modo indelebile la sua vita e la sua opera. Scrisse:
“Senza parlare egli mi guardò. I suoi occhi erano
pieni di dolore e di pietà, di volontà decisa e di dolcezza infantile. Al fondo vi tremava, attenuandosi,
la luce di visioni beate e lontane. Come di bimbo che
si addormenta poco a poco. Non altrimenti
dovette guardare Gesù dall’alto della croce.
Quel volto chiaro e virile dell’alpino, sotto la
cornice scura dei capelli scomposti e con l’ornamento così conveniente della barba incolta,
diceva un dolore così vergine e forte, un’offerta così cosciente e pudica, un’umiltà così
umile e regale, una domanda tanto discreta di compassione e di aiuto, che ne provai
improvviso il brivido gaudioso e lancinante
della Veronica, quando vide prodigiosamente
fiorire il volto di Cristo, sul suo lino bianco
e spiegato”.
Questo scrisse nel suo “Cristo con gli alpini” ... ora noi sappiamo che c’era e c’è
anche “un Beato con gli alpini”.
L.F
15
VITA DELLA SEZIONE
A Fiorano Modenese
Raduno 2° Raggruppamento
Q
uest’anno il Raduno del 2° Raggruppamento si è svolto nella fertile terra
di Modena, capitale mondiale dell’automobilismo, e precisamente nel quadrilatero
di Fiorano, Formigine, Maranello e Sassuolo,
comuni che con la Provincia hanno patrocinato la manifestazione alpina. Alcuni dei nostri
alpini, giunti in anticipo, non hanno mancato
di visitare la “Galleria Ferrari”, un museo di
gioielli in tutti i sensi.
Nel pomeriggio di sabato 17 ottobre, a Maranello, si è proceduto all’onore ai Caduti e alla
Messa, celebrata da Mons. Pierino Sacella, cappellano dell’Accademia Militare di Modena,
nativo di Sarnico. Ma di bergamasco non c’è
stato solo il celebrante, poiché il rito si è aperto
con la “Introduzione alla S. Messa”, una riflessione che è “nata” nel 2005 in un piccolo paese
delle nostre vallate, precisamente a Gorno in
occasione del 75° del Gruppo, e che ora è giun-
16
ta anche a Modena, dopo essere stata adottata
in molteplici cerimonie alpine.
Domenica 18 ottobre, in mattinata, si è svolta
la sfilata a Fiorano Modenese. Buona la partecipazione della nostra Sezione con circa quattrocento alpini con in testa il vessillo, il presidente Sarti, alcuni consiglieri, una ottantina di
gagliardetti, i reduci Bepi Locatelli di Almè e
Pasquale Paleni di Cusio, la fanfara di Scanzorosciate. Speaker della sfilata e presentatore
del concerto del sabato è stato Francesco Brighenti.
Al termine, dopo il saluto delle autorità, il presidente nazionale Corrado Perona ha chiuso il
Raduno portando i saluti degli Alpini del Nord
America, appena incontrati, richiamando i valori dell’alpinità, invitando tutte le penne nere
a percorrere la strada indicata dai nostri padri
anche se “lo zaino è pesante e la strada è in salita, ma se non fosse così non saremmo alpini”.
VITA DELLA SEZIONE
Progetto “Pianeta Difesa”
Toccata e...
ferma?
Quattro bergamaschi alla “mini naja”
S
ono stati quattro i giovani bergamaschi
che hanno partecipato al progetto “Pianeta Difesa”, meglio conosciuto come “mini
naja”. Sono Ferri Giuliano di Levate, Migliorini
Fulvio di Carona, Novelli Stefano di Dalmine
e, non poteva mancare il gentil sesso, Panighetti Martina di Boltiere. A questi si è aggiunto il
bergamasco d’adozione Vaselli Roberto di Roma. Questi, per essere sicuro della chiamata, si
è affidato alla nostra Sezione.
Il 15 settembre, ore 6,30, a svegliare le giovani
reclute del progetto “Pianeta Difesa” ci hanno
pensato i caratteristici squilli di tromba con conseguente riassetto del posto branda, colazione
e giù nel piazzale della Caserma Cantore di S.
Candido per la prima adunata e l’alzabandiera. Per un periodo di due settimane i ragazzi
hanno fatto attività ginnico sportive, escursioni
in montagna; hanno partecipato a lezioni di topografia e orientamento sul terreno, di diritto
umanitario e internazionale in merito alle operazioni militari all’estero; hanno sperimentato
tecniche di primo soccorso e di sopravvivenza
in territorio montano; hanno avuto modo di conoscere i mezzi in dotazione all’Esercito. Insomma, non sono stati di certo con le mani in mano.
Gli istruttori del 6° Reggimento Alpini non li
hanno lasciati annoiare.
Al termine del corso è stato “imposto” a tutti i
partecipanti il cappello d’alpino. Per questo, è
toccato al presidente Perona rimettere un po’ le
cose a posto. Con una cordiale lettera indirizzata a tutti i ragazzi, dopo essersi compiaciuto
per la determinazione e l’entusiasmo dimostrati,
ha loro precisato che “per ragioni statutarie non
potremo iscrivervi come soci ordinari ma saremo lieti di accettarvi come soci aggregati”. Ma
questi ragazzi la possibilità di diventare alpini,
a tutti gli effetti, l’hanno, basta che l’esperienza
fatta non si limiti ad una “toccata e fuga”, ma si
trasformi in “toccata e ... ferma volontaria”.
L.F.
Celebrati sull’Ortigara
I 90 anni dell’Ana
L
a manifestazione dei 90 anni dell’ANA si
è aperta sabato pomeriggio, 11 luglio, con
la sfilata per le vie di Asiago, fino a raggiungere il Sacrario di Leiten, dove sono stati
resi gli onori ai Caduti e celebrata la S. Messa. Presenti il labaro nazionale, oltre cinquanta
vessilli e centinaia di gagliardetti. A seguito del
labaro vi erano anche i bergamaschi Arnoldi e
Bonaldi, mentre il nostro vessillo sezionale era
scortato dal consigliere Furia.
Domenica, 12 luglio, di primo mattino c’è stata la salita all’Ortigara. Sulla cima, attorno alla
17
VITA DELLA SEZIONE
colonna mozza, si sono stretti vessilli e gagliardetti a fare da cornice
alla posa della corona d’alloro e alla
celebrazione religiosa. Poi l’omaggio
al cippo dedicato ai Caduti austriaci
e discesa veloce fino alla spianata del
Lozze dov’è proseguita la manifestazione, chiusa con il saluto del comandante delle Truppe Alpine generale
Primicerj ed il toccante discorso del
presidente nazionale Corrado Perona, concluso con un “Buon compleanno Associazione, buon compleanno
Alpini! Guardiamo al traguardo dei
cent’anni”.
Lassù sull’Adamello
Una cattedrale del creato
Celebrato il 46° Pellegrinaggio
A
nche quest’anno una “pattuglia” ha scortato il vessillo sezionale all’ormai mitico
pellegrinaggio sui luoghi della Grande
Guerra. Al seguito questa volta c’erano anche
due sacerdoti amici, ben integrati: don Antonio,
parroco di Solto Collina, e don Battista, parroco
sostituto di Colzate e Bondo. Venerdì 24 luglio, la
colonna, dopo aver superato il passo Maroccaro
(2.997 mt.), dove si spalanca la maestosa visione del Massiccio dell’Adamello, è scesa al Mandrone per poi
risalire fino alle Lobbie Alte dove è
ancorato il rifugio Caduti dell’Adamello. Alla sera, all’altare del Papa,
don Antonio e don Battista hanno
concelebrato la S. Messa. È stato un
momento di grande significato e di
profonda commozione.
Dopo il riposo nel rifugio, al mattino
presto è ripresa la marcia per raggiungere Cima Venerocolo (3.327 mt.) per
poi scendere alla chiesetta del Rifugio
Garibaldi, luogo d’incontro anche con
le altre quattro colonne che partecipavano al pellegrinaggio. Qui, dopo
18
il saluto al labaro nazionale ed il discorso del
presidente Perona, si è svolta la solenne funzione presieduta dal Cardinale Re. Al termine,
discesa a Vezza d’Oglio per la cerimonia della
domenica con la sfilata, la grande celebrazione
finale, il rancio, brindisi vari, abbracci ed ... un
arrivederci all’anno prossimo.
B.M.
VITA DELLA SEZIONE
INCONTRO AL RIFUGIO CONTRIN
Domenica 26 Giugno si è svolto il tradizionale incontro annuale degli alpini al Rifugio Contrin, alla presenza del labaro nazionale, di
numerosi vessilli e gagliardetti giunti da ogni parte d’Italia, o meglio
del mondo perché vi erano anche rappresentanze estere. Buona la
presenza degli alpini bergamaschi al seguito del vessillo sezionale,
scortato dal consigliere Giancarlo Sangalli e dagli ex-vicepresidenti
Nespoli e Riceputi, e di 15 gagliardetti.
Partenza da Bergamo sabato mattino con sosta e pernottamento a Canazei. Domenica all’alba ci si incammina alla volta del rifugio, posto
fra imponenti e maestose montagne ai piedi della Marmolada. Dopo
circa un’ora e mezza di cammino si raggiunge il rifugio.
Alle 11,00 inizia la cerimonia con l’alzabandiera e la deposizione
della corona al monumento dei Caduti. Tutto questo accompagnato
dalle suggestive note del “silenzio” che l’eco amplia e ripete fino al
perdersi tra le vette di questo scenario incantato, creando emozioni
che catturano l’animo e il cuore fino a togliere il respiro. Seguono le
orazioni ufficiali con i saluti da parte delle autorità per concludersi
con la celebrazione della Santa Messa al campo. La cerimonia termina
con il canto “Signore delle Cime”, che suscita grande commozione in tutti i presenti.
Si lascia infine quell’ambiente di straordinaria bellezza per scendere ad un rifugio posto sul
sentiero del ritorno, dove si può degustare un panino con speck unito ad un buon bicchiere di
vino. Poi si riprende il cammino fino a valle dove ci aspetta il nostro “camioncino” che ci riporterà a casa. Due giornate trascorse all’insegna dell’amicizia, della serenità e della cordialità.
U.R.
Sulle orme degli alpini
Scoperta un’epigrafe che ricorda Giovanni Morelli di Azzone
Un gruppo di alpini e loro familiari della Valcamonica, guidati da Giuseppe Pezzotti, l’anno
scorso, dopo aver visitato Mosca, hanno voluto
ripercorrere i luoghi segnati dal sangue degli
alpini durante la Campagna di Russia. In particolare si sono soffermati sull’ansa del Don dove
era attestato il battaglione Edolo - tra Belogorje
e Bassowka - formato principalmente da bergamaschi e bresciani.
L’attenzione del gruppo è stata subito attratta
dal fiume Don, che scorre placido sotto i dirupi
che degradano dalle postazioni italiane di allora, e da un fabbricato imponente, ma piuttosto
malconcio, in località Bassowka. La sorpresa fu
nello scoprire che si trattava delle rovine di una
chiesa che conserva ancora degli affreschi al suo
interno. Un luogo di culto già sconsacrato dal
regime sovietico prima dell’arrivo degli alpini
I resti della chiesa di Bassowka
e che probabilmente fu usato per altro.
Ancora maggiore fu l’emozione nello scoprire,
in fondo all’abside, un’epigrafe incisa nell’into19
VITA DELLA SEZIONE
ha donato al Gruppo un album fotografico, un
naco dove si legge: “ALPINO MORELLI GIOCD ed un DVD che illustrano e commentano
VANNI / NATO A AZZONE DI SCALVE IL
il ritrovamento ed il viaggio che, dopo Nikola5-12-1921 / FIGLIO DI GREGORIO E SANTI
jewka e altre località segnate dal calvario degli
PAOLA / 2-12-1942 MORTO PER LA PATRIA
alpini in Russia, si è concluso nell’Asilo di Ros/ FRONTE RUSSO / W I VECI DEL 5°”. Qualsosch, monumento vivo all’auspicata solidarietà
che suo commilitone, amico o magari suo pae concordia tra i popoli.
rente, aveva voluto lasciare un ricordo del saLüf
crificio dell’alpino scalvino. L’ignoto, che ha inciso quella scritta, sicuramente è
morto durante la ritirata e non ha
potuto portare la notizia in Italia,
tant’è che in comune di Azzone
Giovanni Morelli è registrato come disperso.
Certo questo ritrovamento non
poteva essere lasciato alla sola
conoscenza degli scopritori, ecco
che allora Giuseppe Pezzotti con
la figlia Zaira, appena tornati, si
sono dati da fare per contattare
compaesani e parenti dell’alpino
caduto in Russia, dimostrando
grande sensibilità d’animo. Ciò
ha generato un incontro con gli
Alpini di Azzone nel maggio
scorso, durante il quale Pezzotti Epigrafe che ricorda la morte dell’alpino Morelli Giovanni
A ricordo di quattro alpini travolti da una valanga
Una cappella per non dimenticare
Tra i morti Giacinto Della Torre di Gandino
A
cura del Gruppo di Bisuschio (VA) è
stata inaugurata, domenica 20 settembre, la cappella votiva del Sacro Cuore
di Maria, posta in località Pogliana, a memoria degli artiglieri alpini del Gruppo Vestone,
Brigata Orobica: Giacinto Della Torre di Gandino (BG) anni 22, Giuseppe Leiter di Cadipietra
(BZ) anni 23, Pietro Metelli da Bornato (BS) anni 22 e Armido Rigon di Gallio (VI) anni 26. In
quest’ordine, il 3 gennaio 1961, stavano battendo un tracciato nella neve in alta in Val Venosta,
verso il Resia, per permettere, il giorno dopo, il
passaggio della batteria con trasporto dei pezzi
su barchini e per compiere così l’impresa ardita
del campo invernale. Ma ad un tratto, prima un
fruscio e poi un rombo ed una montagna di neve li avvolse e li strinse in un abbraccio mortale.
20
Anche il quinto, Giovanni Savio di Bisuschio, fu
travolto, ma il suo zaino rimasto in superficie
permise ai soccorritori di trovarlo in breve tempo. Era svenuto, ma vivo.
Passano gli anni, ma Giovanni continua ad avere nella mente e nel cuore il volto e i nomi di
questi suoi commilitoni morti e vorrebbe che
rimanesse memoria anche nel suo paese. Nel
2007 ha l’idea di restaurare la cappella malconcia che si trova su un tornante della strada di
Pogliana in ricordo di questi suoi amici di naia.
I lavori si protraggono per ben due anni, ogni
momento libero Savio, insieme ad alpini ed
amici, lo dedica alla ristrutturazione, ed ecco
finalmente giungere il giorno tanto atteso della
sua inaugurazione.
Alla cerimonia erano presenti familiari degli
VITA DELLA SEZIONE
artiglieri alpini deceduti, rappresentanze
amministrative e alpine dei paesi d’origine. Per Giacinto Della
Torre erano presenti la
sorella Nella con i suoi
familiari, il sindaco di
Gandino Gustavo Maccari accompagnato dal
gonfalone, il gagliardetto del Gruppo di
Gandino con il capogruppo Angelo Moro
ed una quindicina di
alpini, il vessillo di
Bergamo scortato dal
consigliere sezionale
Luigi Furia.
Pellegrinaggio al cimitero dello
Scerscen
A
nche quest’anno si è ripetuto l’8 agosto
il pellegrinaggio nel vallone di Scerscen,
definito il Gran Canyon della Valmalenco, per celebrare il 92° anniversario dei tragici avvenimenti che nei primi giorni
dell’aprile del 1917, nel corso della
Prima Guerra mondiale, videro perire ben 24 giovani alpini, tra cui alcuni
bergamaschi, impegnati nel “corso
skiatori”, travolti da due valanghe nei
giorni 1 e 2 di quel mese.
La commemorazione doveva avvenire al monumento degli Alpini alla
Bocchetta delle Forbici, a quota 2.636,
presso il rifugio Carate, ma il “tempo da lupi” ha permesso solo ai più
temerari e allenati di salire fin lassù,
mentre la maggioranza si è fermata al
rifugio Musella. In una piccola chiesetta è stata celebrata la S. Messa, officiata dai parroci di Lanzada e Sovico. Toccante l’omelia incentrata sulla
“pochezza delle persone davanti alla
grandezza di questi luoghi e quindi all’immensità di Dio che li ha creati”. La Sezione di Bergamo, presente con il vessillo, era rapprestata dal
vicepresidente Giovanni Ferrari.
21
DONARE VUOL DIRE AMARE
1° RADUNO DEL “GRUPPO SONDRIO”
Nelle giornate del 12 e 13 settembre si è svolto a Vipiteno il 1° Raduno del “Gruppo Sondrio”,
con la presenza di più di quattrocento artiglieri in congedo, accompagnati da familiari e amici.
Alla sfilata della domenica erano presenti ben
9 vessilli sezionali, tra cui quello di Bergamo,
e 60 gagliardetti. Unica nota stonata la completa mancanza di tricolori alle finestre delle
case di Vipiteno, e sì che siamo in Italia.
Il momento più emozionante è stato certamente l’entrata della sfilata nella caserma
“Menini - De Caroli”, la struttura dove si
sono succedute generazioni di artiglieri da
montagna del “Sondrio” fino al suo scioglimento, avvenuto nell’ottobre 1989. Sulla
“piazza d’Armi” della caserma si è svolto il
clou del raduno con alzabandiera, S. Messa
e discorsi ufficiali, che hanno suscitato mille
emozioni tra i presenti, facendo luccicare a
molti gli occhi nel ricordo dei tempi della
naja.
Quattromila km in bici
Dalla Russia con amore
N
on si tratta ovviamente dell’omonimo
film del 1963, con le mirabolanti avventure di 007, ma della quadrimillenaria
chilometrica pedalata che Vincenzo Gamba,
classe 1951 di Ubiale, ha effettuato in Russia dal
3 al 31 agosto. I ricordi di suo padre alpino conducente muli, che Gamba ascoltava da bambino
ricordare i commilitoni caduti e dispersi durante
la ritirata dal Don nel 1943, si sono radicati nel
corso degli anni nella mente e nel cuore di Vincenzo e gli hanno dato la carica per effettuare
questa impresa.
Una sorta di pellegrinaggio che lo ha visto pedalare sulle strade di Russia e di mezza Europa, toccando i luoghi di quella lontana tragedia.
Luoghi di combattimenti e di dolore, tappe di
un calvario vissuto da migliaia di alpini, passando da Rossosch - sede allora del Comando
del Corpo d’Armata Alpino, ora trasformato in
asilo ed inaugurato nel 1993 - per giungere a
Nikolajewka, proseguendo poi per Belgorod,
22
Kiev, Cracovia, Vienna, Brennero e Bergamo.
Ci vuole, eccome, un grande cuore, un grande
amore per compiere un tragitto simile in luoghi
così lontani, solitari, sconosciuti, senza contare
la fatica e le pratiche burocratiche affrontate
nei mesi precedenti. Da Mosca a Cracovia ha
pedalato con l’amico Piotr Kolenda, cittadino
polacco di Lodz, conoscitore della lingua russa e che gli è stato prezioso compagno per un
buon tratto di questa mega pedalata.
Non è la prima volta che Vincenzo si cimenta
in simili “mattate”, ha pedalato in solitaria da
Bergamo a Capo Nord in Norvegia e ritorno,
sempre con la maglia dell’Unione Ciclistica Bergamasca, che unitamente alla Sezione di Bergamo dell’ANA, al Comune di Bergamo, al CAI,
all’ARIBI e Panathlon Bergamo, hanno patrocinato questa sua nuova avventura.
Rientrando in Italia dal Brennero e valicando
i Passi della Mendola, Tonale, Vivione e Presolana, ha voluto idealmente riportare a casa
DONARE VUOL DIRE AMARE
gli alpini attraverso la via dei monti, loro, che
abituati a vivere ed addestrati in montagna, furono invece mandati a combattere e morire nelle
sconfinate pianure russe. Bravo Vincenzo, sei
stato proprio in….Gamba!
Raffaele Vitali
La Sezione di Bergamo
Sempre più in alto
O
ltre che la più grande, ora la Sezione di Bergamo può ritenersi la più
“alta”, essendo l’unica che ha il suo
guidoncino appeso ad una parete all’interno
della Piramide, il Laboratorio-Osservatorio
internazionale che sorge a 5.050 metri di
quota, nel cuore del sistema montuoso più
alto del mondo: l’Himalaya.
La Piramide, che porta il nome di Ardito Desio, è posta all’interno del Sagarmatha National Park, ai piedi del versante nepalese
dell’Everest, che con i suoi 8.848 metri è la
montagna più alta della terra. Il guidoncino
l’ha portato e fatto appendere alla parete del
Laboratorio-Osservatorio l’alpino Daniele
Granelli del Gruppo di Campagnola.
(Foto auf. eVK2cnr)
23
DONARE VUOL DIRE AMARE
Donare vuol dire amare
Pro terremotati Abruzzo
Gruppi:
CORNA IMAGNA (somma raccolta alla
presentazione del Volume: “Una foglia
sbattuta dal vento”)
CALEPIO
CALOLZIOCORTE
PALOSCO
PALAZZAGO
MAPELLO (ricavo Gara di scopa d’assi
2009-Alpino Santo Crippa alla memoria)
PRESOLANA
CLUSONE
LEFFE
SCANZOROSCIATE
CARAVAGGIO
GHISALBA
PETOSINO
SANTA BRIGIDA
ALPINI, PRO LOCO e A.G.A.C.O.P. di
GAZZANIGA
GORNO
FONTANELLA
BERGAMO-CENTRO
SOLZA
MARTINENGO
VILLA D’OGNA
GORLAGO
CALUSCO D’ADDA
RONCOBELLO
PRADALUNGA
CALCIO
TREVIGLIO
COSTA SERINA
RANICA
Circolo Fratellanza Rova di Gazzaniga
Compagnia Teatrale del Mercato
di Terno d’Isola
Alpino Lino Cremonesi Gruppo di Fontanella
Gruppo “Soci de la bira” - Gorno
Coro A.N.A. dell’Adda
N.N. – Petosino
Ass. Vol. Soccorso - Villa d’Adda
Reduci A.N.R.P. – Villa d’Adda
N.N.
Casa Alpini di Endine Gaiano
CIVIDINO/QUINTANO
OSSANESGA
TERNO D’ISOLA (in memoria
dell’Alpino Vittorio Bolis)
11° Incontro annuale 36ª Batteria Gruppo
Vestone - Classe 1936
CARVICO
24
€
550,00
1.000,00
1.500,00
1.000,00
500,00
890,00
1.000,00
1.000,00
500,00
1.000,00
1.050,00
1.000,00
3.000,00
3.000,00
1.576,01
600,00
250,00
300,00
500,00
3.000,00
1.000,00
1.000,00
2.000,00
200,00
1.000,00
1.000,00
500,00
1.500,00
1.000,00
600,00
100,00
100,00
600,00
300,00
100,00
300,00
100,00
29,50
500,00
500,00
150,00
90,00
500,00
Nuova sede sezionale
Gruppi:
GAVERINA TERME
ALMENNO S. BARTOLOMEO
NEMBRO
CIVIDINO/QUINTANO
COSTA SERINA
ALBANO S. ALESSANDROCorrispettivo a materiale edile offerto
CARVICO
AMBIVERE
BONATE SOPRA
BREMBATE SOPRA
CARVICO
GHIAIE DI BONATE SOPRA
LOCATE
MAPELLO
PONTE SAN PIETRO
PRESEZZO
PREZZATE
SOTTO IL MONTE
Coordinatore ZONA n° 4
Locatelli Giovanni
N.N.
€
100,00
100,00
1.500,00
1.000,00
1.000,00
1.116,00
1.700,00
250,00
500,00
500,00
1.000,00
100,00
250,00
500,00
1.000,00
200,00
200,00
250,00
50,00
4,55
Contributi versati direttamente
Gruppo NEMBRO alla Casa di riposo
del paese
Gruppo CARVICO all’Assoc.
Paolo Belli di Bergamo
Gruppo CARVICO all’Istituto
Mario Negri di Bergamo
5.000,00
500,00
500,00
Adunata Nazionale
2010 a Bergamo
Gruppi:
CALCINATE
SCANZOROSCIATE
CARAVAGGIO
PALOSCO
NEMBRO
CENATE SOTTO
BERGAMO-CAMPAGNOLA
GORNO
CALUSCO D’ADDA
BG-GRUMELLO DEL PIANO
CAROBBIO DEGLI ANGELI
OLTRE IL COLLE
ZAMBLA
OSIO SOTTO
BG-CELADINA
OLTRE SERIO
GANDINO
OSSANESGA
1.000,00
1.000,00
1.000,00
2.000,00
1.500,00
200,00
1.000,00
600,00
1.500,00
3.000,00
500,00
700,00
200,00
500,00
1.000,00
2.000,00
1.000,00
500,00
CRONACA DAI GRUPPI
Albenza
Addio Pino!
Almenno S. Salvatore
Tre anniversari
S
P
ino (Rota Giuseppe) di Albenza, Reduce
di Russia, è andato avanti. Il coro Penne
Nere ha incontrato e conosciuto Pino il
26 gennaio 2003 in Roncola. Avevamo invitato
il coro alpino Penne Nere e l’Alpino Pino per
rievocare insieme il 60° anniversario di Nikolajewka. Da allora molte volte Pino è stato coprotagonista dei nostri concerti e rievocazioni e
molte di più io sono andato a trovarlo nella sua
splendida cascina ad Albenza, per un’amicizia
che si era cementata fortemente tra noi.
Pino, me lo hanno riconfermato i familiari,
aveva grande stima delle capacità canore del
nostro coro e della nostra attività rievocativa,
e con gioia ricordava l’estate scorsa, quella
memorabile giornata in cui cantammo e pranzammo con lui e per lui, ospiti
nella sua cascina.
Pino, uno dei più umanissimi eroi alpini non c’è più. Mi
ha lasciato molti bei ricordi e
Pin, uno splendido cucciolo
che viveva con lui. Mi disse:
«T’ló daró quando l’indarà
zó la fòia» cioè “te lo darò
quando cadrà la foglia” ... la
tua foglia è caduta. Ora mi
sembra spoglio l’intero bosco,
ma con Pin e coi tanti che ti
hanno molto apprezzato, nel
tuo ricordo aspetterò le nuove
primavere.
Addio Pino!
Giorgio
abato 27 e domenica 28 giugno 2009, il
Gruppo alpini ha festeggiato ben tre compleanni: l’80° di fondazione del Gruppo;
il 35° di inaugurazione della Cappella alpina e
il 10° di costituzione del Nucleo volontari della
Protezione civile. Due giornate per ricordare
quanto è stato fatto in passato e ringraziare
tutti gli alpini che con il loro lavoro silenzioso
e spontaneo hanno permesso di raggiungere
questi importanti traguardi.
Sabato mattina sono stati deposti mazzi di fiori
sulle tombe dei Capigruppo che sono “andati
avanti”. È seguito nella serata un applaudito
concerto del Coro A.N.A. dell’Adda. Calorosi
battimani ha ricevuto anche la signora Germana Bonalumi Merletti che ha recitato una sua
bella poesia in dialetto, dal titolo “A tutti gli
Alpini”.
Domenica mattina, la cerimonia è iniziata con
l’alzabandiera e l’onore ai Caduti, accompagnati dalle note del Corpo musicale di Almenno S.
Salvatore. Numeroso il pubblico presente, con
autorità, decine di gagliardetti, il vessillo della
Sezione di Bergamo e labari delle associazioni
locali. Ospiti d’onore i Reduci Cortinovis Francesco di Almenno S.S., Locatelli Isidoro di Roncola S.B. e Gavazzeni Cesare di Almenno S.B.
È seguita la S. Messa celebrata dal Cappellano
degli alpini don Giovan Battista Galizzi, pres-
25
CRONACA DAI GRUPPI
so la chiesetta alpina. All’omelia il
celebrante ha tra l’altro sottolineato
come gli alpini siano un esempio
per la generosità, il rispetto delle
regole e l’amore per il territorio.
Per il Gruppo ha preso la parola
l’alpino Giuseppe Ferraroli che ha
ringraziato, anche a nome di tutti i
soci, il capogruppo Rota Adriano e
il direttivo per aver voluto, giustamente, festeggiare i tre anniversari
che hanno contrassegnato la storia
degli alpini almennesi, ricordando
poi i valori che distinguono gli alpini. Il vice presidente, Carlo Macalli
si è congratulato per i significativi
traguardi raggiunti. Il vice sindaco,
Sig.na Cornali, ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, ringraziando gli alpini
per la collaborazione e per tutto quello che fanno per la comunità almennese.
La festa è proseguita nel pomeriggio con il
“rancio” e la musica, presso la Casa degli alpini con la consegna di pergamene di riconoscimento del lavoro svolto con grande impegno
personale, agli ex Capigruppo Gotti Vittorio,
Capelli Francesco e Capelli Alessio e a Zanardi
Camillo, segretario di “lungo corso” del Gruppo alpini. Da segnalare anche lo scambio di
gagliardetti fra il presidente della Polisportiva
comunale Pellegrini Luigi e il capogruppo Rota
Adriano, nel segno della collaborazione.
Il Gruppo Alpini
Alta Val Brembana
Raduno al
Passo San Marco
M
ille penne nere -una più una menoprovenienti dalla pianura e da tutte le
valli bergamasche e dalla Valtellina e
fin dal lontano Veneto si sono ritrovati domenica 19 luglio al Passo di San Marco per partecipare al fraterno incontro che si ripete da ben
trentatré anni. Lo hanno organizzato i gruppi
di Averara e di Albaredo, capitanati dai rispettivi capigruppo Bruno Paternoster e Nevio Ravelli. Le penne nere dei due Gruppi, neppur
26
troppo numerosi perché Averara ed Albaredo
sono piccoli borghi montani, hanno lavorato
sodo per preparare l’evento, pienamente riuscito. Una manifestazione baciata dal successo
e dal sole che brillava nel cielo, reso ancor più
azzurro dalle burrasche dei giorni precedenti.
Verso le ore 10,15 si sono formati i due cortei
che preceduti dagli alfieri con i vessilli sezionali
- Bergamo, Sondrio e Conegliano - ed i gagliardetti di gruppo - un’ottantina i bergamaschi,
una ventina i valtellinesi - che marciando sul
ritmo delle note del “Trentatrè”, eseguito dalla
Banda musicale di Santa Brigida, si sono uniti
al passo nel fraterno abbraccio di ogni anno.
Presenti rappresentanze dei Carabinieri, della
Finanza e della Forestale. Poi ecco l’alzabandiera accompagnato dall’esecuzione dell’Inno
di Mameli intonato dalla Banda ed immediatamente ripreso da un possente coro di mille
voci. L’evento ha il momento dei discorsi
delle autorità civili ed alpine, discorsi concisi e
succosi nel pieno rispetto dello stile alpino. Ci
sono stati i saluti del vicecapogruppo Mauro
Egman di Averara e Nevio Ravelli di Albaredo,
dei sindaci Angelo Cassi di Averara e Antonella Furlina di Albaredo, e quindi i discorsi
dei presidenti sezionali ANA Ettore Leali di
Sondrio e Antonio Sarti di Bergamo, del prefetto di Sondrio Chiara Marolla. La giornata si
è conclusa con la celebrazione della Messa, anzi
una concelebrazione come non era mai stato in
passato, celebranti il cappellano della Sezione
Ana Bergamo Padre Stefano Dubini, don Filippo Taban, ugandese - “un segno anche questa
presenza di fratellanza tra i popoli” è stato sottolineato - e don Sergio Carrara.
Sergio Tiraboschi
CRONACA DAI GRUPPI
Alzano Lombardo
Per i fratelli
terremotati
I
l Gruppo di Alzano Lombardo ha promosso una sottoscrizione di fondi per dare un
aiuto concreto ad alcune famiglie di San Demetrio ne’ Vestini (prov. L’Aquila), le cui case
erano state rese inagibili o fortemente lesionata dal terremoto. Attraverso donazioni individuali o con la collaborazione di numerosi Enti,
Associazioni e Scuole, sono stati raccolti 37.125
euro.
La somma è stata consegnata “brevi manu” da
una delegazione di alpini alzanesi a 33 famiglie
segnalate dal sindaco di San Demetrio. A
ciascuna di loro è stata destinata la somma di
1.125 euro.
Egidio Trussardi
Averara
Finalmente una casa
U
na casa in cui ritrovarsi, magari semplicemente per incontrarsi, o per fare
qualche chiacchiera, o ancora per ascoltare i veci che raccontano le storie della loro
naia di un tempo, infine per progettare le opere
di solidarietà. Gli alpini del Gruppo di Averara
- minuscolo nei numeri ma grande nel cuore
esprimendo questa grandezza nelle opere di
pace - ne hanno finalmente una degna di questo nome che hanno inaugurato domenica 30
agosto, chiaramente con la dovuta solennità.
“Non disponevamo di una sede - ha detto il
capogruppo Bruno Paternoster - e tutta la vita
del Gruppo si svolgeva in un piccolo locale decisamente insufficiente per la programmazione
della nostra attività. Era un cruccio per noi, lo
era stato per Ettore Luigi Baschenis, attuale capogruppo onorario e prima capogruppo ininterrottamente per oltre quarant’anni. Lo scorso
anno ecco l’opportunità che si doveva cogliere
e che abbiamo colto. Si stava ristrutturando
l’edificio nel quale un tempo funzionava un
piccolo teatro ed ecco la proposta del parroco
monsignor Lorenzo Grigis: l’offerta agli alpini
del piano terra dell’edificio da ristrutturare con
funzioni di sede del gruppo”.
L’inaugurazione è avvenuta con la partecipazione di una folta rappresentanza dei gruppi
alpini dell’Alta Valle Brembana, di rappresentanze delle sezioni di Biella e Pinerolo e
del Gruppo di Albaredo gemellato con quello
averarese. Folta e qualificata pure la rappresentanza delle istituzioni, nelle persone di Angelo
Cassi sindaco di Averara e numerosi sindaci
locali, di Piero Busi presidente della Comunità
montana, del responsabile nazionale P.C. ANA
Giuseppe Bonaldi, del col. Battista Mismetti.
Presenti anche rappresentanze dei Carabinieri e Forestali. La sezione è stata rappresentata
dai consiglieri Gotti, Quarteroni, Tiraboschi e
Finazzi, dal coordinatore di zona Bianchi.
Il corteo - preceduto dal Corpo bandistico di
Santa Brigida - si è snodato dal Cimitero alla
Chiesa parrocchiale con un suggestivo passaggio sotto l’antica Via Porticata. A seguire
27
CRONACA DAI GRUPPI
l’omaggio al Monumento ai Caduti e quindi la
Messa, a suffragio degli alpini andati avanti,
celebrata da monsignor Grigis. Si è proceduto
con i discorsi del capogruppo Paternoster e del
rappresentante sezionale Gotti che hanno ribadito l’impegno degli alpini nelle opere di pace
e del sindaco Cassi che ha voluto sottolineare il
ruolo determinante dei gruppi alpini nelle piccole comunità di montagna. Questo momento è
stato concluso con la consegna di diplomi di benemerenza ai reduci Lorenzo Calvi e Fortunato
Lazzaroni. A concludere la manifestazione lo
scoprimento di una lapide dedicata alle “morti
bianche” averaresi del secolo scorso ed il taglio
del nastro di inaugurazione della sede.
Sergio Tiraboschi
Borgounito
Un libro per l’80°
S
i è festeggiato il 21 giugno l’80° di fondazione del Gruppo di Borgounito.
Sulla
spinta del Capogruppo Cuni Santino e di
tutto il consiglio del Gruppo si è voluto dare
massima importanza all’evento. Ottant’anni
caratterizzati, oltre che dal buon spirito di fratellanza alpina, anche dalla collaborazione di
più comuni, infatti il Gruppo comprende gli
alpini di Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Grone, Luzzana e Vigano San Martino.
A suggellare l’evento, la stampa di un prezioso
volume dal titolo “Per non dimenticare”, redatto con la collaborazione di Angela Micheli e
28
Mario Valceschini (direttore del ns. Coro Alpini
Valcavallina), contenente la storia del Gruppo,
le testimonianze di Reduci dei nostri paesi, il
tutto corredato con molte fotografie storiche.
I festeggiamenti hanno compreso manifestazioni in tutti i cinque comuni, iniziando il venerdì
con un corcerto dei Cori Valcavallina e Monte
Alto nella Parrocchiale di Luzzana, il sabato
con il concerto della Banda di Casazza nella
Palestra di Grone ed infine la domenica con la
magnifica sfilata, aperta con l’alzabandiera e
l’onore ai Caduti presso il monumento di Vigano San Martino, scesa poi per le vie di Borgo
di Terzo, con sosta per onore ai Caduti al monumento, e risalita verso Berzo San Fermo con
onore ai Caduti al monumento e Santa Messa
nella Parrocchiale.
Molti i gagliardetti - tra i quali quello di Perosa
Argentina (Pinerolo), quello di Volano (Rovereto) e quello del gemellato Gruppo di Possagno
- che hanno accompagnato il vessillo sezionale
scortato dai consiglieri nazionali Arnoldi e Favero. Presenti anche numerose autorità: i sindaci dei cinque Comuni, il presidente della Comunità Montana Barboni, l’onorevole Giovanni
Sanga ed altre autorità civili e militari.
Il tutto si è concluso con il pranzo presso la tensostruttura (dove si è svolta una quattro giorni
di sagra alpina) coronato dalla gradita sorpresa
dell’arrivo di Antonio Sarti, presidente sezionale.
A tutti è stato fatto omaggio del gagliardetto
del Gruppo e del libro “Per non dimenticare”.
Quest’ultimo è a disposizione di chi ne voglia
avere una copia (Tel. 329/1577439-Corrado
Giacinti).
Corrado Giacinti
Carvico
Festa della solidarietà
“A
mare vuol dire donare” è il motto
che il grande Presidente “Nardo”
Caprioli volle per gli alpini, che,
seguendo tale insegnamento s’impegnano con
costanza a favore di chi ha più bisogno.
Questo hanno fatto gli alpini di Carvico il 5 luglio, nella meravigliosa cornice del Parco Serraglio, presso la bella sede del Gruppo, si sono
ritrovati con i disabili della “Casa Alpina” di
Endine Gaiano, di “Camminiamo Insieme” di
CRONACA DAI GRUPPI
Sotto il Monte e di “Ragazzi di Paglia” di Calusco d’Adda per la 1a Festa della Solidarietà.
È stato un evento fortemente voluto dalle penne nere, con lo specifico intento di avvicinare
questi giovani, familiarizzare con loro e farli
sentire parte integrante della vita.
Dopo la celebrazione della S. Messa, pranzo e
spettacolo per tutti, con giochi di intrattenimento e scambio di doni finale, con l’augurio che
si possa ripetere questa bella iniziativa anche
negli anni a venire.
Celestino Rota
mento agli Alpini, con benedizione del medesimo
da parte del prevosto don
Camillo Brescianini.
L’opera, costruita su progetto del geom. Franco
Paris di Cene nel 1979, è
stata ridisegnata e rivisitata dall’arch. Norberto
Perolari di Vertova, che
ha saputo coniugare con
maestria e competenza
i particolari della base
marmorea con il resto
del monumento. Grazie
a tale forma di intervento
radicale, gli alpini hanno
restituito alla popolazione di Cene un’opera di
grande pregio architettonico e di prezioso significato morale. È il caso di
ringraziare tutti coloro che hanno partecipato
ai lavori.
Alla cerimonia, che coincideva con il 7° Raduno intergruppo della Zona 14, erano presenti il vessillo sezionale con i vicepresidenti
Ferrari e Macalli, 35 gagliardetti, il sindaco di
Cene Cesare Maffeis, affiancato dai sindaci e
delegati dei comuni della Media Val Seriana,
rappresentanze dei Carabinieri e della Guardia
di Finanza, i labari delle associazioni del paese.
Ha fatto gli onori di casa il capogruppo e coordinatore di Zona Antonio Cassera.
Cene
Rinnovato il
monumento
L
a manifestazione
dell’80° di fondazione del Gruppo, tenuta
domenica 6 settembre, ha registrato un momento di particolare emozione quando il
capogruppo onorario, dott.
Piernicola Barbieri classe
1914, ha tagliato il nastro tricolore, dando ufficialmente
ingresso al rinnovato monu29
CRONACA DAI GRUPPI
Clusone e Gandino
Uniti da un comune
ideale
Q
uest’anno l’incontro alla Forcella Larga del Pizzo Formico, organizzato dai
Gruppi di Clusone e Gandino e dal CAI
di Clusone e Valgandino, è coinciso con l’85°
di fondazione del Gruppo di Clusone, che per
l’occasione ha stampato un pregevole opuscolo
dove è ampiamente illustrata anche la storia
della Capanna Ilaria, sorta nel 1928. L’edificio,
nato ad uso “rifugio”, fu voluto e realizzato da
Luigi Gervasoni di Clusone in ricordo della madre Ilaria Maj. La scelta del luogo non fu casuale, in quegli anni la zona era molto frequentata
dagli appassionati di sci, sia dell’altopiano di
Clusone che della Valgandino. Col tempo però
il fabbricato rovinò ed ora è solo un rudere, ma
rappresenta ancora oggi un luogo di passaggio
e d’incontro, poiché da lassù si abbraccia un
panorama incomparabile.
Anche quest’anno, perciò, i partecipanti alla
manifestazione erano molto numerosi. Presente il vessillo della Sezione, scortato dai consiglieri Colombi, Furia e Gritti; il labaro del CAI
con rappresentanti delle Sezione di Clusone e
Bergamo e della Sottosezione Valgandino; una
quindicina di gagliardetti; rappresentanze di
Clusone e Gandino, di altri cinque comuni della zona, dei Carabinieri, dei Bersaglieri, delle
Fiamme Gialle e dei Vigili del Fuoco. Sotto la
30
regia del segretario del Gruppo di Clusone,
Sergio Giudici, la manifestazione si è aperta
con brevi saluti delle rappresentanze delle amministrazioni e delle associazioni presenti, per
poi proseguire con la S. Messa concelebrata da
don Ferri, mons. Recanati e mons. Zanoli ed
accompagnata dai cori Idica di Clusone e Voci
Orobiche di Casnigo.
L’incontro è proseguito all’interno ed intorno al
tendone allestito dagli alpini di Gandino, dove
si è consumato il pasto a base di pietanze semplici e squisite e di tanta cordialità e amicizia.
Costa Imagna
Ottanta compiuti
C
ome sia riuscito il capogruppo Matteo
Brumana a far intervenire all’ottantesimo del Gruppo il presidente nazionale
Corrado Perona è un mistero! Però se leggiamo ciò che scriveva nel dicembre del 1929 “Lo
Scarpone Orobico” sulla fondazione del Gruppo, si può capire di che tempra sono quelli di
Costa: ”Scarponi! Aprite le porte! Costa Imagna
si muove! E quando si muove Costa Imagna,
vedrete che plotone”!. All’epoca il primo Capogruppo fu Serafino Vanoli e la forza del Gruppo al giugno del 1930 era di 44 soci, oggi invece
i soci sono circa ottanta.
Tornando a date più recenti, domenica 26 luglio
di gente se n’è vista parecchia ed anche di fuori
provincia giunta fin quassù
per celebrare l’anniversario; anche il tempo è stato
favorevole, con Francesco
Brighenti speaker ufficiale della giornata. Dopo la
sfilata in paese con partenza dalla scuola - dove era
stata allestita una mostra
sulla storia degli Alpini e
del Gruppo - il corteo ha
sostato al cimitero per la
deposizione di una corona
ai Caduti, con le note della
Fanfara dei congedati della
Brigata Orobica.
Raggiunta quindi la periferia, ci si trasferiva armi e
CRONACA DAI GRUPPI
nigi Fenaroli, Giuseppe Falgari, Bepi Locatelli,
Gino Manini e Pasquale Paleni.
Raffaele Vital
Credaro
San Giorgino d’oro
D
bagagli al Passo del Pertüs con auto ed autobus
per la seconda parte della manifestazione. Dopo un breve corteo fino alla chiesetta alpina nei
pressi del Passo, (quest’anno si festeggia anche
il quarantesimo di costruzione), l’alzabandiera
e la deposizione di una corona hanno preceduto i discorsi ufficiali, tenuti dal capogruppo
Brumana, dal sindaco Valentina Macconi, dai
consiglieri regionali Frosio e Macconi, dal presidente Antonio Sarti, per chiudere con Corrado Perona che ha letteralmente trascinato
all’entusiasmo i presenti. La S. Messa celebrata
dal Parroco di Costa, con i canti della Corale S.
Giuseppe chiudeva la parte ufficiale della giornata. Rientrati tutti in paese, ci si ritrovava nel
grande capannone allestito nel campo sportivo
per il pranzo, con l’usuale contorno di canti, di
ricordi e di allegria.
Presenti alla manifestazione i vessilli delle Sezioni di Bergamo, Luino, Brescia, Cividale del
Friuli, Milano e Brasile; circa ottanta gagliardetti, i labari dell’I.F.M.S.,
dell’UNUCI, di varie Associazioni
ed il gonfalone del Comune. Tra
le autorità: il presidente nazionale
Corrado Perona con il vice Cesare
Lavizzari; il presidente sezionale
Sarti con i consiglieri Granelli, Bombardieri, Facchinetti, Locatelli, Giupponi, il coordinatore di Zona Mager
e il già presidente sezionale Gianni
Carobbio; il Primo maresciallo Fiumara ed il Maresciallo capo Natoli
del Comando del 2° Rgt. Artiglieria
da Montagna. Hanno dato maggior
lustro alla manifestazione i Reduci:
Fedele Balossi, Pierino Bugada, Dio-
a cinque anni, su iniziativa dell’Associazione Pensionati, è stato istituito a Credaro il premio “San Giorgino d’oro” da
assegnare ogni anno ad una persona che si sia
distinta nell’operare per il bene della comunità
locale. La speciale commissione, composta da
otto saggi, ha assegnato nel 2005 il primo “San
Giorgino d’Oro” al capogruppo degli alpini
di Credaro Bellini Battista e l’ultimo, in ordine di tempo, il 27 settembre scorso al segretario del Gruppo Paris Alessandro.I motivi per i
quali i due alpini sono stati dichiarati personaggi
dell’anno 2005 e 2009 sono molteplici, ma i principali trovano riscontro in quanto fatto nell’ambito
della Protezione Civile, avendo fondato il primo
Nucleo della Valle Calepio e del Basso Sebino nel
1984; per aver recuperato insieme ad altri volontari le chiesette di San Fermo e di San Giorgio,
due gioielli dove sono conservati affreschi di Lorenzo Lotto; per la realizzazione, sempre insieme
alle loro penne nere, di due grandi parchi con annessi parcheggi. Il premio “San Giorgino d’Oro”
finora è stato assegnato a cinque persone, di cui
due sono alpini. Questa è una chiara dimostrazione del valore morale, civico ed operativo
delle penne nere sul nostro territorio.
Bettoni Bortolo Pieri
31
CRONACA DAI GRUPPI
Curno e Valserina
Pellegrini al Perello
I
l pellegrinaggio di domenica 6 settembre al
Santuario del Perello di Algua è stato uno
dei più partecipati degli ultimi anni, con
una presenza massiccia di alpini e devoti. Ci si
è trovati alla “Passata” di Miragolo San Marco
dove la cerimonia è iniziata con l’inquadramento e l’alzabandiera prima di dare inizio al
corteo verso il Santuario. Capofila era il corpo
musicale di Palazzago che precedeva il vessillo
sezionale, scortato dal consigliere Enrico Tiraboschi, poi le autorità, la bandiera dei Reduci,
22 alfieri che portavano con fierezza il loro gagliardetto, numerosi alpini ed una folta schiera
di pellegrini.
Giunti sul sagrato della chiesa, predisposto per
la cerimonia liturgica, c’è stato il cordiale benvenuto a tutti da parte del Coordinatore di zona. Poi la S. Messa celebrata da padre Antonio
Cortinovis, superiore dei Monfortani di Redona, che durante l’omelia ha ricordato quando
da bambino andava in visita al Santuario, luogo
dov’è sbocciata la sua vocazione, ed ha ringraziato gli alpini per avergli dato l’opportunità
di rivivere quei ricordi e per il loro impegno
sul territorio e per la vicinanza ai bisognosi ai
quali dedicano energie e contributi. La S. Messa
è stata accompagnata dal coro “Figli di nessuno” che durante la preghiera dell’alpino hanno
intonato “Signore delle cime”. Infine l’alpino
Sergio Fezzoli ha dedicato al Santuario una sua
composizione in dialetto.
Il sindaco di Algua Bruno Cimarra, nel portare
i saluti anche della sua amministrazione, artefice della messa in sicurezza del percorso che
conduce al Santuario, ha ricordato il neonato
“Nucleo di P.C. Val Serina”, augurandosi di
vederlo crescere sempre più anche operativamente. Il delegato sezionale Massimo Gotti ha
porto il saluto del presidente Antonio Sarti,
compiacendosi della presenza dei consiglieri
Enrico Tiraboschi, Emilio Finassi, Isidoro Persico e del coordinatore della bassa Val Seriana
Gimmi Zilioli; si è poi rivolto al celebrante, ringraziandolo per quanto espresso a favore degli
alpini, e ai quattro Reduci presenti, maestri di
vita e testimoni dell’amor patrio e dei valori
alla base della nostra associazione.
Isidoro Persico
Ghisalba
35° di fondazione
S
abato 19 e domenica 20 settembre è stato
celebrato il 35 ° anniversario di fondazione del Gruppo di Ghisalba. Sono stati due
giorni intensi. Sabato sera c’è stato un concerto
del Coro Alpino di Sovere seguito da un rinfresco. Domenica è stato il giorno della sfilata per
le vie del paese con la deposizione di corone
al monumento ai Caduti, la Santa Messa e il
pranzo all’Area feste. Hanno accompagnato i
vari momenti della manifestazione la Fanfara
di Rogno, il Corpo musicale e la corale del paese. Nell’occasione sono stati premiati Danilo
Finazzi, capogruppo onorario, e Fernando Bonzi, reduce di Russia.
Al termine dei festeggiamenti il capogruppo
Maffi Demis ha dichiarato: «Sono stato molto
contento dell’ esito della manifestazione perchè vi hanno partecipato molti Gruppi alpini
e molte associazioni del paese e fuori paese,
come ad esempio i Carabinieri di Martinengo.
Un grazie a tutti».
32
CRONACA DAI GRUPPI
Gromo
Una giornata
“trionfale”
È
stata una giornata da incorniciare. Gli alpini di Gromo hanno organizzato tutto al
meglio. Pure Giove Pluvio ha concesso
una tregua. Non poteva che essere così, visto
che si celebravano gli ottant’anni del Gruppo
anche il cielo ha voluto metterci la sua
parte. Nell’occasione
si è tenuto il 6° Raduno Intergruppo della
zona 18 che comprende i Gruppi - oltre
quello di Gromo - di
Ardesio, Gandellino,
Lizzola, Piario, Valbondione, Valgoglio
e Villa d’Ogna. La
festa era stata preceduta il venerdì sera
dalla lettura di brani
de “Il Sergente nella
neve” di Mario Rigoni Stern; il sabato da
un concerto del coro
alpino “Valcavallina”.
La domenica, 5 lu-
glio, con l’accompagnamento della fanfara alpina di Valle Camonica e il
Corpo Musicale di Gromo,
il corteo ha percorso le vie
del paese tutte addobbate da striscioni e tricolori.
Una cinquantina di gagliardetti faceva da scia al
vessillo sezionale, scortato
dal vice presidente Carlo
Macalli, dai consiglieri Colombi, Furia e Tiraboschi e
da alcuni Reduci. Presenti
anche nutrite rappresentanze del Gruppo di Faedo
(TN), con cui gli alpini locali sono gemellati da circa
trent’anni, e del Gruppo di
Priocca (CN). I sindaci dei paesi dell’Alto Serio hanno sfilato con i gonfaloni comunali. Numerose anche le bandiere, vessilli e stendardi
delle associazioni d’arma e sociali presenti sul
territorio, tra cui la benemerita Croce Blu che
quest’anno compie trent’anni di attività. Nel
corteo anche la madrina Silvia Morstabilini, ed
i campioni azzurri di sci Renato Pasini e Fabio
Santus e gli allievi dello Sci Club Gromo, una
promessa e un vanto per il paese.
Nella piazza centrale vi è stata l’alzabandiera e
la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti. Sono seguiti i discorsi ufficiali,
33
CRONACA DAI GRUPPI
aperti dal capogruppo Marco Pellegrinelli che
ha rimarcato quanto sia radicata la presenza
degli alpini in paese. Il sindaco, Luigi Santus,
ha ricordato l’indimenticabile figura del “Gige”, Luigi Bonetti, che ha guidato il Gruppo
per quarantadue anni. Il Coordinatore di Zona Daniele Trussardi ha porto un breve saluto,
mentre il vicepresidente Carlo Macalli si è soffermato sul prestigioso traguardo raggiunto.
Il corteo ha poi raggiunto la stupenda chiesa
parrocchiale, dove il parroco don Virgilio Fenaroli e don Ivan Santus hanno
concelebrato la S. Messa, accompagnata dalla voce possente dello stesso parroco e
dal coro alpino “Valcavallina”.
Al termine, presso l’Oratorio, è seguito il “pranzo della
festa”, proprio come le feste
di una volta, quando tutta la
comunità si attivava per preparare pietanze del posto ed
a Gromo non potevano certo mancare i casoncelli e la
polenta dei carbonai, cioè ben
soda e saporita con intingoli
da fare leccare i baffi. A rallegrare maggiormente l’atmosfera ci ha pensato la fanfara
alpina Valle Camonica che
durante il pranzo ha eseguito con grande maestria pezzi alpini e classici,
quali la Marcia trionfale dell’Aida. Possiamo
perciò dire, che è stata una giornata trionfale
per gli alpini di Gromo.
Lüf
Grumello del Monte
Un Week-end
per la pace
S
abato 30 e domenica 31 maggio presso la
Casa di Riposo “Madonna del Boldesico”
di Grumello del Monte si è svolta la manifestazione “Un week-end per la Pace” che ha
visto la collaborazione del Gruppo ANA del
paese e dei volontari “Amici Fondazione Ma34
donna del Boldesico” e “La Cascina”.
Nell’ambito della manifestazione è stata allestita la mostra “Guerra e Pace” con l’esposizione di numerosi reperti bellici raccolti dai
collezionisti Gianluigi Zanni e Giulio Bianchi
di Capriolo e la presentazione di una mostra
fotografica sull’attività degli Alpini. Sono state
presentate fotografie storiche relative ai conflitti mondiali e fotografie più recenti di interventi
di solidarietà degli alpini in armi e dell’ANA,
sia in ambito locale che internazionale. Sono
state inoltre esposte testimonianze degli ospiti
della Casa di Riposo raccolte dai volontari, sui
ricordi della guerra, del fronte, della ritirata,
della prigionia, ma anche della vita nei paesi
durante i periodi bellici.
All’inaugurazione della mostra hanno partecipato anche i ragazzi delle classi Terze Medie
delle scuole di Grumello del Monte. Dopo un
saggio canoro, i veci hanno guidato gli alunni,
spiegando modalità d’impiego e scopi dei vari reperti esposti. La domenica mattina il coro
“Fiordaliso” di Bolgare ha tenuto un concerto
di canti alpini e dopo la S. Messa, celebrata da
Don Franco, il ricco aperitivo ha concluso la
manifestazione.
Il successo della collaborazione è stato di stimolo per organizzare, presso la Chiesetta degli
Alpini il 9 giugno, un pomeriggio assieme agli
ospiti della Casa di Riposo con canti, tombola,
S. Messa e cena alpina.
Matteo Cerea
CRONACA DAI GRUPPI
Monasterolo del Castello
I primi vent’anni
A
metà luglio si sono svolti tre giorni
di celebrazioni a Monasterolo del
Castello per il 20°anniversario della
fondazione del Gruppo. Tutto il paese, “colorato” da decine di bandiere tricolori, ha fatto
festa e si è stretto attorno agli alpini, in segno
di riconoscenza per tutto il lavoro svolto sul
territorio in questi anni.
Il nutrito programma delle celebrazioni è iniziato venerdì 17 luglio con una cena presso la
“Casa della Gente”, sede del Gruppo Alpini,
cui ha fatto seguito una serata di musica e di
danze. Il giorno dopo, sabato 18 luglio, una grigliata gigante nel pomeriggio ha dato inizio a
un nuovo incontro conviviale, sempre presso
la “Casa della Gente”, con l’esibizione del Coro Alpino di Rogno tra gli applausi del folto
pubblico.
La domenica, una radiosa giornata di pieno
estate, gli ospiti sono stati accolti nel parcheggio dell’ex ristorante “La Monasterola”, all’ingresso del paese. Presenti oltre una trentina di
gagliardetti alpini; i labari dei carabinieri in
congedo, paracadutisti, combattenti e reduci,
Avis e Aido; una rappresentanza de “La Nostra
Famiglia”; i consiglieri sezionali Testa, Bombardieri, Colombi e Granelli; il reduce Mariano
Lazzaroni e la madrina Anna Pesenti.
Alle 9.45, il consigliere, coordinatore e
cerimoniere Remo Facchinetti ha dato inizio
alla sfilata. Preceduto dalla Fanfara di Rogno,
con il gonfalone del comune in testa, il
corteo, chiuso da una ventina di bambini che
sventolavano le bandiere d’Italia, ha percorso le
principali vie del paese fino ad arrivare davanti
al monumento ai Caduti. Dopo l’alzabandiera
è stata deposta una corona di alloro. Quindi,
le allocuzioni delle autorità hanno preceduto
la S. Messa, officiata dal sempre disponibile
“alpino ad honorem” don Gianfranco Brena.
Hanno parlato il capogruppo Angelo Giudici,
il sindaco di Monasterolo Maurizio Trussardi,
il generale Elio Carrara per la Sezione, Mario
Balboni, presidente della Comunità Montana,
l’onorevole Giovanni Sanga, Angelo Pezzetti
consigliere della Provincia e sindaco di Endine
Gaiano, Marco Terzi sindaco di Spinone al
Lago, Sergio Buelli sindaco di Ranzanico.
A mezzogiorno il “rompete le righe”, a seguire
il rancio alpino presso la “Casa della Gente”
per condividere anche a tavola la voglia di
stare insieme e fare festa.
Gianfranco Moriondo
Parre
Raduno del “Belluno”
C
ome è consuetudine da anni, l’ultimo
sabato di settembre si sono ritrovati a
Parre i commilitoni del Gruppo Belluno
- bello e uno come amano dire chi vi ha militato
- della Brigata Julia. Presenti i vessilli sezionali
di Bergamo, Luino, Cividale e Asiago M. Ortigara; i generali Di Paolo e Piccinelli, il colonnello Rolandi, un picchetto del 3° Reggimento
Artiglieria Montagna della Julia, comandato
dal capitano Giuseppe Vaccaro, ed una quindicina di gagliardetti.
Dopo l’alzabandiera, il corteo ha raggiunto il
monumento ai Caduti per la deposizione di
una corona. Sono seguiti brevi discorsi di cir35
CRONACA DAI GRUPPI
costanza del sindaco Ferrari e del vicepresidente Macalli, mentre Gianni Cominelli, organizzatore della manifestazione, ha letto il saluto
inviato dal gen. Claudio Claudani, impedito
a intervenire all’incontro perché trattenuto in
Sicilia per servizio.
È seguita la S. Messa a suffragio dei commilitoni “andati avanti” e una cena conviviale dove
sono stati ricordati i momenti della naja che
li hanno resi uomini e amici. Ospite anche lo
scrittore giornalista Rai Franco Piccinelli, nonché ex presidente della “Federazione nazionale
palla elastica”, che ha presentato il suo ultimo
libro “L’uomo del rondò”.
Tre Valli
Alla Corna Marcia
I
Gruppi di Berbenno, Brembilla, Capizzone
ed Ubiale Clanezzo, il 2 giugno “festa della
Repubblica”, hanno voluto, a loro modo,
ricordare reduci, combattenti e Caduti di tutte
le guerre in cima ad una montagna, la “Corna
Marcia”, che accomuna i rispettivi Comuni,
per “non dimenticare”. La giornata è stata resa solenne con l’alzabandiera, la posa di una
ghirlanda di fiori al cippo eretto in memoria
dei Caduti di tutte le guerre, e con la S.Messa
36
concelebrata dai parroci dei quattro Comuni.
Terminata la cerimonia i volontari alpini hanno
servito il “rancio alpino” a base di “polenta e
codeghì” a più di quattrocento persone, il tutto
rallegrato dalla musica e dai canti del “Bandì
de Zogn”.
Il ricavato della giornata è stato consegnato
in Sezione per essere donato alle popolazioni
terremotate d’Abruzzo. Vista la buona riuscita
della manifestazione e la numerosa partecipazione, i Gruppi organizzatori intendono metterla a calendario per gli anni futuri in modo
che diventi un punto di riferimento per le vallate Brembana, Imagna e Brembilla.
Giacomo Gamba
CRONACA DAI GRUPPI
Urgnano
75° di fondazione
U
n tripudio di bandiere tricolore, striscioni e gagliardetti hanno colorato, domenica 21 giugno, i 75 anni di fondazione
del Gruppo Alpini. Ad accompagnare le penne
nere del paese, guidati dal capogruppo Franco
Gabbiadini, sono intervenuti numerosi alpini
dei Gruppi della provincia.
Il corteo, partito dall’oratorio ed accompagnato dalle note della Fanfara Alpina di Sorisole e
del Corpo musicale parrocchiale, ha raggiunto i due monumenti ai Caduti dove sono state
deposte corone d’alloro. Raggiunta piazza della Libertà, si sono tenuti i discorsi ufficiali da
parte del Capogruppo Gabbiadini, del sindaco
Venceslao Testa e del consigliere sezionale Dario Frigeni, che ha portato i saluti del presidente Antonio Sarti.
Durante i discorsi apprezzamenti ed applausi
sono stati rivolti a Serafino Ferri, ultimo reduce
di guerra del paese. È stato ricordato anche il
fondatore del Gruppo, il capitano Alessandro
Severi, alla presenza della figlia Rina. La giornata è poi proseguita con la S. Messa e il pranzo all’oratorio.
Stefano Bani
Valgoglio
Il saluto del Ministro
L
a giornata è splendida, da incorniciare.
L’aria particolarmente tersa esalta i colori di Valgoglio, pavesato a festa, per
celebrare i dieci anni del Gruppo alpini. I bene
informati dicono che un cielo così sia merito
dell’alpino don Primo Moioli, prevosto della
parrocchia di S. Maria Assunta. Oltre ad entrature con la Curia ed il Vaticano, dimostrate ultimamente, pare abbia anche una “linea
verde”, cioè sempre libera, verso l’Eterno. E
può anche darsi, poiché, in tempi in cui i preti
tendono a mimetizzarsi, lui va in giro con la
tonaca e da lassù non possono che notarlo e
compiacersene.
Gli alpini di Valgoglio hanno poi fatto la loro
parte, organizzando le cose in modo egregio.
Dopo l’ammassamento, sotto la guida di Diego
Morstabilini, brillante cerimoniere e speaker, la
sfilata ha percorso la via centrale del paese per
raggiungere il monumento ai Caduti, accompagnata dalle note della Banda di Gandellino.
Erano presenti il consigliere regionale Pietro
Macconi ed il sindaco del paese, Eli Pedretti,
accompagnato dai colleghi di Gromo, Gandellino, Valbondione, Ardesio, Villa d’Ogna, Piario e Gorno; i campioni di sci nordico Renato e
Fabio Pasini, Fabio Santus e Daniele Chioda; i
reduci Giuseppe e Michele Morstabilini e Giovanni Zanoletti; la Sezione era rappresentata
dal presidente Antonio Sarti e dal consigliere
Furia. Facevano da seguito i vessilli sezionali di
Bergamo e Milano, il labaro del Nastro Azzurro, la bandiera dei Combattenti e Reduci e ben
quaranta gagliardetti. Presente anche una folta
rappresentanza di atleti ANA e non poteva essere diversamente, trovandoci nella “capitale
dello sport alpino”, titolo conferito a Valgoglio,
seduta stante, perchè culla del supervincitore
Alfredo Pasini e dei suoi eredi e allievi che promettono prestigiosi traguardi futuri.
Raggiunto il monumento ai Caduti, dopo l’alzabandiera, vi è stato il saluto del Ministro
della Difesa Ignazio La Russa, fatto pervenire
in diretta, via telefonino, opportunamente amplificato. Un collegamento che ha lasciato tutti
gioiosamente meravigliati per la geniale idea
degli alpini di Valgoglio. È seguita la deposizione della corona, la consegna del Crest ed i
discorsi ufficiali.
Il Capogruppo Tobia Pasini ha porto il saluto
ai presenti; il sindaco Eli Pedretti ha evidenziato le peculiarità degli alpini e di Valgoglio in
particolare: piccolo paese, grande generosità;
Augusto Bonardo, ex sindaco, si è compiaciuto
per il traguardo raggiunto. Il presidente Sarti
si è complimentato con il Gruppo per il lavoro svolto in questi dieci anni; il consigliere regionale Macconi ha posto l’attenzione sul 90°
dell’ANA, facendo notare quanto siano ancora
attuali i propositi dei fondatori; Dino Perolari,
responsabile nazionale pro-tempore del settore
Sport dell’ANA, si è coccolato con lo sguardo
e le parole i campioni presenti, prossimi atleti dell’ANA, dicendosi dispiaciuto per le altre
Sezioni, ma purtroppo Bergamo sarà ancora
“obbligata” a vincere le varie competizioni
sportive alpine per ancora tanti anni a venire.
Il corteo si è poi diretto verso la parrocchiale,
dove don Primo ha celebrato la S. Messa con in
testa, quando la celebrazione lo consentiva, il
37
CRONACA DAI GRUPPI
suo bel cappello d’alpino, portato prima di entrare in seminario. Hanno concelebrato con lui
i gemelli Sarzilla, don Attilio e don Giovanni
che, dopo aver lasciato per limite d’età le rispettive parrocchie, si sono ritirati tra le amate
montagne di Valgoglio.
Si è poi di nuovo formato il corteo che ha raggiunto la nuova sede per la benedizione, impartita dal prevosto don Primo, ed il taglio del
nastro da parte del presidente Sarti, affiancato
dai reduci Giuseppe Morstabilini e Giovanni
Zanoletti. È seguita la visita alla stupenda struttura, realizzata e completamente finanziata dal
Gruppo, supportato dalla corale generosità della popolazione e di alcuni imprenditori locali.
Nei piccoli paesi di montagna si respira ancora
l’attaccamento al proprio “nido” e l’orgoglio di
appartenervi, la gran voglia di lavorare, la dignità dell’indipendenza anche a costo di grandi
sacrifici, ed ecco allora fiorire tante iniziative e
realizzarsi strutture, come la sede degli alpini
di Valgoglio, che in paesi più ricchi e più popolosi si sognano soltanto.
Lüf
38
Vercurago
50° di fondazione
U
n paese in festa ha fatto da cornice alle
manifestazioni organizzate dal Gruppo
di Vercurago che, domenica 28 Giugno,
ha festeggiato il 50° Anniversario di Fondazione. Le manifestazioni sono iniziate sabato sera
quando, presso la palestra comunale, il Coro
dell’Innominato ed il gruppo folcloristico Picet
del Grenta hanno dato vita ad una suggestiva
serata che ha riscosso un grande successo ed
unanimi consensi tra la numerosa popolazione
accorsa.
Domenica mattina, presso il centro giovanile
S.G.Bosco, il capogruppo Gianfranco Angioletti
ha salutato ed accolto più di venti alfieri di altrettanti Gruppi giunti dalle vicine località con i
loro inseparabili gagliardetti. La cerimonia ufficiale è iniziata con gli onori al vessillo sezionale
scortato dalla rappresentanza della Sezione di
Bergamo composta dal vicepresidente Giovan-
CRONACA DAI GRUPPI
ni Ferrari e dal consigliere Giovanni Locatelli.
Quindi, sulle note del Corpo Musicale G. Brivio
di Rancio, ha avuto inizio la sfilata per le vie del
paese. Il corteo era composto dal Coro dell’Innominato, a seguire il gonfalone del comune,
i labari delle associazioni AVIS e AIDO, i rappresentanti della locale Pro Loco e del gruppo
escursionisti GEV Lumaca, dalle autorità tra cui
erano presenti, oltre alla rappresentanza della
Sezione di Bergamo, il coordinatore di zona Elio
Bonanomi, gli ex consiglieri sezionali Gianfranco
Rota e Davide Fantoni, il sindaco di Vercurago
Carlo Greppi, il vice sindaco Alberto Bonacina e
gli amministratori Danilo Bolis, Roberto Maggi
e Mario Nobile. Dietro i gagliardetti tanti alpini,
seguiti dalla popolazione, che hanno sfilato con
il solito orgoglio e la compostezza che li contraddistingue.
Il corteo ha quindi sostato presso il monumento
ai Caduti dove, dopo l’alzabandiera avvenuto sulle note e sul canto del nostro Inno
Nazionale, è stata deposta
la corona di alloro. Dopo
aver raggiunto in seguito il
Parco degli Alpini, sono iniziati i discorsi ufficiali; sono
intervenuti il Capogruppo
Angioletti, il Sindaco Greppi, il coordinatore di zona
Bonanomi ed infine il Vice
presidente sezionale Ferrari.
È quindi seguita la S. Messa,
celebrata solennemente da
Monsignor Andrea Paiocchi,
già Parroco di Vercurago e
accompagnata dai suggestivi canti del locale coro.
Una doverosa visita alla bel-
lissima Sede, immersa nel verde del parco, e
poi tutti con le gambe sotto il tavolo per l’immancabile rancio alpino, al quale hanno preso
parte anche il dott. Antonio Moretti, già sindaco
di Vercurago, ed il parroco Don Marco Tasca.
Il pomeriggio è trascorso con gioia e serenità,
tra un bicchiere di vino ed un’allegra cantata,
ponendo termine a questa bella ed indimenticabile giornata: un’altra pagina della storia del
Gruppo Alpini di Vercurago.
Massimo Piazza
Villongo
Nelle favelas del
Brasile
È
l’alba del 2 agosto. Buio fitto e poca gente
all’aeroporto. Tra questa 16 coraggiosi,
pronti per il lungo viaggio che li porterà
a Joao Monlevade, una cittadina vicino a Belo
Horizonte, in Brasile. Tra loro spuntano alcune
penne: che siano indiani? Ma no! Sono alcuni
alpini del Gruppo di Villongo che, insieme ad
altri amici, offrono le loro braccia e le loro competenze per la realizzazione di alcuni progetti
nella missione in cui il compaesano padre monfortano Luciano Andreol opera da molti anni.
Tutto è iniziato nell’estate 2000 con la realizzazione di un ambulatorio; nel 2002 si è costruito
un asilo nella favelas di Tanquinho; nel 2004
39
CRONACA DAI GRUPPI
alcune casette in un quartiere
lì vicino; nel 2006 un centro
pastorale; nel 2009, nel mese
di agosto, si è data funzionalità al “Galpao”, un luogo di
distribuzione dei pasti per i
più bisognosi nella favelas di
Estrela D’Alva, vicino all’ambulatorio medico.
Il gruppo di volontari è aperto a tutti. Questo ha permesso
in questi anni l’avvicendarsi
di molte persone. Qualcuna
è presente dall’inizio e costituisce lo “zoccolo duro”, altre
danno il loro contributo in vari modi. L’obiettivo è proprio
quello di offrire le competenze
pratiche, visto che il gruppo
è composto da professionisti che vengono da
lunghi anni di esperienza: dal medico all’infermiere, dal muratore al piastrellista, all’idraulico, all’elettricista, al fabbro e al falegname.
In una famiglia così ben composta non poteva
certo mancare il cuoco, famoso in quel di Foresto e da tutti chiamato il Gira, e con una certa
somiglianza con Yul Brynner.
Quando c’è una necessità, con Padre Luciano
il gruppo pensa al progetto, raccoglie i fondi,
trova persone disponibili e via. L’impegno è
grande ma è sempre maggiore il bagaglio prezioso di esperienza che i volontari portano a
casa. Appena tornati, ci confidano: «Quando
giunge l’ora di tornare lo si fà sempre con un
nodo alla gola, perchè i legami e gli affetti che
si creano con la gente del posto sono profondi ed impagabili. Per chi non avesse
mai provato ... assicuriamo che ne
vale la pena!»
Sonia Dario
Gruppi vari
In breve
Bonate Sotto
Ottanta candeline ha spento il Gruppo di Bonate Sotto domenica 30 ago40
sto I festeggiamenti sono durati tre giorni, coinvolgendo tutto il paese.
Carenno
Domenica 2 agosto la comunità di Carenno ha
festeggiato con un abbraccio il 75° di fondazione del Gruppo alpini e il 13° raduno dei Gruppi
della Val San Martino.
Castelli Calepio
Il Gruppo ha festeggiato il suo 75° di fondazione, domenica 20 settembre. Due concerti hanno preceduto la giornata: il venerdì si è esibito
il Corpo musicale del paese, mentre il sabato
CRONACA DAI GRUPPI
è stato la volta del “Piccolo coro” di Fiorano al Serio e il coro
“ANA Orobico” di Boccaleone. Il Gruppo è stato fondato
il 2 aprile 1934 ed oggi ha 130
alpini e 40 soci aggregati.
Cividate al Piano
Numerose penne nere e una
novantina di gaglierdetti, domenica 11 ottobre, hanno partecipato a Cividate al Piano al
45° di fondazione del Gruppo.
I festeggiamenti si erano aperti il venerdì con la serata del
ricordo alla quale hanno partecipato i ragazzi delle medie,
mentre sabato si era tenuto un
concerto di cori alpini.
Costa Volpino
Un lungo e suggestivo corteo
di penne nere e gagliardetti ha
attraversato le strade di Costa
Volpino, domenica 28 giugno,
in occasione del raduno degli
alpini dell’Alto Sebino.
Gorle
Dopo la manifestazione benefica di Enduro, svoltasi dal
20 al 22 agosto, domenica 23 il
Gruppo alpini di Gorle ha festeggiato il 50° di fondazione.
Locatello
Domenica 12 luglio si è svolto a
Locatello il raduno degli alpini
della Valle Imagna. Presenti una
cinquantina di gagliardetti.
Mozzo
Sagrato gremito e tripudio di tricolori, domenica 27 settembre,
41
CRONACA DAI GRUPPI
per festeggiare l’80° compleanno degli alpini
di Mozzo
Palosco
Il Gruppo ha festeggiato il 33° di fondazione
con una riuscita sagra alpina il cui ricavato
è stato destinato in parte al pagamento delle
spese sostenute per il rifacimento della sede,
bruciata con atto vandalico un paio d’anni fa,
mentre il rimanente è stato devoluto alle associazioni di volontariato del paese e alla parrocchia.
Pedrengo
Doppia festa per gli alpini di Pedrengo che
domenica 6 settembre hanno commemorato
due anniversari: 75 anni di fondazione e 30
di gemellaggio con le penne nere di Budrio
(Udine)
Seriate
Domenica 20 settembre il Gruppo ha festeggiato il suo 80° di fondazione. La giornata è
stata preceduta da un concerto di cori alpini
nella serata di venerdì, mentre il sabato è stato
dedicato all’onore ai Caduti. Il Gruppo è stato
fondato il 19 settembre 1929 e conta 160 penne
nere e 30 amici.
Sogno
Per festeggiare i suoi 45 anni, compiuti il 23
agosto, il Gruppo ha pubblicato un libro dal
titolo “Sogno e i suoi alpini”. Il Gruppo, guidato da Andrea Meoli, è costituito da 88 soci
tra alpini e amici.
Villa d’Ogna
Con una cerimonia improntata alla
semplicità, valore tipico delle penne
nere, il Gruppo di Villa d’Ogna, ha
inaugurato un monumento dedicato
agli Alpini in occasione del suo 80°
di fondazione.
Gruppi vari
Rinnovo cariche
OLTRE SERIO
Capogruppo: Pierangelo Vigani
SONGAVAZZO
Capogruppo: Andrea Bianchi
42
SPORT
Campionato Nazionale di Corsa in Montagna
I quattro assi fanno poker
Danilo, Isidoro, Luciano ed Alfredo: Campioni
Forni Avoltri (Udine) 19/20 Settembre 2009
Danilo Bosio conquista il suo 9° titolo di campione nazionale individuale (oltre ai 15 in staffetta),
ma anche gli altri tre moschettieri non scherzano, vincendo nelle proprie categorie.
La cronaca: alla partenza si schierano 462 concorrenti suddivisi in 10 categorie per ordine di
età, in rappresentanza di 33 Sezioni ANA e 7 militari della Brigata Alpina Julia. Il percorso è di 6
km. con un dislivello di 300 metri, da ripetere 2
volte per le categorie 1ª/2ª/3ª/4ª, in prevalenza
su sterrato, con tratti di sentiero impegnativo.
Alle ore 9.00 partono le prime categorie, pronti
via e subito in testa troviamo Isidoro Cavagna,
seguito dal giovane trentino Cozzini. Danilo Bosio, contrariamente al solito, si mantiene in terza
posizione (prima della partenza mi aveva confidato che temeva la discesa per via di un fastidioso mal di schiena che da tempo lo tormenta),
al termine del primo giro transitano nell’ordine:
Cozzini, tallonato da Danilo ed a circa 20 secondi Luciano Bosio con Isidoro Cavagna. A metà
della seconda salita Danilo allunga ed in breve
guadagna una ventina di secondi, stringe i denti
in discesa amministrando il vantaggio e taglia il
traguardo con 17 secondi sul bravo Cozzini. Al
terzo e quarto posto giungono rispettivamente
Luciano Bosio ed Isidoro Cavagna.
Per quanto riguarda le categorie A5/A6/A7/
A8/A9 (1 giro di 6 km), Alfredo Pasini si impone nettamente nella 7ª categoria e stabilisce addirittura il 3° tempo assoluto, preceduto soltanto
dai primi due concorrenti della 5ª categoria.
Buona l’organizzazione, nonostante la pioggia
della vigilia, che ha scombussolato il programma serale e soprattutto ha reso più scivoloso il
tratto di sentiero lungo la parte centrale del percorso. Oltre ai già citati “quattro” moschettieri,
un grande ringraziamento va a tutti i nostri atleti alpini, giovani e meno giovani, per la disponibilità e l’impegno dimostrati: Bravi!
Per quanto riguarda la classifica per Sezioni,
siamo al secondo posto, preceduti solo da Pordenone che ha il merito di aver portato al via un
elevato numero di concorrenti.
Classifica assoluta:
1° Danilo Bosio, Bergamo : Campione Nazionale - 2° Enrico Cozzini, Trento - 3° Luciano Bosio,
Bergamo - 4° Isidoro Cavagna, Bergamo - 5° Luciano Fontana, Cadore
Piazzamenti per categorie dei bergamaschi:
A1: 8° Michele Dall’Ara – 9° Marco Tiraboschi –
10° Carlo Rota – 19° Moreno Sella
A2: 1° Danilo Bosio – 18° Luigi Galizzi
A3: 1° Isidoro Cavagna
A4: 1° Luciano Bosio – 18° Stefano Cavagna –
24° Guido Maconi
A6: 7° Antonio Baroni – 27° Bruno Cattaneo
A7: 1° Alfredo Pasini – 6° Mario Terzi – 19°
G.Mario Boffelli
A8: 3° Bonifacio Bergamelli – 4° Pietro Galizzi
A9: 4° Adriano Seccomandi – 5° Antonio Migliorini – 7° Benito Bendotti
A10: 3° Manfredo Bendotti
Classifica per Sezioni
1ª Pordenone - 2ª Bergamo - 3ª Feltre - 4ª Valdobbiadene - 5ª Belluno …a seguire altre 28 Sezioni
D.P. 43
sport
Aspettando la neve...
Gara Nazionale di Ski Roll
Danilo, Isidoro, Luciano ed Alfredo: Campioni
Premiazione Master A – Vanini, Riccardi, Arnoldi
Ranica - Monte di Nese – 18 ottobre 2009
Il Gruppo Alpini ed il G.S.A. Ranica, per la terza volta, hanno ottimamente organizzato una
bella manifestazione, su un percorso ormai collaudato con un fondo stradale ideale per questo
tipo di gara. I loro sforzi, sono comunque stati
ripagati, da una buona ma soprattutto qualificata partecipazione di atleti provenienti da tutto
l’arco alpino.
La cronaca: si presentano al via 135 concorrenti,
di cui 62 Alpini. Il tempo è splendido, con una
leggera brezza mattutina, tipica della stagione,
che gli atleti hanno particolarmente gradito.
Pronti via e subito gli atleti del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur prendono il largo e
l’unico a tener testa è l’ex carabiniere ed azzurro
Bruno Carrara. Fino al terzo km, si alternano al
comando Glauco Pizzuto e Sergio Bonaldi, poi
è Carrara ad attaccare e prontamente Bonaldi
lo raggiunge, rilanciando l’azione che continua
fino all’arrivo dove giunge al comando in solitaria con un vantaggio di 30 secondi sullo stesso
Carrara (2°), Pizzuto (3°) ed i bravi giovani bergamaschi del Centro Sportivo Esercito Richard
Tiraboschi (4°) e Daniele Chioda (5°, ma primo
per simpatia!).
Per quanto riguarda i piazzamenti degli altri
44
atleti bergamaschi (alpini in congedo), nella categoria Seniores, buone le prestazioni di:
Alessandro Bonaldi (6°), Pietro Lanfranchi (8°),
Simone Giudici (9°), Alberto Gatti (10°), Omar
Regazzoni (13°) ed Ivan Sangiovanni (15°). Nella
categoria Master A, dominio annunciato del trio
ANA Bergamo: 1° Corrado Vanini, 2° Alessandro Riccardi e 3° Fabrizio Arnoldi. Nei Master B,
la vittoria è andata al valtellinese Battista Rossi,
davanti al nostro Andrea Rottigni e con il quarto posto di Luigi Costantini sempre dell’ANA
Bergamo.
La gara femminile è stata vinta dall’azzurra
Veronica Cavallar che ha preceduto le bergamasche Anna Zucchelli e Carolina Tiraboschi.
Nelle categorie giovani (percorso di 4 km) vittoria di Pietro Mosconi dello sci club Leffe nei
maschi e di Giudici Federica dello sci club 13
Clusone nelle femmine.
Gli altri piazzamenti degli alpini: cat. Seniores:
20° Danilo Gervasoni - cat. Master A: 6° Carlo Bettinaglio, 7° Maurizio Pasini, 15° Michele Suardi, 18° G.Battista Milesi, 24° Giuseppe
Giorgi, 25° Cleto Algarotti, 26° Luca Ruggeri,
28° Sergio Milesi, cat. Master B: 14° Vincenzo
Bonandrini, 16° Giovanni Arrighetti, 17° Giovanni Giupponi, 18° Giuseppe Sala.
D.P.
SONO ANDATI AVANTI
ALBANO
S. ALESSANDRO
ALMENNO
S. BARTOLOMEO
AVIATICO
BG-CENTRO
BG-VALTESSE/
VALVERDE
BOLGARE
Gabriele Frigeni
Classe 1947
Giambattista Viscardi
Classe 1942
Virgilio Dentella
Classe 1930
Giangiacomo Robert
Classe 1932
Franco Romanelli
Classe 1936
Damiano Breda
Classe 1939
BOSSICO
BOTTANUCO
BOTTANUCO
BREMBATE
CALCINATE
CALEPIO
Luigi Cocchetti
Classe 1941
CALUSCO
D’ADDA
Luigi Ravasio
Classe 1942
CAROBBIO
DEGLI ANGELI
Carlo Verga
Classe 1929
Alessandro Locatelli
Classe 1941
Mario Gritti
Classe 1943
Giuseppe Cumetti
Classe 1944
Guido Giovanni Ruggeri Battista Giovanni Finazzi
Classe 1964
Classe 1917
Aldo Grassi
Classe 1926
CASTELLI CALEPIO
CAZZANO
S. ANDREA
CHIGNOLO
D’ONETA
Graziano Biffi
Classe 1942
Mario Modina
Classe 1942
CLUSONE
Aldo Pezzoli
Classe 1948
COSTA MEZZATE
Giosue’ Borlini
Classe 1928
COSTA VOLPINO
G. Battista Bertocchi
Classe 1949
Felice Signorelli
Classe 1933
Avellino Lastretto
Classe 1938
Agostino Fusini
Classe 1943
Luigi Corona
Classe 1935
Aldo Cometti
Classe 1938
Ettore Omacini
Classe 1940
Giacomo Bonometti
Classe 1920
Cesare Peroni
Classe 1953
Luciano Bertocchi
Classe 1933
Francesco Carrara
Classe 1939
GANDINO
GAZZANIGA
GORLAGO
GORLAGO
GROMO
GRUMELLO DEL
MONTE
Roberto Castelli
Classe 1950
Bortolo Bisighini
Classe 1920
Carlo Trovenzi
Classe 1928
Pietro Cesani
Classe 1934
Pierluigi Bonetti
Classe 1944
Giovanni Silini
Classe 1923
CHIUDUNO
CURNO
CICOLA
DOSSENA
CARVICO
CICOLA
ENTRATICO
FONTANELLA
GANDINO
GANDINO
SONO ANDATI AVANTI
NEMBRO
ONORE
ONORE
PALAZZAGO
PARZANICA
PIARIO
Battista Valoti
Classe 1942
Candido Diletti
Classe 1929
Francesco Colombo
Classe 1928
PRESEZZO
PRESOLANA
PRESOLANA
Mario Cereda
Classe 1942
Giovanni Cristinelli
Classe 1935
Giuseppe Bigoni
Classe 1926
RANZANICO
ROVETTA
S. BRIGIDA
Bortolo Cavagna
Classe 1929
Valentino Mensi
Classe 1938
Francesco Tomasoni
Classe 1935
Giulio Gelmi
Classe 1928
Amadio Brasi
Classe 1946
Romildo Regazzoni
Classe 1926
SOLZA
SOTTO IL MONTE
SOVERE
S. OMOBONO
TERME
SELVA DI
ZANDOBBIO
SERIATE
Romano Personeni
Classe 1936
Mario Belotti
Classe 1940
Luigi Nespoli (Luigì)
Classe 1930
Guglielmo Arzuffi
Classe 1921
Marino Carissimi
Classe 1930
Santo Carrara
Classe 1926
STEZZANO
TERNO D’ISOLA
TORRE DE’ ROVERI
VALGOGLIO
VILLA D’ALME’
VILLONGO
Pietro Bertulessi
Classe 1932
Vittorio Bolis
Classe 1930
Vincenzo Cortinovis
Classe 1949
Alfredo Negroni
Classe 1950
Giovanni Mazzocchi
Classe 1920
Giuseppe Dossi
Classe 1945
VILLONGO
ZANDOBBIO
ZOGNO
ZOGNO
ZOGNO
ZOGNO
Massimo Pelucchi
Classe 1920
Guerino Perletti
Classe 1941
Marcello Ferrari
Classe 1958
Carletto Pozzi
Classe 1914
Battista Rota
Classe 1930
Ferruccio Tiraboschi
Classe 1929
BG-REDONA
MONTE MARENZO
VILMINORE
“I sò pass,
dientàcc ligér,
i à lassat i sème di mucc
e i va per i pàscoi del cél”
Ugo Nembrini
Classe 1932
Angelo Frigerio
Classe 1943
Cristoforo Morandi
Classe 1957
SONO ANDATI AVANTI
Ricordiamoli
Riccardo Bosio - Gruppo di Oneta e Cantoni
Caro Riccardo, poco più
di un mese fa, pur sofferente, hai partecipato, alla commemorazione dei
Caduti in guerra e degli
gli alpini che sono andati
avanti. Domenica scorsa
mancavi. Con il pensiero
rivolto a te, celebrando,
in tono minore la nostra
festa annuale, abbiamo pregato. Abbiamo chiesto che la tua voglia di vivere ed il desiderio
di star vicino ai tuoi cari vincessero sul destino.
Non ce l’hai fatta, non ti è stato concesso. Siamo
affranti. Ci mancherai molto.
Tutti avremmo qualcosa da dirti, ma, come al
solito, quando perdiamo un caro amico, la commozione rende tutto difficile. Gli alpini sono
più bravi con i fatti. Non siamo stati capaci di
dirtelo in vita, ma ora puoi rendertene conto, ti
abbiamo sempre voluto bene. Sono parole che
sgorgano dal cuore.
I nostri sono sentimenti di gratitudine e riconoscenza, sono attestati di stima per quello che ci
hai dato e per la passione con cui hai svolto il
compito di Capogruppo. Dieci anni fa hai ereditato una bella sede. Con pazienza, costanza
e competenza, coadiuvato da un gruppo di gestione capace e disponibile, l’hai resa più bella,
un accogliente punto di aggregazione al servizio
della comunità. Hai avuto un occhio di riguardo per il volontariato e per il sostegno di chi
soffre.
Eri orgoglioso del tuo Gruppo. Avevi lasciato
da poco l’incarico per ragioni di salute, ma sei
sempre stato vicino al consiglio. Forse ti è rimasta una voglia: la commemorazione della fondazione del Gruppo. Dacci una mano, non è detto
che non si possa accontentarti.
Di sicuro hai già incontrato Silvestro, il tuo
predecessore. Siate tolleranti se combiniamo
qualche guaio. Mandateci qualche bonario
messaggio e noi cercheremo di seguire il vostro
esempio.
Caro alpino Riki, di nuovo grazie e riposa in
pace.
Oneta, 3 agosto 2009
I tuoi Alpini
MANIFESTAZIONI
PROSSIME MANIFESTAZIONI
DATA ORA LOCALITA’
OGGETTO
2009
13/12 13.00 VILLA D’ALME’ 13/12 MILANO - DUOMO 19/12 15.00 CASA ENDINE RISTORANTE EMILIANO PRANZO AUGURI
S. MESSA SUFFRAGIO ALPINI DEFUNTI
S. MESSA AUGURI DI NATALE
2010
23/1 BRESCIA
24/1 CARONA 14/2 TESERO (TRENTO) 7/3 9.30 BERGAMO – FIERA 14/3 SPIAZZI DI GROMO 20-21/3 CONEGLIANO 21/3 SANTA CATERINA 27-28/3 COLERE 1-2/5 PONTE S. PIETRO 7-9/5 COMMEMORAZIONE BATTAGLIA NIKOLAJEWKA
TROFEO NIKOLAJEWKA (GRUPPO CARONA)
75° CAMPIONATO NAZIONALE SCI DI FONDO
ASSEMBLEA SEZIONALE
TROFEO “SORA”
CONVEGNO STAMPA ALPINA
(TIRANO) 33° CAMP. NAZI. SCI ALPINISMO
44° CAMPIONATO NAZIONALE SLALOM GIGANTE
CAMPIONATO SEZIONALE TIRO A SEGNO
BERGAMO ADUNATA NAZIONALE
47
INSERTO
TOTALI GRUPPI DELLA SEZIONE
263
SOCI ALPINI
SOCI AGGREGATI
FORZA DELLA SEZIONE
2008
20.742
6.681
2009
20.698
6.788
DIFF.
44
107
vicepresidente di riferimento GIOVANNI FERRARI
1a AREA
ZONA 10 VALLE S. MARTINO NORD - ELIO BONANOMI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008
2009 DIFF.
2008 2009 DIFF.
CALOLZIOCORTE
300
296
4
67
68
1
CARENNO
89
89
0
26
27
1
ERVE
30
29
1
10
10
0
aggiornato al 30/10/2009
RIEPILOGO 1a AREA
ALPINI
GRUPPI
2008
73
2009 DIFF.
4.727 4.764 37
TOTALE GRUPPI DELLA SEZIONE
AGGREGATI
2008
1.683 1.684
263
FORZA DELLA SEZIONE
2008
2009
20.742
6.681
SOCI ALPINI
SOCI AGGREGATI
GRUPPO
MONTE MARENZO
2009 DIFF.
1
TORRE DE’ BUSI
VERCURAGO
TOTALE ZONA 10
DIFF.
20.698
6.788
44
107
ZONA 3 ISOLA SUD - LUIGI PAPINI
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
BONATE SOTTO
BOTTANUCO
CALUSCO D’ADDA
CHIGNOLO D’ISOLA
MADONE
MEDOLAGO
SOLZA
SUISIO
TOTALE ZONA 3
ROSSINO
SOGNO
2008
2009
DIFF.
2008
2009
DIFF.
61
43
173
19
41
50
57
35
479
61
44
173
18
40
48
51
35
470
0
1
0
1
1
2
6
0
9
16
20
34
6
12
16
20
26
150
16
21
36
8
15
13
19
26
154
0
1
2
2
3
3
1
0
4
ANNO
AMBIVERE
BONATE SOPRA
BREMBATE SOPRA
CARVICO
GHIAIE DI BONATE
LOCATE
MAPELLO
PONTE S. PIETRO
PRESEZZO
PREZZATE
SOTTO IL MONTE
TERNO D’ISOLA
TOTALE ZONA 4
2008
2009 DIFF.
57
57
72
69
158
159
140
144
32
32
40
39
99
92
116
109
99
98
35
34
92
88
94
89
1.034 1.010
0
3
1
4
0
1
7
7
1
1
4
5
24
2008
2009 DIFF.
35
18
30
52
6
15
29
56
32
44
32
58
407
33
15
35
48
6
14
28
50
35
43
33
55
395
2
3
5
4
0
1
1
6
3
1
1
3
12
ZONA 27 STRADA FRANCESCA - GIACOMO LIMONTA
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
ARCENE
COLOGNO AL SERIO
COMUN NUOVO
GHISALBA
LEVATE
LURANO
MARTINENGO
PONTIROLO NUOVO
SPIRANO
URGNANO
VERDELLO
ZANICA
TOTALE ZONA 27
29
43
54
33
45
36
108
40
34
47
91
24
584
28
41
57
36
43
36
109
45
37
46
88
26
592
1
2
3
3
2
0
1
5
3
1
3
2
8
13
13
40
8
15
10
56
15
12
21
30
5
238
12
12
45
11
14
8
52
19
12
22
27
5
239
1
1
5
3
1
2
4
4
0
1
3
0
1
71
73
52
30
74
714
0
2
1
0
3
11
35
14
31
10
22
215
32
14
30
9
24
214
3
0
1
1
2
1
ZONA 23 BASSA BER
RGAMAS
SCA - EN
NRICO RAPPI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
BARIANO
BRIGNANO GERA D’A.
CALCIO
CALVENZANO
CARAVAGGIO
CASIRATE D’ADDA
CASTEL ROZZONE
CIVIDATE AL PIANO
COVO
FONTANELLA
MORENGO
MOZZANICA
ZONA 4 ISOLA NORD - GIOVANNI LOCATELLI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
71
75
53
30
77
725
PUMENENGO
ROMANO DI L.DIA
SOLA DI F. OLIVANA
TORRE PALLAVICINA
TREVIGLIO
TOTALE ZONA 23
48
50
56
68
41
91
55
35
40
49
37
0
70
23
90
24
0
97
824
55
73
42
94
60
37
40
53
45
31
68
23
81
25
14
103
894
2
1
5
1
3
5
2
0
4
8
31
2
0
9
1
14
6
70
10
14
9
66
30
41
16
4
21
20
12
0
22
13
19
6
0
23
312
10
63
29
46
19
5
19
20
17
1
21
14
23
7
0
23
331
4
1
3
1
5
3
1
2
0
5
1
1
1
4
1
0
0
19
ZONA 24 VALLE S.MARTINO SUD - G.CARLO SANGALLI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ALBARIDA
ANNO 2008
12
BARZANA
CAPRINO B.SCO
CELANA
CISANO B.SCO
PALAZZAGO
PONTIDA
S. ANTONIO D’ADDA
VILLA D’ADDA
TOTALE ZONA 24
28
71
2009
17
29
68
21
22
232
161
88
20
92
725
227
158
88
20
98
727
DIFF.
5
1
3
1
5
3
0
0
6
2
2008
9
2009
11
9
36
10
83
23
22
7
40
239
9
36
10
84
21
22
6
36
235
DIFF.
2
0
0
0
1
2
0
1
4
5
ZONA 26 ADDA - FRANCO CAVICCHINI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO 2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
BREMBATE
CAPRIATE CRESPI
DALMINE
FILAGO
GRIGNANO
OSIO SOTTO
S. GERVASIO D’ADDA
TOTALE ZONA 26
82
28
79
20
39
88
20
356
80
31
84
20
37
85
20
357
2
3
5
0
2
3
0
1
36
5
17
26
15
20
3
122
25
6
18
26
16
21
4
116
(I numeri in rosso sono negativi)
vicep
preside
ente di riferrimento GIO
ORGIO SONZOGNI
GRUPPI
RIEPILOGO 2a AREA
ALPINI
AGGREGATI
11
1
1
0
1
1
1
6
URGNANO
47
91
24
584
VERDELLO
46
88
26
592
1
3
2
8
INSERTO
ZANICA
TOTALE ZONA 27
21
30
5
238
22
27
5
239
1
3
0
1
GRIGNANO
39
88
20
356
OSIO SOTTO
S. GERVASIO D’ADDA
TOTALE ZONA 26
37
85
20
357
2
3
0
1
15
20
3
122
16
21
4
116
1
1
1
6
vicep
preside
ente di riferrimento GIO
ORGIO SONZOGNI
2a AREA
ZONA 5 BASSA VALLE SERIANA - VIRGINIO TURANI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
ALBENZA
34
33
1
16
13
3
ALME’
84
82
2
11
8
3
ALMENNO S. BART.
105
104
1
44
49
5
ALMENNO S. SALV.
158
157
1
41
43
2
AZZONICA
57
60
3
53
54
1
CURNO
118
115
3
46
49
3
PALADINA
PETOSINO
PONTERANICA
ROSCIANO
SORISOLE
VALBREMBO
VILLA D’ALME’
TOTALE ZONA 5
82
80
77
80
100
99
97
101
50
49
71
67
53
52
72
62
137
138
1.295 1279
2
3
1
4
1
4
1
10
1
16
22
17
53
65
6
63
16
16
46
515
21
18
53
69
6
69
17
12
48
529
1
1
0
4
0
6
1
4
2
14
ZONA 6 MEDIA VALLE BREMBANA - MARIO ZANARDI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
BREMBILLA
POSCANTE
SAN GALLO
SAN GIOVANNI B.
SAN PELLEGRINO T.
SEDRINA
SOMENDENNA
STABELLO
TALEGGIO
UBIALE CLANEZZO
VEDESETA
ZOGNO
TOTALE ZONA 5
125
125
39
36
25
25
202
206
250
248
98
91
45
46
28
25
39
41
87
87
50
50
315
309
1.303 1289
0
3
0
4
2
7
1
3
2
0
0
6
14
2008
67
aggiornato al 30/10/2009
MOZZO
OSSANESGA
RIEPILOGO 2a AREA
ALPINI
GRUPPI
57
24
10
45
98
22
38
11
22
23
6
48
404
59
24
16
45
97
22
39
11
22
20
9
48
412
2
0
6
0
1
0
1
0
0
3
3
0
8
2009 DIFF.
4.497 4.451 46
TOTALE GRUPPI DELLA SEZIONE
AGGREGATI
2008
FORZA DELLA SEZIONE
2008
2009
20.742
6.681
SOCI ALPINI
SOCI AGGREGATI
2009 DIFF.
1.560 1.583 23
263
DIFF.
20.698
6.788
44
107
ZONA 8 ALTA VALLE BREMBANA O. - CLAUDIO BIANCHI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
AVERARA
CASSIGLIO
CUSIO
MEZZOLDO
OLMO AL BREMBO
ORNICA
PIAZZATORRE
SANTA BRIGIDA
VALTORTA
TOTALE ZONA 8
2008
2009
DIFF.
2008
2009
DIFF.
35
17
43
27
55
35
47
77
37
373
36
17
45
26
55
33
47
75
37
371
1
0
2
1
0
2
0
2
0
2
12
0
10
9
13
10
22
35
12
123
12
0
11
9
12
10
23
35
12
124
0
0
1
0
1
0
1
0
0
1
ZONA 9 VALLE IMAGNA - FERMO MAGER
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
BEDULITA
BERBENNO
CAPIZZONE
CORNA IMAGNA
COSTA VALLE IM.
LOCATELLO
RONCOLA
ROTA IMAGNA
SANT’OMOBONO T.
STROZZA
VALSECCA
TOTALE ZONA 9
30
65
70
58
82
48
51
64
102
37
47
654
30
66
69
55
75
53
51
62
97
36
46
640
0
1
1
3
7
5
0
2
5
1
1
14
11
18
7
24
30
43
25
34
11
30
20
253
11
16
6
25
30
40
26
34
13
29
15
245
0
2
1
1
0
3
1
0
2
1
5
8
ZONA 25 VALLE SERINA - ISIDORO PERSICO
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ZONA 7 ALTA VALLE BREMBANA E. - GIOVANNI CURTI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
BRANZI
CARONA
FOPPOLO
ISOLA DI FONDRA
LENNA
MOIO DE’ CALVI
PIAZZA BREMBANA
RONCOBELLO
VALNEGRA
TOTALE ZONA 7
2008
2009
DIFF.
2008
2009
DIFF.
70
53
27
15
19
23
28
51
15
301
68
53
27
15
18
23
29
55
15
303
2
0
0
0
1
0
1
4
0
2
21
15
19
1
7
1
9
8
9
90
21
18
19
1
7
2
14
13
11
106
0
3
0
0
0
1
5
5
2
16
(I numeri in rosso sono negativi)
ANNO
BAGNELLA
BRACCA
CORNALBA
COSTA SERINA
DOSSENA
FREROLA
OLTRE IL COLLE
SERINA
VALPIANA
ZAMBLA
ZORZONE
TOTALE ZONA 25
2008
2009
DIFF.
2008
2009
DIFF.
40
53
26
78
104
23
37
116
33
30
31
571
38
48
27
81
105
22
39
117
33
28
31
569
2
5
1
3
1
1
2
1
0
2
0
2
8
20
11
18
21
8
9
48
13
17
2
175
7
17
10
20
17
7
9
46
13
19
2
167
1
3
1
2
4
1
0
2
0
2
0
8
vicepresidente di riferimento CARLO MACALLI
3a AREA
GRUPPI
49
ZONA 13 BASSA VALLE SERIANA - GIMMY ZILIOLI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
AMORA
AVIATICO
COMENDUNO
NEMBRO
OLTRE SERIO
PRADALUNGA
RANICA
SELVINO
TORRE BOLDONE
VILLA DI SERIO
TOTALE ZONA 13
116
122
287
301
28
29
30
29
104
107
161
170
92
90
106
109
91
91
24
25
106
112
143
140
1.288 1325
6
14
1
1
3
9
2
3
0
1
6
3
37
61
18
10
20
10
12
24
41
16
11
64
44
331
57
20
10
20
12
16
23
47
16
10
65
43
339
4
2
0
0
2
4
1
6
0
1
1
1
8
ZONA 14 MEDIA VALLE SERIANA S. - ANTONIO CASSERA
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
CENE
FIORANO AL SERIO
GAZZANIGA
SEMONTE
VERTOVA
TOTALE ZONA 14
89
73
181
62
208
613
86
73
180
62
206
607
3
0
1
0
2
6
19
43
24
20
46
152
16
43
23
19
47
148
3
0
1
1
1
4
ZONA 15 VAL GANDINO - G. BATTISTA COLOMBI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008
2009
DIFF.
2008
2009
DIFF.
TOTALE ZONA 15
102
70
317
104
65
658
96
71
311
99
65
642
6
1
6
5
0
16
9
25
37
21
23
115
10
26
43
21
23
123
1
1
6
0
0
8
CASNIGO
CAZZANO S. A.
GANDINO
LEFFE
PEIA
ZONA 16 MEDIA VALLE SERIANA NORD - LUCIANO EPIS
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
CHIGNOLO D’ONETA
30
30
0
10
10
0
GORNO
42
42
0
18
19
1
ONETA
PARRE
PONTE NOSSA
PREMOLO
TOTALE ZONA 16
45
123
79
30
349
(I numeri in rosso sono negativi)
44
125
79
30
350
1
2
0
0
1
2008
2009 DIFF.
4.755 4.748
7
TOTALE GRUPPI DELLA SEZIONE
aggiornato al 30/10/2009
ALBINO
ALZANO LOMBARDO
RIEPILOGO 3a AREA
ALPINI
25
31
10
4
98
27
29
13
5
103
2
2
3
1
5
AGGREGATI
2008
FORZA DELLA SEZIONE
2008
2009
SOCI ALPINI
SOCI AGGREGATI
20.742
6.681
2009 DIFF.
1.240 1.255 15
263
DIFF.
20.698
6.788
44
107
ZONA 17 ALTA VALLE SERIANA EST - GIOVANNI STABILINI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
CERETE ALTO
CERETE BASSO
CLUSONE
FINO DEL MONTE
ONORE
PRESOLANA
ROVETTA
SAN LORENZO
SONGAVAZZO
TOTALE ZONA 17
31
56
272
80
59
174
124
49
55
900
30
56
264
79
59
176
120
46
62
892
1
0
8
1
0
2
4
3
7
8
14
15
63
28
21
34
36
15
25
251
11
18
60
30
20
35
37
12
27
250
3
3
3
2
1
1
1
3
2
1
ZONA 18 ALTA VALLE SERIANA NORD - DANIELE TRUSSARDI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
ARDESIO
GANDELLINO
GROMO
LIZZOLA
PIARIO
VALBONDIONE
VALGOGLIO
VILLA D’OGNA
TOTALE ZONA 18
168
45
125
40
52
43
68
74
615
168
45
122
37
54
43
66
72
607
0
0
3
3
2
0
2
2
8
19
19
19
46
14
29
25
8
179
22
20
19
40
15
29
16
8
169
3
1
0
6
1
0
9
0
10
ZONA 19 VALLE DI SCALVE - GIACOMO BELINGHERI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
AZZONE
COLERE
SCHILPARIO
VILMINORE DI SCALVE
TOTALE ZONA 19
45
101
84
102
332
49
94
80
102
325
4
7
4
0
7
15
41
12
46
114
15
44
14
50
123
0
3
2
4
9
INSERTO
vicepresidente di riferimento ANTONIO ARNOLDI
4a AREA
ZONA 1 BERGAMO - ALESSIO GRANELLI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANN0
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
BOCCALEONE
155
153
2
55
47
8
CELADINA
CENTRO
CITTA’ ALTA
FONTANA
GRUMELLO DEL P.
LONGUELO
REDONA
VALTESSE-VALVERDE
98
97
87
89
134
134
96
89
42
39
20
19
54
56
117
109
73
74
117
118
23
25
1.016 1002
1
2
0
7
3
1
2
8
1
1
2
14
2008
74
aggiornato al 30/10/2009
BORGO S. CATERINA
CAMPAGNOLA
RIEPILOGO 4a AREA
ALPINI
GRUPPI
48
28
31
9
12
12
36
58
12
23
13
337
48
27
30
9
12
11
34
57
11
24
13
323
0
1
1
0
0
1
2
1
1
1
0
14
AGGREGATI
2009 DIFF.
6.763 6.735
28
2008
2009 DIFF.
2.198 2.266
TOTALE GRUPPI DELLA SEZIONE
263
FORZA DELLA SEZIONE
2008
2009
20.742
6.681
SOCI ALPINI
SOCI AGGREGATI
68
DIFF.
20.698
6.788
44
107
ZONA 2 BASSO SERIO - SERAFINO CALVI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
AZZANO S. PAOLO
131
131
0
82
73
9
ZONA 20 VALLE CAVALLINA - REMO FACCHINETTI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
BIANZANO
35
36
1
8
7
1
BORGOUNITO
115
137
22
29
33
4
CASAZZA
73
72
1
34
33
1
CENATE SOPRA
57
58
1
15
18
3
ENDINE GAIANO
96
95
1
45
50
5
BAGNATICA
BRUSAPORTO
ENTRATICO
GAVERINA T.
VIALE VENEZIA
TOTALE ZONA 1
CASSINONE
GRASSOBBIO
ORIO AL SERIO
SERIATE
STEZZANO
TREVIOLO
TOTALE ZONA 2
106
78
48
60
17
125
57
117
739
103
81
49
59
16
123
64
115
741
3
3
1
1
1
2
7
2
2
12
28
22
37
0
31
10
40
262
13
26
24
41
0
26
12
43
258
1
2
2
4
0
5
2
3
4
MONASTEROLO D. C.
RANZANICO
S. PAOLO D’ARGON
SELVA DI ZANDOBBIO
SPINONE AL LAGO
TRESCORE B.
ZANDOBBIO
TOTALE ZONA 20
ZONA 11 VALLE CALEPIO - CLAUDIO SALEMI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
BOLGARE
105
104
1
8
8
0
CALCINATE
CALEPIO
CAROBBIO D.A.
CASTELLI CALEPIO
CHIUDUNO
CICOLA
CIVIDINO-QUINTANO
GRUMELLO D.M.
PALOSCO
TELGATE
TOTALE ZONA 11
84
83
45
47
92
94
138
134
100
92
36
34
126
133
124
126
126
122
119
121
1.095 1.090
1
2
2
4
8
2
7
2
4
2
5
30
23
27
38
31
20
51
17
16
33
294
30
23
27
41
26
18
49
20
21
33
296
0
0
0
3
5
2
2
3
5
0
2
ZONA 12 COLLINARE EST - ANTONIO BOMBARDIERI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
ALBANO S.ALESS.
165
163
2
45
43
2
CENATE SOTTO
COSTA MEZZATE
GORLAGO
GORLE
MONTELLO
PEDRENGO
SCANZOROSCIATE
TORRE DE’ ROVERI
TOTALE ZONA 12
53
96
90
92
78
158
196
75
1003
(I numeri in rosso sono negativi)
53
92
93
93
77
154
192
75
992
0
4
3
1
1
4
4
0
11
16
18
48
69
25
38
59
29
347
16
17
51
73
28
39
58
30
355
0
1
3
4
3
1
1
1
8
96
93
42
44
39
39
39
40
83
81
34
32
39
39
166
166
95
92
1.009 1024
3
2
0
1
2
2
0
0
3
15
28
22
25
24
11
6
15
20
46
328
30
20
32
25
13
5
14
20
48
348
2
2
7
1
2
1
1
0
2
20
ZONA 21 ALTO SEBINO - ANGELO PERDONA’
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
BOSSICO
COLLINA A. SEBINO
COSTA VOLPINO
LOVERE
PIANICO
ROGNO
SOVERE
TOTALE ZONA 21
2008
2009
DIFF.
2008
2009
DIFF.
96
108
226
124
59
119
172
904
94
104
222
124
60
119
171
894
2
4
4
0
1
0
1
10
33
51
49
14
34
29
45
255
34
56
55
13
36
32
55
281
1
5
6
1
2
3
10
26
ZONA 22 BASSO SEBINO - ANGELO MONIERI
GRUPPO
ALPINI
AGGREGATI
ANNO
2008 2009 DIFF. 2008 2009 DIFF.
ADRARA S. MARTINO
106
108
2
29
29
0
ADRARA S. ROCCO
64
65
1
38
40
2
CREDARO
39
38
1
11
13
2
FORESTO SPARSO
98
96
2
55
62
7
GANDOSSO
69
68
1
18
27
9
PARZANICA
48
48
0
29
34
5
PREDORE
SARNICO
TAVERNOLA B.SCA
VIADANICA
VILLONGO
VIGOLO
TOTALE ZONA 22
81
120
152
45
136
39
997
82
120
150
45
132
40
992
1
0
2
0
4
1
5
27
58
30
21
42
17
375
32
54
27
21
43
23
405
5
4
3
0
1
6
30
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ADUNATA SEZIONALE ADUNATA NAZIONALE: Per