La TORRE Papa Francesco ha indetto un Giubileo straordinario "Anno santo della Misericordia". Ha inizio l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione, e si concluderà il 20 novembre 2016. Periodico di in-formazione della parrocchia Natività della Beata Vergine Maria in Zianigo Dicembre 2015— n° 35 In questo numero troverete la busta parrocchiale di Dicembre. Grazie per quello che potrete liberamente fare! SOMMARIO: I nostri collaboratori: (in ordine alfabetico) Caravello Gianni Chinellato Nicoletta Dalle Fratte Alessio Danesin Roberto Gallo don Ruggero Giacomello Morena Lazzarini Simonetta Scouts - Zianigo 1 Seno Giuliano Vescovo Antonio Editoriale - Luce della pace di Betlemme 3 Giubileo - segno di un Dio vicino 4 Il nostro cammino verso la Cresima 5 Cresima: un grande dono 6 Pellegrinaggio a Lourdes 8 Pellegrini con Francesco 9 Jamboree in Giappone 10 Super eroi per i nostri/vostri problemi 11 Fare gli scout? No essere scout! 12 Rimaniamo cristiani 12 Concerti di Natale 13 CUORE MISSIONARIO 14-15 News dal mondo 16 La famiglia… secondo Francesco 17 Buona educazione questa sconosciuta La medicina dei semplici Il purgatorio Giandomenico Tiepolo in villa Bianchini Sagra nella festa patronale - bilancio Bilancio Caviazza - NOI Il nostro cammino: Uno sguardo alla nostra pastorale Calendario liturgico pastorale Orari catechismo Anniversari di matrimonio Ringraziamo Il gruppo stampa, fascicolatura e distribuzione. 18 19 20 21 22 23 24 26 28 29 Le nostre radici 30 RECAPITO DELLA PARROCCHIA di ZIANIGO: Via Scortegara, 166 Tel. 041430411 Questo giornalino è pubblicato su: www.parrocchia.zianigo.it www.collaborazionepastoralemiranese.it LA TORRE Dicembre 2015 2 Natale 2015 Cari parrocchiani, Il Santo Natale ci porta sempre Il messaggio di speranza e di pace di Gesù. Nelle avversità della vita e di questo mondo, il cristiano continua a credere che Dio non ha abbandonato questa povera umanità a se stessa e alle forze del male. Viviamo portando a tutti questa Luce che riscalda e illumina tutti coloro che vogliono seguirla, anche se attorno a noi c'è spesso il buio. La preghiera personale, in famiglia e nella comunità è l'olio che alimenta questa luce. Non lasciamoci rubare la speranza come ci dice Papa Francesco. Con l'augurio di ogni bene e di un Santo Natale, Il vostro arciprete don Ruggero. Luce della pace da Betlemme a Zianigo Q uest’anno più che mai vogliamo sottolinea- Mestre e accenderemo insieme a tutti gli altri re alla comunità questo evento che a noi scout sta molto a cuore poiché ricorre il 20° viaggio della Luce della Pace. Per chi non conoscesse ancora l’iniziativa vi spieghiamo di cosa si tratta... Nella chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato da tutte le Nazioni cristiane della Terra. In occasione del Natale la Luce della Pace parte da Betlemme come segno di amicizia, fraternità, gioia, carità e speranza per mezzo di alcuni scout che la portano in tutta Europa. Sabato 19 dicembre partirà dalla stazione di Trieste e arriverà fino a Genova, Palermo, Lecce e Cagliari. Noi scout di Zianigo andremo alla stazione di LA TORRE Dicembre 2015 gruppi scout le nostre lanterne ad olio condividendo la Luce, per poi portarla ognuno nel proprio paese. Sabato vi diamo appuntamento alla messa delle 18.00 per l’ingresso ufficiale della Luce nella nostra parrocchia e per l’occasione i ragazzi del nostro gruppo sabato pomeriggio distribuiranno la Luce in alcune zone del nostro territorio donandola a chiunque la accetti. Auguriamo a tutti voi un Felice Natale Gruppo Scout AGESCI Zianigo 3 GIUBILEO SEGNO DI UN DIO VICINO La Chiesa ci invita a compiere un cammino penitenziale aperto alla misericordia per essere pronti a testimoniare un amore che consola, perdona e porta speranza. Il Giubileo: cos'è? Il Giubileo, detto anche Anno Santo, è il periodo speciale della remissione dei peccati, della riconciliazione e della conversione. Esso può essere ordinario e straordinario. Così oggi il Giubileo fa riferimento alla missione di Cristo e a quanti lo seguono. In questo modo il Cristianesimo ha trasmesso al Giubileo ebraico un significato più pieno e più profondo. Questo infatti è un perdono generale, un'indulgenza aperta a tutti, che il Papa concede sotto determinate Quello ordinario è legato a scadenze prestabilite, condizioni ai fedeli. È quindi fondato sul valor e mentre quello straordinario viene indetto in delle indulgenze e sul potere che la Chiesa ha di occasione di qualche avvenimento di particolare importanza e la sua durata varia da pochi giorni ad elargirle. In tutto nella storia della Chiesa sono stati celebrati 26 Giubilei compreso l’ultimo del 2000. un anno. La consuetudine di indire Giubilei straordinari risale al XVI secolo, e gli ultimi Anni Il rito più conosciuto del Giubileo è l'apertura Santi straordinari del XX secolo sono stati quelli del 1933, indetto da Pio XI per il diciannovesimo solenne della Porta Santa: si tratta di una porta che centenario della redenzione, e del 1983, indetto da viene aperta solo durante questa occasione, mentre negli altri anni rimane murata. Hanno una Porta Giovanni Paolo II per i 1950 anni della santa le quattro basiliche maggiori di Roma: San Redenzione. Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. Il rito della porta Le origini nelle Sacre Scritture. santa esprime simbolicamente il concetto che, Le origini del Giubileo risalgono all'Antico durante il Giubileo, è offerto ai fedeli un «percorso Testamento. Infatti la parola "giubileo" deriva da straordinario» verso la salvezza. Jubilaeum che a sua volta deriva dalle tre parole ebraiche Jobel (ariete), Jobil (richiamo) e Jobal Quando si celebra il Giubileo della (remissione). Nel capitolo XXV del Levitico, Misericordia? infatti, il popolo ebraico viene incoraggiato a far suonare il corno (Jobel) ogni quarantanove anni per Indetto da papa Francesco per mezzo della bolla pontificia Misericordiae Vultus. Precedentemente richiamare (Jobil) la gente di tutto il paese, annunciato dallo stesso pontefice il 13 marzo 2015, dichiarando santo il cinquantesimo anno e proclamando la remissione (Jobal) di tutti i peccati inizia l'8 dicembre 2015 per concludersi il 20 novembre 2016. Il Papa ha dichiarato che il e debiti. giubileo, ricorrente nel cinquantesimo della fine del Concilio Vaticano II, sarà dedicato alla Infatti secondo l'Antico Testamento il Giubileo Misericordia. portava con sé la liberazione generale da una condizione di miseria, sofferenza ed Come si ottiene l'indulgenza giubilare? emarginazione. Così la legge stabiliva che nell'anno giubilare non si lavorasse nei campi, che Occorre confessarsi, fare la comunione, pregare secondo le intenzioni del Papa e compiere una a tutte le case acquistate dopo l'ultimo Giubileo tornassero senza indennizzo al primo proprietario e scelta tra le seguenti opere: 1)fare un pellegrinaggio a una Porta Santa; 2)compiere che gli schiavi fossero liberati. Gesù trasformò i un’opera di misericordia o carità (visita a infermi, precetti dell'anno giubilare in una grande carcerati, anziani soli, sostegno economico a opere prospettiva ideale, in cui l'emancipazione, il religiose o sociali…); 3)dedicare tempo a opere di perdono e l'inizio di un anno di grazia di Dio assumevano un nuovo significato. Un sabato infatti volontariato; 4)compiere un’opera di penitenza Gesù spiegò che era lui il Messia di cui si parla in (astenersi da consumi superflui, digiuno…). un passo di Isaia, e che quel giorno prendeva inizio la salvezza e la "pienezza del tempo". LA TORRE Dicembre 2015 4 IL NOSTRO CAMMINO VERSO LA CRESIMA Il 25 ottobre i miei ragazzi hanno ricevuto il sacramento della Cresima. Mi ero chiesta: “Sono pronti? Li ho preparati bene?”. Difficile rispondere. Credo che di fronte ad un momento tanto importante non si è mai preparati del tutto, troppo grande per noi il dono per comprenderlo in pieno. Però ce l'abbiamo messa tutta nei tempi e strumenti che abbiamo adottato. Parlo al plurale un po' per l'aiuto ricevuto dal nostro parroco ma soprattutto perché io non mi sento tanto lontana dai miei ragazzi, siamo stati un gruppo unito anche se un componente (la catechista) ormai ha una certa età. Ho cercato nel cammino che abbiamo fatto insieme di portare nella vita quotidiana il messaggio del Vangelo. Il vantaggio d'avere ragazzi non più piccoli è quello che puoi affrontare tematiche come l'eutanasia, l'aborto, la sessualità nell'adolescenza, il rispetto del corpo perché tempio dello Spirito... insomma attraverso i fatti di cronaca quotidiana, con in mano la Bibbia, abbiamo ascoltato la Parola di Gesù sempre attuale che ci guida a scelte spesso controcorrente, quindi difficili, ma che sentiamo giuste. Nel dialogo abbiamo trattato tematiche importanti per indirizzare questi nostri ragazzi ad una scelta di vita cristiana coerente con la loro scelta. Hanno capito che sono chiamati a testimoniare la loro fede nel tempo, credo spetti a noi adulti sostenerli soprattutto invocando la forza dello Spirito su loro, che li possa realmente accompagnare in futuro. Negli ultimi incontri di catechismo, gestiti dal nostro parroco don Ruggero, abbiamo sentito la centralità di Gesù come unica fonte della nostra realizzazione umana, abbiamo capito che pur amando noi uomini possiamo cadere nell'inganno dell'autosufficienza e fare il male anche se non lo vogliamo (come dice S. Paolo). Siamo creature e come tali abbiamo bisogno del Creatore e del suo Spirito per vivere in LA TORRE Dicembre 2015 pieno la nostra umanità. Abbiamo bisogno di nutrirci dell'Eucaristia per alimentare la nostra fede. Abbiamo bisogno del Vangelo che ci guida nelle scelte della vita e nel quale sempre possiamo trovare qualcosa di nuovo che ci sostiene. Ha approfondito con loro la tematica dei sacramenti nella loro specificità, richiamandoli alla missione indipendentemente dalla scelta che faranno seguendo la loro vocazione. Nel nostro piccolo ritiro spirituale, aiutati da P. Fiorenzo Biasibetti, abbiamo meditato sul brano di Luca sui discepoli di Emmaus. Abbiamo meditato su Gesù che si manifesta in modo “nascosto” ma che si svela nello spezzare il Pane alimento per la nostra vita. Il cammino che abbiamo fatto insieme ci ha fatti crescere tutti, qualcosa sicuramente ho dato loro ma sento d'aver anche ricevuto molto. Dopo parecchi anni di catechismo, con amore, li affido allo Spirito. Simonetta. 5 Ecco alcuni pensieri tratti dalle riflessioni dei ragazzi nella veglia del 14 ottobre: “Questi anni di catechismo sono stati molto importanti per la mia vita... Passando gli anni sono cambiato grazie a Gesù e al catechismo che mi ha insegnato a pensare prima di agire”. "Ultimamente sento di più la chiamata di Gesù e dello Spirito Santo e spero di essere pronto a riceverLo. La Cresima sarà per me una svolta importantissima della mia vita, che mi aiuterà a proseguire il mio cammino cristiano con Dio”. “In questi nove anni di catechismo ci sono stati momenti di diversa intensità. Sicuramente la Cresima è di una grande intensità perché, essendo più grande, la vivo più coscientemente. Il clima attorno ad essa è stato sempre molto “acceso” e ci ha fatto capire l'importanza di questo sacramento." “Spero che quando riceverò lo Spirito Santo i doni di cui ho più bisogno, siano più accentuati in modo tale che io diventi una cristiana più completa. Spero inoltre che nei momenti più bui io sappia rivolgermi nel modo giusto verso Dio. “Questi anni di catechismo sono stati essenziali per la preparazione alla Cresima, ogni piccolo passo era importante per accrescere la fede. La Cresima per me è un passo molto importante della vita per rimanere in amicizia con Gesù”. “In questi anni di catechismo ho imparato a conoscere Dio e a parlare con Lui... ho imparato molto ad amare Dio e Gesù e mi sento fiera d'essere cristiana”. “Mi ha colpito in questo cammino il significato del rito della Cresima. In molte civiltà esiste un rito di passaggio dall'infanzia all'età adulta. Questo passaggio può essere definito come una rinascita. Iniziare un cammino da adulto significa porsi delle domande: Qual'è lo scopo / la missione della mia vita? Cosa mi chiede il Signore? 25 Ottobre 2015 Mons. Stefano Chioatto amministra il sacramento della Cresima a: Barban Gabriele Checchin Matteo Dalle Fratte Alessio Nassuato AnnaChiara Pertile Francesca Beccaro Giulia Comelato Lorenzo Giacetti Sabrina Perale Stefano Piato Elisa Stevanato Alessandra Tagliapietra Davide Venturini Linda Volpato Francesca. LA TORRE Dicembre 2015 6 Treviso, 27ottobre2015. Carissimo ragazzo della parrocchia di Zianigo, Che hai ricevuto la Cresima per mano di un mio delegato, desidero scriverti per poterti incontrare. Lo so che tu sei abituato ad altri strumenti di comunicazione e la carta sa di jurassiko. ma ti invito ad avere pazienza per leggere queste righe. Spesso mi sento dire da preti e catechisti con un tratto di tristezza:: "Perché certi nostri ragazzi chiedono la Cresima?" con un velo di amarezza qualcuno aggiunge: "Sembra un regalo buttato via!" ma proprio dentro a questa nostra preoccupazione si nasconde o meglio si rivela qualcosa di grande. Se la Santa Cresima è il dono che hai ricevuto dal Padre, esso ti è stato dato con assoluta gratuità. Se non è stato chiesto se le tue intenzioni erano "giuste", se eri convinto di quello che con tanta passione ti hanno trasmesso e testimoniato preti e catechisti. Non ti è stata fatta firmare nessuna clausola con la quale il Signore ti potrà un giorno chiedere indietro il regalo (perché rovinato, trascurato, dimenticato…). No! Il Signore ti vuole bene senza condizioni. Rischia,, come ha rischiato da sempre, di essere...ingannato. Lui è convinto che si ama perché si vuole bene. E basta. Sei stato segnato da questo amore gratuito perché fosse segnatala tua mente e sia sconfitto ogni calcolo di interesse nel pensare le cose; perché impari d amare in punta di piedi, con grande rispetto, senza pretendere che l'altro risponda al tuo amore. Tutto di te è stato unito a Lui perché tutta la tua persona, ogni tuo piccolo gesto diventi gratuito. Il Signore scommette su di te, come si scommette in un risultato positivo di chi sai non ti tradirà. Tuo affezionatissimo Vescovo, Gianfranco Agostino Gardin. LA TORRE Dicembre 2015 7 Pellegrinaggio a LOURDES 28 agosto - 3 settembre 2015 uest’estate ho partecipato al pellegrinaggio di Lourdes come servizio per arricchire il Q mio percorso di catechesi e preparazione alla Cresima. Quando mi sono iscritto, non sapevo cosa mi aspettasse e, sinceramente, avevo un po’ di timore e di incertezza. Mi tranquillizzava il sapere che anche mio cugino Luca sarebbe venuto con me e sapevo anche che sarei stato aiutato da compagni di viaggio “esperti” di questo pellegrinaggio. Siamo partiti in treno da Treviso, e dopo circa 24 ore di viaggio siamo arrivati a Lourdes. Il viaggio in treno è stata la mia prima esperienza di servizio di questo pellegrinaggio, in quanto abbiamo portato il cibo nei vari scompartimenti del treno e preparato le cuccette dei pellegrini, per la notte. A questi momenti si alternavano quelli di preghiera durante i quali riflettevo su ciò che mi aspettava a Lourdes: Servizio, messe, rosari, processioni… ero ancora un po’ scettico, ma era proprio il servizio stesso che stavo svolgendo a rassicurarmi … non mi era risultato per niente faticoso, anzi, avevo sempre più voglia di fare! Arrivati a Lourdes, portammo le varie valigie nelle stanze degli alberghi e subito dopo mio cugino mi accompagnò a vedere la cittadina sacra: rimasi senza parole… l’atmosfera che si respirava era straordinaria! Il giorno successivo quando mi trovai in mezzo a così tanta gente, capii cos’era veramente l’UNITALSI, una grande organizzazione unita dalla carità e dalla voglia di aiutare il prossimo. In questa grande “squadra” ognuno aveva un ruolo preciso, noi barellieri portavamo i malati (in carrozzina) dall’albergo alla cittadella per le messe e per i momenti di preghiera. Non mi sentivo affaticato nel portare i malati avanti e indietro tre o quattro volte al giorno; sentivo dentro una forza che mi aiutava e sosteneva nello svolgere questo servizio. Quando una signora che stavo spingendo mi chiese “com’è il cielo oggi?” rimasi senza parole; i miei occhi stavano osservando ciò che ci circondava anche per lei e così capii che talvolta diamo per scontato doni che il Signore ci ha dato. Ho avuto modo, inoltre, di conoscere molti altri giovani con i quali ho condiviso l’esperienza, e tutt’oggi attraverso WhatsApp sono ancora in contatto con loro. Il viaggio di ritorno è stato altrettanto piacevole e divertente nonostante fosse durato circa 30 ore. Spero proprio di poter tornare anche l’anno prossimo. Ringrazio le persone che mi hanno spinto a provare questa esperienza e che mi hanno aiutato durante il pellegrinaggio. Alessio Dalle Fratte LA TORRE Dicembre 2015 8 PRONTI A RIPARTIRE…. Il 10 ottobre scorso abbiamo iniziato il nostro anno scout. Il gruppo di Zianigo comprende bambini e ragazzi che provengono anche da paesi vicini al nostro e proprio perché ci sono diversi ragazzi di Veternigo e Santa Maria di Sala, questa volta l’apertura ufficiale si è tenuta a Veternigo. Durante il pomeriggio i ragazzi hanno superato delle prove giocose tutti insieme, divisi per squadre miste, in giro per il paese; terminati i giochi abbiamo partecipato insieme alle famiglie alla S. Messa in parrocchia. Al termine abbiamo vissuto la cerimonia dei passaggi per noi molto importante: l’entrata dei nuovi cuccioli nei due branchi (Popolo Libero e Fiore Rosso); i lupetti dell’ultimo anno sono passati in reparto; i ragazzi dell’ultimo anno di reparto sono passati invece al noviziato. Da sabato 17 ogni gruppo ha ricominciato le proprie attività con la voglia e l’entusiasmo di vivere insieme questa nuova avventura. Pellegrini con Francesco Sabato 13 giugno 2015, Papa Francesco ha convocato un'udienza straordinaria per incontrare tutti gli Scout d'Italia. Noi del gruppo di Zianigo abbiamo subito accettato con gioia. Ci è stato chiesto di portare il “Bastone del Pellegrino”, cioè un bastone decorato a nostra scelta che rappresentasse il gruppo di appartenenza. Il nostro aveva legati il simbolo dei lupetti dei due branchi di Zianigo; la bandierina verde e nera che simboleggia i colori del nostro gruppo e un germoglio (fatto in legno) simbolo del clan. In seguito lo abbiamo dipinto con i vari colori che rappresentano le squadriglie del reparto, l'abbiamo decorato con delle puntine verde nere e infine abbiamo attaccato una corda con una legatura particolare. Quel giorno sembrava non arrivare mai e intanto l'emozione di vedere Papa Francesco per la prima volta dal vivo era fortissima. Il 13 giugno è arrivato puntualmente e dopo aver trascorso le prime 6 ore in treno, siamo arrivati alla stazione di Roma Termini. Al risveglio siamo corsi in Piazza San Pietro (tragitto fatto tutto a piedi), passando per il Quirinale. Piazza San Pietro era affollatissima, così per entrare abbiamo dovuto fare la fila. Dopo un po' di attesa siamo riusciti a varcare l'ingresso. Trascorse due ore di veglia è arrivato Papa Francesco con la papamobile, con sorpresa ha fatto tre giri nel piazzale e dalla nostra posizione siamo riusciti a vederlo da molto vicino. Molti gruppi scout hanno lanciato il loro fazzolettone al Papa che non mancava di rac- LA TORRE Dicembre 2015 coglierli. Quando è cominciata l'udienza, il Papa ha esposto il seguente messaggio: “Non fate più guerre ma costruite ponti di Pace”. Frase molto forte ed importante accolta da tutti con molto entusiasmo. Terminata l'udienza siamo andati a riposare in un parco vicino. Nel pomeriggio abbiamo visitato Roma, e abbiamo visto l'Altare della Patria, i Fori Imperiali ed il Colosseo. Purtroppo la giornata stava finendo e dovevamo rientrare a casa anche se noi avremmo voluto rimanere ancora lì. Ognuno di noi ora porta con sé questa meravigliosa esperienza di cui ne faremo tesoro perché è stata molto importante. Se il Papa deciderà di convocare altre udienze straordinarie per gli Scout, noi del gruppo di Zianigo di certo non mancheremo. Thomas Contin Capo Squadriglia Falchi Zianigo 1 9 Jamboree in Giappone Il primo Jamboree si tenne presso la città di Olympia, in Inghilterra, nel 1920. Da quel primo, piccolo, raduno di scout da tutto il mondo, sono passati 95 anni ma continua a tenersi ogni 4 anni in parti diverse del mondo, sempre con lo stesso spirito di unità e fratellanza tra tutti gli scout partecipanti. Anch’io ho avuto il privilegio di vivere un Jamboree, più precisamente quello tenutosi la scorsa estate in Giappone, presso la città di Yamaguchi, nella medesima prefettura. La mia avventura e quella di altri 39 tra ragazzi e capi da tutto il Veneto è iniziata oltre un anno fa con i vari campetti di preparazione a questo evento così importante per lo scoutismo mondiale; tutta questa nostra preparazione e organizzazione era mirata per far si che il 24 luglio, giorno della nostra partenza per la terra del Sol Levante, ognuno di noi fosse pronto a ciò che stavamo per vivere dall’altra parte del mondo. Dopo oltre 16 ore d'aereo siamo giunti all’aeroporto di Osaka; non eravamo ancora in Giappone, ci entrammo ufficialmente dopo altre 5 ore e numerosi controlli di sicurezza. Ad attenderci al Gate c'erano alcuni scout giapponesi ad indicarci il pullman che ci avrebbe portato a Nara, una città a poco più di 100 km di distanza, lì ci aspettavano le nostre famiglie giapponesi destinate a ospitarci. Il Contingente Italiano infatti ha potuto far vivere i propri membri, divisi a coppie, per 3 giorni presso una famiglia di scout giapponesi, immersi completamente nelle loro tradizioni e culture in un’esperienza chiamata “HOHO”, acronimo di “Home Hospitality”. Dopo un’ora di viaggio eccoci in un grande parcheggio dove ci aspettavano le nostre nuove famiglie. Con un amico sono stato ospitato dalla famiglia Yanagimoto, nella città di Ikoma-City, nella prefettura di Nara; durante questi giorni abbiamo appreso moltissimo sulla cultura giapponese e sul loro modo di vivere, molto diverso dal nostro. Purtroppo anche questa fantastica esperienza finisce e, riunito il nostro reparto, il 27 luglio partiamo con l’autobus che ci avrebbe condotti alla meta del nostro viaggio in Giappone: Il jamboree. Giunti e caricati in spalla gli zaini ci LA TORRE Dicembre 2015 dirigiamo presso l’accettazione dove ci hanno consegnato tesserini, informazioni e alcuni gadget. Ci indicano il nostro sottocampo dove montare le tende; dopo una veloce cena e dopo aver montato tutto, finisce così il nostro primo giorno al jamboree. Dal giorno seguente cominciamo ad abituarci al ritmo dell’evento, con la sveglia alle 5 della mattina; la nostra giornata tipo, infatti, iniziava molto presto, dopo colazione ci recavamo in una zona specifica dove svolgere delle attività per lo più inerenti alle scienze. Dopo il pranzo, una pausa e infine il pomeriggio libero. In alcune sere speciali partecipavamo anche a delle speciali cerimonie nell’arena. Tutte le nostre attività erano però immerse nel caldo torrido giapponese, durante tutto il nostro soggiorno di due settimane non vedemmo neanche una goccia di pioggia e le temperature arrivavano anche a toccare i 40 gradi durante il giorno; abbiamo comunque potuto goderci al meglio quest’esperienza. Dopo una settimana di campo e arrivati ormai alla conclusione dell’evento, ci aspettava quella che secondo me è stata l'esperienza più intensa del Jamboree: la visita a Hiroshima. Come tutti sanno, il 6 agosto 1945 la città di Hiroshima fu quasi completamente distrutta dalla prima bomba atomica sganciata per usi militari, causando la morte di oltre 100.000 civili . Ho avuto la fortuna di visitare Hiroshima il 5 agosto, a un solo giorno di distanza dal 70esimo anniversario dallo scoppio della bomba, visitando il Museo della Pace e molti luoghi simbolo della tragedia; un’esperienza davvero molto forte. 10 Terminati anche gli ultimi 3 giorni di campo, smontate le tende e chiuso ufficialmente il jamboree con la cerimonia di chiusura, salutiamo con tristezza moltissimi amici stranieri conosciuti in quell’esperienza e ci dirigiamo verso l’aeroporto di Fukuoka. Ancora 24 ore, tra viaggio e scali, ed eravamo di nuovo in Italia, carichi di esperienze vissute. Un obbiettivo del Jamboree, sin dalla sua prima edizione, è quello che il clima di amicizia e fratellanza che si sviluppa tra i rappresentanti delle varie nazioni non si limiti a quei pochi giorni, ma diventi il patrimonio di tutti i paesi del Mondo per una coesistenza migliore, soprattutto in giorni di tensione come questi. Pietro Pinton Reparto “Stella Polare” Zianigo 1 Super Eroi per i vostri / nostri Super-Problemi ! ! ! (Le Vacanze dei Lupetti - gruppo Zianigo 1 - AGESCI - vissute con i Super Eroi) Super problemi? Difficoltà a non finire? Incapaci di affrontarli e risolverli? Niente paura: ci pensano i SUPER EROI! Grazie alle loro super qualità e super poteri, tutto alla fine andrà al suo posto......... Peccato che i nostri Super Eroi avessero le batterie scariche. Ecco allora la soluzione: un campo di addestramento per nuovi super Eroi e insieme per ricaricare, grazie all’addestramento e al continuo allenamento, le pile scariche dei vecchi Super Eroi! . Così gli Incredibili Quattro, Thor, Spiderman, Batman, Capitan America, e chi ne ha più ne metta, si sono radunati a Castelvecchio di Valdagno per esercitarsi un po’ ed allenarsi per affrontare tutte le nuove sfide. Agli ordini di Baloo si sono messi alla prova per la scoperta degli altri e delle loro capacità e difficoltà. Con Bagheera si sono allenati intensamente e preparato il loro corpo ad affrontare il caldo e il freddo, la fatica e la stanchezza. Allenandosi con Akela hanno imparato a dominare le loro paure, controllare la propria forza e collaborare con gli altri Super Eroi. Lavorando e cacciando assieme a Kaa, hanno recuperato il generatore di energia e costruito una nuova batteria per conservare tutta l’energia prodotta. Infine, grazie a Baloo, hanno capito che l’unico modo per farla funzionare perfettamente era quello di regalarla ad un altro. Una settimana piena, di gioia, giochi ed amicizia, con la giusta dose di sole e le immancabili spruzzate di pioggia. Ma nulla ha fermato i nostri campioni, non la fatica e neppure un territorio sconosciuto in cui muoversi assieme a compagni d’avventura appena conosciuti. Tutti assieme, con grinta, hanno superato le prove che intralciavano il loro cammino per trovarsi pronti ad affrontare le nuove sfide. I Vecchi Lupi dei branchi Popolo Libero e Fiore Rosso - Gruppo Zianigo 1 LA TORRE Dicembre 2015 11 Fare gli scout?...No, essere scout! “Un anno vissuto alla grande. Un anno, quello che ci attende, ancora più ....” Sembrano le solite frasi, dette per compiacersi o congratularsi con se stessi dopo un anno di attività impegnativa e gratificante. No, crediamo proprio che non sia il nostro caso. E’ stato un anno durante il quale abbiamo cercato di “Raccontare noi stessi e ascoltare l’altro che si racconta”. Certo, da scout, facendo più che chiacchierando, camminando piuttosto che stando seduti; sporcandoci le mani, come usiamo dire tra noi. Per primo: Gesù, la sua parola, i suoi discorsi (le parabole e le beatitudini). Poi noi. del nostro pianeta per poi scoprire, mostrare e raccontare le abitudini e le ricchezze culturali dei vari continenti. Ma soprattutto, visitare ed apprezzare le ricchezze dei continenti scelti ed “esposti” negli angoli delle altre quadriglie. E i rover? Loro hanno camminato, fatto strada. E camminando hanno cercato di capire, approfondire e dare risposte alle domande che i fatti dello scorso anno (e più ancora lo scorso mese) hanno suscitato: perché il fondamentalismo islamico così crudele e sanguinoso? Da dove nasce, quale fondamento religioso, quali sono le radici culturali, sociali e storiche? Ma insieme: quali sono le “ricchezze” di quei popoli, di quelle terre, quali sono gli aspetti positivi di quella cultura? Ecco allora il campo dei lupetti incentrato sulla scoperta delle proprie super - capacità, ma soprattutto sulla scoperta delle qualità da E adesso, si continua. Cercando quest’anno in “Super Eroe” che ogni compagno di avventura modo particolare di “Diventare una comunità ricca di relazioni” . INSIEME. Sempre da maschera e nasconde. scout, giocando, cantando, camminando, E gli Esploratori, che hanno costruito il loro stando in mezzo alla natura, con orecchie tese “Expo” . Ogni squadriglia ha scelto un angolo ed occhi aperti, da veri esploratori. Come rispondere alla violenza che ha insanguinato Parigi? RIMANIAMO La sera di venerdì 13 novembre, una notte di orrore e di carneficina vissuta nella capitale francese, ancora una volta nella morsa del terrore islamico. Dalle 22, in vari parti della città, si sono susseguiti attentati con kalashnikov, fucili, kamikaze e decine di ostaggi. Gli episodi più gravi allo stadio, al teatro Bataclan, dove gli attentatori hanno fatto irruzione e aperto il fuoco. Il bilancio è di 132 vittime e di oltre 350 feriti. Come rispondere alla violenza che ha insanguinato Parigi? Il messaggio che hanno voluto inviarci gli estremisti islamici LA TORRE CRISTIANI! è chiaro: "possiamo trasformare ogni città d'Europa in una qualsiasi città della Siria, dell'Iraq, della Palestina ecc., cioè in un campo di battaglia". loro gioco. Rimaniamo capaci di pensare che altre sono azioni che possono sconfiggere il terrorismo: ♦ controllo del mercato delle armi, ♦ Soluzione stabile della E noi? Mentre piangiamo i crisi in palestina, nostri morti, pensiamo alla ♦ Riesame del sistema sicurezza nostra e dei nostri economico finanziario figli………. e allora via a internazionale, bombardare, subito, in proprio, ♦ Avvio di un processo di e a dare un giro di vite ai diritti mutazione per costituzionali!? Noi dobbiamo controllare lo "strapotere resistere alla tentazione, occidentale", diciamo di essere cristiani: ♦ Collaborazione sempre rimaniamo cristiani! più stretta fra religioni… Piangiamo i nostri morti, ci ♦ Ecc. ecc. indigniamo ma non facciamo il Dicembre 2015 12 LA GIOIA DEL NATALE IV rassegna organistico-corale 2015 La parrocchia di Zianigo e la Schola cantorum "S. Cecilia" propongono la IV rassegna organistico-corale per aiutarci ad entrare nella spiritualità dell'Avvento e Natale. Il programma si apre nella chiesa parrocchiale di Zianigo ⇒ sabato 28 novembre alle ore 20,30: coro "S. Sebastiano" di Veternigo dir. Michele Scantamburlo, accompagna l'organista M.o Stella Maria Tambè; Schola Cantorum "S. Cecilia" di Scaltenigo dir. M.o Martina Trevisan, accompagna l'organista M.o Adriano Visentin; coro "Musicalia Fragmenta" di Scorzè dir. M.o Francesca Fuga. ⇒ sabato 5 dicembre ore 20,30: organo solo: M.o Ruggero Livieri (insegnante d'organo al Conservatoriodi Rovigo); Coro gregoriano "Marziano Cappella" Zianigo dir. M.o Angelo Bortolozzo; ⇒ sabato 12 dicembre ore 20,30: organo solo M.o Giovanni Feltrin (organista titolare della Cattedrale di Treviso); coro femminile "S. Chiara" di Scaltenigo dir. M.o Martina Trevisan; coro "S. Cecilia" di Zianigo dir. M.o AngeloBortolozzo ⇒ sabato 26 dicembre, festa di S.Stefano, alle ore 16,00: organizzato dalla Società Operaia "San Giuseppe" concerto natalizio del coro "I cantori di Marostica". L'ingresso a tutti i quattro concerti è libero. Sabato 28 novembre tre scuole di canto: il Coro S. Sebastiano di Veternigo, la schola cantorum S. Cecilia di Scaltenigo e il coro Musicalia Fragmenta di Scorzè hanno animato una bellissima serata di canti e musiche in preparazione al Santo Natale. Il nostro sentito grazie e questa poesia loro dedicata. ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ Le nostre corali son venute al nostro paesello per portare la piccola luce del Bambinello È la luce che illumina il nostro cuore e ci riscalda con la forza del suo calore È il calore dei nostri cori come un tempo lo fu per i pastori Stasera un po' di Natale abbiamo gustato e con le vostre voci il Signore abbiamo lodato Di questa incantevole serata vi vogliamo ringraziare e così la pace intorno a noi poter seminare. Don Ruggero. LA TORRE Dicembre 2015 13 Caro P. Fiorenzo, Ti scriviamo per dirti grazie. Grazie perché dopo tre anni di Missione a Maputo in Mozambico sei tornato a Zianigo non solo per visitare i tuoi cari, ma per incontrare anche noi. Grazie per il tempo che ci hai dedicato come sacerdote nelle Celebrazioni eucaristiche, ma ancor di più per aver incontrato catechiste e ragazzi del catechismo. Perché ci hai messo in "comunicazione" con una realtà lontana dal nostro presente, parlandoci dei tuoi ragazzi, di come vivono, dei loro bisogni e attese e di come aspettavano con ansia il tuo ritorno a Maputo. Grazie per il piccolo ritiro spirituale, che abbiamo fatto dalle Canossiane a Mirano, con i ragazzi che si preparavo a ricevere il sacramento della Cresima. È stato un momento importante che ha lasciato in noi un bel segno. Ora che sei tornato a Maputo prosegue la tua Missione, pur lontani ti siamo vicini con la preghiera e il sostegno. E ti auguriamo un Santo Natale come pensiamo lo voglia Papa Francesco, ricco di Misericordia. Le catechiste di Zianigo. AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE: Care benefattrici, cari benefattori, È a nome di centinaia di migliaia di cristiani che vi diciamo grazie per il grande traguardo raggiunto insieme. Come ogni anno leggiamo insieme i numeri del rapporto annuale con particolare emozione, la stessa che crediamo proviate anche voi, quando ogni volta scoprite a quale grande opera di Dio state partecipando. I numeri raccontano che il vostro cuore ha aiutato tante comunità cattoliche che subiscono la persecuzione, senza mai dimenticare quelle che vivono in Paesi poveri e che, senza il Vostro sostegno, non avrebbero i mezzi per vivere pienamente la fede in Cristo. Non dubitiamo mai che la vostra generosità raggiunga risultati insperati ma questa volta 105 milioni di euro raccolti in tutto il mondo e la realizzazione di 5.614 progetti, di mostrano ancor di più che questa Opera, che è la vostra opera, è fatta di misericordia attiva. La Chiesa che soffre continua però ad inviarci i suoi accorati appelli che ci esortano a continuare a sostenere molte Comunità cattoliche perseguitate. In Nigeria , nella località di Dutsen Wai, vivono 2.700 cattolici che subiscono una forte pressione islamica che vorrebbe cancellare la cristianità. Fino al 28 aprile 2011 esisteva una chiesa, ridotta poi in macerie da un attacco degli ultra fondamentalisti che non hanno risparmiato nemmeno il Tabernacolo. Da quel giorno questa comunità desidera ricostruirla, ma i loro mezzi limitatissimi non lo consentono. Fin d'ora vi giunga il loro e nostro grazie. Fraternamente, Padre Martino Serrano, Opus Jss. Roma, 20 luglio 2015. 14 LA TORRE Dicembre 2015 San Paolo, 25 settembre 2015 Reverendo don Gallo, Ho ricevuto il suo contributo di € 100 a favore dei chierici poveri delle chiese dell'est europeo per il corrente anno scolastico 2015-2016. la ringrazio vivamente. Ogni volta che compiamo un gesto di carità, il Signore ci assicura: "L'avete fatto a me". Per doverosa riconoscenza, le assicuro un particolare ricordo nella celebrazione della santa Messa per lei e le persone che le sono care, unitamente agli altri benefattori che sostengono altri progetti presentati dalla nostra Associazione. La saluto cordialmente, don Antonio Rossi. Gerusalemme, agosto 2015 Cari amici della parrocchia di Zianigo, Oggi che un gran numero di profughi siriani sono arrivati fino alle vostre città, il dramma di questa terra martoriata è anche davanti ai vostri occhi: le famiglie cercano scampo dalla guerra, dalle bombe, dal terrore… Ogni giorno ci sono vittime innocenti nelle scuole, nelle strade, fin dentro le case. Ormai i profughi e gli sfollati si contano a milioni. I più poveri e disperati non possono nemmeno fuggire. Credetemi. Ha ragione chi dice che questa è una delle più gravi emergenze umanitarie della storia contemporanea! Ecco la testimonianza di fra Ibrahim dalla parrocchia di Aleppo: "Non ci sono parole sufficienti per descrivere la realtà di Aleppo oggi. La mano che scrive esita e la penna si blocca davanti al mistero della Crocifissione dell'Umanità che vediamo intorno a noi. Aleppo è una città devastata. Stiamo assistendo alla completa catastrofe del sistema economico. Al crollo di un'intera società, di un popolo e di una cultura. In mezzo a questo disastro noi, la Chiesa di Cristo, cerchiamo di essere quella rete di relazioni che impedisce all'uomo di crollare. Mentre Damasco è stata colpita duramente con la mancanza di elettricità, il carovita e i bombardamenti, Aleppo è stata colpita ancor più duramente: qui mancano anche i viveri, l'acqua e soprattutto il lavoro. Nonostante ciò vedo che le famiglie e le singole persone riescono ancora a reggersi in piedi. I cuori non si sono ancora indeboliti al punto di perdersi d'animo. C'è una forte resistenza, che attinge la sua vera forza nella preghiera, nella fede e nella speranza. -C'è ancora speranza- è la frase che pronunciamo, parroco e parrocchiani, instancabilmente come una professione di fede ." Agire per la pace oggi significa affidarsi alla preghiera e portare aiuto concreto a questo popolo. Per questo noi frati della Custodia di Terra Santa resisteremo qui e continueremo ad organizzare questa missione di aiuto. Aiutateci con la preghiera e la carità ad alimentare la loro speranza. Il Signore vi benedica, fra Simon Herro, ofm 15 LA TORRE Dicembre 2015 Tragedia mediterranea · Sei bambini morti annegati nel naufragio di due barconi. Resta drammatica la situazione nel Mediterraneo, dove migliaia di disperati cercano ogni giorno di raggiungere l’Europa su barconi fatiscenti. Sei bambini sono morti in due naufragi avvenuti all’alba di oggi al largo delle coste turche. Come riferisce l’agenzia di stampa Anadolu, due fratellini siriani di uno e quattro anni sono annegati dopo che il loro barcone è affondato al largo di Bodrum con altre 23 persone, tutte tratte in salvo. I corpi di altri quattro bimbi sono stati trovati dopo il naufragio di un’altra imbarcazione con a bordo siriani e afghani al largo di Ayvacik, in cui sono stati salvati cinquantuno migranti. Intervenendo al gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’assemblea parlamentare della Nato, a Firenze, Mogherini ha spiegato che «c’è voluta l’ondata di rifugiati sulla rotta balcanica per farci rendere conto del fatto che c’è bisogno di una risposta europea comune. L’Europa non si può permettere che le persone muoiano sul nostro territorio per lentezza». 27 novembre 2015 Impegno ambientale e sociale · Appello della Chiesa argentina in vista della Cop21 (conferenza mondiale sul clima che si svolge a Parigi) Si fonda sull’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, e sottolinea l’importanza di proseguire nell’impegno di «salvaguardare la casa comune» al di là dei risultati delle recenti elezioni, l’Appello della Chiesa al vertice sul cambiamento climatico consegnato nei giorni scorsi in Argentina da Emilio Inzaurraga, presidente della Commissione nazionale di giustizia e pace (organismo in seno alla Conferenza episcopale), a María Fabiana Loguzzo, direttrice generale delle questioni ambientali al ministero delle Relazioni estere. Il messaggio è stato diffuso in vista della ventunesima Conferenza delle parti (Cop21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre. Durante l’incontro è stata condivisa la preoccupazione per la questione ambientale che coinvolge in particolar modo le comunità più vulnerabili, colpite gravemente dagli effetti del riscaldamento del pianeta. Nell’appello vengono posti in primo piano gli aspetti tecnici della conferenza, assieme a quelli etici e morali, e si auspicano politiche di inclusione delle categorie più sofferenti nonché nuovi modelli di sviluppo, stili di vita e di consumo. Loguzzo, che farà parte della delegazione argentina alla Cop21, ha espresso la gioia della sua equipe di lavoro per la pubblicazione e la diffusione della Laudato si’: «Attraverso questa enciclica di Papa Francesco— ha detto — si stanno ottenendo sinergie in campo ambientale partendo dall’ineludibile relazione con il sociale». 27 novembre2015 16 LA TORRE Dicembre 2015 LA FAMIGLIA... secondo Francesco «Triste una famiglia in cui non si parla» “La convivialità è un termometro sicuro per misurare la salute dei rapporti: se in famiglia c’è qualcosa che non va, o qualche ferita nascosta, a tavola si capisce subito. Una famiglia che non mangia quasi mai insieme o in cui a tavola non si parla ma si guarda la televisione o lo smartphone è una famiglia “poco famiglia”. Quando i figli a tavola sono attaccati al computer, al telefonino, e non si ascoltano fra loro, questo non è famiglia, è un pensionato”. “In questo nostro tempo, segnato da tante chiusure e da troppi muri, la convivialità, generata dalla famiglia e dilatata dall’Eucaristia, diventa un’opportunità cruciale. L’Eucaristia e le famiglie da essa nutrite possono vincere le chiusure e costruire ponti di accoglienza e di carità. Sì, l’Eucaristia di una Chiesa di famiglie, capaci di restituire alla comunità il lievito operoso della convivialità e dell’ospitalità reciproca, è una scuola di inclusione umana che non teme confronti! Non ci sono piccoli, orfani, deboli, indifesi, feriti e delusi, disperati e abbandonati, che la convivialità eucaristica delle famiglie non possa nutrire, rifocillare, proteggere e ospitare”. “Oggi molti contesti sociali pongono ostacoli alla convivialità familiare. E’ vero, oggi non è facile. Dobbiamo trovare il modo di recuperarla: a tavola si parla, a tavola si ascolta. Niente silenzio, quel silenzio che non è il silenzio delle monache, è il silenzio dell’egoismo: ognuno ha o la sua televisione o il suo computer... e non si parla. No, niente silenzio. «Il perdono rende la società meno cattiva» Voi, care famiglie, siete sempre in cammino. E continuamente scrivete già nelle pagine della vita concreta la bellezza del Vangelo della famiglia. In un mondo che a volte diventa arido di vita e di amore, voi ogni giorno parlate del grande dono che sono il matrimonio e la famiglia”. La famiglia è grande palestra di allenamento al perdono reciproco “Oggi – ha sottolineato - vorrei sottolineare questo aspetto: che la famiglia è una grande palestra di allenamento al dono e al perdono reciproco – e ha ripetuto - la famiglia è una grande palestra di allenamento al dono e al perdono reciproco, senza il quale nessun amore può durare a lungo; senza donarsi e senza perdonarsi l’amore non rimane, non dura. Nella preghiera che Lui stesso ci ha insegnato – cioè il Padre Nostro – Gesù ci fa chiedere al Padre: «Rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori». E alla fine commenta: «Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe» (Mt 6,12.14-15). Non si può vivere senza perdonarsi, o almeno non si può vivere bene, specialmente in famiglia". Non lasciar finire la giornata senza chiedersi scusa "Ogni giorno ci facciamo dei torti l’uno con l’altro. Dobbiamo mettere in conto questi sbagli, dovuti alla nostra fragilità e al nostro egoismo. Quello che però ci viene chiesto è di guarire subito le ferite che ci facciamo, di ritessere immediatamente i fili che rompiamo nella famiglia. Se aspettiamo troppo, tutto diventa più difficile. E c’è un segreto semplice per guarire le ferite e per sciogliere le accuse. E’ questo: non lasciar finire la giornata senza chiedersi scusa. LA TORRE Dicembre 2015 17 BUONA EDUCAZIONE: QUESTA SCONOSCIUTA F orse bisognerebbe rivolgersi alla nota trasmissione televisiva, per tentare di sapere dove si sia smarrita la buona educazione. Chi l'ha vista? Sembra infatti che le persone gentili vengano considerate alla stregua di ingombranti ed inutili reperti archeologici, portatori di antiche abitudini incompatibili con le artificiose necessità imposte dalla continua e sfrenata corsa verso non si sa bene cosa. Sgarberie e furberie di varia natura, indifferenza verso il prossimo, dispetti, insulti, sarebbero invece i requisiti richiesti per venire considerati qualcuno. A ben guardare, queste persone, paiono sempre arrabbiate con il mondo intero e c'è da chiedersi se la loro esistenza sia serena, o al contrario, sia piena di aridità e solitudine. Si possono citare numerosi altri esempi di maleducazione, come sbraitare al cellulare, convinti che tutto il mondo sia interessato a conoscere i fatti dell'urlatore, non essere puntuali, mancare del tutto agli appuntamenti, non avvertire di eventuali ritardi, parcheggiare sul marciapiede, occupare i posti riservati ai disabili, non permettere che le persone attraversino sulle strisce, non chiedere scusa, gettare a terra i rifiuti. Tutti questi e altri comportamenti, sono il segno inequivocabile del nostro egoismo. Siamo sicuri che non vi siano altre soluzioni? E' così difficile alzare lo sguardo dal nostro ombelico? Tentiamo di capire meglio cosa si intenda per "buona educazione". Come cornice generale di riferimento, possiamo affermare che essa si debba ritenere un insieme di valori morali e culturali, trasmessi da una generazione all'altra. Naturalmente tali norme variano considerevolmente da luogo a luogo e nel corso del tempo. Così, ad esempio, mangiare con le mani, è segno di buona educazione in taluni paesi, in altri, invece, usare la sinistra per lo stesso scopo, è un abominio, mentre in altri ancora, non adoperare le posate, è semplicemente inconcepibile. Vi sono luoghi in cui anche controllare l'orientamento delle punte dei piedi, quando si è seduti di fronte ad altre persone, fa parte delle regole di LA TORRE Dicembre 2015 buona educazione. Una cosa però è certa: sorridere e ringraziare, è apprezzato praticamente dappertutto. Mostrarsi educati non significa essere deboli e subire passivamente la volontà altrui, ma vuol dire mettere da parte l'arroganza e la prevaricazione nei confronti del prossimo. Tramite l'educazione, riconosciamo che anche altre persone esistono e di conseguenza, anche noi. E' una disposizione interiore e da lei originano rispetto e riguardo per i nostri simili. Per mezzo suo, i rapporti con gli altri, sono facilitati e questo li rende più agevoli . E' come un biglietto da visita che portiamo sempre con noi. L'educazione non nasce dal nulla, è frutto invece di un lungo lavoro che comincia da quando muoviamo i primi passi e dura tutta la vita, perché c'è sempre qualche cosa di nuovo da imparare. Una estensione del significato della parola "educazione", è "allevare" e questo vuol dire che Un ruolo di primo piano in tale pratica, debba essere sostenuto dai genitori, o comunque da figure importanti e di riferimento per i piccoli. Tutte queste persone, hanno l'obbligo di mostrarsi loro stesse educate. Dal momento che i bambini imitano comportamento e condotta dei "grandi", si capisce l'importanza dell'esempio. Per agevolare l'adozione di queste regole, da parte dei fanciulli, un metodo può consistere nel rendere più simpatiche le norme, da applicare con misura ed intelligenza. Bando dunque alle rigidità da caserma. Importante è insegnare ai nostri bambini che il mondo non è a loro disposizione. Si comincia da piccole grandi azioni, come dire "grazie", "per favore", o salutare quando si entra o si esce da qualche edificio. tramite il loro esempio, i genitori possono trasmettere ai figli l'idea che alla fine, la gentilezza paghi. Se tutti adottassimo semplici norme di buona educazione, vivremmo un po' più in armonia, riuscendo magari ad aumentare anche il livello di civiltà del posto in cui abitiamo. dr. Giuliano Seno 18 A PROPOSITO DI medicina: 1 LA MEDICINA DEI SEMPLICI OVVERO COME SI USANO Erbe officinali, piante, fiori e frutti. Monastero della Certosa di Pavia FINOCCHIO Il finocchio selvatico cresce spontaneo nei luoghi assolati, caldi e asciutti. È una pianta erbacea con fusto eretto ramificato; le foglie sono di color verde bluastro, i fiori gialli e riuniti in grandi ombrelli. Viene coltivato in numerose varietà, alcuni per le foglie basali, carnose e commestibili, altre per il seme aromatico, che sostituisce spesso quello dell'anice. Numerose sono le virtù medicinali del finocchio: i semi hanno la proprietà di rafforzare la vista e sono indicati contro meteorismo, aerofagia, atonia gastrica, spasmi intestinali. La tradizione popolare usa l'infuso di finocchio quale espettorante e antispasmodico, e per fermare il singhiozzo. COME SI USA Decotto: porre una manciata di pianta essiccata e sminuzzata in mezzo litro d'acqua, bollire per 5 minuti. Berne 3 bicchieri al giorno per stimolare la diuresi. Infuso di semi: mettere un cucchiaio di semi pestati in mezzo litro d'acqua bollente e lasciare riposare per 20minuti. Berne una tazza topo i pasti. Polvere: ridurre in polvere un cucchiaio di semi e prenderne un cucchiaino, misto a marmellata e miele, tre volte al giorno. Finocchi gratinati Ingredien : Finocchi carnosi 6 - Burro 70 g - La e fresco intero 300 ml - Farina 30 g Sale q.b. - Noce moscata gra ugiata un pizzico - Parmigiano gra ugiato 30 gr Per o enere i finocchi gra%na% innanzitu o preparate la besciamella facendo fondere in un tegame 40 gr di burro e aggiungendo la farina; unite il la e e con%nuate a mescolare fino all’addensamento della salsa, poi aggiungete la noce moscata e il sale. Pulite i finocchi, divideteli in quar% e sco ateli in acqua salata per 10 minu%. Scolateli, dorateli in una padella col burro rimasto e poneteli in una pirofila, versatevi sopra la besciamella, cospargeteli col parmigiano gra ugiato e infornateli nel forno caldo a 200° per circa 20-25 minu%, finché non si sarà formata, in superficie, una cros%cina dorata. Estraete i finocchi, lasciateli in%epidire e servite. LA TORRE Dicembre 2015 19 A PROPOSITO DI misericordia: 2 Il PURGATORIO Questa vita è un purgatorio. Alla bea tudine eterna tu noi aspiriamo. Avrà per noi una fase transitoria e preparatoria di purificazione. Eppure il tema del Purgatorio - e dell'aldilà in genere - è ignorato da predicazione e catechesi. È tempo di riscoprirlo. Che cos'è il purgatorio? Per compr ender e bene dobbiamo dire che non è uno stato intermediario tra la salvezza e la perdizione; infatti esistono solo due possibilità di sbocco per la nostra vita: o per sempre con Dio o per sempre senza Dio. Per coloro che vivono e muoiono senza Dio non c'è altro che l'immediata e definitiva condanna; per coloro che si salvano ci sono invece due possibilità: o l'ingresso immediato in paradiso, o una sosta di purificazione e di preparazione alla beatitudine. È importante capire che le anime purganti sono salve, definitivamente salve. Ma questa salvezza, ormai posseduta, non la possono ancora godere devono prepararsi con un tempo di purificazione e di espiazione. In cosa consiste la vita in purgatorio r imane un mistero, tuttavia possiamo comprendere due aspetti: 1) non gode della visione beatificante di Dio e questo è doloroso per l'anima che aspira a ciò con tutta sé stessa; dolore mitigato dalla certezza di giungervi. 2) Patisce le sofferenze spirituali (nostalgia di Dio, rimorso per i peccati commessi, rammarico per le occasioni di bene perdute…) che sono come un fuoco che brucia le scorie della vita terrena e raffina l'anima come in un crogiolo. Trinità senza rimanerne scottato! Anche colui che muore in grazia di Dio ha bisogno quindi di un tempo di "attesa". Potremmo dire che la stessa anima salvata, una volta entrata nell'aldilà e presa coscienza della distanza abissale che la separa dal suo Dio, esige di essere adeguatamente preparata all'incontro con Dio faccia a faccia. Ecco dunque lo scopo del purgatorio: ♦ purificarsi dai peccati veniali e dalle imperfezioni di cui l'anima è gravata al momento del trapasso, ♦ Espiare la pena, cioè il debito contratto con la divina giustizia, per i peccati mortali commessi durante la vita terrena e già a suo tempo confessati e assolti quanto alla colpa. Le prove della realtà del purgatorio. Nell'Antico Testamento, nel primo libro dei Maccabei, leggiamo la sollecitudine di Giuda Maccabeo preoccupato per la morte improvvisa in battaglia degli Israeliti… esorta i vivi a pregare per loro per la loro salvezza… fatta una colletta la invia a Gerusalemme perché venga offerto un sacrificio d'espiazione, per i peccati dei caduti in guerra. Nel Nuovo Testamento, in Matteo 5,25-26 leggiamo "mettiti presto d'accordo con il tuo avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla Perché dobbiamo passare per il purgatorio? guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti La ragione è evidente: l'eccelsa santità di Dio è dico non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo". incompatibile con la più piccola imperfezione, Questo brano suggerisce il rimando ad un per cui la creatura non "carcere ultraterreno in cui si paga fino in fondo il debito con la divina giustizia". sarebbe in grado d'essere Nella prima Lettera ai Corinti (3,14-15) si dice: "Se l'opera che uno costruì sul fondamento resiin armonia con Lui e di sterà, costui ne riceverà una ricompensa; ma se sostenere to- l'opera finirà distrutta sarà punito; tuttavia egli si talmente l'a- salverà, però come attraverso un fuoco". more incande- C'è dunque una salvezza già acquisita, quindi ultraterrena, che però richiede ancora una purifiscente della cazione sofferente. santissima LA TORRE Dicembre 2015 20 Giandomenico Tiepolo in villa Bianchini Sabato 7, domenica 8 e sabato 14 novembre 2015 dalle ore 15.00 alle 18.00, dopo anni di chiusura e abbandono, villa Bianchini è stata protagonista dell’iniziativa “Giandomenico Tiepolo in villa Bianchini”, iniziativa attuata dall’Amministrazione comunale nell’ambito della promozione del territorio miranese e del brand “La terra dei Tiepolo”. Dopo i lavori effettuati l’anno scorso dalle diverse associazioni di volontariato (pulizia e sistemazione del parco, rifacimento del ponticello di legno, ripristino di alcuni servizi igienici), operazioni che avevano consentito l’apertura e utilizzo del parco in alcune occasioni, quest’anno è stato riparato e sistemato il tetto danneggiato dalla caduta di un albero. Pensare però all’apertura della villa era quasi utopistico: ragnatele, detriti, porte e vetri rotti, ma anche mobili e attrezzature varie abbandonate dopo la chiusura dell’asilo, rendevano difficile se non pericoloso addentrarsi nelle varie stanze anche del pianterreno. avvenuto il 16 giugno nei locali della parrocchia, per parlare proprio sul futuro di villa Bianchini, lanciai alla sindaca, quasi provocatoriamente, la proposta di ripetere mostra e spettacolo in villa Bianchini: perché no - fu la risposta basta trovare chi finanzia lo spettacolo. Qualche settimana dopo, nonostante i primi scoraggianti contatti per trovare un gruppo di volontari disposti a darmi una mano, contattai gli amministratori comunali addetti alla cultura e all’ambiente, questi, con l’avallo e la spinta della sindaca, appoggiarono la proposta. L’amministrazione comunale trovò poi il finanziatore dello spettacolo e, avuta la certezza che l’evento poteva avere corso, utilizzarono le risorse fornite dagli organizzatori di “Prove di un mondo nuovo - 72h con le maniche in su” in villa Bianchini per la pulizia dei locali da utilizzare per lo spettacolo e la mostra. Nonostante il gran lavoro svolto, non era certo sufficiente, mi rivolsi questa volta, anziché a singoli cittadini, alle associazioni parrocchiali Gruppo Arcobaleno e Società operaia S. Giuseppe, poi al Gruppo Volontari della Protezione Civile, entusiasmante fu per me la generosa partecipazione a cui poi si aggiunsero singole persone. La sera del 7 novembre, allo spettacolo “Intervista impossibile a Giandomenico Tiepolo” con l’attore e regista A. Andretta, l’intervistatrice e i Pulcinella del liceo “Majorana-Corner”, la loro professoressa M. L. Angelini che illustrò l’opera tiepolesca, partecipò, oltre alla sindaca e alcuni assessori, un commosso Rodolfo Bianchini, figlio di Luigi ex sindaco di Mirano e oltre un centinaio di spettatori. Lo spunto ad un eventuale uso di villa Bianchini partì dalla mostra sul Tiepolo e dalla performance multimediale “Intervista impossibile a Giandomenico Tiepolo” effettuati a giugno nella barchessa della villa comunale Giustinian – Morosini; gli spazi ristretti però avevano consentito l’esposizione di un limitato numero di copie dei quasi cento disegni custoditi nel soprastante “Centro studi e documentazione Tiepolo” e solo pochi invitati poterono assistere allo spettacolo durante il quale mi venne in mente che entrambe le manifestazioni (con un più cospicuo numero di disegni e spettatori) avrebbero meritatamente trovato una più consona dislocazione negli ampi Altrettanti furono i visitatori nei due giorni sucspazi di villa Bianchini. cessivi di apertura dell’affresco “Il Merito e la Fama” e della mostra con venti disegni di GianIn occasione dell’incontro della popolazione di domenico, una ventina di tabelloni esplicativi e Zianigo con la sindaca Maria Rosa Pavanello, mappe storiche che illustravano e rendevano plausibile l’ipotesi che uno dei disegni esposti raffigurasse la piazza di Mirano. Come detto all’inizio, la villa ha ripreso vita per alcuni giorni, è da augurarsi però che siano stati i primi, non certo gli ultimi; spetta ora alla cittadinanza, in particolare di Zianigo, essere di pungolo per l’amministrazione comunale, ma anche essa stessa promotrice di nuove iniziative per non far ricadere la villa e il suo parco in un lungo e pericoloso letargo. Gianni Caravello. LA TORRE Dicembre 2015 21 SAGRA nella FESTA PATRONALE Quest'anno il Comitato Organizzativo Sagra Zianigo, assieme a tutti i volontari che vi hanno partecipato, residenti in Zianigo e altri paesi es. Pianiga, Loria (TV), hanno lavorato con un progetto. Si, un progetto che ha dato una maggiore spinta e coinvolgimento di tutti, quale? Mantenere e rendere la struttura del Patronato efficiente e idonea per tutti. Forse non tutti sanno ma il Patronato ha bisogno di manutenzione, gli infissi e il tetto sono le parti che attualmente hanno bisogno di un intervento risolutore. Certo le spese saranno non di piccolo conto, ma come Comitato siamo più che sicuri che con l'aiuto di tutti, tutto si può fare. Anche risistemare il Patronato. Tutti possono dare il loro contributo, non serve essere dei grandi professionisti; anche un giovane studente può portare un piatto di gnocchi con un vassoio, perché siamo certi che quel vassoio lo porterà con grande gioia e professionalità. Il perché? Perché sa che quel semplice piatto di gnocchi è il suo contributo al bene di tutti, al bene della Comunità, al bene del Patronato. Ho parlato di tetto ed infissi da sistemare, forse sorgerà spontanea una domanda "E le porte?" Quelle sono aperte per tutti: uomini, donne, giovani e meno giovani che vogliono donare il loro prezioso tempo, poco o tanto che sia, per il bene del Patronato e per il bene di tutta la Comunità. Antonio P.S.: qualcuno ha per sonal computer " vecchi" da donar e per l' ar ea casse della Festa Patronale? magari Babbo Natale ve ne ha portato uno di nuovo.....e se quello vecchio viene riciclato? A noi sarebbe utile... Se qualcuno ha qualcosa da proporci può contattarmi al ...e bilancio in cifre ENTRATE: USCITE: Stand gastronomico € 34.272,50 Pranzo anniversari (domenica 13 sett.) € 2.330,00 Sponsor € 12.198,10 Incasso ballo adulti € 3.288,00 Bar Centrale € 3.266,12 Pesca di beneficienza (compreso contributi) € 11.253,00 Mercatini € 120,00 Erogazioni liberali € 281,50 Varie da vendite interne. € 136,83 Totale entrate € 67.146,05 Utile netto € 19.830,70 Pratiche burocratiche e SIAE € 1.060,10 Acquisto alimentari (carne, pesce, bevande, posateria, piatti plastica) € 19.682,90 Materiali di consumo (legna, gas, gasolio, ferramenta) € 2.898,08 Pubblicità, opuscoli. € 2.756,80 Band e Orchestre Area Liscio € 4.802,40 Capannone e pista da ballo € 5.750,00 Pesca di beneficienza € 6.703,00 Croce Rossa per servizio ambulanza e primo soccorso € 602,00 Sicurezza € 760,00 Donazione a Padre Fiorenzo Biasibetti per missione in Africa. € 2.300,00 Totale uscite € 47.315,35 N.B.: non ci resta che r ingr aziare quanti hanno lavor ato in var io modo alla riuscita della festa patronale e di invitare tanti altri a dare una mano o due per il bene della propria comunità. LA TORRE Dicembre 2015 22 RIFUGIO CAVIAZZA: bilancio 2014 Totale entrate € 24.322.00 - Totale uscite € 23.757.37 Differenza attiva € 565.37 Persone ospitate n.1778 Il 2014 è stato un anno con abbondante neve ( circa 16 metri nell'arco dell'inverno). La neve è bella ma quando è troppa reca danni. Infatti tra le uscite del 2014 € 2.228 sono dovute ai danni provocati da neve, inoltre da notare che per impossibilità di arrivare al rifugio abbiamo perso tutte le prenotazioni del periodo invernale ( da gennaio a marzo ) quantificabile in circa € 4.000). Sono stati eseguiti (oltre ai lavori ordinari per mantenere il rifugio in buono stato) i seguenti lavori straordinari: lavori sottotetto e dipintura infissi, copertura ex gabinetto esterno, base per sistemazione bancali legna. Per un rotate di € 4.920.00 Visto l'aumentare delle spese si è deciso di rettificare le quote: Gas €6.00 mc. (invariato) Luce €0.80 kw ( aumento € 0.10) Campi scuola tutti € 6.50 Tutte le altre quote aumento € 1.00 così divise: Estate adulti € 11.00. Bimbi € 9.00 Inverno adulti € 13.00 bimbi € 11.00 Capodanno tutti € 16.00 N.B.: da non dimenticare anche altri lavori accessori, sempre necessari, compreso il tempo per gli spostamenti a Caviazza. Sono opere di volontari che si rendono disponibili quando serve. Grazie. N.O.I.: bilancio 2014 ENTRATE: USCITE: Riporto 2013 € 17.408,61 Tesseramento 5 x 1000 Iniziative circolo Varie € 4.048,50 € 2.227,52 € 94.025,53 € 1.282,84 ___________ Totale entrate € 118.993,00 Tesseramento 5 x 1000 Spese per mantenimento e funzionamento circolo Spese gestione bar/palestra Abbonamenti, tasse, Siae, ecc. € € Totale uscite € UTILE GESTIONE: 2.543,00 400,00 € 8.242,58 € 63.279,63 € 2.381,07 ___________ 76.846,28 € 42.146,72 N.B.: Il r icavato positivo dell'or ator io NOI è fr utto anche di tante oper e di volontar iato a beneficio di tutti. Ringraziamo alcune mamme e catechiste che si prestano per le pulizie delle stanze di catechismo e per le attività del Gr.est. Tale utile andrà anche per i prossimi lavori sull'oratorio. LA TORRE Dicembre 2015 23 16 novembre 2015 – Scaltenigo. Dalla relazione dell'incontro della SEGRETERIA 7 Parrocchie del Miranese Le Parrocchie sono tutte rappresentate, è assente Lucio Zampieri diacono per un impegno improrogabile in diocesi. Coordinati da don Artemio Favaro iniziamo con un momento di preghiera. Passiamo quindi agli argomenti all'ordine del giorno. Leggiamo insieme la lettera ai C.P.P. delle 7 parrocchie del Miranese: Agli amici carissimi, sorelle e fratelli in Cristo delle comunità di Ballò, Campocroce, Mirano-San Michele, Mirano-San Leopoldo, Scaltenigo, Vetrego e Zianigo. ………………………………………………………………………. VERSO LA COLLABORAZIONE PASTORALE: Di che si tr atta? Molto schematicamente: ………………………………………………………………………………….. da qualche anno la nostra Diocesi ha promosso una forte riflessione al suo interno per capire come essere pienamente presente e a servizio dentro una realtà in profondo cambiamento affinché le nostre comunità cristiane siano esperienze ed espressione vive e profetiche di una “Chiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie… come segno efficace dell’annuncio del Vangelo” (Christifideles laici, 26; Il volto missionario delle parrocchie….3). siamo indubbiamente di fronte a sfide nuove ed impegnative che chiedono alle nostre comunità cristiane di tendere sempre più all'essenziale, creando sinergie efficaci con ogni persona di buona volontà e con quelle realtà e istituzioni che lavorano alla promozione integrale dell'uomo e della sua dignità; i nostri Consigli Pastorali Parrocchiali sono dunque invitati a mettersi ancor più nella prospettiva di "traghettare" questa nuova esperienza di Chiesa. A muoverci in questa nuova ed importante impresa sarà certamente la passione per la nostra parrocchia, per il nostro passato e per la ricchezza delle nostre tradizioni…ma nella prospettiva di un dialogo intenso con le altre comunità cristiane di questo territorio e, tutti insieme, motivati in profondità dalla convinzione di essere a servizio del Regno e appartenenti all’unica Chiesa. Ora, forti del cammino compiuto continueremo il nostro lavoro di coordinamento con estrema serietà fino quando le premesse per la creazione del Consiglio di Collaborazione saranno chiare ed acquisite…... “Il Consiglio della Collaborazione infatti è l'organismo istituito dal Vescovo che avrà il compito di presiedere a tutta la vita della nostra futura collaborazione, valutare e orientare le scelte che coinvolgono tutte le parrocchie, promuovere e sostenere la comunione e il rinnovamento pastorale e missionario delle varie comunità che costituiscono la Collaborazione. È presieduto dal Presbitero coordinatore nominato dal Vescovo (come nominati dal vescovo saranno i suoi componenti)”. La preghiera comunitaria e personale, l’ascolto della Parola e l’Eucarestia siano il nostro sostegno e contrassegno. A tutti l’augurio di vivere questo “avvicinamento” alla LA TORRE Dicembre 2015 24 Collaborazione con impegno e fiducia, consapevoli che la nostra unione sta nel solco della ricomposizione più grande che Gesù ha in animo per l’intera umanità. Con Gioia abbiate… abbiamo fede in Cristo Gesù! La Segreteria delle sette Parrocchie del Miranese ___________________________________________________________________________ Preparazione alla nomina ufficiale della nostra Collaborazione Pastorale. La suddetta lettera verrà portata nei nostri Consigli di Pastorale Parrocchiali perché, dopo anni di preparazione, ci stiamo avvicinando in modo significativo all'avvio delle Collaborazioni nelle nostre Parrocchie del Miranese. È importante quindi ritornare sull'argomento in modo chiaro e semplice per comprendere a quale compito siamo chiamati e quale è il ruolo che ci compete per una buona pastorale comunitaria. Traghettiamo quindi i nostri C.P.P. verso le Collaborazioni invitandoli ad una riflessione e alla nomina di un proprio rappresentante per il Consiglio della Collaborazione stessa. I nominativi dei laici verranno poi inviati in diocesi a Treviso e verrà ufficializzata la nomina dal nostro Vescovo mons. Gardin. La nostra Collaborazione del Miranese verrà nominata ufficialmente, probabilmente, in Maggio 2016. Ogni Consiglio di pastorale dovrà quindi prepararsi a questo evento: in Gennaio 2016 i C.P.P. dovranno riunirsi ognuno nella propria parrocchia, in Febbraio e Marzo 2016 tutti i C.P.P. in assemblea interparrocchiale. Queste nostre “tappe” saranno luogo di approfondimento e di lavoro per perfezionare un'informazione che dovrà essere rivolta anche alle Comunità. La Collaborazione sarà un nuovo modo di vivere la pastorale ma non lontana da quanto stiamo sperimentando nei vari ambiti. ___________________________________________________________________________ La Commissione che cura la Pastorale degli adulti e della famiglia in particolare hanno: Istituito un gruppo permanente di coppie (una quindicina circa che copre quasi tutte le parrocchie ma abbiamo già contattato quelle mancanti) che si ritrova ogni 90 giorni circa. Lo scopo degli incontri sarà quello di vedere le varie attività che si possono proporre nelle nostre parrocchie e prevedere un ciclo di formazione per tutte le coppie che vi vogliono partecipare. Deciso di accompagnare i fidanzati al matrimonio con una serie di incontri che si terranno tra il 6 febbraio e il 9 aprile. Esiste un calendario provvisorio utile al momento solo al fine di accettare le iscrizioni. Gli incontri inizieremo a prepararli nei prossimi incontri. Si è decisi di partire con la preparazione al battesimo per le parrocchie di San Michele e Vetrego; in futuro se ci saranno altre coppie disponibili si potrà allargare anche alle altre parrocchie ______________________________________________________________________________ Ambito catechesi: Chiara a nome delle referenti delle 7 parrocchie chiede di poter proseguire il cammino di conoscenza reciproca, per vedere quali strade da percorrere insieme e quali obiettivi comuni si potranno concretizzare, don Luciano Minetto le accompagnerà in questo dialogo. ______________________________________________________________________________ Comunicazione di don Artemio: giovedì 3-12-2015 a Robegano ore 20,45 ci sarà un incontro per i vicariati di Mirano e Noale; relatore sarà don Mario Salviato; tema della serata: “Il Vangelo nelle case”. Questa segreteria è invitata a partecipare. _________________________________________________________________________________ Torneremo a riunirci lunedì 18 gennaio 2016 a Mirano S. Michele ore 20,45: - vedremo insieme quali proposte diocesane, in occasione del Giubileo, riusciamo a programmare. Relazione di Lazzarini Simonetta. LA TORRE Dicembre 2015 25 Calendario pastorale/liturgico della parrocchia di Zianigo – 2015/2016 4-10 domenica: S. Francesco d'Assisi patrono d'Italia 10-10 sabato ritiro per i cresimandi 11-10 domenica: avvio anno pastorale con mandato a catechisti e animatori A.C. e scout + festa anziani Società Operaia S. Giuseppe 18-10 domenica: giornata missionaria mondiale + festa AVIS 25-10 domenica: S. CRESIMA dei nostri ragazzi di II^ sup. Messa delle 10,00 1-11 domenica: solennità tutti i Santi, S. Messe festive, di pomeriggio ore 14.30 partenza dalla chiesa e processione in cimitero alle 15,00 S. Messa – (sospesa Messa ore 18,00) 2-11 lunedì: comm. defunti, alle ore 9.00 Messa in chiesa, ore 15.00 Messa in cimitero 8-11 domenica presentazione e accoglienza dei bambini di 1^ elem. di catechismo 21-11 sabato Presentazione della Vergine Maria – Madonna della salute Messa or e 9 22-11 domenica: Cristo Re + giornata del Seminario + festa del ringraziamento (per i prodotti della terra e di ogni altro lavoro che permette dignità e vita nella collettività) + in or atorio al mattino, dalle 8 alle 12, prevenzione cardiovascolare. Alla sera ore 18 animazione della Messa da parte della Corale per la patrona della musica (S. Cecilia). 28-11 sabato ore 20, 30 in chiesa Concerto corale-organistico 29-11 1° domenica di Avvento: alla Messa delle 10.00 consegna della Bibbia ai ragazzi della I° media + Vangelo ai bambini della III° elementare; 5-12 sabato messa ore 18 consegna grembiule ai ragazzi di 1^ sup. - alle or e 20, 30 in chiesa Concerto corale-organistico 8-12 martedì: solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, alla Messa delle 10.00 festa dell’adesione all’ Azione Cattolica – alla sera ore 18, anima la Messa la Corale 12-12 sabato ore 20, 30 in chiesa Concerto corale-organistico 13-12 III^ domenica (della gioia) di avvento alla messa delle 10 i bambini portano in chiesa la statuina del Gesù bambino da mettere nel presepio per la benedizione + presentazione bambini della Prima Comunione 14/15/16/17/18/21/22/23-12 novena or e 20,30 per i var i gr uppi + medie, giovani e adulti 21/22/23-12 “Buongiorno Gesù” alle 7,40 per i bambini delle elementari 19-12 arriva in paese, portata da scout e AC la “Luce di Betlemme” 20-12 domenica i bambini portano in chiesa il salvadanaio per le missioni “aiutiamo Gesù povero e abbandonato” + mercatino A.C.R. 24 giovedì: ore 23,00 veglia di Natale + Messa di Mezzanotte (apertura del presepio, dopo la messa ci sarà un momento di ristoro offerto dai gruppi parrocchiali e curato dal gruppo Arcobaleno) 25-12 venerdì: S. NATALE (messa serale animata dalla Corale) 26-12 sabato S. Stefano ore 16 Concerto "I cantori di Marostica" promosso da Soc. Operaia 27-12 domenica: Santa Famiglia di Gesù 31-12 giovedì: Messa prefestiva e fine anno solare ore 18,00 + veglione in palestra col N.O.I. 1-1-2016 venerdì: Maria Madre di Dio messe orario festivo LA TORRE Dicembre 2015 26 6-1 mercoledì: EPIFANIA messe orario festivo - festa in oratorio 10-1 domenica: Battesimo di nostro Signore invitiamo i battezzati del 2015 alla Messa ore 10,00 + benedizione della S. Infanzia (bambini dai 0 ai 6 anni) Dal 18 al 25 gennaio settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. 2-2 martedì: presentazione di Gesù Bambino al tempio (Candelora) messa ore 20,30 7-2 domenica giornata per la vita 8-2 lunedì S. Giuseppina Bakhita: Messa ore 18,00 10-2 mercoledì delle ceneri: inizio della Quar esima messe alle 15.00 e 20.30 con l’imposizione delle ceneri – giorno di digiuno e astinenza (il bar NOI rimane chiuso) - alla messa delle 15 portiamo tutti i ragazzi del catechismo e i loro genitori per una catechesi quaresimale. i venerdì di Quaresima Via Crucis or e 15.00 e alle 20.30 animate 6-3 domenica Festa della Riconciliazione or e 15.00 (alla messa delle 10.00 pr esentazione dei bambini che nel pomeriggio, alle 15.00, faranno la prima Confessione) 12/3: raccolta del ferro vecchio da parte del gruppo Arcobaleno e volontari 18-3 venerdi: Messa ore 15,00 chiesetta da Dissegna 19-3 sabato: S. Giuseppe messa or e 15 capitello S. Giuseppe (via Desman) e 18 in chiesa 20-3 domenica delle PALME benedizione e pr ocessione con l’ulivo (si svolgerà nel parco, poi sul sagrato e S. Messa in chiesa) nel pomeriggio inizia l’adorazione delle 40 ore 21/22/23-3 lunedì – martedì - mercoledì prosegue l'adorazione 40 ore (confessioni) 24/25/26-3 solenne triduo pasquale centro dell’anno liturgico (S. Messa in Coena Domine delle 21.00 di giovedì (lavanda dei piedi con i bambini che si preparano a ricevere la Prima Comunione) + veglia notturna fino alla 6,00 di venerdì, alle 12 pranzo in palestra pane e acqua con i ragazzi del catechismo, ore 15.00 Liturgia + 21.00 Via Crucis in processione per le vie del paese), sabato Veglia Pasquale ore 21.00 27-3 domenica: PASQUA DI NOSTRO SIGNORE 25-4 lunedì S. Marco evangelista 29-4 venerdì: S. Caterina da Siena patrona d'Italia 1-5 domenica: S. Giuseppe or e 16,00 S. Messa votiva nella chiesetta S. Giuseppe (Dissegna) Maggio mese del Rosario: in chiesa, ai capitelli, nelle case ecc. si chiuder à con le Messe 5-6/5 Rogazioni con la celebr azione della S. Messa 8-5 domenica Ascensione: alla Messa delle 10.00 PRIMA COMUNIONE dei bambini di 4° 15/5 domenica Pentecoste—presentazione cresimandi alla messa ore 10 + Andar per erbe 22-5 domenica Santissima Trinità 29/5 domenica Corpus Domini la pr ocessione con il Santissimo alla Messa delle 10 e chiusur a anno catechistico ⇒13/6 lunedì: S. Antonio, Messa ore 20,30 (al capitello di S. Antonio in Loc. Tiro al piattello) Dal 8 al 13 settembre 2015 festa patronale Solennità della Natività di Maria: l’11 S. Messa con anniversari di matrimonio – affidamento delle nostre famiglie a Maria + ore 15,30 Messa con Sacra Unzione + processione per le vie del paese (la preparazione spirituale inizierà da domenica 6 settembre). I Battesimi sar anno celebr ati ogni 3^ domenica del mese alla messa delle 10,00 (salvo eccezioni) LA TORRE Dicembre 2015 27 Adorazione eucaristica ogni 1° giovedì del mese ore 16,30/17,45 orario invernale e 8,30/9,45 orario estivo. Preghiera mariana con Adorazione eucaristica il mercoledì ore 20,30/22,30 a cadenza quindicinale. ————————————————————————– Elenco delle attività dei vari gruppi parrocchiali: ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ C.P.P. : incontri periodici per progettare e verificare l’andamento delle attività pastorali. Catechisti e ragazzi: si incontrano settimanalmente come da proprio calendario. Catechisti: ogni quindici giorni si ritrovano per la programmazione e/o per la formazione; gli incontri sono aperti ad animatori, operatori di pastorale e adulti che desiderano intervenire. Gruppo liturgico: si incontra periodicamente per la preparazione dei momenti liturgici e per la formazione. A.C.R.: si ritrova di domenica in oratorio per loro attività, prima partecipano alla Messa comunitaria delle 10.00 e A.C.G. si ritrova il giovedì sera alle 20,30. Scout: sabato pomeriggio Lupetti e Reparto si ritrovano in parco parrocchiale per giocare e crescere insieme. Il giovedì si ritrovano il Clan (Rover e Scolte), che fanno poi servizio il sabato nelle associazioni o in parrocchia. La Corale S. Cecilia: si ritrova il lunedì per le prove di canto. Il Coro della Natività: una sera alla settimana prove di canto per animare le messe festive; il sabato pomeriggio, dalle 15.00 alle 16.00 prove per i più piccoli. Associazione C.Z.I. affiliata al NOI diocesano, il direttivo cura l’organizzazione del tempo libero per giovani e adulti. Gruppo Fiorellini: ogni sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 fanno attività in palestra Gruppo Arcobaleno: manutenzione del parco e attività a favore della parrocchia come il presepio ecc. + raccolta del ferro vecchio un sabato e domenica di marzo, festa “Andar per erbe” e cura degli addobbi per la festa patronale. Gruppo Parrocchiale Festa Patronale promuove e organizza tutte le attività religiose, ricreativesociali-culturali e aggregative proprie della nostra festa patronale. Uscite, campi-scuola, grest, attività di volontariato e ricreativo-formativo dei ragazzi e giovani (scout, del catechismo e gruppi) sono programmate nei vari ambiti. N.B.: il calendario potrà ovviamente subire variazioni che si rendessero necessarie per migliorare la pastorale. A quanto già esposto verranno ad aggiungersi i momenti liturgici e formativi che coinvolgeranno le 7 Parrocchie del Miranese. Orari gruppi Catechismo a Zianigo Orari gruppi Catechismo a Campocroce 1° el. martedì 2° A giovedì 2° B giovedì 3° A giovedì 3° B giovedì 4° el. giovedì 5° " mercoledì Simonetta ore 15-16 Lena e Paola " 15-16 Lucia e Martina " 15-16 Arianna " 15-16 Arianna ore 16,10-17,10 Anna e Martina ore 15-16 Arianna " 15-16 1 media venerdì 2 " venerdì 3 " mercol. 3 " venerdì Maria Grazia ore 15,15-16,15 1° media venerdì Lena e Paola " 15,15-16,15 2° " giovedì Angela e Silvia " 17,00-18,00 Angela e Silvia " 15,15-16,15 3° " venerdì 1 sup. venerdì Emanuela LA TORRE 1°el domenica Elettra e Alessandra ore 10-11 2° " sabato Annalisa " 10-11 3° " sabato Chiara " 11-12 4° " sabato Marilena " 11-12 5° " lunedì Annalisa e Luigina " 15-16 Daniela Gloria e Martina Annalisa ore 15,30-16,30 " 15,15-16,15 " 15,15-16,15 " 15,30-16,30 Dicembre 2015 28 Anniversari di matrimonio Domenica 12 settembre ‘15 hanno festeggiato l’anniversario di matrimonio nella Celebrazione eucaristica: 70° Gallo Libero e Mion Adriana 50° Baro Danilo e Maister Giovanna 70º Anno - Nozze di ferro 50° Pavan Marcello e Pellizzon Maria 50º Anno - Nozze d'oro 45° Campagnaro Vincenzo e Pegoraro Giuseppina 45º Anno - Nozze di zaffiro 45° Bolzonella Gianni e Masiero Sandra 45° Ragazzo Giovanni e Vedovato Graziella 45° Masiero Gianni e Morosin Giuseppina 44° Gallo Angelo e Vallotto Ada 40° Guerrino e Bertolini Loretta 35° Perale Loris e Milan Mara 30° Mercanzin Giorgio e Bottaro Lucia 25° Righetto Danilo e Tosatto Alessia 25° Toniolo Antonio e Fortin Maria Berica 10° Ragazzo Oscar e Palladino Angela 40º Anno - Nozze di rubino 35º Anno - Nozze di corallo 30º Anno - Nozze di perle 25º Anno - Nozze di argento 10º Anno - Nozze di stagno 5º Anno - Nozze di legno 5° Bolzonella Cristian e Sorato Deborah Noi ti benediciamo, o Dio, Creatore e Signore dell'universo, che in principio hai formato l'uomo e la donna e li hai uniti in comunione di vita e di amore; ti rendiamo grazie perché ci hai congiunti nel vincolo santo del matrimonio a immagine dell'unione di Cristo con la Chiesa. Tu ci hai guidato attraverso le gioie e le prove del cammino. Ravviva ancora la grazia del patto nuziale e accresci in noi l'amore e l'armonia dello spirito, perché insieme con i famigliari e gli amici godiamo sempre della tua benedizione Per Cristo nostro Signore. LA TORRE Dicembre 2015 29 Zianigo e la sua storia 35° puntata: Dicembre 2015 6 febbraio 1892:vita sociale delle nostre comunità. Sempre per merito della "Vita del Popolo" del 1892, possiamo conoscere par%colari interessan% della vita sociale delle nostre comunità (Zianigo e Campocroce…), descri< in diale o dal nostro Stefano Massarioto. Tali realtà rifle ono la situazione dura e cri%ca dei contadini dell'epoca vessa% dagli usurai priva% e pubblici (banche!!). Conclusione: la forte emigrazione. Sen%te il resoconto di quan% emigra% ci sono sta% nella sola provincia di Treviso in soli sei mesi! PARLA ANCA EL MASSARIOTO: Sior Diretor de la Vita del Popolo, Mi sotoscrito Stefano Massarioto go l'onor de lesere, e esser sossio del so sfogio, e bisogna che diga, che s'ancora son ignorante lo leso volen$era, parchè (tuto no salo), ma in gran parte lo capisso; e a tu$ queli che po lo ghe dago da lesere i dise quelo che digo mi. Sia ringraziato Dio che finalmente anca nualtri poveri massario$ podemo avere in man un sfogio, che ne istruissa e che, a poco a poco, podemo cavarse dal sgusso e sivilisarse e essere a xorno dele cose che sussede, essetera, essetera. Bravi tu$ quei che se presta per tegner vivo sto sfogio tanto desiderà. Go visto quanto vien raccomandà per la fondazion de le banche rurali, portando spesso per esempio, come merita, quela de Gambarare direta da quel bravo Paroco. Sarà do mesi che l'egregio Professor Vitorio Menegheli de Miran, che studia tanto per formare casse rurali, sel podesse in ogni parochia, el ga mandà fora tante letere de aviso, a Zianigo e Campocroce padovano: e una festa ne la scuola consessa del Municipio a Zianigo el ga fato na conferenza e ben istruido noialtri poveri contadini sui vantagi de questa cassa, mostrando i lavori fa$ nele casse fondae qua in Italia e fora. Domenega po, xorno 30 mese pasà, xe sta una radunanza in casa Bembo a Campocroce, presieduta dal prof. Vitorio Menegheli, el Paroco D. Davide Pez, el Marchese Dionisi, el Sig. Cavalier Bus, el Sig. Munara$ Alberto, el Sindaco de Salzan, Sig. Zane$ Luigi, sig. Colombo Giuseppe, Sig. Zancolo Carlo, Sig. Peron Giordano; e i sa degnà de invidarme anca mi, povaro Massarioto. Là, sior i ga tratà sul modo pi fassile per fondar sta cassa rurale, una a Campocroce, e una a Zianigo. Dopo un bel discorso fato dal Prof.Menegheli, xe sta deliberà de fare in questa se$mana un elenco de persone oneste, sia contadini, sia ar$s$, sia brassian$ per esser sossi, e po ques$ nominarà le cariche, co piena speranza de tu7e queste persone, che vegna nominà pressidente di ogni parochia el so paroco. Mi sior, povero diavolo, stava ascoltare e diseva quel che va ben, e me gongolava, al pensare che ste brave persone serca tu$ i mezi per cavarne dale sgrinfie dei usurai, che pur tropo noaltri contadini semo mal ciapai. Speremo che la riessa, e mi,sior lo tegnarò informà, perché el possa dire qualche cosa tel so xornale per incoragire i altri a meterse dacordo per imitare. Dio benedissa ste bele imprese! El me scusa se me son spiegà male, ma lu sarà capasse de compa$re el povero Stefano Massarioto. ___________________________________________________________________________ A proposito di EMIGRAZIONE leggete ques% da% di allora: Negli ul%mi sei mesi dell'anno 1891 emigrarono dalla provincia di Treviso 9123 persone; delle quali 8837 per l'America, 92 per l'Austria, 76 per la Germania, 49 per la Svizzera, 37 per la Francia, 9 per la Turchia, 19 per l'Inghilterra, 1 per la Rumenia, 3 per gli Sta% dell'Africa. E si tra a solo di sei mesi e di una sola provincia!! Che dire? (Don Ruggero Gallo) LA TORRE Dicembre 2013 30