La TORRE
Papa Francesco ha indetto un Giubileo
straordinario "Anno santo della Misericordia".
Ha inizio l’8 dicembre 2015,
solennità dell’Immacolata Concezione,
e si concluderà il 20 novembre 2016.
Periodico di in-formazione della parrocchia
Natività della Beata Vergine Maria in Zianigo
Dicembre 2015— n° 35
In questo numero troverete la busta parrocchiale di Dicembre.
Grazie per quello che potrete liberamente fare!
SOMMARIO:
I nostri collaboratori:
(in ordine alfabetico)
Caravello Gianni
Chinellato Nicoletta
Dalle Fratte Alessio
Danesin Roberto
Gallo don Ruggero
Giacomello Morena
Lazzarini Simonetta
Scouts - Zianigo 1
Seno Giuliano
Vescovo Antonio
Editoriale - Luce della pace di Betlemme 3
Giubileo - segno di un Dio vicino 4
Il nostro cammino verso la Cresima 5
Cresima: un grande dono 6
Pellegrinaggio a Lourdes 8
Pellegrini con Francesco 9
Jamboree in Giappone 10
Super eroi per i nostri/vostri problemi 11
Fare gli scout? No essere scout! 12
Rimaniamo cristiani 12
Concerti di Natale 13
CUORE MISSIONARIO 14-15
News dal mondo 16
La famiglia… secondo Francesco 17
Buona educazione questa sconosciuta
La medicina dei semplici
Il purgatorio
Giandomenico Tiepolo in villa Bianchini
Sagra nella festa patronale - bilancio
Bilancio Caviazza - NOI
Il nostro cammino:
Uno sguardo alla nostra pastorale
Calendario liturgico pastorale
Orari catechismo
Anniversari di matrimonio
Ringraziamo
Il gruppo stampa,
fascicolatura
e
distribuzione.
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Le nostre radici 30
RECAPITO DELLA PARROCCHIA
di ZIANIGO:
Via Scortegara, 166
Tel. 041430411
Questo giornalino è pubblicato su:
www.parrocchia.zianigo.it
www.collaborazionepastoralemiranese.it
LA TORRE
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Natale 2015
Cari parrocchiani,
Il Santo Natale ci porta sempre
Il messaggio di speranza e di pace di Gesù. Nelle avversità
della vita e di questo mondo, il cristiano continua a credere che
Dio non ha abbandonato questa povera umanità a se stessa e alle forze del male.
Viviamo portando a tutti questa Luce che riscalda e illumina tutti coloro che vogliono seguirla, anche se attorno a noi c'è spesso il buio.
La preghiera personale, in famiglia e nella comunità è l'olio che alimenta questa
luce. Non lasciamoci rubare la speranza come ci dice Papa Francesco.
Con l'augurio di ogni bene e di un Santo Natale,
Il vostro arciprete don Ruggero.
Luce della pace da Betlemme a Zianigo
Q uest’anno più che mai vogliamo sottolinea- Mestre e accenderemo insieme a tutti gli altri
re alla comunità questo evento che a noi scout
sta molto a cuore poiché ricorre il 20° viaggio
della Luce della Pace.
Per chi non conoscesse ancora l’iniziativa vi
spieghiamo di cosa si tratta...
Nella chiesa della Natività a Betlemme vi è
una lampada ad olio che arde perennemente
da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato da tutte le Nazioni cristiane della Terra. In
occasione del Natale la Luce della Pace parte
da Betlemme come segno di amicizia, fraternità, gioia, carità e speranza per mezzo di alcuni
scout che la portano in tutta Europa.
Sabato 19 dicembre partirà dalla stazione di
Trieste e arriverà fino a Genova, Palermo,
Lecce e Cagliari.
Noi scout di Zianigo andremo alla stazione di
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gruppi scout le nostre lanterne ad olio condividendo la Luce, per poi portarla ognuno nel
proprio paese.
Sabato vi diamo appuntamento alla messa delle 18.00 per l’ingresso ufficiale della Luce nella nostra parrocchia e per l’occasione i ragazzi del nostro gruppo sabato pomeriggio distribuiranno la Luce in alcune
zone del nostro territorio
donandola a chiunque la
accetti.
Auguriamo a tutti voi un
Felice Natale
Gruppo Scout AGESCI
Zianigo
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GIUBILEO
SEGNO DI UN DIO VICINO
La Chiesa ci invita a compiere un cammino penitenziale
aperto alla misericordia per essere pronti a testimoniare
un amore che consola, perdona e porta speranza.
Il Giubileo: cos'è?
Il Giubileo, detto anche Anno Santo, è il periodo
speciale della remissione dei peccati, della
riconciliazione e della conversione. Esso può
essere ordinario e straordinario.
Così oggi il Giubileo fa riferimento alla missione
di Cristo e a quanti lo seguono. In questo modo il
Cristianesimo ha trasmesso al Giubileo ebraico un
significato più pieno e più profondo. Questo infatti
è un perdono generale, un'indulgenza aperta a
tutti, che il Papa concede sotto determinate
Quello ordinario è legato a scadenze prestabilite,
condizioni ai fedeli. È quindi fondato sul valor e
mentre quello straordinario viene indetto in
delle indulgenze e sul potere che la Chiesa ha di
occasione di qualche avvenimento di particolare
importanza e la sua durata varia da pochi giorni ad elargirle. In tutto nella storia della Chiesa sono stati
celebrati 26 Giubilei compreso l’ultimo del 2000.
un anno. La consuetudine di indire Giubilei
straordinari risale al XVI secolo, e gli ultimi Anni
Il rito più conosciuto del Giubileo è l'apertura
Santi straordinari del XX secolo sono stati quelli
del 1933, indetto da Pio XI per il diciannovesimo solenne della Porta Santa: si tratta di una porta che
centenario della redenzione, e del 1983, indetto da viene aperta solo durante questa occasione, mentre
negli altri anni rimane murata. Hanno una Porta
Giovanni Paolo II per i 1950 anni della
santa le quattro basiliche maggiori di Roma: San
Redenzione.
Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori
le mura e Santa Maria Maggiore. Il rito della porta
Le origini nelle Sacre Scritture.
santa esprime simbolicamente il concetto che,
Le origini del Giubileo risalgono all'Antico
durante il Giubileo, è offerto ai fedeli un «percorso
Testamento. Infatti la parola "giubileo" deriva da
straordinario» verso la salvezza.
Jubilaeum che a sua volta deriva dalle tre parole
ebraiche Jobel (ariete), Jobil (richiamo) e Jobal
Quando si celebra il Giubileo della
(remissione). Nel capitolo XXV del Levitico,
Misericordia?
infatti, il popolo ebraico viene incoraggiato a far
suonare il corno (Jobel) ogni quarantanove anni per Indetto da papa Francesco per mezzo della bolla
pontificia Misericordiae Vultus. Precedentemente
richiamare (Jobil) la gente di tutto il paese,
annunciato dallo stesso pontefice il 13 marzo 2015,
dichiarando santo il cinquantesimo anno e
proclamando la remissione (Jobal) di tutti i peccati inizia l'8 dicembre 2015 per concludersi il 20
novembre 2016. Il Papa ha dichiarato che il
e debiti.
giubileo, ricorrente nel cinquantesimo della fine
del Concilio Vaticano II, sarà dedicato alla
Infatti secondo l'Antico Testamento il Giubileo
Misericordia.
portava con sé la liberazione generale da una
condizione di miseria, sofferenza ed
Come si ottiene l'indulgenza giubilare?
emarginazione. Così la legge stabiliva che
nell'anno giubilare non si lavorasse nei campi, che Occorre confessarsi, fare la comunione, pregare
secondo le intenzioni del Papa e compiere una a
tutte le case acquistate dopo l'ultimo Giubileo
tornassero senza indennizzo al primo proprietario e scelta tra le seguenti opere: 1)fare un
pellegrinaggio a una Porta Santa; 2)compiere
che gli schiavi fossero liberati. Gesù trasformò i
un’opera di misericordia o carità (visita a infermi,
precetti dell'anno giubilare in una grande
carcerati, anziani soli, sostegno economico a opere
prospettiva ideale, in cui l'emancipazione, il
religiose o sociali…); 3)dedicare tempo a opere di
perdono e l'inizio di un anno di grazia di Dio
assumevano un nuovo significato. Un sabato infatti volontariato; 4)compiere un’opera di penitenza
Gesù spiegò che era lui il Messia di cui si parla in (astenersi da consumi superflui, digiuno…).
un passo di Isaia, e che quel giorno prendeva inizio
la salvezza e la "pienezza del tempo".
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IL NOSTRO CAMMINO VERSO
LA CRESIMA
Il
25 ottobre i miei ragazzi hanno
ricevuto il sacramento della Cresima. Mi
ero chiesta: “Sono pronti? Li ho preparati
bene?”.
Difficile rispondere. Credo che di fronte ad
un momento tanto importante non si è mai
preparati del tutto, troppo grande per noi il
dono per comprenderlo in pieno. Però ce
l'abbiamo messa tutta nei tempi e strumenti
che abbiamo adottato. Parlo al plurale un
po' per l'aiuto ricevuto dal nostro parroco
ma soprattutto perché io non mi sento tanto
lontana dai miei ragazzi, siamo stati un
gruppo unito anche se un componente (la
catechista) ormai ha una certa età.
Ho cercato nel cammino che abbiamo fatto
insieme di portare nella vita quotidiana il
messaggio del Vangelo. Il vantaggio
d'avere ragazzi non più piccoli è quello che
puoi affrontare tematiche come l'eutanasia,
l'aborto, la sessualità nell'adolescenza, il
rispetto del corpo perché tempio dello
Spirito... insomma attraverso i fatti di
cronaca quotidiana, con in mano la Bibbia,
abbiamo ascoltato la Parola di Gesù sempre
attuale che ci guida a scelte spesso
controcorrente, quindi difficili, ma che
sentiamo giuste. Nel dialogo abbiamo
trattato tematiche importanti per indirizzare
questi nostri ragazzi ad una scelta di vita
cristiana coerente con la loro scelta. Hanno
capito che sono chiamati a testimoniare la
loro fede nel tempo, credo spetti a noi adulti
sostenerli soprattutto invocando la forza
dello Spirito su loro, che li possa realmente
accompagnare in futuro.
Negli ultimi incontri di catechismo, gestiti
dal nostro parroco don Ruggero, abbiamo
sentito la centralità di Gesù come unica
fonte della nostra realizzazione umana,
abbiamo capito che pur amando noi uomini
possiamo
cadere
nell'inganno
dell'autosufficienza e fare il male anche se
non lo vogliamo (come dice S. Paolo).
Siamo creature e come tali abbiamo bisogno
del Creatore e del suo Spirito per vivere in
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pieno la nostra umanità. Abbiamo bisogno di
nutrirci dell'Eucaristia per alimentare la
nostra fede. Abbiamo bisogno del Vangelo
che ci guida nelle scelte della vita e nel quale
sempre possiamo trovare qualcosa di nuovo
che ci sostiene.
Ha approfondito con loro la tematica dei
sacramenti nella loro specificità,
richiamandoli alla missione
indipendentemente dalla scelta che faranno
seguendo la loro vocazione.
Nel nostro piccolo ritiro spirituale, aiutati da
P. Fiorenzo Biasibetti, abbiamo meditato sul
brano di Luca sui discepoli di Emmaus.
Abbiamo meditato su Gesù che si manifesta
in modo “nascosto” ma che si svela nello
spezzare il Pane alimento per la nostra vita.
Il cammino che abbiamo fatto insieme ci ha
fatti crescere tutti, qualcosa sicuramente ho
dato loro ma sento d'aver anche ricevuto
molto.
Dopo parecchi anni di catechismo, con
amore, li affido allo Spirito.
Simonetta.
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Ecco alcuni pensieri tratti dalle riflessioni dei ragazzi nella veglia del 14 ottobre:
“Questi anni di catechismo sono stati molto importanti per la mia vita... Passando gli anni
sono cambiato grazie a Gesù e al catechismo che mi ha insegnato a pensare prima di
agire”.
"Ultimamente sento di più la chiamata di Gesù e dello Spirito Santo e spero di essere
pronto a riceverLo. La Cresima sarà per me una svolta importantissima della mia vita, che
mi aiuterà a proseguire il mio cammino cristiano con Dio”.
“In questi nove anni di catechismo ci sono stati momenti di diversa intensità. Sicuramente
la Cresima è di una grande intensità perché, essendo più grande, la vivo più
coscientemente. Il clima attorno ad essa è stato sempre molto “acceso” e ci ha fatto capire
l'importanza di questo sacramento."
“Spero che quando riceverò lo Spirito Santo i doni di cui ho più bisogno, siano più
accentuati in modo tale che io diventi una cristiana più completa. Spero inoltre che nei
momenti più bui io sappia rivolgermi nel modo giusto verso Dio.
“Questi anni di catechismo sono stati essenziali per la preparazione alla Cresima, ogni
piccolo passo era importante per accrescere la fede. La Cresima per me è un passo molto
importante della vita per rimanere in amicizia con Gesù”.
“In questi anni di catechismo ho imparato a conoscere Dio e a parlare con Lui... ho
imparato molto ad amare Dio e Gesù e mi sento fiera d'essere cristiana”.
“Mi ha colpito in questo cammino il significato del rito della Cresima.
In molte civiltà esiste un rito di passaggio dall'infanzia all'età adulta. Questo passaggio può
essere definito come una rinascita. Iniziare un cammino da adulto significa porsi delle
domande: Qual'è lo scopo / la missione della mia vita? Cosa mi chiede il Signore?
25 Ottobre 2015
Mons. Stefano Chioatto amministra il sacramento della Cresima a:
Barban Gabriele
Checchin Matteo
Dalle Fratte Alessio
Nassuato AnnaChiara
Pertile Francesca
Beccaro Giulia
Comelato Lorenzo
Giacetti Sabrina
Perale Stefano
Piato Elisa
Stevanato Alessandra
Tagliapietra Davide
Venturini Linda
Volpato Francesca.
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Treviso, 27ottobre2015.
Carissimo ragazzo della parrocchia di Zianigo,
Che hai ricevuto la Cresima per mano di un mio delegato, desidero scriverti per poterti incontrare.
Lo so che tu sei abituato ad altri strumenti di comunicazione e la carta sa di jurassiko. ma ti invito ad
avere pazienza per leggere queste righe.
Spesso mi sento dire da preti e catechisti con un tratto di tristezza:: "Perché certi nostri ragazzi chiedono
la Cresima?" con un velo di amarezza qualcuno aggiunge: "Sembra un regalo buttato via!" ma proprio
dentro a questa nostra preoccupazione si nasconde o meglio si rivela qualcosa di grande.
Se la Santa Cresima è il dono che hai ricevuto dal Padre, esso ti è stato dato con assoluta gratuità.
Se non è stato chiesto se le tue intenzioni erano "giuste", se eri convinto di quello che con tanta passione
ti hanno trasmesso e testimoniato preti e catechisti. Non ti è stata fatta firmare nessuna clausola con la
quale il Signore ti potrà un giorno chiedere indietro il regalo (perché rovinato, trascurato,
dimenticato…). No! Il Signore ti vuole bene senza condizioni. Rischia,, come ha rischiato da sempre, di
essere...ingannato. Lui è convinto che si ama perché si vuole bene. E basta.
Sei stato segnato da questo amore gratuito perché fosse segnatala tua mente e sia sconfitto ogni
calcolo di interesse nel pensare le cose; perché impari d amare in punta di piedi, con grande rispetto,
senza pretendere che l'altro risponda al tuo amore. Tutto di te è stato unito a Lui perché tutta la tua
persona, ogni tuo piccolo gesto diventi gratuito.
Il Signore scommette su di te, come si scommette in un risultato positivo di chi sai non ti tradirà.
Tuo affezionatissimo Vescovo, Gianfranco Agostino Gardin.
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Pellegrinaggio a LOURDES
28 agosto - 3 settembre 2015
uest’estate ho partecipato al pellegrinaggio di Lourdes come servizio per arricchire il
Q mio
percorso di catechesi e preparazione alla Cresima.
Quando mi sono iscritto, non sapevo cosa mi aspettasse e, sinceramente, avevo un po’ di
timore e di incertezza. Mi tranquillizzava il sapere che anche mio cugino Luca sarebbe
venuto con me e sapevo anche che sarei stato aiutato da compagni di viaggio “esperti” di
questo pellegrinaggio.
Siamo partiti in treno da Treviso, e dopo circa 24 ore di viaggio siamo arrivati a Lourdes.
Il viaggio in treno è stata la mia prima esperienza di servizio di questo pellegrinaggio, in
quanto abbiamo portato il cibo nei vari scompartimenti del treno e preparato le cuccette
dei pellegrini, per la notte. A questi momenti si alternavano quelli di preghiera durante i
quali riflettevo su ciò che mi aspettava a Lourdes: Servizio, messe, rosari, processioni…
ero ancora un po’ scettico, ma era proprio il servizio stesso che stavo svolgendo a
rassicurarmi … non mi era risultato per niente faticoso, anzi, avevo sempre più voglia di
fare!
Arrivati a Lourdes, portammo le varie valigie nelle stanze degli alberghi e subito dopo mio
cugino mi accompagnò a vedere la cittadina sacra: rimasi senza parole… l’atmosfera che
si respirava era straordinaria!
Il giorno successivo quando mi trovai in mezzo a così tanta gente, capii cos’era veramente
l’UNITALSI, una grande organizzazione unita dalla carità e dalla voglia di aiutare il
prossimo. In questa grande “squadra” ognuno aveva un ruolo preciso, noi barellieri
portavamo i malati (in carrozzina) dall’albergo alla cittadella per le messe e per i momenti
di preghiera.
Non mi sentivo affaticato nel portare i malati avanti e indietro tre o quattro volte al
giorno; sentivo dentro una forza che mi aiutava e sosteneva nello svolgere questo servizio.
Quando una signora che stavo spingendo mi chiese “com’è il cielo oggi?” rimasi senza
parole; i miei occhi stavano osservando ciò che ci circondava anche per lei e così capii
che talvolta diamo per scontato doni che il Signore ci ha dato.
Ho avuto modo, inoltre, di conoscere
molti altri giovani con i quali ho
condiviso l’esperienza, e tutt’oggi
attraverso WhatsApp sono ancora in
contatto con loro. Il viaggio di
ritorno è stato altrettanto piacevole e
divertente nonostante fosse durato
circa 30 ore.
Spero proprio di poter tornare anche
l’anno prossimo.
Ringrazio le persone che mi hanno
spinto a provare questa esperienza e
che mi hanno aiutato durante il
pellegrinaggio.
Alessio Dalle Fratte
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PRONTI A RIPARTIRE….
Il 10 ottobre scorso abbiamo iniziato il nostro anno scout.
Il gruppo di Zianigo comprende bambini e ragazzi che provengono anche da paesi vicini al nostro e
proprio perché ci sono diversi ragazzi di Veternigo e Santa Maria di Sala, questa volta l’apertura ufficiale
si è tenuta a Veternigo.
Durante il pomeriggio i ragazzi hanno superato delle prove giocose tutti insieme, divisi per
squadre miste, in giro per il paese; terminati i giochi abbiamo partecipato insieme alle famiglie
alla S. Messa in parrocchia. Al termine abbiamo vissuto la cerimonia dei passaggi per noi molto
importante: l’entrata dei nuovi cuccioli nei due branchi (Popolo Libero e Fiore Rosso); i lupetti
dell’ultimo anno sono passati in reparto; i ragazzi dell’ultimo anno di reparto sono passati invece al
noviziato.
Da sabato 17 ogni gruppo ha ricominciato le proprie attività con la voglia e l’entusiasmo di vivere insieme
questa nuova avventura.
Pellegrini con Francesco
Sabato 13 giugno 2015, Papa Francesco ha convocato un'udienza straordinaria per incontrare tutti gli
Scout d'Italia. Noi del gruppo di Zianigo abbiamo
subito accettato con gioia. Ci è stato chiesto di portare il “Bastone del Pellegrino”, cioè un bastone decorato a nostra scelta che rappresentasse il gruppo di
appartenenza. Il nostro aveva legati il simbolo dei
lupetti dei due branchi di Zianigo; la bandierina verde e nera che simboleggia i colori del nostro gruppo
e un germoglio (fatto in legno) simbolo del clan. In
seguito lo abbiamo dipinto con i vari colori che rappresentano le squadriglie del reparto, l'abbiamo decorato con delle puntine verde nere e infine abbiamo
attaccato una corda con una legatura particolare.
Quel giorno sembrava non arrivare mai e intanto
l'emozione di vedere Papa
Francesco per la
prima volta dal vivo era fortissima. Il 13 giugno è
arrivato puntualmente e dopo aver trascorso le prime 6 ore in treno, siamo arrivati alla stazione di Roma Termini. Al risveglio siamo
corsi in Piazza San Pietro (tragitto
fatto tutto a piedi), passando per il
Quirinale. Piazza San Pietro era
affollatissima, così per entrare
abbiamo dovuto fare la fila. Dopo
un po' di attesa siamo riusciti a
varcare l'ingresso.
Trascorse due ore di veglia è arrivato Papa Francesco con la papamobile, con sorpresa ha fatto tre
giri nel piazzale e dalla nostra posizione siamo riusciti a vederlo da
molto vicino. Molti gruppi scout
hanno lanciato il loro fazzolettone
al Papa che non mancava di rac-
LA TORRE
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coglierli. Quando è cominciata l'udienza, il Papa ha
esposto il seguente messaggio: “Non fate più guerre
ma costruite ponti di Pace”. Frase molto forte ed
importante accolta da tutti con molto entusiasmo.
Terminata l'udienza siamo andati a riposare in un
parco vicino. Nel pomeriggio abbiamo visitato Roma, e abbiamo visto l'Altare della Patria, i Fori Imperiali ed il Colosseo. Purtroppo la giornata stava
finendo e dovevamo rientrare a casa anche se noi
avremmo voluto rimanere ancora lì. Ognuno di noi
ora porta con sé questa meravigliosa esperienza di
cui ne faremo tesoro perché è stata molto importante. Se il Papa deciderà di convocare altre udienze
straordinarie per gli Scout, noi del gruppo di Zianigo di certo non mancheremo.
Thomas Contin
Capo Squadriglia Falchi Zianigo 1
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Jamboree in Giappone
Il
primo Jamboree si tenne presso la città di
Olympia, in Inghilterra, nel 1920. Da quel primo, piccolo, raduno di scout da tutto il mondo,
sono passati 95 anni ma continua a tenersi ogni
4 anni in parti diverse del mondo, sempre con lo
stesso spirito di unità e fratellanza tra tutti gli
scout partecipanti. Anch’io ho avuto il privilegio di vivere un Jamboree, più precisamente
quello tenutosi la scorsa estate in Giappone,
presso la città di Yamaguchi, nella medesima
prefettura. La mia avventura e quella di altri 39
tra ragazzi e capi da tutto il Veneto è iniziata
oltre un anno fa con i vari campetti di preparazione a questo evento così importante per lo
scoutismo mondiale; tutta questa nostra preparazione e organizzazione era mirata per far si
che il 24 luglio, giorno della nostra partenza per
la terra del Sol Levante, ognuno di noi fosse
pronto a ciò che stavamo per vivere dall’altra
parte del mondo.
Dopo oltre 16 ore d'aereo siamo giunti all’aeroporto di Osaka; non eravamo ancora in Giappone, ci entrammo ufficialmente dopo altre 5 ore e
numerosi controlli di sicurezza. Ad attenderci al
Gate c'erano alcuni scout giapponesi ad indicarci il pullman che ci avrebbe portato a Nara, una
città a poco più di 100 km di distanza, lì ci
aspettavano le nostre famiglie giapponesi destinate a ospitarci. Il Contingente Italiano infatti
ha potuto far vivere i propri membri, divisi a
coppie, per 3 giorni presso una famiglia di scout
giapponesi, immersi completamente nelle loro
tradizioni e culture in un’esperienza chiamata
“HOHO”, acronimo di “Home Hospitality”.
Dopo un’ora di viaggio eccoci in un grande parcheggio dove ci aspettavano le nostre nuove
famiglie. Con un amico sono stato ospitato dalla
famiglia Yanagimoto, nella città di Ikoma-City,
nella prefettura di Nara; durante questi giorni
abbiamo appreso moltissimo sulla cultura giapponese e sul loro modo di vivere, molto diverso
dal nostro.
Purtroppo anche questa fantastica esperienza
finisce e, riunito il nostro reparto, il 27 luglio
partiamo con l’autobus che ci avrebbe condotti
alla meta del nostro viaggio in Giappone: Il
jamboree. Giunti e caricati in spalla gli zaini ci
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dirigiamo presso l’accettazione dove ci hanno
consegnato tesserini, informazioni e alcuni gadget. Ci indicano il nostro sottocampo dove
montare le tende; dopo una veloce cena e dopo
aver montato tutto, finisce così il nostro primo
giorno al jamboree.
Dal giorno seguente cominciamo ad abituarci al
ritmo dell’evento, con la sveglia alle 5 della
mattina; la nostra giornata tipo, infatti, iniziava
molto presto, dopo colazione ci recavamo in
una zona specifica dove svolgere delle attività
per lo più inerenti alle scienze. Dopo il pranzo,
una pausa e infine il pomeriggio libero. In alcune sere speciali partecipavamo anche a delle
speciali cerimonie nell’arena. Tutte le nostre
attività erano però immerse nel caldo torrido
giapponese, durante tutto il nostro soggiorno di
due settimane non vedemmo neanche una goccia di pioggia e le temperature arrivavano anche
a toccare i 40 gradi durante il giorno; abbiamo
comunque potuto goderci al meglio quest’esperienza.
Dopo una settimana di campo e arrivati ormai
alla conclusione dell’evento, ci aspettava quella
che secondo me è stata l'esperienza più intensa
del Jamboree: la visita a Hiroshima. Come tutti
sanno, il 6 agosto 1945 la città di Hiroshima fu
quasi completamente distrutta dalla prima bomba atomica sganciata per usi militari, causando
la morte di oltre 100.000 civili . Ho avuto la
fortuna di visitare Hiroshima il 5 agosto, a un
solo giorno di distanza dal 70esimo anniversario dallo scoppio della bomba, visitando il Museo della Pace e molti luoghi simbolo della tragedia; un’esperienza davvero molto forte.
10
Terminati anche gli ultimi 3 giorni di campo,
smontate le tende e chiuso ufficialmente il
jamboree con la cerimonia di chiusura, salutiamo con tristezza moltissimi amici stranieri
conosciuti in quell’esperienza e ci dirigiamo
verso l’aeroporto di Fukuoka. Ancora 24 ore,
tra viaggio e scali, ed eravamo di nuovo in
Italia, carichi di esperienze vissute.
Un obbiettivo del Jamboree, sin dalla sua prima edizione, è quello che il clima di amicizia
e fratellanza che si sviluppa tra i rappresentanti delle varie nazioni non si limiti a quei
pochi giorni, ma diventi il patrimonio di tutti
i paesi del Mondo per una coesistenza migliore, soprattutto in giorni di tensione come
questi.
Pietro Pinton
Reparto “Stella Polare”
Zianigo 1
Super Eroi per i vostri /
nostri Super-Problemi ! ! !
(Le Vacanze dei Lupetti - gruppo Zianigo 1 - AGESCI - vissute con i Super Eroi)
Super problemi? Difficoltà a non finire? Incapaci di affrontarli e risolverli?
Niente paura: ci pensano i SUPER EROI! Grazie alle loro super qualità e super poteri, tutto
alla fine andrà al suo posto.........
Peccato che i nostri Super Eroi avessero le batterie
scariche.
Ecco allora la soluzione: un campo di addestramento per nuovi super Eroi e insieme per
ricaricare, grazie all’addestramento e al continuo allenamento, le pile scariche dei vecchi
Super Eroi! .
Così gli Incredibili Quattro, Thor, Spiderman, Batman, Capitan America, e chi ne ha più ne
metta, si sono radunati a Castelvecchio di Valdagno per esercitarsi un po’ ed allenarsi per
affrontare tutte le nuove sfide.
Agli ordini di Baloo si sono messi alla prova per la scoperta degli altri e delle loro capacità e
difficoltà. Con Bagheera si sono allenati intensamente e preparato il loro corpo ad affrontare
il caldo e il freddo, la fatica e la stanchezza. Allenandosi con Akela hanno imparato a
dominare le loro paure, controllare la propria forza e collaborare con gli altri Super Eroi.
Lavorando e cacciando assieme a Kaa, hanno recuperato il generatore di energia e costruito
una nuova batteria per conservare tutta l’energia prodotta. Infine, grazie a Baloo, hanno
capito che l’unico modo per farla funzionare perfettamente era quello di regalarla ad un
altro.
Una settimana piena, di gioia, giochi ed amicizia, con la giusta dose di sole e le immancabili
spruzzate di pioggia. Ma nulla ha fermato i nostri campioni, non la fatica e neppure un
territorio sconosciuto in cui muoversi assieme a compagni d’avventura appena conosciuti.
Tutti assieme, con grinta, hanno superato le prove che intralciavano il loro cammino per
trovarsi pronti ad affrontare le nuove sfide.
I Vecchi Lupi dei branchi
Popolo Libero e Fiore Rosso - Gruppo Zianigo 1
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Fare gli scout?...No, essere scout!
“Un anno vissuto alla grande. Un anno, quello
che ci attende, ancora più ....”
Sembrano le solite frasi, dette per compiacersi
o congratularsi con se stessi dopo un anno di
attività impegnativa e gratificante.
No,
crediamo proprio che non sia il nostro caso.
E’ stato un anno durante il quale abbiamo
cercato di “Raccontare noi stessi e ascoltare
l’altro che si racconta”.
Certo, da scout, facendo più che
chiacchierando, camminando piuttosto che
stando seduti; sporcandoci le mani, come
usiamo dire tra noi.
Per primo: Gesù, la sua parola, i suoi discorsi
(le parabole e le beatitudini).
Poi noi.
del nostro pianeta per poi scoprire, mostrare e
raccontare le abitudini e le ricchezze culturali
dei vari continenti. Ma soprattutto, visitare ed
apprezzare le ricchezze dei continenti scelti ed
“esposti” negli angoli delle altre quadriglie.
E i rover? Loro hanno camminato, fatto strada.
E camminando hanno cercato di capire,
approfondire e dare risposte alle domande che i
fatti dello scorso anno (e più ancora lo scorso
mese)
hanno
suscitato:
perché
il
fondamentalismo islamico così crudele e
sanguinoso?
Da dove nasce, quale fondamento religioso,
quali sono le radici culturali, sociali e storiche?
Ma insieme: quali sono le “ricchezze” di quei
popoli, di quelle terre, quali sono gli aspetti
positivi di quella cultura?
Ecco allora il campo dei lupetti incentrato sulla
scoperta delle proprie super - capacità, ma
soprattutto sulla scoperta delle qualità da E adesso, si continua. Cercando quest’anno in
“Super Eroe” che ogni compagno di avventura modo particolare di “Diventare una comunità
ricca di relazioni” . INSIEME. Sempre da
maschera e nasconde.
scout, giocando, cantando, camminando,
E gli Esploratori, che hanno costruito il loro stando in mezzo alla natura, con orecchie tese
“Expo” . Ogni squadriglia ha scelto un angolo ed occhi aperti, da veri esploratori.
Come rispondere alla violenza che ha insanguinato Parigi?
RIMANIAMO
La sera di venerdì 13
novembre, una notte di orrore
e di carneficina vissuta nella
capitale francese, ancora una
volta nella morsa del terrore
islamico. Dalle 22, in vari parti
della città, si sono susseguiti
attentati con kalashnikov,
fucili, kamikaze e decine di
ostaggi. Gli episodi più gravi
allo stadio, al teatro Bataclan,
dove gli attentatori hanno fatto
irruzione e aperto il fuoco. Il
bilancio è di 132 vittime e di
oltre 350 feriti.
Come rispondere alla violenza
che ha insanguinato Parigi?
Il messaggio che hanno voluto
inviarci gli estremisti islamici
LA TORRE
CRISTIANI!
è chiaro:
"possiamo trasformare ogni
città d'Europa in una qualsiasi
città della Siria, dell'Iraq, della
Palestina ecc., cioè in un
campo di battaglia".
loro gioco. Rimaniamo capaci
di pensare che altre sono
azioni che possono sconfiggere
il terrorismo:
♦
controllo del mercato
delle armi,
♦
Soluzione stabile della
E noi? Mentre piangiamo i
crisi in palestina,
nostri morti, pensiamo alla
♦
Riesame del sistema
sicurezza nostra e dei nostri
economico finanziario
figli………. e allora via a
internazionale,
bombardare, subito, in proprio, ♦
Avvio di un processo di
e a dare un giro di vite ai diritti
mutazione per
costituzionali!? Noi dobbiamo
controllare lo "strapotere
resistere alla tentazione,
occidentale",
diciamo di essere cristiani:
♦
Collaborazione sempre
rimaniamo cristiani!
più stretta fra religioni…
Piangiamo i nostri morti, ci
♦
Ecc. ecc.
indigniamo ma non facciamo il
Dicembre 2015
12
LA GIOIA DEL NATALE
IV rassegna organistico-corale 2015
La parrocchia di Zianigo e la Schola cantorum
"S. Cecilia" propongono la IV rassegna organistico-corale per aiutarci ad entrare nella spiritualità dell'Avvento e Natale.
Il programma si apre nella chiesa parrocchiale
di Zianigo
⇒
sabato 28 novembre alle ore 20,30:
coro "S. Sebastiano" di Veternigo dir. Michele Scantamburlo, accompagna l'organista
M.o Stella Maria Tambè;
Schola Cantorum "S. Cecilia" di Scaltenigo
dir. M.o Martina Trevisan, accompagna l'organista M.o Adriano Visentin;
coro "Musicalia Fragmenta" di Scorzè dir.
M.o Francesca Fuga.
⇒
sabato 5 dicembre ore 20,30:
organo solo: M.o Ruggero Livieri (insegnante d'organo al Conservatoriodi Rovigo);
Coro gregoriano "Marziano Cappella" Zianigo dir. M.o Angelo Bortolozzo;
⇒
sabato 12 dicembre ore 20,30:
organo solo M.o Giovanni Feltrin (organista titolare della Cattedrale
di Treviso);
coro femminile "S. Chiara" di Scaltenigo dir. M.o Martina Trevisan;
coro "S. Cecilia" di Zianigo dir. M.o AngeloBortolozzo
⇒
sabato 26 dicembre, festa di S.Stefano, alle ore 16,00: organizzato
dalla Società Operaia "San Giuseppe" concerto natalizio del
coro "I cantori di Marostica".
L'ingresso a tutti i quattro concerti è libero.
Sabato 28 novembre tre scuole di canto:
il Coro S. Sebastiano di Veternigo, la schola cantorum S. Cecilia di Scaltenigo e il coro Musicalia Fragmenta di Scorzè hanno animato una bellissima serata di canti e musiche in preparazione al Santo Natale. Il nostro sentito grazie e questa poesia loro dedicata.
∗
∗
∗
∗
∗
Le nostre corali son venute al nostro paesello
per portare la piccola luce del Bambinello
È la luce che illumina il nostro cuore
e ci riscalda con la forza del suo calore
È il calore dei nostri cori
come un tempo lo fu per i pastori
Stasera un po' di Natale abbiamo gustato
e con le vostre voci il Signore abbiamo lodato
Di questa incantevole serata vi vogliamo ringraziare
e così la pace intorno a noi poter seminare.
Don Ruggero.
LA TORRE
Dicembre 2015
13
Caro P. Fiorenzo,
Ti scriviamo per dirti grazie.
Grazie perché dopo tre anni di Missione a Maputo in Mozambico
sei tornato a Zianigo non solo per visitare i tuoi cari, ma per incontrare anche noi.
Grazie per il tempo che ci hai dedicato come sacerdote nelle Celebrazioni eucaristiche, ma ancor di più per aver incontrato catechiste e ragazzi del catechismo. Perché ci hai messo in
"comunicazione" con una realtà lontana dal nostro presente, parlandoci dei tuoi ragazzi, di come vivono, dei loro bisogni e attese
e di come aspettavano con ansia il tuo ritorno a Maputo.
Grazie per il piccolo ritiro spirituale, che abbiamo fatto dalle Canossiane a Mirano, con i ragazzi che si preparavo a ricevere il sacramento della Cresima. È stato un momento importante che
ha lasciato in noi un bel segno.
Ora che sei tornato a Maputo prosegue la tua Missione, pur lontani ti siamo vicini con la preghiera e il sostegno. E ti auguriamo un Santo Natale come pensiamo lo voglia Papa Francesco,
ricco di Misericordia.
Le catechiste di Zianigo.
AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE:
Care benefattrici, cari benefattori,
È a nome di centinaia di migliaia di cristiani che vi diciamo grazie per il grande traguardo
raggiunto insieme. Come ogni anno leggiamo insieme i numeri del rapporto annuale con particolare emozione, la stessa che crediamo proviate anche voi, quando ogni volta scoprite a quale
grande opera di Dio state partecipando.
I numeri raccontano che il vostro cuore ha aiutato tante comunità cattoliche che subiscono la persecuzione, senza mai dimenticare quelle che vivono in Paesi poveri e che, senza il Vostro sostegno, non avrebbero i mezzi per vivere pienamente la fede in Cristo.
Non dubitiamo mai che la vostra generosità raggiunga risultati insperati ma questa volta
105 milioni di euro raccolti in tutto il mondo e la realizzazione di 5.614 progetti, di mostrano
ancor di più che questa Opera, che è la vostra opera, è fatta di misericordia attiva.
La Chiesa che soffre continua però ad inviarci i suoi accorati appelli che ci esortano a
continuare a sostenere molte Comunità cattoliche perseguitate. In Nigeria , nella località di
Dutsen Wai, vivono 2.700 cattolici che subiscono una forte pressione islamica che vorrebbe
cancellare la cristianità. Fino al 28 aprile 2011 esisteva una chiesa, ridotta poi in macerie da un
attacco degli ultra fondamentalisti che non hanno risparmiato nemmeno il Tabernacolo. Da
quel giorno questa comunità desidera ricostruirla, ma i loro mezzi limitatissimi non lo consentono.
Fin d'ora vi giunga il loro e nostro grazie.
Fraternamente,
Padre Martino Serrano, Opus Jss.
Roma, 20 luglio 2015.
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LA TORRE
Dicembre 2015
San Paolo, 25 settembre 2015
Reverendo don Gallo,
Ho ricevuto il suo contributo di € 100 a favore dei chierici poveri delle chiese
dell'est europeo per il corrente anno scolastico 2015-2016. la ringrazio vivamente.
Ogni volta che compiamo un gesto di carità, il Signore ci assicura: "L'avete fatto a
me". Per doverosa riconoscenza, le assicuro un particolare ricordo nella celebrazione
della santa Messa per lei e le persone che le sono care, unitamente agli altri benefattori
che sostengono altri progetti presentati dalla nostra Associazione.
La saluto cordialmente,
don Antonio Rossi.
Gerusalemme, agosto 2015
Cari amici della parrocchia di Zianigo,
Oggi che un gran numero di profughi siriani sono arrivati fino alle vostre città, il dramma di questa terra martoriata è anche davanti ai vostri occhi: le famiglie cercano scampo dalla guerra, dalle bombe, dal terrore…
Ogni giorno ci sono vittime innocenti nelle scuole, nelle strade, fin dentro le case.
Ormai i profughi e gli sfollati si contano a milioni. I più poveri e disperati non possono
nemmeno fuggire. Credetemi. Ha ragione chi dice che questa è una delle più gravi
emergenze umanitarie della storia contemporanea!
Ecco la testimonianza di fra Ibrahim dalla parrocchia di Aleppo:
"Non ci sono parole sufficienti per descrivere la realtà di Aleppo oggi. La mano che scrive esita e la penna si blocca davanti al mistero della Crocifissione dell'Umanità che vediamo intorno a noi. Aleppo è una città devastata. Stiamo assistendo alla completa catastrofe del sistema economico. Al crollo di un'intera società, di un popolo e di una cultura.
In mezzo a questo disastro noi, la Chiesa di Cristo, cerchiamo di essere quella rete di
relazioni che impedisce all'uomo di crollare. Mentre Damasco è stata colpita duramente
con la mancanza di elettricità, il carovita e i bombardamenti, Aleppo è stata colpita ancor più duramente: qui mancano anche i viveri, l'acqua e soprattutto il lavoro.
Nonostante ciò vedo che le famiglie e le singole persone riescono ancora a reggersi in
piedi. I cuori non si sono ancora indeboliti al punto di perdersi d'animo. C'è una forte resistenza, che attinge la sua vera forza nella preghiera, nella fede e nella speranza.
-C'è ancora speranza- è la frase che pronunciamo, parroco e parrocchiani, instancabilmente come una professione di fede ."
Agire per la pace oggi significa affidarsi alla preghiera e portare aiuto concreto a
questo popolo. Per questo noi frati della Custodia di Terra Santa resisteremo qui e continueremo ad organizzare questa missione di aiuto. Aiutateci con la preghiera e la carità
ad alimentare la loro speranza.
Il Signore vi benedica,
fra Simon Herro, ofm
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LA TORRE
Dicembre 2015
Tragedia mediterranea
· Sei bambini morti annegati nel naufragio di due barconi.
Resta drammatica la situazione nel Mediterraneo, dove migliaia di disperati cercano ogni giorno di
raggiungere l’Europa su barconi fatiscenti. Sei bambini sono morti in due naufragi avvenuti all’alba di oggi al largo delle coste turche. Come riferisce l’agenzia di stampa Anadolu, due fratellini
siriani di uno e quattro anni sono annegati dopo che il loro barcone è affondato al largo di Bodrum
con altre 23 persone, tutte tratte in salvo. I corpi di altri quattro bimbi sono stati trovati dopo il naufragio di un’altra imbarcazione con a bordo siriani e afghani al largo di Ayvacik, in cui sono stati
salvati cinquantuno migranti.
Intervenendo al gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’assemblea parlamentare della
Nato, a Firenze, Mogherini ha spiegato che «c’è voluta l’ondata di rifugiati sulla rotta balcanica per
farci rendere conto del fatto che c’è bisogno di una risposta europea comune. L’Europa non si può
permettere che le persone muoiano sul nostro territorio per lentezza».
27 novembre 2015
Impegno ambientale e sociale
· Appello della Chiesa argentina in vista della Cop21
(conferenza mondiale sul clima che si svolge a Parigi)
Si fonda sull’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, e sottolinea l’importanza di proseguire
nell’impegno di «salvaguardare la casa comune» al di là dei risultati delle recenti elezioni, l’Appello della Chiesa al vertice sul cambiamento climatico consegnato nei giorni scorsi in Argentina da
Emilio Inzaurraga, presidente della Commissione nazionale di giustizia e pace (organismo in seno
alla Conferenza episcopale), a María Fabiana Loguzzo, direttrice generale delle questioni ambientali al ministero delle Relazioni estere.
Il messaggio è stato diffuso in vista della ventunesima Conferenza delle parti (Cop21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre. Durante l’incontro è stata condivisa la preoccupazione per la questione ambientale che coinvolge in particolar modo le comunità più vulnerabili, colpite gravemente dagli
effetti del riscaldamento del pianeta. Nell’appello vengono posti in primo piano gli aspetti tecnici
della conferenza, assieme a quelli etici e morali, e si auspicano politiche di inclusione delle categorie più sofferenti nonché nuovi modelli di sviluppo, stili di vita e di consumo. Loguzzo, che farà
parte della delegazione argentina alla Cop21, ha espresso la gioia della sua equipe di lavoro per la
pubblicazione e la diffusione della Laudato si’: «Attraverso questa enciclica di Papa Francesco—
ha detto — si stanno ottenendo sinergie in campo ambientale partendo dall’ineludibile relazione
con il sociale».
27 novembre2015
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LA TORRE
Dicembre 2015
LA FAMIGLIA...
secondo Francesco
«Triste una famiglia in cui non si parla»
“La convivialità è un termometro sicuro per misurare la salute dei rapporti: se in famiglia c’è
qualcosa che non va, o qualche ferita nascosta, a tavola si capisce subito. Una famiglia che
non mangia quasi mai insieme o in cui a tavola non si parla ma si guarda la televisione o lo
smartphone è una famiglia “poco famiglia”. Quando i figli a tavola sono attaccati al computer, al telefonino, e non si ascoltano fra loro, questo non è famiglia, è un pensionato”. “In
questo nostro tempo, segnato da tante chiusure e da troppi muri, la convivialità, generata
dalla famiglia e dilatata dall’Eucaristia, diventa un’opportunità cruciale. L’Eucaristia e le famiglie da essa nutrite possono vincere le chiusure e costruire ponti di accoglienza e di carità. Sì, l’Eucaristia di una Chiesa di famiglie, capaci di restituire alla comunità il lievito operoso della convivialità e dell’ospitalità reciproca, è una scuola di inclusione umana che non
teme confronti! Non ci sono piccoli, orfani, deboli, indifesi, feriti e delusi, disperati e abbandonati, che la convivialità eucaristica delle famiglie non possa nutrire, rifocillare, proteggere
e ospitare”.
“Oggi molti contesti sociali pongono ostacoli alla convivialità familiare. E’ vero, oggi non è
facile. Dobbiamo trovare il modo di recuperarla: a tavola si parla, a tavola si ascolta. Niente
silenzio, quel silenzio che non è il silenzio delle monache, è il silenzio dell’egoismo:
ognuno ha o la sua televisione o il suo computer...
e non si parla.
No, niente silenzio.
«Il perdono rende la società meno cattiva»
Voi, care famiglie, siete sempre in cammino. E continuamente scrivete già nelle pagine della vita concreta la bellezza del Vangelo della famiglia. In un mondo che a volte diventa arido di vita e di amore, voi ogni giorno parlate del grande dono che sono il matrimonio e la
famiglia”. La famiglia è grande palestra di allenamento al perdono reciproco “Oggi – ha sottolineato - vorrei sottolineare questo aspetto: che la famiglia è una grande palestra di allenamento al dono e al perdono reciproco – e ha ripetuto - la famiglia è una grande palestra
di allenamento al dono e al perdono reciproco, senza il quale nessun amore può durare a
lungo; senza donarsi e senza perdonarsi l’amore non rimane, non dura. Nella preghiera che
Lui stesso ci ha insegnato – cioè il Padre Nostro – Gesù ci fa chiedere al Padre: «Rimetti a
noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori». E alla fine commenta:
«Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà
anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe» (Mt 6,12.14-15). Non si può vivere senza perdonarsi, o almeno non si può vivere bene, specialmente in famiglia". Non lasciar finire la giornata senza chiedersi scusa
"Ogni giorno ci facciamo dei torti l’uno con l’altro. Dobbiamo mettere in conto questi sbagli,
dovuti alla nostra fragilità e al nostro egoismo. Quello che però ci viene chiesto è di guarire
subito le ferite che ci facciamo, di ritessere immediatamente i fili che rompiamo nella famiglia. Se aspettiamo troppo, tutto diventa più difficile. E c’è un segreto semplice per guarire
le ferite e per sciogliere le accuse. E’ questo: non lasciar finire la giornata senza chiedersi
scusa.
LA TORRE
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BUONA EDUCAZIONE:
QUESTA SCONOSCIUTA
F
orse bisognerebbe rivolgersi alla nota trasmissione televisiva, per tentare di sapere
dove si sia smarrita la buona educazione. Chi
l'ha vista? Sembra infatti che le persone gentili
vengano considerate alla stregua di ingombranti ed inutili reperti archeologici, portatori di
antiche abitudini incompatibili con le artificiose necessità imposte dalla continua e sfrenata
corsa verso non si sa bene cosa. Sgarberie e
furberie di varia natura, indifferenza verso il
prossimo, dispetti, insulti, sarebbero invece i
requisiti richiesti per venire considerati qualcuno. A ben guardare, queste persone, paiono
sempre arrabbiate con il mondo intero e c'è da
chiedersi se la loro esistenza sia serena, o al
contrario, sia piena di aridità e solitudine. Si
possono citare numerosi altri esempi di maleducazione, come sbraitare al cellulare, convinti che tutto il mondo sia interessato a conoscere i fatti dell'urlatore, non essere puntuali, mancare del tutto agli appuntamenti, non avvertire
di eventuali ritardi, parcheggiare sul marciapiede, occupare i posti riservati ai disabili, non
permettere che le persone attraversino sulle
strisce, non chiedere scusa, gettare a terra i rifiuti. Tutti questi e altri comportamenti, sono il
segno inequivocabile del nostro egoismo.
Siamo sicuri che non vi siano altre soluzioni?
E' così difficile alzare lo
sguardo dal nostro ombelico? Tentiamo di capire meglio cosa si intenda per
"buona educazione". Come
cornice generale di riferimento, possiamo affermare
che essa si debba ritenere un
insieme di valori morali e
culturali, trasmessi da una
generazione all'altra. Naturalmente tali norme variano
considerevolmente da luogo
a luogo e nel corso del tempo. Così, ad esempio, mangiare con le mani, è segno di buona
educazione in taluni paesi, in altri, invece,
usare la sinistra per lo stesso scopo, è un abominio, mentre in altri ancora, non adoperare le
posate, è semplicemente inconcepibile. Vi sono
luoghi in cui anche controllare l'orientamento
delle punte dei piedi, quando si è seduti di
fronte ad altre persone, fa parte delle regole di
LA TORRE
Dicembre 2015
buona educazione. Una cosa però è certa: sorridere e ringraziare, è apprezzato praticamente
dappertutto. Mostrarsi educati non significa
essere deboli e subire passivamente la volontà
altrui, ma vuol dire mettere da parte l'arroganza e la prevaricazione nei confronti del prossimo. Tramite l'educazione, riconosciamo che
anche altre persone esistono e di conseguenza,
anche noi. E' una disposizione interiore e da lei
originano rispetto e riguardo per i nostri simili. Per mezzo suo, i rapporti con gli altri, sono
facilitati e questo li rende più agevoli . E' come
un biglietto da visita che portiamo sempre con
noi. L'educazione non nasce dal nulla, è frutto
invece di un lungo lavoro che comincia da
quando muoviamo i primi passi e dura tutta la
vita, perché c'è sempre qualche cosa di nuovo
da imparare. Una estensione del significato
della parola "educazione", è "allevare" e questo vuol dire che Un ruolo di primo piano in
tale pratica, debba essere sostenuto dai genitori, o comunque da figure importanti e di riferimento per i piccoli. Tutte queste persone, hanno l'obbligo di mostrarsi loro stesse educate.
Dal momento che i bambini imitano comportamento e condotta dei "grandi", si capisce l'importanza dell'esempio. Per agevolare l'adozione di queste regole, da parte dei fanciulli,
un metodo può consistere
nel rendere più simpatiche
le norme, da applicare con
misura ed intelligenza.
Bando dunque alle rigidità
da caserma. Importante è
insegnare ai nostri bambini
che il mondo non è a loro
disposizione. Si comincia
da piccole grandi azioni,
come dire "grazie", "per
favore", o salutare quando
si entra o si esce da qualche
edificio. tramite il loro esempio, i genitori possono trasmettere ai figli l'idea che alla fine, la
gentilezza paghi. Se tutti adottassimo semplici
norme di buona educazione, vivremmo un po'
più in armonia, riuscendo magari ad aumentare
anche il livello di civiltà del posto in cui abitiamo.
dr. Giuliano Seno
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A PROPOSITO DI
medicina: 1
LA MEDICINA DEI SEMPLICI
OVVERO COME SI USANO
Erbe officinali, piante, fiori e frutti.
Monastero della Certosa di Pavia
FINOCCHIO
Il finocchio selvatico cresce
spontaneo nei luoghi assolati,
caldi e asciutti. È una pianta erbacea con fusto eretto ramificato; le foglie sono di color verde bluastro, i fiori
gialli e riuniti in grandi ombrelli. Viene coltivato in numerose varietà, alcuni per le foglie
basali, carnose e commestibili, altre per il seme
aromatico, che sostituisce spesso quello dell'anice.
Numerose sono le virtù medicinali del finocchio: i semi hanno la proprietà di rafforzare la
vista e sono indicati contro meteorismo, aerofagia, atonia gastrica, spasmi intestinali.
La tradizione popolare usa l'infuso di finocchio quale espettorante e antispasmodico, e
per fermare il singhiozzo.
COME SI USA
Decotto: porre una manciata di pianta
essiccata e sminuzzata in mezzo litro
d'acqua, bollire per 5 minuti. Berne 3 bicchieri al giorno per stimolare la diuresi.
Infuso di semi: mettere un cucchiaio di
semi pestati in mezzo litro d'acqua bollente e lasciare riposare per 20minuti.
Berne una tazza topo i pasti.
Polvere: ridurre in polvere un cucchiaio
di semi e prenderne un cucchiaino, misto
a marmellata e miele, tre volte al giorno.
Finocchi gratinati
Ingredien : Finocchi carnosi 6 - Burro 70 g - La e fresco intero 300 ml - Farina 30 g
Sale q.b. - Noce moscata gra ugiata un pizzico - Parmigiano gra ugiato 30 gr
Per o enere i finocchi gra%na% innanzitu o preparate la besciamella facendo fondere in un tegame 40 gr di burro e aggiungendo la farina; unite il
la e e con%nuate a mescolare fino all’addensamento della salsa, poi aggiungete la noce moscata
e il sale.
Pulite i finocchi, divideteli in quar% e sco ateli in
acqua salata per 10 minu%. Scolateli, dorateli in
una padella col burro rimasto e poneteli in una
pirofila, versatevi sopra la besciamella, cospargeteli col parmigiano gra ugiato e infornateli nel forno caldo a 200° per circa 20-25 minu%, finché
non si sarà formata, in superficie, una cros%cina dorata. Estraete i finocchi, lasciateli in%epidire e
servite.
LA TORRE
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A PROPOSITO DI
misericordia: 2
Il PURGATORIO
Questa vita è un purgatorio. Alla bea tudine eterna tu noi aspiriamo.
Avrà per noi una fase transitoria e preparatoria di purificazione. Eppure il tema del Purgatorio - e dell'aldilà in genere - è ignorato da predicazione e catechesi. È tempo di riscoprirlo.
Che cos'è il purgatorio? Per compr ender e bene dobbiamo dire che non è uno stato intermediario tra la salvezza e la perdizione; infatti esistono solo due possibilità di sbocco per la nostra
vita: o per sempre con Dio o per sempre senza
Dio.
Per coloro che vivono e muoiono senza Dio non
c'è altro che l'immediata e definitiva condanna;
per coloro che si salvano ci sono invece due possibilità: o l'ingresso immediato in paradiso, o
una sosta di purificazione e di preparazione alla
beatitudine. È importante capire che le anime
purganti sono salve, definitivamente salve. Ma
questa salvezza, ormai posseduta, non la possono ancora godere devono prepararsi con un tempo di purificazione e di espiazione.
In cosa consiste la vita in purgatorio r imane
un mistero, tuttavia possiamo comprendere due
aspetti:
1)
non gode della visione beatificante di Dio
e questo è doloroso per l'anima che aspira
a ciò con tutta sé stessa; dolore mitigato
dalla certezza di giungervi.
2)
Patisce le sofferenze spirituali (nostalgia di
Dio, rimorso per i peccati commessi, rammarico per le occasioni di bene perdute…)
che sono come un fuoco che brucia le scorie della vita terrena e raffina l'anima come
in un crogiolo.
Trinità senza rimanerne scottato!
Anche colui che muore in grazia di Dio ha bisogno quindi di un tempo di "attesa". Potremmo
dire che la stessa anima salvata, una volta entrata
nell'aldilà e presa coscienza della distanza abissale che la separa dal suo Dio, esige di essere
adeguatamente preparata all'incontro con Dio
faccia a faccia.
Ecco dunque lo scopo del purgatorio:
♦
purificarsi dai peccati veniali e dalle imperfezioni di cui l'anima è gravata al momento del trapasso,
♦
Espiare la pena, cioè il debito contratto
con la divina giustizia, per i peccati mortali commessi durante la vita terrena e già a
suo tempo confessati e assolti quanto alla
colpa.
Le prove della realtà del purgatorio.
Nell'Antico Testamento, nel primo libro dei
Maccabei, leggiamo la sollecitudine di Giuda
Maccabeo preoccupato per la morte improvvisa
in battaglia degli Israeliti… esorta i vivi a pregare per loro per la loro salvezza… fatta una colletta la invia a Gerusalemme perché venga offerto un sacrificio d'espiazione, per i peccati dei
caduti in guerra.
Nel Nuovo Testamento, in Matteo 5,25-26 leggiamo "mettiti presto d'accordo con il tuo avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla
Perché dobbiamo passare per il purgatorio? guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti
La ragione è evidente: l'eccelsa santità di Dio è dico non uscirai di là finché non avrai pagato
fino all'ultimo spicciolo".
incompatibile con la più piccola imperfezione,
Questo brano suggerisce il rimando ad un
per cui la
creatura non "carcere ultraterreno in cui si paga fino in fondo
il debito con la divina giustizia".
sarebbe in
grado d'essere Nella prima Lettera ai Corinti (3,14-15) si dice:
"Se l'opera che uno costruì sul fondamento resiin armonia
con Lui e di sterà, costui ne riceverà una ricompensa; ma se
sostenere to- l'opera finirà distrutta sarà punito; tuttavia egli si
talmente l'a- salverà, però come attraverso un fuoco".
more incande- C'è dunque una salvezza già acquisita, quindi
ultraterrena, che però richiede ancora una purifiscente della
cazione sofferente.
santissima
LA TORRE
Dicembre 2015
20
Giandomenico Tiepolo in villa Bianchini
Sabato 7, domenica 8 e sabato 14 novembre
2015 dalle ore 15.00 alle 18.00, dopo anni di
chiusura e abbandono, villa Bianchini è stata
protagonista dell’iniziativa “Giandomenico Tiepolo in villa Bianchini”, iniziativa attuata
dall’Amministrazione comunale nell’ambito
della promozione del territorio miranese e del
brand “La terra dei Tiepolo”. Dopo i lavori effettuati l’anno scorso dalle diverse associazioni
di volontariato (pulizia e sistemazione del parco,
rifacimento del ponticello di legno, ripristino di
alcuni servizi igienici), operazioni che avevano
consentito l’apertura e utilizzo del parco in alcune occasioni, quest’anno è stato riparato e sistemato il tetto danneggiato dalla caduta di un albero. Pensare però all’apertura della villa era
quasi utopistico: ragnatele, detriti, porte e vetri
rotti, ma anche mobili e attrezzature varie abbandonate dopo la chiusura dell’asilo, rendevano difficile se non pericoloso addentrarsi nelle
varie stanze anche del pianterreno.
avvenuto il 16 giugno nei locali della parrocchia, per parlare proprio sul futuro di villa Bianchini, lanciai alla sindaca, quasi provocatoriamente, la proposta di ripetere mostra e spettacolo in villa Bianchini: perché no - fu la risposta basta trovare chi finanzia lo spettacolo.
Qualche settimana dopo, nonostante i primi scoraggianti contatti per trovare un gruppo di volontari disposti a darmi una mano, contattai gli
amministratori comunali addetti alla cultura e
all’ambiente, questi, con l’avallo e la spinta della sindaca, appoggiarono la proposta. L’amministrazione comunale trovò poi il finanziatore dello spettacolo e, avuta la certezza che l’evento
poteva avere corso, utilizzarono le risorse fornite dagli organizzatori di “Prove di un mondo
nuovo - 72h con le maniche in su” in villa Bianchini per la pulizia dei locali da utilizzare per lo
spettacolo e la mostra. Nonostante il gran lavoro
svolto, non era certo sufficiente, mi rivolsi questa volta, anziché a singoli cittadini, alle associazioni parrocchiali Gruppo Arcobaleno e Società operaia S. Giuseppe, poi al Gruppo Volontari della Protezione Civile, entusiasmante fu
per me la generosa partecipazione a cui poi si
aggiunsero singole persone. La sera del 7 novembre, allo spettacolo “Intervista impossibile a
Giandomenico Tiepolo” con l’attore e regista A.
Andretta, l’intervistatrice e i Pulcinella del liceo
“Majorana-Corner”, la loro professoressa M. L.
Angelini che illustrò l’opera tiepolesca, partecipò, oltre alla sindaca e alcuni assessori, un commosso Rodolfo Bianchini, figlio di Luigi ex sindaco di Mirano e oltre un centinaio di spettatori.
Lo spunto ad un eventuale uso di villa Bianchini
partì dalla mostra sul Tiepolo e dalla performance multimediale “Intervista impossibile a Giandomenico Tiepolo” effettuati a giugno nella barchessa della villa comunale Giustinian – Morosini; gli spazi ristretti però avevano consentito
l’esposizione di un limitato numero di copie dei
quasi cento disegni custoditi nel soprastante
“Centro studi e documentazione Tiepolo” e solo
pochi invitati poterono assistere allo spettacolo
durante il quale mi venne in mente che entrambe
le manifestazioni (con un più cospicuo numero
di disegni e spettatori) avrebbero meritatamente
trovato una più consona dislocazione negli ampi
Altrettanti furono i visitatori nei due giorni sucspazi di villa Bianchini.
cessivi di apertura dell’affresco “Il Merito e la
Fama” e della mostra con venti disegni di GianIn occasione dell’incontro della popolazione di
domenico, una ventina di tabelloni esplicativi e
Zianigo con la sindaca Maria Rosa Pavanello,
mappe storiche che illustravano e rendevano
plausibile l’ipotesi che uno dei disegni
esposti raffigurasse la piazza di Mirano.
Come detto all’inizio, la villa ha ripreso
vita per alcuni giorni, è da augurarsi però
che siano stati i primi, non certo gli ultimi;
spetta ora alla cittadinanza, in particolare di
Zianigo, essere di pungolo per l’amministrazione comunale, ma anche essa stessa
promotrice di nuove iniziative per non far
ricadere la villa e il suo parco in un lungo e
pericoloso letargo.
Gianni Caravello.
LA TORRE
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SAGRA nella FESTA PATRONALE
Quest'anno il Comitato Organizzativo Sagra
Zianigo, assieme a tutti i volontari che vi hanno
partecipato, residenti in Zianigo e altri paesi es.
Pianiga, Loria (TV), hanno lavorato con un progetto. Si, un progetto che ha dato una maggiore
spinta e coinvolgimento di tutti, quale? Mantenere e rendere la struttura del Patronato efficiente e idonea per tutti.
Forse non tutti sanno ma il Patronato ha bisogno
di manutenzione, gli infissi e il tetto sono le parti che attualmente hanno bisogno di un intervento risolutore. Certo le spese saranno non di
piccolo conto, ma come Comitato siamo più che
sicuri che con l'aiuto di tutti, tutto si può fare.
Anche risistemare il Patronato.
Tutti possono dare il loro contributo, non serve
essere dei grandi professionisti; anche un giovane studente può portare un piatto di gnocchi
con un vassoio, perché siamo certi che quel vassoio lo porterà con grande gioia e professionalità. Il perché? Perché sa che quel semplice piatto
di gnocchi è il suo contributo al bene di tutti, al
bene della Comunità, al bene del Patronato.
Ho parlato di tetto ed infissi da sistemare, forse
sorgerà spontanea una domanda "E le porte?"
Quelle sono aperte per tutti: uomini, donne, giovani e meno giovani che vogliono donare il loro
prezioso tempo, poco o tanto che sia, per il bene
del Patronato e per il bene di tutta la Comunità.
Antonio
P.S.: qualcuno ha per sonal computer " vecchi" da donar e per l' ar ea casse della Festa
Patronale? magari Babbo Natale ve ne ha portato uno di nuovo.....e se quello vecchio viene
riciclato? A noi sarebbe utile... Se qualcuno ha qualcosa da proporci può contattarmi al
...e bilancio in cifre
ENTRATE:
USCITE:
Stand gastronomico
€ 34.272,50
Pranzo anniversari (domenica
13 sett.)
€ 2.330,00
Sponsor
€ 12.198,10
Incasso ballo adulti
€ 3.288,00
Bar Centrale
€ 3.266,12
Pesca di beneficienza
(compreso contributi)
€ 11.253,00
Mercatini
€
120,00
Erogazioni liberali
€
281,50
Varie da vendite interne.
€
136,83
Totale entrate
€ 67.146,05
Utile netto € 19.830,70
Pratiche burocratiche e SIAE
€ 1.060,10
Acquisto alimentari (carne, pesce, bevande,
posateria, piatti plastica)
€ 19.682,90
Materiali di consumo (legna, gas, gasolio,
ferramenta)
€ 2.898,08
Pubblicità, opuscoli.
€ 2.756,80
Band e Orchestre Area Liscio
€ 4.802,40
Capannone e pista da ballo
€ 5.750,00
Pesca di beneficienza
€ 6.703,00
Croce Rossa per servizio ambulanza
e primo soccorso
€
602,00
Sicurezza
€
760,00
Donazione a Padre Fiorenzo Biasibetti
per missione in Africa.
€ 2.300,00
Totale uscite
€ 47.315,35
N.B.: non ci resta che r ingr aziare quanti hanno lavor ato in var io modo alla
riuscita della festa patronale e di invitare tanti altri a dare una mano o due per il
bene della propria comunità.
LA TORRE
Dicembre 2015
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RIFUGIO CAVIAZZA: bilancio 2014
Totale entrate
€ 24.322.00 -
Totale uscite
€ 23.757.37
Differenza attiva
€
565.37
Persone ospitate n.1778
Il 2014 è stato un anno con abbondante neve
( circa 16 metri nell'arco dell'inverno). La neve
è bella ma quando è troppa reca danni. Infatti
tra le uscite del 2014 € 2.228 sono dovute ai
danni provocati da neve, inoltre da notare che
per impossibilità di arrivare al rifugio abbiamo perso tutte le prenotazioni del periodo invernale ( da gennaio a marzo ) quantificabile
in circa € 4.000).
Sono stati eseguiti (oltre ai lavori ordinari per
mantenere il rifugio in buono stato) i seguenti
lavori straordinari: lavori sottotetto e dipintura infissi, copertura ex gabinetto esterno, base
per sistemazione bancali legna. Per un rotate
di € 4.920.00
Visto l'aumentare delle spese si è deciso di rettificare le quote:
Gas €6.00 mc. (invariato)
Luce €0.80 kw ( aumento € 0.10)
Campi scuola tutti € 6.50
Tutte le altre quote aumento € 1.00 così divise:
Estate adulti € 11.00. Bimbi € 9.00
Inverno adulti € 13.00 bimbi € 11.00
Capodanno tutti € 16.00
N.B.: da non dimenticare anche altri lavori accessori, sempre necessari, compreso il tempo per
gli spostamenti a Caviazza. Sono opere di volontari che si rendono disponibili quando serve.
Grazie.
N.O.I.: bilancio 2014
ENTRATE:
USCITE:
Riporto 2013
€
17.408,61
Tesseramento
5 x 1000
Iniziative circolo
Varie
€
4.048,50
€
2.227,52
€ 94.025,53
€
1.282,84
___________
Totale entrate
€ 118.993,00
Tesseramento
5 x 1000
Spese per mantenimento
e funzionamento circolo
Spese gestione bar/palestra
Abbonamenti, tasse, Siae, ecc.
€
€
Totale uscite
€
UTILE GESTIONE:
2.543,00
400,00
€
8.242,58
€
63.279,63
€
2.381,07
___________
76.846,28
€ 42.146,72
N.B.: Il r icavato positivo dell'or ator io NOI è fr utto anche di tante oper e di volontar iato a
beneficio di tutti. Ringraziamo alcune mamme e catechiste che si prestano per le pulizie delle
stanze di catechismo e per le attività del Gr.est. Tale utile andrà anche per i prossimi lavori
sull'oratorio.
LA TORRE
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16 novembre 2015 – Scaltenigo.
Dalla relazione dell'incontro della
SEGRETERIA 7 Parrocchie del Miranese
Le Parrocchie sono tutte rappresentate, è assente Lucio Zampieri diacono
per un impegno improrogabile in diocesi.
Coordinati da don Artemio Favaro iniziamo con un momento di preghiera. Passiamo quindi agli argomenti all'ordine del giorno.
Leggiamo insieme la lettera ai C.P.P. delle 7 parrocchie del Miranese:
Agli amici carissimi, sorelle e fratelli in Cristo delle comunità di Ballò, Campocroce,
Mirano-San Michele, Mirano-San Leopoldo, Scaltenigo, Vetrego e Zianigo.
……………………………………………………………………….
VERSO LA COLLABORAZIONE PASTORALE: Di che si tr atta? Molto schematicamente:
…………………………………………………………………………………..
da qualche anno la nostra Diocesi ha promosso una forte riflessione al suo interno per capire come essere pienamente presente e a servizio dentro una realtà in profondo cambiamento affinché le nostre comunità cristiane siano esperienze ed espressione vive e
profetiche di una “Chiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie…
come segno efficace dell’annuncio del Vangelo” (Christifideles laici, 26; Il volto missionario delle parrocchie….3).
siamo indubbiamente di fronte a sfide nuove ed impegnative che chiedono alle nostre comunità cristiane di tendere sempre più all'essenziale, creando sinergie efficaci con
ogni persona di buona volontà e con quelle realtà e istituzioni che lavorano alla promozione integrale dell'uomo e della sua dignità;
i nostri Consigli Pastorali Parrocchiali sono dunque invitati a mettersi ancor più nella prospettiva di "traghettare" questa nuova esperienza di Chiesa. A muoverci in questa nuova ed importante impresa sarà certamente la passione per la nostra parrocchia, per il
nostro passato e per la ricchezza delle nostre tradizioni…ma nella prospettiva di un
dialogo intenso con le altre comunità cristiane di questo territorio e, tutti insieme, motivati in profondità dalla convinzione di essere a servizio del Regno e appartenenti
all’unica Chiesa.
Ora, forti del cammino compiuto continueremo il nostro lavoro di coordinamento
con estrema serietà fino quando le premesse per la creazione del Consiglio di Collaborazione saranno chiare ed acquisite…...
“Il Consiglio della Collaborazione infatti è l'organismo istituito dal Vescovo che
avrà il compito di presiedere a tutta la vita della nostra futura collaborazione, valutare e
orientare le scelte che coinvolgono tutte le parrocchie, promuovere e sostenere la comunione e il rinnovamento pastorale e missionario delle varie comunità che costituiscono la
Collaborazione. È presieduto dal Presbitero coordinatore nominato dal Vescovo (come
nominati dal vescovo saranno i suoi componenti)”.
La preghiera comunitaria e personale, l’ascolto della Parola e l’Eucarestia siano il
nostro sostegno e contrassegno. A tutti l’augurio di vivere questo “avvicinamento” alla
LA TORRE
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24
Collaborazione con impegno e fiducia, consapevoli che la nostra unione sta nel solco della ricomposizione più grande che Gesù ha in animo per l’intera umanità. Con Gioia abbiate…
abbiamo fede in Cristo Gesù!
La Segreteria delle sette Parrocchie del Miranese
___________________________________________________________________________
Preparazione alla nomina ufficiale della nostra Collaborazione Pastorale.
La suddetta lettera verrà portata nei nostri Consigli di Pastorale Parrocchiali perché, dopo anni di preparazione, ci stiamo avvicinando in modo significativo all'avvio delle Collaborazioni nelle nostre
Parrocchie del Miranese. È importante quindi ritornare sull'argomento in modo chiaro e semplice per
comprendere a quale compito siamo chiamati e quale è il ruolo che ci compete per una buona pastorale comunitaria. Traghettiamo quindi i nostri C.P.P. verso le Collaborazioni invitandoli ad una riflessione e alla nomina di un proprio rappresentante per il Consiglio della Collaborazione stessa. I nominativi dei laici verranno poi inviati in diocesi a Treviso e verrà ufficializzata la nomina dal nostro Vescovo mons. Gardin.
La nostra Collaborazione del Miranese verrà nominata ufficialmente, probabilmente, in Maggio 2016.
Ogni Consiglio di pastorale dovrà quindi prepararsi a questo evento:
in Gennaio 2016 i C.P.P. dovranno riunirsi ognuno nella propria parrocchia,
in Febbraio e Marzo 2016 tutti i C.P.P. in assemblea interparrocchiale.
Queste nostre “tappe” saranno luogo di approfondimento e di lavoro per perfezionare un'informazione che dovrà essere rivolta anche alle Comunità. La Collaborazione sarà un nuovo modo di vivere la
pastorale ma non lontana da quanto stiamo sperimentando nei vari ambiti.
___________________________________________________________________________
La Commissione che cura la Pastorale degli adulti e della famiglia in particolare hanno:
Istituito un gruppo permanente di coppie (una quindicina circa che copre quasi tutte le parrocchie
ma abbiamo già contattato quelle mancanti) che si ritrova ogni 90 giorni circa. Lo scopo degli
incontri sarà quello di vedere le varie attività che si possono proporre nelle nostre parrocchie e
prevedere un ciclo di formazione per tutte le coppie che vi vogliono partecipare.
Deciso di accompagnare i fidanzati al matrimonio con una serie di incontri che si terranno tra il 6
febbraio e il 9 aprile. Esiste un calendario provvisorio utile al momento solo al fine di accettare le iscrizioni. Gli incontri inizieremo a prepararli nei prossimi incontri.
Si è decisi di partire con la preparazione al battesimo per le parrocchie di San Michele e Vetrego;
in futuro se ci saranno altre coppie disponibili si potrà allargare anche alle altre parrocchie
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Ambito catechesi:
Chiara a nome delle referenti delle 7 parrocchie chiede di poter proseguire il cammino di conoscenza
reciproca, per vedere quali strade da percorrere insieme e quali obiettivi comuni si potranno concretizzare, don Luciano Minetto le accompagnerà in questo dialogo.
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Comunicazione di don Artemio:
giovedì 3-12-2015 a Robegano ore 20,45 ci sarà un incontro per i vicariati di Mirano e Noale; relatore sarà don Mario Salviato; tema della serata: “Il Vangelo nelle case”.
Questa segreteria è invitata a partecipare.
_________________________________________________________________________________
Torneremo a riunirci lunedì 18 gennaio 2016 a Mirano S. Michele ore 20,45:
- vedremo insieme quali proposte diocesane, in occasione del Giubileo, riusciamo a programmare.
Relazione di Lazzarini Simonetta.
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Calendario pastorale/liturgico della parrocchia di Zianigo – 2015/2016
4-10 domenica: S. Francesco d'Assisi patrono d'Italia
10-10 sabato ritiro per i cresimandi
11-10 domenica: avvio anno pastorale con mandato a catechisti e animatori A.C. e scout + festa
anziani Società Operaia S. Giuseppe
18-10 domenica: giornata missionaria mondiale + festa AVIS
25-10 domenica: S. CRESIMA dei nostri ragazzi di II^ sup. Messa delle 10,00
1-11 domenica: solennità tutti i Santi, S. Messe festive, di pomeriggio ore 14.30 partenza dalla
chiesa e processione in cimitero alle 15,00 S. Messa – (sospesa Messa ore 18,00)
2-11 lunedì: comm. defunti, alle ore 9.00 Messa in chiesa, ore 15.00 Messa in cimitero
8-11 domenica presentazione e accoglienza dei bambini di 1^ elem. di catechismo
21-11 sabato Presentazione della Vergine Maria – Madonna della salute Messa or e 9
22-11 domenica: Cristo Re + giornata del Seminario + festa del ringraziamento (per i prodotti
della terra e di ogni altro lavoro che permette dignità e vita nella collettività) + in or atorio al mattino, dalle 8 alle 12, prevenzione cardiovascolare. Alla sera ore 18 animazione
della Messa da parte della Corale per la patrona della musica (S. Cecilia).
28-11 sabato ore 20, 30 in chiesa Concerto corale-organistico
29-11 1° domenica di Avvento: alla Messa delle 10.00 consegna della Bibbia ai ragazzi della I°
media + Vangelo ai bambini della III° elementare;
5-12 sabato messa ore 18 consegna grembiule ai ragazzi di 1^ sup. - alle or e 20, 30 in chiesa Concerto corale-organistico
8-12 martedì: solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, alla Messa delle 10.00 festa
dell’adesione all’ Azione Cattolica – alla sera ore 18, anima la Messa la Corale
12-12 sabato ore 20, 30 in chiesa Concerto corale-organistico
13-12 III^ domenica (della gioia) di avvento alla messa delle 10 i bambini portano in chiesa la statuina del Gesù bambino da mettere nel presepio per la benedizione + presentazione bambini
della Prima Comunione
14/15/16/17/18/21/22/23-12 novena or e 20,30 per i var i gr uppi + medie, giovani e adulti
21/22/23-12 “Buongiorno Gesù” alle 7,40 per i bambini delle elementari
19-12 arriva in paese, portata da scout e AC la “Luce di Betlemme”
20-12 domenica i bambini portano in chiesa il salvadanaio per le missioni “aiutiamo Gesù povero
e abbandonato” + mercatino A.C.R.
24 giovedì: ore 23,00 veglia di Natale + Messa di Mezzanotte (apertura del presepio, dopo la messa ci sarà un momento di ristoro offerto dai gruppi parrocchiali e curato dal gruppo Arcobaleno)
25-12 venerdì: S. NATALE (messa serale animata dalla Corale)
26-12 sabato S. Stefano ore 16 Concerto "I cantori di Marostica" promosso da Soc. Operaia
27-12 domenica: Santa Famiglia di Gesù
31-12 giovedì: Messa prefestiva e fine anno solare ore 18,00 + veglione in palestra col N.O.I.
1-1-2016 venerdì: Maria Madre di Dio messe orario festivo
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6-1 mercoledì: EPIFANIA messe orario festivo - festa in oratorio
10-1 domenica: Battesimo di nostro Signore invitiamo i battezzati del 2015 alla Messa ore 10,00 +
benedizione della S. Infanzia (bambini dai 0 ai 6 anni)
Dal 18 al 25 gennaio settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
2-2 martedì: presentazione di Gesù Bambino al tempio (Candelora) messa ore 20,30
7-2 domenica giornata per la vita
8-2 lunedì S. Giuseppina Bakhita: Messa ore 18,00
10-2 mercoledì delle ceneri: inizio della Quar esima messe alle 15.00 e 20.30 con l’imposizione
delle ceneri – giorno di digiuno e astinenza (il bar NOI rimane chiuso) - alla messa delle 15
portiamo tutti i ragazzi del catechismo e i loro genitori per una catechesi quaresimale.
i venerdì di Quaresima Via Crucis or e 15.00 e alle 20.30 animate
6-3 domenica Festa della Riconciliazione or e 15.00 (alla messa delle 10.00 pr esentazione dei
bambini che nel pomeriggio, alle 15.00, faranno la prima Confessione)
12/3: raccolta del ferro vecchio da parte del gruppo Arcobaleno e volontari
18-3 venerdi: Messa ore 15,00 chiesetta da Dissegna
19-3 sabato: S. Giuseppe messa or e 15 capitello S. Giuseppe (via Desman) e 18 in chiesa
20-3 domenica delle PALME benedizione e pr ocessione con l’ulivo (si svolgerà nel parco, poi sul
sagrato e S. Messa in chiesa) nel pomeriggio inizia l’adorazione delle 40 ore
21/22/23-3 lunedì – martedì - mercoledì prosegue l'adorazione 40 ore (confessioni)
24/25/26-3 solenne triduo pasquale centro dell’anno liturgico (S. Messa in Coena Domine delle
21.00 di giovedì (lavanda dei piedi con i bambini che si preparano a ricevere la Prima Comunione) + veglia notturna fino alla 6,00 di venerdì, alle 12 pranzo in palestra pane e acqua con i
ragazzi del catechismo, ore 15.00 Liturgia + 21.00 Via Crucis in processione per le vie del paese),
sabato Veglia Pasquale ore 21.00
27-3 domenica: PASQUA DI NOSTRO SIGNORE
25-4 lunedì S. Marco evangelista
29-4 venerdì: S. Caterina da Siena patrona d'Italia
1-5 domenica: S. Giuseppe or e 16,00 S. Messa votiva nella chiesetta S. Giuseppe (Dissegna)
Maggio mese del Rosario: in chiesa, ai capitelli, nelle case ecc. si chiuder à con le Messe
5-6/5 Rogazioni con la celebr azione della S. Messa
8-5 domenica Ascensione: alla Messa delle 10.00 PRIMA COMUNIONE dei bambini di 4°
15/5 domenica Pentecoste—presentazione cresimandi alla messa ore 10 + Andar per erbe
22-5 domenica Santissima Trinità
29/5 domenica Corpus Domini la pr ocessione con il Santissimo alla Messa delle 10 e chiusur a
anno catechistico
⇒13/6 lunedì: S. Antonio, Messa ore 20,30 (al capitello di S. Antonio in Loc. Tiro al piattello)
Dal 8 al 13 settembre 2015 festa patronale Solennità della Natività di Maria: l’11 S. Messa con
anniversari di matrimonio – affidamento delle nostre famiglie a Maria + ore 15,30 Messa con Sacra Unzione + processione per le vie del paese (la preparazione spirituale inizierà da domenica 6 settembre).
I Battesimi sar anno celebr ati ogni 3^ domenica del mese alla messa delle 10,00 (salvo eccezioni)
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Adorazione eucaristica ogni 1° giovedì del mese ore 16,30/17,45 orario invernale e 8,30/9,45
orario estivo.
Preghiera mariana con Adorazione eucaristica il mercoledì ore 20,30/22,30 a cadenza quindicinale.
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Elenco delle attività dei vari gruppi parrocchiali:
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C.P.P. : incontri periodici per progettare e verificare l’andamento delle attività pastorali.
Catechisti e ragazzi: si incontrano settimanalmente come da proprio calendario.
Catechisti: ogni quindici giorni si ritrovano per la programmazione e/o per la formazione; gli
incontri sono aperti ad animatori, operatori di pastorale e adulti che desiderano intervenire.
Gruppo liturgico: si incontra periodicamente per la preparazione dei momenti liturgici e per la
formazione.
A.C.R.: si ritrova di domenica in oratorio per loro attività, prima partecipano alla Messa comunitaria delle 10.00 e A.C.G. si ritrova il giovedì sera alle 20,30.
Scout: sabato pomeriggio Lupetti e Reparto si ritrovano in parco parrocchiale per giocare e crescere insieme. Il giovedì si ritrovano il Clan (Rover e Scolte), che fanno poi servizio il sabato
nelle associazioni o in parrocchia.
La Corale S. Cecilia: si ritrova il lunedì per le prove di canto.
Il Coro della Natività: una sera alla settimana prove di canto per animare le messe festive; il sabato pomeriggio, dalle 15.00 alle 16.00 prove per i più piccoli.
Associazione C.Z.I. affiliata al NOI diocesano, il direttivo cura l’organizzazione del tempo libero per giovani e adulti.
Gruppo Fiorellini: ogni sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 fanno attività in palestra
Gruppo Arcobaleno: manutenzione del parco e attività a favore della parrocchia come il presepio ecc. + raccolta del ferro vecchio un sabato e domenica di marzo, festa “Andar per erbe” e
cura degli addobbi per la festa patronale.
Gruppo Parrocchiale Festa Patronale promuove e organizza tutte le attività religiose, ricreativesociali-culturali e aggregative proprie della nostra festa patronale.
Uscite, campi-scuola, grest, attività di volontariato e ricreativo-formativo dei ragazzi e giovani
(scout, del catechismo e gruppi) sono programmate nei vari ambiti.
N.B.: il calendario potrà ovviamente subire variazioni che si rendessero necessarie per migliorare la
pastorale. A quanto già esposto verranno ad aggiungersi i momenti liturgici e formativi che coinvolgeranno le 7 Parrocchie del Miranese.
Orari gruppi Catechismo a Zianigo
Orari gruppi Catechismo a
Campocroce
1° el. martedì 2° A giovedì 2° B giovedì 3° A giovedì 3° B giovedì 4° el. giovedì 5° " mercoledì
Simonetta
ore 15-16
Lena e Paola
" 15-16
Lucia e Martina
" 15-16
Arianna
" 15-16
Arianna
ore 16,10-17,10
Anna e Martina ore 15-16
Arianna
" 15-16
1 media venerdì
2
" venerdì
3
" mercol.
3
" venerdì
Maria Grazia ore 15,15-16,15 1° media venerdì
Lena e Paola " 15,15-16,15 2° "
giovedì
Angela e Silvia " 17,00-18,00
Angela e Silvia " 15,15-16,15 3° " venerdì
1 sup. venerdì
Emanuela
LA TORRE
1°el domenica Elettra e Alessandra ore 10-11
2° " sabato
Annalisa
" 10-11
3° " sabato
Chiara
" 11-12
4° " sabato
Marilena
" 11-12
5° " lunedì
Annalisa e Luigina " 15-16
Daniela
Gloria e
Martina
Annalisa
ore 15,30-16,30
" 15,15-16,15
" 15,15-16,15
" 15,30-16,30
Dicembre 2015
28
Anniversari di matrimonio
Domenica 12 settembre ‘15 hanno festeggiato
l’anniversario di matrimonio nella Celebrazione eucaristica:
70° Gallo Libero e Mion Adriana
50° Baro Danilo e Maister Giovanna
70º Anno - Nozze di ferro
50° Pavan Marcello e Pellizzon Maria
50º Anno - Nozze d'oro
45° Campagnaro Vincenzo e Pegoraro Giuseppina
45º Anno - Nozze di zaffiro
45° Bolzonella Gianni e Masiero Sandra
45° Ragazzo Giovanni e Vedovato Graziella
45° Masiero Gianni e Morosin Giuseppina
44° Gallo Angelo e Vallotto Ada
40°
Guerrino e Bertolini Loretta
35° Perale Loris e Milan Mara
30° Mercanzin Giorgio e Bottaro Lucia
25° Righetto Danilo e Tosatto Alessia
25° Toniolo Antonio e Fortin Maria Berica
10° Ragazzo Oscar e Palladino Angela
40º Anno - Nozze di rubino
35º Anno - Nozze di corallo
30º Anno - Nozze di perle
25º Anno - Nozze di argento
10º Anno - Nozze di stagno
5º Anno - Nozze di legno
5° Bolzonella Cristian e Sorato Deborah
Noi ti benediciamo, o Dio, Creatore e Signore dell'universo, che in principio hai formato
l'uomo e la donna e li hai uniti in comunione di vita e di amore;
ti rendiamo grazie perché ci hai congiunti nel vincolo santo del matrimonio a immagine
dell'unione di Cristo con la Chiesa.
Tu ci hai guidato attraverso le gioie e le prove del cammino. Ravviva ancora la grazia del
patto nuziale e accresci in noi l'amore e l'armonia dello spirito, perché insieme con i
famigliari e gli amici godiamo sempre della tua benedizione Per Cristo nostro Signore.
LA TORRE
Dicembre 2015
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Zianigo e la sua storia
35° puntata: Dicembre 2015
6 febbraio 1892:vita sociale
delle nostre comunità.
Sempre per merito della "Vita del Popolo" del 1892, possiamo conoscere par%colari interessan% della
vita sociale delle nostre comunità (Zianigo e Campocroce…), descri< in diale o dal nostro Stefano Massarioto. Tali realtà rifle ono la situazione dura e cri%ca dei contadini dell'epoca vessa% dagli usurai priva% e pubblici (banche!!). Conclusione: la forte emigrazione.
Sen%te il resoconto di quan% emigra% ci sono sta% nella sola provincia di Treviso in soli sei mesi!
PARLA ANCA EL MASSARIOTO:
Sior Diretor de la Vita del Popolo,
Mi sotoscrito Stefano Massarioto go l'onor de lesere, e esser sossio del so sfogio, e bisogna che
diga, che s'ancora son ignorante lo leso volen$era, parchè (tuto no salo), ma in gran parte lo capisso; e
a tu$ queli che po lo ghe dago da lesere i dise quelo che digo mi. Sia ringraziato Dio che finalmente anca
nualtri poveri massario$ podemo avere in man un sfogio, che ne istruissa e che, a poco a poco, podemo
cavarse dal sgusso e sivilisarse e essere a xorno dele cose che sussede, essetera, essetera. Bravi tu$ quei
che se presta per tegner vivo sto sfogio tanto desiderà.
Go visto quanto vien raccomandà per la fondazion de le banche rurali, portando spesso per esempio, come merita, quela de Gambarare direta da quel bravo Paroco. Sarà do mesi che l'egregio Professor
Vitorio Menegheli de Miran, che studia tanto per formare casse rurali, sel podesse in ogni parochia, el
ga mandà fora tante letere de aviso, a Zianigo e Campocroce padovano: e una festa ne la scuola consessa del Municipio a Zianigo el ga fato na conferenza e ben istruido noialtri poveri contadini sui vantagi de
questa cassa, mostrando i lavori fa$ nele casse fondae qua in Italia e fora. Domenega po, xorno 30 mese pasà, xe sta una radunanza in casa Bembo a Campocroce, presieduta dal prof. Vitorio Menegheli, el
Paroco D. Davide Pez, el Marchese Dionisi, el Sig. Cavalier Bus, el Sig. Munara$ Alberto, el Sindaco de
Salzan, Sig. Zane$ Luigi, sig. Colombo Giuseppe, Sig. Zancolo Carlo, Sig. Peron Giordano; e i sa degnà de
invidarme anca mi, povaro Massarioto.
Là, sior i ga tratà sul modo pi fassile per fondar sta cassa rurale, una a Campocroce, e una a Zianigo. Dopo un bel discorso fato dal Prof.Menegheli, xe sta deliberà de fare in questa se$mana un elenco
de persone oneste, sia contadini, sia ar$s$, sia brassian$ per esser sossi, e po ques$ nominarà le cariche, co piena speranza de tu7e queste persone, che vegna nominà pressidente di ogni parochia el so
paroco.
Mi sior, povero diavolo, stava ascoltare e diseva quel che va ben, e me gongolava, al pensare che
ste brave persone serca tu$ i mezi per cavarne dale sgrinfie dei usurai, che pur tropo noaltri contadini
semo mal ciapai. Speremo che la riessa, e mi,sior lo tegnarò informà, perché el possa dire qualche cosa
tel so xornale per incoragire i altri a meterse dacordo per imitare. Dio benedissa ste bele imprese!
El me scusa se me son spiegà male, ma lu sarà capasse de compa$re el povero
Stefano Massarioto.
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A proposito di EMIGRAZIONE leggete ques% da% di allora:
Negli ul%mi sei mesi dell'anno 1891 emigrarono dalla provincia di Treviso 9123 persone; delle quali
8837 per l'America, 92 per l'Austria, 76 per la Germania, 49 per la Svizzera, 37 per la Francia, 9 per la
Turchia, 19 per l'Inghilterra, 1 per la Rumenia, 3 per gli Sta% dell'Africa.
E si tra a solo di sei mesi e di una sola provincia!! Che dire?
(Don Ruggero Gallo)
LA TORRE
Dicembre 2013
30
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