PERSONA E ORGANIZZAZIONE
Esperienze di un rapporto possibile
LA CENTRALITA’ dell’ UTENTE:
un sistema integrato di accoglienza
Infermiera Gina Dallari
Servizio di Oncologia – Dipartimento Onco ematologico
Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova
Reggio Emilia
Reggio Emilia 4 Marzo 2005
PROGETTO
DI ACCOGLIENZA
Credendo che un rapporto di sostegno e di
solidarietà con il paziente, unito alle competenze
tecniche, sia il punto centrale dell’assistenza :
Proponiamo
accoglienza
trattamento
un
modello
organizzativo
di
al paziente che si sottopone al
chemioterapico per la prima volta.
volta
PRECEDENTE PERCORSO
Il paziente accede al servizio inviato:
– dal medico curante
– dal servizio di senologia
– da un altro reparto
z Se l’appuntamento è fissato per il pomeriggio solitamente effettua
solo la visita medica senza l’accoglienza da parte della CapoSala o
della accettazione. Successivamente ritorna per il prelievo e per il
colloquio con la Capo Sala dove vengono sbrigate le pratiche
burocratiche (raccolta dati anagrafici, numerazione cartella
clinica…).
z
z
Se l’appuntamento è fissato per il mattino generalmente prima
incontra la CapoSala, poi esegue il prelievo e al termine il colloquio
con il medico.
z
In base al tipo di malattia e stadiazione il paziente può iniziare il
ciclo di terapia o accede direttamente al follow-up.
CRITICITA’ RILEVATE
Se il primo accesso del paziente avviene nel pomeriggio:
z
– non conosce l’organizzazione del reparto;
- non c’è nessuno che possa spiegare il percorso
burocratico/ terapeutico;
–
prova un senso di smarrimento e abbandono;
- deve tornare in reparto per completare il primo accesso.
CRITICITA’ RILEVATE
z
Se il primo accesso del paziente avviene al mattino:
– lunga attesa quando l’appuntamento viene fissato prima
delle ore nove;
– durante il colloquio con la CapoSala e il medico vengono
date molte informazioni verbali, in particolare riguardanti
la terapia e i suoi effetti collaterali, che il paziente
difficilmente ricorda;
– lunghe attese davanti allo studio della CapoSala, quando i
vari medici danno lo stesso orario a più accessi.
OBIETTIVI
z
z
Ridurre l’ansia e il senso di smarrimento del paziente che
inizia un ciclo di chemioterapia
Suddividere i primi accessi nell’arco della settimana e ad
orari scalari.
PIANIFICAZIONE
COLLOQUIO CON LA CAPOSALA:
controllo dati anagrafici;
consegna opuscolo informativo con cartellina porta
documenti;
illustrazione della struttura del reparto limitatamente a
sala prelievi, sale attesa, ambulatori medici, bagni;
PIANIFICAZIONE
z
PRELIEVO:
– la CapoSala accompagna il paziente in sala prelievi e lo affida
all’infermiera che eseguirà il prelievo e che a sua volta lo
riconduce alla C.S. che lo accompagna nelle sale d’attesa, lo
informa dei tempi di attesa e di come funziona il sistema di
chiamata.
PIANIFICAZIONE
z
PRIMA TERAPIA
–
–
La prima terapia deve essere segnalata sull’agenda medica e
riportata sugli elenchi o sull’agenda del Day-Hospital.
L’accettazione invia o accompagna il paziente (segnalato come 1a
terapia) dalla C.S. o direttamente in sala prelievi dove un’infermiera
lo prende in carico.
PIANIFICAZIONE
z
PRIMA TERAPIA
–
Il pomeriggio precedente l’infermiera di turno prepara il materiale
informativo occorrente per la terapia specifica del paziente (per
ogni tipo di schema vengono individuati i problemi più frequenti e
segnalati sull’opuscolo generale) e lo posiziona in sala prelievi
nominando il materiale.
PIANIFICAZIONE
z
TERAPIA IN SALA PRELIEVI
– L’infermiera che riceve il paziente si presenta, illustra la
terapia mostrando direttamente il flaconi all’interno della
vaschetta individuando i farmaci.
– Spiega gli effetti collaterali più comuni per quello schema,
con le particolarità correlate ( es. urina rossa con ADR) .
– Consegna
il materiale informativo preventivamente
preparato e lo illustra. Rimane a disposizione per chiarimenti
e domande del paziente.
PIANIFICAZIONE
z
TERAPIA IN D.H.
– L’infermiera in sala prelievi si presenta, spiega che
incanula la vena e poi lo accompagna al letto avvisando
la collega o lo affida direttamente a lei, se
libera, presentandola.
PIANIFICAZIONE
z
TERAPIA IN D.H.
– Al letto gli si spiega:
z
che non si deve andare sotto alle coperte ma vi è il panno;
z
dove si trova il bagno;
z
z
z
z
z
z
il pranzo;
il frigo a disposizione;
che può muoversi con le flebo;
se fa il platino la pre-idratazione;
quando arriva la terapia illustrarla;
gli appuntamenti con clearance ( consegnando il set) e
consegna degli opuscoli illustrativi precedentemente
preparati.
VERIFICA
Si consegnerà dopo due cicli al paziente un questionario, di seguito
allegato, per valutare se gli obiettivi sono stati raggiunti.
…DICE IL
SAGGIO …
SE MIRI AL VOLO DELL’AQUILA ,
POTRAI VOLARE COME UN PASSEROTTO,
MA SICURAMENTE TI ALZI DA TERRA.
Scarica

Presentazione - Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia