COSSU ANGELO M. L.
(PRIMO PIONIERE DELL'EVANGELISMO SARDO)
Lo storico Giorgio Spini lo chiama Angelo Cossu Loy [1]. Non Sappiamo perché.
Sappiamo Che il periodo Loi cognome Dalla madre, Maria Simona Loi, Mentre il padre
si chiamava Giovanni Cossu Deriu.
Nacque uno Tresnuraghes (in prov. di Oristano) il 6 marzo 1832. Il prof. Giovanni
Maria Muroni ci informa che nacque "Nella casa magazzino Situata di fronte alla
corte baronale di proprietà delle nobili sorelle Sulas, delle qualifiche il padre era
servo-Fattore" [ 2]. Il Muroni Che ci dice anche "la munifica benevolenza delle
nobildonne gli consenti di frequentare il seminario, e di Raggiungere il sacerdozio" [ 3].
A questo punto il prof. Muroni, accennando ad un "percorso tutto da ricostruire", fa
un bel balzo in avanti e ci parla della sua venuta uno nel Cagliari 1876 come "primo
ministro sardo del Protestantesimo evangelico" [ 4].
Questo è un Periodo molto importante da ricostruire, Perché in Esso avvenne la sua
conversione all'evangelismo, la sua rinuncia al sacerdozio e la sua vocazione di
ministro uno nell'opera tempo pieno del Signore. In parte ci Viene in aiuto il Giorgio
Spini. Egli ci informa che il Cossu "Fu Sacerdote Cattolico, poi nel 1854 Prese il
brevetto maestro di ( di scuola elementare [5] ), Nel racconto di qualità si trasferì nel
1861 un Guamaggiore" [6] (paesino in prov. di Cagliari). "Successivamente - continua
lo storico Spini [ 7] - Usci dal clero cattolico, si sposo e, passato sul continente, aderì
al movimento evangelico. "Qui Bisogna aprire una parentesi sul movimento evangelico,
Che ci aiuta ad inquadrare meglio la formazione spirituale del Cossu.
Il movimento evangelico è nato nel 1852 a Genova [ 8]. In un primo momento, ci
informa lo storico Domenico Maselli, si è cercata la collaborazione della Chiesa
Valdese, MA POI, Divergenze di natura ecclesiologica e politica ne determinarono la
rottura nel 1854. All'ecclesiologia in merito, gli evangelici "ritenevano Che la Santa
Cena non dovesse Essere presieduta da un pastore ( consacrato ) Ma dovesse Essere
libera per tutti i fratelli ", inoltre" ritenevano di Essere più intransigenti nei
Confronti della Chiesa Cattolica ". Sotto l'aspetto politico, "Gli Evangelici Erano
radicalmente democratici, Mentre i Valdesi vedevano di buon occhio il Governo
Cavour ei Savoia" [ 9]. In seguito, tra gli Evangelici Stessi si sono venute uno C reare
delle Divergenze Che Hanno portato alla spaccatura del 1870 Tra La Chiesa Libera
Che da una parte s'ispirava ad Alessandro Gavazzi, Francesco e altri Lagomarsino E
Quella Che poi diventerà La Chiesa dei Fratelli Dall'altra, Che s'ispirava al conte
Piero Guicciardini E Teodorico Pietrocola Rossetti.
Il Maselli riassume i motivi di questa spaccatura nel modo Seguente [10]:
1. Diverso vi era un modo di intendere l'Impegno civile e politico Che per il Rossetti
ed il Guicciardini dovevano passare in seconda linea Rispetto alla predicazione del
Vangelo, ma non così per il Gavazzi e gli altri;
2. Diverso vi era un modo di intendere l'organizzazione della chiesa, Che secondo il
Rossetti ed il Guicciardini doveva rimanere di tipo congregazionalista, Mentre il
Gavazzi e gli altri miravano ad una Maggior Organizzazione e Regolamentazione
Secondo il modello presbiteriano, seguito anche dai Valdesi [ 11];
3. anche infine era in discussione se Avere un credo, una confessione di fede, oppure
se il credo dovesse Essere Tutta la Bibbia, come sostenevano il Rossetti ed il
Guicciardini.
In
Quegli
anni,
l'A.
&.
FCU,
Mandò
statunitense
un'organizzazione
interdenominazionale venire Suo Rappresentante in Italia l'americano William
Clark [12]. Tra il 1867 ed il 1870 il Clark, "che non condivideva il radicalismo del
Rossetti e del Guicciardini" [13], Fondò a Milano una scuola per Evangelisti, DA CUI, a
detta del Maselli, "doveva Uscire un gruppo di Predicatori SEGUACI della Tendenza
del Gavazzi" [14]. Tra gli allievi di questa scuola ci informa lo storico Spini, ci fu il
nostro Angelo Cossu [15]. Egli aderì Pienamente alle idee del Gavazzi, Che tanto, ci
riferisce sempre il Giorgio Spini, nel 1870 Egli "partecipo alla fondazione della
Chiesa Cristiana Libera in Italia" [ 16].
Ma c'è un altro aspetto Che non va trascurato, se vogliamo cogliere più Pienamente la
formazione spirituale del Cossu. Parliamo del Fatto Che uno dei Suoi maestri Nella
scuola per Evangelisti di Milano, fu Francesco Lagomarsino [ 17]., Di professione
bilanciaio. Egli Venne scelto nel 1856 dall'assemblea di Genova, in Presenza del Conte
Guicciardini Per iniziare un'opera pionieristica nell'Alessandrino. Ad Esso Verrà poi
affiancato Teodorico Pietrocola Rossetti, il Quale diventerà per lui non solo un
compagno di predicazione, ma anche un vero e proprio insegnante [18]. Però col
passare del tempo, si crearono Tra i due delle Divergenze insanabili, Che sono poi
quelle Che Hanno prodotto la spaccatura del 1870 tra la Chiesa Libera el'ala da CUI
nascerà la Chiesa dei Fratelli. A prescindere da queste comunque ecclesiologiche
Divergenze successive, pensiamo Che il Lagomarsino continuava uno portare dentro di
sé Quella parte di formazione spirituale Che il Rossetti gli Aveva impartito in qualità
di Suo insegnante. SI PUÒ dunque presumere Che parte di questa formazione SIA
Stata trasferita anche sull'allievo Angelo Cossu.
Fino al 1872, Angelo Evangelista fu uno Cossu Edolo ( Comune in prov. di Brescia [19] ),
Dove curava un gruppetto di sei credenti evangelici, frutto della predicazione di
Giovan Battista Zucchi [ 20]. A Edolo Egli riceveva uno stipendio grazie all'A. &.
F.C.U. [21]. Il suo ministero in questo luogo fu "frustrato Soprattutto Dalla tenace
resistenza del cattolicesimo locale" [22]. Spini racconta che "il Cossu si dette un gran
da fare a Edolo, in Valcamonica e in Valtellina, MA SI Scontro con implacabili ostilità
clericali" [23]. Fu in questo Periodo Che scrisse La matrigna di Gesù Cristo, ossia
Relazione minimi di una discussione con Don Domenico Faustinelli, curato in Capo di
Ponte per Angelo Cossu, Evangelista maestro a Edolo (Claudiana, Firenze 1871) [24]. E
l'Opposizione fu clericale non solo, "Perché tentò anche di aprire una scuola a Edolo,
ma gli fu impedito dal Sindaco" [25]. Il Cossu stesso riferisce su "La Chiesa Libera"
del 5 gennaio 1872, che "Il Sindaco ha organizzato un'accanita reazione contro di lui,
il locale di culto è sporcato Stato di sterco otto volte; La Bottega dei Fratelli
Zapatti, Coltellinai evangelici, è Stata danneggiata; anche altri frequentatori delle
riunioni Evangeliche Hanno avuto le porte di casa sporcate " [ 26].
Nel 1873 Andò a Portoferraio, (in prov. di Livorno), dove Prese il posto di Bernardo
Brachetto, il periodo Quale Stato mandato a Torino dall'assemblea della Chiesa
Libera del 1872. A Edolo lascio all'incirca una decina di persone [ 27].
Nel 1874 una grave crisi economica si abbatté sulla Chiesa Libera Italiana,
costringendola ad abbandonare Molte attività. MOLTI Evangelisti vennero Licenziati,
tra CUI Il Cossu, il quale, da ora in avanti non comparirà più NEGLI elenchi dei
partecipanti alle Assemblee Generali della Chiesa Libera Italiana [ 28]. Vieni altri
Evangelisti Chiesa della Libera, anche il Cossu "Passo Dalla Chiesa Libera all'Unione
Battista" [ 29] Nella fu ed veste di predicatore battista Che Egli fece ritorno in
Sardegna nel 1876, ove è interessante Notare che, il primo opuscolo con CUI SI
presento nell'isola fu Anatomia del battesimo Nella chiesa romana , Stampato uno
Poggibonsi nel giugno dello stesso anno.
Da questo punto in poi, seguiremo il racconto del prof. Muroni come lo sviluppa Nel
suo libro Gente di Planaria . Qui leggiamo Anzitutto dell'impegno evangelistico del
Cossu Nella città di Cagliari:
"Confrontare un il Cagliari 6 giugno del 1876 E Comincia a predicare ea diffondere
il messaggio evangelico con prodotti volantini con una propria Stamperia rudimentale.
Ma già poche settimane Dopo l'arrivo, si presenta con un opuscolo intitolato più
impegnativo Anatomia del battesimo Nella chiesa romana , Stampato uno Poggibonsi
presso la Tipografia di Federico Bassi. È UNA RISPOSTA A UN corso di lezioni su
Adamo e il peccato originale Tenuto Nella cattedrale dal canonico teologo Francesco
Miglior " [ 30].
Già da questo primo opuscolo diffuso in terra sarda SI PUÒ Notare l'Impostazione
anticlericale del Suo Ministero, e del resto non POTEVA ESSERE altrimenti, vista la
tenace resistenza Che Incontrerà, Soprattutto da parte del clero. Il Cossu scrive:
"Certo, l ' Alta Chiesa Romana non Vorrà perdonarmi tanta pubblicità, e me la
ricambierà con un diluvio di vituperi e di esecrazioni come fece il Canonico Teologo
contro lo spirito di Calvino e Lutero ... massimamente Quando avrà Saputo Che sono
un ex-prete della Provincia ammogliato, e con prole , che mi sono spogliato, e mi sono
scomunicato, ossia sono uscito Dalla Chiesa Romana per Poter professare il Cristo del
puro Evangelo. [...] Insomma, io, secondo l'Evangelo, sono certo delle Carenze
Canonico-Teologiche Perché prima ero prete, ed ora sono cristiano. "
"Per l ' Alta Chiesa Romana il Battesimo è un tesoro ch'essa PUÒ da solo, e sa godere.
Il vero Scopo e sempre Stato Il Diritto del Sillabo . - La introduzione Nelle famiglie il monopolio della istruzione - il monopolio dei matrimoni - il monopolio delle
cognazioni delle e rinunciare - IL COMPENSO DEL Celibato - LA DECIMA del frutto
del lavoro - le Disposizioni testamentarie ... insomma, dissolutezza e rapina - Salvare
i bambini da cotale Battesimo è salvarli da perpetua schiavitù " [31].
Sicuramente questo tipo d'Impostazione non gli facilitò il Compito pionieristico Che
Voleva Compiere, ma neppure gli impedì di Ottenere I suoi primi frutti. Fu
Soddisfazione con una certa, che, STANDO uno Quanto riferisce il Muroni, già nel
maggio del 1877, poté "comunicare su un giornale evangelico della Penisola,
l'Istituzione della prima comunità evangelica in Sardegna". Ecco le parole del Cossu:
"Ora sono lieto di Poter Informare i miei fratelli del continente della formazione di
una Chiesa Cristiana Battista a Cagliari. Difficoltà Dopo varie e persecuzioni
suscitateci dai preti Abbiamo avuto questa Consolazione. La sera del 10 maggio 1877
Sei credenti, Cioè a causa celibi, a causa padri di famiglia e le Loro rispettive mogli,
Vollero della misura professione Loro fede testimoniando con l'atto del Battesimo. La
TESTIMONIANZA riuscì uno Soddisfazione reciproca. Nel darci poi la mano di
associazione apparvero lacrime di gioia agli occhi di tutti, Dopo, tutti noi ci
BATTEZZATI firmammo in un registro dei Membri per ordine progressivo. Queste
sono le prime pietre vive del tempio del Signore in questa città " [32].
In questo periodo, tuttavia, l'attività evangelistica del Cossu non fu solo limitata alla
città di Cagliari. Natia Anche Nella Tresnuraghes ed in Planargia Il suo opuscolo
diffuso sul suscitando Battesimo,, dice il Muroni, "L'ira del clero locale" [ 33]. E la
risposta del clero non si fece attendere, ADDIRITTURA Nella persona stessa del
Vescovo della Diocesi di Bosa, Eugenio Cano. A questo punto, il Muroni, documenta
molto bene la forte polemica tra il Cossu ed il Vescovo Cano. Quest'ultimo, dapprima
incarico il sindaco di Tresnuraghes di organizzargli un incontro con il Cossu, il Quale
Però non si presento, al Che, Omelie il Cano fece Seguire ben dovuta [ 34] una lettera
pastorale ed [35], "Accio i Fedeli vi trovino un antidoto contro il veleno del
dogmatizzante, e il traviato abbia motivi uno ravvedersi"[ 36]. Il ancora Cano scrive:
"Si circolare Fatto è in mezzo al Popolo libricciattolo delle Nazioni Unite, Sostanza
Nella infelice e Nella forma, e mancante di Ogni Qualunque prestigio di Attraente
novità, come sarebbesi potuto aspettare a chi dice di misconoscere L'importanza del
Battesimo NEGLI infanti, in mezzo A UN Che secolo, in certo modo, usa battezzare
solennemente a fin Le Navi, e le locomotive. Egli è ben vero Che per un uomo serio
non vale la pena di confutare ex professo libercoli ed errori Che in se Stessi Recano
la Loro confutazione, anche per le contraddizioni palmari Che vi si leggono. Per CUI
Possiamo dire Che nessuna traccia abbia LASCIATO il passaggio d'uno sventurato
Apostata, il Quale altro non eccitò nei Fedeli, CHE L'indignazione da una parte, e la
compassione dall'altra. Preghiamo per la conversione di un nostro fratello traviato
"[ 37].
Le parole usate dal Vescovo Cano Furono alquanto forti e sicuramente molto lontane
da quell'aria di Ecumenismo Che si respira oggi, e, se da un lato tradiscono una "certa
sufficienza" ed "Il Tentativo di minimizzare il problema" [38], Dall'altro non
scoraggiarono certamente il Cossu dal continuare Nella sua pionieristica opera,
mettendo in campo altri scritti, Citati dallo stesso Cano: Bestemmie Papali; Il Prete,
la Messa ed il Popolo; disfide e Sfide . Anche stavolta il Cano parti al contrattacco,
rincarando la dose. Così parlò del Cossu in una nota della sua Orazione panegirica
all'Angelico Dottore San Tommaso d'Aquino Nelle feste del VI Centenario : "Dopo
queste testimonianze in omaggio di S. Tommaso Che compongono l'Ufficio intorno al
Sacrificio Eucaristico , Ed è uno dei più splendidi Maestri della Dottrina Cattolica, i
lettori potranno da se Stessi Decidere in qual Conto Debba tenersi la vuota jattanza
da Trivio d'un ex-prete , Che Chiama Il Popolo Cattolico Schiavo di Roma Papale E
vivente Nella forzata ignoranza della verità religiosa ; Come l'oscuro Apostata di
Tresnuraghes ha scritto Nell'ultimo libello: Il Prete, la Messa ed il Popolo . Ci voleva
proprio la faccia sfrontata di un Giuda, e la spudoratezza d'un Apostata. Vorreste
voi neppure sospettare Che S. Tommaso non conoscesse la Bibbia e il Vero Senso
delle parole di Cristo, molto meglio di Angelo Cossu?! Noi tutti preferiamo esser
detti ignoranti come S. Tommaso, e cattivare Il nostro intelletto alla fede, meglio
Che prostituirci a leggere i rancidi assurdi copiati dai libri dei protestanti ed anche
della più bassa lega. Altro che Puro Vangelo ! Sono bestemmie mostruose " [39].
Dagli epiteti usati contro il Cossu SI PUÒ ben capire Che i termini della
contrapposizione Erano abbastanza forti. E Bisogna Registrare Che i toni della
polemica Non erano solo di carattere religioso, ma anche politico. In una sua lettera
dello stesso anno, il 1979, Il Cano accusò il Cossu di "Anarchico Socialismo".
Prendendo spunto da queste parole intorno a Giovanni Battista: "Ricco di speranze
messianiche sposava la libertà della giustizia, della Che è foriera perfetta
uguaglianza ", Scritte dal nell'opuscolo Cossu Sfide e disfide , Il Cano così si espresse:
"Dunque per non precipitare nei vortici del Socialismo , É necessário non puro
Lasciarsi illudere dall' Evangelismo del Protestantesimo : Pure noi l'abbiamo provato.
Perciò FF. E FF.DD., gli fuggite Apostati , Che come malefiche nubi senz'acqua, e
bestemmiando Quel che ignorano, Vengono in mezzo a voi per corrompere le vostre
menti ed i vostri cuori e coll'irreligione, per predicare una uguaglianza perfetta Che
è il gergo dell'anarchico Socialismo " [40].
Il 16 maggio del 1879, Angelo Cossu scriveva sulla rivista " Il Seminatore ": "Uno,
nativo di Tempio, tanto ama il cibo della Parola, Che in pochi mesi, ha progredito in
Conoscenza Santificazione e, da giustificare la sua fede, coll'esempio e colla
predicazione, ovunque si trovi Capace. E 'di recitare quasi l intero 'Evangelo,
appoggiando Qualunque argomento coi fatti Analoghi ".
Ritornando un attimo alla Chiesa Battista di Cagliari, Il Muroni ci informa che "nel
1881 contava già 15 membri "e nel 1885 Venne affidata ad "un nuovo pastore, il
maestro elementare Pietro Arbanisch Che si dedicherà, con la moglie Giuseppina
Lippi, popolare anche all'istruzione " [41]. Qui è interessante Quanto riporta il Muroni,
che "Il primo ministro inglese W. Gladstone gli invio una breve lettera di auguri,
datata 13 febbraio 1889" [ 42].
Per Quanto Riguarda Il Cossu, terminato il Suo Impegno cagliaritano, rientro alla sua
natia Tresnuraghes, da dove inizio un opera pionieristica su più larga scala nel centro
e nel nord dell'isola, costituendo, dice il Muroni, "gruppi evangelici nel paese natale,
un Bosa, Oristano, Tempio, Aggius, Calangianus E Macomer"[ 43]. È bello vedere come
quest'intrepido pioniere del Vangelo, Che Ormai era sulla soglia dei sessan t'anni, non
si arrende, non va in pensione, ma continua imperterrito Nella sua opera evangelistica,
Malgrado l'Opposizione clericale Che incontrava un po' dovunque. Ed anche in questa
nuova fase del Suo Ministero, il Muroni parla di "anatemi del parroco di Tresnuraghes
Mastinu contro 'il prete Apostata' [44].
In questi anni scrisse Il Padre nostro celeste ed il "Santissimo Padre", il Papa:
meditazione domenicale sull'orazione , Cagliari 1885, e Se il papa abbia ragione di
Essere , Tempio 1888.
Nella prima Di queste opere SI PUÒ leggere sin dalle sue prime battute Quello Che
era il motto del Cossu in tutto il Suo ministero: una fede genuina, ne timorosa ne
annacquata, Che si fonda in Gesù Cristo. Queste le sue stesse parole: "Non vi ha
sentimento più giusto di quello, Che crede Le cose che il Signore Iddio ci ha rivelate
in Gesù Cristo. Singolo tal sentimento è Ciò che dicesi Fede pura , La Quale procedere
senza travestimento, e agisce senza timore " [45]..
Il Cossu era veramente animato da questo sentimento, Perché ha sempre predicato
un reale ritorno all'evangelo, E Lo ha fatto senza compromessi e senza tentennamenti.
Fino all'ultimo si è battuto affinchè i Suoi concittadini sardi e non solo, conoscessero
l'Evangelo di Gesù Cristo Nella sua purezza. Egli era fermamente convitto Che solo la
predicazione del Vangelo POTEVA scuotere le persone da quell'ignoranza in CUI li
Aveva proiettati il sistema cattolico romano. Così scrisse il Cossu: "Pertanto, la più
grande miseria è l'ignoranza in materia di Religione Evangelica, la Quale Soltanto
PUÒ illuminare le menti, e rinnovare i cuori, e redimere l'Umanità". "Ma il popolo si
sveglierà; conoscerà la Verità, e si vergognerà della vilissima Condizione impostagli
dal prete, e allora il prete perirà" [46].
Il Cossu non è mai stato tenero con il sistema Cattolico Romano, Identificato nel
Papa, nei Preti e nei Loro strumenti di dominio, e nei dovuti opuscoli Citati Appena
Tenero e meno che mai. Tra questi strumenti, Egli poneva, oltre al già citato
Battesimo dei bambini, anche la confessione auricolare e il Divieto di leggere la
Bibbia. In Merito alla confessione auricolare Egli scrisse: "La confessione auricolare
è la chiave magica del papa. Senza non Confessionale il Potrebbe esercitare la sua
influenza .... Il codesta Con chiave 'santissimo papa' e - per lui - I suoi preti chiudono
il cervello, e aprono le borse; entrano Nelle latèbre dell'animo e del cuore uno
spiarne i segreti, danno libertà al padroneggio per sfruttarne i rimorsi, ed insinuano
La prostituzione; promuovono congiure contro al progresso morale e religioso, ed alle
Istituzioni libere; la Usano come e veleno venire pugnale sul cuore della Nazione Che
vogliono abietta Ai Piedi del Loro 'Santissimo' .... Il dogma della confessione
auricolare è veramente il Corno di Satana " [47].
Del Divieto di leggere la Bibbia, il Cossu disse: "Perché il papa non vuole Che il
popolo legga la Bibbia? La Lettera del - Solo Il fatto è tal risposta bastante uno
persuadere Che Coloro i Quali cercano nasconder la Luce mulinano cose malvage
(Giov.3: 20,21). ... Ma che cos'è la Bibbia se non 'Creatore alla Sua Creatura' ?. ... Se
il rapire la lettera di un padre ai figli è già un enorme delitto, rapire il 'la Lettera del
Creatore alle Sue creature' per farsene un'esclusiva proprietà e spiegarla
arbitrariamente convertendola in articoli di Commercio e la Negazione del diritto il
sacrosanto più, epperò un prepotente inganno il più ingiustificabile " [48].
Sul sistema Papale Egli Affermo: "Il Papa Viene Eletto racconto, e, peggio ancora,
Dichiarato infallibile dai cardinali già creatura e servi dei Papi antecessori, epperò
Cardini del papato, aspiranti egualmente, Perché tutti papabili, perpetuando così una
falsissima Istituzione per cupidigia di dominio, Mena Che uno Mille superstizioni ed
eresie delittuose inclusivamente .... La chiesa ossia la Gerarchia Papale è una
imponente esteriorità Colla Corruzione del cuore. Il papa non è che TENEBRE
abbaglianti " [ 49].
Dei preti, categoria DI CUI fece parte anche lui, ebbe a dire: "Il prete fugge la
discussione con gli evangelici entro la Sacra Scrittura, la Quale è il Suo più tremendo
accusatore, e Giudice inesorabile. Il prete non accetta discussione contro Il suo DIO
DI TERRA, e le sue dottrine di menzogna " [50].
Il Muroni concludere la sua ricerca sul Cossu, riportandoci Alcuni dati Sugli ultimi
anni della sua vita, secondo Cui, Tresnuraghese nostro il predicatore, si "stabilisce
definitivamente uno Macomer", ivi "Fonda la prima Tipografia evangelica" e vi
pubblica nel 1897 Il suo ultimo opuscolo Della padronanza in religione [51] . In questo
scritto, Cossu Sferro Il suo ultimo attacco al clericalismo cattolico romano. Tra
l'altro, scrisse: "IGNORANZA, Superstizione, terrore e: della Ecco le vere colo nne
potestà Del Prete di Qualsiasi religione. Il codice della Chiesa Cristiana è il puro
Evangelo Dice Che Salute per Grazia , Mediante la fede: dal Che Risulta Dover Essere
La fede in Dio e nel Cristo un atto liberissimo, Esclusivamente personale. Infatti
Gesù Cristo ci chiama, Dicendo: Chi ha sete e Venga chi vuole Prenda dell'acqua della
vita gratuitamente (Apoc.22: 17), e io non caccerò fuora Chi Viene a me (Giov.6: 36).
Andare al Signore il Cristo ossia a Dio col profondo sentimento di Peccatore ansioso
di Salute è Ciò che dicesi sola vera religione " [52].
Angelo Maria Luigi Cossu Mori una Macomer nel 1904.
Tonino Mele
[
1] Giorgio Spini, L'Evangelo e il Berretto Frigio (Editrice Claudiana, Torino 1971)
2] G. M. Muroni, Gente di Planaria , Pg.143 (Progetto Sardegna, Quartu S. Elena 1998)
[
3] ibid.
[
4] ibid.
[
5] Il corsivo è mio;
[
6] op.cit, pg. 37 - La Fonte da CUI Spini cita QUESTI avvenimenti è "La Chiesa
[
Maggio 1872 al 15 Gennaio 1873 da Francesco Lagomarsino.
[
7] Ibid.
[
8] D. Maselli, "Credere e Comprendere", 19/20 1979, pg.5).
[
9] Ibid.
[
10] op.cit., pg.6, 7
[
11]Vedi anche Giorgio Spini, op.cit. pg.215, 238)
[
12] op.cit. pg. 35
[
13] Giorgio Spini, op.cit. pg.29
[
14] D. Maselli, Tra Risveglio e Millennio , Pg. 241, (Editrice Claudiana, Torino 1974);
[
15] op. cit. pg.36, 37;
[
16] op. cit. pg. 37
[
17] op.cit. pg. 35, 36
[
18] D. Maselli, Tra Risveglio e Millennio , Pg.122, 123.126.127, (Editrice Claudiana,
Torino 1974);
[
19] Il corsivo è mio;
[
20] op.cit. pg. 54
[
21] op.cit. pg. 60
[
22] op.cit. pg. 77
[
23] ibid.
[
24] ibid.
[
25] ibid.
[
26] op. cit. pg. 88;
[
27] op.cit. pg. 58, 77;
[
28] op.cit. pg. 80;
[
29] op. cit pg. 37, 98;
30] op.cit. pg.143
[
31] Angelo Cossu, Anatomia del Battesimo Nella chiesa romana (Poggibonsi 1876),
pg.3, 4-5, 13. Il Muroni riferisce di Aver inserito il libretto dal Poma in una raccolta
di opuscoli (Opuscoli 13 VII) intitolata "Le relazioni dell'Italia Colla Bibbia" (Arch. di
Stato di Cagliari, Collocazione: 25-1305)
[
32] op. cit., pg.144. Dice il Muroni Che questa lettera è Stata Tratta dall'opuscolo
Testimonianze , Del pastore Inguanti, scritto in occasione del 60 ° anniversario della
fondazione della comunità cagliaritana, la Quale è riportata in GAM, Un secolo di
Evangelismo in Sardegna (1877 - 1977), nel fascicolo celebrativo del 110 °
Anniversario della Chiesa Evangelica Battista di Cagliari , Cagliari 1987.
[
33] Ibid
[
34] E. Cano, A causa Omelie intorno al Sacramento del Battesimo Che si amministra
agli Infanti (Tip.Vescovile, Bosa 1878)
[
35] E. Cano, Lettera pastorale Undecima. Pensieri e affetti in omaggio del Sommo
Pontefice Leone XIII (Tip.Vescovile, Bosa 1878)
[
36] Ibidem, pg.35-36
[
37] E. Cano, A causa Omelie ... pg.7
[
38] G. M. Muroni, op.cit., Pg.145
[
39] E. Cano, Orazione panegirica all'Angelico Dottore San Tommaso d'Aquino Nelle
feste del VI Centenario (Tip.Vescovile, Bosa 1879), pg.16
[
40] E. Cano, Lettera sul Socialismo (Tip.Vescovile, Bosa 1879), pg.87-88, 73)
[
41] G. M. Muroni, op.cit., Pg.146
[
42]Ibid. Fondo Dice in nota il Muroni di Aver trovato questa lettera " presso il
Autografi della Biblioteca Universitaria di Cagliari ".
[
43] Ibid
[
44] Ibid, pg.147
[
45] A. Cossu, Il Padre nostro celeste ed il "Santissimo Padre", il Papa: meditazione
domenicale sull'orazione (Cagliari 1885), pg.5
[
46] A. Cossu, Se il papa abbia ragione di Essere (Tempio 1888), pg.72, 74
[
47] A. Cossu, Il Padre Nostro ..., pg.32
[
48] A. Cossu, Se il papa ..., Pg.3, 4,6,7,9
[
49] Ibidem, pg.20, 76
[
50] Ibidem, pg.73
[
51] Le opere del Cossu DI CUI siamo a Conoscenza sono: La matrigna di Gesù ,
Firenze 1871; Anatomia del Battesimo Nella chiesa romana , Poggibonsi 1876; Il prete,
la Messa e il popolo , Roma 1879; Dei sette sacramenti, ossia A che serve il prete ,
Cagliari 1885; Il Padre nostro celeste ed il "Santissimo Padre", il Papa: meditazione
domenicale sull'orazione , Cagliari 1885; Se il papa abbia ragione di Essere , Tempio
1888; Della padronanza in religione , Macomer 1897.
[
52] A. Cossu, Della padronanza in religione , Tip.Evangelica, Macomer 1897, pg.1-2
[
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Cossu Angelo M.L.