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Piatto piange
piatto ride
D
opo anni di esperienza nella realizzazione di iniziative di educazione alimentare e
orientamento dei consumi riproponiamo la versione di Piatto piange piatto ride, formulata tenendo conto dei suggerimenti espressi dagli insegnanti nelle schede adottate per verificarne l’efficacia. In particolare abbiamo colto le indicazioni di rafforzare
la collaborazione fra i docenti e i nostri esperti e di favorire la comunicazione fra scuola e famiglia su un tema – l’alimentazione – che le vede entrambe protagoniste. L’offerta didattica comprende 9 percorsi articolati in più azioni che spaziano fra numerosi argomenti; ogni proposta
è destinata ad uno specifico grado di scolarizzazione, dai nidi d’infazia alla scuola secondaria di I e II grado.
Condizioni di realizzazione
Ciascun percorso per essere realizzato dovrà coinvolgere almeno 4 classi di una stessa scuola
o di uno stesso istituto comprensivo o circolo didattico e dovrà essere inserito nel POF - piano
dell’offerta formativa dell’anno scolastico 2010/2011 se si realizzerà entro giugno 2011, o in quello dell’anno scolastico 2011/2012 se verrà programmato fra settembre e dicembre 2011.
Struttura dei percorsi
È prevista una fase preliminare di programmazione e approfondimento fra i docenti, gli educatori esperti e i genitori che insieme stabiliranno la scansione temporale e organizzativa dell’intervento in funzione del contesto formativo e territoriale.
Proposte per l’anno scolastico 2010/2011
1. La pentolallegra...
colori, suoni e fantasia per gustare il cibo
2. Nell'allegra fattoria
pane, salame e formaggio giocando in allegria
3. L'albero della maionese
come si produce il cibo che mangiamo
4. Il cesto della frutta buona
consumare frutta e verdura biologica e di stagione
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5. È arrivato un bastimento carico di...
storia e geografia dei cibi che consumiamo
6. Seguire i sentieri del cibo leggendo le etichette
riflessioni ad occhi “ben aperti” tra le corsie dei
supermercati
7. L'equilibrio tra gli alimenti per una sana e
consapevole alimentazione
elementi nutrizionali nel giusto equilibrio leggendo
l’etichetta alimentare
g
Le attività d’aula consistono in più incontri di ripresa e approfondimento così da integrare gli
apporti degli esperti con l’attività degli insegnanti. Gli incontri sono progettati come veri e
propri momenti di didattica attiva in cui, oltre ai contenuti, diventa fondamentale la modalità
di svolgimento degli stessi.
L’educatore, armato di tutto ciò che gli è necessario, coinvolge la classe con esperienze pratiche e, per gli allievi più giovani, con animazioni ludiche (giochi di movimento e abilità, quiz,
lavori di gruppo), funzionali allo sviluppo del percorso prescelto in un clima ricco di entusiasmo, passione e dinamismo.
Stimolando l’interesse e la curiosità dei ragazzi attraverso il gioco e l’animazione, diventa possibile parlare di lotta biologica e integrata, di tracciabilità, dei processi produttivi dei più comuni alimenti (pane, formaggio, vino, olio), trasmettere nozioni ed emozioni al contempo, rendendo piacevole e appassionante il tempo trascorso a scuola.
Ogni percorso prevede una visita guidata a una fattoria didattica o a un laboratorio di produzione e/o trasformazione di alimenti, per toccare con mano quanto appreso in aula e meglio
comprendere il legame tra mondo della produzione e alimentazione. La scelta della fattoria
didattica va fatta all’inizio di ciascun percorso per permettere all’operatore della fattoria di presentarsi in classe e di collaborare nelle attività.
Un evento conclusivo di comunicazione e condivisione dell’esperienza vedrà insieme tutti i
suoi protagonisti - ragazzi, docenti, esperti e genitori - e si potrà svolgere anche durante la
visita in fattoria didattica.
Nelle pagine seguenti gli insegnanti troveranno una
descrizione esaustiva di ogni percorso e alla pag. 17 la
scheda d’iscrizione. Nel caso in cui le richieste superino la disponibilità, sarà effettuata una selezione sulla
base delle seguenti priorità:
- tipologia di scuola nel seguente ordine: 1) scuole
secondarie di I e II grado, 2) nidi e scuole d’infanzia, scuole primarie;
- progetti didattici di educazione alimentare nell’anno
scolastico 2010-2011;
- ordine di arrivo delle domande.
Realizzazione dei percorsi a cura di:
LORENZO BONAZZI
Centro Agricoltura Ambiente
DANIELE DE LEO
8. Filiere alimentari tra biologico,
tipico e sicurezza alimentare
un percorso a zig zag per riconoscere il cibo di qualità
9. Cibo, territorio, tipicità e turismo enogastronomico
alla scoperta dei prodotti tipici
e della montagna bolognese
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pesso i bambini mostrano un certo rifiuto nei confronti di quegli alimenti che, pur essendo
molto importanti per una sana alimentazione, non sono molto graditi: frutta e verdura, uova,
latte. Le buone abitudini alimentari si apprendono già nella primissima infanzia, in particolare se
l’approccio al cibo è giocoso, divertente e di tipo sensoriale. Aiutiamo i genitori a rendere più
appetitosi i cibi più sani. Per il secondo anno proponiamo una versione speciale di questo modulo anche per i bambini grandi dei nidi d’infanzia (2-3 anni). Il coinvolgimento dei genitori in questo percorso è particolarmente richiesto, per cui un incontro sarà realizzato alla loro presenza.
La Pentolallegra… S
colori, suoni e fantasia
per gustare il cibo
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) • Per i nidi di infanzia (durata 45-60 minuti) e
per le scuole dell’infanzia (durata 75-90 minuti)
1° incontro: Chiccolone, come nasce e cresce
una spiga di grano e come si trasforma in
pane
2° incontro: il Leone Gedeone vuole mangiare
il minestrone, prepariamolo insieme!
3° incontro: dal latte al formaggio con la
Mucca Carolina.
• Per le scuole d’infanzia (durata 75-90
minuti)
1° incontro: le strane ricette del personaggio
misterioso Gambadisedano per preparare il
minestrone
2° incontro: i sapori della frutta per giocare
tutti insieme
3° incontro: gli animali della fattoria e i loro
prodotti
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria didattica
Uno dei tre incontri sarà realizzato alla presenza
dei genitori durante un evento dedicato
d
scuola dell’infanzia e nidi d’infanzia (sezioni
grandi) dello stesso circolo didattico o coordinamento pedagogico o istituto comprensivo.
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Nell’allegra
fattoria
pane, salame e formaggio
giocando in allegria
uanti misteri si nascondono dietro agli alimenti, quante domande non trovano risposta e
soprattutto “come si fa” a produrre il cibo di tutti i giorni? Come hanno imparato i nostri
nonni a fare il formaggio, il pane, il salame? È poi così difficile o bastano pochi ingredienti e
tanta passione? Scopriremo insieme la provenienza dei cibi, le trasformazioni alimentari, gli elementi semplici che si trasformano in cibi molto conosciuti, l’aula diventerà un laboratorio e si
toccherà con mano ma non solo, si annuserà, si guarderà, si ascolterà e…
Q
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: grano, farina pane, colori e
casacche
2° incontro: latte, formaggio, caglio, sale,
colori e casacche
3° incontro: il suino, carne rossa, pancetta,
sale, pepe, colori e casacche
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola dell’infanzia
e 1° ciclo scuola primaria
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L’albero
della maionese
come si produce il cibo
che mangiamo
Il
rapporto conflittuale con il cibo che i bambini spesso manifestano ha, tra le diverse
motivazioni, quella della scarsa conoscenza dei processi produttivi del cibo stesso.
I bambini cresciuti in una civiltà contadina avevano tantissime occasioni per conoscere tali
processi: assistevano alla lavorazione dei campi o all’allevamento degli animali, seguivano
poi tutti i passaggi di trasformazione - basti pensare all’investitura del maiale, alla pigiatura
del vino, alla macina della farina, alla produzione di conserve e marmellate – assistevano
infine alla preparazione dei pasti essendo, a quell’epoca, la cucina l’ambiente principale, il
cuore della casa e della vita familiare. Non solo: i bambini non assistevano passivamente a
tutto quello avveniva sotto i loro occhi ma ne erano parte attiva.
Attualmente, oltre alla mancanza di un contatto diretto con i campi coltivati e con gli allevamenti, i condizionamenti dei messaggi pubblicitari, l’utilizzo di cibi preconfezionati difficilmente riconoscibili dentro a barattoli e scatole, determinano lo smarrimento di quei fondamentali punti di riferimento che possono aiutare il bambino a capire la provenienza di un cibo.
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa con giochi di
movimento e memoria per tre incontri
Facciamo in classe la maionese ed il formaggio,
il pane e il sale odoroso:
1° incontro: strani utensili utilizzati nella preparazione dei cibi
2° incontro: confronto tra cibi freschi e preconfezionati; esempi di cicli produttivi
3° incontro: le piante aromatiche in cucina
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola primaria
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Il cesto della
frutta buona
consumare frutta e verdura
biologica e di stagione
a natura “prepara” i frutti non in modo casuale ma con una certa “puntualità” rispetto alle
esigenze del nostro organismo: cibi ricchi di acqua per l’estate, ad alto contenuto calorico per
l’inverno. Questo concetto, fin troppo banale se espresso alla metà del secolo scorso quando la
società era ancora caratterizzata da una forte presenza del mondo contadino, non è oggi così
scontato. Con la totale perdita di riferimenti temporali, i bambini non riescono più a pensare che
un frutto è l’insieme di tanti fattori e di pratiche agronomiche faticose e pazienti che si sviluppano nell’arco di diversi mesi; imparare a consumare frutta di stagione vuole invece dire riscoprire
i ritmi perduti, i sapori e gli aromi collegati a un particolare periodo dell’anno - l’arrivo della primavera, l’inizio delle vacanze scolastiche e così via. Mangiare frutta fa bene, ancor meglio se si
tratta di frutta biologica. Il passaggio culturale sia di chi produce che di chi consuma è ancora in
atto e l’acquisto di prodotti biologici non è certo un fatto scontato. Se da una parte il consumatore è più attento a ciò che compra, dall’altro lamenta una certa difficoltà nel riconoscere, tra marchi, sigle, etichette e slogan, i prodotti veramente biologici, quelli da mangiare con tranquillità,
buccia compresa.
L
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa con giochi di
movimento e abilità per tre incontri:
1° incontro: importanza della frutta e della verdura nell’alimentazione, la piramide alimentare.
2° incontro: le stagioni di frutta e verdura e i
prodotti ortofrutticoli tipici della nostra provincia.
3° incontro: definizione di agricoltura biologica;
esempi di lotta biologica contro gli insetti
dannosi.
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d 2° ciclo scuola primaria
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È arrivato
un bastimento
carico di…
storia e geografia dei cibi
che consumiamo
oi italiani ci consideriamo grandi cuochi e buongustai; tantissimi cibi che ci rendono famosi in tutto il mondo non sono però nati nel nostro paese ma vengono da altre parti del
pianeta. Questo naturalmente non toglie nulla alla nostra fama, ma scoprire l’origine dei cibi è
come compiere un viaggio nella storia e nella geografia, seguendo spostamenti di grandi avventurieri o di interi popoli, rileggendo pagine di invasioni, colonizzazioni, guerre, ma anche cambiamenti climatici, invenzioni e scoperte: la storia dell’uomo rivisitata in punta di forchetta.
N
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri,
con giochi d’abilità per il riconoscimento delle
spezie, giochi di movimento, quiz e musiche
dal mondo
1° incontro: il cibo dell’uomo preistorico, la
nascita dell’agricoltura; la cucina degli antichi romani.
2° incontro: arrivano nuovi cibi con i barbari e
gli arabi. Giochi con le spezie.
3° incontro: la scoperta dell’America: la frutta
e verdura dal Nuovo Mondo; giochi con
musiche e cibi da tutti i continenti
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d 2° ciclo scuola primaria
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archi, loghi, etichette nutrizionali, ma non solo; stesso prodotto presente in differenti tipologie, parole che ricordano qualcosa ma non riusciamo proprio ad associarle, liste di ingredienti che passano le due dozzine di “protagonisti”.
Percorrere il sentiero che il cibo ha fatto per arrivare nel negozio partendo dall’azienda agricola o dalla stalla è un viaggio a ritroso molto suggestivo. Purtroppo però non è facile districarsi fra strani simboli e tabelle nutrizionali ma una volta compreso il loro alfabeto sarà naturale
capire i vari messaggi.
Seguire
i sentieri del
cibo leggendo
le etichette
M
riflessioni ad occhi
“ben aperti” tra le corsie
dei supermercati
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: lettura dell’etichetta attenta e
ponderata
2° incontro: filiere dei principali prodotti alimentari
3° incontro: zig zag tra loghi e marchi, simulazione di un percorso tra gli scaffali del
supermercato
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola primaria e secondaria di I grado
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L’equilibrio
tra gli alimenti
per una sana
e consapevole
alimentazione
elementi nutrizionali
nel giusto equilibrio
leggendo l’etichetta
alimentare
gni ricetta ha i propri ingredienti, ogni confezione alimentare ha i propri segreti che spesso e volentieri rimangono tali.
Ci sono alcune domande che cercano risposte: Esiste un corretto equilibrio tra gli alimenti?
Come dobbiamo comportarci nel corso della giornata per assumere il giusto quantitativo di elementi essenziali per la nostra vita? Quali sono gli elementi che ci mantengono in salute? E se
facciamo attività fisica come dobbiamo comportarci? Quanti e quali pasti sono necessari durante il giorno? Meglio una vita sedentaria limitando l’assunzione del cibo o una vita attiva con
apporti nutrizionali regolari? Se mangio solo cibi biologici dimagrisco?
O
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: la piramide alimentare, gli elementi nutrizionali, i gruppi di alimenti
2° incontro: l’energia fornita dal cibo, l’unità di
misura, le entrate e le uscite
3° incontro: cibi plastici, energetici, protettivi,
nervini, riconosciamoli a vista
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola secondaria di I e II grado
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Filiere alimentari
tra biologico,
tipico e sicurezza
alimentare
un percorso
a zig zag per
riconoscere
il cibo di
qualità
ome si è evoluta l’agricoltura in Italia e in Europa dal dopoguerra a oggi, l’agricoltura sostenibile, l’agricoltura convenzionale, Integrata (QC qualità controllata), Biologica e Biodinamica.
La tipicità in provincia di Bologna, prodotti a marchio europeo DOP (denominazione di origine
protetta) e IGP (indicazione geografica protetta), i prodotti agroalimentari a marchio nazionale, i
prodotti tradizionali, le prossime sfide ai mercati esteri, il rapporto che i prodotti ortofrutticoli
hanno con le stagioni, perché certi cibi sono collocati in primavera, estate, autunno o inverno.
Le manipolazioni alimentari, gli organismi geneticamente modificati, i prodotti biodinamici, biologici, integrati e convenzionali, le trappole sessuali a feromoni.
Si propone un percorso che rappresenta un vero e proprio viaggio tra le trasformazioni e le evoluzioni che l’agricoltura ha affrontato in questi anni, in modo da orientare le scelte degli studenti nel panorama di proposte e di marchi commerciali.
C
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: l’agricoltura biologica e biodinamica, come riconoscere e scegliere i prodotti
2° incontro: prodotti integrati e prodotti convenzionali, l’avvento degli OGM
3° incontro: prodotto tipico, isole di gusto tra
tanta globalizzazione
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola secondaria di II grado
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Cibo, territorio,
tipicità e turismo
enogastronomico
alla scoperta dei prodotti tipici
e della montagna bolognese
agricoltura e le produzioni di qualità già da qualche anno sono sottoposte a svariati tentativi di imitazione, pensiamo per esempio ai FALSI che in tutto il mondo tentano di imitare il nostro Parmigiano Reggiano originale tra i quali possiamo ricordare il parmesan, il parmesao, il regianito e tanti altri ancora.
Allo stesso tempo la globalizzazione dei consumi e delle produzioni ha reso i consumatori più
attenti alla provenienza dei cibi acquistati, sia per questioni di sicurezza alimentare, sia per
una maggiore sensibilità nei confronti delle sollecitazioni culturali legate al rapporto del cibo
con la propria terra d’origine. L’impegno che a tutti noi è richiesto in questo momento consiste nella difesa delle produzioni che rappresentano il nostro territorio e che nel corso dei secoli si sono conservate intatte grazie all’uomo e alle caratteristiche dell’ambiente. Difendere il
prodotto tipico e ridare luce e colore ai territori creando anche circuiti di interesse, di turismo
eno-gastronomico alla scoperta di cibi e di vini specifici e particolari. Quest’anno proponiamo
approfondimenti sui prodotti e sui percorsi dell’Appennino Bolognese.
L’
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: marchi DOP e IGP, prodotti tradizionali, marchio DegustiBo
2° incontro: principali prodotti tipici dell’Appennino bolognese, storie e tradizioni
3° incontro: prodotti tipici e turismo, percorsi
e itinerari
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola secondaria di II grado
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Piatto piange piatto ride - Città metropolitana di Bologna