Palcoscenico
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In copertina: grafica Bose Giesse
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SANTINA DIFFINI
Juliet e Rum
due innamorati
insostenibili
Bonfirraro Editore
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© 2012 by Bonfirraro Editore
Viale Ritrovato, 5 - 94012 Barrafranca - Enna
Tel. 0934.464646 - 0934.400091 telefax 0934.1936565
E-mail: [email protected]
ISBN 978-88-6272-051-9
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A tutti coloro
che mi stimano
e alle mie sorelle
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NOTIZIE SULL’AUTRICE
Santina Diffini nasce a Nicosia nell’ennese. Vive
con la mamma ormai centenaria e due sorelle. Nel
1971 inizia la sua avventura pedagogica. L’apprendimento di esperienze pedagogiche, metodologiche,
e didattico/organizzative, abbinato al coraggio, marcano il suo iter educativo/didattico.
Durante il suo lungo magistero di educatrice la si
vede come protagonista alla scuola primaria nel ruolo di docente e di operatore psico/pedagogico. Negli
anni novanta, infatti, si contraddistingue nelle funzioni di operatore psicopedagogico, figura mediatrice tra scuola ed equipe di neuropsichiatria infantile.
Nel duemila la si nota nel ruolo di insegnante alle
scuole Superiori e per l’appunto al Liceo socio/psicopedagogico, dove impartisce lezioni di filosofia,
psicologia e scienze dell’educazione nel biennio e
triennio.
Il suo lavoro, visto come un gioco, la porta a convivere con programmazioni, progetti, teatri e stage.
Ed è allora che incomincia a giocare con il teatro,
organizzando recite ed improntandosi nel ruolo di regista. Negli anni “80/90”continua imperterrita nel
suo protagonismo nel contesto di feste scolastiche:
Carnevale, festa della mamma, Natale, papà, festa di
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fine anno. Negli anni 2000 non poteva non assumere la funzione di animatrice di stage e di attività creative nelle scuole superiori e precisamente presso il
Liceo Classico “Fratelli Testa” con annesso il Liceo
socio/psico/pedagogico.
Nel sociale gode di ottima stima da parte di genitori e alunni e riconoscimento come dottoressa, professoressa, animatrice, regista, coreografa, scrittrice,
poetessa e pedagogista.
Oggi vive un nuovo ciclo della sua vita allegro e
spensierato. Ha alle spalle pubblicazioni di spessore poetico, psicologico, pedagogico, psicopedagogico e metodologico/didattico, noti ad amici e studiosi della scuola.
Non ha trascurato qualche opuscolo per gli alunni
portatori di handicap e opere teatrali. Tra i lavori prodotti c’è un volume che vuole essere uno strumento
operativo, ossia una guida pratica in quanto contiene elaborazioni teorico/epistemologiche, intersecate
da strategie didattiche, attuabili nello scenario della
scuola.
Nel testo l’autrice mette in evidenza le dimensioni psico/esistenziali del lavoro scolastico:motivazione allo studio, autostima ecc, ricco di spunti di psicologia e didattica con l’emblema “Insieme si cresce,” “Linee guida per il docente,” vuole essere uno
strumento per i giovani docenti che si accingono ad
entrare nel panorama scuola in un’epoca in cui la
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società e tutto il suo palcoscenico cambia e nel cui
contesto l’apparato didattico/organizzativo delle istituzioni scolastiche viene sconvolto. Lo scopo è quello di predisporre un lavoro educativo didattico in attinenza ai principi della razionalità, dell’efficacia e
dell’efficienza dell’offerta formativa.
Una tragi-commedia “Fantasia o realtà” con il titolo “Giuliet e Rum due cuori che si uniscono,” messa in atto nel mese di Giugno del 2011 ed oggi modificata ed arricchita.
In cantiere ha altre opere che fra non molto saranno pubblicate.
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Testo di Shakespeare elaborato, arricchito, creato e
modificato dalla scrittrice Santina Diffini. Canzoni
e coreografia di supporto vengono selezionate dal repertorio moderno di Eros Ramazzotti, Roberto Vecchioni e Gigi d’Alessio. Musiche prese dai classici
“Giulietta e Romeo” e “Via col Vento”.
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INVITO AL LABORATORIO TEATRALE
espressivo/comunicativo e multimediale.
Articolazione spettacolo
- Obiettivi di apprendimento e metodologia
- Scenografia e costumi per lo spettacolo
- Coreografia scene
- Introduzione
- Spettacolazione
CANZONI
- Apri le braccia
- Un cuore con le ali
- Terra promessa
- Chiamami ancora amore
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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
- Saper assumere atteggiamenti adeguati, ascoltare e
cooperare;
- Favorire il lavoro di gruppo e le relazioni interpersonali;
- Riflettere sugli stili di comportamento e sul significato e valore della convivenza civile, democratica ed attiva, focalizzando l’esperienza vissuta dall’alunno;
- Favorire l’acquisizione dell’autonomia personale e
sociale ed il rapporto empatico tra l’utenza mediante il linguaggio verbale e non.
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METODOLOGIA
Creazione di un ambiente in cui ci sia il rispetto dei
ritmi di apprendimento dell’utente e la valorizzazione delle potenzialità ed originalità dello stesso.
Il metodo del “mutuo insegnamento” sarà alla base
dell’azione educativa, nella cui dinamica prevale
l’ascolto reciproco di attori, docenti, genitori, alunni ed operatori scolastici.
Nella prassi didattica ci si avvale di audiovisivi e di
attività di laboratorio, molto utili in un contesto scolastico.
L’iniziativa si presta ad un lavoro modulare interdisciplinare tendente a coinvolgere alunni di tutte le
classi delle scuole di ogni ordine e grado.
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TRA FANTASMINI, FIORI, DEI, MITI,
LEGGENDE E SVARIATE CITAZIONI
LETTERARIE E CINEMATOGRAFICHE
La protagonista non riesce a trovare il perché si diletta a navigare in fantasie simili. Forse è un po’ la
voglia di giocare con la sua inventiva mentale che la
induce a mettere su carta quest’opera con il titolo
“FANTASIA O REALTÀ.” L’interessata, varcando
la soglia della sua fantasia, rievoca un po’ il suo modo estroso di avvicinare gli alunni al fenomeno teatrale ed inculcare loro le proprie potenzialità creative che, spesso, nel corso del suo iter educativo, la
spingono ad essere regista e protagonista di rappresentazioni teatrali per tutte le stagioni. In quel periodo la stessa comincia a sbizzarrirsi per inventare
poesie e scenette quasi per gioco. Questo spettacolo teatrale mette in scena la tragi-commedia “Juliet
e Rum, due cuori che si uniscono.” Il testo, prodotto dalla scrittrice, regista, coreografa, scenografa,
pedagogista Santina Diffini, nell’impalcatura si configura come un musical, una storia ricca di humour,
raccontata da esseri strani, capaci di mantenere viva l’allegria. È un lavoro assai estroso, paragonabile ad un viaggio verso una meta molto fantasiosa, nella cui architettura si intersecano immagini, colori,
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fantasia, miti, leggende, scene filmiche reali e non,
classici e scene d’amore inventate. L’opera, di taglio
Shakespeariano, nell’impianto scenico interseca tragico e comico, elementi determinanti che si sposano molto bene con l’estro e l’originalità, rimescola
personaggi, tematiche e vicissitudini senza distaccarsi dal contesto ambientale. Le vicende hanno una
morale implicita ed autentica, dispongono di una vena artistica che introietta nello stampo classico una
fetta di realtà.
Infatti, nella prima parte, si assiste ad un susseguirsi di fenomeni, nella cui struttura logica si misura
l’essenza umana: violenza, conflitti, matrimoni impossibili ed altro, problematiche che rispecchiano fenomeni sociali dell’era contemporanea. La storia
d’amore ricalca la tragedia amorosa dei due amanti
di Verona, non mancano nemmeno la nutrice e un
promesso sposo per Juliet.
Infatti, quando la relazione clandestina tra i due protagonisti verrà scoperta, sarà una guerra acerrima. Un
personaggio di grande rilievo è Zimbo, un fantasmino amico dei due innamorati. Lo spasso deriverà, oltre che dall’animazione allegra anche dalle svariate
citazioni letterarie e cinematografiche: da Dante a
“Via col Vento” ecc. Il messaggio base è quello di
mettere in evidenza il valore della “comunicazione
“intesa come fonte dell’agire umano, pace, integrazione sociale, donna, musica, teatro, solidarietà ed
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amicizia in sintonia con le vicende socio/politiche,
miranti ad unire gli uni e gli altri mediante il reciproco rispetto, l’accoglienza ed il dialogo. Ovviamente l’amore predomina su tutto come le sfere dell’Io nella storia di ogni uomo. È un testo nella cui
trama si assiste ad evenienze socio/culturali, che si
alternano ad un misto di classici noti, miti e leggende, trattati in chiave allegorica, in cui la musica diventa l’anima dello spettacolo.
Nell’opera trapela un surrealismo dove tutto è possibile mediante un movimento ritmico/temporale come fosse l’immagine mobile dell’Eternità, che induce a godere la vita come un susseguirsi di evenienze
che transitano, cioè “Vita”. Vengono introdotte altre
scene, dove c’è un intreccio di personaggi che ci trasportano in altre epoche. La scrittrice con quest’opera pensa di poter far piacere al grande Shakespeare
che, sicuramente, se fosse tra noi non esiterebbe a dare dei suggerimenti e delle battute originali.
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BARBIE SUL PALCOSCENICO
BENVENUTI
AD UNA FESTA MERAVIGLIOSA!
VERSIONE TEATRALE
TRAGI/COMMEDIA
“JULIET E RUM”
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ANTEPRIMA
PERSONAGGI
Presentatore
Juliet
Rum,
quattro fiori
due dame
due farfalle
SCENOGRAFIA:
Preludio – Musica e nubi.
Un riflettore inquadra, sospesi su una nuvola, Juliet
e Rum che si sussurrano qualche frase.
Da una parte c’è la piazza di Verona, dall’altra il balcone di Juliet. In alto uno striscione con la scritta “Juliet e Rum.” Il coro disposto per cantare.
(Si apre il sipario. Al centro del palco si trovano
due fiori, due dame, due farfalle ed il coro pronti per mimare.)
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CORO:
CANZONE: “APRI LE BRACCIA”
Seduta lì accanto a lui fingi di non conoscermi
nessuno immagina lo sai cosa c’è stato tra di noi.
Ho sul cuore ancora un livido,
ripercorre un lungo brivido
il mio cuore si è fermato per te amor così lontano
io così vicino accanto a me cos’è successo
come mai perché non siamo insieme noi.
Viver così non è possibile sempre così
come due estranei
perché stasera tu non gridi di no:
RIT.: Apri le braccia adesso fatti sentire addosso
qui sul mio petto avanti buttati
ferma mi guardi stanca
pallida quasi bianca
muovi soltanto gli occhi umidi e resti immobile
e quasi non mi sembri tu,
tu preghi e dici non guardarmi più.
Stringi le mani e guardi lui.
Verso di me non guardi mai
eppure tremi e pensi a me
e a quel dolore che mi dai
mille gabbiani adesso volano
sopra quel cielo irraggiungibile quel paradiso
imprigionato da noi.
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