Epple Druckfarben AG
Gutenbergstraße 5
D-86356 Neusäß/Augsburg
Fon +49 (0)821/46 03-0
Fax +49 (0)821/46 03-200
[email protected]
www.epple-druckfarben.de
aniva®
Die Kraft der Farbe.
The Power of Colour.
La Force des Couleurs.
Forza ai Colori.
La Fuerza del Color.
De Kracht die Kleur uitstraalt.
Forza ai Colori.
aniva®
Premessa
aniva®
consente la stampa di immagini, partendo dai dati di immagine, a livello
della stampa fotografica. Oltre agli inchiostri per la stampa offset, a questo
fine occorre adattare anche la litografia e il sistema del Colormanagement.
Il presente opuscolo fornisce un riassunto dei requisiti necessari insieme
alle procedure da eseguire.
Consideriamo indispensabile la conoscenza dell’intreccio stretto fra le diverse fasi della prestampa e della produzione, senza il quale il lavoro standardizzato sulla base del Colormanagement non sarebbe possibile.
Sono stati tralasciati alcuni argomenti, come per esempio le tecnologie di
misurazione, l’organizzazione del posto di lavoro nel reparto prestampa,
oppure informazioni dettagliate sulla standardizzazione nella sala stampa.
Al riguardo, rimandiamo alla vasta letteratura specializzata.
Il presente opuscolo vorrebbe sensibilizzare gli interessati all’argomento
complesso e dare qualche spunto per l’ottimizzazione della propria impresa.
La percezione dei colori
3
L’occhio e lo spettro cromatico
La retina dell’occhio è la sede dei recettori che trasformano la luce in impulsi
neurologici. Si distinguono due tipi di recettori.
I bastoncelli
sono più sensibili alla luce, ma
non distinguono colori. Oltre
alla distinzione fra il bianco e
il nero, sono responsabili (fra
altri fattori) per la visione tridimensionale.
I coni
sono i recettori che distinguono i colori. Esistono tre gruppi
di coni, dei quali ogni singolo
gruppo è specializzato in una
determinata parte dello spettro
cromatico.
a
b
c
(Luce visibile)
a Retina
b La luce attraversa un prisma,
viene refratta e separata nei
colori spettrali.
c Luce visibile (onde elettromagnetiche comprese fra i
380 e 780 nm)
I colori primari che vengono
assegnati ai coni (in funzione
della loro sensibilità) sono il
rosso, il verde e il blu.
Parlando della capacità dei
nostri occhi di distinguere i
colori, facciamo riferimento ai
colori additivi, rispettivamente
alla sintesi cromatica additiva.
Più intense sono le onde di
luce, più chiaro ci sembra il
nostro mondo, o in altre parole, quanto più è la luce riflessa
dall’oggetto, tanto più illuminato ci sembra l’oggetto stesso
che in realtà viene illuminato
dalla luce. La mancanza di
luce, rispettivamente un basso
livello di luce riflessa viene
percepita come nero o scuro.
L’occhio umano riesce ad
interpretare una densità ottica
fino ad un valore di 3.0. La
densità ottica definita con 3.0
per noi è il nero assoluto; la
densità ottica 0 è bianco.
Tutte le tonalità cromatiche e
contrastive da noi percepite
rientrano in questo campo.
Suddette dimensioni non si
possono riprodurre con nessun
procedimento di stampa. La
gamma attualmente riproducibile con la stampa offset raggiunge una densità ottica pari a
1.9 nel nero.
Inoltre i vari procedimenti di
stampa non adoperano la sintesi cromatica additiva, bensì
quella sottrativa, vale a dire,
più inchiostro si applica, più
scura sembra l’immagine.
La percezione dei colori
Modelli cromatici
I colori primari adoperati da
tutti i procedimenti di stampa
non sono Rosso, Verde, e Blu
(RVB), ma (vedi sopra) Ciano,
Magenta, Giallo e Nero
(CMYK). Il quarto colore Nero
aumenta la dimensione di densità (contrasto). Tuttavia, neanche con la sovrastampa dei tre
colori ciano, magenta e giallo
si riesce ad ottenere la densità
ottica del nero (come lo vediamo noi).
Sintesi cromatica additiva – RVB
Sintesi cromatica sottrativa – CMY
(rappresentazione senza il nero)
4
Confronto degli spazi cromatici
Queste tre rappresentazioni grafiche dei vari spazi cromatici dimostrano
molto bene la problematica del Colormanagement tramite profili ICC:
La rappresentazione dimostra
chiaramente la parte minima
riproducibile dalla stampa offset.
– Qualsiasi conversione dallo
spazio cromatico RVB allo spazio più piccolo CMYK (per la
stampa offset) comporta il
rischio di cosiddetti errori di
separazione.
– Ogni tipografia genera il
suo profilo ICC individuale in
funzione della rispettiva standardizzazione della propria
sala stampa e delle versioni
software adoperate. La compatibilità con altri produttori è
quindi puramente casuale.
– La vasta distribuzione dei
profili ICC può facilmente
generare confusione. A volte si
usano i profili sbagliati per la
separazione, oppure le immagini di provenienza diversa vengono calcolate con profili
diversi. In entrambi i casi il
risultato di stampa non può
soddisfare le aspettative del
cliente.
Questa rappresentazione 3D
(1) dimostra lo spazio cromatico RVB in tutta la sua estensione. Integrato nello spazio
RVB si trova lo spazio minore
definito come scala cromatica
europea CMYK.
La rappresentazione 3D (2)
qui sopra dimostra due spazi
cromatici CMYK (in base alla
scala cromatica europea e
quella aniva®). Lo spazio
maggiore è lo spazio cromatico
aniva®, che non solo dispone di
un maggiore numero di colori
riproducibili, ma anche di un
notevole aumento dei neri.
Questa rappresentazione 3D
(3) dimostra il confronto fra
due spazi cromatici della scala
cromatica europea CMYK.
Si vede molto bene la loro
composizione diversa. Molto
probabilmente le macchine da
stampa sulle quali sono stati
stampati i diagrammi IT8,
sono state impostate in base
a valori e parametri diversi.
Inoltre si può presumere che
per la prova di stampa sono
stati adoperati inchiostri
diversi.
Il sistema aniva®
5
La ripresa fotografica è l’unico
metodo in grado di riprodurre i
colori in modo paragonabile
alla percezione dell’occhio
umano. La qualità di una foto
stampata costituisce lo standard mondiale per la riproduzione di un’immagine. Nel
caso che si esige la riproduzione ad alto volume di un’immagine però, i vari procedimenti
di stampa sono da sempre più
efficaci, economici e veloci. Le
tecnologie di stampa di immagini vengono continuamente
sviluppate e perfezionate per
poter adattare il risultato di
stampa alla qualità della stampa fotografica.
Con il sistema aniva®, la Epple
Druckfarben AG ha sviluppato
un sistema che permette di
avvicinare il mondo tipografico
a quello fotografico. Ora la
stampa offset, la tiratura delle
bozze, il layout e la fotografia
figurano allo stesso livello qualitativo. La catena produttiva
standardizzata, adattata alla
percezione di immagini da
parte del cervello umano, ci
permette una nuova visione di
immagini, che siano colorate o
monocromatiche.
Al disegnatore grafico, il sistema aniva® schiude una nuova
dimensione per la visualizzazione delle sue idee: con colori
che vanno dai pastelli più sottili fino ai colori fortissimi, dal
grigio chiaro fino al nero più
profondo. Grazie all’alto livello
di corrispondenza fra l’originale e il prodotto stampato, risulta più facile la comunicazione
bilaterale del grafico con il suo
committente da una parte e la
tipografia dall’altra.
Con aniva® la stampa offset su
carta per libri riesce ad arrivare allo standard della scala
cromatica europea che finora
si raggiungeva soltanto con la
carta ad alta lucidatura. Grazie
alla catena produttiva standardizzata, i risultati di stampa
diventano prevedibili e fanno
del sistema aniva® un prodotto
attrattivo ed economico.
Il sistema aniva® completo è
composto dei profili ICC
aniva®, dell’inchiostro aniva®,
stampato secondo le densità
aniva® e della standardizzazione secondo aniva®.
Già con l’uso dell’inchiostro
aniva® si può usufruire di una
serie di vantaggi. L’inchiostro
aniva® soddisfa le esigenze
richieste dalla norma ISO
2846-1. Le tipografie offset
sono quindi in grado di stampare lavori esistenti o nuovi
conformemente agli standard
prevalenti. Grazie all’alto contenuto di pigmenti, si può
aumentare la densità durante
la stampa senza il rischio di
produrre effetti di controstampa. L’aumento della densità fa
risultare l’immagine più colorata e contrastata. Se le bozze
non sono state adattate allo
spazio cromatico maggiore, il
prodotto stampato risulta più
colorato. I clienti di solito
apprezzano questo fatto. Per la
lavorazione di commesse difficili raccomandiamo di avvisare
il cliente.
La stampa ad alta densità
aniva® offre l’ulteriore vantaggio di coprire piccole variazioni
nell’alimentazione dell’inchiostro che nella prassi tipografica sono inevitabili. In questo
modo, l’omogeneità rimane
costante per tutta la tiratura.
Un vantaggio particolare del
sistema aniva® è costituito
dalla possibilità di stampare
con lo stesso tipo di inchiostro
sia lavori standard, sia lavori
di alta qualità.
6
La dimensione dell’immagine
La qualità dell’immagine viene
determinata dai seguenti
aspetti:
La dimensione della gradazione fra il chiaro/scuro conferisce una percezione tridimensionale all’immagine.
Il nero costituisce il fattore
decisivo per la dimensione del
chiaro/scuro dell’immagine.
Le tecniche attuali rappresentano le seguenti dimensioni:
Diapositiva = dimensione del
nero fino alla densità ottica
3.0 (l’occhio umano percepisce il nero fino al valore 3.0)
Fotografia = densità ottica del
nero fino al 2.4
Stampa offset = densità ottica
del nero fino al 1.9
Diapositiva / Occhio umano
Carta fotografica
Stampa offset
Queste caselle illustrano il fenomeno secondo il quale con l’aumento della densità ottica cresce
anche la dimensione contrastiva, e il bianco diventa più luminoso. Contemporaneamente aumenta
la percezione tridimensionale grazie alla dimensione contrastiva maggiore.
7
Lo spazio cromatico
L’umore e le emozioni dell’osservatore vengono influenzati in gran parte
dai colori riportati dall’immagine. I fattori che determinano l’opinione dell’osservatore sono i seguenti:
Una differenza di 0,5 punti di
densità fra il nero e il colore
cromatico più scuro viene percepito come relazione equilibrata. Con una differenza
minore, le stampe sembrano
troppo piatte perché gli elementi delle alte luci si distinguono troppo poco dal colore.
Con una differenza troppo elevata fra il nero e il colore cromatico più scuro, l’immagine
sembra troppo densa, e l’effetto ottico dei colori diminuisce.
L’immagine 1 (sinistra) è realizzata con una differenza di
densità ottica pari allo 0,5 fra
il nero e il colore cromatico
più scuro.
L’immagine 2 (destra) presenta
una differenza di densità ottica
maggiore fra il colore cromatico più scuro e il nero.
Fra i vari colori cromatici, la
differenza di densità raccomandata è pari allo 0,1.
Il sistema aniva® nella prassi
tipografica
Il sistema aniva® è composto dell’inchiostro
aniva® sulla base della scala cromatica europea,
del profilo aniva® ICC e della standardizzazione
secondo aniva®.
8
L’inchiostro aniva® della scala
cromatica europea
L’inchiostro aniva® della scala
cromatica europea dispone di
una nuova combinazione di
agenti leganti fatti di materie
prime biologiche per aumentare la disperdibilità dei pigmenti e la densità del colore.
L’inchiostro aniva® della scala
cromatica europea soddisfa
i requisiti della norma ISO
2846-1, e perciò raggiunge i
convenzionali valori di densità
(B ≤ 1.9, C ≤ 1.45,
M ≤ 1.45, Y ≤1.4) dei colori
per gli standard produttivi nel
campo offset (conforme alla
norma ISO 12647-2).
Aumentando le densità ai valori di densità aniva® (B 2.4,
C 1.9, M 1.8, Y 1.7), lo spazio
cromatico si estende del 20%
in modo uniforme. A causa del
ridotto assorbimento d’acqua
rispetto agli inchiostri tradizionali, l’alimentazione d’inchiostro risulta molto più stabile
durante il processo di stampa.
Il retino del grigio è definito
secondo i valori del profilo
aniva®.
Il profilo di inchiostrazione
aniva®
Il profilo di inchiostrazione
aniva® è un profilo ICC specialmente disegnato per l’ottima
separazione dei colori per la
stampa. Suddetto profilo tiene
conto dello spazio cromatico
maggiore dell’inchiostro aniva®
della scala cromatica europea.
La standardizzazione della
stampa
La standardizzazione aniva® si
effettua per le tonalità piene
B 2.4, C 1.9, M 1.8 e Y 1.7.
Con la lastra di prova aniva® e
l’allegata stampa di controllo
potete verificare il risultato
immediatamente. Grazie a suddetta standardizzazione, l’inchiostro aniva® della scala cromatica europea può essere
utilizzato anche per lo standard
convenzionale offset. Ciò significa che si possono stampare
vari prodotti senza dover cambiare l’inchiostro.
Riassunto dei vantaggi
del sistema aniva®
–
Il primo sistema a livello
mondiale che si basa
sull’analisi sistematica
della percezione dell’
immagine.
–
Il nero viene percepito
come nero.
–
Grazie alla dimensione
maggiore di densità 0.3
l’informazione percepita
nell’immagine viene raddoppiata.
–
Il contrasto maggiore raggiunto durante la separazione
cromatica con i profili
aniva® aumenta la percezione tridimensionale delle
immagini.
–
Visto che la dimensione
del colore bianco è ben
definita, con aniva® il
bianco della carta viene
raddoppiato.
–
La leggibilità dei testi viene
notevolmente aumentata
grazie all’elevata densità
del nero.
–
L’inchiostro aniva® della
scala cromatica europea
allarga lo spazio cromatico
del 20% in modo omogeneo e con maggiore densità. Per questo motivo è
possibile stampare allo
standard convenzionale,
oppure allo standard aniva®
senza dover cambiare l’inchiostro.
–
Il contrasto e il tono del
colore del layout non diventano più grigi durante la
fase di stampa.
–
La standardizzazione aniva®
consente la stampa con
risultati identici in tipografie diverse. Lo stesso vale
per la ristampa, usando i
dati della prima edizione.
–
Il sistema aniva® riduce
variazioni di colore permettendo di conseguenza una
tiratura più omogenea.
–
L’inchiostro aniva® della
scala cromatica europea
contiene una combinazione
di agenti leganti su base
vegetale che permettono
un’applicazione estremamente vasta ed universale.
Il perfetto equilibrio fra
acqua e inchiostro si stabilisce facilmente, favorendo
il deposito dei fogli sulla
pila e la stampa sul retro
anche in macchine per la
stampa in bianca e volta.
–
Lo standard produttivo
aniva® è indicato sia per la
stampa offset convenzionale, sia per l’offset a secco.
9
Acqua
I dati riportati di seguito riguardanti l’acqua di bagnatura si riferiscono all’uso di una
macchina da stampa offset e non valgono per l’offset a secco.
Le informazioni sull’acqua di
bagnatura della macchina da
stampa offset fanno riferimento all’uso della scala cromatica
aniva®.
Il valore pH dell’acqua di
bagnatura dovrebbe aggirarsi
fra il 4,8 e il 5,2 perché entro
questi limiti pH si crea la riduzione leggera del punto di retino.
10
– Il valore pH troppo alto (pH
superiore a 5,2) provoca un
leggero ingrandimento del
punto di retino.
L’ingrandimento del punto di
retino modifica il comportamento tonale durante il processo di stampa.
– Finché i valori pH rientrano
nel campo di tolleranza
riportato sopra, il punto di
retino sarà stampato nettamente.
– Con un valore pH inferiore al
4,5 l’inchiostro non si asciuga. I componenti responsabili per l’essiccazione ossidante si modificano con un valore pH troppo basso.
Esempio: Le immagini successive dimostrano in quale modo il
comportamento tonale modifica l’effetto delle immagini.
L’incremento tonale troppo
basso fa sembrare l’immagine
sinistra piatta e poco brillante.
La forza espressiva dell’immagine si perde a causa della
dimensione contrastiva troppo
bassa.
L’immagine centrale con il
comportamento tonale ottimo
dimostra le migliori caratteristiche nei particolari delle alte
luci con colori brillanti a sfumature precise.
L’immagine destra sembra
troppo pesante a causa dell’
eccessivo incremento tonale;
i neri sono troppo compatti,
e mancano di nitidezza
11
Incremento tonale insufficiente
Incremento tonale ottimo
Incremento tonale troppo
elevato
Acqua
La conduttività dell’acqua è
un indicatore per la purità
dell’acqua.
Il valore di conduttività ideale
si aggira fra 1200 µS e 1600
µS. Questi valori permettono di
raggiungere buone proprietà di
trasferimento dell’inchiostro e
impediscono il deposito di
calce sui rulli.
–
Se la conduttività è troppo
elevata, si rischiano depositi di calce sui rulli.
La calce è la causa più
frequente per un valore di
conduttività troppo elevato.
–
Se la conduttività è troppo
bassa, le caratteristiche di
trasferimento dell’inchiostro cambiano e il processo
di stampa diventa incontrollabile.
12
Durezza dell’acqua:
La durezza dell’acqua (°dH)
indica il contenuto di sali
(composti di calcio e magnesio) nell’acqua. La scala parte
da 0 (dolcissima) fino a ca. 30
(durissima). L’esperienza pratica ha dimostrato che per la
stampa offset l’ambito fra 8 e
10°dH è ideale. L’acqua troppo
dura provoca il deposito (calcare) sui caucciù e sui rulli. I
depositi di calce insolubili
fanno diventare la superficie
dei rulli idrofili: l’inchiostro
sarà respinto, i rulli girano a
secco.
Temperatura dell’acqua:
Si considera ideale una
temperatura compresa fra i
10° e i 12° C.
Alcol nell’acqua di bagnatura
– 7% d’alcol per il sistema
aniva®
–
–
Temperatura del gruppo di
inchiostrazione: 29°-30°C .
La regolazione della temperatura dei gruppi di inchiostrazione è indispensabile,
perché si riesca ad mantenere condizioni sempre
identiche. Con l’aumento
della temperatura, l’inchiostro diventa più liquido e
di conseguenza cambia il
trasferimento dell’inchiostro.
Inoltre potrebbe aumentare
l’incremento tonale. Un altro
problema causato da temperature elevate è l’evaporazione
dell’alcol.
Le temperature troppo basse
riducono la viscosità dell’inchiostro e quindi ne cambiano
le proprietà di applicazione.
Umidità relativa nella sala
stampa
L’umidità ideale si aggira fra il
50 e il 55%, al massimo 60%.
Altrimenti la carta diventa
troppo umida, oppure si forma
la condensa sull’inchiostro nel
calamaio. Questi fenomeni
possono causare l’emulsione
incontrollata dell’inchiostro o
cambiare le proprietà di assorbimento della carta. Suddetti
effetti non sono controllabili e
possono causare forti cambiamenti nell’immagine di stampa. Nel peggiore dei casi,
l’inchiostro può risultare talmente variato che non si
asciuga più, e non è resistente
all’abrasione.
5-6% d’alcol per il sistema
aniva® con rulli idonei a
valori ridotti d’alcol
Le proprietà applicative dell’inchiostro dipendono fortemente
dalla consistenza dell’acqua.
L’alcol a sua volta influisce
notevolmente sulla consistenza
dell’acqua e quindi sulle proprietà applicative dell’inchiostro. Per questo motivo il controllo e l’osservanza dei valori
limite è indispensabile per un
processo di stampa stabile.
Caucciù
– Il caucciù troppo morbido
può rafforzare l’incremento
tonale, causare l’ingrandimento o lo spostamento del
punto di retino o provocare
sdoppiamenti.
–
Il caucciù troppo duro fa
diventare il punto di retino
troppo nitido.
Se in seguito alla standardizzazione si adoperano caucciù di
altri fornitori, oppure caucciù
con caratteristiche diverse,
bisogna ripetere il processo di
standardizzazione con i caucciù nuovi.
Indicazioni per la sala stampa
riguardanti l’uso del sistema aniva®
Tiratura delle bozze
In generale bisogna dire che la
tiratura delle bozze, indipendentemente dal tipo di stampa, non riuscirà mai a riprodurre al 100% il risultato di stampa finale. Analogamente agli
altri inchiostri, il metodo per la
tiratura delle bozze deve essere adattato alle condizioni di
stampa tramite i profili ICC
(Colormanagement). Visto che
soprattutto le stampanti a
getto d’inchiostro o sistemi a
base di toner (nuova generazione) dispongono di uno spazio
cromatico molto ampio, questi
sistemi si possono adattare tramite i relativi profili al sistema
aniva®.
Contatto:
Epple Druckfarben AG
Gutenbergstraße 5
D-86356 Neusäß/Augsburg
Fon +49 (0)821/46 03-0
Fax +49 (0)821/46 03-200
[email protected]
www.aniva.info
Medigraph GmbH
Marienhof
Marienstraße 37-49
D-41836 Hückelhoven Hilfarth
Fon +49 (0)2433/442 88-0
Fax +49 (0)2433/442 88-100
[email protected]
www.medigraph.de
In linea di massima, ogni
sistema per la tiratura delle
bozze dotato di uno spazio
cromatico maggiore di quello
aniva® si addice alla visualizzazione dei futuri risultati di
stampa. Per l’adattamento di
suddetti impianti occorre una
tecnologia di misurazione
speciale.
Essiccazione
Per quanto riguarda l’essiccazione del foglio, non occorre
rispettare alcuna particolarità.
L’inchiostro presenta buone
proprietà di assorbimento e
impilaggio. Si sconsiglia l’essiccazione ad infrarossi per gli
inchiostri fortemente ossidanti.
Se si dovessero creare problemi durante l’essiccazione, controllare i parametri della
macchina (valori dell’acqua
e degli additivi).
Finitura
Durante i processi di finitura
successivi alla stampa,
l’inchiostro aniva® della scala
cromatica europea si comporta
come ogni altro inchiostro per
la stampa offset.
Carta
Il procedimento aniva® può
essere adoperato con buoni
risultati su tutti i tipi convenzionali di carta. Conviene
depositare una curva caratteristica CtP per carta patinata e
una curva separata per carta
non patinata.
13
Printed with aniva® Board and Unibrilliant by Epple Druckfarben AG on 150g Klippan Art gloss by CLASSEN PAPIER
Sequenza dei colori
La sequenza corretta per i
colori del procedimento di
stampa aniva® è Nero - Ciano Magenta - Giallo.
Si raccomanda di lasciare la
sequenza invariata.
Epple Druckfarben AG
Gutenbergstraße 5
D-86356 Neusäß/Augsburg
Fon +49 (0)821/46 03-0
Fax +49 (0)821/46 03-200
[email protected]
www.epple-druckfarben.de
aniva®
Die Kraft der Farbe.
The Power of Colour.
La Force des Couleurs.
Forza ai Colori.
La Fuerza del Color.
De Kracht die Kleur uitstraalt.
Forza ai Colori.
aniva®
Epple Druckfarben AG
Gutenbergstraße 5
D-86356 Neusäß/Augsburg
Fon +49 (0)821/46 03-0
Fax +49 (0)821/46 03-200
[email protected]
www.epple-druckfarben.de
aniva®
Die Kraft der Farbe.
The Power of Colour.
La Force des Couleurs.
Forza ai Colori.
La Fuerza del Color.
De Kracht die Kleur uitstraalt.
Forza ai Colori.
aniva®
Scarica

New Title