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Il fatto del giorno
Venerdì 16 marzo 2012
Il blitz anti-assenteismo
Timbravano il badge
e lasciavano l’ufficio,
in 52 nei guai per truffa
Si tratta di medici, infermieri e dipendenti amministrativi del San Timoteo
e degli uffici Asrem del basso Molise perquisiti ieri dagli uomini del Nas
nella sede dell’Asrem costieTERMOLI. La mannaia
ra, nei reparti dell’ospedale
della giustizia colpisce ancoSan Timoteo di Termoli e al
ra una volta sulla sanità, picpoliambulatorio di Montenechiando duro, stavolta, non
ro di Bisaccia. Perquisizioni
su presunti intrecci affaristipersonali e ambientali e se- credibilità della sanità molici, ma sul malcostume di abquestri disposti dal pm Luca sana, già considerata la mabandonare il proprio posto di
Venturi che sta conducendo dre di tutti i guai visto l’enorlavoro. Nel mirino degli inl’indagine sull’assenteismo me disavanzo del comparto e
quirenti i comportamenti ridal posto di lavoro, iniziata che, anche sulla scorta degli
tenuti privi di etica e di monel febbraio 2011, e che ha alert che erano stati diffusi
rale nel lasciare scrivanie, reraggiunto il culmine nel pe- dai media a livello nazionale,
parti e laboratori per occuriodo tra maggio e giugno ha visto scoperchiare in basparsi dei fatti propri, gabbando Stato e Regione da una perquisizione collettivo, fir- bra avere un conto aperto con dello scorso anno, quando so Molise il vaso di pandora
parte - che tirano fuori i soldi mato dal pm Luca Venturi, la magistratura il trucco era sono state monitorate le con- dell’assenteismo. Alcuni avper mantenere in piedi il nei confronti di 52 medici, più sottile e ricalcava a mo’ dotte degli indagati. Tredici vocati hanno assistito alle
comparto - e dall’altra gli infermieri, impiegati e tecni- di carta carbone, quanto già mesi in cui gli investigatori perquisizioni, avvertiti dai
utenti sempre più disagiati. ci, tutti accusati di aver ab- successo e contestato ai di- hanno controllato coloro che loro clienti finiti nell’inchieLa contestazione principale bandonato il loro posto di la- pendenti dell’Inps di Termo- avevano una gestione assai sta. La notifica della perquiper tutti è di truffa.
voro senza scusanti, non ot- li, finiti sotto processo sem- discutibile del proprio turno sizione è valsa anche come
di lavoro. In particolare, l’in- avviso di garanzia e come riC’è poi l’aggravante, conte- temperando come previsto pre per assenteismo.
stata a tutti, di aver commes- dalla legge nello strisciare le Sono passati poco più di sei teresse operativo è stato chiesta di comparizione in
so il reato violando anche i assenze col badge magnetico anni dall’inchiesta Black ho- quello di acquisire i badge tribunale per gli interrogatori
doveri della pubblica funzio- in loro dotazione. Un po’ co- le, che fece finire nel tritacar- magnetici con cui è stato di rito. Dalla Procura di Larine esercitata, con abuso di me abbiamo visto alcune set- ne mediatico e giudiziario la truffato lo Stato (la Regione no oltre che confermare le
relazioni d’ufficio e presta- timane fa in tv, a ‘Le Iene’, sanità del basso Molise. In nel caso di specie). Militari ipotesi truffaldine contestate
zioni d’opera. C’è chi è sci- quando alcuni dipendenti e 23 si sono presentati nelle tre al lavoro anche nelle auto de- agli operatori nei vari presidi
volato sulla discordanza di funzionari della pubblica am- strutture, di cui 21 militari gli indagati e in tutti i posti hanno solo annunciato che
orari, per aver certificato ad ministrazione romana venne- del Nas (16 del comando di dove queste tessere potessero nelle prossime ore verrà conesempio lo stato di capi ab- ro beccati a timbrare cartelli- Campobasso guidato dal ca- essere custodite. Mattinata vocata una conferenza stambattuti prima che giungessero ni ormai tutti digitali per con- pitano Antonio Forciniti – lo infernale, dunque, con le di- pa per fare il punto sulla sial mattatoio. Reati in concor- to di colleghi che in ufficio stesso che nel 2006 arrestò vise dell’Arma a mischiarsi tuazione, mentre nei corridoi
so per chi si copriva a vicen- non s’erano visti.
nell’ambito di Black hole po- ai camici e contestare e noti- dell’Asrem, nei reparti del
da, facendosi marcare la pre- In Molise, o meglio in basso litici, imprenditori e manager ficare ogni singolo provvedi- San Timoteo e a Montenero
senza nonostante non fosse al Molise, dove la sanità sem- pubblici – e cinque di Fog- mento a ciascun indagato, tra era un via vai frenetico di
lavoro, o chi ha
gia), con due ca- la curiosità generale della chi, accompagnato dai carafatto figurare di
rabinieri del co- gente che passava davanti al binieri, forniva il badge riaver maturato le
mando compa- centralissimo poliambulato- chiesto e tentava di giustifiore di tirocinio
gnia di Termoli, rio. Un colpo durissimo alla care il proprio operato. eb
necessarie per
conseguire diplomi specifici.
Risveglio da incubo per il personale dell’ospedale San Timoteo di Termoli,
dell’Asrem di
zona e del poliambulatorio di
MONTENERO DI BISACCIA. Sono Sono cinquantadue gli indagati nell’inMontenero
di
arrivati di buon mattino nei locali del- chiesta che ha avuto un punto di svolta
Bisaccia. Alle 7
l’ambulatorio Asrem di Montenero di nella vasta operazione messa in campo
in punto uno
Bisaccia i carabinieri del Nas di Cam- dagli uomini dell’Arma. Nel lungo
stuolo di militari
pobasso e di Foggia e quelli della com- elenco stilato dagli inquirenti che consi è presentato
L’avvocato D’Aloisio, legale di alcuni indagati
testano reati che vanno dalla truffa al
pagnia di Termoli.
con un decreto di
falso, ci sono accuse che pendono anche su alcuni monteneresi. Grande tumolto, dobbiamo
TERMOLI. Oltre
multo e timore nei corridoi della sede
attendere il turno
ai militari del Nas
distaccata del San Timoteo che rappreI
difensori
degli interrogati in
dei carabinieri ansenta un punto nevralgico anche per i
Procura”.
Dello
che alcuni avvocati
paesi limitrofi.
stesso tenore, semsono stati presenti
Le indagini degli inquirenti chiariranno
pre ieri mattina alieri durante le opele posizioni degli indagati, ma il blitz
l’ex presidio osperazioni di notifica
lascerà strascichi anche dopo la chiusudaliero del San Tidelle perquisizioni e
ra dell’inchiesta. Erano le 7 di ieri l’almoteo anche l’avdegli avvisi di gatro quando le tante volanti dei carabivocato Luigi Coranzia ai 52 indaganieri hanno raggiunto l’ambulatorio
scia,
designato
ti. Abbiamo inconche si trova nella zona Bivio del centro
trato l’avvocato Roberto D’Aloisio, in compagnia di una d’ufficio per il personale indagato per assenteismo. “Non
adriatico. Diverse le persone che a
sua assistente, che stava studiando il provvedimento fir- posso dirvi nulla di concreto - ha detto l’avvocato Coscia
quell’ora del mattino già presidiavano i
mato dal pm Venturi nei pressi dell’ex Saub, sul retro del- -. Non conosco ancora i capi d’imputazione e le accuse
corridoi della struttura Asrem, ma solo
l’ospedale vecchio. Diversi gli assistiti coinvolti in que- rivolte agli interessati. Proprio ora ho preso cognizione e
in pochi hanno realmente capito cosa
sta vicenda. Dopo il bailamme mattutino, l’abbiamo ri- nota degli atti che sono stato designato come difensore
stava accadendo.
contattato nel tardo pomeriggio, per avere qualche svi- d’ufficio”. Avvocato ma proprio nulla di nulla può dirci?
Nel frattempo in centro si sprecavano i
luppo sulla giornata, ma il legale non si è sbilanciato an- “Davvero non so nulla a parte che ci sono le indagini in
commenti su quanto accaduto negli ufcora. “È ancora presto, da quanto abbiamo avuto non c’è corso e quindi come penso sappiate, non posso parlare”.
fici dell’azienda sanitaria.
I militari sono arrivati nella struttura di buon mattino
Carabinieri in ambulatorio
a Montenero di Bisaccia
Parla Roberto D’Aloisio
“Aspettiamo di capire
meglio le contestazioni”
Il pool
Fra gli inquirenti
c’è Forciniti,
il ‘tenente
di Black hole’
Antonio Forciniti
TERMOLI. Una mera coincidenza, nulla più. È solo questo il
legame che vede anche in questa
occasione, agire in prima persona
l’ufficiale dell’Arma dei carabinieri che corrisponde al nome di
Antonio Forciniti, sei anni fa giovane tenente al comando del nucleo operativo e radiomobile di
Termoli e ora capitano che guida
il Nucleo antisofisticazioni della
provincia di Campobasso. Chiunque lo avrà visto ieri in via del
Molinello, memore delle visite
quasi continue che i militari hanno fatto nel periodo 2003-2006,
anni d’indagine profonda sul cosiddetto buco nero della sanità
molisana e termolese (il famigerato Black Hole), avrà avuto un
flashback, una sensazione di déjàvu. Forciniti, a dire il vero, ha ereditato questa inchiesta, visto che è
al vertice del Nas da circa cinque
mesi, ma ha svolto il lavoro certosino e paziente di rimettere assieme tutte le tessere del mosaico e
ieri mattina appariva come sempre – per chi lo conosce disteso e
sorridente, anche nelle situazioni
più delicate. Una tranquillità operativa, che non affievolisce l’efficacia, trasmessa anche agli altri
militari presenti. Meno sereni erano gli indagati, travolti da questa
onda d’urto giudiziaria che a dire
il vero i più in zona si aspettavano da tempo. Circolavano voci da
alcune settimane riguardo una
possibile maxi-operazione, ma
l’attesa per i 44 arresti che qualcuno aveva messo in giro come
ipotesi più che concreta si è tradotta solo in questi provvedimenti di garanzia.
Il fatto del giorno
Venerdì 16 marzo 2012
Gli indagati
Ambrosio Nicola
Amoruso Giovanni
Barbieri Pasqualino
Barone Filomena Anna
Caruso Almerindo A. Donato
Chimisso Pietro Antonio Luigi
Ciavarra Antonio
Ciccarelli Elio
Colino Nicola
Corvo Giovanni
CAMPOBASSO. Il finanziamento indistinto della sanità in
Molise vale ogni anno poco
più di 550 milioni. Di questi,
214 servono a pagare il perso-
nale.
Anche quei 52 che secondo i
carabinieri del Nas e della
Compagnia di Termoli hanno
“ripetutamente” e nei casi peggiori “sistematicamente” timbrato il cartellino l’uno dell’altro o firmato su un foglio per il
proprio nipote, tirocinante per
essere abilitato a fare il medico chirurgo, ma che – sempre
stando alla ricostruzione degli
inquirenti riassunta dal sostituto Luca Venturi – alle lezioni
si è visto poco. Comunque
molto meno di quel che la legge richiede.
Colpiscono quegli avverbi, ripetutamente e sistematicamente. Per tutti il periodo di
osservazione e riscontro dei
reati ipotizzati è stato di circa
un mese. Per venti, trenta gior-
In città stanno tutti dalla
parte dei magistrati: hanno
tirato troppo la corda
TERMOLI. Opinione pubblica termolese ringalluzzita ieri
mattina, dopo aver saputo del maxi blitz del Nas negli ambienti sanitari e ospedalieri. Per un frangente, tutte le considerazioni non mirabolanti della cittadinanza sulla condotta e sulla
qualità dei servizi offerti in ospedale, Asrem e anche nel poliambulatorio di Montenero (per la quota di popolazione riferita) sono emerse d’incanto, senza tema di smentita, come se
avessero così davvero fatto venire fuori una realtà conosciuta
da sempre, ma che mai nessuno si era preso la briga di andare
a sfruculiare o ad intaccare. Prese di beneficio, comportamenti border-line e menefreghismo nell’esercizio delle proprie
funzioni, quanto il cosiddetto ‘popolino’ ha sempre denunciato, specie quando dovendosi recare da tizio o da caio, a prescindere dal livello e dal ruolo coperto, prenotazioni, visite e
quant’altro venivano annientati proprio da assenze all’apparenza assurde. “Scrivetelo, scrivetelo! Io sono andato a prenotare oggi l’ecografia e sapete quando dovrò venire a farla? A
settembre! Faccio in tempo a morire se è una cosa grave! È
una vergogna, fanno bene i carabinieri, che facessero un bella
pulizia”. Sentimenti comuni un po’ a tutti i cittadini, che della
sanità hanno un concetto piuttosto maligno, specie da quando
sono costretti a
pagare più tasse
della media, per
coprirne l’enorme
voragine
apertasi
nei
conti. Una corda, quella tirata
dai dipendenti
presuntivamente assenteisti,
che prima o poi
si sarebbe spezzata hanno convenuto in tanti e
ieri si è stretta
intorno al loro… badge.
CAMPOBASSO. Sull’iscrizione nel registro
degli indagati di Alessandro Petrella il suo legale Franco Mancini precisa che “il Petrella è
coinvolto esclusivamente a causa di temporanee assenze dalla sede di Termoli, motivate e
giustificate dall’esigenza dell’Azienda sanitaria regionale di avvalersi periodicamente
dell’opera del dirigente in occasione dell’elaborazione dei bilanci aziendali, da eseguire
presso la sede centrale o presso le sedi periferiche. Tale incarico gli è stato espressamente
assegnato dai vertici aziendali, come da note
di servizio del 3 giugno, del 30 novembre e
del 29 dicembre 2010, con le quali la direzione impegnava il dottor Petrella ad ‘assicura-
Coppolaro Luca
Dattoli Luciani
D’Antono Maria Isabella
De Carlo Carmela Natalizia
Degnovivo Sergio
D’Egidio Mauro
De Gregorio Pietronilla
Del Torto Maria P. Carolina
Di Bernardo Leo
Di Domenico Maria Laura
Evangelista Giuseppe
Giacobbe Maria
Giorgetta Nicolino
Lanzone Luigi
Mancini Ezio
Mancini Pardo
Marinelli Paola
Martinelli Francesco
Matassa Paolo
Mattia Giuseppe
Moccia Elvira
Monteferrante Domenico
Orlando Lidia
Papalia Anna Lucia
Perazzelli Elvira
Perrazzelli Michelina
Petrella Alessandro
Piermatteo Gaetano
Plinio Maria Antonietta
Pranzitelli Giuseppe
Ragni Matteo
3
Ruggiero Maria Antonietta
Sabatino Marcello
Salvatorelli Fiorella
Sciarretta Dionisia
Sciarretta Paola
Sorella Assunta Stefania
Spidalieri Ivana
Spidalieri Marina
Totaro Giancarlo
Vallone Roberta
Vassalli Marisa Amalia
L’accusa: disertavano le lezioni del corso abilitante ma risultavano ‘in corsia’
La furbizia diventa sistema
Protagonisti anche i tirocinanti
ni i militari li
hanno controllati
e vedevano sem- Vittime inconsapevoli
pre le stesse cose.
I giovani camici
Entravano, marcavano il badge bianchi hanno
proprio e di qual- ingannato dirigenti
che
collega
(spesso parente, come Giardino,
o coniuge) e poi Di Siena, Malerba
uscivano indisturbati. La pro- e Malinconico
cura di Larino
e di altri collespecifica per ognuno di loro ghi. Altri tre si
che il danno prodotto al- erano organizl’Asrem è “consistente”. In zati fra loro, si
termini di stipendi corrisposti coprivano a viintegralmente a fronte di orari cenda secondo
di lavoro non effettuati. Ma gli investigatoanche di pratiche che con ogni ri. Fatto sta che alla fine “indu- eseguito in modo effettivo e fra gli altri, Guglielmo Giardiprobabilità restano nei cassetti cevano in errore i medici re- senza le arbitrarie assenze il ti- no, Angelo Malinconico, Anper mesi. E i cittadini – utenti sponsabili dei servizi/reparti rocinio”. Nello specifico le drea Di Siena, Michele Malere pazienti – aspettano.
ppm
presso i quali risultavano aver vittime inconsapevoli sono, ba.
Nelle maglie dell’inchiesta
qualcuno è finito per aver attestato il falso ma con una scuI nomi eccellenti
sante giuridicamente rilevante.
Sono i medici coordinatori
delle attività didattiche che
hanno certificato che quattro
dei 52 indagati avevano partecipato al corso utile a conseguire il diploma di formazione
specifica in medicina generaTERMOLI. Nessun nome notissimo, se non
le. Un titolo abilitante – e dunper gli addetti ai lavori, nell’elenco delle 52
que indispensabile – all’attivipersone indagate per assenteismo. Da questo
tà di medico chirurgo di medipunto di vista, appena si è propagata in città la
cina generale del servizio saninotizia del blitz in ospedale e all’Asrem, in
tario nazionale. In realtà uno
molti pensavano che fossero coinvolti persodi loro è stato aiutato dalla zia,
naggi di alto profilo, magari gli stessi amminiindagata anche per la vidimastratori pubblici che lavorano nel comparto,
zione dei cartellini, del nipote
ma da questo punto di vista sono stati delusi.
Nel novero complessivo dell’inchiesta, chi si è
ricavato una immagine più esposta, specie nell’ultimo anno e mezzo, è senza dubbio il segretario regionale della Fimmg, Giancarlo Totaro, in prima linea contro lo smantellamento
dell’organizzazione sanitaria sul territorio.
Tuttavia, avvicinato ieri mattina all’esterno
del centro prelievi, il medico non ha voluto rilasciare commenti sull’accaduto. Il suo coinvolgimento è stata una sorpresa per lo stesso
professionista, rimasto “molto amareggiato”.
Accanto a quello di Giancarlo Totaro e Alessandro Petrella, arbitro di calcio in serie A, c’è
anche Livia Orlando. Nata ad Agnone nel Mattia. Insieme sono finiti nel registro degli
1969, è la figlia dell’ex assessore regionale indagati.
Emilio Orlando, oggi al vertice dell’Arsiam. Gli interrogatori inizieranno a giorni. Alcuni
Dipendente amministrativa dell’azienda sani- indagati saranno ascoltati dal Gip del Tribunataria, dove lavora anche il marito Giuseppe le di Larino ad aprile.
Nella rete della Procura
finisce il sindacalista Totaro
Franco Mancini precisa che l’Asrem aveva autorizzato il suo cliente a spostarsi nella sede centrale
Il legale dell’arbitro: era fuori per motivi aziendali
re’ la propria presenza presso la sede centrale, per svolgere la funzione di coordinamento
delle attività di controllo di gestione, di bilancio preventivo e consuntivo e del sistema di
autorizzazione di spesa, che erano esplicitamente connotate da caratteri di flessibilità
operativa. L’importanza e l’insostituibilità
nell’espletamento di dette mansioni derivavano dalla preziosa ed apprezzata attività professionale resa per anni, direttamente e con
riconosciuta serietà, presso la sede centrale
Asrem. A tal proposito, la direzione lo aveva
espressamente autorizzato a fornire la propria
opera «in giorni ed orari non programmabili»
presso la sede centrale di Campobasso e gli
altri ambiti regionali. Tenuto conto della risonanza data alla notizia in relazione all’immagine pubblica del mio assistito, quale Assistente Arbitro da anni impegnato con successo nella massima serie calcistica, e del fatto
che dalla vicenda potrebbe risultare pesantemente compromesso il credito ottenuto presso l’Aia della Figc, si avverte il bisogno di
queste immediate puntualizzazioni, fermo restando che il dottor Petrella – nutrendo piena
fiducia e massimo rispetto per il lavoro della
Magistratura – sarà a completa disposizione
dell’autorità giudiziaria, per dimostrare ampiamente la sua completa estraneità ai reati
ipotizzati”.
Politica
Venerdì 16 marzo 2012
C.da Colle delle Api - 86100 Campobasso - Tel. 0874 618827 - 483400 - 628249 - Fax 0874 484626 - E-mail: [email protected]
In Senato
Sanità, Astore sollecita
una ‘legislazione d’emergenza’
È intervenuto sull’informativa del ministro Balduzzi
CAMPOBASSO. Anche il senatore Giuseppe Astore è intervenuto nella discussione, svoltasi a Palazzo Madama, sull’informativa del ministro della Salute sulla situazione delle strutture di pronto soccorso.
La vicenda del Policlinico di Roma, a tutti nota, lo scandalo che ha scosso la sanità
partenopea nonché la corruzione smascherata al Fatebenefratelli di Milano, dimo-
strano - secondo il senatore - come il malato non sia più al centro del sistema anzi
ne è l’elemento più debole, lasciato solo in
un tunnel di sofferenza.
In questa ottica è in dubbio che il sistema
sanitario italiano, certamente non l’ultimo
d’Europa, ha bisogno di una manutenzione che lo renda più utile, efficiente ed al
servizio dei cittadini. Per il parlamentare
molisano è necessario - quindi - ripensare
alla sanità cominciando dall’intra moenia
in modo da tagliare il mastodontico malaffare che si insidia nella sanità di tante Regioni. “In alcune di esse – ha aggiunto - la
cappa di clientele che utilizza la sanità come strumento e come randello di potere,
soprattutto sui deboli, ci impone il dovere
di reagire. Ecco perché - ha attaccato il senatore - occorre una legislazione d’emergenza per cambiare i criteri di nomina e
sottrarli alla politica e, soprattutto, alla mala politica. Bisogna trovare un sistema per
premiare coloro che scelgono di stare nel
servizio pubblico, e gratificarli economicamente - ha concluso Astore - perché con
forti incentivi potrebbero rimanere a tempo pieno a disposizione ed al servizio dei
cittadini in particolare di quelli più deboli“.
Campobasso
Venerdì 16 marzo 2012
Le iniziative saranno illustrate questa mattina all’ospedale Cardarelli
Settimana della prevenzione oncologica, al via l’XI edizione
CAMPOBASSO. Al via la XI edizione
della settimana nazionale per la prevenzione oncologica (che si svolgerà dal 17
al 25 marzo). Le iniziative saranno illustrate questa mattina,
a partire dalle ore
10,30 presso la segreteria degli screening
all’ospedale Cardarelli di Campobasso.
Verranno inoltre comunicati : le modalità, gli orari e le sedi
dell’iniziativa “ambulatori aperti” per
visite gratuite di
prevenzione oncologica; le piazze e
gli ospedali dove
saranno attivati
punti informativi
per distribuzione
di opuscoli sulla
prevenzione oncologica,
per
l’iscrizione a corsi per smettere di fumare e
per la raccolta fondi con offerta di bottiglie di olio di oliva extravergine, gadget
e simbolo della settimana della prevenzione; attività e risultati dello sportello
psicooncologico presso u.o.c. di oncologia dell’ospedale “Cardarelli “ di Cam-
pobasso; modalità di iscrizione ai corsi di
disassuefazione al fumo; iniziative della
campagna di sostegno degli screening
oncologici regionali della Lilt Campobasso nel 2012 : la
p r ev enzi o n e
oncologica va
in fabbrica. La
XI
edizione
della Settimana
Nazionale per
la Prevenzione
Oncologica rappresenta ormai
uno dei principali appuntamenti
della Lega Italiana per la Lotta
contro i Tumori.
Istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri,
l’evento ha come
obiettivo informare, sensibilizzare e
rendere tutti consapevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per vincere i tumori. A partire da una sana e corretta alimentazione. Una nutrizione sbagliata, infatti, è la causa maggiore dell’insorgenza del cancro: incide per ben il
35% dei casi. Eppure prevenire, curare e
guarire dal tumore si può. “Numerose
pubblicazioni scientifiche dimostrano
che un’alimentazione adeguata – fanno
sapere dalla Lilt - povera di carne e ricca di alimenti vegetali , può aiutarci a
prevenire il cancro. Come, per esempio,
la nostra dieta mediterranea, celebre per
le sue virtù salutari, modello nutrizionale
riconosciuto in tutto il mondo e i cui ingredienti principali sono frutta fresca e
verdura, pesce, legumi e olio extra vergine d’oliva, il re della Dieta Mediterranea,
simbolo storico della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica della
LILT, alleato del nostro benessere per le
sue qualità protettive, non solo nei confronti delle malattie cardiovascolari e
metaboliche, ma anche per vari tipi di tumore. Recentemente importanti studi
scientifici hanno appurato che le persone
che consumavano una quantità significativa di olio extra vergine d’oliva presentavano un rischio minore di sviluppare
una neoplasia, in particolare dell’apparato digerente e del carcinoma della mammella”. Quest’anno la LILT celebra i suoi
90 anni di attività a favore soprattutto
della Prevenzione e di impegno per diffondere sani e corretti stili di vita. Se oggi la guaribilità del cancro in Italia ha
raggiunto percentuali del 60 % questo è
grazie anche al “lavoro” costante di migliaia di donne e uomini della LILT.
9
Isernia e Provincia 17
Venerdì 16 marzo 2012
A seguito dell’incidente, la donna era stata dimessa dall’ospedale. Dodici giorni dopo è deceduta
Anziana morta, c’è
il primo indagato
E’ il conducente della macchina che ha investito la 79enne
ISERNIA. C’è già il primo hanno avuto in cura la donna
iscritto nel registro degli in- per approfondire l’intera vidagati per la morte della cenda.
79enne, deceduta dopo esse- “Non riusciamo a capacitarre stata investita da un’auto. ci di una situazione del geE’ proprio il conducente del- nere – hanno spiegato i fala vettura la persona che, se- miliari della 79enne quando
condo fonti Ansa, sarebbe hanno raccontato l’intera vicenda alla
l’unico indagaquestura di
to, attualmenIsernia -.
te, nell’inchieSe qualcusta aperta della L’iter giudiziario
no ha delle
procura. Intan- Oggi è fissata
responsato oggi si svolbilità, allogerà l’autopsia l’autopsia, mentre
ra vogliasul corpo del- nei prossimi
mo
che
l’anziana. La
vengano
donna, traspor- giorni gli agenti
accertate”.
tata in ospeda- ascolteranno
La storia
le, era stata didel decesso
messa, ma le anche i medici
è ancora
sue condizioni
sono peggiorate improvvisa- tutta da ricostruire: elementi
mente, tanto che, dopo una importanti potranno arrivare
decina di giorni, è morta. I dall’autopsia. Questa mattifamiliari hanno sporto de- na verrà affidato l’incarico
che
nuncia presso la questura di all’anatomopatologo
Isernia, chiedendo l’avvio di svolgerà l’esame autoptico
un’indagine per fare luce su già in giornata.
possibili responsabilità nella La donna lo scorso 2 marzo
morte della donna. Nei pros- è stata investita da un’auto
simi giorni, secondo indi- che stava effettuando una rescrezioni, dovrebbero essere tromarcia. Un impatto vioascoltati anche i sanitari che lento quello con l’auto che
aveva scaraventato a terra
l’anziana, facendole battere
la testa. Immediato il tra-
sporto presso il pronto soccorso del Veneziale dove la
donna, visitata, era stata ri-
mandata a casa con una prognosi di 21 giorni. Secondo
i sanitari non era necessario
il ricovero nella struttura.
Sei giorni dopo, però, le
condizioni dell’anziana si
sono aggravate ulteriormente, tanto da dover tornare
nuovamente in ospedale. La
donna, ricoverata in rianimazione, è morta dopo altri
sei giorni. La notizia ha
scioccato i familiari dell’anziana che, però, hanno deciso di chiedere un approfondimento. Hanno presentato
un esposto-denuncia presso
la questura di Isernia, segnalazione già trasmessa in procura.
Sono stati proprio i magistrati isernini a disporre
l’autopsia sul corpo della
donna così da comprendere
nel dettaglio le cause della
morte. Da accertare anche
possibili responsabilità di
terzi nell’intera vicenda. Già
disposto anche il sequestro
della cartella clinica della
donna, già inserita nel fascicolo d’inchiesta.
Il
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TIDIANO DEL MOLISE + IL MESSA
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100 CAMPOBASSO - TEL. 08
74.48
4623 - FFAX
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861
087
4.484623
087
4.484625
Termoli. Visita inattesa dei carabinieri del Nas in uffici e poliambulatori, indagati medici, impiegati e funzionari
Sanità, tremano i furbetti dellaAsrem
Truffa, peculato, abuso d’ufficio e falso. Sono 52 i dipendenti sott’inchiesta
TERMOLI. Sono 52 gli indagati nell’ambito della maxi inchiesta che il Nas ha portato a
termine nella giornata di ieri presso il Distretto sanitario di via del Molinello, in tre reparti
del San Timoteo, nei poliambulatori di Termoli e Montenero. Tra le ipotesi di reato a vario titolo a carico di medici, infermieri, diri-
genti e impiegati delle strutture sanitarie ci
sono la truffa, il peculato, l’abuso di ufficio e
il falso. Gli indagati si sarebbero lasciati andare a condotte quanto meno ‘allegre’: dall’assenza ripetuta e continuata dal posto di lavoro, fino all’utilizzo delle vetture di servizio per
compiere affari privati.
SERVIZIO A PAGINA 19
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PRIMO
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Il Quo
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marzo
2012
Vener
Ieri mattina gli operatori sanitari si sono autoconvocati in una nuova assemblea, confronto con i sindacati
Nasce il ‘Comitato Pro Cardarelli’
la vera voce dei lavoratori
di Vittoria Todisco
CAMPOBASSO. Affollata
assemblea autoconvocata,
ieri mattina, presso il Cardarelli di Tappino alla quale
hanno partecipato i dipendenti Asrem insieme ai lavo-
ratori dei servizi esterni dell’ospedale in un confronto
con i rappresentanti sindacali della Cgil–Cils–Uil e Ugl
sull’ipotesi di fusione fra la
struttura pubblica e la Fondazione Giovanni Paolo II.
Si è costituito, nel corso
dell’assemblea, il “Comitato Pro Cardarelli” che formulato in tre distinti gruppi di
lavoro svolgeranno tutta una
serie di impegni fino ad arrivare unitariamente a coinvolgere attorno alla problematica la popolazione del capoluogo e dell’intera regione. In
queste ore molte preoccupazioni affollano la mente di chi
lavora al Cardarelli, ma anche gli operatori della Cattolica ritengono di non avere
valide ragioni per guardare
con fiducia al futuro e non è
solo lo spauracchio della fusione a rendere agitati i sonni notturni dei lavoratori del
settore, ad essere preoccupati sono tutti i cittadini. Nelle
Regioni con Piano di rientro,
come il Molise appunto, secondo un’indagine del Censis, più del 38% degli intervistati afferma che la sanità è
peggiorata.
I tagli lineari e una gestione ragionieristica indeboliscono il servizio sanitario
pubblico che invece andrebbe potenziato, i tagli, invece,
le chiusure di ospedali e
quant’altro, mettono in discussione il diritto costituzionale alla salute come elemento unificante del Paese e garanzia offerta ai cittadini. E
sarà anche peggio, infatti è
stimato in 17 miliardi di euro,
nel 2015, il gap tra le risorse
di cui ci sarebbe bisogno per
coprire i bisogni sanitari e i
soldi pubblici che presumibilmente il Servizio sanitario
nazionale avrà a disposizione. Ed allora i cittadini hanno preso a curarsi da soli,
preferiscono evitare le lunghe
attese per ottenere visite e se
la sbrigano da soli con visite
specialistiche non in strutture pubbliche. Considerato poi
il peso dei ticket sui farmaci
ai quali si dovranno aggiungere – se non verranno aboliti – i ticket sulla diagnostica,
specialistica e pronto soccorso la salute diventerà uno status garantito solo ai ricchi…
ai poveri non si sa.
tà
Scienza & Socie
Società
tidiano del Molise
Il Quo
Quotidiano
Vener
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6 mar
zo 20
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enerdì
16
marzo
2012
CAMPOBASSO
7
Per l’XI edizione la sezione provinciale Lilt annuncia nuove battaglie. Oggi conferenza al Cardarelli
Marzo mese ideale contro i tumori
Da domani parte la Settimana nazionale per la Prevenzione Oncologica
La Sezione Provinciale di
Campobasso della Lega Italiana per la Lotta contro i
Tumori (Lilt) annuncia nuove iniziative, attività e manifestazioni nell’ambito della XI Edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica che, per il
2012, va dal 17 al 25 marzo. Per l’occasione si terrà
una conferenza stampa alle
ore 10,30 di oggi presso la
Segreteria degli Screening
all’Ospedale Cardarelli di
Campobasso. Durante la
Conferenza verranno comunicati: - le modalità, gli orari e le sedi dell’iniziativa
“Ambulatori Aperti” per visite gratuite di prevenzione
oncologica; - le Piazze e gli
Ospedali dove saranno attivati Punti Informativi per la
distribuzione di opuscoli sulla prevenzione oncologica,
per l’iscrizione a Corsi per
smettere di fumare e per la
raccolta fondi con offerta di
bottiglie di olio di oliva extravergine, gadget e simbolo della Settimana della Prevenzione; - attività e risultati dello sportello psicooncologico presso l’Uoc di Oncologia dell’Ospedale “Car-
darelli “ di Campobasso; modalità di iscrizione ai Corsi di Disuassefazione al
Fumo; - iniziative della
Campagna di Sostegno degli Screening Oncologici
Regionali della Lilt di Campobasso nel 2012: La Prevenzione Oncologica va in
Fabbrica.
VIA A
A, 6 - 86039 TERMOLI - TEL. 08
75.70
7896 - FFAX
AX 08
75.8
42
42
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CAPUA
0875.70
75.707896
0875.8
75.842
4242
Tra i capi di imputazione a vario titolo a carico dei 52 indagati ci sono: truffa, peculato e falso
Assenteismo, abusi e indennità d’oro
Blitz dei Carabinieri del Nas di Campobasso al Distretto sanitario di Termoli
sono stati ‘attenzionati’, per
di Michela Bevilacqua
Il blitz è scattato alle prime utilizzare un gergo tanto caro
luci dell’alba di ieri. Erano da ai carabinieri. I militari delpoco passate le sette quando l’Arma coordinati dal comanin 30 (tra carabinieri del Nas dante del Nas, Antonio Fordi Campobasso e di Foggia e ciniti (lo stesso che ha ricoi colleghi della compagnia di perto anche il ruolo di tenenTermoli) si sono presentati da- te e comandante del Nucleo
vanti al San Timoteo e al Di- operativo e radiomobile della
stretto sanitario di via del Mo- compagnia di Termoli negli
linello a Termoli. Chi in divi- anni delle inchieste Black
sa, chi in borghese, hanno Hole 1 e 2) e dal capitano delsuonato al cancello delle strut- la compagnia di Termoli,
ture sanitarie e hanno iniziato Francesco Maceroni, si sono
a rovistare tra i documenti e a diretti in tre reparti del San
chiedere dei dipendenti effet- Timoteo e nel Distretto sanitivamente di turno nella gior- tario, oltre che nei poliambunata di ieri. Sotto la lente l’as- latori di Termoli e Montenesenteismo, le indennità e i benefit economici percepiti illecitamente. E in 52 sono finiti nella rete dei carabinieri la cui indagine è partita nel 2010.
Ma il cerchio i militari dell’Arma lo hanno
stretto negli ultimi due
mesi quando i 52 tra
medici, dirigenti, personale infermieristico,
Carabinieri del Nas
veterinari e impiegati
ro di Bisaccia, per prelevare
delle carte ed effettuare una
perquisizione negli uffici e
nelle auto di servizio. Un vero
e proprio terremoto nella sanità commissariata del Molise. I capi di imputazione che,
a vario titolo, sono a carico
delle 52 persone vanno, infatti, dal peculato alla truffa, passando per il falso e l’abuso
d’ufficio. Stando alle ricostruzioni dei carabinieri, infatti,
l’assenteismo era diventata
una pratica usuale, quasi
scontata, nella Termoli sanitaria. In tanti timbravano il
cartellino e poi, semplicemen-
te e come se nulla fosse, uscivano dal luogo di lavoro per
fare attività che con il lavoro
non c’entravano proprio niente. C’era chi, addirittura, nelle giornate d’estate se ne andava al mare. Altri, invece, si
facevano timbrare il badge
elettronico da amici e anche
dal coniuge e poi sul posto di
lavoro non ci arrivavano mai.
E ancora c’era chi utilizzava
la macchina di servizio per
scopi privati. Tutte pratiche
ovviamente illecite che sono
state ricostruite dai militari
dell’Arma nei minimi termini anche attraverso l’utilizzo
dei pedinamenti e delle registrazioni delle telecamere.
Nella giornata di ieri i carabinieri hanno consegnato
quelle che in gergo tecnico si
chiamano “notifiche di interrogatorio per l’applicazione
della misura restrittiva”. In
sostanza ai 52 che sono finiti
nella ‘rete’ dei carabinieri potrebbe essere applicata la misura dell’interdizione dai pubblici uffici, il licenziamento e,
nei casi piu’ gravi, anche la
Macchine di servizio usate per scopi privati: i particolari dell’inchiesta
Il badge, ‘questo sconosciuto’: c’era
chi timbrava per il coniuge o l’amico
Il comandante
del Nas
Antonio Forciniti
Nella rete degli inquirenti
sono finiti soprattutto i settori veterinario e dell’igiene e
sanità pubblica e sono 9 i dirigenti che risultano implicati
nell’indagine condotta dal
Nas di Campobasso su disposizione della Procura della
Repubblica di Larino. Capi di
imputazione pesanti quelli
che, a vario titolo, sono a carico dei 52 indagati.
Un numero corposo che lascia intendere come la sanità, in Molise, sia ancora ben
lontana dall’essere ‘pulita’ e
legale.
Stando alle indiscrezioni
che provengono dagli ambienti degli inquirenti sarebbe stato lo stesso Ministero
della Sanità a dare mandato
ai carabinieri di ‘vederci piu’
chiaro’ rispetto a un settore
delicato come quello della
sanità.
A maggior ragione se commissariato come lo è in Molise
Tra le tessere di un puzzle
che per quanto consolidato
nella pratica quotidiana era
diventato la regola invece che
essere l’eccezione non è finito solo l’assenteismo ma anche il malcostume che da
anni, stando alle risultanze
I Carabinieri all’uscita
dal Distretto Sanitario
con i fascicoli
investigative, starebbe divorando la Asrem del basso
Molise.
Una indagine davvero complessa quella portata avanti
dai carabinieri del Nas: tra
pedinamenti ed esami dei filmati delle telecamere, oltre,
ovviamente, al controllo dei
documenti (quali il badge),
un lavoro certosino che ha
permesso di smascherare le
condotte irregolari legate al
lavoro e alla violazione delle
normative connesse con l’ottimizzazione della produttività, dell’efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
Il badge era diventato un
vero e proprio souvenir, che
passava di mano in mano e
veniva utilizzato da amici
compiacenti, o da parenti (in
alcuni casi coniugi) che lavoravano nella stessa struttura
per timbrare a favore di persone che, in realtà, non si trovavano sul posto di lavoro.
E ancora al vaglio dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione ci sono le responsabilità dirette e indirette, di
chi magari doveva controllare e non l’ha fatto.
Gli inquirenti, che nella
giornata di ieri hanno anche
effettuato delle perquisizioni
sul posto di lavoro (non trovando chi ci doveva essere)
e nelle macchine degli indagati, stanno anche vagliando
la possibilità che agli indagati
venga imputato anche il danno erariale.
Alcuni di loro, infatti, hanno approfittato di indennità e
benefit, spesso pagati a peso
d’oro, che in realtà non
avrebbero potuto percepire. E
adesso dovranno spiegare al
Gip di Larino il perché.
Mic. Bev.
Il Distretto Sanitario di Termoli
carcerazione. L’iter adesso
prevede che le persone indagate vengano ascoltate dal
giudice per le indagini preliminari del tribunale di Larino, Aldo Aceto e dal pubblico ministero Luca Venturi ti-
tolare dell’inchiesta. Gli interrogatori, stando a quanto affermato dal comandante del
Nas, Forciniti, si dovrebbero
tenere a stretto giro di posta.
Addirittura entro la fine di
aprile.
L’avvocato Mancini replica:
il mio assistito, estraneo ai fatti
Il sottoscritto avv. Franco Mancini del Foro di Campobasso, in qualità di difensore di fiducia del dr. Alessandro
Petrella, collaboratore per il controllo di gestione e Dirigente dei Sistemi Informativi dell’ASREM presso la sede
di Termoli, prega gli Organi di Informazione in indirizzo
di accogliere le seguenti precisazioni in ordine ai fatti che
vengono ascritti al suddetto dirigente, e che hanno trovato eco su alcuni organi telematici locali.
Nel filone di indagine aperto dalla Procura della Repubblica di Larino per i reati addebitati a 52 indagati con
l’ipotesi di assenteismo dal luogo di lavoro, il Petrella è
coinvolto esclusivamente a causa di temporanee assenze
dalla sede di Termoli, motivate e giustificate dall’esigenza dell’Azienda Sanitaria Regionale di avvalersi periodicamente dell’opera del Dirigente in occasione dell’elaborazione dei bilanci aziendali, da eseguire presso la Sede
Centrale o presso le sedi periferiche.
Tale incarico gli è stato espressamente assegnato dai
vertici aziendali, come da note di servizio del 3 giugno,
del 30 novembre e del 29 dicembre 2010, con le quali la
Direzione impegnava il dr. Petrella ad “assicurare” la
propria presenza presso la Sede Centrale, per svolgere la
funzione di coordinamento delle attività di controllo di
gestione, di bilancio preventivo e consuntivo e del sistema
di autorizzazione di spesa, che erano esplicitamente connotate da caratteri di flessibilità operativa.
L’importanza e l’insostituibilità nell’espletamento di dette mansioni derivavano dalla preziosa ed apprezzata attività professionale resa per anni, direttamente e con riconosciuta serietà, presso la Sede Centrale ASREM.
A tal proposito, la Direzione lo aveva espressamente autorizzato a fornire la propria opera “in giorni ed orari
non programmabili” presso la Sede Centrale di CB e gli
altri ambiti regionali.
Tenuto conto della risonanza data alla notizia in relazione all’immagine pubblica del mio assistito, quale Assistente Arbitro da anni impegnato con successo nella massima serie calcistica, e del fatto che dalla vicenda potrebbe risultare pesantemente compromesso il credito ottenuto presso l’AIA della FIGC, si avverte il bisogno di queste
immediate puntualizzazioni, fermo restando che il dr. Petrella – nutrendo piena fiducia e massimo rispetto per il
lavoro della Magistratura – sarà a completa disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, per dimostrare ampiamente la
sua completa estraneità ai reati ipotizzati.
Con i più vivi ringraziamenti.
avv. Franco Mancini
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Timbravano il badge e lasciavano l`ufficio, in 52 nei guai per truffa