POTITICA & ATnINI N I§TRAZIONE
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ABBIGLIAMENTO DONNA- UOMO
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§potorno'Via §iccardi, I .Iel, 019,74,53,57
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STORIE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE
SEDUTA DEL 17 APRILE 2OO3
Seduta pomeridiana del Consiglio con due soli punti all'ordine del giorno. ll primo, presentato dal Sindaco, è
inerente a una convenzione che viene stipulata con I'Opera Pia Siccardi. Riguarda il progetto di quattro villette
già approvate dalla commissione edilizia, che l'O.PS., ha intenzione di vendere all'asta in quattro lotti distinti.
Siccome il Piano Regolatore non prevede una lollizzazione ma l'edificazione su ìicenza singola, l'avvocato ha
consigliato di fare questa convenzione su una porzione di terreno dove passa la fognatura. Marengo, unico
rappresentante della Minoranza presente, fa rilevare che queste ville non andranno ad incrementare Ia popolazione
residente a Spotorno in quanto, come conferma il Sindaco, sono ville messe all'asta e quindi piuttosto dispendlose,
per questo si astiene nella votazione.
ll secondo punto, sempre illustrato dal Sindaco, riguarda la vendita di terreni di proprietà del Comune in |ocalità
Trevo- Zunino afferma che questi terreni sono stati richiesti da un allevaiore di pecore, Puddu, e che in seguito
all'abbandono dei progetti di costruzione di centrali eoliche (eliche a vento) in collaborazione con i comuni di
Bergeggi e Vado, non sono di alcuna attuale utilità. I terreni che verranno venduti sono 190 mila metri quadrati
e renderanno al Comune 70 mila euro. Marengo ritiene che la vendita di proprietà comunali, come già avvenuto
per appartamenti e caseggiati, non sia una buona scelta in quanto fanno cassa per l'attuale amministrazione ma
impoveriscono il Comune per il futuro. Ritiene, inoltre, che se anche ora è caduto il progetto della costruzione
della centrale eolica, questo od altri progetti di altra natura saranno possibili in un futuro. Chiede anche che i
soldi, così incamerati, vengano utilizzati per completare i giardini che, dall'anno scorso, sono ancora tutti sottosopra
ed inagibili (siamo alla vigilia di Pasqua) e per terminare anche Via Manin che, oltre a tenere in disagio da tre
mesi tuiti i cittadini, in occasione della gettata di cemento ha sequestrato in casa gli abitanti della zona. Dopo la
votazione (con Marengo contrario sulla vendita) il Sindaco, notando che non sono molti i presenti, chiude facendo
gli auguri ("tra di noi") di Buona Pasqua e di Buone Feste.
SEDUTA DEL 5 MAGGIO 2OO3
Nuova seduta pomeridiana del Consiglio. E' presente per la Minoranza il solo Marengo. ll Sindaco presenta la
modifica di un articolo e la soppressione di un altro dello statuto della STAR per permettere l'entrata dì altri comuni
(Noli e Albissola Marina), interessati ad usufruire di alcuni servizi. Dichiara che quest'anno la società porterà utili
(200-250 milioni di lire) che, come da statuto, saranno reinvestiti sul territorio.
E' presentata da Zunino la bozza di una convenzione con i proprietari dei ruderi deì Castello del Vescovo di
Spotorno. La convenzione si basa sulla concessione ai Ravagli di due posti macchina nel parcheggio delle Strette
in cambio dell'utilizzo del Castello per nove anni.llSindaco risponde alle osservazioni di Marengo sulla limitata
durata del comodato, dichiarando che non è stato possibile ottenere di più in tre anni di trattative e che c'è ora
buona possibilità di oitenere dei finanziamenti per la messa in sicurezza delle rovine (occorrono circa un milione
di euro) e I'utilizzo dell'area per manifestazioni Comunali. Dichiara di avere respinto Ia richiesta di modificare la
destinazione d'uso di un locale di circa 40 metri quadri che, nel piano regolatore è previsto sia adibito a bar
ristorante e che, eventualmente, potrà essere utilizzato come merce di scambio per il rinnovo del comodato.
Viene poi modificata la convenzione con la ditta che costruisce i box interrati in Via Puccini per permettere
I'allargamento di Vico Martegiana ìn modo da permettere il passaggio di macchine per l'eventuale edificazione
prevista dal piano regolatore per i terreni retrostanti e per la casa già esistente della Consigliera Pesce (che
all'inizio della discussione ha accennato ad allontanarsi perché parte interessata ma fermata dal Sindaco che
non lo ritiene necessario) e che, come afferma Zunino, ha dovuto costruirsi la casa con la carriola. Marengo fa
presente che il vicolo è il resto di una antica crosa anche se, come illustra ìl Vice Sindaco, è ormai diroccato ed
è stato pavimentato con i bloccheiti ad incastro e andrebbe risistemato.
Volpera illustra anche la modifica della convenzione sui box interrati che vengono costruiti in Via La Spezia in
quanto in fase di progettazione non è stato considerato un accesso ad un proprietario di casa che ne ha diritto.
Perciò è necessaria la modifica, a carico della ditta, per dargli l'accesso.
SEDUTA DEL 3 GIUGNO 2OO3
ll Sindaco apre questa seduta pomeridiana con una comunicazione riguardante le problematiche dei rapporti con
il condominio Residence Palace. Parla della convenzione del 1981 per la ristrutturazione dell'HÒtel Palace, per
lq quale il Comune aveva la disporibilità della sala convegni per alcuni giorni l'q1no, utilizzo della piscina periodico
per tuttÒ l'anno per i ragazzi del paese, gli oneri di costruzione che la ditta doveva pagare al Comune. Per il
fallimonio della sodeÈ coGEFr, ir comuns ha dduto @mpÉre quesra s€d€, non hs ric€wlo i soldi dalla sodeta
e non ha mai potuio uririzzars ra pisclna p6rché è tuori noma. r sinda@ ha iratÉk! 6n ir condominio pe, cerca;
diotienere un ri*rcimento witando una Éusa legale, ch€ sisarsbbs lrscinata anni,
drav€rc Ésione. L'accordo Éssiunro, che ircond;minio do!È lamcare in qus§tisiomi(@n una DassioÉnza
dsicala, secondoZunlno), è quello diotteneÉ 150 miliùidilie intBanni, un contutto pér nm ann! per t'utitia
der rocare €x piscina da qu.ndo saÈ rÉo asìbire per poterro utirizzaro come sara da arnt*r per alt€ arivirà,
lannurrahenbo derre 6pese condominlsli dovute s non pasate sino ad oÉ (eB mira suro),la chiusura d6ll6 cause
ché sono in coEo per ra richiesta di danni da parré dsr condominio (pe, danni uti n€ra ristrutturazions
Comunicato stampa dei consiglieri della Lista del Sole Olocausto: per ricordare la vita.
In un'era in cui i valori si affievoliscono, la superhcialità aumenta,
Certe strane esternazLorut
il
Le
recenti esternazioni del Sindaco e del Vicesindaco pubblicate
sul Secolo hanno suscitato polemiche e discussioni e sono state
oggetto di un'interpellanza del gruppo Lista del Sole.
Il primo tema "caldo" è stato quello del turismo alberghiero. In
un articolo di vera e propria celebrazione delle seconde case, il
dott. Niccoli ha criticato senza mezzi termini gli albergatori nolesi,
accus.ati di essere."troppo lega.ti alìa mentalltà ligure, e quindi
poco imprenditoriale, per cui si investe solo nel caso in cui si può
monetizzare in breve tempo". Curioso questo uso di due pesi e
due misure da pafte di un sindaco che ha appena concesso decine
di migliaia di metri cubi (di seconde case, che combinazione!) per
rendere sicuri e monetizzare in breve tempo gli investimenti nel
porto e nel golf.
Ancora più strana è la scelta di denigrare pubblicamente tutta la
categoria. Supponiamo che il prossimo sindaco sia un albergatore:
come la prenderebbe il dottor Niccoli se il suo successore criticasse
sui giornali i medici nolesi?
Quanto alle seconde case, il Sindaco contraddice se stesso quando
da un lato esalta il turismo famigliare, che ritiene il più adatto a
Noli, e poi dice che l'estate scorsa è stata caratterizzata da un
turismo mordi e fuggi, che a lui giustamente non piace. Il punto
dolente, pero, è proprio questo: ci piaccia o no, il turismo di questi
ultimi anni è sempre più contraddistinto da permanenze brevi; e
chi si ferma solo per pochi giorni non cerca appartamenti, ma
sistemazioni di tipo alberghiero, che a Noli sono sempre meno.
UB novembre, poi, il Secolo XIX ha dedicato un ampio spazio al
Piano Regolatore di Noli. In assenza del Sindaco, ad esprimere
l'opinione del Comune è stato Giulio Toso, vicesindaco e assessore
all'urbanistica. Qui sono due gli argomenti controversi: la riduzione
degli indici nei terreni agricoli e il golf. Riguardo al primo, Toso
dice testualmente: "Siamo rimasti molto sorpresi, non solo dal
punto di vista politico (Il riferimento è alla comune collocazione
nel centro-destra delle amministrazioni nolese e regionale, n.d.r.).
Non riusciamo a capire perchè si sia tagliato sulle piccole volumetrie
mantenendo invece quelle maggiori". Non riescono a capire?
Eppure glielo avevano detto chiaramente i consiglieri di minoranza
all'epoca della presentazione del PRG (Ganduglia, Robatto, Gambetta
e Bonora): l'indice di 0,03 yn3/62 era una delle poche cose da
difendere di quel piano, ma non poteva essere concesso a tutti,
perché la Regione non lo avrebbe accettato. Concetto confermato
dai tecnici genovesi nelle loro osservazioni. Che cosa serviva
ancora per farglielo capire?
E poi, quell'ultima frase: ma davvero non capisce perché abbiano
lasciato intatti i grandi progetti, o meglio, iI progetto più grosso
(il golf)? Vogliamo parlare degli interessi economici che lo spingono,
e che si mischiano con le scelte comunali, tanto da spingere gli
amministratori a sposare senza condizloni gli argomenti dei
costruttori?
Sul golf, però, il vicesindaco fa una serie di affermazioni molto
pesanti: "Un impianto a nove buche non ha senso, serve al
massimo a portarci i bambini delle scuole. Ma non certo per farne
un volano per il turismo e l'economia". Se lo dice lui, che è anche
un tecnico, c'è da crederci: ma chissà cosa ne pensano il Sindaco
e la sua maggioranza, che hanno votato compatti per questo
progetto? Non lo sappiamo, perché l'interpellanza non ha ancora
risposta.
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ReÈetto, Antonello Bonora, Alberto Peluffo
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La Boesio péqta le modifiche apportate alrogolam€nùo d6lls atMÈ deldistÉtto sciale nell'ambito d€icompit ,,ì,-;: --ulllB. Per un massimo di80 ore hensili wrÉ
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passato si dimentica e scompare velocemente per far posto ad un
futuro sempre piuù tecnologico e frenetico, mi chiedo come si possa
affrontare il presente ed il futuro incombente se non si conoscono
bene e se, soprattutto, si tende a non ricordare il passato e la vita che
c'è stata prima di noi.
Scrivo questa lettera in modo commosso e con un nodo che mi stringe
la gola, dopo aver visto lo speciale di Maurizio Costanzo riguardante
l'Olocausto nel giorno della memoria, 11 16 ottobre. Giomo in cui
molte vite si spezzarono, amiversario triste da ricordare per i parenti
delle vittime e per i moltissimi deportati nei campi di concentramento,
maggiormente nel campo di Auschwitz, senza nessuna colpa, forse
solamente con la colpa di essere venuti al mondo e di avere un altro
credo e di essere ebrei.
Io ho solamente vent'anni, ma sono già mamma e, vedendo raccontati
questi fatti da persone che hanno visuto veramente la tragedia
dell'Olocausto in prima persona, non posso fare a meno di
commuoverni e di ringraziare Dio per quello che ho, per quello che
ho alrrto e per quello che spero di avere.
Mi incolpo di essere nata dopo, ma dall'altro lato sono contenta di
essere così giovane e non posso fare a meno di sentirmi un po' ipocrita
fortunata.
Credo che la domanda comune che i soprawissuti di tutto il mondo
alla tragedia dell'Olocausto si pongono sia questa: "Perché non sono
morto come i miei parenti? Perché loro sì e io no? Forse è solo un
fatto di fortuna, forse perché io sapevo fare qualcosa e gli altri no,
e
forse solamente perché ho pregato per sopravvivere".
In quella realtà si veniva incolpati per nulla e tutto era una scusa per
venire uccisi. Non era una selezione naturale come avviene
notmalmente, ma era solamente una selezione umana. Io rabbrividisco
a questa realtà ed il minimo che si possa fare è ringraziare le molte
documentazioni, scritte, filmate e raccontate che ci vengono trasmesse
per essere conosciute e che trasmetteremo alle generazioni future
perché conoscano fino in fondo il passato, per poter affrontare meglio
il futuro. Purtroppo, sono nata quando mio nonno non c'era già più.
Lui raccontava sempre questi fatti che non devono e non possono
essere dimenticati' Grazie per lo sfogo!
Laura Candelo
Seconde case a Noli: il parere di Rifondazione Comunista
Le dichiarazioni del Sindaco di Noli sulle "virtù" delle
Innanzi tutto, esordisce "bacchettando gli albergatori" a proposito
di mentalità imprenditoriali sbagliate. E' quanto meno curioso: è
il cemento delle seconde case, spesso (e qui a Noli sta succedendo)
vendute prima ancora di essere costruite, che porta monetizzaziofle
in tempi brevi e non certo gli investimenti nel settore alberghiero.
A proposito poi del Piano Regolatore, è chiaro che, fino a quando
quest'Amministrazione consenti-rà l'edificazione di nuove seconde
case a rlessuno verrà rnai in nrente di invesfire nel settore alberghiero
e questo proprio a dimostrare come le teorie del Sindaco sui
guadagni immediati siano un po' sballate.
E non dimentichiamo che proprio la Variante al PRG permette di
trasformare volumi che hanno destinazione d'uso alberghiero in
volumi ad uso residenziale e che ancora, nelle zone urbanistiche
indicate come turistico ricettive permette, in alcuni casi, drrealizzare
volumi residenziali fno al 50oA del volume totale edificabile della
zona stessa. Se è vero che iI furismo di Noli è un turismo di tipo
famigliare, come pensa il Sindaco di sistemare famiglie, amici e
parenti annessi in quei nuovi mini appartamenti che stanno
realizzando nel contesto dell'Accordo di programma per la
sistemazione idraulica del Rio Noli?
In realtà Noli non ha assolutamente bisogno di ulteriori seconde
case e queste dichiarazioni solo un modo "elegante" per
sponsorizzare e giustificare una politica assolutamente sbagliata
che sacrifica il territorio di "uno dei borghi marinari più belli
dell'intero bacino mediterraneo" alla logica del mattone e del
conseguente rapido guadagno.
PRC Circolo di Spotorno Noli Vezzi Portio
Sinistra alternativa Noli
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Appello della CGIL Scuola per il ritiro
del primo decreto attuativo della Legge 53.
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non si.noapprieri sri"studidissnor a[é anflla e@nomiche per|anno 2002 p€r ntievod6lt6tmpostèperre;ì;;;Gi;idt*;àriàip*i,i,iàaiir*"àpÀr"i.i""aia,
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Rev€llo risatsono al28 Aprite 2003;
a zunino e ra Basadonns che dbatte 6he 'cr sri srupidi siamo noi (dipend6nri) che pashiamo Ie rase su tuflo
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il reddilo'. Afbrmaziono grav€ detla da un Sinda@, per di più in una sed€ uf,iclsls s ln un Consiglio Comunate,
daimlcrctoni, non viène @ptala in sala ma è udira dai componenti ir consisrio aiquariè nlolia ("to sapptamo
che è da §tupidl paoarè lè tas*" secondo ra Basadonne). La dtscusione prcsesuè con cenriri ch€ da rEqiono
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batlut.".
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Afionio Canepalcapo grupù dinaggioraoza), Signorina Rossana
tì.jori
canonidemaniari ÉWE::IaRegione tffiàtffi'*.Y#;:+;ffiì{;#Fij3trjf;#
Ùn membro de1la maggioraa,a ha consigliato all'opposizione
COntm gli aUmenti VOlUti dal GOVefnO
pnrdenza, perché si sarebbero potute cliedEr€ smentite o rettifiche.
Regionare ha approvato att'unantmità it seguente ordine dot Giorno contro t'aumonto L'opposizione di.Vezzi sadi§volger€ il suo ruolo.on compet€nza,
d€dizione e nell'interesse dei cittadini, quindi non pensa ricorrano
iiwùno dalla Finanziada
provvedimento è stato por congelato dal Gov€rnoi €nlrsrà in vigore a siugno 2003. estremi per smentite o rettifrche di sortri. Comunque, i cittadini di
ll consisrio
2003.-
d€l 300% dsi c€nòni dèmani.li
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conEiotio
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coresar. di richi€dere una rèvisione *jl*,^"j9:,":^..,"^^l:liedere-;nrormaziorj drrenamenre ai
appens cornptessiva oe sistama oei ca;ì dimissionarì. se lesati da rappori di amicizia con loro.
Vezi no\smo wificaF
Rèdtonrtè
UÈiii?rli iJiir-ri,irf *rreqare vrsro chs ra normawa
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"^anziaria
rappresèntanò 9:l'I.":ltg^d:l99X:llo, 1,9!-oI-9 concessori a fini turistico-barneari
preveda sia lescrusione
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nell'ambito del sistema economrco comptessiva revisione det riparto superfici occupate oa struttr'I3
rsgionale lanrè che i fondi dolà risorsa né ranioriienò attiezzatè, sia a ,ad€suamento llll
slrulturali europ€i n€lls vigenle lesctustone defl,assoggsthmento dsl atiouora tVA a oue[; ora[cr
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opera dipubblica
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ASSICURAZIONI
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Agenzic MARINO §.r.1
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COSTUMI DA BAGNO
INTIMO. FILATI
Pogino
Sulla riforma della scuola
occorre cambiare strada.
Lo
schema del primo Decreto attuativo della L.53/03, riguardante la
scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di 1o grado, è in contrasto
con la Legge stessa perché non è accompagnato da alcun piano di
finanziamento. lnoltre, nei diversi articoli emergono, in forma ulteriormente
amplificata, gli aspetti gravemente negativi della Legge 53. Si delinea
una scuola con meno risorse, con meno tempo per tutti, con meno
qualità per tutti, che non ha più il compito di garantire il dettato dell'art.
3 della Costituzione, senza autonomia organizzativa, didattica e culturale.
ln particolare, questo prevede lo schema di Decreto per quanto riguarda:
- la scuola dell'infanzia
La cancella dal sistema di istruzione; non ne garantisce
la
generalizzazione ed introduce l'anticipo senza regole; prevede un
tempo di funzionamento annuale che puo andare indifferentemente da
875 ore a 1700 ore; non prevede il doppio organico per sezione; non
assicura la compresenza; assegna alle famiglie la possibilità di scegliere
l'orario che più si confà, rinunciando ad ogni progetto.
- la scuola elementare
Ritorna al maestro unico degli anni '50; riduce I'orario a 891 ore (27
ore settimanali); cancella il modello del tempo pieno; reintroduce il
vecchio doposcuola (3 ore settimanali); cancella I'organico funzionale
di circolo; non garantisce tempi di contemporaneità per i docenti;
prevede l'affidamento all'esterno di alcune attività.
- la scuola secondaria di 1o grado
Non la finalizza a realizzare integrazione ed uguaglianza; riduce il
tempo scuola obbligatorio ed introduce il tempo facoltativo per pochi;
riduce le cattedre e crea gerarchie fra gli insegnamenti; prevede
l'affidamento all'esterno di parti dell'offerta formativa; abolisce il tempo
prolungato e rende impossibile la mensa; gerutchizza idocenti, abolisce
collegialità e cooperazione; mortifica il concetto di orientamento
scolastico e di continuità educativa.
ln questo modo si getta via l'importante lavoro professionale fatto in
questi anni dagli insegnanti che, a partire da sperimentazioni e da
ricerche sul campo, hanno dato un determinante contributo alla
qualificazione della nostra scuola.
Con questo Decreto si vuole una scuola pubblica più povera di tutto.
A fronte di ciò, il massiccio ricorso alla propaganda (agende, opuscoli,
spot, kit vari) si è sostituito a percoisi democratici di consultazione e
di coinvolgimento della scuola e della società civile.
Bisogna cambiare strada. Per queste ragioni chiediamo il ritiro dello
schema di Decreto relativo al primo ciclo di istruzione e l'awio di un
vero ed ampio percorso di consultazione democratica.
Chi vuole aderire all'appello può contattare la CGIL Scuola presso la sede
di Savona, via Boito 9, o collegandosi al sito www.cgilscuola.it
Scarica

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