M ERCOLEDÌ 20
OTTOBRE
La Cronaca di Fiorenzuola e Valdarda
2010
23
La “Fiera fredda” torna a scaldare l’autunno
Lugagnano,il prossimo fine settimana torna il tradizionale appuntamento con la festa
LUGAGNANO - La fiera fredda torna a
riscaldare l’autunno lugagnanese. Sabato e
domenica prossimi torna, infatti, la 49esima
edizione della fiera fredda, la tradizionale manifestazione abbinata alla festa delle castagne
di Lugagnano. L’appuntamento, organizzato
dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni locali, i commercianti e i volontari del paese della media Valdarda, prenderà il via sabato sera alle 19 con
l’apertura dello stand del villaggio agricolo,
mentre alle 20,30 banda musicale e corteo
con le autorità nello stand a tema, oltre all’i-
naugurazione delle mostre; alle 21 spettacolo
degli Amici del Cavallo e alle 22,30 concerto
del gruppo Wine River. Domenica giornata
clou della manifestazione già dalle 9 del mattino con la lavorazione delle carni suine e l’apertura del mercato contadino col mulino e il
frantoio. Alle 11 messa domenicale in piazza
IV Novembre, alle 12 benedizione del villaggio agricolo mentre nel pomeriggio, dalle 14,
prove di pigiatura e caseificazione, alle 15 si
balla con Claudio e Cristina, oltre agli spettacoli equestri e al battesimo della sella per i
bambini. Dalle 15,30, poi, spazio ai giochi di
una volta col tiro alla fune, alle 15 “Tempo e
musica” di Enzo e Enrica, alle 16,30 gioco
del taglio della fetta e alle 17 premiazione
delle vetrine a tema autunnale più belle e
consegna del palio. Nel corso del weekend
funzionerà il luna park coi giochi per bambini, saranno esposti i trattori antichi e si terranno le mostre degli artisti locali nella sala
riunioni del municipio, in piazza IV Novembre con Salvatore Feccia “Legno e fantasia” e
in sala consiliare saranno esposte le opere di
Alessandra Crovini.
(s.t.)
Arda, il mistero delle bombe inesplose
L’aumento di livello ha reso ormai inoffensivi gli ordigni lanciati nell’ultima Guerra mondiale
A
bbiamo accennato in un recente articolo ai lavori in corso nell’Arda nel tratto di attraversamento dell’abitato di Fiorenzuola, dove gli argini in sponda destra e sinistra sono stati consolidati,
l’alveo allargato e pertanto la capacità di deflusso dell’acqua in caso di
piene del torrente è sensibilmente
aumentata. Si è altresì fatto riferimento, su indicazione di un anziano
ex tecnico del Comune, alle azioni
offensive che durante la seconda
Guerra mondiale avevano subito sia
il ponte stradale di Maria Luigia che
quello ferroviario: quasi una trentina
di bombardamenti aerei, che, insieme alla parziale distruzione dei due
manufatti, avevano lasciato l’area
cosparsa di bombe inesplose. Alcune
di queste, rilevate nell’immediato
dopoguerra, erano state rese inoffensive dagli artificieri, mentre per diverse altre, localizzate a notevole
profondità, non si era ritenuto di dover intervenire perché ritenute ormai
inoffensive, proprio perché ricoperte
da spessi strati di terra, ghiaia, sabbia ed argilla. Ma in molti cittadini
pare sia rimasto un inquietante dubbio: perché- si sono chiesti - fino agli
inizi degli anni Sessanta, durante lavori di scavo nell’alveo e lungo le
sponde del torrente in prossimità dei
due ponti erano venute alla luce alcune bombe inesplose, mentre da allora in poi, cioè praticamente negli
ultimi cinquant’anni, pur in presenza di scavi, non s’è più trovata l’ombra di uno di questi maledetti ordigni? Un’esauriente risposta la forniscono tecnici idraulici, specialisti e
profondi conoscitori dei molteplici
aspetti della vita dei corsi d’acqua.
L’Arda - dicono i tecnici che abbiamo interpellato - è un torrente,
quindi un corso d’acqua a prevalente azione erosiva e di scavo dell’alveo
in cui si muove; il fiume, invece, determina una prevalente azione di deposito dei materiali che trasporta a
valle. Fatta questa considerazione,
occorre tener presente che fino agli
anni ’50-’60 del secolo scorso, l’Arda forniva ghiaia e sabbia, che, in assenza di una normativa, ciascuno
prelevava come, dove e quando voleva. Succedeva allora che il letto del
torrente si abbassava sensibilmente
laddove si effettuavano prelievi di
materiali inerti. Ecco così spiegato il
motivo per cui le bombe inesplose
venivano spesso alla luce, localizzate
e rese inoffensive. Negli anni successivi, invece, soprattutto dopo la costruzione di una soglia in cemento
all’altezza del ponte ferroviario (proprio per contenere l’azione erosiva
dell’acqua) il letto del torrente ha segnato via via un incremento di livello
nello strato di inerti, contribuendo a
costituire uno spessore che viene calcolato di almeno due metri in più
r ispetto a quello che era cinquant’anni prima. Così viene spiegato il motivo per cui di bombe inesplose non v’è stata più traccia: troppo profonde. E, mentre gli artificieri
hanno avuto ragione, i cittadini possono ora stare tranquilli e passeggiare sereni sulle piste ricavate alla
sommità dei nuovi argini.
Franco Villani
Nella foto, una veduta del ponte di Maria Luigia; si notano le due pile centrali quasi completamente affossate nel greto dell’Arda a causa dei sedimenti di inerti accumulatisi negli ultimi decenni: un consistente spessore che ha anche definitivamente “sepolto” le eventuali bombe inesplose
Fiorenzuola: presentata la scultura
in onore del campione olimpico Pavesi
FIORENZUOLA - E’ stata presentata nel corso della terza edizione della Mostra delle Attività Produttive la scultura in acciaio inox e
ferro battuto dedicata ad Attilio
Pavesi, il campione olimpico piacentino, ora residente a Buenos Aires, che nei giorni scorsi ha compiuto 100 anni. Durante il
weekend dedicato a San Fiorenzo, lungo la
via
Emilia,
Franco Melis,
Jadran Stenico,
Roberto Giordani e Renato
Nanni si sono
messi al lavoro
per realizzare
l’opera che, in
occasione dell’edizione 2011
della Sei Giorni delle Rose, verrà sistemata all’interno del Velodromo Pavesi. Intanto i visitatori della Map hanno
potuto ammirare il bozzetto della
scultura, un autentico capolavoro.
«Con l’opera dedicata a Pavesi i
maestri fabbri ferrai - ha osservato
l’assessore alle Attività produttive
Daniele Delbue, visitando la mostra insieme al sindaco Compiani e
a Giorgia Gilardoni, dell’ufficio
Attività Produttive del Comune di
Fiorenzuola - hanno ribadito di essere degli artisti in piena regola. Si
tratta di un autentico capolavoro,
che andrà a nobilitare il velodromo
dedicato a Pavesi. A loro, così come a tutti gli espositori della Map,
va tutta la mia gratitudine».
Nelle foto al centro, gli autori della statua dedicata ad Attilio Pavesi Franco Melis, Jadran Stenico, Roberto Giordani e Renato Nanni con il
sindaco di Fiorenzuola Giovanni Compiani e l’assessore Daniele Delbue. Nella foto piccola, il campione di ciclismo Attilio Pavesi, che ha appena compiuto 100 anni
FIORENZUOLA
Truffe, il Comune mette in allerta gli anziani
Il Comune di Fiorenzuola ha
fatto sapere di non aver autorizzato alcun suo dipendente o collaboratore esterno a raccogliere, presso aziende, esercizi commerciali o
privati cittadini, contributi di denaro per la realizzazione di fantomatiche brochure e opuscoli. La
precisazione - riferisce una nota
del Comune - si è resa necessaria
dopo alcune segnalazioni pervenute agli uffici comunali di richieste
di denaro avanzate a titolari di
esercizi commerciali. Nel caso dovessero ripetersi episodi analoghi,
il Comune invita i cittadini a rivolgersi agli organi competenti.
(effevi)
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