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CONGRESSO
panissimo | 27 giugno 2014 | Nº 26
il momento appropriato per sensibilizzare gli apprendisti sui
pericoli potenziali e sulle misure di protezione sul posto di lavoro.
Quanto prima futuri, giovani colleghi di lavoro inizieranno la formazione di panettiere-pasticcereconfettiere.
Per familiarizzare gli
apprendisti alle misure
di protezione appropriate,
la PCS propone una
borsa contenente tutto
il necessario per la
sicurezza personale.
E’ la cosiddetta «safety bag» che
riunisce una decina di articoli
protettivi: un guanto antitaglio, un
paio d’occhiali di protezione, una
mascherina contro la polvere, un
disinfettante, una crema per la
cura delle mani, guanti di gomma,
protezioni per l’udito, bende e
garze, prime cure contro le bruciature, uno spazzolino da denti,
dentifricio e un opuscolo sulla
prevenzione.
Per i membri della PCS questo kit
è disponibile al prezzo di 53.–
franchi (IVA non compresa) presso
il promoshop (www.swissbaker.
ch > promoshop). Al momento
Una borsa a salvaguardia della
sicurezza.
dell’ordinazione occorre indicare
la taglia approssimativa del guanto antitaglio desiderato: XXS, XS,
S, M, L e XL.
Un presente
duraturo e sensato
Questo utile regalo non mancherà
di sorprendere i nuovi protetti
degli artigiani. Grazie al «safety
bag» il settore imbocca la giusta
direzione. In effetti, i primi giorni
d’una formazione, segnano e influenzano spesso tutta la vita
professionale. La soluzione settoriale MSSL della PCS è a disposizione dei richiedenti che avessero
eventuali domande da porre sul
soggetto.
Soluzione settoriale MSSL
della PCS
I ticinesi al Congresso
In tempi recenti abbiamo potuto
costatare chiaramente, a due riprese, come l’impegno profuso dalla
PCS sia pagante.
Con il contributo di una vasta alleanza, siamo riusciti a bloccare la
legge sulla prevenzione. Questo
fatto prova che l’intrusione statale
nella nostra quotidianità non è
tollerata. Lo Stato prova sempre
più a influenzare il nostro comportamento alimentare. Ciò è pericoloso, e pure imprudente.
Due settimane fa, il Consiglio nazionale ha definitivamente respinto l’obbligo di dichiarare gli ingredienti contenuti nelle derrate
alimentari. Ci rallegra il fatto che
si siano così potute evitare spese
insensate e che le dichiarazioni
fiume – pure inutili per i consumatori – non siano entrate in vigore.
I due successi devono parecchio al
nostro lobbying, e mostrano come
il nostro artigianato sia difendibile
nel mondo della politica.
Dati sull’artigianato
Il nostro settore si orienta e sviluppa nella direzione di grandi imprese e nella creazione di filiali. Ogni
anno – per cause varie – da 30 a 50
sedi produttive chiudono; talune
funzionano solo come filiali. D’altro canto, nuovi commerci si affacciano con buone opportunità di
mercato.
Dopo anni con oneri crescenti per
il personale e di margini al ribasso,
nel 2013 abbiamo – per la prima
volta dopo lungo tempo – registrato una leggera inversione di tendenza.
Per le imprese le spese salariali sono calate, e le vendite
sono cresciute. Di conseguenza il rendimento è in rialzo.
In primo piano Elena Münger; dietro, da sinistra: Alessandro ed Ernesto
Münger; Vito Ricigliano e la moglie Esther.
Speriamo che tale sviluppo continui.
Se però classifichiamo le imprese
secondo il grado di liquidità e redditività, c’è poco da essere euforici.
A chiamata, sempre più di un terzo
delle imprese non ha – o ha scarse
– prospettive di futuro. La pianifi-
PCS
Investimento pagante pro-apprendisti La visione di Beat Kläy,
direttore, sulla situazione
L’entrata nel mondo del lavoro è
Beat Kläy, direttore dei PanettieriConfettieri svizzeri (PCS).
cazione della successione, la formazione, l’investimento e il supporto professionale restano temi
scottanti. L’insieme delle istituzioni della PCS se ne occuperà con
priorità assoluta.
Sviluppo durevole
Un’esposizione speciale sullo sviluppo durevole, fattore decisivo
per il successo futuro delle nostre
imprese, sarà presentata nell’ambito della FBK 2015.
I consumatori sono sempre
più sensibilizzati su aspetti
quali l’ecologia, lo spreco delle
derrate alimentari e gli scarti.
Essi pongono domande dirette ai
proprietari di aziende e si aspettano risposte appropriate. La PCS in
quanto a organizzazione settoriale, si fa carico delle proprie responsabilità in tale ambito e si prefigge
di dare un segnale concreto con la
succitata esposizione speciale. Le
imprese, i loro collaboratori e l’insieme del settore devono essere
coinvolti coscientemente nel tema
dello sviluppo durevole.
In associazione con altre organizzazioni e il sostegno di Pistor, un
progetto pilota sarà concretato
durante la FBK; anche mettendo a
disposizione del settore dei concetti pratici.
Beat Kläy, direttore PCS
ARTIGIANATO
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Ancora a riguardo della XV Intronizzazione
Stralci dei messaggi portati dagli ospiti
I messaggi degli ospiti
Si riportano solo alcuni passaggi,
autorizzati dagli interessati.
Don Felice Falco: «Gli antichi padri
della Chiesa paragonarono Gesù
come il contadino venuto dal cielo
per lavorare la terra del mondo con
l’aratro della sua croce. Mandato
dal Padre egli viene a fare la sua
giornata di dura fatica. Egli viene
come seme e come seminatore,
viene ad arare la terra con la sua
sofferenza, assumendo la debolezza della nostra umanità. Apre il
solco con l’aratro della croce e poi
vi si lascia dentro per produrre
una messe abbondante che potrà
bastare a dar pane per la vita di
tutti gli uomini». E più avanti riprende con «E allora: dacci oggi il
nostro pane quotidiano, o Signore!
Insegnaci a spezzarlo e condividerlo. Benedici il lavoro dell’uomo
che semina il grano, lo miete, lo
macina, lo impasta, lo cuoce. Fa
Don Felice Falco
Ettore Vismara
che non manchi a nessuno questo
cibo, anzi, fa che ci impegniamo
noi a non lasciarlo mancare a nessuno».
Avv. Ettore Vismara, sindaco di
Paradiso: «Nella storia dell’Umanità, nessun alimento quanto il pane
è tanto al centro del desco, della
famiglia e, non da ultimo, della
sacralità. Infatti, il pane non è solo
un importante e insopprimibile
alimento, non è solo l’elemento
che, quando manca, fa notare con
prepotenza la sua assenza dalla
tavola; ma il pane è da millenni un
elemento fortemente simbolico (...)
L’antropologo francese Claude
Levi Strauss ha scritto che secondo
i suoi studi, gli uomini primitivi,
una volta cotta la pasta di farina e
acqua, diventarono dipendenti da
questo nuovo cibo, il pane appunto, e questa irresistibile attrazione
che l’uomo ha verso il pane, è assolutamente presente anche oggi».
Cavaliere in solitaria
Il ruolo esclusivo è toccato a Fernando Mafferetti – Maff, il fornaio
dell’alto Malcantone – archetipo
del fornaio ideale per il riconoscimento. Maff il pane lo fa e lo distribuisce; non si ricorda d’averlo visto
rabbuiato né oggetto di quelle critiche che mai dovrebbero nemmeno sfiorare un Cavaliere. Ce ne
sono altri, come lui, in Ticino: fatevi avanti, partecipate ai prossimi
esami!
Nereo Cambrosio
I tre Cavalieri d’Onore: Giampiero Cambrosio, Fernando
Mezzi e Annemarie Stocker, segretaria dei Mastri fornai
lucernesi e dello «Zunft».
Garbani Foto
Rilancio
di un suggerimento
Se c’è qualcuno cui sta molto a
cuore la Confraternita – e scusatemi l’auto riferimento – quello sono
io, che l’ho portata in Ticino nel
1971, dopo aver seguito ripetutamente Edouard Pouly – l’indimenticato suo strenuo promotore in
Romandia – nelle sedute d’esame
e in alcune cerimonie d’Intronizzazione. Mi preme però aggiungere subito che se non avessi avuto
l’appoggio determinante di Ermanno Unternährer, allora influente membro del Comitato della
SMPPC, la partenza sarebbe tardata, se non impedita.
Veniamo al suggerimento, che è
questo: quando è dato il caso che
il Cavaliere non esercita più la panificazione o lo fa solo saltuariamente – ma in quanto a titolare
dell’impresa ha legittimo diritto al
titolo o alle Stelle – il di lui fornaio
dovrebbe essere riconosciuto per il
suo ruolo decisivo.
So che alcuni Cavalieri – in privato – riconoscono e gratificano
il loro fornaio, ma non basta agli
occhi e al giudizio di quei soci
della SMPPC ai quali il Cavalierato o la Stella assegnata a chi è
fisicamente lontano dal fare il
pane – risultano indigesti, e
quindi non stanno al gioco. Sarei
lieto di ospitare su «panissimo» i
pareri di chi è interessato alla
questione.
La parata degli stellati e, a destra, Robert Porchet.
Garbani Foto
Se in tre anni di esami – cinque se
si tiene conto dello spazio di tempo
in cui conseguire un minimo di
270 punti durante tre partecipazioni – non si riesce a mettere in luce
tre o quattro candidati almeno,
diventa necessario interrogarsi per
sviluppare idee e strategie atte a
risvegliare l’attenzione di quei
fornai, potenzialmente Cavalieri,
che per ragioni varie non presentano i loro lievitati alle verifiche.
Sarebbe utile anche conoscere il
perché del rifiuto e cercare insieme
nuove soluzioni.
Garbani Foto
Ma c’è anche un aspetto che può (deve) preoccupare: per la prima volta, e forse è primato nazionale poco invidiabile, c’è stato un solo
candidato; anche se di peso, fisico e morale.
Il Gran Maestro Sergio Antognini e Fernando Mafferetti.
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