Domande e risposte
sulla donazione di sangue
Servizio trasfusione
di sangue CRS
Donare il sangue – un atto di solidarietà
L’efficienza dell’approvvigionamento di sangue e emoderivati in Svizzera
è merito in primo luogo dei circa 250’000 concittadini che, ogni anno, donano
volontariamente e gratuitamente il sangue. Grazie a queste persone, il Servizio
trasfusione di sangue della Croce Rossa Svizzera (CRS) è in grado di coprire il
fabbisogno di prodotti sanguigni delle cliniche e degli ospedali del paese.
Per garantire che la solidarietà esistente oggi sia mantenuta anche in
futuro e per evitare situazioni di carenza, che comprometterebbero l’approvvigionamento di quel prodotto vitale che è il sangue, sono necessari nuovi
donatori*, soprattutto giovani.
Il presente opuscolo è destinato a tutti coloro che sono interessati alla
donazione del sangue e vorrebbero saperne di più sull’argomento. Nelle pagine seguenti troverete le risposte alle domande che vengono rivolte più frequentemente ai collaboratori del Servizio trasfusionale CRS. Speriamo che questo opuscolo possa essere utile anche a coloro che sono già donatori e che
desiderano semplicemente informarsi in modo più approfondito su determinati
argomenti.
Per ulteriori informazioni sul sangue e la donazione di sangue visitate il
nostro sito www.trasfusione.ch
* Tutte le denominazioni valgono per entrambi i sessi.
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Chi può donare il sangue?
Possono donare il sangue tutte le
persone in buona salute che abbiano compiuto 18 anni. Se le condizioni
di salute lo consentono, si può rimanere donatori fino all’età di 65 anni,
e anche oltre, se il medico del centro trasfusionale dà il suo consenso.
Prima della donazione viene effettua-
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ta una verifica accurata per accertare che la persona sia idonea a donare il sangue. Essa deve avere un peso
corporeo minimo di 50 chili, nonché
valori normali della pressione sanguigna, del polso e dell’emoglobina. Ogni
donatore deve inoltre compilare un
questionario sul suo stato di salute.
Perché si deve compilare ogni
volta il questionario?
Il questionario e le domande complementari fatte a voce dal personale
specializzato consentono di valutare
lo stato di salute attuale del donatore
e di accertarne l’idoneità alla donazione. Queste misure sono necessarie
per tutelare sia la sicurezza del donatore che quella del ricevente. Il questionario comprende perciò anche
domande relative a recenti malattie,
viaggi in determinati paesi o operazioni chirurgiche.
È doloroso donare il sangue?
La cosa che può talvolta risultare un po’ fastidiosa è la puntura nel
dito. La goccia di sangue prelevata in
questo modo consente di determinare il valore dell’emoglobina. Il valore
misurato è un criterio importante per
accertare l’idoneità alla donazione.
L’introduzione dell’ago nella vena per
il prelievo del sangue è quasi impercettibile e il prelievo in sé è assolutamente indolore. Ciononostante, la
prima volta occorre vincere un certo
timore.
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Che cos’è l’emoglobina?
L’emoglobina è il pigmento colorante dei globuli rossi. Con essa i globuli rossi legano l’ossigeno nei polmoni, lo trasportano nei tessuti e lo
cedono alle cellule del corpo. L’anidride carbonica accumulata nelle cellule
viene trasportata dal sangue ai polmo-
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ni. Dato che gli uomini hanno generalmente un contenuto di emoglobina
superiore rispetto alle donne, i valori minimi per l’idoneità alla donazione
sono diversi per i due sessi: 135g/l per
gli uomini e 125g/l per le donne.
Quanto sangue viene prelevato?
Ad ogni donazione vengono prelevati 4,5 decilitri di sangue che confluiscono in una sacca che contiene
l’esatto quantitativo di anticoagulan-
te corrispondente a tale volume. Ciò
spiega anche perché a tutti i donatori viene prelevata la stessa quantità di
sangue.
Non sono troppi 4,5 decilitri?
A seconda del proprio peso corpo- non rappresenta quindi alcun problereo, un adulto ha da quattro a sei litri ma, a condizione che il peso corporeo
di sangue. Un prelievo di 4,5 decilitri non sia inferiore a 50 chili.
Quanto dura una donazione del sangue?
Il prelievo vero e proprio dura solo
dieci minuti circa. Complessivamente, considerando cioè i preparativi, la
pausa di riposo e lo spuntino, la prima
volta occorre una quarantina di minu-
ti. In seguito basta mezz’ora. Spetta
comunque al donatore decidere quanto tempo dedicare allo spuntino che
gli viene offerto dopo il prelievo.
Entro quanto tempo l‘organismo ha
sostituito il sangue prelevato?
La perdita di liquidi viene compensata entro un giorno. Per questo motivo è importante bere a sufficienza sia
prima che dopo la donazione. Anche
i globuli bianchi, particolarmente
importanti per combattere gli agenti patogeni, si ricostituiscono entro
qualche ora. Dopo alcune settimane
l’organismo avrà sostituito completamente il sangue donato. Durante
questa fase, la capacità di rendimento del donatore non è in alcun modo
limitata.
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La donazione del sangue influisce sulla pressione?
In seguito alla donazione, la pres- sangue non rappresenta quindi un
sione sanguigna si abbassa legger- metodo per combattere una pressiomente, ma ritorna rapidamente ai ne arteriosa troppo elevata.
valori precedenti. La donazione del
Cosa si deve fare prima e dopo la donazione?
Non si deve donare il sangue a succo di frutta). Dopo la donazione,
digiuno. Prima della donazione è con- si devono evitare gli sforzi fisici per
sigliabile mangiare qualcosa di legge- circa 24 ore.
ro e bere liquidi (acqua minerale, tè o
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Ci sono regole particolari per gli sportivi?
Dopo il prelievo è consigliabile
evitare per due giorni gli sport molto
impegnativi (comprese le immersioni
subacquee). Per quanto concerne le
altre attività sportive, basta adeguare la durata e l‘intensità alle proprie
capacità fisiche, che possono risultare leggermente ridotte. Per tutti vale
la regola: prima e dopo la donazione concedete all‘organismo un po’ di
riposo.
E per gli automobilisti?
Se ci si sente bene, dopo una una pausa di 48 ore, i macchinisti e
pausa di riposo di almeno 15 minu- i conducenti di autobus di almeno 12
ti si può tranquillamente rimettersi al ore.
volante. I piloti di aerei devono fare
Con quale frequenza si può donare il sangue?
Se si è in buona salute, si può do- Tra una donazione di sangue e l’altra
nare il sangue quattro volte all‘anno. devono passare almeno tre mesi.
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Donare il sangue è nocivo per le vene?
Quattro prelievi all’anno non rappresentano nessun problema e non
danneggiano le vene in alcun modo.
Si può donare il sangue per se stessi?
Questa possibilità esiste per
determinate operazioni programmabili. L’opportunità di un’autotrasfusione
deve essere comunque discussa tempestivamente con il medico curante.
L’autotrasfusione può essere prati-
cata nei centri trasfusionali regionali
(basta informarsi presso il centro trasfusionale più vicino) e spesso anche
presso l’ospedale dove verrà effettuata l’operazione programmata.
Cosa avviene con il sangue dopo la donazione?
Ogni prelievo di sangue viene
innanzitutto sottoposto ad accurate
analisi di laboratorio. Oltre alla determinazione del gruppo sanguigno e del
fattore Rh vengono effettuati numerosi esami per individuare l’eventuale
presenza di agenti patogeni o di anticorpi come quelli dell’epatite (epatite
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B, epatite C), dell’AIDS (HIV) e della
sifilide (TPHA). Per motivi di sicurezza questi metodi di indagine vengono
costantemente verificati e adeguati
alle nuove esigenze. Se i risultati degli
esami sono positivi o incerti, il sangue
viene distrutto.
Si viene informati sull’esito
dell’esame del sangue?
Se tutte le analisi risultano negative, ogni nuovo donatore riceve al più
tardi al momento della seconda donazione una tessera personale nella
quale sono riportati il proprio gruppo sanguigno e il fattore Rh. Nel caso
in cui i test sull‘epatite, sull’AIDS o
sulla sifilide non escludono con certezza un‘infezione, si esegue un test
di conferma. Se necessario, un medico del servizio trasfusionale si metterà in contatto con il donatore in questione.
Cosa sono i prodotti sanguigni?
Il sangue è composto per il 45%
da cellule sanguigne e per il 55% da
plasma. Il sangue intero viene impiegato solo per le autotrasfusioni. Nelle
donazioni «normali», con il sangue
prelevato vengono prodotti dei concentrati di globuli rossi (eritrociti), del
plasma e, a seconda del procedimento, dei concentrati di piastrine (trombociti). Il plasma serve spesso come
base per la preparazione di importanti medicinali.
I pazienti ricevono esclusivamente
i componenti del sangue di cui hanno
effettivamente bisogno. Ciò offre il
vantaggio di poter impiegare ogni
donazione di sangue in maniera ottimale e di potervi così spesso curare
contemporaneamente diversi malati e
feriti.
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Cos’è la donazione mediante aferesi?
Nella donazione mediante aferesi
(chiamata anche donazione mediante
emaferesi) al donatore non vengono
prelevati tutti i componenti del sangue. Il sangue viene infatti frazionato
nelle sue singole parti con l’ausilio di
una macchina e quelle non utilizzate
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vengono restituite al donatore durante la stessa seduta.
Queste donazioni richiedono da
una a due ore di tempo e consentono
la raccolta selettiva di eritrociti, trombociti o plasma oppure di più componenti contemporaneamente.
Qual è la durata di conservazione del sangue?
La durata di conservazione dei
componenti del sangue è assai variabile: le piastrine si possono utilizzare per al massimo cinque giorni, i globuli rossi per non più di 42 giorni. Il
plasma congelato è conservabile per
due anni.
Per questo è opportuno separare il
sangue nei suoi diversi componenti.
Già al momento del prelievo si tiene
conto dei vari impieghi, utilizzando
sistemi di sacche combinate che permettono di razionalizzare le successive fasi di lavorazione.
Chi riceverà il mio sangue?
I prodotti sanguigni vengono uti- mazione e oncologia (cura dei malati
lizzati soprattutto in chirurgia, riani- di cancro).
C’è sangue a sufficienza in Svizzera?
La Svizzera è uno dei pochi paesi
che dispone di un sufficiente approvvigionamento di sangue. Negli ultimi
anni il numero dei donatori è tuttavia diminuito in maniera costante, in
particolare in seguito all’inasprimento delle disposizioni mediche sull’ido-
neità alla donazione. Per garantire
anche in futuro un sufficiente approvvigionamento di prodotti sanguigni, il
Servizio trasfusionale CRS deve poter
contare sulla continua disponibilità di
nuovi donatori.
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Le donazioni di gruppi sanguigni rari
sono più importanti?
Nella popolazione svizzera i gruppi sanguigni sono ripartiti all’incirca
come segue: 0 Rh+ 35%, 0 Rh- 6%, A
Rh+ 40%, A Rh- 7%, B Rh+ 7%, B Rh1%, AB Rh+ 3%, AB Rh- 1%. Il fabbisogno di concentrati di eritrociti è
proporzionale alla ripartizione per-
centuale di questi gruppi. In rari casi,
p. es. per il ricambio totale del sangue
di neonati o in caso di notevoli perdite
di sangue, vi può essere una maggiore richiesta di determinati gruppi sanguigni.
Il sangue viene venduto all’estero?
Sebbene sull’arco dell’anno il Servizio trasfusionale disponga appena
del sangue necessario e sia addirittura costretto nelle situazioni di carenza
a fare appelli per la donazione di sangue, in determinati momenti vi possono comunque essere delle eccedenze. Questo in particolare perché certi
componenti del sangue si conservano
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solo per breve tempo e perché a causa
dei diversi gruppi sanguigni non tutte
le donazioni sono utilizzabili per tutti
i pazienti. Invece di distruggere queste eccedenze, il Servizio trasfusione
le esporta nell’ambito di programmi di
aiuto in paesi in cui vi è una carenza
di prodotti sanguigni.
Perché il donatore non riceve un compenso?
Il sangue non deve diventare una
merce di scambio. Se dalle donazioni si potessero ottenere dei vantaggi economici, alcune persone potrebbero donare il loro sangue spinte da
difficoltà economiche. Degli studi
dimostrano inoltre che la mancanza
di compensi, e quindi la rinuncia dei
donatori ad incentivi materiali, costituisce un importante fattore per la
sicurezza.
I prodotti sanguigni vengono distribuiti
gratuitamente agli ospedali?
Il Servizio trasfusione di sangue
CRS è un’istituzione senza scopo di
lucro. I prezzi per i prodotti sanguigni
coprono unicamente i costi per la raccolta del sangue, le analisi, la lavorazione, lo stoccaggio e la distribuzio-
ne. E queste spese sono notevoli. Per
solidarietà con i pazienti che non possono donare il sangue, le trasfusioni
non sono gratuite neppure per i donatori.
Donare il sangue può essere dannoso alla salute?
Dato che prima di ogni donazio- rischio di infezione (p. es. virus delne si verifica con cura se la persona l’aids o dell’epatite), poiché per ogni
è idonea a donare sangue, general- prelievo di sangue viene usato un ago
mente essa avviene senza alcun pro- sterile monouso.
blema. I donatori non corrono alcun
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I prodotti sanguigni sono sicuri?
Il Servizio trasfusionale CRS fa
tutto il possibile per garantire la sicurezza dei prodotti sanguigni. Il colloquio approfondito con i donatori,
compresi il questionario e il modulo informativo, l’analisi di ogni singo-
lo campione di sangue e l’impiego di
vari procedimenti per l’eliminazione di
eventuali agenti patogeni durante la
preparazione costituiscono una catena di misure che riduce al minimo i
rischi di infezione.
Perché vengono esclusi i donatori che hanno subito
trasfusioni dopo il 1980?
I servizi trasfusionali di tutto il
mondo si devono confrontare in modo
crescente con il problema delle malattie dai lunghissimi tempi d’incubazione, vale a dire periodi di tempo di 10
anni e più dal momento del contagio
alla manifestazione della malattia.
I tempi d’incubazione di questa
durata comportano anche l’impossibilità di dimostrare con certezza in
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quale modo queste malattie vengono
trasmesse.
Nel caso della vCJD (variante
della malattia di Creutzfeld-Jakob) il
periodo d’incubazione può essere di
15 anni ed oltre. Le informazioni attuali stanno ad indicare che vi potrebbe
essere la possibilità di una trasmissione attraverso il sangue.
Sono malate le persone che hanno
subito trasfusioni in passato?
Non vi sono ragioni per cui le persone che hanno subito delle trasfusioni si debbano preoccupare. L’esclusione non significa che le persone in
questione siano malate. Si tratta di
una misura di sicurezza preventiva
in considerazione della possibile trasmissione dell’agente patogeno della
vCJD tramite il sangue.
Quali sono le regole per i viaggi in Gran Bretagna?
Poiché in Gran Bretagna è stato
registrato un numero relativamente
elevato di casi di vCJD e poiché non si
può escludere una trasmissione attraverso il sangue, il Servizio trasfusione di sangue CRS ha dovuto prendere
questa misura di sicurezza preventiva
ed escludere dalle donazioni le persone che tra il 1980 e il 1996 hanno soggiornato per più di 6 mesi continui in
Gran Bretagna.
Quali sono le regole per i viaggi in Nord America?
Chi si è recato in Nord America
può donare il sangue solo 4 settimane dopo il ritorno a causa del virus
West Nile. Negli ultimi anni questa
malattia ha assunto nel Nord America dimensioni epidemiche. Inoltre
è stato dimostrato che il virus può
essere trasmesso tramite le trasfusioni di sangue.
Secondo gli esperti, la malattia
insorge entro un periodo compreso
fra 2 e 14 giorni dal contagio. Per motivi di sicurezza abbiamo prolungato il
termine a quattro settimane.
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Dove e quando si può donare il sangue?
Vicino a casa vostra e sicuramente in un orario che vada bene per voi!
In oltre 50 località svizzere vi sono
Centri trasfusionali della Croce Rossa
Svizzera. Inoltre delle equipe mobili organizzano periodicamente, in collaborazione con le associazioni dei
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Samaritani, delle azioni di raccolta del
sangue in numerose altre località. Per
sapere dove e quando potete donare il
sangue, visitate il sito
www.trasfusione.ch
Indirizzi di contatto
Servizio trasfusione di
sangue CRS
Direzione
c.p. 5510, 3001 Berna
Telefono: 031 380 81 81
Fax: 031 380 81 80
www.trasfusione.ch
E-Mail: [email protected]
Servizi Trasfusionale
CRS regionali:
Aargau-Solothurn
Kantonsspital
5001 Aarau
Telefono: 062 838 60 02
Graubünden
Kantonsspital
7000 Chur
Telefono: 081 353 15 54
Valaisan
Av. Grand-Champsec 86
1950 Sion
Telefono: 0800 11 02 10
beider Basel
Hebelstrasse 10
4031 Basel
Telefono: 061 265 20 90
Neuchâtelois et Jurassien
Rue Sophie-Mairet 29
2300 La Chaux-de-Fonds
Telefono: 032 967 20 31
Vaudois
Rue de Bugnon 27
1005 Lausanne
Telefono: 021 314 65 65
Bern
Murtenstrasse 42
3008 Bern
Telefono: 031 384 22 22
Nordost-Schweiz
Kantonsspital
Rorschacherstrasse 95
9007 St. Gallen
Telefono: 071 494 28 56
Zentralschweiz
Museggstrasse 14
6004 Luzern
Telefono: 041 418 70 20
Fribourgeois
Hôpital Cantonal
1708 Fribourg
Telefono: 026 426 81 84
Genevois
Hôpitaux Universitaires
de Genève
25, rue Micheli-du-Crest
1205 Genève
Telefono: 022 372 39 01
Svizzera italiana
Ospedale Regionale
Via Tesserete 50
6900 Lugano
Telefono: 091 960 26 00
Zürich
Hirschengraben 60
8001 Zürich
Telefono: 044 266 54 54
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