Fino, llsindaco minacciato
«Non la do vinta alla mafia»
Parla Giuseppe Napoli: «Spari, incendi, bombe. Non dovrei avere paura?»
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«Mi hanno minacciato.
Hanno appeso la mia foto e una
bomba a mano su una croce. Abbiamo subìto spari, incendi, tagli
di gomme. E non avrei dovuto
avere paura?».
Il sindaco di Fino Mornasco,
Giuseppe Napoli, è circondato
dagli uomini della sua giunta Sul
tavolo, all'ingresso del Comune,
una copia de La Provincia con
l'articolo - sottolineato con tanto
di note a margine - sulla testimonianza del primo cittadino da-
Filo di seta
Forza Italia diventerà Partito
Repubblicano. Come voti
ormai ci siamo.
vanti i carabinieri del Ros. Quando ammise: «ero terrorizzato» a
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causadegliuominidella'ndran.
gheta.
Napoli, però, nonostante le
richieste di dimissìoni.rion in(jiuseppe Napoli
dietreggia: «Non la darò vinta a
questi balordi».
E poi perché dovrei dimettermi? Perché me lo chiedono quelle opposizioni che, quando siamo stati minacciati, non sono
venute allafiaccolataantimafia?
E che ci dicevano di far passare
quanto stava accadeva sotto silenzio? Non è questo un comportamento omertoso? Mi spiace
per loro: io resto qui a portare a
termine il mandato elettorale».
MORETTI E BACCILIERI A PAGINA 31
L'intervista
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GIUSEPPE NAPOLI
Sindaco di Fino Mornasco
«Non me ne vado
La darei vinta
a questi balordi»
M
i hanno minacciato.
Hanno appeso la miafoto e una bomba a mano
su una croce. Abbiamo subìto
spari, incendi, tagli di gomme. E
non avrei dovuto avere paura?».
II sindaco di Fino Mornasco, Giuseppe Napoli, è circondato dagli
uomini della sua giunta Sul tavolo, all'ingresso del Comune, una
copia della Provincia conl'articolo - sottolineato con tanto di note
a margine - sulla testimonianza
del primo cittadino davanti i carabinieridelRos. Quandoammise: «ero terrorizzato» a causa degli uomini della 'ndrangheta.
ventato. E ci hanno spaventato
gli attentati subiti dagli altri assessori della mia giunta Poi a
novembre ci sono gli arresti dell'operazione Insubriae scopro
che negli atti viene citato anche
quell'episodio, associato alla
'ndrangheta: mi si è raggelato il
sangue. Pochi giorni dopo vengo
convocato daiRos come testimone. Mi sentono per cinque ore.
Ero provato, poiho rivissuto quei
mesi, la paura per la mia famiglia
e non ce l'ho fatta: sono scoppiato
a piangere. E ora mi si vuole far
passare per codardo.
Chi le dà del codardo?
Da dove vogliamo iniziare?
Dal 18 maggio 2012: dalla croce
piantata davanti al Comune, con
sopralamiafoto presada un vecchio opuscolo elettorale. Le mie
paure e le mie ansie, non per me
.:ma per la mia famiglia, sono cominciate qui. Daquellache qualcuno ha osato dire che era una
trovata elettorale.
Lo è stata?
La voce girata in paese che la
croce me la fossi piantata io è
stata una cosa vergognosa. Altro
che trovata elettorale. Mi ha spa-
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Si legga quello che scrivono le
minoranze, oggi.
Ma il tema non penso sia essere o
menocodardi,quanto:possibileche
un sindaco debba avere paura, qui
nel profondo Nord, della malavita al
punto da dire di essere stato condizionato nelle sue scelte~
Ecco, mi lasci spiegare. Perché se
no ci si fraintende. La questione
riguarda un'ordinanza del 4 marzo 2013 in cui anticipavamo di
un'ora gli orari di chiusura dei
locali.Un'ordinanzache iopotevo anche non fare, sia ben chiaro.
Ma l'ho proposta secondo coscienza dopo le ripetute segnalazioni di schiamazzi e problemi
legati ~ un bar di Socco.
tacui proprietà, per quel.che riguarda i muri,è riconducibilea un uomo
condannato per I fiori di san Vito ...
Vero, ma nonostante questo noi
siamo intervenuti conl'ordinanza,che riguardava tuttigli esercizi pubblici di Fino. I gestori di
quellocale sono venuti in Comune, hanno fatto presente di aver
già preso una serie di impegni
sulla base dei vecchi orari. Per
non rischiare ricorsi abbiamo decisodiconfermarelanostraordinanzama di posticiparnel'efficacia di qualche mese. Non è stata
cancellato proprio nulla.
Ma lei, intercettato, commenta preoccupato con l'allora assessore Luca
cairoli la possibilereazioneall'ordinanza del proprietario. Non èvero?
Sì, eravamo preoccupati. Erano
mesi difficili. Ma siamo andati
avanti per la nostra strada.
Eppure ai Ros ha detto che le sue
scelte sono state condizionate da
questi personaggi pericolosi ...
In un primo momento sì, sono
stato condizionato. Maallafìne
l'ordinanza non è stata fatta per
paura. Non ho assecondato nessuno, come dicono orale mino.ranze. Vipare che mi sarei ricandidato fossi stato così timoroso
nei confronti di questifarabutti?
Noi non abbasseremo mai la testa difronte a queste persone.
Persone che votano, però. Vi siete
mai posti il problema di chi vi proponeva il proprio sostegno?
Èuno dei temi che maggiormente abbiamo sviscerato fin dal primo momento dellanostraavventurapolitica. Ce lo diciamo continuamente: mai abbassare la
guardia è attenti a chi ci cerca.
LucaCairoli l'ha abbassata, entrando
in contatto con dei pregiudicati?
Luca è una persona che noi tutti
stimiamo ecimettiamo la mano
. sul fuoco che sia una vittima: a
dirlo sono gli attentati che ha
subito. Dal punto di vista politico,
però, era fondamentale che si
dimettesse perché non possiamo
permettere vi siano ombre.
Ecco,ledimissioni. Oggi più che mai
c'è chi le chiede di fare un passo indietro. Che fa, la.scia?
Sarebbeunattodiviltà.Hotroppa stima dei componenti del mio
gruppo per farlo e devo alla mia
famiglia il coraggio di andare
avanti eportare a termine ilmandato elettorale. E poi perché dovreidimettermi? Perché me lo
chiedono quelle opposizioni che,
quando siamo stati minacciati,
non sono venute alla fiaccolata
antimafia? E che ci dicevano di
far passare quanto stava accadeva sotto silenzio? Non è questo
un comportamento omertoso?
Mi spiace per loro: resto
qui».• PaoktMonttl-5eqIoBacdlert
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qui - Giulio Cavalli