Dr.ssa Sonia Iapichino
Depressione Post Partum
San Jacopo – Pistoia
28 gennaio 2015
Baby (o Maternity ) Blues
(50 – 75 %, fino all’85% nelle
mamme adolescenti)
Transitoria e reversibile
Depressione Post Partum -DPP
(10 -22%, fino a 36% nelle
mamma adolescenti)
Tende alla stabilizzazione
Psicosi puerperale
(1-2 casi ogni 1000 parti)
È grave a prescindere
dal criterio temporale
Quando si parla di depressione post partum
s'intende un disturbo affettivo non psicotico
che si manifesta nel puerperio
I primi sintomi si manifestano tra le
8 e le 12 settimane, ma la letteratura
descrive esordi fino a 6 – 9 mesi,
dopo il parto e possono determinare
grave compromissione del
funzionamento della donna, con
ripercussioni importanti sulla famiglia,
ma soprattutto sullo sviluppo fisico cognitivo - emotivo futuro del
bambino
Sintomatologia

umore depresso e tristezza

ansia

labilità emotiva e facilità al pianto (*)

mancanza di energia e disinteresse

stanchezza

disturbi del sonno e dell'appetito

sensi di colpa

bassa autostima

ideazioni suicidarie
(*) Almeno 2 settimane di umore disforico/irritabile associato a crisi
di pianto (DSM. IV-TR)
La DPP come risultato
della sovrapposizione tra uno o più
fattori di rischio e una condizione di
vulnerabilità pre-esistente
Fattori che aumentano le probabilità
che si sviluppi una DPP










Complicazioni ostetriche e parti pretermini
Parti multipli
Giovane età
Basso sostegno sociale e familiare
Difficoltà nel rapporto coniugale
Scarse conoscenze su sviluppo neonatale
Difficoltà economiche e/o Isolamento culturale
Bassa autostima materna
Precedenti episodi depressivi e/o familiarità positiva per
dist. Psichiatrici e/o condotte di abuso
alcool/fumo/sostanze
Eventi di vita stressanti pregressi (es. stupro, perdita altro
bambino)
Allattamento come fattore di protezione:
il ruolo della Prolattina
1. Controlla alcuni aspetti
comportamentali materni
(parental behaviour)
1. Favorisce l’induzione del legame
alla struttura domestica
I dati del fenomeno
Nei primi due anni di vita del bambino metà delle madri soffre di una
forma di disagio emotivo/affettivo (Vega-Lopez, 2008)
Dall’8.5% al 11% raggiungono i criteri per episodio depressivo
maggiore durante la gravidanza e dal 6.5% al 12% nel periodo dopo
il parto (Gaynes, 2005)
Dati Toscani (ARS, 2013):
-3.3% donne residenti ha utilizzato almeno 1 confezione antidepressivi
nell’anno successivo al parto
- di queste: 16% ha avuto la prescrizione entro il 1° mese dal parto, il
30% entro il 2° mese, il 40% entro 3 mesi ed il rimanente 14 % entro i
primi 6 mesi
Caratteristiche donna e uso antidepressivi (ARS, 2013)
Conseguenze
sulla salute futura
della donna
e
del bambino
il criterio della stabilità
Il 50% delle madri non trattate risultano
ancora depresse dopo 6 mesi dal parto
Il 25% delle madri non trattate risultano
ancora depresse dopo 1 anno dal parto
nei bambini delle madri depresse …..

Nei primi mesi di vita la sintomatologia del neonato si
configura come disturbo delle funzioni, del sonno o
dell’alimentazione o dell’evacuazione

Successivamente il quadro più comune è il ritardo di
sviluppo, motorio o del linguaggio e più in generale
intellettivo. I maschi mostrano punteggi inferiori nelle
performance cognitive, suggerendo che il genere
rappresenti un fattore di rischio per i maschi e di
protezione per le femmine

Disturbi emotivi e comportamentali in età prescolare
(inibizione, ritiro, difficoltà a socializzare e di autocontrollo)
Analisi di uno
strumento
per la prevenzione
e
Il riconoscimento
precoce
del rischio
di DPP
Prevenzione
Prevenzione I: si applica alla popolazione generale
attraverso la messa in atto interventi volti alla risoluzione del
rischio prima che compaia il disturbo (campagne di
promozione/informazione alla salute, utilizzo dei mass
media, opuscoli informativi/divulgativi, incontri scuole, ecc.)
Prevenzione II: si applica ad un target selezionato della
popolazione (fase post partum)
Prevenzione III: si applica a donne con psicopatologia
conclamata per ridurre la gravità e le conseguenze sulle
funzioni globali della donna (sia a livello individuale che sulla
rete socio-relazionale) – approccio multidisciplinare e
personalizzato
Gravidanza e postpartum - “finestra di
opportunità” per la salute futura di
donna e bambino
Prevenzione II:
Riconoscere elementi di vulnerabilità bio-psicoambientali
Finalità: individuare precocemente la condizione
di rischio
Strumenti: implementare strumenti di screening e
attivare risorse/percorsi adeguati per la gestione
delle condizioni cliniche emerse
Postpartum Depression Screening Scale
strumento più sensibile e specifico per l’individuazione
precoce della presenza, gravità sintomi indicativi di DPP
non produce diagnosi
Ed. italiana a cura di V. Caretti, F. Monti, F. Agostini
data pubbl. 2010, ultima trad. italiana 2012
CARATTERISTICA CHIAVE e STRUTTURA:
Questionario self-report di 35 item su scala di Likert
disponibile anche una Forma breve per un rapido
screening preliminare (7 item)
Sette scale o dimensioni psicopatologiche
Fornisce profilo del complesso dei sintomi personalmente
sperimentati, facilitando la pianificazione di un trattamento
mirato
Indice di Risposte incoerenti rileva l’affidabilità delle risposte
QUANDO UTILIZZARLA?
La PDSS è concepita per essere utilizzata regolarmente su
tutte le neomamme per uno screening di routine da parte
di ginecologi, ostetriche, pediatri, psicologi e professionisti che
lavorano con le famiglie
La Forma breve può essere utile in contesti clinici ad alta affluenza

Destinatari Donne fra le 2 settimane e i 12mesi successivi al parto

Tempi Somministrazione: Forma lunga: 10’ ca. Forma breve: 2’ ca.
Le sette dimensioni (1)

Disturbi del sonno/Disturbi dell’alimentazione:
valuta la percezione della donna di un radicale
peggioramento delle proprie abitudini nel sonno
e nell’alimentazione;

Ansia/Insicurezza: misura l’ansia, l’insicurezza e la
sensazione di essere sopraffatta dal nuovo ruolo
di madre;

Labilità emotiva: valuta la sensazione
dell’instabilità delle proprie emozioni e la
possibilità di controllarle;

Confusione mentale: valuta la percezione della
donna circa le proprie capacità decisionali e di
regolazione dei propri processi cognitivi;
Le sette dimensioni (2)

Perdita del senso di sé: misura la percezione del
cambiamento di aspetti della propria identità
personale dopo la nascita del bambino;

Senso di colpa/Vergogna: misura il senso di colpa
e/o la vergogna relativi alla percezione di non
essere una brava madre e ai pensieri negativi sul
bambino;

Pensieri suicidari: valuta intenzione di farsi
male/togliersi la vita come soluzione alla
depressione.

Disturbi del sonno/Disturbi dell’alimentazione: (SLP)
1. Ho avuto difficoltà a dormire anche quando il bambino
stava dormendo
8. Ho perso l’appetito
15. Mi sono svegliata senza motivo nel cuore della notte e ho fatto
fatica a riaddormentarmi
22.
Durante la notte mi sono girata e rigirata cercando di
addormentarmi
29. Sapevo che dovevo mangiare ma non ci riuscivo

Ansia/Insicurezza (ANX):
2. Ho provato ansia anche per le più piccole faccende
9. MI sentivo sopraffatta
16. Ho i nervi a fior di pelle
23. MI sono sentita completamente sola
30. Avevo bisogno di muovermi o camminare in continuazione

Labilità emotiva (ELB):
3. Mi sentivo emotivamente instabile
10. Avevo paura che non sarei mai più stata felice
17. Ho pianto molto senza una valida ragione
24. Sono molto irritabile
31. Mi sentivo piena di rabbia sul punto di esplodere

Confusione Mentale (MNT):
4. Mi sentivo come se stessi perdendo la ragione
11. Non riuscivo a concentrarmi su nulla
18. Pensavo che stavo diventando pazza
25. Trovato difficile prendere decisioni anche semplici
32. Trovavo difficile concentrarmi su un compito

Perdita del senso di sé (LOS):
5. Avevo paura che non sarei più tornata come prima
12. Mi sentivo come se fossi estranea a me stessa
19. Non sapevo più chi ero
26. Mi sentivo come se non fossi normale
33. Mi sentivo come se non fossi reale

Colpa o vergogna (GLT):
6. Sentivo di non essere la madre che volevo essere
13. Sentivo che tante madri erano migliori di me
20. Mi sentivo in colpa perché non riuscivo a provare
abbastanza amore per il mio bambino
27. Sentivo di nascondere ciò che pensavo o provavo verso il
mio bambino
34. Mi sentivo un fallimento come madre

Pensieri suicidari (SUI):
7. Ho pensato che la morte fosse l’unica via
d’uscita dall’incubo che stavo vivendo
14. Ho iniziato a pensare che sarebbe stato
meglio fossi morta
21. Volevo farmi del male
28. Ho sentito che il mio bambino sarebbe stato
meglio senza di me
35. Volevo soltanto lasciare questo mondo
Il nucleo
della sofferenza psichica
* discrepanza tra aspettative e
realtà (equazione mitica
maternità = gioia e soddisfazione
totale genera aspettative
irrealistiche)
* sensazione pervasiva di
perdita/vuoto
* sensazione liberatoria (eliminare
quello che viene vissuto come un
“problema” insormontabile)

Screening positivo per
PDSS
(tot >80)
“Dovrebbe essere inviata”

Sintomi significativi di
depressione
(tot 60 - 79, breve >13*)
“Potrebbe essere inviata”

Adattamento normale
(tot <59, breve <12)

il dolore emotivo della
donna è ancor oggi
misconosciuto

Evitare omissione
diagnostica - compito
centrale di ogni
professionista della salute

L’esperienza canadese
valorizza il ruolo delle
ostetriche

Formazione continua di
ginecologi-ostetrici, MMG/ PLS
Perché implementare PDSS?

Obiettivo generale:

Attivare percorso di prevenzione rivolto alle
donne nel post partum

Obiettivi specifici:
o
Individuare tempestiva mente indicatori di
rischio per DPP con strumenti standardizzati e
validati
o
Indirizzare a valutazione specialistica le donne
individuate come a medio - alto rischio
o
Valutare l'appropriatezza clinica del
trattamento psicoterapico per i soggetti con
sintomi clinici di DPP
Proposta e ipotesi di lavoro

Quando somministrare il PPDSS:
In occasione della prima visita ginecologica dopo il parto,
durante il corso del post-parto, in occasione degli incontri
per l’allattemento difficile

Fasi:
o
Convogliare i questionari compilati alla psicologa
presente nel Consultorio di riferimento
o
Sulla base della lettura e decodifica dei risultati invitare a
valutazione psicologica le donne individuate come a
rischio di DPP per colloquio e conferma diagnostica
o
Valutare il trattamento più appropriatezza per le donne
con sintomi clinici di DPP
o
Attivare consulenza psichiatrica nelle situazioni ad alto
rischio in cui ci siamo elementi clinici indicativi di
propositi/ideazioni anticonservativa
Per approfondimenti sull’applicazione della PDSS:
1. Grussu: Depressione materna – analisi critica della letteratura.
In: Psicologia Clinica dello sviluppo. Ed. Il Mulino, 2006
2. Ramacciotti e Coll.: Depressione in gravidanza e post partum.
Quaderni Italiani di Psichiatria, 28: 15 -26, 2009
3. Zaccagnino: Disagi della maternità – individuazione,
prevenzione e trattamento. Ed. F. Angeli, 2009
4. Deidone: Dis-regolazione affettiva e DPP- una ricerca pilota.
Quale Psicologia, 37, 2011
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