Comune di Cannara
PROVINCIA DI PERUGIA
BOZZA DI REGOLAMENTO
DI POLIZIA URBANA
Comune di Cannara
PROVINCIA DI PERUGIA
Sommario
TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI ................................................................................................................................. 4
Articolo 1 (Oggetto e finalità del Regolamento) .............................................................................................................. 4
Articolo 2 (Ambito di operatività e disciplina procedurale) .............................................................................................. 4
Articolo 3 (Vigilanza) ....................................................................................................................................................... 5
Articolo 4 (Utilizzo del volontariato)................................................................................................................................. 5
Articolo 5 (Sanzioni)........................................................................................................................................................ 5
Articolo 6 (Sanzioni accessorie, sequestro, confisca) ..................................................................................................... 6
Articolo 7 (Intervento sostitutivo dell’Amministrazione in caso di inerzia del trasgressore) ............................................ 6
Articolo 8 (Sanzioni alternative) ...................................................................................................................................... 6
TITOLO II DECORO E FRUIZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI ........................................................................................... 7
Articolo 9 (Principi).......................................................................................................................................................... 7
Articolo 10 (Comportamenti a tutela dell’ambiente urbano) ............................................................................................ 7
Articolo 11 (Comportamenti a tutela della fruibilità dei luoghi pubblici) ........................................................................... 8
Articolo 12 (Comportamenti ed attività vietate nelle aree verdi)...................................................................................... 8
Articolo 13 (Accensione di fuochi su aree pubbliche o private gravate da servitù di pubblico passaggio) ...................... 9
Articolo 14 (Distribuzione di materiale pubblicitario) ....................................................................................................... 9
TITOLO III DISCIPLINA RELATIVA AGLI IMMOBILI PRIVATI ......................................................................................... 10
Articolo 15 (Manutenzione degli immobili privati) .......................................................................................................... 10
Articolo 16 (Indumenti e biancheria appesi alle finestre o sui balconi) ......................................................................... 10
Articolo 17 (Cautele per oggetti sospesi. Innaffiamento di fiori e piante) ...................................................................... 10
Articolo 18 (Pulizia e manutenzione delle aree private e terreni non edificati o incolti in area urbana) ........................ 11
Articolo 19 (Depositi esterni) ......................................................................................................................................... 11
TITOLO IV PULIZIA E MANUTENZIONE DI FOSSI E CANALI........................................................................................ 12
Articolo 20 (Pulizia dei fossi) ......................................................................................................................................... 12
Articolo 21 (Distanze delle lavorazioni agricole dai fossi) ............................................................................................. 12
Articolo 22 (Obblighi dei proprietari o detentori dei fondi frontisti) ................................................................................ 13
TITOLO V CUSTODIA E TUTELA DEGLI ANIMALI ......................................................................................................... 14
Articolo 23 (Detenzione di animali di affezione e responsabilità) .................................................................................. 14
Articolo 24 (Custodia dei cani) ...................................................................................................................................... 14
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Articolo 25 (Conduzione dei cani) ................................................................................................................................. 14
Articolo 26 (Somministrazione di cibo agli animali) ....................................................................................................... 15
Bozza di Regolamento di Polizia Urbana
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Comune di Cannara
PROVINCIA DI PERUGIA
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
(Oggetto e finalità del Regolamento)
1. Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dei principi costituzionali e generali dell’ordinamento giuridico, le
azioni e le misure dell’Amministrazione Comunale volte ad assicurare una serena e civile convivenza ed a regolare il
comportamento e le attività dei cittadini all’interno del territorio comunale, al fine di tutelare la tranquillità sociale, la
fruibilità ed il corretto uso del suolo pubblico e dei beni comuni, la qualità della vita dei cittadini, uniformandosi ai
principi contenuti nello Statuto del Comune.
2. Sulla base dei principi dettati dal presente Regolamento gli Agenti ed i Funzionari appartenenti alla Polizia
Municipale opereranno, prioritariamente, per prevenire la commissione degli illeciti e per la bonaria risoluzione dei
dissidi fra i privati.
3. Qualora le fattispecie comportamentali descritte nel presente regolamento risultino già disciplinate da normative
di rango superiore, sarà applicata solo ed esclusivamente la norma che, nel quadro delle fonti del diritto, è di livello
superiore o costituisca norma speciale, salvo i casi specificamente indicati in singoli articoli del presente
regolamento.
Articolo 2
(Ambito di operatività e disciplina procedurale)
1. Salvo diversa specifica indicazione, il presente regolamento si applica su tutto il territorio comunale e si applica
in tutti gli spazi e le aree pubbliche, nonché in quelle private gravate da servitù di pubblico passaggio od utilità.
2. E’ altresì applicabile per quelle violazioni previste dal presente regolamento che, sebbene aventi oggetto la
proprietà privata, siano sanzionate ai fini della tutela di diritti od interessi prevalenti della collettività.
3. I principi generali sulle violazioni amministrative sancite dal presente regolamento, nonché le modalità di
accertamento delle stesse e le procedure afferenti l’irrogazione delle sanzioni sono disciplinati dalle disposizioni
della Legge 24 novembre 1981, n. 689 e dall'articolo 7 bis del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e
successive modifiche.
4. Entro il termine di trenta giorni dalla data della contestazione o notificazione della violazione, gli interessati
possono far pervenire all'autorità competente scritti difensivi e documenti e possono chiedere di essere sentiti dalla
medesima autorità.
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5. L’autorità competente a ricevere gli scritti difensivi e ad emanare le ordinanze di cui all'articolo 18 della Legge
24 novembre 1981, n. 689 è individuata nel Dirigente del Servizio Polizia MunicipaIe – Comandante del Corpo.
Articolo 3
(Vigilanza)
1. Il compito di far osservare le disposizioni del presente Regolamento è attribuito, in via prioritaria, al Personale
del Corpo Polizia Municipale di Cannara.
2. Le violazioni al presente regolamento possono essere accertate, altresì, dai Pubblici Ufficiali dipendenti
dall’Amministrazione Comunale che abbiano specifica competenza nell’emanazione dei provvedimenti autorizzatori
o concessori relativi a materie comunque disciplinate dal presente regolamento.
Articolo 4
(Utilizzo del volontariato)
1. Anche allo scopo di favorire la sensibilità della cittadinanza sui temi della convivenza civile e del decoro urbano,
l'Amministrazione Comunale può avvalersi di volontari singoli o associati, con le modalità, nei casi e con i limiti del
quadro normativo vigente.
Articolo 5
(Sanzioni)
1. Per gli illeciti disciplinati dal presente Regolamento, e per le ordinanze che ne integrino le singole fattispecie
d’illecito, è prevista la sanzione pecuniaria da euro 25 a euro 500.
2. E' ammesso il pagamento di una somma in misura ridotta pari alla terza parte del massimo della sanzione
prevista per la violazione commessa o, se più favorevole e qualora sia stabilito il minimo della sanzione edittale,
pari al doppio del relativo importo , oltre alle spese del procedimento, entro il termine di sessanta giorni dalla
contestazione immediata o, se questa non vi è stata, dalla notificazione degli estremi della violazione.
3. Ai sensi dell’art. 16, comma 2, della L. 24 novembre 1981, n. 689, la Giunta può stabilire l’importo del
pagamento della sanzione amministrativa in misura ridotta in relazione alle singole violazioni previste dal presente
regolamento.
4. I proventi delle sanzioni pecuniarie sono destinati al Comune per le attività manutentive indispensabili per
fronteggiare il degrado urbano.
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Articolo 6
(Sanzioni accessorie, sequestro, confisca)
1. In caso di violazione delle norme del presente Regolamento, oltre alle sanzioni pecuniarie previste all’Articolo
5, consegue la sanzione accessoria della cessazione dell'attività illecita sola o congiunta, a seconda dei casi, con la
riduzione in pristino dei luoghi, a carico del trasgressore.
2. Per qualsiasi violazione è possibile procedere al sequestro amministrativo secondo la disciplina degli articoli 13
e 20 Legge 24 novembre 1981, n° 689. Il Regolamento individua le violazioni per le quali si applica la sanzione
accessoria della confisca nonché le violazioni per le quali sono previste misure interdittive.
Articolo 7
(Intervento sostitutivo dell’Amministrazione in caso di inerzia del trasgressore)
1. In tutti i casi in cui l'Amministrazione Comunale, nel perseguimento delle finalità di cui all'art.1 del presente
Regolamento, interviene in sostituzione dell'obbligato, si procederà nei confronti dello stesso per il recupero, anche
coattivo, di tutte le spese e degli oneri sostenuti.
2. l trasgressore che non ottempera ai provvedimenti di diffida alla cessazione dell’attività abusiva o di ripristino
dello stato dei luoghi come prevista dall’Articolo 6, o non vi ottempera nel termine assegnato, è soggetto alla
sanzione amministrativa in misura fissa pari ad euro 250,00.
Articolo 8
(Sanzioni alternative)
1. Con apposito Regolamento, da emanarsi secondo le disposizioni vigenti, saranno previste le modalità e le
casistiche per la sostituzione della pena pecuniaria con attività di natura sociale.
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TITOLO II
DECORO E FRUIZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI
Articolo 9
(Principi)
1. Il Comune promuove la convivenza civile attraverso l'attività di prevenzione e controllo del territorio, al fine di
tutelare, mantenere e migliorare la sicurezza della collettività, le condizioni igieniche e dell’ambiente, l’efficacia e
l’efficienza dei servizi e la libera fruizione degli spazi pubblici e garantire, ad ogni cittadino, eguali condizioni di vita.
2. Il Comune promuove l’educazione alla legalità in ogni sua forma.
Articolo 10
(Comportamenti a tutela dell’ambiente urbano)
1. Il Comune di Cannara riconosce e tutela la libera fruizione degli spazi pubblici o di uso pubblico.
2. A tal fine sono vietati, in particolare, i seguenti comportamenti:
a. immergersi nelle fontane pubbliche, nelle vasche e in genere in qualunque superficie acquea;
b. compiere presso fontane pubbliche o comunque su suolo pubblico, operazione di lavaggio di veicoli, di animali
o di qualunque altro oggetto;
c. adibire a dimora temporanea aree pubbliche o private, gravate di servitù di pubblico passaggio, o veicoli in
sosta sulle medesime aree;
d. effettuare campeggio libero in qualunque forma, mediante tende, camper roulotte ed in qualunque area
pubblica non specificamente adibita a tale scopo;
e. esporre oggetti, abiti, coperte, materassi da cui possono derivare pericoli e/o inconvenienti ai passanti;
f.
scuotere, spolverare e battere tappeti, coperte, tovaglie da balconi e finestre che danno su luoghi pubblici o
aperti al pubblico;
g. gettare o deporre, su aree pubbliche o private gravate di servitù di pubblico passaggio ed al di fuori degli
appositi contenitori, qualunque tipo di rifiuto od immondizia;
h. spandere o scaricare, su aree pubbliche o private d'uso pubblico, ogni materia solida o liquida;
i.
soddisfare bisogni corporali fuori dei luoghi a ciò destinati;
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3. E’ inoltre vietato, ove il comportamento non costituisca specifica ipotesi di reato:
a. scrivere o disegnare ovvero attaccare adesivi sugli edifici pubblici o privati, sui monumenti, sui colonnati, sugli
edifici dedicati al culto e alla memoria dei defunti e, in generale, sui muri, sulle panchine, sulla sede stradale,
sulla segnaletica e sulle targhe della toponomastica stradale, sulla numerazione civica e su qualsiasi altro
manufatto pubblico;
b. appoggiare o legare biciclette, ciclomotori e moto alla barriere di protezione dei monumenti;
c. consumare alimenti e bevande in luoghi pubblici o destinati all’uso pubblico senza pulire; gettare carte,
mozziconi o qualsivoglia altro tipo di rifiuto fuori dagli appositi contenitori o sporcare in qualsiasi altro modo il
suolo pubblico;
d. ammassare oggetti qualsiasi davanti ed ai lati degli edifici.
Articolo 11
(Comportamenti a tutela della fruibilità dei luoghi pubblici)
1. Il Comune di Cannara pone in essere azioni intese a favorire la responsabilizzazione dei singoli cittadini nei
confronti del patrimonio pubblico e privato.
2. E’, pertanto, vietato, ove il comportamento non costituisca specifica ipotesi di reato:
a. praticare qualsiasi attività che arrechi pericolo all’incolumità delle persone o intralcio al pubblico passaggio o
interruzione alle attività lavorative od imprenditoriali sulle strade, piazze, marciapiedi pubblici, sotto i portici, o
negli spazi destinati ai disabili o nei percorsi per non vedenti;
b. sedersi o sdraiarsi nelle strade, nelle piazze, nei giardini, sui marciapiedi, sotto i portici, sui gradini di
monumenti e degli edifici destinati al culto, alla memoria dei defunti e in altri luoghi pubblici, recando intralcio
alla circolazione;
c. ostacolare o intralciare l’accesso ad edifici pubblici o privati;
d. circolare sotto i portici con biciclette, ciclomotori o motocicli.
Articolo 12
(Comportamenti ed attività vietate nelle aree verdi)
1. Ferme restando le previsioni di cui agli articoli Articolo 10 e Articolo 11 ed allo scopo di garantire l’ordinata
fruibilità dei parchi e delle aree verdi e di scoraggiare il verificarsi di comportamenti che pongano a repentaglio la
tranquillità delle persone, vengono stabiliti i seguenti divieti:
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a. calpestare le aiuole, entrare nelle aree verdi ove ciò non sia consentito, danneggiare o sporcare il verde
pubblico, gli impianti, gli arredi ed i giochi e qualsiasi altro manufatto;
b. giocare o tenere comportamenti che possono recare danno ai fiori, alle piante, ai prati, agli impianti, agli arredi e
ai giochi, o che comunque possano recare disturbo anche a chi frequenta detti luoghi;
c. transitare e sostare con mezzi motorizzati, fatta eccezione per i mezzi al servizio delle Forze di Polizia e della
Polizia Municipale e impiegati per i servizi pubblici; le biciclette possono transitare e sostare solo sui sentieri
pedonali o ciclabili, senza recare disturbo o intralcio ai pedoni.
Articolo 13
(Accensione di fuochi su aree pubbliche o private gravate da servitù di pubblico passaggio)
1. E’ vietato accendere fuochi, anche momentaneamente, sul suolo pubblico, nelle aree pubbliche e/o aperte al
pubblico e nei giardini e parchi pubblici, anche al fine di preparare grigliate o barbecue.
2. L’uso di bracieri, griglie e barbecue è consentito su aree pubbliche appositamente attrezzate, nel rispetto delle
norme sulla sicurezza.
Articolo 14
(Distribuzione di materiale pubblicitario)
1. Fatte salve le norme statali, regionali e comunali sulla pubblicità, è consentita la distribuzione di opuscoli e
volantini pubblicitari esclusivamente con la modalità “porta a porta”, recapitando ai destinatari il materiale nella
cassetta postale, che deve essere chiusa da ogni lato, dotata di apposita serratura tale da impedire l’asportazione
della corrispondenza da parte di terzi non autorizzati.
2. Il materiale pubblicitario recapitato non deve fuoriuscire dalla cassetta postale del destinatario.
3. E’ fatto divieto a chiunque di abbandonare materiale pubblicitario su aree pubbliche, sulle scalinate, sotto le
porte di accesso e sulle soglie delle abitazioni private, sui veicoli in sosta. E’ altresì vietato affiggere volantini o
manifesti sui pali della pubblica illuminazione o della segnaletica stradale, ovvero su qualsiasi altro supporto murale
o strutturale non adibito alla pubblica affissione.
4. Le ditte che intendono effettuare il recapito di materiale pubblicitario devono darne preventiva comunicazione
scritta almeno tre giorni prima al Comando di Polizia Municipale, indicando il nominativo del committente ed il
tragitto da seguire per la distribuzione.
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TITOLO III
DISCIPLINA RELATIVA AGLI IMMOBILI PRIVATI
Articolo 15
(Manutenzione degli immobili privati)
1. I proprietari, i locatari e i detentori di edifici privati sono tenuti a provvedere alla decorosa manutenzione e alla
pulizia delle serrande, degli infissi, delle tende esterne, delle gronde e dei pluviali. Devono altresì provvedere alla
pulizia e manutenzione delle aree cortilizie, limitatamente a quelle visibili da spazi pubblici o di pubblico passaggio.
2. I proprietari hanno inoltre l’obbligo di provvedere alle manutenzioni delle parti deteriorate degli edifici, anche in
caso di mancato utilizzo degli stessi. Dovranno altresì provvedere al ripristino degli intonaci e delle tinteggiature, nel
rispetto delle altre norme in materia, ogni volta che ne sia riconosciuta la necessità, sulla base di adeguata
motivazione, da parte dell’Amministrazione Comunale.
3. Le acque piovane che scolano dai tetti devono essere convogliate, a mezzo di gronde debitamente installate
lungo i muri degli edifici, sino al piano terra ed essere incanalate in acque superficiali o nelle condotte delle acque
chiare.
Articolo 16
(Indumenti e biancheria appesi alle finestre o sui balconi)
1. Nelle facciate di edifici prospicienti vie o piazze, o da questi visibili, dopo le ore 8.00 e fino alle ore 22.00 è
vietato appendere fuori dalle finestre e sulle terrazze e balconi, biancheria, effetti personali o altri oggetti simili.
Articolo 17
(Cautele per oggetti sospesi. Innaffiamento di fiori e piante)
1. E’ fatto obbligo di fissare adeguatamente e con tutte le debite cautele, infissi, vasi di fiori e cassette, gabbie di
uccelli, antenne paraboliche, i condizionatori ed ogni altro oggetto collocato sui davanzali delle finestre, dei balconi e
delle terrazze a scopo di ornamento o altra utilità.
2. In occasione del lavaggio di balconi e terrazze e nell’innaffiare vasi di fiori o piante posti sulle finestre o balconi,
è vietato far cadere acqua o sporcizia sul suolo pubblico.
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Articolo 18
(Pulizia e manutenzione delle aree private e terreni non edificati o incolti in area urbana)
1. I proprietari di aree verdi confinanti con luoghi pubblici o da essi visibili, hanno l'obbligo di mantenerle in
condizioni decorose e tali da non creare pericolo igienico. La disposizione vale anche per il verde condominiale.
2. I terreni di pertinenza di abitazioni dovranno essere tenuti in condizioni accettabili, in modo da non essere
ricettacolo di animali quali ratti e rettili, ed al fine di evitare immagini di degrado urbano. Dovranno essere in
particolare evitati accumuli di rifiuti e ramaglie e dovrà essere assicurato un regolare sfalcio dell’erba che in ogni
caso non potrà superare l’altezza di centimetri 20.
3. Ai proprietari o amministratori degli immobili stessi è fatto obbligo di provvedere all’estirpamento dell’erba lungo
tutto il fronte dello stabile e lungo i relativi muri di cinta per tutta la loro lunghezza ed altezza.
4. I proprietari, ovvero coloro che hanno la disponibilità di terreni non edificati, qualunque sia il loro uso e
destinazione, devono conservarli costantemente liberi da rifiuti anche se abbandonati da terzi.
Articolo 19
(Depositi esterni)
1. Fatta salva la specifica normativa di settore, presso le officine di riparazione e qualsiasi punto di deposito,
rigenerazioni e commercio di pneumatici deve essere evitato l’accatastamento all’esterno dei pneumatici stessi al
fine di impedire la raccolta piovana al loro interno.
2. E’ vietato il mantenimento allo scoperto di contenitori di ogni forma, natura e dimensione ove possa raccogliersi
e ristagnare acqua piovana o dove la medesima acqua piovana venga appositamente raccolta, per qualsiasi finalità.
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TITOLO IV
PULIZIA E MANUTENZIONE DI FOSSI E CANALI
Articolo 20
(Pulizia dei fossi)
1. È’ fatto obbligo che i fossi situati lungo le strade, di qualsiasi specie, e fra le proprietà private, siano tenuti
costantemente sgombri in modo che, anche in caso di piogge abbondanti e continue, quindi di piene improvvise, il
deflusso delle acque si verifichi senza pregiudizio e danno delle proprietà contermini pubbliche e private e delle
eventuali vie contigue.
2. I fossi divisori tra i fondi e terreni, presunti comuni a termini dell'art. 897 del vigente Codice Civile, devono, a
cura e spese degli utenti, dei consortisti e dei privati essere spurgati una volta all'anno e, occorrendo, più volte. I
fossi di scolo che fossero incapaci di contenere l'acqua che in essi confluisce, dovranno essere convenientemente
allargati e approfonditi.
3. L'Amministrazione Comunale riterrà, comunque, obbligati in solido, il proprietario e l'utilizzatore dei terreni
(affittuario, comodatario, detentore di fatto, usufruttuario ecc.).
4. I fossi privati di scolo, che fossero incapaci di contenere l'acqua che in essi si riversa o quelli che comunque
esistevano e sono stati colmati dovranno essere risezionati a cura degli stessi soggetti indicati al precedente
comma.
Articolo 21
(Distanze delle lavorazioni agricole dai fossi)
1. Nell'esecuzione di lavorazioni agricole di fondi confinanti con strada (pubbliche o private) gli interessati devono
eseguire le necessario operazioni mantenendo una distanza minima di ml 1,00 dal ciglio del fosso o dal ciglio
stradale in modo da evitare l'ostruzione parziale o totale dei fossi, la rovina delle rive dei fossi e canali, il
danneggiamento delle strade.
2. Nel caso che, durante le lavorazioni agricole dovesse essere ostruito un fosso o canale posti al confine della
proprietà deve essere immediatamente ripristinato il regolare assetto dello stesso.
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Articolo 22
(Obblighi dei proprietari o detentori dei fondi frontisti)
1. Dovranno, a cura dei proprietari o detentori dei fondi frontisti, essere eseguiti i seguenti interventi:
a. estirpazione e taglio delle erbe sulle sponde e sul ciglio dei fossi e dei canali dal lato del fondo privato;
b. pulizia e mantenimento delle luci dei ponti e dei tombinamenti per la lunghezza della proprietà o del fondo
utilizzato;
c. rimozione, per la lunghezza della proprietà o del fondo utilizzato, di alberi, tronchi, e ramaglie delle piantagioni
laterali ai canali o fossi, caduti per eventi ambientali o per altra causa;
d.
mantenimento in buono stato di conservazione dei ponti e delle altre opere di uso particolare o privato di uno o
più fondi (es. tombinamento);
e. eliminazione di qualsiasi scarico di acque usate provenienti dai fabbricati senza preventiva depurazione o
chiarificazione.
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TITOLO V
CUSTODIA E TUTELA DEGLI ANIMALI
Articolo 23
(Detenzione di animali di affezione e responsabilità)
1. Ai fini del presente regolamento si intendono per animali di affezione gli animali appartenenti a specie
mantenute per compagnia o diporto.
2. Chiunque detiene un animale di affezione o accetta, a qualunque titolo, di occuparsene è responsabile della
salute e del benessere dell’animale e provvede a garantirgli ambiente, cure e attenzioni adeguate alla specie ed ai
relativi bisogni fisiologici ed etologici nel rispetto della L.R. Umbria 19/07/1994, n. 19 e delle vigenti normative in
materia.
3. E’ vietato detenere animali di affezione in numero o in condizioni tali da causare problemi di natura igienica o
sanitaria, ovvero da recare pregiudizio al benessere degli animali stessi.
Articolo 24
(Custodia dei cani)
1. I proprietari o i detentori di cani – individuati anche a norma del comma 2 dell’Articolo 23 del presente
regolamento – devono assicurare la custodia dei loro cani e adottare tutte le misure adeguate ad evitarne la fuga,
prevenendo situazioni di pericolo in danno dei cittadini o di altri animali.
Articolo 25
(Conduzione dei cani)
1. Chiunque conduce un cane su strade pubbliche o aperte al pubblico, nei giardini e parchi pubblici e nelle zone
destinate a verde pubblico non oggetto di specifico divieto di accesso ai cani, è tenuto:
a. ad utilizzare un guinzaglio di lunghezza non superiore a 1,5 mt;
b. per i cani di taglia media e grande, a tenere al seguito una museruola da applicare in caso di rischio per
l’incolumità di persone o animali;
c. a munirsi di idonea attrezzatura per la raccolta delle deiezioni solide degli animali, con l’obbligo di esibire la
medesima su richiesta degli organi preposti alla vigilanza;
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d. a provvedere all’immediata rimozione delle deiezioni solide del cane, depositandole negli appositi contenitori e
nel rispetto delle vigenti prescrizioni comunali in materia di rifiuti.
2. Le prescrizioni di cui al presente articolo non si applicano ai cani in dotazione alle Forze Armate, di Polizia, di
Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, ai cani addestrati a sostegno delle persone diversamente abili.
Articolo 26
(Somministrazione di cibo agli animali)
1. Chiunque somministra cibo agli animali sul suolo pubblico è tenuto a provvedere alla immediata pulizia dell’area
ed alla rimozione dei residui di cibo e dei contenitori impiegati.
2. Al fine di favorire la corretta convivenza tra i cittadini e gli animali, per tutelare l’igiene e la salute pubblica e per
prevenire o rimuovere situazioni di degrado, il Sindaco, con apposito provvedimento, può individuare, all’interno del
centro abitato, zone di divieto di somministrazione di cibo agli animali.
3. All’interno del centro abitato è fatto espresso divieto di somministrare alimenti ai colombi.
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TITOLO VI
NORME TRANSITORIE E FINALI
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