Was hierdella Geld? Allaheisst scoperta moneta La Banca nazionale in breve «Banca nazionale svizzera» – tutti i giorni, su ogni banconota, in tutte e quattro le lingue nazionali leggiamo questo nome. Forse proprio per questo non ci interroghiamo quasi mai sull’origine del denaro. Avanti, dunque, con le domande! Che cos’è il denaro, la moneta? Chi la produce? A che serve la Banca nazionale? Il presente opuscolo vuole rispondere in modo comprensibile e divertente a queste e altre domande. Partiamo alla scoperta! Buon divertimento! Indice riassuntivo Il capitolo Moneta a pagina 4 descrive che cos’è la moneta, a cosa serve e da dove proviene. [moneta > usi della moneta > baratto > valore di scambio > mezzi di pagamento > banconote > banche d’emissione > riserve auree] Il capitolo Banche a pagina 14 spiega cosa sono gli interessi, come le banche moltiplicano la moneta e come la Banca nazionale funge da banca delle banche [banche commerciali > interessi > banche come intermediari > moltiplicazione della moneta > legge sulle banche > collegamento con la Banca nazionale > sistema di pagamento elettronico] Il capitolo Politica monetaria a pagina 24 rivela come la Banca nazionale approvvigiona il Paese di moneta e perché la sua attività si ripercuote sul nostro portamonete [approvvigionamento monetario > inflazione, deflazione > previsione d’inflazione > gestione dell’approvvigionamento monetario > operazione pronti contro termine, swap di valute > esempio concreto di politica monetaria > cambio > euro] Il capitolo BNS a pagina 36 presenta la BNS come azienda.[compiti della BNS > fondamenti giuridici > autonomia > prestazioni di servizi alla Confederazione > organizzazione] Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 4 La moneta, che cos’è? Prima di tutto c’è il denaro che conosciamo tutti: monete metalliche e banconote nel portamonete e nel salvadanaio. E la Postcard e la carta della banca? Sono tessere di plastica che rappresentano il denaro sul nostro conto. Questo tipo di denaro è detto moneta scritturale. Può essere adoperata direttamente oppure essere convertita in contanti in ogni momento. Senza moneta non si fa nulla. La moneta ci occorre per fare acquisti e pagamenti. Per comprare merci, dal panino al palazzo, e per pagare servizi, dalla telefonata al viaggio organizzato. S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 6 «Offro patate – cerco taglio di capelli» Prima che esistesse la moneta, si praticava il baratto. Immaginiamo un villaggio, dove tutti producono qualcosa di preciso: cereali, pane, lana, attrezzi e altre cose necessarie per vivere. Chi produce più di quel che gli occorre, scambia il resto contro altre merci. Ma per farlo deve prima trovare un partner corrispondente: chi vuole un taglio di capelli deve ad esempio trovare un parrucchiere che cerca patate. Ben più semplice è invece trovare un parrucchiere che ci taglia i capelli in cambio di un bene generalmente apprezzato, come ad esempio una conchiglia. È così che è nata la moneta, il mezzo di pagamento accettato da tutti. La moneta è il mezzo di scambio e di pagamento accettato da tutti. Ma la moneta funge anche da riserva di valore, poiché si può metterla da parte per più tardi. La moneta consente di risparmiare. ✱ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ La moneta non si deteriora, è vero, ma può perdere potere d’acquisto: dopo un certo tempo, la quantità di beni che si riceve per una data somma si riduce. Affinché un’economia funzioni bene, è indispensabile che il potere d’acquisto della moneta resti il più possibile costante per parecchio tempo. 7 Quanto costa? Per chi pratica il baratto non è facile stabilire il valore di scambio dei beni, vale a dire il loro prezzo. Quanti chili di cereali posso chiedere per un tavolo? Quanta lana costa un’accetta? Dovremmo sempre avere in mente una tabella di conversione complicatissima, con il valore di ogni bene per rapporto ad ogni altro. Se si scambiano tutte le merci contro il medesimo mezzo, la moneta, fissare e paragonare i prezzi diventa più facile. La moneta funge quindi anche da misura del valore. Consente di confrontare i prezzi e di fare i propri calcoli. ❲ Le tre funzioni della moneta: mezzo di pagamento, riserva di valore e misura del valore. ❳ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 8 E se pagassimo in conchiglie? Civiltà diverse dalla nostra hanno impiegato come moneta non solo conchiglie, ma anche denti di animali, pietre rare o addirittura lastre di tè essiccato. In fin dei conti, qualsiasi cosa può fungere da moneta – a tre condizioni. Dev’essere riconosciuta da tutti i partecipanti al commercio. Si deve aver fiducia nel suo valore. E, infine, deve trattarsi di un bene raro, perché soltanto quel che è raro ha valore. La sabbia si presterebbe male come moneta – a differenza, per esempio, dell’oro e dell’argento. ❲ Affinché un bene diventi moneta, deve rispondere a tre presupposti: accettazione generale, fiducia nel valore e quantità adeguata. ❳ ✱ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ La moneta dev’essere un bene scarso, ma non troppo. Un’economia funzionante deve sempre disporre di una quantità di moneta sufficiente affinché acquisti e vendite si svolgano senza intoppi. Denti di capidoglio per le isole Figi. Una volta, i denti di capidoglio costituivano un mezzo di pagamento assai diffuso nell’Arcipelago delle Figi. Quando quest’ultimo divenne una colonia della Gran Bretagna, fu introdotta una nuova moneta, composta da banconote e monete metalliche. Per accelerare il riconoscimento e la diffusione presso la popolazione locale di questo mezzo di pagamento inusitato, si pensò di raffigurare su banconote e monete qualcosa a cui gli abitanti delle isole Figi attribuissero un elevato valore di scambio: denti di capidoglio! ✱ La moneta può essere trasferita, senza alcun problema, per via elettronica. In tal caso, si parla di operazioni di pagamento elettroniche. È un sistema rapido, sicuro ed economico. Al giorno d’oggi, in Svizzera, la moneta scritturale trasferita elettronicamente è superiore al contante in circolazione. 9 ✱ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS Con il passaggio dall’oro alla carta, il valore intrinseco lasciò il posto al valore di scambio. Una moneta d’oro o d’argento è un oggetto di valore anche senza conio. La banconota, invece, non è che un pezzo di carta. L’importo indicatovi, il valore di scambio, è assai più elevato del valore intrinseco della carta. Il valore di scambio determina quanto vale il biglietto nel- lo scambio con altri beni. Oggigiorno, la maggior parte della moneta non ha più assolutamente alcun valore intrinseco. Si tratta di moneta scritturale, che esiste unicamente come voce sui conti bancari e postali. Moneta e bestiame. In latino, «pecunia» non significa soltanto «denaro», ma anche «gregge».Originariamente, infatti, gli antichi Romani erano un popolo di contadini e non conoscevano il denaro in forma di moneta. La ricchezza di una persona si deduceva dai capi di bestiame in suo possesso. Con il diffondersi della moneta, il termine «pecunia» acquistò un significato metaforico che mantenne anche quando i Romani non erano orm ai più allevatori, bensì i signori di buona parte del mondo antico. 10 Carta che vale oro Per lungo tempo, si impiegarono come mezzi di pagamento oro, argento e altri metalli preziosi. I metalli preziosi sono rari e difficili da estrarre e quindi beni scarsi. Sono beni richiesti. Possono essere conservati per un periodo indefinito. E consentono di coniare monete. Le monete erano tuttavia piuttosto pesanti e difficili da trasportare. Era più semplice depositare l’oro e l’argento in una banca, ottenendone una ricevuta su carta, un «biglietto di banca» o «banco-nota». Ben presto, le banconote furono impiegate come mezzi di pagamento. Con l’oro al sicuro, era più facile scambiare le carte. Nacque così la cartamoneta. Per parecchio tempo, d’altronde, le banconote di diversi Paesi recarono la scritta: «Pagate al latore di questa nota il seguente importo in oro». ✱ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ Se una banca centrale non riesce a mantenere stabile il valore della moneta, la gente perde fiducia nella valuta nazionale. Le persone incominciano a utilizzare valute estere, ad esempio il dollaro, come mezzo di pagamento, anziché la propria moneta. 11 Banconote diverse in quasi ogni città Una volta, diverse banche potevano emettere banconote proprie. Nel 1870 ancora, esistevano in Svizzera 28 banche d’emissione. Questo sistema risultò tuttavia troppo complicato e si decise perciò di creare un istituto unico per l’emissione delle banconote, una banca centrale. La Banca nazionale svizzera, che iniziò la sua attività nel 1907, ottenne dalla Confederazione il diritto esclusivo di emettere banconote. In Svizzera, soltanto la Banca nazionale svizzera ha il diritto di far produrre e di emettere banconote. Banconote convertibili in oro – son tempi passati In passato, la Banca nazionale aveva l’obbligo di convertire, su richiesta, le sue banconote in oro. I biglietti erano considerati sostituti dell’oro la cui scarsità naturale ne garantiva il valore: la moneta era ancorata all’oro. Oggi, l’oro ha perso questa sua funzione di ancora monetaria. La Banca nazionale non detiene perciò più riserve auree così consistenti, ma provvede a conservare il valore della moneta per mezzo della sua politica monetaria. Altre domande? Curiosità sul tema «moneta» E le monete? Si devono … per forza adoperare le banconote della BNS? La Banca nazionale non produce monete, ma le mette in circolazione per mandato della Confederazione. Il conio di monete è infatti compito della Confederazione, che ha affidato l'incarico a swissmint, la Zecca federale. In passato si coniavano monete d'argento o di rame; oggi si ricorre invece a leghe metalliche meno costose. In Svizzera, il franco svizzero è il mezzo di pagamento prescritto dalla legge. Se qualcuno effettua un pagamento con le banconote emesse dalla Banca nazionale, gli altri devono accettarle. Possono rifiutarle unicamente se sospettano che si tratti di un falso. Ovviamente, è permesso pagare anche con carte di credito o con monete diverse dal franco svizzero – purché il venditore sia d’accordo. Perché … in Svizzera si emettono in continuazione nuove banconote? Da quando esistono le banconote, esistono anche persone che le falsificano. Per far fronte a questo problema gli istituti d'emissione sviluppano caratteristiche di sicurezza sempre più raffinate e le inseriscono nelle nuove serie di banconote. Se un tempo si trattava soprattutto di falsificatori con notevoli abilità manuali, oggi, con l'avvento del computer, sempre più dilettanti si mettono a produrre falsi. Il progresso tecnologico ha pertanto reso necessario sostituire le serie di banconote circa ogni quindici anni. Chi … ha inventato la cartamoneta? Gli ideatori della moneta cartacea sono i Cinesi. Le prime forme di banconote si diffusero in Cina nel settimo secolo. In Europa, le banconote furono dapprima introdotte come espediente provvisorio, nel caso in cui, durante l’assedio di una città, non ci fossero monete statali a sufficienza. Le prime banconote regolari nacquero in Europa nel diciasettesimo secolo. Quanto … costa la produzione di una banconota? Non … si potrebbe fare a meno dei contanti? Produrre banconote costa: circa 30 centesimi per ogni biglietto, non importa se da dieci o da mille franchi. La produzione consiste in diverse tappe: dai primi progetti alla produzione della carta, dalla stampa all’inserimento delle caratteristiche di sicurezza. Ogni anno, la Banca nazionale spende da 20 a 30 milioni di franchi per sostituire le banconote logore. Oggigiorno, si può acquistare la maggior parte dei beni e servizi senza contanti. Monete e banconote mantengono tuttavia un ruolo importante per i pagamenti di piccole somme, per il semplice fatto che sono pratici. Ci sono poi affari che si regolano spesso in contanti, ad esempio nel commercio di auto usate o sul mercato del bestiame. Volete saperne di più? www.snb.ch Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 14 Il normalissimo conto presso la normalissima banca I privati non possono aprire un conto presso la Banca nazionale. A questo scopo esistono le «normali» banche commerciali. Le banche custodiscono per noi il nostro denaro. Se abbiamo bisogno di contanti, possiamo prelevarli dal nostro conto. Se, per un determinato progetto, ci occorre più di quel che possediamo, la banca può eventualmente concederci un credito. La banca effettua inoltre i nostri pagamenti, senza contanti, utilizzando direttamente la moneta scritturale sul nostro conto. Un conto in banca è una cosa pratica e sicura. E, oltretutto, il denaro sul conto frutta interessi. S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 16 Di che cosa vivono le banche? Quando un cliente versa una somma sul suo conto, la banca non si accontenta di tenere il denaro in cassaforte. Lo mette a disposizione di altri clienti e ne trae un certo profitto. La banca concede un credito per il quale chiede un prezzo. Questo prezzo si chiama interesse. L’interesse che la banca versa ai risparmiatori per il denaro depositato è inferiore all’interesse che chiede ai propri clienti per il denaro che cede in prestito. La differenza costituisce il guadagno della banca. Le banche commerciali custodiscono il denaro dei loro clienti e versano loro interessi. Se prestano denaro ai clienti, riscuotono interessi. ✱ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ Il tasso d’interesse dipende dalla domanda e offerta di moneta. Se l’offerta di moneta è scarsa e la domanda forte, il prezzo del denaro aumenta: gli interessi crescono. Se vi è invece un eccesso di moneta, il suo prezzo diminuisce: gli interessi si riducono. 17 Intermediarie della moneta Un ruolo importante delle banche è quello di far circolare liberamente la moneta. Grazie ad esse, il denaro che gli uni hanno di troppo è ripartito tra coloro a cui serve proprio in quel momento. Le banche accettano i risparmi e trasferiscono questo denaro, in forma di crediti, a imprese, a privati o allo Stato. Per la maggioranza delle persone sarebbe troppo complicato cercare esse stesse debitori degni di fiducia. Inversamente, le imprese farebbero fatica a racimolare grandi importi dai risparmiatori privati. Le banche fungono perciò da intermediarie tra questi due gruppi. Le banche svolgono una funzione economica importante: dirigono la moneta là dove occorre. Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 18 Le banche e la moltiplicazione della moneta Le banche possono moltiplicare la moneta. Ecco come fanno. Ammettiamo che un cliente versi 20’000 franchi sul suo conto. La banca è ora in grado di cedere questa somma in prestito ad un altro cliente. Per sicurezza, ne tratterrà una parte, ad esempio 4’000 franchi, come riserva. Può infatti darsi che il primo cliente voglia prelevare presto parte dei suoi averi dal conto. Il secondo cliente è un’impresa che ha bisogno di denaro per l’acquisto di nuovi computer. La banca le accorda un credito di 16’000 franchi. L’avere in conto del primo cliente non è diminuito: ammonta sempre ancora a 20’000 franchi. Alla quantità complessiva di moneta esistente si sono tuttavia aggiunti i 16’000 franchi in possesso dell’impresa. In questo modo, le banche possono moltiplicare la moneta. La Banca nazionale può influenzare la creazione monetaria delle banche aumentando o diminuendo i crediti che concede loro. Le banche possono moltiplicare la moneta cedendo in prestito gli averi versati sui conti, tranne una parte che trattengono come riserva. S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ Bancarotta. Non solo in italiano, buona parte della terminologia bancaria proviene dalla lingua in uso nelle città commerciali italiane del Medioevo, dove sorsero le prime banche d’Europa. La stessa parola «banca» designa originariamente il banco sul quale si contavano e si cambiavano le monete. Se un banchiere non era più in grado di rimborsare i suoi clienti, l’autorità pubblica decretava che gli si spaccasse il banco a colpi di scure – la «banca rotta»: un provvedimento drastico, ma inequivocabile! 19 I risparmi sono protetti! Le banche amministrano una quantità considerevole di denaro ed hanno quindi una grande responsabilità. In Svizzera, esiste perciò una legge sulle banche che protegge i risparmiatori e impone alle banche di disporre di sufficienti liquidità. L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), un gruppo di esperti scelti, vigila inoltre sul sistema bancario, affinché rimanga degno di fiducia. In Svizzera, i risparmi sono protetti dalla legge sulle banche. La FINMA sorveglia inoltre l’attività della banche. Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 20 Una banca per le banche Le banche devono disporre di sufficienti riserve di contanti e di un conto per effettuare i loro pagamenti e quelli dei loro clienti. Questo conto è il conto giro che le banche detengono presso la Banca nazionale. Con i loro averi in conto giro, le banche acquistano dalla Banca nazionale le banconote di cui necessitano per i loro versamenti in contanti. I conti giro hanno tuttavia anche un’altra funzione: quella di immettere la moneta dalla Banca nazionale nel sistema bancario. Mentre le banche moltiplicano la moneta concedendo crediti alla loro clientela, la Banca nazionale crea moneta nuova accordando crediti alle banche. A tal scopo, le banche e la Banca nazionale concludono uno scambio: le banche forniscono alla Banca nazionale cartevalori o valute estere in cambio di moneta nazionale. Non appena concluso lo scambio, l’importo in questione è accreditato sul conto giro della banca. In tal modo, la moneta della Banca nazionale entra in circolazione. La Banca nazionale è la «banca delle banche». La moneta si crea in un’operazione di scambio tra una banca e la Banca nazionale. Cartevalori o valute estere vengono scambiate contro moneta nazionale. ✱ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ In sé, le banconote fresche di stampa, immagazzinate nei sotterranei della Banca nazionale, sono prive di valore. Soltanto quando le banche le comprano per mezzo dei loro averi in conto giro, facendole dunque uscire dalla Banca nazionale, le banconote diventano moneta e acquistano un valore. I biglietti entrano poi in circolazione, quando le banche li trasferiscono ai loro clienti. 21 Attraverso la Svizzera per via elettronica Ogni giorno, milioni di pagamenti si svolgono in Svizzera senza contanti, per via elettronica – per banca o per posta. Affinché questo sia possibile, tutti i partecipanti ai pagamenti elettronici sono collegati tra loro per mezzo di uno speciale sistema di computer, lo Swiss Interbank Clearing (SIC). Il SIC sottostà alla vigilanza della Banca nazionale ed è reputato uno dei sistemi di pagamento più efficienti del mondo. I partecipanti al SIC effettuano i pagamenti grazie ai loro averi in conto giro presso la Banca nazionale. ❲ La Banca nazionale approvvigiona le banche di moneta. Le banche commerciali possono moltiplicare la moneta concedendo crediti. ❳ Altre domande? Curiosità sul tema «banche» Chi… sono i proprietari delle banche svizzere? Senza… banche, funzionerebbe l’economia? La maggior parte delle banche sono possedute da azionisti. Le grandi banche appartengono ad azionisti privati, le banche cantonali sono, totalmente o per la maggior parte, di proprietà dei Cantoni. Esistono tuttavia anche banche private, appartenenti ad un numero ristretto di persone, chiamate soci. In teoria, un’economia senza banche è concepibile. A finanziare la casa possono aiutare i parenti e le ditte possono assumere crediti da altre ditte. Le banche presentano tuttavia vantaggi determinanti rispetto alla mediazione privata di capitali: dispongono di conoscenze specialistiche e di risparmi in grandi quantità e sono perciò in grado di servire parecchi debitori. È perciò difficile immaginare un’economia moderna senza banche. Perché… a volte il conto frutta più interessi e a volte meno? L’interesse, il prezzo del denaro prestato, oscilla a dipendenza della domanda e dell’offerta. Se i risparmiatori versano sul conto parecchio capitale e la richiesta di crediti è piuttosto debole, le banche pagano meno interessi. Se invece l’afflusso di risparmi è scarso e i crediti sono molto richiesti, le banche aumentano gli interessi. Chi… ha fondato la prima banca? E dove? Cambiavalute e prestatori di denaro esistevano in parecchie culture antiche. Nel Medioevo, il commercio prosperò in Europa, e con esso crebbe anche il bisogno di servizi bancari professionali. Tra le prime banche si trovano gli istituti bancari nelle città commerciali italiane di quel tempo. Che… differenza c’è tra un istituto d’emissione e una banca centrale? Che… cosa succederebbe se, di colpo, tutti volessero prelevare i propri averi? Questi due termini designano la medesima istituzione, una banca responsabile dell’approvvigionamento monetario di un Paese. Il termine «istituto d’emissione» mette in risalto il monopolio d’emissione. Il termine «banca centrale» descrive piuttosto il ruolo dell’istituto centrale incaricato di emettere la moneta, regolare l’approvvigionamento monetario del Paese e fungere da centro di collegamento per i pagamenti. Le banche si troverebbero in gravi difficoltà. È vero che le banche dispongono sempre di liquidità a tutela dei risparmiatori. Tuttavia, in caso di un vero assalto agli sportelli questi mezzi liquidi sarebbero insufficienti. In tal caso la Banca nazionale e le banche dovrebbero prendere provvedimenti d’emergenza. Ma in un sistema bancario ben funzionante, con banche sane, una tale evenienza è assai improbabile. Volete saperne di più? www.snb.ch Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 24 Quanta moneta per il Paese? La moneta dev’essere scarsa, ma non troppo. Esercitare la politica monetaria significa regolare l’approvvigionamento monetario del Paese in modo tale da mantenere prezzi stabili e consentire all’economia di crescere liberamente. I prezzi sono stabili se una data somma consentirà domani e dopodomani di acquistare pressappoco la medesima quantità di beni che oggi. Per questo ci vuole un dosaggio adeguato della moneta. La Banca nazionale vi provvede con i mezzi della politica monetaria. La politica monetaria della Banca nazionale serve ad approvvigionare l’economia della giusta quantità di moneta. In media, l’aumento dei prezzi di beni e servizi dovrebbe risultare inferiore al 2 per cento all’anno. S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS Il troppo stroppia. In Africa occidentale, il cauri, una conchiglia rara in questa regione, fungeva un tempo da mezzo di pagamento. Verso la metà del XIX secolo, commercianti astuti pensarono bene di fare grossi affari con il cauri. Acquistarono le conchiglie in grandi quantità lungo la costa orientale dell’Africa e le trasportarono per mare dall’altra parte del continente, dove potevano rivenderle per otto volte il prezzo d’acquisto. Tuttavia, più ne importarono e più il cauri perse valore. 26 Troppo non fa bene – troppo poco neppure Cosa succede se circola troppa moneta? Ammettiamo che, un giorno, la Banca nazionale distribuisca in piazza dieci tonnellate di banconote nuove. Le gente si ritroverebbe con le tasche piene di soldi. Soldi che vorrebbe ovviamente spendere. Ma le cose che si possono comperare non aumenterebbero così di colpo. I negozianti potrebbero perciò vendere i loro articoli a prezzi più elevati. Nasce così l’inflazione. L’inflazione reca danno a molte persone. Non sempre, infatti, i redditi aumentano di pari passo con i prezzi. Cosa succede se, invece, la Banca nazionale non mette a disposizione abbastanza moneta? Le gente compra soltanto ancora lo stretto necessario. Ci sono troppi prodotti e servizi. Per riuscire a venderli, bisogna ridurre i prezzi. In questo modo sorge la deflazione. Il motore dell’economia funziona a singhiozzo, le ditte chiudono i battenti, la disoccupazione cresce. Affinché il motore dell’economia giri bene, non dev’esserci né troppa né troppo poca moneta. Entrambe le cose pregiudicano lo sviluppo economico. ❲ Durante l’inflazione, i prezzi aumentano. Durante la deflazione, calano. ❳ ✱ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ Per sapere come varia il potere d’acquisto del franco svizzero, ossia se la moneta valga più o meno di prima, si ricorre all’indice nazionale dei prezzi al consumo. L’indice viene calcolato ogni mese in base al costo di un determinato paniere di merci e servizi, necessari per la vita di un’economia domestica in Svizzera. Tale sistema permette di misurare con precisione se merci e servizi siano diventati più o meno cari. 27 Uno sguardo al futuro L’inflazione non nasce dall’oggi al domani. Se la Banca nazionale vuole opporvisi senza indugio, deve riconoscere per tempo i segni dell’evoluzione futura. Per questo motivo, essa osserva attentamente la situazione economica e i prezzi ponendosi continuamente una serie di interrogativi. È possibile vendere quel che l’economia produce? È facile trovare lavoro o c’è rischio di disoccupazione? Com’è la situazione economica all’estero? Le risposte a tali domande consentono alla Banca nazionale di farsi un’idea del futuro e di stimare l’evoluzione dei prezzi nei prossimi anni. In questo modo, la Banca nazionale allestisce la cosiddetta previsione d’inflazione. La Banca nazionale cerca di mantenere, in Svizzera, prezzi stabili. A tal scopo stima il più esattamente possibile l’evoluzione futura dell’economia e dei prezzi, allestendo una previsione d’inflazione. Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 28 Meno interessi = più moneta – e viceversa Come fa la Banca nazionale per regolare l’approvvigionamento di moneta nel Paese? È semplice. Se desidera accrescere la quantità di moneta a disposizione dell’economia, la Banca nazionale riduce il prezzo dei suoi scambi con le banche, chiedendo loro minori interessi per i suoi crediti. Se ritiene che la moneta dovrebbe essere più scarsa, fa il contrario: aumenta il tasso d’interesse e il credito diventa quindi più caro. La Banca nazionale regola la quantità di moneta, aumentando o riducendo il prezzo dei suoi crediti alle banche commerciali. ❲ Tassi d’interesse bassi fanno aumentare la quantità di moneta, tassi d’interesse elevati la riducono. ❳ ✱ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ Le banche non acquistano franchi svizzeri soltanto dalla Banca nazionale, ma anche da altre banche commerciali. Il mercato internazionale di maggior rilievo per il franco svizzero si trova a Londra. Il tasso d’interesse di Londra per franchi svizzeri e altre monete si chiama «Libor». Al fine di gestire l’approvvigionamento di mo- neta, la Banca nazionale indica alle banche commerciali, dove dovrebbe all’ incirca situarsi il Libor per il franco svizzero. Può ad esempio annunciare di voler mantenere il Libor tra il 3 e il 4 per cento. 29 Le banche pagano gli interessi Tra gli affari che la Banca nazionale conclude con le banche commerciali, i più importanti sono le operazioni pronti contro termine. In un’operazione pronti contro termine, la Banca nazionale compra cartevalori dalla banca commerciale, concordando fin dall’inizio che la banca commerciale riacquisterà queste cartevalori più tardi. In tal modo, la banca ottiene un credito, mentre la Banca nazionale entra temporaneamente in possesso delle cartevalori. Per il credito, la Banca nazionale riscuote un interesse, l’interesse pronti contro termine. In un’operazione pronti contro termine, la Banca nazionale concede a una banca un credito contro la consegna di cartevalori. Dopo qualche tempo, si procede allo scambio inverso. Per il credito, la banca paga interessi. Invece di cartevalori, la Banca nazionale può accettare dalle banche anche valute estere. Quest’operazione si chiama swap di valute. Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 30 Come ci si accorge di cosa fa la Banca nazionale? Noi tutti ci accorgiamo di come la Banca nazionale regola l’approvvigionamento di moneta. Immaginiamo, ad esempio, che la gente stia bene e sia in vena di spendere. C’è chi prenota vacanze, chi compra automobili, chi costruisce la casa. Può darsi, tuttavia, che l’economia non sia preparata ad una domanda tanto vivace. L’offerta scarseggia e i prezzi cominciano ad aumentare. La previsione d’inflazione per i prossimi anni annuncia un rincaro superiore al 2 per cento. La Banca nazionale decide perciò di rendere la moneta più scarsa: innalza il tasso d’interesse che chiede alle banche e mira ad un aumento del Libor. Le banche fanno minor ricorso a questi crediti costosi ed esigono, dal canto loro, interessi più elevati dai loro clienti. Ben presto, la gente si accorge che la moneta è diventata più scarsa. Alcuni rimandano le vacanze, altri decidono di accontentarsi ancora per un po’ della vecchia automobile o di costruire la casa più tardi. I prodotti e servizi disponibili aumentano per rapporto all’offerta di moneta. L’aumento dei prezzi è frenato. La politica monetaria della Banca nazionale esercita i suoi effetti attraverso diversi canali: interessi, crediti, consumo e investimenti. S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ 31 L’inflazione degli anni venti in Germania. Dopo la prima guerra mondiale, la banca centrale tedesca cominciò a stampare banconote a tutto spiano per pagare i debiti di guerra nei confronti della Francia, dell’ Inghilterra e degli Stati Uniti. L’inflazione crebbe a dismisura. Di giorno in giorno, la moneta perdeva valore e la banca centrale stampava banconote di taglio sempre più elevato. Ben presto ci furono biglietti e addirittura francobolli del valore di diversi milioni o addirittura miliardi di marchi. Questo fenomeno fu chiamato «inflazione galoppante». Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 32 Quanto costa il franco svizzero? Per concludere affari con l’estero, occorre convertire franchi svizzeri in moneta estera e viceversa. Il cambio indica quanto costa il franco. Il suo corso varia di giorno in giorno. Se il corso del franco rispetto ad altre monete sale, i prodotti esteri vengono a costarci meno. All’estero, d’altra parte, i prodotti svizzeri rincarano e diventano quindi più difficili da vendere. Se invece il prezzo del franco in moneta estera cala, le merci provenienti dall’estero costano di più. La Banca nazionale deve perciò sempre tener d’occhio il corso del franco. Il corso del franco rispetto ad altre monete influisce sui prezzi e sulla situazione economica nel nostro Paese. ❲ Se il corso del franco sale, le merci importate costano meno, mentre le esportazioni rincarano. Se il corso del franco scende, le merci importante costano di più, le esportazioni meno. ❳ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ 33 Franco e euro La maggior parte dei Paesi dell’Unione europea ha abolito la propria moneta nazionale, sostituendola con una moneta comune, l’euro. La Svizzera si trova in mezzo all’area dell’euro. Non ne fa parte, ma è legata ad essa da stretti rapporti economici. Il corso dell’euro è perciò rilevante per la politica monetaria della Banca nazionale. Altre domande? Curiosità sul tema «politica monetaria» Perché … una bottiglietta d’acqua minerale costa fr. 3.70 e non più fr. 1.20, come ai tempi? Perché … la Banca nazionale non riduce l’inflazione a zero? Non certo perché l’acqua minerale è diventata più rara! La ragione risiede nel deprezzamento, debole ma duraturo, della moneta negli ultimi decenni. Un fenomeno indesiderato, ma non sempre evitabile. Finché i salari aumentano più dei prezzi, il benessere generale continua nondimeno a crescere. Sebbene i prezzi di parecchi beni siano aumentati, dobbiamo lavorare meno di una volta per ottenerli. Perché in tal caso l’approvvigionamento di moneta sarebbe spesso insufficiente, a danno dell’evoluzione economica. Non è infatti solo l’inflazione che causa aumenti di prezzo. Prodotti e servizi possono costare di più perché sono migliorati. La misura dell’inflazione non può tenere sempre conto con precisione di tali miglioramenti qualitativi. Nel mirare alla stabilità dei prezzi, la Banca nazionale deve perciò disporre di un certo margine. La Banca … nazionale può influire sulla borsa? Direttamente, no. E neppure dovrebbe provarci. A volte, tuttavia, i provvedimenti di politica monetaria hanno ripercussioni in borsa. La borsa reagisce alle aspettative sull’evoluzione economica. Se la Banca nazionale rialza gli interessi perché vede segni d’inflazione, l’economia ne risulta frenata e la borsa è perciò debole. Inversamente, un calo degli interessi può ravvivare l’economia e risvegliare la borsa dal suo torpore. Che … cosa si intende dicendo che il franco è «forte»? Le valute si possono acquistare e vendere. Il prezzo di una valuta è determinato dalla domanda e dall’offerta. Se la richiesta di franchi svizzeri da parte dei clienti esteri è forte, questi ultimi dovranno cedere maggiori somme nella loro moneta per un determinato importo in franchi. Il franco è «forte» se il suo prezzo per rapporto ad altre monete – il cambio – rimane piuttosto elevato per lungo tempo. Non … sarebbe meglio una sola moneta in tutto il mondo? Non … sarebbe bello, se tutto costasse sempre meno? Certo, parecchie cose si semplificherebbero! Ma chi starebbe attento a far sì che questa moneta mantenga il suo valore? Valute diverse possono essere paragonate tra di loro e fornire in questo modo la prova della loro qualità. Chi comprerebbe mai qualcosa oggi, sapendo che domani dovrebbe pagar meno? Il continuo calo dei prezzi paralizzerebbe l’economia. Se i prezzi continuassero a scendere, dovrebbero inoltre ridursi anche i salari. Questa è una spirale dalla quale risulteremmo tutti perdenti. Il suo nome è deflazione, un fenomeno che le banche centrali devono combattere quanto l’inflazione. Volete saperne di più? www.snb.ch Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 36 Qui si fa moneta La Banca nazionale svizzera esiste dal 1907. I suoi compiti sono definiti nella Costituzione federale e nella legge sulla Banca nazionale. La Banca nazionale non è dunque padrona di modificare i propri obiettivi aziendali. Eppure ha diversi elementi in comune con altre aziende. La Banca nazionale occupa collaboratrici e collaboratori ed è dotata di una direzione. I suoi proprietari partecipano all’utile. E, ogni anno, la Banca nazionale deve pubblicare un rapporto di gestione con informazioni sull’ andamento dei suoi affari. Il mandato della Banca nazionale è fissato nella Costituzione e nella legge sulla Banca nazionale. La Banca nazionale è l’unica istituzione in Svizzera autorizzata ad emettere banconote e deve provvedere a mantenere stabili i prezzi in questo Paese. S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ 37 37 Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS 38 Una società per azioni diversa dalle altre Le azioni della Banca nazionale sono quotate in borsa. I Cantoni e le banche cantonali detengono assieme la maggioranza azionaria. Le azioni rimanenti appartengono a persone private e imprese. La Confederazione non detiene invece nessuna azione. Come in ogni altra società per azioni, chi acquista un’azione della Banca nazionale partecipa al suo utile. Gli azionisti della Banca nazionale non possono tuttavia decidere essi stessi come ripartirlo. La ripartizione dell’utile è infatti regolata dalla Costituzione e dalla legge. Poiché la Banca nazionale svolge una mansione pubblica, la Confederazione concorre alla sua amministrazione. La Banca nazionale è una società per azioni con un fondamento giuridico speciale: ripartizione dell’utile, vigilanza e parecchi altri elementi sono regolati per legge. ✱ S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ A corto di denaro. Ogni anno, la Banca nazionale ripartisce utili consistenti tra la Confederazione e i Cantoni. Ormai ci siamo abituati, ma non è sempre stato così. Fino alla prima guerra mondiale, le entrate non bastavano a coprire le spese. Malgrado la delusione per questa mancanza di utili, una cosa apparve chiara fin dall’inizio: il compito della Banca nazionale non era quello di conseguire utili cospicui, bensì di praticare una buona politica monetaria. La vigilanza sull’ andamento degli affari della Banca nazionale è affidata al consiglio di banca, eletto dal Consiglio federale e dall’assemblea generale degli azionisti. I membri del consiglio di banca provengono da varie regioni del Paese. Il consiglio di banca presenta al Consiglio federale proposte per le nomine dei membri della direzione generale della Banca nazionale. 39 Bisogno di libertà La Banca nazionale deve attenersi a parecchie prescrizioni legali e le autorità vigilano sul suo operato. Nel suo ambito d’attività principale, essa gode tuttavia di una vasta autonomia. È la Banca nazionale che decide della politica monetaria e a buona ragione: soltanto se prende le sue decisioni autonomamente, la Banca nazionale può resistere a pressioni in situazioni difficili. Nel contempo, essa è tuttavia tenuta ad informare regolarmente il Consiglio federale e il pubblico sulla sua politica monetaria. Ancorata nella Costituzione federale, l’indipendenza della Banca nazionale garantisce il rispetto degli interessi a lungo termine del Paese. ❲ La Banca nazionale è amministrata sotto la vigilanza della Confederazione. Nell’ambito della politica monetaria, è tuttavia autonoma. ❳ ✱ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS La Banca nazionale dà in credito alle banche commerciali la moneta che essa stessa ha creato. I suoi utili provengono soprattutto dagli interessi delle operazioni pronti contro termine e da investimenti in franchi o in valuta estera. L’obiettivo principale della Banca nazionale non è tuttavia quello di conseguire utili consistenti, bensì di condurre la miglior politica monetaria possibile, per il bene di tutta la Svizzera. 40 Banca di fiducia della Confederazione Se persone private o aziende hanno bisogno dei servizi di una banca, vanno dalla loro banca di fiducia. La Confederazione ricorre ai servizi della Banca nazionale. Per regolare i propri pagamenti, essa dispone di conti presso la Banca nazionale. Quest’ultima emette inoltre le obbligazioni della Confederazione. Infine, la Banca nazionale consiglia la Confederazione in materia di finanze e l’aiuta a investire temporaneamente i propri averi. La Banca nazionale effettua operazioni bancarie per la Confederazione, tra cui le operazioni di pagamento e l’emissione di prestiti della Confederazione. S ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ BNS ➜ Moneta ➜ Banche ➜ Politica monetaria ➜ 41 Uno sguardo dietro le quinte La Banca nazionale si suddivide in tre unità aziendali, dette dipartimenti. Il 1° dipartimento prepara le decisioni di politica monetaria. Il 2° dipartimento provvede all'emissione di banconote e alla vigilanza sui sistemi di pagamento. Il 3° dipartimento mette in atto la politica monetaria: conclude operazioni pronti contro termine e svolge operazioni in valute. Il 1° e il 3° dipartimento si trovano a Zurigo, il 2° prevalentemente a Berna. La Banca nazionale ha inoltre rappresentanze in diverse regioni della Svizzera che osservano l’andamento dell'economica locale e riferiscono in merito. Circa 600 persone lavorano per la Banca nazionale, una delle più piccole banche centrali d’Europa. La Banca nazionale dà impiego a circa 600 persone. Essa si compone di tre dipartimenti con sedi a Zurigo e Berna e ha rappresentanze in diverse regioni della Svizzera. Altre domande? Curiosità sul tema «Banca nazionale» Esistono… concorrenti della Banca nazionale? Perché… la Banca nazionale ha due sedi? In Svizzera la Banca nazionale non ha concorrenti. Disponendo del monopolio d’emissione, è l’unica istituzione autorizzata e produrre e mettere in circolazione banconote. Sul piano internazionale, la Banca nazionale è tuttavia esposta ad una specie di competizione con le banche centrali di altri Paesi. La qualità della sua politica monetaria è messa a confronto con la qualità della politica monetaria di altri Paesi. Le due sedi di Zurigo e di Berna sono legate alla storia della Banca nazionale. Ai tempi in cui quest’ultima fu fondata, trasporti e comunicazioni non erano ancora evoluti come oggi. Si decise perciò di dotare il nuovo istituto di due sedi: una a Zurigo, centro finanziario della Svizzera, e una a Berna, capitale e sede del governo. Come… posso sapere di più sulla Banca nazionale? Informazioni sulla Banca nazionale e la sua attività sono disponibili su Internet all’indirizzo http://www.snb.ch, dove si possono pure ordinare altre pubblicazioni. Che… lavori fanno gli impiegati della Banca nazionale? La Banca nazionale occupa economisti, giuristi, specialisti bancari, informatici, impiegati tecnici, cassieri e rappresentanti di parecchie altre professioni. Non esiste dunque una formazione professionale tipica per la Banca nazionale. Chi… sono i proprietari della BNS? Si può… visitare la Banca nazionale? Proprietari della BNS sono i suoi azionisti. La maggior parte delle azioni è in mano ai Cantoni e banche cantonali. Tra gli azionisti della Banca nazionale si trovano inoltre diverse persone private. La Confederazione non possiede invece azioni della Banca nazionale. Il numero dei voti di cui dispone un azionista privato è limitato. Non è perciò possibile che un’impresa privata acquisti il controllo sulla Banca nazionale. La Banca nazionale ha sportelli di cassa con orari d’apertura regolari. Qui si possono ottenere informazioni, ad esempio sulle banconote, e cambiare banconote logore per biglietti nuovi. La Banca nazionale non offre tuttavia visite guidate o giri pubblici dei suoi edifici. Volete saperne di più? www.snb.ch Edizione Banca nazionale svizzera BNS 2002: tutti i diritti sono riservati 2a edizione, 2006 © Progettazione e aspetto grafico: Interbrand Zintzmeyer & Lux, Zurigo Consulenza: Peter Eisenhut Altre copie in italiano, tedesco, francese e inglese sono ottenibili all'indirizzo: http://www.snb.ch