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COMUNITA’ DELLA SPERANZA
Opuscolo informativo per operatori del settore, insegnanti e genitori utile nell’osservazione e segnalazione di anomalie rispetto alla norma, nella programmazione di interventi didattici/educativi/riabilitativi o nella valutazione in itinere degli stessi.
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CAMBIAMENTI NELLE PROPORZIONI DELLA TESTA
DURANTE LA CRESCITA
Figura 1
Età
Proporzione
testa
(età fetale)
2 mesi
(età fetale)
5 mesi
neonato
2 anni
6 anni
12 anni
25 anni
1/2
1/3
1/4
1/5
1/6
1/7
1/8
Tratto da “Psicologia dello sviluppo” Edizioni McGraw-Hill, 2008
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RIFLESSI DEI BAMBINI
RIFLESSO
STIMOLO
RISPOSTA
DEL BAMBINO
PERCORSO DI SVILUPPO
Strizzare gli occhi
Flash di luce o soffio
d’aria
Chiusura di entrambi gli occhi
permanente
Babinskì
Accarezzamento
dell’arco dei piedi
Ruota le dita dei piedi all’esterno e i piedi sono rivolti
all’interno
Scompare tra i 9 mesi e
l’anno d’età
Moro
Stimoli improvvisi, come sentire suoni forti o
cadere
Arcua la schiena, butta indietro la testa e tende
braccia e gambe verso l’esterno. Dopodiché ritrae
velocemente gli arti verso i
centro del corpo
Scompare tra i 3 e i 4 mesi
Prensione
Il palmo delle mani
viene toccato
Afferra con forza
Più raro dopo i 3 mesi,
scompare dopo l’anno
Roting
Accarezzamento delle
guance o di un lato
della bocca
Gira il volto, apre la bocca,
comincia a succhiare
Scompare tra i 3 e i 4 mesi
Stepping(marcia
automatica)
Bambino sospeso su di
una superficie e abbassato fino a che i
piedi tocchino la superficie
Muove i piedi come se
camminasse
Scompare tra i 3 e i 4 mesi
Suzione
Un oggetto viene a
contatto con la bocca
del bambino
Succhia automaticamente
Scompare tra i 3 e i 4 mesi
Nuoto
Il bambino viene immerso nell’acqua a
testa in giù
Compie movimenti natatori
coordinati
Scompare tra i 6 e i 7 mesi
Collo tonico
Il bambino viene messo sulla schiena
Fa i pugni con entrambe le
mani e generalmente gira
la testa verso destra
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Scompare dopo 2 mesi
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STADI DELLO SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA DEI BAMBINI
STADIO
FASCIA D’ETA’
DESCRIZIONE
Da 0 a 2 anni
i bambini acquisiscono conoscenza del mondo attraverso le
azioni fisiche che compiono su di esso. Essi coordinano e esperienze sensoriali con queste azioni fisiche. I n questo stadio l’infante progredisce da un’azione riflessiva e istintuale tipica della
nascita all’affiorare del pensiero simbolico verso la fine dello
stadio.
da 2 a 7 anni
Il bambino comincia a utilizzare le rappresentazioni mentali per
comprendere il mondo. Il pensiero simbolico, che si esprime
nell’uso di parole e immagini, viene usato in questa rappresentazione mentale che va oltre la connessione tra informazione
sensoriale e azione fisica. Tuttavia vi sono alcune restrizioni nel
pensiero del bambino in questo stadio, quali l’egocentrismo e
l’irreversibilità
Operatorio
concreto
Dai 7 agli 11 anni
Il bambino può ora ragionare in modo logico su eventi concreti,
comprende il concetto di conservazione, organizzare gli oggetti
in classi gerarchiche (classificazione) e disporre gli oggetti in
serie ordinante (seriazione).
Delle operazioni
formali
Dagli 11 anni in
poi
L’adolescente ragiona in modo più astratto, idealistico e logico
(ipotetico-deduttivo)
Sensomotorio
Preoperatorio
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RITARDO MENTALE
TIPO DI RITARDO
MENTALE
GAMMA DI
QI
PERCENTUALI
di individui a cui viene diagnosticato il ritardo
mentale
Lieve
55-70
89 %
Moderato
40-54
6%
Severo
25-39
4%
Profondo
Sotto 25
1%
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SVILUPPO GROSSO-MOTORIO
0-1
Posizione
prona con
testa sollevata
M
E
S
I
1-2
3-4
4-6
5
6
Rotolarsi da
un lato all’altro
Posizione
prona con
petto in avanti
e peso sulle
braccia ;
si ha un maggiore controllo
del capo che
risulta allineato al tronco
Sostenere
parte del peso
sule gambe
Stare
seduti da
soli,;
compaiono
le prime
reazioni
paracadute
(estensione
protettive
degli arti)
Tirarsi in piedi con le braccia appoggiandosi ad
un
sostegno
9
Stare in
piedi con
facilità da
soli
12-13
Camminare con
l’aiuto dei
sostegni
circostanti
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SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
ETA’
TAPPE DEL
LINGUAGGIO
Nascita
piangere
1-2 mesi
Tubare: emissione di suoni in “uu”
2-6 mesi
Vocalizzazione non di pianto , si stabilizzano i suoni vocalici
e si inseriscono tra successivi turni linguistici del genitore ,
come se il bambino rispondesse vocalizzando all’adulto che
gli parla
6 mesi
Babbling: compaiono i primi balbettii ba, ba, ba, ma,
ma,ma
6-12 mesi
Cambiamento da linguisti universali ad ascoltatori specializzati
8-12 mesi
Uso di gesti comuicativi come mostrare e indicare, comprensione delle parole
11-13 mesi
Comparsa prime parole
13 mesi
Prime parole
16 mesi
Combinazione parola-gesto o
transmodali
18 mesi
Esplosione del vocabolario.
18-24 mesi
2– 3 anni
Compaiono le prime frasi:u. so di espressioni a due parole,
rapido ampliamento della comprensione di parole. Compare
la negazione
DESCRIZIONE
Olofrase
Da 1 a 10 parole
Per esempio dire “ciao!” e
fare ciao con la mano, indicare cane e dire “cane”; indicare il cane e dire “dorme”.
40-50 parole
A 20 mesi 190-200 parole
Discorso telegrafico
“mamma dà gelato Tommy”
Passaggio da frasi semplici a frasi più complesse.
Acquisizione regole morfologiche
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STADI DI SVILUPPO NELLA LETTURA
STADIO
0
1
2
3
4
ETA’-ANNO SCOLASTICO
DESCRIZIONE
Dalla nascita al primo anno di scuola
I bambini posseggono molti dei prerequisiti per la lettura. Molti imparano la
progressione sinistra-destra e l’ordine della lettura, come identificare le
lettere dell’alfabeto e come scrivere i loro nomi. Alcuni imparano a leggere
parole scritte su insegne. Risultato di programmi televisivi e di corsi prescolastici e di asilo nido è che molti bambini piccoli oggi, rispetto al passato,
sviluppano precoci e maggiori conoscenze sulla lettura
Primo e secondo anno di scuola
Molti bambini imparano a leggere in questa fase. Nel fare questo acquisiscono anche la capacità di testare le parole (cioè tradurre le lettere in suoni e
incorporare i suoni nelle parole), Inoltre, completano il loro apprendimento
di lettere, nomi, suoni.
Secondo e terzo anno di scuola
I bambini diventano più abili nell’individuare singole parole e in altre abilità di lettura. Tuttavia, in questo stadio la lettura non è utilizzata molto
nell’apprendimento. Gli sforzi richiesti dalla lettura sono così grandi per i
bambini in questo stadio che li lasciano con poche risorse per l’elaborazione
del contenuto.
Dal quarto anno di scuola
In questo periodo i bambini divengono sempre più in grado di ottenere nuove informazioni dalla lettura. In atre parole, leggono per imparare. Hanno
ancora difficoltà nella comprensione delle informazioni presentate in prospettive diverse all’interno della stessa storia. Quando i bambini non imparano a leggere, s’innesta una spirale discendente che li porta ad avere grave
difficoltà in molte materie scolastiche.
Scuola media
Molti studenti diventano lettori competenti. Sviluppano la capacità di comprendere informazioni presentate sotto molte prospettive. Questo permette
loro di impegnarsi in discussioni più sofisticate di lettura, storia, economia e
politica.
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Sviluppo rappresentazione grafica
La rappresentazione grafica si può realizzare quando sia presente la funzione simbolica, una abilità manuale
fine, una adeguata organizzazione spazio-temporale e un avvenuto processo di lateralizzazione.
18 MESI
3 ANNI
3-4 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
6-8 ANNI
9 ANNI
Compare il primo
segno grafico con
lo “scarabocchio”,
lo “schema uomo”invece non può
comparire in epoca
tanto precoce in
quanto l’immaturità
intellettive impedisce la ricerca delle
forme.
Il disegno della
figura umana è
povero sia per la
scarsa conoscenza del proprio
corpo sia per
l’insufficiente
coordinazione
occhio-mano; a
questa epoca le
forme geometriche utilizzate per
rappresentare
l’uomo sono quasi
sempre il cerchio,
ma anche il triangolo, il quadrato
e il rettangolo, e
gli arti possono
essere scollegati
dalla figura.
Fa la sua compara l’omino
“cefalopode”,
costituito da
un cerchio che
r appr ese nt a
la testa su cui
sono attaccate
braccia
e
gambe;
il
tronco è assente ; all’interno del cerchio
alcuni
segni stanno
ad
indicare
naso, occhi e
bocca.
Compare un
primo
abbozzo
di
tronco insieme
anche
alle dita
Si arricchiscono i tratti
facciali e al
tronco sono
collegate
esattamente
anche
le
braccia e le
gambe;
i
trovano anche elementi
del vestiario.
Le proporzioni della figura
sono decisamente migliori,
questa
a p p a r e
all’interno di
un contesto.
Si può riscontrare nei
tratti del viso l’espressione di uno stato d’animo
e un maggior dinamismo
della figura reso dal
profilo
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TAPPE DI SVILUPPO DEL GIOCO
ETA’- ANNO
SCOLASTICO
DECRIZIONE
GIOCO SENSO-MOTORIO
3-12 MESI
Dai 3 ai 6 mesi gli infanti si dedicano a operazioni visive e motorie esplorative e giocose.
A 9 mesi, cominciano a selezionare nuovi oggetti per l’esplorazione e il gioco, in
particolare oggetti che abbiano qualche forma di animazione, come giocattoli sonori.
A 12 mesi amano fare qualcosa ai loro oggetti ed esplorare cause ed effetti.
GIOCO D’ESERCIZIO
DALL’INFANZIA
ALL’ETA’ ADULTA
Ripetizione di un comportamento una volta che si sono apprese nuove abilità o quando c’è bisogno di coordinare le abilità per dei giochi o per lo sport.
GIOCO DI FINZIONE O
SIMBOLICO
9-30 MESI
Il bambino trasforma l’ambiente fisico in qualcosa di simbolico, imparano a trasformare gli oggetti: fanno finta che siano altre cose e le utilizzano come se fossero quelle
immaginate
GIOCO SOCIALE
ESPLOSIONE IN
ETA’ PRESCOLARE
GIOCO COSTRUTTIVO
3-5 ANNI
STADIO
Interazione con i pari
Mette insieme il gioco senso-motorio con la rappresentazione simbolica delle idee: la
pittura, il disegno sono esempi di giochi costruttivi con cui i bambini rappresentano il
mondo.
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TAPPE DI SVILUPPO DELLO SCHEMA CORPOREO
ETA’
0 -3 MESI
3– 36 mesi
SECONDO SEMESTRE DI VITA
(8 mesi)
(10-12 mesi),
(12-15 mesi)
TRE ANNI
3-6 anni
6/7-11/12 anni
EVOLUZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO
CORPO SUBITO (Narcisismo primario).
Attività: Automatismi innati:
1.Riflessi arcaici
2.automatismi relativi ai bisogni
Il bamb. dipende totalmente dalla madre e ogni attività è dovuta ad automatismi primitivi legati a bisogni primari
della respirazione e della suzione e ai riflessi arcaici (riflesso della triplice flessione, r. estensione crociata, r. tonico
labirintico, r. tonico simmetrico e asimmetrico del collo, r. di Moro, r. di raddrizzamento, r. della marcia automatica ,
r. di prensione palmare, reazione associate.
“Movimento fusionale” cioè quel movimento unitario con il quale la madre contiene e circonda il bambino fisicamente ed emotivamente tra le braccia e questi si abbandona con sicurezza.
CORPO VISSUTO
Attività:Motricità volontaria
Grazie alla maturazione neurologica, cognitiva e psichica il bambino matura una coscienza del proprio corpo e per
l’acquisizione delle prassie elementari. Attraverso l’esplorazione del proprio corpo e di quello della madre inizia il
processo di differenziazione tra sé e l’altro.
Prima con il lancio degli oggetti nello spazio
poi con l’uso strumentale dell’adulto
poi con la deambulazione autonoma , si forma la coscienza del proprio corpo come strumento di esplorazione e conoscenza del mondo.
Vi è un impegno globale della motricità e una percezione del corpo legata all’azione. Il b. acquisisce le posture fondamentali (supina, prona, seduta, carponi, in ginocchio, eretta) ha una conoscenza del proprio corpo relativa alle
parti più elementari (testa, occhi, naso, bocca, orecchie, capelli, braccia, pancia, glutei, gambe).
Comincia a configurarsi un “io” attraverso limitazione dell’adulto.
CORPO PERCEPITO
Comincia a formarsi la rappresentazione. A livello grafico, il bambino con lo scarabocchio lascia delle tracce come
impronta di sé; ora fa la sua comparsa il cerchio che rappresenta a livello anatomico la testa e a livello psichico un io
chiuso e separato da un non io.
Ricopre un aspetto Pre-Operatorio dello schema corporeo.
È la percezione del corpo come unità, come immagine simmetrica.
In questo periodo la percezione si rivolge verso il proprio corpo, il bambino è capace di portare la propria attenzione
sulle singole parti del proprio corpo e ciò dipende:
1.
strutturazione percettiva
2.
Coscienza del proprio corpo
Il bambino acquisisce coscienza dell’orientamento del corpo nello spazio e delle durate temporali.
CORPO RAPPRESENTATO
Ricopre l’aspetto operatorio dello schema corporeo.
È la percezione della tridimensionalità del corpo, ( all’altezza e alla larghezza si aggiunge la percezione della profondità) della successione dei suoi gesti, movimenti , spostamenti. Il corpo è punto di riferimento per l’orientamento
e la strutturazione spaziale. Il bambino è consapevole della successione dei gesti, movimenti e spostamenti, ed è
questa consapevolezza che permette la rappresentazione mentale del corpo in movimento. È in grado di staccarsi
dall’azione concreta e di rappresentarla anche attraverso la rappresentazione grafica e verbalmente. Il bambino giunge ad individuare la destra dalla sinistra rispetto all’altro e rispetto agli oggetti.
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SVIUPPO SOCIO-EMOTIVO
PRIMA COMPARSA
EMOZIONE
DESCRIZIONE
Il sorriso endogeno è funzione di eventi interni al sistema
nervoso centrale, segnala uno stato di benessere, ma non
è espressione di piacere.
0-1 MESE
Sorriso endogeno; trasalimento–dolore;
sconforto, disagio per costrizione fisica
1-2 MESI
Attenzione coatta, rabbia
3 MESI
A partire da questa fase possiamo parlare di emozioni ,
Sorriso sociale non selettivo, reazione alla anche se ancora non sono differenziate. Il sorriso sociale
frustrazione
segnala un’emozione di piacere. La risposta non è più
fisiologica ma psicologica.
4 MESI
Piacere, riso attivo, circospezione
È tra i 3-4 mesi che il bambino analizza, riconosce e orride al volto umano. Un estraneo, in quanto ignoto, può
stimolare eccessivamente l’attenzione o produrre
“attenzione forzata”, quindi disagio o pianto.
7 MESI
Gioia, rabbia
8 MESI
Sorriso sociale selettivo, paura dell’estraneo
9-11 MESI
Reattività sociale differenziale
12-13 MESI
Esultanza, ansia, umore irritato, petulanza
18 MESI
Affetto per se stesso, vergogna, sfida,
collera, opposizione.
I bambini sorridono all’arrivo della madre. La reazione di
gioia e il riso non implicano solo un riconoscimento, ma
segnalano la comprensione immediata dell’evento
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Realizzato dal servizio di Psicologia del centro di riabilitazione “Comunità della Speranza
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