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Azione Cattolica Giovani e Giovanissimi
La „mitica“... Casa la Montanina!
Azione
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Cattolica Giovani
Giovani
Casella postale 138
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Fine-settimana e Campo di formazione
per Ragazzi e Giovanissimi
presso la Montanina di Camperio,
21-23 gennaio 2005
Alla scoperta
di una nuova missione
Che cosa ci hanno fatto emuli di James Bond nello scenario (apparentemente) tranquillo della Montanina? Quali avventure hanno dovuto affrontare
per scoprire e portare a termine la loro missione?
Questo opuscolo è dedicato a tutti i Ragazzi e
Giovanissimi, audaci e curiosi, che hanno risposto
“presente” all’invito di partecipare al Campo Formativo 2005 dell’ACG. Abbiamo vissuto due giorni all’insegna del divertimento, dell’amicizia e della scoperta della fede! Queste brevi pagine riassuntive ne
vogliono essere un ricordo nonché un’occasione di
approfondimento dei temi trattati, in modo particolare sul nostro… essere in missione, inviati su incarico speciale ed insostituibile nientemeno che dal Signore Gesù Cristo stesso!
Andy, Anna, Chantal
dMax ed i tuoi animatori
2
w ESSERE IN MISSIONE significa:
a) compiere bene (ossia nel migliore dei modi) il bene (ciò
che bene per gli altri e per me);
b) compiere ogni cosa per Dio (e non tanto per me) e per
la venuta in mezzo a noi del suo Regno;
c) compiere il bene per gli altri (pur senza dimenticare
me stesso).
x COME SIAMO
IN MISSIONE?
a) Metto in gioco i miei talenti ed i miei doni, che io ho
ricevuto da Dio per il bene di tutti.
b) Ricerco ed accetto il mio posto ed il mio ruolo nel
mondo e nella Chiesa: “Ciò che non faccio io, chi lo
fa al mio posto?”.
c) Cerco la collaborazione degli altri (non faccio tutto
da solo): se io da solo posso fare poco, è pur vero che
“tanti pochi fanno assai!”.
Domenica mattina e conclusione
Nella mattinata della domenica abbiamo lavorato a gruppi per rielaborare insieme quanto è accaduto nella giornata del sabato e per
riprendere insieme la sintesi fatta da don
Massimo. Abbiamo cercato di rispondere insieme ad alcune domande importanti che ci
portavamo dentro ed abbiamo provato a prenderci insieme l’impegno di divenire più missionari nei confronti di coloro che incontriamo,
in particolare testimoniando con maggior coraggio la nostra fede.
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Siamo riusciti nel nostro intento: abbiamo, secondo il protocollo B23, individuato le “5W”, con tutte le coordinate per
arginare il problema. Le forze competenti sono state subito
allertate ed inviate sul posto. Abbiamo quasi subito ricevuto
la conferma che l’ordigno nucleare è stato localizzato. Ma
problema: come disattivarlo ora?
Tra gli indizi figura ancora un numero telefonico non ancora utilizzato: uno degli assistenti ha provveduto a comporre il numero. Ha risposto su combox la voce di Bin Dodo che
ha comunicato il seguente codice: XYZ 4241517. Esso è risultato essere il codice – l’unico possibile – per disattivare l’ordigno nucleare. Il codice è stato comunicato alle forze sul posto… l’ordigno è stato disattivato!
COMPLIMENTI A TUTTA LA TASK FORCE!!!
Introduzione del venerdì sera
Isaia 55,8–11
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore
e pane da mangiare,
così sarà della parola
uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.
Sabato sera: „Siamo in missione“ – sintesi
u DIO HA E PRENDE SEMPRE L’INIZIATIVA:
è concessa la possibilità di una risposta da dare
nella LIBERTÀ al dono che Dio ci ha fatto.
Questa risposta è stimolata, sostenuta da
Dio stesso e cerca di giungere ad un ritorno a Dio stesso (cfr. il testo di Isaia 55, 10–
11). Tra Dio e noi, e quindi – nella risposta
– tra noi e Dio si stabilisce un circolo, il
CIRCOLO DELL’AMORE.
A NOI
v Se aderiamo all’iniziativa di Dio, allora come il Padre ha
mandato il Figlio tra di noi, così il Figlio manda noi agli altri in missione. Per il fatto di aver aderito a Gesù ed alla
sua proposta, diventiamo anche noi missionari, mandati!
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Giovanni 20,19-29
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse
le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne
Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò
loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse
loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma
egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il
dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche
Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace
a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché
mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
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L’iniziativa è sempre di Dio: è da Lui che parte il desiderio
di renderci felici e di concederci tutto ciò che ci è necessario perché possiamo esserlo davvero. Il brano di Isaia ci dice
molto bene come egli riversi su di noi la sua Luce, Forza, Amore e Grazia: tutto ciò ritornerà a lui solo dopo aver compiuto la missione per cui Egli li ha mandati.
Punto culminante del suo dono per noi è l’invio tra di noi
del suo Figlio, che per noi si fa uomo: Gesù Cristo. È “in Lui,
con Lui e per mezzo di Lui” che diviene possibile a noi accogliere il dono di Dio e diviene possibile, nella fede, una risposta illuminata, forte, amorosa e graziosa.
Il dono che ci viene fatto – ultimamente questo dono è
Gesù Cristo stesso – è un dono per ciascuno di noi personalmente: ognuno di noi è chiamato ad accoglierlo ed a custodirlo. Ma siamo poi chiamati a dare una risposta a Dio stesso, ritornandogli il dono che egli stesso ci ha fatto.
Ma come si può fare questo? Essenzialmente in due modi
distinti che si completano a vicenda.
1) Il primo modo è quello di imparare a fare per lui ciò che
dobbiamo fare. Le nostre occupazioni quotidiane
(scuola, lavoro, famiglia, divertimento, hobby…) possono
essere fatte, pensando che le stiamo facendo per lui, in
relazione con lui. Dentro questo rapporto possiamo poi
imparare a ringraziare quando lo sentiamo vicino e invocarlo come presente quando le cose si fanno un po’ difficili.
2) Il secondo modo è quello di imparare a fare le cose per
gli altri, soprattutto verso coloro che nella nostra giornata incontriamo e che sono in uno stato di bisogno, di
necessità, di difficoltà.
Soprattutto quando rispondiamo al dono di Dio in questa
seconda modalità, possiamo dire di essere in MISSIONE!
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W
hen?
Quando?
W
here?
Dove?
W
hy?
Perché?
Anche riguardo al ”quando” le
cose si sono rivelate più semplici
del previsto. Gli indizi erano molto
convergenti. Ergo: la conclusione
per il “When?” è che l’evento dovrebbe verificarsi: DOMENICA 23 GENNAIO ALLE 00.00H.
Un po’ più complessa ed elaborata
si è rivelata la ricerca del “dove”: non
è stato immediato stabilire con precisione il luogo dell’evento. Dopo un
lungo processo, al quale ha contribuito in modo decisivo un fax pervenuto alla centrale con un quiz
da risolvere che rinviava ad una precisa mansarda di uno stabile
in loco, si è potuti giungere ad una conclusione.
Ergo: la conclusione per il “Where?” è che l’evento avverrà
NEL TUNNEL ALPTRANSIT, ALL’ALTEZZA DI P OLMENGO.
Analizzare gli indizi riguardo al
movente dell’operazione è stato
alquanto difficile. Gli indizi erano
una serie di elementi apparentemente scollegati, che era difficile
ordinare con senso logico. Una telefonata di un personaggio misterioso, un terrorista pentito
(Bin Dodo), di cui abbiamo capito la sola parola “Camperio”, ci
ha dato una dritta. Grazie all’applicazione di questa parola misteriosa siamo riusciti a preparare una successione degli indizi.
Ergo: la conclusione per il “Why?” è che
CON L’ESPLOSIONE NUCLEARE È PREVISTO UNO
SPOSTAMENTO DELL’ASSE TERRESTRE CHE PROVOCHERÀ UN RAFFREDDAMENTO DELL’ATMOSFERA TERRESTRE, CON UN SUCCESSIVO AUMENTO DELLE VENDITE DEL PETROLIO!
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W
ho?
Chi?
W
hat?
Che cosa?
Il gruppo incaricato di procedere alla
relativa raccolta dati è riuscito con una
certa facilità a ricostruire il filo logico
degli indizi: ci siamo riusciti grazie all’applicazione della griglia, individuata tra gli
indizi supplementari del pomeriggio. Tutte le indicazioni puntano attorno alla questione del PETROLIO.
Giunti a questo punto ci si è un po’ arenati. Sennonché una
telefonata anonima ci ha comunicato che occorreva sgranchirsi
le gambe e ballare: “Per colpa di chi?” (Zucchero).
Alla fine del ballo alcuni ebbero due belle idee: 1) a furia di
sentire “chi, chi, chi-chi-ric-chi-chi…” qualcuno propose di usare l’indizio della CHIave; 2) qualcun altro si accorse che “chi”,
in inglese (“key”), significa chiave… WOW!!!
Abbiamo aperto la busta con l’indizio “chiave”
ed abbiamo trovato la fotografia di un’industria.
Ergo: la conclusione è che è in gioco per il
“Who?” L’INDUSTRIA DEL PETROLIO.
Anche a questo riguardo la
ricerca si è rivelata più semplice
del previsto. La grande difficoltà, a questo riguardo, è stata l’eliminazione
di tutti gli indizi falsi e fuorvianti. Sci Atomic, le “Atomic-Kitten”, ecc. sembrano
indicare qualcosa di atomico.
La conferma è venuta dalla trasmissione radio di un mp3: “Il pilota di Hiroschima” (Nomadi). Ergo: la conclusione è che
per il “What?” è in gioco UN ’ESPLOSIONE
NUCLEARE.
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Da venerdì sera a sabato sera
Improvvisamente alla Montanina è suonato l’allarme generale. Improvvisamente il donMax è stato interrotto nel suo
parlare da un misterioso personaggio, il quale, a nome della
Confederazione internazionale dei Paesi Africani, viene ad
annunciarci che i loro servizi segreti hanno intercettato delle comunicazioni che parlavano di un pericolo imminente per
il nostro piccolo Ticino.
È immediatamente stata chiamata in servizio la task force
incaricata di risolvere le questioni delicate: il comandante
don Max, con i suoi assistenti Ricc, CarLett, Cecc, Macch e
Andy. La task force ha immediatamente proceduto a mobilitare tutti i servizi competenti. Un problema si è rivelato però
l’alta Valle di Blenio, in quanto, a causa dell’influenza, parecchi agenti sono indisposti. La cosa è grave, in quanto le prime informazioni rivelano che gli indizi più importanti per la
soluzione dell’emergenza si trovano proprio nella Valle del Sole… Detto-fatto: il cdt donMax dà immediatamente ordine ai
suoi assistenti di procedere all’arruolamento di una trentina
di agenti supplementari, ai quali, durante la notte, verrà impartita l’istruzione base.
Viene adottato il protocollo B23, ossia quello delle “5W”,
che viene messo in pratica durante le missioni di ricognizione
del sabato mattina e, se necessario, anche nelle missioni ricreative del pomeriggio.
Durante il reclutamento supplementare degli agenti, cominciano a pervenire le prime informazioni frammentarie: il
cdt donMax si accorge però subito che sono contraddittorie: è quindi molto probabile che alcune di esse siano delle
piste false. Dichiara quindi aggiornata la riunione alle 09.00h
del sabato: SIAMO TUTTI IN MISSIONE!
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Sabato mattina, 09.00h
Sabato pomeriggio, 14.00h
Si procede secondo il protocollo B23 delle “5W”. Le 5 “W”
sono le seguenti:
1. “Who”: Chi?
2. “What”: Che cosa?
3. “When”: Quando?
4. “Where”: Dove?
5. “Why”: Perché?
Cinque squadre di agenti vengono sguinzagliate in tutta
l’alta Valle di Blenio alla ricerca degli indizi, che sembrano essere stati disseminati da una banda di presunti “terroristi”. I
gruppi di agenti speciali ricevono l’impegnativo compito di
raccogliere indizi riguardo alle 5 domande che occorre risolvere per avere un quadro completo della situazione: Chi?
Che cosa? Quando? Dove? Perché?
Gruppo A (“Who?” - Torre)
Guide: Dodo e Elena
Agenti speciali:
Omar B., Laura Di R., Isabel I.,
Daniele P., Lisa P.
Gruppo C (“Why?” Olivone)
Guide: donMax, Julia e
Simone
Agenti speciali: Elisa B.,
Rachel M., Michela P.,
Mattia T., Ckristian F.
Gruppo B (“Where?” - Aquila)
Guide: Cecco, Anna e Monica
Agenti speciali:
Ester B., Simone C., Flavio M., Silvia
N., Donata Schw.
Sabato sera, 20.45h
Dopo l’intensa giornata, dedicata alla raccolta degli indizi
sparsi per l’alta Valle di Blenio, alle 20.45h è stata convocata
la riunione generale di tutti i responsabili e di tutti gli agenti
coinvolti nella raccolta dei dati.
Si passa quindi all’analisi dei dati raccolti, al fine di stabilire, in base al protocollo B23 delle “5W”, i dati sufficienti per
individuare il tipo di pericolo nonché la sua situazione locale
e temporale.
In una prima fase si passa a raccogliere gli eventuali indizi
raccolti nel pomeriggio. Nel peregrinare attraverso le varie
tappe del giro pomeridiano, sono filtrati i seguenti elementi
da tenere in considerazione per la valutazione complessiva
dei dati.
Una griglia per dati
Una chiave
Gruppo D (“What?” - Dangio)
Guide: Roberta, Marco e Paolo
Agenti speciali:
Sara C., Juan Carlos M., Giuditta V., Lara
P., Giuseppe Z.
Gruppo E (“When?” - Ponto Valentino)
Guide: Mariagrazia, Alessandro e Chantal — Agenti speciali:
Arianna C., Lorenzo G., Federica M., Sara Sch., Diego M.
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Si procede ad un momento più ricreativo, senza perdere
d’occhio la missione. Chissà che non ci scappi di… incapparsi
in qualche indizio supplementare!
Un numero di
telefono
CAMPERIO
Una parola misteriosa
Fotografia di personaggio sconosciuto
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Opuscolo sintesi - Azione Cattolica Ticinese