La Sorgente ricorda con gratitudine Giovanni Radaelli
Giovedì 11 febbraio 2016 si è spento, all’età di 73 anni dopo una lunga malattia,
Giovanni Radaelli, uno dei fondatori della Sorgente.
Noi della “ vecchia guardia”, insegnanti, genitori, ex alunni, membri della Cooperativa,
che l’abbiamo conosciuto e stimato, vogliamo ricordarlo con affetto e gratitudine.
Originario di Calvenzano, Giovanni Radaelli si era trasferito a Caravaggio dopo
il matrimonio. Negli anni ’80 ha fondato, con l’appoggio concreto e entusiasta
dell’allora arciprete Don Rino e del curato don Antonio Moro, la Scuola media
La Sorgente e per più di un decennio è stato il presidente della Coop. Don
Leone Leoni, che ne è l’ente gestore
A quest’opera Giovanni Radaelli si dedicò con passione con amore, premura
e dedizione dando una risposta a tante famiglie, quando l’emergenza
educativa non era ancora di moda.
La scuola allora si trovava all’interno dei locali dell’oratorio San Luigi. Una
piccola scuola di provincia, con tante difficoltà, soprattutto di tipo
economico, ma sostenuta da un buon numero di genitori e insegnanti che si
buttarono in questa “avventura” con tanto entusiasmo e generosità.
In occasione del ventennale della scuola, Giovanni aveva scritto: “eravamo totalmente all’oscuro di
cosa significasse realizzare una scuola e ci guidavano solo l’entusiasmo e il sostegno di 45 famiglie
che desideravano una scuola diversa per i propri figli, con poche certezze ma con la convinzione che
l’educazione cristiana fosse qualcosa per cui valesse la pena di fare dei sacrifici”.
E se oggi La Sorgente è una realtà consolidata lo dobbiamo anche al suo aver fortemente voluto
questa scuola.
“Lo scopo dell’educazione – scriveva ancora Giovanni nell’opuscolo pubblicato per il ventennale – è
rendere ogni persona capace di giudizio e di coscienza critica. Per questo educa chi comunica
un’esperienza vissuta, una positività, e fornisce gli strumenti per giudicarla. Questo è l’ideale che ci
ha mosso vent’anni fa, e che si è dimostrato capace di costruire una storia fatta di nomi e volti
precisi, che oggi è doveroso ricordare”.
È bello oggi poter dire che questo ideale è lo stesso dell’inizio, che questa storia sta continuando e
sta crescendo anche grazie a lui.
Che il seme piantato ha germogliato.
Grazie, Giovanni
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