Censimento nel Veneto
Le attività ludico-educative
rivolte ai piccoli degenti dei
reparti di pediatria
della Regione Veneto
Aree di indagine
40 U.O.C. di pediatria nel Veneto di cui:
•28 reparti pediatrici
•2+(2) poli universitari (PD-VR)
•8 nido e patologia neonatale(non oggetto di
indagine)
Su 32 reparti indagati
27 hanno risposto all’indagine
Struttura del questionario
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Dati e organizzazione sanitaria della struttura
La scuola in ospedale
Il gioco in ospedale
Le attività creative
La sfida multiculturale
Informazione e comunicazione
Dati e organizzazione
• Media numero posti letto: 15
• Media degenza: 3,5 gg
• Altri reparti in cui vengono ricoverati i bambini:
chirurgia, ortopedia, o.r.l
Luoghi delle attività:
Sala giochi/ ludoteca
e stanze degenze per
professionisti e
volontari
Sala
giochi/ludoteca
e aula dedicata
per insegnanti
La scuola in ospedale
• All’interno della realtà veneta la scuola è presente nel 41%.
L a situazione si presenta così:
• Asilo nido:1
• Scuola dell’infanzia: 2
• Scuola primaria: 11
• Scuola secondaria di primo grado:2
• Scuola superiori: 1
•
•
•
•
Insegnanti professionisti: 15+21
Insegnati volontari: 2
Numero medio di insegnanti: 1
Orari: 6 ore al giorno dal lun a ven (principalmente fascia oraria del
mattino)
• Integrazione scuola/sanità: moda 4 (scala 1-5)
Integrazione scuola/sanità
90%
79%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
11%
10%
11%
0%
0%
1
2
0%
3
4
5
Il gioco in ospedale
•
•
•
•
•
Nel 70% hanno risposto affermativamente.
La situazione è caratterizzata dalla presenza di:
Professionisti dell’educazione: 32%
Volontari: 42%
Entrambi: 26%
• Luoghi: stanze degenza-ludoteca/sala gioco
• Attività: laboratori creativi, animazione del libro,
laboratori con materiale riciclato
Il gioco in ospedale
Professionisti: educatore
• Tempi: presenti dalle 2 alle 5 volte alla settimana
sia al mattino sia pomeriggio
• Integrazione educatore/sanità: moda 5 (scala 1-5)
Volontari: 1-10 facenti parte di associazioni che
formano i volontari stessi
• Tempi: 5 volte alla settimana fascia mattina
pomeriggio,sera.
• Integrazione volontari/sanità: moda 3 (scala 1-5)
60%
56%
50%
40%
33%
30%
Professionisti
20%
11%
10%
0%
0%
1
2
0%
3
60%
4
5
53%
50%
40%
Volontari
27%
30%
20%
20%
10%
0%
0%
1
2
0%
3
4
5
Clown in ospedale
•
•
•
•
•
Nel 67% dei reparti sono presenti associazioni di clown
Tempi: frequenza 1-2 gg a settimana; pomeriggio, sera.
Formazione fatta dall’associazione stessa
Supervisione: rara
Integrazione clown/ sanità: moda 4 (scala 1-5)
Integrazione clown/sanità
50%
47%
45%
40%
35%
30%
26%
25%
20%
20%
15%
10%
7%
5%
0%
0%
1
2
3
4
5
Creatività in ospedale
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Attività di manipolazione
Pittura
Giornalismo
Laboratori di riciclaggio
Teatro
Lettura animata
Musicoterapia
Arteterapia
Pet therapy
Biblioteca
Le attività di lettura e con materiale di recupero risultano
essere le più frequenti.
La sfida della multiculturalità
In una società sempre più globale un’ ulteriore sfida si apre
anche nei reparti pediatrici la presenza di degenti
stranieri.
• Giochi e libri in lingua straniera: 37%
• Opuscoli per i familiari: 56%
• Mediatore culturale: 77%
Informazione e comunicazione
• Opuscoli informativi per i bambini: 42%
• Opuscoli informativi per i genitori: 85%
-Emerge una maggiore presenza di opuscoli per il
genitore-
• Preparazione intervento chirurgico: 36%
• Supporto per adolescenti: 36%
• Supporto a chiamata del medico:63%
• Sostegno ai genitori:52%
Integrazione attività extra/sanità
Referente nell’ordine sempre primario e caposala
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
79%
56%
53%
Scuola
47%
Professionisti
33%
Volontari
27%
26%
20%20%
11%
11%11%
7%
0% 0%
1
0
0% 0% 0% 0% 0
2
0
3
0
4
0%
5
Clown
Attività programmate
tra personale sanitario e personale non sanitario
• In generale poco presente
• In primis professionisti poi la scuola raramente con i
volontari assente con i clown
Conclusioni
• Dall’analisi dei dati raccolti emerge che le
attività ludico-educative in ospedale sono ben
distribuite nel territorio regionale
• hanno carattere prevalentemente animativo e
gestito per lo più da associazioni di
volontariato.
• Le attività prevalenti sono di tipo manipolativo
e narrativo (richiedono meno risorse)
Conclusioni 2
• L’ integrazione tra le attività animative e le
cure mediche è buona.
• Le attività educative e didattiche gestite dai
professionisti hanno una maggior integrazione
con l’ équipe medica
• Non esistono molti progetti condivisi tra
personale medico e personale animativo
L’ impegno per il futuro
• Condividere un modello veneto di “buone
prassi” del bambino in ospedale
• Favorire un lavoro in rete nella realtà
ospedaliera veneta
• Garantire in tutti i reparti veneti, al di là delle
loro dimensioni, supporti oltre che animativi
anche educativi nel percorso di malattia
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relazione - Gioco e Benessere