00Willy Giugno 2014
Editoriale
Anno 21 ° - n°3 - 00WILLY
La Redazione
Comitato di redazione:
Mauro Alò, Roberta Berselli, Giuliana Boni,
Angela Bruschi, Daniela Ferrari, Massimo
Rossi, Giuseppe Sturiale, M. Simonetta
Verzelloni, Alessandro Zago
Capo Redattrici:
Prof. Angela Bruschi e Prof. M. Simonetta
Verzelloni
Collaboratori:
Chiara Bertolotti, Flavia Tokrri, Luca Abboretti,
Giacomo Zanasi, Caterina Mangionello, Elena
Montorsi, Francesca Mele, Ottavia Credi,
Samuele Silvestri, Gabriele Toselli,
Giulia Mancuso, Kubreal Danieli, Riccardo
Barbieri, Chiara Cocchi, Mariaelena Biondo,
Linda Pongetti, Arianna Pigozzi, Elena Merighi.
Gianluca Fratti, Arianna Rinaldi, Vincenzo
Rognetta
Grafica:
Gabriele Toselli e Samuele Silvestri
WOZZ’UP
Cari Wiligelmini, anche quest’anno è
passato! E’ stato un anno molto
intenso, pieno di grandi
cambiamenti. I tre mesi di vacanze
sono più che meritati! In questo
numero, com’è tradizione, ci sono i
saluti strappalacrime delle quinte.
Vogliamo ringraziare particolarmente
i ragazzi di quinta della redazione
che sono stati pilastri fondamentali
per lo 00WILLY.
Grazie davvero, in bocca al lupo per
l’esame!
Copertina:
Samuele Silvestri
La redazione
Sommario
2 Editoriale
3 Primo Piano
8 Uno sguardo al mondo
17 La scuola siamo noi
36 L'angolo del poeta
37 Scienze Pazze
39 Libri Willy
42 CinemaWilly
44 SportWilly
Tempo Libero:
47 Moda
48 00Why
52 Cucina
55 Giochi
57 Oroscopaz
2
Per informazioni, lamentele, proposte etc.
scrivere a:
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00willy-Liceo S.S. Wiligelmo
Viale Corassori 1 01 -411 00 Modena
www.liceowiligelmo.it
Liceo Scientifico Wiligelmo
Viale Corassori 1 01
059356981
Pubblicazione periodica del L.S. S. Wiligelmo
esente dalla legge sulla stampa in quanto
soggetta
alla C. M. P. I. nÆ242 del 2/09/1998
00Willy Giugno 2014
INTERVISTA
ALLA MAMMA
DI GIOVANNI
TIZIAN
“ Noi siamo originari della
Calabria, Bovalino più
precisamente, che è un
paese della Locride, sulla
costa ionica. Ci siamo
trasferiti da Bovalino a
Modena nel 1993 in seguito
ad eventi che hanno portato
prima all’incendio della
fabbrica, che era di mio
padre e, successivamente,
all’assassinio di mio marito
Giuseppe Tizian. Noi
avevamo una fabbrichetta di
15 operai, nulla di
pretenzioso, ma gli operai
lavoravano in un clima
tutelato. La Calabria ha
sempre vissuto nel clima
della disoccupazione, del
lavoro precario o non
tutelato; noi lavoravamo a
livello familiare cercando di
assicurare a tutti il
benessere che poteva venire
da un lavoro onesto e
corretto.
Primo Piano
Il 21 luglio del 1988 viene
incendiata la fabbrica. Un
incendio che distrugge quasi
tutto. E’ stato definito dagli
inquirenti un incendio di
chiara matrice dolosa e
abbiamo fatto la denuncia,
ma non sono seguite nè
indagini approfondite nè
tanto meno ne è scaturita
una verità. NOI ABBIAMO
PROVATO A CONTINUARE
NONOSTANTE LE
DIFFICOLA’, l’abbiamo fatto
anche grazie al sostegno
degli operai e siamo riusciti a
partecipare anche ad eventi
fieristici. Nel Novembre
seguente, del 1988, mio
padre muore per un
tumore…noi continuiamo
ancora, aiutati da Giuseppe,
il papà di Giovanni che allora
aveva 6 anni. Lui lavorava in
banca ed era diventata la
persona di riferimento
perché il più grande in
famiglia.
Il 23 ottobre del 1989 mentre
aspettavamo mio marito per
cena suonano al campanello
di casa. Era la polizia che ci
avvisava di un incidente, non
sapevamo ancora cosa
fosse successo. Mi reco sul
posto e MI RENDO CONTO
CHE SI ERA TRATTATO DI
UN AGGUATO. In pratica
Giuseppe tornando a casa
dal lavoro era stato
affiancato da una
motocicletta con due sicari,
due killer che gli avevano
sparato. Era morto
probabilmente sul colpo.
Ovviamente QUESTO
FATTO DETERMINA IN NOI
UNA DISPERAZIONE
PROFONDA, CERCHIAMO
NONOSTANTE TUTTO DI
PORTARE AVANTI
QUALCOSA, ma ci rendiamo
conto che era diventato
impossibile proseguire. Per
qualche mese l’episodio, che
aveva suscitato grande
scalpore a Bovalino, provoca
la commozione e anche
l’indignazione dei cittadini
perché Giuseppe era UN
UOMO ONESTO, UNA
PERSONA COME TANTE,
amico di tanti e
rappresentava un popolo che
era la normalità, UN UOMO
COMUNE, NON UN EROE
O UNA PERSONA CHE
POTEVA ESSERE
CONSIDERATA ESPOSTA.
I mesi passavano e noi
3
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sentivamo sempre di più una
“lontananza” degli inquirenti
nel senso che LE INDAGINI
NON PROSEGUIVANO:
erano ferme, bloccate. Più
volte siamo andati a
chiedere. La pista che noi
avevamo indicato e
sostenevamo era appunto
quella della n’drangheta e la
sostenevamo davanti ad un
paese, ai nostri concittadini.
CI SONO STATE VARIE
MANIFESTAZIONI ANCHE
DA PARTE DEI SINDACATI
DELLA BANCA, PERO’ IL
TUTTO E’ DURATO MOLTO
POCO. DOPO DI CHE E’
CALATO IL SILENZIO. CI
VENIVA CHIESTO INFATTI
DA PIU’ PARTI DI
SMETTERE, DI TACERE, DI
ANDARE AVANTI E
DIMENTICARE. QUESTA
SCELTA PER NOI NON
ERA POSSIBILE. Avevamo
perso troppo, tutto. Il futuro
lavorativo, il sogno di mio
padre, avevamo perso gli
affetti e non vedevamo altra
scelta che dire ciò che
pensavamo e continuare a
sostenerlo. ATTORNO A
NOI SI E’ CREATO IL
VUOTO, ANCHE DI
AMICIZIE. PER LORO
SOLO DIMENTICANDO SI
POTEVA TORNARE ALLA
VITA NORMALE. Questo ci
ha spinto ad immaginare un
FUTURO FUORI DALLA
CALABRIA. Terminati gli
studi ci siamo trasferiti a
Modena nel ’93 -‘94. Qui
Giovanni ha iniziato le medie
e io e mia madre a lavorare
4
Primo Piano
come professoresse, e
abbiamo ricominciato.
Giovanni non amava parlare
di suo padre. Aveva vissuto
questi lutti con grande dolore
ovviamente, ma cercando
sempre di chiuderlo dentro.
Non ha mai fatto scene
particolarmente
drammatiche. Noi
chiaramente cercavamo
sempre di mantenere una
“vitalità” per quanto si
potesse o di offrirgli
comunque il senso della
vita che al di là di tutto
continua. Avevamo
affrontato le cose in maniera
graduale. Anche la notizia
della morte di suo padre era
stata “spezzettata” nella
comunicazione proprio per
evitare il trauma grosso. Ciò
nonostante, dopo che glielo
abbiamo comunicato, lui ha
preferito chiudersi in un
silenzio, in una rimozione del
fatto e questo è durato per
lungo tempo. In ogni caso a
Modena riusciamo a
riprendere una vita quasi
normale e un lavoro,
mantenendo sempre viva la
memoria e il ricordo di quello
che era successo perché per
noi era inevitabile. Era come
rinunciare a un pezzo di vita
e a ricordare che cosa ci
aveva portato qui. Era
inevitabile non ricordare
cosa ci aveva portato a
perdere le radici.
Giovanni ha avuto
un’adolescenza
indubbiamente difficile e
questo suo silenzio è durato
fino alla notte di Natale del
2001 all’età di 19 anni. Lì per
la prima volta Giovanni
piange. Io mi sono avvicinata
e lui mi ha detto: “Piango
per papà”. Lì ho capito che
era arrivato il momento in cui
Giovanni voleva recuperare
suo padre, il ricordo. Era
arrivato il momento in cui
Giovanni era pronto ad
accettare la morte di suo
padre perché era disposto
ad assumersi le
RESPONSABILITA’ DI UNA
RICERCA DELLA VERITA’.
Infatti da quel momento è
stato così. Abbiamo cercato
di avvicinarci al movimento
di LIBERA che è
un’associazione nata (nel
1995 dopo le stragi di Capaci
ed altre) per creare un
movimento civile e
soprattutto per dare voce a
tutte quelle vittime
innocenti dal nome non
famoso. Ci siamo avvicinati
e abbiamo conosciuto don
Luigi Ciotti e insieme a lui
abbiamo incontrato tanti
altri come noi e insieme a
loro abbiamo cominciato
questo cammino di
recupero della memoria
che da privata deve
diventare collettiva per
essere veramente utile ad
un’Italia e ai nuovi cittadini
che crescono, ai giovani.
Non deve rimanere
memoria sterile,
commemorazione, ma
deve diventare motore di
un impegno perché questa
00Willy Giugno 2014
memoria ci interroga su
cosa facciamo noi oggi,
perché queste cose non
succedano. Nel frattempo io
e Giovanni abbiamo cercato
insieme il fascicolo
dell’assassinio nei tribunali di
Locri e ci è stato consegnato
solo dopo due anni e da lì lui
ha iniziato a guardare le
carte e abbiamo notato
BUCHI ENORMI NELLE
INDAGINI, SILENZI,
OMISSIONI, forse neanche
voluti ma legati ad una
realtà, quella della Calabria
alla fine degli anni ‘80, che
viveva ancora una situazione
di “intasamento giudiziario” e
di oppressione del controllo
‘ndranghetista. Noi abbiamo
vissuto negli anni in cui i
sequestri di persona erano
all’ordine del giorno. Un
territorio controllato da due
forze: quella militare, inviata
dallo Stato, e quella
‘ndranghetista. IN UN
TERRITORIO DOVE LA
LIBERTA’ ERA QUELLA
CHE RIUSCIVI A VIVERE
DENTRO DI TE. Quindi
condizionate forse anche da
questo, le indagini non
hanno avuto un buon esito e
la notizia della loro chiusura
ci viene data dopo solo un
anno. Guardando le carte
notiamo che addirittura
qualche giorno prima la
decisione di chiudere il caso,
il perito balistico era riuscito
a risalire a 5 dei 7 numeri
della matricola abrasa
dell’arma del delitto.
Nonostante questo la pratica
Primo Piano
è stata archiviata. Cosa
significava? Significava
avere delle possibilità di
risalire al possessore
dell’arma e quindi
incominciare ad individuare
una pista. Ma questo non è
stato fatto. Comunque
abbiamo iniziato a
camminare con Libera fino a
Milano, alla giornata della
memoria di Milano di 4 anni
fa, durante la quale per la
prima volta il nome di
Giuseppe Tizian è stato letto
nella lista delle vittime
Succede che Giovanni
incomincia ad interessarsi di
giornalismo. Comincia a
scrivere i primi articoli e
scrive su un giornale online
proprio sulla storia di suo
padre. Dopo di che si iscrive
all’università e studia
sociologia e poi criminologia.
Continua a collaborare con
un giornale CON UNA
CAPARBIETA’ che io non gli
riconoscevo. Va alla
Gazzetta di Modena e
chiede di collaborare
inizialmente con dei
innocenti della mafia.
Abbiamo anche iniziato la
pratica per il riconoscimento
ufficiale che lo Stato dà alle
vittime innocenti della
‘ndrangheta, ma ovviamente
ancora non abbiamo ricevuto
alcuna risposta. La cosa più
importate è che una
collettività si è fatta carico
del ricordo, della memoria di
un nome dimenticato.
Questo significa restituire
dignità. LE MAFIE HANNO
INTERESSE A
MANTENERE IL SILENZIO
E A BUTTARE FANGO PER
DEPISTARE.
comunicati stampa. Poi
appena possibile scrive di
mafia sul territorio. Riguardo
questo argomento ha un
occhio attento rispetto ad
altri giornalisti della zona
perché allenato a
determinate realtà, anche
perché noi in famiglia
continuavamo ad
interessarci a questo
argomento, era inevitabile.
Piano piano comincia a
mettere insieme fatti anche
lontani nel tempo, con delle
ipotesi investigative che
stavano nascendo. Per
esempio leggendo di arresti
che avvengono nel 2006
riesce a metterli in
5
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collegamento con fatti
avvenuti a Modena nel 1994.
Quindi incomincia a fare
delle vere e proprie inchieste
anche strutturate su tre
riviste quotidiane e una di
queste riguarda proprio
Nicola Rocco Femia
(imprenditore mafioso del
gioco delle slot) che parte
come narcotrafficante e poi
si trasferisce a Ravenna e
qui mette su, pur
condannato, un’impresa di
gioco illegale . Insieme alla
distribuzione legale che fa di
queste macchinette (aveva
la concessione dello Stato:
un criminale che ha
comunque la concessione
dello Stato, già questo
dovrebbe far riflettere!) c’è
anche quella illegale di un
traffico di schede per video
slot truccate. Giovanni
incomincia a mettere insieme
questi fatti e il nome di
Femia compare sulla
Gazzetta una, due volte fino
a che poi Nicola Femia
chiama “Torello”
6
Primo Piano
(imprenditore astigiano,
faccendiere, al soldo di
Femia proprio per risolvergli
questi problemi) e gli dice
che “Questo giornalista sta
parlando di me sulla
Gazzetta di Modena, cosa
dobbiamo fare?” e “Torello”
gli risponde che se la vedrà
lui, di non preoccuparsi “SE
NON LA SMETTE GLI
SPARIAMO IN BOCCA”.
Questa frase viene
intercettata in un’indagine
che era già in corso ed era
partita per la denuncia di un
lavoratore che era stato
malmenato dagli scagnozzi
di Femia per un’
intimidazione.
GIOVANNI VIENE MESSO
SOTTO SCORTA
IMMEDIATAMENTE e nelle
telefonate che continuano ad
essere intercettate si nota
però che il controllo su mio
figlio da parte di questi
criminali non termina. Questi
infatti cercano di contattare
personaggi attivi nella vita
politica di Modena per fare in
modo che lui smetta di
scrivere. Intanto però la
tutela è stata data, il caso fa
clamore e lui viene trasferito
da Modena a Roma e quindi
si distacca da quella che era
la realtà giornalistica del
luogo. Il 23 gennaio del 2013
vengono arrestati Nicola
Femia, Torello, i figli di
Femia. Ora siamo già alla
terza udienza a Bologna
(processo Black Monkey per
associazione mafiosa) e sta
andando avanti con la
presenza degli studenti.
Questo fatto è molto
importante perché
innanzitutto in un luogo
destinato alla giustizia, il
tribunale, troppe poche volte
erano entrate le parti giuste
del nostro paese. E’
importante portare la società
civile in tribunale perché è un
riappropriarsi di un territorio
dove si prendono importanti
decisioni per la nostra vita
civile, politica. Questo
processo è stato definito uno
dei più importanti per
associazione mafiosa
dell’Emilia Romagna. LE
MAFIE NASCONO E
CRESCONO PER LE LORO
RELAZIONI CON LA
POLITICA, DA SEMPRE. Ed
è quindi importante per
aprirci gli occhi su una realtà
che è quella di una regione
che come tante altre in Italia,
non ultima, ha concesso e
permesso INFILTRAZIONI
CHE SONO DIVENTATE
RADICAMENTO e stanno
corrompendo un sistema, un’
00Willy Giugno 2014
economia che prima era
sana e ora non lo è più.
Questo significa
impoverimento
dell’economia, e che
perderemo sempre più diritti.
Quando le mafie entrano in
contatto con una economia,
è l’inizio della rovina. Le
mafie hanno sempre
depredato un territorio per i
loro interessi senza mai
chiaramente arricchirlo.
SE NOI PARLIAMO E
DIFFONDIAMO
L’INFORMAZIONE GIUSTA,
LE MAFIE SI SENTONO
SVELATE. NOI TOGLIAMO
TERRENO E OCCASIONI
ALLE MAFIE.
Per noi è inevitabile
continuare su questa strada
perché non è una scelta ma
una necessità. Non saprei
immaginare un altro modo di
vivere. Mi piacerebbe
trasmettere che l’impegno
antimafia non è una
professione; è un modo di
vivere, che io porto a scuola
dove insegno, in famiglia
nell’educazione ai miei figli,
nel mio modo di essere e
questo non sta a significare
che siamo degli eroi! Anzi,
Primo Piano
tutto il contrario. Questa
logica è esattamente la
filosofia contraria all’eroe.
Perché lo possiamo fare tutti,
non c’è nulla di speciale.
Basta vivere tenendo
presente che abbiamo dei
diritti e dei doveri che vanno
tutelati ogni giorno e che va
alzata la voce per far sì che
questi vengano rispettati. E’
una logica che
deresponsabilizza una civiltà
quella dell’eroe.
La vita la determiniamo noi,
quella del nostro territorio e
la nostra, con le scelte che
facciamo. Il lavoro che fate
voi di approfondimento e
informazione significa anche
amore verso la scuola e i
vostri compagni perché gli
fate un dono. Con questo
giornalino voi regalate ai
vostri compagni importanti
mattoncini di informazione
che faranno la loro vita
futura. Camminare con da
una parte un bagaglio di
cultura classica, quella da
manuale scolastico, e
dall’altra una informazione
corretta sono le fondamenta
di un buon cittadino. Questo
è ciò di cui abbiamo bisogno.
Perché i buoni cittadini poi
eleggono buoni politici e
parte tutto da qui. Il mio
invito è a continuare il vostro
lavoro di informazione,
interessatevi sempre di più
delle cose che inizialmente
sembrano non interessarci.
Io ringrazio e vi spingo a
continuare a seguire il
processo nelle varie udienze
perché è importante che
proprio fra di voi circoli
questa informazione. Vi
invito a fare qualcosa di più,
anche solo un’ora, di
mettersi in contatto con
Libera che è una realtà
importate, che permette di
approfondire realtà
riguardanti il nostro territorio
e non solo, di unire memoria
e impegno, di formare i
giovani su questi temi anche
con esperienze quali andare
a lavorare nei campi
confiscati alle mafie.”
Invito tutti gli studenti a
visitare il sito di Libera
www.libera.it o a contattare
l’associazione all’indirizzo di
posta elettronica
[email protected]
FRANCESCA MELE
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Processo BLACK
MONKEY –
Tribunale di
Bologna –
28/03/2014
Costituenti della
delegazione del Wiligelmo:
(preside) Liviana Cassanelli
(studenti) Davide Fornaciari ;
Nicole Sacchetti ; Giovanni
Violi ; Abramo Zanasi ; Noemi
Caselli
Nella giornata di Venerdì 28
Marzo 2014 una delegazione
rappresentativa degli studenti
del Wiligelmo si è recata
presso il tribunale di Bologna,
accompagnata dalla preside,
in occasione della prima
udienza del processo “Black
Monkey”.
Di buon mattino ci siamo
presentati in stazione dei treni
a Modena, dove tra le
numerose persone che si
apprestavano a prendere il
treno per “Bologna Centrale”
abbiamo incontrato la mamma
di Giovanni Tizian, il
giornalista che ha fornito le
informazioni necessarie per
dare il via alle indagini che
hanno poi portato all’arresto
degli imputati. Grazie ad
un’intensa chiacchierata
abbiamo raccolto numerosi
dettagli che abbiamo poi
integrato, presso il tribunale,
con le testimonianze degli
studenti universitari e
dell’avvocato di Libera.
Si tratta di un importante
procedimento giudiziario che
vede coinvolti tredici imputati
per associazione a
8
Uno Sguardo al Mondo
delinquere di stampo
mafioso e altri dieci
con accuse di vario
genere. Sulla base
delle indagini svolte
a partire dal 2010
Nicola Rocco Fémia
è stato identificato a
capo
dell’organizzazione criminale
che gestiva svariate società di
gioco d’azzardo illegale on line
e una rete di slot machines,
diffuse su tutto il territorio
regionale e nazionale,
appositamente truccate con la
scheda elettronica Black
Monkey, da cui il nome
dell’operazione e poi del
procedimento giudiziario.
Grazie a questo sistema si
riuscivano a celare al fisco
ingenti quantità di denaro. La
straordinarietà di questo
processo è sottolineata
soprattutto dai costituenti la
parte civile, ovvero coloro che
hanno richiesto un
risarcimento penale per i danni
subiti, che vede come suoi
componenti il giornalista
Giovanni Tizian, che si è
interessato del caso e ha
ricevuto minacce personali
dagli imputati, l’associazione
antimafia Libera, il Comune di
Modena, la Provincia di
Modena, l’Ordine Nazionale
dei Giornalisti, la Regione
Emilia-Romagna, il Sistema
Gioco Italia, SOS Impresa
Confesercenti, Confindustria,
la Presidenza del Consiglio dei
ministri, i Ministeri dell’Interno
e di Giustizia e il Comune di
Massa Lombarda. Come si
può notare si sono interessate
associazioni ed enti notevoli
sul piano nazionale; si tratta
infatti del più importante
procedimento giudiziario per
associazione a stampo
mafioso mai istituito in regione.
Particolarmente rilevante è il
fatto che si trattava solo di
00Willy Giugno 2014
un’udienza “tecnica”, nella
quale i magistrati si dovevano
preoccupare di vagliare le
notifiche di rinvio a giudizio
degli imputati, ovvero
controllare dei dati e
predisporre tutto per le
successive udienze “effettive”
del processo. Nonostante
questo l’aula 11 della Corte
d’Assise, dove si è svolta
l’udienza del 28 Marzo, era
gremita di persone e
all’esterno altrettante
aspettavano il loro turno per
poter entrare. Gli addetti alla
sicurezza hanno dovuto
organizzare dei cambi per
permettere a tutti i visitatori di
assistere almeno alcuni minuti:
la maggior parte di essi erano
studenti come noi, provenienti
soprattutto da istituti modenesi
e dalla facoltà di
Giurisprudenza. Anche noi
abbiamo dovuto aspettare
fuori dall’aula più di un’ora e
Uno Sguardo al Mondo
addirittura non hanno neanche
lasciato entrare il dirigente
scolastico, non c’era più posto!
L’esperienza di entrare
all’interno dell’aula di tribunale
e verificare in prima persona
che quello che poco prima ti
avevano raccontato
corrisponde a realtà è
sicuramente un’ immagine
ancora impressa nella mente
degli studenti. Addirittura
l’imputato principale, ovvero
Rocco Fémia, era rinchiuso
nella cella di sicurezza
presente nell’aula e solo una
volta ha potuto conferire con il
suo avvocato. Durante lo
svolgimento dell’udienza ha
alitato sul vetro della cella e ha
scritto un messaggio, che non
siamo riusciti a decifrare, che
si pensa fosse rivolto ad altri
due imputati presenti in aula.
Il fatto forse più importante che
si può cogliere è che con
questo maxi processo si apre
la strada per riconoscere
effettivamente la presenza
attiva delle mafie anche sul
nostro territorio, cosa che
spesso è stata sottovalutata o
addirittura ignorata, che è
peggio. La classe studentesca
deve per prima interessarsi e
farsi carico di informarsi
quanto più possibile su questi
eventi, in modo da conoscere
sempre più a fondo la realtà
italiana e poterla cambiare a
partire da oggi.
DAVIDE FORNACIARI
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00Willy Giugno 2014
Uno Sguardo al Mondo
EUROPEE
Il 25 maggio oltre alle
Amministrative, si terranno
anche le Elezioni Europee. Gli
italiani saranno chiamati ad
eleggere 73 eurodeputati del
nostro paese. Il sistema di
voto è di tipo proporzionale e
parteciperanno all’
assegnazione dei seggi solo i
partiti che avranno superato lo
sbarramento del 4%; si
potranno esprimere fino a tre
preferenze (se si voterà più di
una persona, sarà necessario
dare la preferenza ad entrambi
i sessi). Quasi tutti i partiti
italiani sono membri di
associazioni e movimenti
politici europei; il Partito
Democratico fa parte del
Partito Socialista Europeo
(Socialists&Democrats), Forza
Italia – Nuovo Centrodestra
del Partito Popolare Europeo e
Scelta Civica/Scelta Europea
dell’ Alleanza dei Liberali e
Democrati Europei. Per la
prima volta nella storia dell’
Europa, i cittadini non solo
sceglieranno i loro
rappresentanti all’
Europarlamento, ma
attraverso il voto a un partito
italiano indicheranno anche il
Presidente della Commissione
Europea, ovvero il “Primo
Ministro” d’ Europa. I quattro
principali candidati sono Martin
Schulz (Centrosinistra), JeanClaude Junker (Centrodestra),
Guy Verhofsdtat (Liberali),
Alexis Tsipras (estrema
sinistra). Ci sono tuttavia
10
numerosi partiti che non hanno
stretto alleanze all’ interno del
continente, come il M5S e le
destre estreme. In tutta
Europa non si sono mai
registrati alti livelli di affluenza
in occasione delle elezioni, è
tuttavia importante capire oggi
l’ importanza del voto del 25
maggio. L’ Unione Europea
viene da un quadriennio in cui
la crisi ha devastato i paesi
membri, Grecia-SpagnaPortogallo-Irlanda (pigs) ma
anche Italia e Francia, dove la
disoccupazione ha toccato
livelli record e dove si è
pericolosamente rotto un
equilibrio sociale che aveva
garantito pace e prosperità al
nostro continente per 50 anni.
Il 25 maggio gli europei
saranno tenuti a scegliere una
linea politica, ad esprimere la
loro preferenza per la
governance comunitaria.
Ormai tutti hanno capito che l’
Europa cosi come è ora non
funziona più. Sono stati
commessi errori profondi nel
processo di costruzione della
Comunità. E’ necessario che si
cambi verso. Proprio per
questo i cittadini europei si
trovano oggi di fronte ad un
bivio, che i media identificano
comunemente con la sfida tra
europeisti ed antieuropeisti. Le
alternative sono due: o si
sceglie di velocizzare il
processo di integrazione
europea che determina non
solo un’ unione monetaria fatta
nel 2001 con l’ arrivo dell’
Euro, ma anche una graduale
unione finanziaria, economica,
sociale, culturale, militare,
previdenziale con lo scopo di
arrivare all’ obiettivo prefissato
da persone del calibro di
Altiero Spinelli, Romano Prodi,
Mario Monti, François
Mitterrand, degli Stati Uniti d’
Europa; oppure avviare il
processo inverso di
dismissione della moneta
unica e di disintegrazione del
sogno europeo, così come
sponsorizzato da Matteo
Salvini, Beppe Grillo, Umberto
Bossi, Marine le Pen.
Il sistema di voto prevede che
l’ Italia sia divisa in 5 macro
circoscrizioni. EmiliaRomagna, Veneto, Friuli-VG,
Trentino-AA fanno parte del
NORDEST. qui di seguito un
00Willy Giugno 2014
Uno Sguardo al Mondo
breve elenco dei principali
partiti e dei loro candidati nella
nostra circoscrizione.
•
•
•
Partito
Democratico (PSE):
Damiano Zoffoli,
Alessandra Moretti,
Isabella De
Monte, Paolo de
Castro, Federico
Vantini, Elly Schlein,
Cecile Kyenge,
Salvatore Caronna,
Flavio Zanonato,
Nicola Dall’ Olio,
Franco Frigo, Andrea
Zanoni, Rita Luciani;
Forza Italia
(PPE): Elisabetta
Gardini, Lia Sartori,
Simone Furlan,
Massimiliano Barison,
Elisabetta Bolzoni,
Walter Ferrazza, Fabio
Filippi, Paola Gottarelli,
Mattia Malgara, Ilaria
Paparella, Francesca
Rescigno, Gianpiero
Samorì, Sandra
Savino, Remo
Sernagiotto
Nuovo
Centrodestra-UDC
(PPE): Toni Cancian,
Clodovaldo Ruffato,
Simone Venturini,
Roberto Dipiazza, Gino
Benedin, Imerio
Borriero, Giuliano
Cazzola, Niko Cordioli,
Emilio Franzoni, Nicola
Giuliano, Daniela
Mazzoni, Giorgio
Passionelli, Alessandro
Rondoni, Gianni
Spagnolo;
•
•
Scelta
Europea (ALDE):
Michele Boldrin,
Giovanni Scaroni,
Marco Zabotti, Carla
Innocente, Maria
Bartolomei, Thomas
Bastianel, Lorenzo
Benetton, Tiziano
Cucinella, Brunello
Gorini, Alberto
Pellizzari, Elisa Petroni
Guglielma Righi,
Matteo Riva, Massimo
Scozzoli;
Lega Nord
(EFD): Matteo Salvini,
Flavio Tosi, Lorenzo
Fontana, Mara
Bizzotto, Giancarlo
Scottà, Emanuela
Cestari, Aurelia
Bubisutti, Enzo Bosco,
Antonella Celletti, Pius
Leitner, Francesca
Donato, Elisa Vigolo,
Valentina Stragliati,
Stefano Turchet;
•
L’ Altra
Europa con Tsipras
(GUE-NGL): Paola
Morandin, Adriano
Prosperi, Piergiovanni
Alleva, Oktavia
Brugger, Isabella
Cirelli, Annalisa
Comuzzi, Stefano
Lugli, Ivano Marescotti,
Riccardo Tirone, Maria
Quintavalla, Carlo
Salmaso, Eddy
Salzano, Camilla
Seibezzi, Assunta
Signorelli
•
M5S: Marco
Affronte, David Borelli,
Giorgio Burlini, Stefano
Cobello, Giuseppe
Dalpasso, Nives
Gargagliano, Giulia
Gibertoni, Alessandro
Marmiroli,
FrancescaNicchia,
Silvia Piccinini, Anna
Rossi, Francesco
Rossi, Cristiano
Zanella, Marco Zullo
Si presenteranno anche
altri movimenti politici
come Fratelli d’ Italia-AN,
Italia dei Valori, SVP, Verdi
Europei-Green Italia.
11
00Willy Giugno 2014
P.s. per tanti di noi, ragazzi,
sarà il primo voto. Recarsi ai
seggi il 25 Maggio è
estremamente importante.
Non solo perché votare è
anche un dovere, ma perché
avremo l’ occasione di
scegliere il nostro modello d’
Europa. Noi che siamo nati
dopo Schengen in un
continente
Uno Sguardo al Mondo
senza più frontiere, noi che
praticamente non abbiamo mai
usato la lira, ma siamo così
abituati all’ Euro, noi che
stiamo gia iniziando a sognare
di studiare all’estero con il
programma Erasmus abbiamo
il compito di tenere vivo e
rafforzare il nostro sentimento
di
appartenenza alla Comunità
Europea. Andando a votare ed
eleggendo i nostri
rappresentanti, insieme
costruiremo l’ Europa del
Futuro.
intorno all’idea di un impero
universale cristiano. La sua
fama fu tale da fargli meritare il
titolo di Pater Europae. Il suo
vero merito tuttavia fu aver
saputo unire l’energia dei
giovani popoli germanici, la
struttura amministrativa
romana e il cristianesimo.
Cristianesimo che sarà per i
secoli a venire uno dei
maggiori fattori di coesione per
i diversi popoli che si
formeranno in seguito al crollo
dell’Impero Carolingio,
separati ormai da lingua,
compagine politica e sociale.
Sarà il figlio di un’altra epoca
che, sempre con la forza delle
armi, unirà di nuovo il
continente sotto una sola
guida. Napoleone, mosso da
principi illuministi, li mette in
pratica gettando le basi del
diritto continentale e di
un’Europa tollerante dal punto
di vista religioso.
GIANLUCA FRATTI
Totam Europam
occupaverunt.
Cos’è l’Europa? Una mera
definizione geografica di
metternichniana memoria, un
coacervo di popoli che parlano
una babele di lingue diverse,
oppure un insieme di stati che
condividono un’origine
comune e in fondo più simili
che diversi fra loro?
Se dovessimo analizzare gli
elementi comuni di un’identità
europea, dovremmo senza
dubbio partire dalla Grecia.
L’apporto della cultura greca è
di tale entità che ne siamo
ancora oggi influenzati, in
quasi tutti i campi dello scibile.
La cultura Greca fu poi filtrata
da Roma che realizzò il primo
dominio stabile sul continente.
Per i romani tuttavia l’Europa
era solo lo sconfinato territorio
a nord del Mediteranno, che si
estendeva fino alle terre
iperboree dell’estremo nord.
Bisognerà però aspettare
Carlo Magno per parlare di
un’identità europea, fondata
12
00Willy Giugno 2014
Anche quella di Napoleone
tuttavia si rivelò una chimera
e, tralasciando il tentativo di
Hitler, l’Europa rimase divisa
fino alla costituzione
dell’Unione Europea.
Uno Sguardo al Mondo
Oggi parliamo spesso di
Europa, anche troppo.
Sarebbe opportuno ad ogni
modo ricordarsi da dove
veniamo per capire dove
vogliamo andare.
GIACOMO ZANASI
Elucubrazioni di un diciassettenne su come dovrebbe
andare il mondo.
(La guerra civile ucraina)
La guerra civile ucraina,
perché tale è ormai il livello
raggiunto dal conflitto,
presenta forti analogie con la
guerra fredda. In primo luogo i
contendenti, Stati Uniti e
Russia, ma anche il luogo, una
terra di confine in cui contano
le decisioni prese a migliaia di
chilometri di distanza.
Tuttavia siamo nel XXI secolo,
e le guerre si combattono non
solo con le armi ma anche e
soprattutto a colpi di mercato.
L’Ucraina è, infatti,
attraversata dai più importanti
gasdotti che portano il metano
russo in Europa. Una possibile
interruzione delle forniture
metterebbe in ginocchio
l’Occidente. Anche le banche,
specie francesi e italiane,
hanno cospicui interessi
finanziari in Ucraina e un
conflitto aperto le
danneggerebbe.
Di fronte all’incertezza
dell’Occidente, che vede da un
lato i paesi europei incerti sul
da farsi e dall’altro Obama
fautore della linea dura, Putin
continua a colpire forte. Dopo
aver annesso la Crimea, in
seguito alla secessione di
quest’ultima dall’Ucraina, il
buon vecchio Vladimir, che
secondo Forbes è la persona
più potente al mondo, dà il suo
nulla osta ai miliziani filo-russi
nell’Ucraina orientale che
vogliono anche essi separarsi
13
00Willy Giugno 2014
Uno Sguardo al Mondo
dal paese, supportandoli con
personale dell’esercito russo. Il
nuovo governo di Kiev
reagisce duramente inviando
l’esercito a reprimere la rivolta,
senza tuttavia impedire ai
secessionisti di indire un
referendum per staccarsi da
Kiev.
Mentre il paese è in fiamme
per i combattimenti, si vede
come l’Unione Europea
dimostri la sua inadeguatezza
nella sua forma attuale. Di
fronte a un avversario
agguerrito e astuto come
Putin, la sua politica estera si
ritrova divisa dagli interessi
economico-politici dei diversi
stati membri. La NATO
risponde invece con un
mussoliniano dispiegamento di
“forze di terra, di mare,
dell’aria” che si traduce in un
nulla di fatto.
Quella che potrebbe essere
l’occasione d’oro per l’Unione
Europea di dimostrare la sua
importanza politica, mette in
luce invece persino in un
conflitto vicino a noi la sua
incapacità di mettersi in gioco
e di presentare un’alternativa
agli Stati Uniti nello scacchiere
politico mondiale.
Boston
ricomincia a
correre
nel tragitto, si attraversano
alcune cittadine minori, quindi
si entra nel comune di Newton,
caratterizzato dalle Newton
Hills, una successione di
quattro salite che culmina con
la Heartbreak Hill, la collina
che rappresenta la salita più
ardua del percorso. Superato il
Boston College, si entra nella
città, fino ad arrivare al
traguardo.
traguardo dei primi corridori, di
due ordigni rudimentali; subito
dopo il fatto eclatante, che
aveva rapidamente fatto il giro
del mondo, erano stati
identificati i colpevoli, due
fratelli ceceni probabilmente
militanti in una cellula
terroristica. Le bombe
causarono 3 vittime, tra cui un
bambino di 8 anni che
aspettava l’arrivo del padre, e
oltre 200 feriti.
Si è corsa, il 20 Aprile scorso,
la 119° edizione della
Maratona di Boston, la più
antica e prestigiosa tra le
maratone mondiali. Come da
tradizione, la gara si è svolta
nel giorno del Patriots’ Day,
festività celebrata il 3° lunedì
di Aprile di ogni anno
negli Stati americani del
Massachusetts, del Maine e
del Wisconsin per
commemorare l'anniversario
della battaglia di
Lexington, che segnò
l'inizio della guerra di
indipendenza
americana nel 1775.
La gara parte
da Hopkinton,
nel Massachusetts, e si
conclude a Boston,
presso Copley Square;
14
L’edizione di quest’anno è
stata il simbolo di una nuova
partenza per Boston, dopo
l’attentato dell’anno scorso:
infatti, la 118° edizione della
maratona era stata segnata
dall’esplosione, all’arrivo al
GIACOMO ZANASI
Per questo motivo, all’inizio
della gara è stato osservato un
minuto di silenzio in ricordo
delle vittime e questa gara è
stata la dimostrazione della
forza che ha spinto tutti i
maratoneti, americani e
non, a rialzarsi e a
ricominciare a correre.
CHIARA COCCHI
00Willy Giugno 2014
Uno Sguardo al Mondo
Milano si
impegna a nutrire
il pianeta… e la
curiosità dei
futuri visitatori
1 maggio 2015, questa è la
data in cui l’Expo, termine
utilizzato per denominare tutte
le esposizioni universali
riconosciute dall’ Ufficio
Internazionale delle
Esposizioni, avrà luogo qui in
Italia, per la precisione nella
città di Milano, ed avrà una
durata di 184 giorni,
precisamente fino al 31
ottobre.
Ma cos’è un expo? Un expo è
un’esposizione universale, che
si può rozzamente definire
come una grande fiera, ma
che comprende svariati aspetti
non comuni al resto delle
manifestazioni, infatti è
caratterizzata da un tema ben
preciso: “Nutrire il Pianeta,
Energia per la Vita”; infatti
questo sarà il tema principale
della manifestazione che
raccoglierà partecipanti da
tantissimi paesi differenti.
In questa esposizione infatti si
cerca di migliorare e
aumentare la relazione che c’è
con i visitatori, oltre 20 milioni
previsti, tramite svariati
itinerari ed esperienze che
divertiranno, appassioneranno
ma soprattutto educheranno le
persone ad un’ alimentazione
più sana ed “ecologica”.
Infatti quale paese al mondo
poteva essere più adatto
dell’Italia, nazione famosa a
livello mondiale per il cibo, ad
un’esposizione sulla natura e
principali
sull’alimentazione? Questa
expo infatti punta a far
conoscere i sapori tipici delle
varie culture, ognuna
caratterizzata dalle proprie
tradizioni, e a racchiudere tutto
ciò in una grande
manifestazione accessibile a
tutti e che permette di
arricchire il proprio bagaglio
culturale su queste importanti
tematiche. Infatti l’Expo di
Milano non sarà solo un’
occasione per degustare
pietanze internazionali, poiché
molte esperienze avranno
legami con vari aspetti sempre
legati al cibo:
-la storia del cibo, ossia un
insieme di percorsi che
metteranno in parallelo
l’evoluzione dell’uomo con
l’evoluzione del cibo, con tutte
le svariate relazioni che queste
tematiche hanno, e che
faranno sì che lo spettatore
veda l’evoluzione umana, ma
anche la storia stessa, da un
punto di vista diverso ma allo
stesso tempo interessante.
- la maldistribuzione del cibo
nel mondo, un altro dei
percorsi che l’expo presenterà,
di cui riporto le esatte parole
utilizzate per descrivere il
percorso, che reputo
perfettamente esaurienti: “
Una parte della popolazione
mondiale vive in condizioni di
sotto-nutrizione e mancato
accesso all’acqua potabile,
un’altra parte presenta
malattie fisiche e psicologiche
legate alla cattiva/eccessiva
nutrizione e allo spreco.
Possono scienza, educazione,
prevenzione, cooperazione
internazionale, ingegneria
sociale e politica ambire al
superamento di questo
doloroso paradosso?”.
- il cibo nel futuro, questa è la
terza fascia di percorsi
dell’expo, infatti questi percorsi
saranno caratterizzati da una
grande interazione tra
l’alimentazione e la scienza:
saranno presentate varie
tecnologie, scoperte
scientifiche e i raggiungimenti
dei traguardi della ricerca su
questo tema; infatti si cercherà
di ipotizzare, con maggior
realismo possibile, come
15
00Willy Giugno 2014
saranno il cibo,
l’alimentazione, le diete in un
futuro, forse non così tanto
lontano.
- equilibri tra produzione e
sfruttamento delle risorse:
questo percorso avvicinerà i
visitatori al concetto di equità,
tra lo sfruttamento delle risorse
naturali e la loro salvaguardia,
infatti punterà su idee per
cercare, in futuro, di
mantenere un equilibrio che
permetta il mantenimento della
biodiversità ma cercando di
non intaccare più di tanto le
varie tradizione mondiali.
- il quinto percorso, chiamato
“il gusto è conoscenza”, è un
percorso legato, questa volta,
solo a esperienze concrete,
infatti sarà un insieme di
degustazioni, metodi di
conservare/cucinare i cibi.
Dunque in questo caso sarà lo
spettatore stesso a toccare
con mano, o meglio con le
proprie papille gustative, tutto
ciò che sarà proposto, e ciò
darà ai visitatori la prova
“pratica” di ciò che è
presentato negli altri percorsi.
E questa modalità più “diretta”
attirerà, a mio parere, molti
curiosi e golosi.
In conclusione possiamo
affermare che Milano
diventerà un agglomerato di
culture e tradizioni, tutte riunite
e alla portata di tutti.
Per gli interessati lascio il link
alla pagina ufficiale per
maggiori informazioni.
[http://www.expo2015.org/it/ind
ex.html]
GABRIELE TOSELLI
16
Uno Sguardo al Mondo
00Willy Giugno 2014
LA 2E ALLE
PRESE CON LA
RIPARTIZIONE
DEL LAVORO
NELLE NOSTRE
FAMIGLIE:
NASCITA E
RISULTATI DI
UN’INDAGINE
“CLASS-MADE”
Scriviamo “lavoro”, leggiamo
centinaia di sfumature,
significati e ambiti connessi.
Pensiamo alla Costituzione,
che sottolinea quanto il lavoro
sia importante per il nostro
Stato tanto da esserne il
fondamento; e pensiamo a
come uno dei maggiori
problemi dell’attuale crisi sia
proprio la disoccupazione, a
come molte delle principali
vittime dei tagli siano proprio i
lavoratori. Si tratta purtroppo di
una situazione che non si
limita all’Italia, ma che ha
raggiunto dimensioni globali…
Proviamo tuttavia a restringere
il nostro raggio di pensiero e di
analisi; torniamo in Italia e,
perché no, a Modena. Com’è
vissuto il concetto di “lavoro”
da parte delle nostre famiglie?
In base a quali criteri avviene
La Scuola Siamo Noi
la divisione dei compiti
all’interno delle nostre case?
Tali sono state le domande
che ci siamo posti noi,
studentesse e studenti della
2^E, in vari dibattiti insieme
alla prof.ssa di Geostoria
Marcella Farioli partendo da
una questione altrettanto
spinosa: la subordinazione
femminile all’interno delle varie
società nel corso del tempo. I
due argomenti potrebbero
sembrare del tutto staccati fra
loro… Tuttavia, dall’analisi di
un lungo processo storico che
trova le sue radici addirittura
nel Neolitico, siamo arrivati a
concludere che la nascita di un
accumulo di beni e quindi del
commercio ha portato il lavoro
maschile a ottenere un valore
di scambio, mentre per quello
femminile, limitato anche per
ragioni biologiche alla sfera
domestica, si è rimasti a
parlare di valore d’uso. Nel
corso dei secoli la
“monopolizzazione del lavoro”
da parte dell’elemento
maschile si sarebbe fatta
sempre più forte e definita,
portando quindi alla nascita di
quelle situazioni di
subordinazione e
discriminazione che risultano
evidenti nella società attuale.
Vedendo quindi nella
ripartizione del lavoro
domestico un indice del grado
di discriminazione della figura
femminile all’interno del nucleo
familiare, abbiamo voluto
eseguire una ricerca tra le
nostre famiglie, prendendo
come esempio il rapporto Istat
2010 La divisione dei ruoli
nelle coppie. Inutile dire che il
questionario da noi formulato
sia inevitabilmente molto più
impreciso rispetto a quello
dell’Istituto Nazionale
Statistiche, a cominciare dal
campione preso in esame: i
questionari sono stati compilati
da genitori le cui età erano
molto variabili (da 41 a 61 anni
per le donne, da 43 a 71 per
gli uomini) così come il
numero e l’età dei figli; inoltre
erano presenti diverse famiglie
con un solo genitore o di cui
solo uno era occupato.
Nemmeno per la formulazione
delle domande la questione è
stata delle più semplici:
analizzando la statistica Istat,
abbiamo deciso di
concentrarci sugli aspetti più
inerenti al problema in
discussione, quali ad esempio
la suddivisione delle 24 ore tra
cura dei figli, lavoro domestico,
tempo libero, lavoro retribuito,
e, ovviamente, tempo
fisiologico. Per le prime tre
categorie abbiamo cercato di
entrare più nel dettaglio,
analizzando ad esempio se ci
fossero delle differenze tra le
varie categorie di passatempi,
di faccende domestiche così
come di attività svolte in
compagnia dei figli. Più di una
volta è stato necessario
17
00Willy Giugno 2014
rivedere non solo il contenuto
ma anche la forma delle
domande che ponevamo ai
nostri genitori, al fine di poter
chiarire ogni dubbio.
Ed ecco che dopo aver, non
senza intoppi, compilato i
questionari e raccolto i dati,
siamo passati alla loro
elaborazione… nonostante le
calcolatrici pronte alla mano,
abbiamo incontrato qualche
difficoltà lungo il lavoro; ma
alla fine siamo riusciti a
ricavare i dati della nostra
indagine.
Per quanto ci siano delle lievi
discrepanze, possiamo
affermare che i nostri risultati
non si distaccano in maniera
significativa dal dato
nazionale, soprattutto a
proposito della divisione del
lavoro domestico: le donne ne
svolgono il 70.8% (ovvero per
5 ore e mezza circa) contro il
29.1% degli uomini (ovvero 2
ore e un quarto), ed entrambi
ne riversano la maggior parte
per la cura dei figli. Le nostre
mamme si occupano poi per lo
più di pulire la casa, stirare,
riordinare e ingegnarsi ai
fornelli; i papà sembrano
preferire la pulizia e la
gestione delle varie spese e
commissioni alla cucina,
La Scuola Siamo Noi
domestica più diffusa tra gli
uomini. Il tempo fisiologico si
mantiene sulle 9 ore al giorno
per entrambi i sessi, mentre il
lavoro retribuito evidenzia una
maggiore discrepanza: per le
donne sono 2 ore e 27 minuti
in meno, che non portano però
ad un aumento del tempo
libero bensì a quello dedicato
alla casa. Tradotto: le nostre
mamme lavorano di più ma
guadagnano meno, in quanto
una parte maggiore delle loro
attività non ha un valore
quantificabile in denaro. E
lavorando di più si riduce
ovviamente il tempo per
dedicarsi a se stesse e alla
realizzazione dei propri
interessi e passioni, sacrificati
sull’altare del “faccio io perché
mio marito non può, non ce la
fa, non ha tempo, è
impegnato, ha altri lavori…”
come se alle donne non
mancassero impegni da
svolgere e lavori da eseguire!
Perché allora continuano a
prendersi carico di tutte le
faccende, mostrando quasi
una sorta di orgoglio per
quanto sono indaffarate, prese
da mille pensieri, da mille cose
da fare allo stesso tempo?
Perché questo è ciò che la
società continua a chiedere
loro, senza promettere nulla in
cambio. Spesso nemmeno
quelle soddisfazioni e quei
riconoscimenti che,
nonostante vengano sudati sul
luogo di lavoro, rimangono
lontani anni luce nella carriera
lavorativa, molte volte sbarrata
dal collega dell’altro sesso.
altrettanto varie: gli uomini
leggono di più (42 minuti
contro 35), passano più tempo
su Internet (1 ora e 5 minuti
contro mezz’ora) e si dedicano
maggiormente alla loro vita
sociale così come ad attività
sportive o di tipo politico,
sociale o sindacale. Le donne
passano invece più tempo
davanti alla televisione (1 ora
e 12 contro 1 ora) e per la cura
dell’aspetto esteriore, tradotto
in 10 minuti in più rispetto ai
mariti spesi tra parrucchieri,
estetisti e negozi vari; si tratta
però di attività a cui vengono
dedicati lassi di tempo
decisamente bassi per
entrambi i sessi.
Ecco i principali risultati emersi
dalla nostra indagine; per
quanto ci sarebbe impossibile
vantarci per la precisione, non
nascondiamo tuttavia la nostra
soddisfazione per esserci
cimentati in un lavoro nuovo e
per certi tratti non esattamente
semplice quale la creazione e
successiva analisi di un
questionario. Insomma, piccoli
statistici crescono…
CHIARA BERTOLOTTI
mentre su scala nazionale
questa sembra essere l’attività
18
Ecco quindi la differenza di
tempo libero: 4 ore per gli
uomini contro le 3 per le
donne. Quantità complessive
diverse spese in modalità
00Willy Giugno 2014
OOWILLY
ANCORA
NELL’ALBO
Quest’anno, dopo aver
ottenuto la segnalazione come
uno dei migliori giornali
scolastici che hanno
partecipato al concorso “Prima
Pagina” indetto ogni anno dal
Comune di Modena a livello
nazionale all’interno di BUK,
Festival della piccola e media
editoria, lo 00Willy ha ricevuto
anche un riconoscimento da
parte di AlboScuole
(Associazione Nazionale di
La Scuola Siamo Noi
giornalismo scolastico), in
occasione del Premio
Nazionale “Giornalista per un
giorno”.
Si tratta della Nomination 2014
per essersi posizionato tra i
primi 100 a livello nazionale su
1625 giornali scolastici
monitorati su web e carta
stampata. Non è la prima volta
che AlboScuole segnala il
nostro giornale ed è inutile
dire che siamo piuttosto
orgogliosi anche di questo
riconoscimento, che premia il
lavoro dei ragazzi della
redazione, i quali fra una
verifica, un’interrogazione, le
prove del teatro o altro,
riescono sempre a consegnare
i loro articoli; o sono sempre
disponibili a trovare idee e
argomenti di cui parlare;
oppure sono così abili da
creare poesie, disegni, o una
nuova grafica per lo 00Willy.
Sia pure tra mille impegni e
varie difficoltà, quindi, l’attività
dello 00Willy prosegue con
buoni risultati, così almeno ci
sembra, testimoniando di una
cosa che ancora si trova nella
nostra scuola: la passione di
tanti ragazzi e degli insegnanti.
Grazie a tutti per il vostro
contributo!
PROFF. ANGELA BRUSCHI E
SIMONETTA VERZELLONI
19
00Willy Giugno 2014
GINO BARTALI:
MOLTO DI PIU’
CHE UN
CICLISTA
All’ultima assemblea d’Istituto
abbiamo avuto la fortuna di
avere come ospite il figlio del
famoso ciclista Gino Bartali.
Molti di voi forse si sono
chiesti cosa c’ entrava con il
tema portante dell’assemblea
,ovvero la Giornata della
Memoria. Gino è stato
nominato nel 2013 “Giusto tra
le nazioni”, come il
protagonista del film che
abbiamo visto, e cioè una di
quelle persone non ebree che
ha agito in modo eroico a
rischio della propria vita per
salvare la vita anche di un solo
ebreo dal genocidio nazista.
Il figlio ci ha raccontato che la
vita di suo padre è divisa
principalmente in quattro fasi:
la prima, prima della guerra, la
seconda dopo la guerra, la
terza fino al ’60, anno di morte
di Coppi ,altro memorabile
campione e suo eterno
competitor , e una quarta fase,
quella dell’anzianità. Gino
Bartali è nato a Ponte Ema, un
paesino piccolo vicino a
Firenze , da una famiglia di
contadini molto competenti,
così li ricorda il nipote Andrea,
ed è proprio grazie al fatto di
non abitare a Firenze città ma
un po’ fuori che Gino scopre il
suo grande amore: LA
BICICLETTA! Grazie alla
conoscenza di un meccanico –
ciclista cominciò a usare la bici
non solo come trasporto, ma
anche come sport,
partecipando a gare
importanti. Durante il governo
20
La Scuola Siamo Noi
di Mussolini lo sport era
importante per dare al nostro
paese un’immagine positiva
ed era uno dei punti su cui la
propaganda fascista puntava
di più. Non fu arruolato nell’
esercito a causa di un
problema fisico, così continuò
a gareggiare. Il figlio, parlando
con commozione, lo ricorda
come molto religioso e devoto,
faceva parte infatti dell’Azione
Cattolica, ma siccome voleva
mantenere la capacità di
essere indipendente, rifiutò
l’invito di Papa Pio XII che gli
propose di proporsi nelle liste
della Democrazia Cristiana.
Quasi tutti conoscono Gino
Bartali per i suoi eccezionali
risultati ciclistici, ma fino a
pochi anni fa, quando il figlio
ha pubblicato il libro : “Gino
Bartali: mio papà” e quando
nel maggio 2005 il Presidente
della Repubblica Ciampi ha
consegnato alla moglie di
Bartali la medaglia d'oro al
valor civile allo scomparso
campione per aver aiutato e
salvato tanti ebrei durante la
Seconda guerra mondiale,
nessuno conosceva il suo lato
più umano. La sua filosofia di
vita era guidata dal principio
che, se lo sport non è lezione
di vita e di solidarietà, non
serve a nulla. Bartali, infatti,
trasportò all'interno della sua
bicicletta dei documenti falsi
per aiutare gli ebrei ad avere
una nuova identità. Questa
iniziativa è nata dalla
collaborazione tra il rabbino di
Firenze e l'arcivescovo della
città Dalla Costa.
ELENA MERIGHI
00Willy Giugno 2014
VIAGGIO AD
AUSCHWITZ
Visitare Auschwitz è come
capitare dietro le quinte di un
teatro. Calarsi nella
scenografia, rivelata da un
sipario aperto da troppo tempo
perché il pubblico possa
curarsene.
Una coppia di rotaie guida il
mio sguardo su un
palcoscenico polveroso: sopra,
l'ombra di un vagone forse di
carta pesta, di una schiera di
persone immobili, come
oggetti di scena.
Lì è la Judenrampe.
Credere è difficile, anche
volendo, forse per la nostra
mente, forse per gli anni che
inevitabilmente ci portano a
dimenticare questa ferita
dell'umanità.
Sembra proprio un teatro a
prima vista: in scena uno
spettacolo senza battute, solo
un silenzio abissale.
Improvvisamente uno stridio di
rotaie, il passo di centinaia di
maschere esuli ritmato da
ordini incomprensibili.
Guardo le foto, vedo persone:
sporche, l’aspetto comune, i
costumi sono veramente
realistici.
Quando scendemmo da quel
vagone troppo stretto ci veniva
concesso di rinfrescarci, forse
di iniziare finalmente una
nuova vita, allora ne era valsa
la pena.
Le file erano formate da un
esse-esse in camice bianco,
non capivo cosa succedesse,
di quegli istanti mi rimase solo
l'ironia di quel sadico sorriso.
Mio nonno, nella fila di sinistra,
faticava a camminare per via
del lungo viaggio in piedi, per
fortuna un furgone della croce
La Scuola Siamo Noi
rossa lo aiutò portandolo via,
io formai insieme ad altri della
mia età una fila sulla destra.
Fummo condotti in una grande
edificio, altre due esse-esse
ad una scrivania registrarono
nome, luogo e data di nascita.
Si affievoliva in me
quell'ingenua convinzione a
cui fino ad allora ero rimasto
appeso con tutte le mie forze,
entrammo in gran numero
nelle docce e cadde sulle mie
nude speranze il peso gelido
del mio nuovo destino.
Non avevo mai sentito parlare
di quegli attori, riuscivano a
coinvolgermi a tal punto che
quasi credevo di vivere con i
personaggi quella macabra
messa in scena, cercavo i loro
nomi sull'opuscolo ma tutto lo
spazio era occupato da milioni
di numeri.
VINCENZO ROGNETTA
Dov'era Dio quando un
numero sostituiva l'identità di
un uomo;
Quando un uomo lavorava per
morire invece che guadagnarsi
da vivere lavorando;
Quando diversità e fragilità
erano una rampa verso la
morte;
Quando l'unica scuola a cui
aspiravano i bambini era
quella disegnata sui muri di
una baracca;
Quando lo scheisse
kommando, lavoro di merda,
era un privilegio;
La vera domanda non è
dov'era Dio ma: "dov'era
l'uomo"?
Il gruppo di Auschwitz
DAVANTI AL
LAGER
Pochi giorni prima della
partenza ci è stato detto di non
partire con delle aspettive
riguardo al viaggio e alle
nostre reazioni di fronte alla
vista dei campi. "Le emozioni
che proverete là",ci hanno
detto,"saranno molto diverse
da quelle che vi aspettate di
provare sul momento". Benchè
io abbia cercato di accogliere
questo suggerimento, non ho
potuto fare a meno di crearmi
un'aspettativa riguardo
all'impatto emotivo che questo
viaggio avrebbe avuto per me.
Ma, di fatto, le mie aspettative
si sono rivelate errate:
pensavo che avrei fatto fatica a
sopportare la vista dei forni
crematori, pensavo che sarei
stata schiacciata dal peso di
tutto quell'orrore che si
presentava tutto in una volta
davanti ai miei occhi
inconsapevoli. Invece, di
lacrime molto poche. Solo una
stretta al cuore che mi
impediva di parlare e fare
uscire tutti quei "Perchè?" che
21
00Willy Giugno 2014
mi riempivano la testa.
Certamente una reazione mai
provata fino ad ora, ma anche
decisamente inaspettata.
Ammetto di essermi
inizialmente sentita in colpa
per aver versato così poche
lacrime rispetto a quelle che
normalmente verso per stupidi
problemi quotidiani. La prima
riflessione a mente fredda,
fuori dal lager, mi ha portato
però a rivalutare la mia idea
della mortificazione, come se
dovessi ridefinirne gli estremi
dopo quello che avevo visto;
confrontandomi con i miei
compagni di viaggio, ho
scoperto che anche loro
stavano vivendo le stesse cose
e che una prima reazione
22
La Scuola Siamo Noi
comune è quella di stupore nei
confronti delle proprie reazioni,
del tipo “Sono stato ad
Auschwitz e non ho versato
neanche una lacrima, sono un
mostro!". Forse perchè di
fronte ad un orrore così grande
l'essere umano erige delle
barriere a difesa del proprio io
e produce quella patina di
insensibilità che gli consente di
reagire al male che vede, forse
perchè sul momento sono
molti di più gli interrogativi che
le risposte. Certo è che è bello
scavare nella storia con altre
600 persone: l'esperienza di
ognuno si fonde con quella
degli altri e si impara a vedere
la storia sotto un aspetto
nuovo, antropologico, ben
lontano da quello che ci viene
impartito attraverso i libri. Si
torna dal viaggio con ancora
più domande di quelle che si
avevano in partenza, si torna a
casa con una valigia più piena:
dentro non ci sono più solo i
vestiti, ma anche la
consapevolezza che tanta
gente, quello stesso percorso,
lo ha compiuto in un solo
senso, una maggiore umiltà e
la memoria di questo viaggio
che almeno una volta nella vita
ognuno dovrebbe fare. Per
conoscere, più che per capire.
ARIANNA RINALDI
00Willy Giugno 2014
La Scuola Siamo Noi
SALUTO DELLA 5^A
SALUTO DELLA
5^ B
E anche questo anno di scuola
si è ormai concluso. Ma con la
fine del presente anno
scolastico si concluderà anche
il nostro quinquennio di studi
presso questo liceo. Allora
vorremmo dedicare un piccolo
articolo e un piccolo pensiero
a tutti coloro che o hanno
appena intrapreso il loro
cammino in questa scuola o lo
concluderanno presto.
Vorremmo farvi dono,
passando il testimone a voi,
della capacità più
sorprendente, incoraggiante
ed entusiasmante, quella del
sogno.
Vorremmo ricordarvi di amare
la scienza, l'arte, la
matematica, la filosofia, o la
filosofia matematica, che molto
è dato dalla mente, dal lavoro,
dall'impegno, dalla costanza,
ma ciò che realmente ci
spinge ad agire e soprattutto a
creare (perché se ci pensiamo
bene, effettivamente in questa
scuola non abbiamo fatto altro
che creare: abbiamo creato
noi stessi e le basi per il nostro
futuro), dicevo che ciò che ci
spinge realmente a creare
sono i sogni. Allora vi invitiamo
non solo a sognare, ma ad
appassionarvi a ciò che più vi
piace, poiché è proprio questo
amore che vi condurrà a
vivere, e vi consigliamo di non
lasciare che nulla possa
spegnere questo immenso
desiderio e questa capacità.
Abbiamo provato in prima
persona che anche nelle
difficoltà sono proprio la nostra
immaginazione, i nostri sogni,
il nostro credere (e volerlo
fare!) in qualcosa di migliore,
sono questi elementi a
23
00Willy Giugno 2014
spingerci a continuare a
proseguire il nostro viaggio.
Speriamo così che voi
possiate innamorarvi
(crediamo sia il termine giusto)
di ciò che studiate, o
perlomeno degli argomenti che
vi piacciono, speriamo
possiate uscire da questo liceo
con numerose conoscenze sia
in ambito umanistico, che in
ambito scientifico; ma anche
se non avete apprezzato
questo liceo (sia a causa di
una scelta sbagliata, sia a
causa delle difficoltà trovate, o
per qualsiasi altro motivo), ci
auguriamo che abbiate ancora
quell'immensa voglia di parlare
di voi, di sognare e poi
realizzare questi desideri.
Speriamo almeno che abbiate
compreso di poter realizzare
tutto ciò che più volete e che vi
sta a cuore, ma non solo di
averlo capito, ma di averlo
anche insegnato. Risulta un
po' difficile da credere che
tutto parte dall'immaginazione,
24
La Scuola Siamo Noi
ma pensiamo a tutte le
persone che abbiamo studiato
e che stiamo studiando, tutti
loro hanno avuto dei sogni, e
hanno inventato, hanno
creato, sono cambiati, per
poter realizzare i loro obiettivi.
Se teniamo davvero a
qualcosa, allora non sarà per
noi un problema
innamorarcene e fare di tutto
per realizzare il nostro sogno.
Allora vorremmo come ultima
cosa dirvi di avere speranza e
di trovare la forza per poter
costruire anche voi ciò che più
volete! Ma soprattutto non
arrendetevi se ciò che è stato
prodotto dal vostro cuore e
dalla vostra mente non è
apprezzato o è distrutto,
continuate a crederci e ad
innamorarvi. Nessun altro può
creare al vostro posto,
nessuno può provare
emozioni, sentire sensazioni al
posto vostro e nessuno può
pensare al vostro posto. Voi
ne avete il potere. E allora
perché non usarlo? Allora...
apritevi spudoratamente alla
vita e vivete!
È il nostro migliore augurio e
con questo vorremmo
salutarvi.
Non può mancare anche un
piccolo pensiero e un
ringraziamento rivolti agli
insegnanti che tutti i giorni ci
hanno posto sotto agli occhi
nuove conoscenze e ci hanno
accompagnato durante questi
cinque anni. Salutiamo anche
tutte le bidelle e i bidelli che
hanno sempre tentato di fare il
loro meglio per starci accanto.
Detto ciò vi salutiamo e
auguriamo a tutti voi una felice
permanenza presso il liceo
Wiligelmo.
00Willy Giugno 2014
La Scuola Siamo Noi
5 C: UNA CLASSE DA OSCAR
“29 alla partenza, sol 21 al
traguardo,
una classe d’esperienza, dallo
spirito gagliardo.
Ci son più ragazzine, un po’
meno maschietti,
quelle più carine, quelli un po’
furbetti,
immaturi in prima, in seconda
ancora acerbi,
solo in terza è giusto il clima,
per vederli meno incerti.
Tra versioni e polinomi,
all’inizio è stata dura,
ma unione e lavoro han
scacciato la paura.
Or li vedi più vissuti, meno
timorosi e agitati…
Beh, è solo un’impressione,
per l’esame son svalvolati.
Però la sera son presenti, col
sorriso a 32 denti,
sperando di non esser della
quinta ripetenti;
l’ultimo anno gli han regalato
una gita da mille e una notte,
5 giorni di fuoco e fiamme e
dell’esame chissene fotte!
Per le visite ed i musei eran
non poco stremati,
ma la cumpa s’è allargata
grazie ad una classe di
scoppiati.
Non li ferma più la fatica, né il
lavoro tutto il dì,
bravi prof. e brava Luisa! Per
averci portato fin qui.
Salutiamo tutti voi, bidelli e
professori,
qualunque strada prenderemo,
la quinta C vi manterrà nei
propri cuori!”
25
00Willy Giugno 2014
La Scuola Siamo Noi
SALUTI DALLA 5 D
Dopo cinque lunghi anni ci
apprestiamo a lasciare la
scuola che ci ha visti crescere
e trasformarci da ragazzini
impauriti a persone mature e
pronte ad affrontare la vita
(almeno si spera!). Pur avendo
perso qualche pezzo per
strada ci presentiamo come
una classe unita di fronte
all'ostacolo finale ed è quindi a
nome di tutti che voglio
ringraziare ogni persona che è
stata in grado di insegnarci
qualcosa, dalle prof che ci
hanno conosciuto in prima, a
quelle che abbiamo incontrato
durante il cammino, dai tecnici
di laboratorio ai bidelli che
spesso hanno interrotto le
26
pesanti ore di lezione. Ai nostri
compagni più piccoli vogliamo
dire che sulla base della
nostra esperienza abbiamo
scoperto che la scuola va ben
oltre il giudizio dell'insegnante
e che per vivere appieno il
liceo è necessario svegliarsi
ogni mattina col piacere di
andare a scuola perchè è
dentro queste mura che si
possono scoprire valori che
qualche insufficienza non è in
grado di scalfire.
In questi anni ne abbiamo
combinate di tutti i colori e per
questo possiamo dirvi che la
pazienza degli insegnanti è
pronta a tutto, ed è giusto
quindi testarla un pò.
Sperando di lasciare un buon
ricordo la classe VD saluta il
Wiligelmo e tutti i suoi
componenti augurandosi di
non avere ancora suoi
rappresentanti a settembre.
00Willy Giugno 2014
La Scuola Siamo Noi
ECCOCI (SALUTI DALLA 5 E)
Eccoci, siamo tutti qui riuniti
insieme
questa è una grande festa di
addio
grazie per tutti i bei momenti
che
abbiam passato assieme
Rit.: Non dimenticheremo mai
il tempo trascorso
tutte le ore più profonde del
vostro insegnamento
siete un esempio da seguire
per ogni studente
voi siete i prof più incredibili
che conosco!
Conosco
Eccovi, dopo cinque anni
sembra ieri
il giorno in cui è cominciato il
percorso
tra di noi, ed è ormai al
termine
ma forse ci rivedremo
Rit.: Non dimenticheremo mai
le disequazioni
nemmeno la tettonica ed i
vulcani
i Malavoglia ci hanno
insegnato cos'è la sfortuna
è la storia più incredibile
che abbiam letto!
Abbiam letto
tanto che ci viene da piangere
perché vi vogliamo bene!
Written by:
Luca Abboretti & Riccardo
Barbieri
Music by:
Max Pezzali
Adesso abbiamo finito le
parole
ma voi resterete sempre nel
nostro cuore
27
00Willy Giugno 2014
La Scuola Siamo Noi
BYE BYE WILIGELMO
Il titolo bizzarro non nasce da
un attacco di follia, ma
vorrebbe essere la citazione di
‘Bye bye baby’ cantata dalla
bella Marilyn Monroe nel
1953. Lei diceva addio ad un
amante e io ho scelto questo
titolo perché in fondo a questa
scuola mi ci sono affezionata
davvero (spero non sia solo il
mio caso) e volevo salutarla
per bene. Onestamente non
pensavo che questo momento
sarebbe arrivato così in fretta,
anche se speravo che
arrivasse da quando ho messo
piede nella scuola ,per uscire
più in fretta! Scherzo
ovviamente. Sembra ieri che
camminavo nei corridoi
spaventata dai ragazzi delle
altre classi e invece eccomi
qui a un mese dall’esame! Ora
che tutto sta per finire sul
serio. Wow che ansia.
Ripensando ai cinque anni che
sono trascorsi , ovviamente ci
sono stati momenti buoni e
momenti meno buoni. All’inizio
è stata dura ambientarsi in una
scuola nuova piena di ragazzi
grandi e sentirsi così piccoli.
Anche alle interrogazioni della
Fregni è stato difficile
abituarsi! Rimarranno sempre
impresse a fuoco nella
memoria di chiunque,
soprattutto le prime quando
per un errore andava su tutte
le furie, quindi, preso dal
panico, uno sbagliava ancora
di più.
28
Oppure un altro ricordo molto
divertente è sicuramente la
prima lezione di ginnastica che
avemmo con Baraldi, davvero
fantastica! Non penso di
essere mai rimasta così
terrorizzata per nient’altro,
avevo persino paura della
lezione di ginnastica del lunedì
mattina, mentre ora non
sembra nemmeno possibile
che sia successo, perché
durante fitness parliamo dei
film di Wes Anderson.
Anche il primo incontro con
Benedetti è stato molto
emozionante: appena entrato,
subito a gridare “mettetevi
seduti!” e “aprite il quaderno!”;
se ci ripenso non riesco a non
sorridere perché alla fine tutto
quello che terrorizzava, col
tempo è diventato la normalità
ed è impossibile pensare che
sarebbe potuta andare
diversamente da così.
Poi ancora le battutine di
Mari, l’ironia della Boni, le
lezioni alternative di Venturelli,
la pausa barzelletta durante le
due ore di inglese con la Lugli
il mercoledì mattina, i bonari
rimproveri della Canossi che
ogni tanto durante le
interrogazioni si volta verso il
resto della classe con un viso
sconvolto, e ancora le
pronunce sbagliate dei nomi
dei pittori tedeschi durantel’ora
di arte con la Montorsi.
Andando ancora più indietro,
potrei citare le sgridate della
Berselli in prima e seconda,
rimanevi sconvolto e non
riuscivi più a parlare, mentre
ora durante le ore di
supplenza ci chiede che
università pensiamo di fare ed
è sorprendente pensare che
una persona normalissima
potesse spaventarmi.
Insomma adesso dopo cinque
anni uno studente realizza che
sono persone e non divinità
punitrici e giudicanti. Quindi
potrei dire un sacco di cose
buffe o divertenti che sono
successe in ognuna delle loro
ore in particolare in questo
periodo dell’anno quando
cominciamo ad essere tutti
stanchi. Quello che sto
raccontando mi mette un
grande sorriso sulla bocca,
perché davvero per me sono
bei ricordi e non frecciatine,
solo ora capisco il senso,
guardando il disegno
complessivo da una
prospettiva più ampia. Me li
voglio ricordare così, perché
anche se magari di alcuni ho
citato la severità non sarà mai
l’unica cosa che mi ricorderò di
quell’insegnante. Mi
rimarranno sempre in mente
tutti i rimproveri costruttivi e
anche gli apprezzamenti che
ciascuno di loro è riuscito a
trasmettermi. Ogni primo
incontro con un professore
penso sia stato, a suo modo,
memorabile, diciamo. Il brivido
della prima sgridata, una di
quelle veramente cattive,
00Willy Giugno 2014
penso lo abbiano provato tutti.
Questo distacco così grande si
sente anche in terza, quando
cambiano tutti i professori e
veramente incomincia il
divertimento perché rispetto
alla seconda, a memoria, non
riesco a ricordare qualcosa
che non fosse diverso. Più
cerco di ricordare più mi è
difficile immaginare quante
cose effettivamente siano
cambiate: amicizie fatte e
disfatte, compiti fatti e disfatti,
in particolare alla fine
dell’anno! E pensare che noi
saremo l’ultima quinta che
vedrà dei primini nati nel
novanta e l’ultima quinta che
farà due giorni dai sei ore, che
quando uno esce dalla classe
non c’è più nessuno e fa quasi
impressione la scuola così
silenziosa, e in quel silenzio
uno a settembre pensa “ah ma
tanto ho ancora tempo!
L’esame è lontano!”, mentre
adesso in quello stesso
silenzio pensi alla lezione
appena finita dove ti è stato
detto che sarà l’ultimo
argomento e il programma è
finito. C’è chi è sollevato,
perché ha quasi finito di
La Scuola Siamo Noi
‘sfacchinare’, chi è
preoccupato, perché non sa se
riuscirà a recuperare tutte le
materie, e chi invece pensa a
quanto ha odiato filosofia e
invece ora sta per finire e non
ci sarà più Platone,
Pomponazzi o Hegel e alla
fine un po’ di nostalgia la
prova già. Imparare certe cose
sembra inutile, lo so perché lo
pensavo anche io, però
studiare e apprendere
qualcosa permette anche di
imparare a pensare con la
propria testa e di avere la
possibilità, conoscendo più
cose, di crearsi una propria
opinione. Scrivere un saluto di
quinta purtroppo porta a dire
cose che magari sembrano
scontate o già sentite, però
certe cose si riescono ad
apprezzare e a capire solo
quando uno le prova sulla sua
stessa pelle, perché le parole
degli altri ci toccano fino ad un
certo punto. Forse se dovessi
scegliere una frase d’effetto
per chi vorrebbe un consiglio o
semplicemente leggerà questo
articolo, penso che opterei per
un clichè: credete sempre in
voi stessi e nelle vostre
capacità, sul serio, perché un
voto non definisce quello che
una persona è (per fortuna!).
Ringrazio tutti quelli che sono
stati i miei professori perché
mi hanno insegnato molto più
di quanto immaginino. Ora mi
rivolgo a quelle persone che
sono state mie compagne di
avventura per cinque anni: ci
siamo arrivati! Finalmente
siamo alla fine, sul serio. Non
dimenticherò mai le persone a
cui ho voluto bene durante tutti
questi anni e che spero di
continuare a vedere anche
dopo il liceo, mal che vada
facciamo tutti ingegneria! In
fondo non è davvero un addio
vero e proprio, perché so già
che graviterò dentro questa
scuola ancora in futuro: a
salutare i prof. e i tecnici di
laboratorio che hanno
sopportato le nostre follie e le
bidelle che ci venivano a
salvare con la carta igienica e
che se hai bisogno di qualcosa
sanno sempre tutto!
Bye bye willy.
GIULIA MONTORSI
29
00Willy Giugno 2014
IPSE DIXIT
Mentre si parlava di una
conferenza, Casini: “No, ma
ditemelo con un po' di
anticipo! Perché in questa
scuola qui solo per
spostarsi dall'altra parte del
cortile si diventa deficienti!”
Casini, consegnando le
verifiche:“Ma allora, A. scrivi
meglio! Io per correggere il
tuo compito mi metto gli
occhiali, li levo, allontano il
foglio, rimetto gli occhiali,...
e faccio finta di aver capito!”
Casini: “Dai! Dovete essere
svegli durante le lezioni,
perché in questa parte
finale del quadrimestre,
dovete studiare durante le
lezioni! ”
Alunno: “Ma prof, cioè, in
certe lezioni, io non riesco
proprio... In certe lezioni mi
viene un sonno! Proprio non
ci riesco!”
Casini: “Eh! Eh! Eh... Anche
nelle mie ore!?”
Cavrini: “Va bene! Sol che
usciate da 'sta scuola! Poi
arrivederci! Dai che lo
sapete, io sono buona e mi
affeziono sempre a tutti!”
Alunno:“Si, lei è simpatica!”
Cavrini:“Taci! Io sono una
santa!Santa Cavrini da
Sant'Agata!Tre anni che ti
sopporto, è il minimo!”
Alunno: “La cartina è
storta!”
Cavrini: “P. La tua testa è
storta! Da quando sei nato e
30
La Scuola Siamo Noi
caduto dal seggiolone! E
neanche tuo papà medico ci
ha potuto fare niente! Ma
uscirete bene da questo
liceo?”
Alunno rispondendo alle
domande degli esercizi sulla
poesia Break of day in the
trenches: “Prof. io ho
risposto...he met a rat”
Rossi: “Oh, yes! He met a
rat! <How do you do?>,
<How do you do?>. He met
a rat! R. dai! Ti vedo in
forma!”
Colli, analizzando un
quadro di Gauguin: “Vedete
la vecchia a sinistra che è
come una mummia? Avete
presente le mummie come
venivano mummifizzate? ”
Casini: “Popper lo avrete
forse già sentito! Ma non so
perché mi sembra di
ripetere sempre le stesse
cose! Popper è morto 10
anni fa, nel '94. Voi quando
siete nati? Nel '95?! Beh,
allora sono 20 anni fa! Ma
cosa volete che siano 20
anni? Ma come vola il
tempo! ”
Montorsi: “Ora parliamo di
Erasmo di Narni, detto
anche “Gattamalata””
Montorsi: “Voi non sarete
mai felici nessuno per
qualcuno”
Montorsi: “Ragazzi com’è
che si chiama la quarta
tartaruga Ninja? Ah ecco:
Donatello, ora facciamo lui”
Menziani: “Dai Cuccioli!”
Benedetti: “Ricordatevi che
il sinistro è SEMPRE dietro
l’angolo!”
Vaccari: “Giulia è mezz’ora
che ci metti dieci minuti per
fare lo zaino!”
FLAVIA TOKRRI
00Willy Giugno 2014
La Scuola Siamo Noi
ANCHE I PROF ANDAVANO A SCUOLA!
Nome: Irene Palladini
Scuola superiore e
Università frequentate: Liceo
San Carlo a Modena, Facoltà
di Lettere Moderne a Bologna
e Dottorato di ricerca a
Bologna e a Roma.
Materie preferite: Letteratura
Italiana, Latina e Greca. Mi
piaceva molto anche l’inglese.
Materie odiate: Matematica,
fisica, chimica, biologia,
astronomia… Insomma, hai
capito (ride, ndr).
Preferisce il banco o la
cattedra? Insegnare è un
continuo apprendere, quindi
non riesco a vedere una netta
contrapposizione tra le due
cose. Inoltre, mi piaceva molto
essere una studentessa.
Autori preferiti: McCarthy,
Silvio D’Arzo, Federigo Tozzi,
Tommaso Landolfi, Gigi
Malerba e molti altri.
Che musica ascolta?
Guccini, De Andrè, il Rock
più... “storico” dei King
Crimson, Luigi Tenco, i
Marlene Kuntz e mi piace
molto Battiato, e altri.
Qual è l’argomento che
preferisce trattare in classe?
Dolce stil novo (in particolare
Guido Cavalcanti) e la
letteratura del Novecento.
Miglior ricordo da studente?
I primi giorni di scuola, in
particolare amavo molto il
rituale della colazione al bar
con le amiche prima dell’inizio
delle lezioni e l’atmosfera
carica di aspettative, di mille
progetti per l’anno scolastico
alle porte.
Miglior ricordo da
insegnante? Un giorno,
leggendo in classe il Canto
XXXIII dell’Inferno, mi
commossi durante il racconto
del Conte Ugolino. Al “Padre
mio, chè non mi aiuti?” alzai lo
sguardo e vidi che anche i
ragazzi si erano commossi,
maschi e femmine.
C’è un ‘tipo’ di alunno che
proprio non sopporta?
31
00Willy Giugno 2014
L’alunno refrattario e
indifferente (anche se finora
non mi è mai capitato di
incontrarlo), perché io credo in
una scuola dell’attenzione e
dell’ascolto reciproco. Se vuoi,
per vie diverse, puoi arrivare a
ciascuno.
Una citazione che le piace
particolarmente? Le frasi
conclusive de “Le città
invisibili”, di Calvino: “L’inferno
dei viventi non è qualcosa che
sarà; se ce n’è uno, è quello
che è già qui, l’inferno che
abitiamo tutti i giorni, che
La Scuola Siamo Noi
formiamo stando insieme. Due
modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti:
accettare l’inferno e diventarne
parte fino al punto di non
vederlo più. Il secondo è
rischioso ed esige attenzione e
apprendimento continui:
cercare e saper riconoscere
chi e cosa, in mezzo
all’inferno, non è inferno, e
farlo durare, e dargli spazio.” E
una poesia di Tonino Guerra,
La farfalla: “Contento, proprio
contento/ sono stato molte
volte nella vita/ ma più di tutte
quando/ mi hanno liberato in
Germania/ che mi sono messo
a guardare una farfalla/ senza
la voglia di mangiarla.”
sono stati in grado di
mescolare tanti episodi e
fattori diversi in un'unica
grande sequenza di scene
esilaranti, da cui trapelava la
passione e il divertimento non
solo della sala, che si faceva
sentire molto bene con le sue
risate e l'attenzione costante,
ma soprattutto degli attori sul
palco. Il vederli così partecipi
ha sicuramente contribuito a
fare in modo che gli spettattori
entrassero davvero nel vivo di
quello che gli si stava
raccontando, e si è favorito
così un clima leggero e
spensierato, caratteristica
principale, inoltre, del
fantastico mondo di Alice.
Un consiglio per gli
studenti? Credere in una
Scuola dell’impegno e della
passione in tutto quello che si
fa.
MARIANNA CAMPANARDI
ALICE IN
WONDERLAND
Dopo mesi e mesi di intenso
lavoro, finalmente la sera del
15 Maggio 2014 è andato in
scena il così tanto atteso
spettacolo in inglese
organizzato dal Liceo
Wiligelmo "Alice in
Wonderland". Prendendo
spunto da quella storia che noi
tutti conosciamo, i ragazzi
32
00Willy Giugno 2014
La Scuola Siamo Noi
Sebbene in inglese, la
rappresentazione non è stata
per nulla pesante e anche
l'acustica, questa volta, è stata
impeccabile. Tra le
coreografie, le battute e
l'atmosfera generale, è stata
una serata davvero piacevole,
all'insegna del, come è stato
più volte ribadito, "senza
senso", e se sul palco regnava
la pazzia, si può dire che
anche in sala si era tutti un
pochino più matti.
Invito quindi con piacere a
riproporre un'esperienza del
genere, e soprattutto consiglio
vivamente a tutti di prendersi
due ore della sera per gustarsi
una sceneggiatura così ben
fatta e divertente realizzata dai
nostri compagni di scuola..
Infatti il problema dell'inglese
passa con naturalezza in
secondo piano, visto che il
segreto è proprio "ridere
quando tutti ridono"! Ringrazio
infine caldamente tutti i ragazzi
che hanno partecipato e che
hanno reso quello spettacolo
così reale agli occhi del
pubblico, facendo passare a
tutti una bellissima serata, con
un prezioso sorriso sempre in
volto.
ARIANNA PIGOZZI
33
00Willy Giugno 2014
PIAZZA GRANDE
UNA DI NOI
DUE MOSTRE
DEDICATE ALLA
NOSTRA CITTÀ.
Venerdì 9/05/2014 noi ragazzi
di 3^ F siamo andati
all’inaugurazione della mostra
“E’ la mia vita in Piazza
Grande” presso la Galleria
Europa e il Museo Civico, che
ha concluso il progetto
partecipato promosso
dall’UNESCO. Lo sapevate
che il nostro Duomo e Piazza
Grande sono uno dei pochi
luoghi al mondo riconosciuti
come patrimonio dell’umanità?
Il progetto durato diversi mesi
ha coinvolto in vario modo
tutta la città, compresi anziani,
scuole e tanti altri cittadini, con
la volontà di valorizzare in
chiave culturale la nostra
piazza.
La prima attività presentata in
classe dalla professoressa
Menziani è stata quella di
disegnare la mappa dei luoghi
della nostra vita e descrivere
quello a noi più caro; in
seguito ad un incontro tenuto
dalla direttrice del Museo
Civico che ci ha mostrato una
selezione significativa di
immagini sulla storia di Piazza
Grande, abbiamo poi scritto un
34
La Scuola Siamo Noi
testo autobiografico sui nostri
ricordi ed esperienze in
piazza.
Ora questi testi si possono
leggere nel sito
www.vitainpiazzagrande.it e,
qualche stralcio, nel catalogo
della mostra. Non solo, tra le
fotografie e le diverse
testimonianze di cittadini
modenesi raccolte nella sede
della mostra presso la Galleria
Europa “le voci della piazza”,
sono presenti anche tutti i
nostri nomi e questa è stata
davvero una piacevole
sorpresa!
La mostra prosegue al museo
civico d’arte, “I giorni di Piazza
Grande”, dove si vedono molte
opere d’arte, dipinti, incisioni e
fotografie aventi come tema la
piazza. Tra queste sono
presenti anche alcuni progetti
di grande creatività di una
classe 5^ dell’istituto artistico
Venturi.
Interessante anche l’idea di
abbinare alle opere
documentazioni ricavate dalle
antiche cronache cittadine e
da testi letterari, per un
periodo che va dal Medioevo
fino ai giorni nostri.
L’obiettivo non è di mostrare la
fortuna iconografica di questo
spazio e neanche le sue
trasformazioni nel corso del
tempo, ma piuttosto è quello di
mettere a fuoco come la
piazza è stata percepita
dall’immaginario collettivo e
dalla fantasia degli artisti. Il
tempo è uno dei temi principali
di entrambe le mostre: avere
un rapporto soddisfacente con
il nostro passato è un
elemento di consapevolezza
che ci fa guardare al futuro in
un modo diverso.
Un secondo tema è il rapporto
che abbiamo con gli altri: la
piazza è il luogo collettivo per
eccellenza che ha visto
passare secoli di persone;
molto spesso ci dimentichiamo
che senza gli altri non siamo
nessuno. Viviamo in una
società di piazze virtuali che
però non riescono a sostituire,
anche se ce lo fanno credere,
quel bisogno fondamentale
che hanno le persone, cioè il
bisogno di vicinanza.
In conclusione, la
partecipazione a questo
progetto ci ha reso più
consapevoli di noi stessi come
individui, come parti della
storia e della collettività.
In Piazza Grande, per chi è
interessato, si terrà un
laboratorio fotografico l’8
giugno.
La mostra “le voci della
piazza” sarà aperta fino al 15
giugno, mentre “i giorni di
Piazza Grande” terminerà il 26
settembre.
SUSANNA CAVICCHIOLI
LAURA ORREA
SARA RABINO
00Willy Giugno 2014
LABORATORIO
MUSICALE
Il laboratorio è iniziato
quando,un mercoledì di
Febbraio,la prof. Menziani ha
proposto alla 3 F (e poi
successivamente anche ad
un’altra classe) di partecipare
a un progetto musicale di due
ore. Per quel giorno aveva
chiesto a me e ad altri miei
compagni di portare a scuola
gli strumenti che abitualmente
suoniamo;gli altri miei
compagni avrebbero cantato.
Quel mercoledì ci siamo trovati
in aula audiovisivi dove ad
attenderci c’era Claudio,un
maestro di musica. Dopo
esserci presentati, ci siamo
subito messi al lavoro. Claudio
ha spiegato alcune tecniche
basilari di canto e ha
consegnato gli spartiti a noi
musicisti. Ciò che ci
prestavamo a suonare era una
rivisitazione di: “In
Taberna”(Carmina Burana).
Alla parte tradizionale del
brano abbiamo inserito un
pezzo rap(usando le parole
latine di “In Taberna”). Il
risultato è stato
fantastico,siamo stati in
grado di conciliare un
brano del Medioevo con
musica dei nostri giorni.
Queste due ore di musica
sono state il volano per il
laboratorio che da lì a
breve sarebbe partito. Il
laboratorio è stato esteso
quindi a tutti i musicisti e
cantanti della scuola
interessati a partecipare.
Il lavoro era più o meno
lo stesso del progetto di
due ore,consisteva infatti
nel rivisitare due carmina
burana:”O Fortuna” e “In
La Scuola Siamo Noi
Taberna”. La struttura dei
brani era simile,ad una parte
del brano originale veniva
alternata una parte rivisitata da
noi musicisti(sotto la
supervisione di Claudio).
Nei primi incontri ci ha chiesto
di proporre alcuni
riarrangiamenti possibili per i
due brani originali e in questi
primi momenti ci siamo
accordati su come suonare il
brano rivisitato da noi.
Bisognava conciliare gli
strumenti (un violino,un
clarinetto,una
batteria/percussioni,alcune
chitarre) con le voci dei
cantanti (poche ma buone).
Più si andava avanti a suonare
insieme e più i brani
cominciavano a prendere
forma, a presentarsi nel loro
insieme e ad apparire nella
loro forma finale. Infine
nell’ultimo incontro,quando
tutto era ormai pronto,abbiamo
registrato uno dei due
brani(“O Fortuna”) con l’aiuto
di un fonico chiamato da
Claudio.
Ritengo che il progetto sia
riuscito nel migliore dei modi e
che l’esperienza sia stata
bellissima;il “potere” della
musica infatti è enorme, ha la
capacità di unire persone a
volte molto diverse e il risultato
è sempre affascinante e
sbalorditivo. Mi auguro che
questo laboratorio sia
supportato dalla scuola e
venga riproposto nei prossimi
anni per permettere di
partecipare anche a coloro che
non lo hanno fatto quest’anno;
inoltre ,se il laboratorio
incominciasse all’inizio
dell’anno ,si potrebbero
realizzare un numero di brani
più elevato di quelli che sono
stati creati in questo
laboratorio.
Vorrei ringraziare tutti coloro
che hanno reso possibile
questo laboratorio,i musicisti e
i cantanti.
Infine invito calorosamente
tutti loro a partecipare al
laboratorio(se sarà riproposto
negli anni successivi),perché è
una bellissima esperienza ed il
risultato è molto gratificante.
LUCA SIGHINOLFI
35
00Willy Giugno 2014
L’Angolo del Poeta
Umanità sommerse
Troppo presto ormai m’accorsi
di meraviglie umane e illusioni sfuggenti
che al gracil bocciolo son nutrienti.
Mentre tu mare ipocrita custodisci il tuo tesoro
e dell’antico relitto non ti curi
se non del profitto del suo oro.
Io lì stetti, ad ammirare
quanto bello fosse stato il mondo
quanto l’oceano lo stesse sommergendo.
Mare e ora oceano
da gocce indifferenti ingrandito e da quelle ora cadute
a un’ostile gravità incapaci di opporsi.
Origine
Immobile tra duplice stato
tra ragione che’l barlume di felicità cerca
e la colpa una redenzione per il suo fato.
Dalla vendetta mosso e legato
a un più oscuro fine
per ciò che da origine gli fu negato.
Neve
Nevica
sulla distesa fredda.
L’anime contemplan il gelo
governate da solitudine.
Ora è neve.
DIEGO GANDOLFO
36
00Willy Giugno 2014
Scienze Pazze
E3 2014
Come ogni anno Los Angeles
si prepara ad accogliere i
milioni di gamer ed
appassionati di videogiochi
che tutti gli anni popolano
questa gigantesca conferenza.
L’E3, Electronic Entertainment
Expo, che è la più importante
conferenza mondiale sui
videogiochi, che si terrà tra il
10 e il 12 giugno e nella quale
saranno presentati moltissimi
titoli.
I titoli attesi sono davvero
numerosi, ma poiché non c’è
spazio per tutti, parleremo solo
dei più significativi. Partirei
sicuramente dall’atteso
capolavoro (o almeno così si
spera) di Ubisoft: Watch Dogs;
In questo gioco
impersoneremo Aiden Pearce,
un hacker dalle grandissime
abilità, ed è proprio questo
aspetto che farà da fulcro di
tutto il gioco. Il protagonista
sarà quindi in grado di
connettersi ad ogni dispositivo
e infrastruttura pubblica per
raccogliere informazioni,
creare diversivi tramite
reazioni a catena ecc…
Questo gioco da la possibilità
al giocatore di avere un’infinita
gamma di combinazioni e di
possibilità rendendo questo
gioco molto interessante e dal
grande potenziale. Passiamo
ora a una delle esclusive e
uno dei maggiori titoli di punta
della consolle di Microsoft:
Halo
Infatti sono numerosi i rumor
del famosissimo FPS
futuristico di cui verrà
presentato il 5 capitolo, Halo 5.
Purtroppo la sua presenza
all’E3 non è certa, poiché i
rumor non sono più di tanto
attendibili, ma si spera che
questo titolo veda presto la
luce, poiché la sua attesa è
condivisa da molti. Adesso
andiamo a parlare anche della
controparte, infatti ci sono ben
2 giochi molto attesi per la
consolle di punta dell’azienda
giapponese: Uncarted 4 e The
Last of Us 2.
Il primo è ormai certo, infatti è
gia stato presentato un trailer
con il quale Naughty Dog sta
creando più curiosità che
informazioni, aumentando così
l’hype legato al titolo. Ora
aspettiamo di rivedere l’amato
Nathan Drake in una delle sue
appassionanti vicende. Il
secondo titolo è quasi più una
diceria che un rumor, poiché
non ci sono notizie certe
sull’uscita del sequel
dell’indiscusso capolavoro
videoludico che ha
appassionato tutti i possessori
di una PS3. benchè si speri di
vedere entrambi i titoloni
all’E3, dubito fortemente che
Naughty Dog abbia preso la
decisione di sovraccaricare i
loro sviluppatori in 2 titoli di
cosi alto calibro.
Per chiunque avesse interesse
a conoscere meglio questa
conferenza, lascio il link del
sito ufficiale.
[http://www.e3expo.com/]
GABRIELE TOSELLI
37
00Willy Giugno 2014
Scienze Pazze
ZUCHERBERG COMPRA WHATSAPP
Anche se questa ormai non è proprio una
notizia dell’ultima ora, credo meriti di essere
presente tra le varie notizie tecnologiche,
poiché penso di non sbagliare dicendo che
questo è stato uno tra gli avvenimenti più
importanti di quest’anno. Partiamo dai numeri:
450 milioni, questo è circa il numero di utenti
che utilizzano WhatsApp, un numero
elevatissimo, che comprende utenti da svariati
paesi e continenti, e che si può quasi definire
38
diffusione mondiale. Zuckerberg infatti ha così
espanso il suo “dominio”, poiché ormai, tramite
le sue due più utilizzate piattaforme, Facebook
e WhatsApp, si sta espandendo a livello
globale. Ma perché comprare WhatsApp? Con
una cifra molto minore avrebbe potuto
comprarsi le migliori 20 squadre di calcio
esistenti o l’Islanda, valutata circa 14 miliardi di
dollari, molto minori dell’acquisto miliardario del
padre di Facebook. Ma di che cifra parliamo?
Si parla di una cifra pari a circa 19 miliardi di
dollari, una cifra sì esorbitante, ma che,
valutate le possibilità e il ritmo di espansione
della suddetta piattaforma di messaggistica,
potrebbe portare Zuckerberg ad un guadagno
di dimensioni altrettanto grandi. In conclusione,
si può affermare che questa acquisizione
porterà nelle casse del miliardario statunitense
guadagni elevatissimi.
GABRIELE TOSELLI
00Willy Giugno 2014
Libri Willy
PER 10 MINUTI
Chiara Gamberale
Cosa saranno mai 10 minuti,
nel frenetico succedersi delle
24 ore delle nostre giornate?
Sembrano un’ inezia, uno
sputo di tempo troppo breve
per svolgere qualsiasi attività...
Ma nel suo nuovo romanzo,
Chiara Gamberale dimostra
come anche piccolissimi
momenti possano cambiare
una vita. Per dieci minuti parla
infatti di un'altra Chiara,
scrittrice, simile per diversi
aspetti all'autrice stessa,
smarrita all'interno di una vita
che improvvisamente le crolla
addosso: prima il divorzio con
un marito che, dopo averla
lasciata per l'ennesima
segretaria più giovane, sembra
voler tornare indietro; segue
la confusione nel lasciare il
suo paesello d'origine alle
porte di Roma per trasferirsi in
città, lontano dai campi che
l'avevano vista crescere; ed
infine la sostituzione sul posto
di lavoro, dove si vede
costretta ad abbandonare la
sua storica rubrica per una
nuova “Posta del cuore”.
Rialzarsi da queste rovine
pare impossibile: ma dopo
aver speso un numero
indefinito di mesi conducendo
una vita forse nemmeno
degna di questo nome, con
l’abbandono del marito come
unico pensiero nella mente
offuscata dal dolore, scopre di
essere “sopravvissuta”.
Scopre che il mondo va avanti,
indipendentemente da tutto,
da tutti. Da un marito che non
vuole tornare, dai libri che non
vogliono venire fuori dalla
penna, dalla sensazione di più
totale abbandono che non
vuole lasciarla.
Dopo questa sua rinascita,
decide di affidarsi ad
un’analista, la dott.ssa T, che
per trascinarla fuori dalla
depressione in cui stava
affondando le propone il più
semplice dei rimedi: un gioco.
Ideato dal filosofo e
pedagogista tedesco Rudolf
Steiner, consiste nello
spendere ogni giorno, per un
39
00Willy Giugno 2014
mese, 10 minuti a fare
qualcosa che non si ha mai
provato.
Chiara all’inizio è molto
dubbiosa ma, come riconosce
poi lei stessa, non le rimane
nulla da perdere. Se non
proprio quei dieci minuti al
giorno.
Comincia così questo suo
percorso, fatto di trenta
brevissime tappe, in cui si
cimenta in attività che mai
l’avevano attratta (ricamo,
palestra, lezioni di hip hop,
cucinare…), in luoghi che mai
pensava avrebbe visitato, con
persone che mai avrebbe
incontrato… per scoprire
attorno a sé una realtà del
tutto diversa da quella di
“Egoland” che i suoi occhi
delusi e inconsolabili le
avevano dipinto davanti: un
mondo con centinaia, migliaia
di cose da provare, di persone
da incontrare e da ascoltare (a
partire dalla propria madre), di
esperienze da vivere e, perché
no, condividere con altri.
E’grazie infatti anche alla
presenza al suo fianco dei suoi
amici, allegri come il giovane
Ato o stravaganti come
l’effeminato Giampietro/a, che
a poco a poco, di minuto in
40
Libri Willy
minuto, le giornate cominciano
ad acquistare un nuovo e
intrigante sapore… di
pancakes abbrustoliti.
Perché “anche il solo
ragionare su come spendere i
10 minuti toglie del tempo al
pensiero ossessivo” afferma
Steiner. Perché anche questo
semplice gioco mette a
contatto con tutto quello che
vediamo al di là dei nostri
confini, ma che forse ci è più
vicino di quanto possiamo
immaginare…
Assai apprezzato dalla critica,
questo libro vuole essere un
inno alle nostre potenzialità,
perché in ogni essere umano
esistono facoltà latenti
attraverso le quali egli può
giungere alla conoscenza del
mondo. Vuole essere un invito
a recitare da protagonisti nella
grande commedia della nostra
vita, perché questa è “assurda,
noiosa e fantastica, quando
non tocca a noi” , come
scoprirà Chiara un giorno.
Romanzo originale, brillante
che, senza mancare di ironia,
cerca di scavare nel p rofondo
del lettore, per seminarvi il
seme della curiosità. E non si
può negare che abbia
attecchito con incredibile
velocità: subito dopo la
pubblicazione del libro, infatti,
sul web sono nati centinaia di
blog in cui sempre più persone
condividono, raccontano e
commentano i loro 10 minuti.
Donne, uomini di ogni età e
provenienza: tutti con il libro di
Chiara pronto alla mano e le
parole di Steiner ben impresse
nella mente. Parlano di come
abbiano deciso di provare a
giocare, e di come questo
gioco abbia mostrato
l’incredibile potere di cambiare
così radicalmente le loro vite,
presentandole sotto una
prospettiva nuova e
inaspettata. Con le loro
esperienze è stata creata
persino una serie tv, in onda
su la Effe, il canale tenuto da
la Feltrinelli…
Non serve denaro,
fortuna, fama per superare un
periodo di crisi. Basta un po’ di
fantasia. E tanta, tanta voglia
di giocare.
Ma seriamente.
Perché, come dice la
dottoressa T., i giochi sono per
persone serie.
CHIARA BERTOLOTTI
00Willy Giugno 2014
Libri Willy
TU SEI IL MALE
Roberto Costantini
Roma, 11 luglio 1982. La sera
della vittoria italiana al Mundial
spagnolo Elisa Sordi, giovane
impiegata di una società
immobiliare del Vaticano,
scompare nel nulla. L'inchiesta
viene affidata a Michele
Balistreri, giovane
commissario di Polizia dal
passato oscuro. Arrogante e
svogliato, Balistreri prende
sottogamba il caso, e solo
quando il corpo di Elisa viene
ritrovato sul greto del Tevere si
butta a capofitto nelle indagini.
Qualcosa però va storto e il
delitto rimarrà insoluto. Roma,
9 luglio 2006. Mentre gli
azzurri battono la Francia ai
Mondiali di Germania,
Giovanna Sordi, madre di
Elisa, si uccide gettandosi dal
balcone. Il commissario
Balistreri, ora a capo della
Sezione Speciale Stranieri
della Capitale, tiene a bada i
propri demoni a forza di
antidepressivi. Il suicidio
dell'anziana donna alimenta i
suoi rimorsi, spingendolo a
riaprire l’inchiesta. Per
Balistreri rendere giustizia alla
bella Elisa Sordi dopo
ventiquattro anni sarà più
difficile del previsto, perché
dovrà scoperchiare la tomba
dei rimorsi e riesumare i ricordi
atroci che hanno segnato
indelebilmente il suo passato.
In questo suo romanzo
d’esordio Costantini, dirigente
della Luiss Guido Carli di
Roma, riesce a fotografare
decenni di un’Italia malata, che
salda il perbenismo degli anni
’80 col razzismo di oggi, e a
ribaltare qualunque opinione
morale vi siate fatti del mondo.
Tu sei il male è una miscela
esplosiva di thriller, suspense,
tensione emotiva che si
fondono in un congegno
narrativo organizzato con
precisione diabolica e
sviluppato in maniera da
rendere l’intreccio così
intrigante da trasformare il
lettore in un detective
improvvisato, che fa le ore
piccole divorando le pagine e
che consuma fogli e fogli
scarabocchiando ovunque gli
capiti nomi di sospettati e alibi.
Balistreri è il personaggio
scomodo che tutti noi
vorremmo e non vorremmo
essere, è il lato scabroso e
violento dell’anima che ci attira
e respinge allo stesso tempo,
è la fazione politica alla quale
mai daremmo il nostro voto,
nonostante ci sia una parte di
noi che segretamente
l’appoggia. Il delirio
angosciante di Tu sei il male si
manifesta anche nel secondo
libro della trilogia di Costantini,
Alle radici del male, che scava
nel passato di Balistreri,
riportando alla luce tutto il suo
odio, la poesia del suo
personaggio e la sua passione
per Nietzsche, Cohen e le
donne. In conclusione,
Costantini ci sa fare, e lo
dimostra costruendo vortici di
emozioni che risucchiano i
lettori e fanno loro aprire gli
occhi su un mondo sempre più
sporco, sempre più squallido e
nonostante questo sempre più
affascinante.
MARIANNA CAMPANARDI
41
00Willy Giugno 2014
Cinema Willy
DIVERGENT
Siamo a Chicago, in un
ipotetico futuro nel quale, per
ristabilire la pace persa a
seguito di un conflitto, la
cittadinanza viene divisa in
cinque fazioni, a seconda delle
proprie attitudini, affinché
ognuna svolga un preciso
ruolo sociale. La fazione degli
Intrepidi si occupa di difendere
la città dal mondo esterno
(poiché infatti i due ambienti
sono separati e nessuno può
entrare o uscire da Chicago)
ed è composta da persone
42
coraggiose e forti. Poi ci sono
gli Eruditi, quelli studiosi e
dediti alla cultura, che
lavorano come educatori e
ricercatori; i Pacifici, coloro
che disprezzano l'aggressività
in favore di un atteggiamento
gentile, sono coltivatori,
consulenti o assistenti sociali; i
Candidi, che si occupano della
legislazione, sono onesti e
dicono sempre la verità; infine
ci sono gli Abneganti, ovvero
quelle persone che rinunciano
ai propri bisogni personali,
eccezion fatta per lo stretto
necessario, al fine di dedicarsi
interamente al benessere degli
altri, ed è per questo motivo
che sono gli Abneganti ad
00Willy Giugno 2014
occuparsi delle funzioni
governative. Chiunque non
appartenga a nessuna di
queste fazioni è un Escluso,
cioè un senzatetto destinato a
trascorrere la propria vita
mendicando o ricoprendo
incarichi che nessun altro
vuole fare.
Sebbene nascano in famiglie
già integrate in una fazione
specifica, i ragazzi, arrivati ai
16 anni, devono scegliere in
quale fazione trascorrere il
resto della propria vita: è
dunque consentito
l'abbandono della propria
famiglia. Prima di arrivare alla
Cerimonia della Scelta,
comunque, ogni ragazzo e
ragazza deve sottoporsi al test
attitudinale, il quale crea una
simulazione mentale nella
quale il sottoposto deve
compiere delle scelte, e
queste determineranno le sue
attitudini prevalenti e quindi a
quale fazione esso è più
adatto. Comunque, il ra azzo
(o ragazza) non è tenuto a
scegliere la fazione indicata
Cinema Willy
dal test, ma può anche
decidere per qualcos'altro. Ma
esistono delle eccezioni: può
succedere che un ragazzo
abbia delle attitudini diverse,
che possono quindi indirizzarlo
verso più fazioni. Una persona
con una peculiarità simile è
detta Divergente. Questo è il
caso della protagonista del
romanzo, Beatrice "Tris" Prior,
di famiglia Abnegante: il suo
test, indica le sue inclinazioni
verso gli Abneganti, gli
Intrepidi e gli Eruditi. Essere
Divergente, però, non è
qualcosa di positivo: Tris verrà
infatti a sapere che molti
Divergenti sono stati uccisi per
ciò che erano, dunque è
meglio tenere per sè una cosa
del genere. In ogni caso, Tris
deve compiere un'altra scelta:
rimanere con la famiglia e
scegliere quindi gli Abneganti,
o passare agli Intrepidi, i quali
l'hanno sempre affascinata?
Molti accostano spesso questo
romanzo ad Hunger Games, il
quale ha avuto un successo
decisamente maggiore di
Divergent: questo paragone è
principalmente dovuto al fatto
che entrambi i romanzi sono di
carattere distopico, cioè viene
ipotizzata una situazione
indesiderabile situata in un
tempo futuro. Oltre a questo,
però, i due romanzi non hanno
praticamente null'altro in
comune.
Da questo libro è stato creato
l'omonimo adattamento
cinematografico, uscito in Italia
il 3 Aprile di quest'anno.
Nonostante le immancabili
differenze col libro, in linea di
massima il film è fedele ad
esso.
Consiglio la lettura di
Divergent a chi è un amante
del genere
fantasy/fantascienza, ma a
conti fatti chiunque può
leggerlo, dal momento che lo
stile è molto semplice e la
trama non è complessa quanto
può sembrare; insomma è un
romanzo poco impegnativo
sotto tutti i punti di vista.
GIULIA MANCUSO
43
00Willy Giugno 2014
MONDIALI DI
CALCIO
BRASILE 2014 :
IL PAESE E' UN
ENORME
CANTIERE
A meno di un mese dal fischio
di inizi o , c'e ancora tanto
lavoro da fare, oltre a un
carico di paure legate alla
sicurezza e alle contestazioni
che non fanno dormire sonni
tranquilli alla Fifa e al governo
brasiliano. Il 12 giugno iniziano
i Mondiali di calcio ma in
Brasile l’evento continua a
rimanere lontano dalle strade,
perché diventato ingombrante
per la presidente Dilma
Rousseff e mal visto dalla
popolazione. Basti pensare
che il sondaggio effettuato
nelle scorse settimane dal
quotidiano Folha ha emesso
un verdetto inquietante:solo il
52% dei brasiliani è favorevole
alla manifestazione. Intanto i
lavori procedono a rilento e
l’uso della forza pubblica per
contrastare i crescenti
malumori ha portato
all’ennesimo morto in una
favela a pochi chilometri da
Copacabana, venti giorni fa.
Da un punto di vista
organizzativo l’aspetto più
preoccupante è l’avanzamento
lavori degli stadi, i cui costi
sono lievitati del 300 per cento
rispetto a quanto
programmato. Il caso più
critico resta quello di San
Paolo, dove si giocherà la
partita inaugurale tra Brasile e
Croazia. L'impianto è finito
sotto accusa a causa di un
crollo verificatosi a Novembre
44
Sport Willy
è costato la vita a due operai e
a tutt'oggi non completato. I
lavori vanno avanti giorno e
notte nelle strutture ancora
incomplete e il comitato di
gestione della Fifa – che un
mese fa aveva ammesso la
situazione d’emergenza – oggi
tranquillizza, anche se la
tabella di marcia prevedeva la
fine dei lavori nel dicembre
2013.
Non dorme sonni sereni
neanche la popolazione
brasiliana: oltre ai rischi legati
alle scommesse e alla
prostituzione, non si arrestano
le violenze nelle favelas.
Quello che il governo Rousseff
sta preparando è uno
schieramento di forze
dell’ordine senza precedenti:
saranno 57mila i militari
mobilitati nelle città che
ospiteranno la Coppa, 21mila
dei
quali schierati se dovessero
verificarsi picchi di crisi nella
sicurezza.
In questo crescente “clima” di
allarme, si distingue l’iniziativa
della federazione portoghese
che ha chiesto di poter portare
in Brasile quattro guardie del
corpo addette alla protezione
della star lusitana Cristiano
Ronaldo. La misura preventiva
per i probabili assedi al
campione del Real Madrid
avrà fatto impallidire i giocatori
dell’Iran. Il numero 1 della
Federazione mediorientale,
per risparmiare, ha chiesto
infatti ai convocati di non
scambiare le magliette a fine
gara perché non avranno a
disposizione una divisa per
ogni partita in programma. E a
sentire i calciatori, la qualità
non dev’essere delle migliori
visto che, stando alle
dichiarazioni del portiere AliResa Haghighi, la sua maglia
– taglia XL – è diventata una
XXXL dopo un solo lavaggio.
Domani intanto inizia a entrare
nel vivo anche il mondiale
della nazionale italiana. Il ct
Cesare Prandelli incontrerà i
30 calciatori che svolgeranno
la preparazione a Coverciano.
La lista definitiva dei convocati
verrà invece diramata il 3
giugno, due giorni prima del
volo che porterà la
delegazione azzurra nel ritiro
di Mangaratiba.
L'augurio è quello di poter
assistere comunque ad uno
spettacolo che sia alla ribalta
delle cronache per motivi
sportivi anche se i presupposti
non lasciano ben sperare.
LUCA ABBORETTI
00Willy Giugno 2014
Sport Willy
E’ UN GRAN BEL GIRO!
Quest’anno il Giro d’Italia, giunto alla sua
97esima edizione, fa tappa sull’ appennino
modenese con arrivo sul Cimone, più
precisamente a Sestola a Passo del Lupo,
esattamente domenica 18 maggio. La nona
frazione della corsa rosa prevede infatti la
partenza da Lugo di Romagna e l’arrivo proprio
in
cima alla salita del Passo, attraverso la vecchia
strada che un tempo era utilizzata come pista
da sci, lunga ben sedici chilometri ma che non
dovrebbe fare la differenza per quanto riguarda
la classifica generale, poiché solamente nella
fase centrale le pendenze superano l’8% di
media. Tuttavia qualche seconda linea o
qualche outsider potrebbe cercare di cogliere il
successo di tappa con un allungo sull’ultima
ascesa. Il percorso è lungo 174 chilometri, e
prevede l’ingresso in territorio modenese in
prossimità del chilometro 100, quando la
carovana rosa arriverà da Bazzano e
attraverserà i centri di Vignola, Marano,
Pavullo, Fanano, per poi raggiungere Pian del
Falco e l’arrivo a Sestola. Un evento
assolutamente imperdibile per tutti quei
modenesi appassionati di ciclismo che
attendono con ansia da anni l’arrivo di tappa in
quota sull’appennino. Il giorno successivo,
lunedì 19 maggio, il Giro osserverà un giorno di
riposo, nel quale i ciclisti soggiorneranno
proprio in territorio modenese, per poi
ricominciare a pedalare martedì 20 maggio in
occasione della tappa Modena-Salsomaggiore
Terme. La partenza di tappa è prevista dal
Novi Ark, il parco archeologico realizzato
nell’area del parcheggio sotterraneo in piazzale
Novi Sad, e il tragitto si snoda in direzione delle
zone maggiormente colpite dal sisma di due
anni fa, attraversando i centri di San Giovanni
in Persiceto, Crevalcore, Camposanto, San
Felice sul Panaro, Mirandola e Concordia. Da
qui poi ci si sposterà verso il reggiano e il
parmense, con l’arrivo appunto a
Salsomaggiore Terme.
Dunque appuntamento a tutti gli appassionati
della bici al 18 maggio, per tre giorni di sport
che rappresentano un grande orgoglio per la
provincia modenese e l'ideale conclusione di
un periodo in cui Modena è stata Città Europea
dello sport, nell’anno appena trascorso.
RICCARDO BARBIERI
45
00Willy Giugno 2014
Sport Willy
DIARIO DI UNA…MAGNALONGA!
Si è svolta Domenica 4
maggio la nona edizione
dell’ormai celebre evento
enogastronomico,
all’insegna del
divertimento, che dal
2005 a questa parte ha
luogo nelle campagne
di Corlo e dintorni: la
Magnalonga. Sono stati
circa tremila i pochi
fortunati che hanno avuto
la possibilità di garantirsi la
partecipazione all’evento, i cui
biglietti sono stati letteralmente
presi d’assalto fin dalle prime
ore del mattino del 22 marzo.
Presi anche noi dalla curiosità
e dall’entusiasmo per questo
evento, di cui avevamo tanto
sentito parlare, scegliamo di
prendere parte a questo
percorso lungo dieci
chilometri, inframmezzato da
tredici tappe nelle quali
degustare i prodotti tipici della
gastronomia modenese. La
partenza del primo gruppo è
prevista per le 8.30, orario in
cui il presentatore di Trc
Andrea Barbi decreta l’inizio
dell’evento, intrattenendo
successivamente i numerosi
partecipanti in attesa di partire
attraverso simpatiche
interviste a coloro che
presentano l’abbigliamento più
originale. La partenza del
nostro gruppo, cioè il secondo,
è prevista alle 8.50, e come al
solito dobbiamo fare i conti
con il classico ritardatario a cui
46
non
suona la sveglia. Alla fine
riuscirà comunque a unirsi a
noi durante il tragitto,
prendendosi i meritati insulti
da parte di tutti. Una volta
partiti ci inoltriamo
immediatamente nelle
campagne tra Corlo, Magreta
e Tabina, i cui terreni risultano
essere pieni di fango e di
pozzanghere a causa della
pioggia incessante caduta nei
giorni precedenti, mentre
fortunatamente il giorno
dell’evento è soleggiato e
caldo. Nonostante il pantano,
avanziamo senza difficoltà tra
un piatto di tortelloni, una
porzione di zampone e un
panino coi wurstel, senza
dimenticare naturalmente il
bicchiere di vino abbinato ad
ogni tappa raggiunta, in
ognuna delle quali si
esibiscono gruppi musicali
modenesi per allietare i
presenti. Purtroppo il nostro
gruppo è composto più da
anziani che da giovani, perciò
prendiamo in mano la
situazione e intoniamo cori
da stadio e inni ai vigili del
fuoco, guadagnandoci
così le simpatie di un
gruppo di ragazzini di
dieci anni che regalavano
fiori alle nostre ragazze e di
tre cinquantenni ubriachi
(salutiamo in particolare Stefio
e Jerry, sarete sempre nei
nostri cuori) che hanno cantato
con noi fino alla fine. Le ultime
tappe sono le più dure, poiché
il caldo è sempre più cocente
e il vino in circolo si fa sentire,
ma noi non molliamo e, sulle
note di “Il cielo è sempre più
blu” del compianto Rino
Gaetano, tra macedonie,
bensoni e gelati alla crema,
raggiungiamo l’arrivo nel parco
di Corlo, dove l’ultima tappa
prevede ogni tipo di grappa
possibile. Devastati da cinque
ore di cammino, ci stendiamo
all’ombra degli alberi del
parco, attendendo l’arrivo dei
gruppi successivi.
L’esperienza è purtroppo
terminata, ma siamo tutti
concordi nell’affermare che la
rifaremo certamente l’anno
prossimo!
RICCARDO BARBIERI
LUCA ABBORETTI
LINDA PONGETTI
00Willy Giugno 2014
Tempo Libero:Moda
WE ARE ALL FASHION VICTIMS
E’ tempo di bermuda, vestiti e
canotte cari, o meglio care
wiligelmine! Avete già fatto
shopping(magari nei nuovi
megastore di Modena, H&M E
ZARA) o aspettate qualche
suggerimento per essere al
top in questa calda stagione?
Se avete ancora qualche
incertezza o volete
semplicemente sapere cosa ci
hanno proposto quest’anno le
migliori griffe, allora questo è
l’articolo che fa per voi!
Iniziamo subito con un grande
ritorno: la salopette di jeans!
Ebbene sì questo capo che
tutte indossavamo da bambine
o che ricorda il lavoro dei
carpentieri, è stato proposto
da moltissimi stilisti ed è stato
indossato da fashion blogger
e dive d’oltreoceano come
Kate Moss o Gwen Stefani. Gli
abbinamenti da fare sono
moltissimi: tacco e accessori
per uno stile più ricercato,
sneaker e t-shirt per essere
più sportive!
Passiamo ora alle scarpe.
Super colorate super comode
saranno queste la calzature da
usare quest’estate, non
soltanto per mise sportive ma
anche con vestiti e gonne.
New balance, Nike, Saucony
vanno sicuramente per la
maggiore! A fianco di questi
modelli vi propongo le
espadrillas che io
personalmente adoro,
comode, leggere, perfette per
ogni outfit, penso proprio che
quest’anno ne comprerò un
altro paio e voi cosa preferite?
Finiamo con gli accessori! Le
collane che indosseremo
dovranno essere grandi e
colorate con fiori o ricami
proprio come l’anno scorso. Le
vere novità quindi riguardano
anelli e orecchini. Per quanto
riguarda i primi, la proposta
riguarda anelli multipli che
occupano tutto il dito o ne
uniscono due; per gli
orecchini, invece, non posso
non citare la tendenza del
Quindi che dite? Pronte per lo
shopping? Penso che la
risposta sarà positiva e spero
che i miei consigli vi abbiano
ispirato o per lo meno aiutato,
cosa che sono sicura farà
anche chi prenderà il mio
posto; perché, sì, a malincuore
devo lasciare la mia rubrica
preferita che mi ha permesso
di trasmettervi questo
meraviglioso mondo che è la
moda!
2014 ovvero l’ear cuff, che non
MARIAELENA BIONDO
solo decora il lobo ma anche
tutto il contorno dell’orecchio.
47
00Willy Giugno 2014
00WHY
Se avete avuto voglia di
arrivare fino a qui, allora cosa
dovrebbe spingervi a non
leggere questa pagina?
•
A cosa serve la noia?
La noia serve a liberare
la mente, stimolando
attenzione e creatività.
Superato il disagio
iniziale, i momenti di
noia ci spingono a
prendere in
considerazione tutto
ciò che abbiamo a
portata di mano, per
poi scegliere a cosa
dedicarci. E il frutto di
queste intuizioni è
spesso qualcosa di
assolutamente
originale. Quindi non vi
preoccupate se in
classe siete presi da
sporadici attacchi di
noia: potreste avere
un’intuizione geniale!
•
Qual è stato il primo
fumetto?
Yellow Kid, un monello
bruttino e irriverente
creato dallo
statunitense Richard F.
Outcault il 5 maggio
1895 sul supplemento
domenicale del
quotidiano New York
World, è comunemente
considerato il
capostipite del fumetto.
48
Tempo Libero: 00WHY
Anche se inizialmente
è protagonista di grandi
tavole a tutta pagina e
solo in seguito si
arriverà all’
introduzione delle
caratteristiche
“nuvolette”, delle
sequenze di vignette e
di tutti gli altri elementi
tipici del fumetto.
Non mancano
comunque personaggi
che potrebbero
contendere a Yellow
Kid questo primato,
come l’inglese Ally
Sloper, creato da
Charles Henry Ross,
La famille Fenouillard,
protagonista di
strampalate storie
scritte e disegnate dal
francese
Georges
Colomb
o i Little
Bears,
realizzati dallo
statunitense James
Swinnerton.
•
Se il bus non arriva,
conviene aspettare o
incamminarsi a
piedi?
All’orizzonte non si
intravvede il tram o
l’autobus che dovrebbe
portarci al lavoro e il
dubbio ci assale:
meglio aspettare
ancora un po’ o
cominciare ad avviarsi
a piedi?
Ben tre matematici
dell’Università di
Harvard hanno studiato
quale tra le due opzioni
risulti statisticamente
più conveniente. La
conclusione di una
complicata
equazione
costruita dagli
studiosi è che,
per arrivare più
rapidamente a
destinazione, in media la
strategia vincente è l’attesa.
Se da una parte l’opzione
“pigra” premia quasi
sempre, la strategia più
sbagliata è invece quella di
aspettare alla fermata per
qualche tempo e decidere
soltanto poi di
incamminarsi se l’autobus
tarda ad arrivare.
•
Con chi
parlerebbero gli
00Willy Giugno 2014
alieni?
Se domani arrivassero
gli alieni, chi sarebbe
incaricato di provare a
comunicare con loro
invece dell'umanità?
I migliori ambasciatori
sarebbero
probabilmente gli
esponenti dell’Unità
post rilevamento del
Seti, Search for ExtraTerrestrial
Intelligence (Ricerca di
Intelligenza
Extraterrestre), il
programma dedicato
alla ricerca della vita
extraterrestre, che
hanno a disposizione
un protocollo d’azione
per affrontare
l’eventualità di un
contatto con gli alieni.
Il problema principale
sarebbe infatti quello di
trovare un linguaggio
comune (non
Tempo Libero: 00WHY
necessariamente
verbale) che consenta
di scambiare
informazioni sul livello
di conoscenza.
Potrebbe però anche
succedere che l’Onu, al
pari di quanto accaduto
in occasione di conflitti
recenti, decidesse di
delegare a un gruppo
di Paesi
(probabilmente Usa,
Francia, Germania) il
compito di fare da
ambasciatori.
Prepariamoci tutti a
ricevere la telefonata di
ET.
CHIARA COCCHI
49
00Willy Giugno 2014
Tempo Libero: EKKISENEFREGA
EKKISENEFREGA
Sole, mare, relax e poi ancora
sole, mare, relax e poi… ok mi
fermo, ma penso proprio che
queste saranno le parole
d’ordine da dire tra un paio di
settimane anche se non
proprio per tutti. Noi maturandi
dovremmo sopportare
splendide e calde giornate di
sole chiusi in casa e sui libri
aspettando trepidamente di
uscire finalmente, non me ne
voglia il mio “caro” Willy, da
scuola! Ma veniamo alle
nostre critiche/
chiacchere/lamentele.
Verifiche, interrogazioni,
simulazioni, test eh sì
quest’anno non sono bastati i
quotidiani impegni scolastici
per noi studenti di quinta!
Futuri medici, veterinari,
architetti hanno dovuto
aggiungere un ulteriore, e
importantissimo, impegno alla
loro agenda: i vari test per
accedere alle università. Oltre
alla difficoltà di conciliare il
tutto e al livello dei quesiti
molto alto quest’anno, ecco
arrivare immediata la beffa.
Chi non ha infatti sentito
parlare dell’abolizione del test
di medicina l’anno prossimo?
La notizia non è ancora certa,
ma il ministro Giannini ha
affermato: “Potremmo abolire il
test di medicina” e preferire “il
modello francese, un primo
anno aperto a tutti con
sbarramento finale: se passi
gli esami ti iscrivi al secondo
anno, altrimenti sei fuori”. La
scelta è a mio parere
giustissima ,ma io dico ,perché
non da quest’anno, perché
anzi abbiamo dovuto proprio
noi sperimentare questa
splendida soluzione? Ormai
non possiamo far altro che dire
EKKISENEFREGA sperando
che la proposta vada in porto.
Sembrerà strano ma non
riesco a trovare un altro motivo
di critica, penso che l’estate e
l’esame, ormai vicinissimi, mi
abbiano offuscato la mente,
spero di non essere l’unica! Di
una cosa però non mi
dimentico: di dire, per l’ultima
volta un grande
EKKISENEFREGAAA!
Vi lascio ora con una canzone
che, mentre scrivo, canticchio
e che, se anche è uscita l’anno
scorso, sono sicura conoscete
tutti. Buone vacanze!!
“ESTATE" Jovanotti
Vedo nuvole in viaggio
che hanno la forma delle cose
che cambiano,
mi viene un po' di coraggio
se penso che le cose poi non
rimangono mai
Come sono agli inizi
duemilatredici un nuovo
solstizio,
se non avessi voluto cambiare
oggi sarei allo stato minerale
Mi butto, mi getto
tra le braccia del vento
con le mani ci faccio una vela
e tutti i sensi, li sento
Più accesi più vivi,
come se fosse un'antenna sul
tetto
che riceve segnali
da un mondo perfetto
Sento il mare dentro a una
conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia.
Sento il mare dentro a una
conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia
50
00Willy Giugno 2014
Faccio file di files
e poi le archivio nel disco per
ripartire
non li riaprirò mai,
il passato è passato nel bene
e nel male
Tempo Libero: EKKISENEFREGA
trimestre
Sento il mare dentro a una
conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia
Sento il mare dentro a una
Tutto il mare è dentro una
conchiglia
l'eternità è un battito di ciglia
E tutto il mondo è la mia
famiglia oh-o
famiglia eh-e
estate, estate
Ma che caldo, ma che caldo,
ma che caldo fa
Ma che caldo in questa città
Ma che caldo, ma che caldo,
ma che caldo fa
Ma che caldo in questa città.
Come un castello di sale
costruito sulla riva del mare,
niente resta per sempre nel
tempo
uguale (e meno male)
conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia
Mi butto, mi getto
tra le braccia del vento,
con le mani ci faccio una vela,
aeroplani coi libri di scuola
Come un'orbita la vita mia
gira intorno a un centro
d'energia,
sento il tuo respiro
che mi solleva
è una vita nuova
Finita, per ora
inclinato come l'asse terrestre
voglio prendere il sole
è il programma del prossimo
Sento il mare dentro a una
conchiglia
estate
l'eternità è un battito di ciglia
MARIAELENA BIONDO
51
00Willy Giugno 2014
RECIPES FROM
THE UK
APPLE
CRUMBLE
Il crumble di mele è un dolce
inglese tradizionale: le mele a
pezzetti, aromatizzate alla
cannella, vengono cotte in
forno con una copertura di
impasto croccante e
"bricioloso"; la
parola crumble in inglese
significa appunto briciola.
Ingredienti:
...per la pasta:
•80 gr di farina
•120 gr di burro
•120 gr di zucchero di canna
•1 bustina di vanillina
...per l'interno:
•1 kg di mele (golden o
renette)
•70 gr di zucchero
•1 cucchiaino di cannella
•succo di mezzo limone
•20 gr di burro
Preparazione:
52
Tempo Libero: Cucina
Per preparare il crumble di
mele iniziate pelando le mele e
privandole del torsolo,
tagliatele poi a cubetti di medie
dimensioni. Fate sciogliere il
burro in padella e aggiungete
le mele a pezzetti, unite anche
il succo di limone, lo zucchero
semolato e 1 cucchiaino di
cannella. Fate saltare le mele
in padella per un minuto circa.
Preparate ora la pasta di
ricopertura per il crumble: in
una ciotola capiente ponete la
farina, la vanillina, lo zucchero
di canna e il burro a cubetti.
Lavorate gli ingredienti
velocemente con la punta
delle dita ottenendo un
impasto “bricioloso”.
Prendete delle cocotte
monoporzione o una teglia di
24 cm di diametro e
imburratele. Aggiungete uno
strato di mele a pezzetti e poi
coprite con le briciole di pasta.
Infornate per circa 35/40
minuti a 180°C fino a che la
superficie del dolce sarà ben
dorata e croccante.
Sfornate e servite il crumble di
mele ben caldo,
accompagnandolo con una
pallina di gelato alla vaniglia o,
ancora meglio, con un po' di
vera “custard” inglese!
CORNISH PASTY
Tipico piatto inglese, il Cornish
Pasty può essere definito
come un fagottino di frolla
salata che racchiude un
ripieno saporito a base di
carne. Sono tipici della
Cornovaglia (da qui il nome)
ed ha origini medievali, un
pasticcio che veniva impiegato
come pasto al sacco dei
lavoratori.
Ingredienti:
•350 gr di macinato di manzo
•300 gr di farina
•250 gr di patate
•150 gr di burro
•150 gr di cipolle
•1 uovo
•Brodo
•Prezzemolo
•Timo
•Salvia
•Sale
•Pepe
Preparazione:
Impastare la farina con il burro
fino ad ottenere un composto
granuloso. Aggiungere 70 g di
acqua con un pizzico di sale,
poca alla volta, e lavorare
finché l’impasto non sarà liscio
e omogeneo. Avvolgere il
panetto nella pellicola e riporlo
in frigorifero a riposare per
almeno mezz’ora.
Affettare le patate e le cipolle,
riducete ulteriormente la
dimensione delle patate in
modo che non rendano
difficoltosa la chiusura del
fagottino, e mescolarle alla
carne di manzo. Unire un trito
di prezzemolo, timo e salvia,
salare e pepare. Soffriggere il
ripieno e bagnare con 2
cucchiai di brodo.
Trascorso il tempo di riposo,
dividere l’impasto in 6 parti,
ricavando 6 dischi sottili (circa
3 mm di spessore) e disporre
00Willy Giugno 2014
Tempo Libero: Cucina
al centro di ognuno una
cucchiaiata di
ripieno. Spennellare i bordi
con un po’ di uovo sbattuto,
chiudere i dischi di pasta,
pizzicandoli sulla sommità per
chiudere bene l’impasto.
Disporre i fagottini su una
teglia coperta con carta da
forno, spennellati in superficie
con uovo sbattuto, e infornarli
a 200 °C per circa 20 minuti.
Servirli ben caldi!
OTTAVIA CREDI
- 1/2 cucchiaino di Miele
Chiaro
Preparazione: Mettere nel
frullatore latte, frutta, yogurt,
acqua di rose e frullare per
amalgamare.
Versare in un bicchiere alto da
bibita e mescolate
aggiungendo il Miele.
Decorate con fettine di fragola
e servite con una cannuccia.
L’ALTRA
CUCINA…
È arrivata finalmente la tanto
desiderata estate! Ancora
pochi (ma tremendi…) giorni di
prigionia legati ai banchi di
scuola prima di potersi godere
liberamente mare, amici,
passeggiate… E che dire del
sole, che si fa di giorno in
giorno più caldo? Ecco allora
cosa proponiamo come
rimedio: niente di meglio di un
fresco cocktail alla frutta,
velocissimo e facile da
preparare, per alleviare la sete
e… togliersi anche uno sfizio,
perché no?
Vi presento alcune bevande,
ce ne sono per tutti i gusti:
dagli accostamenti più classici
alla riscoperta di nuovi aromi,
passando per qualche
sfiziosità… il tutto da gustare
rigorosamente ghiacciato!
All Shook Up
Ingredienti per 1 persona
- 50 gr di Fragole e Lamponi
misti
- 125 ml di Latte Freddo
- 125 ml di Yogurt naturale
freddo
- 1 cucchiaino di Acqua di
Rose
53
00Willy Giugno 2014
Banshee
Ingredienti per 1 persona
- Crema di banana (5 parti)
- Crema di cacao bianca (2
parti)
- Crema di latte (3 parti)
Preparazione: Versare nello
shaker la crema di banana, la
crema di cacao e la crema di
latte. Aggiungere il ghiaccio e
shakerare energicamente.
Filtrare il contenuto in una
coppetta da cocktail.
Tempo Libero: Cucina
Cranberry Crush
Playa del Sol
Ingredienti per 10 persone
- 600 ml di Succo di Mirtilli
- 600 ml di Succo d'arancia
- 150 ml di Acqua
- 1/2 cucchiaino di Zenzero
Macinato
- 1/2 cucchiaino di Spezie
- Zucchero
Per decorare:
- Kumquats
- Mirtilli rossi ghiacciati
- Rametti di menta
Caribbean Cocktail
Ingredienti per 2 persone
- 8-10 cubetti di Ghiaccio
- 1 Mango Sbucciato
- 1 Banana Sbucciata
- succo di 1 Arancia Grande
- 1 spruzzo di Lime
- Fettine di lime per decorare
Preparazione: Mettere nel
frullatore mango, banana,
succo d'arancia, uno spruzzo
di lime e frullate per
amalgamare.
Mettete il ghiaccio in due
Tumbler grandi e versatevi il
Cocktail
54
Preparazione: Mettere succo
di mirtilli, succo d'arancia,
acqua, zenzero macinato e
spezie in una pentola e portate
lentamente all'ebollizione,
aggiungendovi, mescolando,
lo zucchero.
Fate bollire lentamente per 5
minuti.
Versate in coppe da Punch,
decorate con kumquats, mirtilli
rossi ghiacciati e rametti di
menta.
Questo drink può essere
presentato a tavola in
qualunque momento dell’anno:
servirlo bollente in inverno,
ghiacciato d’estate
Ingredienti per 1 persona
- 6 cl frutto della passione
(passion fruit)
- 6 cl arancia fresca
- 4 cl fragole frullate
- 4 cl ananas frullato sul top
del bicchiere
Preparazione: Frullare nel
frullatore il passion fruit,
l'arancia fresca e le fragole.
Versare in un bicchiere da
cocktail "Fantasy"ed
aggiungere infine l'ananas
frullata.Guarnire con ciliegina
rossa e spicchi di ananas.
Cosa aspettate, allora, a
fiondarvi sotto l’ombrellone,
pronti a bicchiere sguainato
per affrontare anche il più
terribile solleone?
CHIARA BERTOLOTTI
00Willy Giugno 2014
Tempo Libero: Giochi
GIOCHI
1
2
3
4
5
6
7
8
15
16
18
19
21
22
26
30
31
10
39
40
43
44
47
23
14
28
25
29
33
37
34
38
42
45
46
48
49
52
53
55
58
13
24
41
51
54
12
17
32
36
11
20
27
35
50
9
56
59
57
60
55
00Willy Giugno 2014
Orizzontali:
1. Crostacei dalle carni pregiate. 6. Il
nome dell'attore Damon. 10. Un suo
satellite è Deimos. 11. Music Corporation
of America. 14. Dopo il bis. 15. Fiume
francese
che
sfocia
nel
fiume
Isère. 16. Amore a Parigi. 18. Prefisso
per sangue. 19. Stato degli USA con
capitale
Little
Rock. 22. Sigla
di
Pordenone. 23. Prosciugato,
inaridito. 24. Una
via
consolare
romana. 26. Sigla di Rovigo. 27. Un dio
egizio. 28. Pietra preziosa di colore
violetto. 30. Capite,
comprese. 33. La
donna
che
vorrebbero
gli
uomini. 35. Parità farmaceutica. 36. Due
lettere
di
Odino. 37. Nota
località
marittima della Romagna. 38. Varietà
nere
di
granato. 41. Sigla
di
Venezia. 42. Il
nome
di
Vergani. 43. Simbolo dell'oro. 44. Viene
sovrapposta
alla
n
nella
grafia
spagnola. 47. Una agenzia giornalistica
iraniana (sigla). 49. Il mondo religioso
dei
musulmani. 50. Il
nome
di
Macario. 52. Un
seme
delle
carte
napoletane. 53. La massima riduzione di
volume nelle cavità del cuore. 54. Iniziali
di Tomba.
Tempo Libero: Giochi
Verticali:
1. La principale fiera italiana delle
innovazioni
tecnologiche
(sigla). 2. Centro
Addestramento
Reclute. 3. Comune della provincia di
Treviso. 4. Iniziali
del
giornalista
Travaglio. 5. Locuzione inglese per alta
stagione
turistica. 7. La
dea
della
rovina. 8. Si manifestano con pioggia,
tuoni e lampi. 9. Film di fantascienza
della Disney uscito nel 1982. 11. I soldi
metallici. 12. Relativi
ad
antiche
popolazioni di lingua camito-semitica
abitanti zone egizie ed etiopiche. 13. Lo
è
lo
scorpione. 17. I
mezzi
di
informazione e divulgazione (locuzione
inglese). 20. Il
cane
lupo
Tin
Tin. 21. Fiume del Canton Vallese lungo
27 chilometri. 24. Il re di Troia durante
l'assedio degli Achei. 25. Scurire, fare
diventare nero. 29. Laterizio a fori per
soffitti. 31. Tipi di deformazioni dei
piedi. 34. Iniziali
del
radiocronista
Ameri. 39. Relativo
all'antico
popolo
abitante la Beozia ai confini con la
Focide. 40. La dinastia reale di Enrico VII
d'Inghilterra. 44. Tubercolosi
polmonare. 45. I New,
complesso
musicale di Maurizio Arcieri. 46. Uno dei
distretti della provincia di Kütahya, in
Turchia. 48. Associazione
Nazionale
Combattenti. 50. Iniziali del giornalista
Mentana. 51. La fine di Elia.
La soluzione nel prossimo
numero!
56
00Willy Giugno 2014
OROSCOPAZ
OROSCOPAZ
Ariete: mettete da parte le
corna perché quest’ estate
non serviranno, proietta
all’orizzonte un partner!
Toro: non preoccuparti, non
può andare sempre tutto
per il verso sbagliato!
Gemelli: altro che anima
gemella, meglio lasciar
perdere! Andate alla ricerca
del vostro spicchio di mela
mancante, come diceva il
buon Platone.
Cancro: Questa settimana
arriverà sulla terra un ufo
con a bordo Learco, sua
moglie Giuseppina e il figlio
Ermenegildo...Entreranno
nella tua stanza come se
niente fosse, si
impadroniranno del tuo letto
e delle tue cose.. l'unica
cosa che ti lasceranno
saranno i libri!! Ma guarda
te cosa deve fare l'universo
per farti studiare..! Ci sono
anche buone notizie per i
maturandi, dopo l'esame
sarete muy calienti .
Leone : allora siete proti per
il sol leone da prendere
sotto l’ ombrellone?
che litigare con il suo vicino
di casa e questo influirà
sulla tua situazione
amorosa, rendendoti
irascibile e lunatico.. take it
easy
Bilancia: E' una giornata
uggiosa, fuori piove, poi
smette, poi ricomincia..
insomma, un tempo
lunatico, un po' come te! Ma
non ti preoccupare, dal
prossimo mese tornerà il
sole dentro di te...sarà
come una supernova, ci
sarà un'esplosione
grandiosa di passione
Scorpione: niente
paura…ora inizia
l’avventura!
Sagittario: impostate nuovi
lavori e nuovi affari per
l’estate!
Capricorno: le stelle sono
favorevoli, goditi l’estate!
Acquario: è ora di
acchiappare nuovi pesciolini
e lasciare in mare quelli
vecchi!!forza ragazzi!
Pesci: finalmente è giunta
l’ora di lasciare le città e
tornare in mare!
Vergine: Giove ha comprato
una bellissima casa sulla
via Lattea con vista sulla
costellazione di Orione..
purtroppo però non fa altro
57
00Willy Giugno 2014
Buone
vacanze!
58
00Willy Giugno 2014
59
00Willy Giugno 2014
60
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saluti dalla 5 e - liceo wiligelmo