“Un picciol lume nella gran zona d’ombra”
ANSIA
~
DEPRESSIONE
PRENDERNE CONSAPEVOLEZZA
RICONOSCERLE
TRATTARLE
UN PORTO PER NOI
“ONLUS”
... È un punto di riferimento,
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un porto sicuro nei momenti
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di difficoltà, di tempesta.
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Riduce l’isolamento, la paura,
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la disperazione, la perdita di
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speranza, rendendo possibile
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lo scambio di idee, da
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utilizzare
nei EJ
momenti
difficili.
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UN PORTO PER NOI
“ONLUS”
I NOSTRI SERVIZI
SERVIZIO DI ASCOLTO E RISPOSTA TELEFONICA
Tel/Fax:
035.400308
GRUPPI DI AUTOAIUTO
PER CHI SOFFRE DI DISTURBI DELL’UMORE
(ANSIA e DEPRESSIONE)
SOLIDARIETÀ ED ASCOLTAZIONE
SEMPRE
Visite psicoterapeutiche in sede con tariffe speciali per
gli associati.
I NOSTRI OBIETTIVI
s INFORMARE i pazienti, i famigliari, l’opinione pubblica
per arrivare a diagnosi precoci e prevenzione delle ricadute
- per combattere i pregiudizi - per favorire il rapporto iniziale
tra il paziente e le strutture socio-sanitarie specifiche.
s AIUTARE le persone a curarsi, semplificando l’approccio
alle stesse e riducendo i costi.
CONSIGLI
E’ importante e fondamentale uscire dall’isolamento e affrontare il malessere.
Nascondere o minimizzare la malattia non porta alcun beneficio e anzi può
contribuire ad aggravarne gli effetti e la durata
Occorre rivolgersi con fiducia al proprio medico di base e dargli le informazioni
più dettagliate, compreso l’eventuale presenza in famiglia di parenti che
hanno manifestato sintomatologie di disturbi dell’umore, a partire da nonni,
zii, parenti di sangue ascendenti. Egli valuterà la necessità di ricorrere ad
una visita specialistica di un medico psichiatra indirizzando il paziente
presso i Centri Psico Sociali presenti sul territorio o presso medici di libera
professione. Tali specialisti definiranno la patologia, e spiegheranno in
modo semplice e comprensivo che certi comportamenti sono conseguenti
alla malattia, in modo da evitare sensi di colpa nel paziente ed aiutare i
famigliari a capire la involontarietà di certi atteggiamenti, facilitando i rapporti
interfamigliari. (Se uno tossisce perché fuma a volte infastidisce, se tossisce
perché ha un tumore no) Il medico deve inoltre illustrare la cura ed i suoi
effetti collaterali, il loro apparire iniziale e la loro scomparsa dopo 2 settimane
circa.
Nei rari casi in cui il medico non assuma questi comportamenti, la famiglia
ed il paziente devono prendere opportune iniziative.
INFINE avere fiducia in se stessi, nella cura, e voler guarire.
Alimentare costantemente la speranza nella guarigione, crederci fortemente
e farsi aiutare sono elementi indispensabili all’approccio alla malattia che
insieme ad una cura adatta sapranno portare a significativi miglioramenti
se non alla guarigione.
DEPRESSIONE:
ESSERNE CONSAPEVOLI-RICONOSCERLACURARLA
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• UNA TESTIMONIANZA UTILE •
SINTOMI
All’inizio non te ne rendi conto, pensi che la tristezza costante delle
tue giornate, sia solo un periodo nero, di stanchezza fisica e mentale,
pensi che avresti solo bisogno di nuovi stimoli, di un lavoro diverso,
meno stressante,di nuove amicizie,di emozioni diverse e magari più
forti per scuoterti
IL RIFIUTO
Passano i giorni, i mesi, il morale peggiora, fai sempre più fatica ad
alzarti la mattina,vedi che tutti attorno a te vanno a mille mentre tu
fai fatica anche a respirare. Ti confidi in famiglia e per fortuna ti
ascoltano, non lo speravi.
Ti suggeriscono di andare da uno psichiatra o da uno psicologo, ma
queste parole ti spaventano, ti fanno sentire diverso;ti auto convinci
che puoi uscirne da solo, perche tanto nessuno ti può capire.
LA PRESA DI COSCIENZA
Continui a stare male, le parole dei tuoi iniziano a tornarti alla mente,
comprendi che hai solo perso del tempo, ti informi, tu soffri di una
patologia dalla quale da soli non si guarisce.
Decidi allora di fare quel passo che non vedi più poi così difficile,
assurdo, ascolti la famiglia e vai da una psichiatra, perché ti sei
resoconto che altre strade non ce ne sono.
Ora sono molte le giornate in cui il sole mi riscalda, le giornate buie
sono molto meno. SI ne valeva la pena.
- oggi ti vedo più depresso del solito, Ulisse!
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g.
I sintomi più comuni per
riconoscere queste patologie
La presenza e la ricorrenza di due o più dei sintomi sottoelencati
consiglia una visita medica.
- ma io non sono depresso!
ANSIA
Si preoccupa troppo di tutto, anche delle cose più piccole
Ha paura di muoversi, uscire di casa, aver rapporti con persone anche di
famiglia.
Ha sensazioni di mancanza di respiro, batticuore, sudorazione, giramenti
di testa
Dorme male, in certi momenti di stress, ha bruciori di stomaco, diarrea.
Ha attacchi di panico
Ha paura esagerata di animali, oggetti, situazioni
Ha paura di trovarsi in luoghi chiusi come cinema, ascensori, grotte, gallerie.
Ha pensieri che a volte non riesce a mandar via e che complicano la vita
Si lava spesso le mani, controlla porte, gas, luce, molte volte, non sopporta
il minimo sporco e disordine, è poco tollerante con chi non rispetta il suo
ordine, pulisce sul pulito, ama esageratamente le simmetrie.
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SI DICE CHE BASTA REAGIRE E SI SUPERANO I MOMENTI BRUTTI
E’ una concezione assi diffusa quanto errata. Le patologie di cui si parla
sono caratterizzate da un andamento ciclico, cioè si presentano a periodi,
e sono soggette a stagionalità (Autunno, Primavera), ma non dobbiamo
prendere questi dati in modo categorico.
Quando la malattia (in particolare la depressione) si manifesta, la persona
non ha molte energie e determinazione per combatterla, anzi per questo
tende a colpevolizzarsi; è controproducente sollecitarla a reagire. Nel
momento in cui starà meglio, con cautela sarà utile coinvolgerla in un
qualche attività piacevole.
SI E’ PARLATO DI FARMACI : MA SONO SICURI?
Sì. C’è una grande ricerca in questo campo, ed i farmaci attuali non danno
dipendenza, non confondono la mente, non sono tossici. Danno scarsi o
nulli effetti collaterali e per tempi limitati. Comunque sono tra i farmaci in
cui il rapporto contro-indicazioni cioè costi/benefici, è il più favorevole.
Affidiamoci per una volta ad un detto popolare: “il gioco vale la candela”.
Facciamo una breve riflessione: un diabetico, un iperteso devono prendere
farmaci vita-natural durante, e non si ribellano; sono in genere molto attenti
a non dimenticarsi. Perché invece uno psicofarmaco è visto con tanta
diffidenza e non si cerca altro che interromperne l’assunzione? Eppure
detti farmaci aiutano a vivere ed a dare un senso alla vita, come e per certi
versi meglio degli altri. ‘
ULISSE
NON È MAI SOLO!
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- Buongiorno, sono Ulisse.
Mi hanno detto che lei ha tutti i rimedi contro la depressione...
E’ VERO CHE QUESTE MALATTIE HANNO UN COSTO SOCIALE ELEVATO?
Sì. Per le loro implicazioni sociali hanno un enorme costo. Rifacendoci
nuovamente agli U.S.A. si è calcolato che in un anno tali patologie costano
allo stato circa 27 miliardi di dollari, dei quali 17 per giornate di lavoro
perse. Facendo le debite proporzioni ed attualizzando i conti, in Italia oggi
sarebbero circa 20 miliardi di euro annui.
MA QUALI SONO LE ORIGINI DI QUESTE MALATTIE?
Ansia- Depressione- Dep Bipolare, sono patologie con origini multifattoriali,
che coinvolgono aspetti famigliari, sociali, ambientali, culturali, ma soprattutto
hanno un fattore genetico. E’ per questo che a volte si riscontrano aspetti
depressivi anche nei bambini in età scolare, che molto difficilmente vengono
riconosciuti e soprattutto accettati dai famigliari stessi, incompresi dal corpo
insegnate non preparato a tale problema.
In questo contesto è opportuno inserire anche l’analisi del comportamento
di tanti giovani adolescenti, che spesso assumono alcol o altre sostanze
perchè inconsciamente tentano un auto-cura a disagi non identificati dovuti
all’ ansia, dep. bipolare, depressione.
Molto spesso l’ignoranza è la peggiore delle malattie!
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DEPRESSIONE
La persona si sente stanca, svuotata, facilmente portata a piangere.
C’è una marcata diminuizione di interesse verso tutto, specie verso il
piacere compreso quello sessuale.
Aumento-diminuizione di peso o di appetito ( a volte )
Sonno prolungato o periodi di insonnia
Sensi di colpa per tutto, con sentimento di essere inutile, di non aver
combinato nulla di buono nella vita per se e per la famiglia.
Diminuita capacita di pensare , concentrarsi, prendere decisioni
Ricorrenti pensieri di morte accompagnati da idee suicidarie.
Mancanza di speranza verso un possibile miglioramento- guarigione
Presenza di comportamenti di forte irritabilità e di collericità (a volte)
La persona depressa ha notevoli difficoltà a comunicare con gli altri,spesso
questo atteggiamento è confuso con la normale timidezza, ma si distingue
da essa perche è più marcata, la persona depressa sfugge i contatti.
- sono depresso?
DISTURBO BIPOLARE
(FASE EUFORICA)
Il disturbo bipolare si caratterizza dalla alternanza di periodi depressivi e
periodi che chiameremo euforici. Abbiamo visti i sintomi della depressione,
ne elenchiamo alcuni della fase euforica.
Autostima o idee di grandezza eccessive
Ridotto bisogno di sonno ( es sentirsi bene e riposati dopo 3 ore di sonno)
Tendenza a parlare più del solito ed in continuazione
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Rincorrersi confuso di idee
Facile distraibilità
Intensificarsi di attività professionali, sociali, scolastiche, sessuali, sportive.
Irrequietezza fisica e mentale in genere.
Questi comportamenti sono in genere facilmente osservabili da altri, non
dalla persona interessata che dichiara di sentirsi veramente bene, di non
essere mai stato meglio, anzi se viene loro mossa alcuna critica, rispondono
che sono gli altri che devono curarsi,perché hanno grossi problemi.
***
Abbiamo elencati solo alcuni dei vari sintomi con cui la depressione,l’ansia,
il disturbo bipolare si manifestano.
Queste malattie hanno una ciclicità: cioè si alternano periodi in cui la
persona sta bene, ad altri in cui ci sono problemi.
I periodi di malattia possono durare mesi
Attenzione all’aspetto della ciclicità, perché spesso viene interpretato come
“un periodo storto che capita a tutti”: è un grosso errore!
Quando i sintomi descritti durano per più di due settimane e se questi
sintomi si sono già presentati,e sono stati presenti in qualcuno della
famiglia, è consigliato di andare dal medico che provvederà ad inviarvi
dallo specialista.
- sì, forse sono
un po’ depresso
ALCUNE DOMANDE ED ALCUNE RISPOSTE
SONO MALATTIE GRAVI?
Sì, se non vengono curate bene, sono malattie molto invalidanti. Più
invalidanti del diabete, dell’ipertensione, dell’artrite, del disturbo polmonare.
Ha conseguenze molto importanti per la persona ammalata , per l’ambiente
famigliare, di lavoro, quello sociale.
Nei casi più gravi sono l’unica patologia psichiatrica causa di morte per via
suicidaria nel 5/7% dei casi.
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SI POSSONO CURARE ?
Sì, si possono curare, con buone prospettive di miglioramenti significativi,
quando non di guarigione.
Gli strumenti più adatti sono la collaborazione tra la farmacologia e la
psicoterapia associate in modo interattivo. In particolare nei casi gravi la
sola psicoterapia è meno efficace rispetto alla terapia farmacologica; nei
medio/ gravi la terapia farmacologica è indispensabile.
Comunque è veramente molto importante la scelta dello psichiatra e dello
psicoterapeuta, ed è auspicabile la collaborazione tra i due professionisti.
QUALI SONO LE DIFFICOLTA’ A CURARE QUESTE MALATTIE
Queste malattie soffrono di una forma di disapprovazione sociale
(stigmatizzazione) di medievale tradizione, per cui le persone che ne
soffrono e molto spesso i famigliari con essi, tendono a non affrontarle, a
nasconderle per paura del giudizio della gente.
Da questo deriva l’alta percentuale di persone che pur ammalate non si
curano. Si consideri che l’organizzazione mondiale della sanità ha stimato
che nel mondo si curano solo il 18% delle persone riconosciute depresse
o ansiose. Questo fenomeno è presente in tutti i paesi sviluppati . Da
notare che la patologia ha una presenza media pari al 20% della popolazione
mondiale senza distinzione di classe, cioè uno su cinque ne soffre. L’
O.M.S. ha previsto che entro il 2025 sarà la seconda causa nel mondo di
disabilità dopo le patologie cardiache.
COME SI PUO’ SUPERARE QUESTA BARRIERA ANACRONISTICA E
DANNOSA
Nel 1986 negli U.S.A. hanno lanciato una campagna di informazione che
coinvolgeva innanzitutto i medici di medicina generale affichè si
sensibilizzassero al problema, trasmettessero ai loro pazienti più informazioni,
li inviassero da specialisti. Successivamente è stata avviata una massiccia
campagna di informazione verso la popolazione, per informare e aiutare a:
Prenderne consapevolezza - riconoscerla - curarla
smettere di vergognarsene, imparare a conviverci nel peggiore dei casi.
Pensiamo che questa strada sia percorribile anche da noi ed è giunto il
momento di iniziare il cammino.
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Il presente opuscolo è uno degli strumenti
che UN PORTO PER NOI onlus sviluppa
per aiutare a combattere depressione e
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