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Colleferro, nuovo
incontro con il GAIA
Anno 8 N°1 - Aut. n° 5 Tribunale di Tivoli - 14 gennaio 2011 - Distribuzione gratuita - Tiratura 6.000 Copie
QUINDICINALE DI: ATTUALITÀ
SOMMARIO
ATTUALITÀ - CULTURA
REGIONE LAZIO
pag. 2-4
GENAZZANO
pag. 5-6
CAVE
pag. 7
SAN VITO R. - PALESTRINA
pag. 8
SERRONE - LABICO
pag. 9
PIGLIO - COLLEFERRO
BELLEGR - PALIANO
pag. 10-11-12
COMUNITÀ MONTANE
pag. 13-14
- POLITICA - CULTURA E SOCIETÀ - SPORT - AMBIENTE
Presenti i sindaci e i lavoratori
per la cassa integrazione ed il futuro societario
COLLEFERRO: Sempre
più acque agitate a Gaia,
che non trova acquirenti,
gli operai non riscuotono
gli stipendi, i comuni
allungano sempre di più i
debiti per una situazione
che diventa sempre più
incresciosa per tutti a
cominciare dagli stessi
operai ai politici locali.
Non è bastato lo sciopero
prima di natale, le varie
promesse, non mantenute della Regione Lazio,
oggi si ricomincia.
GENAZZANO: Prima della
pausa per le vacanze di Natale
gli alunni della scuola elementare “Giuseppe Garibaldi” di
Genazzano hanno seguito una
lezione-incontro per la riduzione, il riuso ed il riutilizzo dei
rifiuti domestici animata da
Dario Esposito, coordinatore
dell’Osservatorio Provinciale
Rifiuti, ed Andrea Ferraretto,
autore del volumetto “Sistemi
per la fruizione sostenibile”. Il
tutto scaturito da una lettera
scritta da una classe della
scuola primaria genazzanese
ed indirizzata al sindaco di
Genazzano, Fabio Ascenzi,
nella quale veniva posto il problema della raccolta differenziata.
continua a pag. 12
ATTUALITÀ
Roma
"La Renna cerca Amici"
di Laura Donnini
Pag. 2
ATTUALITÀ
Dove sorge il sol
dell’avvenir (?!)
di Sara Ludovici
Pag. 3
Genazzano, a lezione di come ridurre i rifiuti
TEMPO LIBERO - ANNUNCI
pag. 15
continua a pag. 5
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lavoratori in sciopero
CAVE
Anno nuovo,
È possibile sperare?
Pag. 7
SAN VITO R.
“Una serata
per...Simone”
Pag. 8
SERRONE
Inaugurato il nuovo
parcheggio del centro
storico
Pag. 9
PALIANO
Gli on.li Rauti
e Miele Visitano
il carcere
Al centro tra Dario Esposito e Andrea Ferraretto il sindaco Fabio Ascenzi
Pag. 11
Roma Sud
2
ATTUALITÀ - CULTURA
Roma "La Renna cerca Amici"
14 gennaio 2011
Protagonisti 150 bambini accompagnati da genitori e nonni.
Il 20 Dicembre nelle splendide Sale
di Palazzo Brancaccio a Colle
Oppio in Roma,
l'Associazione
Culturale Castellum unitamente
agli operatori commerciali delle
Zone Monti-Esquilino, hanno aperto i festeggiamenti dedicati al
Natale 2010 con un evento a tema
" La Renna cerca Amici", che ha
visto protagonisti 150 bambini
accompagnati da genitori e nonni.
Nella cornice fiabesca dell'antico
Palazzo, ultima costruzione del
patriziato romano,realizzata sulle
antiche rovine tra il 1886 ed il 1912
per volontà
di Mary Elizabeth
Field, consorte del principe
Salvatore Brancaccio di Napoli,
impeccabili il display, il buffet, il
servizio...... ! Il camminamento
che porta alla sontuosa residenza
ricco di piante, giochi d'acqua.....é
stato il favoloso incipit all'avvenimento. La bella gerente -responsabile
Roma
Party
-Palazzo
Brancaccio grandi eventi- Dott.ssa
Stefania Buzzi, sensibile padrona
di casa, ha accolto i piccoli ospiti
Alessio Renzi, Enrico Maggi, Chiara Giuliani
Ass.ne Castellum Sig.ra Laura Donnini, Enrico Maggi Sig.ra Stefania Buzzi
Momento Rappresentativo della serata
con "...bambini, correte libe- Cavour e delle Zone Monti ed
ri......".
Esquilino, mossi sempre da un senAmorevole il coinvolgimento di timento forte di appartenenza, di
Lusy,Fabio,Pako
e
Clelio
- rispetto per i valori tramandati,
Animazione Clownlandia- che fanno di ogni iniziativa un evento
hanno proposto giochi ed intratte- unico, dando un senso alla vita e
nimenti di ogni genere all'insegna valore al tempo, in consapevolezza
dello stupore....ohhhh!
e dignità .
La presenza di Babbo Natale, i
Laura Donnini
tanti doni consegnati ai bambini, le
degustazioni finger food offerte da
D'Amore e SMA di S.M.Maggiore, la Foto di Alessia Schiavella
maestosa torta a due piani
ricoperta di fiori e frutti freschi, realizzata dai pasticceri
Enrico Maggi ed Alessio Renzi
offerta da 'Il Pasticciaccio'
hanno completato il giá ricco
parteur. L'obiettivo attento di
Alessia Schiavella ha simpaticamente fissato ogni dettaglio:
dal grande albero di Natale alla
discreta presenza degli organizzatori, dai sorrisi di genitori
e nonni, alla panna sul viso dei
bambini!
Tutte le iniziative promosse in
favore del coinvolgimento , del
confronto, della conoscenza,
della crescita culturale ed economica, trovano nell'incontro
la potenziale realizzazione e,
tutti quanti mettono loro stessi in gioco per tale nobile finalità, come - unitamente a tutti
gli altri in questo evento- il
Dott. Umberto Nardinocchi ,
portavoce del Comitato di Via Sig.ra Stefania Buzzi, Enrico Maggi
14 gennaio 2011
ATTUALITÀ - CULTURA
Roma Sud
Dove sorge il sol dell’avvenir (?!)
“Papà, ma che cos’è il Presidente
della Repubblica?” – “E’ il papà di
tutti noi italiani” – “E il presidente del consiglio? E il ministro dell’istruzione?” – “Sono i figli del
Presidente della Repubblica, sono
i nostri fratelli” – “Wow! Siamo
proprio una grande famiglia!”.
Con parole semplice il papà
rispondeva ad una bambina curiosa, me, che si interrogava sul
mondo della politica, su quei
buffi, ma importanti personaggi
che ci rappresentano fuori e dentro l’ Italia, la nostra patria, “la
grado si ritiene necessario ridurre
le ore delle materie quali tecnologia e disegno, svalutando le
stesse in un periodo che definiamo avanguardista; tutte le scuole
professionali dovranno diventare
licei, implicando quasi del tutto
obbligatoriamente un proseguimento di studi nelle università,
anche se non tutte le famiglie
possono sostenere spese così
importanti; e poi le università
che diminuisco, nelle quali non si
incentivano abbastanza, o affatto
iniziative quali la ricerca o altre
Nelle 2 foto gli studenti durante la manifestazione del 14 dicembre 2010
grande mamma”. In fondo è grazie, o no a loro se nella nostra
Repubblica esistono determinate
leggi, una cosa si può o meno
fare. Con il passare del tempo ho
scoperto anche però che a volte
quei stessi “fratelli” fanno scelte
che non condividiamo e per le
quali si ha il diritto di manifestare al fine di esprimere il proprio
dissenso.
Proprio in questo periodo, nonostante si senta parlare di una crisi
estesa in più o meno tutti i
campi, ciò su cui si discute e che
riguarda noi, in primo luogo, i
studenti , è la riforma sull’istruzione. Partiamo dal presupposto
che non è proprio un periodo
positivo per i scolari, siamo in
bilico tra un presente difficile ed
un futuro oscuro, che sembra non
aver abbastanza spazio anche per
noi, noi che siamo il futuro. La
crisi c’è e qualcuno in qualche
modo deve pur risanarla, pagarla,
ma è inconcepibile voler trovare
una soluzione tagliando ingenti
fondi e aumentando i costi
all’istruzione, un elemento nel
quale altre nazione hanno trovato, contrariamente, un punto di
forza, dal quale ripartire migliorando le proprie condizioni. In
Italia non è così: si vuol tornare al
maestro unico nelle scuole primarie, lasciando senza lavoro milioni di educatori ed educatrici;
nelle scuole secondarie di primo
frontiere più innovative e per le
quali è sempre più richiesto di
superare un esame di ammissione
e sempre meno i posti disponibili.
Ecco molto genericamente alcuni
punti per i quali noi studenti e
docenti da un anno a questa
parte ci siamo uniti, mobilitando
l’intera Italia, esprimendo la
nostra contrarietà e il nostro
sempre più fermo no. A Milano lo
slogan è “Siete un’accozzaglia di affaristi razzisti,
dovete darci il denaro”, a
Torino il corteo raggiunge
la sede del Pdl piemontese, a Palermo si blocca
l’aeroporto in un coro
compatto contro il governo
Berlusconi e il ministro
Gelmini, a Genova gli studenti si vestono del nero
lutto, sdraiati nella piazza
principale con un libro sul
cuore, rivendicano il diritto dell’articolo 9 della
costituzione che promuove
lo sviluppo della cultura e
la ricerca scientifica e tecnica, ed infine è a Roma
che si conta una ancora più
massiccia partecipazione
di studenti rappresentanti
anche di piccole scuole dei
paesi limitrofi che sfilano
contro il ddl Gelmini e che
chiedono la sfiducia al
Governo. Qualcuno parla
di un ritorno alle grandi
manifestazioni degli anni ’50-’70,
quando i studenti in una sorta di
rifiuto ideologico allo sfruttamento economico e di dominio
della soggettività, esercitata
soprattutto attraverso la pubblicità e i mass media, abbracciano
le ideologie rivoluzionarie di
matrice marxista e del pensiero
della Scuola di Francoforte nell’affermazione e nel rispetto dell’individuo e della verità.
Vennero occupate le università,
fatte autogestioni, assemblee e
manifestazioni, i studenti volevano far sentire la loro
voce ed esprimere dissenso verso: le politiche
imperialiste che esercitavano violenza e sfruttamento nei confronti
del terzo mondo, ipocrite
nella
buona
coscienza del dopoguerra; la critica si
estendeva anche alla
guerra in Vietnam e
all’autoritarismo della
società e della famiglia
che riproduceva ruoli
definitivi e stigmatizzava ogni comportamento
deviante, autoritaria
era anche la scuola che
trasmetteva un modello
di disciplina sociale e di
educazione alla subalternità. Ho sempre
guardato a quel passato, che ora sembra
sempre più presente,
con ammirazione e
forte riconoscimento;
come un modo, manifestando pacificamente, di far valere i propri diritti e doveri, come
lo è anche il diritto allo studio.
Ciò di cui più mi rammarico è la
mancata e non giusta informazione che se ne da delle manifestazioni odierne. Il 14 Dicembre, ad
esempio, io c’ero e, oltre al fatto
che ciò che n’è risultato dalla
fiducia ottenuta in parlamento è
stata un’enorme sfiducia per chi
3
come me partecipava alla manifestazione, tornata a casa i mass
media non hanno fatto altro che
parlare di scontri, comportamenti violenti, violentissimi da parte
di studenti e guardie, agguati e
atti dannosi. Da testimone posso
dire che se da un lato questo piccolo gruppo, del tutto estraneo e
non partecipante al corteo ha
commesso tali atti, noi, i manifestanti pacifici, noi, i studenti,
noi, i docenti, noi, operai della
FIOM, noi, gli aquilani, noi, cittadini di Terzigno camminavamo
l’uno affianco dell’altro, la
nostra voce contrariante volava
leggera nell’aria, i nostri slogan
pronunciavano parole forti ma
senza sangue, i nostri canti
rimembravano tempi passati che
han dato forza a milioni di eroi
che hanno combattuto e che sono
morti per servire la nostra patria
e dai quali prendiamo la stessa
voglia di lottare ancora per rivendicare i nostri diritti. Ogni cittadino italiano deve sfruttare a
pieno le proprie possibilità, la
propria costituzione, la propria
libertà e se c’è anche un solo
motivo per il quale si è contrari,
si vuol lottare, urlare la propria
ostilità allora scenda in piazza e
manifesti, perché ne ha il diritto.
Giorgio Gaber sulla libertà cantava “ La libertà non è star sopra un
albero, non è neanche il volo di
un moscone, la libertà non è uno
spazio libero, libertà è partecipazione …”, e noi abbiamo partecipato, partecipiamo e continueremo a farlo; a dispetto della tv che
sa definirci solo violenti e incoscienti nel nostro manifestare,
dei troppi che hanno visto black
bloc che non c'erano, di chi afferma che i bravi studenti sono quelli che vanno sempre, solo e
comunque a scuola, e che scuola.
Noi continueremo a camminare
lì, lì “dove sorge il sol dell’avvenir”.
Sara Ludovici
Roma Sud
4
ATTUALITÀ - GENAZZANO
Era “un Paese di primule e
temporali… e visioni misteriche”
Fra cinquanta anni questo
straccio di tempo che siamo
costretti a vivere lo ricorderanno come uno dei peggiori
momenti
di
bassezza
umana, o forse scomparirà
schiacciato dal peso della
storia che focalizza sempre i
grandi momenti o quelli
atroci.
La miseria umana non è solo
quella che è avvenuta nel XX
secolo, dai nazisti con la
Shoah alle dittature comuniste che per altro sono ancora esistenti, vedi la Cina, ma
anche dalla barbarie che
ognuno di noi commette
quando sta zitto di fronte
alle ingiustizie.
Quanto pensa che l’unico
modo per far progredire un
paese, deve passare solo
attraverso il cemento.
Quando con il qualunquismo, anima di questa società, getta fango su tutto e
tutti, senza discernere la
varietà che non è comune
ma unica.
È questo il fallimento più
intimo del comunismo.
Ora gli imprenditori italiani
sono tutti “comunisti” e
pregano che in Cina il regime duri il più a lungo possibile, altrimenti come
potrebbero sfruttare questo
Paese, come potrebbero
pagare un euro al mese gli
schiavi cinesi, come potrebbero rivendere a mille questo che gli costa uno?
L’italiano che non ha fatto
nessuna rivoluzione, se si
esclude il Risorgimento e la
Resistenza, prima e dopo
c’è il vuoto. Gli eroi della
Resistenza erano una manciata, gli altri? Il dubbio sta
nel fatto che un popolo
prima osannava a Roma poi
impiccava a Milano con la
stessa disinvoltura.
Ma d’altro canto ci sono
delle unicità formidabili,
delle individualità geniali,
dei lavoratori, dei ricercatori, scienziati e magistrati,
poeti e agricoltori, gente
che ama l’Italia e che la fa
ancora più grande. Ma tutto
è reso comune, tutto è sporco, tecnica efficace per far
stare tutti sullo stesso piano
mediocre. Persino sull’omicidio Pasolini si è voluto
insinuare fango da destra a
sinistra, poi si deve assistere
alla farsa di certi personaggi
e compagni vari che pretendono di essere gli amici
fedeli, i sostenitori insostituibili, gli eroi pasoliniani,
sepolcri imbiancati! Ipocriti
di destra e di sinistra;
Pasolini era ed è uomo libero, un grande Poeta umile e
silenzioso senza etichette.
Tipico del “provincialismo”
apporre una qualsiasi etichetta per poter comprendere. Incapaci di guardare
oltre, e capire che la “questione” è più complessa.
Discernere la via è l’unico
miracolo attuabile in questa
società di ciarpami, di politici incapaci e ignavi.
I giovani che per antonomasia erano rivoluzionari, irriverenti con il potere a volte
sfacciatamente propositivi,
ora sono servi, non hanno
vertebre, senza scorza ne
amore, con le loro lauree di
carta straccia universitaria,
buoni a mostrare solo l’arroganza che li contraddistingue, la miseria che stanno
vivendo non germoglia, è
sterile. Chi è diverso, chi
vuole stare fuori, come il
giovane studente capace
Norman Zarcone, si getta
dal palazzo universitario
lasciando un biglietto al
padre “La libertà di pensare
e anche la libertà di morire.
Mi attende una nuova scoperta anche se non potrò
commentarla”.
Questa
impossibilità di mettere a
frutto i propri talenti questa
chiusura-censura
delle
capacità altrui è l’altra faccia della medaglia che
riguarda i giovani, e ciò non
può avvenire in uno Stato
che si definisce moderno.
Solo chi non vuol vedere
nega l’evidente, i perbenisti, i moralisti, gli avvoltoi
politici che si nutrono di
questa melma, di questa
mediocrità. Sopravvivere è
meglio che vivere da uomo e
uscire dal ballo di gruppo
non è emarginazione, è
vivere da persone che scelgono che decidono la loro
direzione.
Gli studenti che mettono a
ferro e fuoco Roma non sono
la rivoluzione sono ancora
come nel 68 gli annoiati figli
di papà, e come allora quando Pasolini fece scandalo tra
la sinistra, anch’io oggi,
dopo 42 anni, sto con i poliziotti che a 1.200 euro al
mese si sono fatti “massacrare” di botte.
Quello che manca è il pensiero, che genera la visione,
il punto di arrivo per una
società migliore.
Penso alle “orde di gente”
che si è avvicendata su questa terra, in questi magnifici
luoghi, così carichi di mito,
ove tutto era in relazione.
I contadini, uomini veri,
affrontavano la vita con
quel “Festina Lente” leggendario, dove tutto era
incerto e ignoto, la loro vita
era di una semplicità disarmante, ma appare oggi assai
complicata che sembra ardito il solo vestire quei panni.
Le intemperie impietose
radevano al suolo gli sforzi
di un intero anno, che ne
sapete voi borghesia annoiata, giovinotti nichilisti, che
ne sapete di quelle preghiere per far cessasse la grandine, era tutto quello che
avevano, era un intero anno
di lavoro; contro lo sterminio dell’uva, delle olive, di
tutto quel poco che avevano, loro contrapponevano
“la fortezza” come virtù
cardine. Non chiedevano
elemosina a nessuno si rimboccavano le maniche; il
quadro di Pellizza Da
Volpedo, capolavoro straordinario, in origine lo aveva
chiamato “fiumana” (non a
caso) rappresenta in maniera unica e sola, la forza
morale e l’energia viva dei
contadini.
I sindacati che osannano gli
operai, costretti a girare dei
bulloni per tutta la vita che
vorrebbero legittimamente
una vita più soddisfacente,
sarebbe da chiedersi prima
se hanno davvero fatto tutto
per prendere la direzione
desiderata, se hanno davvero messo la prua dove volevano.
La sinistra che si erge a
palatino degli operai, non fa
nulla, non ha mai fatto nulla
per i contadini gli unici portatori di un cuore arcaico.
Estinta questa civiltà, resta
solo un vuoto incolmabile,
un agire randagio nel deserto senza sentimento, senza
guida ne stella polare la
direzione è volutamente
negata. Non vi è più contrazione, “messa in stato
misterico” delle cose, tutto
appare come un vuoto contenitore.
Mi sembra come quel bel
racconto di Oscar Wild,
dove un fantasma che da
anni si aggirava in un castello inglese da poco comprato
da ricchi americani, quest’entità, dicevo, a confronto con chi non crede o
meglio con chi è scollato dal
mito, impazzisce perché
non riesce a spaventarli.
Noi siamo in quel preciso
stato delle cose, ed è inutile parlare o dire, le muse, le
menadi che popolavano il
nostro paese dalla greca
Sicilia al freddo Friuli se ne
sono andate.
La speranza va alle nuove
generazioni, se sapranno
davvero emergere da questa
spaventosa situazione sociale, se sapranno conservare
ancora un cuore vero come
lo spirito contadino, se
sapranno amare la natura
senza essere dei “verdi
imbecilli”, se sapranno
rispettare il prossimo come
se fosse davvero suo fratello
e la più importante se
sapranno vivere in comunità, cioè se sapranno davvero
cosa significhi il termine
“collettività”. Una sfida
davvero difficile ma possibile, non sono importanti le
lauree e l’arroganza, ma la
sensibilità, non occorre il
denaro o i faccendieri ma il
sentimento, come avveniva
in un tempo pieno di primule e temporali odorosi che
fissavano in un istante
l’eternità.
Massimiliano Lucci
14 gennaio 2011
Come possiamo
salvarci dalla
delinquenza
organizzata e dai
politicanti corrotti?
"IN MEDIO STAT VIRTUS"
dicevano i popoli latini moltissimi secoli fa e per definire il senso del limite che,
ci potrebbe salvare dalle
fameliche fauci di delinquenti ed amministratori
corrotti, accusati dalla
magistratura inquirente di
falso in bilancio, appropriazione indebita, corruzione,
concussione ecc... perpretata a danno dello stato e
delle pubbliche amministrazioni da squallidi personaggi
e sciacalli. Ai piu'questa
parola puo' sembrare coniata dai fatti di tangentopoli
di recente memoria. In
realtà è il frutto di un'endemia cronica insita nell'animo umano di moltissime
persone, da cittadini preposti ad occupare incarichi
pubblici. Questa parola "
CONCUSSIONE" fu coniata
agli albori del 50 A.C. per
definire il dubbio che pesava sulla persona di: CAIO
SALLUSTIO CRISPO un insigne storico dell'età "CESAREA." SALLUSTIO nato ad
AMITERNO nel' 86 A.C. "
SCRIVEVA e PARLAVA BENE,
MA RAZZOLAVA MALE". un
po' come tanti personaggi
dei nostri tempi. Celebrava
l'onestà con le piu' alte
frasi, secondo la storia era
invece un uomo dai costumi
corrotti, tanto da meritare
l'esplulsione dal SENATO
ROMANO, con l'accusa di
indegnità. Ma quanti personaggi oggi meriterebbero
questo titolo?. SALLUSTIO
già allora veniva accusato
di aver accumulato immense fortune e ricchezze, che
gli consentironio di edificare una lussuosa villa sulle
falde del QUIRINALE e di far
costruire i "FAMOSI ORTI
SALLUSTIANI". Con i proventi delle somme sottratte
all'amministrazione dello
stato. Queste somme di
danaro, sarebbero stati il
frutto secondo i Senatori
Romani, di estorsioni e con-
cussioni fatti da SALLUSTIO,
quando era governatore
della NUMIDIA, carica concessagli da CESARE. Ma non
solo SALLUSTIO era avido di
danaro anche, altri uomini
illustri del suo tempo lo
erano,erano famelici ed
insaziabili. Uno di questi
era CATILINA, un uomo
capace di attingere alle
casse degli amici e conoscenti, dopo aver delapidato tutti i suoi averi in piaceri. Quante analogie vi
sono tra il passato remoto
ed il presente?. Qualcuno
diceva il Lupo perde il Pelo
ma non il vizio. E? Questo è
un dato di fatto della nostra
odierna società. Ove i corrotti e i concussi si contano
a decine. Cio' che è terribile è che non si vegognano
ed usano ancora derubare
lo stato e i contribuenti.
Come vedete cari lettori la
storia si ripete sempre
all'infinito. Questa barbarie
deve pero' terminare prima
che accada l'irreparabile
OVVERO:" I CITTADINI STANCHI DI ESSERE VESSATI E
PRESI IN GIRO SI RIFIUTANO
DI PAGARE LE TASSE," che
non vanno alla COMUNITA'
ma nelle tasche di matricolati VOLPONI .UN suggerimento su come potremmo
salvarci, potrebbe essere il
seguente: La magistratura
una volta accertata la
responsabilità di chi commette il reato, dovrebbe a
nostro umile parere
far
restituire al REO tutte le
somme indebitamente percepite, è condannarlo a
lavorare per la" COMUNITA
GRATUITAMENTE "
fino all'estinzione del debito contratto verso la comunità.Le carceri non servono
piu' a redimere, sono già in
esubero. Troppa gente
delinque. PERCHE' la gente
delinque ?
E' questa la
domanda che Giudici e
Politici dovrebbero porsi.
Marco Rinaudo
GENAZZANO
14 gennaio 2011
Roma Sud
Genazzano, a lezione di riduzione dei rifiuti
Inizia da pag. 1
Ai bambini delle classi quinte Esposito e Ferraretto
hanno illustrato i meccanismi per la riduzione ed il
riutilizzo dei rifiuti prodotti
in casa che possono essere
messi in atto immediatamente, adottando semplicemente uno stile di “vita
sostenibile” basato sulla
raccolta
differenziata,
ossia sulla separazione di
quanto gettato indistintamente nella pattumiera.
Questa prima separazione
domestica è l’anello iniziale di una catena che in un
prossimo futuro dovrà portare a ridurre drasticamente i conferimenti in discarica a favore di un riutilizzo
delle “materie prime” così
prodotte. Un esempio è
dato dai contenitori di alluminio delle bibite, che se
gettati nella pattumiera
rappresentano un rifiuto
ingombrante, mentre separati dal resto e conferiti
negli appositi raccoglitori
diventano materia prima
per realizzare utensili
metallici, sicché si limita
l’estrazione in miniera di
bauxite dalla quale si ricava
per lo più l’alluminio, contribuendo a salvaguardare
la natura stessa del nostro
pianeta. Per rendere ancor
più concreto il discorso,
dato che l’amministrazione
comunale è impegnata nell’attuare una condotta
sostenibile, “Green Public
Procurement”, il sindaco di
Genazzano, Fabio Ascenzi,
ed il vicesindaco, Elena
Antonelli, assieme ai due
esperti intervenuti hanno
distribuito agli alunni delle
quinte classi una “borsa per
la spesa riutilizzabile” realizzata dalla Provincia di
Roma da portare ai genitori
e contenente opuscoli
informativi
come
il
“Ricettario degli avanzi”,
consigli pratici su come
riassaporare gli avanzi di
cibo in ricette innovative.
Ai piccoli studenti delle
classi prime in cambio di
una bottiglietta di plastica
vuota sono state date borraccette costruite con alluminio riciclato da riempire
5
ogni volta, evitando l’indiscriminato usa e getta.
Genazzano, “DUE PARTITE” di Cristina Comencini al Teatro Italia
GENAZZANO:
“Mettile
insieme e le sentirai parlare” sosteneva quel tal pensatore ogni volta argomentasse di donne in genere,
dell’ ermeticità e della spigliatezza
di
costoro.
Quando poi la spigliatezza
deborda a tutto campo e
senza i freni più elementari
tutto appare verosimilmente vero. E’ quanto accade
nei due atti della commedia
di Cristina Comencini che la
multiforme compagnia La
Cicoria ha messo in repertorio
sul palcoscenico
genazzanese del Teatro
Cinema Italia (ex Orsi) in
tre serate e replica con
Mauro Sebastianelli alle luci
ed
ai
suoni,
Franco
Giovannetti alla regia e
sette irresistibili chutes d’
hommes
egregiamente
interpretate.
Immaginate una sala digni-
La compagnia “della Cicoria” ha messo in repertorio
sul palcoscenico genazzanese del Teatro Cinema Italia (ex Orsi)
tosamente arredata in uno
stile tra il liberty michelangiolesco dei beati anni sessanta ed il post bellico
autarchico di un pò prima.
Immaginate che vi si aggirino, concentriche e svagate
tra una rivista satinata ed
un tappeto verde, quattro
lussureggianti signore policaratteriate
e rigorosamente al femminile in
rosso, rosa, verde e verdino
e riconoscerete Sofia,
austera ed autoritaria ma
delusa
in
profondità,
Gabriella, florida e scintillante ma in
contrasto
perenne con Claudia che fa
l’ ingenua sofisticata. Vi
troverete pure Beatrice, la
più giovane, visibilmente
sprovveduta ma “interessante”.
Cosa fanno queste quattro
donne in certo ambiente?
Giocano a carte, a canasta
naturalmente o, tuttalpiù,
a
ramino, e parlano. Si
raccontano, si commentano, si giudicano nelle loro
molteplici qualità di madri,
spose e….. amanti. Le tante
fasi della loro vita e gli
immancabili risvolti di essa
le inducono a sfogarsi tra il
torto e la ragione, l’ esaltazione ed il rimorso finchè un urlo repentino e
ripetuto, profetico di un
imminente lieto evento,
lanciato dalla tremante
Beatrice non le riporti ad
una coscienza immancabile, eminentemente femminile.
La vereconda partita non
va avanti ed il sentimento
ha la meglio. Le donne di
quella generazione avevano la famiglia e la casa, un
consorte degno e tanto di
loro stesse anche se la
commedia voleva dimostrare il contrario.
Il secondo sipario è toccato alla generazione successiva immersa in un ambiente consimile ma forzatamente diverso. Ho ammirato le sfolgoranti chiome
di Angela e di Alice, la
“spinosa” di Raffaela nonché gli occhi penetranti di
Alessia, la Beatrice del
primo atto, giunta al
secondo ruolo. Ho riconosciuto il talento esuberante, da grande palcoscenico, della prima, in gonna
“ciancicata,” “brillocco” e
tacchi a spillo, e la recitazione ritrosa ma sommamente confidenziale della
seconda mentre l’ ingenuità sincera della neomamma dai capelli rossi mi
ha entusiasmato per la bellezza semplice che ispirava. Alessia-Beatrice ha
accarezzato un ruolo tutto
diverso dal primo ma lo ha
fatto con esperienza e finalità di contrasto.
Tutto bene quindi ma non
tutto.
Due generazioni
sono state messe a confronto con le loro passioni
espresse
in
contenuti
audaci e, come si dice oggi,
corrispondenti alla realtà.
No, mi dispiace, non sono
d’ accordo, la realtà vera è
un tantino diversa.
Pietro Patriarca
GENAZZANO: La Provincia
di Roma ha approvato la
richiesta di contributo
avanzata dal comune di
Genazzano
erogando
827.675 euro per i lavori
di completamento della
rete fognante in località
Maccareccia, ampia zona
rurale al confine con i
comuni di Valmontone e
Cave, nonché per la realizzazione dell’impianto di
depurazione. Con tale
finanziamento, pertanto,
verrà realizzato l’intero
sistema fognario della
Maccareccia, i cui lavori
del primo lotto sono iniziati da alcuni mesi. Questa
importante zona del territorio genazzanese sarà
finalmente dotata dei servizi necessari per un idoneo
risanamento igienico-sanitario. Con un investimento
totale di oltre 1.500.000
di euro verrà data una
risposta concreta alla soddisfazione di un’esigenza
che i cittadini della
Maccareccia manifestano
da decenni.
Genazzano, 825.675 euro
per completamento
rete fognante
della Maccareccia
Roma Sud
6
GENAZZANO
Genazzano, sessanta presepi nel segno
della solidarietà e della pace
GENAZZANO: Un percorso di sessanta Presepi si snoda attraverso le
piazze e le strade di Genazzano,
fino al 6 gennaio 2011, nell’ambito
del programma “Genazzano: un
grande Presepe nel segno della
solidarietà
e
della
pace”.
Arrivando da Valmontone (autostrada Roma-Napoli) la prima tappa
è in località Maccareccia dove un
Presepe si trova in via della
Maccareccia (nei pressi della statua
di Padre Pio) e un secondo in via
Santa Cristina, nei pressi della
omonima Chiesa. Riprendendo la
strada per Genazzano la terza
tappa è all’incrocio con la via
Prenestina: a sinistra, al 46 di via
Petroselli, si trova il grande
Presepe di Nello Fioravanti.
Proseguendo in direzione di
Genazzano, lasciata la Prenestina
per entrare in paese, si arriva in via
Trento e Trieste dove un grande
Presepe é stato allestito nella
vetrina della Farmacia del Buon
Consiglio. A questo punto si può
lasciare l’auto in Piazza della
Repubblica e proseguire a piedi. A
Porta Romana, immediatamente
dopo l’ingresso del centro storico,
è da ammirare il presepe realizzato
dagli
studenti
dell’ITIS
di
Genazzano: riproduce la storica
fontana del Piluozzo, il cui originale si trova proseguendo il tragitto.
Giunti in Piazza G.E. D’Amico si
trovano i Presepi del Centro
Anziani, dell’Associazione Aurora
(con mercatino dell’artigianato),
dell’edicola Lucidi e quello di figure animate realizzato dagli alunni
della Scuola secondaria (classe II B)
R.I.S.
14 gennaio 2011
allestito nella vetrina dello Studio
tecnico Bezzi. Nei pressi lo storico
Presepe della Chiesa di San Paolo.
Su via S. Paolo il bel Presepe di
figure animate eseguito dagli alunni della Classe III B della scuola
secondaria
dell’Istituto
di Gionne Giacomo &
C. sas
Impianti: Elettrici - Termici - Idraulici - Tecnologici
Pannelli Solari - Manutenzione Caldaie
Via Pietro Nenni, 90 - 00030 Genazzano (Rm)
Tel./Fax 06.95.79.258 - Cell. 339.33.62.534
[email protected]
Comprensivo allestito presso la
sede
dell’Associazione
Commercianti che ospita anche
altri sei Presepi individuali degli
alunni della stessa Scuola e una sintesi della mostra fotografica
“Genazzano Interculturale”. Altri
due Presepi degli alunni della
Scuola secondaria sono visibili
nel vicino negozio di Fiori e
Piante e, qualche decina di
metri più avanti, nella vetrina
del Parrucchiere Identity. In
Piazza del Santuario, 1, si trova
il Presepe di Mario Ronzani.
Lungo Corso
Cardinali
Vannutelli
il
Presepe
dell’Oratorio della Chiesa di
Santa Maria e quelli nelle
vetrine delle gioiellerie La
Mimosa ( 19) e Vannini (33).
Una breve salita porta al
Castello Colonna dove a sinistra
del portone si trova il Presepe
di Anna Fabbri, tra pizzi e merletti sapientemente rielaborati.
Poi nella Sala Nuova del
Castello trenta presepi individuali e
collettivi, di cui uno a grandezza
naturale, realizzati dagli studenti
della
scuola
secondaria
di
Genazzano. Proseguendo il percorso nella Sala Martino V si trova la
mostra fotografica “Genazzano
Interculturale” che racconta la storia dei nuovi cittadini e dei gruppi
musicali e degli artisti internazionali che hanno animato la vita culturale del paese. Scendendo dal
Castello, in via Martino V, nella
vetrina dell’Associazione Pro Loco
si trovano cinque Presepi degli
alunni della scuola primaria. Infine,
uscendo dal paese in auto, si raggiunge la località San Filippo dove
un Presepe, ambientato in una
grande ricostruzione del Ninfeo
bramantesco, si trova all’ingresso
dell’Hotel Ristorante Cremona.
CAVE
14 gennaio 2011
Roma Sud
7
Cave, dal buco della serratura…/4:
Cave, un leggero
Anno nuovo, È possibile sperare?
fiocco di neve
spegne una
“pesante fiaccolata”
CAVE: Il Re è nudo. Davanti
alla “Fiaccolata per la legalità” (non svolta per una
copiosa quanto opportuna
nevicata) non possiamo che
sancire il fallimento totale
della politica ordine-disciplina-videosorveglianza del
sindaco Umbertini e della
sua maggioranza che amministra (o amminestra) Cave
da sei anni e mezzo.
Tra una esecuzione in pieno
stile mafioso, una bella
rissa con accoltellamento e
chiari sintomi di infiltrazioni malavitose nella vita
della nostra cittadina, si
era pensato bene di rispondere con le luci delle fiaccole per manifestare (a
chi?) l’esigenza di avere più
controllo sul territorio
magari attraverso l’invio di
poliziotti e carabinieri.
Rispettando chi si accingeva a manifestare, ci permettiamo di esprimere un
giudizio negativo sull’iniziativa e di fare alcune
osservazioni.
Noi riteniamo che davanti
ad un evidente disagio
sociale di tipo generazionale, etnico, culturale ed
economico si reagisca con
le buone prassi amministrative e mettendo in campo
politiche indirizzate alla
crescita economica, allo
sviluppo delle conoscenze e
all’inclusione sociale. Si
potrebbe magari partire da
un concreto sostegno al
riconoscimento del “diritto
alla cittadinanza” con
l’idea di una “Cave città
del mondo” e rivitalizzando
l’orgoglio di appartenenza
ad una comunità. Gli stranieri non saranno mai italiani perché, giustamente,
si sentono rumeni, albanesi, marocchini, egiziani,
eritrei, somali, senegalesi
ecc. ma possono essere, e
molti lo sono di fatto purtroppo non di diritto, cittadini
italiani.
Davanti
all’acuirsi delle tensioni
sociali e a pericolose infiltrazioni, una città aperta
alla conoscenza, trasparente nell’attività amministrativa, rispettosa delle diversità, laboriosa, pronta ad
accogliere le novità e le
innovazioni diventa una
città chiusa all’illegalità,
alla violenza e all’arroganza del potere.
Per questo avremmo preferito avere una “Fiaccolata
per i diritti”. Il diritto di
essere diverso, il diritto di
essere dignitosamente un
essere umano, il diritto di
abitare in una città laica
nelle istituzioni, il diritto di
avere dei servizi locali efficienti ed ad un giusto
costo, il diritto ad avere un
territorio non devastato da
una idea urbanistica sbagliata, il diritto ad avere un
Piano Regolatore e non un
Piano di fabbricazione, il
diritto di avere una mobilità nelle strade cittadine
degna di questo nome, il
diritto
ad
avere
un
Municipio trasparente come
una scatola di cristallo, il
diritto di poter programmare un futuro migliore per i
nostri giovani, il diritto ad
avere una seria politica
vicina agli anziani … il diritto di avere dei diritti.
Praticare questi diritti
equivale a sottoscrivere un
accordo con la legalità.
Purtroppo non è stato così.
Sarà
per
un’altra
volta…forse.
Monsieur de Voltaire
CAVE: Mentre restiamo in
attesa delle risposte del
Sindaco alle nostre domande riguardo le sue intenzioni di rimettere anticipatamente il mandato, la politica locale ha iniziato le sue
manovre di trasformazione
fatte di avvicinamenti,
riavvicinamenti, allontanamenti, composizioni, scomposizioni e chi più ne ha
più ne metta.
Un primo fatto è la nascita,
in Consiglio Comunale, del
Gruppo del Popolo della
Libertà, presentatosi con
un ecumenico manifesto,
composto
da
Ettore
Lucarelli,
Massimo
Lucarelli, Francesco Scriva,
Gianluca Chialastri e Luca
Mastropietro. E’ un fatto
interessante? Forse no.
Però sarebbe bello conoscere la posizione politica
assunta dal neonato gruppo
verso il sindaco Umbertini
considerando che il citato
gruppo è composto da consiglieri sia di opposizione
che
di
maggioranza.
Saremo davanti ad un
ampliamento dei numeri
della maggioranza? Oppure
sarà vero il contrario? Vacci
a capire.
Poi ci sono gli ex rappresentanti
di
Alleanza
Nazionale di cui si dice che
una parte si sia accasata
alla corte di Fini. Qualcuno
sussurra che siano estremamente impegnati nella
costruzione del terzo polo
magari con l’UdC del condottiero felice e con l’ala
“economica” della sinistra
locale.
Ed il centrosinistra? Una
parte, come detto, è seduta comodamente al tavolo
del sindaco Umbertini e
continua a fare i propri
affari. Un’altra parte è
seduta, meno comodamente, allo stesso tavolo e
sogna
le
“fabbriche”.
L’Italia dei Valori e
Rifondazione Comunista:
non pervenuti. Resta il
Partito Democratico che
ancora deve decidere cosa
vuole essere e cosa vuole
fare. Nel frattempo ha
messo in campo un giovane
coordinatore ed un nuovo
Consiglio direttivo a cui va
il nostro “in bocca al lupo”.
Ne avranno bisogno!
L’augurio è che questo
nuovo anno aiuti a scompaginare le carte della politica locale e a portare un
vento di freschezza nella
nostra città.
E’ possibile sperare?
Jack Molletta
& Mario Firdifero
Roma Sud
8
SAN VITO ROMANO - PALESTRINA
A Palestrina
“Una serata per...Simone”
Il 22 gennaio evento di solidarietà
Serata a al Teatro Principe promossa
dall’associazione “Antica Praeneste”
P A L E S T R I N A :
L’associazione
culturale
Antica Collina Praeneste
opera da diversi anni nella
zona dei Castelli Prenestini
e organizza eventi e manifestazioni di solidarietà ma
anche di carattere informativo, formativo, didattico,
turistico e sportivo sia in
ambito locale che nazionale.
Dopo il successo delle precedenti serate di sold out
nel teatro Caesar di San
Vito Romano, Il prossimo 22
gennaio 2011 ritorna “Una
serata per...Simone”, principale evento di solidarietà
promosso dall’associazione.
Per il terzo anno consecutivo numerosi artisti si alterneranno sul palco, stavolta
del “Teatro Principe” di
Palestrina per offrire al
pubblico una serata di
musica e divertimento. Tra
gli artisti presenti, solo per
citarne alcuni, Barty, notissimo imitatore e speaker di
Radio Dimensione Suono
( t e s t i m o n i a l
dell’Associazione) che presenterà la serata insieme a
Claudia Cesari, Sofia direttamente da “X Factor 3”
con Frank Head vincitore
del premio della critica
“Sanremo 2008”, Nicola
Aliotta giovane promessa
del canto, protagonista
della penultima edizione
del programma della Clerici
“Ti lascio una canzone” e
l’immancabile
BillyBand
con Miele alias Giorgia
Creatura ex vocalist e voce
solista di Scialpi, Stefano
Fiori straordinario cantante
e chitarrista ex “I ratti
della sabina”, Patrizia
Viglianti e Anthony Path dal
“Waka show” in onda sul
canale Sky 867.
I proventi della serata
saranno destinati all’aiuto
e al sostegno di Simone e
della sua famiglia, che da
anni affronta gravosissime
spese per terapie riabilitative, neurologiche e logopediche per un grave deficit neurologico che dalla
nascita affligge il piccolo
Simone.
Tutte le informazioni sulla
serata
e
sull’attività
dell’Associazione culturale
sono reperibili sul sito
www.anticacollinapraeneste.it. È possibile fin da ora
prenotare i biglietti per la
serata inviando una mail
all’indirizzo [email protected] e indicando il numero dei biglietti che si intende acquistare
oppure telefonando ai
seguenti
numeri:
392.7302278 - 39.3793088 333.4380363
......perchè la beneficenza
fa bene soprattutto a chi
la fa!
14 gennaio 2011
Italia dove sei…
Scrivere così, come viene malata, Italia senza sole,
da dentro, scrivere senza Italia che pensa solo a se
fermarsi, magari sbaglian- stessa, a sopravvivere nella
do, ma scrivere, farsi senti- paura, Italia avvelenata
re, anche quando nessuno che non sopravviverà.
legge o legge di corsa.
Ma certo, ci sfuggi ancoCarissima Italia, sembri ra……., l’Italia siamo noi,
sfuggire e fuggi, nessuno ti siamo noi l’Italia, siamo noi
vuole….., ma sei debole, che non lottiamo più, che
perché chi fugge o sfugge pensiamo ad accumulare
non può camminare a testa solo denaro e rancori,
alta, oltretutto tutti coloro siamo noi che non lottiamo
che hanno lottato e per te per tenerti unita, siamo noi
molti sono anche morti, te che rinchiusi dentro le
lo ricordano sempre che se quattro mura di una casa
fuggi non puoi camminare a siamo deboli, malati, senza
testa alta.
anima, morti….. .
Carissima Italia, ti sfugge Ciao Italia, un giorno…….,
la scuola, la libertà di inse- fosse domani, qualche tuo
gnamento, ti sfugge la figlio alzerà la testa e lotsanità, lo stato sociale, terà ancora, lotterà con
abbandoni i più deboli, ti una lettera, una parola,
sfugge il lavoro, ti sfuggono cercherà di convincere gli
i diritti ed anche i doveri, altri fratelli che bisogna
ti sfugge la Legge e ti sfug- alzarla quella testa, cerge la Costituzione.
cherà di convincere gli altri
Eri un grande Paese, nato fratelli che chi non è libedalla cultura, eri un esem- ro, chi non è libero di
pio di lavoro, una fucina di esprimersi, chi non è libero
idee e di idee di libertà, eri di istruirsi, chi non è libero
una formichina diventata perché ha paura…….., non
poi una grande Nazione, è Libero…..
ora non lotti più, sei stanAmedeo Rossi
ca,
Sindaco di san Vito
tutti ti assalgono e tu
Romano
accetti e non lotti. Hai lottato per l’Europa, tanti
tuoi figli sono emigrati per farti crescere, ora anche
l’Europa ti sfugge e
non lotti per accettare i figli di altri
popoli e nazioni che
vorrebbero essere
accolti come fu per i
tuoi.
Non dai futuro a
nessuno,
cambi
colore e anima ogni
giorno, il domani è
un giorno ignoto e tu
lo sai, ma non fai
niente per la tua
famiglia i tuoi figli.
Quante conquiste
perdute,
quante
speranze
perse,
quanti tuoi ragazzi
non potranno farsi
una famiglia e quante famiglie distrutte, perché tutti e
tutto abbandoni.
Amedeo Rossi Sindaco di San Vito R
Italia stanca, Italia
CONSORZIO
Enti
Pubblici
Gestione Associata Servizi Locali
Via Prenestina Nuova, 291 - PALESTRINA
Tel. 06/953.56.05 06/957.33.34
14 gennaio 2011
SERRONE - LABICO
Inaugurato il nuovo parcheggio
del centro storico di Serrone
SERRONE: Inaugurato a
Serrone il nuovo parcheggio
di via Aldo Moro. L’opera,
che consentirà a Serrone di
avere circa 50 posti auto in
più a ridosso del centro storico, è stata realizzata grazie ad un progetto approvato e finanziato tre anni fa
l’inaugurazione di oggi si
conclude il secondo lotto di
lavori che, grazie ad un
finanziamento di ulteriori
150 mila euro, ci ha permesso di sistemare quest’area
per la sosta delle auto. Già
finanziato, e in corso di
ottenimento delle varie
dalla Regione Lazio per lo
spostamento del capolinea
degli autobus Cotral con
annesso parcheggio di scambio gomma-gomma.
“Dopo i 50 mila euro per lo
spostamento del capolinea –
ha spiegato il sindaco
Maurizio Proietto nel corso
della manifestazione – con
autorizzazioni, è invece il
terzo lotto dell’opera che,
con altri 200 mila euro, consentirà di completare l’intera opera sistemando anche
tutta l’area circostante”.
Il sindaco Proietto ha effettuato il taglio del nastro alla
presenza, tra gli altri, del
vice sindaco Enilde Tucci,
“Non si fa politica nelle aule
giudiziarie”. Era questo – se
non ricordo male – il diffuso
convincimento degli esponenti dell’attuale maggioranza. Esprimevano questo
pensiero quando gli esponenti dell’opposizione – in assenza di chiarimenti su vicende
poco chiare e non sufficientemente chiarite da chi di
dovere – decidevano (peraltro senza denunciare nessuno) di chiedere alla magistratura di verificare la correttezza delle procedure seguite.
Poi, ad un certo punto, quelli della maggioranza hanno
cambiato idea. E adesso –
visto che il disimpegno verso
il ruolo di amministratori
concede loro molto tempo
libero – hanno deciso di trascorrere le loro giornate tra
studi legali e tribunali alla
ricerca di un qualche cavillo
giudiziario che induca l’opposizione a più miti consigli.
Credo che non siano così
ingenui da pensare di ottenere davvero “condanne esemplari”, visto che sono stati
costretti a ricorrere a fattispecie piuttosto deboli sul
profilo della responsabilità
penale (la prima volta stampa clandestina e ora diffamazione), però il meccanismo
dell’intimidazione potrebbe
sempre funzionare. Ed è per
questo che, insieme ad una
querela mai arrivata, il vicesindaco Alfredo Galli ha pensato bene di citarmi in un
giudizio civile perché – a suo
avviso – alcuni miei articoli
sarebbero lesivi del suo
onore e della sua reputazio-
ne. Per questa mia condotta
“diffamatoria” Alfredo Galli
chiede un risarcimento per
un importo di 50mila euro.
Ho letto l’atto di citazione e
l’ho trovato francamente
piuttosto debole. Non entrerò nel merito in questa sede,
visto che preferisco argomentare le mie ragioni direttamente in tribunale. Mi
preme però fare qualche
considerazione di carattere
politico.
Non ho la sensazione che a
Labico, negli ultimi vent’anni, vi sia mai stata una vera e
propria opposizione. Ossia
una coalizione politica che
imposti la propria progettualità su un modo diverso di
amministrare la cosa pubblica e di gestire e pianificare
lo sviluppo urbanistico. Una
politica fatta di trasparenza,
di tutela dei cittadini, di promozione dei servizi alla collettività, di valorizzazione e
dell’assessore ai lavori pubblici Enzo Pallocca e dell’assessore
all’ambiente
Gabriele Lolli. Sotto il gonfalone della città, portato
da una delegazione della
Polizia Municipale, il parroco don Ambrogio ha dato la
benedizione alla nuova
struttura augurando a tutti i
presenti un 2011 di pace e
serenità.
“Un’opera utile e importante – spiega l’assessore
Pallocca – che l’assessorato
regionale ai trasporti, tre
anni fa, ha finanziato totalmente a fondo perduto per
dare a Serrone un capolinea
per i bus in una zona dove
fosse più agevole la manovra
e ci fosse l’opportunità per i
pendolari di lasciare l’auto
per recarsi sul posto di lavoro”.
Il nuovo parcheggio si rivela
particolarmente utile, in
questo periodo, anche per
accogliere le auto dei visitatori che, durante le festività
natalizie, raggiungono il
centro ciociaro per ammirare il suggestivo Presepe
etnografico a grandezza
naturale, il più grande del
Lazio.
Serrone 29 Dicembre 2010
Berlenghi “non temo la giustizia”
tutela del territorio e che
contrasti le clientele, le speculazioni, gli affarismi. A
parte rare quanto lodevoli
eccezioni, le opposizioni del
passato non hanno mai brillato per affermare un’alterità
effettiva al sistema di potere. Pensiamo – solo per fare
un esempio - all’attuale,
devastante, variante al piano
regolatore, su cui abbiamo
speso fiumi di inchiostro per
denunciare quanto sia dannosa per i cittadini, a favore
della quale hanno votato ben
3 dei quattro consiglieri della
precedente sedicente opposizione. Quel genere di opposizione è il genere che è sempre piaciuto a Galli e
Giordani. Un’opposizione di
carta e sulla carta, che non
crea problemi, non da fastidio, non critica.
Peccato che, adesso, c’è
un’opposizione vera e concreta. Competente e determinata. Un’opposizione che
in più di un’occasione ha
messo all’angolo questa maggioranza. E un’opposizione
così disturba, infastidisce,
innervosisce. Per un’opposizione così, contro la quale il
confronto in aula consiliare è
sempre perdente, c’è bisogno di spostarsi in altre aule,
quelle dei tribunali, sperando che l’atteggiamento intimidatorio funzioni e che si
ritorni ad un’opposizione
più, come dire, malleabile.
Ho una cattiva notizia per
Alfredo Galli: il tentativo di
intimidazione non funziona e
l’opposizione non cederà a
pressioni e condizionamenti.
Tullio Berlenghi
Roma Sud
9
Dalla Provincia visita di cortesia all’istituto
scolastico salvato dal ridimensionamento
L’assessore provinciale
Quadrini a Serrone:
“Confermato
l’impegno per la scuola”
SERRONE, 28 Dicembre
2010
Prima della pausa natalizia,
l’Assessore provinciale alla
pubblica
istruzione
Gianluca Quadrini ha voluto
portare, di persona, i propri saluti ai bambini dell’istituto comprensivo di
Serrone. Un’occasione per
conoscere da vicino una
scuola che, tra i plessi di
Serrone e La Forma, rappresenta
una
realtàà
importante per tutta la
comunitàà e per la cui
sopravvivenza l’assessore
Quadrini si èè speso concretamente nelle scorse
settimane. Ad accogliere
l’esponente della Giunta
Provinciale oltre al sindaco
di
Serrone,
Maurizio
Proietto, e al preside dell’istituto,
Tommaso
Damizia, c’erano anche il
consigliere provinciale del
collegio, Mario Felli, il vice
sindaco di Serrone, Enilde
Tucci, l’assessore alla pubblica istruzione, Natale
Nucheli, e il consigliere
comunale
Emiliano
Campoli.
““Considerando l’impegno
di Quadrini per evitare un
sibilitàà
rispetto
alle
nostre richieste e una grande correttezza istituzionale che ci pone di fronte un
interlocutore serio con cui
lavorare in un settore delicato come quello della
scuola””.
L’Assessore Quadrini èè
stato accolto in un clima di
grande festa, e ha potuto
apprezzare anche i bei presepi che i bambini hanno
realizzato per l’occasione
nell’atrio della scuola. Una
vocazione, quella del presepe, che – vale la pena
ricordarlo – a Serrone èè
ben rappresentata dal suggestivo presepe etnografico
a grandezza naturale che,
dall’8 dicembre al 6 gennaio, rende vicoli e piazze del
centro storico un unicum
per tutta la regione.
““La visita dell’assessore –
conclude Proietto – ci offre
l’opportunitàà per ribadire
che il nostro comune sulla
scuola investe tanto. Dopo
aver dotato tutti gli scuolabus di un’assistente a
bordo, stiamo finalmente
per partire con la tanto
attesa sezione Primavera.
Rivolta ai bambini di etàà
ridimensionamento della
rete scolastica di Serrone –
commenta
il
sindaco
Proietto – siamo contenti
che l’assessore sia venuto
di persona a verificare che
stiamo parlando di una
scuola moderna, sulla
quale il Comune ha investito molto per renderla, in
entrambi i plessi, accogliente e funzionale e
offrire il massimo possibile
ai nostri alunni in termini
di strutture e dotazioni.
C’era forte il timore che
l’istituto comprensivo di
Serrone e La Forma potesse
subire tagli o perdere la
dirigenza, ed abbiamo
potuto esprimere, ancora
una volta, la nostra gratitudine all’assessore per
aver mostrato estrema sen-
compresa tra i 24 mesi e i
36 mesi, èè destinata ai
piccoli che non sono ancora
in etàà di Scuola dell’infanzia. Un servizio particolarmente richiesto dalle famiglie che viene attivato grazie alla fattiva collaborazione tra l’assessore alla
pubblica istruzione, Natale
Nucheli, e la dirigenza scolastica. Nella segreteria
della scuola sono disponibili i modelli per presentare
la domanda per l’anno scolastico 2010/2011 (quello
in corso)””.
Ufficio Comunicazione
Tel. (+39) 0775 523064 serviziculturali.serrone@gmai
l.com ·· www.comune.serrone.fr.it
Roma Sud
10
PIGLIO
Riconosciuta la Comunità
“Nuovi Orizzonti”
Piglio, Chiara Amirante, “solo l’Amore può far germogliare la
Gioia di Vivere nei deserti dell’umanità”!
PIGLIO: La fondatrice della
comunità
“Nuovi
Orizzonti”, Chiara Amirante
ha portato in televisione la
sua testimonianza di vita
del travaglio umano che
l’ha portata a dedicare la
sua vita alla missione del
recupero della gioventù
meno fortunata. La ripresa
televisiva è venuta all’interno e all’esterno con in
prospettiva sullo sfondo il
convento di San Giovanni
che per oltre tre secoli era
la casa dei padri francescani. Questo appuntamento
ha avuto luogo sabato 8
Gennaio 2011 ore 17,30 su
SAT 2000 nel corso di una
Rubrica religiosa. Ma c’è di
più! Il Pontificio Consiglio
per i Laici, nei giorni scorsi,
ha approvato lo Statuto per
un periodo “ad experimentum di cinque anni”, riconoscendo
l’Associazione
“Nuovi Orizzonti” come
Associazione privata internazionale di fedeli. La Sede
Apostolica con il Decreto
ha sancito l’autenticità
ecclesiale
di erezione
canonica
di
una
Associazione internazionale
di fedeli che ha come scopo
la santificazione dei propri
membri e l’edificazione
della Chiesa. La notizia è
stata accolta con gioia dalla
fondatrice della comunità
“Nuovi Orizzonti” che proprio venti anni fa nel
Febbraio
1991,
Chiara
Amirante iniziò a recarsi di
notte alla Stazione Termini
per incontrare giovani sbandati e disperati senza fissa
dimora vittime di drammatici circoli viziosi (droga,
prostituzione, alcolismo,
criminalità,), cercando di
orientarli in strutture d’accoglienza già esistenti. In
seguito, dinanzi alla sempre più pressante richiesta
di aiuto, nel marzo del 1994
a Trigoria (Roma), aprì la
prima casa di accoglienza
“Nuovi
Orizzonti”.
L’iniziativa che parte dalla
evangelizzazione di strada
per offrire poi accoglienza
ed un programma di rigenerazione psicologica e spirituale basato sul Vangelo
ben presto rilevò l’efficacia
del nuovo approccio alla
realtà di emarginazione. Da
allora sono sorti nuovi centri di accoglienza, gruppi di
preghiera, numerose iniziative sociali, di informazione
ed evangelizzazione in Italia
ed all’estero. Dopo un
primo periodo d’assestamento dovuto all’essersi
calati all’improvviso in un
contesto sociale, culturale
e geografico del tutto
nuovo, la comunità “Nuovi
Orizzonti” nel Maggio del
1996 aveva finalmente trovato a Piglio, nell’ex convento dei francescani, l’assetto stabile nelle sue
caratteristiche di assistenza
e di reinserimento nella vita
sociale di persone che fino a
poco tempo prima erano
allo sbando e ai margini di
una decorosa vita civile.
Dopo lo scetticismo iniziale
della popolazione pigliese
rimasta delusa dallo allontanamento dei frati francescani che per secoli avevano
stabilito la loro sede e i
legami affettivi nel territorio pigliese, la comunità si è
poco a poco guadagnata la
stima ed il rispetto della
cittadinanza con un comportamento educato e civile
al punto che gli stessi
pigliesi oggi si prestano ad
aiutare nei modi più svariati la comunità. I meriti maggiori vanno a Chiara che si è
dedicata con amore e passione allo sviluppo di un
progetto che all’inizio sembrava più grande delle sue
forze; la sua tenacia invece
ha avuto il sopravvento al
punto che la comunità
“Nuovi Orizzonti” può essere additata ad esempio di
una gestione equilibrata e
del tutto corretta. Non solo;
la fondatrice della comunità
“Nuovi Orizzonti” Chiara
Amirante ha portato in televisione (oltre 350 trasmissioni televisive e 250 radiofoniche) e in sala Nervi
davanti al Santo Padre
nell’Aprile del 1997, la sua
testimonianza di vita, del
travaglio umano che l’ha
portata a dedicare la sua
vita alla missione del recupero della gioventù meno
fortunata. A Piglio, grazie
alla presenza
di questa
comunità, sono stati spesso
ospiti illustri, come il
Cardinale Ersilio Tonini e
Mons. Salvatore Boccaccio,
ex Vescovo di Frosinone.
Questi due alti prelati avevano sempre incoraggiato la
fondatrice Chiara a proseguire in questa opera altamente umana. Anche il
Vescovo della Diocesi di
Anagni-Alatri
Mons.
Lorenzo Loppa, come aveva
fatto il suo predecessore
Francesco Lambiase, ha
voluto nel 2002 far visita
alla comunità proprio l’indomani
della
sua
Ordinazione
Vescovile,
dimostrando l’attenzione e
l’affetto di un padre.
Un’intera giornata è stata
trascorsa nella comunità
“Nuovi Orizzonti” da Padre
Dario Betancourt, di origine
colombiana, mentre Mons.
Arturo Ruggeri ha voluto
festeggiare i suoi cinquant’anni di sacerdozio insieme
ai trentasei giovani della
comunità come segno di
predilezione di Gesù per i
suoi piccoli.
Numerosi
membri dell’Associazione
di fedeli, approvata dal
Cardinal Ruini il 10 Marzo
del 1997, hanno voluto consacrarsi col desiderio di far
della loro vita un “Grazie
d’Amore” all’Amore di Dio.
Il
fine
generale
dell’Associazione è la santità dei membri, che si impegnano a portare l’Amore a
chi non ha conosciuto
l’Amore, la vita a chi è nella
“morte”, la Gioia della
Risurrezione a chi si sente
disperato. Si tratta di una
consacrazione laicale aperta a tutti gli stati di vita
(celibato,
matrimonio,
sacerdozio, vita religiosa),
che pone una particolare
attenzione al mistero della
discesa agli inferi di Gesù e
alla Sua Resurrezione.
Ritornando all’Associazione
“Nuovi Orizzonti” la caratteristica della comunità
presente a Piglio è quella di
voler essere una grande
famiglia aperta a tutti coloro che vogliono fare
un’esperienza di vita rinnovata dopo aver lasciato il
loro lavoro e la loro casa
per poter vivere un’esperienza radicale di
vita
evangelica. Oltre che a
Trigoria e a Piglio la
Comunità “Nuovi Orizzonti”
è presente anche nei
Castelli
Romani,
in
Montevarchi (Arezzo), in
Colombia, in Albania, in
Africa, in Brasile, nelle
Filippine e nella Bosnia
Erzegovina (a Medugorje)
formando una grande famiglia che conta a tutto oggi
circa seimila unità. In tutte
queste sedi nel programma
terapeutico
riabitativo
“Nuovi Orizzonti” l’ergoterapia svolge un ruolo di primaria importanza. Il lavoro
viene infatti considerato
nella sua valenza pedagogica, educativa e formativa.
La comunità è una “palestra
di vita” e proprio grazie al
lavoro si cerca di sviluppare
i talenti, le capacità, il
potenziale creativo, l’autodisciplina, la responsabilità,
la maturità. Sono numerosi i settori di lavoro in cui i
ragazzi della comunità si
impegnano a rotazione:
laboratorio di cotto, laboratorio di icone, ristrutturazione, orto, cucina, lavanderia, pulizie, restauro,
falegnameria, bomboniere,
bigiotteria, forno ecc. Da
qui è nata anche una nuova
cooperativa sociale “Ali
blu” per il reinserimento
dei ragazzi che hanno concluso il programma terapeutico. La cooperativa forniscee numerosi servizi: giardinaggio, articoli vivaistici,
pulizia e gestione immobili,
promozione di articoli in
ceramica, cotto, legno,
gesso, cuoio; creazione e
divulgazione
materiale
informativo. Insomma, per
Chiara
Amirante, “solo
l’Amore può far germogliare
la Gioia di Vivere nei deserti dell’umanità”!!!
G.P.A.
14 gennaio 2011
Piglio- Serrone,
intervento del
consigliere Mario Felli,
sulle strade provinciali
PIGLIO- SERRONE: Rincara
la dose, il consigliere provinciale Mario Felli, contro
la provincia ed allarga la
protesta per altre strade ,
che toccano altri due paesi
del nord della ciociaria.
Cos’, dopo l’intervento del
consigliere
provinciale
Mario Felli e la successiva
presa di posizione da parte
del
Presidente
della
Provincia Iannarilli, che ha
assicurato un intervento
sulla viabilità di due importanti arterie sul territorio
di Paliano, lo stesso Felli
interviene, prendendo atto
dell’intervento, e sollecitando altri importanti
interventi sulla viabilità,
assicurati
tempo
fa
dall’Assessore provinciale
Cardinali.” Sono lieto dell’impegno
preso
dal
Presidente Iannarilli sul
territorio di Paliano, -commenta Felli- mi preme
sita ed il tempestivo intervento di intervenire anche
sui seguenti tratti stradali,
a Piglio: messa in sicurezza
di via Piagge, della strada
provinciale che da Piglio
congiunge agli Altipiani al
Km4, tratto stradale in
località Vado Oscuro per
continui allagamenti; ed a
Serrone in località San
Quirico, dove si presentano
diversi cedimenti stradali.
La sicurezza stradale e’
un’importante priorità per
la tutela della comunità,
non si può tardare ad intervenire”. Questo significa
fare politica concreta. La
maggioranza va incalzata
dalla minoranza, che deve
svolgere la funzione di controllo e stimolo, quindi il
consigliere
provinciale
Mario Felli ha fatto benissimo a sollevare anche il problema della provinciale per
gli Altipiani di Arcinazzo da
comunque a riguardo sottolineare la situazione di criticità e pericolosità in cui
versano alcuni tratti di viabilità del Comune di Piglio
e Serrone, posti allo stesso
Assessore Provinciale alla
Viabilita Cardinali, che alla
fine dello scorso anno
venne a tal riguardo a
Piglio. In quell’occasione
venne preso un impegno
dall’Assessore Cardinali ,
d’intervenire nel ripristino
e messa in sicurezza, di tali
strade, che tarda comunque a giungere, e nel frattempo la pericolosità persiste. In qualità di consigliere provinciale di questo
collegio, sollevo nuovamente l’importante neces-
Piglio e quella di san
Quirico a Serrone. Troppo
spesso siamo stati trattati
da cittadini di serie B.
Anche a Paliano, l’assessore cardinale venne, facendosi accogliere dall’omonimo Cenciarelli e misero il
petto in fuori assicurando
la gente che sarebbero
prontamente intervenuti
per le varie frane sulla
palianese. Le frano sono
diventate sempre più stantie, ma soprattutto più
pericoloso e nessuno mai
ha mosso un dito per trovare una soluzione.
PALIANO
14 gennaio 2011
Consegnati i primi quattro
lotti dell’ex parco
La selva di Paliano.
Il Tribunale di Frosinone ha consegnato Regione Lazio gli
appezzamenti dove è stato istituito il Monumento Naturale.
PALIANO: Comincia a concretizzarsi il Monumento
Naturale alla ex Parco La
Selva di Paliano. Infatti, il
12
gennaio scorso,
il
Tribunale di Frosinone, ha
consegnato parte di questa,
ossia i quattro lotti nessi
all’incanto, proprio alla
Regione Lazio, che attraverso la Polverini, ha manifestato l’interesse all’acquisto di tutti i 470 ettari di
terreno, per farne proprio
un Monumento Naturale.
Quattro lotti molto ghiotti
per gli acquirenti, perché
uno di questo riguardava i
due
ristoranti:
“
Il
Cardinale” ed “I due
Camini” oltre al Casale dei
Ruffo di Calabria, con alcune stalle, che se solo fossero rimesse in essere sono
migliaia di metri cubi di
costruzione, quindi un lotto
davvero molto ghiotto per
gli investitori. Intanto, si è
saputo che non c’è stata
nessuna opposizione, nei
venti giorni della pubblicazione della perimetrazione
della zona, per cui di fatto è
nato il Monumento Naturale
che ingloba anche Mola
Piscoli, un vecchio castello
di rara bellezza, posto a
ridosso anche del parco
magicland di Valmontone.
Questo significa che tutto
sta andando nel verso sperato dalla Regione Lazio,
che sin da subito, insieme al
Comune di Paliano, che ne
aveva sollecitato l’attuazione, per realizzare
le
seguenti attività secondo un
master plan sviluppato in
collaborazione con la Bic
Lazio, (altro non è che il
vecchio piano di Ruffo con
annesso
Parco Uccelli,
quest’ultimo sparito nel
piano della Bic) che prevede
di fare: Ricostruzione del
“Borgo” e la zona servizi;
Area
Direzionale,
Ricettività
Sociale;
Vivaio; Commercio Equo
Solidale; Strutture per
Educazione Ambientale;
Zona Parcheggi e area
Camper; Strutture di servizio per la fruizione del
Bosco;
Zona
di
Commercializzazione e/o
degustazione
Vini;
Biovillaggio e la zona della
Fattoria
Didattica;
Strutture di supporto
all’incubatoio
Ittico,
Strutture di supporto alle
attività Ippiche; Residenze
Agricole, Parco naturalistico dell’avifauna Bosco
della
Selva;
Museo
Internazionale con spazio
espositivo
permanente
(Centro
Ricerca
Educazione Ambientale);
Uffici di gestione del
Monumento Naturale; Il
Centro Tematico sulla
“allodiversità”;
Vivaio
Acquatico
Scientifico,
Incubatoio ittico, Cantina
Sociale e punto degustazione; Strutture di accoglienza
Agrituristica,
Farmer Market (Mercatino
agricolo); L’acquacultura;
Funzioni connesse con le
attività di Sport e tempo
libero; Parco Naturalistico
per il tempo libero, Area
per eventi all’aria aperta;
Circuiti ciclabili, Circuiti
ippici, Strutture di suppor-
to all’ippodromo; Area per
campeggi, Area Camper,
Parco acquatico,Villaggio
Astronomico; Parco attrezzato per bambini, Attività
commerciali al dettaglio e
servizi
di
supporto;
Ristorazione, Servizi informativi Villaggio Biologico,
con attività agricole annesse; Edilizia Sperimentale
Bioenergentica,
Microproduzione
di
Energia
Eolica
e
Fotovoltaico;
Strutture
Congressuali,
Attività
Artistiche, Area per eventi
all’aria aperta; Eventi
Musicali e Teatrali,Centro
di ricerca e sviluppo di
attività economiche legate
alla risorsa ambiente, e
tantissime altre cose che
ancora si possono fare”
questo quanto è
stato
scritto su un volantino, a
firma del sindaco Maurizio
Sturvi, distribuito in paese
all’inizio di dicembre.
Comunque, ci è stato detto
dalla Regione, che questa
ha interesse a tutti i 470
ettari della proprietà di
Antonello Ruffo , La Selva
Vitinicola ecc, anche dei 90
acquistati precedentemente da un’altra azienda locale. Comunque, a fine mese
ne dovremmo sapere di più
perché il Comune è intenzionato a fare una conferenza stampa per illustrare
meglio i progetti, anche se
ancora non si capisce chi
gestirà il tutto: Privati,
Fondazioni, Arp Lazio…
vedremo.
Giancarlo Flavi
PALIANO: E’ tutto pronto
alla selva per ospitale i
circa 1000 atleti, tra i quali
Rosaria
Consoli
(Campionessa Mondiale di
Maratona delle Fiamme
Gialle) e Giulio Iannone
(Campione Italiano del centro Sportivo Esercito) si
svolgerà. domenica 16 a
partire dalle ore 10, alla
Selva di Paliano (percorso
salute permanente) il campionato Regionale di Corsa
Campestre. Il titolo regionale sarà assegnato alla
categorie: allievi, juniores,
promesse e senior sia femminile
che
maschile.
Numerose le società partecipanti: Fiamme Gialle,
Centro Sportivo Esercito,
Forestale
Aeronautica,
Colleferro Atletica e della
Cassa di Risparmio di Rieti.
La manifestazione è stata
o r g a n i z z a t a
dall’Associazione Sportiva
e Culturale Costume e
Società di Colleferro, presieduta da
Ottavio
Fiascone, composta da
Umberto Onorati, Luigi
Romani in collaborazione
con il comune di Paliano,
rappresentato da Fabrizio
Desideri ( consigliere delegato
allo
sport).
Testimonial d’eccezione
Fabrizio Donato, il campione Ciociaro pluridecorato
di salto triplo 17,60 record
ancora da battere dal
2000, partito proprio da
Paliano durante un’altra
campestre che si svolse alla
Selva una ventina di anni fa
e pronto a partecipare al
Campionato Europeo Indor
nel marzo prossimo a
Parigi, premiato insieme a
Luigi Tucci ( premio ritirato
dal figlio Antonio) campione locale di atletica ed a
Antonio Ceccareli ( primo
allenatore di Fabrizio
Donato) ritirato dal padre
Roberto ( consigliere provinciale Fidal) . La presentazione alla stampa a cui
ha partecipato anche, il
presidente
del
Coni
Regionale
Alessandro
Palazzotti. Ha fatto dire al
Sindaco di Paliano Maurizio
Sturvi che sia l’inizio di
fattiva collaborazione per
eventi di spessore, perché
Paliano vuole stare alla
ribalta con il nuovo
Monumento Naturale di
470 ettari di tutto il comprensorio della Selva”. Tra
gli altri presenti Luigi
Conte (presidente provinciale Coni). All’interno
della Selva, per chi è ionteressatio, potrà trovare
anche artigianato varia,
degustazione di prodotti
locali ecc.
Alla Selva di Paliano i Campionati
Regionali di Corsa Campestre
Roma Sud
11
Gli on.li Rauti e
Miele Visitano
il carcere
di Paliano.
PALIANO- Non sono state
rilevate particolari criticità
all’interno del Carcere di
Massima
Sicurezza
di
Paliano, da parte degli on.
Isabella Rauti e Giancarlo
Miele, accompagnati dal
Consigliere
Provinciale
Amata. Subitio dopo la
commissione si è recata ad
Arce a visitare una struttura che non ha mai funzionato per vedere se è possibile
utilizzarla come sezione
Incam per ragazze madri
detenuti ( con figli da zero
a tre anni).
Al momento il carcere
custodisce 50 detenuti,
maschi più tre donne una
in isolamento (significa che
sta iniziando la collaborazione e dovrà stare sei mesi
senza vedere nessuno). Una
visita durata all’incirca
un’ora e iniziata dalla
parte dell’orto.
“Noi
abbiamo chiesto di vedere
il carcere di Paliano, perché considerato di frontiera, e perché ha due tipologie di detenuti- ha detto
l’on. Rautiuno il
Sanatorio Giudizio ( luogo
di pena oggi vi sostano
detenuti, soprattutto stranieri con la TBC) l’altro
l’aspetto detentivo
dei
collaboratori di giustizia.
Si tratta di un carcere che
non ha le criticità di altri
carceri, come il sovraffollamento o il numero dei
suicidi, ma ha altri problematiche che deriva dagli
aspetti detentivi. Le celle
sono singole ed ognuna di
loro ha un bagno- servizio
ho visto situazione sicuramente peggiori. La parte
del sanatorio è completamente separata da dove ci
sono i collaboratori di giustizia.
C’è un impegno
molto forte della direzione
e di tutto il personale, e il
fatto che i detenuti possano lavorare anche per il
ripristino delle aree interne, mi sembra un punto
importante anche dal
punto di vista trattamentale. E’ l’unico carcere con
il divieto di sorvolo, è un
carcere di frontiera che
però l’esito della visita, ci
consente di ritenere soddisfacente”.
C’è possibilità di fare da
parte della regione una
nuova ristrutturazione o
altri progetti per i detenuti? “ La direzione ci ha illustrato un piano di ripristino
di zona interna, che riguarda anche il reparto di isolamento, quella parte richie-
derà qualche intervento di
ripristino e di manutenzione, altri sono stati fatti , ci
sono lavori corso anche
per la condizione di vita
della Polizia penitenziaria.
Poiché oggi ci sono anche
le donne e non c’erano vani
separati, oggi li stanno
separando anche questo
collabora ad un clima
dignitoso. Per le progettualità, la direzione ha sottolineato di voler andare avanti con l’orto per commercializzare meglio i prodotti
e anche con altri corsi di
formazione quali laboratori manuali, anzi se posso
lanciare un appello a coloro che possono regalare
piastrelle e materiali edili,
che loro possono ritirare in
tutto il Lazio, questo consentirebbe ai detenuti,
insieme agli operatori penitenziari di impegnare questi materiali in lavori di
ristrutturazione.
La
Regione lo fa a finanziare
dei corsi di formazione e lo
continuerà a fare e in questo momento comincia un
concerto con il C.E.R.S per
i detenuti, all’interno” Si
deve
sottolineareha
aggiunto Giancarlo Mieleche tutti i detenuti, che
sono sottoposti a regime
particolare, perché sono
dei pentiti, possono lavorare nel circuito intramurario
e perciò fanno tutti i lavori
che sono visibili solo all’interno . La direzione sta
operando molto bene da
questo punto di vista perché nell’utilizzare la forza
lavoro interna dei detenuti
ad eliminare delle spese
che sarebbe difficile sostenete, proprio perché questo è un carcere che ha
pochi detenuti e quindi
poche risorse”. Come ha
trovato le donne recluse? “
Ho visitato anche la sezione femminile, una è in isolamento e quindi non lo
potuto neanche vedere, le
altre due le abbiamo incontrate all’interno di uno
spazio
molto
grande.
Quelle che sono le criticità
degli altri carceri qui non
esistono. Qui ci sono delle
criticità specifiche, e sono
in una condizione serene e
vivono una vita separata
che vede 52 presenze con
maggioranza maschile e
una minoranza extracomunitaria, molto diversa da
altri carcere”.
G.F.
Roma Sud
12
BELLEGRA - COLLEFERRO
“darsi la mano non
è dare una mano”
CROCE ROSSA ITALIANA DI BELLEGRA
Assegnato Al Prof. Franco Mandelli
Presidente Nazionale Ail il Premio della Solidarietà
BELLEGRA: Mercoledì 26
Gennaio
alle ore 18,00
presso l’Aula Consiliare.
Questa iniziativa vuole
tenere vivo il dibattito sul
tema della solidarietà, sul
valore della vita e sul significato del Volontariato. È
possibile che ciò si verifichi
solo attraverso la valorizzazione di alcune esperienze
e personalità significative,
che possono fungere da stimolo.
Motivazione
“ Il Prof. Franco Mandelli
incarna il tipo dell’uomo
veramente adulto: la per-
sona che, avendo cura di
se, si prende cura dell’altro con il suo bisogno; in
una parola, l’uomo solidale”.
Negli anni passati questo
premio è stato assegnato a:
Villa Maraini, Don Oreste
Benzi, Chiara Amirante,
Susanna Agnelli, Damiano
Tommasi, alla memoria
di Carlo Urbani,
Alex
Zanardi, don Ermanno
D’Onofrio
fondatore
dell’Associazione
Nazionale onlus
“ Il
Giardino delle rose blu “
e al
Prof. Franco
Melazzini
Giuria: Maria Antonietta
Piacente ( Commissario
CRI
Regione
Lazio),
Massimo
Barra
(Presidente Commissione
Permanente della Croce
Rossa e mezzaluna Rossa
Internazionale-fondatore
Villa Maraini ) Giancarlo
Fisichella ( Pilota di
Formula Uno), Francesco
Ferrante ( Commissario
Comitato Locale CRI di
Bellegra).
14 gennaio 2011
Colleferro, nuovo
incontro
con
il
GAIA
Presenti i sindaci e i lavoratori per la
Inizia da pag. 1
cassa integrazione ed il futuro societario
Ecco, perché c’è stato un
nuovo incontro nella Sala
consiliare
tra
l’Amministrazione comunale, i vertici del Gaia SpA, i
lavoratori e i sindacati.
Indetta dal Comune, alla
riunione erano presenti il
sindaco Mario Cacciotti, il
vice
sindaco
Giorgio
Salvitti, i consiglieri comunali Colella e Bianchi e il
Commissario straordinario
del Gaia Andrea Lolli. Nel
corso dell’incontro una
delle
prime
questioni
affrontate è stata quella
della cassa integrazione
che riguarda 50 dei 400
dipendenti del Gaia. Il
Commissario
Lolli
ha
annunciato che nella mattinata di martedì 18 gennaio
si terrà un incontro presso
la sede della Regione Lazio
infatti, affermando che
nell’individuare il personale da mettere in cig sono
stati adottati i criteri stabiliti dalla legge ha però assicurato che, in caso di possibili errori commessi, le
segnalazioni da parte dei
lavoratori sarebbero state
attentamente verificate in
vista della eventuale proroga. Inoltre il Commissario
ha accettato di prendere in
considerazione
l’altra
richiesta dei lavoratori di
allargare la cig al totale dei
dipendenti, e quindi di
verificare se sia davvero
possibile allargare la rotazione. Riguardo invece al
futuro della Società, per il
quale è indispensabile
poter contare su una diversa solidità economica, il
Sindaco Cacciotti ha detto
proprio riguardo alla richiesta di proroga della cig.
“Non credo che ci saranno
problemi ad ottenere una
proroga”, ha detto il sindaco Mario Cacciotti ed ha
invitato i sindacati a fissare
subito, affinché sia fatto
prima di quella data, un
incontro
con
gli
A m m i n i s t r a t o r i
dell’Azienda per un confronto circa le procedure
adottate nell’attuare la
cig. “Mi sembra che abbiamo ottenuto già un buon
risultato – ha detto il
Sindaco, che si era già fatto
interprete dei bisogni dei
lavoratori nel corso di una
precedente riunione tenutasi sempre in sala consiliare il mese scorso – ottenendo la piena disponibilità
del Gaia a rivedere il piano
di cig”. Il Commissario,
che nella stessa giornata di
oggi avrebbe convocato un
incontro
urgente
tra
Regione, Provincia, Società
e sindacati per affrontare
l’importante questione del
nuovo acquirente. Al tavolo
siederà anche il Comune di
Roma, come ha suggerito il
Vice sindaco Salvitti, indicando l’ente capitolino
come uno dei soggetti maggiormente
interessati
attualmente al problema
dei rifiuti nella regione,
come la cronaca sta ampiamente dimostrando. “Nel
caso l’ultimo bando fatto
dal Gaia per trovare il
nuovo acquirente – ha
detto – non si dimostrasse
soddisfacente, il Comune di
Roma potrebbe essere un
buon interlocutore da coinvolgere”.
Alessandri Gemma
Tel. 3297646731
FRANCESCO Ferrante
Tel. 3666087779
06/9565568
X COMUNITÀ MONTANA
14 gennaio 2011
13
COMUNITÀ MONTANA DELL’ANIENE
Roma Sud
Loc. Madonna della Pace - P.zza 15 Martiri - Agosta (Rm)
www.valleaniene.it - E-mail: [email protected] - Tel. 0774.82.92.01 - 0774.82.92.02
Marano Equo (Rm): presentata la riproduzione di 12
cartoline d’epoca della collezione di Paolo Maturilli.
Di Emanuele Proietti
L'intervento di Paolo Maturilli
Paolo Maturilli funzionario provinciale, ex assessore della Comunità
Montana dell’Aniene dove per 14
anni si è occupato di politiche del
lavoro, cultura, turismo, politiche
sociali e tutela ambientale.
Ha onorato l’incarico istituzionale
non lesinando energie e partecipando in maniera incisiva alle dinamiche politiche ed amministrative
del territorio, ha fornito il suo contributo nella gestione della infinita
transizione politico ed istituzionale
che negli ultimi quindici anni ha
attraversato l’Italia con particolare riferimento al ruolo delle
Comunità Montane
Consapevole che la risorsa ambiente sia il bene più prezioso del
nostro territorio, si è sempre adoperato per affiancare alle politiche
di salvaguardia iniziative volte alla
valorizzazione e promozione del
Presenti all'Evento culturale
nostro importante
patrimonio
ambientale, artistico e culturale.
Oggi, che lo scopriamo appassionato collezionista, costatiamo
con piacere che
quanto ha fatto e
detto in questi
anni non era
dovuto soltanto
al dovere del
ruolo istituzionale che ricopriva
ma era la semplice conseguenza
di
convinzioni
profonde e di sensibilità naturale
per certe tematiche che oggi, da
semplice cittadino, continua a frequentare con la passione, l’entusiasmo e la competenza di sempre.
Appassionato, curioso e sapiente
collezionista ha curato un’interessante raccolta di cartoline d’epoca
denominata “Saluti da Marano
Equo”.
Questa raccolta di 12 cartoline
d’epoca di Marano Equo (promossa
dall’assessorato alla cultura del
Comune di Mrano Equo), risalenti
ai primi decenni del 900 che fanno
parte della sua collezione, è stata
presentata alcune settimane fa
nella palestra comunale. A questo
inedito ed esclusivo Evento culturale, oltre a numerosi cittadini di
Marano Equo, sono intervenuti collezionisti, personaggi della cultura
e delle istituzioni del comprensorio.
Ha definito la
raccolta
un
viaggio
di
memoria corale
che rafforza il
sentimento
identitario, un
piccolo tassello
che va ad arricchire il già
composito
mosaico
di
studi e ricerche
tese a meglio
far conoscere il
nostro territorio, una testi-
Augurali, natalizie e pasquali
(circa 60)
Della raccolta inoltre dice: “non è
ispirata al solito scontato sentimento di nostalgia, ma come si è
ben visto nel corso della presentazione, al piacere di ritrovare la
vita paesana di un tempo, per i
meno giovani un’occasione per
ripercorrere i tempi e luoghi della
fanciullezza, per le nuove generazioni un modo per rafforzare l’affetto per il proprio Comune”.
“Questa raccolta di antiche fotografie, in un mondo dominato dall’immagine, non ha velleità artistiche ma vuole semplicemente concorrere a disegnare e studiare le
trasformazioni orografiche ed
urbanistiche di Marano e lasciare,
ad ogni pagina, una carezza nell’anima di quanti a Marano vivono,
hanno vissuto e soggiornato”, ha
inoltre
teso
a
sottolineare
Maturilli
Interessante, puntuale, articolaL’Aniene da Filettino a ponte ta ed esauriente l’illustrazione
Nomentano a Roma (circa 200 car- dello storico locale sociologo
toline)
dott. Bruno Tozzi.
Marano Equo (circa 60 cartoline)
Travolgente,
contagioso,
I Comuni della Comunità Montana apprezzatissimo il gruppo folclo( circa 350 cartoline)
ristico di Poli.
Tivoli (circa 100 cartoline)
Politiche (circa 300
cartoline)
Gambe senza tronco
e/o testa ( circa 200
cartoline)
Palloni
Aerostatici
(circa 60 cartoline)
Fiori (circa 80 cartoline)
Roma e Grandi Capitali
del mondo (circa 100
cartoline)
Costumi regionali italiani e stranieri (circa
70 cartoline)
L'intervento del Sindaco di Marano Franco Tozzi
Stadi di Calcio (circa
20 cartoline)
Automobili (circa 20
cartoline)
Pubblicitarie d’epoca
e promocard moderne
(circa 750)
Sparse di tutte le
regioni italiane e le
nazioni del mondo
(circa 1000)
monianza per tenere vivo il ricordo
di questi luoghi incontaminati dove
anche se gravosa , la vita paesana
di un tempo trascorreva serena e
laboriosa, salda nei valori e fiera
del suo passato.
Attratto dalla storia, in particolare
a quella a noi più vicina come collocazione spazio temporale, colleziona vecchie pubblicazioni, francobolli, segnalibri, tessere di partito, santini e soprattutto cartoline
per le quali ha un vero e proprio
amore, dice: “la cartolina mi intriga; mi affascina l’illustrazione, la
grafica, il messaggio subliminale
che trasmette … così come mi interessa il retro con i timbri, i francobolli, la grafia e le forme dei messaggi di comunicazione, di saluti e
di auguri che cambiano, si evolvono, ritornano ma tutte dotate di
grande fascino”.
Ne colleziona più di una decina di
tematiche diverse:
Roma Sud
14
IX COMUNITÀ MONTANA
COMUNITÀ MONTANA
14 gennaio 2011
DEI MONTI SABINI TIBURTINI CORNICOLANI PRENESTINI
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TEMPO LIBERO - ANNUNCI
14 gennaio 2011
Roma Sud
IL MERCATINO DI “ROMASUD”
“Abbasso il colesterolo
con le cipolle rosse”
IL PUNTO... di Emanuele Proietti
La cipolla rossa, consumata regolarmente, aiuta ad abbassare i livelli
di colesterolo nel sangue. Lo rivela
una ricerca condotta dagli scienziati cinesi dell’Università di Hong
Kong. I ricercatori cinesi hanno studiato in laboratorio gli effetti della cipolla rossa somministrandone una piccola quantità per due mesi alla
metà di un gruppo di topolini che seguivano, contemporaneamente, una alimentazione ad alto contenuto
di colesterolo. Alla fine dello studio, i ricercatori
hanno analizzato i topolini e hanno scoperto che nel
sangue degli animaletti che avevano mangiato anche
la cipolla la quantità di colesterolo Ldl, cioè quello
considerato “cattivo” per le arterie e il cuore, era
inferiore del 20 per cento rispetto ai topolini che non
ne avevano mangiato. Non diminuiva, invece, il colesterolo Hdl, quello prezioso per la salute del sistema
circolatorio. A questo Punto cari amici miei non vi
resta che mangiare tanta cipolla rossa se volete
abbassare il colesterolo cattivo nel sangue, ma vi
consiglio di farlo se non avete rapporti ravvicinati con
i Vostri simili. A presto.
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ROMA Sud
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- ATTUALITÀ - CULTURA E SOCIETÀ POLITICA - SPORT FONDATO NEL 2003 Redazione: Viale Pio XII, 98 - Cave
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Isabella Vasco
Direttore responsabile
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Collaboratori:
Emanuele Proietti, Claudio Celletti, Vasco Massimiliano, Alessandro Bangrazi, Marco
Foschi, Dario Ronzani, Eleonora Minna, Enrica Milana, Letizia de Persio
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Pablo nasce a Roma il
22 gennaio 1951 da
Angela Faranda,attrice
italiana,e dal pittore
cileno
Roberto
Sebastian
Matta
Echaurren. Inizia a
dipingere a 18 anni e
viene subito scoperto
da
Arturo
Schwarz,patron
del
dada-surrealismo
in
Italia e titolare,all’epoca,di una galleria milanese. Tra il 1973 e il
1975 Pablo espone a
Roma,Milano,Basilea,Ph
iladelphia,Zurigo,Berlin
o,New York,Bruxelles e
Parigi. Nel 1983 si trova
nel
Palazzo
delle
Esposizioni a Roma con
Altan
e
Andrea
Pazienza,dove tornerà
nel 1995 con una mostra
personale di omaggio al
futurismo. Sulla base
dell’ultima pop art,dell’arte povera,del minimalismo e del concettuale,negli anni ’70
Arte & Cultura
PABLO ECHAURREN Di Letizia de Persio
Pablo mette a punto un
proprio universo lessicale dove confluiscono
altri insegnamenti: il
mondo miniaturizzato
di Oyvind Fahlstrom e di
G i a n f r a n c o
Baruchello,il segno dell’antico maestro giapponese Hokusai,le citazioni fumettistiche di
Roy
Lichtenstein,le
immagini scientifiche
dei libri di storia naturale,zoologia e botanica,e l’orizzonte del
comic. In un secondo
momento,il confronto
con l’iconografia della
storia dell’arte si unisce
con le avanguardie storiche,futurismo,dadaismo e cubismo,che
Pablo rivisita con lo
sguardo di un abitante
del
villaggio
globale,nutrito
con
immagini telematiche e
messaggi massmediatici. Dal 1997 Pablo è
Accademico di San Luca
e,contemporaneamente,fonda con Giuseppe
Tubi,nick name di un
artista
digitale,il
Partito del Tubo,una
specie di comunità
mediatica che partecipa a diverse mostre ed
iniziative
indirizzate
soprattutto ai giovani
con i quali è sempre
stato a contatto come
ad esempio la cura nel
1990 dell’immagine del
festival rock Arezzo
Wave,la promozione di
riviste contro culturali e
la cura negli anni ’70
delle copertine per le
collane delle edizioni
Savelli. Il suo lavoro
ha,inoltre,sempre mantenuto un grande rapporto con i movimenti e
il sociale:da una lunga
attività creativa nel
carcere di Rebibbia con
un gruppo di detenuti,è
nato il film Piccoli ergastoli. Pablo è anche
autore di saggi,romanzi
e racconti,e ha pubblicato anche una serie di
biografie
illustrate
dedicate
a
F.T.Marinetti,Tristan
Tzara,Picasso.Dino
Campana,Ezra Pound e
Vladimir Majakovskij.
Nei primi anni ’70 realizza i primi “quadratini”,acquerelli e smalti
di piccole dimensioni in
cui l’immagine è frammentata e iscritta in
minuscoli quadrati tratteggiati,addentellati
come francobolli non
ancora staccati. Questi
non hanno niente di
naturalistico,anzi sono
tutti mentali,concettuali,ideologici e psicoanalitici. Negli anni
’80 crea i primi acrilici
su tela dove si intrecciano riferimenti ai cartoon e citazioni tratte
dal repertorio iconografico del futurismo. Nel
1990 lavora ad una serie
di grandi tele dove si
uniscono graffiti metropolitani,scritte politiche,segni stereotipati
del nostro sistema
comunicante,emblemi
d’ascendenza medievale e suggestioni dell’arte precolombiana. Dagli
anni ’70 Pablo non è
solo un pittore,crea
opere anche attraverso
collage,ceramica,fumet
ti,libri,illustrazioni,araz
zi e gioielli.
INFORMAZIONI
PABLO ECHAURREN
CRHOMO SAPIENS
Fondazione Museo
Roma-Palazzo Cipolla
Via del Corso
Dal 18/12/10
al 13/03/11
Orari: 10-20 ven.sab
10-22 lun.10-18
Biglietto
intero 10 euro;
ridotto 8 euro;
scuole 4,50 euro
15
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