IL FUNGO
Periodico del Gruppo Micologico e Naturalistico “Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione di Volontariato - ONLUS
Siti Internet - http://space.comune.re.it/micologico; http://it-it.facebook.com/people/Gruppo-Micologico-Franchi/100000945364455.
e-mail: [email protected] - Anno XXIX - n° 4 - dicembre 2011
Sped. in abb. post. 70% DBC - Reggio E. Tassa riscossa - Taxe perçue (contiene inserto redazionale)
Registrazione Trib. Reggio E. N° 531 del 15/11/1982. Direttore responsabile: Paolo Vecchi. Proprietario: Ulderico Bonazzi. Periodico
del Gruppo “Renzo Franchi” di R.E. (A.M.B.) -Via Amendola, 2 - 42122 R.E (I) - Tipografia: Grafitalia (0522 511251)
Comitato di Redazione: U. Bonazzi, L. Cocchi, G. Donelli, F. Franceschetti, G. Borgatti, G. Valentini
CORSO DI MICOLOGIA (e non solo) 2012
Il Corso si terrà, come lo scorso anno, presso il Centro Sociale «Carrozzone». Al Corso (che inizierà lunedì 30 gennaio 2012 alle ore 21,00) sono
invitati tutti i cittadini che desiderano iniziare a conoscere i funghi ed i loro ambienti di crescita o vogliono approfondire ed accrescere le loro
conoscenze micologiche, botaniche ed ecologiche. Tutte le lezioni si baseranno sulla proiezione di diapositive, lucidi e videoproiezione.
COME CI SI ISCRIVE AL CORSO
L'iscrizione al Corso è possibile presso la sede del Gruppo (via Amendola, 2 - RE - ingresso principale del San Lazzaro) tutti i lunedì sera dalle ore
21,00 alle ore 23,00 e durante lo svolgimento del Corso stesso. La quota di iscrizione è di € 45,00 per i non Soci e dà diritto a ricevere un «gadget
micologico»; per i Soci del Gruppo Micologico l’iscrizione è gratuita e con il versamento di € 7,00 anche i Soci potranno ricevere il gadget. Le
quote servono per coprire le spese di organizzazione.
PROGRAMMA
30/01 - Boletaceae Parte I. Rel. G. Simonini
06/02 - Boletaceae Parte II. Rel. G. Simonini
13/02 - Genere Agaricus: specie comun. Rel. U. Bonazzi
20/02 - Genere Tricholoma: primi passi. Rel. C. Orlandini
27/02 - Ascomiceti epigei comuni. M. Comuzzi
05/03 - Genere Russula, cenni su alcune specie comuni.
Rel. G. Donelli
12/03 - Piante esotiche. Rel. A. Montecchi
19/03 - Approccio al Genere Cortinarius. Rel. C. Orlandini
26/03 - Alcune specie di Macrolepiota e Leucoagaricus.
Rel. U. Bonazzi
02/04 - Alcune specie comuni del Genere Lactarius.
Rel. G. Donelli
16/04 - Genere Amanita: le specie più rappresentative.
Rel. M. Comuzzi
23/04 - Funghi comuni non ancora trattati. Rel. G. Donelli
30/04 - Micotossicologia, ancora problemi e incertezze.
Rel. R. Nadalutti
07/05 - Funghi e piante della California messicana.
Rel. A. Montecchi
14/05 - Le farfalle del nostro territorio. Rel. P. Gallingani
21/05 - Fiori delle Dolomiti. Rel. G. Valentini
28/05 - Raccolta funghi: leggi, regolamenti e altro ancora.
Rel. L. Cocchi
04/06 - Alberi significativi per la determinazione dei funghi.
Rel. E. Canovi
11/06 - Nuove frontiere: cenni di biologia molecolare.
Rel. F. Franceschetti
Speriamo di vedervi numerosi. A coloro che già sanno, ricordo che c'è sempre qualcosa da imparare.
Giuseppe Donelli, Responsabile del corso.
FACCIAMO FESTA CON LA CENA DI CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ SOCIALE 2011 DEL GRUPPO «R. FRANCHI»
E CON LA CONSEGNA DEI DIPLOMI AI SOCI FEDELI E FEDELISSIMI
Come lo scorso anno la chiusura dell’attività sociale del 2011 sarà
presso il Centro Sociale CARROZZONE. Ci troveremo lunedì 19
dicembre alle ore 20,30 per una cena e, a seguire, attività varie. I Soci e
gli Amici del Gruppo che, per i motivi più diversi, non potessero o non
volessero partecipare alla cena sono caldamente invitati (alle 21,30) a
partecipare alle attività previste per la serata. I momenti conviviali e di
amicizia sono importanti per il nostro Gruppo (come per tutte le
associazioni di volontariato) ed è importante per tutti esserci. Saranno
consegnati gli attestati di fedeltà al Gruppo ai seguenti Soci:
®
Per i 35 anni di iscrizione: Bignardi Francesco, Campani Ercole,
Caniparoli Siro, Prampolini Fabio;
®
Per i 30 anni di iscrizione: Beltrami Aimone, Ferrari Angelo,
Gallingani Paolo, Mori Ivan, Torricelli Fabrizio;
®
Per i 20 anni di iscrizione: Balestrazzi Carla, Panaccione Rosanna,
Via Gallinari, 1 (RE) - Tel 0522 381412
Rossi Vittorio, Tabelli Maurizio.
Il menù della cena prevede:
Per arrivare al Centro sociale “Il Carrozzone”:
Torteli verdi e gialli al burro e/o al soffritto - Arrosti misti imboccata Via Kennedy (indipendentemente dal
verdura di stagione - Acqua, Vino, Dolce, Caffé, Limoncino
Il costo della cena è di € 20,00 pro capite. Per partecipare ci si può senso di marcia) e giunti alla rotonda all’altezza della
prenotare presso il Gruppo (il lunedì sera dalle 21:00 alle 23:00) o Chiesa San Pio X bisogna girare dietro al Centro
rivolgersi a Romano Iotti (cel 329 2805939) che raccoglierà le
Kennedy, svoltare a sinistra imboccando così Via
prenotazioni. Per la prenotazione è necessario versare un acconto di €
Brigata Reggio e avanzare di circa 300 m: a destra c’é
10,00.
PARTECIPATE
PARTECIPATE
PARTECIPATE Via Gallinari
Varie - pag. 2
IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011
Una storia di Natale
di Maria Antonella, la Zia dei funghi (Volterra 21 nov 2010)
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero
da oriente a Gerusalemme e domandarono: «Dov'è il re dei Giudei che è nato?
Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire
queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i
sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro sul luogo in cui doveva
nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto
per mezzo del profeta..(Mt 2, 1-5).
Erode fingeva di essere interessato al Messia, in realtà bramava di trovarlo per
eliminare un concorrente al trono, perché credeva che Gesù fosse un re come
lui…I magi, che altro non erano che scienziati che sapevano anche usare certi
funghi per la divinazione, seguendo una stella che vedevano più luminosa,
arrivarono al Bambino. Gli offrirono i doni che avevano portato, poi tornarono
alle loro case, senza passare da Erode che li attese invano. Quando si accorse di
essere stato buggerato, Erode saltò su tutte le furie, cominciò a imprecare che
sembrava un ossesso, rovesciava mobili, spaccava piatti e bicchieri, tirava colpi
con la spada a tutto quello che gli capitava a tiro. Falciò i fiori sul balcone, trucidò
gli alberi del giardino, tagliò perfino un orecchio al gatto di sua moglie, chiunque
gli capitava a tiro faceva una brutta fine. Nella sua mente malata, con il cervello
annebbiato dal vino, dall'hashish e dall'uso sconsiderato di Psilocybe si formò
l'idea di uccidere tutti quelli che potessero essere il Bambino, comandò così ai
suoi scagnozzi di uccidere tutti i bimbi di età fino ai due anni. Follia pura! Certi
funghi vanno lasciati nel loro habitat, servono per decomporre e riciclare foglie
ecc. e, non si mangiano altrimenti ti riciclano il cervello…Giuseppe fu avvisato
in sogno che Erode cercava Gesù per ucciderlo e così prese il piccolo, sua madre,
un po' di provviste, caricò tutto su un asinello e fuggì in Egitto. Potete
immaginarvi la rabbia di Erode…un leone ferito era più tranquillo di lui! Diede
ordine che gli sellassero il cavallo, che preparassero i carri da guerra e le navi e
centomila soldati armati fino ai denti! Certo dovevano catturare un
pericolosissimo neonato! E i nostri amici funghi nel frattempo che facevano?
Non dormivano certamente! Stavano preparando la loro strategia nella battaglia
contro il male. Amanita muscaria, si lavò bene bene, con la spazzolina tolse
perfettamente tutte le verruche dal cappello e stando sotto l'acqua corrente del
ruscello perse molto del suo colore, tanto da assomigliare moltissimo a sua
sorella Amanita caesarea. Erode infatti la scambiò per un appetitosissimo
“cocco”, pieno di rabbia la fece a fettine con la sua spada, la condì velocemente e
se la mangiò per antipasto, ma… tutto calcolato, dopo un'oretta... il
prepotentone si stava vomitando su i piedi, pazienza, tanto doveva farsi la doccia
perché nel frattempo se l'era fatta addosso…Mentre che si ripuliva, arrivò il
bello!!! Cominciò a vedere locuste giganti che volevano mordergli il naso,
draghi, gnomi, alberi parlanti che lo rincorrevano...insomma allucinazioni in
piena regola. E fu così che l'inseguimento subì un'interruzione ancor prima di
UNA RICETTA AL MESE
a cura di U. Bonazzi
da una ricetta di Rita Fleres
Lattari alla pizzaiola
Ingredienti: Lactarius della sezione deliciosus; pane
grattugiato; 1 mezzo spicchio d'aglio; pomodoro; olio d'oliva
extravergine; sale e pepe q.b.
Preparazione: Pulire bene i funghi, togliere il gambo e lavarli
velocemente. Disporli interi, in una larga teglia, in unico
strato, con le lamelle rivolte verso l'alto. Cospargerli di filetti
di pomodoro, aglio tritato, pane grattugiato, origano. Salare e
pepare e versare su tutto un filo di buon olio di oliva.
Passare in forno caldo per circa 30 minuti. Servire ancora
caldi
Particolare de «La strage degli innocenti» di Giotto (inizio XIV secolo)
Assisi Basilica Superiore
essere partito. Amanita muscaria si era sacrificata per un ottimo motivo.
“Partiremo domani al sorgere del giorno - sbraitò ai suoi soldati - noi abbiamo
cavalli velocissimi, carri possenti e navi che non temono tempesta, quel
piccoletto ha solo un somaro, dove crede di andare? Non si sfugge a Erode il
perfido!”. Zitti zitti, ma anche un po' impauriti, Trametes versicolor e Trametes
gibbosa andarono a svegliare Fomes fomentarius, gli spiegarono cosa succedeva
e lui, che è un tipo focoso, subito si mise all'opera, chiamò a rapporto tutti i
demolitori, fra cui Daedaleopsis tricolor, Inonotus dryadeus e Laetiporus
sulphureus, si divisero in squadre ben assortite e partirono all'attacco di carri e
navi. E i cavalli, direte voi? I cavalli non si toccano, ma i nostri amici funghi
mangiarono velocemente le staccionate che li tenevano prigionieri e i cavalli
corsero via felici verso le colline. Erode si svegliò in tarda mattinata con un
cerchio alla testa più grande degli anelli di Saturno, imprecò in greco contro il suo
attendente e mezzo addormentato cercò di montare in sella...al cavallo
fuggito...cominciamo bene! Il pigrone fece approntare una portantina e
comodamente sdraiato si fece trasportare alla “zona partenza carri da guerra” ma,
fatte poche centinaia di metri, il legno si sbriciolò letteralmente ed Erode il pigro
finì col sedere per terra. Che risate! Due a zero per i funghi! Erode si scosse un po'
la tunica, si massaggiò lagnandosi e poi maledicendo a destra e a manca
raggiunse i carri, saltò su, e urlando e sbraitando “presto è già tardi!” spronò i
cavalli al galoppo. Le povere bestie schiumavano dalla bocca per l'immensa
fatica, ma lui non sentiva ragioni, dovevano correre a perdifiato per recuperare il
tempo perduto, molti di loro erano allo stremo, si sentivano scoppiare il cuore in
petto e poi non volevano che Erode raggiungesse la Sacra Famiglia, cercavano di
rallentare…ma Erode faceva schioccare la frusta senza guardare dove colpiva...a
un tratto…o meraviglia! Il carro si fa leggero, non pesa, non c'è proprio più, ci
(continua a pag 5)
«Nativita» di Gentile da Fabriano (1423) - Galleria degli Uffizi - Firenze
Micologia - pag. 3
IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011
UN FUNGO AL MESE
a cura di Ulderico Bonazzi
Lactarius salmonicolor Heim & Leclair
Cappello: 5-15 cm, molto irregolare, gibboso, piano-depresso, poi
imbutiforme, inizialmente con margine arrotondato. Cuticola viscosa,
color crema pallido, rosa salmone, arancio rosato, arancio sbiadito, non
inverdente o con solo lievi tracce di verde, con zonature poco evidenti e
con venature radiali.
Lamelle: fitte, decorrenti con dentino, con numerose lamellule, color
crema-arancio, arancio-salmone, non inverdenti ma macchiate di brunoviolaceo nelle lesioni.
Gambo: 3-8 x 2-3 cm, più o meno cilindrico, arrotondato alla base,
tozzo, talvolta lievemente eccentrico, farcito e poi cavo, liscio, da
arancione a fulvo, con scrobicoli ovali color arancione, non inverdente.
Carne: fragile, color avorio nel cappello ed arancione nel gambo, con il
tempo vira al bruno violaceo, non inverdente. Sapore leggermente
amaro. Latice abbondante, color salmone, virante leggermente sul rosso
vinoso solo sopra le lamelle. Sapore non acre, un po' amarognolo.
Habitat: sotto abete bianco (Abies alba), anche frammisto ad altre
essenze, in particolare faggio (Fagus sylvatica) e abete rosso (Picea
abies).
Microscopia: spore largamente ellissoidi, con creste, 9-11 x 6,5-7,5 µm.
Basidi tetrasporici subclaviformi.
Commestibilità: commestibile.
Note: si identifica facilmente per l'habitat, il colore arancio-salmone
senza inverdimento e con deboli zonature. Specie simili sono L.
deterrimus, fortemente inverdente e L. semisanguifluus, inverdente, con
lattice che diviene rossastro ed habitat calcareo di pinete.
Nomi volgari e dialettali di Lactarius salmonicolor Heim & Leclair
[Lactarius del gruppo Lactarius deliciosus (L.: Fr) S.F. Gray.]: Fungo del
sangue, Agarico delizioso, Lapacendro buono, Sanguinelli, Lapacendro:
nomi volgari; Laitron, Troun del lat giaun, Troun, Troun rous: nomi dialettali
piemontesi; Sanguin: nome dialettale di Boves (Cuneo); Trun: nome
dialettale astigiano; Terròn rouss, Taroún rouss = nome dialettale S. Damiano
(Asti); Sanguigno: nome volgare aretino, astigiano e di zone dell'Umbria
nord-occidentale e centro orientale; Sanguani, Fonch del sonch, Func dal
sanch, Fungo sanguigno: nomi dialettali lombardi; Fung del sang, Fung del
pin: nomi dialettali milanesi; Brigòlc, Canarös: nomi dialettali bresciani;
Fons dèl sangh: nome dialettale di Gargnano (Brescia); Fons dè paghéra:
nome dialettale di Egno in Val Degagna (Brescia); Fons sanguanèr,
Sanguenèr: nomi dialettali di Alone in Valsabbia (Brescia); Sanguanì: nome
dialettale di Toscolano (Brescia); Enfarinàc, Sanguanì enfarinàt: nomi
dialettali di Colio in Valtrompia (Brescia); Scodér, Sanguani': nomi dialettali
bergamaschi; Fonk del pin, Fong del sangue, Fonk del sangue, Pinarò,
Pinaroi: nomi dialettali trentini; Sanguinello: nome volgare di Bolzano;
Reizker: nome dialettale di Brunico (Bolzano); Lattaio: nome dialettale
friulano; Fong dal pin: nome dialettale trentino e veneto; Sanguinalo: nomi
dialettali di Valdagno (VI); Fungo dal pin: nome dialettale veronese; Latèr:
nome dialettale trevigiano; Fongo dal pin sanguignol, Fongo dal pin, Pinarol,
Sanguignol, Sanguignoli, Sanguigno, Sanguaroli, Lattaroli, Sanguinòl, Fong
Lactarius salmonicolor (foto di Gaetano Bramini)
de pin: nomi dialettali veneti; Funzo de pin, Sanguin, Barigula, Berigula:
nomi dialettali liguri; Occhetta: nome dialettale di Recco (Genova); Funzo
de pin: nome dialettale di Borzoli (Genova); Sanghiň: nome dialettale di
Monterosso (La Spezia); Funzo roso: nome dialettale delle zone di Lerici,
Fiascherino e Tellaro (La Spezia); Bariguda, Beriguda: nome dialettale
Nizza; Latéri, Capràza, Capròn, Cavrèta: nomi dialettali romagnoli; Urcina
salvadga: nome dialettale reggiano; Orcellino, Lattajolo buono, Fiorancino,
Cimballo: nomi dialettali toscani; Penniciole: nome dialettale di San
Cassiano di Firenze; Pennencchia: nome dialettale Val di Sieve (Firenze);
Capra francese, Sanguigno, Pincola: nomi dialettali aretini; Pennecciola,
Pennencciola: nomi dialettali senese ed aretino; Caprina, Lardello rosso:
nomi dialettali senesi; Rossetta: nome dialettale Val d'Orcia (Siena);
Sciampagnone: nome dialettale di San Giminiano (Siena); Sanguinèlla:
nomi dialettali della Garfagnana, Valle di Reno (Prato) e Valle della Limentra
(Pistoia); Lattuga, Lattaia: nomi dialettali della Val della Lima (Pistoia);
Lattosa: nome dialettale dell'alta Val della Lima (Pistoia); Pernéggiola: nome
dialettale del Monte Albano (Pistoia), Delizioso: nome dialettale della
Svizzera pesciantina (Pistoia); Casentino (Arezzo); Frate: nome dialettale
dell'alta Valle del Serchio (Lucca) e Valle di Reno (Prato); Rossella: nome
dialettale pisano, della provincia di Massa Carrara e di Ponte a Moriano
(Lucca); Pinécciola: nome dialettale della Lucchesia; Rossin, Sanguigno:
nomi dialettali della provincia di Massa Carrara; Pennécciola: nome
dialettale della frazione di Treppio del comune di Sambuca Pistoiese
(Pistoia); Penneggiola: nome dialettale di Volterra, di Pontedera (Pisa),
Pinnécciola: nome dialettale del Monte Serra (Pisa); Pinnéggiola: nome
dialettale del Val Cecina (Pisa); Val d'Elsa (Siena), Val di Pesa (Firenze);
Pellècciola: nome dialettale della Valle del Bisenzio (Prato); Rossello,
Pineggiola: nomi dialettali di Pontedera (Pisa); Rossola, Cernecchia: nomi
dialettali di S. Croce S.A. & Montopoli V.A. (Pisa); Sanguino: nomi dialettali
della Lunigiana (Massa Carrara); Capra: nome dialettale del basso Casentino
(continua a pag. 5)
RUBRICA “ FUNGHI - METALLI - RADIOATTIVITA’ ”
a cura di Luigi Cocchi & Luciano Vescovi
Scheda 51: Lactarius salmonicolor Heim & Leclair
Le tabelle si riferiscono a tutti i campioni che abbiamo analizzato, anche
provenienti fuori dalla provincia di Reggio Emilia.
®
Tab. 1: Dati per tutti i campioni (10301 camp.);
®
Tab. 2: Dati Genere Lactarius (429 camp.);
®
Tab. 3: Dati Lactarius salmonicolor (14 camp).
Questa specie fa parte di un “gruppo” di lattari (Gruppo del
Lactarius deliciosus) tutti caratterizzati da un lattice colorato con
colori che vanno dal rosso cupo (es. L. sanguifluus) al color carota
(es. L.deterrimus) e che i raccoglitori spesso confondono tra loro.
Comunque la consultazione di buoni testi di Micologia (citati in
bibliografia) consente di chiarirsi le idee in modo tutto sommato
abbastanza semplice. E' importante, a questo riguardo, la
conoscenza dell'habitat di raccolta dei funghi, habitat che è, in
pratica, quasi esclusivamente, di boschi di conifere pure. Questo
gruppo di lattari è abbastanza conosciuto, raccolto e consumato.
Per quanto riguarda i metalli pesanti tradizionalmente oggetto delle
nostre considerazioni, cadmio (Cd), piombo (Pb) e mercurio (Hg),
dal confronto delle colonne grigie intitolate Med della Tab. 1 (il
“fungo di riferimento” generale), della Tab. 2 (il “fungo di
riferimento” del Genere Lactarius) e della Tab. 3 (il “fungo di
riferimento” della specie Lactarius salmonicolor) l'unica
differenza di una certa entità che si riscontra è un valore più basso
per Cd e, comunque, i valori sono più bassi dei tenori massimi
(continua a pag. 7)
COLLEGATI AL NOSTRO SITO WEB http://space.comune.re.it/micologico/
Attività del Gruppo - pag. 4
IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011
Il Corso annuale di Micologia, le uscite didattiche e le Mostre rappresentano i momenti più significativi dell’attività di
divulgazione micologica e di sensibilizzazione ed educazione ambientale che il nostro Gruppo svolge ogni anno in provincia di
Reggio Emilia. Lo sforzo organizzativo e l’impegno sono notevoli, ma qualificanti; le persone che entrano in contatto con noi sono
diverse migliaia. In particolare è da sottolineare che questa intensa attività è resa possibile dallo studio, dalla preparazione e
dall’aggiornamento continuo dei Micologi e dei Botanici del Gruppo che rendono disponibile un patrimonio di conoscenze senza
le quali tutte queste attività non sarebbero nemmeno pensabili. C’é una continuità naturale tra il Corso di Micologia che
organizziamo nella prima parte di ogni anno e le Mostre: per chi vuole cominciare il suo cammino nella conoscenza della Natura
attraverso la Micologia e la Botanica le Mostre costituiscono un’occasione straordinaria di lavoro fianco a fianco con chi tale
cammino ha da tempo iniziato. Non voglio fare i nomi dei Soci e degli Amici che hanno contribuito all’organizzazione di ben nove
Mostre nel 2011 per non correre il rischio di dimenticare qualcuno. Dico soltanto che, pur con qualche necessario aggiustamento
alla “macchina organizzativa”, la partecipazione di una trentina di Soci, oltre alla soddisfazione per i risultati raggiunti, rende in
pieno il senso dell’importanza di appartenere ad un’associazione di volontariato qual’é il Gruppo Micologico e Naturalistico
“Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione Micologica Bresadola. La rassegna fotografica che qui si presenta vuole
documentare il nostro lavoro nel 2011. Le immagini della Mostra di Guastalla (24/25 set 11) sono già state pubblicate sull’opuscolo
numero speciale del «Fungo» . Ora la sfida che abbiamo è di reggere un impegno analogo nel 2012.
Abbiamo bisogno del contributo di ciascuno. Grazie ed auguri a tutti
Il responsabile organizzativo delle Mostre Luigi Cocchi
Le immagini sono di Mauro Comuzzi e Ulderico Bonazzi
XXXVI Mostra Reggiana del Fungo (RE) - 15/16 ott 11
Mostra al Circolo «Buco Magico» - 8/9 ott 11
X Giornata nazionale della Micologia
La squadra (da sx a dx): Mauro Comuzzi,
Paolo Bizzocchi, William Orlandini, Miriam
Borgogni, Daniele Bedeschi
A sx Pier Luigi Saccardi, Vice Presidente della Provincia di Reggio Emilia, con Ulderico Bonazzi,
Presidente del Gruppo «R. Franchi». A dx l’ingresso del palazzo della Provincia di RE, nel cui
cortile si è svolta la Mostra.
Mostra di Montecchio - 28/30 ott 11
Mostra di Rolo (RE) - 29/30 ott 11
Nella 1° foto il socio Aldo Carpi sistema i funghi. Nella 2° foto, sullo sfondo e di
schiena, il socio William Orlandini
Mostra di Albinea (RE) - 5/6 nov 11
Mostra di Votigno - 26 giu 11
La squadra (da sx a dx): Eros Friggeri,
Luigi Cocchi, Anacleto Campioli, Mauro
Comuzzi, Miriam Borgogni
Mostra di Viano - 19/20 nov 11
SONO APERTE PER L’ANNO 2012 LE ISCRIZIONI AL GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO
“R. FRANCHI” DI REGGIO EMILIA - ASSOCIAZIONE MICOLOGICA BRESADOLA
ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI
SE AMATE LA NATURA VENITE A CONOSCERLA CON NOI ATTRAVERSO LA MICOLOGIA
Varie - pag. 5
IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011
Una Storia di Natale (continua da pag. 2)
sono soldati a gambe all'aria, capitani atterriti da questi strani eventi, carri andati
in frantumi e Erode sempre più arrabbiato. Tre a zero per noi dissero i funghi, con
immensa soddisfazione. “Avanti, rialzatevi razza di donnicciole, bighelloni
buoni a nulla! Abbiamo ancora le navi. Via mare arriveremo in Egitto prima di
loro! Voglio proprio vedere che faccia faranno quando ci troveranno li”. I soldati
cominciavano ad essere stufi, ma dovevano obbedire, per cui si avviarono verso
il porto. Che diavoleria è mai questa? Le navi erano coperte di enormi
conchiglie…di legno. Erode lo sciocco volle salpare, che potevano fare alle sue
navi quei funghi che non son buoni neppure da mangiare? Alle sue navi niente, il
fasciame però era molto appetitoso e Inonotus e Laetiporus ci fecero lauto
banchetto, Daedaleopsis era a dieta, mangiò solo l'albero maestro, ops…la nave
affondava e anche le altre non galleggiavano molto bene. Erode raggiunse a
nuoto la riva, i soldati stavolta non avevano proprio più intenzione di seguirlo,
erano molto nervosi e appena lui aprì bocca per dare ordini partirono al suo
inseguimento gridandogli:”Erode stupido e menzognero, se ti prendiamo ti
facciamo nero”, non avevano buone intenzioni…”E nò”, disse una voce gentile
”se permettete, questo buffone, nero lo facciamo noi” e un bel gruppo di Daldinia
concentrica cominciò a sporulargli in faccia. Rosso di vergogna, verde di rabbia,
nero di spore, Erode il malvagio sembrava Arlecchino, tutti ridevano di lui, fu
così che cominciò a correre verso il deserto, dove credo stia correndo ancora.
Quattro, no, cinque a zero per i funghi! Essere buoni, non vuol dire essere da
mangiare, essere buoni vuol dire mettersi a servizio di una giusta causa, anche
dare la vita se è necessario. I nostri amici funghi si sono messi in gioco per salvare
la vita al Salvatore, e hanno fatto uno splendido lavoro. Non chiamiamo più
“fungacci” quelli che non possono andare in padella, loro sono sempre
buoni...non solo a Natale.
Maria Antonella (La zia dei Funghi)
P.S. Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e
gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele;
perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino». Egli, alzatosi,
prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. (Mt 2, 19-21)
(continua da pag. 3)
Nomi volgari e dialettali di L. salmonicolor
(Arezzo), Píngola, Píngula: nomi dialettali della Val Tiberina (Arezzo); Val
Chianti senese, Val d'Ombrone (Grosseto) Sanguinaccio: nome dialettale
del'Umbria nord-orientale e meridionale; Sanguinaccio bianco: nome
dialettale laziale, di Stroncone (Terni); Sanguinello: nome volgare della
frazione di Monachino del comune di Sambuca Pistoiese (Pistoia), di vaste
zone dell'Umbria centrale e meridionale, vicentino ed aretino; Sanguenello:
nome dialettale di Deruta (Perugia); Sanguinillo: nome dialettale di Bevagna
(Perugia); Peperone de le bestie: nome dialettale di Valfabbrica (Perugia);
Peperone rosso: nome dialettale di Gualdo Tadino (Perugia); Fungo de le
capre: nome dialettale di Scheggia e Sigillo (Perugia); Sanguinoso: nome
dialettale dell'Umbria centrale e sud-orientale; Sanguenoso: nome dialettale
di Ferentillo e Avigliano (Terni); Crocionnolo: nome dialettale dell'Umbria
sud-occidentale; Turino: nome dialettale di Calvi (Terni); Coppa d'abete:
nome volgare campano; Lattarolo rosso: nome dialettale campano; Rosito,
Pinarolo: nomi dialettali lucani; Lardaru: nome dialettale di Messane
(Brindisi); Sanguigni: nome dialettale leccese; Rossetto: nome volgare in
provincia di Reggio Calabria; Piniculu, Rosito della Sila, Rusitu: nomi
dialettali calabri; Rositu, Pinicudu: nomi dialettali cosentini; Rosito: nome
dialettale
del Pollino (Cosenza), della Sila Grande, e di Serra San Bruno
PREMESSA
(Vibo Valentia); Rossittu: nome dialettale reggino; Rusitu, Russiddu, Rusitu
L’Assemblea nazionale dei delegati AMB (svoltasi a Trieste il 9- buono, Funciu rosellinu: nomi dialettali siciliani; Rosito: nome dialettale di
aprile 2011) ha deciso di portare da € 11,00 a € 13,00 la quota che Ucria (Messina).
ogni Gruppo deve versare alla Sede nazionale per ogni Socio. La
decisione è stata sofferta ma necessaria per l’aumento dei costi
gestionali imputabili, in massima parte, all’aumento delle spese
postali. Per quanto riguarda il nostro Gruppo (ma si tratta di una
situazione generale perché tutti i Gruppi si trovano a fronteggiare
aumenti dei costi di gestione dell’attività) oltre a questo aumento ci
si è trovati di fronte ad una secca diminuzione dei contributi
pubblici, al punto che il bilancio consuntivo 2010 segnala un
passivo che deve essere visto come un segnale d’allarme. Per
questo motivo l’Assemblea dei Soci del Gruppo «R. Franchi»
(svoltasi il 20 giugno 2011) ha deciso di portare la quota di
iscrizione al Gruppo da € 25,00 a € 30,00. Chiediamo e crediamo
nella comprensione dei Soci.
TESSERAMENTO 2012
Le quote sociali 2012 sono: Soci € 30,00; Familiari € 1,60;
Soci sostenitori oltre € 30,00. Il versamento della quota
potrà essere fatto direttamente in sede o sul C.C.P. N°
10550424 intestato a "Il Fungo” o sul C.C.B. N.
000100232113 aperto presso Unicredit Banca, Agenzia di
Via Gandhi (42100 - RE), le cui coordinate IBAN sono le
seguenti:
IT 38 J 02008 12813 000100232113.
I Gruppi, gli Enti, le Associazioni interessati a ricevere
regolarmente "Il Fungo" dovranno versare € 8,00 per
rimborso spese postali. I soci di altri Gruppi A.M.B.
potranno, in base allo statuto, divenire anche nostri soci,
ricevendo in tal modo regolarmente sia “IL FUNGO” che
“IL FUNGO REGGIANO”, versando la quota di € 15,00
(per i residenti all’estero vanno aggiunti € 7,00 per spese
postali)
Via D. Cecati, 3/1 - Reggio Emilia
Tel e fax 0522 431875 - [email protected] www.reggiogas.it
Il Gruppo «R. Franchi» è su FACEBOOK
http://it-it.facebook.com/profile.php?id=100000945364455
Varie - pag. 6
IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011
F U N G H I M I S T I
Questa non vuole essere una rubrica vera e propria con una rigorosa periodicità e a tema fisso, ma una sorta di
libero spazio dove scrivere curiosità, stranezze, informazioni particolari sul mondo dei funghi e dintorni. Mi
capita spesso, infatti, leggendo libri, riviste e pubblicazioni diverse (soprattutto in riferimento al lavoro di
ricerca nel quale sono impegnato) di incappare in notizie strane e curiose, a volte di interesse scientifico, altre
volte solo note di colore e folklore, ogni tanto vere e proprie superstizioni legate ad usanze e credenze di popoli
anche molto lontani, nel tempo e nello spazio, da noi. Ho allora pensato che potrebbe essere gradevole, utile e
divertente, per i nostri lettori, ritrovare su “Il Fungo” tali notizie. Naturalmente sarebbe anche simpatico se ogni
lettore, a sua volta, mi comunicasse notizie strane sul mondo dei funghi trovate durante le sue letture o sentite
raccontare, in modo da portarle a conoscenza di tutti. In questa puntata pubblichiamo un articolo di Cristina Nadotti tratto
da «Repubblica» dell’ 11 agosto 2011.
ECOLOGIA E VALORE ECONOMICO. VI SPIEGHIAMO QUANTO VALE
Il NatCap, un progetto delle Università di Standford e Minnesota in collaborazione con WWF e Nature Conservancy, cerca di
monetizzare la salvaguardia ambientale
In termini estetici una foresta ha più valore, almeno agli occhi di chi ama prevenzione di inondazioni come nel caso delle foreste di mangrovie).
la bellezza, di un terreno agricolo. E se il valore non fosse soltanto teorico, Non sono soltanto i partner di NatCap a credere nellla possibilità di creare
ma quantificabile, e si potesse monetizzare un ecosistema come si fa per i e usare a fini economici questi strumenti. Il software InVest presto sarà
beni e i servizi? C'è chi questi calcoli li sta facendo, ha già raggiunto delle portato sulla piattaforma di Google Earth, grazie alla collaborazione con
cifre affidabili e sta mettendo a punto un sistema sempre più efficace per Google.org, il braccio filantropico di Google. Ci vorrà qualche tempo
aiutare imprese e governi a capire se disboscare un dato tratto di terreno, perché NatCap diventi una realtà economica, ma i primi passi sono già
magari per costruirci sopra, sia davvero la scelta economicamente più stati fatti e il progetto collabora con governi in America Latina, Africa,
vantaggiosa. Il sistema si chiama Natural Capital Project, "NatCap", in Asia. In Cina, per esempio, NatCap sta lavorando con il governo in un
breve, ed è stato avviato nel 2006 dalle università di Stanford e Minnesota progetto ambizioso di riqualificazione e protezione del "capitale
insieme con due tra le maggiori organizzazioni per la salvaguardia naturale". Dopo le alluvioni causate nel 1998 dalla deforestazione,
dell'ambiente, il Wwf e Nature Conservancy. L'anima di questo progetto è Pechino sta investendo 100milioni di dollari per riconvertire vaste aree di
Gretchen Daily, una biologa di Stanford emigrata negli Stati Uniti dalla terreni agricoli in foreste. Il software InVest verrà messo alla prova per
Germania, dove ha vissuto nell'ex Ddr e toccato con mano i disastri quantificare in termini economici il valore che verrà alla riqualificazione
ambientali degli anni dell'industrializzazione ad ogni costo. La storia ambientale, considerando per esempio che la foresta servirà a controllare
della monetizzazione della salvaguardia ambientale va di pari passo con le inondazioni, fornirà nuove possibilità di irrigazione, darà riserve di
la storia professionale della dottoressa Daily. La biologa ha avuto la acqua potabile, produrrà energia idroelettrica, accrescerà la biodiversità e
possibilità di studiare dal 1991 un ecosistema ricco come quello del Costa stabilizzerà il clima. Quando si parla di esigenze economiche i governi
Rica, dove ha condotto un progetto, insieme al governo locale, di sono sempre più rapidi nelle risposte, perciò riuscire ad esprimere in
finanziamento ai proprietari terrieri perché preservassero la foresta valuta i benefici della natura potrebbe dare un impulso enorme alla
pluviale piuttosto che abbatterla. Osservare gli effetti avuti dal salvaguardia degli ecosistemi. C'è il solo dubbio che guardare alla natura
mantenimento della foresta pluviale, a paragone con le aree nelle quali è in maniera tanto pratica, e da un punto di vista prettamente
stata abbattuta, ha consentito a Daily e al Costarica di verificare i benefici antropocentrico, possa far dimenticare che una foresta o una spiaggia
venuti all'economia locale in termini di protezione dalle inondazioni, hanno un valore estetico in sé, separato da ogni valutazione economica.
impollinazione dei raccolti e qualità dell'aria. Al momento, questi
Anno 2003: veduta aerea di quanto
benefici non sono ancora valutati economicamente, non hanno un prezzo
rimane della foresta pluviale.
di mercato, ma secondo la dottoressa Daily è giusto e finanziariamente
Dipartimento di Santa Cruz (Bolivia)
proficuo assegnarglielo, come si fa per i servizi.
"Fino a oggi - ha dichiarato al New York Times la biologa - una foresta
viene valutata in termini di quantità di legname o cellulosa, cioè si
calcola da cosa e quanto si può guadagnare abbattendola. Ma esiste un
valore economico anche nel lasciarla intatta insieme al suo ecosistema
ed è quel valore che vogliamo quantificare". Per farle ciò sono necessari
nuovi strumenti, capaci di convincere un mercato della possibilità di
trarre profitto nell'investire in "ecosistemi". Uno di questi strumenti è un Anno 1975: veduta aerea della foresta
software, chiamato InVest (cioè "Integrated Valuation of Ecosystem pluviale. Dipartimento di Santa Cruz
Services and Trade-off", "valutazione integrata dello scambio e dei (Bolivia)
servizi dell'ecosistema") in grado di individuare e valutare i beni
A cura di Luigi Cocchi; e-mail: [email protected]
ambientali e i servizi che essi possono rendere (per esempio, la
A. Montecchi e M. Sarasini
si sono formati all'interno
dell'A.M.B. La simbiosi tra
due personalità molto
diverse ha fatto nascere
un’opera di livello
assoluto.
Prezzo ai Soci: € 70,00
Spese spedizione:
+ € 2,00 Italia;
+ € 10,00 Estero
La Redazione invita i lettori a
contribuire al giornalino con
articoli, idee, materiale vario. E’
preferibile che tali contributi ci
pervengano su supporto elettronico
o per e-mail entro il mese precedente
la pubblicazione (giugno, settembre,
dicembre). Sono comunque graditi
anche contributi in altri formati: in
questo caso contattare il numero
348 3125968
e-mail: [email protected]
Il volume (528 pag.)
rilegato contiene 290
fotocolor e 343
micrografie degli autori
(H. Ladurner & G.
Simonini), 21 tavole a
colori di E. Rebaudengo
e di F. Boccardo. Chiavi
di determinazione in
inglese, italiano, francese
e tedesco.
Prezzo € 56,00
IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011
(continua da pag. 3)
Scheda 48: Lactarius salmonicolor
stabiliti dalla CE per i funghi destinati al commercio. Come
abbiamo già segnalato nella schede precedenti il Regolamento
(CE) N. 466/2001, che stabiliva i tenori massimi di Cd e Pb
(rispettivamente 0,2 e 0,3 mg/kg di sostanza fresca) solo per i
funghi coltivati è ora abolito e superato dal Reg. N. 629/2008 che ha
rivisto tali tenori massimi introducendo, per Cd, limiti anche per i
funghi selvatici. Per Pb non cambia nulla (viene mantenuto il limite
di 0,3 mg/kg di sostanza fresca per i funghi coltivati e non viene
posto nessun limite per i funghi selvatici) mentre per Cd viene
abbassato il limite a 0,05 per i funghi coltivati (ad eccezione di
Agaricus bisporus, Pleurotus ostreatus e Lentinus edodes per i
quali viene mantenuto il limite di 0,2) e viene introdotto il limite di
1 mg/kg di sostanza fresca per i funghi selvatici. Anche per
mercurio (Hg) non cambia nulla (non vengono stabiliti limiti né per
i funghi coltivati né per i selvatici). Ricordiamo che l'unità di
misura dei valori delle nostre tabelle è milligrammo per
chilogrammo di sostanza secca, in sigla mg/kg s.s.: perciò, per
potere confrontare i dati delle tabelle con i limiti della CE, bisogna
moltiplicare tali limiti per dieci contenendo i funghi, mediamente,
il 90% d'acqua. Questa specie si caratterizza per avere
concentrazioni di elementi chimici, oltre ai tre considerati in
precedenza, in generale abbastanza vicini a quelli del ”fungo di
riferimento” sia generale sia del Genere Lactarius. Le differenze
più visibili sono: per argento (Ag), magnesio (Mg) e rubidio (Rb,
in coerenza con una relativamente più elevata acidità dei suoli di
crescita) valori più alti e più bassi per Boro (B), calcio (Ca),
potassio (K), rame (Cu), sodio (Na) e zolfo (S). Anche per questa
specie sono particolarmente significativi i relativamente bassi
valori della deviazione standard di fosforo (P), magnesio (Mg),
potassio (K), zinco (Zn) e zolfo (S). Secondo noi, come ormai
ripetiamo da tempo, questa caratteristica consente di considerare
questi elementi “fisiologici” non solo per questa specie. Per quanto
riguarda la presenza di isotopi radioattivi non abbiamo dati né
nostri né tratti dalla letteratura per cui riteniamo che questa specie
non sia mai risultata contaminata in modo significativo. Ribadiamo
che tali notazioni hanno per noi unicamente finalità tassonomiche.
Conclusioni
Per gli aspetti che noi studiamo questa specie risulta
sostanzialmente pulita. Ovviamente vanno sempre tenute presenti
le cautele che in generale consigliamo per i funghi che non sono
mai da considerare “alimento”.
Bibliografia: per ragioni di spazio facciamo riferimento alla
bibliografia della scheda più recente, la n. 50 (Il Fungo n. 2-2011).
Aggiungiamo soltanto:
Basso M.T. – 1999: LACTARIUS Pers.. Collana Fungi Europaei.
Ed. Mykoflora. Alassio (SV) - I
Consiglio G., C. Papetti & G. Simonini – 1999/2011: Atlante
fotografico dei Funghi d'Italia. Vol 1°, 2°, 3°. Edizioni AMB.
Trento (I)
Tab. 1: Tutti i campioni (10301 camp.)
Tab. 2: Genere Lactarius (429 camp.)
Varie - pag. 7
Tab. 3: Lactarius salmonicolor (14 camp.)
AGEVOLAZIONI PER I SOCI
In seguito ad accordi con il nostro Gruppo verranno concessi
sconti a tutti i soci A.M.B. in regola con il pagamento della
quota sociale annuale da:
®
BAR LOCANDA Tini - Ospitaletto di Ligonchio (RE) Tel 0522 899138; Fax 0522 899639
®
FOTO MATTIOLI s.n.c. - Via Monte Etna, 2 - 42123
F o g l i a n o ( R . E . ) - Te l 0 5 2 2 5 2 1 2 2 0 ; e - m a i l :
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Sconti del 15% sullo sviluppo e stampa nella misura 13x19 cm
da pellicola; del 20% sullo sviluppo e stampa nella misura
10X15 cm da pellicola; del 10% sulle stampe in digitale da file
in qualsiasi formato; sviluppo diapositive professionali a
prezzi convenzionati; pellicole a prezzi convenzionati.
Eventuali altre ditte disponibili ad agevolazioni per i soci
A.M.B. sono reperibili sui nostri siti web:
http://space.comune.re.it/micologico/AGEVOLAZIONI.htm
http://it-it.facebook.com/profile.php?id=100000945364455
VERBALE DEL SEGGIO ELETTORALE
DEL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
Il giorno 7/11/2011 si è riunito il seggio elettorale composto da
Torricelli Fabrizio (presidente), Ferrari Luca (scrutatore),
Moronti Domenico (scrutatore) per procedere allo spoglio delle schede
per l'elezione del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei conti,
dei Delegati all'Assemblea nazionale dell’Associazione Micologica
Bresadola (A.M.B.) del «Gruppo Micologico e Naturalistico R. Franchi»
di Reggio Emilia.
Schede scrutinate n° 62 di cui 25 giunte per mezzo di posta.
Per il rinnovo del Direttivo hanno ottenuto voti:
Bonazzi Ulderico 50; Montecchi Amer 50; Donelli Giuseppe 48;
Franceschetti Franca 40; Cocchi Luigi 39; Comuzzi Mauro 37;
Ciavarella Angelo 34; Valentini Gualberto 32; Campioli Anacleto 29;
Orlandini Claudio 25; Gabbi Simona 24; Nadalutti Roberto 21; Fornasari
Raffaello 20; Borgognoni Miriam 20; Orlandini Adolfo Wlliam 19;
Friggeri Eros 14; Gallingani Paolo 9; Borgatti Giacomo 7; Carpi Aldo 7;
Benassi Mario 7
Risultano quindi eletti:
Bonazzi Ulderico, Montecchi Amer, Donelli Giuseppe, Franceschetti
Franca, Cocchi Luigi, Comuzzi Mauro, Ciavarella Angelo, Valentini
Gualberto, Campioli Anacleto, Orlandini Claudio, Gabbi Simona,
Nadalutti Roberto, Fornasari Raffaello, Borgognoni Miriam, Orlandini
Adolfo Wlliam.
Per il Collegio dei Revisori dei conti hanno ottenuto voti:
Canovi Elia Giacomo 43; Bizzocchi Paolo 22; Araldi Gianfranco 21; Vivi
Loris 6
Risultano quindi eletti:
Canovi Elia Giacomo, Bizzocchi Paolo, Araldi Gianfranco.
Per i delegati all'Assemblea Nazionale hanno ottenuto voti:
Cocchi Luigi 22; Bonazzi Ulderico 14; Comuzzi Mauro 8; Franceschetti
Franca 5; Nadalutti Roberto 3
Risultano quindi eletti:
Cocchi Luigi, Bonazzi Ulderico.
I Componenti il seggio
Questo giornale è stampato su carta riciclata. Nessun albero è stato abbattuto per questo giornale
IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011
Micologia - pag. 8
I FUNGHI DELLA CALIFORNIA
da Michael Wood & Fred Steven (traduzione e commenti di U. Bonazzi)
Diversi funghi, creduti per lungo tempo esclusivi di altri continenti, in seguito sono stati reperiti anche in Europa ed anche nella nostra
provincia: questa rubrica continua a presentare funghi reperibili in California e fino ad oggi non segnalati nelle nostre zone, nella
speranza che qualche amico possa smentire questa affermazione, documentandone la presenza.
Clitocybe deceptiva Bigelow
Cappello: 1,2-5 cm di larghezza, da convesso a piano, al centro
a volte leggermente o moderatamente depresso, margine
inizialmente involuto, finemente striato col tempo umido,
superficie liscia, igrofano, pallido da bruno al grigio-bruno, che
diviene alutaceo chiaro nel fungo maturo, più scuro al centro.
Lamelle: adnate a volte subdecurrenti a maturità,
moderatamente larghe, strette, alutaceo-brunastre inizialmente,
da bianco latte a crema a maturità.
Gambo: 1,5-4,0 x 3-5 mm, inizialmente farcito poi cavo,
cilindrico, a volte un po' appiattito, a volte leggermente ingrossato
alla base che si presenta avvolta da un micelio cotonoso;
inizialmente pallido con fibrille appressate poi alutaceo pallido,
velo assente.
Carne: sottile, colorata concolore alla cuticola, immutabile, nel
gambo alutaceo pallido; odore di anice; gusto delicato.
Spore: 6-7,5 x 3,5-4 micron, ellittiche, liscie, non amiloidi.
Clitocybe deceptiva Bigelow
Sporata: crema spore rosa-alutacee.
Foto di Michael Wood tratta dal sito: www.mycoweb.com
Habitat: questa specie può crescere solitaria, sparsa o in
cerchi sotto conifere, specialmente cipresso di Monterey (Cupressus macrocarpa) e pino di Monterey (Pinus radiata);
fruttifica da metà a fine inverno.
Commestibilità: commestibile.
Commenti: la caratteristica distintiva di questo piccolo fungo è
un inconfondibile odore di anice. Ci sono diverse specie
strettamente correlate come Clitocybe fragrans, un fungo più
pallido, quasi bianco, con odore dolciastro, non di anice.
Rebus tratto dalla
Settimana Enigmistica
N. 3990 del 13 set 2008.
La soluzione al
prossimo numero.
SE AMI LA NATURA IMPARA A CONOSCERLA ATTRAVERSO LA MICOLOGIA
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Il Fungo - Comune di Reggio Emilia