Anno 14 N° 1/04 GEN/FEB/MAR/2004
Notiziario del Gruppo Alpini di Abbiategrasso Sezione di Milano
Stampato in proprio e distribuito gratuitamente ai Soci del Gruppo
Grafica e impaginazione: Studio Tecnico Amministrativo Vai Geom. Claudio MCIOB
è stata subito approvata dal nostro con-
LETTERA DEL
CAPOGRUPPO
Piano piano , con la passione e la costanza di chi si impegna nel lavoro e
naturalmente tenendo d’occhio il portafoglio, la nostra sede sta prendendo le
sembianze di quello che sarà a lavori
finiti. E’ stato completato l’impianto elettrico l’impianto e le nuove installazioni
idrauliche, sono stati posati i pavimenti.
Il prosimo passo, dopo aver fatto i necesari trasferimenti, sarà quello di ampliare il salone e quindi di sistemare la
cucina con le attrezzature che già abbiamo a disposizione. Anche se non
possiamo dire che c’è ancora poco da
fare già siamo arrivati ad un ottimo punto. Ma ora che avremo una sede più
grossa dobbiamo anche pensare a
come riempirla. Intendo riempirla di
gente, di più alpini preferibilmente. Ed è
per questo che subito penso a quel
buon numero di giovani alpini che annovera il nostro Gruppo ma che raramemte frequentano la sede. Quante
volte ne abbiamo parlato ed a volte le
conclusioni erano che I giovani hanno
altri interessi, hanno la morosa , la partecipazione ad altre attività , il ritrovarsi
tra di loro magari al bar o presso locali
di ritrovo e difficilmente si integrano con
chi ha un’età più avanzata o altri interessi nel divertirsi. Io credo che certamente c’è un fondo di verità in questa
considerazione ma anche la nostra
sede potrebbe diventare un centro di
ritrovo per loro: la sede è degli alpini ,
di tutti gli alpini e non ci sono restrizioni
nell’uso; niente impedisce che un gruppetto affiatato organizzi iniziative dedicate ai (segue alla pagina 2)
RICONOSCIMENTO
ALL’ ALPINO
GIANCARLO GALVANI
Che bella cerimonia quella che si è
svolta nel pomeriggio della vigilia di
Natale 2003!
In una riunione di consiglio di gruppo, il
consigliere Piva aveva proposto, sostenuto nell’idea anche dal presidente
nazionale Parazzini, di dare un riconoscimento al socio Giancarlo Galvani,
per la lunghissima attività svolta da
quest’ultimo nell’ambito dell’ANA, prima
come appartenente al coro della sezione di Milano e poi come socio del nostro gruppo. Naturalmente, la proposta
siglio.
Soltanto un paio di volte ho avuto
l’occasione di assistere ad una esibizione di Giancarlo Galvani nelle file del
coro ANA, reparto voci basse, ma sono
certo che egli fosse una colonna di quel
reparto, nel quale egli ha “militato” per
più di trent’anni, forse anche più di trentacinque.
Oltre che essere stato un onore per lui,
quello di portare le belle canzoni alpine
e popolari in giro per il mondo, proprio
per questo egli ha avuto, insieme a tutti
gli altri componenti del coro, il grande
merito di continuare una tradizione,
diffondendola presso chi non la conosceva e mantenendola presso chi già la
(Lettera del Capogruppo)
più giovani alle quali anch’io che non lo
sono più potrei partecipare, dopo tutto
il rifiorire del nostro Gruppo è dovuto al
fatto che quarant’anni fa un certo numero di giovani si è impegnato in iniziative varie e poi ha continuato. Ora io
dico non è necessario, anche se sarebbe bello, che un giovane o più giovani frequentino la sede ogni venerdì
ma già sarebbe un bel passo avanti se
si riuscisse a creare un gruppetto che
trovi interesse di tanto in tanto a venire
in sede. Ora i locali che permettono
anche una certa separazione di attività
esistono basta approfittarne.
Magari potrebbe essere, sfruttando le
conoscenze, l’occasione per agganciare, o riagganciare altri alpini che o non
sono mai stati iscritti o lo sono stati per
qualche tempo.
il Capogruppo
Alberto Valsecchi
(Riconoscimento a Galvani Giancarlo)
conosceva.
E’ un aspetto importantissimo questo
per la nostra associazione, poiché questi ambasciatori del coro ANA contribuiscono a tenere viva la presenza
degli alpini nella società, nello stesso
modo in cui altri alpini realizzano questa presenza con altre attività.
A pensarci bene, gli alpini che cantano
nei cori, in tutti i cori, sono quelli che
forse sembrano più vicini, più assimilabili agli altri alpini, quelli che hanno
fatto la guerra e che cantavano quelle
stesse canzoni in ben altre circostanze, per sentirsi più vicini alle loro famiglie ed ai loro affetti.
Durante l ‘ esecuzione di un coro, basta chiudere gli occhi e sforzarsi di
rivivere lo stesso clima. Allora,
l’emozione può essere forte.
Giancarlo Galvani aveva partecipato
molto attivamente anche alle attività
del nostro gruppo, come io ho già avuto modo di precisare in altri miei articoli. Basta pensare quanto egli aveva
contribuito alla stesura del libro per
l’ottantesimo anniversario della fondazione del nostro gruppo.
Tornando alla piccola, ma intensa cerimonia dello scorso S. Natale, un nutrito gruppo di noi, con in testa il capogruppo Valsecchi, si è recato
all’abitazione di Giancarlo Galvani per
consegnargli una targa, su cui era riportata una sua bellissima immagine e
su cui era scritto:”Per quanto fatto
nell’ambito della nostra grande famiglia
alpina, il tuo presidente Beppe Parazzini e i tuoi amici del gruppo di Abbiategrasso”.
Era molto commosso Giancarlo ed è
riuscito a commuovere anche noi con
l’espressione intensa dei suoi occhi
mobilissimi e meravigliati, come quelli
di un bambino di fronte ad una grande
sorpresa.
Non sono state pronunciate troppe
2
parole accanto al suo letto, ma sono
sicuro che Giancarlo abbia compreso
tutto il bene che gli vogliamo. Il fatto
che egli non partecipi più attivamente
alle nostre attività è relativo, perché
sappiamo che, se potesse, egli sarebbe ancora in prima fila.
Per questo, Giancarlo, ti vogliamo ancora più bene!
Antonio Respighi
GARA DI CROSS
CAMPESTRE
DELL’11/01/2004
Su invito del nostro socio Claudio Vai il
nostro Gruppo ha aperto l’anno curando l’aspetto del ristoro in occasione di
una gara di selezione di corsa campestre organizzata dall’associazione ALA.
Anche se in quella occasione le forze
del Gruppo erano risicate abbiamo
p o t u t o u gu a lm e n te f a r f r o n t e
all’impegno assuntoci sfornando salamelle alla piastra per soddisfare la
necessità di reintegrare le forze degli
atleti in erba . Al nostro banco sono
affluiti senza soluzione di continuità
buona parte degli atleti e naturalmente
anche un buon gruppo di adulti ai quali
non abbiamo fatto mancare anche un
bicchiere di buon vino. E’ stata una
occasione simpatica per il nostro gruppo oltre che una possibilità di ricavare
un buon introito pro- sede.
Alberto Valsecchi
MANIFESTAZIONE A BARDOLINO
Noto sia come qualità di vino che come
località di villeggiatura, questo bel paese del lago di Garda ha ospitato, domenica 11 gennaio, una manifestazione alpina un po’ particolare.
La data coincideva con quella di
un’altra manifestazione sportiva ad
Abbiategrasso, una corsa campestre,
per la quale il nostro gruppo si era già
impegnato, tramite il nostro socio Claudio Vai, ad organizzare un posto di
ristoro. Era però importante presenziare anche alla manifestazione di Bardolino, per cui ci si è, di fatto, divisi tra le
due manifestazioni.
Era importante perché il locale gruppo
alpini voleva commemorare un proprio
concittadino alpino, partito per la Russia e mai più tornato.
E’ tornata soltanto la sua gavetta, trovata recentemente nella steppa russa
e affidata dai familiari al gruppo alpini.
Partimmo il sabato pomeriggio, 10
gennaio, sette od otto del nostro gruppo, oltre al capogruppo di Corsico,
Brazzoli, alcuni sul mio camper e gli
altri su un fuoristrada di Giancarlo Piva, con destinazione la casa, che
quest’ultimo possiede in quella zona.
La sera avevamo l’appuntamento con
Beppe Parazzini, il nostro presidente
nazionale, col quale cenammo poi in
un ristorante, in compagnia anche dei
colleghi di Bardolino, insieme ai quali
era necessario mettere a punto il cerimoniale del giorno seguente.
Fu una serata piacevolissima, la prima
occasione in cui il gruppo di Bardolino
incontrava il proprio presidente nazionale. Al presidente del gruppo di Bardolino, Fasoletti, la presenza del presidente Parazzini sembrava un sogno.
Giancarlo Piva aveva organizzato
l’incontro, nell’ottica di conoscenza
reciproca e di collaborazione tra gruppi
alpini.
Usciti dal ristorante, si fece una “visita
pastorale” alla sede del gruppo e si
rientrò alla base, dove, per altre due o
tre ore, si parlò, si cantò e si bevve
anche un po’.
Credo che sia nota a tutti la “verve”
che il presidente Parazzini mette in
ogni cosa che fa, sia che si tratti di
cose istituzionali, molto serie, che di
cose cameratesche, più facete.
Mai come questa volta però ebbi modo
di constatare la sua resistenza a tutto,
quasi fosse d’acciaio inossidabile.
Tre o quattro ore di sonno e poi, il mattino seguente, la cerimonia vera e propria, che iniziò con il solito raduno alla
sede del gruppo, ove fu distribuito un
brodo di carne caldo, anzi rovente, per
predisporre i partecipanti alla sobrietà
che l’occasione richiedeva.
Erano presenti il presidente della sezione di Verona, Ercole Alfonso, col
vessillo sezionale
e moltissimi gagliardetti, almeno una
quarantina, in rappresentanza dei
gruppi di tutto il circondario. Inutile dire
che il nostro era quello che veniva da
più lontano.
Del gruppo facevano parte anche i
rappresentanti di vari organismi civili e
militari.
Sotto la regia di Brazzoli, lo sfilamento
per le vie del paese, cadenzato dalle
note della fanfara e poi la S. Messa
nella parrocchiale, officiata dal parroco
e da un cappellano militare. Il coro
alpino di Valchiusa completava la coreografia con grande bravura.
Scendendo la scalinata della chiesa,
proprio di fronte, in direzione del lago,
c’è il monumento ai soldati caduti in
guerra
Il breve, intenso discorso del capogruppo Fasoletti, che mostrò la gavetta
dell’alpino Campagnari Luigi.
Una gavetta uguale a quelle che tutti
noi abbiamo usato, ma che invece
chissà quante lacrime ha visto cadere
sul misero cibo che conteneva!
Fu anche mostrata e letta una lettera
che questo bravo alpino scrisse alla
sua famiglia, ai genitori, chiedendo
come stavano i fratelli ed augurando
loro ogni bene per la loro vita futura.
Se ricordo bene, la lettera iniziava
anch’essa nello stesso modo in cui
iniziavano quasi tutte le lettere di soldati dal fronte e cioè “Cari genitori, io
qui sto bene, non preoccupatevi per
me….” Due giorni dopo, l’alpino Campagnari Luigi moriva.
Che commozione di fronte al rispetto
che questa meravigliosa generazione
aveva per genitori, superiori e patria!
Il discorso del presidente Parazzini, più
vicino ai sentimenti che alla formalità,
accrebbe ulteriormente la commozione
generale.
Terminati i discorsi (il sindaco era presente, ma non parlò, credo per rispettoso desiderio di lasciare agli alpini
tutto il loro spazio), Giancarlo Piva
depose al monumento due ampolle,
una contenente l’acqua del Don e
l’altra, una manciata di terra della steppa russa, che egli stesso raccolse durante un suo recente viaggio.
Con la deposizione della corona di rito,
sulle note anch’esse commoventi di
una tromba, la cerimonia si concluse.
Non si concluse però la giornata, poiché ci aspettava un pranzo (non era
propriamente un rancio alpino) negli
enormi saloni dell’albergo Gritti, il solo
che poteva ospitare tutto il gruppo di
circa trecento persone.
Un piacevolissimo pomeriggio, con
musica, canti ed una sottoscrizione a
premi.
Poi, il rientro, ormai a sera inoltrata.
Voglio soltanto citare l’interessante
commento del presidente Parazzini,
subito prima di lasciarci:”Mai come ora
ho capito quanto sia importante che il
presidente visiti più spesso i gruppi”.
Condividiamo in pieno, Presidente!
TRADIZIONALE
CENA ALPINA
1°.Il consigliere Invernizzi A. organizzerà per la serata del 20.02.04 serata degustazione grappe che verrà
tenuta dall’alpino Giomo Andrea.
2°.A partire dal prossimo numero del
giornalino “Per meglio operare” si
stabilisce di pubblicare esclusivamente le delibere decise in ogni
seduta del consiglio del Gruppo.
3°.Nello spazio “Il Puntaspilli”, dedicato
ai soci che hanno osservazioni da
porre in evidenza, il capogruppo
avrà occasione di rispondere la dove
la necessità e l’opportunità lo richiedono.
4°.Si decide, su iniziativa del consigliere Respighi, di organizzare una serata d’incontro fra i soci che hanno il
proposito di recuperare l’alpinità nel
Gruppo.
Come accade ormai da 16 anni anche
quest’anno gli Alpini abbiatensi, in occasione del tesseramento, ci hanno
fatto visita e noi per accoglierli nel migliore dei modi abbiamo pensato di
organizzare una cenetta in compagnia
a base di brasato d’asino e polenta.
Erano le prime ore pomeridiane del 23
gennaio scorso e già si diffondeva ovunque il profumo dello stufato che
lentamente cuoceva sotto lo sguardo
attento del nostro Valentino, mentre
noi (Alpini e Bersaglieri) eravamo intenti a sbrigare gli altri servizi e le altre
mansioni.
Alle 17.30 arrivò Paolo con le sue favolose pancette e salami che Mario prese
in consegna per affettare . Alessandro
e Paolo erano i responsabili della polenta che verso le 18 incominciò a cuocere. L’appuntamento con i nostri amici
ospiti era fissato per le 20 e puntualmente a quell’ora cominciarono ad
arrivare i primi Alpini che, tra strette di
mano e abbracci, si accomodarono al
tavolo per il primo approccio alla cena.
A metà serata il nostro capogruppo
Alberto premiò con una pergamena, a
ricordo degli oltre 40 anni di iscrizione
al Gruppo di Abbiategrasso, l’alpino
DALLA VALLE Pietro inoltre omaggiò
del libro dell’ 80° del nostro Gruppo il
presidente dei Bersaglieri IDRINI Mario per la loro sempre attiva disponibilità nei nostri confronti. Alla fine l' Alpino
FERRARI Antonio, a nome di noi tutti,
consegnò una targa al Gruppo a ricordo della profonda amicizia che ci lega
da oltre 40 anni. E’ stata una serata
meravigliosa nella sua semplicità e
possiamo dire che chi non c’era ha
certamente perso una grande occasione di schietta allegria.
Immancabile in conclusione serata il
solito gruppetto intonava ( o stonava ?)
alcuni dei bellissimi canti alpini.
Arrivederci al prossimo anno
Invernizzi Andrea Alberto
Giuseppe Cunico
Antonio Respighi
DELIBERA di CONSIGLIO
del 21.01.04
3
LAVORI AL PARCO
E' stata veramente una bella giornata
di lavoro quella svoltasi domenica 25
Gennaio presso il nostro parco, aiutata
anche da un clima quasi primaverile.Un folto gruppo di alpini ed amici si è
prodigato per dare una bella ripulita ai
capanni adibiti a deposito, annessi alla
nostra struttura.Sono stati tagliati anche alcuni alberi malati del parco, che
la potente spaccalegna meccanica
azionata da Roberto ha provveduto a
ridurre in ciocchi, così da garantire una
buona scorta per il camino.Il sano esercizio fisico ha consentito a tutti di
fare onore all' ottimo pranzetto a base
di lepri in salmì (provenienti da quel
pozzo di S.Patrizio che è l'inesauribile
congelatore del Giancarlo), che lo staff
di cucina aveva preparato.Molto apprezzata dai commensali anche la coppa piacentina offerta, per l' occasione,
dal direttore dei lavori Aldo Ferrari. Tra
un canto e l' altro intervallato dal solito
" alziamo il bicchier, facciamo cin cin
" (che palle!!!!), si è conclusa splendidamente un' ottima giornata, che ha
visto il "GRUPPO" lavorare con efficienza in perfetta armonia.
Ambrogio Prada
DELIBERA di CONSIGLIO
del 10.02.04
1°.Si decide di accettare proposta della
ditta HPS per serata promozionale
in sede.
2°.Si approva di concludere il sottofondo e conseguente pavimentazione
relativamente all’ampliamento
della sede.
3°.Per la fiera di S. Giuseppe si accetta
di riproporre il mercatino dell’usato
con lo scopo di raccogliere fondi a
favore del restauro della chiesa di S.
Maria Nuova, il tutto affiancato da
servizio ristoro degustazione alpino.
4°.Si stabilisce il quantitativo di ciliegie
da acquistare per la prossima ciliegiata.
Invernizzi Andrea Alberto
MESSA PER I DEFUNTI
Continuando nella tradizione che ha
scelto il Gruppo di essere presenti a
turno nelle diverse parrocchie cittadine
domenica 15 febbraio ci siamo trovati
presso la chiesa del S. Cuore in via
Mazzini per la Messa delle 11,30. La
partecipazione degli Alpini degli Amici
e dei famigliari è stata soddisfacente e
la messa ha suscitato i commenti positivi di numerose persone a partire dal
Parroco don Angelo. Buona parte di
questo successo è dovuto al coro che
senza avere particolari pretese e tra
4
l’altro con pochissime prove ha saputo
interpretare in modo anche commovente, alcuni tra i nostri più bei canti
alpini : Sui Monti Scarpazi, Ai preat,
Signore delle cime e una parte del
Ponte di Perati con una strofa inedita.
Della buona riuscita del quasi improvvisato coro va dato merito a chi avendo
più orecchio musicale ha saputo dare
quel minimo di amalgama. A questo
proposito vista la buona riuscita perchè
non dare alle prove una cadenza più
regolare;
si potrebbero migliorare
quelle che già sappiamo ed impararne
altre. Un altro momento significativo è
stata durante la preghiera dei fedeli
l’elencazione degli “ ANDATI AVANTI”
del Gruppo che anche se purtroppo
lunga ha portato alla memoria volti che
magari si erano un pò sbiaditi nel nostro ricordo. Nella sua semplicità, ma è
anche questa una prerogativa di noi
Alpini, è stata una celebrazione molto
partecipata. Un arrivederci all’anno
prossimo per questo momento significativo sempre in Febbraio in un’altra
parrocchia.
Alberto Valsecchi
CENE ED INCONTRI
CONVIVIALI
Durante il mese di Febbraio la nostra
Sede (ed in particolare la cucina!!) ha
avuto una attività molto intensa: si sono susseguite due cene ed una bella
serata di degustazione, tutte ottime
occasioni per rinsaldare lo spirito del
nostro gruppo facendoci desiderare
sempre più il sospirato giorno in cui
avremo a disposizione la rinnovata ed
ampliata sede per organizzare serate
da “tutto esaurito”!
Cena di San Valentino
In una atmosfera diversa dal solito, con
la sala allestita come si addice alle
occasioni più importanti, tavoli rotondi
ed eleganti tovaglie rosse, abbiamo
voluto offrire alle nostre signore una
bella serata nello spirito romantico
della festa degli innamorati. Già dalla
mattinata di Sabato la cucina ha iniziato a lavorare a pieno regime, questa
volta sotto le abili mani degli aspiranti
chef usciti dalla scuola di cucina di uno
dei ristoranti più famosi della nostra
zona: un elogio quindi per l’impegno e
l’ottima riuscita dei piatti preparati da
Lidia, Maria Teresa e dall’amico Luigi,
con l’aiuto dell’instancabile Lucio.
La serata, con una discreta partecipazione di Soci ed amici, tutti accompagnati dalle rispettive mogli, è trascorsa
quindi piacevolmente tra una chiacchiera ed una portata; a mezzanotte
tutti a nanna sperando di vedere le
nostre mogli più spesso in sede magari
per lavorare fianco a fianco con noi a
qualche iniziativa proposta da loro.
Corso degustazione grappe
Grazie Andrea!! Abbiamo atteso a lungo questa serata ed è proprio il caso di
dire che ne valeva la pena!!
Il 21 Febbraio la serata-corso di degustazione grappe tenuta dal socio Giomo ha richiamato, malgrado la nevicata, circa 25 tra soci, amici e simpatizzanti. Gli “attrezzi del mestiere” con cui
Andrea si è presentato ci hanno fatto
subito capire che si trattava di una
serata da veri alpini: varie bottiglie di
diverse e pregiate grappe per mettere
alla prova la nostra resistenza ed insegnarci a capire i segreti di quella che è
considerata la bevanda alpina per antonomasia.
Grazie alla ottima presentazione ed
alle preziose istruzioni per l’assaggio e
la degustazione abbiamo imparato a
conoscere la storia ed i segreti del più
importante liquore distillato prodotto in
Italia, scoprendo che quello che appare un prodotto semplice è in realtà il
risultato di un complesso e delicato
processo, dalla selezione delle uve fino
alla distillazione nell’alambicco che con
i suoi segreti è l’ultimo e fondamentale
anello.
Sicuramente non lasceremo quindi
cadere le proposte di Giomo: una seconda serata dedicata questa volta alla
scoperta del brandy ed una visita guidata ad una importante distilleria della
nostra zona.
Cena di Carnevale
Continuando quella che ormai è tradizione, anche quest’anno un bel gruppo
di 40 tra alpini ed amici si è ritrovato in
sede per festeggiare insieme in allegria
il carnevale: i nostri cuochi provetti
Antonino, Lucio e Maria Teresa, si
sono dati da fare per tutto il sabato. In
un’atmosfera allegra con la gradita
presenza di qualche maschera, con
addobbi e tavoli apparecchiati in sintonia con l’occasione, la sorpresa è arrivata a metà serata con la visita di due
splendide (si fa per dire) bellezze che
hanno creato scompiglio tra i tavoli
distribuendo effusioni ai malcapitati
alpini ed esibendosi in pose da vere
signore! A fine cena la ricca e gradita
lotteria ben organizzata da Alfonso ha
chiuso in allegria la serata.
Un bel bilancio quindi per questo mese
di febbraio, un invito a tutti a partecipare numerosi a questi incontri conviviali
e l’esortazione a farsi avanti a chi avesse proposte o idee per altre serate,
sicuramente troverà sempre alpini ed
amici pronti a darsi da fare.
W gli alpini
Andrea Invernizzi
5
IL NUOVO PRESIDENTE
Nel corso dell’assemblea sezionale di
Milano svoltasi il 29 febbraio u.s., è
stato eletto per il prossimo triennio il
nuovo Presidente Giorgio URBINATI.
A Giorgio il Gruppo vuole esprimere le
proprie vivissime congratulazioni e i
migliori auguri di buon lavoro sapendo
che si è accollato un pesante fardello
ma sicuri che saprà portarlo con il necessario entusiasmo supportato dal
Consiglio e da tutti i CapoGruppo della
Sezione così come è, e deve essere,
in una Associazione come la nostra.
Infatti chi si assume delle cariche, non
lo fa per averne onori o vantaggi ma lo
fa con lo spirito di servizio, sapendo
ascoltare anche gli altri, avendo però
come obiettivo primario non
l’imposizione della propria personalità
ma l’affermazione e il miglioramento
dell’Associazione.
A URBINATI ci lega un lunghissimo
rapporto di amicizia concretizzatosi
nelle numerose presenze nella nostra
sede e siamo sicuri che, non trascurando gli altri Gruppi, continuerà nel
limite del possibile ad essere con noi. Il
nuovo Presidente ha già avuto occasione di chiedere la massima collaborazione del nostro Gruppo nell’aiutarLo
in questo incarico e nelle manifestazioni che la Sezione di Milano organizzerà
a partire dalla festa di primavera che si
svolgerà il 29 e 30 maggio prossimi.
Da parte del capoGruppo l’appoggio è
assicurato e anche gli altri alpini del
Gruppo non si tireranno indietro.
Nel corso della stessa assemblea il
nostro socio Antonio RESPIGHI è stato
eletto consigliere della Sezione. Anche
a Lui porgiamo gli auguri di buon lavoro e per noi siamo certi sarà un modo
di avvicinare la Sezione a noi e noi alla
Sezione.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI NARDO CAPRIOLI
“CANTAVAMO ROSAMUNDA”
Sabato 6 marzo il Gruppo Alpini di
Abbiategrasso ha organizzato una
bellissima serata per la presentazione
del libro di Nardo Caprioli “Cantavamo
Rosamunda”.
L’incontro con Nardo si è tenuto presso il centro “Mater Misericordiae” alle
ore 21, in una bellissima sala stipata di
alpini, cittadini ed invitati: tra tutti questi, spiccavano le presenze di Monsignor Masperi, affettuoso amico del
Gruppo da tanti anni, del senatore Servello e del nuovo Presidente di Sezione Giorgio Urbinati.
A presentare il libro gli amici del Gruppo di Abbiategrasso Cesare Lavizzari e
Gianluca Marchesi di Milano Centro,
seduti al tavolo dei relatori insieme a
Nardo Caprioli, al Capogruppo Alberto
Valsecchi ed a Giancarlo Piva.
La serata è stata interessantissima ed
Alberto Valsecchi
Il nuovo Presidente della Sezione di
Milano GIORGIO URBINATI
estremamente piacevole. Cesare Lavizzari, dopo l’apertura della serata da
parte di Valsecchi, ha esordito traendo
spunto dal libro e spaziando in tutto
l’ambito associativo: passato, presente
e futuro delle Truppe Alpine, senza
dimenticare alcuni spunti polemici del
tutto in simbiosi con lo spirito del nostro Presidente nazionale Beppe Parazzini.
E’ toccato invece al bravissimo Gianluca Marchesi accompagnare le letture
di brani scelti del libro: dopo un prologo
di Nardo Caprioli che ha raccontato la
propria esperienza di una vita alpina
senza soluzione di continuità
(ovviamente concentrando ricordi, date
e personaggi) è intervenuto il Coro
Alpino di Magenta, presente in sala,
che ha intervallato i vari brani del libro
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con cante alpine di grande suggestione. Il Coro ha saputo dare la giusta
cadenza alla serata, con maestria,
allegria e sentimento quali si potevano
apprezzare dai vari pezzi del repertorio
(tra i quali, ovviamente, non poteva
mancare “Rosamunda”), aiutando così
lo scrittore Caprioli e relatore Marchesi
a rendere ancor più interessante la
presentazione di un libro che, spesso,
come avviene in altre occasioni, è solo
una processione di sbadigli e di occhiate all’orologio…
Questa serata, invece, è trascorsa
nell’attenzione di tutti i presenti che
hanno davvero apprezzato lo scorrere
veloce delle ore grazie soprattutto alla
capacità narrativa ed espositiva di
Gianluca Marchesi (al quale vanno
ancora i complimenti per la bravura e
per la “musicalità” dell’esposizione da
collaudato attore), alle emozioni delle
cante alpine del Coro di Magenta ed
anche al simpatico siparietto avvenuto
tra il sen. Servello e lo stesso Marchesi, a proposito della politica nazionale
sulle Forze Armate.
La serata ha quindi avuto degna ed
allegra conclusione nella saletta attigua ove gli invitati hanno potuto godere di un rinfresco, accompagnato da
diversi brindisi con un Caprioli tutto
indaffarato a firmare le copie del libro.
Bravo Gruppo di Abbiategrasso! Avete
dimostrato come può essere piacevole
una serata di questo tipo, quando il
contesto organizzativo viene preparato
in maniera impeccabile e con sentimento prettamente alpino!
Gianni Lodi
CONSEGNA MEDAGLIA
D'ARGENTO
ALL' ALPINO
AUGUSTO MONTI
Nel pomeriggio di mercoledi' 10/3 una
rappresentanza del nostro gruppo,formata dal Capogruppo Valsecchi,Respighi,Colombo Lucio e dal sottoscritto,si è recata alla cascina Guzzafame in quel di Vigano,residenza del
nostro socio decano Augusto Monti.Scopo principale della visita era la
consegna della medaglia d' argento
conferitagli dalla Sezione di Milano in
occasione dell'Assemblea Sezionale
come riconoscimento per i tanti anni d'
iscrizione alla nostra associazione e
che il Monti non aveva potuto ritirare
personalmente ( non per motivi di salute fortunatamente ), ma per impegni
precedentemente assunti all' interno
della piccola comunita' religiosa di Vigano.Infatti, nonostante i suoi 92 anni
per altro portati benissimo, l' alpino
Monti è impegnato ogni domenica nella
distribuzione dell' Eucarestia agli infermi del paese.Devo dire che la nostra
visita gli ha fatto molto piacere e che la
stessa è stata da parte mia, l'occasione per approfondire la conoscenza di
un uomo che avevo visto poche volte.Mi ha molto colpito la lucidita' con la
quale egli rammenta, ancor oggi, episodi di vita militare e non, che lo hanno visto protagonista e devo dire che il
suo modo pacato e conciso di esporre i
fatti, nonchè il parlare a bassa voce,
centellinando con sapienza ed intelletto il suo dire senza sprecare parole
superflue, mi ha ricordato l' altro grande alpino andato avanti, Peppino Prisco, sorprendentemente somigliante
nelle fattezze e nei modi.
Sarei rimasto per ore ad ascoltare altri
episodi , ma il sopraggiungere della
figlia Laura, che rammentava al padre
l' impegno imminente dell' esposizione
del Santissimo presso la chiesetta di
Vigano ( che vede ancora l' Augusto
impegnato in prima persona al servizio ) ci costringeva a malincuore a
congedarci, ripromettendoci pero' di
ritornare a trovarlo per trascorrere altre
ore piacevoli in sua compagnia , in un
contesto d' altri tempi , immersi nel
verde della splendida campagna lombarda ( tra l' altro la sua azienda è tra
le prime 10 in Italia per l' allevamento
della razza bovina " Frisona ".
Ambrogio Prada
LAVORI AL PARCO
14 MARZO
Una decina tra alpini ed amici si è dato
appuntamento per domenica 14/3 per
dare un' altra bella ripulita al nostro
parco , nell' imminenza dell' apertura
primaverile.
Oltre allo smantellamento del portico
invernale, si è provveduto ad abbattere
l' albero, che, in qualche modo intralciava il passaggio verso il punto ristoro
che sarà aperto
in occasione della ciliegiata.Si sono
puliti i tetti dei vari fabbricati dalle tante foglie cadute nel periodo autunnale,
sono stati ricollocati i giochi per i bimbi,
sistemati i cesti
di raccolta rifiuti, cambiate le pile al
sistema d' irrigazione e sostituite lampadine bruciate nei vari punti luce,
ingrassate le piante e tante altre cosette, mentre il Felice ritornato nel pien
delle sue facoltà motorie, si è dedicato
alle rifiniture murarie nella nuova struttura.Unico neo della bella ed efficiente
mattinata di lavoro, la totale assenza di
giovani.
DELIBERA di CONSIGLIO
del18.03.04
1°.Si decide di creare una classificazione in base alla tipologia d’uso della
sede da affittare occasionalmente a
terzi.
2°.In merito alla ciliegiata si stabilisce
di adottare un’organizzazione sistematica dei turni, delle mansioni per
ovviare agli inconvenienti del semplice volontariato.
3° Il Consiglio approva di rifinire le pareti interne della nuova parte della
sede in cartongesso con colori caldi.
Invernizzi Andrea Alberto
AMPLAMENTO SEDE
Anche in questo numero siamo arrivati
all’articolo di riferimento della nostra
sede.
Si è metsso l’isolamanto delle pareti
mediante lastre in cartongesso al posto
della perlinatura (viricordate il lavoro
fatto nella precedente dal nostro alpino
Franzetti Emilio?), si sono fatti tutti gli
intonaci necessari per la finitura esterna ed interna, si sono messi i serra-
Ambrogio Prada
menti esterni sia sul tetto che sulle
pareti perimetrali, serramenti dei quali
si è tenuto conto della sicurezza e della coibentazione per il periodo invernale ed estivo.
I nostri lavoratori hanno eseguito
l’impianto elettrico sotto l’occhio vigile
di Giandomenico S. ed ora dopo le
pavimentazioni ed i rivestimenti, il nostro amico Silvano P. con amore, finirà
questa settimana la tinteggiatura delle
pareti. Penso che sarebbe bello su
quelle pareti bianche inserire un murales alpino, provate pensare ad un episodio alpino, poi per la realizzazione
se il Consiglio lo vorrà provvederò
all’effettuazione.
Claudio Vai
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Ennesimo impegno sul territorio per il
Gruppo Alpini, coronato da un grande
successo.
amici e amiche
che hanno fattivamente operato per
questa iniziativa,
ha
consegnato
martedì 30 marzo
a Mons. Masperi.
Accogliendo l’invito di Mons. Paolo
Masperi per la raccolta di fondi destinati ai lavori di ristrutturazione della
Basilica di S. Maria Nuova, il gruppo
alpini ha subito aderito all’idea e si è
prontamente attivato per allestire un
Non però con un
normale assegno,
che sarebbe stata
la cosa più facile e
più logica, ma in
banconote contenute in una gavetta militare, con incisa sul coperchio
data e motivazione dell’evento.
Del commosso grazie di Mons. Masperi gli alpini ne vogliono serbare soltanto
un po’ per sé, perché il resto lo vogliono “girare” a
MERCATINO IN FIERA
proprio stand all’interno del recinto
fieristico, in concomitanza con
l’apertura della Fiera di Marzo. Qui, nei
giorni di venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 marzo, sono stati venduti tanti
oggetti usati, che noi alpini abbiamo
ritirato direttamente nelle abitazioni di
molti cittadini abbiatensi o che i cittadini stessi hanno recapitato alla parrocchia nei giorni scorsi. A questi oggetti
se ne sono aggiunti tanti altri, di cui il
nostro gruppo già disponeva, fino a
formare un unico mercato delle pulci,
in cui si trovavano gli articoli più disparati e più strani a prezzi molto interessanti.
Duemilacinquecentotrentaquattro, in
cifre 2534, che fa un po’ più effetto.
Tanti sono gli Euro che il gruppo alpini
di Abbiategrasso, tramite una piccola
delegazione, comprendente anche
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tutti gli acquirenti, che, con sensibilità
e capendo quanto la chiesa appartenga, in fin dei conti, al territorio ed ai
suoi cittadini, hanno raccolto il loro
invito a comperare qualcosa di vecchio
per fare qualcosa di nuovo.
Antonio
Respighi
RICORDANDO IL VIAGGIO EFFETTUATO IN TERRA DI RUSSIA LO SCORSO ANNO DA
PARTE DI ALCUNI SOCI IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA COSTRUZIONE DELL’ASILO “SORRISO” DI ROSSOSCH E, DI ALTRE CELEBRAZIONI, CI E’ GIUNTA A RIGUARDO, UNA GRADITA TESTIMONIANZA CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
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Data
Ad EL ALAMEIN
Dopo aver varcato l’Atlantico qualche
anno fa ed essere stato presente negli
Stati Uniti al seguito della delegazione
di Alpini ed aver festeggiato a New
York il COLUMBUS DAY il nostro Gagliardetto in questo ultimo anno ha
ripreso a viaggiare con una certa continuità in Paesi al di fuori dei confini nazionali rappresentando il nostro Gruppo in occasione di celebrazioni e pellegrinaggi.
Era stato in Eritrea a febbraio 2003,
aveva toccato il suolo russo nel successivo settembre e proprio in quella
occasione era emersa la richiesta di un
pellegrinaggio ad EL ALAMEIN, la famosissima località egiziana dove migliaia di nostri combattenti hanno combattuto valorosamente ed hanno trovato la morte. Infatti nel sacrario italiano,
fortemente voluto dall’alpino Paolo
CACCIA
DOMINIONI, riposano le
spoglie di 4800 nostri caduti assieme a
militari tedeschi ed inglesi, australiani,
sudafricani nei rispettivi sacrari.
Il nostro socio Lucio Colombo ha voluto partecipare a questo pellegrinaggio
in omaggio ad uno zio che in quelle
terre aveva combattuto. La rappresentanza non era numerosissima ed i gagliardetti presenti, provenienti dalla
Liguria, dal Piemonte e dal Veneto, si
potevano contare sulle dita di due mani
ma il significato del gesto compiuto
non ha per questo meno valore: resta
a testimoniare che non ci si dimentica
dei sacrifici di chi ha dovuto combattere una durissima ed a volte impari battaglia ed è un onore per il nostro Gagliardetto là presente aver rappresentato i sentimenti degli Alpini del nostro
Gruppo.
Ora il Gagliardetto si appresta a varcare di nuovo l’Oceano e sarà presente
in Argentina assieme al nostro Presidente Parazzini e alla delegazione
ufficiale degli Alpini in Italia in un incontro con gli Alpini che formano quella
Sezione così lontana nello spazio e
nello stesso tempo così vicina nello
spirito.
Non possiamo che augurarci che lasci
un piccolo segno di tutti noi Alpini di
Abbiategrasso.
Alberto Valsecchi
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Località
Presenza
11 gennaio
BARDOLINO
Piva G. Respighi, Ojan
Schinetti, Bergamini, Vitari
15 febbraio
MESSA DEFUNTI
Gruppo
6 marzo
PRESENTAZIONE
LIBRO CAPRIOLI
Gruppo
12-21 marzo
PELLEGRINAGGIO
EL ALAMEIN
Colombo L.
28 marzo
INAUGURAZIONE SEDE Latino, Respighi
PADERNO DUGNANO
28 marzo
GIORNATA DEL
VOLONTARIATO
ADUNATA TRIESTE
Giorno per giorno senza quasi accorgercene siamo arrivati alla vigilia della
nostra Adunata Nazionale che
quest’anno si terrà ad Trieste nei giorni
15 e 33 maggio venturi. Il nostro Gruppo, assieme a quelli di Magenta e di
Corsico, ha organizzato un pullman
doppio che partirà giovedì 13 in mattinata e tornerà domenica sera visitando
alcune località della Slovenia. Certamente la trasferta non è da poco ma ci
è sembrato che valesse la pena cogliere questa occasione per fare una gita
che difficilmente si effettuerebbe da
soli. Il numero dei posti originariamente
di 50 si è subito esaurito ed è stato
aumentato di una ventina e quindi ora
ci sono ancora alcuni posti disponibili
per chi decidesse di partecipare.
Il costo è di 425 euro.
Si visiterà Isola d’Istria dove si terrà il
pranzo, il borgo marinaro di Pirano e
Portoroz dove è situato l’albergo per i
pernottamenti. Il giorno successivo
visita di Lubiana capitale della Slovenia e Bled con il suo castello: ci inoltreremo con il pulmann nel vicino parco
nazionale costeggiando il lago. Sabato
visita a Lipizza e alle grotte di Postumia quindi arrivo a Trieste dove si potrà passare qualche ora e si terrà la
cena . Rientro in albergo a Portoroz
che dista una trentina di chilometri da
Trieste ed il mattino alle 6 partenza
per l’Adunata.
La Sezione di Milano sfilerà attorno
alle 13.45 quindi si tornerà a “baita”.
So che ci sono alcuni Alpini che non
possono aderire a questo programma
e me ne dispiace ma il Gruppo non
può predisporre una ulteriore organizzazione. Per tutti coloro che raggiungeranno Trieste con altre modalità, camper , tende o sistemazioni in albergo
che sono ancora disponibili a Bibione e
Lignano, l’appuntamento è nel pomeriggio inoltrato di sabato o domenica
mattina.
Il capoGruppo
Colombo L., Vai
L’ALPINO MEDICO
CONSIGLIA
LE USTIONI
TIPI DI USTIONE
a) USTIONI DI 1° GRADO
- Interessano solo la cute.
b) USTIONI DI 2° GRADO
- Interessano anche lo strato
sottocutaneo. Si dividono in
ustioni di 2° grado SUPERFICIALE (quando vi sono flittene chiuse), ed ustioni di 2°
grado PROFONDO (quando
vi sono invece flittene aperte).
c) USTIONI DI 3° GRADO
- Interessano anche i tessuti
profondi.
GRAVITA' DELL'USTIONE
La gravità di una ustione dipende principalmente dall'estensione dell'ustione stessa,
prima ancora che dal suo
grado.
- USTIONE IMPORTANTE
interessa il 9% della superficie corporea.
- USTIONE GRAVE
interessa il 18% della superficie corporea.
- USTIONE GRAVISSIMA
interessa il 27 % (o più) della
superficie corporea.
N.B.: Per valutare la % di estensione di una ustione si
può considerare, molto
schematicamente, quanto
segue:
- dorso
= 18%
- torace
= 9%
- addome
= 9%
- testa e collo = 9%
- arto superiore = 9% (di cui
1% per ciascuna superficie
della mano)
- arto inferiore = 18% (di cui
1% per ciascuna superficie
del piede).
CAUSE DI USTIONE
a) agenti FISICI
b) agenti CHIMICI
COMPLICANZE DI UNA
USTIONE
a) SHOCK.
b) INFEZIONE.
COME SI DEVE INTERVENIRE
- Se i vestiti bruciano, soffocare le fiamme (ad. es. con
una coperta) ed impedire
all'infortunato di correre
(l'aria alimenta le fiamme).
- Se l'ustione è causata da
un agente chimico, lavare la
parte ustionata con acqua
corrente.
- MAI togliere i vestiti se questi aderiscono alla parte ustionata.
- MAI rompere le flittene.
- MAI usare pomate, unguenti o cose simili.
- Coprire le ustioni solo con
garze sterili, e trasportare
l'infortunato in ospedale.
Mario Brezigia
“IL PUNTASPILLI”
PAGINA A DISPOSIZIONE DI TUTTI I SOCI CHE AVESSERO SUGGERIMENTI, PUNTUALIZZAZIONI, CRITICHE O ALTRO DA INOLTRARE ALLA
REDAZIONE DEL NOTIZIARIO
A PROPOSITO
DI VALIDITA’
Anche se un pò in ritardo vista la frequenza del nostro notiziario, vorrei
esprimere un mio parere sulla lettera
del socio pervenuta al Puntaspilli nella
quale si esprimeva un dubbio di validità delle elezioni per il consiglio svoltesi
nel novembre scorso. Le motivazioni
addotte erano che sul foglietto indicativo delle candidature erano stati inseriti
dei nomi che non erano presenti in
sede nel giorno ultimo fissato per candidarsi. Va tenuto presente che questo
coincideva con un giorno nel quale
molti di noi erano impegnati
nell’allestimento della struttura per la
Castagnata. Nel corso della serata e
del giorno successivo sono stato contattato da tre soci che mi hanno espresso a voce la disponibilità ad essere candidati e quindi ho ritenuto opportuno, visto che il foglietto doveva essere ancora stampato, di inserire anche
questi tre nomi e non avrei avuto nessuna remora ad inserire chiunque me
lo avesse comunicato in tempo utile.
Va inoltre detto che nel corso
dell’assemblea è stato più volte rimarcato che chiunque, anche non scritto
sul foglietto, poteva candidarsi alle
cariche da ricoprire. Tant’è che il socio
che si è rammaricato di non essere
stato inserito ha ricevuto un notevole
numero di voti.
Ora alla luce di queste considerazioni
mi sembra che avere il dubbio che le
elezioni non siano valide sia privo di
fondamento.
Certamente in futuro, ad evitare polemiche, che, per quanto di poco conto,
rischiano di incrinare quella continua
ricerca di un rapporto fatto di stima,
lealtà ed amicizia sarebbe opportuno,
ed invito caldamente a farlo, che coloro
che desiderano candidarsi lo facciano
con un certo anticipo per dare la possibilità sia di valutarli che di proporli sul
foglietto al momento delle votazioni.
alberto valsecchi
TAVOLA ROTONDA
Mi rivolgo a questa rubrica per
un resoconto, quanto più sintetico possibile, della riunione del 4 marzo scorso, da me proposta per iscritto a tutti i
soci, sia alpini che amici degli alpini.
L’argomento della qualità dei rapporti
tra di noi è a tutti noto e non sto quindi
a ripetermi.
La partecipazione alla tavola rotonda
non è stata massiccia come speravo
(eravamo poco più di venti persone),
ma è stata comunque sufficiente a
consentire un dialogo.
Perché comunque non eravamo più
numerosi? Da parte di qualcuno mi era
stata comunicata l’impossibilità a partecipare, per giustificati motivi. Da parte di tanti altri, la maggioranza, non mi
erano giunti segnali, per cui speravo
veramente di vederli quella sera.
Forse che l’argomento non fosse ritenuto abbastanza importante per poter
dare un proprio parere quella sera? A
mio avviso, quella era un’occasione
molto importante per dare un proprio
contributo.
Spero soltanto che, in futuro, altre simili occasioni di dialogo siano più partecipate, proprio perché riguardano il buon
funzionamento del nostro gruppo.
I risultati della nostra chiacchierata
sono comunque stati, penso a parere
di tutti i partecipanti, molto positivi.
Tutti abbiamo messo tutta la nostra
buona volontà per fare degli interventi
pacati, per dirci anche cose che in altre
occasioni non avremmo detto, con
l’unico obbiettivo di chiarire i nostri
comportamenti passati, che possono
aver generato incomprensioni e malumori.
Il nostro obbiettivo finale non è naturalmente ancora raggiunto, ma è sicuramente a portata di mano, solo che noi
lo vogliamo. E’ importante però che ora
siamo sulla strada buona. Adesso ci
vuole pazienza e costanza per continuare. Il segreto consiste nel parlare e
nel saper ascoltare. Parliamo, parliamoci sempre, coinvolgiamoci a vicenda, confrontiamo le nostre idee con gli
altri, con tutti gli altri, non soltanto con
quelli che ci sono più simpatici, ma
anche con quelli che ci sembrano meno vicini alle nostre idee o al nostro
carattere. Spesso da un leale confronto tra caratteri forti nascono i rapporti
più saldi.
Allora sì che saremo veramente compatti, dentro e fuori.
E’ il sincero augurio che rivolgo a tutti
noi.
Antonio Respighi
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PROTEZIONE CIVILE ALPINA : UTOPIA O CONCRETEZZA ?
Mi sono a volte chiesto come in alcuni
gruppi un buon numero di Alpini aderisca al nucleo di P: C: della sezione ed
in altri questo impegno venga trascurato. Per dare la possibilità a tutti di farsi
un’idea e magari di instillare la voglia di
provare vorrei un pò parlare di quello
che gli alpini di Milano fanno all’interno
del nucleo di P.C.
E’ chiaro un gruppo di P. C. si addestra e si attrezza per intervenire secondo la propria capacità nelle emergenze ma fortunatamente di emergenze
nelle quali siamo chiamati non sono
così frequenti e quindi un modo per
tenerci affiatati e preparati e quello di
impegnarsi in esercitazioni svolte assieme ad altri nuclei di volontari alpini.
Il nostro della Sezione di Milano fa
parte del 2° raggruppamento che raccoglie le Sezioni di Monza, Lecco, Como, Sondrio, Tirano, Pavia, Piacenza,
Reggio Emilia, Salò, Bergamo. Nel
corso di ogni anno ci sono tre o quattro
di questi appuntamenti; prevalentemente il sabato e la domenica magari
partendo il venerdì pomeriggio durante
i quali ci si addestra ma nello stesso
tempo si contribuisce a bonificare rive
di fiumi o aree non curate. Ogni sezione viene divisa in squadre alle quali
viene assegnato un tratto ed un compito. E’ evidente che, poichè l’unione fa
la forza ed inoltre i nostri nuclei sono
molto ben attrezzati, il lavoro svolto è
notevole ed ogni volta merita il plauso
delle Amministrazioni comunali e degli
abitanti del territorio interessato che ci
osservano straniti a vedere il nostro
lavoro. Questo nostro impegno si inquadra perfettamente in una attività di
protezione civile in quanto dedicato
alla prevenzione a cui si pensa raramente se non dopo che è successa
qualche catastrofe: quante sono le
arcate di un ponte intasate da rami e
alberi sradicati che impediscono il
defluire delle acque, quante sono le
esondazioni causate da questo fatto?
E’ indubbio continuando a condividere
insieme questi momenti si forma sempre un gruppo disposto ad intervenire
magari anche per una o due settimane
nelle grandi emergenze per le quali
siamo chiamati ma normalmente è un
impegno che vincola per qualche fine
settimana. Negli anni il nostro nucleo
ha partecipato a questi inteventiesercitazione sul fiume Lambro , nel
Varesotto , nel Lecchese, in Val Camonica, sul Monte Grappa, ora sul torrente Molgora. Nei giorni 26-27-28 marzo
si interverrà per una esercitazione del
2° raggruppamento nel Comasco, a
luglio per una settimana sul Monte
Grappa nel recupero di fortificazioni, il
2-3-4 settembre a Borgotaro per una
seconda esercitazione del 2° raggruppamento. Come vedete non c’è nulla di
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trascendentale, basta voler dedicare
un pò del proprio tempo, lavorando
certo ma anche passando momenti di
allegria.
Perchè non provare?
Potrete decidere liberamente se continuare o no. Fatemi sapere se volete
partecipare. E sono certo che qualcuno raccoglierà il mio appello.
Alberto Valsecchi
CORSO DI
DEGUSTAZIONE VINI
Presso la nostra sede si terrà un
corso di degustazione vini tenuto
dal socio Dr. Paolo Mocchi .
Il costo completo del corso è di
€ 100,00 e comprende:

n° 4 lezioni in sede;

Visita ad una cantina
dell’Oltrepò pavese in data
da definirsi;

Pranzo presso un agriturismo che si effettuerà nella
giornata della visita della
cantina.
Le lezioni si terranno presso la sede del nostro gruppo alle ore 21,00
dei seguenti giorni:
06—13—20—27 maggio 2004
Per le iscrizioni rivolgersi direttamente presso la nostra sede nelle
serate di venerdì o contattando
Giancarlo Piva.
IN CHIESA:
CAPPELLO SI’,
CAPPELLO NO’?
Molto spesso, nelle S. Messe che vengono celebrate per conto dell’A.N.A., si
vedono gli Alpini partecipare, chi con il
cappello in mano e chi lo tiene in testa;
senza apparentemente nessuna regola
e nessuna uniformità di comportamento.
Certi addirittura lo tengono in testa
anche stando seduti nelle panche.
Forse qualcuno non lo sa, ma la Presidenza Nazionale dell’A.N.A., nel suo
opuscolo “Cerimoniale A.N.A.” ha stabilito precise normative per tutte le
manifestazioni ed in particolare per la
partecipazione alle S. Messe.
“Durante la funzione religiosa - stabilisce l’opuscolo - dovranno tenere il
cappello alpino in testa solo ed esclusivamente il personale di servizio (coro,
trombettiere, alfieri, lettore della Preghiera dell’Alpino, personale del Servizio d’Ordine e, qualora previsto, il personale che serve la S. Messa o affianca o porta il feretro durante le esequie
funebri).
TUTTI gli altri presenti devono togliere
il cappello alpino all’ingresso della
chiesa.
Si rammenta che anche il personale di
servizio, al momento in cui riceve
l’Eucaristia, deve comunque togliersi il
cappello alpino.
Il cappello dovrà essere indossato da
TUTTI i presenti solo per la lettura della Preghiera dell’Alpino.
“In piedi, fermi, zitti e sull’attenti”, ovviamente!
LA REDAZIONE DEL NOTIZIARIO, AUGURA A TUTTI I SOCI E
AI LORO FAMIGLIARI UNA
FELICE PASQUA
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lettera del capogruppo riconoscimento all` alpino giancarlo galvani