ANNO XLVIII - N. 3 Lunedì 17 Marzo 2008 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] VA BENE IL TURISMO AD ALASSIO? PUNTARE SULLA QUALITÀ PER SUPERARE LA CRISI Conservazione della collina e manutenzione dei sentieri, stop all’eccessiva cementificazione, miglioramento della viabilità, pista ciclabile, parcheggi a rotazione, pulizia della città, sensibilizzazione per una raccolta differenziata spinta dei rifiuti e depuratore, questi i principali argomenti affrontati durante l’incon- www.vecchiaalassio.it di Daniele La Corte tro del 28 febbraio u.sc. presso la sede A.V.A., seguito al precedente dello scorso ottobre sul bilancio della stagione 2007 con le previsioni per quella del 2008. Ci si era ripromessi allora di intensificare gli sforzi per una sinergia tra tutte le categorie eco- Strade fantasma (continua a pagina 2) Esercitazione di Protezione Civile: ringraziamenti ed un suggerimento Come anticipato ampiamente dalla stampa e tramite lo specifico opuscolo informativo alla cittadinanza, l’esercitazione di Protezione Civile tenutasi il 31 gennaio scorso, seguita il giorno successiva da attività didattica per le scuole, si è basata su uno scenario di evento di un forte terremoto, con epicentro a circa 20 km dalla costa, di intensità pari al terremoto che ha col- pito la Liguria occidentale il 23 febbraio 1887 (6.3 gradi della scala Richter). Obiettivo dell’esercitazione era quello di testare la funzionalità del modello di intervento comunale nella prima fase dell’emergenza (prime 12 ore) fino all’assunzione del coordinamento da parte del Dipar(continua a pagina 2) Il Lions Club Alassio Baia del Sole Organizza in data 18 marzo 2008 alle ore 18,30 presso la ex Chiesa Anglicana di Alassio, una conferenza dibattito sul tema: CRESCITA DEL DISAGIO MINORILE. QUALI SONO LE CAUSE E COME PREVENIRLE. A questo incontro, rivolto principalmente ai genitori interverranno come Relatori: Prof. D. CADIROLA: Dirigente scolastico Istituto Salesiano di Alassio. Dott. G. CAVANNA: Piscologa ARPAD di Bastia d’Albenga. Dott. G. CROCCO: Vice Que- store Commissariato di Alassio. Cap. G. LUNGIBELLO: Comandante Compagnia C.C. di Alassio. Dott. F. PARODI: Coordinatore locale progetto YEPP del Comune di Alassio. Prof. G.M. ZAVATTARO Dirigente scolastico Istituto Alberghiero di Alassio dell’Istituto Classico e scientifico di Albenga Avv. F.M. ZUNINO: Socio Lions Officer Multidestrettuale in qualità di moderatore Rag. A. PAROLINI: Presidente del Lions Club Alassio-Baia del Sole. GLI STUDENTI ALASSINI E LA STORIA PATRIA I temi da svolgere in occasione del 25 aprile negli Istituti Scolastici Come ogni anno l’A.N.P.I. Sezione di Alassio e Laigueglia promuove un concorso a premi per gli studenti degli istituti scolastici alassini su argomenti relativi ai fatti della nostra storia contemporanea con opere individuali o di gruppo espresse dagli studenti medesimi. I vincitori dei concorsi riceveranno un premio in denaro a titolo di borsa di studio. L’A.N.P.I. ritiene necessario richiamare soprattutto i giovani a riflettere su ciò che per la nostra Patria ha rappresentato la Resistenza, perché il sostantivo “gioventù” ci richiama alla mente l’età dei grandi sentimenti, degli slanci ideali capaci di trasformare il mondo, delle azioni coraggiose ed anche eroiche compiute in nome di valori indiscussi, quali la libertà, la democrazia, la pace, la giustizia sociale, il rispetto della Legge da parte di tutti e la abiura a vergo- gnosi privilegi. Per questi principi, la gioventù di allora, al di sopra di ogni divisione ideale, ideologica, culturale, di censo, si è unita nel glorioso movimento di liberazione del nostro Paese dall’oppressione fascista e nazista ed (continua a pagina 2) Dal mese di aprile sarà disponibile ON-LINE il nuovo sito della nostra Associazione. Con questa iniziativa l’Associazione intende adeguarsi a quelle che sono le esigenze delle nuove tecnologie per andare al di là dei confini di Alassio e della carta stampata. Dal punto di vista tecnico il sito non sarà costruito con la tradizionale architettura HTML ma si baserà sulle nuovissime concezioni dei files di FLASH. Per i non addetti ai lavori i siti HTML sono siti graficamente statici composti di diverse tabelle affiancate. I siti costruiti con terminologia FLASH, al contrario sono gra- ficamente ricchi di animazioni, suoni, eventi che danno un effetto certamente più vitale al sito stesso. Il sito è suddiviso in diverse porzioni: HOMEPAGE: è una copertina che avvia all’accesso del sito. CHI SIAMO: Storia – News attività – Statuto – Consiglio e Presidenti. L’ALASSINO: che contiene l’anticipazione dell’ultimo numero del giornale e l’archivio storico dal 2003 FOTOGRAFIE: Contiene l’ARCHIVIO STORICO con circa 3000 foto suddivise in varie categorie. Le foto saranno finalmente disponibili a tutti. Un gradevole afrore colma l’aria. Il goloso profumo si diffonde, svolazza intorno al campanile, sale negli anditi delle scale, scivola nelle pieghe del vento fra ulivi, carrubi, pini e dolcemente raggiunge il mare. Una gaia ed innocua invasione che allieta cuore e palati. È la FESTA DELLE BISCETTE che, come ogni anno, puntualmente ritorna. Nel piazzale antistante la Per l’esecuzione grafica del sito la nostra Associazione si è affidata alla Società alassina DEDRA:COM che ha già eseguito lavori per le numerose attività culturali e commerciali alassine. chiesa di Solva e nelle fasce sottostanti si rinnova il rito di questo tipico dolce locale, legato all’antica tradizione e le cui (continua a pagina 2) “Il miglior articolo di cronaca…” ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Floreat Alaxium Il giorno venerdì 18 aprile 2008 presso la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente Sala Carletti ORDINE DEL GIORNO dal 16 al 30 marzo espone il pittore alassino Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Antonio Boscione PUBBLICAZIONI: presenta tutte le pubblicazioni dell’Associazione disponibili in sede. MOSTRE: illustra la vivace attività della Pinacoteca. CONTATTI: troverete il modulo per poter scrivere all’Associazione anche se non titolari di un indirizzo di posta elettronica, più tutti i recapiti dell’Associazione Sarà disponibile uno spazio pubblicitario da acquistare contattando l’Associazione. Domenica 30 marzo 2008, ore 14,30: tornano le BISCETTE a Solva è convocata MOSTRE Angolo 1) Relazione del Presidente; 2) Varie ed eventuali. Il Presidente A.V.A. Carlo Cavedini Come ogni anno gli studenti delle scuole medie “M. Morteo Ollandini” e 1st. “S. Giovanni Bosco” si cimentano, quali cronisti in erba, con un elaborato basato su di un episodio od una situazione che li avevano particolarmente colpiti. Anche quest’anno moltissimi i partecipanti alla manifestazione organizzata, come sempre, dall’Assoc. “Amici del Borgo Coscia”, con il patrocinio e contributo dell’Assessorato alle politiche giovanili, ed il contributo del Sindacato Bagni Marini Alassio e dell’Associazione Vecchia Alassio. La Giuria, formata da giornalisti professionisti liguri e presieduta dal giornalista Alfredo Provenzali (conduttore della trasmissione “Tutto il calcio… minuto per minuto” assegnerà ai 10 migliori elaborati dieci “Contributo studi” per complessivi € 2.230,00, e, inoltre, un premio speciale offerto dal Presidente dell’Ass. Borgo Coscia, di € 500, in ricordo della moglie Milla Aicardi. La premiazione avrà luogo a data da stabilire, nell’Auditorium Biblioteca Civica “Renzo Deaglio” dopo le feste pasquali. La “fame” di posti auto, in barba ai tanti box disseminati sul territorio, non diminuisce mai. Voci insistenti, ma qualificate, danno per certa la vendita, già avvenuta, di numerosi posti auto su un'area recentemente ceduta ai privati dal Comune poche settimane fa. Un business che ha coinvolto i soliti noti che “lavorano per il bene di Alassio” e che ha riacceso un'antica polemica sugli spazi da dedicare alle vetture. Così si riaffaccia anche il problema di quelle aree che, seppur private, sono aperte al pubblico e su cui i proprietari hanno pensato bene di disegnare strisce per delimitare posti per automobili da vendere al migliore offerente. La giunta comunale è corsa ai ripari per evitare un effetto a catena di comproprietari di strade che, anche se aperte al traffico, sono, legalmente, non comunali. Così, immediatamente, è scattato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale che sottolinea come il privato, sulla propria strada, possa fare ciò che vuole. La sentenza dei giudici del Tar ligure giungerà tra qualche mese, ma la mappa delle strade considerate comunali, ma ancora private, è piuttosto variegata coinvolgendo arterie in pieno centro cittadino, in periferia, sul lungomare e in collina. C'è chi parla di strade fantasma, di aree mai acquistate e neppure espropriate che, da un momento all'altro, potrebbero far risvegliare i legittimi proprietari che, con una semplice sbarra potrebbero decretare il divieto di accesso definitivo su nastri d'asfalto sino ad oggi in balia di camion e altri mezzi più idonei alla distruzione che alla costruzione. Via Chabrol, Tetti Rossi, Solibena, Rangè, Genova Bocchi Bianchi e Panoramica Solva-Cavia-Vegliasco, sono alcune delle strade più note e frequentate che, a tutti gli effetti, risultano ancora “private”. Di logica dovrebbero essere affidate ai legittimi proprietari o, per diritto acquisito, diventare di esclusiva pertinenza comunale. La burocrazia attende anche perché la scusa degli errori del passato permette di coprire facilmente qualsiasi ritardo. I problemi, però, insorgono sempre improvvisi creando scompensi di ogni tipo mettendo, spesso, nei guai soprattutto il territorio. La situazione di compromesso portata avanti per troppo tempo ha creato grossi problemi alla viabilità, che, negli anni, è peggiorata senza distinzione di aree. 2 «L’ALASSINO» IL TURISMO AD ALASSIO (segue dalla prima pagina) nomiche e l’Amministrazione Comunale per migliorare la qualità dell’offerta turistica. È necessario innanzitutto dare un appoggio al settore alberghiero, è quanto asserisce l’Ing. Giancarlo Garassino, consigliere comunale, che lancia strali contro la Regione per interventi sbagliati e mancata promozione. Dato poi che per fare promozione ci vuole un prodotto alternativo al mare, si devono esaltare le qualità del territorio e far scoprire quegli angoli sconosciuti che tanto destano la curiosità dei turisti, soprattutto stranieri. Molto interessante a questo proposito il recente opuscolo edito dall’APT Riviera delle Palme dal titolo: “L’altra RIVIERA”. È giunto il momento di rimboccarsi le maniche e prendere contatto con i centri dell’entroterra e farne conoscere le potenziali attrattive. Dov’è Alassio di una volta? si domandano in molti, se ne è persa l’iden- OPTIMIST tità anche per nostra colpa oltre, bisogna riconoscerlo, al cambiamento dei flussi turistici e la crescente esterofilia, che ha portato i nostri prezzi fuori mercato. Cosa si può fare nell’immediatezza? Occorre portare avanti un progetto di riqualificazione per ridare alla nostra Città il tradizionale colore locale, migliorare la qualità dell’ambiente promuovendo il borgo marinaro di Laigueglia, il museo a cielo aperto di Albenga, compresa la sistemazione della strada romana (via Julia Augusta) che congiunge Alassio ad Albenga passando dalla località di S. Croce. Infine un invito alla nostra Associazione per la creazione di un centro di aggregazione al fine di coinvolgere in queste iniziative gli operatori commerciali e pro-loco delle varie località dell’entroterra, per una programmazione che offra alternative al prodotto mare-spiaggia. A.V.A. ESERCITAZIONE PROTEZIONE CIVILE (segue dalla prima pagina) timento di Protezione Civile, trattandosi di emergenza di tipo C che per intensità ed estensione va fronteggiato con mezzi e poteri straordinari come previsto dalla legge 225/92. Non certo una sceneggiata, ma un serio significativo passo, frutto di un sinergico, efficace e responsabile lavoro avviato da alcuni anni a questa parte tra soggetti istituzionali ed organizzazioni del volontariato, in un’ottica di attività di pianificazione, prevenzione, soccorso e gestione della prima emergenza a cui va aggiunta l’azione didattica rivolta agli alunni delle scuole cittadine. In questo percorso che ha richiesto e richiede il continuo apporto di tutti nell’operare per l’interesse di tutti non vi sono “prove generali”, ma solo la volontà e coraggio di “mettersi alla prova” attraverso esercitazioni, esprimendo in tal modo quell’elevato valore e senso civico che è proprio di questo sistema e di chi vi opera, espressione di una moderna coscienza collettiva del dovere di solidarietà. Questa esercitazione senza dubbio ha rappresentato un valido primo test per il sistema alassino di protezione civile, contribuendo a fornire e stimolare numerosi spunti di approfondimento e confronto utili per affinare le procedure tecniche ed operative. Ciò è motivo di soddisfazione ed orgoglio per la nostra Città. Anche l’A.V.A., ne è stata partecipe, conscia del rilevante ruolo che riveste una corretta informazione al cittadino, nell’impegno a far crescere una cultura di protezione civile. Una partecipazione spontanea che ha visto il suo Presidente dedicare molto del suo tempo per presenziare alle riunioni programmatorie ed organizzative, per capire, di documentarsi ,conoscere, sostenere il sistema protezione civile alassino ed ancor più da vicino quella preziosa ed impagabile risorsa che è il “volontariato” che in detto sistema significa “lavoro gratuito”. I ringraziamenti che dalle pagine dell’Alassino la stessa A.V.A. ha voluto esprimere a tutti i partecipanti all’esercitazione sono forieri chiaramente di un forte e significativo messaggio ai lettori ed alla cittadinanza, relegando “nell’angolo” della non informazione un commento di derisione sull’operato delle professionalità e volontari partecipanti. Alla incauta “penna” si può solo suggerire di continuare pure a sperare nel buon Dio affinchè tenga lontano tutte le calamità e nel contempo attivarsi per colmare quella sua manifestata distanza avvicinandosi con umiltà e forte rispetto alla realtà del sistema locale di protezione civile per comprendere, fra l’altro, che i suoi componenti non sono inclini ai banchetti. L’occasione mi è propizia per rinnovare a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato all’esercitazione di protezione civile “Alassio 2008” il più sentito ringraziamento ed elevato sentimento di stima. Loretta Zavaroni Assessore alla Protezione Civile Tanto di cappello al volontariato, a chi dedica il tempo libero per il bene e la sicurezza degli altri. Chi scrive ha dato e continua a dare in favore del prossimo, ma senza enfasi, senza comode e retribuite poltrone e, tanto meno, per ottenere visibilità. Parlare di “non informare” di “incauta penna” significa non conoscere i fondamenti della democrazia, di quella libertà di stampa e di espressione che solo, guarda caso, in molti paesi Sudamericani viene osteggiata. Nessuna intenzione di deridere nessuno, caro assessore. Ben vengano i volontari, la stragrande maggioranza che ai tanti brindisi e baci preferiscono dedicarsi, anima e corpo, per aiutare i più deboli senza cedere alle lusinghe di un sicuro posto al sole. d.l.c. GLI STUDENTI ALASSINI E LA STORIA PATRIA (segue dalla prima pagina) ha restituito a prezzo di sacrifici e sangue la dignità alla nostra Patria ed ha contribuito in modo assolutamente indiscutibile alla formazione della legge fondamentale del nostro Stato che è rappresentata dalla Costituzione Repubblicana della quale si compie il 60° anniversario dalla sua promulgazione. Non sarà inutile ricordare che nel lontano inverno del 1945 gli italiani, stremati dalla guerra, voluta dal fascismo, divisi ed oppressi da nazisti e fascisti, trovarono nel movimento della Resistenza l’unità che liberò il nostro Paese dall’oppressione e dalla occupazione nazista e dai suoi ignobili sostenitori, restituendo all’Italia la dignità di nazione libera e civile. Ben corrispondono a quei valori che animarono soprattutto i giovani di allora i seguenti versi di Italo Calvino, simbolo dei sentimenti e delle speranze dei ragazzi dell’immediato dopoguerra: ... Avevamo vent’anni e oltre il ponte oltre il ponte ch ‘è in mano nemica vedevam l’altra riva: la vita tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte Tutto il bene avevamo nel cuore: a vent’anni la vita è oltre il ponte oltre il fuoco comincia l’amore Quale coraggio, quali ideali richiede ai giovani il mondo di oggi, apparentemente così ricco ed appagato e libero per poter tornare a sperare nel risorgimento di quei principi, fermo restando che la libertà non va confusa con la licenza di fare ognuno ciò che più gli conviene. Con questi intenti, l’A.N.P.I. che è la fedele custode della memoria di quell’ epoca eroica, si rivolge ai giovani studenti di ambo i sessi e propone loro, con l’accordo del corpo docente dei vari istituti, cui va il nostro ringraziamento per la fattiva collaborazione ed impegno civile ed intellettuale sempre dimostrato, di riflettere sui seguenti argomenti che a scelta saranno oggetto di opere individuali o di gruppo let- Lunedì 17 Marzo 2008 terarie, grafiche, poetiche, musicali e multimediali. Ecco i tre argomenti: l) Il 25 aprile di 63 anni fa molti giovani, anche a costo della vita, hanno restituito dignità, libertà, pace, democrazia al nostro Paese. I giovani di oggi non dovrebbero mai dimenticarlo. L’aver dimenticato quei principi basilari ha generato le stragi d’Italia ed in particolare quelle dell ‘albenganese, costate la vita ad oltre 100 persone innocenti: uomini, donne, bambini, come è stato provato nel processo contro il criminale nazista Gerhard Dosse, comandante insieme con i repubblichini, della feldgendarmerie di Albenga, processo conclusosi anche se tardivamente, con la condanna di costui all’ergastolo, unico ancora vivente tra i vari autori delle stragi. 2) Nella quotidianità dei nostri giorni i giovani sembrano privi di “sogni”. È forse stato vano il sacrificio dei giovani di ieri per un “sogno” di uguaglianza, libertà e pace? 3) “Non abbiate paura” è stato il monito ripetuto da grandi uomini per invitare la gioventù a battersi per una società dove ognuno possa esprimere liberamente il proprio pensiero e la propria appartenenza, avendo come obiettivo ultimo il raggiungimento della giustizia sociale e della legalità uguale per tutti. Principi consacrati nella nostra costituzione. I partecipanti al concorso di cui trattasi dovranno far pervenire alla commissione organizzatrice (alle direzioni dei vari istituti) gli elaborati entro il 13 aprile 2008. La premiazione avverrà durante la manifestazione celebrativa del 25 aprile che si svolgerà, come ogni anno, nei giardini di fronte al palazzo comunale. L’A.N.P.I. è convinta che i partecipanti produrranno il massimo impegno ed augura buon lavoro. A.N.P.I. Sezione Alassio-Laigueglia Ad Alassio prevale la flotta gardesana Meeting Internazionale della Gioventù Trofeo Challenge Zonta Club “Vera Marchiano” Partenza all’unisono quest’anno per la Volvo Cup dei monotipo e per quella delle piccole derive di juniores e cadetti. Mentre a Scarlino scendevano in acqua 65 Melges 24, ad Alassio, nel medesimo fine settimana, ha preso il via anche il circuito Volvo Cup Optimist con il Meeting Internazionale della Gioventù – Trofeo Vera Marchiano. Il più antico trofeo dedicato alla piccole derive del panorama nazionale. Ancora una volta Volvo, accanto al significativo impegno profuso nel circuito monotipi, ha ritenuto di proseguire il legame anche con l’aspetto più formativo della vela, sponsorizzando un calendario di cinque tappe distribuite su tutto il territorio nazionale. E nella Baia di Alassio, sotto la regia del Circolo Nautico al Mare, sabato e domenica 1 e 2 marzo, si sono ritrovati 30 cadetti e 73 juniores, per un totale di 103 optimist Nutrita la flotta gardesana che ha subito messo in evidenza i propri campioncini: Emil Toblini tra i cadetti e Matteo dall’Agnola tra gli juniores, entrambi del Fraglia Vela Malcesine, primi classificati nelle due categorie. Ottima la prestazione dell’albenganese Lorenzo Damonte, terzo tra i cadetti, a difendere i colori del ponente ligure. Tra le giovani veliste si sono messe in evidenza la juniores Veronica Maccari del Circolo Vela Bellano sesta assoluta, prima tra le ragazze e la cadetta Maria Hilora Pontoni (Fraglia Vela Malcesine) undicesima as- soluta, prima della categoria femminile. Tre prove per i più grandi, due per i piccoli disputate nella giornata di sabato con vento teso tra i 12 e 14 nodi con punte di 16. Domenica il vento debole e le forti correnti hanno costretto il Comitato di Regata a richiamare a terra la flotta e procedere con la premiazione. Accanto ai premi consueti si riconferma la tradizione della Volvo Cup che grazie al partner Cantiere Faccenda, ad ogni tappa mette in palio, ad estrazione tra i presenti alla premiazione, un optimist. Estratti a sorte anche capi di abbigliamento e accessori tecnici frutto della collaborazione con la Best Wind di Roberto Benamati. Si conclude così questa prima tappa di un circuito di cinque. Prossimo appuntamento per le piccole derive a giugno a Desenzano 01- 02 marzo Meeting della gioventù – 1 a Tappa Volvo Cup A LASSIO 07-08 giugno Optimist d’oro – cinquantenario; 2a Tappa Volvo Cup DESENZANO 19-20 luglio Trofeo Vatteroni; 3a Tappa Volvo Cup M ARINA DI C ARRARA 6-7 Settembre; 4a Tappa Volvo Cup FOLLONICA (26?) 27-28 settembre Zucchero a Vela – Coppa Aico e coppa Touring – Campionato di Classe; 5 a Tappa Volvo Cup CASTIGLIONE DEL LAGO. Ufficio Stampa Volvo Cup: Mediavip SpA – Magda Rosso – Via Galileo Galilei 12/14 – 10070 Mappano di Borgaro T.se Tel 011 – 5618956 Fax 011 – 5618958 tel mobile 333 2185266 E-mail: [email protected] IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Non pochi concittadini si lamentano che in troppe “zone” della città i padroni abbandonano gli escrementi dei loro cani contravvenendo alle norme di legge E chiedono ai Vigili Urbani di… vigilare più attivamente , onde evitare questo fastidioso discredito per la Città. ••• MEGLIO PREVENIRE CHE… Al Signor SINDACO Ufficio Tecnico del Comune di ALASSIO e.p.c. ASSESSORATO ALL’AMBIENTE COMUNE DI ALASSIO e.p.c. VIGILI URBANICOMUNE DI ALASSIO e.p.c. REDAZIONE DELL’ALASSINO Venuti a conoscenza dell’intenzione di ristrutturare la Villa situata in Alassio, Viale delle Palme 12, denominata “VILLA WANDA”, considerando che nel giardino è ubicato un albero di alto fusto di notevole pregio, si invita l’Ufficio Tecnico e chi di dovere a verificare che il progetto non ne preveda (come ultimamente capita con frequenza) il suo taglio per una eventuale (accertata???) malattia. In fede (seguono molte firme) Alassio 3 marzo 2008 GRANDE VIA CRUCIS ALLA GUARDIA PER LA GMG L’arbitro Collina firma la piastrella Sono già iniziati ad Alassio, e nella diocesi ingauna, i preparativi per la grande Via Crucis, organizzata per sabato 15 marzo, in occasione della celebrazione della XXIIIesima Giornata Mondiale della Gioventù. Saranno migliaia infatti, fra giovani e fedeli, provenienti da tutte le 160 parrocchie della diocesi di Albenga - Imperia, coloro che prenderanno parte alla “Via Crucis”, alla Madonna della Guardia. La tradizionale Processione è stata voluta dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, che ha anche intitolato la giornata “Venire sul monte per stare con Lui”. Alle 10 del mattino saranno già aperte le Adorazioni e le Confessioni: ci saranno due preghiere collettive guidate, con inizio alle 11,30 ed alle 15,30. L’incontro con i Catechisti è previsto invece per le 17,30 al Santuario (i giovani e gli educatori ceneranno tutti insieme nella foresteria). La Via Crucis prenderà il via alle ore 20,15 dal bivio di Caso. Alla conclusione si terrà la solenne Messa al Santuario dove si svolgerà la cerimonia ufficiale del Mandato ai Giovani. “In caso di cattivo tempo - dicono in Curia per la Via Crucis il ritrovo sarà nel piazzale sottostante il Santuario. Il percorso sarà abbreviato e si partirà alle ore 21. Per coloro che volessero informazioni più dettagliate è possibile contattare direttamente don Edmondo, al numero 349 38 26 583”. La Via Crucis al Santuario della Madonna della Guardia è un appuntamento fisso in preparazione alla Giornata mondiale della gioventù: non solo i giovani alassini, ma tutti coloro che sono impegnati, a livello diocesano, nei vari campi del volontariato e della Catechesi con i giovani, danno vita a questa tradizionale ascesa alla Madonna della Guardia che introduce alla Settimana Santa. Biblioteca Civica, 23.2.208 - Pierluigi Collina, designatore nazionale degli arbitri, ospite d’onore del Convegno Arbitri Liguri, firma la piastrella per il Muretto. (FOTO SILVIO FASANO) C. A. FESTA DELLE BISCETTE (segue dalla prima pagina) SOCIETÀ OPERAIA MUTUO SOCCORSO - ALASSIO Domenica 6 aprile 2008 ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA PRANZO SOCIALE alle ore 12,45 presso l’HOTEL RISTORANTE AIDA Via Flavio Gioia Sono invitati tutti i Soci e simpatizzanti Prenotazioni presso Hotel Ristorante AIDA e/o Sede AVA origini sono ormai lontane nel tempo. Le “nostre” donne, sapienti custodi dell’antica ricetta, ed alle quali porgiamo fin d’ora il nostro più sincero “grazie”, saranno liete di farvi gustare questa squisitezza. Coloro che le hanno già gustate sappiamo con certezza che torneranno a trovarci. Chi invece non le conosce ancora, preghiamo di spingere la propria curiosità sino alla Solva, dove, oltre al famoso dolce, avranno l’occasione di gustare anche uno dei panorami (lasciatecelo dire) più belli di tutto il ponente ligure. Rinnoviamo l’appuntamento alle ore 14,30 di domenica 30 marzo e, come sempre... BUONE BISCETTE A TUTTI !!! Società Operaia Agricola Mutuo Soccorso Il Consiglio di Amministrazione Lunedì 17 Marzo 2008 PIAZZA STALLA E “PINOCCHIO” Non è una favola. È una triste storia vera. C’era nel 1887 un uomo benestante, il Conte Luigi Morteo, che lasciò per testamento alla Società Agricola di Mutuo Soccorso della frazione Solva gran parte del suo patrimonio tra cui il terreno denominato “Orto degli Agrumi”, in parte l’attuale Piazza Antonio Stalla. Diverse vicende, molto interessanti dal punto di vista legale, indussero l’allora socio della Società Agricola di Solva, Antonio Stalla ad impugnare l’operato di alcuni Amministratori pubblici ed a salvaguardare a favore della collettività un enorme patrimonio immobiliare. Per questo motivo, in epoca molto più recente, la Piazza, in segno di riconoscenza, su proposta dell’avv. Claudio Bottelli, è stata a Lui intitolata. Sembra che questa Piazza, unica felice isola di verde pubblico nel Levante cittadino, adibita a parcheggio pubblico, ben mimetizzato tra le piante e gli arbusti nel soprassuolo, non possa avere pace. Negli anni in cui il boom economico vedeva Alassio al centro dello sviluppo turistico e alberghiero fu concepito il progetto di costruire al di sotto della Piazza un parcheggio sotterraneo. Fino al 1990 poteva avere senso. Oggi, con la chiusura e trasformazione dei tanti e troppi alberghi, con il costante calo del flusso turistico, con la costruzione di numerosissimi box privati, con il parcheggio sotterraneo di Piazza Partigiani e quello della ex stazio- ne merci, con il taglio indiscriminato di tanti alberi nella zona cittadina e collinare, è meglio pensare a tutelare l’ambiente piuttosto che far parcheggiare sotto casa le autovetture. Si è resa conto di queste mutate esigenze, oltre l’Associazione Vecchia Alassio, l’attuale minoranza consiliare che ha cercato di impedire, nell’ ambito dei suoi sette voti, questo ulteriore scempio cittadino. In particolare l’impegno e la dedizione del Consigliere Comunale Angelo lebole ha portato in Consiglio Comunale le aggiornate disposizioni regionali sui piani di bacino e le nuove distanze da osservare dai rii (Piazza Stalla ha confinante il Rio Palmero) nonché l’interesse della Sopraintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria che reputa Piazza Stalla sottoposta a tutela ai sensi dell’art. 10, comma 4, lettera g) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.lgs. 22 gennaio 2004, n° 42). Anche la Regione Liguria, dietro interessamento del Consigliere Regionale dei Verdi Carlo Vasconi si è interessata al progetto. A tutte queste persone che hanno dedicato parte del loro tempo alla questione di Piazza Stalla e che contribuiscono fattivamente al rispetto della legalità, noi cittadini che ci siamo recentemente opposti al progetto del parcheggio interrato pluripiano siamo particolarmente grati e doverosamente riconoscenti. Il giorno dopo la festa I numerosi cassonetti con i rifiuti solidi che sostano all’incrocio di Via Torino con Corso Dante, sono stracolmi: La “rumenta” è tanta che ne fuoriesce: fogli di carta per pacchi dono dai disegni curiosi, contenitori in cartone per Pandoro e Panettone, scatole di cioccolatini ripieni, avanzi di nastri colorati e numerosi sacchetti di plastica. Non fa freddo e dai “caruggi” arriva una leggera bava di vento che ancora profuma di “pan-de-denò”, mentre sul sagrato del Sant’Ambrogio ricorre con insistenza l’aroma dell’incenso profuso a piene mani durante la messa di mezzanotte. Finalmente dopo la frenetica corsa agli acquisti dei giorni scorsi anche gli Alassini ora si riposano e riprendono fiato. Tuttavia anche se Natale è ormai dietro l’angolo, la festa è ancora nell’aria Oggi che viviamo nel consumismo più sfrenato dovremmo forse ridimensionare le pretese di molti, anche se è assai difficile mediare tra economia e sentimenti. Forse abbiamo perso il senso del valore delle cose o dei valori della vita. Si affaccia quindi prepotente il ricordo del Natale di allora, quando gli addobbi dell’albero si riducevano a qualche mandarino, un pugno di caramelle ed un paio di torroncini contenuti nelle scatolette di cartone istoriato. Quando al termine della messa di mezzanotte gli Alassini di buona volontà si scambiavano calorosi auguri sul sagrato del Sant’Ambrogio sotto un cielo nel quale ancora si potevano vedere mille stelle. Cenando la sera della vigilia le donne si davano un gran daffare in quelle cucine fumose per preparare con decorosa parsimonia le specialità. Le “raviore” con il ripieno di “buroxe” unitamente alla pasta per i “gubelletti” e il “pan-dedenò” farcito di uva passa, canditi e pinoli. Quando i bambini attendevano con ansia l’arrivo di Gesù Bambino con i giocattoli. Qualcuno potrà obiettare che quelli erano altri tempi. Tempi di miseria e povertà! Certamente sì, ma a quel tempo almeno non c’era bisogno del Natale per fare voti e promesse. Era gente seria quella di una volta e ci si voleva bene tutto l’anno. Vincenzo Moirano AMICI DI PADRE HERMANN L’Associazione “Amici di Padre Hermann” si occupa da sempre di raccogliere fondi per portare sostegno ai bambini in Rwanda costruendo scuole, fornendo materiale didattico, e portando là tutta la solidarietà di cui noi cittadini siamo capaci, nella consapevolezza che laggiù la povertà è comunque diversa da ogni concetto che noi possiamo avere di quel termine. Perseguendo lo stesso scopo di solidarietà sociale e constatando quanti sono davvero gli anziani rimasti soli sul nostro territorio, l’Associazione ha pensato ad un progetto per dare loro una mano. Con la collaborazione ed il sostegno della “Fondazione comunitaria del ponente savonese onlus” e del Comune di Alassio, è nato cosi, alla fine del 2006 INSIEME PER NON RESTARE SOLI un progetto dedicato a tutte quelle persone anziane, che sono rimaste sole, e necessitano di aiuto in tutte quelle piccole cose che per noi sono routine quotidiana, e per loro sono invece impossibili da 3 «L’ALASSINO» svolgere. Sono molte le tipologie di intervento, che spaziano dall’accompagnamento per una semplice passeggiata, per la spesa… dal medico, in farmacia, a visite ed esami fuori Alassio, risoluzione di pratiche amministrative o sanitarie. Sono molti i volontari che hanno regalato a questo progetto parte del loro tempo libero ed insieme a chi coordina i contatti ed i servizi stessi, hanno costruito una catena di solidarietà che ha dato frutti di cui siamo orgogliosi. Di seguito troverete tradotta in numeri la presentazione fatta, i servizi svolti in un anno di attività sul territorio. Ma al di là di quelli, è piuttosto l’esperienza di cui abbiamo voluto parlare ai nostri concittadini, un’ esperienza che ci ha arricchito e ci ha fatto sentire veramente utili proprio lì, nel paese dove anche noi viviamo. La coordinatrice ed i volontari del Progetto Alassio, 27 febbraio 2008 La realizzazione in project financing del parcheggio è stato oggetto, da ottobre 2002 a febbraio 2007,di ben 7 delibere consiliari e 5 delibere di Giunta. Al momento attuale, viste le legittime richieste della Soprintendenza, con una delibera del 09/01/2008 la Giunta Comunale Alassina sospende l’invio della richiesta di presentazione dell’ offerta alle due ditte qualificate e al promotore per l’affidamento in concessione della realizzazione e gestione del parcheggio seminterrato e interrato da realizzarsi in Piazza Stalla. Noi semplici cittadini ci chiediamo perché una delibera di tale importanza non debba passare ed essere dibattuta in un pubblico Consiglio Comunale: la nostra contrarietà al progetto e il nostro interesse ad essere informati sull’iter per la realizzazione di un’opera “pubblica” dà forse fastidio? Gli attuali Consiglieri di maggioranza, presi singolarmente dicono di concordare sul fatto che in Alassio c’è poco verde e che l’esistente va mantenuto (quindi lasciamo stare Piazza Stalla così com’è), ma allora perché poi votano all’unanimità in Consiglio Comunale per distruggerlo? È triste ammetterlo,non lo sapevamo, ma abbiamo da fare con 14 “Pinocchio.” Alassio, 29 febbraio 2008 Enrica Carlini Presidente dell’Associazione Alassio+Tua CRONACA DI ANDATE: MESE DI MARZO 2008 Ragazzi, facciamo l’appello! Chissà perché quando alcuni politici (locali o nazionali) vengono attaccati dagli avversari o dalla stampa, la loro prima reazione non è quella di difendersi e di smontare le accuse ricevute, ma è quella di contrattaccare subito, accusando gli avversari stessi o la stampa delle più varie nefandezze? Io credo di aver capito il perché di questo atteggiamento, che deriva e si sintetizza nella frase di un grande allenatore di una squadra meneghina, che diceva che la miglior difesa è l’attacco, o anche nelle idee del suo presidente, che voleva due, tre, cinque o più punte. Col risultato che magari finisci con l’avere l’attaccante più giovane e bravo del mondo, e dietro, una difesa tipo Trincheri-bis (è il nome di una squadra dilettantesca locale). Voglio dire che se trovi una squadra che si difende bene, e ti punge in “ripartenza” si vede subito che sei in… “brache di tela”. Sarebbe bello, insomma vedere dei politici che ammettono i propri errori, e sarebbe anche meraviglioso non assistere più all’effetto Biscardi, e cioè il confondere le idee al pubblico parlando in dieci tutti insieme e contemporaneamente. Ma così va il mondo. Intanto l’inizio della prossima stagione turistica è vicinissimo, anche perché la Pasqua (apertura tradizionale) è bassissima – sarebbe bastato un giorno di anticipo della luna per avere la Resurrezione al 20 di aprile! Inoltre l’atmosfera è rovinata dalla campagna elettorale strisciante, e dalle relative incertezze. Non riguardo a chi vincerà – il cavaliere sondaggista sa già tutto, ma a chi saranno fisicamente gli eletti. Sì, perché se a te che sei (esempio irreale e immaginario) un sindaco importante, ti mettono in lista, ma al quindicesimo posto, in una regione dove gli eletti saranno sette, allora è una presa per il lato b, allora è meglio non andare, e se hanno uno spazio scoperto per un nome, al quindicesimo posto ci scrivano: “Orso Yoghi”. Nel frattempo nella mia bella, immobile e lenta città (slow city) tutto è fermo o si muove lentamente. Proviamo a fare l’appello come a scuola: Depuratore: assente - Acqua di montagna nei rubinetti: assente Inizio dei lavori per la nuova ferrovia: assente - Apertura del piccolo Albergo per la stagione estiva 2008: assente -Blocco di ulteriori trasformazioni di alberghi in appartamenti: assente Incentivo pubblico agli albergatori che vogliono continuare la loro attività (in vari mezzi): assente - Difesa delle strade collinari con la proibizione di transito ai mezzi pesanti: assente Studio immediato di un nuovo piano regolatore che salvi il salvabile della collina: assente Scelta spontanea (non spinta dalle sovrintendenze varie) di smetterla di pensare a scavi assurdi e sparizione del verde in città: assente - Termovalorizzatore: assente perché sospeso da scuola perché disturbava. Deve presentarsi accompagnato dai genitori e dallo psichiatra di fiducia. Questo se fossimo a scuola. E voi mi direste: se ci fosse una scuola cosi dovrebbe chiudere per troppe assenze. Vero. Come è vero che io vi parlo della mia cittadina di Andate sul lago di Como, e lo faccio soprattutto perché voi, abitanti di Alassio,che mi leggete, siate felici di avere il vostro amato Sindaco e di abitare in un luogo benedetto da Dio, dove non c’è nessuno dei difetti dei mio lacustre paesino. Luca Caravella STORIA DI PACE Alassio, ex Chiesa Anglicana, 2.3.2008 Oreste Castagna, prima di intrattenere i bambini nel suo spettacolo “Storia di Pace”, firma per la piastrella del Muretto. Gli è accanto l’assessore Monica Zioni con in braccio la sua bimba Giulia. Società Operaia di Mutuo Soccorso (FOTO SILVIO FASANO) Salotto per musica da camera Venerdì 8 febbraio, alle ore 21.00, la sede della Società Operaia si è trasformata in una fastosa sala per concerto di musica classica. I numerosi presenti hanno avuto l’impressione di trovarsi presso la corte di un principe o di un nobile o di un ricco borghese e di assistere, da invitati speciali, alla esecuzione di brani di primo Ottocento. I musicisti erano seduti frontalmente, quasi a contatto con le persone, e trasmettevano la loro espressività artistica con immediatezza ed eleganza. Silvia Schiaffino al flauto, Marzia Carbone al clarinetto e Lavinia Carbone alla chitarra hanno proposto brani del periodo influenzato dai geni di Haydn, Mozart e Beethoven. Ora in duetto ora in trio, superando brillantemente difficoltà di sincronismo e di lettura dei testi, hanno fatto rivivere quei momenti in cui la musica era il passatempo preferito delle corti signorili e delle famiglie benestanti. La sonata di F. Gragnani, con un andamento vivace e brillante e con sonorità tipiche dell’epoca classica, il terzetto di L. De Call, con il minuetto tipico della musica da salotto (Hausmusik), il notturno di F. Molino, famoso chitarrista vissuto a Parigi nei primi decenni dell’Ottocento, la serenata di M. Giuliani, influenzata dai contatti artistici con Haydn e Beethoven, i brevi pezzi di J.N. Kapeller, flautista dell’orchestra della corte bavarese e abile costruttore di flauti, il tema con variazioni di Greensleeves e infine Entr’Acte di J. Ibert, compositore impressionista del secolo scorso, hanno dato vita ad una serata piacevole, ricca di cultura e di arte. In apertura di serata ha preso la parola il sindaco, arch. Marco Melgrati, che ha sottolineato il grande valore culturale delle iniziative della Società Operaia e ha messo in evidenza le attività musicali alassine, in particolare della banda cittadina. Hanno assistito al concerto autorità del settore civile ed ecclesiastico, tra cui la dott.ssa Loretta Zavaroni, assessore al Volontariato e alle Politiche Sociali, e il dott. Alfredo Silvestri, dirigente del 2° settore, e i presidenti di numerose istituzione cittadine. Il conduttore dello spettacolo, prof. G. Puerari, con le sue introduzioni ha creato i presupposti per una comprensione agevole dei brani interpretati e dei loro autori. L’idea del presidente della Società Operaria, sig. Claudio Gavaldo, assistito nelle scelte e nell’organizzazione dal past president, geom. Enzo Barbera, ora presidente onorario, ha avuto un notevole successo e può rappresentare una valida proposta per successive manifestazioni musicali. CINQUE INCONTRI SALUTARI Dott. Paolo Bellotti: “A volte sale e a volte scende – la pressione arteriosa, sintomi e cure” Per il quarto “Incontro salutare”, organizzato dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Alassio e dalla GESCO, svoltosi nello storico Caffè Balzola il 7 febbraio scorso, presentato dall’Assessore dott. Loretta Zavaroni, ha parlato il dottor Paolo Bellotti, Primario di Cardiologia dell’A.S.L. N° 2 (che visita anche ad Alassio – Salute), sulle diffuse patologie della pressione arteriosa. «In estate la pressione scende – afferma lo specialista – occorre consultarsi col medico e attenersi scrupolosamente alle sue indicazioni; per esempio: se dobbiamo prendere due pastiglie a distanza di tempo, non è perché abbiano doppia efficacia, ma perché devono coprire l’intero lasso di tempo. Il sale fa alzare la pressione, occorre usarlo con moderazione e considerare quello già contenuto nei cibi. Anche l’emozione può far salire la pressione e il troppo caldo, mentre il camminare la fa diminuire. La vita serena diminuisce i fattori di rischio. Un bicchiere di vino anche con l’ipertensione fa bene, ma attenzione a non esagerare, occorre essere coscienti dei propri limiti, non è deleterio essere buongustai. Se nonostante questi consigli la pressione si mantiene alta è necessario ricorrere ai farmaci. Comunque non bisogna spaventarsi se la pressione si mantiene alta: occorre un po’ di tempo per stabilire se l’ipertensione è patologica. I fattori di rischio hanno molta importanza: colesterolo alto, diabete, obesità; ma al di fuori di queste anomalie un po’ d’ipertensione non deve preoccupare. Tutti i farmaci hanno effetti collaterali, che sono ben conosciuti dai medici. Se un abbassamento di pressione fa “girare la testa”, occorre sdraiarsi per far affluire più sangue al cervello. L’aglio fa abbassare la pressione». Alcune di queste indicazioni sono risposte a quesiti dal pubblico, attentissimo e numeroso, molto soddisfatto e riconoscente per questi “Incontri”. C.B. Renata Vallò LAUREE La Compagnia Dialettale Alassina e la Corale Alassina - Coro Capo Mele insieme per la Croce Rossa Il 5 aprile 2008 alle ore 21.00 si terrà presso la chiesa di San Giovanni uno spettacolo di beneficenza durante il quale si esibiranno la Compagnia Dialettale Alassina e la Corale Alassina Coro Capo Mele. Lo spettacolo ha come finalità la raccolta di fondi che verranno utilizzati per l’acquisto di una nuova ambulanza e di attrezzature per la sede C.R.I. di Alassio. Ringraziamo sin d’ora tutti gli artisti che si sono resi disponibili ad aiutarci permettendoci così di organizzare questo spettacolo che ci auguriamo incontri il favore di un pubblico numeroso e Don Luciano che ci ha gentilmente concesso l’uso del salone. Cogliamo inoltre l’occasione per ringraziare l’ARES, Volontari Boschivi di Alassio, per il loro progetto “operazione tappi di plastica pro CRI” con la speranza che, sia la loro iniziativa benefica, che la nostra, riscuotano, nell’interesse di tutti, il maggior successo possibile. Il Delegato C.R.I di Alassio Peutet Alfredo Presso l’Università Cattolica di Milano, Facoltà di Scienze Politiche, il 14 febbraio u.sc. ha conseguito la Laurea in Scienze della Comunicazione la dott. Sara Schivo. Con la tesi “Moda e mascolinità: il ruolo dei Fashion - models”. Relatrice la Ch.ma prof. Emanuela Mora. Ai genitori Antonella e Rino, ai nonni Sara e Tomschi e Luigi Febbraro le felicitazioni dei molti amici e conoscenti; alla neo dottoressa l’augurio di una brillante carriera. ••• Lo scorso 20 dicembre 2007 nostra mamma Ambra De Capitani ha conseguito la laurea in Fisioterapia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Genova di- scutendo una tesi dal Titolo: “STENESI LOMBARE E TRATTAMENTO CONSERVATIVO” ottenendo la votazione di 110/110. Relatore il dott. Giovanni Maggi. Attraverso il vostro giornale vorremmo farle tanti complimenti e dirle che le vogliamo tanto bene. Brava mamma!!! Marta e Gabriele Anche l’A.V.A. si unisce all’augurio di Marta e Gabriele e augura alla neo dottoressa una brillante carriera. ••• Presso l’Ateneo di Napoli si è laureato a pieni voti (110 e lode) in FILOSOFIA Andrea Mazzola, nipote della nostra concittadina, Signora Ines Grandi. Al neo laureato ed alla famiglia le felicitazioni vivissime della zia e dell’Associazione Vecchia Alassio. 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Quale sede per i nosci veggi? Spett. Redazione dell’Alassino Rispondo a mezzo del “nostro” giornale all’interessate quesito proposto dal Dott. Testa a proposito della sistemazione dei nostri “vecchi” (giornale di febbraio u.sc. a pag. 3 dal titolo: QUALE SEDE PÈ “I NOSCI VEGGI”. Domanda n. 1 – Il sito proposto per la dimora degli Anziani è idoneo? Risposta: Gli anziani a Costa Lupara proprio no! Hanno bisogno, specialmente se hanno trascorso la vita nella nostra ex bela cittadina, di essere sempre a contatto con il mare, col nostro magnifico golfo, (che nessuna amministrazione potrà deturparci mai) e con le persone che hanno condiviso la loro vita. N. 2 – Gli anziani vivranno meglio con meno vista mare, meno sole, maggior isolamento e poco spazio verde a disposizione? Risposta: No, penso proprio di no! N. 3 – Ha senso ridurre una zona classificata di comune interesse pubblico a favore di edilizia residenziale privata? Risposta: Non solo non ha sen- so, ma è assolutamente negativa, indecorosa e antidemocratica. Smettiamo di mettere sempre la speculazione privata davanti alla pubblica utilità. N. 4 – Se l’operazione si dovesse proprio fare non sarebbe opportuno scegliere una sede più accessibile e centrale? Risposta: No. Non si deve fare in quella sede. N. 5 – Potrebbe andare bene l’Area dell’ex mattatoio analogamente di proprietà comunale adeguatamente riqualificata? Risposta: No! Vogliamo dare ai nostri “Veggi” un posto più sereno, dato che la magigor parte di essi non esce quasi mai? Il nostro Sindaco (come recita in continuazione) ha ottenuto la maggioranza dei voti e per questo deve, anzi ha l’obbligo (finora non rispettato) di governare con democrazia, il che non vuol dire farla da padrone, ma ascoltare la volontà dei cittadini. E agli Alassini dico: Svegliatevi e intervenite: Ricordatevi che siamo in uno stato di libertà, usiamola e democraticamente lottiamo per un’Alassio migliore. Vanna Gandolfo A proposito di Poggio Fiorito Con molto piacere rispondo al Dott. Agostino Testa, che chiede pareri agli Alassini riguardo a un problema che prima o poi investe tutti. Ciò mi dà l’occasione di esprimere un’osservazione sul modo assai deludente con cui noi Alassini affrontiamo i problemi della comunità, quasi fossero problemi che non ci riguarderanno mai. Il grave danno sociale delle località turistiche è proprio questo: tutta l’attenzione e le energie vengono spese per i servizi a favore del Turista, dimenticando di dedicare un po’ di attenzione anche alle esigenze della comunità, per esempio creando luoghi e occasioni di incontro sia per i giovani che per gli adulti; situazioni che possano contribuire a riconoscersi tra Alassini dando un’anima alla propria comunità, discutendo insieme dei problemi che di volta in volta fanno la storia della nostra città. Preoccuparsi di dare ai nostri bimbi cosi come ai nostri anziani, che poi siamo noi, strutture efficienti e all’avanguardia. A questo riguardo devo dire che un anziano, più di ogni altra persona, non va isolato dalla comunità. Un centro per anziani va inserito nella vita cittadina, dando modo ai suoi ospiti, quelli che ancora hanno un minimo di autosufficienza, di poter ancora partecipare alla vita cittadina, andando al bar vicino con un conoscente, andando a prendersi il giornale all’angolo, ricevendo visite di amici, probabilmente anziani, che possano raggiungerli con facilità. Sinceramente penso che Poggio Fiorito non rientri in quest’ottica, a maggior ragione Costa Lupara. Possibile che noi Alassini non riusciamo a ritagliarci un decente angolo protetto, vitale e accogliente, dove finire i nostri giorni? Alassio 19/02/08 Iris Gaburri Un personale ringraziamento al dottor Testa So che il mio solo ringraziamento potrebbe sembrare una goccia d’ acqua nel mare. Ho la certezza però che tanti Alassini come me, e tanti altri cittadini, hanno a cuore le sorti dell’avvenire del paese. In tal modo possiamo diventare un oceano. riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Recensioni “NAVIGANDO SU MARI LONTANI” di Aldo Baffo È uscito recentemente alle stampe (Frat. Frilli Edit - Nov. 2007) un sontuoso volume (tutto da leggere) del Com.te genovese (ma anche alassino) Aldo Baffo: “Navigando su mari lontani”, un libro che via via ci fa visitare e conoscere il mondo attraverso le multiformi e fantasmagoriche “rotte” in tutti i mari del nostro pianeta. In pratica l’autore descrive con sobrietà, ma sempre con sorprendenti particolari e con dettagli accattivanti, la sua lunga e felice carriera, da quando, ancora studente del Nautico genovese, fu imbarcato come mozzo-cameriere, sino al conseguimento del Diploma ed a tutta la serie di navi su cui egli come Ufficiale e Comandante percorse la sua felice carriera. Scorrendo le pagine del libro è come viaggiare con tutte le novità e le sorprese che colgono il lettore ad ogni piè sospinto, le tempeste in Oceano e le difficoltà impreviste da superare, i porti e l’ammirazione estasiata di fronte alle più grandi metropoli del mondo, da New York e New Orleans, a Bombay, ai porti cinesi e nipponici, a Melbourne e ancora a Boston, a Philadelphia, a Baltimora, nei vari continenti e nelle piccole e famose isole, spesso attraverso tempeste improvvise e inconvenienti e difficoltà, ma sempre con la grande perizia dei Comandanti e dei marinai a bordo. C’è descritta tutta una vita avventurosa che di pagina in pagina ti attrae e ti avvince, gli uragani e i tifoni nei mari più lontani del mondo e la necessità di correre immediatamente ai ripari e, insieme, le più mirabolanti sorprese: dalla “scoperta” della prima cerniera-lampo alle varie vicende di carico e di scarico delle stive, dal serpente velenoso fra le banane di Chisimaio alle pillole lassative e alle bussole magnetiche, dalle cene di gala a bordo sino alla sorprendente stia di polli ruspanti in coperta, dai grandi albatros australi alla lotta fra il cobra e la mangusta di Bombay, dal gustoso shukako al sakè e ancora le geishe intoccabili di Niigata e la fortunata permuta tra una bottiglietta vuota di birra e due aragoste insuperabili e potrei continuare all’infinito, perché il libro offre una serie ininterrotta di sorprese e di conoscenze Tuttavia la grande novità del libro di Baffo sta nell’avere inserito di tanto in tanto degli argomenti di vivo interesse storico e ne cito solo alcuni per esigenze di spazio: gli uragani tropicali atlantici, le battaglie di Trafalgar e di Capo Matapan e di Lissa, la guerra navale in Mediterraneo e in Atlantico, la storia del Canale di Suez, Venezia ed il suo Arsenale, Hong Kong e la guerra dell’Oppio, l’orgoglio dei grandi transatlantici italiani e potrei continuare. Insomma un libro eccezionale che ci guida al riconoscimento ed al compiacimento di fronte alla grandezza della nostra marineria e, soprattutto, dei nostri “marinai” che non sono secondi a nessun altro al mondo!. Tommaso Schivo “LA STORIA (QUASI VERA) DELLA CREAZIONE DEL MONDO” di Liliana Scarparo Liliana Scarparo, allassina di nascita, ma abitante a Sassari, ha pubblicato (tip. TAS, € 8,00) un simpatico libro-album con il titolo accattivante “La storia (quasi vera) della creazione del mondo”. Si tratta di una fiaba natalizia, semplice, di non molte pagine, ma succosa ed originale, che una nonna racconta sotto l’albero di Natale ai nipotini sorpresi ed ammirati. Poche pagine correlate da quattro pitture armoniose create dall’autrice che tiene a preci- sare (e ne siamo convinti) che le sembrano utili per stimolare l’intelligenza (e, aggiungeremmo la fantasia e l’estro) dei bambini che le osservano e le commentano. Ci compiaciamo per questa storia originale e simpatica e auspichiamo che preso il libro-giocattolo possa acquistarsi anche presso le migliori librerie di Alassio che l’autrice saluta come “la indimenticata città del cuore”. 3394361031. Una importante novità dell’edizione 2008 sarà il premio speciale che verrà assegnato all’istituto Scolastico che presenterà il maggior numero di iscritti. Molti sono i personaggi che sono usciti dalle selezioni dello “Zucchino d’oro” per intraprendere poi brillanti carriere. Fra questi Mattia Inverni, che è in tournèe da ben quattro anni ed ha all’attivo 600 repliche di “Notre Dame de Paris” il musical firmato da Riccardo Cocciante, uno dei più straordinari successi degli ultimi anni. Il regolamento completo del concorso èconsultabile sul sito internet www.umichettin.it ed è possibilerichiederlo telefonando al numero 0182 990895. Claudio Almanzi Invocazione ALL’AMICA POESIA O amica Poesia, d’Arti Regina, linfa preziosa d’un nobile pensare resta compagna mia, consolatrice, fin che ai miei occhi luce brillerà. Nei miei passati e battagliati anni, in un andare che non ha ritorno, fra pagine ingiallite d’esistenza impresso ho fra i nobili ricordi i rari istanti di felicità preziosa quiete ai perniciosi affanni. Fammi sognare in viva melodia, guida il pensare mio nel puro e il bello per addolcire ancora quel domani in questo mondo capriccioso e strambo dove il destino ha posto quel traguardo che sposa la speranza a fantasia. Alle mie labbra regala quel sorriso che in terra ha dell’Alto Paradiso. Santino Bruno Pezzuolo “Pessö” II° Premio Poesia (10-01-2008) al Premio “Giorgio O. Martini – Genova 19.2.2008 - L’ambasciatore inglese Edwin Chaplin, invitato dal sindaco Marco Melgrati e dall’assessore Monica Zioni è venuto ad Alassio per i cento anni della Galleria dedicata al pittore inglese Richard West. L’ambasciatore è stato festeggiato anche da alcuni cittadini britannici residenti in Alassio. Non sono mancate le visite alla ex Chiesa Anglicana, alla Biblioteca Inglese e al Tennis Club fondato dagli Hanbury. (FOTO SILVIO FASANO) L’AVIS Alassio in partnership con AVIS Regionale Liguria, ADMO Savona, AIDO Provinciale Savona, IPAVSI Savona e CESAVO sta organizzando un corso di formazione rivolto agli infermieri professionali sulle tematiche inerenti la donazione di sangue e tessuti allo scopo di formare e sensibilizzare sulla materia. Il corso, che è anche in fase di accreditamento ECM presso il Ministero della Salute, si terrà sabato 29 marzo e sabato 12 aprile p.v. presso la sala conferenze della CRI e la sala prelievi AVIS a Ceriale (SV) in via Tagliasacchi, 3. Il seminario, che sarà limitato ad un massimo di 50 iscritti, si propone di focalizzare la formazione degli infermieri professionali e sensibilizzarli affrontando le tematiche legate alla donazione di sangue e tessuti sotto i diversi aspetti, medico, pratico, legale, e si avvarrà della collaborazione di personale medico di comprovata esperienza e competenze, quali i primari dei SIT Santa Corona, SIT San Paolo, SIT San Martino, CRCC Liguria, ed altri validi dirigenti medici e personale infermieristico accreditato di ASL2 e ALS3; la parte legale sarà affrontata da un avvocato professionista con esperienze anche in materia di volontariato a livello provinciale e regionale. Il corso ha ottenuto il patrocinio dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, presso il cui Centro Trasfusionale afferisce l’AVIS Alassio, della Regione Liguria – Assemblea Legislativa, della Provincia di Savona, e del Comune di Ceriale che ospita l’iniziativa. Il corso è aperto a tutti quegli infermieri che intendono approfondire ed aggiornare le proprie competenze e permetterà anche a quegli infermieri che già operano nelle strutture trasfusionali e nei centri di raccolta di aumentare notevolmente il proprio bagaglio professionale. Per maggiori dettagli consultare il sito www.avisalassio.it o rivolgersi ad AVIS Alassio [email protected] tel./fax. 0182.645481. Il corso darà anche la possibilità agli infermieri che lo desiderassero di collaborare con i punti di raccolta AVIS sul territorio. Non si può parlare di sangue e di AVIS senza ricordare i donatori e le giornate di donazione: le prossime ad Alassio saranno venerdì 14 marzo, domenica 27 marzo e domenica 6 aprile. Colombe ed aquile C’è nell’aria qualcosa di diverso questa mattina! È la festa del papà ed io sento più che mai la tua presenza in casa. So che da lassù vedi tutto, ma lasciami la sensazione di scambiare con te opinioni e sogni come facevamo prima che lasciassi vuoto e silenzio in casa. Non ho più l’età per capire ed accettare la modernità, e quindi sono ancorata ai tuoi principi: “La famiglia - gli amici - il lavoro onesto - l’abnegazione dei propri vantaggi. Mi manchi sempre di più. Mi rassegno al pensiero di quanto potresti soffrire nel mondo di adesso! La vergogna non esiste più e sembra che il falso sia un requisito per furbi. Mi piacevi quando dicevi che “Due più due faranno sempre quattro”. Lasciati dire che non ti sei aggiornato; anche la matematica è diventata una opinione per aquile. Sapranno i ragazzi di oggi, come quelli di ieri, chiedere ai padri la provenienza di tanto benessere? Ciao, Papà… a risentirci. Fernanda Una lettera d’amore per San Valentino ALASSIO, S. Valentino 2008 T.S. per A.V.A. Fernanda Aperte le iscrizioni per lo “Zucchino d’oro” La competizione canora compie trent’anni In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Corso formazione infermieri Perché non darci appuntamento e tutti insieme appassionatamente trattare il problema? Io, riconoscente, nell’attesa comincio a porgere al dott. Testa i miei più vivi ringraziamenti. Lo “Zucchino d’oro” Sono già aperte le iscrizioni per il tradizionale appuntamento canoro di San Giorgio, giunto alla XXX edizione. Il Festival dello Zucchino d’oro, che si svolgerà il 9 e 10 maggio, sarà riservato ai ragazzi, dai due ai 25 anni, suddivisi in quattro categorie. Gli iscritti nella categoria A, cioè fino ai 6 anni di età, eseguiranno brani per bambini, quelli della categoria B (7-10 anni) potranno invece eseguire brani degli anni Sessanta, mentre gli iscritti nelle altre categorie in concorso si cimenteranno con brani a scelta fra i grandi successi italiani. Le iscrizioni sono aperte (fino alle ore 19,00 del 2 aprile 2008) dalle ore 8 alle ore 20 presso il Circolo ACLI San Giorgio. È possibile chiedere informazioni telefonando al numero Lunedì 17 Marzo 2008 Caro Ernest Hemingway, Scriverle una lettera non è un compito facile: cosa potrebbe dire uno come me ad un personaggio della sua dimensione? A lei e di lei tutti hanno già detto tutto! Pure, sig. Hemingway, io sono fantasticamente convinto che nella cronaca della sua vita, vi sia un angolino che non le dispiacerà ricordare, un momento in cui la mia Alassio le è piaciuta tanto da fermarcisi, forse brevemente, ma per quanto potrebbe esserle bastato per notarsi il personaggio di un vecchio pescatore, un locale, una strada qualunque... Così mi piace anche immaginare che andando via, non potendo lasciare altro di sé, ci fece dono di Pedrito, il pappagallo che per tanto tempo, dal suo trespolo piazzato vicino alla cassa, ha scagliato alle spalle di tanti ignari clienti del Caffè Roma il suo lapidario. «…u t‘ha pagau?...» (ti ha pagato?). Tutto qui, caro Hemingway: altro non trovo da dirle, se non un “grazie” per essere diventato anche lei uno di quei personaggi che dal “muretto” ci raccontano tanto, da quel “muretto” che è diventato un po’ cronaca e un po’ memoria di almeno cinquant’anni della storia turisticoculturale di Alassio. 4a A PARIMERITO Ora Ora guardami intensamente e assapora il mio sguardo. Conservalo dentro per le tue notti insonni. Poi scappa via e non ti voltare. Laura Scarfò Con osservanza, suo Antonio Boscione Lunedì 17 Marzo 2008 5 «L'ALASSINO» U recantu di nosci diti Rubrichetta mensile - Un ricordo per... (a cura di G.C. e G.G.) Esse a tocchi e a buccui cumme a tunnina Fu necessità per molti Alassini e Mogliesi in particolare, andare a fare la “stagione” nelle varie tonnare sia italiane (Sardegna, Sicilia) che estere (Tunisia, Libia, Canarie, Spagna, Portogallo). Tale emigrazione, dalle origini assai lontane anche se poco note, ma certamente ben documentate già dal 1700 (argomento abbondantemente trattato nel volume “Cara, vecchia Moglio” nel capitolo dedicato ai Tonnarotti) è durata sino alla metà degli anni ’50 del secolo scorso. Terminata la “mattanza”, prima di essere avviati agli stabilimenti per la lavorazione delle parti migliori, i tonni venivano sventrati tagliandone molto dalle parti interiori (uova, cuore, ventre, budella) che, una volta salate per la conservazione, erano di spettanza ai Tonnarotti. Tra queste specialità (oggi molto ambite dai buongustai ma rare e assai costose) vi era la “Tonnina”, molto simile a quella che oggi troviamo in particolari negozi sotto il nome di “Buzzonaglia”, la cui caratteristica, oltre a essere un prodotto di qualità inferiore, sta nel presentarsi molto sbriciolata. Appunto: “a pezzi e a bocconi” come può esserlo, sarcastica la metafora, colui che si trova male in arnese, o dolorante e, peggio ancora, rovinato. Vecchie glorie sportive alassine per un ulteriore ricordo a Carlo Tomagnini. IO EM R P 2° Bianchi ormai i capelli. Accanto a te. Per vivere e dare la vita. Crescere insieme. Verso di te e ciò ch’è di te. Sogno, gioia, catene spezzate; non più pensare, ma esistere. Responsabile della mia umanità. Sveglio nella vita vera, col coraggio di sognare, per vivere fuori, per non morire dentro. Perché ogni istante sia resurrezione. Cammino tortuoso, umile e forte. Continuo a volare, senza maschera assurda, col mio cuore nel tuo. Anche i tuoi capelli han perso l’antico splendore. Il deserto è fiorito. Il cielo grigio è diventato rosa. Con quest’amore, accanto a te, domani. Una lettera d’amore per San Valentino Giovedì 14 febbraio alle 15,davanti ad una folta cornice di pubblico e con un gigantesco rinfresco di chiusura, si è svolta sul Muretto di Alassio la cerimonia di premiazione del concorso “La più bella lettera d’amoreSan Valentino 2008”. La manifestazione inventata e curata da Mario Berrino è la più antica d’Italia ed è stata imitata poi negli anni da molte iniziative consimili. Ma è l’unica ad aver conservato un genuino sapore di autenticità perchè tutti possono partecipare al concorso semplicemente inserendo nell’apposita Buca per Lettere situata sul Muretto poesie e lettere d’amore. La premiazione è stata brillantemente presentata, come avviene fin dalla prima edizione, dal prof. Andrea Gallea, il quale ha anche letto, con partecipazione ed efficacia, le opere dei primi classificati. II pomeriggio è stato allietato dalla presenza e dall’esibizione delle Romantos (Rosanna Mainieri, Marina Ferrari e Simonetta Mauti) accompagnate da Dino Ferrari alla chitarra. Ma passiamo ai vincitori: La Giuria del Concorso “La più bella lettera d’amore-San Valentino 2008”, dopo aver attentamente letto ed esaminato le numerosissime lettere giunte anche quest’anno da ogni parte d’Italia e dall’estero per il il concorso, ha deliberato di assegnare i seguenti premi: 1°PREMIO: a Franca Gandolfi (Langhirano-Parma) 2° PREMIO: a Ettore Ghiringhelli (Alassio) 3° PREMIO: a Gianna Rossi (Milano) La giuria ha stabilito di classificare nove concorrenti al quar- to premio pari-merito, e di assegnare loro un premio offerto dai seguenti esercizi alassini: My StyIe, Muscitai, Cartoleria Pozzi, Canepa, Belle Arti, La Piazzetta, Pasqualini, Ristorante Danio, Show Room, Clapsi, San Lorenzo pasticceria, Il Fornaio, Galleria Berrino: Sono: Laura Scarfò, Simonetta Autuori, Elio Punzi, Maria Marinelli, Marina Ferrari, Giuseppe Guarino, Silvia Cappello, Laura Facollo, Ada Paonessa. IO EM R P 1° Accanto a te La Giuria segnala, infine, pur senza premiarle, le opere di alto livello letterario e poetico dei seguenti concorrenti: Giampiero Rinaudo, Pietro Biggi, Giancarlo Belloni, Lorena Rossi, Tiziana Pettini, Stefania Pivotti, Wanna Alai, Vincenzina Longo, Antonella Petullà, Paolo Scremin. Alex Guarino Il Premio “Lettera a E. Hemingway” è stato vinto dalla lettera scritta da Antonio Boscione. La giuria Ettore Ghiringhelli Felicità È cercare il tuo sguardo e trovarlo su di me così intenso e caldo come la carezza del sole. È il battito del tuo cuore che scandisce il ritmo del mio e mi fa naufragare nella musica. È sentirti così vicino e intenso come la luce di un raggio di luna che schiarisce la notte. Felicità sei tu, solo tu, che mi lasci intravedere un cielo pieno di luce e sai portare lontano nel vento, la mia voce. Franca Gandolfi San Valentino MIO E R 3° P Primo amore Mi avevi insegnato a baciare, mi avevi insegnato ad accarezzare, mi avevi insegnato ad amare senza pudore e senza reticenza, con l’ardore della tua anima e con tutta la tua pazienza, e adesso che so volare stringi forte nel tuo pugno le mie piccole ali e non le lasci andare. Sono tua prigioniera, ma ci sto bene nel tepore delle tue mani, come oggi, come ieri e come domani, perché ti amo e perché tu mi ami. Gianna Rossi VIP ALASSINI OK Al Golf Garlenda il successo ad Andrea Beniamini Brillanti successi e piazzamenti di rilievo per i golfisti ed i Vip alassini nel fine settimana. A Garlenda, infatti, sul percorso da 18 buche, in una “stableford”, valida quale seconda prova del Gigold Golf Tour 2008, Angela Berrino, Antonella e Giancarlo Quadrelli si sono messi in luce, ottenendo brillanti vittorie di categoria. La vittoria assoluta è andata invece al fortissimo Andrea Beniamini. Alla gara hanno preso parte quasi duecento golfisti, provenienti da tutto il Nord Italia, mentre alcuni sono giunti anche dall’estero. Ecco i risultati. Gigold Golf Tour 2008 (II prova). Prima Categoria: 1) Andrea Beniamini, 39 punti; 2) Isabel Chillemi, 36. Seconda cat: 1) Nicola Rossi, 40; 2) Marcello Audagna, 39. Terza cat:1) Angela Berrino, 40; 2) Robert Boot, 39. Primo lordo: Alberto Gazzolo, 35. Prima lady: Antonella Quadrelli, 37. Primo seniores: Giancarlo Quadrelli, 39. C. A. Fiocco Azzur r o I piccoli MATTIA e ANDREA MAURIZIO annunciano la nascita del fratellino UMBERTO nato Il 24 gennaio, u.sc a Pietra Ligure per la gioia della mamma ALESSANDRA e del papà MARCO, dei nonni Lorenza e Umberto Corsi, Annika e Graziano Maurizio. Al piccolo Umberto e a tutti i famigliari l’Associazione Vecchia Alassio porge i più sentiti auguri di una vita lunga e serena. 6 «L'ALASSINO» Lunedì 17 Marzo 2008 IL GRUPPO DEI BOCCIOFILI LOMBARDI AD ALASSIO Frammenti di storia nostrana - PARTE II (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 7° - L’EDUCAZIONE ATTRAVERSO IL FOLKLORE L’argomento è allettante per richiamare in vita qualche nuovo frammento per la nostra antica storia di paese. Mentre mi apprestavo faticosamente a passare in rassegna i rimasugli della memoria, ho ricordato che proprio trent’anni fa avevo «dato una mano» (anche attraverso non poche ricerche personali sue e mie) alla professoressa Clotilde Gastaldi di Alassio per la sua interessante tesi di Laurea, «L’educazione attraverso il folclore in Alassio». Così, anziché «logorare» ansimatamente le residue forze cerebrali, ho chiesto alla gentile Signora il permesso di fruire del suo lontano lavoro per aggiungere alle mie ricerche qualche capitolo già elaborato e composto e che sarebbe interessante inserire nell’intero lavoro che sto realizzando. Lei, gentilmente, mi ha accordato il prezioso consenso e per qualche capitolo non sarò costretto a vangare faticosamente alla ricerca di notizie che il tempo aveva perduto, ma mi parrà di continuare il mio viaggio nel tempo antico, seduto, rilassato,«spaparacchiato all’ombra d’un pajaro», come scrisse Trilussa. Dunque trascrivo, «sic et simpliciter», l’introduzione posta all’argomento da trattare. «È estremamente importante e quasi fondamentale per l’analisi dell’educazione alassina attraverso il folclore, rintracciare il più possibile cantilene e filastrocche, ninne-nanne e preghiere che le nonne lontane e le madri in particolare canticchiavano un tempo per addormentare i bimbi o per tenerli calmi durante la giornata e le faccende domestiche» La struttura sociale dei secoli scorsi era evidentemente molto diversa da quella di oggi. In genere la donna restava in casa a contatto con i figli o, quando do- veva recarsi all’esterno ad aiutare il marito o gli uomini della famiglia, era costretta a portare con sè i bambini più piccoli, smettere alla mente dei bimbi le loro cognizioni scolastiche e l’esperienza di un certo lavoro. Quindi i fanciulli ricevevano La donna restava a casa coi figli. qualora non fosse in grado di lasciarli in custodia a qualche figlia più grandicella. Non si parlava ancora di asili nido o di maestre d’asilo in grado di tra- DISEGNO DI GIBBA l’educazione necessaria (e a volte frammentaria) direttamente dalle madri, non avendo ancora la società predisposto alcuna forma di intervento educativo. In genere esse non avevano, però, una sufficiente cultura, se non pratica, né una grande esperienza, se non quella ricevuta a loro volta dalla propria madre e dalla vita. Quasi sempre, se si tiene presente che molte di esse erano analfabete, il dialetto era l’unica possibilità di manifestare le proprie esigenze e solo in dialetto conoscevano gran parte delle filastrocche e delle nenie apprese tra le pareti domestiche. Perciò restava in loro, accanto all’ amore materno, un bagaglio di nozioni e di cultura pratica, capace di sopperire alla mancanza di effettiva istruzione. Proprio da loro, direttamente, il fanciullo apprendeva a procedere attraverso il difficile cammino della vita: « Has primum audiet puer ; harum verba effingere imitando conabitur». Lo scrisse Quintiliano nelle sue «Institutiones oratoriae»: il bambino dapprima ascolterà le parole della madre; poi, imitandola, tenterà di ripeterle». La ricerca e l’analisi di queste filastrocche e cantilene era stata difficile, sia per la diversa grafia, sia per la diffidenza dei vecchi interlocutori intervistati, ora sorpresi, ora scettici, perché non sapevano se giudicare il nostro interessamento una effettiva esigenza di studio o, più semplicemente, una curiosità superficiale e priva di importanza. Tuttavia il materiale trovato fu soddisfacente, tanto che si dovette suddividere e catalogare: da una parte le preghiere ninna nanna che venivano ripetute costantemente ai bambini, a tal punto che alcune di esse sono rimaste vive nella mente delle generazioni successive e così sono giunte sino a noi, considerando anche che la fede, anticamente, era più sentita di oggi e dall’altra le filastrocche e le varie tiritere in versi. Uno splendido San Valentino in allegria. Dopo le quotidiane invernali partite sulla spiaggia di Alassio i bocciofili lombardi si rallegrano e bevono in attesa… delle prossime vacanze. Il nuovo viceparroco di S. Ambrogio don Stefano Caprile Domenica 2 marzo la nostra comunità ecclesiale ha vissuto un momento di grande gioia accogliendo don Stefano Caprile nella sua prima Messa ufficiale quale nuovo viceparroco. Animato da giovanile entusiasmo, accompagnato dalla fervida preghiera di tutti don Stefano affiancherà dunque il parroco A completamento della sua formazione don Stefano, dopo essere stato ordinato diacono il 28 giugno 2005, è stato inviato a Roma, al Pontificio Ateneo S. Anselmo, come alunno dell’Istituto Liturgico, e ospite del medesimo Collegio, retto dai monaci benedettini. Alla conclusione del primo semestre di studi Mons. Angelo De Canis, don Enrico e il salesiano don Giulivo nelle varie attività pastorali. Nato il 31 gennaio 1980 ad Andora, don Stefano è stato battezzato in aprile nella parrocchia del Cuore Immacolato di Maria. Conseguito il diploma di maturità al termine del liceo classico, don Stefano è entrato in Seminario il 1° ottobre del 2000, rimanendovi cinque anni. In questo periodo ha sviluppato una viva passione per la musica e il canto sacro, in particolare per l’organo, e un interesse profondo verso la liturgia, azione di grazia nella quale il Signore viene incontro ad ogni uomo. romani, il Vescovo gli ha conferito l’ordinazione sacerdotale il 5 gennaio 2006, vigilia della Solennità dell’Epifania del Signore. In attesa di venir destinato alla nostra parrocchia, don Stefano è stato per sette mesi Amministratore Parrocchiale di due piccole comunità a Stellanello: San Gregorio e San Vincenzo. Un’esperienza brevissima, ma da lui considerata molto bella e indimenticabile. Infine il 10 febbraio scorso il Vescovo lo ha nominato, per decreto, vicario parrocchiale della Parrocchia di Sant’Ambrogio. CONCERTO della FANFARA dei BERSAGLIERI “M.A. Balbo” di Settimo Torinese Nella suggestiva cornice di Piazza Airaldi e Durante, di fronte al mare, il 10 gennaio scorso ha tenuto un concerto la Fanfara dei Bersaglieri “M.A. Balbo” di Settimo Torinese, diretta dal M° Elio Fretti. Ha presentato la dottoressa Anna Ricotti, Dirigente del “Centro Pannunzio” di Torino, assai attivo anche ad Alassio, che in una breve premessa ha affermato che il concerto si svolge in ricordo delle Foibe e dell’esodo degli Italiani dall’Istria nel 1945, che si celebra proprio oggi. La Fanfara è stata costituita nel 1935, recentemente si è esibita oltre che in Italia, in Francia e in Germania. Il Sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati ha detto: «Col prof. Pier Franco Quaglieni, presidente del Centro Pannunzio, abbiamo voluto qui questa Fanfara per ricordare quell’immane tragedia». Ha porto il saluto anche l’Assessore dott. Monica Zioni. Poi il prof. Quaglieni ha pronunciato un breve discorso: «Questo giorno non viene cele- Come inviato ho assistito più che ad un Festival ad una bomba di polemiche, spesso regalate. Dal mio punto di vista penso che il Festival si sia seduto un po’, aspettiamo un anno con la speranza che nell’edizione 2009 non si parli già di quello successivo. Grazie a tutti i collaboratori della testata ed alla Casa del Disco Alassio per il supporto tecnico. Franco Branco dj e Cristina Manini brato in tutta Italia: Alassio è una lodevole eccezione. La tragedia dell’Istria appartiene al passato, ora dobbiamo guardare all’Europa, ricordare si, ma senza revanscismo». La Fanfara è arrivata, come da tradizione, di corsa, ha poi eseguito una serie di brani, soprattutto marce, ovviamente di ambito bersaglieristico, anche cantati. Nella seconda parte del concerto si sono ascoltate pure arie classiche, come il Coro del Nabucco, La Canzone del Piave, Il Silenzio fuori Ordinanza e l’Inno di Mameli. Numerosissimo ed entusiasta il pubblico, al quale sono state distribuite da parte di addetti della Fanfara bandierine italiane. C.B. Diritti umani per la costruzione di un mondo più equo, più giusto, più salubre La fanfara dei bersaglieri intrattiene turisti e cittadini nella giornata a loro dedicata. (FOTO SILVIO FASANO) Con questo spirito viene indetto il 3° Concorso Grafico patrocinato dal Comune di Alassio Assessorato al Volontariato. La scadenza del bando 24 aprile 2008, premiazione 25 maggio 2008 ad Alassio Piazza della libertà. Il tema scelto “H2O... diritto di tutti” è un argomento in linea con le finalità dell’Associazione, e con la strenna 2008 del Rettor Maggiore a tutta la Famiglia Salesiana. Riteniamo, inoltre, molto importante educare i nostri giovani ai diritti umani, quale strada per la promozione della vita, per la costruzione di un mondo più equo, più giusto, più salubre. Facendo crescere nei nostri giovani motivazioni forti perché in ogni parte del mondo l’acqua sia un diritto di tutti e non un privilegio di pochi. Per modalità, formato e scadenza contattare: Istituto Maria Ausiliatrice - Corso A. Diaz - Alassio Rosanna Iebole - tel. 328 4862179 [email protected] www.exallieve-ifmaliguria.org La Redazione Lunedì 17 Marzo 2008 7 «L'ALASSINO» LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce Dai libbri de Samuele A Bibbia - Samuele Da u libbru di Rei U castigu - Gerusalemme (Sion) - A gloria Salumun Re - A morte de Davide Defatti ’stu matettu ch’u l’ha avüu u vén marotu grave, da sto mò. Davide disperau u nu l’ha pusciüu cui soi zazùn u dannu rimediò. Quellu Profeta u l’era staitu crüu: «Stu fiu ch’u nasce-u-nu purà scampò!» Cu-u tempu, rassegnau a’ stu durù cun Betsabea u turna a fo l’amù. Vegnèndu veggiu e urmai sensa vigù Davide u sa d’avé ancù ün duvere: tra i tanti fii daiti da-u Segnù a ùn u deve cedde u so putere. Quanti durüi e pene d’allantù, quanti remes-ci, quante scicutere... Ma u l’è ancù re e u pune a cundissiùn: che u so tronu u spènte a Salumùn. E da st’uniùn u nasce quellu fiu che u nomme u l’averà de Salumùn: e za in tu çé u gh’è scritu e stabiliu de quella ch’ha sarà a so funsiùn. Davide perdunau ch’u 1’è da Diu. u ingrandisce ancura a so Nassiùn e in üna de ’ste guère tribulai u vö de Sion fóne a so çitai. Poi, cumme quellu u vegne cunsacrau u-u ciamma e u ghe porla cun pasciùn: «Me fiu... U me tèmpu u l’è segnau... de tüttu quantu aù t’èi ti u padrùn. Segue de Diu a stradda e avviau ti truverai cunsènsi e appruvassiùn. E se a So Legge... a te guiderà ogni to impresa benexia a sarà...» E in sce quella colla a reggia u fà pe celebrò a so gloria e a so grandessa, tantu che ün giurnu u ghe purterà eiscì dell’Alleansa l’Arca stessa. Ma u nu ghe basta, u vo andò cianlà... Ancù u vö mantegnì üna so promessa: ün Tempiu maestusu innandiò dunde poi Diu u ghe posse dimurò. Delongu ciù stancu, 1’öggiu urmai velau: «De fenì u Tempiu, nu statte a scurdò... E mé e l’ho fàite, ma ho za pagau cu-u pentimèntu e a sün de zazünò… E za da tempu ho eiscì perdunau chi in te’sti anni u m’ha fau penò... Aura u tucca a tì... Urmai t’èi re. Fiu… e te lasciu... Fà u tò duvé...» Ancù u vö mantegnì üna sò prumessa: ün Tempiu maestusu innandiò… MOSTRE D’ARTE SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) BORSA DI STUDIO (a cura di Carlo Bertolino) Loredana Boccardo PICCOLI ARTISTI CRESCONO Mostra di quadri alla Sala Carletti 100 quadri per i piccoli artisti della Scuola Primaria Statale di Alassio. Sabato 1° marzo presso la Sala Carletti è stata inaugurata una mostra di quadri fatti dai bambini della Scuola Primaria Statale di Alassio; questa è la seconda edizione e l’anno scorso ha riscosso molto successo. Sabato erano presenti molte autorità tra cui la dottoressa Loretta Zavaroni, la direttrice Domenica Santucci, le associazioni A.V.A., A.V.O., A.V.I.S., la banda di Alassio, i Carabinieri, la Capitaneria di porto, la Polizia e la pittrice Binny Dobelli. La manifestazione si è svolta con successo, noi bambini ci siamo abbuffati e per riscaldare l’animo ha suonato la banda. Veniteci a trovare perché ci siamo impegnati molto e ci terremo alla vostra presenza. Partecipate numerosi, la mostra sarà aperta al pubblico nei giorni feriali dalle ore 17 alle 19, nei festivi dalle ore l0 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 fino al 15 marzo. I bambini della Scuola Primaria Statale di Alassio La Signora Bianchetti vedova Porello con la vincitrice della Borsa di studio Silvia Gioberti. Un’artista “multiforme” ha esposto nella seconda quindicina di febbraio. Veneta di Conselve (Padova), ha esposto a Venezia (Galleria Benvenuti), Milano (Teatro San Babila) e altre città da Trieste a Barcellona; è diplomata figurinista, ma la sua arte comprende pittura, scultura e “assemblage”. Nella pittura ad olio su tela o tavola esegue visi di ragazze paffutelle su sfondo di fiori, marine, visioni d’interno, fiori, icone orientali, Madonne, anche vedute di Alassio, il tutto immerso in un’atmosfera romantica di sapore ottocentesco. Gli stessi temi vengono sviluppati nelle “tecniche miste”: ritratti a olio contornati, “abbiglia- ti” con pizzi, frange, collane vere, rose di stoffa, piume di struzzo, applicate anche a cappelli a larghe tese; marine con la spiaggia fatta di vere conchiglie, stelle marine, coralli, talvolta anche modellini di antiche navi “naufragate”. Poi maschere di stile veneziano incollate al supporto che fa da sfondo con lo stesso collage descritto sopra, il tutto dipinto ad olio, sorta di ritratti in rilievo; in fine presepi con figurine vestite di stoffa che ricordano quelli del ‘700 genovesi e napoletani. Una versione complessa, affascinante, che incuriosisce e sgomenta: un’arte figurativa ma personalissima. Anche noi alunni delle classi 3a-4a-5a della Scuola Primaria di Moglio, insieme ai bambini delle classi 4a C e 5a C di Alassio abbiamo esposto le nostre “Opere d’Arte” che consistono in copie di dipinti di grandi pittori quali: Picasso, Mirò, Matisse, Klee, Macke, Klimt, Braque e Carrà. Questo evento è il risultato di un percorso che abbiamo intrapreso ad ottobre sotto la guida e direzione delle nostre insegnanti Luisella Corona e Carolina Paoli, le quali ci hanno paziente- mente seguiti, consigliati e supportati nella realizzazione dei nostri “capolavori”… fino all’inaugurazione… che è stata un vero successo! Sono intervenute numerose Autorità quali: l’Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche Dr.ssa Zavaroni, il nostro Dirigente Scolastico Sig.ra Santucci, il Comandante dei Carabinieri Sig. Di Summa, alcuni Ufficiali della Marina Militare e (continua a pagina 10) Sabato 23 Febbraio nell’aula Magna del Liceo “G. Bruno” è stata assegnata la borsa di studio “Antonio Porello” per meriti scolastici. 10 anni fa la signora Bianchetti ved. Porello istituì un cospicuo lascito all’ACALI (associazione ex allievi dei Licei Ingauni). Il lascito venne vincolato a titoli bancari ed il frutto dello stesso doveva essere impegnato in una o due borse di studio per studenti liceali meritevoli che avessero conseguito nell’anno precedente la maturità classica, scientifica, linguistica. La somma erogata copriva i costi del primo anno di studi universitari. Queste le norme che regolano le borse di studio. Dalla costituzione del lascito già 14 alunni hanno usufruito della borsa di studio. Per l’anno 2007 la somma è stata assegnata dalla Commissione giudicatrice all’alunna SILVIA GIOBERTI che ha conseguito la maturità linguistica con la votazione di 100/100. La notificazione che ha ac- compagnato la consegna del premio descrive l’alunna come “studiosa e brillante, capace di intuizioni acute e di aperto dialogo con i docenti, impegnata a valorizzare i contenuti culturali con originali rielaborazioni creative”. A queste caratteristiche personali, riconosciute da tutti i docenti e dalla commissione esaminatrice, si aggiunge il rapporto solidale e collaborativo coi compagni di classe, spesso aiutati dall’alunna stessa a superare ostacoli. Grandi e belle qualità intellettuali e morali che siamo certi la giovane conserverà anche negli studi unversitari. Silvia Gioberti frequenta il primo anno della facoltà di ARCHITETTURA presso l’Università degli studi di Milano. La presidenza e il Consiglio Direttivo dell’A.V.A. augurano a Silvia un avvenire ricco di soddisfazioni. APPELLO AI DIPLOMATI ANNO 1962 Riceviamo dal Signor Armando Grillo il seguente appello: Sono un ragioniere uscito dal mitico “Bartalini” di Alassio nel 1962. Cerco i colleghi di quell’anno. Mi potete aiutare? Grazie, Armando. Per contatti potete rivolgerVi a questa sede A.V.A. 8 «L'ALASSINO» Lunedì 17 Marzo 2008 INCONTRI CULTURALI “Parliamo di…” Una proposta culturale per la scuola, per l’aggiornamento, per il dibattito critico Luisella Battaglia: “Alle origini dell’etica ambientale, uomo, natura, animali in Voltaire, Michelet, Thoreau e Gandhi” Nell’ambito di questi incontri, un gradito ritorno è stato quello della professoressa Luisella Battaglia il 7 febbraio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica, di cui qualche anno addietro era già stata ospite, presentata questa volta dal professor Franco Gallea. Ha iniziato la serata il prof. Don Giorgio Colaiacomo, Direttore del Liceo Don Bosco (organizzatore di questi incontri con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, Regione Liguria, Provincia di Savona), che nel porgere il benvenuto ricorda che questa iniziativa risale al 1994. La parola passa al prof. Gallea: “Assistiamo ogni giorno a discussioni di bioetica: prima era argomento per studiosi, ora è diventato comune grazie all’Istituto Italiano di Bioetica, fondato dalla prof. Luisella Battaglia, Docente di Filosofia e Bioetica alla Facoltà di Scienze della Formazione all’Università di Genova. Collabora con giornali e riviste, è autrice di molti libri, l’ultimo (in ordine di tempo) edito da Dedalo, ha il titolo di questa conversazione che andiamo a sviluppare. Ogni uomo ha dei diritti, ma ci sono altre persone, il limite per non invadere il campo altrui è l’etica. Il problema è affrontato dalla professoressa Battaglia, del quale parlano (e lei cita) Voltaire, Michelet, Thoreau e Gandhi». Prof. Battaglia: «La bioetica è una disciplina recente, della quale si parla a volte in modo confuso. L’etica del mondo vivente, Bioetica medica, è un settore rilevante, ma ne è solo una parte, l’altro è quella ambientale, non dal punto di vista scientifico, ma morale. Dobbiamo attuare una presa di coscienza dell’etica ambientale, della quale siamo artefici e vittime ed è legata a molti aspetti della nostra vita. La nostra sopravvivenza è legata alla conservazione dell’ambiente, ma non ne siamo ancora abbastanza convinti: l’ambiente è la nostra casa. Anticamente l’uomo guardava alla natura come a una madre: la “Terra-madre”, la terra come un corpo, le dobbiamo rispetto e amore; noi siamo eredi di quel mondo, ma ora viene vista come una macchina da sfruttare. Bacone diceva che la natura è un dono, ma cattivo, da domare, da violare: sapere è potere. Tradizione anche religiosa: l’uomo padrone dell’universo. Questa ideologia non è totale nel mondo occidentale, la filosofia antropocentrica era soprattutto quella degli Stoici. Il Cristianesimo assume questa eredità, ma temperata dalla presenza dell’anima. Cartesio non poteva accettare che Dio giustificasse la crudeltà verso gli animali, ma il fiore della fraternità è più antico. Pitagora: noi siamo parenti degli animali (la metempsicosi); Plutarco: gli animali sono nostri compagni, dobbiamo rispettarli, c’è possibilità di comunicazione. Venendo più vicino a noi si trova Francesco: abbiamo dei doveri perché gli animali e la natura sono nostri fratelli. Proseguendo, Voltaire: la natura e Dio non fanno nulla invano; Michelet: la ragione dell’uomo è valida anche per gli altri soggetti; Thoreau dell’uomo e la difesa della natura sono inscindibili, la meditazione richiede il contatto con la natura, il passaggio è di tutti, è il nostro amico; Gandhi rappresenta la non violenza del forte. L’etica cosmica oggi è la nostra sfida». Dott. Guido Bertolaso: “LA PROTEZIONE CIVILE ITALIANA: dall’impegno sul territorio accanto al cittadino, alla gestione delle emergenze all’estero” Un personaggio conosciutissimo e popolare è stato ospite di questi incontri il 22 febbraio scorso nell’Auditorium della Bibliote- svolge a favore dei cittadini e lo ringrazia per la sua presenza. Il compito di intervistarlo è affidato al prof. Franco Gallea: «Presentarlo è quasi inutile: medico, laureato all’università “La Sapienza” di Roma, ha ricevuto anche lauree Honoris causa ed è cittadino onorario di Ostuni in Sardegna. È qui per parlarci della Protezione Civile, che svolge il suo compito non solo in Italia, ma anche all’estero: un lavoIl dott. Guido Bertolaso, responsabile nazionale della ro immane. Il noProtezione Civile, mentre illustra i risultati e gli accorgimenti adottati dal suo Ufficio per la salvaguardia del stro Paese ha sostenuto calamità Patrimonio naturale e la prevenzione da catastrofi. (FOTO SILVIO FASANO) naturali a non finire e la Protezione Civile interviene ca civica. L’assessore al Turismo sempre anche in occasione di e Cultura dott. Monica Zioni ha eventi che radunano molte periniziato dicendo che è un onore sone». ospitare il dott. Bertolaso, reIl dott. Bertolaso con l’ausilio di sponsabile Nazionale della Pro- proiezioni illustra interventi pastezione Civile, per l’attività che sati e finalità dell’Istituzione da lui diretta: «È una presentazione un po’ particolare: siamo l’unico paese al mondo che può coprire un servizio di protezione così ampio e articolato. Questa realtà è nata dalla marea di disastri che ci colpisce, a volte fonte anche di polemiche. La Protezione Civile è stata ufficialmente istituita con una legge del 24 febbraio 1992, per iniziativa del ministro Zambelletti. Le strutture operative sono: Vigili del Fuoco, Forze Armate, Forze di Polizia, Corpo Forestale dello Stato, Croce Rossa, Associazioni di Volontariato. In ogni Comune il responsabile è il Sindaco. Non è un corpo a sé stante, ma ogni componente ne è parte, i vari gruppi sono coordinati a Roma. In caso di emergenza si riunisce il Comitato che predispone tutte le misure necessarie e allerta tutti i servizi: RAI, Telefoni, Ferrovie, Aeroporti, Autostrade, Guardia Costiera, ecc. Abbiamo il record mondiale di rischi naturali, ma le costruzioni antisismiche sono inferiori a quelle del Giappone e della California; 18.000 scuole pubbliche su 42.000 sono a rischio: la prevenzione dovrebbe avere la priorità assoluta. Il dissesto idrogeologico non risparmia nessuna zona del Paese. Sono stati costruiti in Italia 21 centri funzionali. Siamo all’avanguardia del sistema di allerta: meteorologica, vulcanica, frane, incendi boschivi. Per quanto riguarda gli incendi boschivi sono stati numerosi gli interventi all’estero: Albania, Grecia, Cipro, Slovenia. È prevista una grande esercitazione in Gallura (Sardegna) con il concorso di Francia, Portogallo, Spagna, Grecia; molto importanti sono le campagne d’informazione. Mi complimento per l’esercitazione antiterremoto svoltasi recentemente ad Alassio. Fra gli interventi più significativi all’estero ci sono stati quelli per lo “tsunami” in Tailandia e Sry-lanca. Per i funerali di Giovanni Paolo II° abbiamo dovuto affrontare un’emergenza gigantesca, fondamentale in uno stato estero. In collaborazione con la Provincia di Savona abbiamo costruito un ponte in Sudan: “Ponte Italia”, poi ristruttureremo l’ospedale adiacente. La Protezione Civile è come una grande orchestra, dove ogni singolo strumento deve suonare al meglio la propria parte». C.B. Prof. Giovanni Maria Flick: “Dignità umana - uguaglianza, libertà - solidarietà” Questo incontro è stato presentato dal prof. Don Giorgio Colaiacomo, Direttore dell’Istituto Salesiano di Alassio, che ha iniziato salutando e ringraziando, anche a nome dell’Assessore dott. Monica Zioni, il pubblico e l’ospite: «Il professor Flick è un illustre ex allievo dell’Istituto Salesiano di Sampierdarena, si è laureato giovanissimo all’Università Cattolica di Milano, è Avvocato, Magistrato, ex Ministro della Giustizia, ora vice Presidente della Corte Costituzionale e Docente di Diritto Penale». Il prof. Flick ha fatto il suo discorso con rara eloquenza e affabilità, è riduttivo sintetizzarlo, ma non ci sono alternative. «Tema difficile quello della dignità umana: uno dei problemi più ardui è darle un significato valido per tutti. Dopo la guerra l’Europa esce da anni di dittature che provocano l’annichilamento della dignità, è più facile definirla in negativo che in positivo: è come un ponte fra presente e futuro. Il 50° anniversario della Corte Costituzionale è stato celebrato con i giovani ad Auschwitz: è facile dire “Mai più”, ma oggi purtroppo i campi di sterminio sussistono ancora. Viviamo in un periodo di mol- ti rischi, come il diritto alla morte con dignità. Il progresso ha risorse meravigliose, ma anche aspetti negativi, come l’attuale crisi dei mutui immobiliari. La globalizzazione dell’informazione dispone di enormi risorse che la spingono all’estremo, cioè all’annullamento della privacy, quindi della dignità. Questo secolo è stato aperto dall’attentato alle torri gemelle, i rischi sono aumentati, di fronte alla maggiore richiesta di sicurezza sorge il problema di come affrontare il terrorismo. Il presente e il futuro ci pon- gono problemi di mantenimento della dignità, sia per i credenti (siamo a immagine di Dio) sia per i laici illuministi. La nostra è una bella Costituzione: la prima parte va benissimo così, la seconda avrebbe bisogno di un aggiornamento, in certe parti non è attuata: ci sono troppe morti sul lavoro. La costituzione tedesca mette la dignità al primo posto, la nostra è più pragmatica, ma la dignità ha un posto di rilievo. La dignità ha un significato ambiguo, ma capiamo esattamente cos’è, come si esprime, quando la si calpesta. Uguaglianza nella diversità: la diversità non deve essere discriminazione. Dignità e libertà: il rapporto è complicato, deve essere rispettata secondo coscienza. Dignità e solidarietà: si deve consentire ai meno fortunati il diritto alla solidarietà. La dignità è il fondamento dei nostri diritti. Ringrazio il Cielo di avere studiato dai Salesiani, cerco di mettere in pratica ciò che mi è stato insegnato. La nostra Costituzione è un inno alla dignità umana. Ca Bl. Il vicepresidente della Corte Costituzionale Prof. Giovanni Maria Flick ha intrattenuto il pubblico intervenuto con illustrazione molto chiara e profonda su alcuni temi di carattere costituzionale e sugli aspetti della personalità umana, come la dignità. (FOTO SILVIO FASANO) PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA CATTEDRALE DI ALBENGA” Edizione Istituto Internazionale di Studi Liguri Uno stupendo ponderoso volume è stato presentato il 23 febbraio scorso nella Cattedrale di San Michele Arcangelo. Si intitola “La Cattedrale di Albenga” a cura di Josepha Costa Restagno e Maria Celeste Paoli Maineri, con la collaborazione di Mario Marcenaro. Di grande formato, consta di 530 pagine e oltre 300 illustrazioni, la maggior parte a colori. I capitoli (saggi) sono 21 di vari autori, più alcune appendici. Una storia lunga oltre 1500 anni, di una costruzione che si basa su edifici ancora più antichi (tempio pagano?), più volte rimaneggiata e nel 1966 riportata nelle forme romanico-gotiche del XIII° secolo, a parte la volta affrescata dell’’800. Alla presentazione erano presenti il Sindaco di Albenga Antonello Tabbò, l’Assessore alla Cultura della Regione Liguria Fabio Morchio, il Prefetto di Savona Nicoletta Frediani, la Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed etnoantropologico della Liguria Giuliana Algeri, la Soprintendente Archivistica per la Liguria Elisabetta Arioti, i coordinatori e quasi tutti gli autori dei singoli saggi del volume. Ha iniziato con un breve discorso il Vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia S. E. Mons. Mario Oliveri, poi l’avv. Cosimo Costa, Presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri ha fatto una relazione sul progetto e la realizzazione del libro. Quindi la presentazione ufficiale fatta dal prof. Clario di Fabio, dell’Università degli Studi di Genova, che ne ha descritto la struttura ed esaminato i singoli saggi, se ne riporta una sintesi. Il primo è un articolo del compianto prof. Nino Lamboglia del 1966, intitolato “Lo scavo e il restauro della Cattedrale di Albenga” che ne descrive il ripristino all’aspetto medievale. Segue “Il monumento e i documenti” della dott. Josepha Costa Restagno: una puntigliosa ricerca e lo studio dei documenti dal Medio Evo ai nostri giorni. Della stessa autrice “Il campanile: la ricostruzione trecentesca” col preciso elenco delle spese sostenute dal 1393 al 1397. Del “nostro” prof. Giovanni Puerari è “Il chiostro dei canonici”, capitolo difficile perché il chiostro è stato demolito nel 1900 e la documentazione è scarsa. Segue di Fulvio Cervini “Architettura e scultura nel cantiere duecentesco”, di notevole interesse per l’importanza di ciò che è sopravvissuto della Cattedrale all’apice del suo splendore. Dell’ingegner Riccardo De Maestri, anch’egli come il prof. Lamboglia ormai somparso, è un articolo pubblicato nel 1965 “Il campanile della cattedrale di Albenga”, sul restauro e consolidamento avvenuto contestualmente al resto dell’edificio. Dall’architettura si passa alla pittura col saggio di Elena Rossetti Brezzi “La decorazione pittorica medievale”, per la quale vale lo stesso discorso fatto per la scultura. Proseguendo sullo stesso argomento, si giunge a un dipinto di anonimo stimato del 1501: “Scheda per la Pentecoste all’altare del Santissimo” di Giovanni Romano; alla quale si aggiunge il saggio di Chiara Masi “La Pentecoste alla luce delle indagini tecniche”. Ancora per la pittura segue “Tavole e tele sugli altari della cattedrale tra Cinquecento e Ottocento” di Massimo Bartoletti, ricerca assai interessante, perché la quasi totalità di questi dipinti (e degli altari e sculture) col restauro del 1966 sono “emigrati” in altre chiese o musei o depositi; un’appendice a questo saggio è l’altro di Daniele Sanguineti “Un dipinto di Ludovico Mazzanti e la sua copia”. Il discorso sulla pittura continua con “Le decorazioni pittoriche ottocentesche” di Lilli Ghio, delle quali si è salvata solo la volta della navata centrale. Si torna alla scultura con “L’arredo scultoreo rinascimentale: ipotesi per una prima ricostruzione” di Gianluca Zanelli, seguito da “Un patrimonio disperso: l’arredo marmoreo del Seicento e del Settecento” di Fausta Franchini Guelfi. Rimanendo in tema, ancora Daniele Sanguineti dedica un saggio a “La scultura lignea”. Con “I codici miniati” di Anna De Floriani si passa all’arredo; questo è un articolo assai interessante: la Cattedrale possiede stupendi manoscritti eseguiti fra il primo ’200 e il ’500. “Il tesoro della cattedrale” di Roberta Delfino descrive le numerose oreficerie e argenterie: Reliquiari antropomorfi, Calici, Pissidi, Ostensori, piccole Statue, Croci astili, Pastorali e altri oggetti liturgici, generalmente in argento, spesso dorato. Si continua con la musica: “Gli organi della cattedrale e la città fra Tre e Settecento: Documenti di un rapporto privilegiato”, an- La copertina del libro. cora di Josepha Costa Restagno; mentre Maurizio Tarrini continua con “Organi e organari nella cattedrale” dove descrive la stupenda “cassa” dell’inizio del ’600, nella quale nel 1840 è stato posto il “Grand’Organo Serassi” tuttora funzionante; completa l’argomento Nicola De Liso con “La Cassa dei fratelli Botto e le antiche tipologie delle casse degli organi rinascimentali in Italia”. Il saggio conclusivo è di Mario Marcenaro “Restauro, ripristino e recupero esterno tra Otto e Novecento: da Alfredo D’Andrade a Nino Lamboglia”. La presentazione è stata preceduta e seguita dal suono dell’Organo citato, da parte del M° Massimiliano Guido. Numerosissimo il pubblico presente alla cerimonia , alla quale è seguito un gradito rinfresco nel Palazzo Peloso Cepolla (Museo) offerto dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri. Carlo Bertolino Lunedì 17 Marzo 2008 Un mazzo di mimosa per Flora Tristan Quest’anno in occasione dell’8 marzo mi recherò (per i lettori de «L’Alassino», mi sono recato) simbolicamente nel cimitero di Bordeaux e sul monumento funebre eretto, come si legge sulla lapide, “alla memoria di Flora Tristan, autrice dell’unione operaia - i lavoratori riconoscenti”, deporrò (ho deposto) il mazzo di mimosa che ogni anno dedico alle donne. Nata a Parigi il 7 aprile 1803; morì di tifo a Bordeaux il 14 novembre 1844, a soli quarantuno anni. Per questo mio omaggio prendo spunto da un saggio contenuto nel numero 1 dell’ anno LXII della rivista Il pensiero mazziniano dello scorso anno e da alcune biografie trovate su internet, in particolare quella di Antonia Bonomi intitolata “Flora Tristan. L’orgoglio e la fatica di essere donna”. Forse qualcuno la conoscerà quale nonna del pittore Paul Gauguin, in Francia fu conosciuta e riconosciuta come “antenata del movimento femminista e del socialismo operaio”. La sua “Idea” era racchiusa in un volumetto apparso il primo giugno del 1843 e riassunto in nove paragrafi e aveva come fine la costituzione dell’Union ouvrière (l’unione dei lavoratori). Il programma, di cui furono diffuse migliaia di copie e alla cui stampa si provvide con una sottoscrizione, prevedeva: 1. Organizzare la classe operaia a mezzo di un ‘Unione compatta, solida e indissolubile; 2. Far rappresentare la classe operaia davanti alla nazione da un difensore scelto dall’Unione operaia e da essa stipendiato, in modo che tutti possano chiaramente rendersi conto del fat- to che questa classe ha il suo diritto di esistere, e che questo deve essere accettato dalle altre classi; 3. Protestare, nel nome del diritto, contro le usurpazioni e i privilegi. 4. Far riconoscere la legittimità della proprietà della braccia: (a quel tempo in Francia, l’unica proprietà di venticinque milioni di appartenenti alla bassa plebe erano le proprie braccia.) 5. Far riconoscere la legittimità del diritto al lavoro per tutti; uomini e donne. 6. Studiare la possibilità di organizzare il lavoro nello stato sociale attuale (quindi niente rivoluzioni.) 7. Costruire in ogni provincia un Palazzo dell’Unione operaia dove si potrà avere un’istruzione intellettuale e professionale ai figli della classe operaia e dove saranno accolti anche gli invalidi del lavoro nonché i vecchi e gli infermi. 8. Riconoscere la necessità urgente di dare alle donne del popolo un’educazione morale, intellettuale e professionale, in modo che divengano gli agenti moralizzatori degli uomini del popolo. 9. Riconoscere il principio dell’uguaglianza dei diritti tra uomo e donna come unico mezzo per costruire l’Unità del genere umano. In sintesi l“Idea” di Flora Tristan è l’auto-emancipazione del proletariato, con l’abolizione delle classi sociali ma senza rivoluzioni. Flora Tristan era però già conosciuta nel mondo letterario francese dal 1838, per il suo racconto autobiografico Les Pérégrinations d’une Paria matu- “Quei due passi…” Quanta creatività nell’arte di arrangiarsi… si sa sull’argomento noi italiani siamo dei veri maestri… sarà per questo che alcuni “bravi cittadini” nella frazione Moglio hanno “studiato” come crearsi un parcheggio per così dire “alternativo”. Da molti mesi, quotidianamente, a qualunque ora, in Via Adelasia all’altezza del civico n. 112 proprio in prossimità di una curva pericolo- sa ed in piena corsia di marcia, nonostante il cartello di “divieto di sosta con rimozione”, ci sono parcheggiate autovetture di ogni sorta, marca e modello, furgoni, fuoristrada, grossi scooter, tali da costringere chi proviene da mare verso monte ad infrangere il codice della strada invadendo la corsia opposta, creando i presupposti per un grave incidente ed in tale eventualità prendendosi anche il torto. Nonostante i numerosi reclami verbali alla Polizia Municipale che con una certa frequenza assegna contravvenzioni di divieto di sosta, per i più svariati motivi, la rimozione dei mezzi viene quasi sempre a mancare. 9 «L’ALASSINO» Quei “cittadini modello” si ritrovano così a pagare (quando non fanno ricorso alla multa) una sorta di canone-pedaggio per l’utilizzo del “parcheggio”, mettendo però a repentaglio ogni giorno la vita delle centinaia di persone che non possono fare a meno di transitare in quel luogo essendo la strada principale. Sono consapevole che nella frazione non è facile trovare un postoauto nelle immediate vicinanze della propria abitazione (anche se la situazione è notevolmente migliorata dopo la costruzione del nuovo parcheggio a due piani), è anche vero che gli abitanti di Moglio si arrangiano come possono a parcheggiare sulla strada ovunque trovano uno slargo o una rientranza, cercando però di non creare gravi disagi o intralci alla circolazione e comunque sempre nel rispetto degli altri. Mi rendo conto che la vita di oggi ci porta ad ottimizzare i tempi risparmiando anche sui passi, quello che non voglio accettare è la sensazione d’impotenza che mi scaturisce di fronte alla prepotenza di chi si arroga il diritto di decidere per la vita degli altri, calpestando ogni regola di civile convivenza, mancando di rispetto verso chi suo malgrado non viene adeguatamente tutelato. Ben vengano le legittime contravvenzioni a “rimpinguare” le casse del Comune, a condizione che sia posta come prioritaria la tutela e la sicurezza del cittadino. Mi viene da pensare che, probabilmente se si agisse di più in tale direzione, attraverso la rimozione dei mezzi in questione, “quei cittadini esemplari” forse non avrebbero più così tanta voglia di infrangere le regole, dato che “scarpinare” fuori città a recuperare il proprio mezzo a fronte di un verbale molto salato è ben più scomodo che fare “quei due passi” in più. BG rato durante i suoi dieci mesi passati in Perù alla ricerca del riconoscimento da parte della famiglia paterna. La condizione operaia peruviana la trasformano in una rivoluzionaria, una ribelle che, preso atto anche della sua condizione di donna oppressa, decide di adoperarsi con tutte le forze per l’affrancamento delle donne e dei più deboli dalla schiavitù di mariti violenti e padroni senza scrupoli. Lo stesso anno pubblicò anche il romanzo a tesi sociale Méphis. A consacrarla fu tuttavia l’inchiesta di etnografica sociale e politica dell’Inghilterra del 1840, che racchiuderà sotto il titolo di Promenades dans Londre. In questo vero e proprio saggio, scritto mentre era al servizio di una nobile famiglia inglese come domestica, Tristan passa in rassegna il mondo operaio, la condizione femminile, l’educazione, la delinquenza e la prostituzione mettendo in evidenza non solo lo sfruttamento degli operai e dei bambini (fino a quindici ore al giorno di lavoro) ma anche la disuguaglianza tra i sessi, presente in quello che sembrava il regno della tolleranza e della concordia. Del suo: «Rivendico i diritti delle donne, perché sono convinta che tutte le sofferenze del mondo derivino dalla mancanza del rispetto e dal disprezzo dei diritti naturali e imprescindibili dell’essere femminile», prese atto anche lo scrittore Mario Vargas Llosa che nel duecentesimo anniversario della nascita le dedicò il libro Il paradiso è altrove. ANEDDOTI PATRII di Dante Schivo Il tacere è stato caratterizzato come una possibilità essenziale del discorso. Chi vuol far comprendere tacendo deve avere qualcosa da dire. È vero! Per atavica propensione gli Alassini hanno sempre pensato così. Questo postulato viene riproposto nei «Fatti Illustri di Alcuni Alassini Antichi» descritti da Gio.Batt.Fontana che in queste modeste note io cerco di riproporre sintetizzandoli. «... è ben conveniente, che col mezzo del presente breve opuscolo, io esponga alla considerazione dei miei concittadini le magnanime azioni dei nostri illustri trapassati, che sono giunte a mia cognizione, o per essere stato testimonio, o per averne intesa la dettagliata narrazione Da persone oneste e probe e perciò di fiducia giustamente degne. E certo è ben conveniente che si rialzi il morale di questa generazione; in cui in ogni dove non sì scorgono che opre, che procedono dalle passioni abbiette e vili dell’egoismo, e del materìale interesse, per cui non si sacrifica che ai pecuniari vantaggi, e non si estimano, e ben anche da non pochi si sprezzano le sociali virtù, che sole possono render felice, e lieto il consorzio umano». Quest’opera, un tempo così si diceva, esce a Genova nel 1854 con i tipi di Gaetano Schenone e come è spiegato nella “Prefazione dell’Autore” «Non vi è dubbio che per l’insegnamento della umanitaria morale, cioè della morale propizia al vero Comune bene. l’esposizione di esemplari fatti di illustri antenati, specialmente compatrioti, non sia più valida della semplice esposizione dei precetti». Ma com’era Alassio al tempo di Gio. Batt. Fontana? Perché questo nostro concittadino antico, sente la necessità di testimoniare la nobiltà di sentimenti che risplende nei detti pronunciati dalla bocca di persone semplici, non colte, anzi ingenue e naturalmente generose? Sarebbe desiderabile che nell’attuale stato di società, in cui non si scorgono in ogni dove che gli effetti di un vile sentimento di egoismo, gli esempi degli antenati trattenettero la gioventù dall’imbeversi delle abbiette massime, che costituiscono tutta la morale sociale di varie famiglie, nelle quali stoltamente si crede, che chi più si dimostra spilorcio, taccagnatore e vile per interesse. sia più astuto e stimabile. Astuto e stimabile il codardo pittocchio? Quale essere intelligente è su questa terra più meritevole dell’universale disprezzo! Coll’attingere le sue Ispirazioni a fonte generosa può essere l’uomo utile al suo Paese, e perciò rendersi dì onore. e di stima giustamente Degno. Seguo con la testa e con il cuore le storie insolite della nostra Alassio e mi chiedo come, senza quegli uomini degni di “onore e stima” anche se non colti o ingenui”, come potremmo sopravvivere nei prossimi 100 anni? Non credo più, come credevo, che la bellezza salverà il nostro Paese. Anche se è un concetto che mi piace molto; la verità è che non mi sembra che abbiamo più occhi e cuore e voglia per cogliere questa verità. Abbiamo visto che la bellezza, oltre ad un effetto di gioia, dà una angoscia che non siamo più in grado di reggere; e non riuscendo più a difenderci dalla provocazione del brutto e dell’illogico ci accontentiamo dell’ordinario. Scrive il nostro autore: «Dopo ALASSIO: NUOVO DIRETTIVO ALLA BOCCIOFILA ALASSINA DALL’AGNOLA E TOBLINI VINCONO IL MEETING DELLA GIOVENTÙ Giuseppe Cotta Associato AMI sezione Savona Si sono svolte ad Alassio le elezioni per il rinnovo del direttivo della Bocciofila Alassina. Alla carica di presidente è stato riconfermato Adriano Garrone, mentre il nuovo vice è Ezio Sardo. Le altre cariche sono state affidate a Luigi Sfregola (segretario), Giuseppe Barroero (tesoriere), mentre i consiglieri sono Bruno Arosio, Ubaldo Lanteri, Nicola Marino, Silvano Naso e Gabriele Roggero. Il sodalizio alassino è da oggi impegnato nella organizzazione della tradizionale classica “Targa d’oro”, che da quest’anno è stata inserita addirittura nel calendario boccistico internazionale. La Targa d’oro Città di Alassio, la più prestigiosa e partecipata gara italiana di bocce della specialità volo, che è giunta alla 55esima edizione, si svolgerà il 29 e 30 marzo. “Come tradizione – dice il presidente Garrone - la gara sarà a quadrette, senza vincolo di società né di categoria, con possibilità di partecipare anche per le donne. L’altra grande novità è l’orario previsto per la finalissima: non sarà più la domenica sera, ma si svolgerà invece nel pomeriggio alle 16 e 30. Ciò è stato possibile grazie alla riduzione del limite orario di tutti i turni di gara a due ore. Si giocherà ad Alassio, con 50 campi tracciati sul fondo del campo di calcio comunale “Ferrando”, e a Laigueglia, Andora, Garlenda, Albenga, Ceriale, Borghetto Samto Spirito, Loano e Pietra Ligure”. L’ultima edizione della gara è stata vinta dall’Amatori Sassi di Torino che schierava Daghero, Fassone, Idrame e Franzoni e che ha superato in finale la Tubosider Asti con Gamba, Ruscalla, Negro e Ballabene. La speranza degli organizzatori, visto il riconoscimento alla gara di prova di livello internazionale, è quella di superare il numero delle quadrette iscritte lo scorso anno: 361, per un totale di 1.444 giocatori. E non saranno meno di 5 mila le presenze alberghiere tra atleti, accompagnatori, addetti ai lavori ed appassionati, la gran parte dei quali, come di consueto, arriverà dal Piemonte. “Ancora una volta - dice il sindaco Marco Melgrati – il binomio sport e turismo sembra essere vincente ed efficace. Questa gara infatti richiama in Riviera migliaia di turisti ed appassionati, oltre agli atleti ed ai loro accompagnatori. Quest’anno poi l’evento sarà ancora più trainante per l’immagine di Alassio in quanto la prova è stata inserita nel calendario boccistico della federazione internazionale e saranno molti anche gli stranieri che giungeranno per l’occasione nella baia del sole”. C. A. L’A.V.A. esprime al Presidente ed al consiglio le più sentite felicitazioni ed i migliori auguri. Grande successo agonistico e di pubblico per il Meeting Internazionale della Gioventù, svoltosi nel fine settimana ad Alassio, ed intitolato alla memoria di Vera Marchiano, la “mitica” segretaria del Cnam alassino dei tempi d’oro. La vittoria è andata a Matteo Dall’Agnola ed a Emil Toblini, anche se i ponentini sono stati bravi ed hanno ottenuto buoni risultati e piazzamenti. Da segnalare in particolare il terzo posto dell’ingauno Lorenzo Damonte (fra i cadetti) e l’ottavo di Rodolfo Di Laghi (negli junior). Per gli Alassini belle prove di Elisa e Luca Lazzaroni ed Eldorado Pisano. Questi i risultati del Meeting Internazionale di Alassio. Optimist Junior: 1) Matteo Dall’Agnola (CV Malcesine), 7; 2) Francesco Rebaudi (YC Genova), 13; 3) Angelo Gasparini (CV La Spezia), 25; 8) Rodolfo Di Laghi (CN Albenga), 35; 11) Manuele Ruaro (id), 43; 18) Laura Selvaggio (id), 57; 28) Claudia Damonte (id), 88; 32) Luca Lazzaroni (Cnam Alassio), 94. Cadetti: 1) Emil Toblini (CV Malcesine), 4; 2) Federico Fornasari (Garda Salò), 4; 3) Lorenzo Damonte (CN Albenga),7; 9) Edoardo Pisano (Cnam Alassio), 18; 18) Gabriele Sommariva (CN Albenga), 33; 19) Elisa Lazzaroni (Cnam Alassio), 37; 24) Giacomo Fiore (id), 46; 25) Margherita Monticelli (id), 47; 26) Isabella Maiellano (id), 49. la rivoluzione di Genova del 1797 l’Inghilterra dichiarò guerra alla nostra Repubblica. Oltre ai legni regii di quello stato, infiniti privati corsari inondarono il Mediterraneo, e fecero preda di molti legni mercantili della riviera di ponente fra i quali non pochi di Alassio. L’audacia di questi corsari giunse tant’oltre che ardirono persino d’incrociare sull’isola Gallinara, che è, come ad ognuno è noto, dall’ Alassina rada poco discosta». Nella primavera del 1799 il “pinco” di Patron Agostino Forcheri, carico di mercanzia pregiata caricata in Francia, fu assalito e catturato dai pirati Inglesi lasciando Alassio nella disperazione. «Compatrioti, amici, cittadini: non inutili piagnistei e vane ciarle. Ci vuole risoluzione e coraggio; io mi esibisco se mi volete assecondare riprenderemo il Corsaro, che per mancanza di vento, lentamente si allontana verso il largo. La mia Brigantina è pronta, facendo a palla e a mitraglia giocare i quattro cannoni con la moschetteria lo costringeremo ad arrendersi o, quantomeno, ad abbandonare la sua preda con la mercanzia e i marinai alassini prigionieri» Il coraggioso Capitano è l’alassino Giuseppe Morteo. Quando i pirati Maltesi e Inglesi si accorsero che la brigantina armata dai giovani alassini, stava per dargli l’arrembaggio, lasciano la preda che rimorchiavano e a forza di remi e di vela si liberano dal conflitto. Ritorna il Morteo allegro e vincitore sulla spiaggia di Alassio. Restituisce il Pinco con tutta la mercanzia e rifiuta “come ugualmente fecero i di lui combattenti compagni una vistosa oblazione” che l’armatore e Patrone Forcheri voleva offrire… «Noi non femmo che il nostro dovere di buoni compatrioti». Queste furono le loro fervide parole. Ma per meglio comprendere la morale degli atti narrati ecco la situazione di Alassio di quei tempi riassunta in alcuni fatti collegati alle date: anno 1789; Alassio, quantunque decaduta, aveva ancora al servizio del suo commercio 70 Brigantini. Anno 1797: ai 7 di settembre arriva in Alassio il proclama famoso di Carrega che invita gli Alassini ad unirsi ai Genovesi per difendere la libertà. Anno 1798 ; Moglio ai 24 Luglio si costituisce in Municipio separato e crea i suoi Consoli nel Sindaco G. B. Porcella e Consiglieri Francesco Bogliolo e Domenico Bogliolo. Anno 1800: venuti gli Austriaci, essi smantellano i bastioni di Alassio e si portano via i cannoni e le Porte della città. Anno 1802 ; ha una popolazione (la sola Alassio) di 7481 abitanti ed Albenga solo di 1861. E il Cantone di Alassio con 11 comuni (Moglio, Laigueglia, Rollo, S. Gio. Batta, S. Pietro, Conna, S. Bartolomeo, S. Lorenzo, S. Damiano, Villarelli, S. Gregorio, S. Vincenzo, Capella soprana, Testico) ha una popolazione totale di 14.534 abitanti, mentre quello di Albenga con 34 Comuni forma solo 14.497 abitanti. (M.I.R Gallo) Fedele al mio ragionare d’introduzione ho taciuto, lasciando spazio ai personaggi ai fatti e alle date, solo perché avevo qualcosa da dire. Mi sono chiesto, alla luce del confronto, come faremo ad Alassio a sopravvivere fra 100 anni e adesso voglio rispondere: dissipata la bellezza... banale è la risposta: solo l’AMORE per Alassio ci può salvare. Claudio Almanzi Aneddoti Patrii 2 (Continua) 10 «L'ALASSINO» ALASSIO PORTO APERTO di Dante Schivo Le operazioni di carico e scarico erano, nel porto di Alassio, facilitate dalle condizioni atmosferiche, dalle condizioni del mare e, stranamente, si otteneva il picco massimo di traffico mercantile delle piccole imbarcazioni (gundure ciazzine) che collegavano i fondachi della riva con le navi all’ancora, proprio nei mesi invernali. E questo per il perdurare dei venti “aquilonari”che rendevano inagibili molti approdi, ma non quello alassino. Con il vento di Tramontana forte le acque litoranee alassine sono quiete e permettono ai bastimenti di “accorciare” la caluma dell’ancora e approssimarsi alla spiaggia. Le “gundure ciazzine” (alle quali i capibarca alassini di solito davano il nome della loro moglie) potevano, lasciata la riva, raggiungere la nave all’ancora senza quasi remare, sospinte, com’ erano, dalle raffiche del vento del Nord e al ritorno erano rimorchiate a riva dalla forza manuale della ciurma di terra concentrata (anche con l’uso della “cengia: attrezzo in uso tra i “reordi” per tirare le cime delle reti a strascico da terra) sulla “parmara longa” la lunga cima che, nella fase di approccio, avevano, senza sforzo alcuno disteso in mare per rimanere collegate alla riva (come un cordone ombelicale). Era in definitiva usato il sistema “vai e vieni” che si usava per caricare botti o altro materiale galleggiante in zattere. Infatti per le grandi botti contenenti i vini della Sardegna, dell’Elba,o di S. Maura o di Marsala si usava appunto il “rudeu a dandalivello.” sistema molto efficace di “va e vieni” che collegava tramite una robusta cima il bastimento ancorato in rada con la zona spiaggia che lo fronteggiava e dove i “caricatori e/o i ricevitori” avevano il loro scalo. Le grandi botti piene di vino, scaricate in mare dove, opportunamente galleggianti, venivano, intervallandole debitamente, legate ad una robusta “cima” e tirate a secco. Sulla battigia. veniva sciolto il nodo e fatte rotolare sulla sabbia della battigia e del lido come su di un “dolce” piano inclinato. In idioma ligure “parlau” (nodo Parlato) era la voce che: caratterizzava un nodo particolare che permetteva di bloccare le botti (o i fardelli galleggianti)durante il tragitto in mare e di sbloccarle a riva senza l’uso del coltello e senza in alcun modo compromettere l’integrità della cima di tonneggio. n nodo “parlato” era facile da fare e da sciogliere e consentiva di usare la “parmara” (cima di tonneggio) nel comune “va e vieni” tra i bstimenti e la rada senza difficoltà. Nessuno ad Alassio ha mai pensato di costruire dighe, o di erigere moli frangiflutti per chiudere o riparare artificialmente una zona di mare per farne un porto commerciale. Il porto aperto funzionava alla perfezione e le soste delle navi erano adeguate ai ritmi del tempo commerciale di allora e difficilmente, per dirlo con termini del “contratto di noleggio”, entravano in “controstallie”. Sul finire del ’700 il molo che difendeva, l’accesso al mare davanti al forte S. Michele di Alassio era stato di poco rinforzato tanto che racconta sempre il Fontana a proposito della difesa. da parte dei militi della Guardia Nazionale alassina, di alcune navi ancorate nella prossimità del lido che gli Inglesi stavano assaltando: «Si fecero, con botti e sacchi d’ arena. dei trinceramenti sulla punta del molo, a diritta e a sinistra dello stesso. Si guarnì con i soldati il bastione... si riprese sotto il comando del Capolegione Antonio Rebecca la fucilata dalla parte del molo più prossimo alle filucche che le scialuppe degli Inglesi stavano abbordando» Il molo in questione fu ulteriormente difeso con grandi massi caricati su capaci “bette” (zattere che venivano affondate insieme al grande ,scoglio che trasportavano) e allungato; ma solo verso il 1865 fu dotato di una piccola casermetta dove alloggiavano i “Preposti” (Finanzieri) e sul finire dello stesso anno sul lato di Ponente del molo vicino alla scaletta d’accesso via mare, fu co- struita la “casa della Sanità Marittima” (edificio ben più grande di quello dei finanzieri) dove, come in tutti i porti del mondo, le navi in arrivo, prima di dar inizio alle pratiche commerciali (si certifica con UIR “(Notice of readiness) Una Lettera di Prontezza ai Caricatori o Ricevitori dello scalo marittimo in questione, che la Nave è pronta a Caricare o Scaricare (o a imbarcare o sbarcare Passeggeri) nei termini previsti dal Contratto di Noleggio”; devono aver ottenuto la “libera pratica sanitaria”. Con la Casa della Sanità e la casermetta dei Preposti, Alassio diventa un porto commerciale a tutti gli effetti. Scriveva B. Secondo (Capitano Marittimo) nell’Agosto 1920: «Ho visto la Spiaggia di Alassio in condizioni affatto opposto a quelle attuali, ossia la parte a levante del molo più lunga e più ricca di sabbia di quella di ponente, tanto vero che è proprio a Ponente del Molo che fù costruita la Casa della Sanità, perché solo da quella parte vi si poteva accedere, senza scendere a terra e se non ricordo la costruzione della Casa della Sanità, ricordo di aver visto, da quella parte:- un recinto dove entravano i cannotti di bordo che venivano a prendere pratica. E il 17 Agosto 1920 un altro autorevole Alassino di quel tempo, proseguiva: «Sessant’anni fa i nostri nonni e bisnonni, tutti uomini di mare,decisero di assestare al meglio il molo e di prolungarlo, non temettero punto che tale lavoro avesse da rovinare la spiaggia o ne turbasse, diciamo così, la simmetria. Si accinsero così con fede all’opera e l’esito fu eccellente. Si scongiurarono le mareggiate che dapprima sfogavano le loro ire entro i vicoli e persino nell’unica via del paese: la spiaggia si estese maggiormente e il molo si trovò quasi per metà aIl’’asciutto in un tempo abbastanza breve. Valga ancora il fatto che possono attestare molti alassini più giovani di me: il fondale, a capo del molo, vent’anni o trent’anni fa era notevole. Chi non ricorda la famosa “sotta “tre metri circa) sotto lo scoglio più alto? E il fondo sotto lo “scoglio del Beghin” e quello più ampio e pericoloso dello scoglio della “Galera”? Esistono ancora questi fondi? Forse che la spiaggia non si è estesa un po’ di più quando la punta del molo diroccata del tutto, si arrotondava prolungandolo di due o tre metri? E chi non ricorda le lance e i gozzi dei bastimenti approdanti per prendere pratica, accostarsi alla scaletta di ponente più vicina alla spiaggia? Ora da molti anni questa scaletta è a secco. Questi sono i fatti! Chi lo nega è in malafede.» Alassio Porto Aperto 9 LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole Lunedì 17 Marzo 2008 VELA LUTTI CITTADINI, NECROLOGI Alassio Winter Cup - 5a tappa CARLO TOMAGNINI 16-17 febbraio 2008 1934 - 2008 Uka Uka campione d’inverno Se tradizionalmente con campionato invernale si vuole indicare un circuito invernale di allenamento per le classi coinvolte, quello di Alassio si è sempre saputo distinguere per numero e qualità di equipaggi. Ma quest’anno l’Alassio Winter Cup si segnala sicuramente per l’elevato livello degli equipaggi che vi hanno preso parte, per il numero di regate disputate, per le condizioni meteo-marine in cui si sono svolte le tappe. Un’unica tappa si è conclusa a mani vuote, la prima per mancanza di vento. Le altre quattro hanno quasi sempre offerto un ricco bottino di prove e occasioni per testare equipaggi, allestimenti e barche. Ancora una volta il Circolo Nautico al Mare di Alassio ha messo all’opera i suoi volontari, soci e consiglieri del circolo che con una passione unica seguono con dovizia ogni singola fase dell’organizzazione della regata. Una citazione particolare per il team affiatatissimo che in pochi minuti spesso in condizioni se non estreme, quasi sempre d’emergenza, spostano boe e campi di regata per ottimizzare e assecondare le bizze di Eolo. Tornando all’Alassio Winter Cup, la quinta tappa chiude con un bottino di cinque regate, di due giorni certo freddi, a tratti freddissimi, ma con uno splendido sole e un vento di discreta intensità anche se un po’ variabile nella direzione. Ottime condizioni dunque per mandare in acqua in 20 Melges 24 iscritti. Tornano dagli States Uka Uka di Lorenzo Santini, timonato da Lorenzo Bressani; e Audi Giacomel Racing Team di Riccardo Simoneschi. Tornano in acqua dopo una breve sosta anche le due barche “targate” CNAM Alassio: Online Sim – Firebolt di Carlina Ubertalli timonata da Roberto Martinez e Alfa Spider dei Fratelli Pavesio timonata da Gabriele Benussi. Tra gli “Alassini” confermati anche Andrea Magni su Conte of Florence, Beppe Zavanone su Point Break e Gianluca Grisoli su Magie. Torna anche Alina di Maurizio Abbà, timonata da Luca Valerio. Esordio per Eta Beta di Paolo Testolin che affida il timone del nuovo Eta Beta a Gianni Giordo e la tattica a Francesco Ivaldi. Fitta la presenza d’oltre confine con,accanto a new entry da Germania e Austria, gli ormai fedelissimi svizzeri di Poison Rouge di Jean Marc Monnard e di “Zero Two”di Michael Good; gli svedesi di Rocad Racing di Ingemark Sundsted. Ma la due giorni alassina è tutta nel segno di Gianni Catalogna, del suo Hurrigane timonato da Alberto Bolzan: tre secondi piazzamenti e un terzo posto gli valgono la vittoria della tappa davanti nientemeno che a Uka Uka che deve scartare una BFD della prima prova di sabato. Terza, inossidabile, Alina come sempre regolare nella resa e perfetta con vento “pesante”. “La barca è nuova e ha ancora bisogno di qualche messa a punto, ma ci siamo quasi” confessa Luca Valerio ai microfoni di Luca Bontempelli. Di certo non sono mancate le planate e, nonostante il freddo pungente, il volto dei regatanti a terra è di quelli che da solo giustifica ogni sforzo organizzativo e agonistico. Mentre le barche vanno all’alaggio classifiche alla mano si tirano le somme dell’intero campionato invernale: 5 tappe, quindici prove e ovviamente una classifica generale: “Campione d’Inverno” è Uka Uka di Lorenzo Santini ovvero l’equipaggio da battere nella prossima stagione con Lorenzo Bressani al timone e Bruni, Michetti e Francesca Prina on board. Secondo posto per Riccardo Simoneschi su Audi Racing Team; davanti ad Alina (si allegano le classifiche di tappa e generale) Se come dicevamo l’invernale è un allenamento, d’ora in poi si fa sul serio. Tra quindici giorni il carrozzone dei Melges 24 si sposta a Scarlino (Argentario) per la prima tappa del circuito Volvo Cup, un circuito e una stagione davvero unica: la più intensa mai vista in Italia. Classifiche su www.cnamalassio.it Interviste e immagini su www.sailrev.tv C.N.A.M. ALASSIO Carissimo Carlo, Desidero esprimere un mio pensiero per poterTi salutare e soprattutto ringraziare per i momenti belli che di conseguenza diventavano emozionanti da fotografare....Erano ,quei momenti, il risultato di tanta Tua fatica e passione che impiegavi per poter arrivare allo scopo del tuo hobby principale: amare, rendere positivamente famosa e anche difendere la Tua Alassio. Come ogni film a lieto fine, lo scopo lo raggiungevi e si concludeva con un Tuo soddisfatto sorriso e nient’altro. Con questo Tuo sorriso finale voglio ricordarTi e sono certo di essere in grande buona compagnia. Addio, Carlo. Dal Tuo amico Silvio Fasano Il nostro amico Carlo non c’è più. La sua repentina dipartita ha lasciato nella costernazione oltre che la famiglia un’intera città, nonostante le divergenze di ambito politico. Nato a Savona nel 1934, ha vissuto ad Alassio fin da bambino e per Alassio ha sempre nutrito un amore viscerale. Da giovane è stato fra gli animatori del neonato Muretto. Entrato in politica è stato fra i primi a proporre il trapianto delle palme anziché abbatterle, poi (lo hanno riportato molti quotidiani) ha fatto venire ad Alassio la Banda Americana più volte e la portaerei Indipendence, nonché una troupe del Carnevale di Rio, ha intitolato i giardini ex Ferrero a Charlie Chaplin e fatto eseguire il relativo monumento bronzeo, ha organizzato il ritiro della Nazionale di Calcio nel 1982 che poi vinse il Campionato del Mondo, e una gara di velocità per schiacciasassi guidati da piloti di Formula 1. È stato assessore al Turismo del Comune di Alassio dal 1975 al 1984 e Provinciale dal 1985 al 1995, quando ricopriva questa carica si è adoperato per far allestire mostre di artisti alassini nella vasta e bellissima Sala di rappresentanza del Palazzo della Provincia, opera del celebre architetto Pier Luigi Nervi. Il 7 dicembre scorso ha meritatamente ricevuto “L’Alassino d’oro”, se ne è dichiarato contentissimo (Vedi “L’Alassino di gennaio”). La stima e l’affetto dei suoi concittadini è testimoniata dalla strabocchevole partecipazione ai suoi funerali. L’A.V.A., della quale è stato socio, si unisce al cordoglio e porge alla moglie signora Marisa, alla figlia Matilde e al figlio Massimo le più sentite condoglianze. ••• ••• Ricordando Carlo Tomagnini Era veramente il “C.T.” di Alassio: ha vissuto in - e - per Alassio. Una vita piena,colma di passione per il suo lavoro,che era anche la sua missione e cioé propagandare la bellezza , la calda atmosfera e la simpatica accoglienza che offre questa nostra unica città benedetta da Dio per la sua Natura, ma non sempre amata da chi ci vive o la governa La notizia ferale del suo sopraggiunto e inaspettato sonno eterno (un fulmine a ciel sereno per tutti) l’ho sentita come un pugno nello stomaco,anzi come il morso rovente di una tenaglia che mi stesse strappando un pezzo di carne dal corpo. Un dolore misto a paura quasi che dietro l’angolo della strada ci fosse un burrone aperto pronto inghiottirmi; un attimo di smarrimento totale, una vertigine improvvisa tanto era incredibile la notizia! Il pensiero è ricorso alla preghiera... requiem... in questi momenti solo la Fede sorregge e consola. Non enumero qui le molte cose buone fatte da Carlo, altri lo hanno scritto su la Stampa e lo faranno ancora meglio di me; voglio solo dire che avrò sempre un ricordo tangibile di questo amico anche perché di fronte a casa mia in fondo a via Cavour ci sono due palme che stanno crescendo e cresceranno per altri cent’anni e più, piante che furono messe a dimora da Carlo quando era assessore al verde pubblico. Queste palme mi saluteranno sempre quando uscirò di casa ed in esse io saprò vedere quel sorriso fraterno che ci scambiavamo Carlo ed io quando ci incontravamo per strada suggellando la nostra amicizia con un ciao o una stretta di mano. Silvio Viglietti NUOTO - INTERREGIONALI PICCOLI ARTISTI CRESCONO Una serie di brillanti risultati hanno caratterizzato le trasferte degli atleti della Ge.sco Nuoto Alassio nelle prime due tappe dell’Incontro Interregionale di Nuoto Circuito Ligure-Toscano CSI svoltosi il 9/12/07 alla Spezia e il 24/2/08 a Pontedera. I risultati della prima tappa: Barbero Matteo 2° 25rn, Briozzo Daniele 2° 50sl e 2° 100 rn, Briozzo Serena 1a 100 rn e 3a 50 sl, Canobbio Sebastiano 1° 25 ds e 2° 25 sl, Cardi Giulia 3a 50 ds e 4a 100 sl, Cardi Matteo 2° 25 df e 4° 50 sl, Cottardo Matteo 2° 50 ds, Lanteri Sofia 2 a 50 ds e 3 a 50 sl, Leo Federica 2a 50 ds e 2a 50 sl, Losno Andrea 1° 50 sl e 1° 100 rn, Losno Marco 1° 50 sl e 2° 50 rn (a 1 cent dal primo), Puliga Giulio 3° 50 df e 3° 100 sl, Robba Nicolò 2° 50 ds e 2° 50 sl, Schivo Emanuele 4° 50 ds, Usanna Federica 2a 100 rn e 3a 50 sl. I risultati della seconda tappa: Barbero Matteo 2° 25 rn, Briozzo Daniele 2° 50 df e 2° 50 rn, Briozzo Serena 2 a 50 sl e 2 a 100 rn, Canobbio Sebastiano 1° 25 sl e 2° 25 rn, Cardi Matteo 1° 25 df e 2° 50 ds, Cottardo Matteo 2° 50 ds e 3° 100 sl, Lanteri Sofia 1a 25 df e 1a 25 sl, Leo Federica 1a 100 sl e 2a 50 ds, Losno Andrea 1° 50 rn e 1° 100 sl, Losno Marco 1° 50 rn e 1° 50 sl, Puliga Giulio 2° 100 ds e 3° 50 df, Radici Andrea 1° 25 rn e 4° 50 ds, Robba Nicolò 1° 50 ds e 2° 50 sl, Schivo Emanuele 3° 50 ds, Valvassori Theodor 4° 25 ds. Anche gli altri atleti presenti: De Paoli Matteo, D’Urbano Valeria, Moirano Gabriele, Pozzo Chiara e Taverniti Gaia hanno ottenuto dei buoni piazzamenti in classifica. I ragazzi allenati da Cristina Pallini hanno ancora tre importanti appuntamenti: 30 marzo La Spezia, 20 aprile Massa, 18 maggio (finale) Aulla, prima dei Campionati Nazionali CSI che si svolgeranno dal 5 all’8 giugno a Lignano Sabbiadoro. ATLETICA “A GENOVA BRILLA LA STELLA DI ABATE” Abbiamo colto il titolo dal Secolo XIX del 24 febbraio u.sc. L’alassino Emanuele Abate, nei Campionati Assoluti di atletica indoor, svoltisi a Genova il 23 febbraio u.sc., ha vinto, pur essendo influenzato, la gara dei 60 metri ad ostacoli, meritando il titolo di Campione italiano del 2008… “uno splendido Abate che perde la possibilità di partecipare ai Campionati Mondiali di Valencia solo per pochissimo”. L’Associazione Vecchia Alassio interpreta la gioia dei molti Alassini e augura all’atleta del nostro paese ancora molte vittorie. (segue da pagina 7) della Polizia di Stato, l’Artista Binny Dobelli, il Presidente dell’A.V.A. Sig. Cavedini (che ci ha ospitati) e… persino la Banda!!! C’era un ricco e goloso buffet offerto dall’Amministrazione Comunale a cui abbiamo donato uno splendido e gigantesco quadro che… speriamo di vedere esposto in una delle innumerevoli Sale del Palazzo. Noi bambini siamo stati fieri ed orgogliosi del nostro lavoro: i quadri erano pressoché perfetti, ricchi di colore ed esprimevano tutto il nostro Amore per la pittura, la passione e l’ammirazione per i grandi Artisti. È stato veramente emozionante, oltre che gratificante, vedere come le nostre opere venivano ammirate ed apprezzate non solo dai nostri parenti ed amici, ma anche da una moltitudine di persone sconosciute… quanti complimenti abbiamo ricevuto per il nostro impegno! Il nostro giocare con pennelli e colori ha trasformato la Sala Carletti in una grande tavolozza variopinta, dove ogni colore esprimeva una sensazione e trasmetteva al visitatore intense emozioni. È stato piacevole interagire con i ragazzi di Alassio, tra noi si è subito creata un’atmosfera di reciproca collaborazione e allegria, così ci siamo sentiti più uniti a loro e… vincenti! Inoltre, noi alunni di Moglio, abbiamo esposto alcune tazzine da caffè che avevamo dipinto e decorato durante il laboratorio di ceramica…tutti gli adulti si sono stupiti della nostra precisione e bravura… insomma per noi “piccoli artisti” è stato un avvenimento sorprendente, stimolante ed esaltante! Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno collaborato e contribuito alla realizzazione di questo splendido progetto. Gli alunni della classe 5a della Scuola Primaria di Moglio Lunedì 17 Marzo 2008 11 «L’ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI LAUREANO MAURI Nell’ultima settimana dello GIUSEPPINA (PINA) GUIDI IN AVELLINO sebbene abbia percorso con te un buon tratto di strada, ho ogni giorno la conferma che il nostro tempo è stato comunque troppo breve. Per me sei stato unico, indimenticato, e indimenticabile. È stato fantastico avere il tuo affetto, impossibile non averlo ricambiato. Riposa nella meritata serenità che ci hai sempre dispensato e che ora più che mai certamente ti circonda. Ti vedo assieme a molti altri volti cari e non riesco a dominare il rimpianto e ed a reprimere questa lacrima triste che scivola piano. Il 19 febbraio u.sc. è mancata in Alassio Pina Guidi in Avellino. Da molti anni “alassina”, era apprezzata per la sua bontà d’animo e per l’attaccamento alla famiglia e al lavoro. Ne danno il triste annuncio il marito Costantino, la sorella, i cognati e i nipoti. Anche l’Associazione Vecchia Alassio si unisce al cordoglio per la perdita della cara Pina e porge le sue condoglianze alla famiglia. GIANNINA LARGHI VED. GROPPELLI scorso febbraio è deceduto a Santa Corona di Pietra Ligure Laureano MAURI di anni 83 Gli amici più cari ne ricordano l’onestà e i meriti di tutta una vita e porgono, con L’Associazione Vecchia Alassio, le condoglianze alla vedova, Signora Lina, al figlio prof. Gian Marco ed alla famiglia. PAOLA SCHIVO VED. PELLE A otto anni dalla prematura scomparsa della sua amata Linda, è mancata all’affetto dei suoi cari e dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia la cara PAOLINA. Al cordoglio del Socio e amico Francesco Gennaro che con amore l’assistette in questi anni, alla signora Gianna che con dedizione e professionalità la coadiuvò. Ai parenti e a quanti le vollero bene, vadano le più sentite condoglianze dell’Associazione Vecchia Alassio. 6/3/2007 - 6/3/2008 Anniversari CAV. UFF. BRUNO BELGRANO 1978 - 2008 Parole, momenti, gesti, colori mi ricordano con rimpianto infinito la vita passata insieme. E tu, anche ora che da un anno sei lassù, nei cieli lontani vicino a Dio, rimani, ti prego, per sempre accanto a me ed a Maurizio La tua Clementina EUGENIA GORI VED. RAVERA (GINA) PAOLO GALASSI 25/2/2007 - 25/2/2008 Nel 30° Anniversario della scomparsa, Marisa ed Antonella Lo ricordano con immutato affetto. Si è addormentata, e nel sonno ha ritrovato Domenico, l’amato marito che il Signore aveva chiamato tre anni fa. Mancherai a tutti coloro che ti conoscevano. Ma… non pensare che il tuo sorriso si sia smarrito solo perché le tue labbra non sorridono più, perché è dentro a te che vive insieme al tuo cuore; non pensare che le braccia siano leggere prive della voglia di abbracciare perché ora stanno abbracciando DIO; non pensare che i tuoi occhi non hanno luce perché ora quella luce che hai risplende nelle stelle; non pensare che la tua anima sia sola, sofferente, pensierosa, perché ora sta correndo in silenzio verso un orizzonte di luce; non pensare che il tuo corpo ora stia sentendo freddo perché è riscaldato da un fuoco di passione che puoi trovare nelle persone che ami, e hai amato; non pensare che le tue mani non vogliano vivere perché ora sono ferme , ma solo aspettano che siano prese inaspettatamente; non pensare che il tuo nuovo mondo sia buio, ma solo che alla fine di un temporale c’è sempre l’arcobaleno – Ti vogliamo bene mamma. Saranno le piccole cose i ricordi, i momenti sereni, l’allegria. E anche se ora sembra impossibile, saranno proprio questi ricordi a dissipare il dolore e a riportare il sorriso nella nostra vita. Vicini nel ricordo I figli Giorgio e Franco DOMENICO (DOMINGO) NATTERO 1988 - 2008 Un anno è passato: il dolore ed il vuoto sono incolmabili, ma il filo non si è spezzato; l’amore non svanisce mai. Anna, Andrea e Beatrice ricordano Paolo a tutti coloro che gli hanno voluto bene. RENATA AVERAME NINA MAGGI Marzo 2007 - Marzo 2008 20 Marzo 2007… e ora siamo a Marzo 2008. È passato un anno. 12 mesi, ben 366 giorni. Alcuni momenti sono volati via, tra le mille cose da fare, altri sono stati lenti e dolorosi, altri ancora ricchi di ricordi pensieri ed emozioni, ed altri semplicemente e miracolosamente felici. Molte sono le parole che si ascoltano e che vengono dette in queste situazioni, molte le espressioni dei volti, amici e sconosciuti, che spesso ancor più trasmettono di quanto la voce è in grado di dire. Ma non ci sono parole, e non ci sono espressioni, per descrivere tutto quello che è stato il nostro mondo, da quando, quella mattina, ci siamo salutati. Non un “addio” ma un “arrivederci”, perché niente muore, ma tutto si trasforma. Tu, bruco, sei riuscita a trovare, dentro di te, la forza e il coraggio per lasciarti trasformare in farfalla e per poter finalmente tornare a volare con l’uomo della tua vita, nel cielo dell’eternità. E noi, pur rimanendo a terra, abbiamo potuto assistere a ben due miracoli: il miracolo dell’amore, che non ha né limiti né confini, né di tempo né di spazio. L’amore che ha legato insieme te e il nonno Mario, dal primo istante in cui vi siete visti, per tutta la vita, e oltre la vita stessa. Il nostro amore per voi, che ci commuove, e ci fa sorridere, con una lacrima sul viso, quando sfioriamo con la mente o con gli occhi, qualcosa di voi. E il miracolo della vita, che fa sì che dopo qualsiasi situazione ci possa rialzare ed andare avanti, perché ”la vita continua”. Il tempo scolorisce i ricordi tristi e dolorosi, quasi appena accennati con matita leggera, ma scalfisce indelebilmente, come a voler incidere nel diamante, l’amore e la gioia che ha unito le persone. Per questo riusciamo a ricordare, e ricordare è tutto quello che possiamo fare. Dopotutto, le persone esistono solo se esistono per qualcuno, e voi esistete e continuerete ad esistere per sempre nella nostra memoria. Esistete quando parliamo di voi, quando guardiamo qualche fotografia, quando in campagnia raccogliamo frutti di piante che avete ancora piantato voi, quando troviamo qualcosa di vostro (e accade molto spesso, visto che siamo sommersi dalle vostre cose!), quando vediamo due farfalle o due uccellini, che, insieme, si avvicinano a noi, e si fermano lì, a guardarci… Qualsiasi descrizione non sarebbe in grado di riassumere quello che eravate; voi siete stati prima di tutto una coppia, e il vostro amore vi ha riunito, attraverso l’universo, e alzandovi dalla terra fino al cielo. Un ciondolo circolare, diviso in due semicerchi, lo avete sempre portato al collo, una parte ciascuno. Sopra c’era inciso: “Divisi ma” e “sempre uniti”… c’è bisogno di aggiungere altro? 24/3/2007 - 24/3/2008 MESE DI FEBBRAIO 2008 Con la ragione il tempo passato è di venti anni, per il cuore il tempo sembra essersi fermato in quel giorno in cui chiudesti gli occhi e per concludere la tua semplice ma esemplare esistenza lasciasti la vita, la tua, non certo la nostra. Mi manca tanto di te: il tuo discorrere pacato di uomo saggio, misurato, giusto, i tuoi dissensi muti eppure più eloquenti di mille parole, l’educata cordialità, la ripugnanza per ogni maldicenza, gli equilibrati suggerimenti, sempre per qualcosa, mai contro qualcuno, da vero maestro di onestà e di vita. Alla luce di come va il mondo È trascorso un anno da quando ci hai lasciati… ma il tuo sorriso e il tuo ricordo continueranno ad essere dentro di noi. Tuo marito Franco, la figlia Anna con Marco, i famigliari e gli amici. ALBARELLO Pierina ALTOMONTE Giovanna COLIC Marija DANESI Victor Ugo ENRICO Mafalda GLEONEC Renee Marie GUIDI Giuseppa MARAFANTE Stella MINGOIA Giovanni MOIRANO Tullio MORARI Dazio OLIVERI Maddalena PACCHIONI Ersilia SCHIVO Paolina TOMAGNINI Carlo anni 87 anni 67 anni 71 anni 78 anni 83 anni 88 anni 84 anni 91 anni 78 anni 84 anni 68 anni 88 anni 82 anni 97 anni 73 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 12 «L'ALASSINO» MARE DI ALASSIO CURIOSITÀ Italiano Dialetto locale (Alassio) 1) Torpedine oculata 2) Murena 3) Pesce volante - Rondine 1) Battipòtta - tremurizze 2) Murêna 3) Pesciu vuradù GITA A PISA Nel mese di febbraio si sono svolte alcune iniziative rivolte alla terza età che ribadiscono come siano prioritare, per la GE.S.CO Spa, tutte quelle attività che sappiano coinvolgere oltre gli anziani dei corsi in palestra ed in piscina e del centro ricreativo “Argento Vivo” anche tutti i “giovani” della città. Valide terapie dei nonni Agave Batticristi Lunedì 17 Marzo 2008 Martedì grasso la GE.S.CO Spa. ha organizzato un pomeriggio di festa e puro divertimento al Centro Anziani con il karaoke , i balli, le maschere e le classiche bugie che hanno addolcito per molti i ricordi di quando più giovani il Carnevale regalava anche veri momenti di spensieratezza ed allegria sfrenata. Proseguendo, il penultimo appuntamento con il cardiologo Dott.Bellotti nell’ambito della manifestazione “5 incontri salutari” che ha visto la partecipazione sempre numerosa a riprova che la formula di svolgere gli incontri in un ambiente informale come il bar sia stata la più appropriata per avvicinare tante persone a parlare e confrontarsi con altri su problemi legati alla salute di questa delicata fase della vita. Ma non ancora stanchi i “giovani” pimpanti e svegli si sono ritrovati giovedì 21 febbraio pronti per la prima gita di stagione. La meta è stata la città di Pisa che ha regalato al gruppo una giornata di sole, una guida che ha accompagnato il gruppo tutto il giorno alla scoperta della città dietro la famosa piazza e un ottimo pranzo toscano concluso con i classici cantuccini e vin santo. Il calendario di marzo vede la conclusione della rassegna “5 incontri salutari “venerdì 7 marzo, le grandi tombolate del martedì al Centro Anziani, una gara di nuoto con gli anziani Novara. Nei primi giorni di aprile è prevista la seconda gita, il programma sarà a disposizione già dal 10 marzo presso la segreteria della Piscina e al Centro Anziani di Via Piemonte. GE.S.CO SPA Amarillidacee - Ungia de gattu Si presume, ma non è certo, che questa grande pianta grassa dalle foglie lanceolate dai pericolosi e velenosi aculei, l’abbiano portata a noi gli arabi nel medio-evo nella loro prima “puntata” in Italia: Vive oltre trenta anni e muore con l’erezione di un grosso “asparago” che, coi semi, si apre ad ombrello. Ha foglie grasse spinose con una punta durissima e velenosa. Da noi è nota come “batti cristi” perché in passato fu usata dai penitnti per flagellarsi in pro- cessione. In passato si usava la radice per le sue proprietà diuretiche e cicatrizzanti nelle ferite. Adoperato, fu un successo in passato, il decotto di foglie secche. La polpa dell’alto fiore, essicata, i barbieri la utilizzavano per affilare gli antichi rasoi. Così, in satira coi penitenti, una frase satirica cantava: Se ti voi tegnite u corpu san I batticristi tegnne luntan. (Se vuoi stare sano /tieniti lontano dai batti cristi) Meteorologia Alassina a cura dell’Osservatorio Don Bosco FEBBRAIO 2008 “Febbraio, febraietto, corto e…” Quest’anno però non è stato così corto; ci ha regalato anche il 29 febbraio (come ogni quattro anni). L’anno bisestile è nato molti anni fa, ai tempi di Giulio Cesare. La colpa (o la ragione) è tutta del Pianeta Terra: gira attorno al proprio asse in un periodo che noi chiamiamo “GIORNO”; si muove velocissima (quasi trenta chilometri ogni secondo!) attorno al Sole in un periodo che noi chiamiamo “ANNO”. Quando, dopo 365 giorni, noi brindiamo per l’arrivo del “NUOVO ANNO”, il nostro Pianeta sta ancora correndo per arrivare al suo traguardo; e corre ancora per 5 ore,48 minuti primi e 46 minuti secondi: quindi con quasi sei ore di ritardo. Un astronomo egiziano ha suggerito a Giulio Cesare: aggiungi un giorno ogni quattro anni, e aggiungilo al sesto giorno (bis sexto) delle calende di marzo; in questo modo permetti alla “rotazione” di attendere la “rivoluzione”: È stata un’ottima proposta, ma non ha risolto completamente il problema: in questo modo è passata la “rotazione” in ritardo di 11 minuti primi e 14 secondi rispetto alla “rivoluzione”. Tenterà poi il Papa Gregorio XIII nel 1582 ad aggiustare i tempi tra “rotazione” e “rivoluzione” con un discreto successo, dando così origine al nostro calendario, detto appunto “Calendario Gregoriano”. Parliamo ora dei pregi e dei difetti di questo mese. Dal primo febbraio al 29 febbraio i giorni si sono allungati di quasi un’ora e quindici minuti (in marzo si allungheranno ancora di circa un’ora e mezza); dovrebbero quindi aumentare anche le ore di eliofania. Ecco il valore totale: 141,8 ore, con una media di 4,9 ore di sole limpido ogni giorno; le medie decadali: 5,4 ore nella prima decade; 6,4 ore nella seconda; soltanto 2,6 ore nella terza! 15 giorni sereni e 7 completamente senza sole. Umidità: 59% nel mese; i valori decadali: 46% nella prima; 54% nella seconda; 79% nella terza. L’ultimo giorno del mese ha toccato anche il 100% di umidità con una media del 91%. Scarse le precipitazioni: 37,8 mm così distribuiti: 30,2 mm nella prima decade; 4,0 mm Nella seconda; 3,6 nella terza. Temperatura media: 11,9 °C (13,0 °C lo scorso anno; 10,5 °C nel 2006). Le medie decadali: 11,7 °C nella prima; 11,4 °C nella seconda; 12,9 °C nella terza. Tutto sommato possiamo dire che questo febbraio non è stato né corto, né maledetto. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi PGS - Qualifica regionale di danza Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. Pessö A.V.A. GRANDE FESTA PER SUOR MARIA Domenica 2 marzo u.sc. si è svolta al Palalassio, la qualifica Regionale di Danza, con la partecipazione di PGS SAMPIERDARENA-PALADONBOSCO LA SPEZIA, con la collaborazione del Comitato Provinciale. Il PGS Albatros ringrazia tutti per il pieno successo della Manifestazione. Luc. Ber. Il 7 marzo, u.sc. grande festa all’Istituto San Vincenzo “DOMUS AUREA” Suor MARIA AUGUSTA STEFANI ha compiuto 100 anni. Nel mondo ovattato del convento, tra le preghiere e anche il costante lavoro di cuoca a “Casa Verde” si è svolto il tempo terreno di questa suora che ha molto dato e molto darà ancora nei rapporti umani, alle persone che le vogliono bene. Cento anni ben spesi sono stati festeggiati dal Sindaco e dalle autorità che con gioia e rispetto le hanno porto i loro omaggi e il saluto della città. Non è mancato il grazie delle consorelle che si sono strette accanto a Lei desiderose di ricalcare i suoi passi nel bene e imitare i suoi meriti che Lei ha dispensato intorno a se. Oltre ai parenti, il Sindaco le ha fatto onore con una affettuosa visita; gioiose le consorelle e il personale dell’Istituto che l’hanno abbracciata con affetto. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIREZIONE: Cons. 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