ANNO XLVIII - N. 3
Lunedì 17 Marzo 2008
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]
VA BENE IL TURISMO AD ALASSIO?
PUNTARE SULLA QUALITÀ
PER SUPERARE LA CRISI
Conservazione della collina e
manutenzione dei sentieri, stop
all’eccessiva cementificazione,
miglioramento della viabilità, pista ciclabile, parcheggi a rotazione, pulizia della città, sensibilizzazione per una raccolta differenziata spinta dei rifiuti e depuratore, questi i principali argomenti affrontati durante l’incon-
www.vecchiaalassio.it
di
Daniele La Corte
tro del 28 febbraio u.sc. presso
la sede A.V.A., seguito al precedente dello scorso ottobre sul
bilancio della stagione 2007 con
le previsioni per quella del 2008.
Ci si era ripromessi allora di
intensificare gli sforzi per una sinergia tra tutte le categorie eco-
Strade
fantasma
(continua a pagina 2)
Esercitazione di Protezione Civile:
ringraziamenti ed un suggerimento
Come anticipato ampiamente
dalla stampa e tramite lo specifico opuscolo informativo alla
cittadinanza, l’esercitazione di
Protezione Civile tenutasi il 31
gennaio scorso, seguita il giorno successiva da attività didattica per le scuole, si è basata su
uno scenario di evento di un forte terremoto, con epicentro a
circa 20 km dalla costa, di intensità pari al terremoto che ha col-
pito la Liguria occidentale il 23
febbraio 1887 (6.3 gradi della
scala Richter).
Obiettivo dell’esercitazione
era quello di testare la funzionalità del modello di intervento
comunale nella prima fase
dell’emergenza (prime 12 ore)
fino all’assunzione del coordinamento da parte del Dipar(continua a pagina 2)
Il Lions Club Alassio Baia del Sole
Organizza in data 18 marzo
2008 alle ore 18,30 presso la ex
Chiesa Anglicana di Alassio, una
conferenza dibattito sul tema:
CRESCITA DEL DISAGIO MINORILE. QUALI SONO LE CAUSE E
COME PREVENIRLE.
A questo incontro, rivolto
principalmente ai genitori interverranno come Relatori:
Prof. D. CADIROLA: Dirigente
scolastico Istituto Salesiano di
Alassio.
Dott. G. CAVANNA: Piscologa
ARPAD di Bastia d’Albenga.
Dott. G. CROCCO: Vice Que-
store Commissariato di Alassio.
Cap. G. LUNGIBELLO: Comandante Compagnia C.C. di Alassio.
Dott. F. PARODI: Coordinatore locale progetto YEPP del Comune di Alassio.
Prof. G.M. ZAVATTARO Dirigente scolastico Istituto Alberghiero di Alassio dell’Istituto
Classico e scientifico di Albenga
Avv. F.M. ZUNINO: Socio
Lions Officer Multidestrettuale
in qualità di moderatore
Rag. A. PAROLINI: Presidente del Lions Club Alassio-Baia
del Sole.
GLI STUDENTI ALASSINI
E LA STORIA PATRIA
I temi da svolgere in occasione del 25 aprile negli Istituti
Scolastici
Come ogni anno l’A.N.P.I. Sezione di Alassio e Laigueglia promuove un concorso a premi
per gli studenti degli istituti scolastici alassini su argomenti relativi ai fatti della nostra storia
contemporanea con opere individuali o di gruppo espresse dagli studenti medesimi. I vincitori dei concorsi riceveranno un
premio in denaro a titolo di borsa di studio.
L’A.N.P.I. ritiene necessario
richiamare soprattutto i giovani
a riflettere su ciò che per la nostra Patria ha rappresentato la
Resistenza, perché il sostantivo
“gioventù” ci richiama alla mente l’età dei grandi sentimenti,
degli slanci ideali capaci di trasformare il mondo, delle azioni
coraggiose ed anche eroiche
compiute in nome di valori indiscussi, quali la libertà, la democrazia, la pace, la giustizia sociale, il rispetto della Legge da
parte di tutti e la abiura a vergo-
gnosi privilegi.
Per questi principi, la gioventù di allora, al di sopra di
ogni divisione ideale, ideologica, culturale, di censo, si è unita
nel glorioso movimento di liberazione del nostro Paese dall’oppressione fascista e nazista ed
(continua a pagina 2)
Dal mese di aprile sarà disponibile ON-LINE il nuovo sito della
nostra Associazione.
Con questa iniziativa l’Associazione intende adeguarsi a
quelle che sono le esigenze delle
nuove tecnologie per andare al di
là dei confini di Alassio e della
carta stampata.
Dal punto di vista tecnico il sito
non sarà costruito con la tradizionale architettura HTML ma si
baserà sulle nuovissime concezioni dei files di FLASH.
Per i non addetti ai lavori i siti
HTML sono siti graficamente statici composti di diverse tabelle affiancate.
I siti costruiti con terminologia FLASH, al contrario sono gra-
ficamente ricchi di animazioni,
suoni, eventi che danno un effetto certamente più vitale al sito
stesso.
Il sito è suddiviso in diverse
porzioni:
HOMEPAGE: è una copertina
che avvia all’accesso del sito.
CHI SIAMO: Storia – News attività – Statuto – Consiglio e Presidenti.
L’ALASSINO: che contiene l’anticipazione dell’ultimo numero
del giornale e l’archivio storico
dal 2003
FOTOGRAFIE: Contiene l’ARCHIVIO STORICO con circa 3000
foto suddivise in varie categorie.
Le foto saranno finalmente disponibili a tutti.
Un gradevole afrore colma
l’aria. Il goloso profumo si
diffonde, svolazza intorno al
campanile, sale negli anditi delle
scale, scivola nelle pieghe del
vento fra ulivi, carrubi, pini e
dolcemente raggiunge il mare.
Una gaia ed innocua invasione
che allieta cuore e palati. È la FESTA DELLE BISCETTE che, come
ogni anno, puntualmente ritorna. Nel piazzale antistante la
Per l’esecuzione grafica del sito
la nostra Associazione si è affidata alla Società alassina
DEDRA:COM che ha già eseguito
lavori per le numerose attività
culturali e commerciali alassine.
chiesa di Solva e nelle fasce sottostanti si rinnova il rito di questo tipico dolce locale, legato
all’antica tradizione e le cui
(continua a pagina 2)
“Il miglior articolo di cronaca…”
ASSOCIAZIONE VECCHIA
ALASSIO
Floreat Alaxium
Il giorno venerdì 18 aprile 2008 presso
la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio
L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione
con il seguente
Sala Carletti
ORDINE DEL GIORNO
dal 16 al 30 marzo
espone
il pittore alassino
Per i Soci è un dovere morale
partecipare all’Assemblea
Antonio Boscione
PUBBLICAZIONI: presenta tutte le pubblicazioni dell’Associazione disponibili in sede.
MOSTRE: illustra la vivace attività della Pinacoteca.
CONTATTI: troverete il modulo per poter scrivere all’Associazione anche se non titolari di un
indirizzo di posta elettronica, più
tutti i recapiti dell’Associazione
Sarà disponibile uno spazio
pubblicitario da acquistare contattando l’Associazione.
Domenica 30 marzo 2008, ore 14,30: tornano le BISCETTE a Solva
è convocata
MOSTRE
Angolo
1) Relazione del Presidente;
2) Varie ed eventuali.
Il Presidente A.V.A.
Carlo Cavedini
Come ogni anno gli studenti delle scuole medie “M. Morteo Ollandini” e 1st. “S. Giovanni
Bosco” si cimentano, quali cronisti in erba,
con un elaborato basato su di un episodio od
una situazione che li avevano particolarmente
colpiti.
Anche quest’anno moltissimi i partecipanti
alla manifestazione organizzata, come sempre,
dall’Assoc. “Amici del Borgo Coscia”, con il patrocinio e contributo dell’Assessorato alle politiche giovanili, ed il contributo del Sindacato
Bagni Marini Alassio e dell’Associazione
Vecchia Alassio.
La Giuria, formata da giornalisti professionisti liguri e presieduta dal giornalista Alfredo
Provenzali (conduttore della trasmissione
“Tutto il calcio… minuto per minuto” assegnerà ai 10 migliori elaborati dieci “Contributo
studi” per complessivi € 2.230,00, e, inoltre, un
premio speciale offerto dal Presidente
dell’Ass. Borgo Coscia, di € 500, in ricordo della moglie Milla Aicardi.
La premiazione avrà luogo a data da stabilire, nell’Auditorium Biblioteca Civica “Renzo
Deaglio” dopo le feste pasquali.
La “fame” di posti auto, in
barba ai tanti box disseminati sul territorio, non diminuisce mai. Voci insistenti,
ma qualificate, danno per
certa la vendita, già avvenuta, di numerosi posti auto su
un'area recentemente ceduta ai privati dal Comune poche settimane fa. Un business che ha coinvolto i soliti
noti che “lavorano per il bene di Alassio” e che ha riacceso un'antica polemica sugli spazi da dedicare alle vetture. Così si riaffaccia anche
il problema di quelle aree
che, seppur private, sono
aperte al pubblico e su cui i
proprietari hanno pensato
bene di disegnare strisce
per delimitare posti per automobili da vendere al migliore offerente. La giunta
comunale è corsa ai ripari
per evitare un effetto a catena di comproprietari di strade che, anche se aperte al
traffico, sono, legalmente,
non comunali. Così, immediatamente, è scattato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale che sottolinea come il privato, sulla
propria strada, possa fare
ciò che vuole.
La sentenza dei giudici del
Tar ligure giungerà tra qualche mese, ma la mappa delle
strade considerate comunali, ma ancora private, è piuttosto variegata coinvolgendo arterie in pieno centro
cittadino, in periferia, sul
lungomare e in collina. C'è
chi parla di strade fantasma,
di aree mai acquistate e neppure espropriate che, da un
momento all'altro, potrebbero far risvegliare i legittimi proprietari che, con una
semplice sbarra potrebbero
decretare il divieto di accesso definitivo su nastri d'asfalto sino ad oggi in balia di
camion e altri mezzi più idonei alla distruzione che alla
costruzione.
Via Chabrol, Tetti Rossi,
Solibena, Rangè, Genova
Bocchi Bianchi e Panoramica Solva-Cavia-Vegliasco, sono alcune delle strade più note e frequentate
che, a tutti gli effetti, risultano ancora “private”. Di logica dovrebbero essere affidate ai legittimi proprietari o,
per diritto acquisito, diventare di esclusiva pertinenza
comunale. La burocrazia attende anche perché la scusa
degli errori del passato permette di coprire facilmente
qualsiasi ritardo. I problemi,
però, insorgono sempre improvvisi creando scompensi
di ogni tipo mettendo, spesso, nei guai soprattutto il territorio. La situazione di compromesso portata avanti per
troppo tempo ha creato
grossi problemi alla viabilità, che, negli anni, è peggiorata senza distinzione di
aree.
2
«L’ALASSINO»
IL TURISMO AD ALASSIO (segue dalla prima pagina)
nomiche e l’Amministrazione Comunale per migliorare la qualità dell’offerta turistica.
È necessario innanzitutto dare un appoggio al settore alberghiero, è quanto
asserisce l’Ing. Giancarlo Garassino,
consigliere comunale, che lancia strali contro la Regione per interventi sbagliati e mancata promozione.
Dato poi che per fare promozione
ci vuole un prodotto alternativo al
mare, si devono esaltare le qualità del
territorio e far scoprire quegli angoli
sconosciuti che tanto destano la curiosità dei turisti, soprattutto stranieri. Molto interessante a questo proposito il recente opuscolo edito
dall’APT Riviera delle Palme dal titolo: “L’altra RIVIERA”. È giunto il momento di rimboccarsi le maniche e
prendere contatto con i centri dell’entroterra e farne conoscere le potenziali attrattive.
Dov’è Alassio di una volta? si domandano in molti, se ne è persa l’iden-
OPTIMIST
tità anche per nostra colpa oltre, bisogna riconoscerlo, al cambiamento
dei flussi turistici e la crescente esterofilia, che ha portato i nostri prezzi
fuori mercato.
Cosa si può fare nell’immediatezza? Occorre portare avanti un progetto di riqualificazione per ridare alla
nostra Città il tradizionale colore locale, migliorare la qualità dell’ambiente promuovendo il borgo marinaro di Laigueglia, il museo a cielo aperto di Albenga, compresa la sistemazione della strada romana (via Julia
Augusta) che congiunge Alassio ad
Albenga passando dalla località di S.
Croce. Infine un invito alla nostra
Associazione per la creazione di un
centro di aggregazione al fine di coinvolgere in queste iniziative gli operatori commerciali e pro-loco delle varie località dell’entroterra, per una
programmazione che offra alternative al prodotto mare-spiaggia.
A.V.A.
ESERCITAZIONE PROTEZIONE CIVILE
(segue dalla prima pagina)
timento di Protezione Civile, trattandosi di emergenza di tipo C che per intensità ed estensione va fronteggiato
con mezzi e poteri straordinari come
previsto dalla legge 225/92.
Non certo una sceneggiata, ma un
serio significativo passo, frutto di un
sinergico, efficace e responsabile lavoro avviato da alcuni anni a questa
parte tra soggetti istituzionali ed organizzazioni del volontariato, in un’ottica di attività di pianificazione, prevenzione, soccorso e gestione della prima
emergenza a cui va aggiunta l’azione
didattica rivolta agli alunni delle scuole cittadine.
In questo percorso che ha richiesto
e richiede il continuo apporto di tutti
nell’operare per l’interesse di tutti
non vi sono “prove generali”, ma solo
la volontà e coraggio di “mettersi alla
prova” attraverso esercitazioni, esprimendo in tal modo quell’elevato valore e senso civico che è proprio di questo sistema e di chi vi opera, espressione di una moderna coscienza collettiva del dovere di solidarietà.
Questa esercitazione senza dubbio
ha rappresentato un valido primo test
per il sistema alassino di protezione
civile, contribuendo a fornire e stimolare numerosi spunti di approfondimento e confronto utili per affinare le
procedure tecniche ed operative. Ciò
è motivo di soddisfazione ed orgoglio
per la nostra Città.
Anche l’A.V.A., ne è stata partecipe,
conscia del rilevante ruolo che riveste
una corretta informazione al cittadino, nell’impegno a far crescere una
cultura di protezione civile.
Una partecipazione spontanea che
ha visto il suo Presidente dedicare
molto del suo tempo per presenziare
alle riunioni programmatorie ed organizzative, per capire, di documentarsi
,conoscere, sostenere il sistema protezione civile alassino ed ancor più da vicino quella preziosa ed impagabile risorsa che è il “volontariato” che in detto sistema significa “lavoro gratuito”.
I ringraziamenti che dalle pagine
dell’Alassino la stessa A.V.A. ha voluto esprimere a tutti i partecipanti
all’esercitazione sono forieri chiaramente di un forte e significativo messaggio ai lettori ed alla cittadinanza,
relegando “nell’angolo” della non
informazione un commento di derisione sull’operato delle professionalità e
volontari partecipanti.
Alla incauta “penna” si può solo
suggerire di continuare pure a sperare
nel buon Dio affinchè tenga lontano
tutte le calamità e nel contempo attivarsi per colmare quella sua manifestata distanza avvicinandosi con
umiltà e forte rispetto alla realtà del sistema locale di protezione civile per
comprendere, fra l’altro, che i suoi
componenti non sono inclini ai banchetti.
L’occasione mi è propizia per rinnovare a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato all’esercitazione
di protezione civile “Alassio 2008” il
più sentito ringraziamento ed elevato
sentimento di stima.
Loretta Zavaroni
Assessore alla Protezione Civile
Tanto di cappello al volontariato, a
chi dedica il tempo libero per il bene e
la sicurezza degli altri. Chi scrive ha
dato e continua a dare in favore del
prossimo, ma senza enfasi, senza comode e retribuite poltrone e, tanto
meno, per ottenere visibilità. Parlare
di “non informare” di “incauta penna”
significa non conoscere i fondamenti
della democrazia, di quella libertà di
stampa e di espressione che solo,
guarda caso, in molti paesi Sudamericani viene osteggiata. Nessuna intenzione di deridere nessuno, caro assessore. Ben vengano i volontari, la
stragrande maggioranza che ai tanti
brindisi e baci preferiscono dedicarsi,
anima e corpo, per aiutare i più deboli senza cedere alle lusinghe di un sicuro posto al sole.
d.l.c.
GLI STUDENTI ALASSINI E LA STORIA PATRIA
(segue dalla prima pagina)
ha restituito a prezzo di sacrifici e sangue la dignità alla nostra Patria ed ha
contribuito in modo assolutamente indiscutibile alla formazione della legge
fondamentale del nostro Stato che è
rappresentata dalla Costituzione Repubblicana della quale si compie il 60°
anniversario dalla sua promulgazione.
Non sarà inutile ricordare che nel
lontano inverno del 1945 gli italiani,
stremati dalla guerra, voluta dal fascismo, divisi ed oppressi da nazisti e fascisti, trovarono nel movimento della
Resistenza l’unità che liberò il nostro
Paese dall’oppressione e dalla occupazione nazista e dai suoi ignobili sostenitori, restituendo all’Italia la dignità di
nazione libera e civile.
Ben corrispondono a quei valori che
animarono soprattutto i giovani di allora i seguenti versi di Italo Calvino,
simbolo dei sentimenti e delle speranze dei ragazzi dell’immediato dopoguerra:
... Avevamo vent’anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch ‘è in mano nemica
vedevam l’altra riva: la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte
Tutto il bene avevamo nel cuore:
a vent’anni la vita è oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l’amore
Quale coraggio, quali ideali richiede
ai giovani il mondo di oggi, apparentemente così ricco ed appagato e libero
per poter tornare a sperare nel risorgimento di quei principi, fermo restando
che la libertà non va confusa con la licenza di fare ognuno ciò che più gli
conviene.
Con questi intenti, l’A.N.P.I. che è la
fedele custode della memoria di quell’
epoca eroica, si rivolge ai giovani studenti di ambo i sessi e propone loro,
con l’accordo del corpo docente dei
vari istituti, cui va il nostro ringraziamento per la fattiva collaborazione ed
impegno civile ed intellettuale sempre
dimostrato, di riflettere sui seguenti
argomenti che a scelta saranno oggetto di opere individuali o di gruppo let-
Lunedì 17 Marzo 2008
terarie, grafiche, poetiche, musicali e
multimediali.
Ecco i tre argomenti:
l) Il 25 aprile di 63 anni fa molti giovani, anche a costo della vita, hanno restituito dignità, libertà, pace, democrazia al nostro Paese.
I giovani di oggi non dovrebbero mai
dimenticarlo. L’aver dimenticato quei
principi basilari ha generato le stragi
d’Italia ed in particolare quelle dell ‘albenganese, costate la vita ad oltre 100
persone innocenti: uomini, donne, bambini, come è stato provato nel processo
contro il criminale nazista Gerhard
Dosse, comandante insieme con i repubblichini, della feldgendarmerie di
Albenga, processo conclusosi anche se
tardivamente, con la condanna di costui
all’ergastolo, unico ancora vivente tra i
vari autori delle stragi.
2) Nella quotidianità dei nostri giorni
i giovani sembrano privi di “sogni”. È
forse stato vano il sacrificio dei giovani
di ieri per un “sogno” di uguaglianza, libertà e pace?
3) “Non abbiate paura” è stato il monito ripetuto da grandi uomini per invitare la gioventù a battersi per una società dove ognuno possa esprimere liberamente il proprio pensiero e la propria appartenenza, avendo come obiettivo ultimo il raggiungimento della giustizia sociale e della legalità uguale per
tutti. Principi consacrati nella nostra costituzione.
I partecipanti al concorso di cui trattasi dovranno far pervenire alla commissione organizzatrice (alle direzioni
dei vari istituti) gli elaborati entro il 13
aprile 2008.
La premiazione avverrà durante la
manifestazione celebrativa del 25 aprile che si svolgerà, come ogni anno, nei
giardini di fronte al palazzo comunale.
L’A.N.P.I. è convinta che i partecipanti produrranno il massimo impegno ed augura buon lavoro.
A.N.P.I.
Sezione Alassio-Laigueglia
Ad Alassio prevale la flotta gardesana
Meeting Internazionale della Gioventù
Trofeo Challenge Zonta Club “Vera Marchiano”
Partenza all’unisono quest’anno per la Volvo Cup dei monotipo e per quella delle piccole derive di juniores e cadetti.
Mentre a Scarlino scendevano in acqua 65 Melges 24, ad
Alassio, nel medesimo fine settimana, ha preso il via anche il
circuito Volvo Cup Optimist
con il Meeting Internazionale
della Gioventù – Trofeo Vera
Marchiano. Il più antico trofeo
dedicato alla piccole derive del
panorama nazionale.
Ancora una volta Volvo, accanto al significativo impegno
profuso nel circuito monotipi,
ha ritenuto di proseguire il legame anche con l’aspetto più formativo della vela, sponsorizzando un calendario di cinque tappe
distribuite su tutto il territorio
nazionale.
E nella Baia di Alassio, sotto la
regia del Circolo Nautico al
Mare, sabato e domenica 1 e 2
marzo, si sono ritrovati 30 cadetti e 73 juniores, per un totale
di 103 optimist Nutrita la flotta
gardesana che ha subito messo
in evidenza i propri campioncini: Emil Toblini tra i cadetti e
Matteo dall’Agnola tra gli juniores, entrambi del Fraglia Vela
Malcesine, primi classificati nelle due categorie.
Ottima la prestazione dell’albenganese Lorenzo Damonte,
terzo tra i cadetti, a difendere i
colori del ponente ligure.
Tra le giovani veliste si sono
messe in evidenza la juniores
Veronica Maccari del Circolo
Vela Bellano sesta assoluta, prima tra le ragazze e la cadetta
Maria Hilora Pontoni (Fraglia
Vela Malcesine) undicesima as-
soluta, prima della categoria
femminile.
Tre prove per i più grandi, due
per i piccoli disputate nella giornata di sabato con vento teso tra
i 12 e 14 nodi con punte di 16.
Domenica il vento debole e le
forti correnti hanno costretto il
Comitato di Regata a richiamare
a terra la flotta e procedere con
la premiazione.
Accanto ai premi consueti si
riconferma la tradizione della
Volvo Cup che grazie al partner
Cantiere Faccenda, ad ogni tappa mette in palio, ad estrazione
tra i presenti alla premiazione,
un optimist. Estratti a sorte anche capi di abbigliamento e accessori tecnici frutto della collaborazione con la Best Wind di
Roberto Benamati.
Si conclude così questa prima
tappa di un circuito di cinque.
Prossimo appuntamento per le
piccole derive a giugno a Desenzano
01- 02 marzo Meeting della gioventù – 1 a Tappa Volvo Cup
A LASSIO 07-08 giugno Optimist
d’oro – cinquantenario; 2a Tappa
Volvo Cup DESENZANO 19-20 luglio
Trofeo Vatteroni; 3a Tappa Volvo
Cup M ARINA DI C ARRARA 6-7
Settembre; 4a Tappa Volvo Cup
FOLLONICA (26?) 27-28 settembre
Zucchero a Vela – Coppa Aico e
coppa Touring – Campionato di
Classe; 5 a Tappa Volvo Cup
CASTIGLIONE DEL LAGO.
Ufficio Stampa Volvo Cup:
Mediavip SpA – Magda Rosso –
Via Galileo Galilei 12/14 – 10070
Mappano di Borgaro T.se
Tel 011 – 5618956 Fax 011 –
5618958 tel mobile 333 2185266
E-mail: [email protected]
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Non pochi concittadini si lamentano che in troppe “zone”
della città i padroni abbandonano gli escrementi dei loro cani
contravvenendo alle norme di legge
E chiedono ai Vigili Urbani di… vigilare più attivamente , onde evitare questo fastidioso discredito per la Città.
•••
MEGLIO PREVENIRE CHE…
Al Signor SINDACO
Ufficio Tecnico del Comune di ALASSIO e.p.c. ASSESSORATO
ALL’AMBIENTE COMUNE DI ALASSIO e.p.c. VIGILI URBANICOMUNE DI ALASSIO e.p.c. REDAZIONE DELL’ALASSINO
Venuti a conoscenza dell’intenzione di ristrutturare la Villa
situata in Alassio, Viale delle Palme 12, denominata “VILLA
WANDA”, considerando che nel giardino è ubicato un albero di
alto fusto di notevole pregio, si invita l’Ufficio Tecnico e chi di
dovere a verificare che il progetto non ne preveda (come ultimamente capita con frequenza) il suo taglio per una eventuale
(accertata???) malattia.
In fede (seguono molte firme)
Alassio 3 marzo 2008
GRANDE VIA CRUCIS ALLA
GUARDIA PER LA GMG
L’arbitro Collina firma la piastrella
Sono già iniziati ad Alassio, e
nella diocesi ingauna, i preparativi per la grande Via Crucis, organizzata per sabato 15 marzo, in
occasione della celebrazione della XXIIIesima Giornata Mondiale
della Gioventù.
Saranno migliaia infatti, fra giovani e fedeli, provenienti da tutte
le 160 parrocchie della diocesi di
Albenga - Imperia, coloro che
prenderanno parte alla “Via Crucis”, alla Madonna della Guardia.
La tradizionale Processione è
stata voluta dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile,
che ha anche intitolato la giornata “Venire sul monte per stare
con Lui”.
Alle 10 del mattino saranno già
aperte le Adorazioni e le Confessioni: ci saranno due preghiere
collettive guidate, con inizio alle
11,30 ed alle 15,30. L’incontro con
i Catechisti è previsto invece per
le 17,30 al Santuario (i giovani e gli
educatori ceneranno tutti insieme nella foresteria).
La Via Crucis prenderà il via alle ore 20,15 dal bivio di Caso.
Alla conclusione si terrà la solenne Messa al Santuario dove si
svolgerà la cerimonia ufficiale del
Mandato ai Giovani.
“In caso di cattivo tempo - dicono in Curia per la Via Crucis il ritrovo sarà nel piazzale sottostante il Santuario. Il percorso sarà abbreviato e si partirà alle ore 21. Per
coloro che volessero informazioni
più dettagliate è possibile contattare direttamente don Edmondo,
al numero 349 38 26 583”.
La Via Crucis al Santuario della
Madonna della Guardia è un appuntamento fisso in preparazione
alla Giornata mondiale della gioventù: non solo i giovani alassini,
ma tutti coloro che sono impegnati, a livello diocesano, nei vari
campi del volontariato e della
Catechesi con i giovani, danno vita a questa tradizionale ascesa alla Madonna della Guardia che introduce alla Settimana Santa.
Biblioteca Civica, 23.2.208 - Pierluigi Collina, designatore nazionale degli arbitri, ospite d’onore del Convegno Arbitri Liguri, firma la piastrella per il Muretto.
(FOTO SILVIO FASANO)
C. A.
FESTA DELLE BISCETTE (segue dalla prima pagina)
SOCIETÀ OPERAIA MUTUO
SOCCORSO - ALASSIO
Domenica 6 aprile 2008
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA
PRANZO SOCIALE
alle ore 12,45 presso
l’HOTEL RISTORANTE AIDA
Via Flavio Gioia
Sono invitati tutti i Soci e simpatizzanti
Prenotazioni presso
Hotel Ristorante AIDA e/o Sede AVA
origini sono ormai lontane nel tempo. Le “nostre” donne, sapienti custodi dell’antica ricetta, ed alle
quali porgiamo fin d’ora il nostro
più sincero “grazie”, saranno liete
di farvi gustare questa squisitezza.
Coloro che le hanno già gustate
sappiamo con certezza che torneranno a trovarci. Chi invece non le
conosce ancora, preghiamo di
spingere la propria curiosità sino
alla Solva, dove, oltre al famoso
dolce, avranno l’occasione di gustare anche uno dei panorami (lasciatecelo dire) più belli di tutto il
ponente ligure. Rinnoviamo l’appuntamento alle ore 14,30 di domenica 30 marzo e, come sempre...
BUONE BISCETTE A TUTTI !!!
Società Operaia Agricola
Mutuo Soccorso
Il Consiglio di
Amministrazione
Lunedì 17 Marzo 2008
PIAZZA STALLA E “PINOCCHIO”
Non è una favola. È una triste
storia vera.
C’era nel 1887 un uomo benestante, il Conte Luigi Morteo,
che lasciò per testamento alla
Società Agricola di Mutuo
Soccorso della frazione Solva
gran parte del suo patrimonio
tra cui il terreno denominato
“Orto degli Agrumi”, in parte
l’attuale Piazza Antonio Stalla.
Diverse vicende, molto interessanti dal punto di vista legale, indussero l’allora socio della
Società Agricola di Solva,
Antonio Stalla ad impugnare
l’operato di alcuni Amministratori pubblici ed a salvaguardare a favore della collettività
un enorme patrimonio immobiliare. Per questo motivo, in epoca molto più recente, la Piazza,
in segno di riconoscenza, su
proposta dell’avv. Claudio
Bottelli, è stata a Lui intitolata.
Sembra che questa Piazza,
unica felice isola di verde pubblico nel Levante cittadino, adibita a parcheggio pubblico,
ben mimetizzato tra le piante e
gli arbusti nel soprassuolo, non
possa avere pace.
Negli anni in cui il boom economico vedeva Alassio al centro dello sviluppo turistico e alberghiero fu concepito il progetto di costruire al di sotto
della Piazza un parcheggio sotterraneo. Fino al 1990 poteva
avere senso. Oggi, con la chiusura e trasformazione dei tanti
e troppi alberghi, con il costante calo del flusso turistico, con
la costruzione di numerosissimi box privati, con il parcheggio sotterraneo di Piazza Partigiani e quello della ex stazio-
ne merci, con il taglio indiscriminato di tanti alberi nella zona
cittadina e collinare, è meglio
pensare a tutelare l’ambiente
piuttosto che far parcheggiare
sotto casa le autovetture.
Si è resa conto di queste mutate esigenze, oltre l’Associazione Vecchia Alassio, l’attuale minoranza consiliare
che ha cercato di impedire,
nell’ ambito dei suoi sette voti,
questo ulteriore scempio cittadino. In particolare l’impegno e
la dedizione del Consigliere
Comunale Angelo lebole ha
portato in Consiglio Comunale
le aggiornate disposizioni regionali sui piani di bacino e le
nuove distanze da osservare
dai rii (Piazza Stalla ha confinante il Rio Palmero) nonché
l’interesse della Sopraintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della
Liguria che reputa Piazza Stalla
sottoposta a tutela ai sensi
dell’art. 10, comma 4, lettera g)
del Codice dei Beni Culturali e
del Paesaggio (D.lgs. 22 gennaio 2004, n° 42).
Anche la Regione Liguria,
dietro interessamento del
Consigliere Regionale dei
Verdi Carlo Vasconi si è interessata al progetto.
A tutte queste persone che
hanno dedicato parte del loro
tempo alla questione di Piazza
Stalla e che contribuiscono fattivamente al rispetto della legalità, noi cittadini che ci siamo
recentemente opposti al progetto del parcheggio interrato
pluripiano siamo particolarmente grati e doverosamente
riconoscenti.
Il giorno dopo la festa
I numerosi cassonetti con i rifiuti solidi che sostano all’incrocio
di Via Torino con Corso Dante, sono stracolmi: La “rumenta” è tanta
che ne fuoriesce: fogli di carta per
pacchi dono dai disegni curiosi,
contenitori in cartone per
Pandoro e Panettone, scatole di
cioccolatini ripieni, avanzi di nastri colorati e numerosi sacchetti
di plastica.
Non fa freddo e dai “caruggi” arriva una leggera bava di vento che
ancora profuma di “pan-de-denò”,
mentre sul sagrato del Sant’Ambrogio ricorre con insistenza
l’aroma dell’incenso profuso a
piene mani durante la messa di
mezzanotte.
Finalmente dopo la frenetica
corsa agli acquisti dei giorni scorsi anche gli Alassini ora si riposano e riprendono fiato. Tuttavia anche se Natale è ormai dietro l’angolo, la festa è ancora nell’aria
Oggi che viviamo nel consumismo
più sfrenato dovremmo forse ridimensionare le pretese di molti, anche se è assai difficile mediare tra
economia e sentimenti.
Forse abbiamo perso il senso
del valore delle cose o dei valori
della vita.
Si affaccia quindi prepotente il
ricordo del Natale di allora, quando gli addobbi dell’albero si riducevano a qualche mandarino, un
pugno di caramelle ed un paio di
torroncini contenuti nelle scatolette di cartone istoriato.
Quando al termine della messa
di mezzanotte gli Alassini di buona volontà si scambiavano calorosi auguri sul sagrato del Sant’Ambrogio sotto un cielo nel quale ancora si potevano vedere mille stelle. Cenando la sera della vigilia le
donne si davano un gran daffare in
quelle cucine fumose per preparare con decorosa parsimonia le
specialità. Le “raviore” con il ripieno di “buroxe” unitamente alla pasta per i “gubelletti” e il “pan-dedenò” farcito di uva passa, canditi
e pinoli. Quando i bambini attendevano con ansia l’arrivo di Gesù
Bambino con i giocattoli. Qualcuno potrà obiettare che quelli
erano altri tempi. Tempi di miseria e povertà! Certamente sì, ma a
quel tempo almeno non c’era bisogno del Natale per fare voti e
promesse. Era gente seria quella
di una volta e ci si voleva bene tutto l’anno.
Vincenzo Moirano
AMICI DI PADRE HERMANN
L’Associazione “Amici di Padre
Hermann” si occupa da sempre di
raccogliere fondi per portare sostegno ai bambini in Rwanda costruendo scuole, fornendo materiale didattico, e portando là tutta la solidarietà di cui noi cittadini siamo capaci, nella consapevolezza che laggiù la povertà è comunque diversa
da ogni concetto che noi possiamo
avere di quel termine.
Perseguendo lo stesso scopo di
solidarietà sociale e constatando
quanti sono davvero gli anziani rimasti soli sul nostro territorio,
l’Associazione ha pensato ad un
progetto per dare loro una mano.
Con la collaborazione ed il sostegno della “Fondazione comunitaria del ponente savonese onlus”
e del Comune di Alassio, è nato
cosi, alla fine del 2006 INSIEME
PER NON RESTARE SOLI un progetto dedicato a tutte quelle persone anziane, che sono rimaste
sole, e necessitano di aiuto in tutte quelle piccole cose che per noi
sono routine quotidiana, e per loro sono invece impossibili da
3
«L’ALASSINO»
svolgere. Sono molte le tipologie
di intervento, che spaziano
dall’accompagnamento per una
semplice passeggiata, per la spesa… dal medico, in farmacia, a visite ed esami fuori Alassio, risoluzione di pratiche amministrative
o sanitarie.
Sono molti i volontari che hanno regalato a questo progetto
parte del loro tempo libero ed insieme a chi coordina i contatti ed
i servizi stessi, hanno costruito
una catena di solidarietà che ha
dato frutti di cui siamo orgogliosi.
Di seguito troverete tradotta in
numeri la presentazione fatta, i
servizi svolti in un anno di attività
sul territorio. Ma al di là di quelli,
è piuttosto l’esperienza di cui abbiamo voluto parlare ai nostri
concittadini, un’ esperienza che
ci ha arricchito e ci ha fatto sentire veramente utili proprio lì, nel
paese dove anche noi viviamo.
La coordinatrice ed i volontari
del Progetto
Alassio, 27 febbraio 2008
La realizzazione in project financing del parcheggio è stato
oggetto, da ottobre 2002 a febbraio 2007,di ben 7 delibere
consiliari e 5 delibere di Giunta.
Al momento attuale, viste le
legittime richieste della Soprintendenza, con una delibera
del 09/01/2008 la Giunta Comunale Alassina sospende l’invio della richiesta di presentazione dell’ offerta alle due ditte
qualificate e al promotore per
l’affidamento in concessione
della realizzazione e gestione
del parcheggio seminterrato e
interrato da realizzarsi in Piazza Stalla.
Noi semplici cittadini ci chiediamo perché una delibera di
tale importanza non debba passare ed essere dibattuta in un
pubblico Consiglio Comunale:
la nostra contrarietà al progetto e il nostro interesse ad essere informati sull’iter per la realizzazione di un’opera “pubblica” dà forse fastidio?
Gli attuali Consiglieri di maggioranza, presi singolarmente
dicono di concordare sul fatto
che in Alassio c’è poco verde e
che l’esistente va mantenuto
(quindi lasciamo stare Piazza
Stalla così com’è), ma allora
perché poi votano all’unanimità in Consiglio Comunale per
distruggerlo?
È triste ammetterlo,non lo
sapevamo, ma abbiamo da fare
con 14 “Pinocchio.”
Alassio, 29 febbraio 2008
Enrica Carlini
Presidente dell’Associazione
Alassio+Tua
CRONACA DI ANDATE: MESE DI MARZO 2008
Ragazzi, facciamo l’appello!
Chissà perché quando alcuni
politici (locali o nazionali) vengono attaccati dagli avversari o
dalla stampa, la loro prima reazione non è quella di difendersi
e di smontare le accuse ricevute, ma è quella di contrattaccare
subito, accusando gli avversari
stessi o la stampa delle più varie
nefandezze? Io credo di aver capito il perché di questo atteggiamento, che deriva e si sintetizza nella frase di un grande allenatore di una squadra meneghina, che diceva che la miglior
difesa è l’attacco, o anche nelle
idee del suo presidente, che voleva due, tre, cinque o più punte. Col risultato che magari finisci con l’avere l’attaccante più
giovane e bravo del mondo, e
dietro, una difesa tipo Trincheri-bis (è il nome di una squadra dilettantesca locale). Voglio
dire che se trovi una squadra
che si difende bene, e ti punge in
“ripartenza” si vede subito che
sei in… “brache di tela”. Sarebbe bello, insomma vedere dei
politici che ammettono i propri
errori, e sarebbe anche meraviglioso non assistere più all’effetto Biscardi, e cioè il confondere
le idee al pubblico parlando in
dieci tutti insieme e contemporaneamente.
Ma così va il mondo. Intanto
l’inizio della prossima stagione
turistica è vicinissimo, anche
perché la Pasqua (apertura tradizionale) è bassissima – sarebbe bastato un giorno di anticipo
della luna per avere la Resurrezione al 20 di aprile! Inoltre
l’atmosfera è rovinata dalla
campagna elettorale strisciante,
e dalle relative incertezze. Non
riguardo a chi vincerà – il cavaliere sondaggista sa già tutto,
ma a chi saranno fisicamente gli
eletti. Sì, perché se a te che sei
(esempio irreale e immaginario)
un sindaco importante, ti mettono in lista, ma al quindicesimo
posto, in una regione dove gli
eletti saranno sette, allora è una
presa per il lato b, allora è meglio non andare, e se hanno uno
spazio scoperto per un nome, al
quindicesimo posto ci scrivano:
“Orso Yoghi”.
Nel frattempo nella mia bella,
immobile e lenta città (slow
city) tutto è fermo o si muove
lentamente. Proviamo a fare
l’appello come a scuola: Depuratore: assente - Acqua di montagna nei rubinetti: assente Inizio dei lavori per la nuova ferrovia: assente - Apertura del piccolo Albergo per la stagione estiva 2008: assente -Blocco di ulteriori trasformazioni di alberghi
in appartamenti: assente Incentivo pubblico agli albergatori che vogliono continuare la
loro attività (in vari mezzi): assente - Difesa delle strade collinari con la proibizione di transito ai mezzi pesanti: assente Studio immediato di un nuovo
piano regolatore che salvi il salvabile della collina: assente Scelta spontanea (non spinta
dalle sovrintendenze varie) di
smetterla di pensare a scavi assurdi e sparizione del verde in
città: assente - Termovalorizzatore: assente perché sospeso
da scuola perché disturbava.
Deve presentarsi accompagnato dai genitori e dallo psichiatra
di fiducia.
Questo se fossimo a scuola. E
voi mi direste: se ci fosse una
scuola cosi dovrebbe chiudere
per troppe assenze. Vero. Come
è vero che io vi parlo della mia
cittadina di Andate sul lago di
Como, e lo faccio soprattutto
perché voi, abitanti di Alassio,che mi leggete, siate felici di
avere il vostro amato Sindaco e
di abitare in un luogo benedetto
da Dio, dove non c’è nessuno dei
difetti dei mio lacustre paesino.
Luca Caravella
STORIA DI PACE
Alassio, ex Chiesa
Anglicana, 2.3.2008 Oreste Castagna, prima di intrattenere i
bambini nel suo spettacolo “Storia di Pace”, firma per la piastrella del Muretto.
Gli è accanto l’assessore Monica Zioni
con in braccio la sua
bimba Giulia.
Società Operaia di Mutuo Soccorso
(FOTO SILVIO FASANO)
Salotto per musica da camera
Venerdì 8 febbraio, alle ore
21.00, la sede della Società Operaia
si è trasformata in una fastosa sala
per concerto di musica classica. I
numerosi presenti hanno avuto
l’impressione di trovarsi presso la
corte di un principe o di un nobile
o di un ricco borghese e di assistere, da invitati speciali, alla esecuzione di brani di primo Ottocento.
I musicisti erano seduti frontalmente, quasi a contatto con le persone, e trasmettevano la loro
espressività artistica con immediatezza ed eleganza. Silvia Schiaffino
al flauto, Marzia Carbone al clarinetto e Lavinia Carbone alla chitarra hanno proposto brani del periodo influenzato dai geni di Haydn,
Mozart e Beethoven. Ora in duetto
ora in trio, superando brillantemente difficoltà di sincronismo e di
lettura dei testi, hanno fatto rivivere quei momenti in cui la musica
era il passatempo preferito delle
corti signorili e delle famiglie benestanti.
La sonata di F. Gragnani, con un
andamento vivace e brillante e con
sonorità tipiche dell’epoca classica, il terzetto di L. De Call, con il minuetto tipico della musica da salotto (Hausmusik), il notturno di F.
Molino, famoso chitarrista vissuto
a Parigi nei primi decenni dell’Ottocento, la serenata di M. Giuliani,
influenzata dai contatti artistici
con Haydn e Beethoven, i brevi
pezzi di J.N. Kapeller, flautista
dell’orchestra della corte bavarese
e abile costruttore di flauti, il tema
con variazioni di Greensleeves e infine Entr’Acte di J. Ibert, compositore impressionista del secolo
scorso, hanno dato vita ad una serata piacevole, ricca di cultura e di
arte.
In apertura di serata ha preso la
parola il sindaco, arch. Marco
Melgrati, che ha sottolineato il
grande valore culturale delle iniziative della Società Operaia e ha
messo in evidenza le attività musicali alassine, in particolare della
banda cittadina. Hanno assistito
al concerto autorità del settore civile ed ecclesiastico, tra cui la
dott.ssa Loretta Zavaroni, assessore al Volontariato e alle
Politiche Sociali, e il dott. Alfredo
Silvestri, dirigente del 2° settore, e
i presidenti di numerose istituzione cittadine.
Il conduttore dello spettacolo,
prof. G. Puerari, con le sue introduzioni ha creato i presupposti per
una comprensione agevole dei brani interpretati e dei loro autori.
L’idea del presidente della Società
Operaria, sig. Claudio Gavaldo, assistito nelle scelte e nell’organizzazione dal past president, geom.
Enzo Barbera, ora presidente onorario, ha avuto un notevole successo e può rappresentare una valida
proposta per successive manifestazioni musicali.
CINQUE INCONTRI SALUTARI
Dott. Paolo Bellotti: “A volte sale e
a volte scende – la pressione arteriosa, sintomi e cure”
Per il quarto “Incontro salutare”,
organizzato dall’Assessorato alle
Politiche sociali del Comune di
Alassio e dalla GESCO, svoltosi nello
storico Caffè Balzola il 7 febbraio
scorso, presentato dall’Assessore
dott. Loretta Zavaroni, ha parlato il
dottor Paolo Bellotti, Primario di
Cardiologia dell’A.S.L. N° 2 (che visita anche ad Alassio – Salute), sulle
diffuse patologie della pressione arteriosa.
«In estate la pressione scende – afferma lo specialista – occorre consultarsi col medico e attenersi scrupolosamente alle sue indicazioni; per
esempio: se dobbiamo prendere due
pastiglie a distanza di tempo, non è
perché abbiano doppia efficacia, ma
perché devono coprire l’intero lasso
di tempo. Il sale fa alzare la pressione, occorre usarlo con moderazione
e considerare quello già contenuto
nei cibi. Anche l’emozione può far salire la pressione e il troppo caldo,
mentre il camminare la fa diminuire.
La vita serena diminuisce i fattori di
rischio. Un bicchiere di vino anche
con l’ipertensione fa bene, ma attenzione a non esagerare, occorre essere coscienti dei propri limiti, non è
deleterio essere buongustai. Se nonostante questi consigli la pressione
si mantiene alta è necessario ricorrere ai farmaci. Comunque non bisogna
spaventarsi se la pressione si mantiene alta: occorre un po’ di tempo
per stabilire se l’ipertensione è patologica. I fattori di rischio hanno molta importanza: colesterolo alto, diabete, obesità; ma al di fuori di queste
anomalie un po’ d’ipertensione non
deve preoccupare.
Tutti i farmaci hanno effetti collaterali, che sono ben conosciuti dai
medici. Se un abbassamento di pressione fa “girare la testa”, occorre
sdraiarsi per far affluire più sangue
al cervello. L’aglio fa abbassare la
pressione».
Alcune di queste indicazioni sono
risposte a quesiti dal pubblico, attentissimo e numeroso, molto soddisfatto e riconoscente per questi
“Incontri”.
C.B.
Renata Vallò
LAUREE
La Compagnia Dialettale Alassina
e la Corale Alassina - Coro Capo
Mele insieme per la Croce Rossa
Il 5 aprile 2008 alle ore 21.00 si
terrà presso la chiesa di San
Giovanni uno spettacolo di beneficenza durante il quale si esibiranno la Compagnia Dialettale
Alassina e la Corale Alassina Coro Capo Mele.
Lo spettacolo ha come finalità
la raccolta di fondi che verranno
utilizzati per l’acquisto di una
nuova ambulanza e di attrezzature per la sede C.R.I. di Alassio.
Ringraziamo sin d’ora tutti gli
artisti che si sono resi disponibili
ad aiutarci permettendoci così di
organizzare questo spettacolo
che ci auguriamo incontri il favore di un pubblico numeroso e Don
Luciano che ci ha gentilmente
concesso l’uso del salone.
Cogliamo inoltre l’occasione
per ringraziare l’ARES, Volontari
Boschivi di Alassio, per il loro
progetto “operazione tappi di
plastica pro CRI” con la speranza
che, sia la loro iniziativa benefica, che la nostra, riscuotano,
nell’interesse di tutti, il maggior
successo possibile.
Il Delegato C.R.I di Alassio
Peutet Alfredo
Presso l’Università Cattolica
di Milano, Facoltà di Scienze
Politiche, il 14 febbraio u.sc. ha
conseguito la Laurea in Scienze
della Comunicazione la dott.
Sara Schivo.
Con la tesi “Moda e mascolinità: il ruolo dei Fashion - models”. Relatrice la Ch.ma prof.
Emanuela Mora.
Ai genitori Antonella e Rino, ai
nonni Sara e Tomschi e Luigi
Febbraro le felicitazioni dei molti amici e conoscenti; alla neo
dottoressa l’augurio di una brillante carriera.
•••
Lo scorso 20 dicembre 2007 nostra mamma Ambra De Capitani
ha conseguito la laurea in
Fisioterapia presso la Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Genova di-
scutendo una tesi dal Titolo: “STENESI LOMBARE E TRATTAMENTO CONSERVATIVO” ottenendo
la votazione di 110/110. Relatore il
dott. Giovanni Maggi. Attraverso
il vostro giornale vorremmo farle
tanti complimenti e dirle che le
vogliamo tanto bene.
Brava mamma!!!
Marta e Gabriele
Anche l’A.V.A. si unisce all’augurio di Marta e Gabriele e augura
alla neo dottoressa una brillante
carriera.
•••
Presso l’Ateneo di Napoli si è
laureato a pieni voti (110 e lode) in
FILOSOFIA Andrea Mazzola, nipote della nostra concittadina,
Signora Ines Grandi.
Al neo laureato ed alla famiglia le
felicitazioni vivissime della zia e
dell’Associazione Vecchia Alassio.
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Quale sede per i nosci veggi?
Spett. Redazione dell’Alassino
Rispondo a mezzo del “nostro”
giornale all’interessate quesito
proposto dal Dott. Testa a proposito della sistemazione dei nostri
“vecchi” (giornale di febbraio
u.sc. a pag. 3 dal titolo: QUALE SEDE PÈ “I NOSCI VEGGI”.
Domanda n. 1 – Il sito proposto per la dimora degli Anziani è
idoneo?
Risposta: Gli anziani a Costa
Lupara proprio no! Hanno bisogno, specialmente se hanno trascorso la vita nella nostra ex bela cittadina, di essere sempre a
contatto con il mare, col nostro
magnifico golfo, (che nessuna
amministrazione potrà deturparci mai) e con le persone che
hanno condiviso la loro vita.
N. 2 – Gli anziani vivranno meglio con meno vista mare, meno
sole, maggior isolamento e poco
spazio verde a disposizione?
Risposta: No, penso proprio
di no!
N. 3 – Ha senso ridurre una zona
classificata di comune interesse
pubblico a favore di edilizia residenziale privata?
Risposta: Non solo non ha sen-
so, ma è assolutamente negativa, indecorosa e antidemocratica. Smettiamo di mettere sempre la speculazione privata davanti alla pubblica utilità.
N. 4 – Se l’operazione si dovesse
proprio fare non sarebbe opportuno scegliere una sede più accessibile e centrale?
Risposta: No. Non si deve fare
in quella sede.
N. 5 – Potrebbe andare bene
l’Area dell’ex mattatoio analogamente di proprietà comunale adeguatamente riqualificata?
Risposta: No! Vogliamo dare
ai nostri “Veggi” un posto più
sereno, dato che la magigor parte di essi non esce quasi mai?
Il nostro Sindaco (come recita
in continuazione) ha ottenuto la
maggioranza dei voti e per questo
deve, anzi ha l’obbligo (finora non
rispettato) di governare con democrazia, il che non vuol dire farla da padrone, ma ascoltare la volontà dei cittadini.
E agli Alassini dico: Svegliatevi e
intervenite: Ricordatevi che siamo in uno stato di libertà, usiamola e democraticamente lottiamo
per un’Alassio migliore.
Vanna Gandolfo
A proposito di Poggio Fiorito
Con molto piacere rispondo al
Dott. Agostino Testa, che chiede
pareri agli Alassini riguardo a un
problema che prima o poi investe
tutti. Ciò mi dà l’occasione di esprimere un’osservazione sul modo assai deludente con cui noi Alassini
affrontiamo i problemi della comunità, quasi fossero problemi che
non ci riguarderanno mai.
Il grave danno sociale delle località turistiche è proprio questo:
tutta l’attenzione e le energie vengono spese per i servizi a favore
del Turista, dimenticando di dedicare un po’ di attenzione anche alle esigenze della comunità, per
esempio creando luoghi e occasioni di incontro sia per i giovani
che per gli adulti; situazioni che
possano contribuire a riconoscersi tra Alassini dando un’anima alla propria comunità, discutendo insieme dei problemi che di
volta in volta fanno la storia della
nostra città.
Preoccuparsi di dare ai nostri
bimbi cosi come ai nostri anziani,
che poi siamo noi, strutture efficienti e all’avanguardia.
A questo riguardo devo dire che
un anziano, più di ogni altra persona, non va isolato dalla comunità.
Un centro per anziani va inserito
nella vita cittadina, dando modo ai
suoi ospiti, quelli che ancora hanno un minimo di autosufficienza, di
poter ancora partecipare alla vita
cittadina, andando al bar vicino
con un conoscente, andando a
prendersi il giornale all’angolo, ricevendo visite di amici, probabilmente anziani, che possano raggiungerli con facilità.
Sinceramente penso che Poggio
Fiorito non rientri in quest’ottica, a
maggior ragione Costa Lupara.
Possibile che noi Alassini non
riusciamo a ritagliarci un decente
angolo protetto, vitale e accogliente, dove finire i nostri giorni?
Alassio 19/02/08
Iris Gaburri
Un personale ringraziamento
al dottor Testa
So che il mio solo ringraziamento
potrebbe sembrare una goccia d’ acqua nel mare. Ho la certezza però
che tanti Alassini come me, e tanti altri cittadini, hanno a cuore le sorti
dell’avvenire del paese. In tal modo
possiamo diventare un oceano.
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Recensioni
“NAVIGANDO SU MARI LONTANI” di Aldo Baffo
È uscito recentemente alle
stampe (Frat. Frilli Edit - Nov.
2007) un sontuoso volume (tutto da leggere) del Com.te genovese (ma anche alassino) Aldo
Baffo: “Navigando su mari lontani”, un libro che via via ci fa visitare e conoscere il mondo attraverso le multiformi e fantasmagoriche “rotte” in tutti i mari del
nostro pianeta. In pratica l’autore descrive con sobrietà, ma
sempre con sorprendenti particolari e con dettagli accattivanti, la sua lunga e felice carriera,
da quando, ancora studente del
Nautico genovese, fu imbarcato
come mozzo-cameriere, sino al
conseguimento del Diploma ed
a tutta la serie di navi su cui egli
come Ufficiale e Comandante
percorse la sua felice carriera.
Scorrendo le pagine del libro è
come viaggiare con tutte le novità e le sorprese che colgono il
lettore ad ogni piè sospinto, le
tempeste in Oceano e le difficoltà impreviste da superare, i
porti e l’ammirazione estasiata
di fronte alle più grandi metropoli del mondo, da New York e
New Orleans, a Bombay, ai porti
cinesi e nipponici, a Melbourne
e ancora a Boston, a Philadelphia, a Baltimora, nei vari
continenti e nelle piccole e famose isole, spesso attraverso
tempeste improvvise e inconvenienti e difficoltà, ma sempre
con la grande perizia dei
Comandanti e dei marinai a bordo. C’è descritta tutta una vita
avventurosa che di pagina in pagina ti attrae e ti avvince, gli uragani e i tifoni nei mari più lontani del mondo e la necessità di
correre immediatamente ai ripari e, insieme, le più mirabolanti sorprese: dalla “scoperta”
della prima cerniera-lampo alle
varie vicende di carico e di scarico delle stive, dal serpente velenoso fra le banane di
Chisimaio alle pillole lassative e
alle bussole magnetiche, dalle
cene di gala a bordo sino alla
sorprendente stia di polli ruspanti in coperta, dai grandi albatros australi alla lotta fra il cobra e la mangusta di Bombay,
dal gustoso shukako al sakè e
ancora le geishe intoccabili di
Niigata e la fortunata permuta
tra una bottiglietta vuota di birra e due aragoste insuperabili e
potrei continuare all’infinito,
perché il libro offre una serie
ininterrotta di sorprese e di conoscenze
Tuttavia la grande novità del
libro di Baffo sta nell’avere inserito di tanto in tanto degli argomenti di vivo interesse storico e
ne cito solo alcuni per esigenze
di spazio: gli uragani tropicali
atlantici, le battaglie di Trafalgar
e di Capo Matapan e di Lissa, la
guerra navale in Mediterraneo e
in Atlantico, la storia del Canale
di Suez, Venezia ed il suo
Arsenale, Hong Kong e la guerra
dell’Oppio, l’orgoglio dei grandi
transatlantici italiani e potrei
continuare. Insomma un libro
eccezionale che ci guida al riconoscimento ed al compiacimento di fronte alla grandezza della
nostra marineria e, soprattutto,
dei nostri “marinai” che non sono secondi a nessun altro al
mondo!.
Tommaso Schivo
“LA STORIA (QUASI VERA) DELLA CREAZIONE DEL MONDO”
di Liliana Scarparo
Liliana Scarparo, allassina di
nascita, ma abitante a Sassari,
ha pubblicato (tip. TAS, € 8,00)
un simpatico libro-album con il
titolo accattivante “La storia
(quasi vera) della creazione del
mondo”.
Si tratta di una fiaba natalizia,
semplice, di non molte pagine,
ma succosa ed originale, che
una nonna racconta sotto l’albero di Natale ai nipotini sorpresi
ed ammirati.
Poche pagine correlate da
quattro pitture armoniose create dall’autrice che tiene a preci-
sare (e ne siamo convinti) che le
sembrano utili per stimolare
l’intelligenza (e, aggiungeremmo la fantasia e l’estro) dei bambini che le osservano e le commentano.
Ci compiaciamo per questa
storia originale e simpatica e auspichiamo che preso il libro-giocattolo possa acquistarsi anche
presso le migliori librerie di
Alassio che l’autrice saluta come “la indimenticata città del
cuore”.
3394361031. Una importante novità dell’edizione 2008 sarà il premio speciale che verrà assegnato
all’istituto Scolastico che presenterà il maggior numero di iscritti.
Molti sono i personaggi che sono
usciti dalle selezioni dello
“Zucchino d’oro” per intraprendere poi brillanti carriere. Fra questi
Mattia Inverni, che è in tournèe da
ben quattro anni ed ha all’attivo
600 repliche di “Notre Dame de
Paris” il musical firmato da
Riccardo Cocciante, uno dei più
straordinari successi degli ultimi
anni.
Il regolamento completo del
concorso èconsultabile sul sito internet www.umichettin.it ed è
possibilerichiederlo telefonando
al numero 0182 990895.
Claudio Almanzi
Invocazione
ALL’AMICA POESIA
O amica Poesia, d’Arti Regina,
linfa preziosa d’un nobile pensare
resta compagna mia, consolatrice,
fin che ai miei occhi luce brillerà.
Nei miei passati e battagliati anni,
in un andare che non ha ritorno,
fra pagine ingiallite d’esistenza
impresso ho fra i nobili ricordi
i rari istanti di felicità
preziosa quiete ai perniciosi affanni.
Fammi sognare in viva melodia,
guida il pensare mio nel puro e il bello
per addolcire ancora quel domani
in questo mondo capriccioso e strambo
dove il destino ha posto quel traguardo
che sposa la speranza a fantasia.
Alle mie labbra regala quel sorriso
che in terra ha dell’Alto Paradiso.
Santino Bruno Pezzuolo
“Pessö”
II° Premio Poesia (10-01-2008)
al Premio “Giorgio O. Martini – Genova
19.2.2008 - L’ambasciatore inglese Edwin Chaplin, invitato dal sindaco
Marco Melgrati e dall’assessore Monica Zioni è venuto ad Alassio per i cento
anni della Galleria dedicata al pittore inglese Richard West. L’ambasciatore è
stato festeggiato anche da alcuni cittadini britannici residenti in Alassio. Non
sono mancate le visite alla ex Chiesa Anglicana, alla Biblioteca Inglese e al
Tennis Club fondato dagli Hanbury.
(FOTO SILVIO FASANO)
L’AVIS Alassio in partnership
con AVIS Regionale Liguria, ADMO Savona, AIDO Provinciale
Savona, IPAVSI Savona e CESAVO sta organizzando un corso di
formazione rivolto agli infermieri professionali sulle tematiche
inerenti la donazione di sangue
e tessuti allo scopo di formare e
sensibilizzare sulla materia.
Il corso, che è anche in fase
di accreditamento ECM presso
il Ministero della Salute, si terrà
sabato 29 marzo e sabato 12
aprile p.v. presso la sala conferenze della CRI e la sala prelievi
AVIS a Ceriale (SV) in via Tagliasacchi, 3.
Il seminario, che sarà limitato ad un massimo di 50 iscritti, si
propone di focalizzare la formazione degli infermieri professionali e sensibilizzarli affrontando
le tematiche legate alla donazione di sangue e tessuti sotto i diversi aspetti, medico, pratico, legale, e si avvarrà della collaborazione di personale medico di
comprovata esperienza e competenze, quali i primari dei SIT
Santa Corona, SIT San Paolo, SIT
San Martino, CRCC Liguria, ed altri validi dirigenti medici e personale infermieristico accreditato di ASL2 e ALS3; la parte legale
sarà affrontata da un avvocato
professionista con esperienze
anche in materia di volontariato
a livello provinciale e regionale.
Il corso ha ottenuto il patrocinio dell’Ospedale Santa Corona
di Pietra Ligure, presso il cui
Centro Trasfusionale afferisce
l’AVIS Alassio, della Regione
Liguria – Assemblea Legislativa,
della Provincia di Savona, e del
Comune di Ceriale che ospita
l’iniziativa.
Il corso è aperto a tutti quegli
infermieri che intendono approfondire ed aggiornare le proprie competenze e permetterà
anche a quegli infermieri che già
operano nelle strutture trasfusionali e nei centri di raccolta di
aumentare notevolmente il proprio bagaglio professionale.
Per maggiori dettagli consultare il sito www.avisalassio.it o
rivolgersi ad AVIS Alassio
[email protected] tel./fax.
0182.645481.
Il corso darà anche la possibilità agli infermieri che lo desiderassero di collaborare con i punti di raccolta AVIS sul territorio.
Non si può parlare di sangue e
di AVIS senza ricordare i donatori e le giornate di donazione: le
prossime ad Alassio saranno venerdì 14 marzo, domenica 27
marzo e domenica 6 aprile.
Colombe ed aquile
C’è nell’aria qualcosa di diverso questa mattina!
È la festa del papà ed io sento
più che mai la tua presenza in
casa. So che da lassù vedi tutto,
ma lasciami la sensazione di
scambiare con te opinioni e sogni come facevamo prima che
lasciassi vuoto e silenzio in casa. Non ho più l’età per capire
ed accettare la modernità, e
quindi sono ancorata ai tuoi
principi: “La famiglia - gli amici
- il lavoro onesto - l’abnegazione dei propri vantaggi. Mi manchi sempre di più. Mi rassegno
al pensiero di quanto potresti
soffrire nel mondo di adesso! La
vergogna non esiste più e sembra che il falso sia un requisito
per furbi. Mi piacevi quando dicevi che “Due più due faranno
sempre quattro”.
Lasciati dire che non ti sei aggiornato; anche la matematica è
diventata una opinione per aquile. Sapranno i ragazzi di oggi, come quelli di ieri, chiedere ai padri
la provenienza di tanto benessere? Ciao, Papà… a risentirci.
Fernanda
Una lettera d’amore
per San Valentino
ALASSIO, S. Valentino 2008
T.S. per A.V.A.
Fernanda
Aperte le iscrizioni per lo “Zucchino d’oro”
La competizione canora compie trent’anni
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Corso formazione infermieri
Perché non darci appuntamento e
tutti insieme appassionatamente
trattare il problema? Io, riconoscente, nell’attesa comincio a porgere al
dott. Testa i miei più vivi ringraziamenti.
Lo “Zucchino d’oro”
Sono già aperte le iscrizioni per
il tradizionale appuntamento canoro di San Giorgio, giunto alla
XXX edizione.
Il Festival dello Zucchino d’oro,
che si svolgerà il 9 e 10 maggio,
sarà riservato ai ragazzi, dai due
ai 25 anni, suddivisi in quattro categorie. Gli iscritti nella categoria
A, cioè fino ai 6 anni di età, eseguiranno brani per bambini, quelli
della categoria B (7-10 anni) potranno invece eseguire brani degli
anni Sessanta, mentre gli iscritti
nelle altre categorie in concorso si
cimenteranno con brani a scelta
fra i grandi successi italiani.
Le iscrizioni sono aperte (fino
alle ore 19,00 del 2 aprile 2008)
dalle ore 8 alle ore 20 presso il
Circolo ACLI San Giorgio.
È possibile chiedere informazioni telefonando al numero
Lunedì 17 Marzo 2008
Caro Ernest Hemingway,
Scriverle una lettera non è un
compito facile: cosa potrebbe
dire uno come me ad un personaggio della sua dimensione?
A lei e di lei tutti hanno già
detto tutto! Pure, sig. Hemingway, io sono fantasticamente
convinto che nella cronaca
della sua vita, vi sia un angolino che non le dispiacerà ricordare, un momento in cui la mia
Alassio le è piaciuta tanto da
fermarcisi, forse brevemente,
ma per quanto potrebbe esserle bastato per notarsi il personaggio di un vecchio pescatore, un locale, una strada qualunque... Così mi piace anche
immaginare che andando via,
non potendo lasciare altro di
sé, ci fece dono di Pedrito, il
pappagallo che per tanto tempo, dal suo trespolo piazzato
vicino alla cassa, ha scagliato
alle spalle di tanti ignari clienti
del Caffè Roma il suo lapidario.
«…u t‘ha pagau?...» (ti ha pagato?).
Tutto qui, caro Hemingway:
altro non trovo da dirle, se non
un “grazie” per essere diventato
anche lei uno di quei personaggi
che dal “muretto” ci raccontano
tanto, da quel “muretto” che è
diventato un po’ cronaca e un
po’ memoria di almeno cinquant’anni della storia turisticoculturale di Alassio.
4a A PARIMERITO
Ora
Ora
guardami intensamente
e
assapora il mio sguardo.
Conservalo dentro
per le tue
notti insonni.
Poi
scappa via
e
non ti voltare.
Laura Scarfò
Con osservanza, suo
Antonio Boscione
Lunedì 17 Marzo 2008
5
«L'ALASSINO»
U recantu di nosci diti
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
(a cura di G.C. e G.G.)
Esse a tocchi e a buccui
cumme a tunnina
Fu necessità per molti Alassini e Mogliesi in particolare, andare a fare la “stagione”
nelle varie tonnare sia italiane (Sardegna, Sicilia) che estere (Tunisia, Libia,
Canarie, Spagna, Portogallo). Tale emigrazione, dalle origini assai lontane anche se
poco note, ma certamente ben documentate già dal 1700 (argomento abbondantemente trattato nel volume “Cara, vecchia Moglio” nel capitolo dedicato ai
Tonnarotti) è durata sino alla metà degli anni ’50 del secolo scorso.
Terminata la “mattanza”, prima di essere avviati agli stabilimenti per la lavorazione delle parti migliori, i tonni venivano sventrati tagliandone molto dalle parti interiori (uova, cuore, ventre, budella) che, una volta salate per la conservazione,
erano di spettanza ai Tonnarotti. Tra queste specialità (oggi molto ambite dai buongustai ma rare e assai costose) vi era la “Tonnina”, molto simile a quella che oggi
troviamo in particolari negozi sotto il nome di “Buzzonaglia”, la cui caratteristica,
oltre a essere un prodotto di qualità inferiore, sta nel presentarsi molto sbriciolata. Appunto: “a pezzi e a bocconi” come può esserlo, sarcastica la metafora, colui
che si trova male in arnese, o dolorante e, peggio ancora, rovinato.
Vecchie glorie sportive alassine per un ulteriore ricordo a Carlo Tomagnini.
IO
EM
R
P
2°
Bianchi ormai i capelli.
Accanto a te.
Per vivere e dare la vita.
Crescere insieme.
Verso di te
e ciò ch’è di te.
Sogno, gioia, catene spezzate;
non più pensare, ma esistere.
Responsabile della mia umanità.
Sveglio nella vita vera,
col coraggio di sognare,
per vivere fuori,
per non morire dentro.
Perché ogni istante sia
resurrezione.
Cammino tortuoso, umile e forte.
Continuo a volare,
senza maschera assurda,
col mio cuore nel tuo.
Anche i tuoi capelli
han perso l’antico splendore.
Il deserto è fiorito.
Il cielo grigio è diventato rosa.
Con quest’amore,
accanto a te, domani.
Una lettera d’amore per San Valentino
Giovedì 14 febbraio alle 15,davanti ad una folta cornice di
pubblico e con un gigantesco
rinfresco di chiusura, si è svolta
sul Muretto di Alassio la cerimonia di premiazione del concorso
“La più bella lettera d’amoreSan Valentino 2008”. La manifestazione inventata e curata da
Mario Berrino è la più antica
d’Italia ed è stata imitata poi negli anni da molte iniziative consimili. Ma è l’unica ad aver conservato un genuino sapore di
autenticità perchè tutti possono partecipare al concorso semplicemente inserendo nell’apposita Buca per Lettere situata
sul Muretto poesie e lettere
d’amore. La premiazione è stata
brillantemente presentata, come avviene fin dalla prima edizione, dal prof. Andrea Gallea, il
quale ha anche letto, con partecipazione ed efficacia, le opere
dei primi classificati.
II pomeriggio è stato allietato
dalla presenza e dall’esibizione
delle Romantos (Rosanna
Mainieri, Marina Ferrari e
Simonetta Mauti) accompagnate da Dino Ferrari alla chitarra.
Ma passiamo ai vincitori:
La Giuria del Concorso “La
più bella lettera d’amore-San
Valentino 2008”, dopo aver attentamente letto ed esaminato
le numerosissime lettere giunte
anche quest’anno da ogni parte
d’Italia e dall’estero per il il concorso, ha deliberato di assegnare i seguenti premi:
1°PREMIO: a Franca Gandolfi
(Langhirano-Parma)
2° PREMIO: a Ettore Ghiringhelli (Alassio)
3° PREMIO: a Gianna Rossi
(Milano)
La giuria ha stabilito di classificare nove concorrenti al quar-
to premio pari-merito, e di assegnare loro un premio offerto dai
seguenti esercizi alassini: My
StyIe, Muscitai, Cartoleria Pozzi,
Canepa, Belle Arti, La Piazzetta,
Pasqualini, Ristorante Danio,
Show Room, Clapsi, San Lorenzo pasticceria, Il Fornaio,
Galleria Berrino:
Sono:
Laura Scarfò, Simonetta Autuori, Elio Punzi, Maria Marinelli, Marina Ferrari, Giuseppe
Guarino, Silvia Cappello, Laura
Facollo, Ada Paonessa.
IO
EM
R
P
1°
Accanto a te
La Giuria segnala, infine, pur
senza premiarle, le opere di alto
livello letterario e poetico dei seguenti concorrenti:
Giampiero Rinaudo, Pietro
Biggi, Giancarlo Belloni, Lorena
Rossi, Tiziana Pettini, Stefania
Pivotti, Wanna Alai, Vincenzina
Longo, Antonella Petullà, Paolo
Scremin. Alex Guarino
Il Premio “Lettera a E. Hemingway” è stato vinto dalla lettera
scritta da Antonio Boscione.
La giuria
Ettore Ghiringhelli
Felicità
È cercare il tuo sguardo
e trovarlo
su di me
così intenso e caldo
come la carezza del sole.
È il battito del tuo cuore
che scandisce il ritmo del mio
e mi fa naufragare nella musica.
È sentirti così vicino e
intenso
come la luce
di un raggio di luna
che schiarisce la notte.
Felicità sei tu,
solo tu,
che mi lasci intravedere
un cielo pieno di luce
e sai portare
lontano
nel vento,
la mia voce.
Franca Gandolfi
San Valentino
MIO
E
R
3° P
Primo amore
Mi avevi insegnato a baciare,
mi avevi insegnato ad accarezzare,
mi avevi insegnato ad amare
senza pudore e senza reticenza,
con l’ardore della tua anima
e con tutta la tua pazienza,
e adesso che so volare
stringi forte nel tuo pugno
le mie piccole ali e non le lasci andare.
Sono tua prigioniera,
ma ci sto bene
nel tepore delle tue mani,
come oggi, come ieri e come domani,
perché ti amo e perché tu mi ami.
Gianna Rossi
VIP ALASSINI OK
Al Golf Garlenda
il successo ad
Andrea Beniamini
Brillanti successi e piazzamenti di rilievo per i golfisti
ed i Vip alassini nel fine settimana.
A Garlenda, infatti, sul percorso da 18 buche, in una “stableford”, valida quale seconda
prova del Gigold Golf Tour
2008, Angela Berrino, Antonella e Giancarlo Quadrelli si
sono messi in luce, ottenendo
brillanti vittorie di categoria.
La vittoria assoluta è andata invece al fortissimo Andrea Beniamini.
Alla gara hanno preso parte
quasi duecento golfisti, provenienti da tutto il Nord Italia,
mentre alcuni sono giunti anche dall’estero.
Ecco i risultati.
Gigold Golf Tour 2008 (II prova). Prima Categoria: 1) Andrea Beniamini, 39 punti; 2)
Isabel Chillemi, 36.
Seconda cat: 1) Nicola Rossi,
40; 2) Marcello Audagna, 39.
Terza cat:1) Angela Berrino,
40; 2) Robert Boot, 39. Primo
lordo: Alberto Gazzolo, 35.
Prima lady: Antonella Quadrelli, 37. Primo seniores: Giancarlo Quadrelli, 39.
C. A.
Fiocco
Azzur r o
I piccoli MATTIA e ANDREA
MAURIZIO annunciano la nascita del fratellino
UMBERTO
nato Il 24 gennaio, u.sc a
Pietra Ligure per la gioia della
mamma ALESSANDRA e del
papà MARCO, dei nonni Lorenza
e Umberto Corsi, Annika e
Graziano Maurizio.
Al piccolo Umberto e a tutti i
famigliari l’Associazione Vecchia Alassio porge i più sentiti
auguri di una vita lunga e serena.
6
«L'ALASSINO»
Lunedì 17 Marzo 2008
IL GRUPPO DEI BOCCIOFILI LOMBARDI
AD ALASSIO
Frammenti di storia nostrana - PARTE II
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 7° - L’EDUCAZIONE ATTRAVERSO IL FOLKLORE
L’argomento è allettante per
richiamare in vita qualche nuovo frammento per la nostra antica storia di paese. Mentre mi
apprestavo faticosamente a
passare in rassegna i rimasugli
della memoria, ho ricordato che
proprio trent’anni fa avevo «dato una mano» (anche attraverso
non poche ricerche personali
sue e mie) alla professoressa
Clotilde Gastaldi di Alassio per
la sua interessante tesi di
Laurea, «L’educazione attraverso il folclore in Alassio».
Così, anziché «logorare» ansimatamente le residue forze cerebrali, ho chiesto alla gentile
Signora il permesso di fruire del
suo lontano lavoro per aggiungere alle mie ricerche qualche
capitolo già elaborato e composto e che sarebbe interessante
inserire nell’intero lavoro che
sto realizzando. Lei, gentilmente, mi ha accordato il prezioso
consenso e per qualche capitolo non sarò costretto a vangare
faticosamente alla ricerca di notizie che il tempo aveva perduto, ma mi parrà di continuare il
mio viaggio nel tempo antico,
seduto, rilassato,«spaparacchiato all’ombra d’un pajaro»,
come scrisse Trilussa.
Dunque trascrivo, «sic et simpliciter», l’introduzione posta
all’argomento da trattare. «È
estremamente importante e
quasi fondamentale per l’analisi
dell’educazione alassina attraverso il folclore, rintracciare il
più possibile cantilene e filastrocche, ninne-nanne e preghiere che le nonne lontane e le
madri in particolare canticchiavano un tempo per addormentare i bimbi o per tenerli calmi
durante la giornata e le faccende domestiche»
La struttura sociale dei secoli
scorsi era evidentemente molto
diversa da quella di oggi. In genere la donna restava in casa a
contatto con i figli o, quando do-
veva recarsi all’esterno ad aiutare il marito o gli uomini della
famiglia, era costretta a portare
con sè i bambini più piccoli,
smettere alla mente dei bimbi le
loro cognizioni scolastiche e
l’esperienza di un certo lavoro.
Quindi i fanciulli ricevevano
La donna restava a casa coi figli.
qualora non fosse in grado di lasciarli in custodia a qualche figlia più grandicella. Non si parlava ancora di asili nido o di
maestre d’asilo in grado di tra-
DISEGNO DI GIBBA
l’educazione necessaria (e a volte frammentaria) direttamente
dalle madri, non avendo ancora
la società predisposto alcuna
forma di intervento educativo.
In genere esse non avevano,
però, una sufficiente cultura, se
non pratica, né una grande
esperienza, se non quella ricevuta a loro volta dalla propria
madre e dalla vita.
Quasi sempre, se si tiene presente che molte di esse erano
analfabete, il dialetto era l’unica
possibilità di manifestare le proprie esigenze e solo in dialetto
conoscevano gran parte delle filastrocche e delle nenie apprese tra le pareti domestiche.
Perciò restava in loro, accanto
all’ amore materno, un bagaglio
di nozioni e di cultura pratica,
capace di sopperire alla mancanza di effettiva istruzione.
Proprio da loro, direttamente, il
fanciullo apprendeva a procedere attraverso il difficile cammino della vita: « Has primum
audiet puer ; harum verba effingere imitando conabitur». Lo
scrisse Quintiliano nelle sue
«Institutiones oratoriae»: il bambino dapprima ascolterà le parole della madre; poi, imitandola, tenterà di ripeterle».
La ricerca e l’analisi di queste
filastrocche e cantilene era stata
difficile, sia per la diversa grafia,
sia per la diffidenza dei vecchi
interlocutori intervistati, ora
sorpresi, ora scettici, perché
non sapevano se giudicare il nostro interessamento una effettiva esigenza di studio o, più semplicemente, una curiosità superficiale e priva di importanza.
Tuttavia il materiale trovato
fu soddisfacente, tanto che si
dovette suddividere e catalogare: da una parte le preghiere ninna nanna che venivano ripetute costantemente ai bambini,
a tal punto che alcune di esse
sono rimaste vive nella mente
delle generazioni successive e
così sono giunte sino a noi, considerando anche che la fede, anticamente, era più sentita di oggi e dall’altra le filastrocche e le
varie tiritere in versi.
Uno splendido San Valentino in allegria.
Dopo le quotidiane invernali partite sulla spiaggia di Alassio i bocciofili lombardi si rallegrano e bevono in attesa… delle prossime vacanze.
Il nuovo viceparroco di S. Ambrogio
don Stefano Caprile
Domenica 2 marzo la nostra
comunità ecclesiale ha vissuto
un momento di grande gioia accogliendo don Stefano Caprile
nella sua prima Messa ufficiale
quale nuovo viceparroco.
Animato da giovanile entusiasmo, accompagnato dalla fervida preghiera di tutti don Stefano
affiancherà dunque il parroco
A completamento della sua
formazione don Stefano, dopo
essere stato ordinato diacono il
28 giugno 2005, è stato inviato a
Roma, al Pontificio Ateneo S.
Anselmo, come alunno dell’Istituto Liturgico, e ospite del medesimo Collegio, retto dai monaci benedettini. Alla conclusione del primo semestre di studi
Mons. Angelo De Canis, don
Enrico e il salesiano don Giulivo
nelle varie attività pastorali.
Nato il 31 gennaio 1980 ad
Andora, don Stefano è stato battezzato in aprile nella parrocchia del Cuore Immacolato di
Maria. Conseguito il diploma di
maturità al termine del liceo
classico, don Stefano è entrato
in Seminario il 1° ottobre del
2000, rimanendovi cinque anni.
In questo periodo ha sviluppato
una viva passione per la musica
e il canto sacro, in particolare
per l’organo, e un interesse
profondo verso la liturgia, azione di grazia nella quale il
Signore viene incontro ad ogni
uomo.
romani, il Vescovo gli ha conferito l’ordinazione sacerdotale il
5 gennaio 2006, vigilia della
Solennità dell’Epifania del
Signore.
In attesa di venir destinato alla nostra parrocchia, don Stefano è stato per sette mesi
Amministratore Parrocchiale di
due piccole comunità a Stellanello: San Gregorio e San
Vincenzo. Un’esperienza brevissima, ma da lui considerata
molto bella e indimenticabile.
Infine il 10 febbraio scorso il
Vescovo lo ha nominato, per decreto, vicario parrocchiale della
Parrocchia di Sant’Ambrogio.
CONCERTO della FANFARA dei BERSAGLIERI “M.A. Balbo” di Settimo Torinese
Nella suggestiva cornice di
Piazza Airaldi e Durante, di fronte al mare, il 10 gennaio scorso
ha tenuto un concerto la
Fanfara dei Bersaglieri “M.A.
Balbo” di Settimo Torinese, diretta dal M° Elio Fretti. Ha presentato la dottoressa Anna
Ricotti, Dirigente del “Centro
Pannunzio” di Torino, assai attivo anche ad Alassio, che in una
breve premessa ha affermato
che il concerto si svolge in ricordo delle Foibe e dell’esodo
degli Italiani dall’Istria nel 1945,
che si celebra proprio oggi. La
Fanfara è stata costituita nel
1935, recentemente si è esibita
oltre che in Italia, in Francia e in
Germania.
Il Sindaco di Alassio arch.
Marco Melgrati ha detto: «Col
prof. Pier Franco Quaglieni, presidente del Centro Pannunzio,
abbiamo voluto qui questa
Fanfara per ricordare quell’immane tragedia». Ha porto il saluto anche l’Assessore dott. Monica Zioni. Poi il prof. Quaglieni ha
pronunciato un breve discorso:
«Questo giorno non viene cele-
Come inviato ho assistito più
che ad un Festival ad una bomba di polemiche, spesso regalate. Dal mio punto di vista penso
che il Festival si sia seduto un
po’, aspettiamo un anno con la
speranza che nell’edizione
2009 non si parli già di quello
successivo.
Grazie a tutti i collaboratori
della testata ed alla Casa del
Disco Alassio per il supporto
tecnico.
Franco Branco dj
e Cristina Manini
brato in tutta Italia: Alassio è
una lodevole eccezione. La tragedia dell’Istria appartiene al
passato, ora dobbiamo guardare all’Europa, ricordare si, ma
senza revanscismo».
La Fanfara è arrivata, come da
tradizione, di corsa, ha poi eseguito una serie di brani, soprattutto marce, ovviamente di ambito bersaglieristico, anche cantati. Nella seconda parte del
concerto si sono ascoltate pure
arie classiche, come il Coro del
Nabucco, La Canzone del Piave,
Il Silenzio fuori Ordinanza e
l’Inno di Mameli. Numerosissimo ed entusiasta il pubblico,
al quale sono state distribuite
da parte di addetti della Fanfara
bandierine italiane.
C.B.
Diritti umani
per la costruzione
di un mondo
più equo, più giusto,
più salubre
La fanfara dei bersaglieri intrattiene turisti e cittadini nella giornata a loro
dedicata.
(FOTO SILVIO FASANO)
Con questo spirito viene indetto il 3° Concorso Grafico patrocinato dal Comune di Alassio
Assessorato al Volontariato. La
scadenza del bando 24 aprile
2008, premiazione 25 maggio
2008 ad Alassio Piazza della libertà.
Il tema scelto “H2O... diritto di
tutti” è un argomento in linea
con le finalità dell’Associazione,
e con la strenna 2008 del Rettor
Maggiore a tutta la Famiglia
Salesiana. Riteniamo, inoltre,
molto importante educare i nostri giovani ai diritti umani, quale strada per la promozione della vita, per la costruzione di un
mondo più equo, più giusto, più
salubre. Facendo crescere nei
nostri giovani motivazioni forti
perché in ogni parte del mondo
l’acqua sia un diritto di tutti e
non un privilegio di pochi.
Per modalità, formato e scadenza contattare:
Istituto Maria Ausiliatrice - Corso A. Diaz - Alassio
Rosanna Iebole - tel. 328 4862179
[email protected]
www.exallieve-ifmaliguria.org
La Redazione
Lunedì 17 Marzo 2008
7
«L'ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
Dai libbri de Samuele
A Bibbia - Samuele
Da u libbru di Rei
U castigu - Gerusalemme (Sion) - A gloria
Salumun Re - A morte de Davide
Defatti ’stu matettu ch’u l’ha avüu
u vén marotu grave, da sto mò.
Davide disperau u nu l’ha pusciüu
cui soi zazùn u dannu rimediò.
Quellu Profeta u l’era staitu crüu:
«Stu fiu ch’u nasce-u-nu purà scampò!»
Cu-u tempu, rassegnau a’ stu durù
cun Betsabea u turna a fo l’amù.
Vegnèndu veggiu e urmai sensa vigù
Davide u sa d’avé ancù ün duvere:
tra i tanti fii daiti da-u Segnù
a ùn u deve cedde u so putere.
Quanti durüi e pene d’allantù,
quanti remes-ci, quante scicutere...
Ma u l’è ancù re e u pune a cundissiùn:
che u so tronu u spènte a Salumùn.
E da st’uniùn u nasce quellu fiu
che u nomme u l’averà de Salumùn:
e za in tu çé u gh’è scritu e stabiliu
de quella ch’ha sarà a so funsiùn.
Davide perdunau ch’u 1’è da Diu.
u ingrandisce ancura a so Nassiùn
e in üna de ’ste guère tribulai
u vö de Sion fóne a so çitai.
Poi, cumme quellu u vegne cunsacrau
u-u ciamma e u ghe porla cun pasciùn:
«Me fiu... U me tèmpu u l’è segnau...
de tüttu quantu aù t’èi ti u padrùn.
Segue de Diu a stradda e avviau
ti truverai cunsènsi e appruvassiùn.
E se a So Legge... a te guiderà
ogni to impresa benexia a sarà...»
E in sce quella colla a reggia u fà
pe celebrò a so gloria e a so grandessa,
tantu che ün giurnu u ghe purterà
eiscì dell’Alleansa l’Arca stessa.
Ma u nu ghe basta, u vo andò cianlà...
Ancù u vö mantegnì üna so promessa:
ün Tempiu maestusu innandiò
dunde poi Diu u ghe posse dimurò.
Delongu ciù stancu, 1’öggiu urmai velau:
«De fenì u Tempiu, nu statte a scurdò...
E mé e l’ho fàite, ma ho za pagau
cu-u pentimèntu e a sün de zazünò…
E za da tempu ho eiscì perdunau
chi in te’sti anni u m’ha fau penò...
Aura u tucca a tì... Urmai t’èi re.
Fiu… e te lasciu... Fà u tò duvé...»
Ancù u vö mantegnì üna sò prumessa:
ün Tempiu maestusu innandiò…
MOSTRE D’ARTE SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) BORSA DI STUDIO
(a cura di Carlo Bertolino)
Loredana Boccardo
PICCOLI ARTISTI CRESCONO
Mostra di quadri alla Sala
Carletti 100 quadri per i piccoli
artisti della Scuola Primaria
Statale di Alassio.
Sabato 1° marzo presso la Sala
Carletti è stata inaugurata una
mostra di quadri fatti dai bambini della Scuola Primaria Statale
di Alassio; questa è la seconda
edizione e l’anno scorso ha riscosso molto successo.
Sabato erano presenti molte
autorità tra cui la dottoressa
Loretta Zavaroni, la direttrice
Domenica Santucci, le associazioni A.V.A., A.V.O., A.V.I.S., la
banda di Alassio, i Carabinieri, la
Capitaneria di porto, la Polizia e
la pittrice Binny Dobelli.
La manifestazione si è svolta
con successo, noi bambini ci siamo abbuffati e per riscaldare
l’animo ha suonato la banda.
Veniteci a trovare perché ci
siamo impegnati molto e ci terremo alla vostra presenza.
Partecipate numerosi, la mostra sarà aperta al pubblico nei
giorni feriali dalle ore 17 alle 19,
nei festivi dalle ore l0 alle 12 e
dalle ore 17 alle 19 fino al 15
marzo.
I bambini della Scuola
Primaria Statale
di Alassio
La Signora Bianchetti vedova Porello con la vincitrice della Borsa di
studio Silvia Gioberti.
Un’artista “multiforme” ha esposto nella seconda quindicina
di febbraio. Veneta di Conselve
(Padova), ha esposto a Venezia
(Galleria Benvenuti), Milano (Teatro San Babila) e altre città da Trieste a Barcellona; è diplomata figurinista, ma la sua arte comprende
pittura, scultura e “assemblage”.
Nella pittura ad olio su tela o tavola esegue visi di ragazze paffutelle su sfondo di fiori, marine, visioni d’interno, fiori, icone orientali, Madonne, anche vedute di
Alassio, il tutto immerso in un’atmosfera romantica di sapore ottocentesco. Gli stessi temi vengono
sviluppati nelle “tecniche miste”:
ritratti a olio contornati, “abbiglia-
ti” con pizzi, frange, collane vere,
rose di stoffa, piume di struzzo,
applicate anche a cappelli a larghe
tese; marine con la spiaggia fatta
di vere conchiglie, stelle marine,
coralli, talvolta anche modellini di
antiche navi “naufragate”. Poi maschere di stile veneziano incollate
al supporto che fa da sfondo con
lo stesso collage descritto sopra,
il tutto dipinto ad olio, sorta di ritratti in rilievo; in fine presepi con
figurine vestite di stoffa che ricordano quelli del ‘700 genovesi e napoletani.
Una versione complessa, affascinante, che incuriosisce e sgomenta: un’arte figurativa ma personalissima.
Anche noi alunni delle classi
3a-4a-5a della Scuola Primaria di
Moglio, insieme ai bambini delle
classi 4a C e 5a C di Alassio abbiamo esposto le nostre “Opere
d’Arte” che consistono in copie
di dipinti di grandi pittori quali:
Picasso, Mirò, Matisse, Klee,
Macke, Klimt, Braque e Carrà.
Questo evento è il risultato di
un percorso che abbiamo intrapreso ad ottobre sotto la guida e
direzione delle nostre insegnanti Luisella Corona e Carolina
Paoli, le quali ci hanno paziente-
mente seguiti, consigliati e supportati nella realizzazione dei
nostri “capolavori”… fino
all’inaugurazione… che è stata
un vero successo!
Sono intervenute numerose
Autorità quali: l’Assessore alle
Politiche Educative e Scolastiche Dr.ssa Zavaroni, il nostro
Dirigente Scolastico Sig.ra Santucci, il Comandante dei Carabinieri Sig. Di Summa, alcuni
Ufficiali della Marina Militare e
(continua a pagina 10)
Sabato 23 Febbraio nell’aula
Magna del Liceo “G. Bruno” è
stata assegnata la borsa di studio “Antonio Porello” per meriti
scolastici. 10 anni fa la signora
Bianchetti ved. Porello istituì un
cospicuo lascito all’ACALI (associazione ex allievi dei Licei
Ingauni).
Il lascito venne vincolato a titoli bancari ed il frutto dello
stesso doveva essere impegnato in una o due borse di studio
per studenti liceali meritevoli
che avessero conseguito
nell’anno precedente la maturità classica, scientifica, linguistica. La somma erogata copriva i costi del primo anno di studi universitari.
Queste le norme che regolano
le borse di studio.
Dalla costituzione del lascito
già 14 alunni hanno usufruito
della borsa di studio.
Per l’anno 2007 la somma è
stata assegnata dalla Commissione giudicatrice all’alunna
SILVIA GIOBERTI che ha conseguito la maturità linguistica con
la votazione di 100/100.
La notificazione che ha ac-
compagnato la consegna del
premio descrive l’alunna come
“studiosa e brillante, capace di
intuizioni acute e di aperto dialogo con i docenti, impegnata a
valorizzare i contenuti culturali
con originali rielaborazioni
creative”. A queste caratteristiche personali, riconosciute da
tutti i docenti e dalla commissione esaminatrice, si aggiunge
il rapporto solidale e collaborativo coi compagni di classe,
spesso aiutati dall’alunna stessa
a superare ostacoli.
Grandi e belle qualità intellettuali e morali che siamo certi la
giovane conserverà anche negli
studi unversitari.
Silvia Gioberti frequenta il primo anno della facoltà di ARCHITETTURA presso l’Università
degli studi di Milano.
La presidenza e il Consiglio
Direttivo dell’A.V.A. augurano a
Silvia un avvenire ricco di soddisfazioni.
APPELLO
AI DIPLOMATI
ANNO 1962
Riceviamo dal Signor Armando
Grillo il seguente appello:
Sono un ragioniere uscito dal
mitico “Bartalini” di Alassio
nel 1962. Cerco i colleghi di
quell’anno. Mi potete aiutare?
Grazie, Armando.
Per contatti potete rivolgerVi a
questa sede A.V.A.
8
«L'ALASSINO»
Lunedì 17 Marzo 2008
INCONTRI CULTURALI “Parliamo di…”
Una proposta culturale per la scuola, per l’aggiornamento, per il dibattito critico
Luisella Battaglia: “Alle origini dell’etica ambientale, uomo, natura, animali in Voltaire, Michelet, Thoreau e Gandhi”
Nell’ambito di questi incontri,
un gradito ritorno è stato quello
della professoressa Luisella
Battaglia il 7 febbraio scorso
nell’Auditorium della Biblioteca
civica, di cui qualche anno addietro era già stata ospite, presentata questa volta dal professor
Franco Gallea.
Ha iniziato la serata il prof.
Don Giorgio Colaiacomo,
Direttore del Liceo Don Bosco
(organizzatore di questi incontri
con l’Assessorato alla Cultura
del Comune di Alassio, Regione
Liguria, Provincia di Savona),
che nel porgere il benvenuto ricorda che questa iniziativa risale al 1994.
La parola passa al prof. Gallea:
“Assistiamo ogni giorno a discussioni di bioetica: prima era argomento per studiosi, ora è diventato comune grazie all’Istituto
Italiano di Bioetica, fondato dalla
prof. Luisella Battaglia, Docente
di Filosofia e Bioetica alla Facoltà
di Scienze della Formazione
all’Università di Genova. Collabora con giornali e riviste, è autrice
di molti libri, l’ultimo (in ordine di
tempo) edito da Dedalo, ha il titolo di questa conversazione che
andiamo a sviluppare. Ogni uomo
ha dei diritti, ma ci sono altre persone, il limite per non invadere il
campo altrui è l’etica. Il problema
è affrontato dalla professoressa
Battaglia, del quale parlano (e lei
cita) Voltaire, Michelet, Thoreau
e Gandhi».
Prof. Battaglia: «La bioetica è
una disciplina recente, della quale
si parla a volte in modo confuso.
L’etica del mondo vivente,
Bioetica medica, è un settore rilevante, ma ne è solo una parte, l’altro è quella ambientale, non dal
punto di vista scientifico, ma morale. Dobbiamo attuare una presa
di coscienza dell’etica ambientale, della quale siamo artefici e vittime ed è legata a molti aspetti
della nostra vita. La nostra sopravvivenza è legata alla conservazione dell’ambiente, ma non ne
siamo ancora abbastanza convinti: l’ambiente è la nostra casa.
Anticamente l’uomo guardava alla natura come a una madre: la
“Terra-madre”, la terra come un
corpo, le dobbiamo rispetto e
amore; noi siamo eredi di quel
mondo, ma ora viene vista come
una macchina da sfruttare.
Bacone diceva che la natura è un
dono, ma cattivo, da domare, da
violare: sapere è potere. Tradizione anche religiosa: l’uomo
padrone dell’universo. Questa
ideologia non è totale nel mondo
occidentale, la filosofia antropocentrica era soprattutto quella
degli Stoici. Il Cristianesimo assume questa eredità, ma temperata
dalla presenza dell’anima.
Cartesio non poteva accettare
che Dio giustificasse la crudeltà
verso gli animali, ma il fiore della
fraternità è più antico. Pitagora:
noi siamo parenti degli animali (la
metempsicosi); Plutarco: gli animali sono nostri compagni, dobbiamo rispettarli, c’è possibilità
di comunicazione. Venendo più
vicino a noi si trova Francesco:
abbiamo dei doveri perché gli
animali e la natura sono nostri
fratelli. Proseguendo, Voltaire: la
natura e Dio non fanno nulla invano; Michelet: la ragione dell’uomo è valida anche per gli altri soggetti; Thoreau dell’uomo e la difesa della natura sono inscindibili,
la meditazione richiede il contatto con la natura, il passaggio è di
tutti, è il nostro amico; Gandhi
rappresenta la non violenza del
forte. L’etica cosmica oggi è la nostra sfida».
Dott. Guido Bertolaso: “LA PROTEZIONE CIVILE ITALIANA: dall’impegno
sul territorio accanto al cittadino, alla gestione delle emergenze all’estero”
Un personaggio conosciutissimo e popolare è stato ospite di
questi incontri il 22 febbraio scorso nell’Auditorium della Bibliote-
svolge a favore dei cittadini e lo
ringrazia per la sua presenza.
Il compito di intervistarlo è affidato al prof. Franco Gallea:
«Presentarlo è
quasi inutile: medico, laureato
all’università “La
Sapienza” di Roma, ha ricevuto
anche lauree Honoris causa ed è
cittadino onorario di Ostuni in
Sardegna.
È qui per parlarci della Protezione Civile, che
svolge il suo compito non solo in
Italia, ma anche
all’estero: un lavoIl dott. Guido Bertolaso, responsabile nazionale della
ro immane. Il noProtezione Civile, mentre illustra i risultati e gli accorgimenti adottati dal suo Ufficio per la salvaguardia del stro Paese ha sostenuto calamità
Patrimonio naturale e la prevenzione da catastrofi.
(FOTO SILVIO FASANO) naturali a non finire e la Protezione
Civile interviene
ca civica. L’assessore al Turismo sempre anche in occasione di
e Cultura dott. Monica Zioni ha eventi che radunano molte periniziato dicendo che è un onore sone».
ospitare il dott. Bertolaso, reIl dott. Bertolaso con l’ausilio di
sponsabile Nazionale della Pro- proiezioni illustra interventi pastezione Civile, per l’attività che sati e finalità dell’Istituzione da
lui diretta: «È una presentazione
un po’ particolare: siamo l’unico
paese al mondo che può coprire
un servizio di protezione così ampio e articolato. Questa realtà è
nata dalla marea di disastri che ci
colpisce, a volte fonte anche di
polemiche. La Protezione Civile è
stata ufficialmente istituita con
una legge del 24 febbraio 1992,
per iniziativa del ministro Zambelletti. Le strutture operative sono: Vigili del Fuoco, Forze
Armate, Forze di Polizia, Corpo
Forestale dello Stato, Croce
Rossa, Associazioni di Volontariato. In ogni Comune il responsabile è il Sindaco. Non è un corpo a sé stante, ma ogni componente ne è parte, i vari gruppi sono coordinati a Roma. In caso di
emergenza si riunisce il Comitato
che predispone tutte le misure
necessarie e allerta tutti i servizi:
RAI, Telefoni, Ferrovie, Aeroporti, Autostrade, Guardia Costiera,
ecc. Abbiamo il record mondiale
di rischi naturali, ma le costruzioni antisismiche sono inferiori a
quelle del Giappone e della
California; 18.000 scuole pubbliche su 42.000 sono a rischio: la
prevenzione dovrebbe avere la
priorità assoluta.
Il dissesto idrogeologico non risparmia nessuna zona del Paese.
Sono stati costruiti in Italia 21 centri funzionali. Siamo all’avanguardia del sistema di allerta: meteorologica, vulcanica, frane, incendi
boschivi. Per quanto riguarda gli
incendi boschivi sono stati numerosi gli interventi all’estero:
Albania, Grecia, Cipro, Slovenia. È
prevista una grande esercitazione
in Gallura (Sardegna) con il concorso di Francia, Portogallo,
Spagna, Grecia; molto importanti
sono le campagne d’informazione. Mi complimento per l’esercitazione antiterremoto svoltasi recentemente ad Alassio. Fra gli interventi più significativi all’estero
ci sono stati quelli per lo “tsunami” in Tailandia e Sry-lanca. Per i
funerali di Giovanni Paolo II° abbiamo dovuto affrontare un’emergenza gigantesca, fondamentale
in uno stato estero. In collaborazione con la Provincia di Savona
abbiamo costruito un ponte in
Sudan: “Ponte Italia”, poi ristruttureremo l’ospedale adiacente.
La Protezione Civile è come una
grande orchestra, dove ogni singolo strumento deve suonare al
meglio la propria parte».
C.B.
Prof. Giovanni Maria Flick: “Dignità umana - uguaglianza, libertà - solidarietà”
Questo incontro è stato presentato dal prof. Don Giorgio Colaiacomo, Direttore dell’Istituto Salesiano di Alassio, che ha iniziato salutando e ringraziando, anche a nome dell’Assessore dott. Monica
Zioni, il pubblico e l’ospite: «Il professor Flick è un illustre ex allievo
dell’Istituto Salesiano di Sampierdarena, si è laureato giovanissimo
all’Università Cattolica di Milano, è
Avvocato, Magistrato, ex Ministro
della Giustizia, ora vice Presidente
della Corte Costituzionale e
Docente di Diritto Penale».
Il prof. Flick ha fatto il suo discorso con rara eloquenza e affabilità, è riduttivo sintetizzarlo, ma
non ci sono alternative. «Tema difficile quello della dignità umana:
uno dei problemi più ardui è darle
un significato valido per tutti. Dopo
la guerra l’Europa esce da anni di
dittature che provocano l’annichilamento della dignità, è più facile
definirla in negativo che in positivo:
è come un ponte fra presente e futuro. Il 50° anniversario della Corte
Costituzionale è stato celebrato
con i giovani ad Auschwitz: è facile
dire “Mai più”, ma oggi purtroppo i
campi di sterminio sussistono ancora. Viviamo in un periodo di mol-
ti rischi, come il diritto alla morte
con dignità. Il progresso ha risorse
meravigliose, ma anche aspetti negativi, come l’attuale crisi dei mutui
immobiliari. La globalizzazione
dell’informazione dispone di enormi risorse che la spingono all’estremo, cioè all’annullamento della privacy, quindi della dignità. Questo
secolo è stato aperto dall’attentato
alle torri gemelle, i rischi sono aumentati, di fronte alla maggiore richiesta di sicurezza sorge il problema di come affrontare il terrorismo. Il presente e il futuro ci pon-
gono problemi di mantenimento
della dignità, sia per i credenti (siamo a immagine di Dio) sia per i laici illuministi. La nostra è una bella
Costituzione: la prima parte va benissimo così, la seconda avrebbe
bisogno di un aggiornamento, in
certe parti non è attuata: ci sono
troppe morti sul lavoro. La costituzione tedesca mette la dignità al
primo posto, la nostra è più pragmatica, ma la dignità ha un posto di
rilievo. La dignità ha un significato
ambiguo, ma capiamo esattamente
cos’è, come si esprime, quando la
si calpesta. Uguaglianza nella diversità: la diversità non deve essere discriminazione. Dignità e libertà: il rapporto è complicato, deve essere rispettata secondo coscienza. Dignità e solidarietà: si deve consentire ai meno fortunati il
diritto alla solidarietà. La dignità è
il fondamento dei nostri diritti.
Ringrazio il Cielo di avere studiato
dai Salesiani, cerco di mettere in
pratica ciò che mi è stato insegnato. La nostra Costituzione è un inno
alla dignità umana.
Ca Bl.
Il vicepresidente della Corte Costituzionale Prof. Giovanni Maria Flick ha intrattenuto il pubblico intervenuto con illustrazione molto chiara e profonda su alcuni temi di carattere costituzionale e sugli aspetti della personalità umana, come
la dignità.
(FOTO SILVIO FASANO)
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“LA CATTEDRALE DI ALBENGA”
Edizione Istituto Internazionale di Studi Liguri
Uno stupendo ponderoso volume è stato presentato il 23 febbraio scorso nella Cattedrale di
San Michele Arcangelo. Si intitola “La Cattedrale di Albenga” a
cura di Josepha Costa Restagno
e Maria Celeste Paoli Maineri,
con la collaborazione di Mario
Marcenaro.
Di grande formato, consta di
530 pagine e oltre 300 illustrazioni, la maggior parte a colori. I capitoli (saggi) sono 21 di vari autori, più alcune appendici. Una
storia lunga oltre 1500 anni, di
una costruzione che si basa su
edifici ancora più antichi (tempio pagano?), più volte rimaneggiata e nel 1966 riportata nelle
forme romanico-gotiche del XIII°
secolo, a parte la volta affrescata
dell’’800.
Alla presentazione erano presenti il Sindaco di Albenga
Antonello Tabbò, l’Assessore alla Cultura della Regione Liguria
Fabio Morchio, il Prefetto di
Savona Nicoletta Frediani, la
Soprintendente per il Patrimonio
Storico, Artistico ed etnoantropologico della Liguria Giuliana
Algeri, la Soprintendente Archivistica per la Liguria Elisabetta
Arioti, i coordinatori e quasi tutti gli autori dei singoli saggi del
volume.
Ha iniziato con un breve discorso il Vescovo della Diocesi di
Albenga-Imperia S. E. Mons.
Mario Oliveri, poi l’avv. Cosimo
Costa, Presidente dell’Istituto
Internazionale di Studi Liguri ha
fatto una relazione sul progetto e
la realizzazione del libro. Quindi
la presentazione ufficiale fatta
dal prof. Clario di Fabio,
dell’Università degli Studi di
Genova, che ne ha descritto la
struttura ed esaminato i singoli
saggi, se ne riporta una sintesi.
Il primo è un articolo del compianto prof. Nino Lamboglia del
1966, intitolato “Lo scavo e il restauro della Cattedrale di
Albenga” che ne descrive il ripristino all’aspetto medievale.
Segue “Il monumento e i documenti” della dott. Josepha Costa
Restagno: una puntigliosa ricerca e lo studio dei documenti dal
Medio Evo ai nostri giorni. Della
stessa autrice “Il campanile: la
ricostruzione trecentesca” col
preciso elenco delle spese sostenute dal 1393 al 1397. Del “nostro” prof. Giovanni Puerari è
“Il chiostro dei canonici”, capitolo difficile perché il chiostro è
stato demolito nel 1900 e la documentazione è scarsa. Segue di
Fulvio Cervini “Architettura e
scultura nel cantiere duecentesco”, di notevole interesse per
l’importanza di ciò che è sopravvissuto della Cattedrale all’apice
del suo splendore. Dell’ingegner
Riccardo De Maestri, anch’egli
come il prof. Lamboglia ormai
somparso, è un articolo pubblicato nel 1965 “Il campanile della cattedrale di Albenga”, sul
restauro e consolidamento avvenuto contestualmente al resto
dell’edificio. Dall’architettura si
passa alla pittura col saggio di
Elena Rossetti Brezzi “La decorazione pittorica medievale”,
per la quale vale lo stesso discorso fatto per la scultura.
Proseguendo sullo stesso argomento, si giunge a un dipinto di
anonimo stimato del 1501:
“Scheda per la Pentecoste
all’altare del Santissimo” di
Giovanni Romano; alla quale si
aggiunge il saggio di Chiara Masi
“La Pentecoste alla luce delle
indagini tecniche”. Ancora per
la pittura segue “Tavole e tele
sugli altari della cattedrale
tra Cinquecento e Ottocento”
di Massimo Bartoletti, ricerca assai interessante, perché la quasi
totalità di questi dipinti (e degli
altari e sculture) col restauro del
1966 sono “emigrati” in altre
chiese o musei o depositi; un’appendice a questo saggio è l’altro
di Daniele Sanguineti “Un dipinto di Ludovico Mazzanti e
la sua copia”. Il discorso sulla
pittura continua con “Le decorazioni pittoriche ottocentesche” di Lilli Ghio, delle quali si
è salvata solo la volta della navata centrale. Si torna alla scultura
con “L’arredo scultoreo rinascimentale: ipotesi per una prima ricostruzione” di Gianluca
Zanelli, seguito da “Un patrimonio disperso: l’arredo marmoreo del Seicento e del Settecento” di Fausta Franchini
Guelfi. Rimanendo in tema, ancora Daniele Sanguineti dedica
un saggio a “La scultura lignea”. Con “I codici miniati” di
Anna De Floriani si passa all’arredo; questo è un articolo assai
interessante: la Cattedrale possiede stupendi manoscritti eseguiti fra il primo ’200 e il ’500. “Il
tesoro della cattedrale” di
Roberta Delfino descrive le numerose oreficerie e argenterie:
Reliquiari antropomorfi, Calici,
Pissidi, Ostensori, piccole Statue, Croci astili, Pastorali e altri
oggetti liturgici, generalmente in
argento, spesso dorato. Si continua con la musica: “Gli organi
della cattedrale e la città fra
Tre e Settecento: Documenti di
un rapporto privilegiato”, an-
La copertina del libro.
cora di Josepha Costa Restagno;
mentre Maurizio Tarrini continua con “Organi e organari nella cattedrale” dove descrive la
stupenda “cassa” dell’inizio del
’600, nella quale nel 1840 è stato
posto il “Grand’Organo Serassi”
tuttora funzionante; completa
l’argomento Nicola De Liso con
“La Cassa dei fratelli Botto e le
antiche tipologie delle casse
degli organi rinascimentali in
Italia”. Il saggio conclusivo è di
Mario Marcenaro “Restauro, ripristino e recupero esterno tra
Otto e Novecento: da Alfredo
D’Andrade a Nino Lamboglia”.
La presentazione è stata preceduta e seguita dal suono
dell’Organo citato, da parte del
M° Massimiliano Guido.
Numerosissimo il pubblico
presente alla cerimonia , alla
quale è seguito un gradito rinfresco nel Palazzo Peloso Cepolla
(Museo) offerto dall’Istituto
Internazionale di Studi Liguri.
Carlo Bertolino
Lunedì 17 Marzo 2008
Un mazzo di mimosa per Flora Tristan
Quest’anno in occasione
dell’8 marzo mi recherò (per i
lettori de «L’Alassino», mi sono
recato) simbolicamente nel cimitero di Bordeaux e sul monumento funebre eretto, come si
legge sulla lapide, “alla memoria
di Flora Tristan, autrice
dell’unione operaia - i lavoratori
riconoscenti”, deporrò (ho deposto) il mazzo di mimosa che
ogni anno dedico alle donne.
Nata a Parigi il 7 aprile 1803;
morì di tifo a Bordeaux il 14 novembre 1844, a soli quarantuno
anni.
Per questo mio omaggio prendo spunto da un saggio contenuto nel numero 1 dell’ anno LXII
della rivista Il pensiero mazziniano dello scorso anno e da alcune biografie trovate su internet, in particolare quella di
Antonia Bonomi intitolata
“Flora Tristan. L’orgoglio e la
fatica di essere donna”.
Forse qualcuno la conoscerà
quale nonna del pittore Paul
Gauguin, in Francia fu conosciuta e riconosciuta come “antenata del movimento femminista e
del socialismo operaio”.
La sua “Idea” era racchiusa in
un volumetto apparso il primo
giugno del 1843 e riassunto in
nove paragrafi e aveva come fine
la costituzione dell’Union ouvrière (l’unione dei lavoratori).
Il programma, di cui furono
diffuse migliaia di copie e alla cui
stampa si provvide con una sottoscrizione, prevedeva:
1. Organizzare la classe operaia a mezzo di un ‘Unione compatta, solida e indissolubile;
2. Far rappresentare la classe
operaia davanti alla nazione da
un difensore scelto dall’Unione
operaia e da essa stipendiato,
in modo che tutti possano chiaramente rendersi conto del fat-
to che questa classe ha il suo diritto di esistere, e che questo deve essere accettato dalle altre
classi;
3. Protestare, nel nome del diritto, contro le usurpazioni e i
privilegi.
4. Far riconoscere la legittimità della proprietà della braccia: (a quel tempo in Francia,
l’unica proprietà di venticinque
milioni di appartenenti alla bassa plebe erano le proprie braccia.)
5. Far riconoscere la legittimità del diritto al lavoro per tutti; uomini e donne.
6. Studiare la possibilità di organizzare il lavoro nello stato sociale attuale (quindi niente rivoluzioni.)
7. Costruire in ogni provincia
un Palazzo dell’Unione operaia
dove si potrà avere un’istruzione intellettuale e professionale
ai figli della classe operaia e dove saranno accolti anche gli invalidi del lavoro nonché i vecchi
e gli infermi.
8. Riconoscere la necessità urgente di dare alle donne del popolo un’educazione morale, intellettuale e professionale, in
modo che divengano gli agenti
moralizzatori degli uomini del
popolo.
9. Riconoscere il principio
dell’uguaglianza dei diritti tra
uomo e donna come unico mezzo per costruire l’Unità del genere umano.
In sintesi l“Idea” di Flora
Tristan è l’auto-emancipazione
del proletariato, con l’abolizione delle classi sociali ma senza
rivoluzioni.
Flora Tristan era però già conosciuta nel mondo letterario
francese dal 1838, per il suo racconto autobiografico Les
Pérégrinations d’une Paria matu-
“Quei due passi…”
Quanta creatività nell’arte di arrangiarsi… si sa sull’argomento noi
italiani siamo dei veri maestri…
sarà per questo che alcuni “bravi
cittadini” nella frazione Moglio hanno “studiato” come crearsi un parcheggio per così dire “alternativo”.
Da molti mesi, quotidianamente,
a qualunque ora, in Via Adelasia
all’altezza del civico n. 112 proprio
in prossimità di una curva pericolo-
sa ed in piena corsia di marcia, nonostante il cartello di “divieto di sosta con rimozione”, ci sono parcheggiate autovetture di ogni sorta,
marca e modello, furgoni, fuoristrada, grossi scooter, tali da costringere chi proviene da mare verso monte ad infrangere il codice della strada invadendo la corsia opposta,
creando i presupposti per un grave
incidente ed in tale eventualità
prendendosi anche il torto.
Nonostante i numerosi reclami
verbali alla Polizia Municipale che
con una certa frequenza assegna
contravvenzioni di divieto di sosta,
per i più svariati motivi, la rimozione dei mezzi viene quasi sempre a
mancare.
9
«L’ALASSINO»
Quei “cittadini modello” si ritrovano così a pagare (quando non fanno ricorso alla multa) una sorta di
canone-pedaggio per l’utilizzo del
“parcheggio”, mettendo però a repentaglio ogni giorno la vita delle
centinaia di persone che non possono fare a meno di transitare in quel
luogo essendo la strada principale.
Sono consapevole che nella frazione non è facile trovare un postoauto nelle immediate vicinanze della propria abitazione (anche se la situazione è notevolmente migliorata
dopo la costruzione del nuovo parcheggio a due piani), è anche vero
che gli abitanti di Moglio si arrangiano come possono a parcheggiare
sulla strada ovunque trovano uno
slargo o una rientranza, cercando
però di non creare gravi disagi o intralci alla circolazione e comunque
sempre nel rispetto degli altri.
Mi rendo conto che la vita di oggi
ci porta ad ottimizzare i tempi risparmiando anche sui passi, quello
che non voglio accettare è la sensazione d’impotenza che mi scaturisce di fronte alla prepotenza di chi
si arroga il diritto di decidere per la
vita degli altri, calpestando ogni regola di civile convivenza, mancando
di rispetto verso chi suo malgrado
non viene adeguatamente tutelato.
Ben vengano le legittime contravvenzioni a “rimpinguare” le casse
del Comune, a condizione che sia
posta come prioritaria la tutela e la
sicurezza del cittadino.
Mi viene da pensare che, probabilmente se si agisse di più in tale direzione, attraverso la rimozione dei
mezzi in questione, “quei cittadini
esemplari” forse non avrebbero più
così tanta voglia di infrangere le regole, dato che “scarpinare” fuori
città a recuperare il proprio mezzo
a fronte di un verbale molto salato è
ben più scomodo che fare “quei due
passi” in più.
BG
rato durante i suoi dieci mesi
passati in Perù alla ricerca del riconoscimento da parte della famiglia paterna. La condizione
operaia peruviana la trasformano in una rivoluzionaria, una ribelle che, preso atto anche della
sua condizione di donna oppressa, decide di adoperarsi
con tutte le forze per l’affrancamento delle donne e dei più deboli dalla schiavitù di mariti violenti e padroni senza scrupoli.
Lo stesso anno pubblicò anche il
romanzo a tesi sociale Méphis. A
consacrarla fu tuttavia l’inchiesta di etnografica sociale e politica dell’Inghilterra del 1840, che
racchiuderà sotto il titolo di
Promenades dans Londre. In
questo vero e proprio saggio,
scritto mentre era al servizio di
una nobile famiglia inglese come
domestica, Tristan passa in rassegna il mondo operaio, la condizione femminile, l’educazione,
la delinquenza e la prostituzione
mettendo in evidenza non solo
lo sfruttamento degli operai e
dei bambini (fino a quindici ore
al giorno di lavoro) ma anche la
disuguaglianza tra i sessi, presente in quello che sembrava il
regno della tolleranza e della
concordia.
Del suo: «Rivendico i diritti
delle donne, perché sono convinta che tutte le sofferenze del
mondo derivino dalla mancanza
del rispetto e dal disprezzo dei
diritti naturali e imprescindibili
dell’essere femminile», prese atto anche lo scrittore Mario
Vargas Llosa che nel duecentesimo anniversario della nascita
le dedicò il libro Il paradiso è altrove.
ANEDDOTI PATRII
di Dante Schivo
Il tacere è stato caratterizzato
come una possibilità essenziale
del discorso. Chi vuol far comprendere tacendo deve avere
qualcosa da dire. È vero!
Per atavica propensione gli
Alassini hanno sempre pensato
così. Questo postulato viene riproposto nei «Fatti Illustri di
Alcuni Alassini Antichi» descritti
da Gio.Batt.Fontana che in queste modeste note io cerco di riproporre sintetizzandoli.
«... è ben conveniente, che col
mezzo del presente breve opuscolo, io esponga alla considerazione
dei miei concittadini le magnanime azioni dei nostri illustri trapassati, che sono giunte a mia cognizione, o per essere stato testimonio, o per averne intesa la dettagliata narrazione Da persone
oneste e probe e perciò di fiducia
giustamente degne. E certo è ben
conveniente che si rialzi il morale
di questa generazione; in cui in
ogni dove non sì scorgono che
opre, che procedono dalle passioni abbiette e vili dell’egoismo, e
del materìale interesse, per cui
non si sacrifica che ai pecuniari
vantaggi, e non si estimano, e ben
anche da non pochi si sprezzano
le sociali virtù, che sole possono
render felice, e lieto il consorzio
umano».
Quest’opera, un tempo così si
diceva, esce a Genova nel 1854
con i tipi di Gaetano Schenone e
come è spiegato nella “Prefazione dell’Autore” «Non vi è dubbio che per l’insegnamento della
umanitaria morale, cioè della morale propizia al vero Comune bene. l’esposizione di esemplari fatti di illustri antenati, specialmente
compatrioti, non sia più valida
della semplice esposizione dei
precetti». Ma com’era Alassio al
tempo di Gio. Batt. Fontana?
Perché questo nostro concittadino antico, sente la necessità di testimoniare la nobiltà di sentimenti che risplende nei detti pronunciati dalla bocca di persone semplici, non colte, anzi ingenue e naturalmente generose?
Sarebbe desiderabile che
nell’attuale stato di società, in cui
non si scorgono in ogni dove che
gli effetti di un vile sentimento di
egoismo, gli esempi degli antenati trattenettero la gioventù dall’imbeversi delle abbiette massime,
che costituiscono tutta la morale
sociale di varie famiglie, nelle
quali stoltamente si crede, che chi
più si dimostra spilorcio, taccagnatore e vile per interesse. sia più
astuto e stimabile. Astuto e stimabile il codardo pittocchio? Quale
essere intelligente è su questa terra più meritevole dell’universale
disprezzo! Coll’attingere le sue
Ispirazioni a fonte generosa può
essere l’uomo utile al suo Paese, e
perciò rendersi dì onore. e di stima giustamente Degno. Seguo
con la testa e con il cuore le storie insolite della nostra Alassio e
mi chiedo come, senza quegli uomini degni di “onore e stima” anche se non colti o ingenui”, come
potremmo sopravvivere nei
prossimi 100 anni? Non credo
più, come credevo, che la bellezza salverà il nostro Paese. Anche
se è un concetto che mi piace
molto; la verità è che non mi sembra che abbiamo più occhi e cuore e voglia per cogliere questa verità. Abbiamo visto che la bellezza, oltre ad un effetto di gioia, dà
una angoscia che non siamo più
in grado di reggere; e non riuscendo più a difenderci dalla provocazione del brutto e dell’illogico ci accontentiamo dell’ordinario.
Scrive il nostro autore: «Dopo
ALASSIO: NUOVO DIRETTIVO
ALLA BOCCIOFILA ALASSINA
DALL’AGNOLA
E TOBLINI VINCONO
IL MEETING
DELLA GIOVENTÙ
Giuseppe Cotta
Associato AMI
sezione Savona
Si sono svolte ad Alassio le
elezioni per il rinnovo del direttivo della Bocciofila Alassina.
Alla carica di presidente è stato
riconfermato Adriano Garrone,
mentre il nuovo vice è Ezio
Sardo. Le altre cariche sono state affidate a Luigi Sfregola (segretario), Giuseppe Barroero
(tesoriere), mentre i consiglieri
sono Bruno Arosio, Ubaldo
Lanteri, Nicola Marino, Silvano
Naso e Gabriele Roggero. Il sodalizio alassino è da oggi impegnato nella organizzazione della tradizionale classica “Targa
d’oro”, che da quest’anno è stata inserita addirittura nel calendario boccistico internazionale.
La Targa d’oro Città di Alassio,
la più prestigiosa e partecipata
gara italiana di bocce della specialità volo, che è giunta alla
55esima edizione, si svolgerà il
29 e 30 marzo. “Come tradizione
– dice il presidente Garrone - la
gara sarà a quadrette, senza vincolo di società né di categoria,
con possibilità di partecipare
anche per le donne. L’altra grande novità è l’orario previsto per
la finalissima: non sarà più la domenica sera, ma si svolgerà invece nel pomeriggio alle 16 e 30.
Ciò è stato possibile grazie alla
riduzione del limite orario di tutti i turni di gara a due ore. Si giocherà ad Alassio, con 50 campi
tracciati sul fondo del campo di
calcio comunale “Ferrando”, e a
Laigueglia, Andora, Garlenda,
Albenga, Ceriale, Borghetto
Samto Spirito, Loano e Pietra
Ligure”. L’ultima edizione della
gara è stata vinta dall’Amatori
Sassi di Torino che schierava
Daghero, Fassone, Idrame e
Franzoni e che ha superato in finale la Tubosider Asti con
Gamba, Ruscalla, Negro e
Ballabene. La speranza degli organizzatori, visto il riconoscimento alla gara di prova di livello internazionale, è quella di superare il numero delle quadrette iscritte lo scorso anno: 361,
per un totale di 1.444 giocatori. E
non saranno meno di 5 mila le
presenze alberghiere tra atleti,
accompagnatori, addetti ai lavori ed appassionati, la gran parte
dei quali, come di consueto, arriverà dal Piemonte. “Ancora
una volta - dice il sindaco Marco
Melgrati – il binomio sport e turismo sembra essere vincente
ed efficace. Questa gara infatti
richiama in Riviera migliaia di
turisti ed appassionati, oltre agli
atleti ed ai loro accompagnatori.
Quest’anno poi l’evento sarà ancora più trainante per l’immagine di Alassio in quanto la prova
è stata inserita nel calendario
boccistico della federazione internazionale e saranno molti anche gli stranieri che giungeranno per l’occasione nella baia del
sole”.
C. A.
L’A.V.A. esprime al Presidente
ed al consiglio le più sentite felicitazioni ed i migliori auguri.
Grande successo agonistico e
di pubblico per il Meeting Internazionale della Gioventù, svoltosi nel fine settimana ad
Alassio, ed intitolato alla memoria di Vera Marchiano, la “mitica” segretaria del Cnam alassino
dei tempi d’oro.
La vittoria è andata a Matteo
Dall’Agnola ed a Emil Toblini, anche se i ponentini sono stati bravi
ed hanno ottenuto buoni risultati
e piazzamenti. Da segnalare in
particolare il terzo posto dell’ingauno Lorenzo Damonte (fra i cadetti) e l’ottavo di Rodolfo Di
Laghi (negli junior). Per gli
Alassini belle prove di Elisa e Luca
Lazzaroni ed Eldorado Pisano.
Questi i risultati del Meeting
Internazionale di Alassio.
Optimist Junior: 1) Matteo
Dall’Agnola (CV Malcesine), 7; 2)
Francesco Rebaudi (YC Genova),
13; 3) Angelo Gasparini (CV La
Spezia), 25; 8) Rodolfo Di Laghi
(CN Albenga), 35; 11) Manuele
Ruaro (id), 43; 18) Laura Selvaggio
(id), 57; 28) Claudia Damonte (id),
88; 32) Luca Lazzaroni (Cnam
Alassio), 94. Cadetti: 1) Emil Toblini (CV Malcesine), 4; 2) Federico Fornasari (Garda Salò), 4;
3) Lorenzo Damonte (CN Albenga),7; 9) Edoardo Pisano (Cnam
Alassio), 18; 18) Gabriele Sommariva (CN Albenga), 33; 19) Elisa
Lazzaroni (Cnam Alassio), 37; 24)
Giacomo Fiore (id), 46; 25) Margherita Monticelli (id), 47; 26) Isabella Maiellano (id), 49.
la rivoluzione di Genova del 1797
l’Inghilterra dichiarò guerra alla
nostra Repubblica. Oltre ai legni
regii di quello stato, infiniti privati corsari inondarono il
Mediterraneo, e fecero preda di
molti legni mercantili della riviera di ponente fra i quali non pochi di Alassio. L’audacia di questi corsari giunse tant’oltre che
ardirono persino d’incrociare
sull’isola Gallinara, che è, come
ad ognuno è noto, dall’ Alassina
rada poco discosta».
Nella primavera del 1799 il
“pinco” di Patron Agostino
Forcheri, carico di mercanzia
pregiata caricata in Francia, fu
assalito e catturato dai pirati
Inglesi lasciando Alassio nella disperazione. «Compatrioti, amici,
cittadini: non inutili piagnistei e
vane ciarle. Ci vuole risoluzione
e coraggio; io mi esibisco se mi
volete assecondare riprenderemo il Corsaro, che per mancanza
di vento, lentamente si allontana
verso il largo. La mia Brigantina
è pronta, facendo a palla e a mitraglia giocare i quattro cannoni
con la moschetteria lo costringeremo ad arrendersi o, quantomeno, ad abbandonare la sua
preda con la mercanzia e i marinai alassini prigionieri» Il coraggioso Capitano è l’alassino
Giuseppe Morteo.
Quando i pirati Maltesi e
Inglesi si accorsero che la brigantina armata dai giovani alassini, stava per dargli l’arrembaggio, lasciano la preda che rimorchiavano e a forza di remi e di vela si liberano dal conflitto. Ritorna il Morteo allegro e vincitore
sulla spiaggia di Alassio. Restituisce il Pinco con tutta la mercanzia e rifiuta “come ugualmente fecero i di lui combattenti
compagni una vistosa oblazione” che l’armatore e Patrone
Forcheri voleva offrire…
«Noi non femmo che il nostro
dovere di buoni compatrioti».
Queste furono le loro fervide parole.
Ma per meglio comprendere la
morale degli atti narrati ecco la
situazione di Alassio di quei tempi riassunta in alcuni fatti collegati alle date: anno 1789; Alassio,
quantunque decaduta, aveva ancora al servizio del suo commercio 70 Brigantini.
Anno 1797: ai 7 di settembre
arriva in Alassio il proclama famoso di Carrega che invita gli
Alassini ad unirsi ai Genovesi per
difendere la libertà. Anno 1798 ;
Moglio ai 24 Luglio si costituisce
in Municipio separato e crea i
suoi Consoli nel Sindaco G. B.
Porcella e Consiglieri Francesco
Bogliolo e Domenico Bogliolo.
Anno 1800: venuti gli Austriaci,
essi smantellano i bastioni di
Alassio e si portano via i cannoni
e le Porte della città.
Anno 1802 ; ha una popolazione (la sola Alassio) di 7481 abitanti ed Albenga solo di 1861. E il
Cantone di Alassio con 11 comuni (Moglio, Laigueglia, Rollo, S.
Gio. Batta, S. Pietro, Conna, S.
Bartolomeo, S. Lorenzo, S. Damiano, Villarelli, S. Gregorio, S.
Vincenzo, Capella soprana, Testico) ha una popolazione totale
di 14.534 abitanti, mentre quello
di Albenga con 34 Comuni forma
solo 14.497 abitanti. (M.I.R Gallo)
Fedele al mio ragionare d’introduzione ho taciuto, lasciando
spazio ai personaggi ai fatti e alle date, solo perché avevo qualcosa da dire. Mi sono chiesto, alla luce del confronto, come faremo ad Alassio a sopravvivere fra
100 anni e adesso voglio rispondere: dissipata la bellezza... banale è la risposta: solo l’AMORE
per Alassio ci può salvare.
Claudio Almanzi
Aneddoti Patrii 2 (Continua)
10
«L'ALASSINO»
ALASSIO PORTO APERTO
di Dante Schivo
Le operazioni di carico e scarico erano, nel porto di Alassio, facilitate dalle condizioni atmosferiche, dalle condizioni del mare e,
stranamente, si otteneva il picco
massimo di traffico mercantile
delle piccole imbarcazioni (gundure ciazzine) che collegavano i
fondachi della riva con le navi
all’ancora, proprio nei mesi invernali. E questo per il perdurare
dei venti “aquilonari”che rendevano inagibili molti approdi, ma
non quello alassino. Con il vento
di Tramontana forte le acque litoranee alassine sono quiete e permettono ai bastimenti di “accorciare” la caluma dell’ancora e approssimarsi alla spiaggia. Le
“gundure ciazzine” (alle quali i capibarca alassini di solito davano
il nome della loro moglie) potevano, lasciata la riva, raggiungere
la nave all’ancora senza quasi remare, sospinte, com’ erano, dalle
raffiche del vento del Nord e al ritorno erano rimorchiate a riva
dalla forza manuale della ciurma
di terra concentrata (anche con
l’uso della “cengia: attrezzo in
uso tra i “reordi” per tirare le cime delle reti a strascico da terra)
sulla “parmara longa” la lunga cima che, nella fase di approccio,
avevano, senza sforzo alcuno disteso in mare per rimanere collegate alla riva (come un cordone
ombelicale). Era in definitiva usato il sistema “vai e vieni” che si
usava per caricare botti o altro
materiale galleggiante in zattere.
Infatti per le grandi botti contenenti i vini della Sardegna, dell’Elba,o di S. Maura o di Marsala si
usava appunto il “rudeu a dandalivello.” sistema molto efficace di
“va e vieni” che collegava tramite
una robusta cima il bastimento
ancorato in rada con la zona
spiaggia che lo fronteggiava e dove i “caricatori e/o i ricevitori”
avevano il loro scalo. Le grandi
botti piene di vino, scaricate in
mare dove, opportunamente galleggianti, venivano, intervallandole debitamente, legate ad una
robusta “cima” e tirate a secco.
Sulla battigia. veniva sciolto il nodo e fatte rotolare sulla sabbia
della battigia e del lido come su di
un “dolce” piano inclinato. In
idioma ligure “parlau” (nodo Parlato) era la voce che: caratterizzava un nodo particolare che permetteva di bloccare le botti (o i
fardelli galleggianti)durante il
tragitto in mare e di sbloccarle a
riva senza l’uso del coltello e senza in alcun modo compromettere
l’integrità della cima di tonneggio. n nodo “parlato” era facile da
fare e da sciogliere e consentiva
di usare la “parmara” (cima di
tonneggio) nel comune “va e vieni” tra i bstimenti e la rada senza
difficoltà. Nessuno ad Alassio ha
mai pensato di costruire dighe, o
di erigere moli frangiflutti per
chiudere o riparare artificialmente una zona di mare per farne un porto commerciale. Il porto aperto funzionava alla perfezione e le soste delle navi erano
adeguate ai ritmi del tempo
commerciale di allora e difficilmente, per dirlo con termini del
“contratto di noleggio”, entravano in “controstallie”.
Sul finire del ’700 il molo che difendeva, l’accesso al mare davanti al forte S. Michele di Alassio era
stato di poco rinforzato tanto che
racconta sempre il Fontana a proposito della difesa. da parte dei
militi della Guardia Nazionale
alassina, di alcune navi ancorate
nella prossimità del lido che gli
Inglesi stavano assaltando: «Si fecero, con botti e sacchi d’ arena.
dei trinceramenti sulla punta del
molo, a diritta e a sinistra dello
stesso. Si guarnì con i soldati il bastione... si riprese sotto il comando
del Capolegione Antonio Rebecca
la fucilata dalla parte del molo più
prossimo alle filucche che le scialuppe degli Inglesi stavano abbordando»
Il molo in questione fu ulteriormente difeso con grandi massi
caricati su capaci “bette” (zattere
che venivano affondate insieme al
grande ,scoglio che trasportavano) e allungato; ma solo verso il
1865 fu dotato di una piccola casermetta dove alloggiavano i
“Preposti” (Finanzieri) e sul finire
dello stesso anno sul lato di
Ponente del molo vicino alla scaletta d’accesso via mare, fu co-
struita la “casa della Sanità Marittima” (edificio ben più grande di
quello dei finanzieri) dove, come
in tutti i porti del mondo, le navi
in arrivo, prima di dar inizio alle
pratiche commerciali (si certifica
con UIR “(Notice of readiness)
Una Lettera di Prontezza ai Caricatori o Ricevitori dello scalo marittimo in questione, che la Nave è
pronta a Caricare o Scaricare (o a
imbarcare o sbarcare Passeggeri)
nei termini previsti dal Contratto di
Noleggio”; devono aver ottenuto
la “libera pratica sanitaria”.
Con la Casa della Sanità e la casermetta dei Preposti, Alassio diventa un porto commerciale a
tutti gli effetti. Scriveva B. Secondo (Capitano Marittimo) nell’Agosto 1920: «Ho visto la Spiaggia
di Alassio in condizioni affatto opposto a quelle attuali, ossia la parte a levante del molo più lunga e
più ricca di sabbia di quella di ponente, tanto vero che è proprio a
Ponente del Molo che fù costruita
la Casa della Sanità, perché solo
da quella parte vi si poteva accedere, senza scendere a terra e se
non ricordo la costruzione della
Casa della Sanità, ricordo di aver
visto, da quella parte:- un recinto
dove entravano i cannotti di bordo
che venivano a prendere pratica.
E il 17 Agosto 1920 un altro autorevole Alassino di quel tempo,
proseguiva: «Sessant’anni fa i nostri nonni e bisnonni, tutti uomini
di mare,decisero di assestare al
meglio il molo e di prolungarlo,
non temettero punto che tale lavoro avesse da rovinare la spiaggia o
ne turbasse, diciamo così, la simmetria. Si accinsero così con fede
all’opera e l’esito fu eccellente. Si
scongiurarono le mareggiate che
dapprima sfogavano le loro ire entro i vicoli e persino nell’unica via
del paese: la spiaggia si estese
maggiormente e il molo si trovò
quasi per metà aIl’’asciutto in un
tempo abbastanza breve. Valga
ancora il fatto che possono attestare molti alassini più giovani di
me: il fondale, a capo del molo,
vent’anni o trent’anni fa era notevole.
Chi non ricorda la famosa “sotta
“tre metri circa) sotto lo scoglio più
alto? E il fondo sotto lo “scoglio del
Beghin” e quello più ampio e pericoloso dello scoglio della “Galera”? Esistono ancora questi fondi? Forse che la spiaggia non si è
estesa un po’ di più quando la punta del molo diroccata del tutto, si
arrotondava prolungandolo di due
o tre metri?
E chi non ricorda le lance e i gozzi dei bastimenti approdanti per
prendere pratica, accostarsi alla
scaletta di ponente più vicina alla
spiaggia? Ora da molti anni questa
scaletta è a secco. Questi sono i fatti! Chi lo nega è in malafede.»
Alassio Porto Aperto 9
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
Lunedì 17 Marzo 2008
VELA
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI
Alassio Winter Cup - 5a tappa
CARLO TOMAGNINI
16-17 febbraio 2008
1934 - 2008
Uka Uka campione d’inverno
Se tradizionalmente con campionato invernale si vuole indicare un circuito invernale di allenamento per le classi coinvolte,
quello di Alassio si è sempre saputo distinguere per numero e
qualità di equipaggi. Ma quest’anno l’Alassio Winter Cup si segnala
sicuramente per l’elevato livello
degli equipaggi che vi hanno preso parte, per il numero di regate
disputate, per le condizioni meteo-marine in cui si sono svolte le
tappe.
Un’unica tappa si è conclusa a
mani vuote, la prima per mancanza di vento. Le altre quattro hanno quasi sempre offerto un ricco
bottino di prove e occasioni per
testare equipaggi, allestimenti e
barche.
Ancora una volta il Circolo
Nautico al Mare di Alassio ha messo all’opera i suoi volontari, soci e
consiglieri del circolo che con una
passione unica seguono con dovizia ogni singola fase dell’organizzazione della regata. Una citazione particolare per il team affiatatissimo che in pochi minuti spesso in condizioni se non estreme,
quasi sempre d’emergenza, spostano boe e campi di regata per ottimizzare e assecondare le bizze
di Eolo.
Tornando all’Alassio Winter
Cup, la quinta tappa chiude con
un bottino di cinque regate, di
due giorni certo freddi, a tratti
freddissimi, ma con uno splendido sole e un vento di discreta intensità anche se un po’ variabile
nella direzione.
Ottime condizioni dunque per
mandare in acqua in 20 Melges 24
iscritti.
Tornano dagli States Uka Uka di
Lorenzo Santini, timonato da Lorenzo Bressani; e Audi Giacomel
Racing Team di Riccardo Simoneschi.
Tornano in acqua dopo una breve sosta anche le due barche “targate” CNAM Alassio: Online Sim –
Firebolt di Carlina Ubertalli timonata da Roberto Martinez e Alfa
Spider dei Fratelli Pavesio timonata da Gabriele Benussi. Tra gli
“Alassini” confermati anche Andrea Magni su Conte of Florence,
Beppe Zavanone su Point Break e
Gianluca Grisoli su Magie.
Torna anche Alina di Maurizio
Abbà, timonata da Luca Valerio.
Esordio per Eta Beta di Paolo
Testolin che affida il timone del
nuovo Eta Beta a Gianni Giordo e
la tattica a Francesco Ivaldi.
Fitta la presenza d’oltre confine
con,accanto a new entry da
Germania e Austria, gli ormai fedelissimi svizzeri di Poison Rouge
di Jean Marc Monnard e di “Zero
Two”di Michael Good; gli svedesi
di Rocad Racing di Ingemark
Sundsted.
Ma la due giorni alassina è tutta
nel segno di Gianni Catalogna, del
suo Hurrigane timonato da Alberto Bolzan: tre secondi piazzamenti e un terzo posto gli valgono la
vittoria della tappa davanti nientemeno che a Uka Uka che deve
scartare una BFD della prima prova di sabato.
Terza, inossidabile, Alina come
sempre regolare nella resa e perfetta con vento “pesante”. “La barca è nuova e ha ancora bisogno di
qualche messa a punto, ma ci siamo quasi” confessa Luca Valerio
ai microfoni di Luca Bontempelli.
Di certo non sono mancate le
planate e, nonostante il freddo
pungente, il volto dei regatanti a
terra è di quelli che da solo giustifica ogni sforzo organizzativo e
agonistico.
Mentre le barche vanno all’alaggio classifiche alla mano si tirano
le somme dell’intero campionato
invernale: 5 tappe, quindici prove
e ovviamente una classifica generale: “Campione d’Inverno” è Uka
Uka di Lorenzo Santini ovvero
l’equipaggio da battere nella prossima stagione con Lorenzo Bressani al timone e Bruni, Michetti e
Francesca Prina on board.
Secondo posto per Riccardo
Simoneschi su Audi Racing Team;
davanti ad Alina (si allegano le
classifiche di tappa e generale)
Se come dicevamo l’invernale è
un allenamento, d’ora in poi si fa
sul serio. Tra quindici giorni il
carrozzone dei Melges 24 si sposta a Scarlino (Argentario) per la
prima tappa del circuito Volvo
Cup, un circuito e una stagione
davvero unica: la più intensa mai
vista in Italia.
Classifiche su
www.cnamalassio.it
Interviste e immagini su
www.sailrev.tv
C.N.A.M. ALASSIO
Carissimo Carlo,
Desidero esprimere un mio
pensiero per poterTi salutare e
soprattutto ringraziare per i momenti belli che di conseguenza diventavano emozionanti da fotografare....Erano ,quei momenti, il
risultato di tanta Tua fatica e passione che impiegavi per poter arrivare allo scopo del tuo hobby
principale: amare, rendere positivamente famosa e anche difendere la Tua Alassio. Come ogni film a
lieto fine, lo scopo lo raggiungevi
e si concludeva con un Tuo soddisfatto sorriso e nient’altro. Con
questo Tuo sorriso finale voglio
ricordarTi e sono certo di essere
in grande buona compagnia.
Addio, Carlo.
Dal Tuo amico
Silvio Fasano
Il nostro amico Carlo non c’è
più. La sua repentina dipartita ha
lasciato nella costernazione oltre
che la famiglia un’intera città, nonostante le divergenze di ambito
politico. Nato a Savona nel 1934,
ha vissuto ad Alassio fin da bambino e per Alassio ha sempre nutrito un amore viscerale. Da giovane è stato fra gli animatori del
neonato Muretto. Entrato in politica è stato fra i primi a proporre il
trapianto delle palme anziché abbatterle, poi (lo hanno riportato
molti quotidiani) ha fatto venire
ad Alassio la Banda Americana
più volte e la portaerei Indipendence, nonché una troupe del
Carnevale di Rio, ha intitolato i
giardini ex Ferrero a Charlie
Chaplin e fatto eseguire il relativo
monumento bronzeo, ha organizzato il ritiro della Nazionale di
Calcio nel 1982 che poi vinse il
Campionato del Mondo, e una gara di velocità per schiacciasassi
guidati da piloti di Formula 1. È
stato assessore al Turismo del
Comune di Alassio dal 1975 al
1984 e Provinciale dal 1985 al
1995, quando ricopriva questa carica si è adoperato per far allestire mostre di artisti alassini nella
vasta e bellissima Sala di rappresentanza del Palazzo della Provincia, opera del celebre architetto Pier Luigi Nervi.
Il 7 dicembre scorso ha meritatamente ricevuto “L’Alassino
d’oro”, se ne è dichiarato contentissimo (Vedi “L’Alassino di gennaio”).
La stima e l’affetto dei suoi concittadini è testimoniata dalla strabocchevole partecipazione ai
suoi funerali. L’A.V.A., della quale
è stato socio, si unisce al cordoglio e porge alla moglie signora
Marisa, alla figlia Matilde e al figlio
Massimo le più sentite condoglianze.
•••
•••
Ricordando Carlo Tomagnini
Era veramente il “C.T.” di Alassio: ha vissuto in - e - per Alassio.
Una vita piena,colma di passione
per il suo lavoro,che era anche la
sua missione e cioé propagandare
la bellezza , la calda atmosfera e la
simpatica accoglienza che offre
questa nostra unica città benedetta da Dio per la sua Natura, ma non
sempre amata da chi ci vive o la governa La notizia ferale del suo sopraggiunto e inaspettato sonno
eterno (un fulmine a ciel sereno per
tutti) l’ho sentita come un pugno
nello stomaco,anzi come il morso
rovente di una tenaglia che mi stesse strappando un pezzo di carne
dal corpo.
Un dolore misto a paura quasi
che dietro l’angolo della strada ci
fosse un burrone aperto pronto inghiottirmi; un attimo di smarrimento totale, una vertigine improvvisa tanto era incredibile la
notizia! Il pensiero è ricorso alla
preghiera... requiem... in questi
momenti solo la Fede sorregge e
consola.
Non enumero qui le molte cose
buone fatte da Carlo, altri lo hanno
scritto su la Stampa e lo faranno ancora meglio di me; voglio solo dire
che avrò sempre un ricordo tangibile di questo amico anche perché
di fronte a casa mia in fondo a via
Cavour ci sono due palme che stanno crescendo e cresceranno per altri cent’anni e più, piante che furono messe a dimora da Carlo quando era assessore al verde pubblico.
Queste palme mi saluteranno
sempre quando uscirò di casa ed
in esse io saprò vedere quel sorriso fraterno che ci scambiavamo
Carlo ed io quando ci incontravamo per strada suggellando la nostra amicizia con un ciao o una
stretta di mano.
Silvio Viglietti
NUOTO - INTERREGIONALI
PICCOLI ARTISTI CRESCONO
Una serie di brillanti risultati
hanno caratterizzato le trasferte
degli atleti della Ge.sco Nuoto
Alassio nelle prime due tappe
dell’Incontro Interregionale di
Nuoto Circuito Ligure-Toscano
CSI svoltosi il 9/12/07 alla Spezia e
il 24/2/08 a Pontedera.
I risultati della prima tappa:
Barbero Matteo 2° 25rn, Briozzo
Daniele 2° 50sl e 2° 100 rn, Briozzo Serena 1a 100 rn e 3a 50 sl, Canobbio Sebastiano 1° 25 ds e 2°
25 sl, Cardi Giulia 3a 50 ds e 4a 100
sl, Cardi Matteo 2° 25 df e 4° 50 sl,
Cottardo Matteo 2° 50 ds, Lanteri
Sofia 2 a 50 ds e 3 a 50 sl, Leo
Federica 2a 50 ds e 2a 50 sl, Losno
Andrea 1° 50 sl e 1° 100 rn, Losno
Marco 1° 50 sl e 2° 50 rn (a 1 cent
dal primo), Puliga Giulio 3° 50 df
e 3° 100 sl, Robba Nicolò 2° 50 ds
e 2° 50 sl, Schivo Emanuele 4° 50
ds, Usanna Federica 2a 100 rn e 3a
50 sl.
I risultati della seconda tappa:
Barbero Matteo 2° 25 rn, Briozzo
Daniele 2° 50 df e 2° 50 rn, Briozzo
Serena 2 a 50 sl e 2 a 100 rn,
Canobbio Sebastiano 1° 25 sl e 2°
25 rn, Cardi Matteo 1° 25 df e 2° 50
ds, Cottardo Matteo 2° 50 ds e 3°
100 sl, Lanteri Sofia 1a 25 df e 1a 25
sl, Leo Federica 1a 100 sl e 2a 50 ds,
Losno Andrea 1° 50 rn e 1° 100 sl,
Losno Marco 1° 50 rn e 1° 50 sl,
Puliga Giulio 2° 100 ds e 3° 50 df,
Radici Andrea 1° 25 rn e 4° 50 ds,
Robba Nicolò 1° 50 ds e 2° 50 sl,
Schivo Emanuele 3° 50 ds,
Valvassori Theodor 4° 25 ds.
Anche gli altri atleti presenti: De
Paoli Matteo, D’Urbano Valeria,
Moirano Gabriele, Pozzo Chiara
e Taverniti Gaia hanno ottenuto
dei buoni piazzamenti in classifica.
I ragazzi allenati da Cristina
Pallini hanno ancora tre importanti appuntamenti: 30 marzo La
Spezia, 20 aprile Massa, 18 maggio
(finale) Aulla, prima dei Campionati Nazionali CSI che si svolgeranno dal 5 all’8 giugno a Lignano
Sabbiadoro.
ATLETICA
“A GENOVA BRILLA LA STELLA DI ABATE”
Abbiamo colto il titolo dal
Secolo XIX del 24 febbraio u.sc.
L’alassino Emanuele Abate, nei
Campionati Assoluti di atletica
indoor, svoltisi a Genova il 23
febbraio u.sc., ha vinto, pur essendo influenzato, la gara dei 60
metri ad ostacoli, meritando il titolo di Campione italiano del
2008… “uno splendido Abate
che perde la possibilità di partecipare ai Campionati Mondiali di
Valencia solo per pochissimo”.
L’Associazione Vecchia Alassio interpreta la gioia dei molti
Alassini e augura all’atleta del
nostro paese ancora molte vittorie.
(segue da pagina 7)
della Polizia di Stato, l’Artista Binny Dobelli, il Presidente dell’A.V.A.
Sig. Cavedini (che ci ha ospitati)
e… persino la Banda!!!
C’era un ricco e goloso buffet offerto dall’Amministrazione Comunale a cui abbiamo donato uno
splendido e gigantesco quadro
che… speriamo di vedere esposto
in una delle innumerevoli Sale del
Palazzo.
Noi bambini siamo stati fieri ed
orgogliosi del nostro lavoro: i quadri erano pressoché perfetti, ricchi di colore ed esprimevano tutto il nostro Amore per la pittura, la
passione e l’ammirazione per i
grandi Artisti.
È stato veramente emozionante,
oltre che gratificante, vedere come
le nostre opere venivano ammirate
ed apprezzate non solo dai nostri
parenti ed amici, ma anche da una
moltitudine di persone sconosciute… quanti complimenti abbiamo
ricevuto per il nostro impegno!
Il nostro giocare con pennelli e
colori ha trasformato la Sala Carletti in una grande tavolozza variopinta, dove ogni colore esprimeva
una sensazione e trasmetteva al visitatore intense emozioni.
È stato piacevole interagire con i
ragazzi di Alassio, tra noi si è subito creata un’atmosfera di reciproca collaborazione e allegria, così ci
siamo sentiti più uniti a loro e…
vincenti!
Inoltre, noi alunni di Moglio, abbiamo esposto alcune tazzine da
caffè che avevamo dipinto e decorato durante il laboratorio di ceramica…tutti gli adulti si sono stupiti
della nostra precisione e bravura…
insomma per noi “piccoli artisti” è
stato un avvenimento sorprendente, stimolante ed esaltante!
Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno collaborato e contribuito alla realizzazione di questo
splendido progetto.
Gli alunni della classe 5a della
Scuola Primaria di Moglio
Lunedì 17 Marzo 2008
11
«L’ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
LAUREANO MAURI
Nell’ultima settimana dello
GIUSEPPINA (PINA)
GUIDI IN AVELLINO
sebbene abbia percorso con te un
buon tratto di strada, ho ogni giorno la conferma che il nostro tempo è stato comunque troppo breve. Per me sei stato unico, indimenticato, e indimenticabile. È
stato fantastico avere il tuo affetto, impossibile non averlo ricambiato. Riposa nella meritata serenità che ci hai sempre dispensato
e che ora più che mai certamente
ti circonda. Ti vedo assieme a
molti altri volti cari e non riesco a
dominare il rimpianto e ed a reprimere questa lacrima triste che
scivola piano.
Il 19 febbraio u.sc. è mancata
in Alassio Pina Guidi in Avellino.
Da molti anni “alassina”, era
apprezzata per la sua bontà
d’animo e per l’attaccamento alla famiglia e al lavoro. Ne danno
il triste annuncio il marito
Costantino, la sorella, i cognati e
i nipoti.
Anche l’Associazione Vecchia Alassio si unisce al cordoglio per la perdita della cara
Pina e porge le sue condoglianze alla famiglia.
GIANNINA LARGHI
VED. GROPPELLI
scorso febbraio è deceduto a
Santa Corona di Pietra Ligure
Laureano MAURI di anni 83
Gli amici più cari ne ricordano
l’onestà e i meriti di tutta una vita
e porgono, con L’Associazione
Vecchia Alassio, le condoglianze
alla vedova, Signora Lina, al figlio
prof. Gian Marco ed alla famiglia.
PAOLA SCHIVO
VED. PELLE
A otto anni dalla prematura
scomparsa della sua amata Linda, è
mancata all’affetto dei suoi cari e
dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia la cara PAOLINA.
Al cordoglio del Socio e amico
Francesco Gennaro che con amore
l’assistette in questi anni, alla signora Gianna che con dedizione e professionalità la coadiuvò. Ai parenti e
a quanti le vollero bene, vadano le
più sentite condoglianze dell’Associazione Vecchia Alassio.
6/3/2007 - 6/3/2008
Anniversari
CAV. UFF. BRUNO
BELGRANO
1978 - 2008
Parole, momenti, gesti, colori
mi ricordano con rimpianto infinito la vita passata insieme. E tu, anche ora che da un anno sei lassù,
nei cieli lontani vicino a Dio, rimani, ti prego, per sempre accanto a
me ed a Maurizio
La tua Clementina
EUGENIA GORI
VED. RAVERA (GINA)
PAOLO GALASSI
25/2/2007 - 25/2/2008
Nel 30° Anniversario della scomparsa, Marisa ed Antonella Lo ricordano con immutato affetto.
Si è addormentata, e nel sonno
ha ritrovato Domenico, l’amato
marito che il Signore aveva chiamato tre anni fa. Mancherai a tutti
coloro che ti conoscevano.
Ma… non pensare che il tuo sorriso si sia smarrito solo perché le
tue labbra non sorridono più, perché è dentro a te che vive insieme
al tuo cuore; non pensare che le
braccia siano leggere prive della
voglia di abbracciare perché ora
stanno abbracciando DIO; non pensare che i tuoi occhi non hanno luce perché ora quella luce che hai risplende nelle stelle; non pensare
che la tua anima sia sola, sofferente, pensierosa, perché ora sta correndo in silenzio verso un orizzonte di luce; non pensare che il tuo
corpo ora stia sentendo freddo
perché è riscaldato da un fuoco di
passione che puoi trovare nelle
persone che ami, e hai amato; non
pensare che le tue mani non vogliano vivere perché ora sono ferme ,
ma solo aspettano che siano prese
inaspettatamente; non pensare
che il tuo nuovo mondo sia buio,
ma solo che alla fine di un temporale c’è sempre l’arcobaleno – Ti
vogliamo bene mamma.
Saranno le piccole cose i ricordi,
i momenti sereni, l’allegria. E anche
se ora sembra impossibile, saranno proprio questi ricordi a dissipare il dolore e a riportare il sorriso
nella nostra vita. Vicini nel ricordo
I figli Giorgio e Franco
DOMENICO (DOMINGO)
NATTERO
1988 - 2008
Un anno è passato: il dolore ed
il vuoto sono incolmabili, ma il filo non si è spezzato; l’amore non
svanisce mai. Anna, Andrea e
Beatrice ricordano Paolo a tutti
coloro che gli hanno voluto bene.
RENATA AVERAME
NINA MAGGI
Marzo 2007 - Marzo 2008
20 Marzo 2007… e ora siamo a
Marzo 2008. È passato un anno. 12 mesi, ben 366 giorni.
Alcuni momenti sono volati via, tra
le mille cose da fare, altri sono stati
lenti e dolorosi, altri ancora ricchi di
ricordi pensieri ed emozioni, ed altri
semplicemente e miracolosamente felici.
Molte sono le parole che si ascoltano e che vengono dette in queste situazioni, molte le espressioni dei volti, amici e sconosciuti, che spesso ancor più trasmettono di quanto la voce
è in grado di dire. Ma non ci sono parole, e non ci sono espressioni, per descrivere tutto quello che è stato il nostro mondo, da quando, quella mattina, ci siamo salutati. Non un “addio”
ma un “arrivederci”, perché niente
muore, ma tutto si trasforma.
Tu, bruco, sei riuscita a trovare,
dentro di te, la forza e il coraggio per
lasciarti trasformare in farfalla e per
poter finalmente tornare a volare con
l’uomo della tua vita, nel cielo
dell’eternità.
E noi, pur rimanendo a terra, abbiamo potuto assistere a ben due miracoli: il miracolo dell’amore, che non
ha né limiti né confini, né di tempo né
di spazio. L’amore che ha legato insieme te e il nonno Mario, dal primo
istante in cui vi siete visti, per tutta la
vita, e oltre la vita stessa.
Il nostro amore per voi, che ci commuove, e ci fa sorridere, con una lacrima sul viso, quando sfioriamo con la
mente o con gli occhi, qualcosa di voi.
E il miracolo della vita, che fa sì che
dopo qualsiasi situazione ci possa
rialzare ed andare avanti, perché ”la
vita continua”. Il tempo scolorisce i ricordi tristi e dolorosi, quasi appena
accennati con matita leggera, ma scalfisce indelebilmente, come a voler incidere nel diamante, l’amore e la gioia
che ha unito le persone. Per questo
riusciamo a ricordare, e ricordare è
tutto quello che possiamo fare.
Dopotutto, le persone esistono solo
se esistono per qualcuno, e voi esistete e continuerete ad esistere per sempre nella nostra memoria.
Esistete quando parliamo di voi,
quando guardiamo qualche fotografia,
quando in campagnia raccogliamo
frutti di piante che avete ancora piantato voi, quando troviamo qualcosa di
vostro (e accade molto spesso, visto
che siamo sommersi dalle vostre cose!), quando vediamo due farfalle o due
uccellini, che, insieme, si avvicinano a
noi, e si fermano lì, a guardarci…
Qualsiasi descrizione non sarebbe
in grado di riassumere quello che eravate; voi siete stati prima di tutto una
coppia, e il vostro amore vi ha riunito,
attraverso l’universo, e alzandovi dalla terra fino al cielo. Un ciondolo circolare, diviso in due semicerchi, lo
avete sempre portato al collo, una
parte ciascuno.
Sopra c’era inciso: “Divisi ma” e
“sempre uniti”… c’è bisogno di aggiungere altro?
24/3/2007 - 24/3/2008
MESE DI FEBBRAIO 2008
Con la ragione il tempo passato
è di venti anni, per il cuore il tempo sembra essersi fermato in quel
giorno in cui chiudesti gli occhi e
per concludere la tua semplice
ma esemplare esistenza lasciasti
la vita, la tua, non certo la nostra.
Mi manca tanto di te: il tuo discorrere pacato di uomo saggio,
misurato, giusto, i tuoi dissensi
muti eppure più eloquenti di mille
parole, l’educata cordialità, la ripugnanza per ogni maldicenza, gli
equilibrati suggerimenti, sempre
per qualcosa, mai contro qualcuno, da vero maestro di onestà e di
vita. Alla luce di come va il mondo
È trascorso un anno da quando
ci hai lasciati… ma il tuo sorriso e
il tuo ricordo continueranno ad essere dentro di noi.
Tuo marito Franco, la figlia Anna
con Marco, i famigliari e gli amici.
ALBARELLO Pierina
ALTOMONTE Giovanna
COLIC Marija
DANESI Victor Ugo
ENRICO Mafalda
GLEONEC Renee Marie
GUIDI Giuseppa
MARAFANTE Stella
MINGOIA Giovanni
MOIRANO Tullio
MORARI Dazio
OLIVERI Maddalena
PACCHIONI Ersilia
SCHIVO Paolina
TOMAGNINI Carlo
anni 87
anni 67
anni 71
anni 78
anni 83
anni 88
anni 84
anni 91
anni 78
anni 84
anni 68
anni 88
anni 82
anni 97
anni 73
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro familiari.
12
«L'ALASSINO»
MARE DI ALASSIO
CURIOSITÀ
Italiano
Dialetto locale (Alassio)
1) Torpedine oculata
2) Murena
3) Pesce volante - Rondine
1) Battipòtta - tremurizze
2) Murêna
3) Pesciu vuradù
GITA A PISA
Nel mese di febbraio si sono
svolte alcune iniziative rivolte alla terza età che ribadiscono come
siano prioritare, per la GE.S.CO
Spa, tutte quelle attività che sappiano coinvolgere oltre gli anziani dei corsi in palestra ed in piscina e del centro ricreativo
“Argento Vivo” anche tutti i “giovani” della città.
Valide terapie dei nonni
Agave Batticristi
Lunedì 17 Marzo 2008
Martedì grasso la GE.S.CO Spa.
ha organizzato un pomeriggio di
festa e puro divertimento al
Centro Anziani con il karaoke , i
balli, le maschere e le classiche
bugie che hanno addolcito per
molti i ricordi di quando più giovani il Carnevale regalava anche
veri momenti di spensieratezza
ed allegria sfrenata.
Proseguendo, il penultimo appuntamento con il cardiologo
Dott.Bellotti nell’ambito della
manifestazione “5 incontri salutari” che ha visto la partecipazione
sempre numerosa a riprova che
la formula di svolgere gli incontri
in un ambiente informale come il
bar sia stata la più appropriata
per avvicinare tante
persone a parlare e confrontarsi con altri su
problemi legati alla salute di questa delicata
fase della vita.
Ma non ancora stanchi i “giovani” pimpanti
e svegli si sono ritrovati giovedì 21 febbraio
pronti per la prima gita
di stagione. La meta è
stata la città di Pisa che
ha regalato al gruppo
una giornata di sole,
una guida che ha accompagnato il gruppo
tutto il giorno alla scoperta della città dietro
la famosa piazza e un
ottimo pranzo toscano
concluso con i classici
cantuccini e vin santo.
Il calendario di marzo
vede la conclusione
della rassegna “5 incontri salutari “venerdì 7
marzo, le grandi tombolate del martedì al
Centro Anziani, una gara di nuoto
con gli anziani Novara.
Nei primi giorni di aprile è prevista la seconda gita, il programma sarà a disposizione già dal 10
marzo presso la segreteria della
Piscina e al Centro Anziani di Via
Piemonte.
GE.S.CO SPA
Amarillidacee - Ungia de gattu
Si presume, ma non è certo,
che questa grande pianta grassa
dalle foglie lanceolate dai pericolosi e velenosi aculei, l’abbiano portata a noi gli arabi nel medio-evo nella loro prima “puntata” in Italia:
Vive oltre trenta anni e muore
con l’erezione di un grosso
“asparago” che, coi semi, si apre
ad ombrello.
Ha foglie grasse spinose con
una punta durissima e velenosa.
Da noi è nota come “batti cristi”
perché in passato fu usata dai
penitnti per flagellarsi in pro-
cessione. In passato si usava la
radice per le sue proprietà diuretiche e cicatrizzanti nelle ferite. Adoperato, fu un successo in
passato, il decotto di foglie secche. La polpa dell’alto fiore, essicata, i barbieri la utilizzavano
per affilare gli antichi rasoi.
Così, in satira coi penitenti,
una frase satirica cantava:
Se ti voi tegnite u corpu san
I batticristi tegnne luntan.
(Se vuoi stare sano /tieniti lontano dai batti cristi)
Meteorologia
Alassina
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
FEBBRAIO 2008
“Febbraio, febraietto, corto e…”
Quest’anno però non è stato così corto; ci
ha regalato anche il 29 febbraio (come ogni
quattro anni). L’anno bisestile è nato molti anni fa, ai tempi di
Giulio Cesare. La colpa (o la ragione) è tutta del Pianeta Terra:
gira attorno al proprio asse in un periodo che noi chiamiamo
“GIORNO”; si muove velocissima (quasi trenta chilometri
ogni secondo!) attorno al Sole in un periodo che noi chiamiamo “ANNO”. Quando, dopo 365 giorni, noi brindiamo per l’arrivo del “NUOVO ANNO”, il nostro Pianeta sta ancora correndo per arrivare al suo traguardo; e corre ancora per 5
ore,48 minuti primi e 46 minuti secondi: quindi con quasi sei
ore di ritardo.
Un astronomo egiziano ha suggerito a Giulio Cesare: aggiungi un giorno ogni quattro anni, e aggiungilo al sesto giorno (bis sexto) delle calende di marzo; in questo modo permetti alla “rotazione” di attendere la “rivoluzione”:
È stata un’ottima proposta, ma non ha risolto completamente il problema: in questo modo è passata la “rotazione”
in ritardo di 11 minuti primi e 14 secondi rispetto alla “rivoluzione”. Tenterà poi il Papa Gregorio XIII nel 1582 ad aggiustare i tempi tra “rotazione” e “rivoluzione” con un discreto
successo, dando così origine al nostro calendario, detto appunto “Calendario Gregoriano”.
Parliamo ora dei pregi e dei difetti di questo mese. Dal primo febbraio al 29 febbraio i giorni si sono allungati di quasi
un’ora e quindici minuti (in marzo si allungheranno ancora di
circa un’ora e mezza); dovrebbero quindi aumentare anche le
ore di eliofania. Ecco il valore totale: 141,8 ore, con una media
di 4,9 ore di sole limpido ogni giorno; le medie decadali: 5,4 ore
nella prima decade; 6,4 ore nella seconda; soltanto 2,6 ore nella terza! 15 giorni sereni e 7 completamente senza sole.
Umidità: 59% nel mese; i valori decadali: 46% nella prima;
54% nella seconda; 79% nella terza. L’ultimo giorno del mese
ha toccato anche il 100% di umidità con una media del 91%.
Scarse le precipitazioni: 37,8 mm così distribuiti: 30,2 mm
nella prima decade; 4,0 mm Nella seconda; 3,6 nella terza.
Temperatura media: 11,9 °C (13,0 °C lo scorso anno; 10,5
°C nel 2006). Le medie decadali: 11,7 °C nella prima; 11,4 °C
nella seconda; 12,9 °C nella terza. Tutto sommato possiamo
dire che questo febbraio non è stato né corto, né maledetto.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
PGS - Qualifica regionale di danza
Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione
entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
Pessö
A.V.A.
GRANDE FESTA PER SUOR MARIA
Domenica 2 marzo u.sc. si è svolta al Palalassio, la qualifica Regionale di
Danza, con la partecipazione di PGS SAMPIERDARENA-PALADONBOSCO
LA SPEZIA, con la collaborazione del Comitato Provinciale.
Il PGS Albatros ringrazia tutti per il pieno successo della Manifestazione.
Luc. Ber.
Il 7 marzo, u.sc. grande festa
all’Istituto San Vincenzo “DOMUS
AUREA” Suor MARIA AUGUSTA
STEFANI ha compiuto 100 anni.
Nel mondo ovattato del convento,
tra le preghiere e anche il costante lavoro di cuoca a “Casa Verde”
si è svolto il tempo terreno di
questa suora che ha molto dato e
molto darà ancora nei rapporti
umani, alle persone che le vogliono bene. Cento anni ben spesi sono stati festeggiati dal Sindaco e
dalle autorità che con gioia e rispetto le hanno porto i loro omaggi e il saluto della città. Non è mancato il grazie delle consorelle che
si sono strette accanto a Lei desiderose di ricalcare i suoi passi nel
bene e imitare i suoi meriti che Lei
ha dispensato intorno a se.
Oltre ai parenti, il Sindaco le ha
fatto onore con una affettuosa visita; gioiose le consorelle e il personale dell’Istituto che l’hanno
abbracciata con affetto.
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
restituiti».
DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A.
RESPONS.: Emanuele Aicardi
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: Archivio A.V.A.
Associato all’USPI
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Marzo - Associazione Vecchia Alassio