Poesie - Racconti - Lettere
Gli alunni di quarta della scuola primaria di Poggiridenti vi raccontano un insolito fatto capitato a uno di loro, in parte
ricollegabile al progetto scolastico dello scorso anno: “ Gli animali e l’uomo: una storia di collaborazione”. Emil vi
introduce alla lettura con un originale, curioso e simpatico titolo e Giulia vi racconta l’accaduto.
Ben arrivato, ben andato
o forse mal… andato Rocky…
Francesca, la nostra compagna di scuola, era molto triste
da quando il suo cane era morto e desiderava tanto averne
un altro. Finalmente un po’ di tempo fa sua mamma ha
deciso di rivolgersi al canile di Busteggia. Poteva così accontentare sua figlia e allo stesso tempo fare un bel gesto:
dare una casa ad un povero cane solo.
Francesca ha portato a casa sua il cane, felicissima e pronta
a dargli tanto amore.
La mia compagna ha legato il cane, un Golden Retriever,
ad una catena lunghissima in modo che potesse avere tanto
spazio a disposizione, nel suo giardino che si trova vicino
alla strada statale e non ha recinzioni.
Dopo una notte trascorsa felice a pensare al suo cane, la
mattina dopo si è svegliata sentendolo abbaiare.
A casa sua stavano arrivando dei signori che dicevano di
essere i veri proprietari del cane.
Il nonno di Francesca era un po’ dubbioso e ha subito chiesto a questi signori che cosa volessero da loro.
C’era anche una bambina con loro e, appena chiamato il
cane, questo le è subito corso incontro.
Francesca ha così capito che quella era la sua vera padroncina e aveva tutto il diritto di riprenderselo.
Con molta tristezza ha dovuto restituire il cane.
Sapeva però che con quel gesto rendeva felice la bambina.
Ora la mia compagna aspetta solo di poter avere presto un
nuovo amico a quattro zampe e dimenticare così questa
brutta avventura.
P.S. Al momento della consegna in redazione di questo articolo, apprendiamo con grande soddisfazione che Francesca ha recentemente accolto Rocky II. Speriamo in
bene!
Un sabato mattina
Garberia “garbish”
- Che sporcizia! Come è ridotta la piazzetta! - esclamarono i ragazzi un sabato mattina, a mano a mano che
giungevano davanti alla loro scuola.
Il piazzale antistante l’edificio scolastico era letteralmente
coperto di lattine vuote, bottiglie abbandonate ovunque,
vetri, plastiche, carte…
Una povera bidella, tuta sola, cercava disperatamente di
ammucchiare la spazzatura, con l’intento di liberare l’ingresso per gli scolari.
I genitori avevano formato dei gruppetti e discutevano,
con evidente disappunto, su ciò che stavano “ammirando”. Lo sguardo dei passanti si posava inorridito sullo
scempio che si presentava ai loro occhi; erano costretti a
zigzagare per guadagnare il lato opposto della piazzetta.
Sondrio non è affatto pulita, proprio come il nostro bellissimo e “venerando” cortile, dove gli alberi pare chiedano
aiuto e dove per i ragazzi della scuola giocarci, a volte,
diventa un’impresa.
classe 5^B F.S.Quadrio
Un incubo, ma poi ...
- No mamma, non adesso, sono nel pieno del sonno!borbottai io.
- Forza, bisogna alzarsi, oggi è il primo giorno di
scuola, caro mio!- mi diceva la mamma scuotendo le
lenzuola.
- Ciao figliuolo!- esclamò mio papà.
- Come va? Sei contento di tornare a scuola?
- Oh certo! Come no!- pensai tra me e me, infilando la
testa sotto il cuscino.
Mi girai e continuai a dormire, mentre i miei genitori mi
tormentavano con le loro “megaprediche”.
Visto che li ignoravo, il papà si avvicinò al mio letto e,
tolto il cuscino dalla testa, iniziò a farmi il solletico,
sapendo che IO soffro il solletico.
Lui continuò finché io non mi decisi ad alzarmi e ad
andare in bagno a lavarmi e vestirmi.
Mentre mi lavavo la faccia pensai: come sarà diventata quest’anno la scuola? Come sarà il nuovo direttore?
Avrò le stesse maestre?
Nel frattempo la mamma era già pronta per uscire,
mentre io dovevo ancora fare colazione, vestirmi e
lavarmi. Per cui mia mamma, già il primo giorno di
scuola, andò su tutte le furie perché temeva di arrivare
in ritardo.
Soltanto all’idea che le vacanze erano finite mi venivano i
Arrivato in cucina io “impaciucchiai” i cereali nel latte,
mangiai e mi preparai di malavoglia ad uscire.
Finalmente arrivai a scuola. NNOOOOO!
Soltanto all’idea di entrarci, non mi venivano i brividi,
ma i superbrividi.
Vidi le facciate serie della scuola, le maestre belle in
forma e pronte a “metterci sotto”, quindi pensai:
- QUESTO E’ UN INCUBO!!!!
Arrivato nel piazzale della scuola ritrovai i miei compagni; non li vedevo da molto tempo e rivederli mi fece
molto piacere; li vedevo “cresciuti” e “in ottima forma”
e, nonostante avessi voglia di scappare, parlare con
i miei amici mi ha fatto capire che la scuola poteva
essere anche piacevole: impari tante cose nuove e hai
tanti amici con cui parlare e giocare.
Edoardo C. 4^A F.S.Quadrio
Un caro aiuto
classe alle otto meno cinque.
Rassegnata presi Kibiu e mi diressi in bagno con gli
occhi semichiusi per il sonno, presi lo spazzolino e
senza neanche prendere il dentrificio, mi strofinai i
denti.
Ad un tratto mi venne in mente di quando Federica era
in cortile e al mio arrivo le saltavo sulle spalle urlando
- Caro Kibiu, aiutami tu – chiedevo disperata al mio
amico di pezza, seduta sul letto.
- Secondo te, che cosa mi accadrà? Che cosa cambierà dalla terza? Con che maestre mi ritroverò? Una
cosa è certa: non sarà per niente facile, anzi sarà più
dura del previsto. Sono impaurita, agitata per il cambiamento, chissà se ridurranno il tempo di lavoro ….
Beh, è giunta l’ora di dormire, non vorrei già da domani iniziare male e arrivare in ritardo.
A questo punto abbracciai il mio peluche e mi immersi nel sonno più profondo
Senza accorgermene mi lavai la faccia con l’acqua
gelata – BRRR!
Mah, ma che cosa è successo? Ah sì, mi ero persa
nei pensieri, comunque non ho fame, digiunerei tutto il
giorno tanta è l’agitazione.
- Silvia metti le scarpe, è ora di andare a scuola.
- Sì mamma.
- Beh, ora vi devo proprio salutare, vi racconterò poi
come è andata.
- Ma mamma, è già ora? Lasciami ancora dieci minuti.
- No, perché come buona scolara devi rispettare i
tempi della scuola.
- Ma mamma!!
- Alzati, ho detto! Tuo fratello, pensa un po’, si deve
svegliare un quarto d’ora prima di te perché entra in
- Kibiu, in fondo mi hai proprio aiutata, il ritorno a
scuola non è stato poi così male, anzi rivedere i miei
amici mi ha incoraggiata. Mi sono divertita e spero che
mi riaccadrà.
Silvia Q. 4^A F.S.Quadrio
Ricordi d’estate
IN MONTAGNA
Quando ero in montagna dai nonni ho visto un
castoro.
Stava rosicchiando un albero.
GABRIEL B. 2^A – F.S.Quadrio
AL MARE
Io questo anno sono andata in Sardegna .
Ho fatto molti tuffi dagli scogli, era molto bello.
Un bel giorno stavo nuotando tranquillamente nel
mare e ho visto una medusa, sono corsa a prendere il
retino e l’ho catturata.
NADIA M. 2^B - F.S.Quadrio
AL MARE
Questa estate sono andato al mare a Porto Recanati.
Quando ero in spiaggia giocavo con la sabbia con
i miei amici e facevamo i castelli, poi mi mangiavo il gelato. Alcune volte mio papà mi lanciava in
acqua.
ANDREA S. 2^A - F.S.Quadrio
AL MARE
Quando ero al mare ero in un lettino gonfiabile, poi
giocavo con la sabbia.
Mi divertivo con il lettino gonfiabile, era come una
barca.
DANIELE 2^B - F.S.Quadrio
Queste poesie sono il risultato di un’attività linguistica che prevedeva
la riscrittura in chiave personale della poesia “Conchiglia”di Neruda .
I bambini sono stati invitati a mantenere lo schema utilizzato dal poeta e ad inserire nella composizione una metafora.
3^B F.S.Quadrio
F O G L IA
Ho raccolto una foglia.
Dentro le canta
un magico bosco,
il cuore
mi si riempie di verde
con fiorellini
d’oro e di corallo.
Ho raccolto una foglia.
Alessia P.
TUFFI
Il papà al mare mi fa fare i tuffi.
Mi fa volare in alto
e con un grande SPLASH
finisco in acqua.
Il cuore
mi si riempie di gioia
di spruzzi e di risate.
Il papà al mare mi fa fare i tuffi.
Giovanni B.
C O N C H I G L IA
Ho trovato una conchiglia.
Mi ha fatto sentire
la voce del mare.
Il cuore
mi si riempie d’azzurro
con pesciolini
di tutti i colori.
Ho trovato una conchiglia.
Alberto Z.
SA B B IA
Ho trovato dei granelli di sabbia.
Risento il delicato fruscio
della rena calda
sotto i piedi.
Il cuore
mi si riempie di felicità
e di emozione.
Ho trovato dei granellini di sabbia.
Virginia S.
SA S S O
Ho trovato un sasso.
Quando mi scivola dalle mani
sento un tonfo sordo.
Il cuore
mi si riempie
di rocce scoscese
accarezzate dalle nuvole
d’ombra e d’argento.
Ho trovato un sasso.
Andrea C.
SOLE
Il sole mi ha riscaldato.
Sui sassi bianchi
scivolava leggera
l’acqua limpida.
Il cuore
mi si riempie di luce
con pesciolini
dalle squame d’argento.
Il sole mi ha riscaldato.
Nicola C.
LA T O RTA
Un giorno al mare ho fatto
una torta di sabbia.
Con le mani
battevo la sua superficie
ruvida e granulosa.
L’ho decorata
con un guscio di lumaca.
Un giorno al mare ho fatto
una torta di sabbia.
Alessandra Z.
PESCE
Ho visto un pesce.
Sento
i tuffi allegri dei delfini
che giocano tra le onde.
Il cuore
mi si riempie di candida spuma
con pesci lucenti
d’oro e d’argento.
Ho visto un pesce.
Enrico P.
FIORE
Ho raccolto un fiore.
Nel prato danzava
al soffio del verde.
Il cuore
mi si riempie d’erba
con palloncini
di tanti colori.
Ho raccolto un fiore.
Chiara C.
C O N C H I G L IA
Ho raccolto una conchiglia.
Dentro io sento
il canto del mare.
Il cuore
mi si riempie di felicità,
di corse e di giochi
sulla spiaggia assolata.
Ho raccolto una conchiglia.
Laura B.
C O N C H I G L IA
Ho trovato una conchiglia.
L’ascolto e lei mi canta
una dolce melodia.
Il cuore
mi si riempie di sabbia
con castelli di principi azzurri.
Ho trovato una conchiglia.
Eleonora T.
Lo dico in “poesia”
Classe 5^A scuola primaria Bruno Credaro
IL VENTO
LA MUSICA
Così soffice e fresco,
volteggia rilassato.
Sulla brezza del cielo,
è tutto assonnato.
La musica dolce,
la musica rock,
la musica rap..
Qualunque musica sia,
bella sempre sarà.
E una canzone,
una danza,
qualsiasi cosa accompagnerà
Angelica B.
L’AUTUNNO
L’autunno ritorna,
la terra si spoglia,
il ramo si orna
con l’ultima foglia.
Mario C.
IL MIO FRATELLINO
Sara B.
LE TORRI
Oh maestose torri,
Perché siete cadute?
Per tutti eravate importanti.
Solo in pochi vi hanno abbattuti,
in molti non vi scorderanno.
Alberto D.L.
Il mio fratellino
È un bel bambino,
biondo e recciolino.
Ha gli occhi azzurri
Come il mare,
ma, a volte, fa disperare,
a pallone o a nascondino
e tutti i giorni va in giardino.
BELLEZZA
Spirito che voli nel tuo cielo
.
ti chiami bellezza ed io non ti resisto
ia,
T’intravedo attraverso la mia fantas
è
tocco i tuoi capelli e sento che non
bugia.
Ti invidio perché sei bella,
non ti voglio lasciare
ormai sei mia amica,
non ti voglio abbandonare.
A volte è dispettoso
E spesso mi fa arrabbiare,
ma poi, diventa affettuoso,
e si fa perdonare.
È proprio un bel furbetto
Quel piccolo nostro ometto.
Lorenzo F.
Stefano P.
Progetti - Esperienze - Laboratori
Com’è bello andar ...
Disperati si nasce, esploratori si diventa!
Il gruppo dei 30 disperati è nato quando i bambini delle nostre classi si sono posti il problema riguardante i confini
di Sondrio città … per non parlare dei confini della provincia!
Una domanda dalle tante risposte: “Dove finisce Sondrio?”
In classe terza non sapevamo orientarci, eravamo disperati: non conoscevamo
Sondrio, non sapevamo dove andare e cosa fare per trovare i confini di … “Sondrio”.
È stato allora che abbiamo cominciato ad uscire dalla scuola prima a piedi, poi
anche in autobus, grazie all’aiuto dell’Assessore all’Ambiente del Comune di
Sondrio, della Signora Tagni e del Geometra Gonzini, che ci hanno regalato i
biglietti per andare in autobus.
Il nostro obiettivo era quello di andare a ricercare cartelli stradali o altri indizi che
ci aiutassero a realizzare il nostro progetto.
Dal centro di Sondrio ci siamo diretti verso la periferia più estrema sia in direzione nord, che sud, che est e ovest, tutto a piedi.
Non ci crederete, ma siamo
arrivati fino a Ronchi in un
pomeriggio; un’altra volta
abbiamo fatto una corsa fino
a Montagna, passando per la Via dei vigneti; un’altra ancora,
trascinandoci siamo arrivati fino a Triasso.
Quest’anno abbiamo cominciato a farci furbi usando gli autobus di linea, imparando a consultare gli orari e a scegliere la
linea più conveniente.
Nei primi due mesi, una volta siamo arrivati in Località Sassella per dare uno sguardo alle estremità più occidentali del
nostro comune e, un’altra volta, da Triasso siamo giunti a
Triangia attraverso Sant’Anna per raggiungere la zona più
elevata e solatia.
Cl. 4^ A - F.S.Quadrio
UNA MUCCA PER AMICA ...
LE PRIME CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI F.S. QUADRIO
OLTRE ALLE INIZIATIVE DEL PLESSO HANNO ADERITO
AL PROGRAMMA DIDATTICO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
“AMICO LATTE”.
INSIEME ALLA LORO AMICA MUMMU’ I BAMBINI
SCOPRIRANNO TUTTI I SEGRETI DEL LATTE E DEI SUOI
DERIVATI E IMPARERANNO A CONOSCERE IL PROPRIO
TERRITORIO.
IL PERCORSO INOLTRE E’ INTERATTIVO E QUESTO PERMETTE
DI AVVICINARSI ALL’USO DEL COMPUTER E DI INTERNET
ATTRAVERSO PROPOSTE DI GIOCHI, FORUM E TANTO ALTRO
ANCORA...
AL PROGRAMMA E’ LEGATO UN CONCORSO PER IL QUALE
VERRA’ PRODOTTO UN ELABORATO MULTIMEDIALE
Libri ... libri ...
libri e ancora libri
Ci siamo iscritti al torneo di lettura per partecipare al concorso on-line “LIBRI IN GIOCO” .
LIBRI IN GIOCO, PER CHI
Libri in gioco è per chi vuole scoprire il piacere di leggere e giocare. Partecipano le classi 4^ e 5^ della scuola
Primaria, le classi della scuola secondaria e gruppi di lettura delle biblioteche.
LIBRI IN GOCO, PERCHE’
Si legge per giocare e si gioca per leggere. Giochiamo anche per imparare a leggere meglio e per conoscere le
proposte dei lbri per noi ragazzi.
Gareggiamo perché così siamo più motivati alla lettura, gareggiamo in squadra perché l’unione fa la forza e impariamo a fare insieme: infatti è da due in su che si può discutere e i libri diventano “colla” che tiene insieme.
LIBRI IN GIOCO, COM’E’
Si legge , poi tutti insieme si gioca in rete. Ci sono tre tappe e in ogni tappa ci sono diversi giochi: quesiti, cruciverba, giochi di parole, indovinelli… Si guadagnano punti e si accede alla tappa successiva fino alla finale che le
squadre meglio classificate disputeranno a Torino durante la fiera internazionale del libro.
Noi abbiamo già cominciato a leggere alcuni dei 123 titoli in gioco e abbiamo mobilitato le nostre famiglie e la
biblioteca comunale per reperire tutti i titoli dei libri proposti. L’indirizzo del sito in cui trovare informazioni e tutta la
bibliografia è www.fieralibro.it.
Classe 4^ A e B scuola primaria B. Credaro
sero di
s
o
f
i
r
b
i
Se i l
ta
ta
cioccola i una tonnella
ere
Ne legg
Se i libri fossero
di zucchero candito
Li leggerei leccandomi
le dita
Se i libri fossero
colorati
Potrebbero esser
e profumati
Se i libri fo
sse
di panna m ro
ontata
Ne leggere
i die
ogni giorna ci
ta
ro
Se i libri fosse
di prosciutto
pertutto
Li leggerei dap
Questo concorso, anche se non ci vedrà vincitori, ci potrà insegnare ad amare la lettura, a farci
capire che leggere è importante e divertente e la passione per la lettura non ci lascerà mai soli, ma ci
accompagnerà per tutta la vita.
Quando leggo
Un relax è quando mi riposo, leggo un bel libro di favole o racconti di tutti i tipi.
Quando leggo un libro penso a come è la fine; qualche volta indovino e qualche volta no. Una volta ho letto un
fumetto che mi ha fatto ridere moltissimo.
Quando leggo i libri è come se ci sono dentro e mi sento pronta per affrontare l’avventura.
Quando leggo mi immagino come è il paesaggio della storia. La mamma mi dice di fare i compiti, ma io invece
corro a prendere un libro e così la mamma mi lascia stare. Io non è che leggo molto spesso, ma sto cercando di
migliorare.
Alessia 4^B Bruno Credano
disegno di Alice M. 5^ B F.S.Quadrio
Castagnata
In una bellissima giornata di sole la scuola primaria B.Credaro di via Bosatta ha rinnovato la tradizionale castagnata.
I bambini, guidati dalle docenti, hanno cantato per genitori, nonni, zii; poi tutti insieme, hanno gustato le saporitissime castagne preparate fin dal primo mattino da nonni volonterosi.
A completare la festa sono arrivati anche i bimbi di cinque
anni della scuola dell’infanzia B.Munari.
Lasciate stare il mio clown!
Laboratorio teatrale scuola primaria F.S. Quadrio
mondo che lo circonda, pensa di
poterlo affrontare.
Un bambino si identifica immediatamente in un clown, perché è
quello che rompe i piatti, si rotola
per terra, tira i secchi d’acqua in
faccia: tutto ciò che un bambino
vorrebbe fare.
Attraverso il clown il bambino può
immaginarsi di fare tutto ciò che è
proibito: vestirsi da donna, fare le
boccacce, gridare in una piazza,
dire ad alta voce ciò che pensa.
Il laboratorio teatrale pone al
centro “ della scena” la figura
del clown come “ideale” che
meglio rappresenta la capacità
di mettersi in gioco e ridere di sé
stessi.
Il clown è un bambino!
Il bambino è un clown?
Osservando i bambini e i clown
ci viene da domandarci chi ha
cominciato prima, il clown o il
bambino?
Sono entrambi golosi, pasticcioni, traballanti, se la fanno sotto,
non controllano i propri bisogni,
non sanno soddisfarli, non sanno
come esprimersi, per avere ragione fanno urla e capricci.
I bambini sono potenzialmente clown. Come un bambino, il
clown rappresenta nel modo più
efficace, commovente e comico
una creatura che si trova in un
mondo immenso e sconosciuto,
alle prese con oggetti sproporzionati e, ignorando tutto del
Il clown è un personaggio fantastico e molti di noi hanno in sé
un piccolo clown nascosto.
Il clown vive in un mondo alla rovescia, un mondo al contrario.
Il clown è un poeta
Deve esprimersi attraverso il
proprio corpo, anche senza l’uso
della parola. Deve quindi lavorare
sui suoi gesti, sui suoi movimenti,
sperimentare in prima persona
le proprie risorse, i propri limiti,
scoprire e prendere coscienza di sé
stesso.
Il clown passa dal riso al pianto e allo stesso modo
dall’odio all’amore, può urlare di rabbia mentre tutti si
aspettano il silenzio.
Il laboratorio teatrale pone al centro “ della scena “ la
figura del clown come “ideale” che meglio rappresenta
la capacità di mettersi in gioco e ridere di sé stessi.
Ridere fa bene, soprattutto ai bambini, li aiuta ad aprirsi e se si aprono per noi adulti è più facile comprenderli, aiutarli, capire meglio le loro esigenze.
Riteniamo sia stimolante insegnare l’arte del clown ai
bambini in quanto il loro atteggiamento ludico è ideale
per lavorare su un terreno ancora libero da inibizioni e
giudizi come ogni disciplina artistica richiede.
I bambini liberano
la loro espressività
ed imparano così
a strutturarla e
gestirla in sequenze di gesti e
movimenti prestabiliti e ogni volta
ripetibili.
L’allievo sarà stimolato a relazionarsi con l’altro e
con il gruppo nel
rispetto, nell’ascolto e nella
complicità.
Alcuni temi del
lavoro riguarderanno l’uso dello spazio, il ritmo, la percezione sensoriale, nozioni base di tecnica mimica (metodo Decroux)
e improvvisazione guidata.
Oggi la parola detta, scritta, viaggia veloce da un capo
all’altro del mondo.
Attraverso le parole raccontiamo, apprendiamo,
intrecciamo relazioni, comunichiamo. Quando non le
ascoltiamo diventano suoni; la predominanza di esse
ci diseduca al silenzio.
Se togliessimo le parole che cosa rimarrebbe? Il corpo
con la sua meravigliosa capacità di esprimere, di raccontare, di emozionarsi ed emozionare.
Nel silenzio il corpo trova il suo spazio.
Il linguaggio che usa è il gesto in grado di raccontare
ed evocare situazioni ed emozioni più di tante parole.
attore - regista
Giorgio Galimberti
Due opere a confronto
Questo lavoro è nato dalla lettura di : “Cara Giada lettere dall’Europa” di Ludovica Villa.
Ci ha incuriosito la descrizione delle opere così le
abbiamo analizzate: “Las Meninas” di Velazquez
(1656) e “Las Meninas da Velazquez” di Picasso
(1957) per confrontare due diversi stili e due diverse
tecniche di realizzazione.
Velazquez, nei suoi dipinti, raffigura perfettamente
la realtà: trasmette la vita a qualcosa d’inanimato.
Nel suo dipinto cura estremamente tutti i suoi
dettagli e la luce colpisce i soggetti in primo piano,
soprattutto l’Infanta Margherita, perché è la protagonista; invece i soggetti sullo sfondo sono tutti in
penombra, proprio per farla risaltare.
Picasso, all’età di 14 anni, vide al museo del Prado
l’opera di Velazquez, ne rimase affascinato e decise
di riprodurla a modo suo.
L’artista ha raffigurato i soggetti come li vedeva
lui, attraverso un particolare linguaggio artistico: il
cubismo.
A tutti noi è piaciuta molto l’opera di Picasso perché ha dato un’interpretazione propria e ciò è una cosa fondamentale per un artista.
Ci è piaciuta l’idea di dare luce in quanto un dipinto senza luce diventa buio: “al buio Picasso non riece a dipingere”.
Per questo motivo noi abbiamo deciso di rappresentare la sua opera e di dipingere “Come Picasso”.
classi 5^ A/B B.Credaro
10
Progetto:
“VERDEMANIA: nell’orto e dintorni”
Le classi della scuola primaria di Poggiridenti si occuperanno in questo anno scolastico della gestione di un orto e di alcune piccole aiuole negli spazi adiacenti la scuola, suddividendosi compiti e incarichi. Potranno in questo modo spostare
l’attenzione dal mondo animale, approfondito l’anno precedente, a quello vegetale. L’orto-giardino
costituirà il perno attorno a cui ruoteranno le diverse
attività delle classi.
Sotto la guida delle insegnanti e aiutati da tutti
coloro che a vario titolo interverranno nelle classi,
i bambini progetteranno e attueranno un progetto di
gestione dell’orto-giardino, risolvendo in itinere gli
eventuali problemi. Avranno anche modo di cimentarsi nella semina all’interno di alveoli da trasferire
in una serra esterna alla scuola (per poterne ricavare
piantine da vendere in primavera). Se sarà possibile,
parte delle attività effettuate verrà documentata all’interno di un libro.
Le insegnanti si augurano che attraverso questo
progetto possa essere valorizzata la tradizione locale
della coltivazione di un orto e che gli alunni possano capire l’importanza che i vegetali hanno e hanno
avuto per l’uomo, sia dal punto di vista alimentare che
A
disegno di Fadia E. H. 5^
economico.
disegno di Laura P. S. 5^ B
Scuola primria Poggiridenti
11
Progetto L2 inglese:
Nel mese di novembre, presso la sede di Via Battisti, è stato allestito uno spettacolo didattico in lingua inglese
intitolato The Snowman, della durata di circa un’ora, per un gruppo di 120 alunni di classi terze, quarte e quinte
F.S.Quadrio e B.Creadro.
Lo spettacolo, interattivo e graduato, è stato articolato in sezioni differenziate a seconda del livello di conoscenza
della lingua. Ciascuna sezione ha focalizzato una funzione linguistica, una struttura grammaticale, una difficoltà di
pronuncia e un’area semantica.
Lo spettacolo è stato presentato da tre attori professionisti madrelingua, diretti e coordinati dall’Associazione noprofit Lingue Senza Frontiere.
Ad integrazione didattica dello spettacolo è stato condotto, in orario successivo, un laboratorio per richiamare
enunciati particolari, per incentivare il passaggio dal vocabolario di riconoscimento al vocabolario d’uso, per rinforzare l’acquisto linguistico e facilitarne la produzione orale e per promuovere la corretta pronuncia. I partecipanti
ai laboratori sono stati suddivisi in tre piccoli gruppi ognuno dei quali ha lavorato contemporaneamente con un
insegnante-attore per 45 minuti circa.
Scopo del progetto era quello di stimolare negli alunni la comprensione e la partecipazione attiva, oltre che il
miglioramento delle loro conoscenze in campo linguistico.
ins. Ombretta Meago
Il sole illumina
Il filo conduttore delle attività nella
scuola dell’infanzia di Poggiridenti in
questo anno scolastico è “Il sole illumina”.
I bambini sono impegnati in attività di
scoperta, di gioco, di indagine dell’elemento LUCE e della sua assenza il
BUIO.
Ci accompagna in questa ricerca il
personaggio fantastico TEO-GALILEO,
sapiente miraggio fra il gatto TEO che
ci guida nella scansione dei giorni del
nostro calendario, e lo scienziato scrutatore del cielo e dello spazio.
I messaggi e gli oggetti, che Teo Galileo
ci lascerà favoriranno l’osservazione
della luce anche rispetto alla coltivazione, in raccordo con il progetto della
scuola primaria.
Scuola infanzia Poggiridenti
12
La Terra
Un progetto per pasticciare, manipolare, esplorare
A novembre sono iniziate le attività di gruppo d’età.
L’elemento TERRA costituirà lo sfondo del percorso didattico che ci permetterà di continuare le esperienze di
laboratorio iniziate lo scorso anno.
Le esperienze consentiranno ai bambini di 3 e 4 anni di conoscere, esplorare, manipolare e sperimentare l’elemento TERRA , sollecitando la loro naturale curiosità e stimolando domande ed osservazioni.
I bambini di 5 anni esploreranno l’aspetto ambientale e in particolare si soffermeranno sul “mondo sotterraneo”.
Costruzioni tridimensionali di grotte, anfratti, miniere consentiranno di vivere l’esperienza del buio. La costruzione
del TERRARIO faciliterà la conoscenza della vita degli animali che costruiscono le loro tane sottoterra. I bambini
potranno acquisire abilità, competenze e conoscenze attraverso percorsi che sollecitano l’asse espressivo-creativo, socio-affettivo e cognitivo.
Scuola dell’infanzia B.Munari
Per cominciare bene
Il percorso didattico dei mesi di settembre/ottobre è stato essenzialmente dedicato anche nella
nostra scuola all’inserimento/accoglienza dei bambini e dei loro genitori.
La scuola si è configurata come spazio d’incontro fra bambini, genitori e insegnanti. Lo sforzo compiuto, da praticare e incrementare durante tutto il corso dell’anno, è stato quello di instaurare un clima “ favorevole,” tranquillo
e disteso, fondato sulla fiducia e la comprensione, in grado di promuovere l’ascolto, la riconoscibilità e il rispetto
del vissuto di ciascuno per consentire al bambino di
vivere serenamente l’esperienza scolastica.
Per facilitare le azioni di accoglienza, le attività si sono
svolte prevalentemente in sezione e sono state organizzate avendo cura di:
- rispettare tempi e ritmi di ogni bambino
- praticare la lentezza e l’attesa per non confondere “i
tempi attesi” dagli adulti, magari uguali per tutti, con i
tempi individuali dei bambini
- saper ascoltare sia in senso letterale che indiretto (saper leggere al di là di ciò che si dice o non si dice)
- favorire la conoscenza, l’appartenenza al gruppo/sezione, la relazione
- organizzare lo spazio/aula in angoli strutturati per consentire l’esplorazione, l’aggregazione,l’accoglienza
Aspetti essenziali del percorso didattico “STARE BENE
per imparare a.....”sono stati:
- giocare per esplorare ambienti, situazioni, oggetti:
imparare a correre, saltare, lanciare la palla, percepire situazioni tattili, visive, uditive
- giocare per imparare a conoscersi e riconoscersi, per condividere i momenti quotidiani
- giocare con le mani per imparare a pasticciare, disegnare, dipingere, manipolare, attaccare con la colla, costruire
con creatività scoprendo materiali e strumenti diversi
- giocare con le parole per imparare ad usarle e per conoscerne di nuove, per ascoltare i compagni e le storie, per
operare con il calendario...
Scuola dell’infanzia B.Munari
13
NOI
LA CHIAMIAMO ”PSICO”
ATTENZIONE MAMME E PAPA’!
VI VOGLIAMO RACCONTARE CHE COSA E’ LA PSICOMOTRICITA’
Lorenzo: noi corriamo e andiamo addosso ai cuscini e
rompiamo il muro
Niccolo’: e urliamo
Silvia: si puo’ urlare
Lorenzo: urliamo perche’ ci piace tanto. Mi piace perche’ posso fare le capriole e le giravolte
Niccolo’: mi sembra di essere in una piscina
Lorenzo: si sente morbido nella schiena perche’ ci
sono i materassi grandissimi.
Una volta ho saltato con la pancia, la faccia,le orecchie,
con tutto il corpo
Chiara: mi piace quando faccio il salto all’indietro
Filippo: quando salto in aria con le capriole
Sara: mi piace fare le case perche’ sembrano vere, con
le finestre…
Matteo: mi piace saltare a pancia in giu’
Silvia: mi piace saltare dal tavolino
Niccolo’ : anche a me
Lucia: a me piace costruire le case
Francesca: anche a me tantissimo
Mattia: a me piace andare sui cavalli, non quelli
veri,quelli fatti con i cuscini che dondolano
Francesco: a me piace tanto costruire castelli.
Faccio entrare tutti
Giulia: io mi diverto tanto a saltare sul gommone
Susanna: a me piace costruire le case con i letti e le
coperte
Lorenzo: si fa in palestra, si puo’ giocare e saltare, arrampicare, saltare dall’alto, con i cavalli,
costruire le case con i materassi e i solidi di
gommapiuma.
Chiara : alla fine si colora e si fanno i disegni
Filippo: oppure si gioca con i legnetti
Niccolo’: non e’ una cosa paurosa!
Lorenzo: e’ solo una sala grande con giochi dentro
Niccolo’: ci sono i teli per finire le costruzioni
Francesco: con i teli si fanno i tetti
Lorenzo: i camini con i solidi
Filippo: si possono fare case
Niccolo’: c’e’ anche una palla e si puo’ saltare
Francesco: e’ una sala grande dove si puo’ giocare
Lucia: ci sono cose che non si possono fare
Niccolo’: le sberle?…,Le sberle non si possono dare!
Lucia: non si possono rompere le costruzioni degli
altri
Francesca: non si danno i pizzicotti
Matteo: non si danno i pugni
Lorenzo: scegliamo noi il gioco che vogliamo fare
Lucia: si deve chiedere se si possono usare le corde,
perche’ sono pericolose possono andare nell’ occhio di
un altro bambino
Niccolo’: quando si comincia, troviamo un muro di
cuscini
Francesco: si buttano giu’
TUTTI INSIEME:
“E’ BELLISSIMO ANDARE A FARE PSICOMOTRICITÀ”
Visto l’entusiasmo apertamente espresso, come deludere i bambini?
e’ per questo che quest’anno le insegnanti della scuola dell’infanzia hanno deciso di proporre a tutti i bambini
della scuola la possibilita’ di divertirsi con questa attivita’ tanto desiderata.
I BAMBINI E LE LORO INSEGNANTI Scuola Infanzia Via Colombaro
14
Progetto:
Un viaggio alla scoperta del mondo
dali che si arricchiranno lungo il percorso. Nella fase
finale saranno i bambini stessi protagonisti di queste
storie fantastiche, con l’aiuto dell’esperta Federica
Esposito si immergeranno nelle diverse atmosfere che
gli ambienti richiamano utilizzando il movimento, i 3
sottogruppi avranno un momento corale di scambio e
di condivisione di alcune esperienze.
Con questo progetto si vuole promuovere e migliorare
una mentalità più aperta al dialogo e alle diversità e si
vogliono tenere presenti e valorizzare le varie nazionalità rappresentate dai bambini. Nel proporre usanze,
fiabe, danze, canti, filastrocche di culture extraeuropee
si auspica il coinvolgimento delle famiglie con quelle
particolari tradizioni in un’ottica di condivisione, di uno
stare bene a scuola raggiunto insieme.
I 45 bambini fruitori di questo progetto negli anni precedenti hanno esplorato ambienti vicini a noi, fattoria
e bosco, in questo anno conclusivo del loro percorso
si spingeranno a conoscere oltre il noto, ambienti lontani e con caratteristiche totalmente diverse. Il viaggio
alla scoperta è una metafora interessante dell’esplorazione che i bambini fanno. Accompagnati da una grande valigia che diventerà via via e sempre più un contenitore significativo di tutte le esperienze, i bambini
cammineranno dentro spaccati africani, cinesi, nordici
attraverso racconti e animazione di fiabe. Mappamondi, carte geografiche, oggetti “diversi e sconosciuti”,
immagini faranno da supporto per delineare questi
affascinanti ambienti. Ogni sottogruppo metterà in comune le nuove “scoperte” sottoforma di pannelli/fon-
GRUPPO BAMBNI DI 5 ANNI
Scuola Infanzia Via Colombaro
Progetto:
Leggiamo insieme
lettura ad alta voce ed una fase in cui ogni bambino realizzerà un piccolo libro. In linea con le preziose indicazioni
che sono state fornite al corso di aggiornamento sulla letto.scrittura dalla professoressa Teruggi, si vuole promuovere
un’esperienza in un contesto piacevole,
significativo e stimolante in cui si favorirà
da parte dei bambini più grandi la messa a
disposizione dei più piccoli di alcune competenze acquisite. Alla luce di una comune
sensibilità per i temi multi ed interculturali
si è concordato come contenuto quello degli
animali meno conosciuti, che vivono in ambienti lontani. Parteciperanno 46 bambini
della scuola dell’Infanzia e 25 della scuola
Primaria di 1°classe suddivisi in 3 gruppi
di lavoro eterogenei. Il progetto prenderà
avvio nella seconda metà di gennaio. Le
insegnanti soprattutto nella fase di allestimento della piccola biblioteca usufruiranno della consulenza della bibliotecaria
Cristina Vaghi.
Il progetto che si vuole attuare è un’esperienza di lettura condivisa tra i due ordini di scuola con una fase di laboratorio.
Prevede una fase di allestimento di uno spazio biblioteca,
una fase di approccio al libro piuttosto libera, un momento di
Scuola Infanzia Via Colombaro
classi prime F.S.Quadrio
15
Progetto:
Laboratorio di informatica
È il terzo anno che facciamo il laboratorio di informatica.
Con la maestra andiamo in un’aula preparata apposta
per questo: tanti computer, uno per ognuno di noi, la
stampante e una maestra apposta che si chiama Graziella.
L’aula di informatica rappresenta la scuola di magia e
stregoneria di Hogwarts, ogni computer rappresenta
un’aula o un ambiente di questa scuola, così a noi sembra di andare a vivere un’avventura nel mondo di Harry
Potter. Le maestre hanno anche assegnato il nome delle
squadre di Hogwarts ad ogni classe dalla seconda alla
quinta, invece i primini sono i piccoli maghi.
Il laboratorio di informatica è bellissimo perché facciamo
al computer giochi divertenti e intanto impariamo ad
usare il mouse e la tastiera.
In prima e in seconda abbiamo fatto il gioco “Pimpa vola
in Africa”.
Quest’anno stiamo facendo un nuovo gioco che si
intitola “Shila Rey la coraggiosa”. In questo gioco si può
sia vedere che ascoltare la storia sia in italiano che in
inglese. È un gioco interattivo: significa che se si dà un
comando al computer, il gioco risponde e il personaggio fa delle azioni oppure gli oggetti si modificano, per
esempio cliccando il tetto questo cambia aspetto.
Si possono anche ascoltare canzoni e fare il gioco del
labirinto.
Dopo due lezioni, prendendo spunto dalle avventure di
Shila Rey, abbiamo imparato a scrivere un testo con la
tastiera. La volta dopo l’abbiamo corretto e la maestra
ci ha stampato la versione definitiva. È stato interessante anche se è stato molto difficile trovare le lettere sulla
tastiera.
Chissà cosa faremo nelle prossime lezioni?
Non vedo l’ora di scoprirlo.
Vittoria W. 3^B F.S. Quadrio
disegno di Vittoria V. 3^ B F. S. Quadrio
16
La scuola in viaggio...
... viaggiando si impara
A Fraine dal 28 al 30 settembre
Alla mattina molto presto ci siamo ritrovati nella piazza
tutti insieme con i
nostri genitori
e le nostre
maestre.
Noi e i nostri
genitori ci
siamo salutati bene così
potevo partire insieme ai
miei compagni
e con le mie
maestre.
Il pullman era
arrivato, io ho
pianto perché
mi mancavano
la mamma e il
papà.
Il viaggio è stato
molto bello e lungo con delle curve. Alcuni dei miei
compagni hanno
vomitato io non ho vomitato
però mi sentivo male. Io ero seduta vicino ad Anna.
Finalmente siamo arrivati e siamo andati su per una
strada piena di sassi e siamo arrivati al Cea.
Io mi sono divertita molto.
Passarono i giorni e mi
mancò il Cea e tutte
le gite nei boschi e le
notti con i miei compagni, mi ero divertita molto al Cea ma
anche a casa mia”.
“Mi è piaciuto stare
a Fraine perché
siamo stati insieme
e abbiamo giocato
tanto.
Quando era notte
Elisa mi svegliava
sempre. E non ne
potevo più e alla
sera piangevo perché mi mancava
la mamma, però
Elisa mi consolava
e mi sono sentita
meglio”.
racconti spontanei – classe 2^A-2^B – B.Credaro
Quando siamo arrivati al Cea, il centro scuola ambiente, ero super emozionata.
Avevo molta voglia di fare escursioni.
Quella volta che Clarissa ha fatto un ruzzolone nel
fango e appena era uscita era sporchissima!
Era bellissimo stare al Cea, addormentarsi insieme ai
propri compagni e alle proprie maestre. Durante la notte del pigiama party, mi sono divertita. Quando era ora
di ripartire mi sono sentita felice, ma anche triste; mi
sono sentita triste perché mi piaceva andare nel bosco
ma felice perché rivedevo i miei genitori.
17
Un tuffo nel passato:
Visita all’Archeopark di Boario Terme
Giovedì 19 ottobre, con le nostre maestre e i nostri
compagni, siamo andati all’Archeopark per scoprire
come vivevano gli uomini primitivi. L’Archeopark si trova a Boario Terme, in Val Camonica, e la nostra guida
era la signora Mariella.
Al mattino abbiamo visitato i villaggi sulle palafitte, abbiamo esplorato una caverna
e siamo entrati in un labirinto. Le capanne dei villaggi
erano costruite con materiali semplici: legno, canne
di lago, paglia e argilla. La
caverna era un luogo sacro;
sulle pareti rocciose c’erano
diversi graffiti e pitture murali.
Osservandoli abbiamo scoperto il significato di alcune
figure : gli oranti, ad esempio,
raffiguravano gli uomini che
pregavano; un altro disegno
invece aveva la forma del
Sole diviso in quattro parti
e raffigurava il ciclo delle
stagioni. C’erano inoltre molte scene di caccia ed altri
simboli di cui non si conosce ancora il vero significato.
Il labirinto era un percorso delimitato da sassi, che
sembrava non finire mai. Nel pomeriggio abbiamo fatto
i laboratori. Abbiamo iniziato con il tiro con l’arco dove
il nostro compagno Nicola, fingendo di essere uno
sciamano, ci ha dipinto il viso con la polvere di terra-
cotta. Successivamente Mariella ci ha fatto provare ad
usare il trapano a volano: era difficile ma divertente.
Poi ciascuno di noi ha macinato un mucchietto di grano con una pietra; con la farina ottenuta abbiamo fatto
un panino a forma di faccia e l’abbiamo fatto cuocere
sul fuoco. Più tardi abbiamo realizzato un frottage
che rappresentava un
simbolo della preistoria
e abbiamo battuto una
lamina di rame fino ad
ottenere una ciotolina.
Mariella ci ha dato quindi
un pezzetto di argilla,
ce l’ha fatto appiattite
con le mani e ci ha fatto
incidere, con una specie
di timbro, un piccolo
disegno; in questo modo
ogni bambino ha fatto il
suo medaglione. Infine
siamo andati su una
zattera e, tirando una
corda a turno, abbiamo
fatto un giro nel laghetto. Ci siamo divertiti tantissimo! Quando siamo arrivati a casa ci siamo buttati nel
letto, perché eravamo stanchi, e intanto pensavamo
alla splendida avventura vissuta con i nostri compagni
all’Archeopark!
Nicola C., Andrea C., Carmen M. 3^ B F.S.Quadrio
SONO UN BAMBINO VISSUTO NELLA PREISTORIA E RACCONTO LA MIA GIORNATA
Io sono un bambino preistorico, tutti i giorni devo andare a cacciare per procurarmi il cibo; possiedo un pappasauro che ripete tutto ciò che dico e, per di più, mangia il pane che ho preparato per cena.
Qualche volta vado a pescare,ed infilzo i pesci con un coltello di selce molto affilato.
La sera accendo il fuoco per mangiare quello che ho trovato e per tenere lontani gli spiriti maligni.
Dopo aver mangiato vado a letto, esso è fatto di paglia con una coperta fatta di pelle di bufalo.
La mattina,quando mi sveglio,sono tutto intontito perché ho dormito tanto;devo andare nuovamente a
cacciare,ma ho dimenticato l’arco,e quindi,visto che sono già lontano,mi rassegnerò ad usare il mio pugnale di
selce che porto sempre con me.
Nicolò M. 3^A F.S.Quadrio
Mi alzo la mattina molto presto e vado a svegliare i miei fratelli. Insieme andiamo nella foresta a fare finta di cacciare gli animali.Dopo andiamo ad aiutare gli adulti a macinare il grano, lavorare il rame,togliere la pelliccia agli
animali, affumicare la carne,costruire lame appuntite con la selce, preparare il pane,aiutare a costruire le case,
lavorare l’argilla per fare i vasi, tagliare la legna, costruire impugnature.
A pranzo mangiamo pane e beviamo acqua.
Di pomeriggio entriamo nella casa del capo, il fabbro;di sera accendiamo il fuoco, danziamo e preghiamo.
Poi, uno dei più anziani della tribù va nella grotta a dipingere le pareti delle rocce, disegna scene di caccia.
Di sera, io e i miei fratelli andiamo ad aiutare il papà a cacciare.Si torna a casa, si mangia la carne dell’animale e ci
si addormenta sulla paglia.
Mio papà russa talmente forte che ogni tanto la mamma si sveglia e brontola.
Francesca E. 3^A F.S.Quadrio
18
Mi chiamo Anastasia, mi sono
appena svegliata e sto andando
a caccia col mio papà. Abbiamo appena visto un branco di
bisonti: il papà ne ha catturato
uno, io ho perso la freccia nel
nulla.
Stiamo tornando a casa e a me
toccherà accendere il fuoco
anche se non ne ho voglia.
Eccoci a casa a strofinare pietre. –“Possibile che non ci sia
un modo più semplice?” Non
vedo nemmeno una scintilla,
uffa!E’ passato un bel po’ e finalmente sono riuscita ad accendere il fuoco; sto aiutando la
mamma a fare la farina per
cuocere il pane sulla pietra.
E’ arrivata l’ora di pranzo, si
mangia il bisonte che papà
ha catturato questa mattina,
il pane che ho fatto con la mamma e l’acqua che la mamma ha
preso al ruscello, mentre io e papà siamo andati a caccia.
Abbiamo finito di mangiare ed io sto facendo un piattino di rame battendo con un sasso la lamina su un tronco
tagliato.
Ho finito di fare i lavoretti e devo cullare i miei fratellini, mentre la mamma va a prendere l’acqua per domani che
farà scaldare al sole in modo che sarà calda e noi potremmo lavarci.
Ecco che arriva la mamma con due pesanti secchi d’acqua.
E’giunta l’ora di cena e mangiamo gli avanzi di oggi, mentre facciamo delle danze pregando che domani papà
abbia una buona caccia.
Dobbiamo andare a letto e i miei fratellini piangono:la mamma cerca di farli addormentare.
E’ stata una bella giornata.
Martina S. 3^A F.S.Quadrio
19
La scuola si aggiorna
La sfida della coerenza
tra i modi di insegnamento
e i modi di apprendimento
È l’ambizioso titolo di un seminario di formazione sulla
didattica della lingua che ha impegnato per due intense giornate, 5 e 6 settembre, tutte le insegnanti del
circolo, per la prima volta insieme infanzia e primaria.
Hanno partecipato anche insegnanti del 2° circolo.
Le insegnanti sono state guidate dalla dott.sa
A.L.Teruggi, docente di Didattica della Lettura e della
Scrittura, della facoltà di Scienze della Formazione
dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, in un percorso di riflessione e di costruzione di consapevolezze
professionali sulle pratiche didattiche utilizzate nelle
nostre scuole nell’approccio alla lettura e alla scrittura.
Un’occasione preziosa per riflettere sui percorsi educativi e didattici, puntando sul linguaggio quale potente strumento di comunicazione e di organizzazione del
pensiero. Un’ampia riflessione, attorno a questi nodi:
• La lettura e la scrittura come pratiche sociali e pratiche didattiche: il problema della trasposizione didattica.
• Il bambino e le sue conoscenze sulla scrittura in
quanto oggetto della cultura.
• Il processo di concettualizzazione della lingua scritta:
dai grafismi primitivi alla scrittura
ortografica.
• Errore: oggetto di correzione o oggetto di riflessione. Ruolo dell’errore nel processo di costruzione delle
conoscenze.
• Il ruolo dell’interazione sociale nella dinamica del
lavoro nell’aula e nella scuola.
Esperienze di interazione tra bambini di ordine di
scuola diversi.
• La riflessione linguistica attraverso la metodologia
della scoperta.
Tanti semi sono stati messi a dimora! Con qualche
consapevolezza in più… Con qualche domanda
in più…Con alcune risposte certo non definitive o
definitorie!
Comunque una salutare scossa alla consuetudine che rischia di abituarci a dare risposte avendo
purtroppo dimenticato la domanda a cui tentavamo
di rispondere…
Un antidoto: coltivare la dimensione autoriflessiva e
riservare tutte le cure possibili ad un contesto scolastico stimolante, sorprendente, seducente, tale da
sostenere e far crescere una motivazione radicata,
profonda e personale alla lettura e alla scrittura, che
ha origine e si struttura già nella scuola dell’infanzia
e che si esercita e consolida nella scuola primaria.
Allora, forse, diventa più “naturale” organizzare un
sistema di rapporti interattivi in continuità e contemporaneità tra la scuola dell’infanzia e la scuola
primaria.
La commissione continuità scuola dell’infanzia
/scuola primaria si impegnerà per “far tesoro” delle
tante sollecitazioni che le due giornate di formazione
hanno portato.
Gibbi Ornella
corso:
Altri aggiornamenti in
ello C1 - B1 - B2
• Corso informatica liv
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Sondrio (Circoli didatti
20
A CHE PUNTO E’ LA RIFORMA DELLA SCUOLA?
L’anno scolastico 2006-2007 è partito in un clima rasserenato rispetto agli anni precedenti dopo che il nuovo ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni,
con la Nota informativa emanata alla fine di agosto,
ha sospeso i lavori aperti nel cantiere-scuola, dove
da ormai parecchi anni si sta vivendo in uno stato di
continuo cambiamento. Ha così evitato, prudentemente e provvidenzialmente, di porre le scuole di fronte
ad altre innovazioni, che avrebbero provocato ulteriori
scossoni, ai quali le strutture scolastiche avrebbero
retto con enormi difficoltà.
Quelli appena trascorsi sono stati anni in cui, i docenti
della scuola primaria sono
stati bersagliati da sollecitazioni, disposizioni e
imposizioni, con richieste
di cambiamenti strutturali, senza che venisse
lasciato il tempo per una
più naturale evoluzione
del percorso di ricerca e
riflessione necessario per
poter attivare processi di
trasformazione condivisi,
carichi di senso.
Di un “anno di riflessione”,
quindi, se ne sentiva il
bisogno nella scuola primaria che ha sperimentato, più degli altri ordini di scuola, le innovazioni
contenute nella “riforma Moratti”, vivendo per troppo
tempo in un clima di forte disorientamento professionale che, alla fine, rischiava di portare alla demotivazione personale e al rifiuto di ogni cambiamento.
Fin dai primi anni di gestazione dei nuovi ordinamenti,
nel nostro Circolo, le insegnanti, con grande impegno
e dispendio di energie, si sono messe all’opera per lo
studio sulla normativa, anche se ancora provvisoria,
per cercare di capire come le richieste ministeriali potessero trovare attuazione concreta nella nostra realtà
scolastica, senza provocare eccessivi dissesti.
Sono state perciò organizzate commissioni di studio,
per dibattere i diversi problemi sul tappeto:
- analizzare e discutere le Indicazioni Nazionali, cioè i
documenti programmatici che hanno preso il posto dei
Programmi dell’ ’85,
- dibattere in cosa consistesse il nuovo modello di
programmazione (Unità di Apprendimento) che il ministero, in barba ad ogni principio di autonomia, aveva
imposto alle scuole,
- capire come la figura di un insegnante tutor, che
avrebbe dovuto concentrare nelle sue mani un insieme
di funzioni proprie di ogni docente, potesse coesistere
con i principi della collegialità, della contitolarità e del-
la corresponsabilità che vedevano tutti gli insegnanti
ugualmente coinvolti nelle scelte educative,
- ricostruire un’organizzazione scolastica nella quale
tre ore di insegnamento si sarebbero trasformate in
offerta formativa facoltativa e opzionale (attraverso un
depotenziamento del curricolo della scuola e una sottrazione di ore dal diritto individuale allo studio, fatta
passare come offerta di ulteriori opportunità),
- mettere a fuoco le problematiche derivanti dall’anticipo scolastico,
- predisporre il pesante apparato (Portfolio delle
competenze) richiesto per la documentazione e
valutazione dei percorsi
formativi di ciascun alunno
con lo scopo di orientarlo
nel proprio processo di
crescita e che avrebbe
visto coinvolte anche le
famiglie,
- prendere in esame una
nuova scheda di valutazione nella quale, la richiesta
di una eccessiva frammentazione delle valutazioni
disciplinari e non, (convivenza civile, comportamento, attività facoltative)
rendeva difficile ricomporre
un’immagine unitaria e significativa dell’alunno come
soggetto in apprendimento.
Il ministro, in questo inizio d’anno, per “permettere il
funzionamento quotidiano delle scuole”, ha cominciato, adottando la politica dei piccoli passi, a disattivare
singoli aspetti degli ordinamenti della Riforma Moratti
(figura del tutor, prevalenza assoluta, portfolio, attività
facoltative, anticipo scolastico,…) , promettendo di
riprendere il dialogo interrotto con gli operatori scolastici.
Alla scuola è stata riconosciuta l’autonomia nella scelta dei modelli organizzativi e didattici, per la programmazione e documentazione di percorsi formativi nella
convinzione che le funzioni connesse alla didattica si
esplichino in modo efficace solo se restano oggetto
aperto di ricerca (anziché ripetizione di modelli standardizzati)
Ora ci si aspetta anche che, nel momento dell’elaborazione dei programmi didattici, il nostro ministro sappia riconsegnare alla scuola, nell’ottica del pluralismo
culturale che l’ha caratterizzata negli ultimi 30 anni, “la
capacità di raccogliere i più significativi indirizzi della
ricerca educativa”.
Maria Elisa Raimondi
21
Notizie in breve
vembre ha presentato l’indirizzo musicale; seguirà la Ligari, che quest’anno non è nostra vicina di casa, ma tornerà
presto nell’edificio ristrutturato. Anche la scuola media del
Convitto ha programmato un incontro con le insegnanti
di quinta.
Per i genitori dei bimbi che inizieranno a frequentare la
primaria il prossimo anno la scuola organizza tre serate:
• mercoledì 6 dicembre ore 17.15 presso l’edificio di via
Battisti;
• giovedì 7 dicembre 2006 ore 17.15 presso l’edificio di
via Bosatta;
• martedì 9 gennaio 2007 ore 17.00 presso l’edificio di
Poggiridenti.
Dagli USA a via Battisti:
benvenuto Julian Luis
e Amandeep, Ardit, Besart, Donatela, Ismail, Lediana,
Medina, Passim, Shibjot, Xin Yuan Zi…
Viene dagli Usa l’ultimo bimbo arrivato nella nostra scuola e parla inglese. Pur rimanendo statisticamente modesta,
la presenza di bambini stranieri pone alla scuola bisogni
nuovi e richiede da parte dei docenti l’acquisizione di
adeguate competenze.
Il nostro istituto, con il contributo di Comune, Provincia e
Ufficio Scolastico Provinciale organizza
- interventi di prima alfabetizzazione per i neoarrivati, e di
potenziamento delle competenze linguistiche per tutti;
- interventi di mediatori linguistici che assistano gli insegnanti durante i colloqui con i genitori e traducano i vari
moduli in uso nella scuola (iscrizioni, autorizzazioni, informazioni…);
In novembre, in rete con le altre
scuole di Sondrio, è iniziato un corso di formazione per tutti i docenti,
tenuto da esperti dell’ISMU di Milano. (O. Meago)
Sito della scuola:
Lavori in corso per il sito della scuola; a breve, terminato
l’aggiornamento, ne daremo comunicazione alle famiglie.
Progetti:
Mentre andiamo in stampa il Comune non ha ancora comunicato l’assegnazione dei fondi per il diritto allo studio,
perciò non c’è la certezza che i progetti deliberati dal Collegio Docenti possano ricevere un finanziamento completo.
Dislessia:
Iniziativa per i genitori delle classi seconde e terze della
primaria. Venerdì 10 novembre 2006 alle 20.30 presso la
sede di via Battisti, genitori e docenti si sono confrontati
sui disturbi specifici di apprendimento. I responsabili provinciali dell’Associazione Italiana Dislessia hanno fornito
utili indicazioni per affrontare con serenità, ma tempestività, questo problema che colpisce almeno il 5% della popolazione scolastica e che solo da alcuni anni viene diagnosticato.
calendario scolastico
Inizio anno scolastico: lunedì 11 settembre 2006
per tutte le scuole
termine delle lezioni: primaria sabato 9 giugno;
infanzia venerdì 29 giugno
sospensione delle lezioni
-da mercoledì 1 a sabato 4 novembre 2006:
ricorrenza ognissanti, defunti, unità d’Italia
-venerdì 8 dicembre 2006: festa dell’Immacolata
-da sabato 23 dicembre 2006 a sabato 6 gennaio 2007: vacanze natalizie
-da lunedì 19 febbraio a martedì 20 febbraio
2007: feste di carnevale
-da mercoledì 4 a mercoledì 11 aprile 2007:
vacanze pasquali
-mercoledì 25 aprile 2007: festa della Liberazione
-da lunedì 30 aprile a martedì 1° maggio 2007.
festa del lavoro
-sabato 2 giugno 2007: festa della Repubblica
-martedì 19 giugno: festa santo patrono (solo
scuole infanzia Sondrio)
Rinnovo organi collegiali annuali:
Si sono svolte regolarmente le elezioni per i rappresentanti
dei genitori nei consigli di intersezione e interclasse. Buona la partecipazione registrata. Risultano rappresentate tutte le classi e tutte le sezioni. Ringraziamo i genitori che si
sono resi disponibili e auguriamo loro buon lavoro.
Consiglio di Circolo:
Il 19 e 20 novembre si sono svolte le elezioni suppletive
della componente genitori e docenti: sono stati eletti rispettivamente: Muffatti Simona, Pillitteri Carmelo Maurizio e
Quattrini Maria. Adesso il consiglio è tornato alla composizione prevista dalla normativa: un benvenuto ai nuovi
consiglieri.
Incontri per l’orientamento:
Sono iniziati gli incontri di orientamento per gli alunni
delle quinte. La Scuola Media Sassi-Torelli venerdì 17 no-
22
Premi
Premi -- Premiati
Premiati -- Concorsi
Concorsi
Operazione anti-rischio noi abbiamo un piano!
Prossimamente nei corridoi delle nostre scuole verrà esposto un manifesto che
illustra agli alunni, in modo semplice ed efficace, i comportamenti da adottare
in caso di pericolo per abbandonare in modo rapido e sicuro l’edificio scolastico. Per rendere il messaggio fruibile da parte dei bambini e conferirgli un tono
“rassicurante”, il poster è stato realizzato con fumetti di facile lettura e disegni
accattivanti. Esso risulta un utile strumento didattico per gli insegnanti e per i
formatori/responsabili della sicurezza.
Questo lavoro, che comprende un opuscolo sulla sicurezza e prevenzione
a scuola, si è classificato al 3° posto nella rassegna – concorso nazionale
Inform@zione, organizzata annualmente dal Servizio Sanitario Regionale Emilia
Romagna a Modena. Premiato “per la qualità del contenuto” con una pregevole targa, è stato inserito nel catalogo dei materiali 2006, a disposizione di
operatori ed enti del settore.
lavoro coordinato dalle ins. C. Catonini e G .Morgia.
Progetto europeo eLearning CH.I.PS.
Il progetto chips (Child ICT Pages) ha inserito i primi esempi di migliori
prassi esistenti in materia di alfabetizzazione digitale per bambini tra i 5 e
i 12 anni sul proprio sito web http://chipsproject.org.
Delle molteplici esperienze esaminate, sono state scelte quelle:
a. Facilmente replicabili
b. Più efficaci
c. Più ricche di contenuti
d. Con la migliore metodologia
Queste esperienze sono state analizzate da un gruppo di
esperti di eLearning e possono
essere considerate le migliori in
Europa…
Con questa premessa è stato
annunciato alla nostra scuola che una delle esperienze presentate nel
sito è il progetto “Virtual London” realizzato dalle classi quinte dell’anno
scolastico 2004/5 in un laboratorio di inglese ed informatica in cui è stato
effettuato un viaggio virtuale nella città di Londra per conoscerne monumenti e caratteristiche.
lavoro coordinato dall’ ins. G. Ciapponi
La magia dell’elettricità
Con il Cd “La magia dell’elettricità”, presentato all’Expo Scuolambiente 2006, le classi 2^A/B scuola primaria
B.Credaro – hanno vinto un soggiorno premio a Fraine di Pisogne (Bs).
(vedi sezione “la scuola in viaggio”).
23
Curiosità, spigolando nella storia
In questa sezione, attingendo al centenario archivio della scuola, pubblicheremo notizie, dati, curiosità.
Il primo articolo lo dedichiamo al personaggio a cui è intitolata la scuola primaria di via Battisti.
Francesco Saverio Quadrio
In occasione del 250° della morte di F.S. Quadrio, a Ponte è stato organizzato un convegno per ricordare l’illustre
concittadino. Per l’occasione, a tutti gli alunni di via Battisti, è stata consegnata una cartolina commemorativa,
perché la nostra è l’unica scuola in provincia ad essere intitolata al Quadrio. Non siamo riusciti a sapere quando è
stata decisa l’intitolazione né con quali motivazioni: ci può aiutare qualche lettore?
Intanto che le ricerche proseguono..., ospitiamo un contributo della prof.ssa Augusta Corbellini del Comitato
per le celebrazioni del 250°, scusandoci per i tagli al suo articolo.
Francesco Saverio Quadrio nacque a Ponte in Valtellina il 1° dicembre 1695; a quindici anni e mezzo entrò nella
Compagnia di Gesù, dove, il 18 ottobre 1715, emise i primi voti. Studiò con grande passione, si applicò soprattutto alla letteratura, forse anche perché suo padre era stato appassionato di questa materia e aveva avuto sempre
dei libri in casa. Si dedicò alla predicazione e all’insegnamento, fu ripetitore in collegi riservati alla nobiltà. Ebbe
una vita un po’ travagliata. La libertà e l’apertura del suo pensiero gli tolsero progressivamente la stima dei superiori e dei confratelli che gli divennero ostili.
Compì molti viaggi; ritornò in Valtellina almeno due volte, per raccogliere testimonianze utili alle sue Dissertazioni
critico-storiche intorno alla Rezia di qua dalle Alpi oggi detta Valtellina.
L’opera, in tre volumi (il terzo fu ultimato dopo la morte dell’autore), riguarda la storia civile della Valle, la storia
ecclesiastica e gli uomini illustri; si chiude con una nota biografica aggiunta da un anonimo, che sottolinea alcuni
tratti umani del Quadrio: vi è definito come “religioso prudente ed esemplare, uomo affabile e generoso, piacevole
nel conversare, deditissimo allo studio”.
Il Quadrio morì a Milano il 21 novembre 1756. Fu sepolto nella chiesa di Sant’Alessandro, dei padri Barnabiti, del
cui superiore era amico, nella cappella dedicata allora alla Vergine Lauretana ed oggi alla Vergine Addolorata. La
chiesa si trova sull’omonima piazza, nel centro di Milano (a poche centinaia di metri a sud del duomo).
“Ogni traccia del sepolcro è sparita, insieme alla memoria dell’illustre abate” scrive con malinconia Stefania Quadrio.
In realtà qualche traccia esiste ancora nell’archivio parrocchiale.
In Valtellina la memoria dell’illustre abate è ricordata da numerosi segni: il busto posto sulla facciata del palazzo
Botterini de Pelosi (sede della Banca Intesa) a Sondrio; un medaglione nella piazza di Ponte, realizzato nel 1970
dallo scultore Livio Benetti su suggerimento della Società storica valtellinese; una copia dello stesso è posizionata all’ingresso della scuola elementare di via Cesare Battisti a Sondrio intitolata allo storico e letterato. Una via,
infine, lo ricorda a Ponte.
Mi piace chiudere ricordando alcuni versi che il Quadrio compose pensando alla vendemmia, che ben aveva conosciuto venendo egli da Ponte, terra di vigneti e di vino.
Lirica XXX, dalle Rime:
… L’uva è bella, e imporporata
dolci, e neri
sono i grani; e che s’aspetta?
ceste, e corbe, e gran panieri
su apprestate in fretta in fretta.
Ecco là ch’un rinnova
i graticci e la bigoncia,
l’un racconcia
i corbelli e li rattoppa;
chi le botti e i tini prova,
con veder se tengon l’acqua,
chi gli sciacqua…
…e fa i vasi o li riforma
chi fa i cerchi o gli avviticchia,
chi le doghe istringe in forma…
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