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Senza Titolo
Maggio 2006
Questo progetto nasce dal desiderio di creare un canale
diretto di comunicazione all'interno dell'Azienda, per sviluppare la capacità di condivisione dei tanti problemi che incontriamo nel nostro lavoro e fare in modo che l'organizzazione
in cui operiamo non sia solo una combinazione di strutture,
ma anche - e soprattutto - una comunità di persone.
Il giornale è altresì destinato agli utenti che usufruiscono
dei servizi aziendali, affinché possano avere una visione "dall'interno" della nostra realtà.
Le idee - come ogni buon inizio - sono molteplici: alcune di
esse trovano già sviluppo nelle prossime pagine e saranno
argomenti costanti del periodico; ma proprio affinché questo
sia uno strumento di comunicazione e condivisione, siete tutti
invitati a collaborare fornendo indicazioni e suggerimenti su
temi di particolare interesse, inviando il vostro materiale alla
redazione via mail, via fax o tramite posta interna.
Ricordiamo inoltre il concorso per la scelta del nome e della
copertina del giornale, la prossima uscita avrà il titolo e la
grafica scelti tra le proposte che ognuno vorrà inviare alla
redazione.
Grazie per l'attenzione e…. buona lettura!
La Redazione
Numero unico
Notiziario dell’A.S.S. n. 5 “Bassa Friulana”
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Editoriale
necessario e proficuo per il futuro favorire il confronto ed
il dibattito, la critica e la proposta sia all'interno dell'azienda che all'esterno. La capacità di crescere, di cambiare positivamente, di maturare con soddisfazione va
costruita, curata e rispettata ed ha bisogno di strumenti
che favoriscano l'espressione dei diversi punti di vista. La
trasparenza delle motivazioni costituisce non solo un elemento di democrazia sul versante politico, ma anche la
possibilità di partecipazione sul versante organizzativo.
Troppa ambizione per un giornalino aziendale? Forse,
ma perché non provarci cercando di farlo diventare uno
strumento di libero scambio delle opinioni e quindi una
rappresentazione sufficientemente veritiera della vita che
scorre all'interno di questa azienda sanitaria.
Un'azienda formata da persone e che si occupa di persone, inserita in un'economia sociale, coinvolta negli interessi globali ma attenta a quelli locali. Allora, perché non
provarci?
Stiamo assieme da diversi
mesi ma questa è la prima occasione per esprimere a voi tutti
apprezzamento e riconoscenza
per il lavoro che state svolgendo con grande professionalità e
qualità.
E' per me motivo di soddisfazione essere stato nominato
direttore di questa Azienda e
confido di contribuire al suo sviluppo ed al raggiungimento degli obiettivi di salute garantendo un clima di collaborazione, confronto e stima reciproci.
Un giornalino. Perché un giornalino aziendale?
Sicuramente per fornire informazioni ma soprattutto per
favorire il dialogo. In questi strani momenti sembra che
non ci sia più spazio per il dialogo, per ascoltare le opinioni altrui, per trovare soluzioni condivise. Il tempo dedicato al dialogo viene considerato improduttivo: l'importante è decidere, decidere subito, occupare tutti gli spazi possibili senza prendere in considerazione le diverse visioni
di una stessa realtà. Io sono convinto invece che sia utile,
Un saluto sincero ed un augurio di buon lavoro.
Roberto Ferri
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L’azienda
L’organigramma previsto dal nuovo atto aziendale
Nei prossimi numeri saranno illustrate le caratteristiche e le attività delle diverse articolazioni aziendali.
Lavori in corso all’ospedale di Latisana
CSM e successivamente le degenze del Dipartimento
Chirurgico saranno collocate al quarto piano. Poiché la
tempistica della progressione dei lavori è stata fino ad oggi
rispettata, grazie ad una attenta programmazione elaborata lo scorso anno, è ragionevole pensare che saranno rispettate le date di consegna, cioè di fine lavori: Novembre 2006
per la RSA ed Aprile 2007 per l'Hospice.
Entro la fine dell'anno in corso partirà il cantiere più
impegnativo: la ristrutturazione del blocco operatorio per
la realizzazione di 4 sale operatorie, 2 sale parto e 2 sale per
endoscopia. Sarà un ulteriore importante momento che
metterà a dura prova l'intera organizzazione, ma sono certo
che con il contributo di tutti potranno essere superate tutte
le difficoltà e garantite le attività. Tra qualche anno, con un
ospedale completamente rinnovato, molti potranno dire "Io
c'ero…".
Daniele Trentin
Nel mese di Gennaio sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell'Ospedale di Latisana. Sono stati aperti due cantieri: il primo per la realizzazione di 10 posti letto di
Hospice al quinto piano, il secondo che prevede la nuova
RSA al terzo piano. Dopo circa due mesi i lavori procedono
con regolarità e non sono stati segnalati importanti disagi,
a parte le difficoltà di parcheggio; in merito a ciò è già prevista la realizzazione di 300 nuovi posti, ma si prevede non
siano disponibili prima del prossimo mese di Settembre.
Le attività sanitarie procedono con regolarità, ed è merito di tutti gli operatori - che colgo l'occasione per ringraziare - quello di avere trovato gli adattamenti che si sono resi
necessari per poter continuare a fornire tutti i servizi
all'utenza. In questa prima fase sono stati coinvolti direttamente: il DH chirurgico (che è stato trasferito dal quinto al
primo piano); gli studi medici, l'Oncologia; all'inizio di
Aprile l'EMT verrà trasferito dal quarto piano all'edificio ex
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Formazione
Lo sviluppo di un'iniziativa informativa capillare come un notiziario aziendale offre a tutti gli operatori la possibilità di
partecipare alla vita aziendale nelle varie funzioni, tra cui quella formativa, considerata una leva strategica fondamentale
per la crescita professionale dei dipendenti. Il Centro di Formazione Aziendale, di seguito denominato CFA, è stato istituito nel giugno 1999 e in questo arco temporale ha cercato di interpretare i reali bisogni formativi predisponendo i Piani di
Formazione sulla scorta delle reali esigenze espresse da chi tutti i giorni accoglie e assiste il paziente nelle diverse articolazioni organizzative aziendali.
Si rammenta che la partecipazione ai corsi di aggiornamento è subordinata all'invio della griglia di iscrizione, spedita dal
C.F.A. presso la Struttura/Servizio di appartenenza. Per eventuali informazioni ci si può rivolgere al proprio referente di
dipartimento o al Centro di Formazione Aziendale (0432/921440-496). Possibili variazioni o integrazioni verranno comunicate quanto prima.
Una nota a parte merita il Programma Nazionale ECM che prevede, per l'anno in corso, una deroga rispetto all'acquisizione dei crediti formativi, prevedendone 30 anziché 50 come previsto dal programma iniziale, e determinando così l'obbligo di accumulare 120 CF totali nel quinquennio 2002-2006.
Mara Pellizzari
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Relazioni Sindacali
Pubblichiamo una lettera inviata alla redazione da un gruppo di dipendenti aderenti al Nursind:
“Infermieri sempre più arrabbiati”
Professione difficile la nostra, sempre con il sorriso sulle labbra, una parola di conforto per l'utente e molta professionalità. Lavoriamo 365 giorni all'anno compresi i giorni festivi con turni diurni e notturni.
Noi ci aspettavamo dei riconoscimenti da questa nuova direzione e invece ci sentiamo nuovamente traditi.
- Infermieri che aspettano ancora una giusta remunerazione per il servizio prestato presso il pronto soccorso di Lignano nel
corso del 2005;
- Infermieri che si vedono soppresse le maggiorazioni per la pronta disponibilità nella busta paga senza alcun avviso;
- Infermieri costretti a prestare ore di straordinario senza poter decidere quante delle stesse mettere in pagamento;
- Infermieri che per motivi di servizio devono sopperire alle carenze d'organico degli altri reparti;
- Infermieri ricattati e maltrattati se chiedono un cambio turno per motivi personali.
Tutti gli infermieri hanno famiglia, figli e svolgono con zelo e dedizione il loro lavoro. Non demotivateli, costringendoli
a recarsi al lavoro sempre più insoddisfatti e delusi. Gli infermieri chiedono di essere ascoltati e si augurano una sensibilizzazione ai loro problemi.
Grazie per aver pubblicato la lettera.
Un gruppo di infermieri iscritti al Nursind
Risponde Adelchi Scarano, responsabile della S.O. Politiche del Personale:
Sono sinceramente grato ai colleghi che hanno scritto questa lettera, poiché facendolo essi mostrano di comprendere
appieno l'idea di fondo che ha spinto la struttura Politiche
del personale a proporre la pubblicazione di questo notiziario: disporre di uno strumento che facilita la comunicazione tra noi, stimolandoci a condividere problemi, bisogni,
proposte delle persone, delle strutture organizzative,
dell'Azienda nel suo insieme.
Provo quindi a rispondere, per quanto mi è possibile, ai
cinque punti oggetto della nota.
1. Compensi agli infermieri che hanno prestato servizio lo
scorso anno presso il pronto soccorso estivo di Lignano.
Abbiamo avuto non pochi problemi nell'interpretazione
dei dispositivi economici messi in atto lo scorso anno per
reclutare il personale necessario all'attivazione della struttura, in quanto le formulazioni contenute nei documenti in
nostro possesso erano lacunose e poco chiare. Non dovremmo mai dimenticare che chi amministra risorse pubbliche
deve sempre essere ragionevolmente certo che nel riconoscere i diritti di chi lavora con lui, non deve ledere i diritti
dei contribuenti circa l'utilizzo efficiente e imparziale delle
risorse medesime. Al momento in cui scrivo (31 Marzo)
siamo in grado di garantire ai lavoratori che hanno prestato servizio a Lignano che la liquidazione definitiva dei
compensi avverrà rapidamente e secondo le loro aspettative.
2. Maggiorazioni per il servizio di pronta disponibilità.
Esse sono il frutto di un accordo sindacale aziendale (5
luglio 2004) che maggiora l'indennità di 20,66 € fissata nell'articolo 7, comma 6 del CCNL integrativo 98/01, valorizzando a 35 € i turni entro i 6 mensili e a 45 € i turni oltre i 6
mensili. I costi relativi sono a carico del fondo della produttività e, per quanto riguarda l'ASS 5, comportano un impegno molto gravoso che, con altre maggiorazioni contrattuali previste, giunge ad un valore annuo di 800.000 €. Intorno
alla metà del mese di febbraio abbiamo rilevato che gli
innumerevoli impegni assunti dalla precedente direzione
nel quadro della negoziazione di budget 2005 erano andati
oltre la disponibilità del fondo 2005. Questo ci ha indotto
ad assumere un atteggiamento di prudenza, fintanto che
negli incontri sindacali - che in questi giorni sono in corso -
non si fosse verificata una condivisione del problema. Ad
oggi, pur non essendo ancora stato sottoscritto alcun accordo sulla definitiva ripartizione del fondo della produttività
2005, penso di poter dire che l'erogazione delle maggiorazioni, comprese quelle sospese nel mese di marzo, ripartirà
con la prossima busta paga. Resta il fatto che il mantenimento di queste condizioni implica che le maggiorazioni
ingoiano il 45% circa del fondo, con gli immancabili riflessi
sugli altri istituti contrattuali che attingono al fondo stesso
(produttività generale, progetti di miglioramento dei servizi, ecc.). Personalmente credo che l'Azienda sia chiamata a
verificare con attenzione le modalità organizzative che
danno luogo alle prestazioni di pronta disponibilità, in
vista di una loro riduzione al numero strettamente necessario al funzionamento delle strutture. Credo anche che sia
utile riflettere sulla opportunità di mantenere in vita queste
condizioni. Ma, ripeto, quello che è stato concordato verrà
rispettato e il tutto verrà ripristinato con il prossimo stipendio.
3. Straordinario. Anche in questo campo l'Azienda deve
procedere ad una attenta ricognizione della situazione sul
campo, in modo da limitare l'uso dello straordinario alle
circostanze che effettivamente lo richiedono. Ricordo a me
stesso e a tutti che il contratto di lavoro (art. 34 CCNL
7.4.99) recita: “il lavoro straordinario non può essere usato
come fattore ordinario della programmazione del lavoro”.
Il finanziamento dell'istituto, come è noto, è attribuito ad
un altro fondo contrattuale, quello disciplinato dall'art. 29
del CCNL 19.4.2004, il quale, a sua volta, non può essere
considerato come un elastico che si estende a seconda delle
occasioni, ma è un preciso punto di riferimento della programmazione aziendale per finanziare, oltre allo straordinario, condizioni di disagio, pericolo o danno. Il fondo,
insomma, è limitato, dunque sono limitate le possibilità di
pagamento delle prestazioni straordinarie. In sede di contrattazione integrativa aziendale provvederemo a condividere con le Organizzazioni Sindacali un regolamento aziendale che disciplini la materia dello straordinario, in modo
da porre fine alle innumerevoli contestazioni che sorgono
nella gestione dell'istituto.
[continua]
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In particolare la struttura di cui sono responsabile considera una propria sconfitta sentir parlare di demotivazione,
insoddisfazione, delusione. Certo noi non possiamo cambiare il mondo. Tanto meno possiamo ignorare i vincoli
economici e normativi che limitano la nostra capacità di
soddisfare tutte le aspettative. Ma sulla nostra determinazione a fare tutto quello che è in nostro potere per andare
incontro a queste aspettative, posso rassicurare tutti.
In questi giorni siamo impegnati a concordare con le
Organizzazioni Sindacali una manovra molto complessa
che culminerà (speriamo entro il mese di aprile) con la stipula del nuovo contratto integrativo aziendale. Desidero
ricordare, in questa sede, che ciò avviene a distanza di due
anni dalla stipula del nuovo CCNL e che in questi anni si è
andati avanti con un contratto integrativo aziendale che
risale al 12 gennaio 2001. Da parte nostra stiamo marciando
a tappe forzate per giungere rapidamente alla stipula del
nuovo contratto integrativo aziendale e quando leggerete
queste note, con ogni probabilità avremo già raggiunto
accordi importanti su temi essenziali. Tra essi mi limito a
ricordarne solo alcuni riferiti ai lavoratori del Comparto:
a) stiamo per decidere con le Organizzazioni Sindacali i
criteri di erogazione di una considerevole massa di residui
dei fondi contrattuali, che per anni non sono stati utilizzati, privando i lavoratori di risorse fondamentali. Parliamo
di somme che dormono dall'anno 2000 e che nessuno, prima
dell'insediamento del nuovo direttore generale e dei suoi
collaboratori, aveva ritenuto di svegliare;
b) concorderemo con le Organizzazioni Sindacali la ripartizione del fondo della produttività per l'anno in corso
(anche questa è una pratica che, quantunque contemplata
dai contratti nazionali, non era molto frequente in ASS 5
prima dell'arrivo della nuova direzione), assicurando da un
lato quote di produttività generale analoghe a quelle riconosciute nelle annualità precedenti, dall'altro la giusta soddisfazione a quanti contribuiscono più di altri alla produttività del sistema-azienda;
c) approveremo il regolamento aziendale per l'avvio entro
poche settimane delle selezioni per le progressioni verticali, attraverso l'applicazione di un istituto contrattuale (art.
12 del CCNL 20.9.2001) che nella nostra Azienda non è mai
stato applicato;
d) vareremo una serie di posizioni organizzative e coordinamenti che, da un lato vanno incontro ad essenziali bisogni organizzativi delle nostre strutture, dall'altro daranno
le giuste soddisfazioni di carriera a lavoratori del comparto che svolgono funzioni decisive per la realizzazione dei
nostri servizi e il buon andamento dell'amministrazione;
e) provvederemo infine a regolare tutta una serie di temi
che il contratto nazionale demanda alla contrattazione
aziendale.
Dobbiamo continuare a discutere e a confrontarci. Tanti
sono i problemi che ancora dobbiamo risolvere. Da questo
punto di vista l'impazienza che vedo affiorare qua e là può
essere giustificata. Ma non si può pretendere che si faccia in
cinque o sei mesi quello che non si è fatto in cinque o sei
anni. Noi ce la stiamo mettendo tutta e se ci darete una
mano a conoscere ed affrontare le cose, credo anche che
otterremo buoni risultati.
4. Spostamenti di reparto per carenza di organico.
Francamente non mi risulta che i nostri due presidi ospedalieri siano paragonabili a stazioni della metropolitana con
gente che va e viene. Certo può accadere, di fatto accade
che un lavoratore sia chiamato a dare una mano. Ma questo
accade o perchè gli operatori sono inseriti in strutture
dipartimentali (la cui logica è proprio nell’impiego più flessibile ed efficiente delle risorse) o perchè si determinano
situazioni di emergenza. D’altra parte, per quanto è a mia
conoscenza, il Servizio Infermieristico Aziendale ha sempre
operato nel rispetto dei vincoli contrattuali e delle persone.
Pertanto, se la nota intende denunciare specifiche violazioni dei rapporti sanciti dai contratti di lavoro, sarebbe stato
opportuno farlo esplicitamente. Se invece si vuole mettere
in dubbio la facoltà dei responsabili di reparto o di ospedale di utilizzare le risorse di cui dispongono per far fronte
alle emergenze che di volta in volta si verificano, nel rispetto dei loro diritti, allora dico che non condivido questo
modo di concepire i rapporti di lavoro in una organizzazione complessa come la nostra. Su questo punto dobbiamo
intenderci: le aziende sanitarie della nostra regione attraversano una fase - che non credo sia destinata a chiudersi in
pochi mesi - di graduale limitazione delle risorse disponibili. Se questo trend dovesse stabilizzarsi o addirittura accentuarsi, potrà accadere che le aziende debbano cominciare a
riconsiderare l'opportunità di mantenere in vita servizi e
strutture che non sono più in grado di finanziare. Mi pare
tuttavia ovvio che, prima di giungere a determinazioni del
genere, esse debbano compiere tutti gli sforzi necessari a
recuperare margini di efficienza, dovunque essi si annidino. Fare questo comporta fatalmente un aumento della flessibilità del fattore umano e, dunque, una disponibilità delle
persone ad assecondare questi sforzi, anche a costo di
rinunciare per qualche giorno alle proprie abitudini e preferenze.
5. Infermieri ricattati e maltrattati. Voglio sperare che le
espressioni usate siano solo il frutto del malessere che si
intende rappresentare. Se non è così, se cioè nei nostri
reparti dovessero verificarsi fenomeni di questo genere,
sappiano i lavoratori di questa Azienda che la direzione li
contrasterebbe con il massimo vigore, non consentendo a
nessuno di esercitare le proprie responsabilità calpestando
i diritti altrui. Con il prossimo contratto integrativo aziendale, nel quadro delle forme di partecipazione, istituiremo
il Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing (art. 5
CCNL 19.4.2004), il quale, oltre a fungere da punto di osservazione e ad essere promotore di iniziative tese a mantenere alta la vigilanza, sarà anche l'interlocutore di tutti i lavoratori che ritenessero di subire torti da parte dei loro colleghi e dirigenti. Per quanto mi riguarda sarei portato ad
escludere che nella nostra organizzazione il fenomeno sia
particolarmente diffuso. Tuttavia, se dovessero verificarsi
episodi di questo genere, coloro che se ne ritenessero vittime, non hanno altro da fare che segnalarlo alla direzione o
alla struttura Politiche del personale o al Servizio
Infermieristico, essendo certi che non solo saranno ascoltati, ma saranno anche ringraziati perché con la loro denuncia contribuiscono a migliorare la qualità del nostro stare
insieme.
Per concludere, sono completamente d'accordo sull'accenno alle motivazioni. La nostra direzione - e chi si occupa di
personale è in totale sintonia con questa impostazione - fa
della soddisfazione dei dipendenti una sua leva strategica.
Adelchi Scarano
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Risorse Umane
Lo scorso mese di gennaio il sig. Mario Zamparo, collaboratore amministrativo in servizio presso il Distretto Ovest, ha terminato il
suo percorso lavorativo raggiungendo il traguardo della pensione. Da più parti il suo nome ci è stato segnalato come esempio di grande professionalità ed umanità: abbiamo quindi pensato di dedicargli un saluto particolare attraverso la pubblicazione di questa intervista.
Come è cambiata la nostra azienda nel corso degli anni?
Agli inizi si chiamava Ospedale Civile, poi si è trasformata in Azienda e quindi gestita diversamente. Non mi sento
di allargarmi e dare una risposta in poche righe per la complessità e vastità di questo argomento.
Qual è stata la tua evoluzione professionale?
Il mio percorso lavorativo é iniziato in Germania presso
la Ford di Colonia dove sono rimasto per circa 13 mesi.
Successivamente mi sono trasferito in Svizzera, a Baden,
dove ho lavorato per un anno per la Brown Boveri.
Rientrato in Italia sono stato assunto dalle industrie
Zanussi di Porcia di Pordenone mentre il 30 giugno 1969
ho iniziato a lavorare come impiegato per l’Azienda
Sanitaria della “Bassa Friulana” prima presso l’ufficio
accettazione dell’ospedale civile di Latisana poi dal 3 febbraio 1992, presso il Distretto Sanitario di Latisana. Il 31
gennaio 2006 ho terminato il rapporto per pensionamento.
Come è cambiato negli anni il tuo rapporto con i colleghi
e cittadini?
Il rapporto con i colleghi all'inizio era molto amichevole e
collaborativo, nel corso degli anni iniziò a trasformarsi in
un rapporto più freddo, distaccato e professionale: solo di
lavoro! Anche il rapporto con i cittadini nel corso degli anni
è diventato più difficile: gli utenti che si presentano allo
sportello sono consapevoli dei loro diritti, pretendono
risposte immediate e certe da parte degli operatori; chi sta
dietro lo sportello si trova in difficoltà nel dare risposte
adeguate e la causa è forse la carenza di corsi di aggiornamento.
Che cosa farai adesso che sei in pensione ?
Farò le cose che ho lasciato da parte per mancanza di
tempo durante il periodo lavorativo. Visto che da qualche
anno sono nonno, mi dedicherò soprattutto ai nipoti. Credo
non mi mancherà il tempo anche per le arti Marziali (pratico il karate e il taj ji quan), il giardinaggio e la lettura.
Che cosa ti saresti aspettato dalla tua Azienda al momento del tuo pensionamento?
Alla fine della mia vita lavorativa, spesa con grande dedizione per il buon funzionamento degli uffici dove ho lavorato, anche come responsabile, mi sarei aspettato una lettera da parte dei Dirigenti con un piccolo "contentino", come
si fa presso tutte le Amministrazioni Pubbliche, specialmente quelle militari…. per esempio una fascia orizzontale
in più!
Intervista realizzata da: Marco Luigiano
Il 23 marzo é mancato il dr. Francesco Leanza, Medico anestesista del P.O. di Latisana: così lo ricorda per tutti il dr. Trentin:
E come tutti i cicloni, passa ogni tanto
a sconvolgere la nostra silenziosa routine, con deviazioni (magari a base di
salame e mortadella) dai tuoi mille
percorsi pianificati per la tua … tranquilla…quiescenza.
Un abbraccio per tutto il resto del
tempo senza di noi.
I tuoi "Anatomo Patologi" per sempre
Il dr. Francesco Leanza ha lavorato come anestesista presso l'Ospedale di Latisana per 25 anni, prima con il Primario
Pierelia Dolce e successivamente con il dr. Ugo Colonna,
con il quale ha condiviso tutto il cammino professionale.
Persona seria e corretta nei confronti dei pazienti e dei colleghi, che lo ricordano come un professionista attento ed
abile.
Dotato di un preciso senso del dovere, è sempre stato
disponibile ad affrontare in prima persona anche i casi più
complicati ed è stato risolutivo in più di una situazione di
emergenza. Sempre presente ed attivo al lavoro, è stato
stroncato nel giro di pochi mesi da un male incurabile, che
tuttavia ha affrontato con estrema dignità fino alla fine.
I colleghi e tutti i collaboratori lo ricordano perciò come
esempio non solo di medico deontologicamente corretto,
ma anche di paziente coraggioso, in grado di trasmettere la
propria serenità interiore ai parenti e agli amici che gli sono
stati vicini in questi tremendi mesi di malattia.
Nel 2006 ha concluso il suo percorso lavorativo in questa
Azienda il nostro collega Ottorino Adamo. Negli ultimi 5
anni era sato assegnato al Dipartimento di Prevenzione, ma
chi ha qualche anno di servizio in più sa benissimo che
Ottorino era il Capo cuoco della nostra cucina, quando questa aveva una gestione interna. La professinalità e la passione per la cucina di qualità - come dimenticare la sua
“Bavarese agli amaretti”- lo hanno sempre accompagnato
nella sua carriera e queste doti trasparivano anche quando,
negli ultimi anni di lavoro qui in Dipartimento, si occupava di tutt’altro. Capitava spesso che noi colleghi ci affidassimo alla sua esperienza ed ai suoi consigli culinari in presenza di qualche cena importante o anche più semplicemente per recuperare un piatto non proprio non proprio
riuscito. Cultore del bello e della raffinatezza, sempre
attento a valorizzare tutti i più piccoli piaceri che anche il
quotidiano ci regala, siamo sicuri che Ottorino saprà godersi nel modo migliore la sua meritata pensione.
Un sincero saluto da tutti noi .
Daniele Trentin
Il saluto da parte dei colleghi a due neo-pensionati, Rita Simeon
e Ottorino Adamo :
Potremmo dire, con luoghi comuni, che nessuno è insostituibile, che tutti siamo preziosi e nessuno è indispensabile.
Ma tu, Rita, con la tua allegria e le tue capacità, la tua solarità e le tue "bollenti" news, sei un ciclone di cui certamente sentiremo una grande mancanza.
I colleghi del Dipartimento di Prevenzione
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Attualità Scientifica
Il trapianto di organi
sultando i parenti, se quando era ancora in vita la persona
deceduta avesse manifestato o meno la volontà di donare
gli organi. Se c'è il consenso, la disponibilità del donatore è
immediatamente segnalata al centro trapianti regionale,
che verifica urgenze e liste d'attesa e quindi individua
anche i destinatari degli organi.
Nel frattempo vengono valutate attentamente le condizioni degli organi da trapiantare e le compatibilità con i destinatari. Infine si procede al trasferimento degli organi presso i quali ciascun trapianto viene effettuato.
In Italia la regione Piemonte ha un numero di donazioni
tra i più alti in Europa (27 per milione di abitanti): anche
sotto questo profilo, l'Italia marcia a due velocità, con le
regioni di Centro-Nord attestate su standard europei e
quelle del Centro-Sud nelle quali si effettuano pochi trapianti e dove sono poche le donazioni. Un dato molto
recente, comunque, indica che in Europa, come donazioni e
numero di trapianti, l'Italia si classifica al secondo posto,
dietro solo agli spagnoli: ciò sarebbe dovuto ad una maggior sensibilizzazione dei cittadini mediante campagne
informative e ad una migliore organizzazione nell'ambito
ospedaliero, dove il ruolo centrale viene svolto da un medico specifico (coordinatore dei trapianti), che può essere il
direttore sanitario o il medico anestesista.
Un trapianto d'organo è, in sintesi, la sostituzione di un
organo non funzionante con un organo sano.
In base alla provenienza dell'organo utilizzato si distinguono due diverse tipologie: la prima si riferisce all'impiego di organi espiantati da corpi senza vita, la seconda prevede un donatore vivente.
La prima tipologia si verifica in un contesto drammatico
nel quale si intrecciano morte e vita, disperazione e speranza: spesso il prelievo si esegue su persone vittime di incidenti mortali o decedute per lesioni cerebrali. Il decesso
della persona donatrice deve avvenire in assenza di malattie e la sua età non può superare i 55-60 anni per l'espianto
di cuore, polmoni e pancreas, mentre non ci sono limiti per
fegato e cornee.
La seconda modalità prevede che l'organo (questo vale
normalmente solo per uno dei due reni o per un lobo del
fegato) provenga da un donatore vivente, che di solito è un
parente o un consanguineo della persona che ne beneficia.
La realtà che sta dietro ad un trapianto d'organo è molto
complessa, per esigenze ed aspettative diverse e per i molteplici soggetti coinvolti: pazienti in liste di attesa, associazioni che li rappresentano, familiari dei donatori, programmazione regionale e nazionale, Centri trapianti e reti di
centri e laboratori che con questi collaborano. Per ciascun
intervento si attivano una serie di meccanismi: uno dei centri di rianimazione individua il donatore potenziale in cui
viene accertata la morte cerebrale. Il personale verifica, con-
Francesca Sirianni
Rubrica 626
(S.P.P.A., commissioni infezioni ospedaliere, area qualità,
medicina legale, U.R.P, ….). Ed è proprio con questi aspetti che si ritiene iniziare dal prossimo numero del giornale.
La rubrica non vuol essere comunque uno spazio riservato al Servizio di Prevenzione e Protezione. Lo scopo è anche
quello di raccogliere contributi di tutti coloro che, stimolati
ai vari livelli dell'organizzazione aziendale, ritengono utile
segnalare esperienze e proposte a vantaggio della prevenzione, della promozione della salute e della sicurezza.
Inoltre la rubrica potrà offrire un'occasione per ripensare
alle attività svolte, molto spesso anche da molti anni nella
stessa maniera, e per pensare a cambiamenti in grado di
apportare miglioramenti.
La rubrica si propone di divulgare i nuovi principi della
prevenzione introdotti dal decreto legislativo n.626/1994 in
materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori, nell'intento di favorire il profondo cambiamento culturale che
la stessa norma impone. Sarà occasione anche per evidenziare la politica aziendale per il miglioramento delle condizioni di lavoro, consapevoli dell'influenza che le stesse
esercitano sugli operatori e sulla qualità delle prestazioni in
riferimento anche al paziente.
Quando si parla di gestione del rischio in sanità, non si
può infatti parlare che di gestione globale del rischio, che
annovera i concetti di sicurezza del personale, rischi per
assistiti e ricoverati e sicurezza ambientale (rifiuti, scarichi
idrici, emissioni,…). E' pertanto auspicabile che la gestione
del rischio costituisca un sistema integratato che miri al
superamento della distinzione tra qualità e sicurezza e che
preveda il sinergia e, coordinamento di tutti gli attori coinvolti nei diversi sistemi evitando contrapposizioni di ruoli
Arrivederci al prossimo numero!
Roberto Brisotto
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U.R.P.
S. Giorgio di Nogaro. Per ulteriori informazioni o modifiche dell’appuntamento, é possibile telefonare al numero
verde gratuito: 800 423445, attivo dalle ore 14 alle ore 17.
L'Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) ha il compito
di facilitare gli utenti nell' incontro con l'Azienda, mettendo a disposizione uffici per il contatto diretto, ma anche
strumenti di informazione e comunicazione tradizionali
(depliant, conferenze stampa) e servizi innovativi (sito web
aziendale).
Poiché la cosiddetta "comunicazione interna" risulta
altrettanto importante, utilizzeremo questo spazio per far
conoscere a tutti gli addetti ai lavori le iniziative che
l'Azienda realizza (attività, progetti delle singole strutture,
commissioni e gruppi di lavoro aziendali).
Confidiamo ovviamente nelle vostre segnalazioni !
Venerdì 12 maggio alle 10 presso l'ospedale di
Palmanova si terrà la 6° Festa degli Alberi e del Dono,
organizzata in concomitanza con le
Giornate Nazionali della Donazione e
Trapianto di Organi.
Con i bambini delle scuole e con l'aiuto delle associazioni di volontariato verranno piantumati, negli spazi verdi
dell'Ospedale, i 40 alberi donati dal
Comune (uno per ogni nato nel
Comune di Palmanova nell'anno 2005).
Siete tutti invitati !
Ecco alcune delle prossime iniziative:
E' partita a livello regionale la campagna di screening per
consentire la diagnosi precoce del
tumore al seno.
Alle donne residenti nel territorio della "Bassa friulana" di età
compresa tra i 50 e 69 anni, arriverà per posta un invito con le
indicazioni della sede e dell'ora in
cui presentarsi per l'esecuzione
dell'esame.
Lo screening mammografico verrà effettuato dal 18 aprile, all'interno di uno speciale camper attrezzato che sarà
presente nel giardino dell'ospedale di Latisana (a lato del
vecchio ingresso) per 2 settimane, poi si trasferirà a
Palmanova e successivamente sosterà a Cervignano e a
Nell'ambito delle iniziative correlate alla giornata mondiale antifumo, il 31 maggio si terrà presso il Teatro
Modena di Palmanova la premiazione dei ragazzi che
hanno portato a termine il concorso
"smoke free class competition" (classi
di ragazzi del 2° e 3° anno delle scuole
medie e dei primi anni degli istituti
superiori che si sono impegnati con un
contratto scritto ad astenersi dal fumo
per 6 mesi). Per l'occasione si esibiranno le ragazze della Scuola di Danza di
Palmanova con lo spettacolo "Smoke
free dance".
Qualità
In questo primo numero vi presentiamo due tra le iniziative organizzate dalla Commissione Aziendale "Ospedale
senza dolore e Cure Palliative".
Una delle priorità strategiche della nostra Azienda è,
ormai da diversi anni, il miglioramento continuo e il monitoraggio della qualità e delle performance, per ottimizzare
i servizi e le prestazioni erogate. Vista la complessità delle
azioni svolte, requisito fondamentale della "rete per la qualità" è la costante integrazione tra diversi settori, strutture e
professioni, non dimenticando che l'interlocutore privilegiato non può che essere il cittadino, destinatario naturale
dei servizi offerti dall'Azienda sanitaria.
Gruppi di Ascolto con i Cittadini
Dopo tre edizioni tenutesi in altre sedi, questa volta
l'esperienza si svolgerà presso la Sala conferenze del
Centro Civico di Cervignano del Friuli, nei giorni 16, 24, 31
maggio e 7 giugno, dalle 18 alle 20.
I partecipanti sono persone che vivono (direttamente o
come familiari o amici) l'esperienza del dolore cronico. Si
parlerà del loro vissuto, dei diversi modi di affrontare il
problema , delle diverse possibilità di cura presso l'Azienda
Sanitaria. Sono invitati anche gli operatori sanitari interessati.
Ma concretamente di cosa stiamo parlando?
QUALITÀ': nozione alla quale sono ricondotti gli aspetti
della realtà suscettibili di classificazione o di giudizio;
pregio, merito (Devoto-Oli, Dizionario della lingua italiana)
II concetto di qualità implica quindi sia qualcosa di "misurabile", sia qualcosa di pregevole. Nei prossimi numeri
della rivista prenderemo di volta in volta in esame alcuni
aspetti della qualità, promossi dalle diverse commissioni
aziendali: il controllo delle infezioni ospedaliere, la creazione di un "ospedale senza dolore", la prevenzione ed il controllo delle lesioni da decubito, la promozione dell'allattamento al seno, di stili di vita salutari, solo per citarne alcune.
Serate nei comuni dedicate al tema della sofferenza in
tutti i suoi aspetti (terapeutici, filosofici, spirituali, psicologici, ...): l’invito é esteso a tutta la popolazione e agli operatori sanitari.
Due gli appuntamenti in agenda: il 5 maggio ore 20 ad
Aiello del Friuli presso la sala Civica, e il 15 maggio ore 20
a Muzzana del Turgnano presso la Sala Consiliare.
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Tempo libero
rica partita di calcio tra le compagini di LatisanaPalmanova contro gli amici di Portogruaro.
Il giorno 22 marzo 1988, su iniziativa
di alcuni dipendenti dell'Ospedale di
Latisana,
nasceva
l'A.R.O.S.,
l'Associazione Ricreativa Operatori
Sanitari dell'Azienda per i Servizi
Sanitari n. 5 Bassa Friulana.
Tutti i dipendenti dell'Azienda possono iscriversi all'Associazione ed
usufruire delle attività organizzate dai consiglieri su proposta dei soci. Soci effettivi, in base all’atto costitutivo,
sono tutti i dipendenti o pensionati dell’Azienda, in regola
con il versamento della quota associativa annuale; sono
soci aggregati i famigliari diretti dei soci, anch’essi in regola con il versamento della quota associativa; il Direttore
Generale, il Direttore Amministrativo ed il Direttore
Sanitario sono soci onorari.
L'AROS rende partecipe tutti suoi soci nella realizzazione di un programma annuale di carattere culturale, artistico, sportivo, turistico e di istruzione, che concorre a dare un
contenuto ricreativo all'impiego nel tempo libero dei lavoratori dipendenti.
Per l’anno in corso sono state organizzate diverse iniziative che verranno di volta in volta rese note, su opuscoli
stampati e descrizione dettagliata, per dare la possibilità a
tutti gli interessati di partecipare.
Nel mese di maggio sono in programma le seguenti attività:
La 14° pedalata della salute, una cicloturistica non competitiva di 22 Km da Latisana ad Ariis di Rivignano, attraverso strade comunali e provinciali, fissata per domenica
28 maggio. Nel programma è compresa anche la ormai sto-
Gita a Roma, dal 17 al 21 maggio, per visitare Villa d'Este
a Tivoli, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura,
i Musei Vaticani, la Basilica di San Pietro, Piazza del
Campidoglio, il Foro Romano, il Colosseo, l'Arco di
Costantino , i Castelli Romani, il Palazzo del Quirinale,
Fontana di Trevi, Trinità dei
Monti, Piazza Navona. Le
mostre evento dell'estate romana: Antonello da Messina nelle
Scuderie del Quirinale e Amedeo
Modigliani presso il complesso
del Vittoriano.
Gita a Firenze, il 20 maggio, per visitare la mostra
“Leonardo: il Genio Universale all'opera”, presso la prestigiosa sede della Galleria degli Uffizi.
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito Intranet
Aziendale, dove sono riportate in dettaglio tutte le attività
organizzate per l'anno in corso.
La sede dell’associazione é:
STABILIMENTO OSPEDALIERO DI LATISANA
Via Sabbionera Telefono: 0431/529111.
Il presidente Marcello Manias
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Posta dei lettori
Mia Cara,
Sì, mia cara, sempre traditori ! Giorno dopo giorno mi
toglievi l'ossigeno, inspiravo voluttuosamente la Tua
anima sì da averne un momento di felicità, godevo, mi facevi sentire grande, importante, ma sotto sotto (e Tu lo sapevi benissimo) mi tradivi! Ti ho visto con tanti altri, uomini
e donne, anche loro vittime come me, e, con un
po’d'intelligenza, un po' di buona volontà e con
la collaborazione di amici e familiari, la Tua
natura nel tempo si è manifestata: sei risultata
una Gran P.... !
Me ne hai fatti spendere di soldi, e mi hai succhiato la vita, mi hai causato un sacco di guai,
ma sai qual è il colmo? Che ti desidero ancora,
sempre di più, anche se sei una Gran P....., e
questo perchè forse io sono un Grande Str...
Come vedi, non uso più la "T" maiuscola nel
rivolgermi a te perchè non lo meriti !
Ora sei di fronte a me, dritta, impertinente,
maestosa, sicura di te, calda; vorresti essere stretta tra le
mie labbra e succhiata, come tu hai fatto con me, con il tuo
sguardo querulo vorresti impietosirmi e con la tua borietta
vorresti obnubilarmi il cervello.
Ma per troppo tempo l'ho avuto obnubilato, al punto tale
che mi alzavo anche di notte per possederti (a volte anche
più di una volta!).
Ora basta! Ti amo e ti odio, ma non ti toccherò, non ti succhierò, non ti accarezzerò sfiorandoti con l'indice ed il
medio, non guarderò estasiato le immagini multiformi dei
tuoi fumi che salgono verso il cielo.
Ti sembrerà certamente strano che io, nel pieno delle mie
facoltà mentali scriva queste righe, ma è così radicato dentro di me il ricordo di Te, e così tanta la passione che nutro,
che non c'è attimo, nell'arco delle mie lunghe giornate, che
Tu non mi appaia in visione.
Ma spesso non solo in visione: sei di fronte a me,
non più mia, bellissima, eterea, con quel tuo solito pallore ma calda, focosa.
L'averTi abbandonato, inizialmente mi ha suscitato un sentimento liberatorio che avrei desiderato tanto tempo prima ma, o perchè ormai dipendevo totalmente da Te, o perchè, diciamocelo
pure, mi davi momenti di gioia intensa, col passare delle settimane sono andato trasformando
quel sentimento liberatorio in profonda angoscia,
in depressione, e sei servita a cambiare radicalmente la mia vita, sei servita a farmi cambiare il
gusto di tutto ciò che prima mi dava certi sapori.
Certamente Tu mi dirai che per il mio bene va bene così e
ne sono convinto anch'io, ma sappi mia cara che senza di Te
vi sono dei momenti, nell'arco della giornata, che mi vien
da piangere, ma devo tener duro, e mi considero un eroe se
malgrado tra noi non ci sia più alcun rapporto (contrariamente a quanto succede di solito) non sono aumentato di
peso, anzi, continuo a calare, anche se lentamente. Sono un
sentimentale di natura, ed in questi momenti (rari per la
verità) di riflessione sulla mia vita trascorsa, non posso non
ricordare il nostro primo rapporto: avevo appena 19 anni,
Ti ho posseduta fuori dall'abitato di Cerami, lontano da
occhi indiscreti. Anche allora eri pallida, ma sempre focosa,
ed a volte ti davi un'arietta straniera e, vizio che non hai
mai abbandonato, tanto fumo. Il Tuo odore sta ancora pervadendo le mie narici ormai avvezze ad altre abitudini
olfattive, ma Ti ricordo con tanta nostalgia e con tanta
nostalgia ho flash mnemonici dei nostri incontri quotidiani,
sempre furtivi, multipli, a volte rubati, altre volte no, ma
sempre calorosi, sempre traditori.....
Guardami pure: mi hai già posseduto, non mi avrai !!
Danilo Sciacchitano
“Lettera a una sigaretta mai fumata”
Rubrica umoristica
*** Un uomo, uscito da pochi giorni dall'ospedale, dopo
una lunga degenza, vi ritorna in visita agli ex compagni di
stanza. Si ferma al capezzale di un nuovo paziente, un cinese, che improvvisamente diventa cianotico, guarda disperato l'uomo e, con un filo di voce, mormora:
- Woong sing hoo!!!
Quindi reclina la testa, morto. L'uomo, esce molto turbato
dall'ospedale, entra nel primo ristorante cinese della zona e
chiede al proprietario:
- Mi scusi, mi saprebbe dire cosa vuol dire "Woong sing
hoo?"
- Mah, è una frase strana, forse per via della sua pronuncia,
perché tradotta letteralmente significa: "Spostati, c...one: sei
sul tubo dell'ossigeno!".
*** Un tizio va dal dottore: - Dottore, prevedo il futuro! E il
dottore: - Da quando le succede? - Da mercoledì prossimo!!!
*** Una donna va dal dermatologo:
- Dottore, dottore! Mi sembra di avere la faccia gonfia come
un krapfen!
- Non si preoccupi signora... penso di avere la crema giusta
per lei...
*** Il ginecologo alla paziente: - Deve fare una visita prenatale? La paziente: - No, pre pasqua, partorisco ad aprile!
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In & Out
Un saluto di benvenuto a:
Un arrivederci e un grazie a:
- Martina Tiziana Bianchini, Adriana Boschetto, Tiziana
Ciarma, Franca Magro, Elisabetta Odorico, Massimo Ricci,
Lorenza Targa, Sergio Valent (P.O. di Latisana)
- Grazia Comisso, Martina Gobbato, Giorgina Golfetto
(Distretto Ovest)
- Christian Berngruber, Francesca Furlan, Walter Esposito,
Luca Ottaviano, Maurizio Pecorari, Luca Perazza (P.O.
di Palmanova)
- Rossana Marino, Luciana Pirozzi (EMT di Latisana)
- Maristella Cannalire (consultorio di S. Giorgio)
- Alessandro Zentilin (Dipartimento di Prevenzione)
- Antonella Rondine (Tecnologie e Investimenti)
- Sara Scaini (Dipartimento di Salute Mentale)
- Vincenzo Allegra, Maria Silva Bosco, Boris Devilla,
Miranda Dorcic, Giancarlo Ferro, Maida Groppo, Rinello
Lacovig, Domenico Lava, Renza Picotti, Alessandro
Racaniello, Stefania Sasso, Daniela Savolet, Rita Simeon
(P.O. di Palmanova)
- Anna Santoro, Michele Toncich, Mario Zamparo
(Distretto Ovest)
- Ottorino Adamo (Dipartimento di Prevenzione)
- Antonietta Dal Lago (Distretto Est)
- Domenica Agnesi, Giuliana Bivi, Anna Del Frè, Catia Del
Sal, Barbara De Rota, Ivana Pasqua Ferro, Luigi Filippi,
Giovanna Fronteddu, Simona Gennari, Ermanno Maccan,
Emanuela Rombolotto, Paulina Skropeta, Teresa Stancich,
Maria Grazia Zulian (P.O. di Latisana)
Avvisi
NUOVI ORARI DI RICEVIMENTO
S.O. POLITICHE DEL PERSONALE
Dal Lunedì al Giovedì
dalle 10.00 alle 15.00
Orario Ufficio Concorsi:
dal Lunedì al Venerdì
dalle 10.00 alle 14.00
CARTELLINO/BADGE:
I dipendenti che non avessero ancora
provveduto sono invitati a far pervenire all’Ufficio Presenze/Assenze, entro
il 15 maggio p.v., le due foto tessera
per la realizzazione del nuovo
tesserino di riconoscimento/badge.
Si informa altresì che è stato
concordato con le OO.SS. un rimborso
spese forfetario
dell’importo di Euro 5,00.
COPERTURA ASSICURATIVA
PER COLPA GRAVE
Il 31 marzo è scaduto il termine per
l’adesione alla polizza di copertura
assicurativa per colpa grave: coloro
che volessero ancora aderire, possono
rivolgersi all’ufficio personale; la
copertura partirà dal giorno successivo
a quello di sottoscrizione del modulo
ed il premio sarà trattenuto in maniera
proporzionale al periodo assicurato.
Redazione
Redazione
Carla Landi
Marco Luigiano
Giulia Morsut
Simona Schepis
Paola Virgolin
Contatti
Tel. 0432-921455
Fax. 0432-921579
e-mail: [email protected]
Posta interna : Redazione giornale c/o S.O.
Politiche del Personale - Jalmicco
A questo numero hanno collaborato:
Tiziana Bonardi
Roberto Brisotto
Roberto Ferri
Claudia Giuliani
Marcello Manias
Danila Nardin
Mara Pellizzari
Romina Perossa
Rita Pigani
Adelchi Scarano
Danilo Sciacchitano
Francesca Sirianni
Daniele Trentin
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Impaginazione e Grafica
Marco Luigiano
Illustrazioni e vignette
Denis Battaglia
Con la partecipazione straordinaria di
La bassa friulana
Stampa
Tipografia OGV - Palmanova
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