n.15 del 21-03-2016 Giornalino mensile sovvenzionato dai Vetreghesi
Responsabile del Giornalino : Giuseppe Vesco
Collaboratori e Collaboratrici : TUTTI i Paesani e Paesane
Redazione : Via Vetrego 148 – 30035 Mirano (VE)
Giornalini arretrati: http://www.comitatorinascitavetrego.it –Tel. 041-436154 –E-mail [email protected]
Cari paesani, Care paesane,
nel precedente Giornalino si è accennato alla distruzione delle foreste, alle estrazioni del petrolio e alla
“famiglia naturale” composta da “un padre e una madre”. Oggi accenniamo alle “stragi del sabato sera!”.
Dai tempi in cui i genitori dicevano al giovane figlio o figlia: “Mi raccomando, devi essere a casa entro
mezzanotte!”, siamo passati ai nostri giorni in cui i genitori sono “impotenti” di fronte ai figli che tornano a casa
dalle Discoteche anche alle 6.00 del mattino. Poi si piange quando si apprende – dai giornali e telegiornali –
che sono migliaia i giovani morti in incidenti stradali mentre tornavano a casa da questi luoghi di
sballo. Ma in quali condizioni torna a casa la maggior parte dei giovani? Eccole: intontiti da luci, da
una musica ad un volume da perforamento timpani, dal sonno, dall’alcol e dalla droga.
E poi si piange? Sì, si piange, ma sarebbe meglio fare qualche riflessione PRIMA, piuttosto che
piangere POI una vita perduta per sempre. Pazzo mondo! Pazza Società! Pazza Umanità!
Una volta si andava a ballare per divertirsi e soprattutto per trovarsi il “moroso o la morosa”. Oggi invece
stanno aumentando coloro che vanno a Sballare (sballo = alcol, droga e sesso).
Ecco! Vedete! Questo è il mondo pazzo e rovesciato in cui viviamo oggi anno 2016.
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TANTI AUGURI
DI UNA PASQUA
“SERENA” E DI “PACE”
A TUTTI I LETTORI
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COM’E’ ANDATA LA FESTA DEI VETREGHESI AL “METRO PUB”
Ben 35 partecipanti hanno festeggiato i numerosi successi del Comitato al METRO PUB di Vetrego,
domenica 28 febbraio. Innanzitutto il Comitato ringrazia di cuore i paesani e le paesane che hanno
partecipato, dando così un segno di amicizia e di riconoscenza per l’enorme lavoro che svolge nei confronti
del nostro paese. Questa volta, purtroppo, ci si è dimenticati di fare le foto, ma l’accortezza della direttrice del
locale Arianna è stata eccezionale. Infatti con il suo smartphone ha scattato una foto (vedi fondo pagina).
Rimediamo questa dimenticanza, pubblicando i nominativi dei lodevoli paesani che hanno allietato la Festa
e trascorso tre orette in allegra compagnia. Ecco chi sono i “fedelissimi”:
Bettin Pietro e moglie Donatella – Bollato Renzo e moglie Anna,
Fiume Paolo e moglie Paola – Martignon Valter e moglie Ivana,
Noale Elvio e moglie Mirella – Noale Giuliano e moglie Sandra,
Risetto Renato e moglie Rachele – Scattolin Redy e moglie Valeria,
Trevisan Giuseppe e moglie Ines – Vesco Giuseppe e moglie Camilla – Vesco Paolo e moglie Lucia –
Causin Lucio – Sambo Guido – Zampieri Guido – Congia Emanuele. (Anche vari amici).
I partecipanti hanno ringraziato con un applauso il nuovo titolare del METRO PUB Andrea Foltran, di
Conegliano, per aver offerto i caffè e gli amari: limoncello e liquirizia. Complimenti per le gustose bruschette,
panini, birre e per l’ottimo servizio della cameriera Sara e del simpaticissimo Francesco, coordinati
dall’encomiabile Arianna, responsabile del locale. (Visto che ci ha “salvati”, la premiamo con la foto in alto)
I partecipanti si sono molto divertiti (qualcuno anche sbirciando – nel televisore – la partita Juventus-Inter).
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I PROFUGHI PULISCONO 3 PISTE CICLABILI : VIA SAN SILVESTRO, VIA VETREGO, VIA PORARA
Un ottimo risultato è stato ottenuto grazie al progetto della Prefettura per rendere utili i Profughi.
Ecco l’iter attuato: ore 8.45 un automezzo del Comune, guidato dal
dipendente Salvi Giorgio, collocava 6 Profughi (foto a dx) presso il
capitello della Madonna, muniti di badili, scope, guanti, tute, giubbini
catarifrangenti, forniti dal Comune. Si cambiavano nei magazzini di un
paesano e – guidati dai 4 volontari: Furlan Paolo, Sambo Guido, Vesco
Giuseppe e Vesco Paolo – cominciavano la pulizia delle Piste ciclabili.
A mezzogiorno venivano portati nei luoghi di residenza per il pranzo.
RISULTATI: il primo giorno – martedì 23 febbraio – è stata pulita la
lunga pista di Via San Silvestro (30 sacchetti di immondizie).
Il secondo giorno la pista del Centro paese (20 sacchi di foglie ed erba).
Il terzo giorno la pista di Vetrego est fino al distributore AGIP. (eliminate erbacce, immondizie e foglie).
I Profughi, dai 20 ai 30 anni, vengono dall’Africa, e precisamente dalla Nigeria, Guinea Bissau e Gambia.
Sono in attesa del documento che permette loro di trasferirsi in Europa. E’ stato chiesto il motivo per cui sono
venuti in Italia. Hanno risposto: “Da noi ci sono i Dittatori che uccidono”.
Diversi di loro parlano INGLESE, e quando parlano della guerra, si esprimono con: “BUM BUM”.
Alla domanda: “Se in Africa non ci fossero i BUM BUM (guerra), sareste venuti in Italia?”.
Hanno risposto: “NO! Noi saremmo rimasti in Africa, poiché è lì la nostra Patria”.
Il Comitato ringrazia i simpatici amici Profughi per aver ben pulito le Piste di Vetrego, e ringrazia i generosi e
seguenti paesani per aver offerto acqua, caffè e brioche: Zanetti Agnese, Stocco Simone dell’Osteria dalla
Lina, Billeci Patrizia del Minimarket, Stocco Giuseppe (Bepi Tona), Noventa Giuseppe e Comin Maria.
Grazie anche a Pattarello Plinio per aver messo a disposizione la carriola per tre giorni.
Un ELOGIO all’assessore Federico Vianello per essersi assunto l’onere di coordinare questo progetto
prefettizio e per avere avuto fiducia dei Volontari del Comitato di Vetrego, ai quali – alla fine dei lavori – ha
rivolto il seguente complimento: “BRAVI”. Per i Volontari del Comitato è stata un’esperienza positiva, che si
spera possa ripetersi con un progetto ancora più ambizioso: PULIRE LA CASA DEL MARIUTTO
ABBANDONATA DA ANNI INSIEME ALLA SQUADRA DEI PROFUGHI.
Nota religiosa: passando davanti al capitello della Madonna della Salute, i Profughi hanno ringraziato la
Madonna, che loro chiamano “Mary”. Essi sono musulmani: fedeli ad Allah, a Mary ma non a Jesus.
Ecco ora le foto che mostrano la differenza tra PRIMA e DOPO i lavori di pulizia.
Pista di Via San Silvestro
Mucchi di foglie nel Centro
Pista di Vetrego est – prima e dopo il sottopasso
PISTE PULITISSIME: sono state estirpate erbacce, tolte immondizie e potati i rami prospicienti.
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GRAZIE AL “GAZZETTINO” E AL “GIORNALISTA GABRIELE PIPIA” PER I SOTTOSTANTI ARTICOLI
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ENNESIMO FURTO AL CALCIO VETREGO : RUBATE PATATE E SALSICCE
Ormai il ladro – sempre lo stesso, poiché lascia sul posto il cacciavite per lo
scasso – sa benissimo che NON ci sono soldi da rubare nella sede del Calcio e
perciò apre il frigorifero e ruba un po’ di cibo. Questa volta ha rubato 4 sacchetti di
patate congelate da 2,5 kg cadauno, un coniglio, del ragù, una soppressa, delle
salsicce e bibite che servivano per le feste delle 6 squadre. Il tutto è accaduto
durante la notte tra sabato 27 febbraio e domenica 28.
Ad accorgersi del furto è stato il consigliere Bollato Vladimiro, il quale, appena uscito da messa, si è recato
nella sede che si trova a pochi metri dietro la chiesa. Ha chiamato la moglie e socia Fattoretto Paola e il
vicepresidente Vesco Giuseppe. E’ giunto anche il segretario Gallo Cristian e il vigile in pensione Furlan
Paolo. E’ stato avvisato il presidente Barzan Luca di Spinea. Il vicepresidente ha chiamato il 112 e, poco
dopo, è giunta sul posto una pattuglia di Carabinieri di Noale per gli opportuni accertamenti.
Ora la Società, che subisce mediamente DUE furti all’anno, sta decidendo di installare una telecamera per
scoprire il ladruncolo una volta per tutte. Il danno maggiore non è stato il cibo ma lo scassinamento di 3 porte.
NOTA: il responsabile del Giornalino ha avvisato i giornalisti Filippo De Gaspari (LA NUOVA VENEZIA) e
Gabriele Pipia (GAZZETTINO), e li ringrazia per aver pubblicato tale furto nei giornali. (vedi sotto i titoli)
LA NUOVA VENEZIA
Ladri “affamati” al campo di calcio
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LA STORIA DEL CAPITELLO “Madonna della Pace”, in Via San Silvestro (seconda puntata)
(articolo a cura di Giuseppe Bovo)
Il capitello
Come i paesani, anche i contadini dei borghi avevano il loro centro, un crocicchio, uno slargo di viottolo, uno
spazio di fronte a un olmo imponente o a un vecchio salice. Era il punto d’incontro per scambiarsi notizie tra
adulti e vecchi, dove i ragazzotti buttavano addosso alle ragazze le prime occhiate maliziose e dove i bambini
organizzavano partite e partite a “nascondino” o a “liberi tutti”. Di lì passava la sposa che andava verso la chiesa
a incontrarsi con lo sposo e tutti radunati la guardavano andarsene e le facevano gli auguri mentre gli invitati
buttavano confetti ai bambini.
Di solito in quei minuscoli ritrovi sorgeva un capitello oppure veniva collocata, nel cavo di un salice o
sull’incrocio di due rami, la statua di un santo. Nelle sere di maggio, all’imbrunire, con l’aria frizzante della
primavera e le lucciole che vagavano per le rive, si recitava il rosario; una volta l’anno si festeggiava il santo con
bandierine di carta incollate una ad una su spaghi tirati tra gli alberi e con una damigiana che, sopra una sedia,
offriva vino senza pagare. I capi famiglia lo spillavano in bicchieri portati da casa e tutti cantavano. Quando il
borgo era importante, alla festa arrivava anche il prete che benediceva i presenti e i campi e i malati che erano in
ospedale, poi beveva anche lui e se ne andava salutando.
Il borgo dove io sono nato non aveva il suo capitello e presto incominciò a sentirne la mancanza. Allora si
rivolsero a mio padre che faceva il muratore ed era quello che andava per il mondo, a Marghera, a Carpenedo e
anche più lontano, e aveva maturato un suo particolare orgoglio del borgo. Ne parlarono tra capifamiglia per più
domeniche tornando da messa. Incaricarono mio padre che ne fu molto contento e si mise subito al lavoro.
Per settimane fece disegni e riportò misure su fogli di quaderno di scuola con la matita grossa e rossa del
muratore. Quel capitello doveva veramente dare lustro al borgo: bisognava quindi farlo a regola d’arte e doveva
avere una cupola, perché tutte le costruzioni importanti e solenni che lui aveva visto nel mondo avevano una
cupola. Anche se questo lo preoccupava non poco perché lui una cupola non l’aveva mai fatta.
Quando passò all’esecuzione dell’opera c’era nel borgo un’agitazione particolare, simile – chissà? – a quella
che prendeva, alcuni secoli fa, una corporazione che decideva di far costruire una chiesa tutta per sè.
I mattoni e la calce furono portati con un carro tirato da una mucca, le fondamenta furono scavate una domenica
e quella mattina, chi lavorò di piccone e pala e carriola, non andò a messa, giustificato dal prete. Era inverno, un
inverno molto rigido, e ci furono problemi per la gettata di cemento armato che gelava. Anche le malte dei
muretti laterali faticavano ad asciugare, ma il problema vero per mio padre era sempre la cupola.
Cercò un fusto di latta che tagliò in varie parti, curvò, modellò fino a farvi una semisfera misurando e
rimisurando perché ogni punto fosse equidistante dall’altro, poi rivestì l’interno con la carta dei sacchi di
cemento, resistente e impermeabile, infine mescolò sabbia e cemento e ghiaia fine e riempì quella rudimentale
calotta. Queste operazioni le fece in stalla, il luogo più caldo, immerso nella sua tensione. Solo io ero presente
ma non dovevo parlare. Il tutto fu poi coperto con grandi stracci appena umidi e lasciato riposare per giorni
perché si consolidasse compatto e senza crepe.
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“RUBRICA LIBERA” – PER FAR CONOSCERE IL “TUO” MESSAGGIO AI PAESANI
– Invia i tuoi messaggi, problemi e altro a: “RUBRICA LIBERA” – uno spazio a disposizione di tutti –
Via e-mail: [email protected] – Via posta: EVVIVA VETREGO, Via Vetrego 148, 30035 Mirano (VE)
APPELLO : “HO PERSO LA CAGNETTA IDA”
Un paesano ci ha inviato questo Appello:
Il giorno 10 marzo in zona tra Vetrego e Ballò è stata smarrita Ida.
La cagna è docile e si fa avvicinare. Se qualcuno avesse notizie vi prego
di contattarci al 349-1920772 o al 347-7285552. GRAZIE.
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BUCA PERICOLOSA IN VIA SAN SILVESTRO – CIVICI n. 13–23
Durante la pulizia della Pista ciclabile di Via San Silvestro, un paesano ha segnalato al segretario del
Comitato una buca pericolosa (foto sotto a sx, indicata dalla freccia) che si forma continuamente all’ingresso
della strada che porta alla Contrada che inizia dalle famiglie Maschera e termina a quelle dei Bettin. (Numeri
civici 13-23). Il paesano ha affermato di averla colmata più volte, ma che dopo pochi giorni si forma di nuovo.
Il segretario ha scattato delle foto e le ha inviate all’ing. Roberto
Lumine, Dirigente Area 3 del Comune, per evitare che qualche
anziano in bicicletta ci cadesse dentro, magari rompendosi
l’osso del collo. Poco dopo lla segnalazione, l’ing. Lumine, che
ringraziamo, ha risolto il problema facendo tappare la buca (foto a
dx) con del “ghiaino spezzato”, che dovrebbe rimanere consolidato
per molto più tempo di quello precedente rotondeggiante.
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FABRIZIO BETTIN E..... I VECCHI TEMPI DEL GIORNALINO “VETREGO CITY”
Domande della Redazione: “Vi ricordate il Giornalino – di molti anni fa – intitolato VETREGO CITY”?
“Vi ricordate che venivano pubblicate le poesie del maestro Giorgio Vecchiato?”.
Ebbene, dalla città di Pianiga un nostro ex paesano ci ha inviato questa e-mail. Vediamola subito:
Ciao Giornalino di Vetrego, vi ringrazio di ciò che avete scritto di me sul numero 14.
Vorrei iniziare – se voi desiderate – con una poesia al mese di GIORGIO VECCHIATO con a fianco un mio
disegno, tanto per dare una prima infarinatura ai paesani di Vetrego. Cosa ne dite? Attendo la Vs. risposta.
RISPONDE IL RESPONSABILE DEL GIORNALINO
Caro Fabrizio, i tempi sono molto cambiati da quel lontano 1986 in cui nacque VETREGO CITY.
Oggi purtroppo quasi tutti hanno un Mutuo da pagare (casa, mobili, auto ecc.), ci sono pensionati che
NON arrivano a fine mese, Disoccupati e Poveri che vanno a prendere il “sacchetto” alla CARITAS.
Mandaci dunque una poesia e così vediamo se avrà il potere di attenuare le sopra citate preoccupazioni.
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TOMBINO SENZA COPERCHIO NELLA PISTA CICLABILE EST
Durante i lavori di pulizia della Pista ciclabile di Vetrego Est (con 6
Profughi e 4 Volontari), ci si è accorti di un tombino pericoloso,
privo di coperchio (foto a sx, indicato dalla freccia), all’altezza della
casa di Bettin Franco. (NOTA: la fitta erba nascondeva il pericolo)
Il segretario del Comitato ha scattato delle foto e le ha inviate all’ing.
Roberto Lumine, Dirigente Area 3 del Comune, prima che qualche
podista mettesse il piede dentro al tombino e rimanesse fulminato
da 380 Volt, considerato che non è un tombino per l’acqua piovana,
ma è quello dei cavi elettrici che alimentano i lampioni della Pista est.
Ringraziamo l’ing. Lumine per aver fatto apporre il cartello di pericolo (foto a dx) a cui seguirà la riparazione.
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CRISTINA SPOLAORE : LA “PAESANA DI PRIMAVERA”
E’ domenica 21 febbraio, e le aiuole del Centro paese sono ancora in letargo:
stanno aspettando che arrivi la tiepida primavera. Ma il responsabile del Giornalino,
sempre in cerca di notizie, scopre che c’è un’aiuola che viene “risvegliata” in
anticipo per fare il proprio dovere, cioè quello di abbellire la Via centrale di Vetrego.
E chi sarebbe la “risvegliatrice primaverile” nei pressi di questa aiuola?
E’ la paesana Spolaore Cristina (foto a dx), che con l’attrezzatura al completo ha
pulito l’aiuola e poi l’ha infiorettata con delle bellissime e grandi primule colorate.
Complimenti a Cristina per essere stata la “prima” ad abbellire le aiuole paesane.
Non solo, ma il crisantemo invernale più grande e maestoso era il suo.
Lei abita in Via Basse e ha detto di aver adottato l’aiuola per “avere il suo piccolo
giardino fiorito nella Via centrale”. (ed è fiera di avere la targhetta con il suo nome).
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TRE ALBERELLI “SOLI” SI RIVOLGONO ALL’ASSESSORE FEDERICO VIANELLO
(Il 15 marzo è arrivata al Giornalino – via e-mail – una particolare richiesta. La pubblichiamo senza apporre
alcuna modifica, ma aggiungendo la “carta geografica” per indicare il luogo preciso di.... “estrema solitudine”)
Carissimo Assessore all’ambiente Federico Vianello.
Ti scriviamo questa letterina mediante il giornalino “Evviva Vetrego” a noi tanto caro.
Siamo tre giovani alberelli (indicati dalle 3 frecce corte) piantati in una aiuola di Via Ca' Rezzonico. Ci sentiamo
molto soli, e anche quando arriva la bella stagione sentiamo freddo e siamo tristi, sentiamo la nostra solitudine.
Anche i bambini quando ci passano accanto, continuamente tra loro
dicono: <<Ma guarda quanto sono soli questi tre alberelli, quanto vorremmo
piantarne altri per tener loro compagnia>>, e noi ci commuoviamo sentendo
queste vocine innocenti e guardandoci intorno vediamo tanto spazio vuoto.
Vedi Signor Assessore, ci sono le nostre amiche aiuole (indicate dalla
freccia lunga) che ci dicono: <<Se piantassero tre alberi anche da me
potreste essere in sei>> e un'altra aiuola aggiunge: <<Se anche qui da me
piantassero altri tre alberi potreste essere in nove, e io sarei felice e colma di
gioia>>, ecco anche le nostre amiche aiuole ci compiangono.
Signor Assessore ti preghiamo, pensaci, e quanto prima inviaci altre sei
nostre amiche piante, non saremo più i tre alberelli soli e tristi, in più faresti
contenti i bambini del quartiere e ne trarrebbe giovamento anche l'aria che
spira in tutta la Via Ca' Rezzonico, si perchè dall'autostrada ci arrivano tante
polveri cattive, che tanto male fanno a noi e ai nostri amici bimbi.
Guardando bene la Foto caro Federico, noterai che ci sono aiuole vuote,
ecco loro son ben contente e felici se farai piantare in esse altri tre e poi
ancora altri tre alberelli.
Sappiamo che per l'ambiente hai un grande cuore e che vuoi bene, tanto bene a tutte noi piante e fiori, fai
un piccolo sforzo e tutto sarà più bello, con noi e intorno a noi.
Attendiamo con speranza caro Federico e Caramente ti salutiamo.
firmato
I TRE ALBERELLI DI VIA CA' REZZONICO
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DUE WEEKEND IN BICICLETTA : V° PIONCA DAY – STRA’ (20 marzo) E PELLESTRINA (28 marzo)
La FIAB Mirano-Riviera del Brenta ci ha inviato due Volantini (foto a dx) su
cui sono illustrate due escursioni in bicicletta, di cui una anche in bragozzo
(battello) da Chioggia a Pellestrina. Gli appassionati di bicicletta hanno la
possibilità di visitare l’isola di Pellestrina e anche di percorrere il Pionca e altri
canali da Mira a Stra, visitando poi il parco di Villa Pisani e il famoso labirinto.
Per informazioni: 338-1007634 (Michele) o 345-9628018 (Silvana).
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MESE DI APRILE : IL MINIMARKET APERTO ANCHE IL POMERIGGIO
La titolare del minimarket “Pane e Salame” Patrizia Billeci ci scrive:
Ciao a tutti, visto il grande successo riscontrato tutti i Mercoledì
pomeriggio a Marzo, la Direzione
ha deciso di provare ad aprire
TUTTI i Pomeriggi di Aprile, nei seguenti giorni e orari :
Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì, ore 8.00 –-13.00 e 15.30 – 19.00.
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ANAS E CAV HANNO ACCESO I 21 LAMPIONI DELLA PISTA EST – SPENTI DA ANNI
Nel Giornalino n.11, novembre 2015, era stata pubblicata la notizia
dell’incontro avvenuto tra il segretario e il vicepresidente del Comitato con
l’ing. Pietro Gualandi, ANAS di Mestre, e un funzionario della CAV.
In quell’occasione l’ing. Gualandi era stato informato del pericolo – in cui
incorrono i ragazzi di Vetrego – di venire travolti da un Camion, poiché
preferiscono attraversare la trafficatissima Rotonda che porta all’autostrada,
piuttosto di transitare sulla pista ciclabile completamente buia.
L’ing. Gualandi aveva promesso di attivarsi per far accendere i lampioni al PIU’ PRESTO. Lunedì 29
febbraio, l’ingegnere ha informato il segretario del Comitato che la CAV (Concessioni Autostradali Venete)
aveva iniziato la riparazione a gennaio e che l’accensione definitiva è avvenuta verso il 22 febbraio.
Ringraziamo l’ANAS e la CAV per aver illuminato nuovamente tale Pista.
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LAMPIONE SPENTO DA TEMPO DI FRONTE AL MINIMARKET: IL COMUNE INTERVIENE SUBITO
Una paesana del Centro ha segnalato un lampione spento (da parecchio tempo) di fronte al Minimarket
“Pane e Salame”. Il segretario del Comitato ha chiesto al funzionario comunale Giovanni Bertolini, che
ringraziamo, una sollecita riparazione per evitare che – al buio – ai ladri non venisse la voglia di rubare nel
Minimarket, come è successo tempo fa. Poco dopo il lampione è stato riparato.
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LE FOTO DEL QUARTIERE PEEP MESSO A NUOVO – GRAZIE AL COMITATO E AL COMUNE
Nel precedente Giornalino è stata pubblicata la “storia” – durata un anno – tra il Comitato e il Comune,
conclusasi positivamente a febbraio di quest’anno, con il rifacimento dell’intero Quartiere PEEP.
Ora ringraziamo il Comitato e soprattutto l’assessore Giuseppe Salviato per essere riuscito a trovare il
finanziamento per riportare il DECORO in tale Quartiere che aveva marciapiedi sconnessi e asfalto
logorato da molti anni. (PEEP significa Piani per l’Edilizia Economica e Popolare, ma non significa
“Eccessivamente” Economica, com’è risultato in questo caso, in cui gli scoli in cemento erano posati
sulla terra invece che su del calcestruzzo). Ecco il Quartiere messo a nuovo. (foto di Guido Sambo.
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CALCIO VETREGO : ALLEGATO L’OPUSCOLO CON LA PUBBLICAZIONE DEI TORNEI PRIMAVERILI
L’A.C.D. Vetrego (Associazione Calcistica Dilettantistica) ha realizzato un Opuscolo (foto a dx)
per pubblicizzare l’imminente Manifestazione sportiva, costituita da 2 Tornei e 3 Kermesse,
con decine di squadre partecipanti. E’ il fiore all’occhiello della Società, che invita il popolo di
Vetrego a partecipare e a sostenere con il proprio tifo le squadre paesane. (Evviva Vetrego!)
I calendari delle partite sono disponibili presso la Sede del calcio, aperta a tutti.
NOTA: Nell’opuscolo è stata descritta la Società calcistica e pubblicati gli Sponsor, compresi
le 12 Aziende paesane che hanno contribuito a finanziare la Manifestazione.
CAMPIONATO 2a CATEGORIA (NOTA: il Vetrego gioca sul campo di Scaltenigo, ore 16.00, costo € 5,00)
RISULTATI 2° CATEGORIA
– San Benedetto–Vetrego 0-1
– Vetrego–Scorzé (rinviata)
– Gazzera Chirignago–Vetrego 3-0
– Vetrego–Ballò Scaltenigo 0-4
CLASSIFICA
PRIMO: Città di Mira
48
VETREGO:
30
ULTIMO: Camponogarese 11
APPUNTAMENTI 2a CATEGORIA
20/03/2016 Città di Mira – Vetrego
03/04/2016 Vetrego – Vallonga
10/04/2016 Nuovo S.Pietro – Vetrego
17/04/2016 Vetrego – Lido Venezia
GRAVE LUTTO A VETREGO : MUORE IN UN INCIDENTE FRANCO BASSANELLO, DI 53 ANNI
(Dai giornali IL GAZZETTINO e LA NUOVA VENEZIA)
Incidente mortale venerdì 18 marzo nel Bellunese.
L’autista, Franco Bassanello, 53 anni di Vetrego, per
cause che saranno accertate dall’autopsia, è sbandato in
una curva, con il camion pieno di ghiaia, rimanendo
schiacciato dal pesante mezzo, che si è rovesciato.
Era un'autista molto esperto, originario di Campagna Lupia e residente da una ventina d’anni in via
Basse a Vetrego (a pochi metri dal “Capitello alle Basse”). Viveva assieme alla moglie Anna Zampieri,
al cognato, alla cognata e alla suocera. Non aveva figli. Le sue passioni: la moto, i cani e la Juventus.
IL GIORNALINO HA RICEVUTO OFFERTE PER CONTINUARE FINO A SETTEMBRE 2016
Grazie a: Bettin Giuliano, Cazzin Pietro, Vesco Orlando, Zampieri Guido, Bettin Mario, Mistron Germano,
un’amica del Giornalino, Boschiero Luca, Stocco Massimo, Marini Renzo.
Sostieni anche TU il Giornalino, inviando un’Offerta – con un Bollettino postale – a:
Associazione Lorber (causale: Giornalino EVVIVA VETREGO) CCP n. 1 4 7 2 2 3 0 0. Grazie.
MARTEDI’ 5 APRILE – ore 20.30 – Riunione in Patronato. Ordine del giorno:
1) Ideare la migliore soluzione progettuale per lo Svincolo di Vetrego est.
2) Organizzare il 4° TORNEO DI BRISCOLA al Ristorante al lago Iridea.
LA RIUNIONE E’ APERTA A TUTTI I PAESANI (stanza a fianco del Patronato)
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