Manuale per energy checker
The sole responsibility for the content of this publication lies with the authors. It does not necessarily reflect the opinion of the European Union. Neither the EASME nor
the European Commission are responsible for any use that may be made of the information contained therein.
Content
1. Introduzione al manuale .................................................................................................... 4
2. Struttura di un energy check ............................................................................................. 5
3. Consumi energetici domestici – una panoramica .............................................................. 7
4. Motivazioni alla base del risparmio energetico e suggerimenti per dare consigli ............. 10
Ridurre il consumo energetico ......................................................................................... 10
Come dare consigli efficaci ............................................................................................. 11
5. Imparare a leggere le bollette .......................................................................................... 18
6. Individuare il potenziale di risparmio energetico .............................................................. 23
6.1 La vita di tutti i giorni e i piccoli investimenti .................................................................. 23
Riscaldamento ................................................................................................................ 23
Controllo del riscaldamento ............................................................................................. 26
Ridurre le perdite di calore .............................................................................................. 26
Utilizzo di acqua calda..................................................................................................... 27
Sistema di Riscaldamento dell’acqua .......................................................................... 28
Uso dell’elettricità ............................................................................................................ 28
In cucina...................................................................................................................... 29
In lavanderia................................................................................................................ 29
In salotto ..................................................................................................................... 30
Illuminazione ................................................................................................................... 31
Lampadine incandescenti convenzionali: .................................................................... 31
Lampade alogene........................................................................................................ 31
Lampade fluorescenti (CFLs) ...................................................................................... 31
Lampade LED (Light Emitting Diods)........................................................................... 31
6.2 Interventi straordinari .................................................................................................... 32
Struttura della casa ......................................................................................................... 32
Isolamento ...................................................................................................................... 33
Eliminare l’umidità ........................................................................................................... 33
Umidità da condensazione: ......................................................................................... 33
Problemi alle tubazioni ................................................................................................ 34
Condensa che penetra causa acqua piovana .............................................................. 35
Umidità che risale dal basso........................................................................................ 35
7. Sintesi della visita ........................................................................................................... 36
8. Procedure sanitarie e di sicurezza durante un energy check........................................... 37
Valutazione del rischio .................................................................................................... 37
Procedure per il lavoro in autonomia ............................................................................... 38
Protezione dei dati .......................................................................................................... 39
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Segnalazione di problemi e incidenti ............................................................................... 39
Segnalazione di assenza ................................................................................................ 39
9. Contatti ........................................................................................................................... 40
10. Domande frequenti........................................................................................................ 42
11. Ulteriori linee guida ....................................................................................................... 44
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1. Introduzione al manuale
Il manuale per energy checker è propedeutico all’esecuzione di energy check nell’ambito del
progetto europeo “SPIRIT”.
Il manuale fornisce assistenza e consigli per tutti gli energy checker che sono stati formati
nell’ambito del progetto SPIRIT per l’esecuzione di energy check. Esso funge da
promemoria dei contenuti della formazione ed è stato redatto con l’obiettivo di supportare gli
energy checker nell’esecuzione di energy check con disinvoltura e in sicurezza. Gli energy
checker saranno anche tenuti a fare riferimento ai moduli formativi forniti separatamente,
così come ad ulteriore materiale fornito durante la formazione.
Il manuale tratta la struttura e i passaggi chiave di un energy check, trattando l’uso del
calore per il riscaldamento, l’acqua calda e l’elettricità, nonché i cambiamenti
comportamentali che possono essere attuati in ciascuna di queste aree al fine di ridurre la
quantità di energia utilizzata. Indaga ciò che motiva le persone a risparmiare energia ed
offre consigli per la comprensione delle bollette energetiche e per poter dispensare consigli
per risparmiare energia.
I capitoli sugli energy check (capitoli 5 – 7) sono formulati pensando alla vita di tutti i giorni e
i consigli per risparmiare energia sono suddivisi in cambiamenti comportamentali, piccoli
investimenti ed investimenti più importanti. Il manuale fornisce inoltre consigli pratici su temi
quali la salute e la sicurezza. All’interno del manuale sono presenti consigli (“azioni”) che
ricordano agli energy checker di porre le domande previste nel “questionario di valutazione
dell’energy check” durante lo svolgimento.
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2. Struttura di un energy check
Un energy check consiste in una consulenza energetica fornita dai volontari formati
nell’ambito del progetto SPIRIT a membri della propria comunità. La sessione mira a
supportare le famiglie ad incrementare la consapevolezza nell’utilizzo dell’energia e ad
apprendere in che modo la quantità di energia utilizzata possa essere influenzata dal proprio
comportamento. La sessione può essere eseguita in una singola famiglia o ad un piccolo
gruppo in una casa, oppure in un luogo alternativo come un centro religioso. Le diverse
modalità influenzano il modo in cui la consulenza viene condotta.
Considerati i cambiamenti che le famiglie possono apportare al proprio comportamento a
casa, e quali sono gli impatti di questi cambiamenti, gli energy checker forniscono alle
famiglie le informazioni necessarie a ridurre i propri consumi energetici il che, a sua volta,
consente di ridurre le emissioni di CO2 legate agli usi domestici. In questa maniera è
possibile contribuire agli sforzi contro il cambiamento climatico e, al contempo, migliorare la
salute e il benessere nonché ridurre i costi energetici.
Gli energy checker sono responsabili di pianificare ed eseguire questi energy check,
mettendo in pratica ciò che hanno imparato durante la formazione SPIRIT.
Quando si pianifica un energy check, sono da prendere in considerazione i seguenti aspetti
della formazione.

Come reclutare le famiglie

Come condurre un energy check e valutazione della casa


Preparazione della visita
Raccolta di dati per il monitoraggio
Ti consigliamo di rivedere i materiali della formazione per ottenere ulteriori informazioni
riguardo questi aspetti.
Un energy check dovrebbe essere strutturato all’incirca come segue:

Introduzione e spiegazione dello svolgimento;

Indagine dei motivi che spingono a voler risparmiare energia;



Analisi della proprietà e informazioni sugli abitanti, nonché delle conoscenze attuali
della famiglia;
Analisi delle bollette passate ed eventualmente consigli su come cambiare fornitore;
Informazioni sul riscaldamento, annotazione del sistema in uso, consigli su come
utilizzare il riscaldamento in maniera efficiente, ridurre le perdite di calore ed evitare
l’umidità;
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



Informazioni sull’utilizzo di acqua calda, consigli su come fare il bucato, lavare i piatti
e farsi la doccia;
Informazioni sull’energia elettrica e consigli su come ridurne il consumo;
Discussione di, e impegno da attuare, alcuni cambiamenti comportamentali;
Riscontro e prossimi passi.
Le informazioni contenute in questo manuale sono strutturate nello stesso ordine dell’energy
check. Ciascun incontro dovrebbe avere una durata compresa tra 90 minuti e 2 ore, con
l’opportunità per le famiglie di fare delle domande durante l’intera sessione.
I consigli di cambiamenti comportamentali dovrebbero essere discussi durante l’energy
check mentre si danno consigli sull’utilizzo di riscaldamento, acqua calda ed elettricità. Alla
fine del check, gli impegni vanno discussi con la famiglia e le scelte effettuate vanno
riportate sulla carta degli impegni (fornita agli energy checker separatamente), che deve
essere lasciata presso la famiglia in una posizione ben visibile (come ad esempio sul frigo o
vicino al caminetto).
Il questionario di valutazione dell’energy check (fornito agli energy checker separatamente)
deve essere completato durante la sessione, seguendo i consigli (azioni) fornite in questo
manuale. Le domande per il riscontro finale contenute nel questionario devono essere poste
alla fine dell’energy check, inclusa la proposta alla famiglia di un successivo energy check o
di una telefonata in un secondo momento – questo sarà condotto da parte di uno dei
responsabili del progetto SPIRIT 3-8 mesi dopo la data della prima sessione ed è una parte
importante per la valutazione dell’efficacia del progetto.
In seguito all’energy check, le risposte al questionario di valutazione dell’energy check
devono essere inserite nel foglio di raccolta dati (fornito all’energy checker separatamente) e
le risposte ottenute in tutte le sessioni consegnate da ciascun volontario saranno elaborate
da parte del partner di progetto SPIRIT.
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3. Consumi energetici domestici – una panoramica
Cos’è l’energia?
Utilizziamo energia per riscaldare ed illuminare le nostre case e per alimentare le nostre
apparecchiature, televisori e computer. Il settore residenziale è una dei maggiori
consumatori di energia. Ma cos’è l’energia? Cos’è un kilowattora?
Potenza (W) * tempo (h) = energia (Wh)
Le apparecchiature che utilizzano energia sono caratterizzate da una potenza in watt.
L’energia utilizzata quando l’apparecchio è in funzione è misurata in wattora. Per esempio,
un aspirapolvere (potenza 1400 W) che è utilizzato per un’ora:
1400 W * 1 h = 1400 Wh (1,4 kWh)
Lo stesso ragionamento funziona per radiatori, bollitori, lampadine, standby ecc. Tutto può
essere misurato in kWh consumati.
Quanto dura 1 kWh?
Macchina del caffè da 800 W = 1 ora e 15 minuti
Caricatore cellulare da 12 W nella presa = 83 ore
Una lampadina ad incandescenza da 40 W = 40 ore
Una lampada LED da 7 W (luminosità equivalente ad una ad incandescenza da 40 W) =
143 ore
Nuovo televisore LCD, 42 pollici, da 50 W = 20 ore
Bollitore da 1500 W = 40 minuti
Da dove viene l’energia?
La maggior parte dell’energia che utilizziamo proviene da petrolio, carbone e gas. Questi
appartengono alla categoria dei combustibili fossili, che vengono bruciati in centrali elettriche
per produrre elettricità o vengono utilizzati direttamente per riscaldare le nostre case e fare il
pieno alle nostre auto. La combustione di combustibili fossili causa l’emissione di anidride
carbonica (CO2) nell’atmosfera, che è uno dei principali gas ad effetto serra.
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Esistono diverse alternative più ecologiche come l’energia eolica e del sole, mediante le
quali è prodotta sempre più energia ma costituiscono ancora una fetta minoritaria del mix
energetico della maggior parte dei paesi.1
In Italia la fonte primaria rimane il gas seguita dai combustibili fossili.
Cosa influenza l’utilizzo dell’energia?
Etot = n * V * Espec
L’energia totale utilizzata (Etot) dipende dall’efficienza energetica delle apparecchiature e
dalla tecnologia utilizzata (Espec) ma anche da quante (n) e da quanto a lungo queste sono
utilizzate (V). Una lampada LED è un esempio di tecnologia energicamente efficiente, come
mostrato sopra. Ma una lampada, anche se LED, accesa in una stanza inutilizzata è un
esempio di energia sprecata.
L’utilizzo di energia è di conseguenza influenzato da fattori tecnici o comportamentali, o da
una combinazione di entrambi. Esso varia da famiglia a famiglia, a seconda di:

Attitudine al risparmio energetico;

Dimensione della casa;



1
Numero di persone;
Tempo trascorso in casa;
Numero e tipo di apparecchiature possedute;
See http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Renewable_energy_statistics
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
Come la casa è illuminata e riscaldata;

Come la casa è costruita (sistema di riscaldamento, infissi e isolamento).
Alcune attività che prevedono l’utilizzo di energia hanno un consumo che dipende dal
numero delle persone presenti in casa (utilizzo dei bollitori, acqua calda e pulizia), mentre il
riscaldamento è poco influenzato dal numero di occupanti.
AZIONE:
•
Poni alle famiglie le domande sulle loro sensibilità attuale sull’efficienza energetica e
annota le risposte sul questionario.
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4. Motivazioni alla base del risparmio energetico e
suggerimenti per dare consigli
Vi sono diverse motivazioni alla base del risparmio energetico. Diversi argomenti sono
applicabili a persone con diverse sensibilità, ad esempio:
Soldi – Detta in maniera molto semplice: risparmiare energia consente alle famiglie di
risparmiare denaro. Nel Regno Unito, le bollette dell’energia continuano ad essere la
principale preoccupazione per le famiglie2 e risparmiare energia non consentirà loro solo di
ridurre le spese per le bollette, ma anche lo stress per le proprie finanze.
Ambiente – Risparmiare energia consente in ultima analisi di ridurre l’impatto ambientale
delle famiglie riducendo le emissioni di anidride carbonica a loro imputabili, le quali
contribuiscono all’effetto serra.
Giustizia – Ridurre l’impatto di una famiglia sul clima contribuisce a ridurre gli effetti globali
legati ai cambiamenti climatici. Questi ultimi hanno effetti drammatici in particolare sulle
popolazioni più povere, causando siccità e calamità naturali in alcune delle regioni più
povere al pianeta.
Espressione di fede – Il risparmio energetico può essere visto come un’espressione di fede,
come quella che si ha mediante ad esempio una vita frugale condotta con le risorse della
natura.
AZIONE:
•
Domandare qual è la motivazione che spinge la famiglia a risparmiare energia e
annotare le risposte sul questionario.
Ridurre il consumo energetico
Le persone sempre sono consapevoli di utilizzare energia – puliscono, cucinano, lavano, si
rilassano e si tengono al caldo. Nel tuo ruolo di energy checker hai l’incredibile opportunità
di modificare la maniera in cui l’energia viene utilizzata presso le famiglie. Ciò in quanto i
cambiamenti comportamentali possono contribuire a ridurre i consumi energetici anche di
molto.3
Questi comportamenti possono essere suddivisi in diverse categorie.
Essi includono azioni poco frequenti che hanno effetti persistenti, quali:
2
3
https://yougov.co.uk/news/2015/01/14/energy-biggest-household-concern/
See http://www.eea.europa.eu/publications/achieving-energy-efficiency-through-behaviour
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
Il numero di volte che si vuole che il riscaldamento si accenda e si spenga;

Le impostazioni di frigorifero e freezer;


La temperatura impostata per il proprio appartamento e per l’acqua calda sanitaria;
Le finestre lasciate aperte.
Includono inoltre azioni ripetute frequentemente (abitudini e routine) con effetti ricorrenti o
che si accumulano, come:



La scelta di farsi un bagno o una doccia (e quanto piena è la vasca o lunga la
doccia);
La temperatura e il programma scelti per lavatrice e asciugatrice;
Lo spegnimento o meno dello standby delle apparecchiature non in utilizzo.
Ed infine includono anche reazioni spontanee individuali ad effetti “una tantum”, come ad
esempio:

Stendere i panni all’aperto durante le giornate di sole anziché utilizzare l’asciugatrice;

Spogliarsi, aprire le finestre o spegnere il riscaldamento quando è troppo caldo;


Indossare vestiti più caldi piuttosto che riscaldare di più nelle giornate fredde;
Accendere/spegnere le luci quando si entra o si lascia una stanza.
Come dare consigli efficaci
Dare consigli efficaci non necessita di molto tempo, ma dare semplicemente informazioni su
come ridurre I consumi energetici non significa necessariamente che le famiglie
apporteranno modifiche al proprio comportamento. In questa sezione trattiamo i fattori che
influenzano i comportamenti legati al consumo di energia e che è necessario prendere in
considerazione, nonché alcune tecniche per incoraggiare con efficacia l’adozione di questi
comportamenti virtuosi.
Questi includono:


Conoscenze e competenze – le persone sono a conoscenza di quali attività
utilizzano molta energia e di come fare a ridurre i consumi? Possiedono informazioni
errate?
Norme sociali – cosa pensano le persone relativamente al rapporto della società con
il consumo energetico?
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





Abitudini – gli automatismi del nostro comportamento, come ad esempio spegnere la
luce quando lasciamo una stanza;
Fattori sociali e culturali – credenze che influenzano il consumo energetico;
Dinamiche familiari – chi prende le decisioni in famiglia in materia energetica? È la
persona con cui stai parlando?
Altre priorità – le persone possono affrontare solo un numero limitato di temi
contemporaneamente. L’energia è tra i primi posti nella loro lista delle priorità?
Autorizzazione ad agire – le persone potrebbero avere dei limiti in quello che
possono fare. Se sono in affitto, ad esempio, potrebbero avere bisogno di un
permesso anche per eseguire piccoli interventi.
Chi sta veicolando il messaggio?
Conoscenze e competenze
Sono disponibili moltissime informazioni relativamente alla riduzione del consumo
energetico. Per alcuni ciò risulta talmente disorientante da non saper più da dove iniziare. Di
seguito sono descritti alcuni metodi per assicurarsi che le famiglie ricevano le conoscenze e
le competenze necessarie dal tuo energy check:

•
•
Semplifica. Devi essere sicuro che le informazioni siano semplici e chiare. Non
perderti nei dettagli e lascia delle schede informative sugli argomenti trattati alla
famiglia, che può così leggerli in seguito all’energy check.
Coinvolgi la famiglia. Una delle modalità principali con cui le persone apprendono è
compiere delle azioni pratiche in prima persona. Se il nostro obiettivo è ad esempio
che la famiglia sia in grado di programmare il proprio termostato in autonomia,
spiega loro come farlo, mostraglielo una volta e dopo fallo fare a loro. Eventualmente
chiedi loro di mostrare ad un altro membro della famiglia come farlo.
Quiz delle conoscenze. Poni delle domande per verificare se la famiglia ha compreso
ciò che hai detto loro. Potresti anche utilizzare delle domande o delle attività
utilizzate durante la tua formazione.
Norme sociali: assicurati che i tuoi consigli sembrino “normali”
Le persone desiderano essere sicure che ogni comportamento loro consigliato sia
“normale”. Amano fare ciò che anche gli altri fanno. Di conseguenza comunicare ad una
famiglia che i comportamenti che tu stai loro veicolando sono normali e sono messi in
pratica anche da altre famiglie renderà la comunicazione molto più persuasiva.
Ad esempio, potresti voler menzionare che le impostazioni standard per i sistemi di
riscaldamento prevedono due ore di riscaldamento al mattino e 5 ore la notte, anziché
essere costantemente accesi. Oppure potresti far loro presente che la maggior parte delle
persone riprogrammano il proprio termostato ogni mese.
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Puoi anche incoraggiarli a discutere dei suggerimenti ricevuti con altri membri della propria
comunità religiosa che hanno già ricevuto un energy check.
Abitudini
Molte delle azioni compiute dalle persone nell’ambito del consumo di energia sono
riconducibili ad abitudini, ad esempio la temperatura a cui lavano i capi bianchi (che è
probabilmente stata stabilita anni fa, quando i detersivi erano meno efficaci alle basse
temperature), o l’automatismo di spegnere la luce quando si lascia una stanza.
Una tecnica utile ad incoraggiare l’adozione di buone abitudini è l’utilizzo di suggerimenti: se
questi sono posizionati nel luogo adatto, ci inducono ad agire in un certo modo nel momento
giusto. Ad esempio, scrivere una check list di apparecchi da spegnere quando le persone
vanno a dormire e lasciarlo a fianco dell’ingresso delle camere, o un’etichetta sulla lavatrice
che ricorda di utilizzare cicli di lavaggio a bassa temperatura.
La carta degli impegni che compilerai insieme alla famiglia al termine dell’energy check è
un suggerimento e idealmente è da posizionare in un luogo visibile, come ad esempio sul
frigorifero.
Fattori e motivazioni culturali e sociali
Le persone sono motivate dai propri valori, modi di pensare e credenze. Queste credenze
sono diverse per diverse persone, anche se appartengono alla stessa comunità di fede.
Anche i fattori culturali giocano un ruolo importante. Ad esempio, l’assiduità con cui ci si fa
una doccia: ciò è cambiato nel Regno Unito ed in Italia anche molto recentemente e
potrebbe essere diverso per altre culture.
Di conseguenza dovresti passare un po’ di tempo con la famiglia all’inizio dell’energy check
al fine di capire ciò che pensano dell’utilizzo dell’energia e quali sono le potenziali
motivazioni che possono spingere a risparmiare energia. Sono motivati dal risparmio
economico potenziale? Sono motivati dal cambiamento climatico e da fenomeni globali?
Sono motivati da fattori legati alla salute e dall’assicurarsi di eliminare gli spifferi? Qual è
l’influenza della religione sul tema del risparmio energetico? Ci sono linee guida precise?
Se per la famiglia non è chiara la motivazione, puoi fornire loro alcune informazioni relative
all’impatto della riduzione dei consumi energetici e su come questi si possono ricondurre alla
fede che condividete.
Una volta stabilite le norme culturali e le motivazioni, queste possono essere usate come
riferimento durante l’intero energy check.
Dinamiche familiari
Stabilire chi altro è presente nella famiglia, chi è responsabile delle decisioni legate
all’energia e come le dinamiche familiari possono influenzare le azioni intraprese per
risparmiare energia. Chi si occupa del bucato? Chi lava i piatti? Chi controlla il termostato?
Chi prende decisioni relative alla struttura della casa? Chi paga le bollette energetiche?
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Idealmente dovrebbero essere presenti tutte queste persone quando si toccano i temi che le
riguardano.
Secondariamente, chi utilizza le diverse apparecchiature ad elevato consumo energetico?
Ad esempio, chi fa docce lunghe? Se sono ad esempio le ragazze giovani, allora dovranno
essere coinvolte nella discussione relativa alla riduzione del tempo impiegato a lavarsi,
altrimenti sarà difficile per la famiglia convincerle quando tu non sei presente.
Altre priorità
Prova a valutare se ci sono altre priorità nella mente delle persone con cui ti rapporti che
potrebbero costituire un ostacolo nel coinvolgerli in un percorso di risparmio energetico. Se
essi sono focalizzati su altri temi, potrebbe non essere il momento ideale per condurre un
energy check. Prova, quando organizzi l’energy check, a capire se è il momento giusto.
Analogamente, se c’è qualcosa che li preoccupa durante l’energy check, lascia loro il tempo
di risolvere quella questione, altrimenti non recepiranno quanto stai loro dicendo.
Capacità di agire
Se una famiglia è locataria di un alloggio sociale o privato, potrebbe non avere
l’autorizzazione ad apportare cambiamenti strutturali alla proprietà. Potrebbero esserci altre
ragioni, quali salute o fattori culturali, per cui una famiglia può non essere in grado di
intraprendere un’azione. Ricordatene durante l’energy check, e sii sensibile ad eventuali
questioni che potrebbero emergere. Può capitare che la famiglia debba essere indirizzata ad
altri enti per ottenere l’aiuto di cui ha bisogno, come ad esempio ai servizi sociali.
Tu sei il messaggero ideale!
Chi dà i consigli è altrettanto importante di ciò che ha da dire. Le persone tendono a dare un
valore maggiore alle opinioni degli esperti e anche ai consigli personali di amici e familiari.
La buona notizia è che tu, quale persona conosciuta dalla famiglia e formata nell’ambito del
risparmio energetico, sei il messaggero perfetto per dare consigli su come risparmiare
energia.
Quali azioni hanno il maggior impatto?
La seguente immagine riporta la distribuzione dei consumi energetici domestici nelle diverse
categorie.
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8 0%
7 0%
79%
6 0%
5 0%
4 0%
3 0%
2 0%
15%
1 0%
0%
riscaldamento
acqua ca lda
5%
energia
e lettrica
1%
luce
Riscaldare nel modo giusto
Oltre a nuocere all’organismo esponendolo ad un maggior rischio di contrarre raffreddori,
una temperatura ambiente troppo alta pesa sul portafoglio (ogni grado di temperatura in più
aumenta il consumo energetico di 6 %).
In casa e negli ambienti di lavoro è sufficiente una temperatura di 20 °C.
Nelle altre stanze sono consigliati
 In cucina 18 °C
 Nella toilette 16 °C (20-22 °C in bagno)
 In camera da letto 17 °C
 Nelle camere dei bambini 20 °C
Nei periodi di assenza prolungati, possiamo abbassare la temperatura o, meglio ancora,
posizionare la valvola termostatica al minimo (sul simbolo dell’asterisco). Se l’appartamento
rimane vuoto per uno o due giorni la temperatura media può essere regolata intorno ai 15 °C
e nei periodi di assenza prolungata sui 12 °C.
Le stanze da letto e quelle degli ospiti non vanno necessariamente riscaldate come il resto
della casa. Durante la notte diminuiamo la temperatura fino alla soglia di comfort tenendo
chiuse tapparelle, veneziane e tende. I radiatori non vanno coperti da tende o mobili; lo
stesso vale per il termostato che va mantenuto libero per consentire il corretto svolgimento
della sua funzione di regolatore della temperatura ambientale.
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Se le temperature non possono essere controllate tramite impianto centralizzato, possono
essere installate delle valvole termostatiche programmabili.
Arieggiare nel modo giusto
Finestre a ribalta costantemente aperte sono uno spreco di energia e di denaro. Evitiamo
quindi di tenerle in questa posizione per periodi prolungati. Per aerare la casa è meglio
spalancarle per un massimo di 10 minuti (ventilazione trasversale con corrente d’aria).
La giusta areazione garantisce un ricambio completo dell’aria in pochi minuti, senza
eccessive perdite energetiche (le pareti in questi pochi minuti non raffreddano troppo)
1 - 5 minuti
5 -10 minuti
.
Fonte: Comune di Lana: Opuscolo “Energiesparfibel Lana”
Per ridurre l’umidità e garantire l’apporto di aria fresca negli ambienti è consigliabile
arieggiare più volte al giorno tenendo le finestre completamente aperte per 5–10 minuti.
La porta del bagno va tenuta chiusa durante la doccia per evitare che l’umidità invada gli
altri ambienti della casa. Dopo la doccia il bagno va aerato, ma a differenza delle altre
stanze non è sufficiente arieggiarlo brevemente perché pareti e asciugamani bagnati
rilasciano parecchia umidità. Se le possibilità di aerarlo sono limitate, ad esempio per la
mancanza di una finestra, è consigliabile installare una ventola di areazione.
In cucina il vapore acqueo può essere convogliato all’esterno da una cappa di aspirazione.
Seguendo questi consigli si riduce notevolmente il rischio di muffa. Se l’umidità dell’aria è
spesso superiore a 60 % l’areazione deve essere effettuata con la massima cura per evitare
la formazione di muffa
Cassonetti per avvolgibili e nicchie per radiatori
Spesso le pareti in corrispondenza delle nicchie per i radiatori sono particolarmente sottili e
quindi causa di dispersioni di calore. Per ovviare a questo problema è importante isolarle
bene, anche in un secondo tempo. Se lo spazio tra radiatore e parete è talmente ridotto da
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non consentire la realizzazione di un isolamento a posteriori, è possibile ovviare al problema
inserendo una pellicola isolante orientando il rivestimento in alluminio sul lato del radiatore.
Anche i cassonetti per gli avvolgibili (in particolare quelli datati) rappresentano dei punti
critici e vanno opportunamente isolati.
Attenzione agli spifferi!
Finestre che non chiudono bene e spifferi fanno penetrare dall’esterno una quantità
relativamente elevata di aria fredda che deve essere riscaldata e portata a temperatura
ambiente. In questo modo si riduce il tenore di umidità dell’aria che si secca a scapito del
comfort. Con un sufficiente tenore di umidità, l’aria risulta più calda ed è comunque più
salutare.
Decidendo di sostituire le finestre è importante fare attenzione alla qualità della superficie
vetrata.
Consumo di elettricità medio (famiglia): 3.051 KWh / anno, distribuito in questo modo:
 37% piccoli elettrodomestici , pompa circolazione, …;
 26% frigoriferi e congelatori;
 11% cucina;
 10% illuminazione;

9% computer, TV;

4% lavare i piatti.

5% lavare i vestiti;
AZIONE:
•
Presenta la carta degli impegni alla famiglia e spiega loro come sarà utilizzata.
Spiega perché certi cambiamenti comportamentali sono stati inclusi e fai sapere alle
famiglie che essi possono sceglierne anche altri.
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5. Imparare a leggere le bollette
Idealmente vorremmo invogliare le famiglie a condividere informazioni riguardo alle loro
modalità di utilizzo dell’energia durante l’energy check e alcuni mesi dopo di esso, al fine di
consentirci di capire se ci sono stati cambiamenti comportamentali e quali sono stati i loro
impatti sull’utilizzo dell’energia. Rivedere le bollette con loro può aiutarli a comprendere
meglio quanto riportato e come la quantità di energia da loro utilizzata influenza l’importo
delle bollette.
Può tuttavia succedere che alcune famiglie non vogliano condividere queste informazioni in
quanto le vogliono tenere per sé e si sentono a disagio a condividerle. Per questo è
importante spiegare loro come saranno utilizzate le informazioni, e cioè per una valutazione
del progetto e che non saranno utilizzate al di fuori del progetto stesso. Se non se la
sentono ancora di condividere queste informazioni, non insistete e procedete con la sezione
successiva.
Se la famiglia decide di condividere queste informazioni, leggi con loro le bollette di
elettricità e gas e assicurati che essi comprendano le informazioni contenute. Informali
anche che idealmente tra qualche mese terremo un ulteriore, breve energy check durante il
quale raffronteremo le ultime bollette con le precedenti. Nella pianificazione dell’energy
check, assicurati di ricordare alla famiglia di preparare le bollette energetiche prima
dell’appuntamento.
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Fonte: www.facile.it
La fattura contiene i seguenti dati:
1) quadro sintetico;
2) indirizzo, numero e data fattura, scadenza;
3) POD, livello di tensione, indirizzo di fornitura, tipo fornitura, potenza contrattuale e
disponibile, dati di consumo storico, consumo medio in un determinato periodo,
periodo fatturato, letture del periodo fatturato;
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4) quadro di dettaglio.
Quadro sintetico:
In questa sezione deve essere data una sintesi delle posizioni fatturate.
Sono presenti le seguenti informazioni:
-
Importo complessivo per la fornitura di energia elettrica
-
Importo complessivo altri oneri (es. spese contrattuali, spese di allacciamento,
-
imposte
-
Importo complessivo fattura
interessi di mora ecc.)
Quadro sintetico – spiegazione singole voci:
POD = point of delivery
-
È il numero identificativo del punto di consegna ed è univoco.
-
Tensione: 230 o 400 Volt
Tipo di fornitura:
L’Autorità differenzia tra le seguenti tipologie di fornitura:
-
Uso domestico
-
Illuminazione pubblica
-
Altri servizi (tutte le forniture che non ricadono nelle lettere a) o b) )
Potenza contrattuale e potenza disponibile:
-
L’Autorità permette le seguenti potenze contrattuali: 1,5; 3,0; 4,5; 6,0; 10;15; 20; 25;
-
Fino 30 kW la potenza viene messa a disposizione con una tolleranza del 10%.
-
A partire da una potenza superiore a 35 kW la potenza viene messa a disposizione
30 kW
senza limitazione di potenza.
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Letture:
Con delibera 181/06 è stata decisa l’obbligatorietà dei contatori elettronici. I distributori di
tutto il territorio nazionale sono stati obbligati a sostituire i contatori meccanici con contatori
elettronici. Questi contatori sono in grado di misurare l’energia anche secondo fasce orarie.
Fasce orarie:
a) Fascia F1: ore 08:00 – 19:00 (lunedì – venerdì)
b) Fascia F2: ore 07:00 – 08:00 e ore 19:00 – 23:00 (lunedì – venerdì) e sabato ore
07:00 – 23:00
c) Fascia F3: ore 00:00 – 07:00 e ore 23:00 – 24:00 (lunedì – venerdì) e domenica e
festivi (ore 00:00 – 24:00)
Imposte:
-
Energia: Accise con aliquota 0,02270 €/kWh per le utenze domestiche, 0,0125
-
IVA: Applicata sull’importo complessivo della fornitura e importo complessivo degli
€/kWh per le utenze di uso diverso (per i consumi mensili fino a 200.000 KWh)
altri oneri (uso domestico 10%, uso diverso 22%)
Ulteriori
informazioni
sono
disponibili
al
http://www.ioconsumatore.eu/articoli/utenze/energia-elettrica-come-si-legge-la-
sito:
bolletta/ e nel materiale fornito durante la formazione.
AZIONI:
•
Chiedi alla famiglia se puoi leggere il contatore e se hanno copie delle bollette a
•
Annota il loro consumo e aiutali a comprendere la bolletta.
portata di mano;
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AZIONI:
•
Indaga sull’interesse della famiglia a cambiare fornitore e, in tal caso, fornisci loro le
•
Se il fattore economico risulta preoccupare la famiglia, indirizzali verso chi può
indicazioni su dove rivolgersi;
supportarli con ulteriori consigli o aiuti per il pagamento delle bollette.
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6. Individuare il potenziale di risparmio energetico
Il seguente capitolo è suddiviso in due parti. La prima si concentra sulla vita di tutti i giorni e
sui piccoli investimenti in larga parte connessi a comportamenti domestici scorretti che
causano sprechi di energia, relativamente a riscaldamento, illuminazione, acqua calda e
apparecchiature elettriche. La seconda parte si concentra invece sulla struttura dell’edificio e
su investimenti più consistenti, che possono essere implementati su una scala temporale più
lunga.
6.1 La vita di tutti i giorni e i piccoli investimenti
Riscaldamento
Per poter rimanere in salute è necessario che rimaniamo al caldo, è quindi necessario
concentrarsi su un utilizzo del calore più efficiente riducendo le perdite, impiegando meno
energia al fine di mantenere condizioni di comfort termico.
La temperatura delle nostre case può avere un impatto significativo sulla nostra salute.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia una temperatura di 18-21°C4; temperature
al di sotto dei 16° possono causare patologie respiratorie, mentre al di sotto dei 9°C è
presente il rischio di ipotermia.
Tuttavia, la temperatura che ciascuno percepisce come ottimale è in parte determinata dalla
temperatura a cui si è abituati, dal fatto che si sia in movimento o no e, naturalmente, da ciò
che si indossa. Il consumo generale dipende anche dal clima.
Una riduzione dell’energia utilizzata per il riscaldamento può essere ottenuta mediante un
utilizzo più efficiente dei sistemi di riscaldamento, ottimizzando i sistemi esistenti e
riducendo le perdite di calore mediante azioni, piccole misure o l’isolamento dell’edificio.
In Italia, la maggior parte degli edifici è riscaldata mediante gas metano proveniente da una
rete che copre capillarmente la maggior parte delle zone densamente abitate. In alcuni casi,
soprattutto nelle zone rurali non coperta dalla rete di distribuzione del gas metano, sono
ancora presenti impianti alimentati a gasolio o GPL. Altro combustibile utilizzato soprattutto
nelle zone rurali è il legname, sotto forma di pellet, ciocchi o, in rari casi, cippato, in stufe di
piccola taglia o in impianti centralizzati. Sono presenti anche diverse reti di
teleriscaldamento, alimentate mediante calore residuo di inceneritori o centrali
termoelettriche, biomassa o gas metano (vedi immagini riportate alla pagina seguente).
4
See http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0008/97091/E89887.pdf
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I
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AZIONI:

Domanda alla famiglia se sono a conoscenza di quale sistema di riscaldamento sono
dotati per riscaldare gli ambienti e l’acqua calda; conduci un breve sopralluogo e
domanda alla famiglia se è a conoscenza del funzionamento. Annota queste

informazioni sul questionario.
Fai presente loro che l’utilizzo di radiatori elettrici è più costoso dell’utilizzo di un sistema
di riscaldamento centralizzato a gas.
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Controllo del riscaldamento
I sistemi di controllo del riscaldamento più comuni sono i termostati a muro o le valvole
termostatiche o semplici poste direttamente sul radiatore. Il primo consente di norma una
regolazione fine della temperatura e una programmazione a seconda delle esigenze
domestiche. Per quanto riguarda le valvole, invece, i modelli di tipo “semplice” consentono
esclusivamente di regolare l’intensità del flusso del liquido termoconvettore, mentre quelle di
tipo “termostatico” regolano il flusso a seconda della temperatura della stanza. Negli ultimi
anni sono entrate in commercio dei modelli di valvole termostatiche che consentono,
similmente a dei termostati, di programmare gli orari del riscaldamento. Per legge, gli
appartamenti che si trovano in condomini sono obbligati ad essere dotati almeno di valvole
termostatiche e contacalorie. Per cui, qualora gli appartamenti visitati ne fossero sprovvisti,
farlo presente all’inquilino ed indicargli di rivolgersi al proprietario affinché egli provveda
all’installazione di tali apparecchiature.
AZIONI:
•
•
•
Mostra alla famiglia come utilizzare il loro termostato e le valvole dei radiatori (se
presenti);
Spiega l’impatto del riscaldamento sull’utilizzo dell’energia e incoraggia loro a ridurre
la temperatura del riscaldamento ad un massimo di 21°C. Annota la temperatura di
partenza e la temperatura a cui mirano sulla carta degli impegni;
Fai presente alla famiglia che uno sfiatamento regolare dei radiatori li rende più
efficienti e quindi meno costosi da far funzionare. Mostra loro come farlo.
Ridurre le perdite di calore
Sono molte le azioni possibili per mantenere il calore nelle nostre case. Il calore è perso
attraverso gli spifferi, la struttura dell’edificio e le finestre. Attraverso parti dell’involucro
esterno non isolate si producono perdite di calore e, dato che la superficie del tetto è
normalmente elevata e il calore sale verso l’alto, una buona parte delle perdite di calore
avvengono attraverso il tetto della casa. Gli spifferi sono anche un problema per quanto
riguarda l’aspetto della salute, per cui eliminarli costituisce una soluzione di tipo “win-win”.
Semplici azioni come chiudere tende e persiane la sera e tenere chiuse le porte interne
possono fare la differenza.
Se non sono presenti radiatori o altre fonti di calore al di sotto delle finestre, le tende
dovrebbero arrivare fino al pavimento ed essere abbastanza lunghe da avere del tessuto
che poggia sul pavimento. Ciò intrappolerà l’aria fredda dietro la tenda ed impedirà agli
spifferi di raggiungere la stanza. La presenza di una mantovana sopra la finestra costituisce
un ulteriore ostacolo alla perdita di calore. Le tende corte che si interrompono a livello di un
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davanzale dovrebbero essere leggermente più lunghe per evitare la presenza di vuoti. Ove
sia presente un radiatore al di sotto della finestra, rimbocca la tenda dietro di esso, così da
evitare che essa interferisca con l’irraggiamento del calore da parte del radiatore e che una
parte del calore sia diretto sulla finestra.
Tende intere con molte pieghe intrappolano l’aria calda; tessuti come lana e velluto
trattengono il calore meglio di altri. Persiane e veneziane sono da preferire se fatti di
materiale isolante, ad esempio le tende veneziane e le persiane dovrebbero essere fatte di
legno solido. Tende, persiane e veneziane vanno chiuse la sera per ottenere i migliori
risultati.
Il posizionamento di mobili ingombranti davanti ai radiatori impedisce al calore di distribuirsi
come dovrebbe, in quanto è assorbito dai mobili anziché distribuirsi nella stanza.
AZIONI:
•
•
•
Dai dei consigli alla famiglia su come chiudere le tende al meglio per avere la
massima efficienza;
Dai dei suggerimenti su come piazzare la mobilia ingombrante;
Considera ogni misura pratica che potrebbe essere loro suggerita, come
l’installazione di pannelli radianti o articoli anti-spifferi, e indica loro dove questi sono
disponibili.
Suggerimenti per il riscaldamento
•
Riduci la temperatura del termostato di un grado, da 22 a 21 gradi, da 21 a 20 gradi,
o da 20 a 19 gradi.
Altri suggerimenti
•
Sposta i mobili ingombranti da davanti ai radiatori, in questo modo rimuovi eventuali
ostacoli che impediscono al calore di distribuirsi liberamente.
Utilizzo di acqua calda
L’acqua calda contribuisce ad una buona parte della bolletta energetica media. Risparmiare
acqua consente di ridurre l’importo della bolletta dell’acqua (se calcolata sul consumo
effettivo in metri cubi), ridurre il fabbisogno energetico e le bollette energetiche, e di
conseguenza ridurre le emissioni di anidride carbonica in quanto è necessaria meno energia
per pompare, riscaldare e depurare l’acqua.
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La quantità di acqua calda utilizzata è influenzata dall’acqua risparmiata grazie a docce più
brevi, la riduzione del numero di bagni fatti e la rinuncia a lavare le stoviglie sotto acqua
corrente.
Sistema di riscaldamento dell’acqua
Nella maggior parte delle case, l’acqua calda è fornita dal boiler del sistema di
riscaldamento centrale, mediante riscaldamento diretto o sistema ad accumulo a seconda
del tipo di impianto. In molti appartamenti sono presenti dei boiler elettrici, solitamente situati
nella stanza da bagno: l’efficienza di questi apparecchi è piuttosto bassa, e generano costi
molto più elevati rispetto ad impianti a gas, teleriscaldamento o simili. In molte case è
presente un’integrazione mediante pannelli solari: questo sistema non consente alle nostre
latitudini la totale indipendenza da altre fonti di calore, tuttavia nei mesi centrali dell’anno
consente di azzerare le spese energetiche per questa voce.
Nel caso di abitazioni condominiali, negli ultimi anni è stata posta la problematica della
legionella, un battere che si forma nell’acqua stagnante a temperature medie. Di
conseguenza, prima di installare degli impianti centralizzati, è necessario affidarsi a degli
esperti in materia.
AZIONI:
•
•
Nel caso vi sia l’intenzione di sostituire delle apparecchiature, suggerisci alla famiglia
di prestare attenzione alla nuova etichetta europea per l’acqua;
Discuti i suggerimenti per risparmiare acqua riportati sotto e riporta quelli che
eventualmente potrebbero essere inseriti nella carta degli impegni.
Suggerimenti per l’acqua calda
I suggerimenti sono presentati in ordine di effetto – I primi hanno l’impatto maggiore.


Quando lavi i piatti, riempi il lavandino o un catino anziché l’acqua corrente;
Fai docce brevi: riduce il tempo di un minuto.
Altri suggerimenti


Cambia il soffione: installa un soffione efficiente;
Sostituisci un bagno a settimana con una doccia di 5 minuti.
Uso dell’elettricità
L’elettricità viene utilizzata per fornire luce e calore, far funzionare apparecchi come lavatrice
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e lavastoviglie che ci risparmiano del lavoro manuale e sempre più per comunicazione e
divertimento.
Il consumo energetico delle apparecchiature domestiche varia
enormemente a seconda della loro efficienza, quanto spesso e come
sono utilizzate. Di conseguenza, al fine di ridurre l’energia consumata,
puoi utilizzare apparecchi in maniera più efficiente, evitando di
lasciarli in standby ed acquistando modelli più efficienti quando
sostituisci quelli vecchi.
La quasi totalità delle apparecchiature elettriche riporta l’etichetta
energetica europea. Questa classifica i prodotti sulla base della loro
efficienza, andando da A+/A++/A+++ (migliore) a G (peggiore).
Tuttavia, una classe elevata non si traduce in un consumo annuo basso, in quanto la
valutazione è relativa alle caratteristiche dell’apparecchio (dimensioni, funzionalità…).
Bisogna quindi far riferimento al consumo di elettricità annuale o per ciclo di attività (ad
esempio per lavaggio nel caso di lavatrice e lavastoviglie) e a non acquistare prodotti
sovradimensionati o dotati di funzionalità non necessarie.
In cucina
I bollitori sono uno degli apparecchi più utilizzati in cucina: il bollitore medio viene utilizzato
circa 1.500 volte l’anno. La chiave per un utilizzo efficace è quella di bollire esclusivamente
la quantità di acqua effettivamente necessaria.
Quando si cucina è consigliato l’utilizzo di coperchi per le pentole, al fine di riscaldarle più
velocemente, nonché cucinare in quantità abbondanti e conservare o congelare per i pasti
successivi. È da ricordare inoltre che la fiamma/la piastra utilizzata devono essere di
dimensioni uguali o inferiori alla pentola utilizzata.
Assicurarsi di sbrinare il congelatore con regolarità, così che possa funzionare
efficientemente.
Spegni l’aspiratore della cucina se non necessario. Anche se la ventola in sé non consuma
molta energia, l’aria che viene estratta è calda e viene rimpiazzata da aria esterna più fredda
che va riscaldata, causando perdite di calore.
In lavanderia
Avviando la lavastoviglie e la lavatrice solo se piene e utilizzando l’asciugatrice solo quando
non è possibile asciugare i vestiti naturalmente, una famiglia può ridurre il numero di utilizzi
di queste apparecchiature. Le asciugatrici sono molto energivore: consumano fino a quattro
volte tanta energia quanto quella necessaria per il lavaggio. Intensificare la fase di centrifuga
consente di avere vestiti meno bagnati e di conseguenza è necessario meno tempo per
l’asciugatrice.
L’altra azione che si può intraprendere è l’impostazione di programmi di lavaggio più
efficienti. Una lavatrice, ad esempio, viene utilizzata per una media di 270 volte l’anno:
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considerato che l’80% dell’energia serve per riscaldare l’acqua, più la temperatura impostata
è bassa, minore sarà il consumo. La maggior parte dei detersivi di oggi funzionano bene a
partire dai 30°C, quindi non è necessario impostare temperature più alte, nonostante molte
persone ritengano ancora necessario lavare alcuni capi (ad esempio gli asciugamani) ad
alta temperatura per garantire l’igiene.
In salotto
Come viene impostato un apparecchio quando non è utilizzato può avere un impatto
importante sui consumi di elettricità. Lasciare un apparecchio in stand-by significa che esso
sta ancora utilizzando elettricità, causando consumi importanti. Alcuni apparecchi dotati di
trasformatore possono assorbire potenza anche da spenti (i trasformatori sono quelle
scatole presenti a volte lungo i cavi e possono essere presenti nel caso di computer,
stampanti, cellulari e radio). La soluzione è semplice: staccare gli apparecchi dalla corrente.
Anche lo screensaver del computer assorbe una discreta potenza.
AZIONI:
•
•
Spegni gli apparecchi domestici quando non utilizzati per mostrare quale impatto
questi hanno;
Discuti i suggerimenti relativi al consumo di elettricità con la famiglia e annota quelli
che eventualmente si propongono di applicare sulla carta degli impegni e il
questionario.
Suggerimenti nell’uso dell’elettricità:

Usa uno stendipanni per asciugare i panni anziché l’asciugatrice;

Controllo bollitore: fai bollire solo la quantità d’acqua che necessiti;



Lava a bassa temperatura: imposta la lavatrice a 30° anziché a temperature più
elevate;
Evita lo standby: spegni gli apparecchi inutilizzati in standby;
Riempi la lavastoviglie prima di avviarla; in questo modo ne riduci l’utilizzo di una
volta a settimana.
Altri suggerimenti:

Riduci i cicli di lavaggio della lavatrice di uno a settimana
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Illuminazione
Esistono principalmente quattro tipologie di lampadine:
Lampadine ad incandescenza convenzionali:
Queste funzionano mediante il passaggio dell’elettricità attraverso un
sottile filamento metallico, causando l’emissione di luce. Tuttavia, tale
processo è molto poco efficiente, e la maggior parte dell’energia è
irradiata sotto forma di calore, motivo per cui queste lampadine
diventano molto calde durante l’uso. Esse sono state ritirate dal
commercio.
Lampade alogene
La luce di una lampada alogena è simile a quella delle lampade ad
incandescenza per quanto riguarda colore e qualità, in quanto
entrambe utilizzano un filamento di tungsteno. C’è poca differenza
nella quantità di energia utilizzata; i costi d’esercizio delle
lampadine alogene sono inoltre significativamente maggiori
rispetto ad altri modelli a risparmio energetico. Con una vita utile
stimata inferiore ai due anni, è difficile che una lampadina alogena
si ripaghi prima di rompersi.
Lampade fluorescenti (CFLs)
L’elettricità è utilizzata in questo caso per rendere luminoso un
rivestimento interno alla lampadina. Questa categoria include i
neon che si trovano negli uffici e le lampadine fluorescenti
compatte (CFL) ad uso domestico (che non sono altro che dei
neon piegati su sé stessi diverse volte). Sono spesso chiamate
anche “lampadine a risparmio energetico”, sono economiche e
disponibili in diverse dimensioni e tipi di luce. Alcuni modelli più
vecchi impiegavano del tempo a diventare luminosi, ma a tale
problema si è ovviato negli ultimi anni. Esse sono 4 volte più efficienti rispetto alle lampadine
ad incandescenza e si ripagano in fretta grazie al risparmio conseguito.
Lampade LED (Light Emitting Diods)
I LED sono dispositivi semiconduttori molto efficienti nel trasformare
l’elettricità in luce. Questi utilizzano quasi il 90% di energia in meno
di una lampadina ad incandescenza tradizionale, e ciò li rende la
tipologia di illuminazione più efficiente. Le lampadine LED sono
solitamente piuttosto costose da acquistare, ma garantiscono una
durata fino a 25 anni. Nel lungo termine sono l’alternativa più
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economica. Una lampadina LED può far risparmiare oltre 90€ in dieci anni se confrontata
con una lampadina ad incandescenza.
Esempio pratico: con 1 kWh di energia si fa funzionare una lampadina ad incandescenza
tradizionale da 40 W per 40 ore. Una lampadina LED di pari luminosità (potenza 7W)
consuma la stessa quantità di energia in 143 ore.
AZIONI:
•
•
Dai dei suggerimenti relativamente alle lampadine più economiche ed efficienti;
Discuti dei possibili suggerimenti per l’illuminazione.
Suggerimenti per l’illuminazione
I suggerimenti sono ordinati secondo un impatto decrescente. Tuttavia, se si sostituiscono
più di 4 punti luce, questo avrà un impatto maggiore rispetto al loro spegnimento.
•
•
Spegni le luci quando lasci la stanza;
Sostituisci una lampadina ad incandescenza con una lampadina a risparmio
energetico.
Altri suggerimenti
•
Sostituisci una lampadina alogena con una LED.
6.2 Interventi straordinari
Le diverse componenti di una casa hanno vite di durata differente. Come affermato
precedentemente, le apparecchiature vanno sostituite spesso, le lampadine anche,
eccetera. Alcuni investimenti più importanti hanno durate medio-lunghe, ma quando
vengono fatti è importante che siano adottate soluzioni energeticamente efficienti. Struttura
ed involucro sono dispendiose da modificare, ma hanno una vita piuttosto lunga e di
conseguenza interventi di efficientamento possono portare a risparmi importanti.
Alcune perdite di energia possono essere mitigate esclusivamente mediante investimenti
importanti nell’edificio, che non sempre sono responsabilità della famiglia, spesso non
proprietaria dell’immobile in cui abita.
Struttura della casa
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AZIONE:
•
Poni alla famiglia domande relative all’abitazione e annota le risposte nel
questionario.
Isolamento
Il modo migliore per evitare le perdite di calore è l’isolamento dell’edificio, che consente di
ridurre i consumi e al contempo risparmiare denaro. L’isolamento dell’edificio viene di norma
intrapreso nell’ambito di un risanamento generale dell’edificio che preveda anche la
sostituzione degli infissi. L’isolamento avviene di norma per l’involucro esterno e per il tetto,
ma in alcuni casi particolari, come ad esempio edifici con facciata sottoposta a vincolo, viene
eseguito internamente. Nel caso si viva in un condominio, è consigliabile che l’intervento sia
eseguito per l’intero edificio, in maniera da ridurre i costi e far sì che sia massimamente
efficace. Esso deve essere eseguito da professionisti in seguito ad un progetto di massima,
e gode di finanziamenti pubblici che coprono una parte consistente dell’investimento.
L’esecuzione di tali interventi è complessa e viene di norma decisa da parte dei proprietari
dell’immobile qualora dispongano di sufficienti risorse finanziarie. Presso alcune banche
sono previsti dei mutui mirati ad interventi di questo genere, che possono tornare utili
qualora non si disponga delle risorse finanziarie necessarie.
AZIONE:
•
Una volta stabilito il livello di isolamento corrente nell’abitazione, puoi stabilire se per
la famiglia è il caso di intraprendere interventi di isolamento.
Eliminare l’umidità
Condizioni di umidità possono causare la formazione di muffe su muri e mobilia. Le muffe
costituiscono nutrimento per gli acari, che possono causare patologie respiratorie in alcune
persone. Se trovi muffa in casa dovrai innanzitutto capire quali sono le origini dell’umidità,
dopodiché può essere necessario rivolgersi ad un esperto per intraprendere degli interventi
mitigatori. Le cause per la formazione di umidità possono essere quattro:
Umidità da condensazione
La condensa è una forma di umidità molto comune nelle
abitazioni in Europa. Essa compare quando aria umida entra
in contatto con una superficie fredda (l’effetto è analogo a
quello che si verifica sullo specchio di un bagno in seguito
ad una doccia) e causa la formazione di macchie e muffa,
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danneggiando le pareti e gli infissi, così come mobili e vestiti. Macchie di muffa nerastra
sono fenomeni frequenti nel caso di problemi di condensazione importanti; in alcuni casi
questo può condurre a problemi di salute, in quanto la muffa rilascia spore microscopiche
che possono irritare polmoni e gola.
È possibile ridurre o eliminare la condensazione attuando le seguenti misure:
1. Riduci la quantità di umidità prodotta:
•
Utilizza un coperchio mentre cucini;
•
Convoglia l’aria di scarico dell’asciugatrice all’esterno;
•
•
Asciuga i vestiti all’esterno;
Evita l’utilizzo di riscaldamenti a bombola.
2. Arieggia per rimuovere l’umidità:
•
•
•
•
Arieggia spesso, in particolare quando sono presenti persone in casa, aprendo le
finestre;
Arieggia cucina e bagno quando in uso e chiudi la porta;
Arieggia armadi e guardaroba;
Installa degli aspiratori per rimuovere l’umidità in eccesso.
3. Isola per garantire tenuta a calore e aria:
•
Se hai un solaio, assicurati che sia isolato;
•
Isola l’involucro.
•
Verifica la presenza di spifferi nelle finestre e nelle porte esterne;
4. Riscalda di più la casa:
•
•
Se possibile, non far scendere la temperatura al di sotto di un minimo durante l’intera
giornata, con ventilazione costante;
Informati su benefici, rimborsi e aiuto con le bollette energetiche.
La muffa può essere rimossa diluendo aceto o succo di limone in acqua ottenendo una
soluzione efficace, oppure è possibile acquistare lavaggi antimicotici. Alcuni prodotti
possono essere efficaci per tener lontana la muffa, ma nella maggior parte dei casi la muffa
ricomparirà se non si risolve il problema che porta alla formazione di condensa.
Problemi alle tubazioni
Tubature guaste, come ad esempio un tubo rotto o una
lavatrice con perdite, possono causare la presenza di
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Stipite di una porta in un bagno
danneggiato da una tubatura perdente.
umidità per un periodo di tempo prolungato. Una volta risolto il problema, l’umidità
scomparirà naturalmente, tuttavia è necessario che il problema venga risolto
tempestivamente, così da evitare che l’acqua non causi danni strutturali persistenti.
Condensa che penetra causa acqua piovana
Se le grondaie sono bloccate o le tubature guaste, l’acqua
piovana può fuoriuscire e scorrere sui muri esterni. Il
problema è riconoscibile da macchie dai contorni definiti
sul muro interno in corrispondenza dell’origine dell’acqua
sul muro esterno. È probabile che il problema peggiori in
caso di tempo piovoso. Sbloccare o riparare la grondaia
consentirà di risolvere il problema.
La penetrazione di umidità può anche essere causata da
un difetto nella copertura del muro esterno, ad esempio
quando l’intonaco è crepato. In questo caso si formano delle macchie casuali ben definite.
Dato che l’umidità si muove orizzontalmente, il problema può presentarsi ad una certa
distanza dalla sorgente del problema sul muro esterno. Esso tende a peggiorare in caso di
condizioni atmosferiche piovose e può scomparire in seguito ad un periodo di tempo
asciutto.
Umidità che risale dal basso
L’umidità che risale dal basso è presente solamente al piano
terra ed è identificabile da una linea più o meno orizzontale
(causata dalla formazione di Sali al di sotto dell’intonaco) ad
un’altezza fino ad un metro sopra al suolo.
L’umidità che risale è causata dal muro che assorbe acqua dal
terreno sottostante. Al fine di evitare la risalita di umidità, deve
essere installata una barriera a prova di umidità che può
consistere in uno strato di ardesia piuttosto che in un’iniezione
di materiale idrorepellente.
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the European Commission are responsible for any use that may be made of the information contained therein.
7. Sintesi della visita
Come passaggio finale, rivedi il risultato della visita e gli impegni presi durante la stessa.
AZIONI:
•
•
•
Rivedi tutti i suggerimenti discussi con la famiglia e annota quelli che si impegnano ad
adottare sulla carta degli impegni e sul questionario. Posiziona la carta degli impegni
in un luogo visibile in casa, al fine di ricordare alla famiglia degli impegni che si sono
proposti di attuare.
Poni le domande finali del questionario per avere un riscontro da parte della famiglia
e capire se desiderano ricevere una chiamata/seconda visita a distanza di alcuni
mesi. Assicurati che i loro contatti siano corretti.
Assicurati di riportare le informazioni dai questionari completati al foglio di raccolta
dati. Se non riesci, dai i questionari compilati al tuo responsabile SPIRIT locale, che
riporterà le informazioni sul foglio di raccolta dati per te.
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8. Procedure sanitarie e di sicurezza durante un energy
check
Quando si lavora nelle case delle famiglie o in centri religiosi devi aver cura di sicurezza e
salute.
Leggi le brevi linee guida per la valutazione dei rischi per salute e sicurezza riportate sotto.
Per avere maggiori informazioni su regole e procedure fai riferimento alle linee guida
specifiche fornite eventualmente fornite durante la formazione.
Valutazione del rischio
Prima dell’inizio di ciascuna sezione, esegui una valutazione del rischio dinamica per
assicurarti che l’edificio sia sicuro, non entrare se hai delle perplessità. Se sei preoccupato
per la tua sicurezza personale durante la sessione, abbandona il luogo immediatamente.
Valutazione del rischio per la propria sicurezza (a cui riferirsi per ciascun energy check)
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•
Percorso di uscita di sicurezza: assicurati che la porta non sia chiusa a chiave
quando entri e che la via di uscita sia libera in caso di emergenza.
Comportamenti sospetti: se ti senti minacciato o il comportamento di uno o più
componenti della famiglia ti appare sospetto o ti causa ansia, abbandona la casa.
Disordine/pericolo
d’inciampare
ecc.:
Se
gli
spazi
sono
troppo
pericolosi/disordinati per consentire alla visita di procedere, interrompi
immediatamente la sessione. Spiega il problema diplomaticamente alla famiglia.
L’appuntamento può essere riorganizzato per un secondo momento se la situazione
viene migliorata.
Pericolo d’incendi: assicurati che non siano presenti materiali incendiabili come
pentole dimenticate sul fuoco ecc.
Protezione dei minori: assicurati di non essere lasciato solo con bambini.
Manovre manuali: valuta se necessiti di spostare della mobilia per fare dimostrazioni
o implementare misure di efficientamento energetico e se sei in grado di farlo in
sicurezza. Se il caso, segui le procedure per il lavoro in altezza.
Pericoli elettrici: assicurati che fili e prese siano in buone condizioni quando applichi
delle misure di efficientamento. Non toccare fili scoperti.
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Procedure per il lavoro in autonomia
Prima dell’energy check:
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Tutti gli energy check devono essere previamente concordate con il tuo responsabile
SPIRIT locale prima di avere inizio – egli deve essere a conoscenza di dove e
quando si stanno tenendo degli energy check.
Prendi appuntamenti in anticipo e offri una scelta di giorni ed orari. Richiama il giorno
prima per una conferma.
Quando visiti un’abitazione, attendi di essere invitato ad entrare e offriti di togliere le
scarpe.
Sii cortese.
Se sei in ritardo, comunicalo tempestivamente alla famiglia, contestualmente ad un
orario di arrivo stimato.
Accetta il diritto della famiglia di cambiare idea, nel caso in cui non desideri più
eseguire l’energy check.
Sii consapevole e sensibile rispetto a differenze sociali, culturali e religiose.
Durante la sessione:
•
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•
•
•
Porta sempre con te il tuo telefono cellulare, assicurati che sia carico ed accesso e
che il tuo responsabile SPIRIT locale abbia il tuo numero di telefono;
Porta sempre con te dei volantini sul progetto SPIRIT;
Non portare con te oggetti di valore non necessari;
Assicurati di avere una via d’uscita libera tra te e la persona con cui ti rapporti;
Se sei preoccupato per la tua sicurezza o hai delle ansie, segui i tuoi istinti;
Se sei in dubbio, trova una scusa e lascia/cancella l’energy check/organizzati per
tornare accompagnato;
Evita confronti diretti, mantieni la calma e cerca di calmare la persona;
Se ti si minaccia con atti violenti, o non ti senti a tuo agio, ritirati dalla situazione
prima possibile;
Se il caso e riesci a farlo, chiama la polizia al 112;
Segnala eventuali situazioni strane, anche se sembrano poco importanti; ogni
episodio anormale deve essere comunicato al tuo responsabile SPIRIT locale.
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Protezione dei dati
Tutti I dati associati all’energy check devo essere trattati in maniera confidenziale. Durante
ciascuna sessione annoterai dei dati personali. Assicurati di leggere interamente la
dichiarazione di protezione dei dati alla famiglia e di farla loro firmare per mostrare che
danno il loro consenso al trattamento dei dati. I dati potranno essere condivisi in forma
anonima con sponsor o partner solamente se la famiglia avrà acconsentito al loro
trattamento.
Segnalazione di problemi e incidenti
Se ti capita un problema durante un energy check sei tenuto ad informare tempestivamente
il tuo responsabile SPIRIT locale e spiegare nel dettaglio quanto accaduto.
Segnalazione di assenza
Se non puoi partecipare ad un’energy check previamente organizzato causa malattia o altri
motivi, comunicalo tempestivamente al tuo responsabile SPIRIT locale.
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9. Contatti
Di seguito vengono riportate ulteriori contatti, alcuni dei quali non sono stati oggetto del
presente materiale didattico. Potrà tuttavia risultare utile saper indicare, nel momento della
visita, a chi rivolgersi per ottenere informazioni più dettagliate su temi specifici.
Per la documentazione relativa all’efficienza energetica:

Centro Consumatori/Verbraucherzentrale
Sede centrale:
39100 Bolzano
via Dodiciville 2
Tel. +39 0471 975597
Fax +39 0471 979914
http://www.centroconsumatori.it/29.html

Agenzia Provinciale per l’Ambiente:
via Amba Alagi 5
39100 Bolzano
Tel. +39 0471 41 71 00
Fax +39 0471 41 71 19
www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/
Per la documentazione relativa all’efficienza energetica negli edifici:

Agenzia CasaClima Srl
Via Macello 30C
I - 39100 BOLZANO
Tel. +39 0471 062 140
Fax +39 0471 062 141
www.agenziacasaclima.it
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Per quanto riguarda informazioni in ambito sociale:

Caritas – Consulenza debitori
Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone
Via Cassa di Risparmio, 1
I-39100 Bolzano - Alto Adige - Italia
Tel. +39 0471 304 300
Fax +39 0471 973 428
www.caritas.bz.it/it/servizi/servizi/informazioni-consulenza-debitori/10-399.html

Ripartizione Politiche sociali
Palazzo 12, via Canonico Michael Gamper 1
39100 Bolzano
Tel. +39 0471 418200
Tel. +39 0471 418201
Fax +39 0471 418219
www.provincia.bz.it/politiche-sociali/default.asp
Nel caso di domande relative al progetto:

Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige
Via Talvera 2
39100 Bolzano
Tel. 0471 057300
Sara Giona
Emilio Vettori
[email protected], Tel. 0471 05 73 00
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10. Domande frequenti
Vi sono alcune domande che potrebbero esservi poste da parte della famiglia durante
l’energy check: è importante essere a conoscenza delle risposte così da poter soddisfare le
loro richieste. Se sorgono altre domande di cui non conosci la risposta, annotatele e fornisci
la risposta alla famiglia quando torni da loro, dopo aver consultato il tuo responsabile SPIRIT
che ti aiuterà a rispondere al quesito.
D Avrò un’interruzione del servizio se cambio fornitore di energia?
Risposta: No
D I miei dati personali con terze parti?
Risposta: No, i tuoi dati personali saranno trattati in maniera riservata esclusivamente
all’interno del progetto.
D Quanto dura l’energy check?
Risposta: 1.5 – 2 ore.
D La famiglia può scegliere quando si terrà l’energy check?
Risposta: Sì, esso è da organizzare quando energy checker e famiglia sono disponibili.
D Ci sono informazioni che la famiglia deve fornire durante l’energy check?
Risposta: Dovrai porre domande relativamente alla loro abitazione e le modalità di utilizzo
dell’energia. È utile che la famiglia abbia a disposizione le bollette energetiche in modo da
poterle analizzare e capire quanto alti sono consumo e costi, ed eventualmente valutare un
cambio di fornitore.
D Non è meglio lasciare acceso al minimo il riscaldamento quando non sono in casa,
anziché spegnerlo e riaccenderlo quando rientro?
Risposta: No! Lasciare acceso il riscaldamento quando sei fuori casa, anche se al minimo,
significa che esso continua a funzionare anche se non è necessario e tutta l’energia
prodotta sarà sprecata. Si impiega da 30 minuti a 1 ora per riscaldare un appartamento tipo,
di conseguenza ti consigliamo di impostare il riscaldamento affinché si riaccenda poco prima
dell’orario di rientro.
D La luce prodotta dalle lampadine a risparmio energetico causa emicranie?
Risposta: Anche se le persone dicono di non apprezzare la luce prodotta dalle lampadine a
risparmio energetico, una fondazione inglese che si occupa di risparmio energetico ha
condotto un blind test con due stanze illuminate l’una con una lampadina tradizionale e
l’altra con una a risparmio energetico. La maggior parte delle persone non ha percepito una
differenza e ha preferito la luce della lampadina a risparmio energetico.
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D Le vecchie lampadine a incandescenza non contribuiscono a riscaldare gli ambienti
interni?
Risposta: Gli apparecchi e le lampadine inefficienti generano calore come sottoprodotto, ma
questo è molto meno efficiente e più costoso rispetto alla generazione del calore utilizzando
il gas. Di conseguenza è meglio procurarsi lampadine energeticamente efficienti ed
utilizzare un’altra fonte per la generazione di calore.
D Perché la mia famiglia dovrebbe risparmiare acqua? Questo non è un progetto sul
risparmio energetico?
Risposta: Una fetta importante dell’energia utilizzata è legata al riscaldamento dell’acqua. Di
conseguenza, riducendone il consumo, riduci anche i costi in bolletta. Se la tua casa ha un
contatore del consumo di acqua, puoi ridurre anche i costi sulla bolletta dell’acqua.
D Se la famiglia ha altre richieste relativamente alle sue proprietà/finanze, possiamo fornire
loro un aiuto?
Risposta: Sì, potresti indicare loro organizzazioni che possono fornire loro aiuto su materie
non collegate all’energia. Vedi i contatti suggeriti nella sezione 9.
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11. Ulteriori linee guida
Nel presente manuale si fa riferimento a materiali addizionali, molti dei quali sono stati forniti
durante la formazione. Ti invitiamo a consultarli quando pianifichi ed esegui un energy
check.
-
Moduli della formazione
-
Foglio di raccolta dati
-
Questionario dell’energy check
Carta degli impegni
Materiali dimostrativi
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Manuale per energy checker