“La suprema abilità stà nel conoscere il
valore delle cose”
(La Rochefoucald)
La Fistola Artero – Venosa
Per Emodialisi
Consigli per una corretta gestione dell’accesso vascolare
Premesse
I pazienti affetti da insufficienza renale cronica
terminale necessitano di terapia sostitutiva della funzione
renale; tale terapia prende il nome di DIALISI.
Le metodiche dialitiche oggi disponibili comprendono
la DIALISI EXTRA-CORPOREA (EMODIALISI)e la DIALISI
PERITONEALE.
Entrambe le metodiche dialitiche necessitano di un
“accesso”:
il catetere peritoneale nel caso della dialisi peritoneale,
l’accesso vascolare nel caso dell’emodialisi
(catetere venoso centrale o fistola artero-venosa)
Tale accesso è di vitale importanza per il paziente dializzato,
in quanto ne consente la sopravvivenza.
Alcuni consigli per i pazienti portatori di
fistola artero-venosa
- Conoscere la sede della fistola artero-venosa (che qui
indicheremo come FAV)
- Evitare di utilizzare lacci, oggetti (per es. orologi) o
indumenti compressivi in corrispondenza della FAV
- Proteggere la fistola dagli urti con un polsino da
tennista
- Non utilizzare l’arto portatore di FAV per effettuare
prelievi venosi o misurazioni della pressione arteriosa,
salvo emergenze (segnalare sempre la sede della FAV
al personale sanitario non dedicato alla dialisi).
- Recarsi al centro Dialisi indossando indumenti non
compressivi (preferibili pigiami con maniche larghe,
meglio ancora se dotati di apertura a strappo con
velcro).
- A fine dialisi è necessario tamponare dove si è bucato
per alcuni minuti, con il braccio alzato,
comprimendo leggermente con due dita della mano
controlaterale tramite un piccolo tampone di garza.
- Nelle prime ore successive alla seduta dialitica non
utilizzare il braccio della FAV per sollevarsi dal letto,
appoggiarsi al bastone, aprire lo sportello
dell’automobile, sollevere pesi.
In caso di sanguinamento della FAV a
domicilio:
- Scoprire il braccio rapidamente
- Preparare un piccolo tampone con garze sterili (se non
disponibili, usare un piccolo fazzoletto ripiegato),
piegando più volte la garza
- Rimuovere la precedente medicazione sporca di sangue
- Applicare il nuovo tampone in corrispondenza dei
precedenti punti di inserzione degli aghi, premendo con
due – tre dita a piatto e tenendo il braccio sollevato
verso l’alto
- Cessato il sanguinamento, proseguire il tamponamento
per altri 10 minuti circa
- Effettuare una nuova medicazione con garze e fascette
- se la fuoriuscita di sangue non cessa, recarsi al
- Centro Dialisi o al Pronto Soccorso
NB! Disporre sempre a domicilio
Di garze sterili e di guanti di lattice,
per evitare con il sangue
Controllare periodicamente a domicilio
Il corretto funzionamento della FAV:
- Avvicinare la FAV all’orecchio tutti i giorni, per verificare
la presenza del caratteristico soffio
- Palpare la FAV con la mano contro laterale per apprezzare
il fremito
- Se soffio e fremito non sono presenti, avvisare subito il
personale del Centro Dialisi
- Se la sede della FAV si presenta arrossata e dolente,
avvisare subito il Centro Dialisi.
UTILI CONSIGLI :
DA
EVI
TARE
SFORZIGRA
MASSIMA
PRECAUZIONE
VOSI
NO
OPUSCOLO
INFORMATIVO
Associazione Nazionale Emodializzati
Dialisi e Trapianto - ONLUS
Medaglia d’Oro al merito della Sanità Pubblica
Comitato Marche
c/o Ospedali Riuniti (Ancona)
Tel.071.5965678 / 071.2863310
email: [email protected]
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La Fistola Artero – Venosa Per Emodialisi