CARITAS DIOCESANA DI VITERBO

Laboratorio Caritas Parrocchiali
INCONTRI PER GRUPPI DI PARROCCHIE
OTTOBRE – NOVEMBRE 2007
PERCORSO
PER LE
CARITAS PARROCCHIALI
“ in continuo ascolto………..
per accogliere ”
OBIETTIVO
attraverso parole e gesti
(segni che testimoniano l’amore
di Dio) far acquisire al maggior
numero di persone la
consapevolezza che il cristiano
deve caratterizzare i ritmi
ordinari della propria vita
ponendosi in ascolto “accogliente”.
Cosa significa “ accoglienza” ?
alcune definizioni date dai
Partecipanti al Seminario
Formativo dello scorso mese di
Giugno:
ACCOGLIENZA E’
Vivere la prossimità con l’altro che incontro
ACCOGLIENZA E’
Ospitare il mistero dell’altro facendo
spazio a qualcosa che è inaspettato
ACCOGLIENZA E’
Far sentire l’altro a proprio agio,
aprire il cuore non solo al suo bisogno
ACCOGLIENZA E’
L’amore per Dio, per i fratelli, per se stessi
ACCOGLIENZA E’
L’espressione dell’amore, la condizione del
cuore e della mente
IN SINTESI ACCOGLIERE E’
rallentare per camminare insieme
Quale impegno ……
a livello personale e
comunitario
per essere più
accoglienti?
Atti degli Apostoli 2, 42-48
Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli
apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del
pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in
tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli
apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti
stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune;
chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne
faceva parte a tutti, secondo il bisogno di
ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il
tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i
pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio
e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il
Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli
che erano salvati.
PERCORSO DI ACCOGLIENZA
Non dobbiamo isolarci…
né come singoli ............
... né come gruppi o organismi
Nella consapevolezza che …
…siamo parte di un unico corpo
Prima lettera ai Corinzi 12, 12-16.22.24-27
Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte
membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un
corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti
siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un
solo corpo…… Ora il corpo non risulta di un membro
solo, ma di molte membra. Se il piede dicesse: «Poiché
io non sono mano, non appartengo al corpo», non per
questo non farebbe più parte del corpo…
…. quelle membra del corpo che sembrano più deboli
sono più necessarie……. Ma Dio ha composto il
corpo……perché non vi fosse disunione nel corpo, ma
anzi le varie membra avessero cura le une delle altre.
Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono
insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra
gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue
membra, ciascuno per la sua parte.
Proviamo a programmare qualche
iniziativa per sensibilizzare la
nostra comunità.
Vediamo qualche spunto e poi
…..diamo spazio alla nostra
fantasia.
PER INIZIARE……

Conoscenza ed accoglienza
All’interno della Caritas parrocchiale
- momento di preghiera
- ascolto delle attese e delle disponibilità di ciascuno
- programmare gli incontri
Proporre al Parroco un momento di
- accoglienza con tutte le realtà presenti nella parrocchia
- presentazione esperienze e attività
- preghiera comunitaria
- festa
Novembre 2007

Accoglienza della sofferenza:
- vicinanza alle persone colpite da un recente
lutto
- raccolta offerte da destinare a particolari
situazioni di bisogno
AVVENTO E NATALE

Accoglienza della vita:
- incontro con le coppie che hanno fatto esperienza
di maternità e paternità nell’ultimo anno
- incontro con le coppie in attesa
- presentazione di queste coppie alla comunità
parrocchiale ( celebrazione e festa)
GENNAIO

Accoglienza della pace:
- veglia della pace
- superare le difficoltà quotidiane con concreti gesti di
riconciliazione
- cineforum, documentari, dibattiti sui temi della pace
FEBBRAIO

Accoglienza dei malati:
- conoscenza delle situazioni di malattia e di
inabilità presenti in parrocchia
- promuovere la costituzione di un gruppo di volontari
disponibili a dare sostegno alle famiglie in
difficoltà
- sensibilizzare i catechisti per la promozione di visite
dei ragazzi presso istituti di ricovero
QUARESIMA E PASQUA

Accoglienza del “diverso” e degli ultimi”
- condividere all’interno della comunità parrocchiale il
senso del sacrificio quaresimale aiutando a
superare disagi, paure, pregiudizi
- organizzare momenti di riflessione comunitaria
sulle “povertà fastidiose”
APRILE

Accoglienza della natura e dell’ambiente
- organizzare passeggiate che mettano le persone
a contatto con il territorio circostante:
momento di lode e ringraziamento per il creato
- veglia di preghiera all’aperto su tematiche francescane
MAGGIO
- favorire nei bambini che si preparano alla Prima
Comunione
un
atteggiamento
di
condivisione
(esempio: distribuire un salvadanaio che raccolga il
frutto di piccole rinunce da offrire nella Messa di
Prima Comunione)
-incontrare le famiglie per riflettere su un percorso
di sobrietà specialmente in occasione di celebrazioni
liturgiche (Battesimo, Prima Comunione, Cresima,
Matrimonio, Funerale)
PER AIUTARE CHI E’ IN DIFFICOLTA’
La comunità deve essere in grado di accogliere
l’altro, accompagnandolo senza soffocare la sua
libertà. Molte povertà chiedono la disponibilità a
“camminare insieme”, nel rispetto di una dignità
che nessuna miseria e nessuna indigenza possono
spegnere
Non è facile condividere povertà senza umiliare,
senza voler cambiare l’altro secondo i parametri di
chi presta l’aiuto e senza sostituirsi a chi vive in
momenti di difficoltà: è questo il senso
dell’accogliere nel rispetto della dignità di ogni
uomo
APPUNTAMENTI DIOCESANI

Giornata diocesana Caritas
terza domenica di Avvento
(16 dicembre )
 Corso di formazione
gennaio-febbraio: quattro incontri di giovedì a Viterbo
 Giornata di spiritualità
23 febbraio
 Seminario formativo
20-21-22 giugno
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