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SegreteriaNazionaleFLAEIͲCisl–ViaSalaria83,00198Roma
Tel.06Ͳ8440421–email:[email protected]
AcuradellaSegreteriaNazionaleFLAEIǦCisl
Il personale impegnato nell’esercizio e manutenzione dell’impianto, dovrà essere
oggettodiriconversione,previaadeguataformazioneprofessionale,funzionalealPiano
industrialeindividuato,alfinedigarantirealmassimolacontinuitàoccupazionale.
Questo nuovo Soggetto elettrico/industriale, potrebbe capitalizzarsi attraverso il
conferimento degli impianti da parte delle Società attualmente proprietarie e con la
partecipazionedialtrisoggettifinanziarieindustrialipubblici/privati.
Trattandosi di una Società di riconversione, bonifica e decommissioning industriale, i
costi derivati da quest’ultima attività potrebbero essere sostenuti da una specifica
componentetariffaria.
L’asset dedicato dovrebbe essere costituito dalle Società proprietarie degli impianti,
Cassa Depositi e Prestiti, Fondi Pensione dei Lavoratori. Sogin, Ansaldo, Nucleco e le
AziendeMultiserviziperlaraccoltaegestionedeirifiutipotrebberooconsorziarsicon
tale nuovo soggetto o creare una rete di Imprese a controllo pubblico, che oltre al
mercato italiano, si potrebbe proiettare sui mercati esteri dove sono stimati
investimenti per centinaia di migliaia di euro per bonifiche ambientali e
decommissioning.
Queste attività verrebbero ad affiancarsi al decommissioning del nucleare italiano in
corsodapartediSogin,dandoancheseguitoallarealizzazionedelDepositoNazionale
dei rifiuti radioattivi, per garantire la massima sicurezza per Comunità e ambiente,
permettendodicompletarelosmantellamentodegliimpiantinucleari,labonificadeisiti
elacustodiadeirifiutiradioattivi,anchedioriginemedicale,industrialeedellaricerca,
oltreatuttiglialtririfiutispeciali.
IlDepositodovràessererealizzatoall’internodiunveroeproprioParcoTecnologico:un
centrodieccellenzaitalianodiricercaeformazione,chepotràcostituireunimportante
volanodisviluppoperl’industrialocaleenazionalegrazieagliinvestimentinecessariper
lasuarealizzazione.
ForumInternazionaledelLavoro2015
Il Lavoro #adottaungiovanedisoccupato
La Formazione #adottaungiovanefuturo
ANALISI E PROPOSTE DELLA FLAEI- Cisl
Il Sistema Elettrico Nazionale tra passato, presente e futuro
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Senza contare che i previsti progetti per nuovi impianti a carbone, necessari per
completarelariconversioneimpiantisticaeriequilibrareilmixdifontiprimarieutilizzate
(permaggiorsicurezzadelsistemadegliapprovvigionamentieperl’abbassamentodel
prezzodell’energia)sonostatisospesiosoppressi.
ANALISI E PROPOSTE DELLA FLAEI- Cisl
Il Sistema Elettrico Nazionale tra passato, presente e futuro
Il modificarsi della struttura del Settore elettroǦenergetico, con una produzione
orientata verso le Rinnovabili, più distribuita e che alimenta il fenomeno dei
PROSUMER, l’esigenza di una garanzia di maggiore riserva, in funzione dell’aumento
delleFontiintermittenti,laricercacontinuadell’efficienzaenergetica,ancheattraverso
un utilizzo più spinto della domotica e della mobilità sostenibile, pongono alcune
domande alle quali è possibile dare una risposta solo attraverso una concreta
programmazione.
La liberalizzazione del Settore elettrico non ha prodotto, per il Paese, risultati
corrispondentialleattese,soprattuttoacausadell’assenzadiindirizzistrategici.
Il mercato liberalizzato e l’apertura al capitale privato delle principali Imprese italiane
del Settore elettrico hanno, da un lato, spostato l’attenzione verso gli aspetti
economico/finanziari, a danno della sicurezza e dell’affidabilità del Sistema stesso, e,
dall’altro, determinato una frammentazione fra diversi Soggetti delle funzioni di
garanzia che erano esercitate, in precedenza, dall'ex Monopolista pubblico. Nel
contempononharaggiuntoilveroobiettivodiriduzionedelcostodell’energiaelettrica.
IlsistemaPaese,inmancanzadiunaStrategiaEnergeticaNazionale,scontaun’assenza
strutturaledicoordinamento,dicontrolloediprogrammazionerispettoaunaefficace
politica energetica nazionale, alla quale si associano i fenomeni di opposizione, "dal
basso"e"aprescindere",allarealizzazionediqualsiasiinfrastrutturael’incertezzanei
meccanismi autorizzativi, aggravata dalla attuale legislazione concorrente StatoǦ
Regioni.
Una articolazione di fattori che pone l’Italia e il suo Sistema elettrico nazionale (che
dipende per oltre il 70% dagli idrocarburi) in condizioni di estrema debolezza, sia nei
confronti dei Partners europei sia rispetto alle esigenze del sistema produttivo,
penalizzatodaunabollettaenergeticatralepiùoneroseinambitoeuropeo.
E’ quindi necessaria una Governance capace di rilanciare la visione generale di un
Sistema energetico ed elettrico nazionale, accompagnata da politiche in cui la logica
industrialenonsoccombaadapproccidinaturafinanziariaespeculativa.
E’ in questo senso che vanno affrontati anche temi quali: gli assetti proprietari delle
ImpreseElettroǦenergetiche,leesternalizzazionidiattivitàstrategiche,gliinvestimenti,
gli appalti al massimo ribasso (con dumping sociale anche rispetto al Contratto di
Settore),gliiterautorizzativi;tuttiaspetticheincidonosuilivellidiqualitàdelservizio
offertoesullasicurezza,oltrechesullagaranziadiuniversalitàdelservizioelettrico.
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Ciòprodurràunaulteriore“precarietàelettrica”,conrischidiblackǦouteinnalzamento
deicostidellabollettaelettricaperImpreseeFamiglie.
Per evitare questo probabile scenario si rendono necessari alcuni interventi, da
assumere in tempi brevi, sostenuti da decisioni politiche nette che finora non hanno
consentitounaseriapoliticaenergeticaorientataall’interessedelPaese:
1. evitarelafuoriuscitadalmercatodiunapartediimpiantimarginalizzati,attraverso
una revisione dei meccanismi di determinazione della riserva e della sua
remuneratività;
2. contenereleimportazioni;
3. predisporre un piano di nuova elettrificazione finalizzato alla conversione del
trasportourbanoedextraurbano;
4. incentivarel’utilizzodell'energiaelettricainsistemiadaltaefficienzapergliusicivili,
nellestrutturepubblicheenelleabitazioni.
Inoltre il Governo dovrebbe prevedere un piano di riconversione impiantistica, sulla
basediunprotocollotrilateraleGoverno/OperatoridelSettore/Sindacati,attraversouna
societàdiscopo(NewCo)eunaclausolasocialeagaranziadell’occupazione,allaquale
affidare la sicurezza del sistema elettrico e la riconversione degli impianti “fuori
produzione”.LaMissionediquestonuovosoggettoelettricosarebbedaunlatoquella
di garantire la continuità della fornitura e dall’quella di definire per ogni impianto
conferito uno specifico Piano industriale finalizzato a gestire la cessazione dell’attività
produttiva, individuando soluzioni per evitare la dispersione di tecnologia e
competenze,quali,adesempio:
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x
x
x
trasformazione/rewampingperacquisirecompetitivitàemercato;
riconversione (biomasse, termovalorizzatori, ecc.) o ricostruzione con nuova
tecnologiadipartedellapotenzadismessa;
smantellamentoericostruzionedicentraliinaltreareedimercato(es.Paesiinviadi
sviluppo);
definitivo smantellamento dell’impianto per cessazione definitiva della attività
produttiva;
bonifica del sito per la destinazione ad altro utilizzo, industriale, commerciale o
sociale.
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InquestocontestosicollocailproblemadelMeridioneitalianoche,anchesulversante
energetico,scontaunaevidentearretratezzarispettoalrestodelTerritorionazionale,
conconseguenteulterioreallontanamentodellepossibilitàdirilancioesvilupposociale
eoccupazionale.
ANALISI E PROPOSTE DELLA FLAEI-Cisl
Le politiche energetiche ambientali: nuovi obiettivi occupazionali
Negli ultimi dieci anni, la Generazione elettrica italiana ha subito una profonda
trasformazione,dovutaadiversifattori:
x
liberalizzazione incontrollata del mercato elettrico e privatizzazioni spinte delle
ImpresedelSettore;
x
internazionalizzazionedelsettore,senzaalcunareciprocità;
x
mancanzadiunaprogrammazioneenergetica;
x
inadeguatezzadelmixdifontiprimarie;
x
crisieconomicaeriduzionedeiconsumidienergia.
Il modello di liberalizzazione elettrica attuato dal 1999, non prevedeva un ruolo di
pianificazione/programmazione da parte delle Istituzioni/Enti/Autorità in capo al
Settore, lasciando la scelta su ubicazione, potenza, fonte energetica, tecnologia alle
ImpreseedagliInvestitori.
Si è così verificato il moltiplicarsi incontrollato di progetti di riconversione e di
costruzioneexnovodiimpiantiaGas,prescindendodallerealinecessitàdelPaese.
Inpochianni,acostodiingentirisorsefinanziarie,ildeficitproduttivoelettricoèstato
recuperato ma, in tempi brevissimi, il sistema è precipitato in una situazione di over
capacity strutturale, a causa della crisi economica, della riduzione dei consumi, della
crescitadellefontirinnovabili,dellepolitichediefficientamentoerisparmio.
Questo nuovo scenario, assolutamente problematico, ha comportato alcuni rischi
(grave crisi del Comparto termoelettrico) che potrebbero far precipitare il Sistema
ElettricoItalianoinunasituazionediprecarietàindustrialeeoccupazionale:
x
lapossibilechiusuradegliimpiantimenoefficienti,provocheràlaperditadiqualche
migliaiodi postidilavoroqualificatinelSettoreedecinedimigliaianell’indotto,la
diminuzionedellapotenzadiriserva,laperditadisitiavocazioneindustriale;
x
gli impianti a gas più recenti, ridotti ad un ruolo “ancillare”, vista la drastica
riduzione di margine e di competitività, saranno assoggettati al contenimento dei
costi di esercizio e manutenzione che si scaricherà inevitabilmente su sicurezza e
affidabilitàdeglistessi.
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Occorrono,quindi,interventistrutturali,evitandolacontinuarincorsadelleemergenze,
per consentire al nostro Paese, anche per la sua peculiare dislocazione geografica, di
essere protagonista di una politica sovranazionale in grado di produrre ricadute
positive.
Vanno integrate le scelte energetiche, economiche e ambientali, modernizzando le
infrastrutture, sviluppando le reti, diversificando l’utilizzo delle risorse energetiche, a
partire dall'abbattimento della CO2 anche attraverso la diffusione dello sviluppo del
risparmioedell’efficienzaenergeticaediunanuovaculturaenergetica/ambientale.
L’economia italiana deve svilupparsi in modo duraturo e sostenibile per avviare un
rilancio capace di sostenere e far crescere occupazione stabile e diffusa su tutto il
Territorionazionale.
Perraggiungerequestoobiettivoèd’obbligopuntaresull’innovazioneinunquadrodi
svilupposostenibiledalpuntodivistaeconomico,socialeedambientale.Ciòpuòessere
possibile grazie ad una concezione condivisa di questa parte della Green economy,
individuandogliostacolichesioppongonoallasuaattuazione.
Dobbiamo, perciò, innovare non solo produzione e consumi, ma anche stili di vita e
approccio culturale per affrontare al meglio il progressivo ed ineludibile passaggio ad
una nuova economia, nella quale il sociale e l’ambiente risultino componenti
indispensabilidiunequosviluppo.
Il nuovo orizzonte è rappresentato da un Sistema elettrico costituito da “aree
elettriche” territoriali autonome, dotate di generazione distribuita e supportate da
sistemi di accumulo e di riserva. Aree collegate tra loro da linee di
trasporto/trasmissione in alta tensione alle quali saranno connessi i grandi impianti di
produzione.
In questa logica diventa imprescindibile fare incontrare la vecchia rete elettrica con le
reti di comunicazione e con la domotica, attraverso innovazioni tecnologiche e
organizzative:l’incontrodiquestimondiportaarealizzarelesmartgrid.
Lo sviluppo delle smart grid va di pari passo con lo sviluppo di sistemi di rilevazione
intelligenti (smart metering), con lo sviluppo delle Smart City, con lo sviluppo della
mobilità elettrica e potrà reggersi se accompagnato da una vasta applicazione della
domotica: supporto delle Città, dell’Industria, della Casa, intesa come un’intelligenza
distribuita in grado di governare servizi autonomi secondo quanto impostato
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dall’utilizzatoresullabasedellesueabitudinidiconfort,esigenzeenergetiche,necessità
logistiche,disponibilitàalconsumo,all’accumuloecosìvia.
La FLAEI, a tal riguardo, ha elaborato alcune proposte sulle quali aprire il confronto
Governo/PartiSociali:
x riaffermarel’universalitàdelservizioelettrico;
x attuare una SEN o quanto meno prevedere una programmazione energetica di
breve/medioperiodo;
x adeguarelastrutturatariffariaallescelteenergetichecheilPaesesidarà;
x istituireunOsservatoriopartecipatodaiMinisterideputati(MISEeAmbiente)e
parti sociali per attuare e monitorare la programmazione energetica e gli iter
autorizzativi;
ForumInternazionaledelLavoro2015
x rafforzare il controllo pubblico sugli Asset strategici del sistema Paese (Reti)
anche attraverso la partecipazione di C.D.P e Fondi pensione dei Lavoratori,
prevedendounaGovernancesociale;
x promuoverelapartecipazionedirettadelleistituzioniterritorialiedellecomunità
con l’utilizzo delle risorse energetiche locali, anche con politiche di
compensazione;
x sostenerelaricercaapplicata;
Il Lavoro #adottaungiovanedisoccupato
La Formazione #adottaungiovanefuturo
x sostenere il risparmio e l’efficienza energetica definendo normative stabili,
certificazione e qualificazione delle Imprese e Auditing pubbliche (anche
spostando su questo settore parte degli investimenti dedicati alle rinnovabili
ormaiviciniallagridparity);
x promuovere
una
nuova
comunicazione
istituzionale
sui
temi
energetici/ambientali capace di far crescere nel Paese una cultura sulla
sostenibilità;
ANALISI E PROPOSTE DELLA FLAEI- Cisl
Le politiche energetiche ambientali: nuovi obiettivi occupazionali
x sottoscriverepressolaPresidenzadelConsigliounpattosocialetratuttigliattori
delsistemaperunosvilupposostenibile,consideratalastrategicitàelarilevanza
dell’energiaperlesortidelPaese.
ComeFLAEIsiamoconvintiche,attraversoquestapiattaformaorganicadiinterventi,
si possano trasformare le difficoltà strutturali del Paese (in tema
energetico/ambientale)inopportunità,interminidisviluppo,occupazioneequalità
dellavita.
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