NEV ­ NOTIZIE EVANGELICHE protestantesimo ­ ecumenismo ­ religioni 21 novembre 2007 settimanale ­ anno XXVIII ­ numero 47 * EDITORIALE: Fuga dall'ora di religione?, di Ermanno Genre * Preghiere contro la violenza sulle donne preparato dalla FDEI * Pena di morte: soddisfatto il presidente FCEI per la votazione dell'ONU sulla moratoria * Protestanti e cattolici italiani di ritorno da Sibiu: tracciata un'agenda comune * L'Europarlamento per una vera libertà religiosa contro estremismi e intolleranza * Ciclone Sidr: sforzo ecumenico di solidarietà dalle chiese cristiane in Bangladesh * Si apre domani la III Assemblea della Federazione delle chiese pentecostali * Comitato centrale KEK/1. Via ai preparativi per la XIII Assemblea che si terrà nel 2009 * Comitato centrale KEK/2. Approvata la fusione KEK­CCME entro il 2008 * Comitato centrale KEK/3. Tra i temi: migranti, mercato globale, giovani * TELEGRAFO: Notizie in breve * APPUNTAMENTI * SCHEDA: La Federazione delle chiese pentecostali EDITORIALE Fuga dall'ora di religione? di Ermanno Genre, docente di teologia pratica alla Facoltà valdese di teologia di Roma Nel giro di poche settimane il quotidiano La Repubblica ha dedicato due articoli alla “fuga” dall’ora di religione cattolica degli studenti delle scuole superiori. I titoli: “Torino: un solo alunno a religione, per gli altri il supplente” (31.10.2007); “Ora di religione, studenti in fuga al Nord uno su 4 non frequenta” (19.11.2007). Nulla di nuovo sotto il sole, senonché a la Repubblica risponde, offeso, il quotidiano cattolico della CEI, Avvenire, con un titolo ad effetto: “Fuga dall’ora di religione? No, scappano dalla scuola” (20.11.2007). Se Avvenire avesse letto con un po’ di attenzione la letteratura pubblicata sull’argomento in questi ultimi 20 anni (in particolare le ricerche curate dall’Istituto di Teologia Pastorale dell’Università salesiana), avrebbe sicuramente titolato diversamente. Anziché interrogarsi autocriticamente sul perché di questo esodo (che non è certamente sempre un esodo verso la terra promessa e verso la libertà) Avvenire si inventa che in realtà questi ragazzi delle superiori “scappano dalla scuola”. Forse scappano anche dalla scuola, ma una cosa è certa: non è l’ora di Insegnamento della religione cattolica (IRC) ad offrire un esempio di credibilità in quella scuola da cui scappano! Metterla in questi termini, come fa il giornale cattolico, è veramente un’operazione poco dignitosa. Serve alla causa cercare di giustificare con argomenti leggeri un’emorragia irreversibile, anziché interrogarsi sulle vere e non presunte cause di questo abbandono? Che senso ha colpevolizzare chi si avvale di un diritto riconosciuto e accusare la scuola di Stato che finanzia un insegnamento facoltativo? Ha ragione don Michele di Tolve nel dire che attraverso l’insegnamento religioso è sempre anche in gioco un’offerta di senso, ma lo si può ancora gestire in modo confessionale, senza occuparsi di chi è cristiano ma non cattolico o di chi è interessato al fatto religioso ma non in senso confessionale? La risposta è data dai ragazzi e ragazze che scelgono di “non avvalersi”, e fra questi vi sono anche molti cattolici che sarebbero certamente interessati a confrontarsi con i compagni e compagne di classe, in un libero dibattito, in cui non vi sia più una confessione che si pone al centro e di qui giudica ogni cosa. E’ ciò che da anni è avvenuto in quasi
2 tutte le scuole d’Europa, anche nei paesi “cattolicissimi” come la Spagna. Ma l’Italia su questa materia ancora non è entrata in Europa, resta provinciale. La via maestra per rendere insignificante il cristianesimo nel nostro paese è proprio quella di mantenere l’IRC così com’è, insegnanti pagati a fare lezione ad un alunno, perché per l’ora di religione non si accorpano le classi: “i costi non riguardano noi” dice don Bruno Porta. E’ proprio così? Enrico Panini, della CGIL, fa il conto e sostiene che l’accorpamento produrrebbe un risparmio di 37 milioni di euro. Non riguarda l’intera cittadinanza che paga l’IRC questo risparmio? Il difetto è nel manico, e tale resta anche là dove vi sono (e vi sono, eccome) degli ottimi insegnanti di religione cattolica. La CEI continua a far quadrato attorno all’IRC, è un suo diritto sancito dal nuovo Concordato. Ciò che non è invece un suo diritto è di impedire che la scuola di Stato istituisca un insegnamento curricolare del fatto religioso per tutti gli studenti, in modo non confessionale, provvedendo a formare adeguatamente gli insegnanti. Ci vuole del tempo, ma è possibile, perché è quanto avviene in genere al di fuori dei confini nazionali. Saprà il nuovo PD raccolto attorno a Veltroni assumere responsabilmente questo problema che il ministro Fioroni si è ben guardato dall’affrontare? (NEV 47/07) Per approfondimenti: E.Genre, F. Pajer, L’Unione Europea e la sfida delle religioni. Verso una nuova presenza della religione nella scuola, ed. Claudiana, 2005. Disponibile l'opuscolo di preghiere contro la violenza preparato dalle donne evangeliche Adesione della FDEI alla manifestazione contro la violenza maschile sulle donne del 24 novembre Roma (NEV), 21 novembre 2007 ­ In occasione della campagna dei 16 giorni contro la "violenza di genere" la Federazione donne evangeliche in Italia (FDEI) ha messo a punto un opuscolo intitolato “Diario di Preghiera, 16 giorni contro la violenza”: uno strumento pensato per accompagnare la riflessione nel periodo che va dalla Giornata internazionale contro la discriminazione delle donne (25 novembre) alla Giornata internazionale dei diritti umani (10 dicembre). L'idea è quella di avvicinare il lettore e la lettrice alle tematiche della violenza a partire da un versetto biblico e con l'aiuto di dati statistici. Spaziando dai maltrattamenti in ambito domestico allo stupro, dallo "stalking" alla tratta delle bianche, dalla violenza psicologica ed economica alle punizioni fisiche, dal bullismo alla xenofobia, l'opuscolo tratta una ad una le diverse espressioni della violenza, senza tralasciare tematiche scottanti come la lotta all'AIDS, la pena capitale, l'armamento militare mondiale. "La brutalità è diventata una costante quotidiana ­ spiega Greetje van der Veer, presidente della FDEI ­, e infatti, solo gli episodi più eclatanti vengono alla ribalta, altri rimangono dietro le quinte. È da chiedersi quanto siamo abituati a certe forme di violenza. Quanto grave e visibile deve essere la violenza per essere notata? Tutte quelle forme silenziose, invisibili che si protraggono nel tempo e che, magari, fanno un danno maggiore, possono tranquillamente continuare a svolgere il loro operato corrosivo. La nostra iniziativa è tesa a renderci più sensibili anche a queste forme quotidiane di violenza intorno a noi". E' con questo spirito che la FDEI ha aderito alla manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne del 24 novembre a Roma, ricordando come, secondo i dati ONU, l'aggressività maschile è stata riconosciuta quale prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne in tutto il mondo. (L'opuscolo può essere richiesto in forma cartacea a Virginia Mariani, [email protected], oppure può essere scaricato in versione PDF dal sito www.fedevangelica.it/fcei/fdei) Pena di morte: soddisfatto il presidente FCEI per la votazione dell'ONU sulla moratoria Roma (NEV), 21 novembre 2007 ­ Ha espresso la più viva soddisfazione il pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), per l'approvazione da parte della Commissione per i diritti umani dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della risoluzione che invoca una moratoria globale sulla pena di morte proposta dal governo italiano. "Agli stati compete di salvare le vite, non di toglierle. Questo risultato mi rallegra profondamente come cristiano, e come italiano. Dal primo punto di vista non vi è dubbio che sia perfettamente in linea con il
3 comandamento biblico 'non uccidere', e con il racconto della Genesi (4:15), quando il Signore pone un segno su Caino perché nessuno lo tocchi. Come italiano ricordo che per prima fu la Toscana di Pietro Leopoldo ad abolire nel XVIII secolo la pena capitale, e un altro segnale molto positivo è dato dal fatto che la Corte Suprema degli Stati Uniti sta già applicando la moratoria. Questo testimonia che il successo dell'ONU è maggiore di quanto si pensi", ha dichiarato Maselli. La III Commissione dell'ONU ha approvato lo scorso 15 novembre la risoluzione sulla moratoria dell'esecuzione della pena di morte con 99 voti a favore. Hanno votato contro 52 paesi, con 33 astenuti. La decisione finale spetta ora all'Assemblea generale che si esprimerà probabilmente a metà dicembre per un voto sulla moratoria: se varata dai 192 paesi la risoluzione acquisterà un immediato valore morale, anche se non sarà vincolante. Protestanti e cattolici italiani di ritorno da Sibiu tracciano un'agenda comune "E' la dimensione locale che può dare corpo a iniziative nazionali" Roma (NEV), 21 novembre 2007 ­ Le delegazioni delle chiese cattolica, ortodossa e protestanti italiane che hanno partecipato alla Terza Assemblea Ecumenica (Sibiu, Romania, 4­9 settembre 2007) si sono incontrate il 19 novembre a Roma per una valutazione e un rilancio dell'iniziativa ecumenica a livello nazionale. L'incontro è stato presieduto congiuntamente dalla pastora Letizia Tomassone, vice presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e coordinatrice della delegazione protestante a Sibiu, e da mons. Vincenzo Paglia, presidente della Commissione per l'ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale italiana (CEI). Al termine dell'incontro le delegazioni hanno diffuso il seguente comunicato stampa congiunto: "La discussione vivace si è radicata alle esperienze ecumeniche vissute nelle chiese locali. E' la dimensione locale che può dar corpo a iniziative di livello nazionale. Sono state poste all'attenzione alcune proposte che nascono da percorsi ecumenici già attivi: un documento già elaborato a più voci che, prendendo spunto dalla risoluzione di Sibiu rispetto ai migranti in Europa, denuncia l'illegittimità dei centri di detenzione temporanea; la proposta di formare una Rete Ecumenica per la Pace in Italia, in vista della grande assemblea ecumenica che concluderà nel 2011 il Decennio del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) contro la violenza; in alcune città italiane è già attivo un Consiglio delle Chiese cristiane, e ci si è interrogati sulla possibilità di allargare questa esperienza; la Giornata Mondiale di Preghiera portata avanti dalle associazioni delle donne è un esempio di come si lavora già da tempo insieme; la necessità di confrontarsi su temi legati alla pastorale ecumenica (matrimoni interconfessionali, riconoscimento reciproco del battesimo e percorsi di catechesi); la proposta di istituire alcuni tavoli interdenominazionali di discussione per affrontare insieme i modi in cui decliniamo nella pratica la nostra fede: dai temi legati alla legalità e alla costruzione democratica della società, ai temi della bioetica. Su tutti questi temi, che hanno dato origine a una buona discussione tra i delegati, si lavorerà nei prossimi mesi. In vista della prossima Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani (18­25 gennaio 2008) che conta cent'anni dalla sua istituzione, si è posto l'accento sulla necessaria ricostituzione di relazioni basate sulla fiducia reciproca. La preghiera comune, il confronto serio, l'esprimere ognuno la propria diversa ecclesiologia, sono frutti di un ascolto reciproco che lascia spazio alla diversità dei linguaggi. Ascolto reciproco e possibilità di fiducia nelle relazioni sono la base di un dialogo che non nasce dalla volontà delle chiese ma dalla vocazione di Dio a lasciarci riconciliare in Cristo". L'Europarlamento per una vera libertà religiosa contro estremismi e intolleranza Domenico Maselli, presidente FCEI, saluta favorevolmente la risoluzione Roma (NEV), 21 novembre 2007 ­ L'Europarlamento, con una risoluzione votata il 15 novembre, è tornato a sostenere “con convinzione tutte le iniziative di promozione del dialogo e del rispetto reciproco tra le religioni” ed invita “tutte le autorità religiose a promuovere la tolleranza e ad assumere iniziative contro l’odio, la radicalizzazione violenta e l’estremismo”. Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), in merito ha dichiarato quanto segue:
4 "La risoluzione dell'Europarlamento a favore della libertà religiosa dei cristiani e degli appartenenti a tutte le fedi religiose mi rallegra moltissimo. Mi sembra un contributo fondamentale dato dall'Europa a quel civile dibattito tra le confessioni religiose che è l'unica garanzia di un'autentica pace tra i popoli. Noi evangelici crediamo che si debba combattere non per i diritti di una sola confessione, ma per quelli di tutte le fedi e di tutte le convinzioni. Siamo anche convinti che la laicità degli Stati è la necessaria premessa perché vi possa essere una serena convivenza tra tutti i cittadini. Naturalmente auspichiamo che la risoluzione dell'Europarlamento induca il nostro Governo a presentare al più presto alle Camere le Intese firmate lo scorso 4 aprile, e la Commissione Affari Costituzionali della Camera a continuare e concludere l'esame della proposta di legge sulla libertà religiosa". Il testo della risoluzione europarlamentare sui “Gravi episodi che compromettono l'esistenza delle comunità cristiane e di altre comunità religiose” ricorda inoltre che l’Unione Europea “s’è espressa a più riprese in favore dei diritti delle comunità religiose e per la protezione della loro identità, ovunque nel mondo, nonché in favore del riconoscimento e della protezione delle minoranze religiose, senza distinzioni”. Ribadita anche “la laicità dello Stato e delle sue istituzioni pubbliche”, assegnando a queste il dovere “di garantire tali libertà, ivi compresa quella di cambiare religione”. Ciclone Sidr: sforzo ecumenico di solidarietà dalle chiese cristiane in Bangladesh Roma (NEV), 21 novembre 2007 ­ All'indomani del ciclone Sidr che ha devastato la Baia del Bengala nel Bangladesh causando migliaia di vittime, le chiese cristiane del paese hanno messo subito in moto una straordinaria macchina di solidarietà. Un comitato ecumenico formatosi per gestire le emergenze ha reso operativi i programmi preparati già nei mesi scorsi, offrendo i primi aiuti umanitari necessari a un gran numero di sfollati, è quanto riferisce l'Agenzia Fides. Coinvolte numerose organizzazioni umanitarie, tra cui “Christian Aid”, “Christian Commission for Development in Bangladesh”, “Caritas Bangladesh”, “Church of Banglandesh”, “Koinonia”, “Lutheran Health Care Bangladesh”, che hanno attivato una rete di volontari per i soccorsi e per la costruzione di rifugi. A partire dai propri uffici di Dacca l'agenzia di soccorso avventista ADRA informa che è già stata avviata la distribuzione di generi alimentari ­ riso, zucchero, sale, lenticchie e soluzioni orali di reidratazione ­ per un migliaio di famiglie nel distretto di Barguna, una tra le zone più colpite. In prima linea anche la Comunione battista del Bangladesh e la Chiesa battista Sangha, che stanno fornendo pasti caldi e organizzando accoglienza e rifugi per i senzatetto, nonché l'Esercito della Salvezza che sta distribuendo pasti nel distretto di Gopalgong a 2500 famiglie. Dal Quartier generale di Londra è pervenuto il corrispettivo di 150mila euro per gli aiuti, mentre l'Aiuto delle chiese evangeliche della Svizzera (HEKS­EPER), tra le più tempestive, ha sbloccato 120mila euro per far arrivare alle popolazioni della zona cibo, acqua potabile, materiale igienico e medicine. Da Ginevra (Svizzera) Action by Churches Together (ACT) International fa sapere che ha provveduto al sostentamento di emergenza per 35.500 persone nel sud del paese. L'associazione cristiana britannica "Tear Fund" dell'Alleanza evangelica inglese, sta fornendo alla popolazione colpita aiuti materiali, occupandosi anche dei ripari ai superstiti. Per conto dell'Agenzia umanitaria di soccorso e sviluppo dell'Alleanza battista mondiale BWAid, gli uffici dell’Unione cristiana evangelica battista d'Italia stanno raccogliendo donazioni a favore delle vittime del ciclone in Bangladesh: c/c postale n. 23498009 intestato all’Ente Patrimoniale dell’UCEBI ­ Roma, indicando la causale. Si apre domani la III Assemblea della Federazione delle chiese pentecostali Libertà religiosa e rapporti con le altre chiese protestanti italiane i temi principali Roma (NEV), 21 novembre 2007 ­ “Dal punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola di condotta in pieno accordo”. E' questo il versetto biblico, tratto dalla lettera di Paolo ai Filippesi 3:15, che accompagnerà i lavori della III Assemblea della Federazione delle chiese pentecostali (FCP) che si svolgerà a San Nicola Arcella (Cosenza), dal 22 al 24 novembre prossimo. All'incontro parteciperanno oltre 100 delegati delle chiese appartenenti alla FCP i quali saranno chiamati a valutare il lavoro svolto dal Consiglio nazionale della Federazione, a indicare le prospettive
5 e le priorità future, e a discutere sui due temi principali dell'assise pentecostale: la libertà religiosa in Italia e le relazioni con le altre chiese protestanti. All'Assemblea, che si tiene a cadenza triennale, parteciperanno ospiti provenienti dall'Italia e dall'estero. Tra le altre sono attese rappresentanze dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI), delle chiese metodiste, dell'Alleanza evangelica italiana (AEI), oltreché di svariati organismi pentecostali. La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), di cui la FCP fa parte in qualità di osservatore, sarà presente con il proprio presidente, pastore Domenico Maselli, e con la segretaria esecutiva, Laura Casorio. L'Assemblea avrà luogo presso l'Hotel Club & Residence Bridge, e si aprirà domani pomeriggio alle 17 con un culto inaugurale e la composizione del seggio. I lavori si chiuderanno la mattina di sabato 24 con l'elezione del Consiglio nazionale. Attuale presidente della FCP è il pastore Remo Cristallo. (Per maggiori informazioni sulla FCP vedi scheda in questo numero). Comitato centrale KEK/1. Via ai preparativi per la XIII Assemblea che si terrà nel 2009 De Clermont: dopo Sibiu continuano il dialogo e la testimonianza comune Roma (NEV), 21 novembre 2007 – “Chiamati ad un’unica speranza in Cristo”: sarà il titolo della XIII Assemblea della Conferenza delle chiese europee (KEK), che segnerà il 50° anniversario della fondazione della KEK e si terrà a Lione (Francia) dal 15 al 21 luglio 2009. Lo ha deciso il Comitato centrale della KEK, che si è riunito a Vienna (Austria) dal 14 al 17 novembre, ispirandosi al brano della lettera di Paolo agli Efesini in cui si sottolinea l’unità del corpo di Cristo. L’Assemblea di Lione, che segue quella svoltasi a Trondheim (Norvegia) nel 2003, riunirà circa 700 persone, di cui 400 delegati delle chiese membro e 300 tra rappresentanti delle organizzazioni associate, ospiti, giovani “steward” e staff. Il Comitato centrale ha inoltre nominato un Comitato di organizzazione dell’Assemblea e una segretaria dell’Assemblea, la rumena ortodossa Smaranda Dochia. La riunione del Comitato centrale è stata anche un’occasione per dare una valutazione della Terza Assemblea ecumenica europea (AEE3) tenutasi lo scorso settembre a Sibiu (Romania), di cui sono stati evidenziati sia gli aspetti positivi che quelli negativi. “Nonostante le difficoltà e le tensioni – ha dichiarato il pastore Jean­Arnold De Clermont, presidente della KEK, – l’Assemblea di Sibiu ha mostrato che l’ecumenismo non è bloccato. I delegati erano disposti a continuare il dialogo e soprattutto erano determinati a testimoniare insieme su temi fondamentali come la protezione dell’ambiente, la giustizia sociale in Europa e oltre, la lotta contro la povertà”. Comitato centrale KEK/2. Approvata la fusione KEK­CCME La Commissione delle chiese per i migranti in Europa sarà integrata nella KEK entro il 2008 Roma (NEV), 21 novembre 2007 – L’accordo che prevede la fusione – entro la fine del 2008 – tra la Conferenza delle chiese europee (KEK) e la Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) è stato firmato a Vienna (Austria) venerdì 16 novembre, in occasione della riunione del Comitato centrale della KEK (14­17 novembre). La CCME diventerà una commissione della KEK, con il mandato di “servire le chiese nel loro impegno per gli stranieri... al fine di promuovere una politica inclusiva per i migranti, i rifugiati e i gruppi minoritari a livello europeo e nazionale”, si legge nell’accordo, firmato per i due organismi da Arlington Trotman e Doris Peschke, rispettivamente moderatore e segretaria generale del CCME, e da Jean­Arnold De Clermont e Colin Williams, rispettivamente presidente e segretario generale della KEK. Apprezzando il risultato di un lungo negoziato su cui sono stati investiti molto tempo ed energia, Arlington ha dichiarato: “Non vediamo l’ora di allargare la voce profetica sull’inclusione e il sostegno alle nuove comunità minoritarie in tutta Europa”. De Clermont ha sottolineato la rilevanza di questa fusione, che “non è solo un cambiamento strutturale per avere maggiore efficacia. Dietro di essa c’è la volontà politica e teologica di affermare che i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo stanno al cuore della missione delle nostre chiese in Europa”.
6 Comitato centrale KEK/3. Tra i temi: migranti, mercato globale, partecipazione giovanile Roma (NEV), 21 novembre 2007 – Il Comitato centrale della Conferenza delle chiese europee (KEK), riunito a Vienna (Austria) dal 14 al 17 novembre, si è espresso su una serie di questioni sul fronte interno ed esterno, oltre ad approvare la programmazione della XIII Assemblea e la fusione con la Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) (vedi notizie precedenti). Sono state varate due dichiarazioni relative a questioni politiche: una esprime preoccupazione per l’uso crescente della detenzione amministrativa dei migranti in attesa di allontanamento in molti paesi europei, l’altra fa appello all’Unione europea perché i negoziati per gli Accordi economici di associazione (EPA) con i paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP) non siano “pietre di inciampo, ma pietre di guado e mattoni per costruire un sistema più giusto ed equo del mercato globale”. In ambito interno è stato approvato un memorandum che appoggia la costituzione di un comitato congiunto tra KEK e organizzazioni ecumeniche giovanili associate, per favorire la partecipazione dei giovani al movimento ecumenico a tutti i livelli. Il Comitato ha poi accolto come membro la Chiesa ortodossa d’Estonia e ha accettato la candidatura della Chiesa ortodossa estone del Patriarcato di Mosca, su cui prenderà una decisione nel 2008, dopo aver riflettuto su un modello di rappresentazione comune delle chiese ortodosse estoni nella KEK. TELEGRAFO (NEV) – L'associazione “31 ottobre, per una scuola laica e pluralista” è tra gli enti che hanno presentato ricorso al TAR del Lazio contro il Decreto del Ministero della pubblica istruzione del 21 maggio 2007 che ha esteso e incrementato di 100 milioni di euro i finanziamenti statali alle scuole private di ogni ordine e grado. I firmatari del ricorso contestano la legittimità costituzionale di tale decreto che, si legge in un comunicato stampa dello scorso 19 novembre, “contrasta con l’obbligo della Repubblica di istituire scuole statali di ogni ordine e grado per tutti e con il divieto di contributi pubblici per le scuole private. Si deve difatti rilevare – prosegue il comunicato ­ che lo Stato invece di rafforzare e qualificare la scuola statale come luogo di convivenza e di confronto aperto a tutti, sottrae risorse finanziarie alle scuole statali e sostiene finanziariamente scuole private che riproducono le differenze confessionali ed ideologiche di appartenenza”. Oltre alla “31 ottobre”, sostengono il ricorso il Comitato nazionale per la scuola della Repubblica, la Federazione nazionale insegnanti, il comitato bolognese di “Scuola e costituzione”, la Consulta torinese per la laicità delle istituzioni e l’associazione “Scuola e diritti”. Per il testo del ricorso: www.associazione31ottobre.it (NEV/ENI) – La chiesa evangelica luterana di Norvegia consacrerà pastori e pastore omosessuali. Lo ha deciso il sinodo generale della chiesa riunitosi il 16 novembre a Oslo. Da ora in avanti anche coloro che sono iscritti nei pubblici registri delle unioni di coppie dello stesso sesso avranno accesso al pastorato e potranno diventare diaconi e catechisti della chiesa. “Alla fine ha termine quella sensazione di essere membri di chiesa di seconda classe”, ha commentato Arne Groenningsaeter, membro del consiglio diocesano di Oslo e omosessuale dichiarato. Il Sinodo ha approvato la proposta con 50 voti a favore e 34 contro, numeri che segnalano un dissenso interno non trascurabile. Saranno infatti i singoli vescovi a decidere se applicare o meno la direttiva del Sinodo nelle loro diocesi. La Norvegia conta 4,9 milioni di abitanti. L’85% della popolazione appartiene alla chiesa evangelica luterana. (NEV/ENI) – L'Asia e l'Africa possono diventare il centro di gravità del cristianesimo del 21° secolo. Lo ha affermato il pastore Samuel Kobia, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), durante un incontro a Manila con i rappresentanti del Consiglio nazionale delle chiese delle Filippine. Kobia, in visita nella nazione asiatica dal 18 al 21 novembre, ha evidenziato come “il cristianesimo in Europa sta declinando, mentre è in piena crescita in Asia e Africa”. In più, le chiese filippine si stanno espandendo in tutto il mondo a causa del flusso di lavoratori in cerca di lavoro all'estero. I filippini, con i loro 10 milioni di migranti, rappresentano infatti il terzo maggiore gruppo di migranti al mondo, dopo gli indiani e gli indonesiani. Saranno proprio le chiese asiatiche e, in particolare, quelle filippine a rievangelizzare l'Europa?, si è chiesto Kobia. Durante i quattro giorni
7 della sua visita, Kobia ha incontrato vittime di violazioni dei diritti umani, i rappresentanti delle chiese filippine membro del CEC e della Conferenza episcopale cattolica. Il CEC è una comunione di 347 chiese anglicane, protestanti e ortodosse di tutto il mondo. (NEV) – La terza edizione della Bibbia della Conferenza episcopale italiana (CEI) ­ presentata ieri a Roma ai delegati diocesani per l'ecumenismo dal segretario generale della CEI, mons. Giuseppe Betori, e in uscita nelle librerie nei primi mesi del 2008 dopo un lavoro di traduzione e revisione durato 12 anni ­ ha avuto un contributo ecumenico da parte dei protestanti italiani. Quando infatti fu ultimata la traduzione del Nuovo Testamento fu chiesto, nel 1997, alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) di rileggerne il testo facendo osservazioni su eventuali punti “ecumenicamente disturbanti” ad una sensibilità protestante. Fu così composta una commissione formata dal pastore Domenico Tomasetto, allora presidente FCEI, dal professor Bruno Corsani e dal pastore Aldo Comba. Per quel che riguarda l'Antico Testamento, la stessa richiesta fu avanzata alla presidenza dell'Assemblea dei rabbini d'Italia. Un segno che tra Parola di Dio e dialogo esiste una solida e fondamentale relazione. (NEV/LWI) – Sarà piantato a Wittemberg, il 31 ottobre 2008, il primo dei 500 alberi che formeranno il “Giardino di Lutero”. L'iniziativa, pensata in vista delle celebrazioni del 500° anniversario della Riforma protestante nel 2017, è stata illustrata lo scorso 16 novembre dal segretario esecutivo del Comitato tedesco della Federazione luterana mondiale (FLM), Nobert Denecke, e dal sindaco della città di Wittemberg, Eckard Naumann. Ogni alberò verrà sponsorizzato da una chiesa diversa, tanto luterana quanto appartenente ad altre tradizioni protestanti o ad altre confessioni cristiane. Le celebrazioni della Riforma, ha spiegato Denecke, vogliono infatti essere un evento dal respiro internazionale ed ecumenico. Il progetto del Giardino è affidato all'architetto Andreas Kiper, con studi a Duisburg e Milano, che ha pensato di costruire al suo centro una piazza la cui pavimentazione riproduca la Rosa di Lutero, lo stemma del Riformatore tedesco. (NEV) ­ S'intitola “Paolo Ricca risponde” (ed. Claudiana, pagg. 160, euro 12,50), il libro che raccoglie le lettere più coinvolgenti e significative della rubrica "Dialoghi con Paolo Ricca", la più seguita e amata del settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi italiane "Riforma". Alle domande difficili e affascinanti dei lettori, seguono le risposte incisive, documentate e tutt'altro che ovvie del teologo valdese. Interrogativi e risposte d'interesse generale sulla vita e la morte, il male e l'aldilà, la sofferenza e i compiti delle chiese. Fede, politica, omosessualità, esistenza di Dio. Il volume è curato da Giuseppe Platone e Jean­Jacques Peyronel. Claudiana, via S.Pio V 15, 10125 Torino. (NEV) – S'intitola “Ecumenismo come conversione” lo speciale del numero 15 dei “Quaderni di studi ecumenici”, rivista dell'Istituto di studi ecumenici (ISE) San Bernardino di Venezia. I numerosi contributi di studiosi impegnati nel cammino ecumenico sono interamente dedicati a fra Tecle Vetrali, docente di esegesi del Nuovo Testamento e di teologia biblica all'ISE e direttore della rivista “Studi ecumenici”. “In queste pagine – si legge nella prefazione di Roberto Giraldo – possiamo trovare, nelle sette sezioni che lo compongono, uno sguardo ampio, panoramico, attuale sulla teologia ecumenica”. Tra gli autori, Hans­Martin Barth, Riccardo Burigana, Giovanni Cereti, Fulvio Ferrario, Simone Morandini, Piero Stefani (wwwisevenezia.it). (NEV) – “Ulrico Feitknecht, una vita sul piano di Magadino”, “Minareti e campanili, diversi eppure così simili” e “Sudafrica, il silenzio dei protestanti” sono i servizi di copertina del numero di novembre di “Voce Evangelica”, mensile della Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera. In sommario, articoli su chiesa retica, commercio equo, la Bibbia Diodati, Myanmar, Alleanza riformata mondiale. Completa il numero la rubrica “Vita delle comunità”. Voce Evangelica, via Landriani 10, CH 6900 Lugano. APPUNTAMENTI
8 ROMA – Giovedì 22, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), la Caritas diocesana, la Casa dei diritti sociali, il Centro Astalli e il Progetto Casa verde invitano alla presentazione della ricerca “Presenze trasparenti. Le condizioni e i bisogni delle persone a cui è stato negato lo status di rifugiato”. E' previsto, tra gli altri, l'intervento della parlamentare Mercedes Lourdes Frias. Alle 11 in via degli Astalli 17. MILANO – Giovedì 22, nell'ambito del progetto “La grotta di Elia”, promosso dal Consiglio delle chiese cristiane di Milano, incontri sul Vangelo di Marco nella pausa meridiana. Interviene Eliana Briante. Alle 13 presso la rettoria della chiesa di S. Gottardo al Palazzo, via Pecorari 3. TORINO – Giovedì 22, per il corso di formazione “Il Discorso della montagna. Matteo 5­7”, organizzato dalla chiesa valdese e dal Centro evangelico di cultura “Arturo Pascal”, Franco Tagliero interviene sul tema "Il giudizio, udire e mettere in pratica. Matteo 7:1­19”. Alle 16 e alle 20.45 presso la Casa valdese, corso Vittorio Emanuele II 23. ROMA – Giovedì 22, il Centro Pro Unione, in occasione dei 25 anni del documento di Lima su “Battesimo, eucaristia e ministero” (BEM), invita alla conferenza di Thomas Best, direttore della Commissione Fede e costituzione del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), “Baptism, Eucharist and Ministry. A continuing challenge to the Churches”. Alle 18 in via Santa Maria dell'Anima 30. TORINO – Giovedì 22, nell'ambito delle iniziative per il 200° anniversario dell'abolizione della schiavitù, conferenza di Massimo Rubboli su “William Wilberforce. 200 anni dall'abolizione della schiavitù”. Alle 18 presso l'aula 16 della Facoltà di lettere, Palazzo Nuovo, via S. Ottavio 11. SONDRIO – Giovedì 22, il Centro evangelico di cultura invita alla conferenza di Paolo Ricca sul tema “Tutti contro Dio. Vecchie e nuove critiche alla fede e alle religioni”. Alle 21 in via Malta 16. SAN NICOLA ARCELLA (Cosenza) – Dal 22 al 24 novembre, III Assemblea generale della Federazione delle chiese pentecostali (FCP). Presso l'Hotel Club & Residence Bridge, località Vannefora. ROMA – Venerdì 23, per il ciclo “Lettura pubblica e integrale della Bibbia”, gli attori Angela Goodwin e Franco Giacobini proseguono la lettura del libro del Siracide. Alle 19.30 presso la cripta della chiesa di S. Lucia del Gonfalone, via dei Banchi Vecchi 12. AVEZZANO (L'Aquila) – Venerdì 23, l'Associazione Libera, Legambiente Marsica e la rivista on­line SITe.it invitano alla presentazione del libro “Codice Provenzano”. Intervengono Giuseppe La Pietra e il coautore del libro Michele Prestipino; modera Luigi Vicinanza. Alle 18 presso la sala conferenze dell'ARSSA, piazza Torlonia. MILANO – Sabato 24, il Centro culturale protestante organizza l'incontro con Fulvio Ferrario e Simone Morandini sul tema “Religione e scienza, tra evoluzione e creazione”. Alle 17 presso la sala attigua alla libreria Claudiana, via Francesco Sforza 12a. TORINO – Sabato 24, nell'ambito delle iniziative per il 200° anniversario dell'abolizione della schiavitù, conferenza di Giorgio Bouchard e Leonardo De Chirico sull'antischiavista britannico William Wilberforce. Alle 18 presso il tempio battista di via Viterbo 119. BARI – Sabato 24, per il ciclo “Quelli che distruggono la terra”, organizzato dalla chiesa avventista con il patrocinio del Comune del capoluogo pugliese, Fabio Corazzina di Pax Christi, il presidente della Regione Puglia Niki Vendola, e il sindaco di Bari Michele Emilano, intervengono su “Il governo del mondo: logiche e prospettive di una governance locale e globale”. Alle 19.45 in via Quasimodo 68. FERENTINO (Frosinone) – Domenica 25, conferenza di Ermanno Genre dal titolo “Gesù ti invita a
9 cena: eucaristia ed ecumenismo”. Alle 15.30 presso il tempio valdese di via Consolare 220. ROMA – Lunedì 26, per il ciclo di corsi “Dentro e fuori dai testi. Ricerche di identità diverse”, organizzato dall'Amicizia ebraico­cristiana, lezione di Romano Penna “Dai cristianesimi alla 'grande chiesa', secoli II­III”. Alle 17 in via Calamatta 38. Per l'iscrizione all'intero corso e informazioni sulla frequenza alle singole lezioni: tel. 06.6833651. ROMA – Mercoledì 28, per i mercoledì culturali dell'Unione femminile, Giuseppe Platone interviene sul tema “C'è un posto per i protestanti nell'attuale dibattito culturale?”. Alle 17 nel salone della chiesa metodista, via Firenze 38. LECCE – Mercoledì 28, per il ciclo “Il Cristo ri­scoperto. Le origini e il futuro della fede cristiana”, organizzato dalla locale chiesa avventista, prima di quattro conferenze di Giovanni Leonardi sul tema “Come conoscere il Cristo? Il problema delle fonti”. Alle 20.30 presso la sala conferenze dell'Hotel Cristal. TELEVISIONE – Lunedì 26, su RAIDUE alle 9.30, la rubrica “Protestantesimo” manda in onda la replica della puntata con il servizio ”Dall'incubo può rinascere un sogno. Il convegno internazionale su Martin Luther King”. RADIO – Ogni domenica mattina, alle 7.30, su RAI Radiouno, “Culto Evangelico” propone una predicazione (25 novembre, pastore Raffaele Volpe), notizie dal mondo evangelico, appuntamenti e commenti di attualità. Le trasmissioni possono essere riascoltate collegandosi al sito di RAI Radiouno, attraverso il link alla pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv031.asp SCHEDA LA FEDERAZIONE DELLE CHIESE PENTECOSTALI La Federazione delle chiese pentecostali (FCP) è una comunione di chiese e associazioni di chiese che si riconoscono unite nella comune vocazione di testimonianza e di servizio in Italia nonché nelle comuni radici storiche e spirituali legate al risveglio pentecostale dell'inizio del XX secolo. La FCP nasce come evoluzione naturale di un percorso intrapreso da alcuni pastori che, interessati a sviluppare al loro interno una maggiore collaborazione e comunione, istituirono, a partire dal 1983, i Raduni annuali dei ministri pentecostali. Tali Raduni portarono con il tempo a definire una sostanziale convergenza dei partecipanti sul piano dottrinale ed ecclesiologico tanto da far ritenere che la comunione dei pastori dovesse essere estesa alle comunità che essi rappresentavano, dando vita nel 1997 alla Comunione delle chiese evangeliche pentecostali (CCEP). Nella constatazione delle diversità ecclesiologiche e di assetto giuridico dei propri membri, nonché nel rispetto della piena autonomia delle diverse chiese, il Consiglio nazionale della CCEP nella seduta del 15 settembre 1999, svoltasi a Monteforte Irpino (AV), approvò all’unanimità la nascita della FCP, quale naturale evoluzione della CCEP; la Federazione si costituì formalmente nell’aprile del 2000. Attualmente sono membri della FCP 20 chiese e associazioni di chiese di tutta Italia, per un totale di 400 chiese locali, in rappresentanza di oltre 50.000 membri di chiesa. Organi principali della FCP sono l'Assemblea generale convocata ogni tre anni a cui partecipano i rappresentanti delle chiese membro; il Consiglio nazionale, composto da 9 membri effettivi e 6 membri onorari, è attualmente presieduto dal pastore Remo Cristallo; inoltre il Collegio dei Revisori dei conti e il Collegio dei probiviri, entrambi formati da 5 membri. Secondo il proprio statuto la FCP, nel rispetto dell'autonomia istituzionale, della confessione di fede, e degli ordinamenti ecclesiastici dei suoi membri, si propone di: promuovere l'unità di fede e una comune linea di testimonianza tra le chiese membro; propagare la conoscenza delle Scritture
10 bibliche; promuovere attività editoriali, di informazione e di azione sociale; vigilare sulla libertà religiosa. Da un punto di vista teologico, la FCP riconosce come unica regola di fede le Scritture bibliche (Antico e Nuovo Testamento); riconosce altresì fondamentale una convergenza di posizioni ecclesiologiche relativa alla natura missionaria della chiesa, al sacerdozio universale dei credenti, alla molteplicità dei doni e dei ministeri, alla chiesa locale intesa come elemento ecclesiologico di base. Nello specifico le chiese associate alla FCP, ferme restando le confessioni di fede proprie di ciascuna, condividono una base dottrinale che riconosce il Dio trinitario, la centralità dell'opera di Cristo, la dottrina della giustificazione per fede, l'azione dello Spirito Santo nel credente mediante il battesimo dello Spirito, la guarigione divina ottenuta per fede, la liberazione e l'esercizio dei carismi, la pratica del battesimo per immersione e la celebrazione della Cena del Signore. La FCP ha rapporti con altre chiese o istituzioni dell'area pentecostale ed è membro della Federazione pentecostale europea. Dal 1998 intrattiene un dialogo ufficiale con le chiese valdesi e metodiste, dal quale è scaturita una prima serie di documenti pubblicati dall'editrice Claudiana con il titolo “Valdesi, metodisti e pentecostali in dialogo”, e, a partire dal 2004, con l'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI). Con la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), di cui la FCP è osservatore, esistono da tempo ottimi rapporti, consolidati soprattutto con la partecipazione della FCP al tavolo della Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato (CCERS). Federazione delle Chiese Evangeliche Pentecostali, via Gramsci, 78 ­ Aversa (CE); tel. 081­8907142; fax 081­ 3628856; email [email protected] ; www.fcpitalia.org LE NOTIZIE NEV POSSONO ESSERE UTILIZZATE LIBERAMENTE, CITANDO LA FONTE ______________________________________________________________________________ NEV ­ Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia ­ via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e­mail: [email protected], sito web: http://www.fcei.it ­ registrazione del Tribunale di Roma n. 13908 del 10/5/1971 ­ settimanale ­ stampato in proprio ­ redazione: Luca Baratto, Gaëlle Courtens, Paolo Naso, Valerio Papini (direttore responsabile), Anna Pensa, Eva Valvo ­ abbonamenti 2007: edizione settimanale e­ mail euro 16; supplemento mensile su carta con rassegna stampa euro 25, estero euro 30; edizione settimanale e­mail + supplemento mensile su carta euro 31 ­ versamenti sul c.c.p. n. 82441007 intestato a: NEV­Notizie Evangeliche, via Firenze 38, 00184 Roma.
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